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Orari delle Messe Veramente quest`Uomo era Figlio di Dio

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Orari delle Messe Veramente quest`Uomo era Figlio di Dio
Primo Piano
Domenica
delle Palme
so della Croce in funzione delle necessità
dell’annuncio della fede. Leggendo il Vangelo di Marco, lungo il corso di quest’anno
liturgico, abbiamo incominciato a lasciarci
guidare lungo
il cammino
della fede, la
fede pura, spogliata da ogni
orpello, per arrivare a credere l’Amore: nel
racconto della
Passione e della Risurrezione di Gesù,
tutti i fili narrativi del racconto precedente si riannodano, ma per arrivare ad una conclusione
paradossale che è la fuga e il silenzio pieno di
paura delle donne che pure lo avevano seguito
fino alla fine (16,8). Questo racconto costituisce
innegabilmente il punto culminante e quasi naturale del Vangelo: la fede in Gesù, Cristo, Figlio di Dio, la fede spiazzante di Marco, la Fede. La Liturgia ci fa leggere la Passione secondo Marco: la celebrazione liturgica ci coinvolge,
ci rende partecipi dell’evento centrale della storia, ci provoca nel profondo della nostra interiorità… Anche noi, come i testimoni del Vangelo,
siamo messi a contatto con Gesù: ci sono i discepoli che dormono, Giuda che lo consegna, il
sommo sacerdote che lo interroga, Pietro che lo
rinnega e poi piange amaramente, Pilato che lo
abbandona alla crocifissione, i soldati che lo deridono, i passanti che lo insultano, le donne che
osservano da lontano, Giuseppe d’Arimatea che
gli dà sepoltura e un centurione che lo riconosce Figlio di Dio. Sono tutte possibili relazioni
con Lui, anche per noi, oggi: con Lui che ci sta
di fronte, nella sua solitudine. E’ solo, abbandonato da tutti, abbandonato anche da Dio.
Il racconto della Passione è una pagina estremamente coinvolgente: chi la legge o l’ascolta,
soprattutto nella Liturgia, si espone ad un giudizio che lo fa discepolo del Signore, oppure lo
fa sentire responsabile della sua condanna.
Non si può contemplare la Passione senza esserne coinvolti: in modo particolare il Vangelo
di Marco ci provoca personalmente, ciascuno di
noi è chiamato a dare la propria risposta.
E’ necessario che ciascuno di noi legga personalmente, studi con estrema attenzione questo
racconto, così intenso e così ricco, dove l’umanità è messa totalmente a nudo di fronte a Lui,
l’Amore senza limite.
Possiamo, ora, fermare la nostra attenzione sul
momento culminante, la morte di Gesù:
Mc.15,33-41.
Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio Gesù
rimane solo in croce: venuta l’ora nella quale il
sole è più alto nel cielo, giunge inaspettata la
tenebra su tutta la terra. E’ il giorno di Dio di
cui ha parlato il profeta Amos (5,18-20; 8,9-10):
è il giorno nel quale il male è così grande, l’Amore sconfitto, tanto che tutto è finito. Per tre
ore, un tempo breve, tutto cade nell’oscurità, è
il ritorno al caos primordiale: Marco non dice
nulla di ciò che accade in questo spazio di tempo. Gesù è solo, in croce: sotto la croce ci sono
solo dei soldati, avversari. L’ora nona, l’ultima,
intensa ora di Gesù, è legata ad una parola
pronunciata in un grande grido che ne segna
l’intensità. Per sottolinearne l’autenticità, Marco la riporta in aramaico e poi la traduce in
Veramente
quest’Uomo era
Figlio di Dio
a Liturgia della domenica delle Palme
è incentrata sulla lettura del racconto
della Passione di Gesù, queste pagine
del Vangelo che la Chiesa considera come il suo tesoro da conservare, proteggere, conoscere ed interiorizzare con il maggior amore
possibile: si tratta del centro della fede cristiana. Quest’anno leggiamo il testo di Marco 14,115,47: si tratta di un lungo racconto, il più
omogeneo e il più rigorosamente costruito che
si trovi nel Vangelo di Marco. Gli esegeti ritengono che l’evangelista abbia utilizzato un racconto primitivo della Passione già ben strutturato, non finalizzato alla commemorazione liturgica annuale della morte di Gesù, quanto
piuttosto al fatto che la comunità primitiva ha
ben presto provato il desiderio di raccontare la
storia della Passione per affrontare il parados-
L
Orari delle Messe
Prefestive:
16.00: Clinica Città di Pavia.
