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il fuoriclasse - Umbertide Turismo

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il fuoriclasse - Umbertide Turismo
IL FUORICLASSE: PAROLA ALLA REDAZIONE
S
ono ormai cinque anni consecutivi che le scuole di Pierantonio
(Infanzia, Primaria e Secondaria di
primo grado) lavorano in rete per la
realizzazione del Progetto Continuità.
Da due anni il progetto prevede la pubblicazione del giornalino “IL FUORICLASSE”. Nonostante i tagli del
Governo alla Scuola Pubblica, gli insegnanti hanno voluto portare avanti
un’esperienza significativa per bambini e ragazzi che vivono nella stessa
unità territoriale e vogliono garantire
il diritto di poter esprimere la propria
creatività e i loro “modi”di sentire e vivere la quotidianità all’interno dei tre
diversi ordini di scuola.
C
GIORNALI@MO
he giornalisti… Anche quest’anno siamo riusciti a pubblicare
i nostri pensieri e le nostre avventure attraverso questo giornalino a dir
poco fantastico! Grazie alla nostra
esperienza, durante questi mesi, ci
siamo concentrati sullo scopo più
importante dell’annuale: lavorare insieme in armonia. Le tre scuole si
sono riunite durante il corso dell’anno per lavorare a questo progetto
entusiasmante e pieno di emozioni
vissute dai più grandi e dai più piccoli. (Vi piace come introduzione? Ci
hanno assegnato il compito di scrivere l’articolo per la prima pagina…
credeteci non è una cosa da poco!).
Ci poniamo l’obiettivo di informarvi in
un modo un po’ diverso dai consueti
giornali. Solitamente i giornalisti sono
tenuti a riferire l’accaduto distaccatamente, ma che gusto c’è a leggere
quegli articoli privi di emozioni e punti di vista? Quindi noi arricchiremo le
nostre composizioni con pennellate
di fantasia, di sentimento e perché
no, anche di sogno, affinché il nostro
giornale sia davvero “Il Fuoriclasse”.
La classe IIIG
PULIAMO IL MONDO
S
abato 28 settembre 2013 i ragazzi delle prime della Scuola Secondaria di I grado “Mavarelli Pascoli” hanno aderito al progetto didattico
“Puliamo il Mondo”,organizzato dalla
GESENU. Questa iniziativa consisteva nel ripulire le sponde del fiume Tevere dividendo i rifiuti raccolti: la carta
in un sacchetto giallo, la plastica in un
sacchetto blu e l’indifferenziato in un
sacchetto nero. Abbiamo iniziato
a distribuirci i sacchi e a indossare i
guanti e, con l’aiuto della professoressa Angeletti, siamo scesi sull’ argine e abbiamo iniziato a raccogliere i
rifiuti. È stato faticoso, perché abbiamo trovato tante “schifezze”, ma ce
l’abbiamo fatta. Dopo la “caccia” ai
rifiuti ci aspettava una merenda molto
gustosa; vicino al fiume era stato allestito un buffet e tutti, prof. compresi,
ne abbiamo approfittato. Alla fine siamo tornati a scuola, pronti per prendere il libro di scienze e per concludere la nostra mattinata da “operatori
ecologici”.
Matteo Nanni, Chiara Montanucci IG
L
LUCA E ROMINA
a classe seconda G, l’anno scorso,
era composta da 14 alunni. Una
classe piccola che, quest’anno, si è ridotta ancora a dodici alunni.
Un’alunna, Romina si è trasferita in Austria, Luca invece, ha subito un incidente automobilistico che lo costringe a
rimanere a casa per lungo tempo. Romina è una ragazza bionda, alta, magra, molto timida e riservata. Luca, invece, è un ragazzo gioviale che ama la
compagnia e adora ridere e scherzare. I
due erano molto amici e passavano ore
insieme giocare. Si scambiavano informazioni a scuola e, a ricreazione, Luca
cercava sempre di “rubare” i Ringo che
Romina portava come merenda. Luca,
nonostante sia immobile a casa studia e si collega alla scuola attraverso il
computer così da non rimanere indietro
rispetto ai programmi disciplinari. Noi
compagni gli facciamo visita quasi ogni
giorno per portargli i compiti e ci ha riferito che è saltato dalla gioia quando gli
è stato comunicato dalla Dirigente che
poteva fare lezioni virtuali con Skype.
Ora segue con noi tutte le volte che
può e lo vediamo piena di speranza e
voglia di guarire. -Auguri, Luca! Torna
presto!
Lena Bossaerts IIG
2
NUMERO 2
PROGETTI DIDATTICI
Q
UN SALTO NEL PASSATO
uest’anno abbiamo deciso di partecipare al concorso indetto dal
Club Unesco Perugia-Gubbio:“I paesaggi della Bellezza: dalla valorizzazione alla cretività”. Durante un’uscita
alla scoperta del nostro meraviglioso
territorio, in una verde collina sopra il
cimitero di Pierantonio, abbiamo notato, qualcosa che poteva assomigliare
ad un grande albero a forma di fungo.
Ci siamo avvicinati incuriositi : sotto la
grande chioma si intravedeva una costruzione che ci è apparsa come una
massa informe di edera che abbracciava quei sassi come per proteggerli.
La nostra curiosità aumentava sempre
di più a mano a mano che si procedeva verso il vecchio rudere. Una piccola
chiesetta si è mostrata ai nostri occhi.
Ci siamo poi affacciati all’interno: il tetto era crollato, il contenitore dell’acqua santa era in una posizione strana,
all’altezza delle nostre caviglie; chissà
cosa si nasconde sotto tutti quei detriti!!! La sorpresa più grande però era
proprio là: un affresco tra tutte quelle
rovine, maestoso, vivo tra le macerie
del passato, pronto a stupirci con la
sua voglia di resistere a quella distruzione. Si trattava di una Madonna tra
due santi, probabilmente San Pietro e Sant’Antonio
dai simboli iconografici, che
ancora si potevano intravedere; forse lì c’è l’origine
del nostro paese e del suo
nome attuale. Certo l’aspetto non è dei migliori, l’incuria
dell’uomo ha preso il sopravvento, soprattutto sugli
affreschi, pieni di scritte di
alcuni ”marinatori di scuola”
come li ha definiti Linda. Perché nessuno salvaguarda il
nostro passato? Abbiamo così contattato l’Ingegnere Mario Tosti di Umbertide che ci ha detto che probabilmente
la “piccola Pieve” può essere datata
intorno all’anno 1100. E’ sicuramente
di origine romana, viste le numerose
pietre di travertino che ogni tanto si affacciano tra le pareti esterne. Anche la
Dott.sa della Sovrintendenza dei Beni
Culturali, chiamata da noi, è rimasta
impressionata dal meraviglioso portale della chiesa. Seduti nel campo di
fronte alla chiesa abbiamo orientato,
misurato e disegnato ciò che avevamo davanti ai nostri occhi, riflettendo
su come presentare tanta bellezza al
Club Unesco per il concorso. Così
spontaneamente ci siamo tuffati nel
passato, in quel passato che vedeva la
vita del nostro paese girare intorno alla
chiesetta e così..nella seconda uscita
,vestiti con costumi medioevali,e tanta
fantasia,abbiamo rappresentato scene
di vita quotidiana del vecchio borgo di
Pierantonio. Anche il pony di Ludovica
e suo nonno Cesare hanno contribuito
alla realizzazione del nostro progetto.
Speriamo, con il nostro lavoro, di sensibilizzare l’Unesco per aiutarci a salvaguardare la nostra chiesa, il nostro
passato, la nostra storia.
Classe V
(Ludovica, Linda, Lorenzo, Alessia, Chiara)
VISITA ALL’ISTITUTO SUPERIORE “LEONARDO DA VINCI”
M
ercoledì 18 dicembre la 3°G della Scuola Secondaria di primo
grado Mavarelli-Pascoli di Pierantonio
ha effettuato un’uscita presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Leonardo
da Vinci” di Umbertide per visitarlo
dato che, essendo all’ ultimo anno
della scuola media è il momento della
“scelta finale”. Gli studenti sono stati
ospitati per l’intera mattinata dall’efficientissimo staff della scuola.Come
prima attività i ragazzi hanno effettuato ed.fisica con il Prof.Lamponi, poi si
sono spostati nel laboratorio d’informatica, dove grazie all’aiuto di alcuni
studenti del Corso Professionale hanno creato dei calendari e dei biglietti
natalizi.La visita è proseguita nel laboratorio di lingue, dove i ragazzi si sono
esercitati con la docente
Roselletti parlando in inglese e presso
i laboratori di fisica e di
chimica dove hanno effettuato vari
esperimenti con vari materiali.Questa
visita è stata molto istruttiva, ad alcuni
è servita per confermare la propria scelta, per altri è stata una piacevole
giornata al di fuori del proprio edificio
scolastico.
