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“Non di solo pane vivrà l`uomo” - Parrocchia di Canneto sull`Oglio

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“Non di solo pane vivrà l`uomo” - Parrocchia di Canneto sull`Oglio
Vien dietro a me, e lascia dir le genti
sta come TORRE ferma che non crolla
giammai la cima per soffiar de venti
DANTE
Lugl io 2015 • A NNO LX V I • N. 2 (359) • Can neto sull’Oglio • Tar iffa Associazioni Senza Fini di Lucro: «Poste Italiane s.p.a.
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB - Conto acceso presso C.P.O. Mantova.
Direttore responsabile: Paolo Lomellini • Stampa: Arti Grafiche La Torre srl, Canneto sull’Oglio, MN - Testata registrata presso il Tribunale di Mantova l’11 febbraio 1949, n° 10 Parrocchia di Canneto sull’Oglio (Mn)-46013 Via B. De Canal, 11-Tel. 0376/70122-C.C.P. N. 12737466
“Non di solo pane vivrà l'uomo”
Carissimi,
siamo in estate!
Quest’anno il cammino pastorale è
stato improntato sul Sinodo Diocesano, voluto dal vescovo Roberto per
la chiesa mantovana con il tema “Vogliamo vedere Gesù”.
La novità introdotta è stata l'occasione, sapendo leggere l’azione del
Signore, che ci ha fatto camminare
insieme come comunità.
Gli incontri dei gruppi sinodali nella
nostra parrocchia sono stati positivi e
il cammino è sfociato naturalmente,
con la guida dello Spirito, nei “Gruppi del Vangelo” divenuti ora una nuova realtà parrocchiale.
Tanti sono stati i bei momenti vissuti
in comunità: le celebrazioni domenicali, il Natale, la Pasqua, il diaconato
di Don Carlo, i Sacramenti dei nostri
bambini e ragazzi, gli anniversari dei
matrimoni, le veglie di preghiera, il
mese di maggio con Maria e di questo
ringraziamo il Signore.
Con grande impegno, una particolare attenzione è stata rivolta ai giovani
per un cammino di fede supportata
dall’aiuto di “figure adulte”, come
animatori, per migliorare la pastorale
giovanile. Tanto c’è da fare, il cammino è lungo per una Comunità in
comunione con il Signore, in unità
tra fratelli e sorelle. Invito tutti ad una
preghiera assidua e perseverante per
questo cammino comunitario. Auspico un impegno particolare per il Consiglio Pastorale, sia per sensibilizzare
la comunità sugli ambiti di formazione e missionarietà mancanti (come
per esempio la catechesi alle famiglie
che hanno chiesto il Battesimo dei
loro bambini), sia per essere portatori
capillari verso ogni fedele delle varie
scelte pastorali.
A livello parrocchiale e diocesano è
emersa la “sete” dei fedeli verso la
Parola di Dio e la necessità di una
maggior consapevolezza nel vivere
l’Eucarestia.
Possiamo ora dire che, per volontà
di Dio, il nostro “Vogliamo vedere
Gesù” ci ha portato verso “non di
solo pane vivrà l’uomo”.
Ogni giorno con la preghiera del
Padre Nostro, chiedendo il pane necessario per vivere, si chiede infatti
anche quel pane con cui l’uomo vive
oltre quel cibo. Il nutrimento della
Parola di Dio e dell’Eucaristia è
Gesù Cristo stesso ed è essenziale
per l’uomo inteso nella sua integri-
persona e dei principi del bene comune, della solidarietà; rispettiamo il creato, di cui siamo amministratori e non
padroni...”
Vivere da cristiani è anche insegnare ai
nostri giovani a superare il mito illusorio
del proprio benessere personale, riconoscendo la necessità dell’incontro personale con Dio e il vertice di tale incontro
cioè: mangiare il corpo e il sangue di
Gesù Cristo per diventare “partecipi
della natura divina” (2Pt 1,4).
Mi piace finire questo mio scritto con
la preghiera della Comunione Spirituale che ognuno può recitare sempre,
specialmente quando non ha la possibilità di ricevere la Comunione Sacramentale:
Domenica 26 Aprile: celebrazione eucaristica
tà “corpo, anima e spirito”.
