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Norma CEI 64-8: Fotovoltaico

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Norma CEI 64-8: Fotovoltaico
CONVEGNO TECNICO
MATERIALE DIDATTICO
CONVEGNO TECNICO
“NUOVE NORME CEI 64-8
E CEI EN 62305:
LE PRINCIPALI NOVITÀ”
Intervento:
Ing. Alberto Runfola
Responsabile Progettazione Impiantistica di
Vega Engineering
Vega Formazione S.r.l. – Centro Direzionale Terraglio 1 – Via Don Tosatto n.35/41 – 30174 Mestre (VE)
P.IVA e Cod.Fisc.03929800278
Tel. 041/3969013 – Fax 041/3969038 - www.vegaformazione.it
VEGA FORMAZIONE - Ing. Alberto Runfola
NORMA CEI 64-8
IImpianti
i ti elettrici
l tt i i utilizzatori
tili
t ia
tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata ed a
1500 V in corrente continua
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
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“Norma CEI 64-8: Ambienti a
maggior rischio in caso di incendio”
NORMA CEI 64-8
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VEGA FORMAZIONE - Ing. Alberto Runfola
CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Precisazione
Gli “ambienti a maggior rischio in caso di incendio”
sono luoghi che presentano in caso d’incendio un
rischio
i hi maggiore
i
di quello
ll che
h presentano
t
glili
ambienti ordinari pertanto vengono imposte
prescrizioni aggiuntive per realizzare gli impianti
elettrici
Le prescrizioni hanno il fine di ridurre al minimo
anche in questi ambienti la probabilità che ll’impianto
impianto
elettrico sia causa d’innesco e di propagazione di
incendi
NORMA CEI 64-8
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Definizioni
Carico d’incendio — Potenziale termico netto della totalità
dei materiali combustibili contenuti in uno spazio corretto in
parametri indicativi della p
partecipazione
p
alla
base ai p
combustione dei singoli materiali. Il carico di incendio è
espresso megajoule (MJ). Convenzionalmente 1 MJ è
assunto pari a 0,054 chilogrammi di legna equivalente. (D.M.
9 marzo 2007)
Carico d’incendio specifico — Carico di incendio riferito
all’unità di superficie
p
lorda,, in MJ/m2 ((D.M. 9 marzo 2007))
NORMA CEI 64-8
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CONVEGNO "NUOVE NORME CEI 64-8 E CEI EN 62305: LE PRINCIPALI NOVITA' " DEL 30/01/2013
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Definizioni
Compartimento antincendio — Parte della costruzione
organizzata per rispondere alle esigenze della sicurezza in
caso di incendio e delimitata da elementi costruttivi idonei a
garantire, sotto l’azione del fuoco e per un dato intervallo di
tempo, la capacità di compartimentazione. (D.M. 9 marzo
2007)
Classe di resistenza al fuoco (del compartimento) —
Intervallo di tempo espresso in minuti, definito in base al
carico di incendio specifico di progetto, durante il quale il
compartimento antincendio garantisce la capacità di
compartimentazione. (D.M. 9 marzo 2007)
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Definizioni
Carico d’incendio specifico di progetto — Carico d’incendio
specifico corretto in base ai parametri indicatori del rischio di
incendio del compartimento e dei fattori relativi alle misure di
protezione presenti. Esso costituisce la grandezza di riferimento
per le valutazioni della resistenza al fuoco delle costruzioni
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Generalità
Il rischio relativo all’incendio dipende dalla probabilità
che esso si verifichi e dall’entità del danno conseguente
per le persone,
persone per gli animali e per le cose.
