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TURCHIA 2013 - Confindustria Vicenza

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TURCHIA 2013 - Confindustria Vicenza
Business Guide
TURCHIA
Distribuito ai propri Associati da
GENNAIO 2013
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Business Guide – TURCHIA
© INFORMEST CONSULTING
TURCHIA
Superficie
779.452 kmq
Popolazione
67.803.927
Lingua
Turco
Religione
Musulmana
Forma istituzionale
Repubblica
Capitale
Ankara
Principali città
Smirne, Istanbul
Suddivisione amministrativa
81 province
Moneta
Lira Turca
PIL pro capite (PPA – 2012)
14.517 USD
Rischio paese Coface
A4
Indice della libertà
economica (2013)
69° su 183
Export dell’Italia (2012)
8,9 miliardi Euro
Import dell’Italia (2012)
4,4 miliardi Euro
La traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, i
film, le fotocopie), sono riservati per tutti i Paesi.
Informest Consulting, pur impegnandosi a prestare la maggior cura possibile nel reperimento, verifica e
controllo dei dati e delle informazioni, non assume alcuna responsabilità per eventuali imprecisioni, errori od
omissioni in cui possa essere incorso.
© INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati
Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA
Pag. 2
Business Guide – TURCHIA
© INFORMEST CONSULTING
SOMMARIO
SOMMARIO
3
1. INVESTIMENTI STRANIERI
13
1.1.
SETTORI DI INVESTIMENTO
13
1.1.1.
L'INVESTIMENTO STRANIERO È CONSENTITO IN TUTTI I SETTORI? SE NO, QUALI SONO QUELLI ESCLUSI O
SOGGETTI A LIMITAZIONI?
13
1.1.2.
QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI AD AUTORIZZARE GLI INVESTIMENTI STRANIERI?
14
1.1.3.
ESISTONO SETTORI PER I QUALI SONO RICHIESTE SPECIALI AUTORIZZAZIONI? SE SI, QUALI SONO LE
AUTORITÀ COMPETENTI A CONCEDERE TALI AUTORIZZAZIONI?
1.2.
REGIMI AGEVOLATIVI
1.2.1.
ESISTONO LEGGI CHE AGEVOLANO GLI INVESTIMENTI STRANIERI?
1.2.2.
IL REGIME AGEVOLATIVO È APPLICABILE IN TUTTO IL PAESE? SE NO, PER QUALI AREE O ZONE FRANCHE È
APPLICABILE?
1.2.3.
14
14
14
15
IL REGIME AGEVOLATIVO SI SOSTANZIA IN FINANZIAMENTI A CONDIZIONI AGEVOLATE RISPETTO AL
MERCATO?
15
1.2.4.
IL REGIME AGEVOLATIVO SI SOSTANZIA IN SGRAVI FISCALI?
16
1.2.5.
IL REGIME AGEVOLATIVO CONSENTE DI RIDURRE IL COSTO DEL PERSONALE?
20
1.2.6.
ESISTONO AGEVOLAZIONI PER CHI INVESTE IN PARTICOLARI AREE O REGIONI DEPRESSE O
SOTTOSVILUPPATE?
20
1.2.7.
ESISTONO AGEVOLAZIONI PER CHI INVESTE IN SETTORI O COMPARTI IN CRISI?
21
1.2.8.
ESISTONO AGEVOLAZIONI COLLEGATE ALLA CRESCITA OCCUPAZIONALE PRODOTTA DALL’INVESTIMENTO?
21
1.2.9.
ESISTONO AGEVOLAZIONI COLLEGATE ALLA CAPACITÀ DI PRODUZIONE E/O ESPORTAZIONE CHE VERRÀ
GENERATA DALL’INVESTIMENTO?
21
1.2.10. ESISTONO AGEVOLAZIONI PER INTERVENTI DI RECUPERO REALIZZATI SU AZIENDE IN CRISI O IN
RISTRUTTURAZIONE?
1.3.
TUTELA DEGLI INVESTIMENTI
1.3.1.
ESISTONO LEGGI CHE REGOLAMENTANO GLI INVESTIMENTI STRANIERI?
1.3.2.
ESISTONO LEGGI CHE IMPEDISCONO CHE CON PROVVEDIMENTI SUCCESSIVI VENGA PEGGIORATO IL
21
21
21
TRATTAMENTO CUI L'INVESTITORE STRANIERO ERA STATO ASSOGGETTATO AL MOMENTO DELLA
REALIZZAZIONE DELL'INIZIATIVA?
22
1.3.3.
ESISTE UN’AGENZIA/AUTORITÀ NAZIONALE PER LA PROMOZIONE DEGLI INVESTIMENTI STRANIERI?
22
1.4.
PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI
1.4.1.
COME È DISCIPLINATA LA PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI DELL’INVESTITORE STRANIERO?
© INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati
Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA
22
22
Pag. 3
Business Guide – TURCHIA
1.4.2.
© INFORMEST CONSULTING
L'INVESTITORE STRANIERO PUÒ POSSEDERE IL CONTROLLO DI MAGGIORANZA DELL'INVESTIMENTO, ANCHE
SENZA DOVERSI ASSOCIARE A PARTNER LOCALI?
23
1.4.3.
LA PARTECIPAZIONE PUÒ RIMANERE STRANIERA A TEMPO INDETERMINATO?
23
1.5.
CONTENZIOSI E ARBITRATI
1.5.1.
A QUALE DISCIPLINA È ASSOGGETTATO IL CONTENZIOSO DERIVANTE DA INADEMPIMENTO CONTRATTUALE?
23
1.5.2.
PER QUALI ISTITUTI GIURIDICI È VIETATA L’APPLICAZIONE DEL DIRITTO STRANIERO?
23
1.5.3.
È POSSIBILE CHE LE PARTI DI UN CONTRATTO DEFERISCANO LE CONTROVERSIE DA ESSO NASCENTI A GIUDICI
ORDINARI DI UNO
1.5.4.
24
È POSSIBILE CHE LE PARTI DI UN CONTRATTO DEFERISCANO LE CONTROVERSIE DA ESSO NASCENTI AD UN
ARBITRATO?
1.5.5.
STATO STRANIERO?
23
A QUALSIASI TIPO DI ARBITRATO O SOLO AD ALCUNE TIPOLOGIE?
24
SONO IN VIGORE NEL PAESE LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI SUL RICONOSCIMENTO DELLE SENTENZE
ARBITRALI?
24
1.6.
SISTEMA GIUDIZIARIO
1.6.1.
COME È ORGANIZZATO L’ORDINAMENTO GIUDIZIARIO NEL PAESE?
25
1.6.2.
QUAL È IL SISTEMA GIURIDICO CHE VIGE NEL PAESE?
26
1.6.3.
E’ POSSIBILE CHE GLI AVVOCATI STRANIERI POSSANO RAPPRESENTARE IN QUANTO TALI I PROPRI CLIENTI DI
FRONTE AI GIUDICI DEL
PAESE?
25
26
1.6.4.
ESISTE TRA IL PAESE E L’ITALIA UNA CONVENZIONE BILATERALE PER L’ASSISTENZA GIUDIZIARIA?
26
1.7.
PRIVATIZZAZIONI
1.7.1.
QUALE È IL REGIME DELLE PRIVATIZZAZIONI?
27
1.7.2.
QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI IN MATERIA DI PRIVATIZZAZIONE?
27
1.8.
REGIME DELLA PROPRIETA’
1.8.1.
QUAL È IL REGIME DELLA PROPRIETÀ?
27
27
27
2. SOCIETÀ E CONTRATTI
29
2.1.
SOCIETA’ – FORME GIURIDICHE
29
2.1.1.
IN QUALI FORME GIURIDICHE PUÒ ESSERE COSTITUITA UNA SOCIETÀ NEL PAESE?
2.2.
SOCIETA’ – COSTITUZIONE
2.2.1.
COME SI COSTITUISCE UNA SOCIETÀ NEL PAESE? QUALI SONO LE MODALITÀ DI REGISTRAZIONE?
30
2.2.2.
QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI ALLA REGISTRAZIONE, E QUALE DOCUMENTAZIONE È RICHIESTA?
33
2.2.3.
LE SOCIETÀ COSTITUITE NEL PAESE POSSONO AVERE SEDI ALL'ESTERO?
33
2.2.4.
COME SI COSTITUISCE UNA SUCCURSALE, FILIALE O SEDE DI RAPPRESENTANZA DI UNA SOCIETÀ STRANIERA?
29
30
QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE RISPETTO ALLA COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ NUOVA NEL PAESE
OSPITANTE?
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33
Pag. 4
Business Guide – TURCHIA
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2.3.
SOCIETA’ DI CAPITALE
34
2.3.1.
COME AVVIENE LA SOTTOSCRIZIONE DELLE QUOTE DI UNA SOCIETÀ DI CAPITALE?
2.3.2.
QUALI SONO LE MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CAPITALE IN DENARO? E’ CONSENTITO VERSARE E
34
MANTENERE IL CAPITALE SOCIALE IN VALUTA ESTERA?
35
2.3.3.
E’ POSSIBILE VENDERE O TRASFERIRE QUOTE A/DA ALTRE SOCIETÀ?
35
2.3.4.
COME VENGONO RIPARTITI GLI UTILI
35
2.4.
BILANCIO E LIBRI CONTABILI
2.4.1.
QUALI SONO I PRINCIPALI OBBLIGHI IN MERITO ALLA FORMAZIONE DEL BILANCIO E ALLA TENUTA DEI
REGISTRI E DEI LIBRI CONTABILI?
36
ESISTE L’OBBLIGO DI CERTIFICARE IL BILANCIO?
2.4.2.
ENTRO QUALI SCADENZE DEVE ESSERE PRESENTATO IL BILANCIO?
2.5.
ACCESSO ALLE CARICHE
2.5.1.
LO STRANIERO PUÒ ESSERE MEMBRO DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE? ANCHE PRESIDENTE O
36
36
36
AMMINISTRATORE UNICO?
36
2.5.2.
LO STRANIERO PUÒ ESSERE MEMBRO DEL COLLEGIO SINDACALE? PUÒ ESSERE REVISORE DEI CONTI?
36
2.6.
BORSA VALORI
2.6.1.
ESISTE NEL PAESE UNA BORSA VALORI?
2.7.
AUTORITA’ ANTITRUST
2.7.1.
ESISTONO NEL PAESE AUTORITÀ GARANTI DELLA CONCORRENZA E SU QUALI SETTORI ESERCITANO IL
37
37
37
PROPRIO CONTROLLO?
37
2.8.
CONTRATTI
37
2.8.1.
IL PAESE HA ADERITO ALLA CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE SUI CONTRATTI DI VENDITA
(VIENNA, 1980)?
37
2.8.2.
E’ DISCIPLINATA LA RESPONSABILITÀ PER DANNI DA PRODOTTI DIFETTOSI?
38
2.8.3.
ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI FRANCHISING?
38
2.8.4.
ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI MEDIAZIONE?
38
2.9.
CONTRATTO DI AGENZIA
2.9.1.
ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI AGENZIA?
2.9.2.
QUAL È LO STATUS DELL’AGENTE COMMERCIALE? È CONSIDERATO UN LAVORATORE INDIPENDENTE O UN
INTERNAZIONALE DI MERCI
38
DIPENDENTE DELL'AZIENDA PER LA QUALE LAVORA?
2.9.3.
39
L’ESCLUSIVA È PREVISTA COME ELEMENTO NATURALE DEL CONTRATTO E, PERTANTO, PER ESCLUDERLA LE
PARTI DOVRANNO PREVEDERE UNA DISPOSIZIONE IN TAL SENSO.
QUAL È LA COMMISSIONE PERCENTUALE
SUL PRODOTTO VENDUTO NORMALMENTE RICONOSCIUTA A UN AGENTE COMMERCIALE?
2.9.4.
38
39
OLTRE ALLA COMMISSIONE PERCENTUALE SUL PRODOTTO VENDUTO, L'AGENTE HA DIRITTO AD ALTRE
INDENNITÀ O COMPENSI?
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40
Pag. 5
Business Guide – TURCHIA
2.10.
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MARCHI
40
2.10.1. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA I MARCHI E IL LORO USO?
40
2.10.2. QUALI SOGGETTI POSSONO RICHIEDERE LA REGISTRAZIONE DI UN MARCHIO?
40
2.10.3. QUALI TIPI DI MARCHI POSSONO ESSERE REGISTRATI? QUALI SONO I REQUISITI PER OTTENERE LA
REGISTRAZIONE?
QUALI SONO LE CAUSE DI DECADENZA DEL MARCHIO REGISTRATO?
41
2.10.4. PRESSO QUALE ORGANISMO VENGONO REGISTRATI I MARCHI? A CHI CI SI RIVOLGE PER FAR VALERE I PROPRI
DIRITTI CIRCA LA TUTELA DEL MARCHIO?
2.10.5. A QUALI ACCORDI INTERNAZIONALI SULLA PROTEZIONE DEI MARCHI IL PAESE ADERISCE?
2.11.
BREVETTI
41
42
43
2.11.1. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA I BREVETTI E IL LORO USO?
43
2.11.2. QUALI SOGGETTI POSSONO RICHIEDERE LA REGISTRAZIONE DI UN BREVETTO?
43
2.11.3. PRESSO QUALE ORGANISMO VENGONO REGISTRATI I BREVETTI? A CHI CI SI RIVOLGE PER FAR VALERE I
PROPRI DIRITTI CIRCA LA TUTELA DEL BREVETTO?
43
2.11.4. A QUALI CONVENZIONI INTERNAZIONALI SULLA PROTEZIONE DEI BREVETTI IL PAESE ADERISCE?
44
3. REGIME DI IMPORT-EXPORT E DEI FLUSSI FINANZIARI
45
3.1.
REGIME DI IMPORT-EXPORT
45
3.1.1.
QUAL È LA CLASSIFICAZIONE DOGANALE DELLE MERCI? QUAL È IL REGIME DOGANALE DI IMPORTAZIONE DI
MERCI NEL
3.1.2.
PAESE? QUALI SONO I DAZI ALL’IMPORTAZIONE?
IL REGIME DOGANALE PREVEDE FRANCHIGIE O RIDUZIONI DEI DAZI O DELLE IMPOSTE A FAVORE DI
PARTICOLARI PRODOTTI?
3.1.3.
46
ESISTONO CONTINGENTAMENTI, DIVIETI, RESTRIZIONI ALL’IMPORTAZIONE O MISURE DI EFFETTO
EQUIVALENTE?
3.1.4.
45
CI SONO IMPOSTE ADDIZIONALI DA PAGARE ALL’IMPORTAZIONE?
46
ESISTE L'OBBLIGO DI ACQUISTARE NEL PAESE PRODOTTI O MACCHINARI CHE SIANO PRODOTTI SUL MERCATO
LOCALE?
46
3.1.5.
ESISTE UN REGIME PER LA TEMPORANEA ESPORTAZIONE, E PER QUALI OPERAZIONI?
46
3.2.
AREE COMMERCIALMENTE STRATEGICHE
3.2.1.
ESISTONO ZONE CHE OFFRONO INCENTIVI, TRATTAMENTI PREFERENZIALI ED AGEVOLAZIONI FISCALI E
DOGANALI
? COME VI SI ACCEDE? QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI PREVISTE?
3.3.
DOGANE
3.3.1.
QUALI SONO LE AUTORITÀ DOGANALI COMPETENTI? GLI UFFICI DOGANALI DEL PAESE HANNO COMPETENZA
47
47
50
TERRITORIALE RIGUARDO ALLA RESIDENZA DELL’IMPORTATORE, OPPURE LA SCELTA OVE SDOGANARE LA
3.3.2.
MERCE È LIBERA?
50
QUALE DOCUMENTAZIONE È RICHIESTA DALLE PROCEDURE DOGANALI?
50
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Pag. 6
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3.3.3.
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SONO PREVISTI CONTROLLI DEI REQUISITI TECNICI DEI PRODOTTI DA EFFETTUARSI IN DOGANA AL MOMENTO
DELL’IMPORTAZIONE?
3.3.4.
51
QUALE LEGISLAZIONE VIENE APPLICATA RELATIVAMENTE ALL’IMBALLAGGIO E ALL’ETICHETTATURA DELLE
MERCI?
51
3.4.
ACCORDI COMMERCIALI
3.4.1.
E' STATA STIPULATA UNA CONVENZIONE PER EVITARE LA DOPPIA IMPOSIZIONE FISCALE CON L'ITALIA?
51
3.4.2.
ESISTE TRA IL PAESE E L'ITALIA UNA CONVENZIONE BILATERALE PER LA PROTEZIONE DEGLI INVESTIMENTI?
52
3.4.3.
ESISTONO ALTRI ACCORDI DI CARATTERE ECONOMICO E COMMERCIALE SOTTOSCRITTI CON L’ITALIA?
52
3.4.4.
QUALI SONO I PRINCIPALI ACCORDI DI CARATTERE ECONOMICO E COMMERCIALE SOTTOSCRITTI CON
L’UNIONE
3.4.5.
51
EUROPEA?
52
ESISTONO ALTRI PAESI O AREE GEOGRAFICHE CON I QUALI IL PAESE POSSIEDE ACCORDI PREFERENZIALI DI
COMMERCIO E QUALI SONO LE CONDIZIONI PREFERENZIALI?
3.5.
FLUSSI FINANZIARI
3.5.1.
QUAL È IL REGIME DI IMPORTAZIONE DEI CAPITALI E DELLE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE PER GLI
52
52
INVESTIMENTI?
52
3.5.2.
QUAL È IL REGIME DI ESPORTAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE?
53
3.5.3.
QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI IN MATERIA DI IMPORT/EXPORT DI RISORSE FINANZIARIE?
53
3.5.4.
PER QUANTO RIGUARDA I PRODOTTI O SERVIZI DERIVANTI DALL'INVESTIMENTO, È POSSIBILE LA
RIESPORTAZIONE ANCHE DEL TOTALE DELLA PRODUZIONE?
OCCORRE CHE UNA PARTE DELLA PRODUZIONE
SIA VENDUTA SUL MERCATO LOCALE?
54
4. REGIME FISCALE
55
4.1.
QUADRO NORMATIVO E PRINCIALI IMPOSTE E TASSE
55
4.2.
LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE
55
4.2.1.
QUALI SONO I SOGGETTI PASSIVI D’ IMPOSTA? QUAL È IL REGIME FISCALE PER LE STABILI
ORGANIZZAZIONI?
4.2.2.
QUAL È L’ALIQUOTA D’IMPOSTA APPLICABILE? QUALI I REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE E QUELLI ESENTI O
ESCLUSI DALL’IMPOSTA?
4.2.3.
55
ESISTONO REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE IN PIÙ ANNI?
56
ESISTONO CRITERI TERRITORIALI PER L’APPLICAZIONE DELLE IMPOSTE DIRETTE SULLE PERSONE
GIURIDICHE?
56
4.2.4.
SONO PREVISTE AGEVOLAZIONI FISCALI PER GLI INVESTITORI?
56
4.3.
TASSAZIONE DELLE ATTIVITA’ D’IMPRESA
4.3.1.
QUAL È IL LIVELLO ORDINARIO DI TASSAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI IMPRESA PER LE SOCIETÀ DI PERSONE E
56
PER LE SOCIETÀ DI CAPITALE?QUAL È IL LIVELLO DI TASSAZIONE PER LA MICROIMPRESA E L’IMPRESA
AGRICOLA?
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56
Pag. 7
Business Guide – TURCHIA
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4.3.2.
QUALI SONO I COSTI INDEDUCIBILI? QUALI SONO I COSTI DEDUCIBILI E LE MODALITÀ DI DEDUZIONE?
4.3.3.
QUALI SONO LE ALIQUOTE DI DEDUZIONE RELATIVE ALL’AMMORTAMENTO FISCALE ORDINARIO? QUALI SONO
I BENI FISCALMENTE NON AMMORTIZZABILI?
ESISTE UN AMMORTAMENTO FISCALE ANTICIPATO?
4.3.4.
ESISTONO ALTRE IMPOSTE E TASSE NAZIONALI E LOCALI APPLICABILI ALL’ATTIVITÀ DI IMPRESA?
4.4.
LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE
4.4.1.
QUAL È IL REGIME DELLE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE?QUALI SONO LE CATEGORIE DI REDDITO
ASSOGGETTATE ALLA TASSAZIONE?
4.4.2.
4.5.
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO
4.5.1.
COM’È DISCIPLINATA L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO? QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE CON LA
NORMATIVA ITALIANA?
58
58
58
59
59
59
QUALI SONO LE ALIQUOTE IVA APPLICATE ALLA CESSIONE DI BENI E ALLA PRESTAZIONE DI SERVIZI E QUALI
LE EVENTUALI ESENZIONI?
SONO PREVISTE PARTICOLARI AGEVOLAZIONI IN MATERIA DI IVA? ESISTONO
CONDIZIONI DI INDETRAIBILITÀ DELL’IMPOSTA?
4.5.3.
58
QUALI SONO LE ALIQUOTE APPLICATE? COME VENGONO TASSATI I DIVIDENDI? COME VENGONO TASSATE LE
CESSIONI DELLE PARTECIPAZIONI?
4.5.2.
57
60
QUALI CRITERI TERRITORIALI VENGONO ADOTTATI PER L’APPLICAZIONE DELL’IVA? ESISTONO CESSIONI DI
BENI O PRESTAZIONI DI SERVIZI ESCLUSE PERCHÉ EXTRA TERRITORIALI?
61
4.5.4.
QUAL È IL TRATTAMENTO DELLE IMPORTAZIONI/ESPORTAZIONI AI FINI DELL’IVA?
61
4.5.5.
QUALI SONO I PRINCIPALI ADEMPIMENTI CONTABILI RELATIVI ALL’IVA?
61
4.5.6.
QUALI SONO GLI UFFICI COMPETENTI IN MATERIA DI IVA?
62
4.6.
ALTRE IMPOSTE INDIRETTE E TASSE NAZIONALI E LOCALI
4.6.1.
QUAL È IL REGIME FISCALE DELLA ACCISE?QUALI SONO LE ALIQUOTE APPLICATE?
62
4.6.2.
COME È DISCIPLINATA L’IMPOSTA DI REGISTRO? QUALI SONO GLI ATTI SOGGETTI A TASSAZIONE?
62
4.6.3.
QUALI SONO LE PRINCIPALI TASSE A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE?
63
62
5. RAPPORTI DI LAVORO
66
5.1.
RECLUTAMENTO DEL PERSONALE
66
5.1.1.
QUAL È IL REGIME DI RECLUTAMENTO DEL PERSONALE LOCALE? C’È LIBERTÀ DI SCELTA NEL RECLUTAMENTO
DEL PERSONALE?
5.2.
REMUNERAZIONE DEL PERSONALE
5.2.1.
COME VIENE FISSATA E QUALE È LA STRUTTURA DELLA REMUNERAZIONE DEL PERSONALE? ESISTONO PREMI
66
67
DI PRODUZIONE?
67
5.2.2.
QUAL È L'AMMONTARE DELLA INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO?
67
5.2.3.
QUAL È L'INCIDENZA MEDIA DEGLI ONERI SOCIALI IN FUNZIONE DEL SALARIO LORDO ANNUO?
68
5.2.4.
QUALI SONO LE CAUSE CHE POSSONO DETERMINARE IL LICENZIAMENTO?
68
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5.3.
PERSONALE STRANIERO
69
5.3.1.
A QUALE NORMATIVA È ASSOGGETTATO IL PERSONALE STRANIERO?
69
5.3.2.
COME VIENE FISSATA LA REMUNERAZIONE DEL PERSONALE STRANIERO?
71
6. SERVIZI ALLE IMPRESE
72
6.1.
BANCHE
72
6.1.1.
QUALI SONO LE PRINCIPALI BANCHE COMMERCIALI OPERANTI CON L'ESTERO?
72
6.1.2.
QUALI SONO LE PRINCIPALI BANCHE COMMERCIALI PARTECIPATE DA BANCHE STRANIERE?
75
6.1.3.
QUALI SONO LE BANCHE STRANIERE CHE POSSIEDONO FILIALI O RAPPRESENTANZE NEL PAESE?
75
6.2.
APERTURA DI CONTI ALL’ESTERO
6.2.1.
QUALI SONO LE DISPOSIZIONI CHE REGOLANO L’APERTURA DI CONTI PRESSO BANCHE STRANIERE O LOCALI
DA PARTE DI SOGGETTI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) STRANIERI?
6.2.2.
POSSONO APRIRE CONTI PRESSO BANCHE ESTERE IN VALUTA ESTERA?
77
I SOGGETTI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) STRANIERI POSSONO APRIRE O DETENERE CONTI IN VALUTA
ESTERA SU BANCHE LOCALI?
77
6.3.
OPERAZIONI BANCARIE
6.3.1.
LE BANCHE STRANIERE POSSONO CONCEDERE PRESTITI ED EROGARE FINANZIAMENTI ALLO STESSO MODO
77
DELLE BANCHE LOCALI?
6.3.2.
77
I SOGGETTI STRANIERI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) POSSONO APRIRE O DETENERE CONTI IN VALUTA
LOCALE SU BANCHE LOCALI?
6.2.4.
76
I SOGGETTI NAZIONALI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) POSSONO APRIRE E DETENERE CONTI IN VALUTA
STRANIERA SU BANCHE LOCALI?
6.2.3.
76
77
LE BANCHE DEL PAESE POSSONO CONCEDERE CREDITI E/O FINANZIAMENTI NEL BREVE, MEDIO E LUNGO
TERMINE O SOLTANTO IN UNA DI TALI CATEGORIE?
77
6.3.3.
LE BANCHE ORDINARIE POSSONO ACQUISIRE PARTECIPAZIONI DIRETTE AL CAPITALE DI IMPRESE?
77
6.3.4.
ESISTONO OPERAZIONI O CATEGORIE DI OPERAZIONI RISERVATE AD UNA BANCA O A UN GRUPPO DI BANCHE
SPECIFICAMENTE ABILITATE?
78
6.4.
LINEE DI CREDITO
78
6.4.1.
ESISTONO BANCHE NAZIONALI DI SVILUPPO CON CAPACITÀ DI ACQUISIRE PARTECIPAZIONI DIRETTE IN
INVESTIMENTI REALIZZATI IN JOINT VENTURE TRA PARTNER LOCALI E STRANIERI?
78
6.4.2.
ESISTONO BANCHE NAZIONALI DI SVILUPPO O ISTITUTI FINANZIARI CHE EROGANO LINEE DI CREDITO?
78
6.4.3.
QUALI SONO LE PRINCIPALI LINEE DI CREDITO INDIRETTE (ON LENDING) MESSE A DISPOSIZIONE DEGLI
OPERATORI ECONOMICI DALL’ITALIA?
6.4.4.
COME VI SI ACCEDE?
QUALI SONO LE LINEE DI CREDITO INDIRETTE (ON LENDING) MESSE A DISPOSIZIONE DEGLI OPERATORI
ECONOMICI IN AMBITO INTERNAZIONALE?
6.5.
79
COME VI SI ACCEDE?
ASSICURAZIONI
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79
81
Pag. 9
Business Guide – TURCHIA
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6.5.1.
QUALI SONO LE PRINCIPALI COMPAGNIE DI ASSICURAZIONI OPERANTI NEL PAESE?
6.6.
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
6.6.1.
QUALI SONO LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI NEL PAESE E LE LORO COMPETENZE?
82
6.6.2.
ESISTE UNA ASSOCIAZIONE DEGLI IMPORTATORI NEL PAESE?
83
6.6.3.
QUALI SONO I PRINCIPALI IMPORTATORI CHE OPERANO NEL PAESE?
83
6.7.
CAMERE DI COMMERCIO
6.7.1.
QUALI SONO LE CAMERE DI COMMERCIO, DELL’INDUSTRIA E DELL’ARTIGIANATO OPERANTI NEL PAESE E
QUALI SONO LE RISPETTIVE COMPETENZE?
7.
QUADRO ECONOMICO
81
82
84
84
86
7.1.
LA TURCHIA IN CIFRE
86
7.2.
STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI
89
7.2.1.
QUAL È LA STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI PER SETTORE MERCEOLOGICO E PER PAESE DI PROVENIENZA
(IN PARTICOLARE DALL’ITALIA)? QUAL È IL TREND RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI?
7.3.
STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI
7.3.1.
QUAL È LA STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI PER SETTORE MERCEOLOGICO E PER PAESE DI DESTINAZIONE
(IN PARTICOLARE IN ITALIA)? QUAL È IL TREND RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI?
7.4.
ANDAMENTO DEI CAMBI
7.4.1.
QUAL È STATO NEGLI ULTIMI DUE ANNI IL CORSO DEI CAMBI DELLA MONETA NAZIONALE RISPETTO ALLE
PRINCIPALI DIVISE MONDIALI?
89
93
93
96
96
7.5.
RISCHIO PAESE
97
7.5.1.
COM’È VALUTATO IL “RISCHIO PAESE” DAI PRINCIPALI ORGANISMI E OSSERVATORI INTERNAZIONALI?
97
7.5.2.
POSIZIONE SACE
98
8. PRINCIPALI COSTI DI ATTIVITÀ
99
8.1.
AVVIO ED ESERCIZIO ATTIVITA'
99
8.2.
IMMOBILI
99
8.3.
COSTO DEL LAVORO
101
8.4.
UTILITIES
101
8.4.1.
ELETTRICITÀ
101
8.4.2.
ACQUA
102
8.4.3.
GAS, GASOLIO
103
8.4.4.
TELECOMUNICAZIONI
103
8.5.
TRASPORTO
8.5.1.
TRASPORTO SU GOMMA
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105
106
Pag. 10
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8.5.2.
TRASPORTO FERROVIARIO
106
8.5.3.
TRASPORTO MARITTIMO E FLUVIALE
107
8.5.4.
TRASPORTO AEREOÙ
107
8.5.5.
OPERAZIONI DOGANALI
109
9. FIERE ED ESPOSIZIONI
110
9.1.
ENTI FIERISTICI
110
9.1.1.
QUALI SONO I PRINCIPALI ENTI FIERISTICI DEL PAESE?
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110
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1.
Investimenti stranieri
1.1.
SETTORI DI INVESTIMENTO
1.1.1.
L'investimento straniero è consentito in tutti i settori? Se no, quali
sono quelli esclusi o soggetti a limitazioni?
Al fine di incoraggiare l’ingresso di investitori stranieri nel Paese, il governo
turco ha avviato una politica degli investimenti esteri liberale e flessibile.
Nel 2003 sono state introdotte importanti riforme legislative aventi lo scopo di
implementare le iniziative commerciali ed industriali e facilitare così il flusso di
investimenti diretti esteri, oltre a rappresentare la parte di
una più ampia riforma
nazionale. L'elemento fondamentale della riforma è la legge n. 4875/2003 sugli
investimenti diretti esteri ed il relativo regolamento di esecuzione.
Con tale provvedimento sono stati introdotti i principi di uguaglianza tra
investitori nazionali ed esteri e di libertà negli investimenti, con una legislazione
tesa a garantire un trattamento equo a tutti gli investitori.
Ad esclusione di settori sensibili per il Paese (radio-televisivo, trasporto
aereo e marittimo, telefonico, postale, monopoli di stato), che sono regolati da leggi
speciali, gli investitori esteri hanno la possibilità di investire in tutti i settori
economici.
Il programma nazionali di incentivi agli investimenti, integrato e potenziato
nel 2012, costituisce inoltre uno strumento di grande interesse per gli investitori
nazionali e stranieri, soprattutto in relazione a progetti di sviluppo delle aree meno
industrializzate.
I settori che presentano le maggiori possibilità di investimento sono
soprattutto componentistica, tessile e confezione, turismo, prodotti agroalimentari,
apparecchiature e sistemi per la distribuzione del gas naturale ed edilizia, nonché le
energie rinnovabili.
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1.1.2.
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Quali sono le autorità competenti ad autorizzare gli investimenti
stranieri?
Al precedente sistema di autorizzazione e di approvazione preventiva
all’investimento, è subentrato il principio della “notificazione”, in modo da ridurre
la burocrazia ed i ritardi.
Le società turche a capitale straniero sono tenute a notificarsi presso il
Sottosegretariato del Tesoro.
Solo l’Ufficio di Rappresentanza, in virtù del divieto di svolgere attività
commerciale, richiede un autorizzazione preventiva del Sottosegretariato di Stato
al Tesoro.
1.1.3.
Esistono settori per i quali sono richieste speciali autorizzazioni? Se
si, quali sono le autorità competenti a concedere tali autorizzazioni?
Gli investitori stranieri possono liberamente controllare il 100% delle azioni di
tutte le tipologie societarie con la sola esclusione di pochi settori sensibili (radiotelevisivo, trasporto aereo e marittimo, telefonico, postale, monopoli di stato) che
sono regolati e gestiti tramite leggi speciali.
La legislazione speciale prevede per il settore energetico la competenza
riservata al Ministero dell'Energia e ad altri enti ed aziende di Stato.
Le licenze per i progetti nel settore radio-televisivo sono rilasciate previa
autorizzazione del Dipartimento per gli Investimenti Esteri e del Sottosegretariato al
Tesoro ed al Commercio Estero. Generalmente sono autorizzati i progetti che si ritiene
contribuiscano allo sviluppo economico del Paese e che non siano in concorrenza con
attività di imprese turche.
1.2.
REGIMI AGEVOLATIVI
1.2.1.
Esistono leggi che agevolano gli investimenti stranieri?
Con il Decreto 3305 del 15/06/2012 sono stati incoraggiati gli investimenti,
nazionali e stranieri, su larga scala e gli investimenti inquadrati nella politica di
sviluppo regionale. Ai sensi di questo decreto gli incentivi si sostanziano in:
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
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Generali
-
esenzione IVA;
-
esenzione dazi doganali;