Letizia Biancalana, Martina Belia, Anjelica
Urbanelli IIIG
Mercoledì, 18 Dicembre 2013, noi
alunni della terza G della Scuola secondaria Mavarelli-Pascoli di Pierantonio abbiamo effettuato un’uscita didattica all’Istituto di istruzione superiore
Leonardo da Vinci di Umbertide. Alle
8:35 siamo arrivati e siamo
stati subito accolti da alcuni studenti
dei vari indirizzi. Ci siamo poi incamminati verso la palestra della scuola,
insieme al Prof. Lamponi e alcuni alunni del primo anno del corso linguistico.
Abbiamo eseguito diversi esercizi di
educazione motoria e ci siamo anche
confrontati con i “colleghi” più grandi.
Suonata la campanella, ci siamo recati
nel laboratorio di informatica, dove alcuni studenti del corso
professionale ci hanno aiutato a creare
e stampare dei calendari e dei bigliettini natalizi
personalizzati. Abbiamo poi fatto ricreazione, mentre la professoressa referente dell’Orientamento ci illustrava gli
indirizzi dell’Istituto.
In seguito siamo andati al laboratorio
di lingue, dove la docente Roselletti ci
ha fatto presentare in inglese. Attraverso le cuffie abbiamo registrato e
riascoltato le nostre parole e abbiamo
corretto gli errori di pronuncia. Ci siamo poi recati nel laboratorio di Fisica
dove due docenti ci hanno diviso in
gruppi, ognuno dei quali ha praticato
un esperimento. Abbiamo concluso la
nostra giornata al Liceo con una lezione di Chimica sotto la guida della Prof.
ssa Boldrini, la quale ci ha fatto osservare dei vegetali al microscopio. Ci
ha anche illustrato la tavola periodica
degli elementi chimici e ci ha proposto
alcuni esperimenti molto divertenti ed
istruttivi.
Marco Staccini, Alessandro Minelli, Giacomo Dragoni, Aimen Benselloum. IIIG
3
NUMERO 2
VIAGGIO D’ISTRUZIONE A GINEVRA
N
oi alunni delle classi terze della
scuola media Mavarelli-Pascoli
di Pierantonio e Umbertide il 17 Marzo siamo partiti per Ginevra. Il viaggio
è stato lungo ed “estenuante” ma
siamo riusciti a divertirci lo stesso facendo nuove amicizie. Siamo arrivati a
Ginevra alle 16.30 circa e una guida ci
ha portato in giro per la città vecchia,
spiegandoci i monumenti e gli edifici
principali. Dopo la visita il pullman ci
ha accompagnato a cena, siamo stati
in un Self-Service, il cibo onestamente
non era dei migliori ma ci siamo accontentati vista la fame. Dopo aver mangiato noi delle classi 3°C, 3°E, 3°G ci
siamo recati all’Hotel Première Classe,
ognuno di noi si è sistemato nella propria camera, dandoci appuntamento
con i professori alle 7.30 della mattina
seguente per la colazione.Il risveglio è
stato “traumatico” ma sapevamo che
ci aspettava una bella giornata. Alle
ore 8.40 circa siamo partiti per il Palaz-
zo dell’ONU, dove siamo stati divisi in
gruppi ai quali è stata assegnata una
guida, siamo stati accompagnati in alcune delle stanze in cui si tengono le
conferenze più importanti. Abbiamo
pranzato in un Self-Service, e di seguito
ci siamo recati al Cern: questa sarebbe
stata la visita più importante, il motivo
per cui eravamo a Ginevra. Anche se
la dottoressa Fabiola Gianotti non poté
essere presente per motivi di lavoro
eravamo molto emozionati all’idea di
visitare un posto talmente importante.
Nemmeno la guida si è presentata, ma
per fortuna il professore Pierluigi Mencaglia riuscì a sostituirlo grazie alle sue
conoscenze in campo astronomico. I
professori alla fine della visita ci hanno
lasciati liberi per circa un’ora in un grande centro commerciale dove alcuni di
noi hanno fatto degli acquisti. Dopo
cena a noi alunni dell’Hotel Première
sarebbe piaciuto riunirci nelle camere visto che era l’ultima notte a Ginevra
VISITA GUIDATA A FIRENZE
M
ercoledì, 2 Aprile 2014, noi alunni
di 2G, insieme alle altre seconde
di Umbertide, siamo andati a Firenze
per visitare le opere e i monumenti di
questa spettacolare città. Siamo partiti alle 6:30 con 3 pullman contenenti
ciascuno due classi. Durante il viaggio,
oltre ad ascoltare musica e parlare tra
di noi del più e del meno, abbiamo
ammirato anche il bel paesaggio che
correva sotto i nostri occhi. Dopo circa
due ore di viaggio siamo arrivati finalmente alla meta. Scesi dal pullman, ci
siamo diretti verso il centro, dove abbiamo incontrato la nostra guida che
ci a accompagnato per tutta la visita
alla città. Muniti di auricolari, abbiamo
potuto ascoltare tutte le informazioni
riguardanti il percorso programmato.
Iniziato il tour, subito abbiamo visto
Santa Maria Novella, una delle chiese
più “belle” di Firenze che ci ha molto
colpito per le ottime rifiniture in marmo,
provenienti dalle varie regioni
d’Italia e per la lunga e affascinante storia che la rappresenta. Subito
dopo, il Duomo del Battistero, la parte più affascinante e interessante del
giro. La sua maestosità, la bellezza dei
quadri all’interno, l’antichissimo orologio, ancora funzionante e la straordinaria cupola realizzata dagli scultori
più importanti dell’epoca, ci ha lasciato stupefatti. Anche al museo degli
Uffizi abbiamo potuto allietare i nostri
occhi, attraverso le numerose opere
d’arte dei migliori pittori italiani conosciuti in tutto il mondo, come Leonardo, Michelangelo, Masaccio e così
via. Di fronte ad opere di quel calibro,
ci siamo sentiti infinitamente miseri e
piccoli, quasi sperduti e soli in mezzo tanta vena artistica. Con un certo
appetito, abbiamo sostato davanti ad
una simpatica fontana, presso la quale
ci siamo rifocillati e riposati. Dopo il
break abbiamo ripreso la nostra visita e siamo andati ai giardini di Boboli,
una meravigliosa distesa di prati molto
curati, adorni di statue storiche. Il laghetto, veramente pittoresco, rende
questa macchia verde, quasi al centro
di Firenze, una delle più grandi meraviglie del mondo, tanto è vero che è
stato dichiarato patrimoni dell’ Unesco. Abbiamo concluso la nostra visita
verso le 5:00 del pomeriggio, quando siamo ripartiti per tornare a casa.
Siamo arrivati in Piazza XXV aprile alle
19:30, come previsto dal programma.
Ci è veramente piaciuta questa giornata, perché ha arricchito le nostre
conoscenze sulle opere d’arte, che
avevamo “letto” solo nei libri. Speria-
ma i professori giustamente ce l’hanno
vietato. La mattina seguente abbiamo
preso un pullman che ci ha portato in
Francia, precisamente ad Annecy, anche lì una guida ci ha mostrato le meraviglie che nasconde quella cittadina,
non molto grande. Abbiamo pranzato
sempre in un Self-Service e ci hanno
servito di nuovo del pollo: indiscusso protagonista della dieta Ginevrina.
Dopo pranzo siamo ripartiti, abbiamo
fatto varie pause e per cena ci siamo
fermati in un Autogrill a Bologna. Abbiamo ripreso il viaggio, che ci è sembrato
più breve e siamo arrivati ad Umbertide
alle 01.30 circa. E’ stata un’uscita didattica indimenticabile, i nostri professori hanno fatto un’ottima scelta.
Giada Palazzetti, Greta Salvatelli.
IIIG
Progetto di Educazione Stradale
ALT...PASSIAMO NOI!
Oggi, 8 aprile 2014, siamo usciti, insieme alle classi seconda e terza A e B,
per le vie di Pierantonio, con il vigile urbano. Al termine del percorso Antonio,il
vigile, ci ha rilasciato il diploma e ha
regalato ad ognuno un orsetto fluorescente.
Classe I
mo di tornare presto nel capoluogo
toscano perché, secondo noi, possiamo ancora “scoprire” tante altre
meraviglie
Luca Monsignori,
Giacomo Pannacci IIG
4
NUMERO 2
GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DEI BAMBINI
20 novembre 2013
N
oi alunni delle classi III A e IIIB in
occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia abbiamo
affrontato in classe l’argomento dei
diritti dei bambini e ci siamo documentati attraverso la lettura della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia (1989)
e osservato immagini che ritraevano
bambini sfruttati in diversi tipi di lavori.
Abbiamo capito che i diritti sono bisogni a cui non è possibile rinunciare e
sono importanti per crescere in pace e
vivere serenamente.
In seguito ci siamo divisi in due gruppi, ogni gruppo ha scelto un diritto,
lo abbiamo esaminato insieme e poi
abbiamo inventato delle storie.
IL DIRITTO ALLO STUDIO
In un paese dell’Africa viveva un bambino di nome Timmy ed aveva sei anni.
Timmy era un bambino povero, non
aveva una famiglia per cui era costretto a lavorare per strada e non poteva
andare a scuola.
