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L`estate sta finendo - Progetto Melting Pot Europa

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L`estate sta finendo - Progetto Melting Pot Europa
Casa - Residenza - Politiche Sociali - Immigrazione - Diritti - Dal 1993, il giornale di strada di Bologna fondato dai senza fissa dimora
L’estate sta finendo
Bologna 06
volte scritto in questo giornale, è
inevitabilmente con quella sacro-
É quello che è successo agli ex
in crescita e in progressiva
santa degli operatori sociali, pro-
detenuti che hanno beneficiato
Le città non chiudono per
mutazione (ormai la definizione
fessionisti e volontari, di godersi
dell'indulto. Ritrovare la libertà
ferie
"nuovi poveri" non è sufficiente
le ferie: le strutture che si reg-
proprio ad agosto li ha messi
a identificare il fenomeno).
gono solo grazie al volontariato,
subito di fronte alla difficoltà di
Anche a Bologna, città di transi-
Alcuni di loro si rivolgono alle
come la distribuzione di pasti
gestire autonomamente la pro-
to popolata da lavoratori e stu-
mense pubbliche e passano la
effettuata da molte parrocchie,
pria vita. A quanto pare è stata
denti fuori sede abituati a partire
notte nei dormitori o in strada,
sono costrette a chiudere. I ser-
questa l'unica emergenza che gli
dopo gli ultimi impegni, nella
hanno bisogno quotidianamente
vizi gestiti da cooperative e isti-
operatori sociali hanno dovuto
desolazione d'agosto si contano
del metadone o di assistenza
tuzioni devono ridimensionare la
affrontare quest'estate. Per il
dei superstiti. Com'è ovvio, nella
sanitaria specifica. In ogni caso
propria attività. Chi ha bisogno
resto, almeno a sentir loro, i
maggior parte dei casi, si tratta
sono donne e uomini che neces-
di assistenza in questo periodo
servizi a Bologna hanno le spalle
di persone che le ferie non se le
sitano del sostegno dei servizi
può trovare porte chiuse o diffi-
larghe e riescono a cavarsela
possono permettere e che
sociali per la loro sussistenza.
coltà di accesso a mense e dor-
anche in periodi difficili.
appartengono a quella categoria
di poveri che, come abbiamo più
mitori.
Le loro esigenze si scontrano
(Segue a pagina 2)
PRODURRE QUESTO GIORNALE COSTA 0,52 EURO • QUELLO CHE DATE IN PIU’ E’ IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE
QUALSIASI RICHIESTA DI SOLDI AL DI LA’ DELL’OFFERTA LIBERA NON E’ AUTORIZZATA
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 N.46)ART.1 comma 2 DCB - Bo (Num. 7 per Poste Spa)
piazza
Grande
Giornale di strada di Bologna
fondato dai senza fissa dimora
“Tendere un giornale è meglio
che tendere una mano”
***
Proprietà
Associazione Amici
di Piazza Grande Onlus
Direttore Responsabile
Leonardo Tancredi
Ai lettori
Settembre è arrivato. Lentamente si
sta chiudendo l’estate, una stagione
particolare, dedicata al riposo e alle
vacanze, ma che non a tutti evoca le
stesse piacevoli sensazioni.
Non ai senza fissa dimora, che d’estate si trovano in città deserte e
assolate e i problemi ce li hanno
sempre, ma d’estate ancora di più.
Non agli immigrati clandestini, senza
lavoro, e senza dignità. Non agli
occupanti di centri sociali e di appartamenti inutilizzati, sgomberati
senza clamore nellindifferenza estiva.
ditori ambulanti realizzata a Rimini
da Melting Pot.
In questo numero di Piazza Grande
abbiamo pensato di raccontare cos’è
successo durante l’estate. Nelle
pagine dell’inchiesta del mese trovate la storia di una famiglia tunisina,
in Italia da dieci anni e ancora alla
ricerca di una desiderata stabilità.
Seguono nell’inchiesta una ricostruzione degli sgomberi effettuati a
Bologna nel corso dell’estate, e la
presentazione di una guida per ven-
Nelle pagine finali del giornale presentiamo “Asfalto”, il blog dei senza
fissa dimora di Bologna che frequentano il Centro diurno di via del Porto,
e che nelle pagine web riversano la
loro vita, piena di idee, rabbia ed
emozioni.
Caporedattore
Jacopo Fiorentino
Buona lettura.
Sommario
- Le città non chiudono per
***
Redazione:
via Libia, 69 40138 Bologna
Tel. 051 342 328 - Fax. 051
3370669
ferie
pag 1
***
- Ai lettori
www.piazzagrande.it
pag 2
[email protected]
- Accade davvero
***
pag 3
Distribuzione
Antonino Palaia
- L’inchiesta del mese
***
pag 4, 5, 6, 7
Idea Grafica:
Jacopo Fiorentino
- Dal basso verso l’alto
***
pag 8, 9
In Redazione:
Matteo Artoni, Dario Coriale,
Giuseppe Scandurra, Mattia Caiulo,
Mariella Libergoli, Gabriella Penna,
Giulia Lasagni, Gaetano Massa,
Laura Caretto.
- Le pagine dell’Associazione
pag 10 e 11
***
Hanno collaborato a questo
numero:
Gigi Bonometti, Manila Ricci e i
ragazzi di Melting Pot Rimini,
Marchino,
Vincenzo
Conte,
Massimiliano e i ragazzi di Asfalto.
***
Immagini
La foto in prima pagina è del
Laboratorio Sociale Occupato Paz,
Rimini
***
- Indirizzi utili
Veditori ambulanti in spiaggia. A Rimini Melting Pot ha realizzato una guida a
loro dedicata. Foto di Emiliano Facchinelli
(segue da pagina 1)
della casa è una questione
pag 12
qualche risposta.
annosa che merita un'analisi
Uno scenario tipicamente esti-
attenta, non vogliamo liquidarla
Per risolvere seriamente il pro-
vo, ma molto più conflittuale, è
con un commento fugace. Un
blema abitativo per le fasce
quello degli sgomberi di case
dubbio però vorremmo solle-
sociali più deboli, c'è bisogno di
occupate.
varlo: se si tratta di operazioni
interventi di tutt'altro tipo. Per
legittime e supportate da politi-
esempio potrebbe essere utile
Edizioni Online
Jacopo Fiorentino
La città deserta diventa un otti-
che mirate a fare il bene dei
monitorare le case sfitte, com-
mo set per film western, in cui
cittadini, come mai la gran
battere il mercato nero dell'af-
***
va in scena una sorta di "Sfida
parte degli sgomberi ha luogo
fitto, favorire l'autocostruzione.
all'Ok Corral" contemporanea
ad agosto nel silenzio della città
dove a fronteggiarsi sono da
deserta?
Bologna
01.09.2006
Anno XIII - Numero 7
12 pagine
una parte le istituzioni, dall'altra occupanti di case e sfrattati.
Sono solo degli esempi, ma per
metterli in pratica non c'è biso-
La storia della serie di sgomberi
gno di aspettare mesi anonimi.
subiti da Nasser e dalla sua
Tipografia Nuova Cesat Firenze
Registrato presso il Tribunale
di Bologna il 15/09/1995 n°6474
L'estate diventa un'ideale zona
famiglia, che raccontiamo all'in-
franca, un periodo in cui rego-
terno della nostra inchiesta, a
di Leonardo Tancredi
lare i conti in sospeso. Quella
nostro parere, può suggeriree
[email protected]
Abbonati a Piazza Grande. Per abbonarsi e ricevere ogni mese il giornale a casa propria, basta un versamento sul c/c postale n. 54400320, intestato
all'Associazione Amici di Piazza Grande Onlus. Causale: "Abbonamento giornale". Potete anche telefonare allo 051 342328 dalle 9.00 alle 13.00 alla Redazione
del giornale. Per i privati la quota indicativa di sottoscrizione è di 31euro annue. Per enti, biblioteche e associazioni 51 euro
2 piazza grande • n°127 • 09.06
Accade
d@vvero
Dal nostro sito, una rubrica che parla di casa, nuove povertà, diritti, immigrazione. A Bologna e non solo
13.07.06
A Firenze una cassetta postale per senza fissa dimora
L'assessorato all'accoglienza e
all'integrazione del comune di
Firenze, ha proposto un'interessante iniziativa: una cassetta
postale per i senza fissa dimora.
Il servizio, organizzato da Poste
italiane, prevede il ritiro della
posta da parte di persone che a
Firenze hanno preso la residenza
in una via inesistente, istituita
dal Comune nel 2003 e intitolata
a Libero Leandro Lastrucci, direttore dell'albergo popolare dal
1955 al 1978.
La posta verra' consegnata all'
ufficio anagrafe in Palazzo
Vecchio e introdotta nell' apposita 'cassetta postale' sulla quale
un cartello indica 'Via Libero
Leandro Lastrucci'.
Per accedere al servizio gli interessati dovranno rilasciare una
delega al Comune, sottoscrivendola davanti all' ufficiale d' anagrafe. Il tempo utile per ritirare
la posta, prima che venga
distrutta, e' di 240 giorni.
L'interessante iniziativa di Firenze
potrebbe essere replicata anche
in altre città. In Italia, infatti,
sono molte le città che si sono
dotate di una via fittizia per concedere la residenza anagrafica ai
senza fissa dimora che vivono in
un dato territorio. A Bologna esiste via Senzatetto, a Verona via
dell'Ospitalità, a Roma via
Modesta Valenti e cosi via.
@@@
24.07.06
Il Comitato Siamo tutti cittadini consegna le firme
L’Associazione Amici di Piazza
Grande esprime soddisfazione
per la consegna al Comune di
Bologna di oltre 2500 firme
richiedenti l’estensione del diritto
di voto attivo e passivo ai
migranti residenti a Bologna. Non
è stato solo questo l’atto che ha
reso significativa la giornata del
24 luglio: il Consiglio Comunale
ha approvato, con soli quattro
voti contrari, l’apertura di un’istruttoria pubblica sulle condizioni di vita dei migranti a Bologna.
Così come tutti gli altri singoli e
associazioni componenti il comitato “Siamo tutti cittadini”, ci
auguriamo che questa spinta dal
basso non si esaurisca e porti
fino al conseguimento di condizioni di vita dignitose e al diritto
a una partecipazione piena alla
vita sociale e politica cittadina.
Crediamo che mai come in questo periodo, Bologna abbia un
bisogno vitale di imparare a
conoscere e capire i fenomeni
sociali che stanno cambiando la
città. Il metodo migliore rimane
ascoltare la voce di chi in prima
persona è portatore di nuove esigenze e nuove istanze. A questo
devono accompagnarsi atti concreti da parte degli amministratori locali per favorire l’inserimento
di donne e uomini migranti nel
tessuto sociale cittadino: un’abitazione dignitosa e un lavoro
libero dal giogo dello sfruttamento.