cose
L’individuazione degli ambienti a maggior rischio in caso
d’incendio non rientra nello scopo della norma CEI 64-8
Servono considerazioni preliminari nel più vasto ambito
della valutazione dei rischi e della p
prevenzione incendi,,
a monte del progetto elettrico
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Generalità
In generale gli ambienti dove si svolgono le attività
elencate nel DPR 151/2011 (in particolare nell’Allegato I “elenco
delle attività soggette
gg
alle visite e ai controlli di p
prevenzione incendi”)) sono
considerati ambienti a maggior rischio in caso di
incendio e gli ambienti dove non si svolgono le attività
elencate nel DPR 151/2011 non sono ambienti a
maggior rischio in caso di incendio
NOTA Il D.M. 10-03-1998 definisce tre livelli di rischio
d’incendio:
d
incendio: ELEVATO,
ELEVATO MEDIO,
MEDIO BASSO; ai fini della norma
CEI 64-8, in genere sono considerati a maggior rischio in
caso d’incendio gli ambienti con livello di rischio almeno
MEDIO, v. al riguardo anche il D.M. 10 marzo 1998
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Classificazione degli ambienti
La Norma CEI 64-8 considera “Ambienti a maggior
rischio in caso di incendio
incendio” ((“MARCI”)
MARCI ) tre categorie
di ambienti:
Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio
per l’elevata densità di affollamento o per
ll’elevato
elevato tempo di sfollamento in caso di
incendio o per l’elevato danno ad animali e cose
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Rientrano in questo caso ad esempio gli ospedali, le
carceri, i locali sotterranei frequentati dal pubblico
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio in
quanto aventi strutture portanti combustibili
Rientrano in questi ambienti gli edifici
i t
interamente
t
i
in
l
legno
senza particolari
ti l i
antincendio, come ad esempio le baite
costruiti
requisiti
i iti
NOTA Un edificio con strutture non combustibili come per es.
in muratura o calcestruzzo con le sole travi in legno, non
rientra tra gli edifici previsti in questa categoria di ambienti.
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio
per la presenza di materiale infiammabile o
combustibile in lavorazione, convogliamento,
manipolazione o deposito di detti materiali
Possono essere considerati ambienti a maggior rischio in
caso d’incendio per la presenza di materiale infiammabile o
combustibile gli ambienti nei quali avviene la lavorazione, il
convogliamento, la manipolazione o il deposito di detti
materiali quando il carico d’incendio specifico di progetto è
materiali,
superiore a 450 MJ/m2, 450*0,054 = 24,30 kg legna equivalente / m2
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CEI 64-8 Ambienti “MARCI” confronto con CEI 64-8 2007
Nella precedente edizione della norma CEI 64-8 la
“quantità di materiale combustibile ….” era
considerata “notevole” quando la classe del
compartimento antincendio era ≥ 30
Il metodo di calcolo della classe del compartimento
antincendio era definito dalla circolare 91/1961 …
che considerava il carico d’incendio “q”, tenendo
conto di un coefficiente di riduzione “k” basato su
dc d
di valutazione
a uta o e de
del rischio
sc o
indici
Se il prodotto kq >15 kg LEGNA
compartimento era di classe 30
2
EQUIVALENTE / m
il
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CEI 64-8 Ambienti “MARCI” confronto con CEI 64-8 2007
Il DM 9/3/2007 che ha sostituito la circolare
91/1961, invece considera il carico d’incendio
specifico di progetto qf,d , che tiene conto degli
indicatori di rischio e delle misure di protezione
(esempi di misure di protezione indicate nel decreto
sono i sistemi automatici di rivelazione,
segnalazione e allarme incendio)
Secondo la nuova edizione della norma CEI 64-8 la
q
di materiale combustibile ….” viene
“quantità
considerata “notevole” quando il carico d’incendio
specifico di progetto è superiore a 450 MJ/m2
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CEI 64-8 Ambienti “MARCI” confronto con CEI 64-8 2007
Relazione tra i carichi d’incendio specifici di
progetto e le classi dei compartimento antincendio
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CEI 64-8 Ambienti “MARCI” confronto con CEI 64-8 2007
il limite di 277 MJ/m2 passa a 450 MJ/m2
Norma
CEI 64/8
Ambiente “MARCIO”
MARCIO per quantità
di materiale combustibile …
.. “corrispondente
corrispondente
a”
VI edizione
k q > 15 kg legna equivalente /m2
277,78 MJ/m2
VII edizione
qf,d > 24,30 kg legna equivalente / m2
qf,d > 450 MJ/m2
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Commento: nel caso l’ambiente sia anche un luogo
con pericolo di esplosione
Per gli ambienti dove sono presenti materiali esplosivi, fluidi
infiammabili, polveri infiammabili, od anche liquidi
infiammabili o combustibili soggetti a lavorazione,
convogliamento, manipolazione o deposito con modalità tali
da consentire il loro contatto con l’aria ambiente a
t
temperature
t
ugualili o superiori
i i a quella
ll d’infiammabilità
d’i fi
bilità
[diminuita di 5 K], devono essere rispettate le prescrizioni
delle Norme del CT 31
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Centrali termiche a gasolio
È stato soppresso l’allegato B della sezione 751 della norma
CEI 64-8 “Criteri per l’individuazione degli ambienti a maggior rischio in
caso d’incendio per la presenza di materiale infiammabile o combustibile
in lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito di detti
materiali”
Rammentiamo che l’allegato in questione ipotizzava una
perdita dalla tubazione di gasolio e definiva i tempi per
chiudere la valvola di intercettazione.