Mentre mangiavano prese il pane
e, pronunziata la benedizione, lo
spezzò e lo diede loro, dicendo:
«Prendete, questo è il mio corpo».
Poi prese il calice e rese grazie,
lo diede loro e ne bevvero tutti. E
disse: «Questo è il mio sangue, il
sangue dell'alleanza versato per
molti” (Marco 14, 22-24).
Spesso la fame di pane, della Parola di Dio e dell’Eucarestia nei nostri
tempi sono poste in concorrenza, nel
senso che il soddisfacimento della
prima sembra impedire la seconda,
perché «l’uomo nel benessere non
comprende» (Sal 49,21)! Ma il nostro cammino di fede, nella gratitudine a Dio del pane quotidiano da condividere con gli altri, ci porta ad avere
sete della Parola di Dio e del Pane
disceso dal cielo: Gesù Cristo.
Siamo nel pieno dell’estate, con le attività parrocchiali rivolte ai giovani: il
Grest appena vissuto, i campi estivi ad
Auronzo e le esperienze dei giovani e
dei chierichetti a Roma con il tema
del “mangiare” proposto all’Expo, per
sollecitare i nostri giovani ad andare
oltre, verso “una fame più grande”.
Vivere da cristiani la tematica dell’Expo 2015 è seguire le parole di papa
Francesco: “Combattiamo la cultura
dello scarto, mettendo al centro dei
piani per lo sviluppo la dignità della
Gesù mio,
io credo che sei realmente presente
nel Santissimo Sacramento.
Ti amo sopra ogni cosa
e ti desidero nell'anima mia.
Poiché ora non posso riceverti
sacramentalmente,
vieni almeno spiritualmente
nel mio cuore.
Come già venuto,
io ti abbraccio e tutto mi unisco a te;
non permettere che mi abbia mai
a separare da te.
Eterno Padre, io ti offro
il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo
in riparazione dei miei peccati,
in suffragio delle anime del purgatorio
e per i bisogni della Santa Chiesa.
Amen.
Auguro a tutti un buon periodo estivo…
Dio Vi benedica
Don Giovanni
Signore Gesù, Tu sei il Pane vivo,
Tu sei il pane di Dio,
Tu sei il Pane disceso dal cielo,
Tu sei il Pane per essere mio cibo.
Quando mi accosto a Te nella comunione
fa’ che comprenda la profondità di questo mistero!
Tu sei sempre pronto ad incontrarmi:
fa’ che io cammini verso di Te, fa’ che io permetta di essere attratto da Te.
Fa’ che ci sia sempre in me un’assoluta disponibilità,
perché Tu possa travolgermi con la forza del tuo amore.
Conferma in me il tuo dono,
il dono completo di Te stesso a me!
Si, o Signore, voglio appartenere a Te,
così da poter dire con l’apostolo Paolo:
“Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”.
2 • LA TORRE • Luglio 2015
Prima confessione
Comunione
Lettera a Gesù
La festa del perdono
Il 15 marzo 25 bambini di 3^ elementare della nostra parrocchia hanno celebrato nella gioia la loro prima confessione. Durante la celebrazione i bambini
hanno portato all'altare un cero simbolo della luce che si accende in ogni cuore
quando si riceve il perdono di Gesù, insieme a una striscia colorata con i colori
dell'arcobaleno, a significare la bellezza della vita nuova che nasce dal perdono.
Al termine tutti i bambini, insieme ai loro familiari e ai catechisti, hanno vissuto
un momento di festa in oratorio.
Cresima
Ogni bambino di quarta elementare, in preparazione alla Prima Comunione, ha
scritto una Lettera a Gesù. C'era l'imbarazzo della scelta perchè tutte sono molto
belle e significative. Ne abbiamo scelte due...
• Caro Gesù,
ogni giorno ti penso perché Tu sei per
me l’unico e vero amico a cui dico le
mie confidenze.
Ogni giorno chiedo solo a Te di far
star bene la mia famiglia.
Ti voglio bene : cercherò sempre in Te
il mio bene e l'aiuto per vivere sempre
con serenità e amore con tutte le persone che mi circondano.
Gesù, grazie di esserci sempre.