Ci auguriamo che il Consiglio
comunale di Bologna voglia aprire una strada percorribile da altre
amministrazioni locali, e funga da
stimolo per il Governo centrale
per rimuovere dalla legislazione
italiana i segni nefasti della
xenofobia del centro-destra.
@@@
15.08.06
A Milano,
Ferragosto con gli angeli
I senza tetto di Milano hanno
festeggiato il ferragosto con un
pranzo offerto dai "City Angels",
l’associazione cittadina che si
occupa di esclusione sociale.
"Anche quest'anno - si legge sul
sito dei volontari - i City Angels
festeggiano il ferragosto con chi
in vacanza, per ovvie ragioni,
non c’è potuto andare: i senzatetto che sono rimasti in città".
@@@
24.07.06
A Las Vegas è vietato dar da
bere agli assetati
Nelle principali città americane
ed europee capita spesso di leggere dei cartelli che vietano di
dare da mangiare ai piccioni.
Nessuno, tuttavia, aveva mai
visto un cartello che vietava di
dare da bere ai senza tetto.
Oscar Goodman, sindaco di Las
Vegas, la leccatissima cattedrale
del gioco d'azzardo, ha avvertito i
suoi concittadini che dal 20 luglio
un'ordinanza vieta loro di offrire
da mangiare o da bere ai senza
tetto.
Se qualcuno, vinto dalla pietà,
darà da bere o da mangiare a
uno dei moltissimi senza tetto
che affollano le strade di Las
Vegas, verrà fermato dalla polizia
e multato.
Cosa dire? I piccioni se hanno
fame e non trovano da mangiare
fanno uno svolazzo, vanno cento
metri più in la e qualcosa la trovano. Per un senza tetto in una
città in mezzo al deserto sembra
un pò più dura.
@@@
Inclusion Europe, organizzazione
non governativa che difende i
diritti e gli interessi delle persone
con disabilità intellettiva e le loro
famiglie in Europa, dimostra che
nel nostro continente queste ultime hanno un maggiore tasso di
disoccupazione, entrate molto più
basse se paragonate a quelle
della popolazione media, nonché
difficoltà superiori ad accedere
all’educazione ad ampio raggio e
alla cura della salute.
In tal senso povertà e disabilità si
rafforzano l’una con l’altra, contribuendo ad aumentare la vulnerabilità e l’esclusione sia per le
singole persone con disabilità che
per le loro famiglie.
24.08.06
Doccia e shampo
La polizia di Monaco di Baviera
non riesce a fermare i bagni nelle
fontane pubbliche di una matura
clochard di 44 anni.
La vicenda ha trovato spazio
anche sul "Bild Zeitung" che racconta la storia di Bille, questo il
nome della donna che, quasi ogni
giorno, si lava con sapone e
shampoo in una delle 183 fontane della citta' bavarese.
I passanti spesso si lamentano e
chiamano la polizia. Finora la
donna ha ricevuto 21 denunce.
Chissà che, prima o poi, qualcuno, dopo aver fatto un verbale a
questa donna, non pensi anche a
darle una casa?
Il documento, recentemente presentato, esplora anche una serie
di azioni che possono essere
intraprese per migliorare la situazione delle persone con disabilità
intellettiva e delle loro famiglie
che vivono in povertà, centrando
l'attenzione anche sui detentori
di interessi e gli attori politici a
tutti i livelli che dovrebbero certamente contribuire alla soluzione del problema.
Nel dettaglio dei dati presentati,
da annotare anche come la
povertà si presenti come un
dramma per le persone con disabilità intellettiva e le loro famiglie
in tutti i Paesi d'Europa, sia negli
Stati Membri dell’Unione, sia in
quelli candidati ad entrarvi che in
quelli non facenti parte della
Comunità.
@@@
9.09.06
A Roma notte bianca anche
per i senza tetto
In occasione della Notte Bianca
2006 a Roma, per la prima volta
una particolare attenzione verrà
data alle persone senza fissa
dimora.
I Centri comunali di accoglienza
per persone senza fissa dimora
offriranno ai propri ospiti una
cena speciale ed una sera di
festa. Le mense rimarranno aperte fino a tardi e verranno animate dai volontari iscritti al
Registro cittadino della solidarietà del Comune di Roma
(R.E.S.)
09.09.06
Disabili intellettivi sempre più
poveri
Questa la conclusione di un rapporto presentato dall'organizzazione non governativa Inclusion
Europe, che segnala la presenza
di tali problemi indistintamente in
tutti i Paesi d'Europa.
I membri di Inclusion Europe
riferiscono che le ragioni della
disoccupazione e dell’esclusione
sociale non vanno cercate principalmente in una mancanza di
capacità delle persone disabili,
ma piuttosto in atteggiamenti
negativi da parte dei datori di
lavoro e degli altri cittadini.
Infatti, anche quando vengono
messe a confronto con altre tipologie di disabilità, le persone con
disabilità intellettiva sono molto
più facilmente disoccupate,
hanno scarso accesso all’educazione oppure vengono escluse in
generale dalla vita sociale.
Il rapporto europeo sarà incluso
in un Rapporto globale sulla
povertà e sulla disabilità intellettiva che verrà presentato al XIV
Congresso Mondiale di Inclusion
International, ad Acapulco, in
Messico, dal 7 al 10 novembre
prossimi
a cura della Redazione Web
Una nuova relazione su Povertà e
disabilità in Europa, realizzata da
piazza grande • n°127 • 09.06 3
L’inchiesta del mese
scolto ha chiuso per 3 settimane.
"Abbiamo comunque provveduto a sistemare le situazioni in sospeso dei nostri
assistiti, chi si è rivolto a noi nel periodo
di chiusura veniva accolto in mensa
senza il consueto colloquio preliminare.
Per richieste più complesse bisognava
attendere la riapertura del Centro."
Ad ogni modo per la Caritas non ci sono
stati problemi particolari a gestire l'aumento di presenze. "Siamo attivi 365
giorni all'anno, le emergenze non ci spaventano - dice Paolo Puggioli, responsabile della mensa - Ogni sera lavorano
non meno di 10 volontari, siamo pronti a
servire fino a 150 pasti, a fine agosto
I senza fissa
dimora e l’estate
arriveremo a 4000."
Una situazione simile a quella registrata
dalla Caritas, si è registrata al Centro
diurno di via del Porto: un aumento
Cosa succede in città a chi in vacanza non ci può andare?
sostenibile delle presenze causato
soprattutto dalle scarcerazione per l'in-
Foto. Sotto sequestro
Agosto. Cosa succede in città quan-
so. In questo modo 60 pasti vengono
Società Dolce, la Cooperativa La Strada,
do i marciapiedi si svuotano e le
meno al computo totale. A questa man-
la Cooperativa Nuova Sanità), dal primo
spiagge si affollano? Le amministra-
canza deve aggiungersi quella della
agosto fino a novembre le attività del
zioni comunali da anni ormai si pre-
mensa dell'Antoniano chiusa nel mese di
multifunzionale saranno gestite dalla
murano di vivacizzare, con spettaco-
agosto.
Dolce e poi ci sarà una gara d'appalto
li ed eventi culturali, le serate urba-
riguarderà la gestione complessiva del
ne di chi per un motivo o per un
I servizi sociali del Comune di Bologna,
Beltrame. Si conclude quella che è stata
altro resta in città; il progressivo
così come negli anni scorsi, hanno col-
una fase di sperimentazione che a mio
invecchiamento della società ha
mato questo vuoto grazie alla collabora-
avviso ha dato buoni frutti; l'attività del
costretto gli stessi amministratori a
zione della Camst. La ditta ha fornito
multifunzionale diventerà strutturale e
porsi il problema degli anziani, per i
952 pasti in 17 giorni di in un periodo
inserita nei servizi. Verranno eliminate
quali alla difficoltà di sopravvivere a
compreso dal 31 luglio al 30 agosto.
delle attività già espletate in altri conte-
temperature elevate si aggiunge la
Sono stati gli operatori del Centro
sti e ci si concentrerà sui servizi alla per-
solitudine relazionale di una città
Multifunzionale Beltrame a occuparsi di
sona, quindi attività laboratoriali, acco-
deserta.
ritirare e distribuire a pasti per la cena.
glienza e informazioni sui servizi, oppor-
Le persone senza dimora sono
Viviana Verzieri, dirigente dei Servizi
tunità di lavoro ecc."
indubbiamente un'altra categoria
Sociali comunali, frena ogni allarmismo
che nei mesi estivi soffre l'indeboli-
sul rischio di digiuni estivi forzati per i
La struttura che nel mese di agosto ha
mento delle rete di protezione e di
senza dimora.
sostenuto l'impegno maggiore nella
sostegno.
distribuzione dei pasti è la mensa di via
Se la gran parte dei servizi di assi-
"Oltre ai pasti della Camst, resta attivo il
Santa Caterina gestita dalla Caritas. Il
stenza forniti da strutture pubbliche
servizio pranzo del centro diurno di via
servizio è rimasto attivo tutta l'estate e
si sforza di garantire l'apertura,
del porto, dove possono mangiare 55
nel mese di agosto ha visto 110 presen-
quelli gestiti dal volontariato sono
persone. Se questa offerta non dovesse
ze giornaliere. Abitualmente la mensa
fortemente ridimensionati dalle ferie
essere sufficiente, sarà possibile comun-
prepara 140 pasti, dei quali 60 vanno
d'agosto.
que rivolgersi allo Sportello Sociale
alle parrocchie e i rimanenti sono consu-
Chi non ha casa (e non deve nemme-
Adulti in via Sabatucci presso il dormito-
mati dagli utenti della mensa. Cala il
no preoccuparsi di dare l'acqua alle
rio Beltrame e ritirare buoni pasto e sus-
numero dei pasti, ma gli utenti si con-
piante), così come ogni altro, prefe-
sidi. É una pratica che mi piacerebbe
centrano in Santa Caterina.
risce lasciare la città afosa e deserta
implementare, perché penso sia preferi-
per andare al mare, magari a trovare
bile che le persone disagiate possano
"La nostra mensa è sicuramente gravata
amici o torna a farsi vivo dalla fami-
mangiare ovunque non solo nelle
dall'aumento delle presenze nel mese di
glia. Non sempre però queste par-
mense."
agosto - dice Maura Fabbri, responsabile
tenze bilanciano i vuoti nei servizi;
del Centro d'ascolto -
É vero che la
quest'anno per esempio l'atteso
Un'altro problema paventato da molti
Camst distribuisce pasti nel mese di ago-
indulto ha creato qualche problema:
utenti
Centro
sto, ma non lo fa tutti i giorni, mentre
alcuni detenuti hanno trovato aperte
Multifunzionale, un luogo in cui decine di
negli altri mesi al Beltrame i pasti vengo-
le porte del carcere, ma chiuse per
persone trascorrono una parte della loro
no distribuiti 5 sere a settimana. Inoltre
ferie quelle dei servizi sociali.
giornata, un riparo che diventa
fonda-
l'indulto ha aggravato questa situazione,
A
mentale nelle stagioni più difficili. Anche
perché molte delle persone che sono
Bologna una parte della
in questo caso da Verzieri arrivano rassi-
uscite si sono ritrovate ad avere bisogno
distribuzione dei pasti è
curazioni.
di una mensa. La chiusura di alcuni ser-
è
la
chiusura
del
gestita, tramite la Caritas,
vizi ad agosto ha complicato la situazio-
dalla rete di parrocchie presenti nei
"Non ci sarà nessuna chiusura, a fine
quartieri. È un lavoro esclusivamente
luglio termina il progetto di gestione del
volontario che nella totalità dei casi nei
centro da parte di un'Ati (associazione
Se la mensa e il servizio docce della
mesi estivi viene inevitabilmente sospe-
temporanea d'impresa che comprende la
Caritas sono rimasti attivi, il Centro d'a-
4 piazza grande • n°127 • 09.06
ne di chi è stato scarcerato."
dulto.