Regionali
-
riduzione delle imposte dirette;
-
riduzione dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro;
-
assegnazione di terreni demaniali;
-
finanziamento degli interessi bancari;

Grandi Investimenti
-
riduzione delle imposte dirette;
-
finanziamenti a fondo perduto;
-
abbassamento dei limiti di investimento minimo per settore;

Progetti Strategici
-
dedicato a programmi di riduzione delle importazioni per specifici prodotti;
-
comprende tutti gli incentivi già menzionati;
-
prevede l'assegnazione di credito IVA fino a 500 Mio TRY 1 per costruzione
impianti;
1.2.2.
Il regime agevolativo è applicabile in tutto il Paese? Se no, per quali
aree o zone franche è applicabile?
Sì, è applicabile in tutto il Paese. Il decreto 3305 disciplina i contributi
suddividendo il territorio nazionale in 6 categorie. Gli incentivi variano in base alla
categoria di appartenenza della provincia in cui è attuato l'investimento, essendo la
categoria I meno avvantaggiata (provincie a più alto sviluppo) e la categoria VI più
incentivata (aree depresse).
1.2.3.
Il regime agevolativo si sostanzia in finanziamenti a condizioni
agevolate rispetto al mercato?

Programma Industrial Thesis (SANTEZ) per le PMI: sostegno finanziario diretto
per l'adattamento a nuove tecnologie, lo sviluppo di progetti per il miglioramento
della qualità e di modifiche ambientali da realizzarsi in partnership con le
università.
1TRY è il codice ISO4217 per la Lira Turca, valuta corrente nella Repubblica di Turchia.
Localmente è indicata con la sigla TL o con il nuovo simbolo ¨
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Prestiti per progetti di sviluppo tecnologico: si tratta di prestiti a lungo termine,

esenti da interessi, offerti dalla TTGV (Fondazione Turca per lo Sviluppo
Tecnologico) per progetti di sviluppo tecnologico, produzione di energie rinnovabili,
miglioramento dell'efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale.
Decreto

No.
3305/2012:
è
possibile
beneficiare
della
disciplina
di
implementazione regionale ottenendo agevolazioni sul tasso di interesse per
prestiti presso banche turche o straniere; tali agevolazioni variano in relazione alla
regione in cui è attuato l'investimento.
1.2.4.

Il regime agevolativo si sostanzia in sgravi fiscali?
Regime generale di incentivi, consiste principalmente in sgravi fiscali mediante:
•esenzione dai dazi doganali per l'importazione o l'acquisto in loco di
attrezzature e macchinari per progetti dotati di certificato di incentivazione (da
richiedersi al Sottosegretariato al Tesoro, il quale verifica l'idoneità dei requisiti
per usufruire delle agevolazioni);
•esenzione IVA per l'importazione o l'acquisto in loco di attrezzature e
macchinari per progetti dotati di certificato di incentivazione;
•Solo per la zona 6 finanziamento della ritenuta d'acconto e dei contributi per i
lavoratori.

Incentivi per lo sviluppo regionale
•suddivisione del territorio nazionale in 6 zone;
•riduzione aliquota dell’imposta diretta in misura variabile dal 50% al 90%;
•finanziamenti
a
fondo
perduto
in
misura variabile
dal
15%
al
50%
dell'investimento complessivo;
•assegnazione di terreni demaniali; finanziamento dei contributi previdenziali
per i dipendenti in misura variabile dal 10% al 50% per periodi da 2 fino a 12
anni;
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•finanziamento degli interessi bancari in misura variabile da 1 a 7 punti
percentuali.

Incentivi per grandi investimenti:
•programmi mirati ad aumentare il livello tecnologico della produzione interna;
•sostegno ai progetti di Ricerca & Sviluppo delle aziende;
•riduzione dei limiti minimi di investimento per molti settori;
•si prevedono incentivi ad hoc
sempre modulati su base regionale per i
seguenti settori:
– produzione di materie chimiche
– produzione di derivati raffinati del petrolio
– servizi di trasporto via pipeline
– automotive
– produzione materiale rotabile ferroviario
– strutture e servizi portuali
– comparto elettronico
– apparecchiature medicali, strumenti ottici e di precisione
– farmaceutico
– produzione veicoli e/o componenti aeronautici e aerospaziali
– produzione macchinari per l'industria
– raffinazione metalli
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
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Sostegno Ricerca e Sviluppo
•La Legge sul settore Ricerca e Sviluppo (R&S) prevede incentivi speciali per
progetti di investimento in attività di R&S, a condizione che comportino
l’impiego di almeno 50 dipendenti in un centro di ricerca e sviluppo. Gli
incentivi previsti dalla nuova legge sono validi fino al 2024 ed includono:
– deduzione integrale degli importi investiti in attività di ricerca e sviluppo
dalla base imponibile se il numero dei ricercatori è superiore a 500;
– esenzione dalla ritenuta d'acconto per i dipendenti (fino al 31 dicembre
2023);
– riduzione del 50% dei contributi per i dipendenti per un periodo di 5
anni;
– esenzione dall'imposta di bollo per i documenti;
– Finanziamenti di capitale fino a 100.000 TRY per iniziative tecnologiche
sviluppate da giovani scienziati;
– deduzione dall’imponibile fiscale di finanziamenti erogati da enti pubblici
ed organizzazioni internazionali, e dai dazi doganali.
•Supporti alle Zone di Sviluppo Tecnologico (Z.S.T.):
•disponibilità di uffici ed infrastrutture in locazione;
– esenzione da imposte dirette dei profitti derivanti dallo sviluppo di
software e da attività di R&S (fino al 31 dicembre 2023);
– esenzione IVA per le vendite di applicazioni software prodotte nelle
Z.S.T. (fino al 31 dicembre 2023);
– esenzione dall'imposta sul reddito per le retribuzioni di ricercatori e
dipendenti impiegati nel settore software o in attività di R&S (fino al 31
dicembre 2013);
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– il 50% dei contributi a carico del datore di lavoro saranno versati dal
Governo per 5 anni (fino al 31 dicembre 2024).
•Il Consiglio per la Ricerca Tecnologica e Scientifica della Turchia (TÜBİTAK ) e
la Fondazione Turca per lo Sviluppo Tecnologico (TTGV ) rimborsano e/o
finanziano le spese sostenute per le attività di R&S ed erogano prestiti di
capitale per progetti di R&S.

Sostegno alle PMI
Le KOBİ (Piccole e Medie Imprese) sono aziende con meno di 250 dipendenti e
con un fatturato annuo inferiore a 25 Mio TRY. Esistono incentivi dedicati alle
PMI:
•esenzione dai dazi doganali per importazione di attrezzature e macchinari su
progetti preventivamente approvati;
•esenzione IVA per attrezzature e macchinari importati e acquistati in loco su
progetti preventivamente approvati;
•assegnazione di credito a seconda del budget;
•sostegno alla garanzia di nuovi crediti;
•sostegno del KOSGEB (Organizzazione per lo Sviluppo della Piccola e media
Impresa), per progetti di ricerca e sviluppo, strutture comuni, ricerche di
mercato, siti di investimento, marketing, esportazione e formazione.

Aiuti statali per le esportazioni: il pacchetto riguarda principalmente le attività
di R&S, le ricerche di mercato, la partecipazione a mostre e fiere internazionali,
i costi sostenuti per brevetti, marchi di fabbrica e progetti industriali.

Supporto alla formazione: l'Agenzia Nazionale di Collocamento (Türkiye İş
Kurumu ), in collaborazione con il Ministero Turco della Pubblica Istruzione
(Milli Eğitim Bakanlığı ), sostiene progetti di formazione professionale per un
periodo massimo di 6 mesi.
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1.2.5.
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Il regime agevolativo consente di ridurre il costo del personale?
I sopramenzionati incentivi relativi agli investimenti su larga scala, alle attività
di ricerca e sviluppo e agli investimenti in Zone di Sviluppo Tecnologico, e allo sviluppo
delle aree depresse, contengono elementi volti a contenere il costo del personale,
attraverso la riduzione dei contributi a carico dei datori di lavoro.
1.2.6.
Esistono agevolazioni per chi investe in particolari aree o regioni
depresse o sottosviluppate?
Per meglio approcciare le disparità di sviluppo tra le aree del Paese, il
territorio è stato suddiviso in 6 Regioni, classificate con diverso grado di priorità, a cui
corrispondono incentivi diversi in tipologia e misura. All'interno di queste regioni sono
state individuate 50 Province Prioritarie per il programma di sviluppo Paese.