Un giorno arrivò un signore e gli dis-
M
tutto il giorno come prigionieri e non
possono andare a scuola: non sono
mai entrati in una scuola e non sanno
né leggere né scrivere.
Un giorno il loro padrone lasciò la porta del laboratorio aperta e a Tebò venne l’idea di scappare via! I due fratelli
iniziarono a correre per le vie della città
cercando di trovare un posto dove nascondersi. Alla fine stanchi e senza fiato decisero di rifugiarsi dentro la bottega dell’olio e si nascosero dentro a dei
grandi vasi. La sera ,prima di andare
a dormire, il proprietario aprì i vasi per
controllare l’olio e trovò i due bambini
spaventati. Quando li vide così stanchi
e malconci decise subito di tenerli con
sé come se fossero suoi figli.
Da quel giorno Tebò e Adam non lavorarono più, andarono a scuola, impararono a leggere e a scrivere, ma soprattutto trovarono una nuova famiglia
e vissero felici.
(Benedetta, Greta, Mauro, Caterina,
Salsabile, Andrea, Mariù, Melania,
Martina, Brian)
UNA GIORNATA INSIEME
artedì 18 febbraio 2014 ci siamo
incontrati con i nostri compagni
della Scuola dell’ Infanzia e Primaria
di Pierantonio. Le nostre insegnanti ci hanno diviso in gruppi misti per
inventare uno slogan che si adatti a
presentare “ Il Fuoriclasse”, il nostro
giornalino. Alcuni gruppi hanno lavorato alla Scuola dell’Infanzia, altri alla
Scuola Secondaria. In ciascun gruppo c’erano due bambini della Scuola
dell’Infanzia, due della Primaria e due
ragazzi della Secondaria. Vittoria, una
ragazza della terza G, è andata alla
P
se:- Non puoi lavorare alla tua età, devi
andare a scuola invece!!!
Allora lo portò con sé a casa sua e
Timmy trovò una famiglia numerosa
con cui vivere. Ogni mattina andava
volentieri a scuola desideroso d’imparare a leggere e a scrivere e quando
tornava da scuola faceva i compiti con
molta diligenza. Il fine settimana giocava con i suoi fratelli ei suoi amici, felice e spensierato.
Questa storia ci dimostra che per noi
bambini lavorare non è un diritto, ma è
un diritto andare a scuola e imparare a
leggere e scrivere.
(Alessia, Pearl, Virginia, Giacomo, Letizia, Jessica, Michellle, Khadija)
IL DIRITTO A NON ESSERE
SFRUTTATI
Tebò e Adam sono due fratellini di dieci e nove anni rispettivamente,vivono
in Pakistan e la loro casa è una capanna di paglia e fango, senza luce né riscaldamento. Per vivere,Tebò e Adam
sono costretti a lavorare la ceramica
lavagna a scrivere le frasi che ci venivano in mente per lo slogan. La nostra scelta finale è stata questa: “ Un
informatore esperto , il Fuoriclasse “ ,
slogan,che ha pensato un alunno di
quinta elementare, Vincent. L’abbiamo
scritta su un cartellone colorato e ci
abbiamo disegnato un giornale. La
mia impressione sul lavoro svolto è
stata molto positiva: mi sono divertita e abbiamo collaborato rispettando
l’opinione di tutti. (Giorgia). Tra i gruppi
che si sono incontrati
alla Scuola dell’Infanzia c’era il mio.
Per prima cosa abbiamo scritto tutti
i nomi dei ragazzi delle varie scuole.
Dopo tutti insieme abbiamo pensato
ad una frase per lo slogan. La frase
che ci è venuta in mente per identificare il giornalino è: “La lettura ci unisce”.
L’ha suggerita Chiara e l’abbiamo
scritta su un cartellone verde. Anche
se mi sono un po’ arrabbiata con i più
piccoli che facevano confusione, mi
sono divertita molto.
Luna Cardinali, Giorgia Mauro IG
CHRISTMAS CAROLERS
er entrare nella vera atmosfera natalizia, il giorno 10 dicembre 2013
ci ha fatto visita un gruppo canoro
chiamato “Christmas Carolers”. “Christmas Carolers” sono un insieme di
otto voci, ognuna proveniente da una
parte diversa dell’America. In comune
hanno il fatto di frequentare la stessa
facoltà di teologia, la quale non fornisce un riconoscimento, ma offre varie
opportunità agli studenti. Quella del
canto è fra queste. Il gruppo è formato
da Mr.Stearns, l’insegnante, e dai suoi
allievi più intonati: Stephanie Seymour,
Annaliese Higgins, Jamie Scammon,
Corinne Minor, Stephen Hazen, Talon
Canterbury e Micah Klassen. Il loro
obiettivo è quello di ricreare l’atmosfera
natalizia del settecento, anche indossando gli abiti tradizionali dell’epoca.
Ci hanno fatto notare la sovrapposizione delle voci e quella fantastica magia
che le unisce. La magia ha contagiato
tutti, le emozioni che trasmettevano
erano palpabili. Ci siamo ritrovati tutti
coinvolti in un clima che lascia poco
spazio alla tristezza: il clima natalizio.
Emma Antonini,
Vittoria Pieroni,
Lucrezia Matteacci, Francesca
Biagioli. IIIG
5
NUMERO 2
CONCORSI
CONCORSO GRAFICO PITTORICO DEL LIONS CLUB
I
l 7/12/2013 io e la mia classe siamo
andati alla premiazione del concorso grafico pittorico “Un poster per la
pace”, promosso dall’ Associazione
Lions di Umbertide. Fin da un po’ di
tempo prima, io e i miei compagni abbiamo iniziato, con la professoressa
di arte, a pensare al disegno da realizzare. La prof, per aiutarci, ci ha proposto alcuni esempi. Erano tutti molto
belli e la nostra insegnante ce ne ha
assegnato uno per ciascuno. Sono
stati fatti dei gruppi di lavoro. Io , però,
ero da sola e mi è capitato uno degli
schizzi più belli. Ho disegnato tantissime farfalle, all’interno delle quali ho
inserito la bandiera di alcuni stati del
modo, su sfondo nero. Al centro ho
disposto un cerchio che racchiudeva
un feto. Il prodotto finale è risultato,
secondo me, eccezionale. Alla premiazione, presso la sede centrale della
mia scuola, dove la prof. Angeloni ci
ha accompagnato siamo stati accolti
dal presidente del Lions Club che ci
ha illustrato gli obiettivi e i programmi
dell’associazione, che egli rappresenta. Poi è passato ai risultati del concorso. Sulla parete dell’Aula Magna
ho notato molti disegni appesi. Il mio
non c’era. Sono rimasta molto male e
ho pensato che non l’avessero preso
in considerazione. Subito dopo però il
presidente ci ha fatto notare che i disegni che non comparivano sulla parete
erano i primi tre classificati.
“POWER LIFE”...C’E’ ARIA DI GIOCO
Concorso AIMET
N
oi bambini della classe V di Pieran- felicità. (Poppy, Filippo, Dafne, Davide)
tonio abbiamo partecipato al con- Oggi 28 aprile 2014 ci siamo recati
corso “Save Energy” indetto dall’AIMET presso il Complesso di San Francesco
di Umbertide con l’obiettivo principale ad Umbertide per la premiazione del
di sviluppare nelle nuove generazio- concorso “Save Energy” al quale hanni un approccio consapevole all’uso no aderito le classi di tutti gli ordini di
dell’energia basato su “modelli soste- scuola dell’Alta Valle del Tevere.
nibili”.Tale argomento rientrava proprio Alla cerimonia , a cui sono state invitaall’interno del nostro progetto di plesso te a partecipare tutte le scuole hanno
“Alla carica!!” che prevede lo studio del- preso parte al concorso, erano presenti
le forme energetiche e l’uso consape- il Presidente di A.I.Met. Matteo Baldelli,
vole dell’energia. Abbiamo deciso di in- l’amministratore delegato Patrizio Nonventare un gioco da tavolo, prendendo nato e l’Amministrazione Comunale.
spunto dal Trivial Pursuit.Divisi in gruppi Ogni classe ha presentato il proprio elaci siamo cimentati nella realizzazione borato ed, arrivato il nostro momento,
di bozze per la struttura e le regole del molto eccitati, siamo saliti sul palco e
gioco. L’immagine che abbiamo scelto spiegato agli altri le caratteristiche del
è quella di un mulino a vento che con gioco da tavolo da noi realizzato.
le sue pale muove il percorso dei gio- Con ansia abbiamo poi ascoltato la
catori. Studiando e approfondendo di classifica dei primi tre elaborati risultati
volta in volta tematiche relative all’argo- vincitori: 3° posto...2° posto...
mento, sono state formulate domande 1° posto…stentavamo a crederci….
che riguardano tutti i tipi di energia di- meravigliosa sorpresa….
vise per colore. Lo scopo del gioco è SCUOLA PRIMARIA DI PIERANTOdi realizzare un ambiente ecosostenibile NIO CL.V A PROPRIO NOI!!!!!!
rispondendo esattamente alle domanPoppy, Filippo, Dafne, Davide, Ludovica,
de sull’energia in tutte le sue forme, Margherita, Vincent, Jessica
sull’uso corretto e sugli atteggiamenti
giusti da tenere per salvaguardare il nostro mondo. Un’esperienza fantastica,
non solo ha arricchito le nostre conoscenze, ma le nostre forze unite hanno
creato quell’energia positiva, necessaria per crescere con serietà, curiosità e
Ho tirato un’enorme sospiro di sollievo! Sicuramente ero tra i primi tre.
