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Elenco modifiche Accostiamoci a Geova

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Elenco modifiche Accostiamoci a Geova
ELENCO DELLE MODIFICHE AL LIBRO
ACCOSTIAMOCI A GEOVA
Legenda:
Giallo = Stampa 2012 e precedenti
Verde = Stampa dicembre 2013
CAPITOLO 1
pag. 8-12 par. 6-16
6
Inoltre quando Dio rivela il suo nome dobbiamo attenderci qualcosa di grandioso ed emozionante: ci invita
a conoscerlo. Desidera che facciamo la migliore scelta possibile nella nostra vita: quella di accostarci a lui.
Però non si è limitato a dirci il suo nome, ci ha insegnato cosa significa.
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Inoltre quando Dio rivela il suo nome dobbiamo attenderci qualcosa di grandioso ed emozionante: ci invita
a conoscerlo. Desidera che facciamo la migliore scelta possibile nella nostra vita: quella di accostarci a lui.
Però non si è limitato a dirci il suo nome, ci ha rivelato il tipo di persona che esso rappresenta.
7
Geova scelse il proprio nome, un nome ricco di significato. “Geova” alla lettera significa “Egli fa divenire”. In
effetti è lui che portò all’esistenza ogni cosa. Questo di per sé è un pensiero che incute timore reverenziale.
Ma il nome di Dio significa solo questo? Mosè evidentemente voleva saperne di più. In realtà il nome divino
non era nuovo. Veniva usato da secoli. Senz’altro, chiedendo il nome di Dio, Mosè chiedeva in merito alla
persona rappresentata dal nome. In realtà era come se dicesse: ‘Cosa posso dire di te al tuo popolo, gli
israeliti, che edifichi la loro fede in te, che li convinca che li libererai veramente?’
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Geova scelse il proprio nome, un nome ricco di significato. Si ritiene che “Geova” significhi “Egli fa
divenire”. Non c’è nessun altro come lui in tutto l’universo, perché ha portato all’esistenza ogni cosa e
realizza tutti i suoi propositi. Questo è un pensiero che incute timore reverenziale. Ma il nome di Dio significa
solo questo? Mosè evidentemente voleva saperne di più. Non era all’oscuro del fatto che Geova fosse il
Creatore e di quale fosse il suo nome. In realtà il nome divino non era nuovo. Veniva usato da secoli.
Senz’altro, chiedendo il nome di Dio, Mosè chiedeva in merito alla persona rappresentata dal nome. In realtà
era come se dicesse: ‘Cosa posso dire di te al tuo popolo, gli israeliti, che edifichi la loro fede in te, che li
convinca che li libererai veramente?’
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In risposta Geova spiegò il significato del suo nome. Disse a Mosè: “Io mostrerò d’essere ciò che mostrerò
d’essere”. (Esodo 3:14) Molte traduzioni della Bibbia dicono: “Io sono colui che sono”. Tuttavia l’accurata
versione della Traduzione del Nuovo Mondo indica che Dio non stava semplicemente affermando la propria
esistenza. Piuttosto stava insegnando a Mosè, e per estensione a tutti noi, ciò che comporta questo nome.
Geova avrebbe ‘mostrato di essere’, o avrebbe deciso di divenire, qualunque cosa occorresse per
adempiere le sue promesse. Una traduzione rende appropriatamente questo versetto: “Io diventerò tutto ciò
che vorrò”. Un esperto di ebraico biblico spiega la frase in questo modo: “Qualunque sia la situazione o la
necessità . . . , Dio ‘diventerà’ la soluzione di questa necessità”.
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In risposta Geova rivelò un aspetto affascinante della sua personalità, relativo al significato del suo nome.
Disse a Mosè: “Io mostrerò d’essere ciò che mostrerò d’essere”. (Esodo 3:14) Molte traduzioni della Bibbia
dicono: “Io sono colui che sono”. Tuttavia versioni accurate indicano che Dio non stava semplicemente
affermando la propria esistenza. Piuttosto stava insegnando a Mosè, e per estensione a tutti noi, che
avrebbe ‘mostrato di essere’, o avrebbe deciso di divenire, qualunque cosa occorresse per adempiere le sue
promesse. Una traduzione rende appropriatamente questo versetto: “Io diventerò tutto ciò che vorrò”. Un
esperto di ebraico biblico spiega la frase in questo modo: “Qualunque sia la situazione o la necessità . . . ,
Dio ‘diventerà’ la soluzione di questa necessità”.