Incentivi basati su regione e su settore
• Gli incentivi per la Zona 6 sono stati estesi a tutti i settori, data l'urgenza del
programma di sviluppo per quest'area del paese.
• Per le altre zone sono state definiti dei settori prioritari:
– minerario;
– sviluppo reti ferroviaria e marittima per trasporto merci e passeggeri;
– centri di collaudo industriale, gallerie del vento e simili;
– investimenti privati nel sistema scolastico per i primi 3 livelli;
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– investimenti superiori a 20 Mio TRY per i settori farmaceutico e difesa;
– progetti di sviluppo turistico per determinate aree definite
1.2.7.
Esistono agevolazioni per chi investe in settori o comparti in crisi?
Le agevolazioni relative ai settori in crisi (ad esempio agricoltura, manifattura)
esistono in relazione agli incentivi regionali.
1.2.8.
Esistono agevolazioni collegate alla crescita occupazionale prodotta
dall’investimento?
No, ma in alcuni settori (ad es. R&S minimo 50 dipendenti) è richiesto un
impiego minimo occupazionale per l'investimento.
1.2.9.
Esistono agevolazioni collegate alla capacità di produzione e/o
esportazione che verrà generata dall’investimento?
No, ad esclusione degli investimenti produttivi realizzati nelle Zone Franche,
in cui sono previste agevolazioni per le aziende esportatrici di almeno l'85% del
prodotto.
Nondimeno
diversi
strumenti
inseriti
nel
pacchetto
di
incentivi
ed
agevolazioni sono indirizzati al sostenere indirettamente i programmi di esportazione.
1.2.10. Esistono agevolazioni per interventi di recupero realizzati su aziende
in crisi o in ristrutturazione?
Al momento non sono disponibili strumenti di questo tipo.
1.3.
TUTELA DEGLI INVESTIMENTI
1.3.1.
Esistono leggi che regolamentano gli investimenti stranieri?
La legge in vigore (4875/2003) definisce come investimento straniero diretto:
la costituzione da parte di un investitore straniero di una nuova società o di una filiale
di una società straniera;
l’acquisizione di quote/azioni di una società costituita in Turchia (di qualsiasi
percentuale, se acquistata al di fuori della borsa valori, o del 10% o più, di azioni o
di diritto di voto, della società, se acquistata tramite la borsa valori).
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Nella nozione di investitori stranieri rientrano:
 i cittadini stranieri e i cittadini turchi residenti all’estero;
 le entità giuridiche straniere costituite in base al diritto straniero e le
istituzioni internazionali;
 che effettuano investimenti diretti stranieri in Turchia.
1.3.2.
Esistono leggi che impediscono che con provvedimenti successivi
venga peggiorato il trattamento cui l'investitore straniero era stato
assoggettato al momento della realizzazione dell'iniziativa?
Secondo l’art. 3 della legge n. 4875/03, gli investimenti diretti esteri, in
conformità con la legislazione vigente, non possono essere espropriati o nazionalizzati
fatta eccezione per ragioni di interesse pubblico. In tal caso è previsto adeguato
risarcimento.
1.3.3.
Esiste un’agenzia/autorità nazionale per la promozione degli
investimenti stranieri?
L'Agenzia per il Supporto e per la Promozione degli Investimenti in Turchia
(ISPAT,
Investment
Support
and
Promotion
Agency
of Turkey), direttamente
dipendente dalla Presidenza del Consiglio, è l'organismo statale deputato alla
promozione su scala mondiale delle opportunità di investimento in Turchia.
1.4.
PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI
1.4.1.
Come è disciplinata la partecipazione agli investimenti dell’investitore
straniero?
Gli investimenti esteri diretti sono disciplinati dalla legge n° 4875, che
equipara investitori nazionali ed esteri e sancisce la libertà di questi ultimi di effettuare
investimenti diretti in Turchia.
Ai sensi della legge turca sono definiti investimenti diretti:
-la costituzione da parte di una persona fisica o giuridica straniera di una
società di diritto turco ovvero di un ramo di azienda di una società estera;
-acquisizione di azioni di una società di diritto turco (più del 10% in caso di
società quotata in borsa).
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Gli operatori internazionali sono liberi di costituire in Turchia una qualsiasi
forma societaria disciplinata dal Codice Commerciale Turco. (Vedi infra Cap. 2.1.1).
1.4.2.
L'investitore straniero può possedere il controllo di maggioranza
dell'investimento, anche senza doversi associare a partner locali?
Una società di diritto turco può essere stabilita anche con il 100 per cento di
capitale straniero.
La legislazione pone tuttavia il limite del 20% nel settore delle comunicazioni
e del 49% nel settore dell’aviazione e dei trasporti marittimi; non è prevista invece la
possibilità di partecipazione straniera nel settore postale e nei monopoli statali.
1.4.3.
La partecipazione può rimanere straniera a tempo indeterminato?
Sì.
1.5.
CONTENZIOSI E ARBITRATI
1.5.1.
A quale disciplina è assoggettato il contenzioso derivante da
inadempimento contrattuale?
La legge sugli investimenti esteri n° 4875 prevede che, per la composizione
delle controversie inerenti a contratti di diritto privato e contratti inerenti a pubbliche
concessioni in cui siano coinvolti investitori stranieri, questi ultimi possono fare ricorso
sia alla giustizia turca, sia agli organismi arbitrali nazionali ed internazionali, nonché
infine ad altri mezzi di risoluzione delle controversie qualora ciò sia stato stabilito
contrattualmente.
Inoltre, ai sensi della legge sul diritto privato internazionale e sulla procedura
civile n. 5718, le sentenze definitive rese da tribunali stranieri, possono essere
riconosciute e rese esecutive in Turchia in base agli accordi bilaterali vigenti.
1.5.2.
Per quali istituti giuridici è vietata l’applicazione del diritto straniero?
Per quanto riguarda il riconoscimento di sentenze straniere nell'ordinamento
turco, gli unici limiti posti sono l'esistenza di convenzioni bilaterali con l'ordinamento
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straniero in questione, e la non contrarietà della sentenza definitiva straniera all'ordine
pubblico turco.
1.5.3.
È possibile che le parti di un contratto deferiscano le controversie da
esso nascenti a giudici ordinari di uno Stato straniero?
Sì, per dettagli si rimanda al punto 1.5.1.
1.5.4.
È possibile che le parti di un contratto deferiscano le controversie da
esso nascenti ad un arbitrato? A qualsiasi tipo di arbitrato o solo ad
alcune tipologie?
Nel 2001 è entrata in vigore in Turchia la Legge sull'Arbitrato Internazionale,
n. 4686
mediante cui può essere risolta la maggior parte delle controversie
commerciali.
L'Unione delle Camere di Commercio, Industria, Commercio Marittimo e Borse
Merci di Turchia (TOBB) e la Camera di Commercio di Istanbul (ITO), singolarmente,
sono i due principali organi arbitrali del Paese.
Gli investitori stranieri sono liberi di inserire nei contratti clausole arbitrali o di
conciliazione. Per quanto riguarda l'arbitrato, è possibile fare ricorso sia all'arbitrato
interno, sia all'arbitrato internazionale.
1.5.5.
Sono in vigore nel Paese le Convenzioni internazionali sul
riconoscimento delle sentenze arbitrali?
I lodi arbitrali resi al di fuori del territorio turco, possono essere riconosciuti e resi
esecutivi in Turchia sia ai sensi della Convenzione di New York del 1958, sia ai sensi
della Legge sul Diritto Privato Internazionale e sulla Procedura Civile, n. 5718.
La Turchia ha ratificato la Convenzione di Ginevra sull'arbitrato commerciale
internazionale, nonché la Convenzione di Washington per la composizione delle
controversie relative agli investimenti, la quale regola anche i rapporti tra Paese
ospitante ed investitore straniero.
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1.6.
SISTEMA GIUDIZIARIO
1.6.1.
Come è organizzato l’ordinamento giudiziario nel paese?
Il
sistema
giudiziario
turco
è
diviso
in
tribunale
civile,
penale
e
amministrativo, a loro volta suddivisi in tribunali di primo e di secondo grado.
o
Hukuk Mahkemeleri (Organi Giudiziari Civili di prima istanza)
• Sulh Hukuk Mahkemeleri (Giudice di Pace Civile)
• Asliye Hukuk Mahkemeleri (Tribunale Civile)
• Özel Kanunlarla Kurulan Diğer Hukuk Mahkemeleri (Tribunali Civili Speciali)
– Ticaret Mahkemeleri (Tribunale Commerciale)
– İş Mahkemeleri (Tribunale del Lavoro)
– İcra Mahkemeleri (Tribunale Fallimentare)
– Aile Mahkemeleri (Tribunale per la Famiglia)
– Kadastro Mahkemeleri (Tribunale Catastale)
o
Ceza Mahkemeleri (Organi Giudiziari Penali di prima istanza)
• Sulh Ceza Mahkemeleri (Giudice di Pace Penale)
• Asliye Ceza Mahkemeleri (Tribunale Penale)
• Ağır Ceza Mahkemeleri (Corte d'Assise – reati gravi)
• 1.2.4 4. Özel Kanunlarla Kurulan Diğer Ceza Mahkemeleri (Tribunali Penali
Speciali)
– Devlet Güvenlik Mahkemeleri (Corte di Sicurezza Nazionale - abolito)
– Çocuk Mahkemeleri (Tribunale dei Minori)
Esistono inoltre Tribunali Amministrativi Regionali e Corti Tributarie aventi
giurisdizione su controversie in materia amministrativa e fiscale.
Il secondo grado di giudizio per le materie civili e penali è costituito dalla
Corte di Cassazione (Yargıtay), la quale giudica in diritto le decisioni delle corti di
prima istanza. Il Consiglio di Stato è (Danıştay), invece, organo di secondo grado in
campo amministrativo e tributario.
In
aggiunta
agli
ordinamenti
menzionati,
esiste
un
parallelo
sistema
giudiziario militare.
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1.6.2.
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Qual è il sistema giuridico che vige nel Paese?
In Turchia vige un ordinamento giuridico di civil law, per nulla influenzato
dalla sharia (legge islamica) e fondato su codici di leggi, in maniera analoga al sistema
giuridico italiano.
L'attuale governo ha
programmato, mediante una
serie di
“Pacchetti
Giustizia”, un certo numero di riforme volte a snellire il funzionamento dell'apparato
giudiziario e deliberare in merito a nuove realtà non contemplate nei codici in uso.
1.6.3.
E’ possibile che gli avvocati stranieri possano rappresentare in quanto
tali i propri clienti di fronte ai giudici del Paese?
L'esercizio dell'avvocatura è consentito solamente a cittadini turchi in
possesso dei requisiti di legge, ovvero l'Esame di Stato e l'iscrizione all'Albo. Pertanto
gli avvocati stranieri, in Turchia, possono unicamente fornire servizi di consulenza,
essendo ad essi precluso il potere di rappresentanza legale.
Lo straniero (persona fisica o giuridica) che voglia intentare una causa, ovvero
intervenire in un procedimento già avviato o ancora, richiedere l'esecuzione in Turchia
di un provvedimento giudiziale definitivo emesso da un organo giudiziario di altro
Paese, deve versare un deposito a garanzia delle spese processuali e degli eventuali
danni subiti dalla controparte. L'importo di tale deposito è stabilito dal giudice, il quale
può dispensare la parte da tale versamento, in virtù del principio di reciprocità. La
Turchia ha infatti firmato trattati bilaterali di assistenza legale in materia civile e
commerciale con una serie di paesi, tra cui anche l'Italia.
Il costo del processo comprende le spese d'ufficio, nonché tutte le spese
connesse al procedimento (assunzione di testimoni, periti, traduzione documenti etc.).
Vige il principio della soccombenza, che pone a carico del soccombente le spese del
processo.
1.6.4.
Esiste tra il Paese e l’Italia una convenzione bilaterale per l’assistenza
giudiziaria?
La Convenzione bilaterale tra Italia e Turchia è stata firmata il 20 Agosto
1926 e riguarda la protezione giudiziaria, l'assistenza reciproca delle autorità e
l'esecuzione delle decisioni giudiziarie.
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1.7.
PRIVATIZZAZIONI
1.7.1.
Quale è il regime delle privatizzazioni?
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Il programma di privatizzazioni in Turchia è stato avviato nel 1984; i principi,
le procedure, le agenzie autorizzate, e gli altri aspetti inerenti sono stati stabiliti dalla
Legge sulle Privatizzazioni n. 4046 del 1994, che ha subito diversi emendamenti nel
corso degli anni. Nel 2003 è stata emanata la legge n. 4971, volta ad accelerare il
processo.
Le privatizzazioni in Turchia avvengono tramite uno o più dei modelli di
seguito indicati:
o
Vendita: trasferimento del diritto di proprietà (parziale o totale) o
trasferimento di azioni;
o
Leasing: Concessione del diritto di usufrutto dei beni di un ente
pubblico, in toto o in parte, per un periodo di tempo definito;
1.7.2.
o
Concessione di diritti di sfruttamento economico;
o
Concessione di altri diritti reali diversi dal diritto di proprietà;
o
Modello Profit Sharing.
Quali sono le autorità competenti in materia di privatizzazione?
L'autorità in materia è l'O.I.B. (Gran Consiglio per le Privatizzazioni),
presieduto dal Primo Ministro.
Il portafoglio dell'O.I.B. comprende 22 società attive nei comparti marittimo,
alimentare, petrolchimico, tessile, trasporti, energia e bancario, 10 tratti autostradali,
52 centrali idroelettriche e 3 strutture portuali.
1.8.
REGIME DELLA PROPRIETA’
1.8.1.
Qual è il regime della proprietà?
L’art. 35 della Costituzione turca (Diritti di Proprietà) prevede che "…ogni
individuo ha il diritto di possedere ed ereditare beni. Tali diritti possono essere limitati
dalla legge in considerazione al pubblico interesse. L'esercizio del diritto di proprietà
non deve essere contrario del pubblico interesse ".
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Secondo la legge sulla compravendita immobiliare da parte di stranieri in
Turchia emanata il 7 gennaio 2006, i cittadini stranieri possono acquistare
immobili e terreni edificabili in Turchia sulla base del principio di reciprocità. In
altre parole, affinché una ditta straniera oppure una persona fisica straniera di un
Paese straniero diventi il proprietario di un immobile in Turchia è necessario che una
ditta turca oppure una persona fisica turca possa avere il diritto di diventare
proprietario di un immobile di fatto e legalmente in quel Paese. L'Italia è tra gli 84
Paesi che hanno un principio di reciprocità in termini di acquisizioni immobiliari con la
Turchia.
Con la riserva della reciprocità e nel rispetto delle restrizioni legali, uno
straniero può acquisire beni immobili da utilizzare come residenza o per fini di
lavoro. La superficie totale degli immobili e diritti reali limitati su beni immobili che
una persona di nazionalità straniera può acquisire in tutto il Paese non può superare i
25.000 mq. Esistono delle limitazioni ulteriori per aree considerate ad alto valore
storico-culturale (un esempio è la zona centrale di Beyoğlu ad Istanbul), per cui di
volta in volta l'amministrazione locale stabilisce le quote massime disponibili per gli
stranieri.
L'intenzione di acquisto di un determinato immobile da parte di un cittadino
straniero dev'essere sottoposta alle autorità militare competenti per il territorio, che
provvederanno ad una verifica per determinare il grado di “sensibilità” dell'immobile in
relazione a problematiche di sicurezza nazionale.
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2.
Società e contratti
2.1.
SOCIETA’ – FORME GIURIDICHE
2.1.1.
In quali forme giuridiche può essere costituita una società nel Paese?
La partecipazione in una società locale già esistente può avvenire in due
modi:
• trasferimento di quote;
• aumento di capitale.
La normativa di riferimento per il diritto societario è il Codice del Commercio.
Le forme societarie previste dalla legge turca sono:
o
Impresa individuale (Şahis Firması)2
o
Società di persone (Kişi Şirketleri):
• Società semplice (Adi Şirket)
• Società in nome collettivo (Kollektif Şirket)
• Società in accomandita semplice (Adi Komandit Şirket)
• Cooperative (Kooperatif)
o
Società di capitali (Sermaye Şirketleri)
• Società per azioni (Anonim Şirket)
• Società a responsabilità limitata (Limited Şirket)
• Società in accomandita per azioni (Eshamlı Komandit Şirket)
Gli investitori stranieri preferiscono costituire società di capitale, in quanto la
responsabilità dei soci nei confronti del debito della società è limitata al capitale
versato.
Il Parlamento turco ha varato il nuovo Codice Commerciale, composto da
1.535 articoli, entrato in vigore nel luglio 2012. Le principali novità introdotte dal
nuovo Codice Commerciale sono:
– Società di capitali con socio unico;
– Consiglio
d'amministrazione
di
una
S.p.A.
composto
da
un
unico
amministratore, anche non socio;
2Paragonabile alla nostra Partita I.V.A.
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– diritto per la persona giuridica socio di una S.p.A. di essere rappresentata in
consiglio di amministrazione;
– abolizione
dell'obbligo di
residenza
in
Turchia
per
almeno
uno
degli
amministratori;
– abolizione della figura del sindaco come ruolo interno alla società, sostituito
da professionisti esterni con qualifiche diverse in misura del tipo e dimensione
della società;
– possibilità per le S.r.l. di finanziarsi esternamente emettendo buoni di
godimento;
– obbligo di pubblicazione di un sito internet per le società di capitali;
– aumento del capitale sociale minimo per le S.r.l. a 10.000 TRY.
2.2.
SOCIETA’ – COSTITUZIONE
2.2.1.
Come si costituisce una società nel Paese? Quali sono le modalità di
registrazione?
Per avviare un'attività in Turchia la procedura prevede la compilazione del
modulo di registrazione presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio
locale, il deposito delle firme autenticate dei rappresentanti della società, la
presentazione dello statuto vidimato da un notaio ed il deposito di un anticipo del
capitale sociale pari allo 0,04% presso l'Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato, una banca statale o la Banca Centrale della Repubblica di Turchia.
Per l'espletamento di tali procedure è possibile avvalersi dell'ausilio di
consulenti o dello stesso commercialista incaricato della tenuta contabile.
Sulla base dei dati raccolti nell'ambito del report Doing Business (The World Bank) nel
2013, si riportano di seguito i dettagli per l’avvio di una società in Turchia.
N.
PROCEDURA
TEMPISTICA
SPESE (STIMA)
1 giorno
414,78 TRY
Autenticazione dello statuto, firme delle
persone autorizzate e documenti di identità
1
I documenti richiesti sono:
– Statuto autenticato (tre copie, uno originale)
– Deposito delle firme dei direttori (due copie).
– Copie autenticate carte d'identità/passaporti
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N.
PROCEDURA
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TEMPISTICA
SPESE (STIMA)
1 giorno
0.04% del capitale
1 giorno
Senza alcun costo
dei dirigenti d'azienda (due copie).
Deposito una percentuale del capitale sul
conto della Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato
2
I documenti richiesti sono:
– Ricevuta originale emessa dal Ziraat Bank
relativa al versamento dello 0,04% del capitale
della società pagata presso la Banca Centrale o
una banca pubblica.
Deposito del capitale iniziale in una banca e
certificazione di avvenuto versamento
I documenti richiesti sono:
– Certificato di versamento del capitale
Se il capitale della società non viene versato
3
per intero in anticipo, il 25% deve essere
versato entro i tre mesi successivi alla
costituzione della società e il rimanente entro i
tre anni successivi. Il deposito del capitale
iniziale in un conto bancario prima dell'iscrizione
della società presso il Registro delle Imprese
non è più richiesto.
Consegna all'Ufficio del Registro delle
Imprese dell'avviso di costituzione, della
lettera d'impegno e dell'iscrizione alla
scrizione
Camera di Commercio
Commercio: 150 TRY
iniziale
della
Camera
di
Iscrizione commerciale: 695 TRY
4
I documenti richiesti sono:
– Copia del passaporto tradotta e autenticata
Pubblicazione: 0,30 TRY a parola
2 giorni
Pagamento Gazzette: 2 TRY
da un notaio turco (per i soci che non sono
Tassa di avviso di avvio: 50 TRY
cittadini turchi).
Iscrizione firma aggiuntiva: 246,20 TRY
– Copia autenticata della carta d’identità (per i
soci - persone fisiche che sono cittadini turchi)
(due copie).
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N.
PROCEDURA
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TEMPISTICA
SPESE (STIMA)
– Modulo di notifica (tre copie).
– Lettera di impegno firmata dai rappresentanti
autorizzati.
– Copia autenticata dello Statuto (tre copie).
– Ricevuta di deposito relativa al versamento
del 0,04% del capitale della società.
– Copia delle firme di ogni rappresentante della
società.
Il Registro del Commercio informa l'Ufficio delle
imposte e l’Ufficio del Lavoro locale circa la
costituzione della società. Il Registro provvede
a pubblicare la registrazione commerciale sulla
Gazette entro circa 10 giorni di registrazione
delle società.
Una targa di identificazione fiscale deve essere
ottenuto dal locale ufficio delle imposte dopo il
registro di commercio informa l'ufficio locale
delle imposte. L'Ufficio del Registro di notifica
anche il Ministero del Lavoro e della Previdenza
Sociale, Direzione della Sicurezza Sociale
Istituzione della incorporazione. Un numero di
sicurezza sociale deve essere ottenuto dal
competente ufficio della Direzione della
Sicurezza Sociale, e dipendenti della società
deve essere registrata con tale
amministrazione.
Certificazione dei registri legali
1 giorno
5
E’ necessario certificare i registri legali il giorno
(simultanea
della registrazione della società presso il
con
Registro Commerciale. Il notaio deve informare
procedura
l'Ufficio delle imposte sulla certificazione dei
precedente)
206 TRY (4 copie)
libri.
Fonte: elaborazione Doing Business 2013
Tariffario per l'adesione annuale alla Camera di Commercio di Istanbul (in base al
capitale sociale):
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
TRY 1 - 999 (capitale): ........ TRY 110