"L'anno scorso la chiusura contemporanea delle mense della Caritas e
dell'Antoniano ci aveva creato problemi riferisce Francesco Grassi - avevamo
registrato un aumento delle richieste che
non riuscivamo a soddisfare. Quest'anno
la situazione è stata più tranquilla, solo
una decina di richieste in più dovute
soprattutto all'indulto, più difficile l'accesso ai dormitori per i quali le liste sono
chiuse. Nelle prime due settimane d'agosto sono uscite 130 persone, ma sono
previste 1300 scarcerazioni nei prossimi
mesi, è una situazione che peserà
soprattutto nel prossimo futuro.
Da parte degli operatori agosto pare non
sia stata un'emergenza, ma che ne
pensa chi sta dall'altra parte dello sportello e dei servizi ha bisogno per vivere?
Non sono pochi quelli che riescono a
lasciare la città per luoghi più freschi.
Mario e Michela per esempio, marito e
moglie, d'estate si concedono qualche
giorno a Rimini. "Abbiamo trovato una
pensione a poco prezzo, con qualche
soldo messo da parte andiamo un po' al
mare, così agosto passa più facilmente".
Per chi è restato a Bologna invece il problema d'agosto è la solitudine e l'apatia
che genera una città deserta. Luigi invece quest'anno non ha potuto rifugiarsi da
un suo amico che gli lasciava l'appartamento durante le vacanze. "Davo da
mangiare al gatto e tenevo pulita la
casa, così potevo starmene un po'per i
fatti miei. La cosa più brutta quest'anno
è stata la chiusura dell'internet point:
internet è il mio passatempo preferito, in
questi giorni mi è restata solo la Sala
Borsa. È il mio modo per riempire la
giornata."
di Leonardo Tancredi
[email protected]
L’inchiesta del mese
Melting Pot.
Una guida
per gli
ambulanti
Rimini, agosto 06
A Rimini Melting Pot, un progetto per la promozione dei diritti
di cittadinanza, quest’anno ha
realizzato una guida destinata ai
venditori ambulanti migranti
Il tema dei venditori ambulanti
migranti diventa ogni estate di
grande attualità, pur rimanendo rilevante anche nel resto dell'anno.
Occuparsi di un materia così particolare implica innumerevoli sforzi e
soprattutto il reperimento di molteplici strumenti di carattere socioantropologico, normativo e politico.
Dall'altra parte…
Accade così che quest'estate alcune
realtà sociali presenti nel territorio
A Rimini una guida informativa per i venditori ambulanti migranti
riminese hanno dato vita ad un percorso che ha permesso la realizzazione di una Guida informativa/legale rivolta proprio ai venditori ambu-
Foto del Laboratorio Sociale Occupato Paz, Rimini
lanti in particolare migranti. Queste
realtà (l'Associazione No Border, il
Laboratorio Sociale Occupato Paz di
Rimini, con il contributo dell'Avv.
Paola Urbinati) hanno reso possibile
la realizzazione di uno strumento
pratico che per la facilità del linguaggio si rivolge direttamente a
chi, proprio per questo tipo di attività, subisce una serie di pesanti
controlli da parte delle polizie
(municipali o non), con tutto ciò che
ne consegue dal punto di vista di
sanzioni, galera ed espulsioni.
Il lavoro iniziale dell' Associazione
No Border e del Laboratorio Sociale
Occupato Paz da cui è scaturita la
guida informativa per venditori
ambulanti, parte da un'analisi biopolitica del fenomeno.
Analisi che si articola su due livelli
principali:
1. Attuare metodi concreti di sostegno ai venditori ambulanti migranti,
ovvero piccole strategie di resistenza rispetto a pratiche di controllo,
repressione e polizia (dai pattuglioni
sulla spiaggia, ai controlli nelle abitazioni).
2. La necessità di attivare un analisi
socioantropologica, lungi dall'eccezionalità, dal sensazionalismo e dall'emergenzialità che caratterizzano
sempre di più l'informazione e le
informazioni rispetto ai venditori
ambulanti, in particolar modo quando si tratta di migranti.
Attraverso questi due livelli si evincono alcuni elementi. Da un lato si
vede come la criminalizzazione della
figura del venditore ambulante sia
ricollegata alla crescita della guerra
come elemento fondante della
nostra quotidianità, guerra intesa
questa particolare attività ha con i
SIAE (Dvd-Cd). Va sottolineato
come logica di controllo, repressione
processi di esclusione/inclusione dei
come, a proposito dei Dvd-Cd senza
e privazione se non negazione di
soggetti più svantaggiati, processi
marchio SIAE, la normativa che
diritti.
oggi favoriti da leggi come la
tutela il diritto d'autore, più volte
Bossi/Fini e la legge Biagi sul mer-
modificata, prevede attualmente
cato del lavoro.
specifiche imputazione tra cui la
Dall'altro, si vede come il cambiamento della figura stessa del vendi-
ricettazione.
tore ambulante (anni '70-'80 in pre-
Possiamo, dunque, affermare che i
La seconda parte della guida si
valenza persone provenienti dal sud
venditori ambulanti, rientrano pie-
occupa delle conseguenze penali in
d'Italia, oggi invece cittadini africani
namente nella categoria degli invisi-
cui possono incorrere i venditori
o asiatici), non ha cambiato il modo
bili, privi di diritti, senza alcuna pos-
ambulanti migranti in regola con il
di fare informazione rispetto a que-
sibilità di autodeterminarsi.
pds, sia coloro che non lo sono. I
sta attività. I massmedia, infatti,
primi possono vedersi revocare il
persistono nell'uso di frame che
potremmo definire "rituali", e che
pds e notificare il decreto di espulI contenuti della guida
rimangono ancorati a questi clichè:
sione; i secondi che siano già stati
sottoposti a provvedimento di espul-
ieri, meridionale = venditore ambu-
La Guida informativa per venditori
sione subiscono l'immediato arresto
lante irregolare = criminale; oggi,
ambulanti migranti, che prende in
e conseguentemente il carcere.
extracomunitario = venditore ambu-
considerazione proprio gli aspetti
lante irregolare = criminale.
giuridici e normativi più importanti,
Dalla gravità e dalle conseguenze
Quest'ultimo aspetto è molto impor-
per tutelare e informare rispetto alle
soprattutto di carattere penale che
tante per poter comprendere ciò che
possibili strategie da adottare in
la vendita ambulante può generare,
Dal Lago definisce "Tautologia della
caso di fermo.
si può comprendere l'importanza di
paura", un circolo vizioso che carat-
questa guida, strumento di sostegno
terizza tutte le iniziative, attuate
La prima parte della guida prende in
a tutte quelle persone che, escluse
rispetto a questa attività da parte di
considerazione i rischi che corre il
ed ingabbiate dentro questa spirale
alcuni attori sociali tra cui gli ammi-
venditore ambulante senza licenza,
di privazione e sfruttamento, vedo-
nistratori locali. Quello cha accade,
sia dal punto di vista amministrativo
no costantemente negati i propri
ogni estate, sulla spiaggia di Rimini
che penale. Si incorre, infatti, in
diritti anche quello all'assistenza
è un esempio suggestivo della tau-
sanzioni di carattere amministrativo
legale.
tologia della paura tra senso comu-
quando si svolge l'attività di ambu-
ne (i venditori abusivi extracomuni-
lante in forma itinerante senza
La guida completa (in italiano, fran-
tari sono delinquenti), le iniziative
apposita licenza, e si vendono
cese e inglese) sarà prossimamente
politiche (retate/pattuglioni in spiag-
magliette, bigiotteria, oggetti di
reperibile sul sito del Progetto
gia) e generalizzazioni a opera dei
qualunque tipo, anche se non hanno
Melting Pot (www.meltingpot.org)
media ( "Dilaga la piaga dei vendito-
un marchio contraffatto. Si incorre
oppure, a Bologna, presso la reda-
ri abusivi extracomunitari in spiag-
invece in un'imputazione penale
zione del Progetto Melting Pot (via
gia").
quando, oltre alla mancanza della
Casarini n.17/4 tel.0516493234).
licenza che, come detto precedenteQuesto circuito stabile di produzione
mente, comporta esclusivamente
di immaginari e di significati negati-
una sanzione amministrativa, si
vi intorno ai venditori ambulanti,
vende merce "contraffatta" (abiti,
non evidenziano. però il nesso che
borse ecc.) o senza il contrassegno
Dott. Manila Ricci
Melting Pot Rimini
[email protected]
piazza grande • n°127 • 09.06 5
L’inchiesta del mese
niente". Tutti gli effetti personali degli occupanti erano stati
Uno sfratto
ad agosto
portati in un magazzino di
Medicina, compresi i prodotti
per Youssef e i suoi vestiti.
Intanto, qualcuno diffondeva la
notizia che per la famiglia tunisina era stata già trovata una
soluzione alternativa e definitiva. "Non era vero - continua
Nabiha - l'unica proposta che ci
hanno fatto è stata di dormire
in un posto in via Corticella. Era
una specie di gabbia di quattro
metri quadrati al massimo,
senza finestre, con gente che
dormiva addirittura nei corridoi,
sui letti a castello: marito e
moglie nel lettino di sopra, e
un'altra coppia in quello di
sotto". Ma per loro, l'offerta era
valida solo per tre notti. Il 13
agosto avrebbero già dovuto
Foto di Gaetano Massa
Una famiglia tunisina in ita-
promesso anche un'altra siste-
e Paola di Mao - sono arrivati,
lia da più di dieci anni e
mazione - ci racconta Nabiha -
hanno letteralmente bloccato
un’integrazione ancora sola-
ma non lo abbiamo più sentito".
tutta la zona e ci hanno costret-
mente sognata. Una storia
Una notte da un amico, una
ti a lasciare le case, senza nep-
come tante.
notte da un altro, e così andare.
pure un vero e proprio preavvi-
N
so".