16.30: S. Paolo (Dosso Verde).
17.00: S. Maria delle Grazie, S. Teodoro, S. Giovanni Domnarum,
S. Pietro, Spirito Santo, Mirabello.
17.30: San Giovanni Domnarum, Crocifisso, S. Michele,
S. Gervasio, Sacra Famiglia, SS. Salvatore, S. Lanfranco, Torre d'Isola,
S. Genesio, Clinica Maugeri (via Ferrata).
18.00: S.Francesco, Carmine, S. Luca, S. Luigi Orione, Borgo, S.
Alessandro, S. Carlo, S. Maria di Caravaggio, Scala.
18.30: S.Pietro in Ciel d'Oro, Cappella Sacro Cuore, Canepanova.
19.15: Policlinico.
21.00: S.Francesco.
Festive:
7.30: Canossiane (c.so Garibaldi).
7.45: Casottole.
8.00: S. Gervasio, SS. Salvatore, S. Lanfranco,
S. Maria delle Grazie, S. Carlo, S. Maria di Caravaggio.
8.15: Spirito Santo.
8.30: Carmine, Sacra Famiglia, S.Alessandro, Crocifisso,
Borgo, S. Luigi Orione, Clinica Neuro, Mirabello.
8.45: Clinica Morelli.
9.00: Carceri, Massaua di Torre d'Isola, S. Primo,
S. Pietro in Ciel d'Oro, S. Michele.
9.15: Cappella Sacro Cuore
9.30: S.Francesco, S. Genesio, S.Maria di Lourdes, S.Lazzaro,
Suore via Capsoni, Clinica Maugeri (via Ferrata)
S. Giovanni Domnarum messa secondo il rito di Pio V.
9.45: Spirito Santo, S. Giuseppe.
10.00: Cimitero, S.Maria di Caravaggio, S. Alessandro, S. Carlo,
Policlinico, S. Luigi Orione, Pertusati, Mirabello
S. Margherita. S. Maria delle Grazie, Ca' della Terra.
10.30: Cattedrale, S. Michele, Carmine, SS. Salvatore, Crocifisso,
Mirabello, Torre d'Isola.
11.00: S.Teodoro, S. Francesco, Sacra Famiglia, S. Primo, Borgo,
S. Gervasio, S. Lanfranco, S. Pietro, S. Maria della Scala,
Fossarmato, S. Pietro in Ciel d'Oro, S. Genesio.
11.15: Spirito Santo, S. Luigi Orione, Mirabello.
11.30: S. Maria di Caravaggio, S. Alessandro,
Canepanova, Policlinico.
12.00: Carmine, Cappella Sacro Cuore.
17.00: San Giovanni Domnarum, S.Pietro, Spirito Santo,
S. Maria delle Grazie.
17.30: S. Michele, S. Gervasio, Crocifisso, SS. Salvatore,
Sacra Famiglia, S. Lanfranco, S.Genesio.
18.00: S. Francesco, Carmine, S. Luca, Borgo,
S. Maria di Caravaggio, S. Alessandro, S. Carlo,
S. Luigi Orione, S. Teodoro.
18.30: S. Pietro in Ciel d'Oro, Canepanova.
19.00: S. Michele, Cappella Sacro Cuore.
19.15: Policlinico.
20.30: S. Gervasio.
21.00: Carmine.
Nomine
vescovili
Il vescovo mons. Giovanni
Giudici ha nominato don
Antonio Fattori amministratore parrocchiale delle
parrocchie di Marcignago e
Battuda.
Don Giovanni Vai, che ha
servito per sette anni come
parroco le comunità di Marcignago e Battuda, è stato
nominato collaboratore pastorale della parrocchia di
Binasco.
greco per continuarne l’effetto: “Dio mio, Dio
mio, perché mi hai abbandonato?”. E’ l’inizio
del Salmo 22: studi infiniti sono stati fatti dagli
esegeti su questa citazione del Salmo, preghiera, grido ultimo di Gesù. Enzo Bianchi riassume così: “Non è un grido di disperazione, ma
una confessione di fede, pur nella sofferenza
estrema, in colui che resta l’unica presenza cui
rivolgersi. Perché Dio lo ha abbandonato? Perché Dio lo ha separato da sé? Solo Dio può spiegarglielo, solo Dio può rispondere a questa domanda angosciata, nessun uomo, nessun consolatore, nessun ermeneuta! Gesù, gridando quel
“perché?” non contesta il cammino che il Padre
gli ha fatto percorrere, non si rifiuta di percorrerlo fino alla fine, ma richiede a Dio la rivelazione nel momento della morte, del faccia a faccia con Lui…Intorno a Lui c’è solo la “nientità”:
Dio lo ha realmente abbandonato in mano ai
peccatori, gli ha fatto assumere tutto il peccato
del mondo, che gli fa orrore e lo separa da Dio.