TRY 1,000 - 24,999 (capitale):TRY 125

TRY 25,000 - 249,999 (capitale):TRY 175

TRY 250,000 - 999,999 (capitale):TRY 230

TRY 1,000,000 e oltre (capitale):TRY 260
2.2.2.
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Quali sono le autorità competenti alla registrazione, e quale
documentazione è richiesta?
La società acquista la personalità giuridica con la registrazione presso
l’Ufficio del Registro delle Imprese della Camera di Commercio locale e presso
l'Agenzia delle Entrate competente per il territorio.
Le procedure di registrazione della società possono essere espletate anche in
un solo giorno dalla consegna e verifica dei documenti richiesti dall’Ufficio del Registro.
La documentazione richiesta è dettagliata al successivo punto Errore.
'origine riferimento non è stata trovata..
2.2.3.
Le società costituite nel Paese possono avere sedi all'estero?
Sì. Non ci sono limitazioni.
2.2.4.
Come si costituisce una succursale, filiale o sede di rappresentanza di
una società straniera? Quali sono le principali differenze rispetto alla
costituzione di una società nuova nel Paese ospitante?
All'Ufficio di Rappresentanza, come disciplinato dalla Legge n. 4875, è
precluso lo svolgimento di qualsiasi attività commerciale. La normativa turca prevede
per detto istituto unicamente l'attività promozionale e di analisi del mercato per conto
della sede all'estero.
Per l'apertura di un ufficio di rappresentanza deve essere inoltrata opportuna
richiesta al Direttorato Generale per gli Investimenti Stranieri presso il Ministero del
Tesoro. La licenza ha una validità di tre anni, ed è rinnovabile. I documenti richiesti
sono:
• certificato di attività nel Paese originario;
• bilancio della società madre;
• delega alla persona incaricata a presiedere l'ufficio in Turchia.
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2.3.
SOCIETA’ DI CAPITALE
2.3.1.
Come avviene la sottoscrizione delle quote di una società di capitale?
Le società di capitali sono disciplinate dal Codice del Commercio.
Società per azioni
• Le S.p.A. secondo il nuovo Codice del Commercio possono avere anche un
unico azionista.
• Il capitale sociale deve essere non inferiore a 50.000 TRY (il conferimento
del capitale può avvenire sia in natura che in denaro), il cui 25% deve
essere versato entro tre mesi dalla costituzione della società.
• Il Consiglio di Amministrazione può essere costituito anche da un solo
membro, eletto dall'assemblea degli azionisti. Il trasferimento di azioni
verso cittadini stranieri o verso cittadini turchi può avvenire liberamente,
con obbligo di comunicazione al Dipartimento per gli Investimenti Esteri
entro un mese dalla transazione. I membri del Consiglio d’Amministrazione
sono direttamente responsabili della condotta fiscale della società.
• Nella società per azioni, il consiglio di amministrazione ha potere di
rappresentare e impegnare la società.
• Le deliberazioni del consiglio sono prese con il voto favorevole della
maggioranza. Nel Codice del Commercio sono altresì previste disposizioni a
tutela dei diritti degli azionisti di minoranza.
• Nella distribuzione dei dividendi, la nomina del consiglio di amministrazione
e del collegio sindacale, gli aumenti di capitale, ed altri atti concernenti lo
statuto richiedono il ricorso all’Assemblea generale.
• Le società per azioni devono avere un revisore dei conti che ha la funzione
di relazionare agli azionisti in occasione delle assemblee generali annuali;
secondo il nuovo Codice, è obbligatorio avvalersi di un istituto esterno per
la revisione dei conti.
Società a responsabilità limitata
• Il
capitale
minimo
richiesto
per
la
costituzione
di
una
società
a
responsabilità limitata è di 10.000 TRY;
• ogni socio può provvedere al capitale tramite denaro o conferimenti in
natura;
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• La costituzione di questo tipo di società prevede un numero minimo di 1 e
massimo di 50 soci (persone fisiche o giuridiche);
• I soci sono personalmente responsabili di fronte all’autorità fiscale nella
misura della loro quota azionaria;
• Il 25% del capitale sottoscritto deve essere versato al momento della
registrazione tramite conferimento in denaro;
• Gli organi della società a responsabilità limitata sono:
– Assemblea Generale dei Soci;
– Amministratori;
– Istituto Revisore (esterno).
• L’Assemblea Generale delibera con il voto della maggioranza dei soci. Tra
le altre materie, si occupa della modifica dello statuto, nomina e revoca di
amministratori e sindaci, distribuzione degli utili.
2.3.2.
Quali sono le modalità di versamento del capitale in denaro? E’
consentito versare e mantenere il capitale sociale in valuta estera?
Se il capitale della società non viene versato anticipatamente per intero, il
25% deve essere versato entro i tre mesi successivi alla costituzione della società e il
rimanente entro i tre anni successivi. Il deposito del capitale iniziale in un conto
bancario prima dell'iscrizione della società presso il Registro delle Imprese non è più
richiesto. I capitali possono essere conferiti sia in denaro, che in natura sotto forma di
macchinari o trasferimenti di tecnologia. Tutta la contabilità deve essere tenuta in Lire
Turche (TRY). Non è possibile versare il capitale sociale e redigere i libri contabili in
valuta estera.
2.3.3.
E’ possibile vendere o trasferire quote a/da altre società?
La partecipazione ad una società già esistente in Turchia può essere effettuata
anche tramite trasferimento di quote.
2.3.4.
Come vengono ripartiti gli utili
Alla chiusura dell’anno fiscale i consigli di amministrazione generale delle
S.p.a. e delle S.r.l. hanno facoltà di ripartire gli utili in maniera parziale o totale.
L'imposta sulla ripartizione degli utili è del 15%.
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2.4.
BILANCIO E LIBRI CONTABILI
2.4.1.
Quali sono i principali obblighi in merito alla formazione del Bilancio e
alla tenuta dei registri e dei libri contabili? Esiste l’obbligo di
certificare il bilancio?
E’ necessario certificare i registri legali il giorno della registrazione della
società presso il Registro Commerciale. Il notaio deve informare l'Ufficio delle imposte
sulla certificazione dei libri. È altresì obbligatorio certificare la chiusura dei libri
contabili entro il 6° mese dell'anno successivo.
2.4.2.
Entro quali scadenze deve essere presentato il bilancio?
Il bilancio deve essere presentato nella Dichiarazione dei Redditi delle
Imprese ogni anno, tra l'1 e il 25 aprile.
2.5.
ACCESSO ALLE CARICHE
2.5.1.
Lo straniero può essere membro del Consiglio d’Amministrazione?
Anche Presidente o Amministratore unico?
Nessuna norma richiede una partecipazione turca obbligatoria al capitale di
una società, la quale può essere quindi creata con il 100% di capitale estero.
2.5.2.
Lo straniero può essere membro del Collegio Sindacale? Può essere
Revisore dei Conti?
Attualmente
nessuna
norma
richiede
una
partecipazione
turca
nell'amministrazione di una società a capitali esteri.Tuttavia con la modifica al Codice
del Commercio, sarà obbligatoria per le S.p.a., la presenza nel Consiglio di
Amministrazione di almeno un cittadino turco, domiciliato in Turchia.
Ai sensi del nuovo Codice del Commercio, l'istituto del Collegio Sindacale
(Murakkıp) è abolito come organo interno alla società. Vale quindi l'obbligo di ricorrere
ad istituti esterni di revisione dei conti, in forma variabile a seconda della dimensione
della società, dal semplice Dottore Commercialista iscritto al relativo Albo, alla società
di revisione accreditata ufficialmente presso le autorità competenti.
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2.6.
BORSA VALORI
2.6.1.
Esiste nel Paese una Borsa Valori?
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La Borsa Valori si trova a Istanbul (Istanbul Stock Exchange 3). Il Market Value
operato ammonta a circa 590 Mrd TRY, con 76 società listate.
2.7.
AUTORITA’ ANTITRUST
2.7.1.
Esistono nel Paese autorità garanti della concorrenza e su quali
settori esercitano il proprio controllo?
L'Autorità Garante della Concorrenza è responsabile del mantenimento delle
condizioni di concorrenza leale sul mercato. Le principali responsabilità dell'Autorità
Garante della Concorrenza sono:
1. Esame e valutazione delle attività e delle operazioni commerciali;
2. Adozione delle misure necessarie per contrastare le violazioni al
Codice;
3. Vigilanza sul rispetto delle norme amministrative;
4. Valutazione delle richieste di esenzione e concessione di certificati di
esenzione ad accordi specifici in modo da non generare distorsioni
nella concorrenza;
5. Analisi costante dei mercati in cui vigono deroghe e certificati di
esenzione e riesame delle domande in caso di mutamenti nei mercati o
nelle posizioni delle parti;
6. Valutazione delle fusioni e acquisizioni e relativa approvazione in base
a criteri specifici.
2.8.
CONTRATTI
2.8.1.
Il Paese ha aderito alla Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti
di vendita internazionale di merci (Vienna, 1980)?
La Convenzione di Vienna del 1980 è stata ratificata dalla Turchia il
07/07/2010 ed è entrata in vigore il 01/08/2011.
3
www.ise.org
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2.8.2.
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E’ disciplinata la responsabilità per danni da prodotti difettosi?
La Legge sulla Protezione del Consumatore così dispone: “Il consumatore ha
titolo di richiedere un indennizzo al produttore nel caso in cui il prodotto difettoso sia
causa di morte/lesioni alla sua persona e/o del danneggiamento di altri beni in sua
titolarità”.
La legislazione secondaria sulla responsabilità per danni cagionati da prodotti
difettosi, entrata in vigore il 14/6/2003 in attuazione dei principi della Direttiva
85/374/CEE prevede che, a prescindere dalla colpa del produttore, questi è
responsabile ed è obbligato a indennizzare il consumatore per i danni causati dal
prodotto. L’onere della prova è a carico del consumatore che assume di aver subito il
danno. In caso di concorso di colpa del consumatore o di un terzo per il quale sia
tenuto a rispondere il consumatore è prevista una riduzione della responsabilità del
produttore.
2.8.3.
Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di franchising?
In Turchia non esiste una normativa specifica per il franchising, il quale viene
regolato come contratto atipico.
Nel 1991 è stata istituita la U.F.R.A.D. (Associazione Turca per il Franchising)
allo scopo di promuovere il franchising ed assicurarne un corretto utilizzo in base agli
standard internazionali, nonché di coordinare l’attività dei soggetti che operano come
franchisor e franchisee.
2.8.4.
Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di mediazione?
La figura del mediatore viene disciplinata dal diritto Turco in modo
diversamente articolato rispetto al Codice Civile italiano, prevedendo diverse figure
svolgenti attività di intermediazione commerciale.
2.9.
CONTRATTO DI AGENZIA
2.9.1.
Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di agenzia?
L’attività dell’agente di commercio è disciplinata dal Codice del Commercio
(artt. 118 – 134) e dal Codice sulle Obbligazioni (artt. 108,126).
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L’agente di commercio, secondo la normativa turca, agisce per un preponente
e funge stabilmente da intermediario in una determinata zona, secondo quanto
stabilito nel contratto, per contratti cui il preponente sia interessato, o conclude tali
contratti in nome del preponente. La legge non stabilisce che l’agente di commercio
debba essere cittadino turco o debba obbligatoriamente avere la propria sede in
Turchia.
Di regola il contratto di agenzia non necessita della forma scritta per la sua
validità, ma si consiglia vivamente il ricorso a tale forma, con precise indicazioni di
obblighi e poteri; inoltre non è previsto l’obbligo di iscrizione del contratto al Registro
del Commercio (ad esclusione del settore assicurativo) e nemmeno l’obbligo di
iscrizione ad albi professionali.
2.9.2.
Qual è lo status dell’agente commerciale? È considerato un lavoratore
indipendente o un dipendente dell'azienda per la quale lavora?
La legge turca afferma che l’agente, persona fisica o giuridica, deve essere
autonomo, ma seguire le direttive generali del preponente.
Il contratto di agenzia può essere stipulato a tempo determinato o
indeterminato.
2.9.3.
L’esclusiva è prevista come elemento naturale del contratto e,
pertanto, per escluderla le parti dovranno prevedere una disposizione
in tal senso. Qual è la commissione percentuale sul prodotto venduto
normalmente riconosciuta a un agente commerciale?
Il preponente è tenuto a pagare una provvigione per tutti i contratti conclusi
dall’agente con terze parti. Nel caso l'agente goda dell'esclusiva in relazione ad una
determinata zona o clientela, egli ha diritto alla provvigione per tutti i contratti, anche
non conclusi dall'agente stesso, inerenti all'esclusiva.
L'ammontare della provvigione è pattuito liberamente tra le parti. Nel caso in
cui l’ammontare non sia concordato contrattualmente, la provvigione si ricava dagli usi
commerciali.
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2.9.4.
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Oltre alla commissione percentuale sul prodotto venduto, l'agente ha
diritto ad altre indennità o compensi?
L’agente ha diritto al rimborso delle spese straordinarie sostenute nel corso
dell’attività; il nuovo Codice Commerciale, che entrerà in vigore ad agosto 2012,
prevede un diritto, non preventivamente derogabile dalle parti, ad un'indennità di fine
rapporto. Il nuovo testo prevede inoltre un diritto alle cosiddette provvigioni postume,
maturate dopo la cessazione del rapporto per contratti inerenti ad affari che possono
essere ricondotti all'attività dell'agente.
2.10. MARCHI
2.10.1. Esiste una regolamentazione che disciplina i marchi e il loro uso?
Nel corso degli ultimi anni la normativa turca ha compiuto significativi passi
avanti in materia di protezione della proprietà intellettuale e industriale, in linea con la
normativa UE. A fronte di uno sforzo legislativo, si percepisce la necessità di una più
efficace protezione giudiziaria.
Le principali norme di riferimento sono la Legge n. 5194 del 2004 sui brevetti,
i marchi, i disegni industriali e le denominazioni d'origine e la Legge n. 5101 del 2004
contro la pirateria industriale ed artistica; per ciò che concerne il diritto d'autore la
normativa di riferimento è la Legge n. 5846 del 1951 (modificata nel 2001).
2.10.2. Quali soggetti possono richiedere la registrazione di un marchio?
La protezione dei marchi in Turchia è attivabile dalle persone fisiche o
giuridiche che hanno il domicilio o svolgono un’attività commerciale o industriale in
Turchia, oppure dalle persone che hanno diritto a richiedere la registrazione ai sensi di
convenzioni internazionali quali la Convenzione di Parigi e l’Accordo che istituisce
l’Organizzazione Mondiale del Commercio.
Inoltre, godono della protezione dei marchi in Turchia, secondo il principio di
reciprocità, le persone fisiche e giuridiche che hanno la nazionalità di uno Stato in cui
viene riconosciuta la protezione dei marchi sia legale che de facto ai cittadini turchi.
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2.10.3. Quali tipi di marchi possono essere registrati? Quali sono i requisiti
per ottenere la registrazione? Quali sono le cause di decadenza del
marchio registrato?
Le tipologie di marchio riconosciute sono:
1. marchi denominativi e figurativi;
2. marchi di prodotti e di servizio;
3. marchi individuali e collettivi.
Possono essere registrati come marchi tutte le rappresentazioni costituite da
segni, grafici, parole, lettere, numeri e colori a patto che siano rappresentabili
graficamente ed abbiano capacità distintiva.
Il
marchio
non
può
essere
identico
(o
talmente
simile
da
essere
indistinguibile) ad un altro marchio registrato o le cui operazioni di registrazione sono
in corso.
E’ ammessa la registrazione dei cosiddetti “marchi di origine geografica” in cui
l’indicazione geografica è utilizzata per segnalare il luogo di origine del prodotto,
normalmente legato a caratteristiche qualitative particolari.
2.10.4. Presso quale organismo vengono registrati i marchi? A chi ci si rivolge
per far valere i propri diritti circa la tutela del marchio?
La domanda di registrazione del marchio va presentata all'Istituto Turco per i
Brevetti (TPE), mentre la registrazione locale di un marchio già esistente all'estero può
essere effettuata esclusivamente da agenzie autorizzate dal TPE.
La documentazione richiesta è la seguente:
• richiesta di registrazione;
• esemplari del marchio (nr. 20 misura 8x8 cm );
• ricevuta di pagamento della richiesta;
• ricevuta di pagamento dell’importo per la registrazione del marchio;
• certificato di attività;
• autentica della firma;
• procura all’agenzia che segue la pratica.
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L’iter di registrazione prevede:
• deposito della domanda di marchio presso l'Istituto Turco per i Brevetti;
• esame formale e sostanziale (capacità distintiva e novità);
• eventuale richiesta di modifiche o limitazioni entro 2 mesi;
• pubblicazione sul Registro dei Marchi;
• eventuali opposizioni e/o osservazioni entro 3 mesi.
La durata della protezione è di dieci anni, con possibilità di rinnovare per un
ulteriore periodo di dieci anni.
I diritti derivanti dalla registrazione vengono ottenuti esclusivamente dal
titolare del marchio. Il titolare di un marchio registrato può impedire i fatti seguenti:
• l’uso di un segno identico al marchio per prodotti o servizi identici a quelli per cui
esso è stato registrato;
• l’uso di un segno identico o simile al marchio registrato, per prodotti o servizi
identici o affini, se a causa dell'identità o somiglianza fra i segni e dell'identità o
affinità fra i prodotti o servizi, possa determinarsi un rischio di confusione per il
pubblico, che può consistere anche in un rischio di associazione fra i due segni;
l’uso di un segno che è identico o simile al marchio registrato relativamente a
beni o servizi che non sono simili a quelli del marchio registrato se comunque l’uso di
quel segno fornisce vantaggio ingiusto o è dannoso al carattere distintivo o alla
reputazione di detto marchio registrato in Turchia
2.10.5. A quali accordi internazionali sulla protezione dei marchi il Paese
aderisce?
La Turchia è Paese membro del WIPO (Organizzazione Mondiale per la
Proprietà Intellettuale) dal 19764 ed ha ratificato le più importanti convenzioni
internazionali in materia di protezione dei diritti di proprietà intellettuale:
• Convenzione di Parigi (per la protezione della proprietà industriale);
• Accordo di Nizza (per la classificazione internazionale dei prodotti e beni ai fini
della registrazione dei marchi);
• Protocollo di Madrid (per la registrazione internazionale dei marchi).
4www.wipo.int
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La Turchia, inoltre, fa parte del “Sistema Aia” per la protezione internazionale
di disegni o modelli governato da tre differenti trattati, ovvero l’Accordo di Londra del
1934, l’Accordo dell’Aia del 1960 e l’Accordo di Ginevra del 1999.
I diritti di proprietà intellettuale sono protetti da numerose leggi e regolamenti
introdotti di recente allo scopo di adeguare la normativa turca agli standard UE, WIPO
e WTO (accordi TRIPs).
2.11. BREVETTI
2.11.1. Esiste una regolamentazione che disciplina i brevetti e il loro uso?
In Turchia i brevetti sono protetti dalle seguenti leggi: Decreto 551 del 1995,
Legge 4128 del 1995, Legge 5194 del 2004 e relativo Regolamento di attuazione del
05/11/1995.
2.11.2. Quali soggetti possono richiedere la registrazione di un brevetto?
Analogamente alla disciplina prevista per i marchi, la protezione dei brevetti in
Turchia è attivabile dalle persone fisiche o giuridiche che hanno il domicilio o
svolgono un’attività commerciale o industriale in Turchia, oppure da coloro che hanno
diritto alla registrazione in virtù di convenzioni internazionali quali la Convenzione di
Parigi.
Inoltre, godono della protezione dei marchi in Turchia, secondo il principio di
reciprocità, le persone fisiche e giuridiche che hanno la nazionalità di uno Stato in cui
viene riconosciuta la protezione dei marchi sia legale che de facto ai cittadini turchi.
2.11.3. Presso quale organismo vengono registrati i brevetti? A chi ci si
rivolge per far valere i propri diritti circa la tutela del brevetto?
Esistono due sistemi principali di registrazione di un brevetto in Turchia:
• Brevetto "esaminato": la domanda di registrazione è sottoposta ad un esame
all’esito del quale una relazione certifica la sussistenza di tutti i requisiti richiesti
per la registrazione. Il termine di validità del brevetto è di 20 anni non
rinnovabile.
• Brevetto "non esaminato": la procedura di registrazione è più snella, ma
conferisce al titolare del brevetto diritti patrimoniali limitati rispetto a quelli
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garantiti dalla procedura relativa ai brevetti "esaminati". La protezione del
brevetto ha durata di soli 7 anni.
Il brevetto, contrariamente a quanto avviene per i marchi, una volta scaduta
la sua validità, non può più essere rinnovato.
La richiesta di registrazione per i brevetti da parte di ditte straniere può
essere effettuata esclusivamente tramite agenzie autorizzate dall'Istituto Turco per i
Brevetti (TPE).
La documentazione necessaria per la richiesta di registrazione è la seguente:
• richiesta scritta;
• descrizione del prodotto da registrare (3 copie);
• specifiche del prodotto da registrare (3 copie);
• foto e disegni;
• descrizione riassuntiva del prodotto;
• ricevuta di pagamento della richiesta di registrazione;
procura speciale all’agenzia che seguirà la pratica.
2.11.4. A quali convenzioni internazionali sulla protezione dei brevetti il
Paese aderisce?
La Turchia aderisce alla Convenzione Europea sui Brevetti del 1973 istitutiva
dell’Ufficio Unico Europeo dei Brevetti. Inoltre, aderisce al Trattato di Cooperazione in
materia di brevetti (PTC) dal 01/01/1996.
L’adesione della Turchia alle predette Convenzioni consente di ottenere con
una singola richiesta, la tutela di brevetto in tutti i Paesi firmatari delle Convenzioni
stesse.
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3.
Regime di import-export e dei flussi
finanziari
3.1.
REGIME DI IMPORT-EXPORT
3.1.1.
Qual è la classificazione doganale delle merci? Qual è il regime
doganale di importazione di merci nel Paese? Quali sono i dazi
all’importazione?
Il regime di importazione della Turchia è stato predisposto in armonia con le
disposizioni contenute nell'accordo di Unione Doganale fra Turchia ed UE, entrato in
vigore il 1 Gennaio 1996, che prevede:
• la libera circolazione di beni extra agricoli e servizi;
• l'abolizione delle tariffe esterne comuni e delle misure di protezione;
• l'armonizzazione legislativa;
• la cooperazione finanziaria ed istituzionale.
La Turchia adotta la classificazione doganale Harmonized System code a 16
cifre, denominato in turco G.T.İ.P: 0000.00.00.00.00
Secondo la normativa turca le merci introdotte nel Paese devono essere
sdoganate entro 3 mesi; se ciò non accade la merce viene requisita e può essere
quindi venduta all'asta. È possibile richiedere l'applicazione del regime di transito che
consente, con opportuni rinnovi, di mantenere la merce in dogana senza effettuare
l'importazione. La merce in regime di transito non può essere commercializzata
all'interno del Paese, ma può essere venduta e spedita in un terzo Paese estero senza
oneri doganali. Tutte le operazioni doganali (importazione, esportazione, transito, etc.)
devono essere obbligatoriamente svolte tramite un consulente doganale autorizzato.
I prodotti agricoli continuano ad essere sottoposti ad un regime specifico,
mentre per i prodotti agroindustriali è prevista l'abolizione dei dazi per la componente
industriale e viene mantenuta la protezione sulla parte agricola. Per la maggior parte
dei beni industriali le importazioni sono esenti da dazio; per alcuni prodotti è previsto
un progressivo assottigliamento delle tariffe.
A titolo di esempio le importazioni di animali vivi sono sottoposte a dazi
variabili dal 30% al 130%, mentre la carne macellata dal 65% (pollame) al 225%
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(carne rossa e suina). I formaggi importati sono tassati con dazi variabili dal 43% al
180%. La maggior parte dei prodotti agricoli (verdure, tuberi, legumi) sono tassati
intorno al 20%.
3.1.2.
Il regime doganale prevede franchigie o riduzioni dei dazi o delle
imposte a favore di particolari prodotti?
In linea generale per la maggior parte delle merci di provenienza UE, comprese
nei documenti ATR e EURO1 non è applicato alcun dazio; sono invece previsti dazi per
quanto riguarda i prodotti agricoli anche di provenienza UE. Per quanto riguarda le
merci di provenienza extracomunitaria sono applicati i dazi e le tariffe UE in
ottemperanza all'accordo di Unione Doganale.
3.1.3.
Esistono contingentamenti, divieti, restrizioni all’importazione o
misure di effetto equivalente? Ci sono imposte addizionali da pagare
all’importazione?
Sono previste limitazioni per determinati prodotti chimici, elettronici, tossici,
infiammabili, coloranti e macchinari, in linea con le limitazioni europee.
3.1.4.
Esiste l'obbligo di acquistare nel Paese prodotti o macchinari che
siano prodotti sul mercato locale?
Non esiste alcun obbligo in tal senso, ma sono presenti forme protezionistiche
analoghe a quelle applicate dall'UE nei confronti di merci extracomunitarie, in linea con
l'accordo di Unione Doganale.
3.1.5.
Esiste un regime per la temporanea esportazione, e per quali
operazioni?
La normativa doganale turca prevede sia l'importazione temporanea di merci
che l'importazione con carnet ATA. Per l'importazione temporanea dei beni è
necessaria la prestazione di idonea garanzia o fideiussione bancaria alle dogane per i
diritti doganali non riscossi.
L'importazione temporanea è usata prevalentemente nell'importazione di beni
destinati alla successiva riesportazione o beni destinati a mostre che però si è sicuri di
vendere.
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Nei casi diversi dai precedenti è consigliabile il carnet ATA, per il quale sono
previste procedure semplificate, ma che ha validità di un solo mese.
3.2.
AREE COMMERCIALMENTE STRATEGICHE
3.2.1.
Esistono zone che offrono incentivi, trattamenti preferenziali ed
agevolazioni fiscali e doganali ? Come vi si accede? Quali sono le
agevolazioni previste?
In Turchia esistono 3 tipologie di zone a regime speciale:
ZONE FRANCHE
Le Zone Franche hanno lo scopo di favorire gli investimenti finalizzati
all'esportazione. Sono aree considerate al di fuori del territorio soggetto a dazi
doganali, pur restando ubicate all'interno dei confini politici del Paese. All'interno delle
Zone Franche le norme legali e amministrative che regolano le attività commerciali,
finanziarie ed economiche presentano sostanziali differenze rispetto alle altre aree
produttive del Paese.
In Turchia sono presenti 19 Zone Franche che grazie alla vicinanza a
infrastrutture
di
trasporto
garantiscono
facile
accesso
alle
rotte
commerciali
internazionali
Vantaggi speciali delle Zone Franche:
• Esenzione integrale dai dazi doganali e da altre imposizioni;
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• Le merci possono sostarvi senza limiti di tempo;
• Le società sono libere di trasferire all'estero o in Turchia gli utili prodotti in Zone
Franche senza alcuna restrizione;
• Esenzione integrale dall'imposta sul valore aggiunto (IVA) e sulla speciale
imposta sui consumi;
Esenzione integrale da imposte dirette per aziende che esportano almeno
l'85% del valore FOB dei beni prodotti all'interno di Zone Franche.
ZONE PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO (ZST) - TECNOPARCHI
Le Zone di Sviluppo Tecnologico sono aree create per sostenere le attività di
ricerca e sviluppo e attrarre investimenti in settori a elevato contenuto tecnologico. Le
ZST attive sono 32. Sei tecnoparchi sono situati nella regione di Ankara, cinque nella
zona di Istanbul e tre nella limitrofa area di Kocaeli.
Vantaggi delle Zone per lo Sviluppo Tecnologico:
• Disponibilità di infrastrutture e uffici in locazione;
• Incentivi come da programma di sviluppo nazionale, in special modo:
– riduzione IVA
– riduzione imposte dirette
– finanziamento contributi previdenziali
• strumenti di supporto del Ministero della Scienza, Industria e Tecnologia
– programma SANTEZ
– programma “Capitali per la tecnoimprenditoria”
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– Centri R&D
• strumenti di supporto di TÜBİTAK
• strumenti di supporto di TTGV
• strumenti di supporto KOSGEB per le PMI
• Possibilità di accedere a finanziamenti europei.
ZONE INDUSTRIALI ORGANIZZATE
Le Zone Industriali Organizzate (Organize Sanayi Bölgesi, OSB) offrono agli
investitori terreni edificabili o spazi produttivi in fabbricati già costruiti, in aree
recintate e dotato di diverse infrastrutture (strade, acqua, gas naturale, elettricità,
comunicazioni, smaltimento dei rifiuti , sicurezza etc.). In Turchia esistono 264 Zone
Industriali Organizzate in 80 province su 81 totali 5, 149 attualmente operative su
un'area complessiva di circa 50.000 ha, mentre le restanti 115 sono in corso di
realizzazione.
Oltre ai già citati incentivi per gli investimenti, gli operatori presenti nelle OSB
possono beneficiare dei seguenti vantaggi:
• Esenzione dall'imposta comunale per la costruzione e l'utilizzo dello stabilimento;
• Esenzione dall'imposta comunale sui rifiuti solidi se la OSB non beneficia dei
servizi comunali;
• Esenzione IVA per le acquisizioni di terreni;
5sola eccezione la provincia nordorientale di Artvin, caratterizzata da un'impervia
geografia montana.
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• Esenzione dall'imposta sugli immobili per cinque anni a partire dalla conclusione
della costruzione dello stabilimento;
• Costi ridotti per acqua, gas naturale e telecomunicazioni;
• Nessuna tassa per l'unificazione e/o la separazione di lotti (che corrisponde di
norma a circa allo 0,54% del costo complessivo).
3.3.
DOGANE
3.3.1.
Quali sono le autorità doganali competenti? Gli uffici doganali del
Paese hanno competenza territoriale riguardo alla residenza
dell’importatore, oppure la scelta ove sdoganare la merce è libera?
SOTTOSEGRETARIATO DELLE DOGANE
T.C. Başbakanlık Gümrük Müsteşarlığı
Hükümet Meydanı, 06100 Ulus / Ankara
Tel: (+90) 312 306 80 00
Web: www.gumruk.gov.tr
E-mail: [email protected]
Non vi sono limitazioni in merito alla scelta della dogana presso cui effettuare
le operazioni di importazione/esportazione.
3.3.2.
Quale documentazione è richiesta dalle procedure doganali?
Le merci dirette in Turchia devono essere corredate da:
• fattura commerciale in tre copie con indicazione dei prezzi FOB e CIF e della
modalità di pagamento;
• certificato di origine in tre copie non legalizzato;
• lettera di vettura accompagnata da una lista dei colli in cinque esemplari.
Per l'importazione di alcuni prodotti, tra i quali generi alimentari finiti e
semilavorati, vaccini, sieri, sostanze biologiche, antiparassitari e detergenti, è
necessario un certificato sanitario da richiedersi al Ministero della Sanità turco.
I documenti comprovanti la definitiva importazione della merce in territorio
turco sono la dichiarazione doganale di entrata e la dichiarazione doganale analoga al
DAU
(Documento
Amministrativo
Unico),
che
possono
essere
presentati
alternativamente e devono contenere l'indicazione del pagamento dei dazi doganali e
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tutti gli elementi che possano ricondurre all'importazione effettuata. I documenti
devono essere debitamente timbrati e firmati dalla locale autorità doganale e possono
essere prodotti in originale o in copia conforme all'originale.
3.3.3.
Sono previsti controlli dei requisiti tecnici dei prodotti da effettuarsi
in dogana al momento dell’importazione?
Sì, sono previsti controlli dei requisiti tecnici dei prodotti. In taluni casi
l'importatore è tenuto a compilare il documento che certifica l'idoneità ai criteri di
importazione del Paese (TS belgesi). Tale documento è reperibile presso il sito del
Sottosegretariato del Ministero di competenza in relazione alla tipologia di prodotto
importato. (ad es. per i prodotti agricoli è competente il Sottosegretariato del
Ministero dell'Agricoltura).
3.3.4.
Quale legislazione viene applicata relativamente all’imballaggio e
all’etichettatura delle merci?
La normativa turca prevede che debbano essere rispettati gli standard
nazionali. Per la regolamentazione in dettaglio si invita a consultare i siti internet del
Ministero dell'Agricoltura ed Allevamento e del Ministero della Salute nel quale sono
riportate le normative in vigore.
3.4.
ACCORDI COMMERCIALI
3.4.1.
E' stata stipulata una convenzione per evitare la doppia imposizione
fiscale con l'Italia?
La Turchia ha firmato circa 70 trattati di prevenzione della doppia tassazione
con diversi paesi.
La Convenzione tra Italia e Turchia per evitare la doppia imposizione in
materia di imposte sul reddito e prevenire evasioni fiscali è stata firmata il 27/07/1990
ed è entrata in vigore il 01/12/1993.
Si segnala inoltre l'Accordo per evitare le doppie imposizioni sui redditi derivanti dalla
navigazione aerea e marittima entrata in vigore il 29/09/1981.
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3.4.2.
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Esiste tra il Paese e l'Italia una convenzione bilaterale per la
protezione degli investimenti?
Sì, Italia e Turchia hanno firmato l'accordo sulla promozione e protezione
degli investimenti, entrato in vigore il 03/03/2004.
3.4.3.
Esistono altri accordi di carattere economico e commerciale
sottoscritti con l’Italia?
Sì, Italia e Turchia hanno sottoscritto la Convenzione sull'ammissione
temporanea di merci, firmata ad Istanbul il 26/06/1990.
3.4.4.
Quali sono i principali accordi di carattere economico e commerciale
sottoscritti con l’Unione Europea?