• Caro Gesù,
io ti ringrazio perché hai dato la vita a
mia mamma, mio papà e mio fratello
e sono molto felice. Vorrei che nessuno facesse più la guerra ma ci fosse la
pace e i problemi si risolvessero parlando. Desidererei che i bambini poveri non lo fossero ma diventassero felici
come me e i miei amici. Spero che Tu
stia bene e che proteggerai sempre me
e la mia famiglia.
Il dono dello Spirito Santo
3 maggio 2015: una data importante e attesa in un cammino impregnato di
incontri, momenti di riflessione, interrogativi e incertezze sul come muoverci, con
l’ansia di voler fare ogni cosa nel migliore dei modi. Finalmente il grande momento
della Cresima per i nostri ragazzi è arrivato! La celebrazione è stata presieduta dal
nostro Vescovo che ci ha onorato con la sua presenza. E ora, dopo aver ricevuto
questo sacramento, che per ogni cristiano è unico e irripetibile, cosa dire, a cosa
ripensare se non alla ricchezza e sapienza del nostro Dio, che non smette mai di
accompagnare i suoi figli nei loro cammini di vita, consegnando loro i Suoi doni, la
Sua grazia affinché diventino sempre più consapevoli e trasmettitori del dono della
fede a quanti incontreranno. Ed è questa la speranza che ci hanno messo nel cuore
i nostri ragazzi e che ha attivato in noi e dato forza all’impegno nella preparazione
della loro Cresima. A questa speranza uniamo il desiderio che sia data continuità
al cammino cristiano intrapreso, così che ogni ragazzo sia ben formato e possa
sapientemente affrontare le varie sfide che la vita richiederà. Un grazie di cuore a
tutti coloro che ci hanno accompagnato con la loro preghiera.
I catechisti e gli animatori
Nuccia, Matteo, Michele, Sara, Samuela, Greta, Rossella
Domenica 24 Maggio, solennità di Pentecoste, abbiamo festeggiato in Parrocchia
gli anniversari di matrimonio.
Tra i traguardi “ classici” del 25° e del 50°
anno di matrimonio , importanti e significativi, abbiamo potuto festeggiare anche
una coppia al 55° anniversario, due coppie al 60° e una coppia che ha festeggiato
il 65° anniversario, traguardi senza dubbio
speciali e per i quali ringraziare il Signore.
A queste ricorrenze abbiamo unito l’anniversario di vita consacrata di Suor Maria
Vincenza, Figlia della Carità: 60 anni dedicati alla sequela di Cristo nel servizio ai
fratelli. Una festa, quella degli anniversari,
che non a caso si colloca nella celebrazione
della Pentecoste; nella Pentecoste ricordiamo il grande dono dello Spirito Santo, della
Sua Forza, della sua Presenza; ma l’azione
dello Spirito richiede il Sì della persona,
il Sì alla vita matrimoniale, il Sì alla vita
consacrata, sull’esempio di Maria nel mese
a lei dedicato. Ed è in questo Sì che il Sa-
Festa degli anniversari
cramento esprime il suo grande significato,
come ha ricordato il Diacono Carlo il giorno
precedente nella celebrazione del Matrimonio di Elisa e Fabio: “ Il Sacramento non
è un amuleto né un portafortuna”, ma un
profondo e convinto atto di Fede, di affidamento al disegno di Dio su ciascuno di
noi, che si concretizza nella lode quotidia-
na per i suoi doni e nella certezza del suo
sostegno nei momenti bui della vita.
Buon anniversario a tutti!
Monica e Roberto
Luglio 2015 • LA TORRE • 3
Il diaconato di don Carlo
Con riconoscenza e gratitudine…
Il giorno 15 marzo, festa di Santa Luisa dè Marillac – che con San Vincenzo dè
Paoli è fondatrice della Compagnia delle
Figlie della Carità – ho celebrato sessanta anni di consacrazione a Dio. Il ringraziamento è avvenuto nella preghiera
e nell’Eucarestia celebrata il 13 marzo
nella cappella di “Casa Maria” dal nostro
Parroco, Don Giovanni. Festeggiare una
ricorrenza così grande significa innalzare a Dio un rendimento di grazie per
ogni suo dono. In questi anni ho sempre
cercato di servire Dio nei Poveri in tutti
i vari luoghi dove la Provvidenza mi ha
inviata, e sempre mi sono sentita sostenuta dall’Amore e dalla fedeltà di Dio.
Lui solo mi dà la forza per rispondere
con amore alla sua chiamata d’Amore!