Non ci potevo credere! Il presidente è
partito dal terzo classificato…non era il
mio! Quindi ero tra i primi due…ha fatto
vedere il disegno secondo classificato.
Era il mio! Ero talmente felice da non
riuscire più a parlare! Come premio, ho
ricevuto, un buono da €30 e un attestato di partecipazione. Quando siamo saliti sulla corriera che ci avrebbe
riportati a scuola, ancora non riuscivo
a capacitarmi di quanto era accaduto.
È stata una bellissima esperienza, anche se avrei tanto desiderato di riavere
indietro il mio vero capolavoro d’arte
Alunni Gradini Ada IIG
CONCORSO
A.I.M.E.T.
Ancora non riusciamo a crederci!!!
La vincita di un altro concorso si è
aggiunta alla bacheca dei trofei delle scuole di Pierantonio.Siamo stati
premiati dall’associazione A.I.MET
per aver portato a termine una stupenda presentazione sull’energia
elettrica e i modi per non sprecarla.
Tutto è iniziato quasi per gioco, di
certo non ci aspettavamo di trionfare, data anche la difficoltà molto elevata dei temi trattati. Il nostro lavoro
è composto da otto slide in grado
di far capire a chiunque legga l’importanza del risparmio energetico. Un ringraziamento particolare va al
professor Paolo Zambri, per la sua
immensa dedizione e per il l’interesse mostrato verso questa “competizione”. In conclusione rinnoviamo
il messaggio principale del nostro
lavoro:
“L’ENERGIA NON E’ UNA COSA
DA POCO, NON SPRECHIAMOLA!”
Emma Antonini, Edoardo Fanelli, Giada
Palazzetti, Rilind Nivokazi Aurora Bugiardini IIIG
6
NUMERO 2
LA VITA AI TEMPI DEI NONNI-BISNONNI
(Senza Tecnologia)...LA NONNA RACCONTA
Si prendeva l’acqua dal pozzo, si scaldava sul fuoco e si metteva nel catino.
Come si lavavano i panni?
Con la cenere in casa o al fiume.
Con cosa vi riscaldavate?
Con il calore del focolare e con quello
delle stalle.
Vi divertivate?
Sì, anche se il lavoro era tanto e pesante.
Era bello vivere in quei tempi?
Sì, perché il meglio non si conosceva.
Classe IIA
Come vi vestivate?
Con abiti il più delle volte cuciti dalle
mamme e dalle nonne. in testa indossavamo un fazzolettone o un cappello,
le scarpe erano di legno (zocchi) o altre
e quando il piede cresceva venivano tagliate. i capelli erano lunghissimi e raccolti in trecce a crocchia.
Come vi lavavate?
INTERVISTA A VERONICA LAZZARA
Pet Therapy - AMICI
A 4 ZAMPE
IN CHE COSA CONSISTE LA PETTHERAPY?
La Pet-Therapy consiste nel far entrare
in azione il cane con soggetti disabili, lo
scopo è quello di migliorare le loro qualità di vita, utilizzando la dinamica del gioco, attirando la loro attenzione.
COME SI PRESENTA IL GIOCO
TRA BAMBINO E ANIMALE?
Il gioco risulta essere qualcosa di piacevole, aumenta il buon umore, aiuta a socializzare, rinforza l’attività fisica ed evita i
comportamenti di isolamento.
COME LAVORA IL CANE CON I
RAGAZZI ?
Se un ragazzo si spaventa il cane, istintivamente, per avvicinarsi utilizza una
strategia meno invadente, mentre con
un ragazzo vivace si avvicina più velocemente stabilendo una relazione diretta.
1)Si fa incontrare il cane con la persona.
2)Accudimento
del
cane,
accarezzare,spazzolare, fargli fare una
passeggiata ….
3)Gioco di gruppo con il cane
4)Primi cenni di addestramento del cane
(seduto, resta, vieni ….)
La Pet-Therapy è una terapia dolce basata sulla relazione uomo animale. È un
rimedio che aiuta le terapie tradizionali,
cioè quelle che svolgono i dottori , per
arrivare a determinati obbiettivi.
Alessia e Linda
“RACCONTI DI RICERCA”
Come ogni anno, sono stati consegnati diversi elaborati dagli studenti
della classe IIIG per il concorso letterario della Scuola Superiore ‘Leonardo
da Vinci’ di Umbertide. Questa volta il
tema era la ‘ricerca’, che poteva essere interpretata in mille modi differenti.
Hanno partecipato Martina Belia, Letizia Biancalana, Edoardo Fanelli, Lucrezia Matteacci e, infine, noi due: Emma
Antonini e Vittoria Pieroni. Il nostro racconto, ‘Anonima’, si è classificato al
secondo posto e sarà pubblicato in
un libro con tutti gli altri elaborati vincenti; inoltre, riceveremo un premio in
denaro del valore di 200 euro. Quando abbiamo scoperto di aver vinto,
siamo rimaste a bocca aperta. Non
immaginavamo di poterci qualificare
un’altra volta, dopo la vittoria di due
anni fa, sempre nello stesso concorso.
Aspettiamo con ansia la premiazione e
intanto pensiamo a come spendere il
nostro piccolo ‘tesoro’….
Vittoria Pieroni, Emma Antonini IIIG
Caterina Mancinelli IG
Quanti anni hai?
Sessantacinque.
Eri contenta da bambina? Perché?
Sì, perché giocavamo all’aria aperta.
Come giocavate?
Con bambole di pezza fatte in casa oppure a campana e a nascondino.
Quante scuole hai frequentato?
Ho studiato fino alla terza – quarta elementare.
Con cosa scrivevate?
Con la penna d’oca o pennino ed inchiostro.
Cosa studiavate?
Religione, italiano, matematica e storia.
Come si faceva senza luce?
Si usava la lampada a carburo.
Come procuravate il cibo?
Allevando animali da cortile e nelle stalle
e coltivando campi ed orti.
Come si cuocevano i cibi?
Sulla brace della stufa o sulla stufa a legna.
Come si conservavano i cibi?
Nella cantina, nei pozzi o sotto sale.
7
NUMERO 2
INCONTRO CON L’ESPERTA DEL CENTRO MOLA CASANOVA
V
enerdì 21 febbraio noi bambini della
scuola Primaria di Pierantonio, ci siamo riuniti nel refettorio della scuola per
svolgere un incontro tutti insieme per il
progetto di plesso “Alla carica!!!”.Quando
siamo arrivati in sala,con nostro stupore,
abbiamo trovato un grosso cassonetto
della spazzatura. Ci siamo seduti in sala e
abbiamo visto che il cassonetto si apriva
piano piano ed è uscita una ragazza. La
ragazza era confusa perché non sapeva
dove si trovava e ci ha confessato che
le succedeva spesso di addormentarsi
e svegliarsi in posti strani. In seguito si è
presentata dicendo che il suono nome
era Lampa-Dina, indossava un cappello
con delle lampadine che emettevano una
luce blu, una collana che aveva come
ciondolo una lampadina e aveva in mano
una valigia. Siccome Lampa-Dina non
sapeva proprio cosa fare ha telefonato al
suo capo, Lampa-Dario, che le ha spiegato la missione: doveva scoprire insieme
a noi il significato della parola “ENERGIA”.
Così Lampa-Dina per farci comprendere il significato ci ha proposto dei giochi:
il “gioco dei post-it “ e il gioco di “caccia
all’energia”.
Nel gioco dei post-it dovevamo dividerci
in coppie ed ad ognuna veniva dato un
post-it per scrivere cosa era per noi il significato della parola energia, poi li abbiamo
attaccati su di un cartellone e Lampa-Dina ha letto quelli più significativi. Per il secondo gioco ha dato a ciascuno dei pezzetti di nastro–carta che noi dovevamo
attaccare dove pensavamo ci fosse energia. Subito ci siamo messi alla “caccia”
degli oggetti che associavamo all’energia
perlustrando tutta la nostra scuola. Al
termine del gioco abbiamo scoperto che
l’energia è dappertutto, persino nel nostro
corpo. In seguito Lampa-Dina ha realizzato degli esperimenti insieme a noi: il primo è stato quello del calzino di lana e la
bacchetta d’ambra. Strofinando il calzino
con la bacchetta si forma un campo magnetico di energia, perciò accostandolo
poi ad un barattolo con dei fili riusciva
a muoverli .Per il secondo esperimento
Lampa-Dina ha preso dei limoni, delle viti
di zinco e rame, un filo con alle estremità
delle piccole pinze chiamate “coccodrilli”
e un led. Appena ha collegato i “coccodrilli” alle viti che erano inserite nei limoni si
è innescata una reazione energetica che
ha fatto accendere il led. Al termine degli
esperimenti abbiamo capito che l’energia non è magia. L’incontro con l’esperta
si è conclusa con la visione di un video
che riassumeva il significato della parola
energia. Inoltre abbiamo visto le immagini
del centro “Mola Casanova”dove lavora
Lampa-Dina insieme al suo capo.