Accordo di unione doganale con l'UE dal 1996;

Altri accordi di libero scambio in corso;

Negoziati di adesione con l'UE dal 2005.
3.4.5.
Esistono altri Paesi o aree geografiche con i quali il Paese possiede
accordi preferenziali di commercio e quali sono le condizioni
preferenziali?
Oltre all'accordo di Unione Doganale con l'Unione Europea, la Turchia ha
stretto Accordi di libero scambio con Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Paesi EFTA
(Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein), Egitto, Georgia, Israele, Macedonia,
Montenegro, Marocco, Palestina, Serbia, Tunisia, Siria, Tunisia.
3.5.
FLUSSI FINANZIARI
3.5.1.
Qual è il regime di importazione dei capitali e delle risorse finanziarie
necessarie per gli investimenti?
La nuova legge sugli investimenti n. 4875/2003 adotta un approccio liberale e
di apertura all'afflusso dei capitali esteri. Essa rappresenta la risposta della Turchia alle
richieste avanzate dal Fondo Monetario Internazionale in occasione della negoziazione
del credito stand-by concesso nel febbraio 2002.
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In relazione ai flussi di capitali, i principali elementi della nuova legge
consistono nell'equiparazione tra investitori locali e stranieri, nonché nel libero
trasferimento dei profitti, delle royalties e del rimpatrio del capitale; non esiste,
inoltre, alcuna limitazione alle entrate ed uscite di fondi per rimesse (remittances),
ovvero i trasferimenti di denaro effettuati da un lavoratore straniero verso il proprio
Paese d'origine.
3.5.2.
Qual è il regime di esportazione delle risorse finanziarie?
Gli investitori esteri sono liberi di trasferire dividendi all'estero in conformità
con la legge relativa agli investimenti diretti esteri. Tuttavia, anche i requisiti di riserva
legale del Codice di commercio turco devono essere soddisfatti. Non esistono
restrizioni riguardo ai pagamenti dei dividendi secondo la legge relativa al cambio
estero, ma la ritenuta d'acconto, del 15%, sui dividendi deve essere pagata prima del
rimpatrio. Questo verrà verificato dalle banche coinvolte nel trasferimento.
Non esistono limiti all'esportazione degli utili a meno che l'azienda non sia
monitorata da un ente di controllo superiore, come il Consiglio per i mercati finanziari
(SPK, Sermaye Piyasası Kurulu, equivalente della Consob in Turchia) o l'Autorità di
Supervisione e Regolamentazione del Settore Bancario (BDDK, Bankacılık Düzenleme
ve Denetleme Kurumu, omologo dell'ABI), la cui approvazione è necessaria.
Gli utili distribuiti ai soci sono tassati con un aliquota pari al 15%.
3.5.3.
Quali sono le autorità competenti in materia di import/export di
risorse finanziarie?
Direzione
Generale
per
gli
Investimenti
Diretti
Esteri
(opera
all’interno del Ministero del Tesoro turco)
Inonu Bulvari No:36 06510 Emek - Ankara
Tel: (+90) 312 204 60 00
Web: www.treasury.gov.tr
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3.5.4.
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Per quanto riguarda i prodotti o servizi derivanti dall'investimento, è
possibile la riesportazione anche del totale della produzione? Occorre
che una parte della produzione sia venduta sul mercato locale?
Sì, è possibile l'esportazione anche del totale della produzione, non esistendo
in Turchia alcun obbligo di vendita sul mercato interno.
Qualora l'operatore straniero desideri investire in Turchia nell'ottica di
riesportare il totale o gran parte della propria produzione, le Zone Franche
rappresentano un luogo ideale per effettuare tale investimento.
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4.
Regime fiscale
4.1.
QUADRO NORMATIVO E PRINCIALI IMPOSTE E TASSE
Le principali imposte dirette sono:l'imposta sul reddito individuale e l'imposta
sul reddito societario. La normativa che regola la tassazione dei redditi individuali è la
Legge n. 1960 sulla Tassazione del Reddito, mentre le norme relative alla tassazione
delle società sono contenute nella Legge sulle Società n. 1949.
I non residenti che generano reddito in Turchia tramite rapporto di lavoro
dipendente, possesso di proprietà, operazioni commerciali o altra attività, sono
anch'essi soggetti al prelievo fiscale, ma solo per quanto attiene al reddito generato in
Turchia.
Le principali aliquote di imposizione fiscale diretta e indiretta sono le seguenti:
• persone fisiche: aliquote variabili dal 15% al 35% a seconda della fascia di
reddito;
• società di capitali: 20% degli utili (EBIT);
• affitti, consulenze, royalties pagate all'estero: ritenuta variabile dal 10% al 20%
a seconda dei servizi;
• IVA: tassi variabili da 1% a 18%, a seconda dei prodotti;
dividendi: ritenuta che varia in base agli accordi bilaterali tra Paesi.
4.2.
LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE
4.2.1.
Quali sono i soggetti passivi d’ imposta? Qual è il regime fiscale per le
stabili organizzazioni?
Sono soggetti d’imposta: le società di capitali, le cooperative, gli enti pubblici
economici, gli enti commerciali posseduti da associazioni e fondazioni, e le joint
ventures.
Le società residenti sono tassate in base al principio del reddito mondiale (unlimited
liability), mentre le società non residenti che operano attraverso una branch o una
joint-venture sono tassate soltanto sui redditi prodotti in Turchia (limited liability). I
capital gain realizzati da imprese rientrano anch’essi nel profitto complessivo tassabile.
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4.2.2.
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Qual è l’aliquota d’imposta applicabile? Quali i redditi soggetti a
tassazione e quelli esenti o esclusi dall’imposta? Esistono redditi
soggetti a tassazione in più anni?
L'aliquota fiscale dell'imposta sul reddito delle società è pari al 20%.
Sono applicate le seguenti trattenute fiscali sui redditi delle società residenti:
• i dividendi: aliquota del 15%;
• interessi generati dai depositi bancari: aliquota del 15%;
• utili per azione versati da banche di partecipazione: aliquota del 15%;
• accordi di riacquisto: aliquota del 15%.
Non sono soggetti ad alcuna tassazione:
• interessi sui certificati e sulle obbligazioni del Tesoro riscossi da società residenti;
interessi su altri certificati ed obbligazioni riscossi da società residenti.
4.2.3.
Esistono criteri territoriali per l’applicazione delle imposte dirette
sulle persone giuridiche?
Per i dettagli circa incentivi su base regionale si rimanda al capitolo 3.2.
4.2.4.
Sono previste agevolazioni fiscali per gli investitori?
Sì, per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo 1.2 “Regimi agevolativi”.
4.3.
TASSAZIONE DELLE ATTIVITA’ D’IMPRESA
4.3.1.
Qual è il livello ordinario di tassazione delle attività di impresa per le
società di persone e per le società di capitale?Qual è il livello di
tassazione per la microimpresa e l’impresa agricola?
L'aliquota fiscale dell'imposta sul reddito delle società è pari al 20%.
Anche la microimpresa e l'impresa agricola sono soggette alla medesima
aliquota fiscale.
Tuttavia le imprese agricole possono beneficiare di incentivi sulla base di
investimenti fissi, che comportano, tra l'altro, esenzione da IVA, tasse doganali e
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riduzione delle imposte societarie. Tali incentivi variano in relazione all'ubicazione
dell'impresa.
4.3.2.
Quali sono i costi indeducibili? Quali sono i costi deducibili e le
modalità di deduzione?
In linea di principio, sono deducibili le spese generali sostenute per la
conduzione dell’attività; tra le altre, sono ammesse in deduzione le seguenti spese:
• genericamente tutte le spese sostenute in attività finalizzate alla creazione di
profitto;
• spese di vitto per i dipendenti sul luogo di lavoro;
• spese per cure mediche;
• premi assicurativi e pensionistici;
• spese di abbigliamento pagati per i dipendenti;
• perdite, danni e indennizzi pagati sulla base di accordi scritti, decreti giuridici, o
da disposizioni di legge;
• spese di viaggio e alloggio rilevanti per il business;
• spese per i veicoli che fanno parte dell'impresa e utilizzati nel settore;
• quote di ammortamenti in base alle disposizioni della procedura di Diritto
Tributario;
• pagamenti per i sindacati.
Nel determinare l'imponibile, le seguenti spese non sono deducibili:
• fondi o risorse prelevate dall'impresa da parte del proprietario, dal coniuge o dai
figli;
• stipendio,
bonus,
commissioni
e
compensazioni
pagate
al
proprietario
dell'impresa, al suo coniuge o ai suoi figli;
• interessi, differenza di cambio e gli altri costi pagati o maturati sulla base di
capitale mascherato;
• riserve;
• donazioni;
• imposta sulle società, ammende, sanzioni fiscali e sanzioni di mora e interessi;
• ammortamento dei veicoli a motore e altre spese non connesse con le attività di
business;
• spese sostenute per promuovere ogni tipo di bevanda alcolica e tabacco.
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4.3.3.
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Quali sono le aliquote di deduzione relative all’ammortamento fiscale
ordinario? Quali sono i beni fiscalmente non ammortizzabili? Esiste un
ammortamento fiscale anticipato?
Il sistema turco relativo alle aliquote di ammortamento fiscale ordinario è
alquanto complesso e risulta di difficile inquadramento generale. Di seguito si
riportano le principali categorie di prodotti suddivise per aliquote di ammortamento.
• fabbricati: 2% (ad eccezione di quelli ad uso agricolo: 5%);
• macchinari industriali: 10% (ad eccezione di: macchinari agricoli, 20%;
macchinari per produzione di ceramica, porcellana, mattoni, tegole, 6,7%;
macchinari per la lavorazione di ferro e acciaio, 5% – 8,3%);
• impianti (idraulico, gas, climatizzazione, antincendio, etc.): 6,7%;
• veicoli su gomma: 20% – 25%;
• natanti da carico e da trasporto passeggeri: 5,6%
• sistemi Informatici (computer, cellulari, software, etc.): 25% – 33,3%;
• immobilizzazioni immateriali (marchi, brevetti, licenze, etc.): 6,7%.
Per i beni di valore inferiore a 700TL l'ammortamento avviene interamente
nell'anno dell'acquisto.
Esiste la possibilità di ammortamento anticipato, che si concretizza in
un'aliquota doppia sul residuo del valore non ancora dedotto.
4.3.4.
Esistono altre imposte e tasse nazionali e locali applicabili all’attività
di impresa?
Imposte comunali e locali sono applicabili.
4.4.
LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE
4.4.1.
Qual è il regime delle imposte sulle persone fisiche?Quali sono le
categorie di reddito assoggettate alla tassazione?
L’imposta sul reddito delle persone fisiche grava su:
• redditi derivanti da attività commerciali;
• redditi derivanti da attività agricole;
• redditi derivanti da salari e pensioni;
• redditi derivanti da prestazioni professionali;
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• redditi derivanti da investimenti di capitale (interessi e dividendi);
• redditi derivanti da beni immobili e diritti;
• redditi derivanti da fonti diverse dalle precedenti.
4.4.2.
Quali sono le aliquote applicate? Come vengono tassati i dividendi?
Come vengono tassate le cessioni delle partecipazioni?
Come avviene in Italia, l’imposta sul reddito delle persone fisiche viene
calcolata per scaglioni progressivi, e l'aliquota varia tra il 15% ed il 35%.
Le aliquote fiscali relative all'imposta sul reddito valide per il 2013 sono come
segue:
• 15% fino a 10.700 TRY;
• 20% da 10.700 a 26.000 TRY;
• 27% da 26.000 a 60.000 TRY;
• 35% oltre 60.000 TRY;
Per i redditi da lavoro dipendente gli ultimi due scaglioni sono come segue:
• 27% da 26.000 a 94.000 TRY;
• 35% oltre 94.000 TRY
L’anno fiscale inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno.
Il datore di lavoro è obbligato ad effettuare mensilmente la ritenuta dal salario
dovuto al lavoratore dipendente.
Un lavoratore autonomo, invece, deve effettuare con cadenza trimestrale il
pagamento di acconti (Muhtasar) pari al 15%, saldando il conguaglio dopo la
dichiarazione dei redditi l'aprile successivo.
4.5.
IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO
4.5.1.
Com’è disciplinata l’Imposta sul Valore Aggiunto? Quali sono le
principali differenze con la normativa italiana?
In Turchia esiste un sistema di Imposta sul Valore Aggiunto analogo a quello
italiano.
La sigla corrispondente a IVA è KDV.
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Sono soggetti passivi d’imposta coloro che sono coinvolti nelle transazioni
tassabili a prescindere dal loro status o dalla loro posizione nei confronti di altre
imposte.
4.5.2.
Quali sono le aliquote IVA applicate alla cessione di beni e alla
prestazione di servizi e quali le eventuali esenzioni? Sono previste
particolari agevolazioni in materia di IVA? Esistono condizioni di
indetraibilità dell’imposta?
L'IVA viene applicata ai beni e servizi commerciali, industriali e agricoli, ai
beni e servizi offerti dai liberi professionisti, ai beni e servizi d'importazione e alla
fornitura di beni e servizi attraverso altre attività.
L’aliquota ordinaria è del 18%; aliquote speciali sono applicate nei
seguenti casi:
• 1%: ad esempio per i prodotti agricoli come il cotone grezzo, la fornitura e
leasing di beni nell'ambito di applicazione della legge finanziaria Leasing;
• 8%: ad esempio per i prodotti alimentari di base, libri e pubblicazioni simili.
Le attività esenti IVA sono:
• esportazione di merci e servizi6;
• attività di esplorazione/ricerca di petrolio ed altri investimenti effettuati in
conformità del certificato sugli incentivi agli investimenti;
• trasporti internazionali;
• esenzioni ai sensi della disciplina internazionale sulle attività diplomatiche.
L'IVA è invece indetraibile per:
• acquisti di automobili (ad eccezione delle auto aziendali);
• scorte perdute o rubate;
• IVA su altre spese definite non detraibili ai sensi della Legge turca.
6per “esportazione di servizio” si intende un servizio fisicamente erogato all'estero ad
un cliente straniero.
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4.5.3.
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Quali criteri territoriali vengono adottati per l’applicazione dell’IVA?
Esistono cessioni di beni o prestazioni di servizi escluse perché extra
territoriali?
Le attività commerciali situate all'interno delle Zone Franche godono di
un'esenzione totale dall'IVA, in quanto queste aree sono considerate virtualmente al di
fuori del territorio nazionale.
Il regime generale degli incentivi prevede l'esenzione dall’IVA per le macchine
o le attrezzature acquistate localmente o importate.
4.5.4.
Qual è il trattamento delle importazioni/esportazioni ai fini dell’IVA?
L'importazione di beni e servizi è sempre soggetta ad IVA, anche in caso di
transazioni senza valore commerciale.
Al contrario le esportazioni di beni e servizi possono, in alcuni casi, essere
esenti IVA.
Per ciò che attiene le esportazioni di beni, non si applica l'IVA se queste
rispettano le seguenti due condizioni:
• la vendita deve avvenire verso un acquirente straniero domiciliato fuori dal
territorio turco, o in una Zona Franca, o infine, verso un operatore autorizzato di
un magazzino doganale;
• i beni devono lasciare il territorio doganale turco e giungere in un Paese estero,
ovvero una Zona Franca, o infine essere depositati in un magazzino doganale
autorizzato per poi essere spediti in un Paese estero.
In relazione alle esportazioni di servizi è prevista l'esenzione da IVA se queste
rispettano le seguenti condizioni:
• i servizi devono essere erogati in territorio estero a favore di un soggetto
residente all'estero;
• le fatture e gli altri documenti devono essere emesse a nome del soggetto
straniero;
• i compensi per il servizio devono essere portati nel Paese in valuta estera.
4.5.5.
Quali sono i principali adempimenti contabili relativi all’IVA?
Il regime della dichiarazione, che deve essere presentata anche se non sono
state effettuate operazioni imponibili, è mensile o trimestrale: nel primo caso deve
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essere presentata entro il giorno 20 del mese successivo, mentre nel secondo caso
deve essere presentata entro il giorno 20 del mese successivo al trimestre trascorso.
4.5.6.
Quali sono gli uffici competenti in materia di IVA?
L'ufficio competente in materia di IVA è il Vergi Dairesi (Agenzia delle Entrate)
presso cui la società è registrata.
4.6.
ALTRE IMPOSTE INDIRETTE E TASSE NAZIONALI E LOCALI
4.6.1.
Qual è il regime fiscale della accise?Quali sono le aliquote applicate?
La normativa fiscale turca individua quattro categorie di prodotti, soggette a
diverse di aliquote di imposta sui consumi. In base alla categoria di appartenenza,
determinati prodotti sono tassati tramite un importo determinato sulla quantità del
prodotto o di un componente, altri al contrario sono soggetti ad aliquota percentuale
sul loro stesso valore. Questa imposta è denominata ÖTV (Özel Tüketim Vergisi –
Imposta speciale sui consumi), e le aliquote sono state aggiornate tra il 15/06 e il
22/09 dell'anno 2012.
Di seguito alcuni esempi:
• Carburanti per mezzi a motore su gomma: 1,52 – 2,30 TRY per litro;
• Mezzi a motore: 1% - 130% del valore;
• Tabacco e prodotti derivati: 40% - 65% sul valore;
• Vini: 3,53 – 25,93 TRY per litro di alcool contenuto;
• Liquori e superalcoolici: 32,66 – 104,87 TRY per litro di alcool contenuto;
• Birre: 63% del valore;
• Prodotti di consumo (prodotti di lusso, cosmetici, elettrodomestici, computer):
6,7% - 20% del valore.
4.6.2.
Come è disciplinata l’imposta di registro? Quali sono gli atti soggetti a
tassazione?
L'imposta di registro è applicata ad un'ampia gamma di documenti inclusi
contratti, accordi, lettere di credito e di garanzia, libri contabili e libri paga,
dichiarazioni d'imposta e doganali, titoli e buoni. Tale imposta può essere calcolata su
base millesimale del valore indicato nel documento (variabile da 1,89‰ a 9,48‰),
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oppure avere un importo stabilito per ogni foglio o fascicolo del documento in oggetto.
Ogni originale di suddetti documenti è soggetto a imposta. Ai sensi della Legge
sull'imposta di registro, ogni parte coinvolta in un accordo è solidalmente responsabile
per il pagamento dell'intera tassa.
4.6.3.
Quali sono le principali tasse a livello nazionale e locale?
TASSE E IMPOSTE
DETTAGLI
PERCENTUALE
Imposta sul reddito delle società
20%
Imposta sul reddito delle persone
fisiche
15% - 35%
Imposta sul Valore Aggiunto:
– Generale
– Generi
alimentari
Valore di vendita
18%
di
base,
prodotti tessili
8%
1%
– Prodotti agricoli
Tassa sulle transazioni bancarie e
assicurative:
– Generale
– Transazioni interbancarie
– Riacquisti
– Transazioni monetarie
– Vendita di titoli di stato e BOT
– Vendita di valute estere
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5%
1%
1%
1%
1%
0,1%
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Imposta di Bollo:
– Generale
– Contratti d'affitto
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Valore
specificato
documentazione
nella 9,48‰
1,89‰
– Retribuzione lavoro dipendente
7,59‰
– Dichiarazione dei redditi per
imprese
53,00 TRY
Imposta fissa per protocollo
– Dichiarazioni mensili IVA e
26,25 TRY
6,20 TRY
ritenute d'acconto
14,85 TRY
– Dichiarazione doganale
30,60 TRY
– Conto Economico approvato
0,65 – 222,40 TRY
– Stato Patrimoniale approvato
– altri documenti
Imposta di successione
Valore residuo a 130.589 TRY7
1% - 10%
Imposta sulle donazioni
Valore donato
5% - 30%
Imposte e tasse sull'acquisto di beni Valore di vendita
immobili
Imposta sui consumi:
– Derivati del petrolio
– Veicoli
1,65% per ciascuna parte
Per litro, chilogrammo, ecc.
– Bevande alcoliche e tabacchi
Valore e
motore
dimensione
– Alcuni beni di lusso
Valore/Prezzo di vendita
0,023 – 2,2985 TRY
del Da 1% a 130%
Valore
misto (vedi par. Errore.
'origine riferimento non
è stata trovata. a pag.
Errore. Il segnalibro non
è definito.)
6,7% - 20%
7
l'eredità è esentasse fino a 130.589. L'imponibile è considerato il valore residuo superiore a detta cifra.
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Imposta sulle comunicazioni:
Costo del servizio
– Servizi di telecomunicazione
mobile
25%
15%
– Servizi di trasmissione radio-
15%
televisiva
– Altri
servizi
di
telecomunicazione
Imposta su veicoli a motore
Principali imposte comunali e locali:
– Imposta sui beni immobili
– Imposta sugli spettacoli
Modello, motore, peso
Importo specifico rivisto
ogni anno
Valore catastale
1‰ – 6‰
Fisso giornalie
fino a 80 TRY al giorno
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5.
Rapporti di lavoro
5.1.
RECLUTAMENTO DEL PERSONALE
5.1.1.
Qual è il regime di reclutamento del personale locale? C’è libertà di
scelta nel reclutamento del personale?
Le assunzioni possono essere effettuate sia tramite uffici di collocamento che
direttamente.
In Turchia, l'impiego viene gestito prevalentemente sulla base del diritto del
lavoro e del diritto sindacale vigenti nel Paese.
In base al nuovo diritto del lavoro turco, esistono quattro diversi tipi di
contratti di lavoro:
• contratti di lavoro "temporanei" e "permanenti";
• contratti di lavoro a "tempo determinato" e a "tempo indeterminato";
• contratti di lavoro "part-time";
• contratti di lavoro per "lavoro su richiesta".
Per molte tipologie di lavoro il contratto, così come inteso in Italia, non è un
elemento imprescindibile. Nella prassi comune, specie per mansioni non qualificate, è
sufficiente l'iscrizione del dipendente alla previdenza sociale (ufficio analogo all'INPS
italiana) da parte del datore di lavoro.