Qualche tempo prima,
asser è tunisino, è spo-
Dal 2004 al 2006 Nasser,
l'assessore all'Urbanistica del
sato con Nabiha e ades-
Nabiha, Mohammed e Bilel vivo-
Comune di Bologna, Virginio
so ha tre figli. La vita in
no in vari appartamenti di
Merola, aveva reso noto che
Tunisia non è mai stata troppo
Bologna, occupati ovviamente:
ammontava a 692 il numero
semplice, tanto meno negli anni
"Io è da un po' che lavoro nei
degli appartamenti pubblici sfitti
'90: difficile viverci, difficile per-
trasporti - ci dice Nasser - gua-
nel territorio bolognese. "Se a
fino sopravviverci, forse, anche
dagno 1.000 euro al mese. Non
questi si aggiungono le circa
per il minimo nucleo familiare
voglio una casa gratis. Voglio
7.000 case private attualmente
padre-madre-figlio.
solo pagare il giusto per poter
non abitate - continua Giuseppe
mantenere la
mia famiglia". E
- non si capisce perché il
E allora Nasser parte. È il 1995.
in effetti, 800 euro al mese di
Comune abbia voluto accanirsi
Sceglie l'Italia. Bologna. Tre
affitto significano appena 200
su questi sei appartamenti di
anni da solo, poi il ricongiungi-
euro al mese per una famiglia di
Piazzetta Musi. Senza conside-
mento
e
quattro persone. E intanto è
rare che per il prossimo autun-
Mohammed, che ha dieci anni.
con
Nabiha
arrivato Youssef. Quindi l'enne-
no sono previsti altri 2.000 tra
È il 1998. Grazie ad un amico
simo sfratto, quando Youssef ha
sfratti e sgomberi". Qualche
trova una casa decente e un
appena due mesi, e il camion di
soluzione, gli occupanti autor-
lavoro a un milione e duecento-
Nasser diventa casa sua e della
ganizzati l'avevano pure propo-
mila lire al mese. Ma non dura
sua prole. Bisogna occupare.
sta:
tanto. Nel 2000 perde il lavoro,
"Avevamo
chiesto
al
Comune di affidarci delle case
e non riesce a pagare l'affitto: il
Aprile 2006. Ci sono degli
sfitte da tempo - aggiunge
passo per tramutarsi da moroso
appartamentini
in
Paola - in cambio, noi le avrem-
a sfrattato è brevissimo, e
Piazzetta Carlo Musi, e già dal
mo ristrutturate a nostre spese.
Nasser, Nabiha e Mohammed
mese di maggio del 2004, i
Nessuna risposta".
sono per strada. Quindi, una
ragazzi di Mao (Movimento
notte da un amico, una notte da
Autorganizzato
Occupanti)
Tra le quindici persone sgombe-
un altro, e così andare.
hanno cominciato ad occuparli.
rate quella mattina c'erano
Un posto per Nasser, la moglie
anche Nasser e famiglia. Anzi,
2001, Anzola dell'Emilia, provin-
e i tre figli ci sarebbe. E allora
non c'erano: "Io non ero in casa
cia di Bologna. Ora un'altra
occupano.
- ricorda Nabiha - Ero andata a
liberi
casa l'hanno trovata. 500 euro
fare una visita al bambino. Mio
al mese; niente male. E intanto
10 agosto 2006. Ore 07.45,
marito non c'era nemmeno per-
è arrivato un nuovo figlio, Bilel.
minuto
più
minuto
chè lavorava. Quando sono tor-
Due anni dopo, un altro sfratto.
"Erano
un
centinaio
tra
nata a casa, ho trovato tutti i
Ad Anzola non si può più stare.
Poliziotti, Carabinieri e Vigili
ragazzi fuori e le case chiuse. E
"Il sindaco di Anzola ci aveva
Urbani - ci raccontano Giuseppe
dentro non avevano lasciato più
6 piazza grande • n°127 • 09.06
meno.
cercare una nuova sistemazione. "In realtà ci hanno anche
chiesto se volevamo restare lì aggiunge Nasser - ma per ogni
notte, io e mia moglie dovevamo pagare 10 euro a testa, e i
bambini, 20 euro."
E adesso? Adesso niente: una
notte da un amico, una notte da
un altro, e così andare. E poi c'è
sempre il camion. Nel frattempo, in una conferenza stampa
dell'11 agosto, i ragazzi di Mao
avevano dichiarato che "alla
barbarie della legalità cofferatiana si può rispondere solo con
altre occupazioni", e da parte
sua l'amministrazione comunale
aveva scelto agosto come mese
più consono agli sfratti: pochi
intralci, poche voci da mettere a
tacere, poca gente in giro,
anche tra gli "sfrattandi".
Per Nasser e la sua famiglia non
paiono esserci molte alternative
possibili: "L'assistente sociale
che ci segue - conclude Nabiha
- ci ha detto che, o restiamo in
via Corticella, o ci dobbiamo
arrangiare, magari per strada".
Menomale che Youssef ha già
quasi sette mesi!
E questo è tutto. Questa è la
storia. Questo è il lato oscuro di
Bologna Estate. Ma d'altra parte
abbiamo raccontato una storia
normale. Solo vorremmo che
non fosse sempre così.
di Dario Coriale
[email protected]
L’inchiesta del mese
Tutti
gli sgomberi
minuto
per minuto
Da maggio ad agosto a Bologna
si sono sovrapposte storie di
sgomberi, di sfratti, di occupazioni e di traslochi forzati. In
queste vicende sono entrati istituzioni, collettivi studenteschi,
centri sociali, migranti e semplici cittadini privati. In questa
pagina proviamo a ricostruire
cosa è successo.
"L'estate finisce a settembre", ha
ricordato l'assessore alla casa di
Palazzo d'Accursio Virginio Merola
per evitare eventuali allarmismi in
seguito al mancato sgombero di due
alloggi in via Tibaldi lo scorso 29
agosto.
Al 30 agosto 2006 le case occupate
in città risultano 31. Ad inizio maggio, quando la campagna contro le
occupazioni abusive subisce un'accelerata, sono "45 gli alloggi pubblici occupati abusivamente, cui si
aggiungono l'ex centro pasti di San
Donato e l'area nomadi di via
Gobetti che deve essere consegnata
all'università, più l'area privata del
Ca.Cu.Bo. di via Santa Caterina di
Quarto", come enumera l'8 maggio
lo stesso Merola nel corso di un
Consiglio Comunale, annunciando il
piano sgomberi.
Lo stesso giorno, una famiglia di
rumeni riceve una notifica dal
Comune dell'imminente allontanamento dalla struttura di Villa Salus
perché "a tutt'oggi non ha provveduto a corrispondere alcuna retta
mensile a titolo di contributo per le
spese di gestione", come scritto nell'ordinanza.
Qualche giorno dopo, l'11 maggio
viene sgomberato il Ca.Cu.Bo. dopo
il sequestro preventivo dello stabile
chiesto dal responsabile delle indagini partite dal caso di una ragazza
di 21 anni in coma dopo aver passato lì una serata.
Nel frattempo, il Comune prosegue
nello sgombero del Lungoreno.
Ruspe in via della Birra su alcune
"baracche appena rifatte che avrebbero ospitato e probabilemente
ospitavano una ventina di persone",
a detta del Sindaco Sergio Cofferati.
Siamo al 12 maggio, quando vengono posti i sigilli all'ex centro pasti di
via Gioannetti, in San Donato, e i
ragazzi del collettivo Crash, che lo
avevano scelto come sede delle loro
attività, dopo numerosi scambi con
il Presidente del Quartiere e con il
Commune, decidono di non opporre
resistenza a questa decisione, "perché lì deve sorgere una scuola
materna". La risposta viene, però,
sempre nella mattinata del 12 con
una nuova occupazione. Crash si
Senza tregua
Il diario di un’estate turbolenta
Foto. Immigrati in una fabbrica abbandonata. Foto di Gaetano Massa
sposta nell'ex cartiera di via
Zanardi, una soluzione che durerà
poco, però, perché lo stabile dovrà
essere demolito per permettere i
lavori per un nuovo snodo stradale.
L'atteggiamento dei collettivi è per il
momento, conciliante. "Ci sono
segnali positivi come l'aumento
delle ristrutturazioni del patrimonio
Acer o una maggiore solidarietà
rivolta a chi è sotto sfratto o sotto
sgombero - scrive Mao (Movimento
Autorganizzato Occcupanti) in una
nota affiancandosi alle rivendicazioni di Crash - ma c'è anche l'insufficiente gestione dell'emergenza da
parte della Giunta Cofferati".
Chiedono, in sostanza, un dialogo
con le istituzioni, lamentando l'iniquità delle modalità di accesso agli
alloggi a prezzo calmierato contenute nel nuovo bando che non consentirebbero la partecipazione della
folta e sommersa schiera di precari
residenti in città.
Il 20 giugno si riapre la questione
rom e campo nomadi di via Gobetti.
La necessità del Comune, in questo
caso, è di liberare l'area il prima
possibile, per permettere all'università di avviare i lavori per il nuovo
polo tecnologico. Vengono abbattute 15 baracche. Altre 70 persone
saranno sgomberate nel giro di un
paio di settimane. La loro disponibilità a collaborare alle prime fasi dei
lavori per la costruzione del polo
tecnologico e le loro richieste di
aiuto rimangono, per il momento,
inascoltate. La vicesindaco Adriana
Scaramuzzino dice loro che "non
sarà possibile allestire un altro
campo" per accogliere tutti gli ospiti
di via Gobetti, "ma agli operatori continua Scaramuzzino - ho chiesto
di fare una valutazione famiglia per
famiglia per vedere se rientrano nei
nostri canoni di accoglienza".
Ai primi di luglio, un folto gruppo di
rumeni cacciati dal campo di via
Gobetti, 180 secondo le prime
stime, 122 al momento dello sgom-
bero, occupano l'ex scuola professionale
Galileo
Galilei
di
Casteldebole, abbandonata da 8
anni. Nasce una difficile ma interessante esperienza di autogestione.