Dio nella sua infinita bontà, ha preso
l’iniziativa della vocazione e mi ha chiesto di seguirlo nella Compagnia delle Figlie della Carità il cui fine principale è
“onorare nostro Signore Gesù Cristo come
la sorgente e il modello di ogni carità,
servendolo corporalmente e spiritualmente nella persona dei Poveri”: in essa ho
trovato il luogo in cui poter mettere a
frutto i miei talenti, ma soprattutto ho
trovato il luogo in cui vivere una fraternità portatrice di pace e di serenità.
Ringrazio Dio anche per tutte quelle persone che ho servito e incontrato in questi anni: sono tante, ma ricordo i volti
di molti e li affido al Signore con una
preghiera particolare perché ognuno di
loro possa sperimentare la misericordia
di Dio che sempre dona serenità e consolazione.
Con le parole che Maria canta nel magnificat “il mio spirito esulta in Dio mio
Salvatore”, rinnovo la mia gratitudine a
Dio e ad ogni persona per la vicinanza e
l’affetto dimostratomi.
Sr Maria Vincenza
Un dono per la nostra chiesa
Domenica 19 aprile alle ore 17:00 nella Concattedrale di S. Andrea Apostolo in Mantova, si è
svolta la celebrazione diaconale durante la quale il Vescovo Roberto Busti ha ordinato diaconi
nella Chiesa di Dio Don Samuele Bignotti, Don
Filippo Longobardi e Don Carlo Zanoni. È bello
vedere come nel nostro tempo, così disordinato e disorientato, dei giovani siano capaci di
prendere decisioni forti per la loro vita. Certo,
in questo caso, è una chiamata dall'alto, ma
ricordiamo che non è facile accogliere la volontà di Dio visto che il Signore ci ha lasciato
la libertà nelle scelte. Ringraziamo allora, come
comunità, il Signore per questo "Sì" di Carlo, Samuele e Filippo.
I tre giovani hanno promesso rispetto e obbedienza al Vescovo e
dunque alla Santa Chiesa di Dio e a Dio stesso, che li chiamati ad
intraprendere il cammino sacerdotale: "Fate tutto quello che vi
dirà" (1 Gv 2, 1-5). Carlo, Samuele e Filippo hanno cominciato il loro cammino in Dio una decina di anni fa: dopo gli studi
liceali hanno seguito i cinque anni di Teologia e ora hanno raggiunto la prima importante tappa, ricevendo il ministero di primo
grado che li porterà al sacerdozio. Sono entrati a far parte del
Per informarsi, conoscere e accogliere
Lo scorso 10 maggio, si è tenuto nel
nostro Oratorio un incontro della Comunità con i giovani richiedenti asilo alloggiati temporaneamente al Margot. Le finalità
di questo incontro erano quelle di dare le
giuste informazioni, considerati i pregiudizi che circolano da mesi in paese riguardo a questa presenza, conoscere i giovani
provenienti da vari Paesi ed ascoltare le
loro storie, cercare di essere accoglienti
come Gesù ci chiede di fare: “Ero fore-
stiero e mi avete ospitato” nel brano del
Vangelo di Matteo 25, 31-46. È stato un
momento arricchente per tutti credo, siamo riusciti a considerare, se pur da punti
di vista diversi, una realtà che è presente
in Canneto da quasi dieci mesi, ma che
spesso è stata travisata se non addirittura
ignorata a causa di quell’indifferenza che
papa Francesco definisce come il peccato
grave della nostra società moderna.