Le centrali termiche a gasolio diventano luoghi ordinari,
ordinari
salvo dimostrare che il carico d’incendio specifico di progetto
supera 450 MJ/m2
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Criteri di esecuzione degli impianti elettrici negli
ambienti a maggior rischio in caso d’incendio
Ai fini della protezione contro l’incendio, gli impianti
elettrici devono essere conformi alle prescrizioni
integrative seguenti
Quando in un ambiente sussistono le condizioni per
ricadere in più di un gruppo di ambiente tra quelli
descritti, le prescrizioni integrative seguenti per gli
impianti elettrici si sommano
I gradi di protezione IP precisati di seguito (escluse
indicazioni per le condutture) devono venire rispettati
anche se l’apparecchiatura è alimentata da circuiti SELV
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Prescrizioni comuni di protezione contro l’incendio
per i componenti elettrici escluse le condutture
Le seguenti misure vanno adottate in tutti i 3 gruppi di
ambienti descritti precedentemente
I componenti elettrici devono essere limitati a quelli
necessari per l’uso degli ambienti stessi, fatta eccezione
per le condutture, le quali possono anche transitare.
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Prescrizioni comuni di protezione contro l’incendio
per i componenti elettrici escluse le condutture
Negli ambienti nei quali è consentito l’accesso e la
presenza del pubblico, i dispositivi di manovra, controllo
e protezione, fatta eccezione per quelli destinati a
facilitare l’evacuazione, devono essere posti in luogo a
disposizione esclusiva del personale addetto o posti
entro involucri apribili con chiave o attrezzo.
attrezzo (ad esempio
quadri elettrici collocati in locali dedicati e non
accessibili)
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Prescrizioni comuni di protezione contro
l’incendio per i componenti elettrici escluse le
condutture
Omissis
….
ai componenti elettrici applicati in vista (a parete o a
soffitto) per i quali non esistono le relative norme CEI di
prodotto, si applicano i criteri di prova e i limiti di cui alla
Sezione 422, Commenti, assumendo per la prova al filo
incandescente 650 °C anziché 550 °C
La prova del filo incandescente simula l’effetto di
sollecitazioni termiche che potrebbero avere origine
da fonti di calore, quali ad es. elementi incandescenti
o resistori sovraccaricati, per brevi periodi, al fine di
valutare i rischi di incendio mediante una tecnica di
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simulazione.
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Prescrizioni comuni di protezione contro l’incendio
per i componenti elettrici escluse le condutture
Gli apparecchi d’illuminazione devono essere mantenuti ad
adeguata
d
t distanza
di t
d li oggetti
dagli
tti illuminati,
ill i ti se questi
ti ultimi
lti i
sono combustibili. Salvo diversamente indicato dal
costruttore, per i faretti e i piccoli proiettori tale distanza
deve essere almeno:
• 0,5 m: fino a 100 W;
• 0,8
, m: da 100 a 300 W;;
• 1 m: da 300 a 500 W;
• > 500 W possono essere necessarie distanze maggiori
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Prescrizioni comuni di protezione
contro l’incendio per le condutture
Le seguenti misure vanno adottate in
gruppi
pp di ambienti descritti
tutti i 3 g
precedentemente
Generalmente i fattori che causano incendi nelle condutture
elettriche sono: cortocircuiti, riscaldamenti, contatti elettrici e
coinvolgimento delle condutture stesse in incendi; pertanto,
esse devono essere realizzate in modo da non essere né
causa d’innesco né causa di propagazione di incendi
indipendentemente dai fattori elettrici e/o fisici che li hanno
causati. Allora ……
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Prescrizioni comuni di protezione contro l’incendio
per le condutture
Le condutture che attraversano questi luoghi, ma che non
sono destinate
d ti t all’alimentazione
ll’ li
t i
elettrica
l tt i
all loro
l
i t
interno,
non devono avere connessioni lungo il percorso all’interno
di questi luoghi a meno che le connessioni siano poste in
involucri che soddisfino la prova contro il fuoco (come
definita nelle relative norme di prodotto).