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Cosa significava questo per gli israeliti? Qualunque ostacolo avessero incontrato, per quanto difficile
potesse essere la situazione in cui si sarebbero trovati, Geova Dio sarebbe diventato qualsiasi cosa
occorresse per liberarli dalla schiavitù e portarli nella Terra Promessa. Sicuramente questo nome ispirava
fiducia in lui. Può fare la stessa cosa per noi oggi. (Salmo 9:10) Perché?
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Cosa significava questo per gli israeliti? Qualunque ostacolo avessero incontrato, per quanto difficile
potesse essere la situazione in cui si sarebbero trovati, Geova Dio sarebbe diventato qualsiasi cosa
occorresse per liberarli dalla schiavitù e portarli nella Terra Promessa. Sicuramente questo nome ispirava
fiducia in lui. Può fare la stessa cosa per noi oggi. (Salmo 9:10) Perché?
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Così Dio ha fatto conoscere il suo nome, ne ha spiegato il significato e ha pure dimostrato di esserne
all’altezza. E’ indiscutibile che Dio vuole che lo conosciamo. Cosa faremo? Mosè voleva conoscere Dio.
Questo intenso desiderio determinò il corso della sua vita e lo fece essere molto vicino al suo Padre celeste.
(Numeri 12:6-8; Ebrei 11:27) Purtroppo pochi suoi contemporanei ebbero lo stesso desiderio. Quando Mosè
menzionò il nome di Geova al faraone, quel superbo monarca egiziano replicò: “Chi è Geova?” (Esodo 5:2) Il
faraone non voleva conoscere meglio Geova. Anzi mise cinicamente da parte l’Iddio di Israele
considerandolo poco importante, del tutto trascurabile. Questo atteggiamento oggi è molto comune e
impedisce di capire una delle verità più importanti: Geova è il Sovrano Signore.
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Così Dio ha fatto conoscere il suo nome, ha rivelato aspetti affascinanti relativi alla persona rappresentata
da quel nome e ha pure dimostrato che ciò che dice di sé corrisponde a verità. È indiscutibile che Dio vuole
che lo conosciamo. Cosa faremo? Mosè voleva conoscere Dio. Questo intenso desiderio determinò il corso
della sua vita e lo fece essere molto vicino al suo Padre celeste. (Numeri 12:6-8; Ebrei 11:27) Purtroppo
pochi suoi contemporanei ebbero lo stesso desiderio. Quando Mosè menzionò il nome di Geova al faraone,
quel superbo monarca egiziano replicò: “Chi è Geova?” (Esodo 5:2) Il faraone non voleva conoscere meglio
Geova. Anzi mise cinicamente da parte l’Iddio di Israele considerandolo poco importante, del tutto
trascurabile. Questo atteggiamento oggi è molto comune e impedisce di capire una delle verità più
importanti: Geova è il Sovrano Signore.
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Eppure qualcuno mette effettivamente in dubbio questo diritto, come fece il faraone. Il problema sta in
parte nel fatto che gli uomini danno troppa importanza a quello che vedono con i loro occhi. Noi non
possiamo vedere il Sovrano Signore. È un essere spirituale, invisibile agli occhi umani. (Giovanni 4:24)
Inoltre sarebbe fatale per un essere umano di carne e sangue trovarsi alla diretta presenza di Geova Dio. Lui
stesso disse a Mosè: “Tu non puoi vedere la mia faccia, perché nessun uomo può vedermi e vivere”. —
Esodo 33:20; Giovanni 1:18.
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Eppure qualcuno mette effettivamente in dubbio questo diritto, come fece il faraone. Il problema sta in
parte nel fatto che gli uomini danno troppa importanza a quello che vedono con i loro occhi. Noi non
possiamo vedere il Sovrano Signore. È un essere spirituale, invisibile agli occhi umani. (Giovanni 4:24)
Inoltre sarebbe fatale per un essere umano di carne e sangue trovarsi alla diretta presenza di Geova Dio. Lui
stesso disse a Mosè: “Tu non puoi vedere la mia faccia, perché nessun uomo può vedermi e vivere”. —
Esodo 33:20; Giovanni 1:18.
Pag. 8 [Domande per lo studio]
7. (a) Cosa significa alla lettera il nome di Dio? (b) In realtà cosa voleva sapere Mosè quando chiese a Dio
qual era il suo nome?
7. (a) Cosa si ritiene significhi il nome di Dio? (b) In realtà cosa voleva sapere Mosè quando chiese a Dio
qual era il suo nome?
CAPITOLO 3
pag. 32 par. 17
17
La santità di Geova dovrebbe farci sentire inferiori? La risposta, naturalmente, è sì. Dopo tutto, siamo
inferiori a Geova, e questa è una dichiarazione estremamente riduttiva. Questa consapevolezza dovrebbe
allontanarci da lui? Pensate alla reazione di Isaia quando sentì i cherubini proclamare la santità di Geova.