L'edificio non ha né acqua né luce,
ci sono vetri dappertutto, ma i
nuovi inquilini riescono a renderlo
abitabile. Protezione Civile e
Comune li riforniscono di acqua,
arrivano materassi e lenzuola e
bagni chimici. Gli occupanti si
preoccupano di ripulirlo, mettere a
posto quello che si può e di dotarsi
di semplici meccanismi di regolamentazione delle presenze da sottoporre al Comune. La soluzione si fa
strada un mese più tardi. Il Comune
non può tollerare l'occupazione e
libera lo stabile che serve alla
Cineteca per il suo archivio. I 122
rumeni presenti al momento dello
sgombero vengono trasferiti in case
d'accoglienza o in questura, per la
certificazione d'identità e l'eventuale
rimpatrio. Di alcuni non si ha più
traccia.
Nel frattempo tornano alla ribalta gli
spazi sociali. Atlantide, al Cassero di
Porta Santo Stefano, sotto sgombero per esigenze del Quartiere e gli
spazi dati in concessione al Livello
57. Con i collettivi che occupano
Atlantide il Comune trova un accordo. Al Livello, invece, il 25 luglio
arrivano i Carabinieri, con la motivazione di "pericolo di reiterazione
del reato", in seguito all'inchiesta
sullo spaccio all'interno del centro
sociale, avviata dal pm Paolo
Giovagnoli.
A fine luglio, poi, il Comune sgombera il centro Ghandi di via del
Piratino per cercare di risolvere l'emergenza abitativa dei rumeni trasferiti dal Lungoreno a Santa
Caterina di Quarto. La notifica di
sgombero è per 21 extracomunitari
"che non hanno più titolo a rimanere all'interno della struttura in quanto in data 30 giugno è scaduto il
loro contratto d'accoglienza e molti
di loro sono peraltro morosi". Per
loro sono state previste soluzioni
alternative in centri d'accoglienza o
appartamenti. Per i nuovi inquilini
del Ghandi, invece, sono state stabilite regole precise: 46 euro di
affitto più 2 mesi di caparra e l'allontanamento in caso di insolvenza.
Il 10 agosto il Comune si riappropria di 7 appartamenti Acer occupati
dai collettivi Crash e Mao in piazzetta Musi. A distanza di una settimana, il 18 agosto, le forze dell'ordine
arrivano in via Tibaldi, dove sgomberano 3 degli 11 appartamenti
occupati nel quartiere Navile. In
entrambi i casi, l'azione congiunta
di Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani
non incontra particolari resistenze.
C'è una famiglia tunisina in piazzetta Musi che viene ospitata al Matteo
25 per qualche giorno e due occupanti di via Tibaldi che resistono per
qualche ora allo sgombero. Ma i
collettivi riaccendono la polemica
sulle case sfitte. "A Bologna ci sono
22 mila case sfitte, circa 700
dell'Acer. Non saranno certo le 30
case occupate rimaste a destabilizzare la situazione generale", dicono
ai giornalisti dopo lo sgombero di
via Tibaldi. "Il grande progetto di
politiche sociali in questa città va
nella direzione contraria al buonsenso e alla soluzione di problematiche",
rincara
il
collettivo
Passepartout. Ma il Comune va
avanti, cercando di disincentivare
nuove probabili occupazioni. "Non è
un bando per precari, ma è un
bando che non esclude gli atipici.
Perché c'è il rischio che chi ha assegnato l'alloggio, poi non possa
pagare l'affitto a canone calmierato,
più alto di un affitto Erp", dice
Merola buttando benzina sul fuoco.
di Mariella Libergoli
[email protected]
piazza grande • n°127 • 09.06 7
Dal basso verso l’alto
Asfalto,
un blog
di strada
Da luglio 2006 è nato Asfalto, il
blog dei senza dimora di Bologna
che frequentano il centro diurno
di via del Porto. In questa pagina
gli stessi ragazzi che hanno dato
vita al blog ci raccontano com’è
nata e si è sviluppata questa
esperienza.
Il gruppo che ha dato vita al primo
blog di strada di Bologna esisteva
già: era formato dagli allievi in borsa
lavoro formazione presso il
Laboratorio informatico del Centro
diurno di via del Porto (che ha ispirato lo stesso indirizzo http://viadelporto.splinder.com) gestito
dalle cooperative La Strada e Nuova
Sanità. Ma presto questo gruppo si è
allargato ad altri frequentatori del
Centro, agli allievi del Laboratorio
Artistico del Centro diurno e anche
ad altri amici ed operatori. All'inizio
si voleva dare soprattutto uno sbocco immediato alle competenze informatiche imparate al laboratorio, ma
presto abbiamo capito le possibilità
espressive e comunicative di
Internet: questo grazie anche all'incontro con il nostro grande amico,
Stefano, il ciclista senza fissa dimora
di cui si ricorderanno i lettori più
affezionati di Piazza Grande.
Ci ha invogliato, invitato e "sfidato"
a parlare di noi in un blog e così è
stato, anche se all'inizio c'erano
alcune perplessità: alcune voci dalla
redazione di Asfalto. Luca ricorda
che "Mi sono trovato spiazzato: non
sapevo cosa fosse e mi sono chiesto
sopratutto la sua necessità, il suo
utilizzo a cosa servisse, un milione di
domande, ma nessuna risposta poi
Stefano ci ha spiegato che un blog è
un po' un sito, ma con una dinamicità maggiore". Fausto addirittura
vuole crearne uno personale: "il blog
è una parte di me dove posso comunicare e mandare tutto ciò che
penso ad altri,e il laboratorio è il
posto dove poter fare tutto ciò..".
Sulla prima pagina di Asfalto si può
leggere, nella presentazione: "Un
Blog nel quale poter raccontare qualcosa di noi, che viviamo la strada e
lavoriamo nei laboratori del Centro
diurno. Perché un blog?! Perché crediamo che ogni storia è degna di
essere raccontata, soprattutto se
fatto con verità ed ironia. Perché il
Bolg è uno strumento che ci da' la
possibilità di fissare ciò che invece
svanisce: perché la vita è brevissima
e le emozioni sfuggono! E in strada
la memoria è corta: perché non ci
sono album di ricordi a raccontare il
nostro passaggio, ma solo voci,
incontri che svaniscono al prossimo
giro.
In questo spazio è bandito il pregiudizio, è invece benvenuto il confronto e lo scambio di idee sui temi che
più ci toccano da vicino: vita di strada, emarginazione sociale, legalità,
dipendenze, lavoro…ma non solo: ci
sarà spazio anche per argomenti più
8 piazza grande • n°127 • 09.06
http://viadelporto.
splinder.com
E’ nato
Asfalto, il blog dei senza dimora di Bologna
Foto. Una foto di archivio del centro diurno di via del Porto, dov’è nata l’esperienza di Asfalto
divertenti e siccome, "non può piovere per sempre" parleremo anche
di amore, politica, amicizia e
quant'altro possa saltarci in testa.
Senza filtro. Vogliamo che questo
Blog sia un'esperienza positiva, che
ci porti a costruire un ponte di
comunicazione anche verso gli operatori sociali e la città tutta.
Siamo troppo fuori… ma ci stiamo
troppo dentro!"
Raccontare non significa però piangersi addosso e percorrere i soliti
luoghi comuni: la libertà che questo
spazio ci permette ci sta conquistando sempre di più: "è un mezzo di
comunicazione che se usato con
discrezione può spiazzare chi soffre
di un perbenismo cosmico, cioè
denunciare le falsità dei singoli o le
magagne dei più" dice Luca. Mentre
Fausto si lancia in una botta di ottimismo sul futuro: "mi aspetto qualcosa di nuovo riguardo alla mia
realtà che sto vivendo...senza piangermi addosso ma la realtà è di
cambiare il mio io e quello che ne
verrà...spero in bene naturalmente.
Il mio futuro spero che sia più roseo,
rispetto ad adesso...comunque sono
fiducioso che qualcosa mi cambierà;
il laboratorio mi sta dando una grande mano...forse a cambiare!"
Su Asfalto ci racconteremo, ci prenderemo in giro, ci maltratteremo e
poi ci riprenderemo, sperando di
incontrare sempre di più la città e
altri viandanti della rete.
La redazione di Asfalto
http://viadelporto.splinder.com
Cos’è un blog
bloggers non scrivono solo per esse-
Tanti ormai hanno un'idea di cosa
stessi: il blog è visto spesso come
sia un sito internet o che cosa rap-
un modo per dare sfogo alle proprie
presenti un indirizzo di posta elet-
passioni e ai propri interessi, scam-
tronica, ma il blog risulta ancora
biando pareri e consigli su tematiche
una parola un po' lontana da chi non
particolari con persone affini. Il
frequenta la così detta "blogosfera".
motivo che più spinge a scrivere è
Vediamo di orientarci un po'.
infatti la possibilità di condividere
re utili agli altri, ma anche per se
piccole esperienze quotidiane con
Secondo alcuni studiosi del fenome-
altre persone, in modo da soddisfare
no un blog è uno spazio personale o
i bisogni di approvazione e com-
collettivo sul web nel quale poter
prensione presenti in ogni individuo.
pubblicare, ogni giorno o più volte al
giorno, in tempo reale e anche
Per questo motivo il blog viene assi-
senza specifiche competenze tecni-
milato ad un circolo dove chiacchie-
che, links, informazioni o riflessioni
rare con amici virtuali, ma anche a
di qualunque tipo; un sito persona-
uno spazio personale dove poter
le, a cavallo tra un diario, un artico-
lanciare messaggi a persone vicine a
lo di commento e una rassegna
sé nella vita reale. Si considerano i
stampa.
propri blogs come uno spazio privato, una sorta di casa virtuale, dove
Un luogo di confronto virtuale
potere esprimere liberamente le
insomma dove si creano delle comu-
proprie considerazioni sulla loro vita
nità online e dove si scrive e si
privata senza doversi giustificare
legge sugli argomenti più diversi.
con nessuno.
Uno strumento che avvicina ad
Internet chiunque abbia anche mini-
Il blog appare quindi come un rifu-
me competenze informatiche, dove
gio, un luogo in cui ci si sente pro-
non esiste ne' filtro ne' censura: l'e-
tetti e si può essere se stessi.
ditoria del popolo per il popolo.
Creare un blog significa interessarsi
a ciò che fanno, dicono e pensano
E' forte anche la dimensione di
gli altri bloggers: tale disponibilità
comunità virtuale che si viene a
rende le persone parte viva di un
creare fra coloro che decidono di
gruppo.
creare un blog su Internet, ma perché si decide di scrivere qualcosa di
sé o su un argomento in un blog? i
Dal basso verso l’alto
I POST
In questa pagina raccogliamo
alcuni dei messaggi postati dai
ragazzi di Asfalto nelle prime
settimane di esistenza del Blog.
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Venerdì, 21 luglio 2006
Quel maledetto giovedì.....