Laura
clero diocesano testimoniando così
la conversione e l'amore per Cristo,
Maestro e Redentore. Toccante tutta
la parte dell'ordinazione, durante la
celebrazione gli ordinandi diaconi,
in piedi davanti al Vescovo, si sono
inginocchiati e hanno pronunciato le
loro promesse. Le parole del Vescovo
sono risuonate nella Concattedrale
per ognuno dei tre giovani: "Dio che
ha iniziato in te la sua opera, la porti
a compimento". "Voi che sull'altare
sarete messi a contatto con il corpo e
sangue di Cristo volete confermare a
lui tutta la vostra vita?". Il loro "Sì, lo
voglio" porta a compimento promesse
forti e per sempre, in un mondo dove
ogni relazione è traballante. Con Carlo, Samuele e Filippo prostrati a terra
e tutta l'assemblea inginocchiata, il
Don Carlo con Mons. Busti
canto delle litanie dei Santi ha reso
molto solenne e commovente il momento. Terminate le litanie,
ogni singolo candidato si è avvicinato al Vescovo e si è inginocchiato. Il Vescovo ha imposto le mani sul capo del candidato senza
dire nulla, seguito da tutti i sacerdoti. Quindi il Vescovo con la
preghiera di ordinazione ha invocato lo Spirito. Di seguito il rito
della vestizione con la stola e la dalmatica. AI termine un fraterno
abbraccio di pace dei nuovi diaconi con il loro Vescovo e con tutti
i sacerdoti della nostra diocesi. Grande è stata la commozione dei
fedeli, delle famiglie, degli amici e dei tre giovani che da questo
momento potranno portare la Parola e il Corpo di Cristo tra la gente, a tutta la gente. Il servizio caratterizza il compito del diacono
nella Chiesa di Dio e secondo il diritto canonico ora i nuovi Don
hanno la facoltà di amministrare alcuni sacramenti: il Battesimo,
il Matrimonio e presiedere il rito delle esequie. Inoltre potranno
portare la benedizione nelle case e tra i fedeli e sono chiamati a
vivere in umiltà tra il popolo di Dio. Il Vescovo ha
infatti sottolineato questo compito di servizio: "Dovrete praticare
la chiamata a servire il Signore nel rispetto di ogni corpo chiamato
all'immortalità: quello dei malati, dei meno fortunati, dei disabili e
anche di coloro che ne fanno un uso cattivo per sé e per gli altri" e
ancora come augurio per un buon annuncio del Vangelo il Vescovo
continua: "Le Sante Scritture… non accontentatevi di studiarle,
amatele, fatele diventare il nutrimento quotidiano per poter donare
la ricchezza a chi ha il diritto di chiedervela". Una via già tracciata
dal nostro Vescovo con forza e il coraggio nella missione con l'aiuto
di Dio, come ha terminato mons. Busti, accompagnerà il cammino di Don Carlo, Don Samuele e Don Filippo. Dopo l'ordinazione
i tre diaconi durante la Comunione hanno distribuito l'Eucarestia
ai fedeli. Grande gioia per la Chiesa, per il Cielo e per il popolo di
Dio. In particolare un grande dono alla nostra comunità. Un grazie
da Don Giovanni e da Don Carlo a tutti coloro che in modi diversi
si sono uniti a questo momento di chiesa. Bella anche la festa in
seminario e simpaticissima la presenza dei nostri ragazzi con le
magliette spiritose create da loro. Che Lo Spirito Santo segua non
solo il cammino di Don Carlo, ma di tutta la nostra Comunità. Sia
lodato Gesù Cristo.
S.C.
ALLA COMUNITÀ DI CANNETO
Come sapete, la parrocchia di Canneto possiede come sua proprietà una “casa vacanze” a
Tignale che ha avuto il suo boom di utilizzo fino a 5 anni fa per le attività della parrocchia
come ritiri, campi estivi di piccoli gruppi; è stata messa a disposizione anche a famiglie
per trascorrere qualche giorno di vacanza.
Il Consiglio degli Affari Economici parrocchiale, dopo un’attenta valutazione, ha deciso
di procedere alla vendita della casa. Questa è una decisione molto sofferta perché si è consapevoli che la struttura fa parte della storia e della vita della comunità con una particolare affettività, ma al di là della positività dei ricordi, vi sono anche molte problematiche.
Le motivazioni discusse e che vogliamo condividere con voi sono:
a) Negli ultimi anni sono cambiate le esigenze della comunità, i tempi sono diversi e la
casa non ha più le caratteristiche rispondenti alle normative vigenti per l’accoglienza di
gruppi parrocchiali di un certo numero. È anche da notare che non è più richiesta da altre
parrocchie. La casa di Tignale rimane chiusa per la maggior parte dell’anno.
b) Si ipotizza nel prossimo futuro un impegno economico per la manutenzione straordinaria della casa di Tignale che ormai è datata; un impegno che la parrocchia non potrà
sostenere considerando le varie esigenze delle strutture in loco e le spese già effettuate
per il Teatrino, il tetto della canonica, le chiese e per tutte le attività pastorali.
c) Detto questo, il Consiglio degli Affari Economici ha ritenuto più saggio, pur nella
sofferenza, sacrificare una struttura pastoralmente poco utilizzata per valorizzare le
opere nel nostro paese, visto le sfide pastorali da mettere sul campo nei nostri tempi.
d) Riteniamo di tranquillizzare tutti i Cannetesi per quanto riguarda il problema della svendita. Non è questa l’intenzione; la
vendita sarà valutata con molta attenzione.