Infine Lampa-Dina ci ha salutai dandoci
appuntamento al centro.
Questa è stata un’esperienza molto interessante, emozionante ed anche divertente e già siamo tutti eccitati all’idea di
andare a “Mola Casanova” per assistere
e realizzare altri esperimenti sull’energia.
Classi III A e III B
UN GIORNO AL MUSEO
Noi alunni di I, II, III G martedì 4 marzo
siamo andati in gita al Museo del Balì
a Calcinelli di Saltara, nella provincia di
Pesaro-Urbino. Successivamente ci siamo divisi in due gruppi: la III G era accompagnata dalle professoresse Arcelli
e Belanzoni, la I e la II dalle professoresse Angeletti e De Giosa. Dopo pranzo si
è parlato molto di statistiche e di matematica. Siamo partiti da Pierantonio alle
7.30. Arrivati a destinazione avevamo
tutti una gran fame, così abbiamo gu-
stato le nostre merende senza farcelo ripetere due volte dai prof.Abbiamo
fatto vari esperimenti in forma ludica,
infatti ci siamo divertiti e abbiamo imparato molto. Alla fine di questa esperienza
abbiamo partecipato ad una “tombola
scientifica” ; hanno premiato anche chi
non aveva segnato alcun simbolo sulla
propria cartella…La prima esperienza del percorso didattico è stata quella
del Planetario: una signora dello staff ci
ha accompagnato in una sala con una
cupola, su cui è stato proiettato il cielo
stellato: uno spettacolo unico,che ci
siamo goduti su delle comodissime poltroncine. Durante una di queste attività
si parlava dei pianeti e della Terra, così
la guida ha chiamato la nostra compagna Luna per una “rappresentazionespiegazione”… La giornata è proseguita con una passeggiata al mare( un po’
ventosa per la verità) e si è conclusa piacevolmente con chiacchiere, messaggi
e risate sulla via del ritorno.
Caterina Mancinelli IG
VISITA GUIDATA AL QUIRINALE
In data 28 ottobre 2013 le classi IIIE
e IIIG hanno visitato il Quirinale durante un’ uscita didattica. Il palazzo
sorge sull’omonimo colle e si affaccia
sull’omonima piazza. E’ la residenza
del Presidente della Repubblica Italiana ed uno dei simboli dello Stato
Italiano. Costruito a partire dal 1583
è uno dei più importanti palazzi della Capitale,
sia dal punto di
vista artistico, sia dal punto di vista
politico: alla sua costruzione e decorazione lavorarono maestri dell’arte
come Pietro da Cortona,Domenico
Fontana, Alessandro Specchi, Ferdinando Fuga, Carlo Maderno, Gio-
vanni Paolo Pennini e Guido Reni.
Sino al 1870 fu la residenza estiva del
Romano Pontefice, per poi diventare Palazzo Reale dei Savoia. Con la
proclamazione della Repubblica, avvenuta dopo il referendum istituzionale del 2giugno 1946, l’edificio divenne definitivamente la sede del capo
dello Stato Repubblicano. L’attuale
“inquilino” del Quirinale è Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica
Italiana dal 15 maggio 2006 e rieletto
il 22 aprile 2013. Prima di rientrare
nel pullman le due classi hanno fatto
tappa al Pantheon per continuare a
deliziare i loro occhi.
Edoardo Fanelli, Rilind Nivokazi, Emily
Cevallos, Samantha Hajrusi. III G
sia dal punto di vista artistico, sia
dal punto di vista politico: alla sua
costruzione e decorazione lavorarono maestri dell’arte come Pietro da
Cortona,Domenico Fontana, Alessandro Specchi, Ferdinando Fuga,
Carlo Maderno, Giovanni Paolo Pennini e Guido Reni. Sino al 1870 fu la
residenza estiva del Romano Pontefice, per poi diventare Palazzo Reale
dei Savoia. Con la proclamazione
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NUMERO 2
MITO...MANIA
LA NASCITA DEL FUOCO
Miliardi e miliardi di secoli fa non
c’era il fuoco, ma solo rocce. Un
giorno il Grande capo Iakima decise di scendere sulla Terra per
cercare qualcosa per rendere più
calda e luminosa la sua grotta nel
cielo; doveva cercare qualcosa
che nello stesso tempo poteva
fare luce e caldo. Il Grande capo
Iakima andò vicino ad una montagna dove vide un verme che strisciava in mezzo a due rocce e una
cadde sopra l’altra e strofinandosi
tra loro si accese una forte e calda luce. Allora Iakima decise di
fare una grande scorta di rocce e
quando aveva bisogno di caldo e
luce ne strofinava due .
Ed è così che nacque il fuoco sulla
Terra.
(Giacomo, Benedetta, Michelle,
Martina)
LA NASCITA DEL MONDO
In un tempo molto lontano, in una
galassia infinta, su di un pianeta
di nome Fulminus, viveva un eroe
che si chiamava Terra che aveva
un progetto: creare un sistema
solare. Terra con questa idea voleva creare otto pianeti: Venere,
Saturno, Giove, Plutone, Marte,
Terra, Sole e Uranio. Allora Terra
si mise a lavorare per due mesi e
alla fine riuscì a costruire otto molecole che piazzò a sfera e poi li
fece ingrandire e ad un pianeta
donò il suo nome “Terra”. Sui sette
pianetti nacquero esseri soprannaturali e solo sulla Terra nacque
un bambino che promise che da
grande sarebbe stato il “Guardiano del Mondo”. Così da quel
giorno i sette pianeti si unirono e
crearono il mondo.
(Salsabile, Mauro, Greta,Virginia)
LA NASCITA DELLE STELLE E
DELLA LUNA.
All’inizio il mondo era tutto vuoto.
Un giorno ci fu una gigantesca
esplosione creata da un essere
soprannaturale di nome Dio perchè aveva litigato con la divinità
dell’Universo che si chiamava
Zeus. Ad un certo punto comparve in cielo un enorme cerchio,
Zeus che lo vide per primo andò
subito a chiamare Dio che appena arrivò rimase stupito da quella strana cosa. Guardando con
gli occhi spalancati gli sembrò di
vedere tanti puntini gialli, ed era
proprio vero! Così Zeus e Dio decisero di dagli subito un nome: il
cerchio grandissimo decisero di
chiamarlo Luna e i puntini li chiamarono Stelle. Così da quel giorno
tutti li chiamarono Stelle e Luna.
(Mariù, Caterina, Melania, Letizia,
Gloria)
LA NASCITA DELLA NEVE
Tanto tempo fa c’era un orco di
nome Herri che era molto cattivo, spaventava tutto il villaggio tirando delle grosse pietre preziose
alle case. Ogni giorno tirava queste pietre e distruggeva le case.
Il tempo passava ed Herri si accorgeva che era sempre più solo
e non aveva neanche un amico,
così un giorno andò dalla saggia del villaggio a chiedere aiuto.
La saggia gli rispose che quando
sarebbe diventato più buono tutti
gli sarebbero diventati amici. Herri si commosse e le sue lacrime
si trasformarono in tanti fiocchi di
candida neve.
Ed è così che si è formata la neve.
(Pearl, Alessia, Michele, Andrea)
MOSTRA DI
ANDY WARHOL
Il giorno sabato 26 ottobre 2013
noi alunni della IIIG della scuola
Mavarelli-Pascoli di Pierantonio ci
siamo recati a Città di Castello per
visitare la mostra dedicata a Andy
Warhol.
L’artista di Pop Art nacque nel
1928 a Pitzburg: aveva una personalità molto forte ed era sempre
alla ricerca di nuovi volti da ritrarre.
Come abbiamo potuto vedere
riproduceva oggetti di uso quotidiano come barattoli di zuppa e
bottiglie di Coca-Cola.
Nelle sue opere utilizzava anche
materiali preziosi, come polvere
di diamante, per dimostrare che
per lui esse valevano più di ogni
altra cosa. I suoi quadri erano
tutti caratterizzati da colori forti e
vivaci, che non rispettavano la realtà, come per esempio il ritratto di
Marilyn Monroe, Liz Taylor, Mao e
Liza Minnelli.
E’ stato molto interessante vedere
questi esempi di Pop Art, perché
abbiamo potuto anticipare i contenuti che andremo a studiare nel
corso dell’anno.
Giada Rometti, Giada Palazzetti,
Aurora Bugiardini, Greta Salvatelli.
IIIG
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NUMERO 2
ENERGIA
FACCIAMO IL PIENO DI...ENERGIA!!!
Progetto di plesso scuola primaria ALLA CARICA!