E' un caldo pomeriggio una maledizione quasi oramai il caldo non da
tregua e la facilità con cui perdere la
testa è sempre più facile ma in via
.... forse non è tutto uguale a tutto
mentre c'è un via vai di gente girandomi ecco la mia condanna a morte
appare chi ti vedo cosa succede?
chiedo subito ai 2 poliziotti che mi
prendono in disparte e mi chiedono
di allontanarmi. Uno spicciolo o una
moneta quel giorno è stata la mia
condanna ho perso non solo una
gita, o dei soldi: ho perso prima di
tutto la dignità ogni giorno che
passa ho sempre meno amici , ma
ho, ancor di più, meno fiducia in me
stesso e tutto questo mi porta a
chiedermi dove finisce la mia libertà
,ma sopratutto tutto questo se ha
un prezzo perchè non ho soldi per
potermi mantenere!
Postato da: Lucapetinari a 16:01
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Martedì, 25 luglio 2006
Se è vero che il mondo gira...
Ho voluto intitolare questo post in
questa maniera, perchè tutto mi
gira storto, delle volte mi dico che
mi hanno fatto qualche fattura o
dovrei andare a Roma a farmi benedire dal Papa. Arriva agosto, e qui a
Bo non è facile vivere con tutto questo caldo, e non sapendo cosa fare
visto che il nostro laboratorio di
informatica chiude per tutto il mese
e i miei contatti con la mia famiglia
sono chiusi che fare? Sicuramente
mi stò sfogando...io che sono nato a
Lecce con un mare che ci puoi mangiare dentro...potete immagginare
come me la dovrò vivere questa
estate, che per me alla fine penserò
solo al mio cane (unica cosa positiva) e aspetto subito settembre
quando riaprirà il laboratorio per
poter continuare a fare delle belle
cose sul Blog che abbiamo creato,
ringranziando sempre il mio Tutor e
la mia assistente Claudia.
Comunque spero sempre di rimanere in contatto con tutti voi....Buona
estate a tutti quelli che se lo possono permettere!!! Ciao Fausto...!
città x es. è considerata molto free è
x questo che molta gente si trasferisce qui pensando che a Bo tutto sia
permesso tipo Babilonia e nel
migliore dei casi si ritrovano con un
bel foglio di via xchè comunque
tutto il mondo è paese e la cosa più
importante dovunque tu sia è il
rispetto x le altre persone, non è di
questo che comunque volevo parlare. Io Bo la vivo piccola e provinciale
forse xchè ci ho sempre vissuto,
penso che oggigiorno non ci siano
posti in Italia dove gente come me
possa sentirsi veramente libera di
portare avanti il proprio stile di vita
e le proprie convinzioni senza sentirsi una minoranza emarginata. I
governi che si susseguono continuano a rosicare i limiti di libertà personale degli individui soprattutto di
coloro che non si omologano a dictat
di Grandi Fratelli e Marie De Filippi,
ma anche queste contestazioni
ormai sanno di luogo comune: l'unica ragazzi è emigrare! sì andare via
basta lamentarsi non serve, lottare
poi, mica puoi farlo x sempre e allora via basta depressioni, basta mancanza di pilla, basta società che ti
chiede di essere sempre più preparato, sempre più squalo, sempre più
solo, voglio alzarmi la mattina e
essere in Africa cazzo o in Olanda
dove posso farmi un cannone senza
rischiare il carcere xchè questa è la
realtà del nostro paese. Quante
volte ho pensato di farla finita xchè
sono un soggetto che non si trova
bene all'interno di una società capitalista, io mi accontento di poco ma
gli altri non sono contenti di me e
sono sempre più frustrata. Ma tante
volte noi ci scordiamo che il mondo
è grande e siamo così presi dai
nostri problemi da non capire che a
volte basta prendere un aereo e
ricominciare semplicemente a una
latitudine diversa, forse siamo semplicemente nati in un posto sbagliato, non abbiate paura del cambiamento, date un taglio alle lamentele
e alle insoddisfazioni EMIGRATE!
Postato da: lubna74 a 11:23
...............................................
venerdì, 28 luglio 2006
La ragazzina che prende a calci
chi la ama
C'era una volta una ragazzina, bella,
intelligente, una tipa in gamba diciamo, la ragazzina aveva però un
grande problema aveva il cuore
bucato.
lo infilò nel calzino e uscì lanciando
10 cent nel piattino del custode. Ora
conosci anche tu il segreto della
ragazzina e del suo cuore,se la
incontri e ti innamori di lei non ti
incazzare se ti prende a calci xchè
ora lo sai che ha il cuore nel calzino.
Postato da: lubna74 a 11:46
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lunedì, 21 agosto 2006
Che agosto di merda
Anche voi siete andati in ferie??
Sapete ci sono vari tipi di menomazioni chi è andicappato agli arti,chi
al cervello,la ragazzina era andicappata al cuore.il piccolo grande cuore
della ragazzina era come se fosse
bucato sul fondo e benchè fosse circondata di persone che le offrivano
il loro amore,la ragazzina era sempre triste xchè l'amore ricevuto si
disperdeva immediatamente dal
buco in fondo al cuore lasciando la
ragazzina sempre più bisognosa d'amore.
Il piccolo grande cuore bucato faceva soffrire molto la ragazzina, finchè
la sofferenza si tramutò in rabbia e
infine in disperazionefinchè un giorno me lo ricordo come se fosse ieri
la ragazzina capì che non avrebbe
sopportato oltre tutto quel
dolore,così entrò nel cesso della stazione di Bologna e si strappò il cuore
dal petto. Fu un attimo un brivido
lungo la schiena e la ragazzine vide
il suo piccolo grande cuore che
ancora palpitava lì x terra di fianco a
lei e desiderò di scappare lontano.
Ricordo un'atmosfera irreale due
mignotte che ridevano di un cliente
stupido che si era innamorato, la
ragazzina diede una rapida occhiata
al suo cuore e capì che non av rebbe
potuto abbandonarlo lì da solo, sì
xchè seppur malato era sempre il
suo cuore,con uno scatto lo afferrò,
c'è nessuno??
Non ci posso credere, uno pensa di
andare in vacanza con gli amici e
non pensare a tutte le paranoie
della catena alimentare dei familiari
a coda, invece riescono a rompere..scusate lo sfogo,,ma..
E poi senza soldi si fa poco, mi sono
presa pure un mal di gola terribile a
fare l'autostop sotto i temporali e
poi ma dove va tutta sta gente su e
giù... e ora ripiombo in questa quotidianietà distruttiva, già sembro
grigia e non più dorata mi è bastata
una giornata di lavoro...archiviare
archiviare archiviare.....che hanno
aspettato me??
E poi credo di essere proprio
sola...parole parole parole, quante
parole si dicono in vacanza di cose
che non ne frega niente a nessuno...
ma su questo blog nessuno è mai
triste? Tutti maestrine/i e apprendisti stregoni ...tutti isy ???
Sono indecisa schiaccio Pubblica il
post o lo annego in un'altra birra???
Calma ..facciamo una cosa per volta
Postato da: annaD a 20:51
Postato da: speedy60 a 10:29
...............................................
Mercoledì, 26 luglio 2006
La libertà è un abitudine
Mi chiamo Lubna e vivo a Bologna,
volevo parlarvi della libertà. La mia
Foto. E’ il 1993, e alla nascita dei blog mancava ancora molto.
Il questa foto ecco i primi redattori di Piazza Grande, riuniti nel dormitorio di Via Sabatucci 2.
I ragazzi di Asfalto, “nipoti tecnologici” dei fondatori di Piazza Grande, si esprimono con un mezzo diverso,
ma rappresentano una continuità e il segno di una passione difficile da non riscontrare
piazza grande • n°127 • 09.06 9
Scuola di
Teatro
Louis Jouvet
2006/2007
Al via i Corsi 2006-2007 della
Scuola di Teatro Louis Jouvet
diretta da Massimo Macchiavelli
Una scena è una serie di sentimenti,
una serie di stati fisici… i sentimenti
sono mostrati e mai dimostrati, il
principio di verità muove su una scelta di segni forti e riconoscibili (Louis
Jouvet)
La Scuola si rivolge a chi vuole fare
l'attore professionista o a chi semplicemente è interessato al teatro, il
programma è studiato in modo da
accontentare le diverse esigenze.
Come funziona
La scuola si articola in due anni di
studio: il 1° corso (2005-2006)
durerà da Ottobre a Giugno, la frequenza sarà di una lezione settimanale e il primo incontro di presentazione è fissato per lunedì 30 ottobre.
In questo primo anno oltre agli incontri settimanali saranno organizzati
quattro stage legati al progetto
"Arlecchino Grigio" che porterà quattro dei migliori insegnanti di
Commedia dell'Arte e costruzione
della maschera a Bologna. Gli allievi
della scuola accederanno a tutti gli
stage gratuitamente.
Come ci si iscrive
La Scuola è aperta a tutti, ci si iscrive
attraverso un colloquio con gli insegnanti, il costo è di 500 euro che possono essere corrisposti in un'unica
soluzione durante il primo mese,
oppure entro dicembre 2006. Il costo
comprende tutti gli stage.
Come si accede al 2° anno
In primo luogo è necessario frequentare il primo anno senza fare più di
quattro assenze.
Chi frequenterà tutti gli stage passerà
di diritto al secondo anno. Chi non
frequenterà gli stage sarà giudicato in
base al rendimento che mostrerà nel
preparare il saggio finale, che diventerà quindi una sorta di esame
E' possibile iscriversi direttamente al
Secondo corso sostenendo un provino, per informazioni sui materiali da
portare e i giorni di audizione telefonare 338-7915105
Il Saggio
Il saggio finale sarà deciso insieme
agli allievi-attori sulla base degli interessi sviluppati durante l'anno. Sarà
pubblico e sarà rappresentato in un
teatro di Bologna.
Il Diploma
Alla fine dei due anni sarà rilasciato
un diploma, in più saranno forniti
indirizzi e date di provini teatrali e
cinematografici. Alcuni potranno
entrare stabili nelle produzioni della
Fraternal Compagnia.
Info
Per iscrizioni scrivere o telefonare.
Tel. 3387915105
Email [email protected]
Sito Web: www.fraternalcompagnia.it
14 piazza grande • n°127 • 09.06
Di terra
e di acqua
Spettacolo itineranteattraverso la
zona Cirenaica/ Massarenti alla scoperta della storia della città.
Il progetto "Di terra e di acqua", trasforma in spettacolo una seria ricerca
sulle acque e sulle campagne del territorio che oggi è diventato città, con
particolare riferimento alla storia delle
popolazioni che l'abitarono prima che
il fiume Savena, come del resto i principali corsi d'acqua che attraversavano Bologna - Reno e Aposa - venisse
interrato, poco oltre la metà del '700.