Il Parroco e il Consiglio degli Affari Economici
4 • LA TORRE • Luglio 2015
ULTIMO GIORNO DI SCUOLA
28 Marzo 2015
Nuova sede per l’Associazione Volontari Cannetese
Festa di fine anno
I componenti dell’A.V.C. sotto la qualificata e professionale guida del loro presidente, dott.ssa Pashalidou Eleni, hanno inaugurato la nuova sede in piazza Tessaroli n.4. Le difficoltà sono state molte, ma riuscire a mettere a disposizione della
popolazione due locali
eleganti, luminosi e facilmente accessibili a
tutti gli utenti ha dato
ai volontari grande
soddisfazione e nuovo
stimolo per proseguire nella loro missione.
Nell’occasione si è voluto festeggiare l’evento offrendo un rinfresco
a cui hanno partecipato numerosi cittadini
e molti rappresentanti
delle istituzioni cannetesi. Tutti, nel visitare
i nuovi locali, hanno apertamente espresso il loro compiacimento e la loro approvazione. L’associazione si è altresì dotata di opportune e moderne tecnologie al fine di
dare risposte più adeguate alle necessità delle persone: si potranno infatti prenotare
visite specialistiche e ritirare i referti medici presso la sede stessa, senza dover affrontare viaggi e lunghe attese presso i CUP di competenza. Nel festeggiare la nuova
sede è giusto ricordare con gratitudine i numerosi volontari che si sono succeduti
nei vari anni di vita dell’associazione. Volontari che hanno prestato gratuitamente la
loro opera e che, con abnegazione e spirito umanitario, si sono messi a disposizione
della popolazione cannetese. Ci preme inoltre segnalare che i componenti dell’A.V.C.
sono sempre al servizio delle persone che chiedono di essere accompagnate nei vari
centri ospedalieri rimanendo a loro disposizione fino al rientro a casa, mentre in ufficio altri volontari provvedono a dare tutto il supporto necessario per prenotazioni
ed espletamento di pratiche relative a prestazioni specialistiche. La nuova sede è
quindi la logica espressione di questo gruppo che intende continuare a prestare la
propria opera a favore di tutti quanti ne faranno richiesta. L’Associazione Volontari
Cannetese, in previsione di festeggiare nel 2016 i vent’anni dalla fondazione, coglie
l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito e contribuiranno, anche economicamente, al sostegno delle attività.
Attilio Aglio
Anche quest'anno la scuola
dell'infanzia ha regalato emozioni
a mamme, papà e nonni. La festa
di fine anno è stata un susseguirsi di musiche, balli di gruppo,
canti e risate, il tutto coordinato
da un grande gioco di squadra di
grandi e piccini. Questo è stato
il frutto di un anno di lavoro
dove la condivisione degli spazi,
delle culture, delle abitudini ha
permesso ai nostri bimbi di crescere divertendosi. Insomma tutti uguali, tutti
diversi..tutti speciali! Le famiglie ringraziano le insegnanti per le numerose
attività organizzate e la grande passione dimostrata nello svolgere il delicato e
meraviglioso lavoro di educazione dei nostri piccoli.
Tania (una mamma)
ONORIFICENZA
In occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno 2015, al cannetese Attilio
Vagliani è stata consegnata l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine “Al merito della
Repubblica Italiana”, conseguente a decreto del Presidente della
Repubblica del 27 dicembre 2014.
L'onorificenza, consegnata dal
Prefetto di Mantova dott.ssa Carla
Cincarilli, è stata conferita in riconoscimento di quanto fatto nel
corso di un'intensa carriera militare che ha portato il cannetese a
diventare Ingegnere dell'Areonautica Militare e a conseguire il grado di Colonnello, ottenendo sempre brillanti risultati nelle attività che lo hanno
visto impegnato e costruendo un curriculum vitae di grande valore.