“Dicevo: ‘Guai a me! Poiché sono come ridotto al silenzio, perché sono un uomo impuro di labbra, e dimoro
fra un popolo impuro di labbra; poiché i miei occhi hanno visto il Re stesso, Geova degli eserciti!’” (Isaia 6:5)
L’infinita santità di Geova ricordò a Isaia quanto era peccaminoso e imperfetto. Inizialmente quell’uomo
fedele rimase sconvolto, ma Geova non lo lasciò in quello stato.
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La santità di Geova dovrebbe farci sentire inferiori? La risposta, naturalmente, è sì. Dopo tutto, siamo
inferiori a Geova, e questa è una dichiarazione estremamente riduttiva. Questa consapevolezza dovrebbe
allontanarci da lui? Pensate alla reazione di Isaia quando sentì i serafini proclamare la santità di Geova.
“Dicevo: ‘Guai a me! Poiché sono come ridotto al silenzio, perché sono un uomo impuro di labbra, e dimoro
fra un popolo impuro di labbra; poiché i miei occhi hanno visto il Re stesso, Geova degli eserciti!’” (Isaia 6:5)
L’infinita santità di Geova ricordò a Isaia quanto era peccaminoso e imperfetto. Inizialmente quell’uomo
fedele rimase sconvolto, ma Geova non lo lasciò in quello stato.
CAPITOLO 4
pag. 38 par. 4
4
La potenza di Geova è unica. Geremia 10:6 dice: “Non c’è nessuno simile a te, o Geova. Tu sei grande, e il
tuo nome è grande in potenza”. Notate che la potenza viene collegata con il nome di Geova. Ricordate:
questo nome significa “Egli fa divenire”. Cosa permette a Geova di divenire quello che vuole? Per prima
cosa, la potenza. Sì, la capacità di Geova di agire, di compiere la sua volontà, è illimitata. Questa potenza è
uno dei suoi attributi essenziali.
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La potenza di Geova è unica. Geremia 10:6 dice: “Non c’è nessuno simile a te, o Geova. Tu sei grande, e il
tuo nome è grande in potenza”. Notate che la potenza viene collegata con il nome di Geova. Come
ricorderete, questo nome evidentemente significa “Egli fa divenire”. Cosa permette a Geova di creare
qualunque cosa desideri e di divenire tutto quello che sceglie di divenire? Per prima cosa, la potenza. Sì, la
capacità di Geova di agire, di compiere la sua volontà, è illimitata. Questa potenza è uno dei suoi attributi
essenziali.
CAPITOLO 7
pag. 76 par. 21
21
Geova provvede qualcos’altro per proteggerci: opportuno cibo spirituale. Per aiutarci a trarre forza dalla
sua Parola, Geova ha incaricato “lo schiavo fedele e discreto” di dispensare cibo spirituale. Questa classe
dello schiavo fedele si serve di pubblicazioni stampate, fra cui le riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi!, e
anche di adunanze e assemblee per darci il “cibo a suo tempo”: quello di cui abbiamo bisogno, quando ne
abbiamo bisogno. (Matteo 24:45) Non vi è mai capitato di sentire qualcosa a un’adunanza cristiana, in un
commento, in un discorso o anche in una preghiera, che vi ha dato proprio la forza e l’incoraggiamento di cui
avevate bisogno? Un particolare articolo di una delle nostre riviste non ha mai influito sulla vostra vita?
Ricordiamoci che Geova provvede tutto questo per proteggerci spiritualmente.
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Geova provvede qualcos’altro per proteggerci: opportuno cibo spirituale. Per aiutarci a trarre forza dalla
sua Parola, Geova ha incaricato “lo schiavo fedele e discreto” di dispensare cibo spirituale. Questo schiavo
fedele si serve di pubblicazioni stampate, fra cui le riviste La Torre di Guardia e Svegliatevi!, e anche di
adunanze e assemblee per darci il “cibo a suo tempo”: quello di cui abbiamo bisogno, quando ne abbiamo
bisogno. (Matteo 24:45) Non vi è mai capitato di sentire qualcosa a un’adunanza cristiana, in un commento,
in un discorso o anche in una preghiera, che vi ha dato proprio la forza e l’incoraggiamento di cui avevate
bisogno? Un particolare articolo di una delle nostre riviste non ha mai influito sulla vostra vita? Ricordiamoci
che Geova provvede tutto questo per proteggerci spiritualmente.