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Prescrizioni comuni di protezione contro l’incendio
per le condutture
È vietato l’uso dei conduttori PEN (TN-C); la prescrizione
non è valida
lid per le
l condutture
d tt
che
h transitano
t
it
soltanto.
lt t
Le condutture elettriche che attraversano le vie d’uscita di
sicurezza non devono costituire ostacolo al deflusso delle
persone e preferibilmente non essere a portata di mano;
comunque, se a portata di mano, devono essere poste
entro involucri o dietro barriere che non creino intralci al
deflusso e che costituiscano una buona protezione contro i
danneggiamenti
meccanici
prevedibili
durante
l’evacuazione.
NORMA CEI 64-8
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Prescrizioni comuni di protezione contro l’incendio
per le condutture
I conduttori dei circuiti in c.a. devono essere disposti in
modo
d da
d evitare
it
pericolosi
i l i riscaldamenti
i
ld
ti delle
d ll partiti
metalliche adiacenti per effetto induttivo, particolarmente
quando si usano cavi unipolari
I conduttori e i cavi unipolari in c. a. installati entro involucri di
materiale ferromagnetico devono essere disposti in modo che
i conduttori di ciascun circuito siano contenuti nello stesso
involucro.
Cavi unipolari armati con fili di acciaio o nastro di acciaio non
devono essere utilizzati per circuiti in corrente alternata
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Tipi di condutture ammessi
Le condutture (comprese quelle che transitano soltanto)
devono essere realizzate in uno dei modi indicati qui di
seguito
g
in a),
) b),
) c):
)
a1) condutture di qualsiasi tipo incassate in strutture non
combustibili;
a2) condutture realizzate con cavi in tubi protettivi metallici o
involucri metallici, entrambi con grado di protezione almeno
IP4X;
a3) condutture realizzate con cavi ad isolamento minerale aventi
la guaina tubolare metallica continua senza saldatura con
funzione di conduttore di protezione sprovvisti all’esterno di
guaina non metallica
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Tipi di condutture ammessi
b1) condutture realizzate con cavi multipolari muniti di
conduttore di protezione concentrico, o di una guaina
metallica, o di un’armatura, aventi caratteristiche tali da
poter svolgere la funzione di conduttore di protezione;
b2) condutture realizzate con cavi ad isolamento minerale
aventi la guaina tubolare metallica continua senza
saldatura con funzione di conduttore di protezione provvisti
all’esterno di guaina non metallica;
b3) condutture realizzate con cavi aventi schermi sulle
singole anime o sull’insieme delle anime con caratteristiche
tali da poter svolgere la funzione di conduttore di
protezione.
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Tipi di condutture ammessi
c1) condutture diverse da quelle in a) e b), realizzate con
cavi multipolari provvisti di conduttore di protezione;
c2) condutture realizzate con cavi unipolari o multipolari
sprovvisti di conduttore di protezione, contenuti in tubi
protettivi metallici o involucri metallici, senza particolare
grado di protezione incluse le passerelle continue
forate o a filo; in questo caso la funzione di conduttore di
protezione p
p
può essere svolta dai tubi o involucri stessi o
da un conduttore (nudo o isolato) contenuto in ciascuno
di essi;
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Tipi di condutture ammessi
c3) condutture realizzate con cavi unipolari o multipolari
sprovvisti di conduttore di protezione, contenuti in tubi
protettivi o involucri, entrambi:
• costruiti con materiali isolanti;
• installati in vista (non incassati);
• con grado di protezione almeno IP4X.
NOTA 1 L’utilizzo di un conduttore di protezione nudo contenuto in ciascun tubo o
involucro rappresenta una cautela addizionale.
Nella NOTA 2 si indica che la NOTA 1 diventa obbligatoria quando i tubi protettivi
sono all’interno di strutture combustibili (ad esempio pannelli in legno sandwich con
coibente).
c4) binari elettrificati e condotti sbarre con grado di
protezione almeno IP4X.