Per mansioni qualificate si può ricorrere a scritture private, senza obbligo di
registrazione.
In base al diritto, il numero massimo di ore lavorative è pari a 45 alla
settimana. In linea di principio, le 45 ore dovrebbero essere suddivise in modo equo
tra i diversi giorni lavorativi. Tuttavia, secondo le nuove norme introdotte, le ore di
lavoro possono essere distribuite in modo irregolare a patto che il numero totale di ore
giornaliere non superi le 11 e che le parti siano d'accordo.
Le ore che superano il limite settimanale di 45 ore vengono retribuite come
"straordinari". Il pagamento degli straordinari deve essere pari a 1,5 volte lo
stipendio/salario in orario standard. In alternativa al pagamento degli straordinari, ai
dipendenti possono essere garantite 1,5 ore di permesso per ogni ora di straordinario
effettuata. Gli straordinari durante i weekend e le festività devono essere retribuiti il
doppio rispetto alla tariffa oraria standard. Queste tariffe rappresentano il minimo
definito per legge e possono essere aumentate grazie a contratti collettivi o bilaterali
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tra i dipendenti e il datore di lavoro. In un anno non è possibile superare un massimo
di 270 ore di straordinario. Sono previsti cinque giorni di festività retribuite all'anno
(1° gennaio, 23 aprile, 19 maggio, 30 agosto, 29 ottobre) più due periodi retribuiti di
ferie di tipo religioso per raggiungere un massimo di 8 giorni complessivi. I dipendenti
hanno diritto a ferie retribuite per i periodi indicati di seguito, a condizione di aver
lavorato per almeno un anno, incluso il periodo di prova:
Anni di lavoro
Periodo minimo di ferie retribuite
1-5
14 giorni
5-15
20 giorni
Oltre 15 anni
26 giorni
5.2.
REMUNERAZIONE DEL PERSONALE
5.2.1.
Come viene fissata e quale è la struttura della remunerazione del
personale? Esistono premi di produzione?
I salari minimi vengono fissati su base nazionale da un comitato composto da
rappresentanti del governo, dei lavoratori e dei datori di lavoro. I salari minimi si
riferiscono ai lavoratori della fascia più bassa (personale non qualificato) e sono
aggiornati per decreto ogni 6 mesi.
Esistono premi di produzione: si tratta di mensilità extra (al massimo 4) ed
anche gratifiche in occasione di festività o a fine anno. Inoltre la normativa sul lavoro
concede delle indennità accessorie: pasti, elargizioni per la famiglia, rimborso spese di
trasporto, aiuti finanziari in occasione del matrimonio, nascite di figli, malattie, morte.
5.2.2.
Qual è l'ammontare della indennità di fine rapporto?
In Turchia non esiste una quadro omogeneo delle remunerazioni per categorie
di lavoratori. I dati indicativi, relativi al primo semestre 2011 sono:
CATEGORIA
RETRIBUZIONE MEDIA LORDA ANNUA (TL)
Operai
9.600 – 14.400
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Operai Specializzati
12.000 – 18.000
Amministrativi e Commerciali
15.600 – 24.000
Dirigenti
18.000 – 40.000
5.2.3.
Qual è l'incidenza media degli oneri sociali in funzione del salario
lordo annuo?
I dipendenti che cessano un rapporto di lavoro a causa del pensionamento o
per ragioni diverse dalle dimissioni o dalla cattiva condotta, hanno diritto ad
un’indennità di fine rapporto calcolata sulla base della retribuzione mensile lorda per
gli anni di anzianità maturati.
Tuttavia, la retribuzione mensile per ogni anno di anzianità non deve eccedere
il limite stabilito con cadenza semestrale (per il primo semestre del 2011 è pari a
2.623,23 TRY), a meno di specifiche disposizioni previste nel contratto di lavoro.
Di seguito i dati riportati dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale
relativi agli oneri sociali a carico del datore di lavoro per il 1° semestre 2013:
 Salario minimo lordo 978,60 TRY
• Premio previdenza sociale (14%) 137,00 TRY
• Fondo di disoccupazione (1%)9,79 TRY
• Indennità di contingenza minima*73,40 TRY
Per informazioni più dettagliate si veda il paragrafo Errore. L'origine
iferimento non è stata trovata. a pag. Errore. Il segnalibro non è definito..
5.2.4.
Quali sono le cause che possono determinare il licenziamento?
Ai sensi della normativa giuslavoristica turca, sia il datore di lavoro sia il
dipendente sono obbligati a comunicare l'intenzione di cessare il rapporto con un
preavviso. Il periodo minimo di preavviso varia in relazione alla durata del rapporto
di lavoro.
Il datore di lavoro può rescindere un contratto di lavoro pagando al
dipendente lo stipendio corrispondente al periodo di preavviso. Il dipendente ha
tuttavia
il
diritto
di
sottoporre
la
validità
della
cessazione
a
controllo
giurisdizionale.
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Il datore di lavoro e il dipendente hanno il diritto di rescindere un contratto
di lavoro senza preavviso per motivi di salute, casi derivati da cattiva condotta e
ragioni analoghe, ed eventi di "forza maggiore" che impediscono al dipendente di
lavorare per un periodo superiore a una settimana.
5.3.
PERSONALE STRANIERO
5.3.1.
A quale normativa è assoggettato il personale straniero?
Il personale straniero è soggetto alla Legge per i lavoratori stranieri n. 25040,
la quale investe il Ministero del Lavoro e della Sicurezza Sociale dei pieni poteri per
quanto riguarda l’occupazione dei cittadini stranieri in Turchia.
Gli stranieri residenti fuori dalla Turchia, per ottenere un permesso di lavoro
devono presentare relativa domanda presso una delle rappresentanze diplomatiche
turche nel Paese di residenza; tale richiesta è poi inoltrata al Ministero del Lavoro e
della Sicurezza Sociale in Turchia. I cittadini stranieri che ottengono un permesso di
lavoro devono ottenere un visto di lavoro entro 90 giorni e un permesso di soggiorno
entro 30 giorni dalla loro entrata in Turchia. Il permesso di lavoro non ha valore, se
non è accompagnato dal visto e dal permesso di soggiorno.
Gli stranieri con un permesso di soggiorno valido (validità pari a un minimo di
6 mesi, tranne che per i permessi di soggiorno a scopi educativi) possono presentare
la domanda direttamente al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.
Esistono diverse tipologie di permesso di lavoro:
• Permesso di lavoro temporaneo;
• Permesso di lavoro permanente;
• Permesso di lavoro autonomo;
• Permesso di lavoro eccezionale.
In assenza di accordi bilaterali o multilaterali i permessi di lavoro
temporanei vengono concessi dal Ministero del Lavoro per una durata massima di un
anno. Compito del Ministero è la valutazione di tutte le componenti della domanda.
Alla scadenza annuale il permesso di lavoro può essere rinnovato fino ad un massimo
di tre anni a condizione che il lavoratore straniero continui a svolgere il lavoro
precedente presso lo stesso datore di lavoro. Alla scadenza dei tre anni è possibile
ottenere un ulteriore rinnovo fino a 6 anni a condizione che si continui a svolgere lo
stesso lavoro (in questo caso è possibile cambiare datore di lavoro).
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I consorti degli stranieri che ottengono un permesso di lavoro possono
ricevere un permesso di lavoro temporaneo a condizione che abbiano risieduto in
Turchia per un periodo di 5 anni senza interruzioni. In questo caso è considerato
periodo di residenza anche il periodo di studio, eventuali interruzioni per motivi di
salute o rientri nel Paese di origine.
I permessi di lavoro permanenti possono essere concessi agli stranieri che
risiedono in Turchia da almeno 8 anni senza interruzioni o che lavorano in Turchia da
almeno 6 anni. Negli 8 anni di residenza non possono essere considerati i periodi di
studio. I periodi di lavoro o residenza in Turchia vanno comprovati attraverso la
presentazione di documentazione ufficiale.
Gli stranieri che risiedono in Turchia da almeno 5 anni senza interruzioni
possono ottenere un permesso di lavoro autonomo (dietro presentazione di
documenti ufficiali che attestino la residenza) a condizione che le autorità pubbliche
rilevanti valutino positivamente il lavoro autonomo per quanto concerne il suo
contributo all’economia nazionale. Lo straniero la cui domanda viene accolta ottiene un
Documento di domanda di lavoro indipendente che ha una durata di 3 mesi e
permette di proseguire nelle procedure necessarie ad ottenere il permesso dal
Ministero.
I cittadini UE e di altri paesi rientranti in accordi bilaterali con la Turchia, sono
esentati dall'obbligo dei 5 anni di residenza per l'autorizzazione al lavoro autonomo.
L'apertura di un'impresa individuale (partita IVA) viene agevolmente espletata presso
gli uffici competenti, analogamente a quanto avviene in Italia.
I permessi di lavoro eccezionale sono previsti dall’art. 8 della Legge 4817
e includono:
• Stranieri sposati con un cittadino turco che risiedono in Turchia con il coniuge;
• Stranieri che sono stati sposati con un cittadino turco per almeno 3 anni e vivono
in Turchia con i propri figli;
• Coloro che hanno perso la cittadinanza turca per motivazioni legali o perché vi
hanno rinunciato nella scelta tra diverse cittadinanze;
• Stranieri che sono nati in Turchia o che vi si sono trasferiti prima di compiere la
maggiore età in base alla loro legislazione nazionale e che hanno completato la
scuola secondaria in Turchia;
• Stranieri di origini turche che sono considerati immigrati, rifugiati o nomadi in
base alla Legge No. 2510, ma che non sono ancora ritenuti cittadini turchi;
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• Cittadini dell’UE e i loro coniugi e figli che non sono cittadini UE;
• Coloro che lavorano per le ambasciate e i consolati stranieri in Turchia, per gli
uffici
di
rappresentanza
di
organizzazioni
internazionali
in
Turchia
congiuntamente ai coniugi e ai figli in base al principio di reciprocità;
• Stranieri che si recano in Turchia per scopi scientifici e culturali per un periodo
superiore ad un mese e per scopi sportivi per un periodo superiore ai 4 mesi;
• Stranieri impiegati da Ministeri, istituzioni pubbliche e altre autorità statali
rilevanti in particolari casi specificati dalla Legge.
5.3.2.
Come viene fissata la remunerazione del personale straniero?
L'importo del salario dichiarato dal datore di lavoro e pagato al cittadino
straniero deve essere a un livello che sia conforme con la posizione e la competenza
dello stesso. Di conseguenza, considerando l'importo del salario minimo alla data di
applicazione, il salario pagato deve essere almeno pari al seguente valore:
• 6,5 volte l'importo del salario minimo, per architetti, ingegneri, piloti e dirigenti
senior che richiedono il permesso preliminare;
• 4 volte l'importo del salario minimo, per architetti, ingegneri e responsabili di
filiale o unità;
• 3 volte l'importo del salario minimo, per insegnanti e persone assunte per
mansioni che richiedono competenze e abilità;
• 1,5 volte l'importo del salario minimo, per persone assunte per servizi
immobiliari e altre mansioni.
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6.
Servizi alle imprese
6.1.
BANCHE
6.1.1.
Quali sono le principali banche commerciali operanti con l'estero?
La maggior parte delle banche turche sono state acquisite negli ultimi anni da
grandi gruppi bancari esteri che quindi oggi detengono una buona quota del sistema
bancario locale.
Le principali banche presenti in Turchia sono le seguenti:
BANCHE A PARTECIPAZIONE STATALE:
Türkiye Cumhuriyeti Ziraat Bankası A.Ş.
Doğanbey Mah. Atatürk Bulvarı No:8, Ulus - Ankara
Tel: (+90) 312 584 20 00
Fax: (+90) 312 584 49 63,64,65
http://www.ziraatbank.com.tr
Türkiye Halk Bankası A.Ş.
Söğütözü Mah. 2. Cad. No:63, Söğütözü - Ankara
Tel: (+90) 312 289 20 00
Fax: (+90) 312 229 58 57
http://www.halkbank.com.tr
Türkiye Vakıflar Bankası T.A.O.
Atatürk Bulvarı No:207, Kavaklıdere - Ankara
Tel: (+90) 312 455 75 75
Fax: (+90) 312 455 76 90-91-92
http://www.vakifbank.com.tr
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BANCHE PRIVATE:
Adabank A.Ş.
Büyükdere Cad. Rumeli Han No:40, 80494 Mecidiyeköy - İstanbul
Tel: (+90) 212 272 6420
Fax: (+90) 212 272 6446
www.adabank.com.tr
Akbank T.A.Ş.
Muradiye Cad. No:45, 34435 Sirkeci - İstanbul
Tel: (+90) 212 5209157
Fax: (+90) 212 5260451
www.akbank.com
Alternatif Bank A.Ş.
Cumhuriyet Caddesi No:46, 34367 Elmadağ - İstanbul
Tel: (+90) 212 315 65 00
Fax: (+90) 212 233 15 00
www.abank.com.tr
Anadolubank A.Ş.
Cumhuriyet Mah. Silahşör Cad. No:69, 34380 Bomonti Şişli - İstanbul
Tel: (+90) 212 368 70 00
Fax: (+90) 212 368 74 74
www.anadolubank.com.tr
Denizbank A.Ş.
Büyükdere Cad. No:106, 34394 Esentepe - İstanbul
Tel: (+90) 212 336 40 00
Fax: (+90) 212 355 08 00
www.denizbank.com
Şekerbank T.A.Ş.
Eski Büyükdere Cad. No:53, 4.Levent - İstanbul
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Tel: (+90) 212 2683596
Fax: (+90) 212 2802842
www.sekerbank.com.tr
Tekstilbank A.Ş.
Maslak Mah. Büyükdere Cad. No:247, 34398 Şişli - İstanbul
Tel: (+90) 212 335 53 35
Fax: (+90) 212 285 9200
www.tekstilbank.com.tr
Turkish Bank A.Ş.
Valikonağı Cad. No:1, 34371 Nişantaşı - İstanbul
Tel: (+90) 212 373 63 73
Fax: (+90) 212 225 03 53-55
www.turkishbank.com
Türk Ekonomi Bankası A.Ş.
TEB Kampüs C ve D Blok, Saray Mah. Sokullu Cad. No:7A – 7B, 34768
Ümraniye - İstanbul
Tel: (+90) 216 635 35 35
Fax: (+90) 216 636 36 36
www.teb.com.tr
Türkiye Garanti Bankası A.Ş.
Levent Nispetiye Mah. Aytar Cad. No:2, 34340 Beşiktaş - İstanbul
Tel: (+90) 212 318 18 18
Fax: (+90) 212 318 18 88
www.garanti.com.tr
Türkiye İş Bankası A.Ş.
Is Kuleler, 34330 Levent - İstanbul
Tel: (+90) 212 316 00 00
Fax: (+90) 212 316 09 00
www.isbank.com.tr
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Yapı ve Kredi Bankası A.Ş.
Yapı Kredi D Blok Plaza, Büyükdere Cad., Levent 34330 Beşiktaş - İstanbul
Tel: (+90) 212 339 70 00
Fax: (+90) 212 339 60 00
www.yapikredi.com.tr
6.1.2.
Quali sono le principali banche commerciali partecipate da banche
straniere?
Banca
Anno
operazione
Acquirente
Demirbank
2001
HSBC
Yapı Kredi Bank
2002
TEB
Quota
Transazione
(Mio USD)
100,0%
350
Unicredit
50,0%
240
2004
BNP Paribas
50,0%
217
C-Bank
2005
Bank Hapoalim (IL)
57,5%
113
Dışbank
2005
Fortis
89,3%
1.000
Şekerbank
2005
Rabobank
36,5%
90
2006
Bank TuranAlem (KZ)
34,0%
260
Alternatifbank
2006
Alpha Bank (GR)
50,0%
205
Akbank
2006
Citigroup
20,0%
3.100
Denizbank
2006
Dexia
75,0%
2.400
Tekfenbank
2006
EFG Eurobank (GR)
70,0%
185
Finansbank
2006
National Bank of Greece
(GR)
46,0%
2.800
MNG Bank
2006
Dubai Islamic Bank
100,0%
160
6.1.3.
Quali sono le banche straniere che possiedono filiali o rappresentanze
nel Paese?
Sono inoltre presenti ad Istanbul filiali o rappresentanze di banche estere.
Riportiamo di seguito le principali banche italiane presenti 8:
BANCA INTESA - SAN PAOLO SPA
Edin & Suner Plaza Meydan Sok. No:14/1A, 34335 Akatlar - İstanbul
8fonte: ICE Istanbul – www.ice.it/paesi/europa/turchia/link.htm
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Tel: (+90) 212 351 17 31- 32
Fax: (+90) 212 351 17 33
e-mail: [email protected]
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA (Ufficio di Rappresentanza)
Suzer Plaza Residences K:25 No:2505, Askerocağı Cad.No:15 Sisli – İstanbul
Tel:(+90) 212 3275619/20
Fax: (+90) 212 3275622
e-mail: [email protected]
BNL - BNP Paribas
CBS Ishanı K:3, 34427 Fındıklı – İstanbul
Tel: (+90) 212 2512121
Web: www.bnpparibas.com.tr
e-mail: [email protected]
UNICREDIT – YAPI VE KREDI BANKASI A.S.
Buyukdere Cad. Yapı Kredi Plaza D Blok, 34330 Levent – İstanbul
Tel: (+90) 212 3397000
Fax: (+90) 212 3396030
Web : www.ykb.com.tr
e-mail: [email protected]
6.2.
APERTURA DI CONTI ALL’ESTERO
6.2.1.
Quali sono le disposizioni che regolano l’apertura di conti presso
banche straniere o locali da parte di soggetti (persone fisiche o
giuridiche) stranieri?
La Legge bancaria n. 5411 disciplina le attività bancarie in tutto il Paese.
L’obiettivo di questa legge è regolare i principi e le procedure bancarie, di garantire la
fiducia e la stabilità nei mercati finanziari e l’efficiente funzionamento del sistema
creditizio assieme alla tutela dei diritti e degli interessi dei depositari di conti correnti.
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6.2.2.
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I soggetti nazionali (persone fisiche o giuridiche) possono aprire e
detenere conti in valuta straniera su banche locali? Possono aprire
conti presso banche estere in valuta estera?
Sì.
6.2.3.
I soggetti stranieri (persone fisiche o giuridiche) possono aprire o
detenere conti in valuta locale su banche locali?
Sì.
6.2.4.
I soggetti (persone fisiche o giuridiche) stranieri possono aprire o
detenere conti in valuta estera su banche locali?
Sì.
6.3.
OPERAZIONI BANCARIE
6.3.1.
Le banche straniere possono concedere prestiti ed erogare
finanziamenti allo stesso modo delle banche locali?
Sì.
6.3.2.
Le banche del Paese possono concedere crediti e/o finanziamenti nel
breve, medio e lungo termine o soltanto in una di tali categorie?
Le banche turche concedono crediti e finanziamenti a breve (fino a 1 anno),
medio (fino a 5 anni) e lungo termine (oltre 10 anni). Le condizioni del credito
dipendono dalla banca che li concede e in misura particolare dalla solvibilità e dalle
garanzie date del cliente.
6.3.3.
Le banche ordinarie possono acquisire partecipazioni dirette al
capitale di imprese?
Sì, la Legge Bancaria n. 5411 non prevede alcun divieto per le banche
ordinarie di acquisire partecipazioni dirette al capitale di imprese.
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6.3.4.
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Esistono operazioni o categorie di operazioni riservate ad una banca o
a un gruppo di banche specificamente abilitate?
Solamente le operazioni di concessione di anticipi per il Fondo di assicurazione
dei depositi sono di unica competenza della Banca Centrale.
BANCA
CENTRALE
DELLA
REPUBBLICA
DI
TURCHIA
(Türkiye
Cumhuriyet Merkez Bankası)
İstiklal Cad. 10 Ulus, 06100 Ankara
Tel: (+90) 312 507 5000
Fax: (+90) 312 507 5640
Web: www.tcmb.gov.tr
E-MAIL: [email protected], [email protected]
6.4.
LINEE DI CREDITO
6.4.1.
Esistono banche nazionali di sviluppo con capacità di acquisire
partecipazioni dirette in investimenti realizzati in joint venture tra
partner locali e stranieri?
Sì.
6.4.2.
Esistono banche nazionali di sviluppo o istituti finanziari che erogano
linee di credito?
Sì, in Turchia esistono istituti che offrono servizi tesi allo sviluppo:
La Banca di Turchia per lo Sviluppo (TKB), fondata nel 1975 col nome di
Banca di Stato dell'Industria e dei Lavoratori, ha oggi una funzione di sostegno alla
crescita imprenditoriale ed allo sviluppo sostenibile. Questo istituto offre servizi di
finanziamento per investimenti nel settore dell'industria, del turismo, dell'educazione e
della salute; particolari attenzione è dedicata al finanziamento nel campo delle energie
rinnovabili; è inoltre attiva nell'analisi dei progetti, investimenti in equity, leasing e
management di fondi di investimento.
La Banca di Turchia per lo Sviluppo Industriale (TSKB), fondata nel 1950, è un
istituto privato per lo sviluppo: oltre ai servizi di finanziamento di progetti industriali in
ambito di energie rinnovabili, sviluppo sostenibile, salute, educazione e turismo questa
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banca agisce come intermediario per l'ottenimento di fondi predisposti dalla Banca
Mondiale, dalla Banca di Investimento Europeo, dalla Banca Europea per lo Sviluppo.
La ECO Trade and Development Bank, nata nel 2005 dalla Organizzazione per
la Cooperazione Economica (ECO), organizzazione intergovernativa che raggruppa
sette paesi asiatici e tre paesi eurasiatici. Si tratta di una Multilateral Development
Bank, non finalizzata al profitto, ma ad finanziare progetti atti ad espandere il
commercio interregionale e promuovere lo sviluppo economico dei paesi membri.
6.4.3.
Quali sono le principali linee di credito indirette (on lending) messe a
disposizione degli operatori economici dall’Italia? Come vi si accede?
Attualmente non sono disponibili linee di credito.
6.4.4.
Quali sono le linee di credito indirette (on lending) messe a
disposizione degli operatori economici in ambito internazionale?
Come vi si accede?
FINANZIAMENTI DELLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI
La Banca Europea per gli investimenti (BEI) ha contribuito a consolidare
di capitale della Turchia dagli anni ‘60. Sino a dicembre 2008 il totale dei finanziamenti
che la BEI ha stanziato per la Turchia ammontava a 8.3 miliardi di euro.
Fanno parte dell’assistenza finanziaria della BEI sia il settore pubblico che il
settore privato, banche locali e industria, ed anche investitori internazionali.
La BEI finanzia le piccole e medie imprese, l’industria e le infrastrutture
attraverso partnership con gli intermediari finanziari locali (banche e fondi di
investimento pubblici e privati). Dall’inizio dei negoziati di adesione della Turchia
all’Unione Europea la BEI sostiene progetti per l’energia, la gestione dei rischi connessi
ai terremoti, i trasporti, l’ambiente e lo sviluppo e la crescita delle piccole e medie
imprese. Le attività di prestito della BEI derivano dai mandati stabiliti dalla Unione
Europea, dallo strumento di assistenza alla preadesione della BEI nonché dalla
Mediterranean Partnership. Nel 2010 il sostegno della Banca ai progetti energetici,
delle piccole e medie imprese e nelle infrastrutture potrebbe diminuire nonostante la
Banca benefici di cofinanziamenti della Commissione Europea. L’ interesse primario
della BEI è il coinvolgimento delle imprese europee nello sviluppo di progetti nell’aerea
delle energie rinnovabili (energia eolica e impianti di produzione di energia