CAPITOLO 8
pag. 79 par. 8
8
Poco dopo essere stato intronizzato nel Regno celeste nel 1914, Gesù rivolse l’attenzione ai bisogni
spirituali del fedele popolo di Dio sulla terra. Come nel 537 a.E.V. il conquistatore persiano Ciro aveva
liberato un rimanente di ebrei da Babilonia, così Gesù liberò un rimanente di israeliti spirituali, i suoi seguaci,
dall’influenza dell’odierna Babilonia, l’impero mondiale della falsa religione. (Romani 2:29; Rivelazione 18:15) Dal 1919 in poi la pura adorazione ha riavuto il giusto posto nella vita dei veri cristiani. (Malachia 3:1-5)
Da allora il suo popolo ha sempre adorato Geova nel suo tempio spirituale: la disposizione di Dio per la pura
adorazione. Perché questo è importante per noi oggi?
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Poco dopo essere stato intronizzato nel Regno celeste nel 1914, Gesù rivolse l’attenzione ai bisogni
spirituali del fedele popolo di Dio sulla terra. Come nel 537 a.E.V. il conquistatore persiano Ciro aveva
liberato un rimanente di ebrei da Babilonia, così Gesù liberò un rimanente di israeliti spirituali, i suoi seguaci,
dall’influenza dell’odierna Babilonia, l’impero mondiale della falsa religione. (Romani 2:29; Rivelazione 18:15) Dal 1919 in poi la pura adorazione ha riavuto il giusto posto nella vita dei veri cristiani. (Malachia 3:1-5)
Da allora il suo popolo ha sempre adorato Geova nel suo tempio spirituale purificato: la disposizione di Dio
per la pura adorazione. Perché questo è importante per noi oggi?
pag. 78 [Domande per lo studio]
6-8. (a) Qual è un tema ricorrente negli scritti dei profeti ebrei, e quale adempimento iniziale ebbero quelle
profezie? (b) Nei tempi moderni, in che modo il popolo di Dio ha assistito a un adempimento delle profezie
sulla restaurazione?
6-8. (a) Qual è un tema ricorrente negli scritti dei profeti ebrei, e quale adempimento iniziale ebbero quelle
profezie? (b) Nei tempi moderni, in che modo il popolo di Dio ha assistito a un adempimento di molte
profezie sulla restaurazione?
CAPITOLO 31
pag. 312-313 par. 9
9
Geova ci parla anche mediante “lo schiavo fedele e discreto”. Come predisse Gesù, una classe di cristiani
unti è stata incaricata di provvedere ‘cibo spirituale a suo tempo’ durante questi ultimi giorni difficili. (Matteo
24:45-47) Quando leggiamo le pubblicazioni preparate per aiutarci ad acquistare accurata conoscenza della
Bibbia e quando assistiamo alle adunanze e alle assemblee cristiane, siamo nutriti spiritualmente dalla
classe dello schiavo. Poiché è schiavo di Cristo, seguiamo saggiamente il consiglio di Gesù: “Prestate
attenzione a come ascoltate”. (Luca 8:18) Ascoltiamo attentamente perché riconosciamo che la classe dello
schiavo è un mezzo che Geova impiega per comunicare con noi.
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Geova ci parla anche mediante “lo schiavo fedele e discreto”. Come predisse Gesù, un piccolo gruppo di
uomini cristiani unti è stato incaricato di provvedere ‘cibo spirituale a suo tempo’ durante questi ultimi giorni
difficili. (Matteo 24:45-47) Quando leggiamo le pubblicazioni preparate per aiutarci ad acquistare accurata
conoscenza della Bibbia e quando assistiamo alle adunanze e alle assemblee cristiane, siamo nutriti
spiritualmente dalla classe dello schiavo. Poiché è schiavo di Cristo, seguiamo saggiamente il consiglio di
Gesù: “Prestate attenzione a come ascoltate”. (Luca 8:18) Ascoltiamo attentamente perché riconosciamo
che lo schiavo è un mezzo che Geova impiega per comunicare con noi.
CORREZIONI ORTOGRAFICHE
pag. 48 par. 3
Esaminiamone qualcun’altro più da vicino…
Esaminiamone qualcun altro più da vicino…
pag. 137 [riquadro]
Michea 6:6-8 In che modo questo passo biblico ci aiuta capire che non c’`e ragione di considerare gravose
le leggi di Geova?
Michea 6:6-8 In che modo questo passo biblico ci aiuta a capire che non c’`e ragione di considerare gravose
le leggi di Geova?
pag. 170 par. 6
Geova ha un’illimitato bagaglio di conoscenza.
Geova ha un illimitato bagaglio di conoscenza.
pag. 276 par. 15
Al contrario scorrerà ancora più abbondante durate il Regno millenario di Cristo.
Al contrario scorrerà ancora più abbondante durante il Regno millenario di Cristo.
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