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Protezione delle condutture elettriche
I dispositivi di protezione contro le sovracorrenti
de ono essere installati all’origine dei circuiti;
devono
circ iti sia di
quelli che attraversano i luoghi in esame, sia quelli
che si originano nei luoghi stessi (anche per
alimentare apparecchi utilizzatori contenuti nel
luogo a maggior rischio in caso di incendio).
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Protezione delle condutture elettriche
Per le condutture di tipo c), i circuiti devono essere
protetti, oltre che con le protezioni generali in uno dei
modi
di seguenti.
ti
a) Nei sistemi TT e TN con dispositivo a corrente
differenziale avente corrente nominale d’intervento non
superiore a 300 mA anche ad intervento ritardato
quando i guasti resistivi possano innescare un incendio,
per esempio per riscaldamento a soffitto con elementi a
pellicola riscaldante, la corrente differenziale nominale
deve essere Idn=30 mA
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
CONVEGNO "NUOVE NORME CEI 64-8 E CEI EN 62305: LE PRINCIPALI NOVITA' " DEL 30/01/2013
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18
VEGA FORMAZIONE - Ing. Alberto Runfola
CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Protezione delle condutture elettriche
quando non sia possibile, per esempio per necessità di
continuità di servizio, proteggere i circuiti di distribuzione
con dispositivo a corrente differenziale avente corrente
differenziale non superiore a 300 mA, anche ad
intervento ritardato, si può ricorrere, in alternativa, all’uso
di un dispositivo differenziale con corrente differenziale
non superiore a 1 A ad intervento ritardato.
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
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CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Protezione delle condutture elettriche
b) Nei sistemi IT con dispositivo che rileva con continuità
le correnti di dispersione verso terra e provoca l’apertura
automatica del circuito quando si manifesta un
decadimento d’isolamento; tuttavia, quando ciò non sia
possibile, per es. per necessità di continuità di servizio, il
dispositivo di cui sopra può azionare un allarme ottico ed
acustico invece di provocare l’apertura del circuito;
adeguate
g
istruzioni devono essere date affinché,, in caso
di primo guasto, sia effettuata l’apertura manuale il più
presto possibile.
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
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19
VEGA FORMAZIONE - Ing. Alberto Runfola
CEI 64-8 Parte 7 – Sezione 751 – Ambienti “MARCI”
Protezione delle condutture elettriche
Sono escluse dalle prescrizioni a) e b) appena
descritte le condutture:
• facenti parte di circuiti di sicurezza;
• racchiuse in involucri con grado di protezione
almeno IP4X, ad eccezione del tratto finale uscente
dall’involucro per il necessario collegamento
all’apparecchio
ll’
hi utilizzatore
tili
t
(
(queste
t sono ad
d esempio
i
utilizzatori collegati ad un condotto sbarra)
(condutture tipo c3 e c4).
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
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“Norma CEI 64-8: Fotovoltaico”
NORMA CEI 64-8
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CEI 64-8 Sezione 712 – Sistemi fotovoltaici (PV) di alimentazione
Collegamento dell’impianto fotovoltaico
È stato soppresso l’articolo 712.413.1.1.1.1 che
p
di collegare
g
l’impianto
p
fotovoltaico a monte
imponeva
…… citando testualmente:
“Sul lato c.a., il cavo di alimentazione PV deve
essere collegato sul lato a monte del dispositivo di
protezione previsto per l’interruzione automatica della
alimentazione dei circuiti alimentanti apparecchi
utilizzatori”
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
41
CEI 64-8 Sezione 712 – Sistemi fotovoltaici (PV) di alimentazione
Collegamento dell’impianto fotovoltaico
Questa prescrizione era molto limitativa specialmente
protezione differenziale
tutte le volte che la p
dell’impianto era posta immediatamente a valle del
contatore, in posizione periferica (ad esempio sul
confine di proprietà).