Dio lo abbandona, ma Gesù non abbandona
Dio: gridando con una forza che non è più umana l’inizio del Sal.22, fa di esso l’interpretazione
della sua esperienza, del suo itinerario dall’abbandono di Dio, all’attesa della risposta di Dio,
nell’abbandono in Lui. Gesù deve passare da
questo mondo al mondo nuovo, da solo, senza
Dio, patendo la “nientità”, ma non gridando nel
vuoto”. Il grido di Gesù, al culmine di tre ore
di attesa nelle tenebre, manifesta il dramma
dell’abbandono di Dio ma non si tratta di un
grido di disperazione: in una situazione di abbandono totale nella quale rimane intatta l’intensità drammatica, ( nessuna solitudine può
generare una sofferenza più grande di quella
del Figlio amato da Dio, abbandonato da Dio),
il grido diventa una preghiera. E’ il “perché?”
esistenziale della preghiera che si confronta
con l’assurdo, con un inimmaginabile abbandono. La ragione non può spiegare questa questione con una risposta speculativa: caratteristica propria di questo “perché?” è di rimanere
inspiegabile, restare per sempre una domanda.
L’ultima parola di Gesù, nel Vangelo di Marco
è l’ultima preghiera del “perché?”: qui Marco
vuole condurre il nostro cammino, il nostro incontro con Lui, alla ricerca del senso della vita,
della Verità, dell’Amore, di Dio. E’ il cammino
della “Fede”, spogliata di tutto per “Dio”.
L’ultima scena descritta da Marco sotto la croce, riguarda proprio “Dio”. Gesù mentre sperimenta l’abbandono di Dio lo prega: “Mio Dio,
mio Dio…” Ma quelli che stanno lì, pensano
che invochi Elia: c’è una certa ironia nel fatto
che questi testimoni non riescano a capire o si
rifiutino di riconoscere il nome di Dio citato
nelle Scritture. Gesù, colui che sta testimoniando la Scrittura, è oggetto di sarcasmo: la Scrittura non è capita da coloro ai quali era stata
donata. Il grido di Gesù non è impedito dall’ultimo atto di sarcasmo compiuto su di Lui: Marco non dice che Gesù muore, ma che Gesù “spira”, invitando così a non porre l’accento sulla
morte, ma sul “grido” di Gesù. Qui, tutto diventa nuovo: il velo del Tempio si spezza, il centurione proclama, avendo visto morire così Gesù:
“Veramente quest’uomo era Figlio di Dio”.
Il verbo “vedere” guida tutto questo brano: noi
siamo condotti a “vedere”. Vedere cosa? Gesù
solo, abbandonato da tutti, abbandonato da
quello che noi pensavamo che fosse dio, ma non
da Dio. Se abbiamo il coraggio di guardare la
Croce, gridare con Gesù la nostra solitudine e
credere l’Amore, allora vediamo Dio.
Gianfranco Poma
Santa Messa
in ricordo
di mons.
Giovanni Volta
Sabato 31 marzo nella Basilica di San Michele a Pavia, nella Santa Messa delle 17.30 i partecipanti alle
“Settimane Teologiche” del
Tonale ricorderanno monsignor Giovanni Volta, il vescovo emerito di Pavia
scomparso lo scorso 4 febbraio.
Tempo
di Quaresima
con il Meic
Il Meic (Movimento ecclesiale di impegno) propone
un nuovo incontro del Tempo di Quaresima, con le riflessioni di don Giulio Lunati. Martedì 3 aprile, alle
18 nel Seminario vescovile
di via Menocchio 26 a Pavia, don Giulio parlerà de
“Lo Spirito Santo nell’opera
giovannea”.
Reg. Trib. di Pavia n. 13 del 23.3.1950 - Sped. in abb. post.