idroelettrica) facilitando partnership tra imprese turche e del resto d’Europa.
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FINANZIAMENTI DEL FONDO DI INVESTIMENTO EUROPEO
Nel marzo 2010 il Fondo di Investimento Europeo (EIF) ha firmato con il
Fondo turco di garanzia del credito (KGF) un contratto di fideiussione nel quadro del
Programma per la competitività e l'innovazione dell’Unione Europea, che permetterà
alle imprese turche l’accesso a prestiti bancari.
Questo progetto ha lo scopo di facilitare l’accesso ai finanziamenti per le
imprese presenti su tutto il territorio turco. Sempre nel marzo 2010 l’EIF ha firmato un
altro contratto di fideiussione con la banca privata turca Finansbank.
FINANZIAMENTI DELLA BANCA EUROPEA PER LA RICOSTRUZIONE E LO
SVILUPPO
La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) è
un’istituzione finanziaria creata su iniziativa dei paesi dell’Unione Europea nel 1991, ed
ha sede a Londra. Come la BEI anche la BERS opera essenzialmente attraverso la
concessione di prestiti, la partecipazione ai capitali di rischio e la concessione di
garanzie.
Lo scopo della BERS è quello di favorire la transizione verso l’economia di
mercato dei paesi dell’Europa centrale ed orientale e dei paesi dell’ex Unione
Sovietica, promuovendo l’iniziativa privata e la libera dinamica imprenditoriale. Per la
realizzazione di tale mandato la BERS, fornisce sostegni finanziari per l’attuazione di
riforme strutturali e settoriali, incluse l’eliminazione dei monopoli, il decentramento ed
i processi di privatizzazione. In Turchia, la BERS mira ad aumentare il capitale di
rischio e i fondi a lungo termine delle piccole e medie imprese.
Tra i settori segnalati come focus in Turchia, si annoverano energia (con
un'attenzione
particolare
agli
investimenti
in
ambito
di
energie
rinnovabili),
telecomunicazioni, settore finanziario, infrastrutture pubbliche. Particolarmente degno
di nota il settore dell'agricoltura, dove è data priorità al rafforzamento della catena di
produzione tale da raggiungere gli standard europei.
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6.5.
ASSICURAZIONI
6.5.1.
Quali sono le principali compagnie di assicurazioni operanti nel
Paese?
Anadolu Hayat Emeklilik Insurance
P.K. 144 Levent - İstanbul
Tel: (+90) 212 444 55 00
www.anadoluhayat.com.tr
Aviva Emeklilik Insurance
Saray Mah. Dr. Adnan Büyükdeniz Cad. No:12
34768 Ümraniye - İstanbul
Tel: (+90) 216 633 33 33
www.avivasa.com.tr
Yapi Kredi Emeklilik Insurance
D Blok Plaza Büyükdere Cad.
34330 Levent - İstanbul
Tel: (+90) 212 339 76 00
www.ykemeklilik.com
Sigortamatik
Reşit Galip Cad. No:7/1
06550 Gaziosmanpaşa - Ankara
Tel: (+90) 312 446 13 90
www.sigortamatik.net
Koc Allianz Insurance
Bağlarbaşı Kısıklı Cad. No:13
34662 Altunizade – İstanbul
Tel: (+90) 216 556 66 66
www.allianzsigorta.com.tr
Aksigorta Insurance
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Meclis-i Mebusan Cad. No: 67
34427 Fındıklı - İstanbul
Tel: (+90) 212 393 43 00
www.aksigorta.com.tr
Gunes Sigorta
Güneş Plaza, Büyükdere Cad. No:110
34394 Esentepe-Şişli - İstanbul
Tel: (+90) 212 444 19 57
www.gunessigorta.com.tr
Garanti Sigorta
Nispetiye Mah. Aytar Cad. No:2
34340 Levent - İstanbul
Tel:(+90) 212 318 18 18
www.garanti.com.tr/tr/bireysel/sigorta_emeklilik/sigorta.page?/
6.6.
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
6.6.1.
Quali sono le principali associazioni imprenditoriali nel Paese e le loro
competenze?
Tüsiad (Associazione degli Industriali e degli Imprenditori Turchi)
Istituita nel 1971 da alcuni dei maggiori imprenditori e industriali del Paese,
Tüsiad è la principale associazione imprenditoriale, politicamente influente, autonoma
e a scopo non commerciale.
Tügiad (Associazione dei Giovani Imprenditori Turchi)
Istituita nel 1986 da un gruppo di giovani imprenditori provenienti dal Tüsiad,
presenta una maggiore attenzione alle attività degli imprenditori turchi all'estero.
Müsiad
(Associazione
degli
Industriali
e
degli
Imprenditori
Indipendenti)
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Istituita nel 1990 da un gruppo di imprenditori islamici conservatori, è
un'importante associazione non governativa che assiste i propri membri nelle loro
attività di investimento e cooperazione con imprenditori sia turchi che stranieri.
Gyiad (Associazione dei Giovani Dirigenti e Imprenditori)
Istituita nel 1986, rappresenta i giovani imprenditori (tra i 25 e i 45 anni), e
rivolge le proprie attenzioni soprattutto al mercato europeo.
Oltre a queste associazioni imprenditoriali, in Turchia sono presenti fenomeni
corporativi altamente settoriali. Queste associazioni si riuniscono a livello cittadino o
regionale, e superiormente a livello nazionale. La tendenza attuale è quella di
rafforzare i rapporti verticali tra associazionismo locali e nazionale.
6.6.2.
Esiste una associazione degli importatori nel Paese?
No, non esiste un'associazione nazionale degli importatori.
Per le associazioni settoriali di importatori si rimanda alla domanda seguente.
6.6.3.
Quali sono i principali importatori che operano nel Paese?
TUGIDER – Associazione di Importatori Settore Alimentare
(www.tugider.org.tr)
GUID – Associazione di Produttori e Importatori di Fertilizzanti
(www.guid.org.tr)
TKSD – Associazione di Produttori e Importatori di Prodotti Chimici
(www.tksd.org.tr)
TAID – Associazione di Importatori di Veicoli Commerciali (www.taid.org.tr)
ODD – Associazione di Importatori di Automobili (www.odd.org.tr)
TORID – Associazione di Produttori e Importatori di Legname
(www.torid.org.tr)
MOBDER – Associazione di Produttori, Importatori e Esportatori di
Arredamento (www.mobder.org.tr)
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6.7.
CAMERE DI COMMERCIO
6.7.1.
Quali sono le Camere di Commercio, dell’Industria e dell’Artigianato
operanti nel Paese e quali sono le rispettive competenze?
In Turchia esistono, in qualità di enti statali indipendenti, le Camere di
Commercio, le Camere dell'Industria, le Camere del Commercio Marittimo e le Borse
Merci.
In alcune provincie “minori” le Camere di Commercio e Industria sono riunite
in un unico ente.
Questi enti sono associati, a livello nazionale, nell'Unione delle Camere e delle
Borse Merci della Turchia (TOBB), la cui sede centrale è ad Ankara.
L'ordinamento turco assegna alle Camere di Commercio funzioni in materia
di risoluzione delle problematiche legate al settore privato, di aumento della
competitività in ambito internazionale, di sviluppo delle economie locali.
Sul lato pratico, le funzioni delle Camere di Commercio sono:
• tenuta del Registro delle Imprese, con funzioni analoghe all'omonimo organo
italiano;
• servizi di studi e statistiche per membri della Camera;
• assistenza alle PMI in materia di subappalti, finanziamenti e studi di mercato;
• organizzazione di incontri, seminari e conferenze.
Per ciò che attiene la Camera di Commercio di Istanbul, presso di essa è
attivo un dipartimento dedicato all'Unione Europea (in Turchia vi sono 18 UE
Information Centre) aventi il compito di informare i richiedenti turchi circa le politiche
e le normativi europee, organizzare seminari e workshop incentrati sulle relazioni tra
UE e Turchia, facilitare l'accesso del pubblico ai database europei, tenere informato il
settore privato circa i vari programmi di assistenza finanziaria avviati dall'UE.
Ai sensi della Legge n. 5174, le Camere dell'Industria sono l'istituzione
preposta a fornire servizi di consulenza ai propri consociati. Esse forniscono la
documentazione e le informazioni richieste dagli industriali durante ogni fase della loro
attività. Le Camere dell'Industria inoltre rilasciano i documenti di libero scambio per i
propri associati esportatori, ai sensi della normativa doganale e degli accordi di libero
scambio.
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Il compito delle Camere del Commercio Marittimo è quello di fornire
assistenza e consulenza ai propri membri nonché informazioni agli operatori stranieri
circa gli scali marittimi, le relative regolamentazioni ed i costi. Convoglia le richieste
dei propri associati verso le opportune autorità statali. Cura la redazione e la
distribuzione del mensile sul commercio marittimo, sia in inglese che in turco.
Organizza Exposhipping, fiera internazionale della navigazione. Partecipa alle fiere
internazionali sulla navigazione ed il commercio marittimo.
Si riportano di seguito gli indirizzi ed i dettagli di TOBB (tramite il cui sito
internet è possibile reperire i contatti di tutte le Camere di Commercio della Turchia)
ed ITO:
UNIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO, INDUSTRIA E SCAMBIO DI
MERCI (TOBB)
Dumlupınar Bulvarı No:252 (Eskişehir Yolu 9. Km.)
06530 Ankara
Tel: (+90) 312 218 2000
Fax : (+90) 312 219 40 90
Email : [email protected]
Web : www.tobb.org.tr
CAMERA DI COMMERCIO DI ISTANBUL (ITO)
Reşadiye Cad. 34112 Eminönü - İstanbul
Tel: (+90) 212 455 60 00
Fax: (+90) 212 513 15 65
Email: [email protected]
Web: www.ito.org.tr
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7.
Quadro Economico
7.1.
LA TURCHIA IN CIFRE
QUADRO GENERALE
Superficie
783.562,38 km² (Italia: 301.340 km²)
Popolazione
75.627.384
Capitale
Ankara
Principali città
İstanbul13,8 milioni
Ankara4,6 milioni
Smirne3,4 milioni
Bursa1,9 milioni
Adana1,6 milioni
Valuta nazionale
Lira turca (TL)
1 € = 2,491 TL (al 03/10/2011)
1 € = 2,3565 TRY (al 31/12/2012)
Tasso di inflazione
(2012)
5,2 %
Tasso di
disoccupazione (2012)
9,8%
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QUADRO ECONOMICO
Prodotto Interno
Lordo (PIL)
PIL nominale (2011)
772,29 mld USD
PIL procapite (2012)
15.234,00 USD
Origine del PIL (stima
2012)
Servizi: 63%
Industria: 28,1%
Agricoltura: 8,9%
Valore delle esportazioni
(2011)
Valore delle importazioni
(2011)
Fatturato del settore turistico
(2011)
135 Mrd USD
Presenze turistiche (2011)
31,5 milioni di persone (752.238 cittadini italiani)
15,9 Mrd USD
Investimenti Diretti Esteri
(2011)
Società con capitale estero
(2011)
Tasso di inflazione (2012)
241 Mrd USD
23 Mrd USD
29.283
6,16%
Germania (10,33%)
Iraq (6,18%)
Mercati principali per le
esportazioni (2011)
UK (6,04%)
Italia (5,81%)
Francia (5,04%)
Russia (10,02%)
Germania (9,52%)
Mercati principali per le
importazioni (2011)
Cina (9,00%)
Stati Uniti (6,65%)
Italia (5,57%)
Fonte: Ufficio di Statistica della Repubblica Turca, Maggio 2011
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L'economia turca ha registrato nel corso degli ultimi anni, e continua tuttora a
registrare una notevole e progressiva crescita.
Nonostante il clima di crisi globale, anche nel 2011 il Paese ha registrato una
crescita del 8,5%.
Le esportazioni nel 2011 sono cresciute del 13,73% raggiungendo quota 96
Mrd EUR.
La Turchia è al 17° posto nella classifica mondiale, in relazione ai dati relativi
al PIL (a parità di potere d'acquisto).
Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, nei prossimi cinque anni si
registrerà un aumento medio annuo del PIL del 4,2%.
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7.2.
STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI
7.2.1.
Qual è la struttura delle importazioni per settore merceologico e per
Paese di provenienza (in particolare dall’Italia)? Qual è il trend
rispetto agli anni precedenti?
La seguente tabella illustra la struttura delle importazioni della Turchia nel
2011 in relazione ai dieci maggiori partner commerciali e la variazione rispetto al 2010
(valori in EUR):
Paese
Import 2011
Import 2010
Federazione Russa
17.346.783.527
16.119.963.729
+7,61%
Germania
16.483.169.760
13.135.801.929
+25,48%
Cina
15.574.338.409
12.865.672.456
+21,05%
U.S.A.
11.512.932.894
9.250.784.368
+24,45%
Italia
9.646.239.277
7.587.321.738
+27,14%
Iran
8.958.437.140
5.728.818.761
+56,37%
Francia
6.621.883.572
6.107.488.578
+8,42%
India
4.666.351.931
2.557.721.621
+82,44%
Corea del Sud
4.533.929.385
3.572.081.181
+26,93%
Spagna
4.449.520.044
3.622.803.943
+22,82%
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Variazione
Pag. 89
Business Guide – TURCHIA
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Queste le principali importazioni (classificazione HS2) in Turchia nel 2011 e
la variazione rispetto al 2010 (valori EUR):
HS2
Prodotto
27
Idrocarburi
84
Macchinari,
meccanici
72
Import 2011
Import 2010
Variazione
39.040.608.013 28.758.308.841
+35,75%
dispositivi 19.440.624.838 15.930.612.851
+22,03%
Ferro e Acciaio
14.685.663.761 12.090.058.244
+21,47%
87
Veicoli su gomma
12.350.875.870 10.047.051.957
+22,93%
85
Macchinari e dispositivi elettrici
12.100.934.297 10.951.293.798
+10,50%
39
Materie plastiche
9.022.566.651
7.288.249.600
+23,80%
71
Perle, pietre e metalli preziosi
5.029.544.757
2.230.715.466
+125,47%
29
Prodotti chimici organici
3.947.727.717
3.296.662.478
+19,75%
30
Prodotti farmaceutici
3.377.709.692
3.292.775.562
+2,58%
74
Rame
2.958.809.111
2.470.395.793
+19,77%
90
Componenti ottici, fotografici e
cinematografici
2.958.409.076
2.572.492.274
+15,00%
88
Aeromobili e componenti
2.821.276.780
2.359.801.714
+19,56%
52
Cotone
2.588.694.737
2.535.019.820
+2,12%
40
Gomma e derivati
2.413.920.460
1.738.940.831
+38,82%
76
Alluminio e derivati
2.336.918.665
1.859.858.261
+25,65%
boiler
e
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Pag. 90
Business Guide – TURCHIA
Lista
dei
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principali
prodotti
(classificazione
HS2)
importati
in
Turchia
provenienti dall'Italia nel 2011 e variazione rispetto al 2010 (in EUR):
HS2
Prodotto
84
Macchinari,
meccanici
27
Idrocarburi
87
boiler
e
Import 2011
Import 2010
dispositivi 2.611.888.124 1.870.280.882
Variazione
+39,65%
1.448.695.562
722.649.333
+100,47%
Veicoli su gomma
805.246.807
630.936.041
+27,63%
85
Macchinari e dispositivi elettrici
605.541.730
538.797.686
+12,39%
39
Materie plastiche
519.719.216
450.024.155
+15,49%
72
Ferro e Acciaio
437.025.373
423.600.313
+3,17%
73
Derivati di ferro e acciaio
258.756.907
249.208.980
+3,83%
90
Componenti ottici, fotografici e
cinematografici
244.218.065
202.683.413
+20,49%
30
Prodotti farmaceutici
242.347.331
271.239.509
-10,65%
38
Prodotti chimici vari
177.092.668
140.471.987
+26,07%
40
Gomma e derivati
162.242.745
129.982.339
+24,82%
71
Perle, pietre e metalli preziosi
154.015.893
136.278.963
+13,02%
48
Carta, cartone e derivati
135.760.706
130.057.235
+4,39%
32
Vernici, coloranti, resine
128.829.772
112.332.524
+14,69%
51
Filati e tessuti in fibra animale
92.561.565
74.574.600
+24,12%
Nel 2011 i principali partner commerciali per le importazioni turche sono stati
Russia (10,02%), Germania (9,52%), Cina (9,00%), Stati Uniti (6,65%), Italia
(5,57%). Nello stesso periodo il volume totale delle importazioni è aumentato di
24,70% rispetto al 2010.
Anche nel 2011 l'Italia si è collocata al quinto posto nella graduatoria dei
principali Paesi fornitori, con una crescita del 27,14% rispetto all'anno 2010. Gran
parte dei prodotti esportati dall’Italia riguarda il settore dei beni strumentali ed
intermedi, oltre naturalmente a quelli più noti del Made in Italy, come l’abbigliamento.
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Pag. 91
Business Guide – TURCHIA
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L’interscambio commerciale della Turchia con l’Italia
2011
2010
export
5.635.276.728
4.859.437.542
import
9.646.239.277
7.587.321.738
-4.010.962.549
-2.727.884.196
saldo
Esportazioni dell’Italia in Turchia – 2010-2012
Sezioni
EXP2010
EXP2011
EXP2012
0-Prodotti alimentari ed animali vivi
1-Bevande e tabacchi
2-Materie prime non commestibili,
esclusi i carburanti
3-Combustibili minerali, lubrificanti e
prodotti connessi
4-Oli, grassi e cere di origine animale
o vegetale
5-Prodotti chimici e prodotti connessi,
n.c.a.
6-Prodotti finiti classificati
principalmente secondo la materia
prima
7-Macchinari e materiale da trasporto
8-Prodotti finiti diversi
9-Articoli e transazioni non classificati
altrove nella C.T.C.I.
Totale
71.169.486
9.141.356
89.550.868
6.062.738
90.354.550
7.609.284
114.022.530
141.506.726
145.130.924
719.173.132
1.271.631.486 1.889.314.901
673.113
1.109.099
523.453
822.200.088
971.288.617
1.008.069.732
1.270.487.908 1.386.685.847 1.441.903.538
2.805.336.733 3.265.314.492 3.465.888.354
718.378.607
888.245.567
886.582.779
2.747.440
4.435.837
5.566.001
6.533.330.393 8.025.831.277 8.940.943.516
Fonte: ICE
Importazioni dell’Italia in Turchia – 2010-2012
Sezioni
0-Prodotti alimentari ed animali vivi
1-Bevande e tabacchi
2-Materie prime non commestibili,
esclusi i carburanti
3-Combustibili minerali, lubrificanti e
prodotti connessi
4-Oli, grassi e cere di origine animale o
vegetale
5-Prodotti chimici e prodotti connessi,
n.c.a.
6-Prodotti finiti classificati
principalmente secondo la materia
prima
7-Macchinari e materiale da trasporto
8-Prodotti finiti diversi
IMP2010
IMP2011
IMP2012
306.464.292
1.832.393
292.622.050
410.297
275.640.898
238.185
114.847.652
133.063.436
140.392.276
103.448.473
137.822.734
173.350.954
4.364.720
825.185
1.159.780
227.055.441
252.699.662
277.687.940
1.143.662.821
1.752.043.164
619.646.052
1.861.501.288
1.743.150.423
698.221.298
1.260.564.075
1.610.774.337
682.768.456
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Pag. 92
Business Guide – TURCHIA
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9-Articoli e transazioni non classificati
altrove nella C.T.C.I.
Totale
4.403.744
4.783.163
7.454.629
4.277.768.752
5.125.099.536
4.430.031.530
Fonte: ICE
7.3.
STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI
7.3.1.
Qual è la struttura delle esportazioni per settore merceologico e per
Paese di destinazione (in particolare in Italia)? Qual è il trend rispetto
agli anni precedenti?
La seguente tabella illustra la struttura delle esportazioni della Turchia nel
2011 in relazione ai dieci maggiori partner commerciali e la variazione rispetto al 2010
(valori in EUR):
Paese
Germania
2011
2010
Variazione
10.021.782.106
8.573.497.302
+16,89%
Iraq
5.989.438.766
4.519.774.638
+32,52%
Gran Bretagna
5.858.426.127
5.415.432.222
+8,18%
Italia
5.635.276.728
4.859.437.542
+15,97%
Francia
4.887.647.272
4.521.344.818
+8,10%
Federazione Russa
4.309.270.192
3.464.818.213
+24,37%
U.S.A.
3.301.150.263
2.814.458.832
+17,29%
Spagna
2.813.569.741
2.645.529.053
+6,35%
U.A.E.
2.673.710.876
2.503.788.256
+6,79%
Iran
2.586.193.266
2.277.809.711
+13,54%
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Business Guide – TURCHIA
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Queste le principali esportazioni (classificazione HS2) della Turchia nel 2011 e
la variazione rispetto al 2010 (valori in EUR):
HS2
Prodotto
Export 2011
Export 2010
11.361.977.550 10.321.438.691
Variazione
87
Veicoli su gomma
84
Macchinari, boiler e dispositivi
meccanici
8.305.934.193
7.047.663.545
+17,85%
72
Ferro e Acciaio
8.063.963.122
6.568.203.202
+22,77%
85
Macchinari e dispositivi elettrici
6.389.846.245
5.637.386.129
+13,35%
61
Abbigliamento
tessuti
6.021.693.885
5.777.769.030
+4,22%
27
Idrocarburi
4.687.604.371
3.352.207.690
+39,84%
73
Derivati di ferro e acciaio
4.132.009.601
3.629.586.267
+13,84%
62
Abbigliamento e accessori non
tessuti
3.681.479.947
3.461.072.148
+6,37%
39
Materie plastiche
3.287.296.755
2.783.179.674
+18,11%
8
Frutta
2.836.513.400
2.599.789.978
+9,11%
71
Perle, pietre e metalli preziosi
2.694.900.649
2.840.935.609
-5,14%
40
Gomma e derivati
1.861.856.399
1.419.295.493
+31,18%
25
Sale, zolfo,
cemento
1.769.555.060
1.880.848.644
-5,92%
76
Alluminio e derivati
1.641.290.664
1.433.875.582
+14,47%
63
Tessuti e abiti usati
1.534.656.888
1.372.982.039
+11,78%
e
terra,
accessori
calce
e
+10,08%
Lista dei principali prodotti esportati dalla Turchia verso Italia nel 2011 e
variazione rispetto al 2010 (in EUR):
HS2
Prodotto
Export 2011
Export 2010
1.373.801.214 1.391.934.249
Variazione
84
Veicoli su gomma
27
Ferro e Acciaio
550.229.797
220.198.411
+149,88%
87
Macchinari, boiler e dispositivi
meccanici
361.727.781
304.706.493
+18,71%
85
Abbigliamento e accessori tessuti
312.472.596
280.625.130
+11,35%
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-1,30%
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39
Frutta
300.360.281
257.290.361
+16,74%
72
Macchinari e dispositivi elettrici
270.308.683
244.632.003
+10,50%
73
Cotone
209.838.745
160.564.867
+30,69%
90
Abbigliamento e accessori non
tessuti
206.517.813
178.578.407
+15,65%
30
Rame e derivati
180.167.120
152.389.539
+18,23%
38
Prodotti tessuti
177.725.423
143.399.690
+23,94%
40
Gomma e derivati
173.013.574
141.020.517
+22,69%
71
Alluminio e derivati
145.126.329
101.065.127
+43,60%
48
Idrocarburi
129.263.338
60.961.970
+112,04%
32
Derivati di ferro e acciaio
125.652.479
100.961.417
+24,46%
51
Materie plastiche
109.798.390
92.589.839
+18,59%
Importazioni dell’Italia in Turchia – 2010-2012
Sezioni
0-Prodotti alimentari ed animali vivi
1-Bevande e tabacchi
2-Materie prime non commestibili,
esclusi i carburanti
3-Combustibili minerali, lubrificanti e
prodotti connessi
4-Oli, grassi e cere di origine animale o
vegetale
5-Prodotti chimici e prodotti connessi,
n.c.a.
6-Prodotti finiti classificati
principalmente secondo la materia
prima
7-Macchinari e materiale da trasporto
8-Prodotti finiti diversi
9-Articoli e transazioni non classificati
altrove nella C.T.C.I.
Totale
IMP2010
IMP2011
IMP2012
306.464.292
1.832.393
292.622.050
410.297
275.640.898
238.185
114.847.652
133.063.436
140.392.276
103.448.473
137.822.734
173.350.954
4.364.720
825.185
1.159.780
227.055.441
252.699.662
277.687.940
1.143.662.821
1.752.043.164
619.646.052
1.861.501.288
1.743.150.423
698.221.298
1.260.564.075