“ALLA CARICA!!!” è un progetto rivolto a
tutti gli alunni della scuola primaria di Pierantonio che propone il tema dell’energia
nei suoi molteplici aspetti. Tale itinerario
educativo-didattico è nato con l’intento
di sensibilizzare i bambini ad un consumo
energetico consapevole.
Gli alunni hanno avuto l’opportunità di
intraprendere un viaggio seguendo il percorso dell’energia elettrica dalle centrali
alle nostre case.
I ragazzi si sono divertiti con la scienza
intesa come realtà dinamica , in grado di
dialogare con l’arte, la letteratura, la lingua
inglese, la tecnologia, la musica, il teatro.
A condurli in questa fantastica impresa
all’insegna del gioco, della scienza e della
creatività è stato un personaggio molto,
molto speciale…!
Le nostre
impressioni
A me è piaciuto molto camminare sulla
passerella della centrale , fare l’esperimento dei capelli e visitare il vecchio mulino.
(Mariasole)
La caccia al tesoro è stata la cosa preferita perché mentre giocavo rispondevo alle domande.
(Matteo)
Anche io mi sono divertito a fare la caccia
al tesoro. E’ stata la mia prima volta!
(Andrea)
Mentre passavo sopra il fiume osservavo l’acqua del Tevere e sentivo Mohamed dire che aveva paura.
(Aurora)
A me è piaciuto quando Dario Lampa
mi ha fatto guardare dentro la “scatola
magica” perché c’era una lampadina
molto strana : al centro era tutta rossa
e dalle parti aveva tipo dei fili blu, in realtà erano piccoli fulmini.
(Giulio)
Guardate le immagini e divertitevi con noi.
ECCO A VOI DINA LAMPADINA!
A CASA DI...DINA
Ieri sono andato a casa di Lampa Dina
con le insegnanti e i miei compagni di
classe. Prima abbiamo visitato la centrale
idroelettrica a turbina ed osservato alcuni
pannelli fotovoltaici. Poi Dina ci ha mostrato, attraverso un piccolo macchinario costruito dal marito Dario, che l’acqua produce energia in grado di fare accendere le
lampadine. La centrale di Mola Casanova
utilizza l’acqua del fiume Tevere.
(CARLO classe prima)
Mi ha colpito tutto di questa visita,
in particolare quando siamo saliti al
piano superiore del mulino per fare gli
esperimenti . E’ stato divertentissimo
sporcarci le mani! Non pensavo fosse
così bello!
(Gabriele)
Io ho vinto la caccia al tesoro! Ma la
cosa che mi ha lasciato senza parole
è stato il pozzo d’acqua che si trova
dentro il mulino.
(Elion)
Quando Dario mi ha fatto vedere la
scatola con la lampadina ed i fulmini
pensavo di prendere la scossa!
(Anna)
È stato elettrizzante salire sulla passerella altissima e guardare sotto.
(Davide)
10
NUMERO 2
L’ENERGIA...IN UN PUPAZZO
P
er Natale, con i bambini
di classe prima, abbiamo
pensato di realizzare un pupazzo di neve riciclando una
lampadina: il nostro progetto di plesso,
infatti, affronta il tema dell’energia, poiché
quest’anno a Umbertide si celebra il centenario dell’arrivo dell’energia elettrica.
Adesso vi spiegheremo le fasi per la realizzazione del nostro pupazzo cominciando dal materiale occorrente:
- una lampadina riciclata;
- la colla spray;
- il glitter bianco;
- smalto per unghia rosso, arancione;
- il pennarello nero indelebile;
- due rametti;
- piccoli dischetti di feltro nero;
- una strisciolina di tessuto rosso a pois
bianchi;
- due piccoli pon-pon rossi.
Nella prima fase abbiamo spruzzato la
colla sulla lampadina e poi, tutt’intorno,
abbiamo sparso i glitter.
Dopo averla fatta asciugare, abbiamo disegnato gli occhi con il pennarello nero; a
turno, poi, la bocca e il naso con lo smalto.
Poco dopo, uno dopo l’altro, abbiamo
attaccato i bottoni, il paraorecchie e i rametti per le braccia.
Il nostro pupazzo è pronto!!!
E questo è stato solo l’inizio!
(Speriamo che quest’anno scolastico
sia ricco di altre piacevoli sorprese come
questa!)
Classe IV
DELLA
LAMPADINA
Quante suocere ci vogliono per
cambiare una lampadina?
Nessuna, queste cose le fanno
fare al genero.
Quanti avvocati ci vogliono per
cambiare una lampadina?
Dipende da quanto puoi spendere.
Quanti dottori ci vogliono per
cambiare una lampadina?
1, ma ci vogliono nove visite
Quanti psicologi ci vogliono per
cambiare una lampadina?
1, ma occorre che la lampadina
voglia realmente cambiare
Quanti tedeschi ci vogliono per
cambiare una lampadina?
2, Uno dà l’ordine e l’altro avvita
LA MAGIA DELL’ENERGIA
All’ improvviso il televisore
ha perso luce e colore.
Ferma e buia é la città
é mancata l elettricità.
Ma cos é tale energia
che fa opere di magia?
Col suo cappello illuminato,
Lampa Dina ogni cosa ci ha
spiegato.
É importante per la vita,
non ci dà luce soltanto
ma fa muover tutto quanto.
L’ energia va usata bene
e prodotta solo quando conviene.
Guai se dovesse mancare!
É importante non sprecare!
Il mondo é pieno di elementi
che offron risorse sorprendenti:
l’ acqua cade in quantità
e viene trasformata in elettricità.
LA SAGA
Il sole con il suo calore
fa muover qualunque motore.
L’ energia si ricava
pure dal vento
grazie al suo potente
movimento.
Dalle cose riciclate
enormi risorse posson esser
ricavate!
L’ energia si nasconde anche
nei cuori.
Tutti insieme, con il loro calore,
daranno origine ad un mondo
migliore.
CLASSE I
Quanti abitanti di Londra ci vogliono per avvitare una lampadina?
2, Uno cambia la lampadina, l’altro regge l’ombrello
Quanti universitari ci vogliono per
avvitare una lampadina?
Uno solo, pero’ ci mette cinque
anni.
Quanti carabinieri servono per
avvitare una lampadina?
101, uno tiene ferma la lampadina e gli altri cento della caserma,
vi avvitano attorno l’edificio.
NUMERO 2
11
La nostra avventura alla scuola primaria è iniziata così:
ENERGIA
IN VIAGGIO... Un insieme di mani e un grande cuore
per cominciare...
DESTINAZIONE
PERUGIA!
Noi alunni di classe prima della Scuola
Primaria di Pierantonio, giovedì 8 maggio 2014, siamo andati a Perugia con il
treno. Abbiamo visitato il centro storico
e due musei della città. Il primo è stato
quello di Palazzo della Penna dove ci
stavano aspettando per svolgere un
laboratorio di Arte e Tecnologia.
Nel soffitto di questo palazzo antico abbiamo osservato due affreschi, di forma
ovale, che raffigurano scene e personaggi del mito : Il giudizio di Paride. Insieme alle insegnanti, Caterina, Maria
Antonietta e all’esperto Fabio abbiamo
prima ascoltato il racconto, poi realizzato i personaggi del mito con la plastilina.
Li abbiamo appoggiati sopra un foglio
celeste con alcune nuvole di ovatta e
mossi mentre Fabio fotografava le scene. Stava prendendo forma il nostro
primo cartone animato con un finale a
sorpresa, tutto nostro!
Nel pomeriggio siamo andati al museo
archeologico che si trova poco lontano,
in Corso Cavour e abbiamo osservato
oggetti antichi ,ritrovati sottoterra: vasi
rotti, punte di lance in pietra, in rame,
in bronzo e in ferro. Abbiamo visto persino dei denti e uno scheletro dell’orso
delle caverne!
Consigliamo a tutti di fare questo breve
ma formidabile viaggio nella storia!
CLASSE I
12
NUMERO 2
L’AVVENTURA
DI
Scintilla
Scintilla è un piccolo pesciolino ,
si chiama così perché il suo corpo è ricoperto di squame brillanti
che al sole scintillano.
Scivola veloce tra i sassi lisci,
sempre in cerca di avventura. Il
suo terribile nemico è lo sciagurato luccio Sciabola che , con
le sue enormi mascelle, cerca
sempre di catturare il povero pesciolino.
Oggi Scintilla esce tranquillo
dal vecchio pozzo del mulino di
Mola Casanova e nuota fino alla
cascatella dove…
Ora tocca a te:
SCEGLI IL FINALE CHE PREFERISCI
PRIMO FINALE
… si imbatte in Sciabola che lo
cattura. Scintilla inizia a gridare
:-Aiuto! Aiuto!
La scienziata Dina Lampa lo
sente e va in suo soccorso. Con
una potente scossa prodotta da
un generatore di corrente di sua
invenzione, sconfigge il terribile
Sciabola . Il pesciolino Scintilla è
salvo!
Dove…
SECONDO FINALE
…Scintilla vede sciabola e scappa ma il luccio con i suoi denti
appuntiti taglia la corda del coperchio e lo chiude nel pozzo.