Di quel momento irripetibile nella
Bologna del Sei-Settecento, di grandi
ricchezze e di grandi povertà, le testimonianze storiche e letterarie, sia in
lingua italiana sia in quella lingua
bolognese resa nobile e alta da Giulio
Cesare Croce, raccontano una città di
luci e ombre, di grandi feste barocche
e di cortei di contadini affamati dalle
carestie e dalle guerre, di artigiani
della seta rovinati dalla concorrenza,
di ladruncoli, buffoni, cavadenti e
cantimbanchi che si arrangiavano per
trovare qualcosa da mangiare quasi
tutti i giorni. Abbiamo perciò composto e sommato le diversità delle
nostre Associazioni in una proposta
unitaria di spettacolo itinerante che
prevede i seguenti eventi.
Seconda tappa
Le lavandaie - Via Piella
A cura dell'associazione Gaia: "Mè no
Mè no ch'an farò mai la lavandèra"
Con Valeria Nesci e Cristina Testoni,
musiche del Gruppo La Violina. Testo
di Maria Rosa Damiani.
La dottoressa Milena Naldi illustrerà i
monumenti più significativi
Terza tappa
C h i e s a d i S a n t ' A n t o n i o , Via
Massarenti 59
Interviene la dottoressa Milena Naldi ,
Storica dell'Arte.
Questa chiesa costruita come hospitale per i pellegrini nel 1203 e nel 1215
era titolata Antonio Savena, per le
vicinanze del fiume su cui si accedeva
prima con una passerella poi con un
ponte di legno. Il campanile fu eretto
fra il 1422 e il 1445 in stile tardogotico bolognese.
Quarta tappa
Via Albertoni 15, sotto al portico
dell'Hospitale ex ricovero mendicità
La Fraternal Compagnia e il Gruppo di
lettura San Vitale presentano, Il pane
dei poveri. Scene teatrali tra poveri,
buffoni, ciarlatani e finti dottori.
Musiche del gruppo La Violina
Programma
Sabato
30 settembre 2006
Saluto e partenza con il Bus ore
19.00 dal Centro Sociale Scipione dal
Ferro Via Sante Vincenzi 50
Prima tappa
A casa degli etruschi
Visita alla necropoli Villanoviana in Via
Bentivogli, 34.
Interverrà la dottoressa ANNA
DORE,del Museo Civico Archeologico,
che illustrerà le radici millenarie della
civiltà Villanoviana attraverso la presenza di una necropoli sulle sponde
del Savena nel IX secolo a.C.
Quinta tappa
Ritorno al Centro Sociale accompagnati dal dottor Graziano.
Grande festa con spuntino, vino e
balli popolari a cura del gruppo La
Violina
Biglietto in prevendita
Euro 8
Per informazioni e prenotazioni:
Gruppo di Lettura San Vitale- tel 051
346015
[email protected]
www.gruppodiletturasanvitale.it
Lo spettacolo sarà replicato il 7 ottobre presso il Centro Zonarelli
ASSOCIAZIONE AMICI DI PIAZZA GRANDE ONLUS: Le attività
L'Associazione Amici di Piazza Grande Onlus è il luogo in cui i cittadini svantaggiati si organizzano per risolvere i propri problemi, per mettere
assieme capacità e idee, per costruire occasioni di reddito, per affrontare il problema della abitazione, per migliorare le prestazione dei servizi
della città e per autogestirsi. L’Associazione, in oltre dieci anni di vita ha dato impulso ad una progettualità ricca di iniziative. Attualmente tra le
attività di Piazza Grande ci sono il giornale, il BiciCentro, la Sartoria, il Servizio Mobile di Sostegno e lo Sportello di Avvocato di Strada.
Fare Mondi
La Cooperativa Fare Mondi
affonda le radici nel percorso associativo
degli aderenti all’Associazione
Amici di Piazza Grande Onlus.
Telefoni: 380.3585605 - 340.4706347
mail: [email protected]
Hai un furgone per noi?
La cooperativa Faremondi ha urgente bisogno
di un furgone per portare avanti le proprie attività.
Se puoi aiutarci chiama allo 051342328
[email protected]
In via del Gomito 22, il terzo giovedì del mese, dalle ore 20 alle 21
3939895695
Servizi di pulizia e custodia - servizi di accoglienza, orientamento e
accompagnamento di persone disagiate
Via Antonio Di Vincenzo
26/F (BO) Tel e Fax
051 372 223 - 051 4158 361
Sito web: www.cooplastrada.it
Mail: [email protected]
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e riassemblaggio computer.
Il tuo pc è un rottame?
C’è ancora una speranza, in via Libia 69,
dal lun al ven h.9 - 12 , 14 - 17
piazza grande • n°127 • 09.06 15
Informazioni e punti di ascolto
1. Comune di Bologna, Servizio Sociale Adulti
Per tutti gli adulti in difficoltà, dai 18 ai 65 anni. Via
Sabatucci, 2. Tel. 051/245156. Aperto lun, merc, ven e
sab, h.9-13 e mart e giov, h.14-17
2. Associazione Posto d’Ascolto ed Indirizzo Città
di Bologna. Informazioni relative a dormitori, mense,
docce. 1° binario Stazione Centrale - Piazza Medaglie
D’Oro, Tel. 051/244044. Dal lun al ven, h.9-12, 15-18,
sab h.9-12
3. Sportello Sociale e delle opportunità Comune di
Bologna Via del Porto, 15/b, Tel 051/523494. Lun-Sab,
h.9.30-16.30, merc h. 9.30-12.30 (senza appuntamento).
4. Centro di Ascolto Italiani della Caritas Adulti italiani in difficoltà, assistenza, informazioni e percorsi di
reinserimento sociale. Via S. Caterina 8/A. Tel.
051/6448186. Lun, Mart, Ven, h.9.15-11.30. Giov,
h9.15-11.30, h.14- 15.30 (senza appuntamento).
5. Centro di Ascolto Immigrati della Caritas
Diocesana Ascolto, informazioni e assistenza per persone straniere. Via Rialto, 7/2. Tel. 051/235358. Lun,
giov, h.9-11, mart, h.15- 17
6. Servizi per gli Immigrati del Comune di Bologna
Cittadini stranieri con permesso di soggiorno o in attesa
di regolarizzazione. Informazioni e orientamento. Via
Drapperie, 6. Tel. 051/6564611. Lun h.9-13, mart e giov
h.15-18, sab, h.9-13
7. Associazione L’Arca Ascolto e informazione per
tutte le persone disagiate. Via Zago, 14, Tel.
051/6390192. Dal lun al ven h.15-19
8. Ufficio Casa Comune di Bologna Informazioni su
bandi per la assegnazione della casa. Viale Vicini, 20
Tel. 051/2194332. Lun- ven, h.8,30-13, mart e giov,
h.14.30-17
1 4 . I s t i t u t o B e r e t t a Via XXI Aprile 15
,Tel.051/6162211 Distribuzione numeri, dal lun al ven,
h.8-9 e h. 14. Sab soltanto al mattino. Domenica pronto
soccorso odontoiatrico h.8-13
1 5 . P o l i a m b u l a t o r i o A U S L Via Tiarini 10/12
Tel.051/706345. Dal lun al ven. Dalle ore 7.30 vengono
distribuiti 12 numeri.
----------------------------------------------------Pasti gratuiti
7 . A s s o c i a z i o n e L ' A r c a Via Zago,
051/6390192. Dal lun al ven, h.15.30-19
14.
Tel.
3. Centro Diurno Comune di Bologna Distribuisce
pasti caldi su segnalazione dei Servizi Sociali. Via del
Porto, 15/C. Tel. 051/521704. Tutti i giorni dell'anno
h.12.30 - 18.
1. Centro Beltrame Comune di Bologna Distribuisce
pasti caldi agli ospiti del centro stesso - Via F. Sabatucci,
2. Tel. 051/245073.
16. Oratorio di San Donato Tutte le domeniche mattina alle ore 10.10 colazione. Via Zamboni, 10. Tel.
051/226310
17. Mensa dell'Antoniano Distribuisce pasti caldi. Via
Guinizelli, 3. Tel. 051/3940211. Tutti i giorni h.11.30-12.
Per accedere al servizio occorre un buono che viene
distribuito alle h. 10.45.
4. Mensa della Fraternità Caritas Diocesana
Fornisce pasti caldi. Via Santa Caterina, 8/A. Tel.
051/6448015. Tutti i giorni mensa h.18-19.
18. Punto d'incontro della Venenta Distribuisce alimenti. Via Serlio, 25. Aperto Mart e Giov, h.10-12
19. Parrocchia Cuore Immacolato di Maria
Distribuzione di cibo da cucinare. Via Mameli, 5
Tel. 051/400201. Mart, h.10-12, Ven, h.15.30- 17.30
----------------------------------------------------Aiuto e assistenza legale
20. Parrocchia S. Cuore Distribuzione viveri. Via
Matteotti, 25. Tel. 051/4151760. Dal lun al sab, h.11-12
9. Avvocato di Strada Consulenza e assistenza legale
gratuita per le persone senza fissa dimora. Via Libia, 69
presso Associazione Amici di Piazza Grande Onlus.Tel
21. Parrocchia S. Maria della Misericordia
Distribuisce razioni di generi alimentari. P.zza Porta
Castiglione, 4. Tel. 051/332755. La distribuzione avviene
26. Opera San Domenico Distribuisce vestiario a max
25 persone ogni giorno. Piazza San Domenico, 5/2 Tel.
051/226170. Lun e giov, h.8-10
19. Parrocchia Cuore Immacolato di Maria
Distribuzione vestiario. Via Mameli, 5. Tel. 051/400201.
Tutti i Merc, h.9-11
27. Parrocchia S. Egidio Distribuzione vestiario. Via S.
Donato, 36. Tel. 051/244090. Dal Lun al Ven, h.1617.30
28. Parrocchia S. Giuseppe Cottolengo Distribuisce
indumenti, Via Don Orione 1, Tel. 051/435119. A giovedì
alterni, h.16-18
29. Parrocchia S. Giuseppe Lavoratore Distribuisce
indumenti in genere. Via Marziale, 7, Tel.051/322288. Il
primo e terzo mercoledì di ogni mese, h.15-17
23. Parrocchia S.S. Angeli Custodi Distribuzione
abbigliamento. Via Lombardi, 37.
Tel.051/356798. Tutti i merc, h.9-10.
----------------------------------------------------Dove dormire
1. Centro Beltrame Offre 115 posti letto. Via F.
Sabatucci, 2. Tel. 051/245073. Si accede tramite lo
Sportello Sociale di Via Del Porto, 15/B.
