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29-02-2016Solo l`8% degli italiani è riuscito a
COMUNICATO STAMPA
Solo l’8% degli italiani è riuscito a risparmiare di più, mentre
il 41% ha debito personale contro la media europea del 50%
Disponibili i risultati dell’Indagine Internazionale ING su come 15.000 consumatori in 15 Paesi
percepiscono il risparmio e il debito personale
Milano, 29 febbraio 2016 - Il “comfort netto” degli italiani si allinea con quello medio europeo. Se combinassimo in
un unico indicatore, il comfort netto, la soddisfazione per il risparmio (savings comfort) e il disagio per il debito
personale (debt discomfort), la posizione dell'Italia risulterebbe allineata alla media europea.
E’ quanto emerge dall’ultima Indagine Internazionale sul risparmio realizzata dal dipartimento di Consumer
Economics ING di Londra su un campione di 15 mila consumatori nei 13 Paesi europei in cui ING è presente (Turchia
inclusa), oltre a Stati Uniti e Australia. Lo studio si pone l’obiettivo di comprendere come gli individui percepiscano la
propria situazione finanziaria in relazione alle dimensioni del risparmio e del debito personale, definizione che include
prestiti personali, carte di credito, scoperto di conto corrente, prestiti da famigliari e credito al consumo, ma che esclude
i mutui.
L’Indagine rivela come gli italiani si confermino poco soddisfatti del proprio livello di risparmio, con il 17% degli
intervistati che si dichiara tale (ma era ancora meno al 15% un anno fa), sorpassati per pessimismo solo dai polacchi
(12% di pessimisti), contro una media europea del 26%, stabile rispetto ad un anno fa. A guidare la classifica, così come
lo scorso anno, l’Olanda dove ad essere soddisfatto è il 43%
degli intervistati (42% un anno fa).
Tabella 1 – Nella prima colonna la percentuale di chi si dice a
proprio agio con i risparmi (savings comfort). Nella seconda la
percentuale di chi si dice a disagio con il debito personal, mutui
esclusi (debt disconfort). Nella terza il delta tra i due valori,
detto comfort netto.
Non sorprende che i più soddisfatti siano in generale anche
coloro che durante l’anno passato sono riusciti ad
incrementare i propri risparmi. Solo l’8% degli italiani
infatti ha risparmiato di più nel corso del 2015, mentre il
34% riporta una diminuzione di risparmio ed il 31% lo
indica stabile.
Con un +1 il “comfort netto” italiano resta comunque
molto distante da quello registrato in Olanda, Lussemburgo
e Gran Bretagna, che guidano la classifica rispettivamente
con +28, +25 e +21.
COMUNICATO STAMPA
Se la capacità degli italiani di accumulare nuovo risparmio
appare ancora piuttosto limitata, solo il 41% ha tuttavia
debiti personali contro la media europea del 50%.
Comprensibile quindi che sia solo il 16% degli
intervistati a dichiararsi a disagio per il proprio livello
di indebitamento a fronte di un dato medio europeo del
25%.
Tabella 2 - Percentuale di individui che dichiarano di avere una
qualche forma di debito personale per paese.
Fra gli italiani che hanno visto crescere i risparmi, la
ragione più frequentemente citata (dal 43%) è l’aumento
del reddito regolare, mentre il 32% indica che l’aumento
sia frutto di una decisione deliberata. Le due ragioni più
frequentemente addotte da coloro che hanno invece visto i
propri risparmi diminuire, sono l’occorrenza di spese
inattese (40%) e la necessità di compensare il calo del
reddito (38%).
Le maggiori difficoltà dagli italiani ad accumulare
risparmi trovano riscontro nei comportamenti di spesa.
Se il consumatore medio europeo dichiara di aver
aumentato la spesa per otto categorie su dieci tra quelle
indagate dall’Indagine, gli italiani dichiarano invece un
incremento in tre sole categorie: cibo, mutui o affitti,
sanità. In calo invece la spesa per trasporti e arredamento della casa; una contrazione più netta interessa infine le spese
più voluttuarie come vacanze, tempo libero, abbigliamento e cura della persona ma anche - elemento interessante risparmi a fini pensionistici.
Tabella 3 - Percentuale di intervistati che si dichiarano
soddisfatti o molto soddisfatti dei propri risparmi
Sui risultati Italia commenta Paolo Pizzoli, Senior
Economist ING Bank Italia: “L'indagine sembra
confermare che la debole ripresa economica avviatasi nel
2015 ha avuto sinora una ricaduta ancora limitata sulla
capacità degli italiani di accumulare nuovo risparmio. In
un contesto di elevata incertezza, i consumatori hanno
mantenuto un atteggiamento prudente, probabilmente in
attesa di conferme sulla sostenibilità della ripresa
dell’occupazione. In assenza di pressioni al rialzo sul
fronte delle retribuzioni, l’occupazione resta la
determinante fondamentale del recupero del reddito
disponibile delle famiglie. Queste, che possono vantare un
livello di indebitamento relativamente basso, dovrebbero
continuare a beneficiare della maggior disponibilità ad
erogare credito da parte del sistema bancario, confermata
recentemente dalla Banca d’Italia”
COMUNICATO STAMPA
Profilo ING
ING è un’istituzione finanziaria globale di origine olandese che offre prodotti bancari in più di 40 Paesi, con oltre 34 milioni di clienti e oltre 52.000
dipendenti.
In Italia ING Bank è presente dal 1979 con la Divisione Wholesale Banking che offre servizi e finanziamenti a grandi imprese ed enti, e dal 2001 con
la Divisione Retail ING DIRECT, la banca diretta leader in Italia per numero di clienti (circa 1.000.000), la cui mission è quella di offrire a famiglie e
risparmiatori prodotti semplici e trasparenti a condizioni economiche competitive.
ING DIRECT propone oggi in Italia una gamma di prodotti mirata e completa: di pagamento, di risparmio, mutui, investimenti, assicurazione e
prestiti personali.
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