Scintilla trova un piccolo tubo
per l acqua che porta dal pozzo
nel ruscello così il pesciolino può
scappare senza farsi vedere da
Sciabola che rimane chiuso nel
pozzo.
CLASSE I
IL PANNELLO FOTOVOLTAICO
L’ENERGIA SOLARE
D
opo aver tanto parlato di energia
prodotta dal sole, di come il sole
diventa energia, di come noi possiamo
sfruttare questa energia, una mattina
di fine febbraio finalmente abbiamo
visto da vicino un piccolo pannello fotovoltaico.
come funziona.
Il papà di Elisa, che si chiama Paolo
e di lavoro fa l’elettricista, è venuto a
scuola una mattina che fuori splendeva un bel sole.
Così le nostre maestre ci hanno portato fuori e Paolo ci ha mostrato il piccolo “scaccia talpe”e ci ha spiegato
E’ un oggetto che si inserisce nel terreno e tiene lontane le talpe dalle cose
che si piantano come le carote, lepatate, i pomodori. La talpa se si avvicina
sente una piccola scossa, come un
piccolo terremoto e quindi ha paura e
scappa via. Per poter fare questo l’oggetto ha bisogno del sole che scaldando il pannellino solare lo fa vibrare.
Tutti noi abbiamo potuto sentire questa vibrazione tenendolo in mano. Ringraziamo il papà di Elisa per avercelo
mostrato.
Scuola dell’Infanzia
ALLA SCOPERTA DELL’ENERGIA IDROELETTRICA
UNA PASSEGGIATA SOPRA IL FIUME
N
oi bambini della Scuola dell’Infanzia di Pierantonio, nel mese di
Marzo siamo andati con le nostre insegnanti al “Centro per le Energie rinnovabili e la sostenibilità Mola Casanova”
di Umbertide. Al mattino siamo arrivati a scuola tutti molto presto perché
il pulmino veniva a prenderci alle ore
9,15, abbiamo fatto velocemente colazione poi, il primo gruppo, quello del-
la sezione “A”, è partito seguito dopo
circa venti minuti dalla sezione “B”.
Quando siamo arrivati c’era ad aspettarci la nostra amica ELETTRA, la
scienziata perfetta, che ci ha mostrato
la sua casa e molti esperimenti interessanti!
Ma sicuramente la cosa che ci ha col-
pito
di più è stata la bellissima passeggiata che Elettra ci ha fatto fare sopra il
fiume!
Tutti attaccati ad una corda di sicurezza siamo saliti su un ponte lungo e
stretto, abbiamo
camminato sopra il fiume, sopra la cascata fino ad arrivare nel punto dove il
fiume è chiuso dalla diga che produce
Energia idroelettrica.
Sopra il ponte tirava il vento ed era
così alto che ad alcuni di noi girava un
po’ la testa ma è stata una esperienza
che ci è piaciuta moltissimo!! Grazie
Elettra!!!
Scuola dell’Infanzia
13
NUMERO 2
GIOCHI MATEMATICI 2014
C
ome al solito, anche quest’anno ci
sono stati i giochi matematici organizzati dal Centro Pristem dell’Università Bocconi. Anche la nostra Scuola media ha partecipato e già, a fine gennaio,
la nostra Prof. di matematica, ha chiesto
ad ognuno di noi se volevamo partecipare. L’anno scorso avevano partecipato quattro alunni della nostra classe:
Francesco, Drin, Ada ed io. Quest’anno,
invece, si è aggiunto anche Giacomo e
il nostro numero è ammontato a cinque.
La prova era prevista per il 22/03/2014
e, quando questo giorno speciale è arrivato, noi cinque siamo usciti dalla classe un’ ora prima e abbiamo aspettato
che arrivasse il pullman. L’attesa è stata
lunga ma, per fortuna, il tempo era bello e, dopo un veloce pranzo al sacco e
un po’ di pazienza, il pullman è arrivato.
Noi alunni della prima, seconda e terza
G (in tutto quindici), siamo saliti a bordo
e ci siamo mescolati ai ragazzi delle altre classi di Umbertide. Senza esitare
neanche un attimo, il pullman si è diretto
verso la Facoltà di Ingegneria di
Perugia, il luogo dove si è svolta la gara.
Appena arrivati (eravamo proprio puntuali) le professoresse Belanzoni e Migliorati hanno consegnato ad ognuno
S
di noi un foglio che certificava la nostra
identità e che indicava l’aula che ci avevano assegnato. Contrariamente all’anno scorso, siamo finiti tutti nell’aula F, ma
non abbiamo neanche avuto il tempo di
gioire che già gli organizzatori della gara
ci chiamavano. Mezz’ora dopo, verso le
14.40, hanno fatto partire il cronometro
e la prova è cominciata. L’aula all’inizio
era piena di gente ma dopo già 25 minuti, tantissimi hanno cominciato a consegnare. A poco a poco l’aula Si stava
svuotando: Giacomo consegnava, i tre
partecipanti della prima G (Caterina,
Giorgia e Matteo) hanno consegnato
insieme e anche Ada e Drin hanno lasciato l’aula. Io continuavo a fare i miei
esercizi, li capivo tutti ma, per i quesiti
6 e 8 ho dovuto riprovare alcune volte.
Anche Francesco, seduto accanto a
me, lavorava sodo. Quando anche io
ho consegnato, a 71 minuti, l’aula era
quasi deserta. Fuori,invece, nel giardino
della Facoltà, era pieno di gente che discuteva sugli esercizi, compresi la Prof.
Belanzoni ed i miei compagni. Quando
sono usciti quelli della Categoria C2 (io
ero della categoria C1) , è inutile dire
che anch’essi volevano sapere le risposte degli altri. è così che , discutendo e
confrontandoci, siamo tornati a scuola.
La Prof. Belanzoni era già convinta che
ne avevo fatti bene 8 su 8 ma la conferma l’ho avuta solo il 28 marzo. Ed
è proprio quel giorno che ho scoperto
che mi sono classificata seconda. Sono
scoppiata dalla gioia, perché è valsa la
pena non solo partecipare, ma anche
vincere. Ero pienamente consapevole
che sarei andata a Milano!!! Insomma
ero davvero felice!
Lena Bossaerts. IIG
CORSA CAMPESTRE
abato 12 aprile si è svolta la gara
di corsa campestre alla scuola secondaria di I grado Mavarelli .
Pascoli di Umbertide. Alle ore 10:30 le
prime a partire sono state le ragazze di
1°,poi i ragazzi. Le classi 2°e 3° hanno
gareggiato insieme. Io che frequento la
1°, e Lena, la mia amica che è arrivata 2° alle olimpiadi di matematica, eravamo le uniche di Pierantonio Sono
arrivata prima ex equo. Beh, è vero che
frequento
atletica leggera, ma ho fatto comunque un errore grave: neanche un metro
prima dell’arrivo mi sono rilassata, pensando di aver già superato il traguardo,
invece cosa scopro? C’è un’altra ragazza dietro di me e non ho superato
il traguardo come pensavo. Allungo il
passo e tagliamo insieme il traguardo!
Molti penseranno che facendo atletica
sia stato tutto molto facile per me, ma
non è così, perché un piccolo errore si
commette sempre: un giorno sei un po’
stanco, oppure eccitato, si può inciampare o darsi una gomitata per sbaglio,
ma l’importante è non arrendersi mai. E
devo dire che non sono mancati né gli
svenimenti né le cadute!
Caterina Mancinelli IIG
14
NUMERO 2
FAGIOLI CON LE COTICHE
INGREDIENTI
400 grammi di fagioli
bianchi secchi
150 grammi di cotica di maiale
1 cucchiaio di strutto
50 grammi di grasso di prosciutto
1 spicchio di aglio
prezzemolo
1 cipolla bianca
500 grammi di pelati
sale
pepe
Come si fa
1. Mettere i fagioli a bagno e lasciarli riposare per una notte intera
quindi scolarli, sciacquarli e lessarli in acqua SENZA sale lasciando
cuocere per 2 ore o fin quando
non diventa morbidi (non spappolati!). Aggiungere il sale 10 minuti
prima della fine della cottura.
2. Sgrassare le cotenne fin quando
non diventano sottilissime e quasi trasparenti quindi sciacquarle e
scottarle per 5-6 minuti in acqua
NON salata. Trasferirle su un ta-
gliere, tagliarle a striscioline e metterle a cuocere in acqua non salata per
un’ora fin quando non diventano belle
morbide.
3. Quando fagioli e cotenne di maiale
sono pronti tritare la cipolla finemente e
farla rosolare a fuoco lento nello strutto insieme ad un trito di grasso di prosciutto, aglio e prezzemolo. Quando la
cipolla inizia ad imbiondirsi aggiungere
anche i pelati schiacciati e cuocere fin
quando il sugo non si restringe un pochino, ovvero per circa 15 minuti.
4. Aggiungere nella pentola i fagioli e
le cotiche, entrambi scolati, quindi salare e pepare. Cuocere per circa 3040 minuti a fuoco basso mescolando
di tanto in tanto e se necessario aggiungere qualche cucchiaio dell’acqua
di cottura dei fagioli per evitare che il
sugo sia troppo poco liquido. Servire
caldo accompagnando con pane fatto
in casa o cotto a legna.