Inoltre i vantaggi per la sicurezza risultavano
trascurabili
NORMA CEI 64-8
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CEI 64-8 0-0 D61
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CEI 64-8 Sezione 712 – Sistemi fotovoltaici (PV) di alimentazione
Collegamento dell’impianto fotovoltaico
Pertanto il progettista dell’impianto fotovoltaico
quale soluzione impiantistica
p
adottare,,
valuterà q
naturalmente nel rispetto della regola d’arte (ad
esempio deve essere garantita la protezione dai contatti
indiretti)
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
43
CEI 64-8 e CEI 0-21 INTERRUTTORE GENERALE
L’interruttore generale dell’impianto di produzione, da
g
non confondere con l’eventuale interruttore generale
dell’intero impianto, può essere costituito da uno dei
dispositivi generali di linea DGL ammessi dalla
norma CEI 0-21.
Ora possono essere utilizzati, al posto del
dispositivo generale d’utenza,
d utenza,
3 dispositivi generali di linea
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
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Dispositivo Generale di Linea
Esempio: casa, box, fotovoltaico
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
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Dispositivo Generale di Linea (DGL)
Il collegamento in parallelo dei DGL non può
venir fatto direttamente sul contatore ma in
apposito punto di derivazione posto a valle del
contatore.
Le definizioni di Dispositivo Generale di Linea e
Dispositivo Generale sono le seguenti:
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
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Dispositivo Generale di Linea (DGL)
Apparecchiatura di protezione, manovra e
sezionamento al termine del cavo di collegamento la
cui apertura assicura la separazione di una linea
dell’utente dalla rete.
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
47
Dispositivo Generale di Utente (DG)
Apparecchiatura di protezione, manovra e
p
assicura la
sezionamento la cui apertura
separazione dell’intero impianto dell’Utente dalla rete
Nel caso di impianto che presenti un’unica linea di
alimentazione (all’estremità del cavo di
collegamento) il DG è unico e coincide con il DGL; in
caso di più linee di alimentazione (all’estremità
(all estremità del
cavo di collegamento) il DG può consistere
nell’insieme dei DGL
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
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Dispositivo Generale di Utente (DG) e di Linea (DGL)
Il tratto di cavo che collega il Punto di Consegna del
distributore al/ai dispositivi di linea prende il nome di
cavo di collegamento
È ammesso un solo conduttore per ogni morsetto del
contatore, vedere figura seguente
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
49
Dispositivo Generale di Utente (DG) e di Linea (DGL)
Protezione del cavo di collegamento
Salvo cavi di collegamento posati nei luoghi a maggior
rischio in caso di incendio,
incendio la protezione contro
sovraccarico può essere svolta dai dispositivi posti a
valle del medesimo cavo (DG, ovvero DGL, in numero non
superiore a tre).
Portata del cavo di collegamento >=
somma delle correnti nominali dei 3
DGL o del DG
NORMA CEI 64-8
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Dispositivo Generale di Utente (DG) e di Linea (DGL)
Protezione del cavo di collegamento
La protezione contro il cortocircuito del cavo di
collegamento
g
può essere omessa se sono verificate tutte
p
le condizioni di cui all’art. 473.2.2.1 della Norma CEI 64-8;
in particolare, il cavo di collegamento:
- deve avere una lunghezza non superiore a 3 m;
- deve essere installato in modo da ridurre al minimo il
rischio di cortocircuito;
- non deve essere posto in vicinanza di materiale
combustibile né in impianti situati in luoghi a maggior
rischio in caso di incendio o con pericolo di esplosione.
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
51
Dispositivo Generale di Utente (DG) e di Linea (DGL)
Protezione del cavo di collegamento
In alternativa alla soluzione precedente,
precedente le caratteristiche
del cavo devono essere coordinate con quelle
dell’interruttore automatico del contatore (qualora tale
dispositivo sia presente), secondo quanto previsto dall’art.
434.3.2 della Norma CEI 64-8.