30. Casa del Riposo Notturno M.Zaccarelli
Offre 80 posti letto. Via Carracci, 69. Aperto h.19-8. Si
accede attraverso lo Sportello Sociale di via del Porto,
15/b.
31. Opera di Padre Marella Offre 60 posti letto. Via
del Lavoro, 13. Tel. 051/244345. Aperto h.8-17
25. Rifugio Notturno della Solidarietà Offre 30 posti
letto a persone tossicodipendenti senza dimora. Via del
Gomito, 22/2. Tel.051/324285 Aperto h.19-9.30.
32. Casa del Riposo Notturno Offre 32 posti letto per
adulti italiani e immigrati con permesso di soggiorno e
rifugiati politici. Via Lombardia, 36. Tel.051/493923.
Aperto h.19-9. Si accede attraverso la segnalazione dello
Sportello Sociale di Via del Porto, 15/B.
Via Irma Bandiera, 22. Tel. 051/433473. Dal lun al giov,
h.9.30-12.30 e h.15.30-17.30
Comunità S.Maria della Venenta Onlus Accoglienza
in comunità e in case famiglia di ragazze madri. Via
della Venenta, 42/44/46. Argelato (Bo) Tel.
051/6637200. Aperta tutto l'anno
Donne che hanno subito abusi e violenze
38. Casa della Donna per non subire violenza
Ascolto, assistenza psicologica e legale, ospitalità temporanea, gruppi di auto-aiuto e sostegno. Via Dell'Oro, 3.
Tel. 051/333173. Lun-ven, h.9-18
S.O.S. Donna
NUMERO VERDE 800 453009
Linea telefonica contro la violenza, fornisce informazioni,
aiuto, consulenza ed assistenza psicologica e legale. Tel.
051/434345 fax 051/434972. Lun, mart e ven, h. 20-23,
giov, h.15-17.30
Disagio relazionale
A.S.P.I.C. Associazione per lo Sviluppo Psicologico
dell'Individuo e della Comunità
Servizio psico-socio-assistenziale. Via De' Gombruti 18
Tel / Fax 0516440848. Il centro è aperto (previo appuntamento) dal lunedì al venerdi.
Disagio psichico
39. Percorso vita
Informazioni e assistenza a persone con disagio mentale
e alle loro famiglie, attività culturali e ricreative, gruppi
di auto-aiuto. Via Polese, 23. Tel/Fax 051/273644
Alcool
Alcolisti Anonimi
Gruppi di auto-aiuto. Tel. 335/8202228
Acat
h.9 - 19, Cell. 3491744897
Carcere
40. A.VO.C. Associazione volontari carcere
Attività in carcere, sostegno psicologico e sociale a detenuti ed ex-detenuti. Piazza del Baraccano, 2. Tel.
051/392680
41. Gruppo carcere del Centro Poggeschi
Dove
andare
per...
dormire,
mangiare,
lavarsi,
curarsi,
lavorare.
A Bologna
051/397971. Lun-Ven, h.9.30-13
8. Servizi per gli Immigrati del Comune di Bologna
Consulenza ai cittadini stranieri. Via Drapperie, 6. Tel.
051/6564611. Aperto tutti i giorni, escluso il ven, h.9-13
----------------------------------------------------Unità di strada
Unità di Aiuto del Comune di Bologna Intervento di
strada con camper attrezzato. Tel. 051204308 Fax
051203799. Il servizio viene svolto tutti i giorni. Punti di
sosta del camper: Piazza Puntoni, h.17-18, Via Bovi
Campeggi, h.18-19
9. Servizio Mobile di Sostegno Associazione Amici di
Piazza Grande Onlus. Informazioni, generi alimentari,
abiti, panni o coperte alle persone che dimorano in strada. Tel.051/342328. Servizio attivo lun, merc e ven,
h.21-24. Il giov h.9-12
----------------------------------------------------Assistenza medica gratuita
10. Poliambulatorio Biavati Visite mediche gratuite
per persone non assistite dal Servizio Sanitario
Nazionale e persone in stato di grave indigenza. Strada
Maggiore, 13. Tel. 051/226310. Aperto tutti i giorni
h.17.30 - 19 (senza appuntamento).
11. Croce Rossa Italiana Somministrazione farmaci,
attrezzatura ortopedica e occhiali. Via del Cane, 9. Tel.
051/581858. Lun, Merc, Ven, h.8-14. Mart, Giov, h.8-17
12. Sokos Visite mediche gratuite per immigrati privi di
assistenza sanitaria, persone senza fissa dimora e tossicodipendenti. Si prescrivono visite specialistiche, farmaci
ed esami. Via de' Castagnoli 10, Tel. 0512750109. Lun
h.17-19. Merc, h.16-19, sab, h.9-12
13. Centro per la salute delle donne straniere e dei
loro bambini Vengono erogate prestazioni a donne e
bambini stranieri. Poliambulatorio Zanolini, Via Zanolini,
2. Tel. 051/4211511. Lun, h.12-18. Mart, h.15-19. Giov,
h.12-19. Ven, h.10.30-14
Urgenze odontoiatriche
al sabato munendosi alle ore 8.00 di un numero con cui
si prenota il ritiro che avviene dalle h.9.30 alle 11.
22. Parrocchia S. Maria Maddalena Offre alimenti.
Via Zamboni, 47. Tel.051/244060. Merc, h.10-12
23. Parrocchia S.S. Angeli Custodi
Distribuzione generi alimentari. Via Lombardi 37, Tel.
051/356798. Lun, h.14.30- 17, mart, giov e ven, h.912, merc, h.10.30- 12.30
----------------------------------------------------Bagni e docce calde
4. Centro S. Petronio Caritas Diocesana Servizio
docce Via S. Caterina 8/A Bus 20-21
Tel. 051/6448015. Prenotazione alla mattina h.9-11.30.
Gli stranieri debbono prenotare il Mart mattino per usufruire dei servizi il Mart e il Merc dalle 14 alle 15. Gli italiani debbono prenotare il Ven mattino o Lun mattino per
usufruire dei servizi il Lun dalle 14 alle 15. Le donne, italiane e straniere, usufruiscono del servizio il Giov, dalle
14 alle 15.
33. Struttura Madre Teresa di Calcutta Offre 19 posti
letto per adulti italiani e immigrati con permesso di soggiorno e rifugiati politici. Viale Lenin, 20.
Tel.051/531742. Aperto h.19-9. Si accede attraverso la
segnalazione di tutti i servizi sociali del territorio.
34. L'isola che non c'è Struttura dedicata ai punkabestia. Offre 35 posti letto con punto cucina, punto docce e
accoglie persone con animali, per le quali è previsto un
servizio veterinario. Via Dell'Industria, 2. Si accede
direttamente dalla strada nei limiti di posti disponibili.
----------------------------------------------------Un servizio per i tuoi problemi
9. Associazione Amici di Piazza Grande Onlus
Assistenza e percorsi di recupero per senza fissa dimora.
Via Libia, 69, Bologna. Tel. 051/342328. Lun-ven, h.912, h.14.30-18.
3. Centro Diurno Comune di Bologna Accoglienza,
relazione d'aiuto e ascolto, attività per il tempo libero e
laboratoriali. Via del Porto, 15/C. Tel. 051/521704. Tutti
i giorni h.12.30- 18.
24. Bagni pubblici Toilette e servizio gratuito di lavanderia, con lava-asciuga, per persone senza fissa dimora.
Piazza IV Novembre Tel. 051/372223. Aperto sempre
h.9-20
Centro accoglienza La Rupe
Promozione sociale e progetti di inserimento lavorativo
per persone con problemi di marginalità. Via Rupe, 9.
Sasso Marconi. Tel. 051/841206.
25. Rifugio notturno della solidarietà Servizio docce
per persone senza fissa dimora. Via del Gomito 22/2.
Tel. 051/324285. Il servizio è attivo il Mart h.15-18 per
gli uomini. Il Ven, h.15-18 per le donne.
----------------------------------------------------Distribuzione abiti
35. Laboratorio Abba-Stanza Destinato a persone
senza fissa dimora e individui con gravi disagi sociali. Via
Della Dozza, 5/2. Tel/Fax 051/6386000.
17. Antoniano Fornisce vestiario. Via Guinizelli, 13. Tel.
051/3940211. Merc e Ven, h.9.30-11.30. Tel.
051/244044
7. Associazione L'Arca Fornisce vestiario a chi si presenta direttamente. Via Zago, 14. Bus 38, Tel.
051/6390192. Dal lun al ven, h.15.30- 19
Cittadini Stranieri
NUMERO VERDE SERVIZIO SANITARIO Servizi plurilingue di informazione e mediazione culturale - 800
663366
36. Ufficio Stranieri della CGIL. Via Guglielmo
Marconi 69 - Tel 0516087190 Fax 051251062. Lun-ven,
h.9-13, 15-18. Il sab, h.9-13
Maternità
37. SAV, Servizio Accoglienza alla Vita
Attività di animazione e lavoratori all'interno del carcere
e progetti di inclusione sociale. Via Guerrazzi 14.
Tel.051/220435
Tossicodipendenze
42. Il Pettirosso
Comunità di accoglienza per tossicodipendenti e autoaiuto per familiari. Via dei Mattuiani, 1. Tel. 051/330239
S.A.T.
Servizio Accoglienza Tossicodipendenti. Presso Casa
Gianni, Via Rodolfo Mondolfo, 8. Tel. 051/453895.
Aperto tutti i giorni previo appuntamento.
Aids
Telefono verde Aids della Ausl Bologna: 800 856080
43. C.A.S.A. Centro Attività Servizi della USL Bologna
Informazioni e servizi sanitari a persone affette da HIV e
sieropositive. Via S. Isaia, 90. Tel. 0516494521. Dal lun
al ven, h.8-14.
44. ANLAIDS Gestisce una Casa Alloggio, un centro
diurno per persone con Hiv e sieropositive ed una linea
telefonica per informazioni e supporto con esperti.
Organizza gruppi di auto-aiuto e laboratori artigianali
gratuiti. Via Irnerio, 53. Tel. 051/6390727. Per informazioni e aiuto sulla malattia 051/4210817 - La linea funziona lun, mart e giov, h.16-20. La sede è aperta dal lun
al ven, h.9-13
45. IDA Iniziativa Donne Aids Informazione, prevenzione e tutela dei diritti per persone con Hiv, AIDS e
persone detenute. Via San Mamolo, 55. Bus 29-30
Tel/Fax 051/581373. Cell. 339/8711149
46. LILA
Lega Italiana per la Lotta contro l' AIDS. Ascolto, accoglienza, informazioni, assistenza, centro di documentazione e consulenza legale e previdenziale. Via Agucchi,
290/A. Tel. 051/6347644 - 051/6347646. Info:
051/6350025 (lun, merc, ven, h.18.30-20)
Fly UP