Pubblicità max. 50% - Reg. DCSP/1/1/TX/5681/102/88/BU
ALESSANDRO REPOSSI Direttore Responsabile
[email protected]
• Redazione: Via Menocchio, 4
Tel. 0382.24736 - Fax 0382.301284
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Cell. 347.5743582
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dell’Unione
Stampa
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• Stampa: SIGRAF s.r.l. - Treviglio (BG)
ABBONAMENTO 2012: C.C.P. 12670279
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VENDITA DIRETTA
Nei giorni feriali (escluso il sabato)
dalle 8 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30
Venerdì, 30 marzo 2012
3
Agenda del Vescovo
Sabato 31 marzo
10.30 - Meditazione per l’UCID a Varese
17.00 - Intervento sulla Bosnia ad incontro
su pace e dialogo tra le religioni a Milano,
strutture del Villaggio Barona
21.00 - Veglia per la giornata mondiale della
gioventù in occasione della domenica delle
Palme, partendo da San Leonardo fino
a San Giacomo della Cerreta
Domenica 1 aprile
10.30 - Pontificale delle Palme al Carmine
Martedì 3 aprile
18.00 - Saluto ai commercialisti e operatori
del CAF presso la Sacra Famiglia
Mercoledì 4 aprile
Mattino - Udienze
21.00 - Partecipazione all’incontro
sulla comunicazione “Sul sentiero di Isaia”
con la presenza di Roberto Napoletano
presso il Collegio Santa Caterina
Giovedì 5 aprile
10.00 - Messa del Crisma al Carmine
18.00 - Messa “In Coena Domini” al Carmine
Venerdì 6 aprile
8.00 - Ufficio delle letture e lodi per il Venerdì
santo al Carmine
18.00 - Azione liturgica nella Passione
del Signore al Carmine
Sabato 7 aprile
8.00 - Ufficio delle letture e lodi per il Sabato
santo al Carmine
16.00 - Incontro con gli ospiti e parenti
del Reparto Comi e dell'Hospice al Santa
Margherita
21.00 - Veglia Pasquale
Domenica 8 aprile
10.30 - Pontificale di Pasqua al Carmine
17.30 - Vespri di Pasqua al Carmine
Quaresima alla Casa
del Giovane
Tutti i giovedì del tempo di Quaresima,
nella cappella della Resurrezione alla Casa del Giovane (in via Lomonaco 43) sono
in programma l’Adorazione Eucaristica,
dalle 8 alle 21, la Santa Messa alle 12 e la
Via Crucis alle 21. La Via Crucis intercomunitaria si terrà lunedì 2 aprile, alle 16,
in via Lomonaco. Un sacerdote della Comunità è disponibile tutti i venerdì dalle
11 alle 12 alla cappella della Resurrezione,
in via Lomonaco, per le confessioni. Oggi
(venerdì 30 marzo, ndr) alle 15, sempre alla cappella della Resurrezione si terrà un
incontro con don Marcellino Brivio sul tema “Perdono: cos’è”.
Lunedì 2 aprile
l’incontro dell’UCID
Lunedì 2 aprile, alle 21, la Sezione Pavese
dell' UCID nel suo mensile appuntamento
rifletterà su un argomento di straordinaria
attualità quale quella della dipendenza da
gioco. L'appuntamento è presso la Parrocchia del Crocifisso; l'incontro sarà guidato
dalla dottoressa Elena Costantino, del Servizio Dipendenze dell'ASL di Pavia.
Mons. Giudici parla
della Chiesa italiana
“La situazione attuale della Chiesa italiana”. Sarà questo il tema della riflessione del
vescovo Giovanni Giudici questa sera (venerdì 30 marzo, ndr) alle 19 all’Opera
Bianchi di via Menocchio 19 a Pavia, in un
incontro organizzato dal Comitato di San
Luca. Dopo l’intervento di Mons. Giudici, si
aprirà il confronto.
I giovedì di Santa Rita
Tutte le settimane, sino al prossimo 17
maggio, la basilica di San Pietro in Ciel
d’Oro ospita i “Giovedì di Santa Rita”: un’iniziativa per ricordare i 15 anni in cui Santa Rita portò la spina di Cristo sulla fronte,
diventando fedele discepola di Gesù fino alla croce. Il programma prevede alle 9 e alle
18.30 Santa Messa con omelia, preghiera a
Santa Rita per i malati e le famiglie, benedizione con la Reliquia della Santa.
Pellegrinaggio con
i frati agostiniani
I frati agostiniani di Pavia organizzano il
“Pellegrinaggio a Santa Rita”, tra l’8 e 10
giugno prossimi, che avrà come mete Loreto, Tolentino, Cascia e Gubbio. Per informazioni è possibile contattare Padre Giustino
(0382/303036 e 338/5812552)
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