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
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VEGA FORMAZIONE - Ing. Alberto Runfola
Dispositivo Generale di Utente (DG) e di Linea (DGL)
Protezione del cavo di collegamento
Cautelativamente un cablaggio effettuato con conduttori
da 6 mm2 per consegne monofasi e da 10 mm2 per
consegne trifasi verifica la condizioni per la protezione dal
cortocircuito (I2t) ≤ K2S2
Fornitura
Corrente di
cortocircuito
Sezione del
cavo di
collegamento
Monofase
6 kA
6 mm2
Trifase
10 kA
10 mm2
Tipo di
isolamento del
cavo
K2S2
I2t
PVC
476.100 A2s
EPR
736.164 A2s
PVC
1.322.500 A2s
EPR
2.044.164 A2s
360.000 A2s
1.000.000 A2s
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
53
SI
Cavo di collegamento in
luogo a maggior rischio
in caso di Incendio
NO
Fornitura non limitata
Fornitura limitata
(interruttore automatico)
I2t ≤ K2S2
NO
SI
Cavo di collegamento
vicino a sostanze
combustibili
SI
NO
NO
Cavo di collegamento
installato in modo da
ridurre il rischio di
cortocircuito
SI
NORMA CEI 64-8
Installare DG/3DGL subito
Vega Formazione
a valle del contatore
CEI 64-8 0-0 D61
Si può installare DG/3DGL entro
3 m dal contatore
Si può installare DG/3DGL a
54
qualsiasi distanza dal contatore
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Dispositivo Generale di Utente (DG) e di Linea (DGL)
Protezione contro i contatti indiretti e
sezionamento del cavo di collegamento
Il cavo di collegamento deve far parte di una conduttura
che non presenti masse.
L’interruttore automatico, o di manovra, qualora presente
nel contatore ed accessibile all’Utente, può essere inoltre
utilizzato per il sezionamento dell’impianto utilizzatore,
anche se il Distributore non è tenuto a garantire
l’efficienza di tale dispositivo.
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
55
Dispositivo Generale di Utente (DG) e di Linea (DGL)
Protezione contro i contatti indiretti
È opportuno che siano isolanti anche il quadro di
contatore ed anche quello utente, altrimenti sono da
utilizzare protezioni differenziali contro i contatti indiretti
In un condominio dove nel quadro contatori sono installati
molti magnetotermici differenziali, il quadro deve essere
i l t per evitare
isolante
it
che
h un guasto
t a monte
t di una delle
d ll
protezione mandi in tensione tutto l’impianto di terra
condominiale.
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
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“Norma CEI 64-8: Effetto delle
correnti armoniche”
NORMA CEI 64-8
CEI 64-8 Parte 5 – Effetto delle correnti armoniche”
Effetto delle correnti armoniche sui
dimensionamenti elettrici
La corrente nel neutro di un sistema trifase
equilibrato è dovuta alle correnti di fase aventi un
contenuto armonico che non si annulla nel neutro.
L’armonica più significativa che non si annulla nel
neutro è generalmente la terza armonica. La corrente
di neutro dovuta alla terza armonica può superare la
q
di esercizio. In tal caso,,
corrente di fase a frequenza
la corrente di neutro avrà un effetto significativo
sulla portata dei cavi.
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
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VEGA FORMAZIONE - Ing. Alberto Runfola
CEI 64-8 Parte 5 – Effetto delle correnti armoniche”
Effetto delle correnti armoniche sui
dimensionamenti elettrici
A tal proposito è stata aggiunto un allegato 52A
Effetto delle correnti armoniche sui sistemi trifase
“Effetto
equilibrati” in cui si analizza come dimensionare il
conduttore di neutro in funzione del contenuto
armonico (di terza armonica) delle correnti di fase.
Bisogna tener conto che le componenti di terza
armonica nelle fasi si sommano come si può vedere
nella figura seguente
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
CEI 64-8 0-0 D61
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CEI 64-8 Parte 5 – Effetto delle correnti armoniche”
Effetto delle correnti armoniche sui
dimensionamenti elettrici
NORMA CEI 64-8
Vega Formazione
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VEGA FORMAZIONE - Ing. Alberto Runfola
CEI 64-8 Parte 5 – Effetto delle correnti armoniche”
La norma differenzia il contenuto della terza
armonica e i relativi dimensionamenti elettrici nel
seguente modo:
Contenuto della
terza armonica della
corrente di fase [%]
Sezione del neutro
Scelta della sezione dei cavi
multipolari
0 ÷ 15
50 % della sezione di
fase per sezioni di fase
maggiori 16 mm2
Basata sulla corrente di fase
15 ÷ 33
100 % della sezione di
fase
Basata sulla corrente di fase
33 ÷ 45
100 % Sezione di fase
Basata sulla corrente di neutro
> 45
100 % Sezione di fase
Basata sulla corrente di neutro
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Tel. 041/3969013 Fax 041/3969038
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