Tempo di preparazione: tanto
Risultato: preparate un buon bicchiere di vino rosso e dateci sotto perché
questo è un piatto che merita. E se
vi sentite in colpa per aver mangiato
come dei maialini fate così: a fine pa-
sto, dopo un caffè, invece di
stravaccarvi sul divano come prima
cosa lavate i piatti e rassettate e poi
uscite a fare due passi!
Variante: lo strutto per il soffritto può
essere sostituito da olio extravegine
di oliva buono. Non sostituitelo con il
burro, giammai!!
Consiglio: se potete, cuocete i fagioli
in un tegame di coccio e fate la stessa
cosa per la salsa di pomodoro. Il coccio aiuta a mantenere la temperatura
giusta, consente di cuocere in maniera omogenea e conferisce un sapore
ancora più rustico. Se poi avete pure i
coccetti per mangiare, servite cotiche
e fagioli direttamente là dentro e sentirete che bontà!
Giorgia Mauro IIG
BARZELLETTE IN PIERANTONIESE
N chene passeggia co ‘n osso nto
la bocca. ‘Ncontra ‘ngatto e glie
chiede:”Perché tenghi l’ osso ‘n
bocca?
Perché ‘n cìho le tasche!!!
Come se chiamano gli abitanti del’
Isola de Pasqua?
Sorpresine.
‘N lama maschio dice ta ‘n lama
femmina: Lamadonna!!!
Che ce fa ‘na bussola ntol poleo?
Indica ‘l pollo nord.
‘Na duna a ‘n altra duna…
E’ visto qualche duno?
O bà, la mamma è cativa…
Zitto e magna!
‘N bambino fa al nonno:”Nonno,
nonno, dua vè?
E ‘l nonno risponde:”A l’ inferno.”
‘L bambino alora va da la nonna
e dice:”Nonna, , butteme giù ‘n
capello che vo a ‘l inferno col mì
nonno.
Pierino và co la nonna al ‘a lo SMA
e vede ‘n bucciotto de
plastica per terra.
e la nonna dice:”Le cose per terra ‘n
‘s arcolgono.” ‘ntol ritorno la nonna
chede e dice ta Pierino:”Pierì damme
‘n à mano.” Pierino risponde:”Ma tu
mè detto che le cose per terra ‘n ‘s
arcolgono.”
La maestra dice ta Pierino:”Pierì
se te regalono du cunigli a natele e tre a compleanno quanti cunigli c’è?” e Pierino:”sette”e la
maestra:”pensece
bene”Pierino
ardice:”sette; tre pel compleanno,
du a natele e altri du che cìho a
chesa.
Matteo Merli, Tommaso Minelli,
Andrea Meniconi, Alessio Bistoni
IIG
15
NUMERO 2
EMOZIONI IN...ENGLISH!
Q
uest’anno noi bambini delle classi IIIA e IIIB e le classi IV e V della
scuola Primaria di Pierantonio abbiamo
realizzato un progetto in lingua inglese
con l’aiuto di un insegnante madrelingua, esperto di teatro per i bambini di
nome Luke. Le attività del progetto si
sono svolte settimanalmente a scuola
e il 18 dicembre siamo stati protagonisti
di uno spettacolo al Teatro dei Riuniti di
Umbertide.
La prima lezione con Luke è stata sorprendente perché noi non ci aspettavamo tanto divertimento, movimento ed
entusiasmo. All’ inizio avevamo paura
di non riuscire a comunicare con Luke
visto che lui parlava solo inglese.
Fin dal primo incontro abbiamo capito la
magia del teatro attraverso:
IMAGINATION, PHYSICAL, EXPRESSION, ENERGY.
Queste sono le quattro paroline chiave
che sempre Luke ci ripeteva durante le
lezioni.
Durante il secondo incontro, l’insegnante ci ha spiegato la storia che avremmo
messo in scena intitolata “THE ELEPHANT CHILD” e ha cominciato ad assegnare le parti e a farcele recitare.
E’ stato un lavoro impegnativo ma che
M
grande soddisfazione recitare in inglese e trasmettere le emozioni al nostro
pubblico!
E’ stata un’esperienza bellissima ricevere gli applausi dai nostri genitori e dagli
insegnanti: ci ha fatti sentire fieri del nostro lavoro, ma anche un po’ malinconi-
ci perché l’esperienza era terminata.
A questo punto avremmo un desiderio
da esprimere : ci piacerebbe ripetere il
progetto anche l’anno prossimo!
Speriamo che si avveri!
Classi IIIA e IIIB
THE VOICE AT THE TOP OF THE WORLD
ercoledì 18 dicembre 2013, presso il teatro dei Riuniti di Umbertide, noi alunni della classe V, insieme alle
classi IV e III di Pierantonio, siamo stati
attori protagonisti di uno spettacolo in
inglese. Aiutati dall’esperto Luke, durante il laboratorio di inglese, abbiamo
messo in scena la rappresentazione
“The voice at the top of the world”.
E’ la storia di una famiglia numerosa,
davvero numerosa… mamma, papà e
venticinque bambini.
Dormono tutti in una camera, c’è tranquillità e molto silenzio. Poi di colpo, un
grande rumore!
Suona la sveglia , tutti si alzano, si lavano e scendono a fare colazione. Chi
vuole una cosa, chi un’altra… ora sì che
c’è una grande confusione! Sì, sono
bambini rumorosi, molto rumorosi…
Ma, uno di loro, purtroppo non può parlare perché, una notte, un personaggio
misterioso gli ha portato via la voce.
Un giorno sentono bussare alla porta.
Con grande sorpresa e un po’ spaventati per l’aspetto si trovano davanti una
vecchietta. Lei spiega che per ritrovare
la voce devono andare in cima al mondo.
Comincia, così, il viaggio della “grande”
famiglia.
Durante il lungo tragitto si trovano davanti ambienti meravigliosi: uno splendido lago, spettacolari statue di ghiaccio;
ma anche pericoli da superare: un precipizio profondissimo, una terribile tempesta, due orsi spaventosi.
Corsa dopo corsa, finalmente riescono
a ritrovare la voce….E’ proprio in cima
al modo!
Questo progetto è stato molto divertente, non solo ci ha aiutato a migliorare la
nostra pronuncia, ma ci ha dimostrato che quando l’obiettivo è comune, è
possibile raggiungere qualsiasi risultato:
“Questa volta insieme abbiamo scalato
una montagna, ma probabilmente ce ne
saranno altre da scalare. Il nostro lungo
cammino non è che all’inizio”.
2.
4.
2
1.
NUMERO 2
1.
3.
CRUCIVERBA
2.
4.
3.
2.
4.
1.
3.
ORIZZONTALI: REBUS
1) M NA 1.
2.
3.
4.
Come si chiama il forno di Pierantonio? Come si dice in dialetto pierantoniese “mangiare”? Come si chiama il parroco di Pierantonio? Qual è il cognome della giornalaia di Pierantonio Ornella? VERTICALI: 1. Come si chiama la pizzeria al taglio aperta da poco? 2. Come si chiama la gioielleria di Pierantonio? 3. Quale fiume costeggia Pierantonio? NEDI 4. Quale t orrente d ivide S .Orfeto d a Pierantonio? (8; 2; 4) CACCIA ALLE PAROLE DELL’ELETTRICITA’ RDE (5; 5) In questo crucipuzzle sono nascoste alcune parole che riguardano l’elettricità.
Cercale e colorale.
CACCIA ALLE PAROLE DELL’ELETTRICITA’ 2) PEN In questo crucipuzzle sono nascoste alcune parole che riguardano l’elettricità.
REBUS
Cercale e colorale.
Matteo Nanni, Magnamacco Sara IIG
1) M NA NEDI Ecco 8 anagrammi. Adoperando
tutte le lettere di queste “strambe” parole, ricostruisci il nome di
alcune forme di energia:
2) PEN ARESOL
______
IOLECA
______
ACIMICH
_______
Matteo Nanni, Magnamacco Sara IIG
COSLAREMU
NICAMECCA
TRICALETE
_________
_________
_________
CARIMET _ _ _ _ _ _ _
ETINCICA
________
Classe IV
(8; 2E ; 4) L E T T R I C A I D R O A C R O P O L I A T O M I I D R O E L E T T R I C A M O L A C A S A N O V A X A C R O P O L I A T O M I RDE (5; 5) E L E T T R I C I T A P O M O L A C A S A N O V A X M I C E N E I S C O S S A E L E T T R I C I T A P O P A P I R O P R O T O N I M I C E N E I S C O S S A Z I G G U R A T A M B R A P A P I R O P R O T O N I E L E T T R O N I I N D O Z I G G U R A T A M B R A E U F R A T E C A R I C A E L E T T R O N I I N D O T I G R I N E U T R O N I E U F R A T E C A R I C A L A M P A D I N A L I M O T I G R I N E U T R O N I Classe IV
L A M P A D I N A L I M O Classe IV
Classe IV
Fly UP