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Introduzione - Dipartimento di Farmacia

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Introduzione - Dipartimento di Farmacia
INTRODUZIONE ALLA FISICA
Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università “G.
“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
IL LINGUAGGIO DELLA FISICA
• Le leggi della Fisica sono espresse
mediante equazioni matematiche
• Le variabili di queste equazioni sono
dette grandezze fisiche
• Il valore di una grandezza fisica è il
risultato dell’osservazione del sistema
che si sta studiando
Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università “G.
“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
GRANDEZZE FISICHE
• Una grandezza fisica è un aspetto del
sistema che si sta studiando che può essere
misurato, ovvero che può essere
rappresentato da un numero (o da un insieme
di numeri)
• Esempi: la distanza tra due oggetti, la velocità
di un’automobile, la temperatura di un
oggetto o di un organismo
Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università “G.
“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
DIMENSIONE DI UNA
GRANDEZZA FISICA
• Una grandezza fisica possiede una proprietà
detta dimensione
• Si possono confrontare, sommare o sottrarre
solo grandezze con la stessa dimensione
• Tre dimensioni (in meccanica) sono definite
come fondamentali: LUNGHEZZA, TEMPO,
MASSA
• Tutte le altre dimensioni sono definite a partire
da quelle fondamentali e sono dette derivate
(esempio: VELOCITA’ = LUNGHEZZA / TEMPO)
Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università “G.
“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
LEGGI FISICHE
• Una legge fisica stabilisce una relazione
(matematica) tra grandezze fisiche che deve
essere soddisfatta dai fenomeni fisici
• Le leggi fisiche sono stabilite sulla base degli
esperimenti
• Una volta stabilita una legge fisica, questa ci
serve per predire l’evoluzione di un sistema
fisico
• Una legge fisica rimane valida finché un
esperimento nuovo non la contraddice
• Esempio: il principio di conservazione
dell’energia
Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università “G.
“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
MISURA DI UNA
GRANDEZZA FISICA
• La misura è il processo che porta
all’attribuzione di un numero ad una
grandezza fisica
• Uno strumento di misura è un sistema
che è influenzato da quello che stiamo
studiando e stabilisce una
corrispondenza tra una grandezza del
sistema stesso ed una grandezza dello
strumento (che di solito è più facile da
misurare)
Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università “G.
“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
RISULTATO DI UNA MISURA
• Il risultato della misura di una
grandezza fisica è sempre un numero
decimale, ovvero un numero con
rappresentazione finita nel sistema
decimale
• Esempi: 2400; 17,23; 0,20; 1,2 × 10-4;
• Controesempi: π; 5/3; √7
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“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
UNITA’ DI MISURA
• Una misura rappresenta una “quantità” di una
certa grandezza fisica. Per poter esprimere
questa quantità mediante un numero che abbia
significato per tutti si deve stabilire quanto vale
l’unità
• A ogni dimensione corrisponde un unità di
misura
• Le unità di misura fondamentali, cioè
corrispondenti alle dimensioni fondamentali (in
meccanica): METRO, SECONDO,
CHILOGRAMMO (sistema MKS)
• Si deve sempre indicare l’unità di misura
altrimenti il valore della misura non ha
significato
Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università “G.
“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
PRECISIONE DI UNA MISURA
• Qualsiasi strumento ha un limite nella
precisione, cioè nel numero di cifre
decimali attendibili nel valore di una
misura
• Questo dipende dal fenomeno sul quale
è basato lo strumento
• Si definisce precisione di uno strumento
la più piccola misura che può fornire in
modo attendibile
Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università “G.
“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
ERRORI DI MISURA
• Il valore di una misura fornito da uno
strumento non è mai il valore “vero” di una
grandezza fisica
• Errori sistematici: dipendono dalla taratura
dello strumento, sono riproducibili e possono
essere corretti
• Errori casuali: sono intrinseci al processo di
misura e riflettono tutti gli aspetti della misura
che sono al di fuori del nostro controllo. Non
sono riproducibili ma hanno spesso una
distribuzione statistica nota
Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università “G.
“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
CIFRE SIGNIFICATIVE
• Sono le cifre di una misura che
riteniamo attendibili
• Di regola nel presentare una misura si
indica l’errore stimato. Per esempio:
3,65 ± 0,05 m significa che la misura è
compresa tra 3,6 m e 3,7 m. In questo
caso 3 e 6 sono cifre significative,
mentre 5 non lo è.
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“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
CIFRE SIGNIFICATIVE
• Se non si indica l’errore, il numero di cifre
significative è implicito
• Tutte le cifre dopo la virgola, diverse da 0,
sono significative; 0 è significativo solo se
posto dopo l’ultima cifra non nulla
• Tutte le cifre prima della la virgola, diverse da
0, sono significative; 0 è significativo solo se
posto prima dell’ultima cifra non nulla
• Esempi:
3,40
3 cifre significative
3,405
4 cifre significative
0,0034 2 cifre significative
15 040 4 cifre significative
15 000 2 cifre significative
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“G. D’Annunzio”, Cosimo Del Gratta 2006
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