1.610.774.337
682.768.456
4.403.744
4.277.768.752
4.783.163
5.125.099.536
7.454.629
4.430.031.530
Fonte: ICE
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7.4.
ANDAMENTO DEI CAMBI
7.4.1.
Qual è stato negli ultimi due anni il corso dei cambi della moneta
nazionale rispetto alle principali divise mondiali?
Il seguente grafico indica l'andamento del cambio Euro - Lira Turca da
gennaio 2011 a dicembre 2012.
Il seguente grafico riporta il trend del cambio con il Dollaro negli ultimi due
anni.
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Business Guide – TURCHIA
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A fine 2012, la Banca centrale turca (BCRT) ha deliberato una riduzione di 25
punti base del tasso di riferimento (“one week repo rate”), dal 5,75 al 5,50%; invariati
rimangono pre ora i tassi overnight (borrowing rate al 5% e lending rate al 9%).
Rialzati invece sia i coefficienti di riserva obbligatoria in valuta, sia il coefficiente di
riserva opzionale (ROC) riferito all’oro. In particolare, il coefficiente di riserva
obbligatoria è stato aumentato dello 0,5% su tutti i conti e i depositi in valuta estera
di durata inferiore a un anno, e su tutte le passività in valuta fino a tre anni inclusi.
Secondo stime della BCRT, la liquidità in valuta si contrarrà di 850 milioni USD e il
coefficiente medio ponderato delle riserve passerà dal 10,2 al 10,6%. Parallelamente,
il ROC sulla quota di riserve in lire turche che le banche possono depositare in oro è
stato aumentato dello 0,1% su tutti gli scaglioni. Nel corso del 2012 le banche turche
hanno utilizzato diffusamente (90,4%) l’opzione di sostituzione con l’oro delle riserve
in lire e al momento 199,1 tonnellate di metallo prezioso sarebbero immobilizzate
presso la BCRT a questo titolo. Se il trend dovesse confermarsi, le riserve auree
crescerebbero di ulteriori 15 tonnellate, corrispondenti a circa 850 milioni di USD. Le
misure prese hanno l'obiettivo di sostenere la crescita del Paese (+1,6% nel terzo
trimestre del 2012) e di evitare un rafforzamento della valuta locale favorendo
ulteriori afflussi di capitale. Per il 2013 la BCRT non esclude nuovi interventi sui tassi.
7.5.
RISCHIO PAESE
7.5.1.
Com’è valutato il “Rischio Paese” dai principali organismi e
osservatori internazionali?
Il rischio-paese è definibile come il rischio (perdita, danno o costo) cui ci si
espone, in un'attività commerciale o finanziaria all'estero, per effetto di eventi - di
natura politica, sociale ed economica - che si verifichino in un Paese straniero e che
siano in qualche misura dipendenti dalla volontà delle autorità di quel Paese. In
pratica, l'analisi di country risk si chiede quale sia la probabilità che le autorità del
Paese non siano in grado di controllare le condizioni politiche, economiche e sociali del
Paese stesso, al punto di pregiudicare la capacità o la volontà di un debitore di far
fronte agli obblighi contratti verso un prestatore estero.
A settembre 2011 i principali organismi internazionali assegnano alla Turchia i
seguenti rating:
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Moody’s
Standard & Poor’s
FITCH - IBCA
Ba1
BB
BBB-
Aggiornato Gennaio 2013
7.5.2.
Posizione SACE
SACE classifica la Turchia in un livello di rischio M2 e di Outlook stabile.
Per quanto riguarda le condizioni di assicurabilità, SACE assicura contro il rischio
sovrano (senza condizioni), contro il rischio bancario (senza condizioni) e contro il
rischio privato (senza condizioni).
SACE fornisce garanzie (al 31 dicembre 2012) in Turchia per 1.575 mln di euro.
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8.
Principali costi di attività
8.1.
AVVIO ED ESERCIZIO ATTIVITA'
La legislazione turca permette a chiunque, a prescindere dalla nazionalità o
dal luogo di residenza, di creare ed avviare una attività in Turchia. Le procedure
burocratiche di registrazione e di istituzione di una società in Turchia sono piuttosto
rapide e consentono di iniziare l’attività immediatamente. Il processo di registrazione
dell'impresa è espletato presso un solo ministero che provvede ad informare tutte le
autorità interessate.
Inizialmente l’imprenditore dovrà presentare lo Statuto vidimato da un notaio,
depositare la caparra pari allo 0,04% del capitale sociale presso l’Autorità Garante
della Concorrenza e del Mercato ed infine compilare il modulo di registrazione impresa
presso il registro delle imprese della camera di commercio locale.
8.2.
IMMOBILI
Per caratteristiche geografiche e dimensionali, la Turchia presenta un mercato
immobiliare difficilmente riassumibile in una media aritmetica.
Si riportano di seguito alcuni esempi di costi medi relativi agli affitti di uffici in
Istanbul, facendo tuttavia notare che esistono zone, caratterizzate da economia
depressa (vedi paragrafo Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.), in
ui i prezzi possono essere interessanti per particolari tipologie di attività. Esistono
inoltre zone industriali organizzate (vedi paragrafo Errore. L'origine riferimento
on è stata trovata.) in cui i prezzi più elevati sono giustificati dalla presenza di
servizi e infrastrutture dedicate.
Costi medi degli affitti per Istanbul, 2° quarto 2012, valori espressi in USD al
mq al mese
Classe
Central Businessa
Areas
Parte Europea
Parte Asiatica
A
30,00 USD
16,70 USD
19,40 USD
B
14,30 USD
10,90 USD
13,00 USD
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I settori del mercato immobiliare turco:
- Settore Commerciale: il mercato riguardante i centri commerciali è sicuramente il più
attivo nel settore del Real Estate. Nel 2012 sono stati realizzati altri 12 nuovi centri
commerciali a livello nazionale, dopo i 36 realizzati nei 10. Nell'ultimo anno si registra
comunque un rallentamento del settore, dovuto ad una generale contrazione dei
galoppanti tassi di crescita precedenti e la conseguente rallentata crescita dei
consumi. Anche il settore delle costruzioni industriali ha visto un'impennata nel 2°
quarto del 2012 con 2,13 milioni di mq, raggiungendo il picco dopo la fine del 2010.
-
Settore
Direzionale:
il
mercato
degli
ufficio
mantiene
il
suo
dinamismo
confermandosi come il settore più attivo all'interno del mercato commercial real estate
e più generalmente all'interno di tutto il settore immobiliare. Gli ufficio sono divenuti
un investimento primario per gli operatori immobiliare, di conseguenza nuovi progetti
continuano a vedere la luce. L'attenzione è puntata su nuove aree di attrazione in
Europa e Asia, al di fuori delle conosciute Central Business Areas. Il mercato mantiene
un livello sostenuto di
domanda, contribuendo alla stabilizzazione dei
prezzi
nonostante la contemporanea crescita di offerta.
- Settore Residenziale pubblico e privato: il rallentamento dei consumi ha determinato
una contrazione delle commesse edilizie private, anche se la domanda di abitazioni
non si è contratta sensibilmente.
- Settore Turistico residenziale: la continua crescita del settore turistico, trascina
anche la relativa domanda di edilizia dedicata. Importanti sono le possibilità di
diversificazione
del
settore:
turismo
balneare,
yachting,
turismo
termale,
archeologico/culturale, religioso; e nondimeno i settori meno sviluppati ma con grosse
potenzialità (es.: turismo invernale, infrastrutture sciistiche etc.). Il piano governativo
per il settore turistico è portare il Paese nella top-five mondiale per ingressi e
revenues entro il 2023.
- Pianificazione urbana: numerosi e spesso alquanto controversi sono i progetti di
riqualificazione urbana e pianificazione di nuova aree residenziali principalmente nella
città di Istanbul. A parte alcune eccezioni si tratta spesso di progetti di dubbio valore e
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con scarsissimo rispetto per l'ambiente o il background storico/culturale. Progetti di
valore basati su alti standard di tecnologia, risparmio energetico e attenzione estetica
all'ambiente circostante sono destinati a fare la differenza in questo settore
numericamente importante e con potenzialità nel lungo termine (costante aumento
demografico, necessità di riqualificare vastissime zone urbane).
8.3.
COSTO DEL LAVORO
Salario minimo mensile (lordo e netto)
TRY
EUR
Netto
733,01
€ 312,20
+Lordo
978,60
€ 416,80
•
Premio previdenza sociale (14%)
137,00
€ 58,35
•
Fondo di disoccupazione (1%)
9,79
€ 4,17
•
Imposta sul reddito (15%)
51,37
€ 21,88
•
Indennità di contingenza minima*
73,40
€ 31,26
•
Imposta di bollo (0,759%)
7,43
€ 3,16
-Totale Detrazioni
205,59
€ 87,56
+Costo per il Datore di Lavoro
1.140,07
€ 485,57
•
Salario minimo lordo
978,60
€ 416,80
•
Premio previdenza sociale (14,5%)
141,90
€ 60,44
•
Fondo di disoccupazione (2%)
19,57
€ 8,34
Il rapporto tra il costo per il datore di lavoro ed il netto percepito dal
lavoratore è pari a 1,55.
8.4.
UTILITIES
8.4.1.
Elettricità
Energia attiva
Giorno
Notte
USD/kWh
USD/kWh
0,115
0,062
alla 0,100
0,052
Tariffa a doppio termine
Voltaggio medio industriale
Connessione
diretta
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centrale elettrica locale con
linea privata (industriale)
Tariffa a termine singolo
Voltaggio medio industriale
0,120
0,066
Connessione
diretta
alla
centrale elettrica locale con 0,105
linea privata (industriale)
0,055
Fonte: Società di distribuzione dell'energia elettrica turca (TEDAS), al 1° luglio 2012
1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012
8.4.2.
Acqua
Prezzo di riferimento USD/m³
Tipologia
cliente
del
Settore
Acqua
Acque
scarico
di
3,97
0,31
8
Acqua
IVA acqua (%)
Acque
scarico
8
0,12
18
8
0,25
18
IVA acqua (%)
Prezzo
di
riferimento
USD/m³
Zone
industriali
organizzate
Zona
industriale
organizzata
Demirtas
Bursa
Zona
industriale
organizzata
Eskişehir
0,69
(acqua
potabile)
0,19
(acqua
depurata)
0,27
di IVA acque di
scarico (%)
Fonte: ISKI (İstanbul Su ve Kanalizasyon İdaresi), Amministrazione dell'acqua e
delle fognature di Istanbul, dati al 4 luglio 2012
Zone industriali organizzate di Demirtas Bursa ed Eskisehir, dati al giugno 2012
* il prezzo più alto per un consumo di 0-1,000m³
** il prezzo più alto per un consumo di 0-100 m³
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1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012
8.4.3.
Gas, gasolio
Prezzo del gas per clienti industriali qualificati che hanno sottoscritto un contratto di vendita con
BOTAŞ
Prezzi
forniture
continue
per
Prezzi per OIZ
Prezzi per forniture discontinue
USD/kWh
USD/Sm³
USD/kWh
USD/Sm³
USD/kWh
USD/Sm³
0,034
0,359
0,034
0,358
0,034
0,358
Prezzo del gas per società di distribuzione
Consumo
domestico
Consumo industriale qualificato
USD/Sm³
USD/Sm³
0,386
0,359
Fonte: società petrolifera BOTAŞ (Boru Hatları ile Petrol Taşima A. Ş.)
* IVA e SCT escluse
1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012
8.4.4.
Telecomunicazioni
Telefonia fissa / clienti aziendali:
Canone
Chiamate gratuite/minuti
USD/mese*
(locali e nazionali)**
Work Advantage 3 Directions 100
12,7
100
Work Advantage 3 Directions 200
15,4
200
Work Advantage 3 Directions 300
18,2
300
Work Advantage 3 Directions 600
25,9
600
Work Advantage 3 Directions 1.000
34,8
1.000
Work Advantage 3 Directions 1.500
45,8
1.500
Work Advantage 3 Directions 2.000
56,0
2.000
Piani tariffari aziendali
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* Tasse incluse
** Chiamate a linee locali, interurbane, internazionali (RTG di primo livello) e verso numeri speciali
444.
1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012
Per tutti piani tariffari Work Advantage 3 Directions:
 Una volta esauriti i minuti di conversazione gratuita previsti dal pacchetto, il costo di
tutte le chiamate locali, interurbane, internazionali (RTG di primo livello) e verso
numeri speciali 444 è pari a USD 0,10 al minuto.
Canone
Chiamate gratuite/minuti
USD/mese*
(locali e nazionali)**
Work Advantage All Directions 100
13,6
100
Work Advantage All Directions 200
17,4
200
Work Advantage All Directions 300
21,2
300
Work Advantage All Directions 600
31,9
600
Work
Directions1.000
Advantage All
44,7
1.000
Work
Directions1.500
Advantage All
60,7
1.500
Work
Directions2.000
Advantage All
75,9
2.000
Work
Directions5.000
Advantage All
174,0
5.000
Piani tariffari aziendali
* Tasse incluse
** Chiamate a linee locali, nazionali, GSM (Turkcell – 053, Vodafone – 054, Avea – 050,
055),internazionali (RTG di primo livello) e verso numeri speciali 444.
1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012
Per tutti piani tariffari Work Advantage Every Direction:
 Una volta esauriti i minuti di conversazione gratuita previsti dal pacchetto, il costo di
tutte le chiamate locali, interurbane, GSM, internazionali (RTG di primo livello) e
verso numeri speciali 444 è pari a USD 0,14 al minuto.
Internet a banda larga:
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G.SHDSL
(USD/mese)
Velocità di scaricamento e caricamento (Kbps)
Tariffe
256
43,4
512
71,0
1024
116,0
2048
192,6
ADSL
(USD/mese)
Velocità di scaricamento e tariffe illimitate
Tariffe
1
25,0
4
35,3
2
45,5
8
54,7
Fino a 8
27,1
VDSL2*
(USD/mese)
Velocità di scaricamento (Mbps) -tariffe illimitate
Tariffe
16
60,8
32
76,1
Metro Ethernet
Requisito specifico
* Tasse incluse
* La velocità di caricamento di tutti i pacchetti TTNET VDSL2 è 1 Mbps
Fonte: TTNET, dati a agosto 2012
1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012
8.5.
TRASPORTO
La Turchia sta attuando una serie di politiche volte a rendere più sicura ed
efficiente l'infrastruttura dei trasporti. tali politiche includono lo spostamento del
trasporto delle merci su ferrovia e la trasformazione dei porti più importanti in centri
logistici allo scopo di incoraggiare l'utilizzo della rete di trasporto marittima e
ferroviaria.
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A seguito dell'ingresso del Paese nell'Unione Doganale Europea il settore
logistico ha conosciuto un notevole sviluppo. Il settore delle infrastrutture logistiche
rappresenta uno dei settori di maggiore attrattiva per i potenziali investitori.
Infrastruttura dei
2011
trasporti
Passeggeri aerei
Aeroporti
117 milioni
45 (di cui 13 internazionali)
Rete stradale
Rete ferroviaria
338.326 km (di cui 2.010 km di autostrade)
9.642 km (di cui 872 km di linee AV)
Trasporto marittimo 310 milioni di tonnellate all'anno
Trasporto aereo
merci
2,25 milioni di tonnellate all'anno
Prezzi medi alla pompa, su scala nazionale, della benzina (31/12/2012):
Super 95 ott. Senza piombo
Diesel Agricolo
Euro Diesel
GPL
4,49TL
3,77TL
3,91TL
2,86TL
8.5.1.
Trasporto su gomma
La domanda di nuove e più moderne infrastrutture che rispondano alle
esigenze della crescente economia del Paese è pressante. Nel corso degli ultimi 10
anni sono stati realizzati progetti di restyling (raddoppio di corsia, potenziamento delle
aree di sosta e rifornimento, rimodernamento di svincoli e interscambi) dei più
importanti assi di comunicazione per un totale di 14.014 km, più che raddoppiando la
rete di strade a scorrimento veloce esistenti al 2002.
8.5.2.
Trasporto ferroviario
Nel settore ferroviario oltre al rimodernamento (sia pure gestito con lentezza)
della rete esistente, continua l'impegno dello Stato sul fronte delle linee ad Alta
Velocità
(Istanbul-Ankara
con
la
tratta
Eskişehir-Ankara
e
Ankara-Konya
già
operative; Ankara-Sivas in esecuzione e Ankara-Smirne in fase di studio).
Attualmente è in fase di completamento la tratta AV Eskişehir-Istanbul.
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8.5.3.
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Trasporto marittimo e fluviale
Il Ministero dei Trasporti turco ha dichiarato di voler aumentare l'attuale
capienza dei porti e delle marine situate sulle coste mediterranee (500.000 posti
barca) del 10% nel breve-medio termine e del 20% nel lungo termine. A questo scopo
sono in fase di studio progetti di implementazione delle marine, da realizzarsi in
modalità Build-Operate-Transfer (BOT). Sono state annunciate a marzo scorso gare
d'appalto per la costruzione delle marine di Tekirdağ, Isola di Avşa, Silivri (situate nel
Mar di Marmara), Yeni Foça (a pochi km a nord di Smirne) e Çeşme.
Le politiche di sviluppo del comparto marittimo sono nell'agenda del governo
Turco solo da pochi anni, tuttavia grazie alle caratteristiche geografiche e alle
potenzialità commerciali del Paese, esso garantisce delle dinamiche positive costanti
sul lungo periodo. L'obiettivo è includere i porti turchi nel sistema delle autostrade del
mare, progetto coordinato a livello europeo e destinato a far parte di una più ampia
catena logistica intermodale. Anche sul piano nazionale si è recentemente dato lo start
a linee di cabotaggio merci tra porti interni (settore finora inspiegabilmente
abbandonato). Fondamentale la scelta di includere nel programma di privatizzazione i
porti di Smirne (Egeo), İzmit (Area Industriale Istanbul-Kocaeli), İskenderun e Mersin
(porti di sbocco per le regioni centrali e orientali del Paese e del Nord Iraq, legati alla
costruzione del sistema autostradale che collegherà direttamente i porti ai confini con
Siria, Iraq e Iran) e Samsun (Mar Nero). Non mancano nuove realizzazioni, come ad
esempio la costruzione il Porto di Çandarlı (Smirne), progettato per diventare uno dei
dieci porti più grandi del mondo (8.000 ettari di superficie) e destinato a rivaleggiare
con il Pireo per il primo posto nel Mediterraneo per interscambio.
I progetti nel settore marittimo sono argomento prioritario del Ministero per lo
Sviluppo.
8.5.4.
Trasporto aereoù
Il trasporto aereo è in forte crescita, con la nascita negli ultimi anni di
numerosi operatori privati che si aggiungono agli esistenti, che vivono una fase di
ampliamento e consolidamento. Recentemente la compagnia di bandiera Turkish
Airlines (THY) ha avviato una stupefacente campagna di investimenti con l'apertura di
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numerose nuove tratte (numerosi anche i nuovi slot aperti in Italia9), l'acquisto di
nuovi aeromobili e il potenziamento del personale di terra e di volo. La particolare
collocazione geografica di Istanbul e le politiche della compagnia stanno spianando la
strada al progetto di riqualificare il primo aeroporto di Istanbul (Atatürk Airport) come
un hub per i voli a destinazione Medio e Lontano Oriente. Il potenziamento del
secondo scalo (Sabiha Gökçen Airport) e l'annunciata pianificazione di un terzo
(Hezarfen
Airport),
testimoniano
l'importanza
fondamentale
di
Istanbul
come
destinazione e hub di transito.
Attualmente il progetto esecutivo più rilevante in campo aeroportuale è il
Çukurova Airport, destinato a sostituire l'ormai insufficiente aeroporto di Adana per
servire la ricca e attiva regione (cotone, minerario, petrolchimico) di Çukurova sulla
costa mediterranea.
Questa la lista delle compagnie aeree turche:
Turkish Airlines
Ataturk Airport Building
Tel: (+90) 212 663 20 00
Web: www.thy.com.tr
Pegasus Airlines
Basin Ekspres Yolu No.2
Halkali - İstanbul
Tel: (+90) 212 693 97 77
Web: www.flypgs.com
Onur Air
Ataturk Havalimanı B Kapısı
Teknik Hangar Yanı
34149 Yeşilköy - İstanbul
Tel: (+90) 212 468 66 87
Web: www.onurair.com.tr
Atlasjet Airlines
9Oltre a Roma, Milano e Venezia, effettua voli di linea su Bologna, Torino, Genova,
Napoli.
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Yeşilyurt Mah. Eski Halkalı Yolu Alaçatı Evleri Yanı No. 5/B
34153 Florya - İstanbul
Tel: (+90) 212 663 20 00
Web: www.atlasjet.com
Sun Express
Mehmetçik Mah. Aspendos Bulv. Aspendos Iş Merkezi No. 63/1-2
07300 Antalya
Tel: (+90) 242 310 26 26
Web: www.sunexpress.com
8.5.5.
Operazioni doganali
Nella seguente tabella sono riportati i costi delle analisi di laboratorio delle
dogane turche.
C O S TI D E LLE AN ALIS I D I LABO RATO RIO D E LLE
D O G AN E TU RC HE / LIRE TU RC HE (IV A IN C LU S A)
a lim e nta ri
te ssile
m e ta lli, pie tra , m a te ria li di c ostruzione , c e ra m ic a , ve tro
c a rta
120 TL
60 TL
110 TL
50 TL
c him ic i, le g na m e , prodotti di le g no
110 TL
c a uc c iu' e pla stic a
100 TL
fa rm a c e utic i, a rtic oli fotog ra fic i e c ine m a tog ra fic i
40 TL
Presentazione di dichiarazioni doganali di Import/Export/Transito (tramite consulente
doganista): 200 - 250 TL.
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9.
Fiere ed esposizioni
9.1.
ENTI FIERISTICI
9.1.1.
Quali sono i principali enti fieristici del Paese?
CNR EXPO
Fuar Merkezi, 34149 Yeşilköy/İstanbul
Tel: (+90) 212 465 74 74 Fax: 212 465 74 76
Web: www.cnrexpo.com
HANNOVER MESSE INTERNATIONAL ISTANBUL
Büyükdere Cad. Şarlı Iş Merkezi No.103 B Blok K.5-6
34394 Mecidiyeköy - İstanbul
Tel: (+90) 212 334 69 00
Web: www.hmist.com.tr
INTERTEKS ULUSLARARASI FUARCILIK A.S.
Mim Kemal Öke Cad. No.10
34367 Nişantaşı - Istanbul
Tel: (+90) 212 225 09 20
Web: www.interteks.com
IZFAS
Sair Esref Bulvari No.50
35230 Kültürpark - Izmir
Tel: (+90) 232 497 10 00
Web: www.izfas.com.tr
NTSR FUAR VE GOSTERI HIZMETLERI LTD. STI.
Ekinciler Cad. Erturk Sok. No.5 K.3
34810 Kavacık - İstanbul
Tel: (+90) 216 425 63 00
Web: www.ntsr.com.tr
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TÜYAP
Tüyap Fuar ve Kongre Merkezi (Tuyap Fair Convention and Congress
Center)
E-5 Karayolu, Gürpınar Kavsagi
34522 Büyükçekmece - İstanbul
Tel: (+90) 212 867 11 00
Web: www.tuyap.com.tr
MEDYA FORCE FUARCILIK
Eski Büyükdere Cad. No.75
34394 Maslak - İstanbul
Tel: (+90) 212 346 26 26
Web: www.medyafors.com
GRUP MEDYA FUARCILIK LTD. STI.
Mecidiyeköy Iş Merkezi Şehit Ahmet Sok. No.4 K.4
80310 Mecidiyeköy - İstanbul
Tel: (+90) 212 267 36 26
Web: www.grupmedya.com.tr (solo in lingua turca)
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