La comunità di Canneto si congratula con il proprio concittadino Attilio Vagliani
per il riconoscimento raggiunto e partecipa alla gioia della sua famiglia.
Davvero Gesù passa per di qua
Quando lo scorso settembre ai
genitori è stato presentato il
tema iniziale: “Buono, buoni e
ricchi come il pane”, intorno al
quale sarebbe ruotata l’attività
didattica dei nostri bambini, mi
è sorta una domanda: “Come riusciranno a fare tutto questo?” Il
tema proposto poteva sembrare
semplice: per spiegare a dei bambini cosa significa essere “Buono come il pane” in fondo basta
prendere un bel panino fragrante
e farglielo assaggiare. Tutto si sarebbe esaurito in pochi minuti garantendo
l’entusiasmo dei pancini più golosi. Ma il significato del tema che ci veniva
proposto non si esauriva di fronte ad una michetta croccante. Nelle stanze di
“Casa Maria” quest’anno i nostri bambini hanno imparato la fatica del chicco di
grano: loro, così piccoli ai nostri occhi, sono cresciuti e fioriti in mille nuove
scoperte. Hanno appreso lo sforzo del lievito che trasforma e tiene unita la pasta: li abbiamo visti crescere nel loro essere persone e nel loro essere parte di
un gruppo di amici uniti nel gioco e complici tra di loro. Molti altri sono stati
gli argomenti trattati durante l'anno, ma tutto è stato accompagnato dal profumo dolce dell’affetto che si respira a “Casa Maria” tanto simile a quello di un
buon panino appena sfornato. Certo tutto è stato vissuto come gioco, disegno e
storia meravigliosa da ascoltare a bocca aperta. Ma questo in fondo è il segreto
di questa scuola, dove ogni momento vissuto è buono per divertire, seminare,
insegnare e far crescere. È stato sorprendente vedere durante il saggio quanto
sono cresciuti i nostri bambini: non si è vista nessuna lacrima ma solo grandi
sorrisi orgogliosi per mostrare gli sforzi di un anno di lavoro. Ancora una volta i
nostri bambini ci hanno sorpresi e mi hanno fatto capire quanto sciocco fosse il
mio dubbio. A settembre abbiamo consegnato dei chicchi e ora ci troviamo alle
soglie dell’estate con un campo di meravigliose spighe. Grazie alle maestre, alle
suore e alle straordinarie Edy, Marina e Martina che anche quest’anno ci hanno
accompagnato. Buona estate!!!
per i genitori Marina Longhi Ferri
A tutti gli extra muros il parroco, a nome della comunità, augura Buona Estate!
Il mio 25 Aprile 1945 - Frequentavo la prima elementare in un paesino dai miei nonni. A Canneto non passava giorno
che non ci fosse un allarme o un bombardamento aereo. Anche dai nonni ci furono alcuni atti di guerra, ma molto rari. Nel mio primo
giorno di scuola ricordo una adunata in cortile, tutti i fila e poi tutti in riga; avrei capito dopo che si trattò di una specie di saluto
balilla e non avendo mai visto una cosa del genere restai molto indifferente anche se non capivo il perché di tutta quella messa in
scena. Ricordo ancora una grande corsa sul piazzale del paese, tutto solo mentre andavo a scuola,
un caccia
in picchiata che semFoto Andrea
Lorenzini
brava cercasse proprio me. Gli ultimi giorni di guerra sono segnati dall’unico allarme notturno. Rifugiati in una cantina del vicino di
casa,ricordo solo i lamenti e le invocazioni di un signore grande e grosso che, invece di fare coraggio a noi bambini ed alle donne,
non fece altro che disperarsi tutta la notte. Quindi il mio ricordo della giornata di liberazione. Io continuavo ad uscire in strada, mia
nonna disperata a riportarmi in casa. Scappavo dalla bottega dei miei zii e durante una di queste uscite, mentre mia nonna mi teneva
le spalle, ho visto avanzare una colonna di militari con le mani alzate e di fianco giovani con le armi. Qualche decina di soldati, ma il
mio sguardo di bambino ha fotografato (ed è tuttora nitido) il ricordo e la figura di un soldato tedesco giovanissimo, le mani alzate ed
i capelli bianchi. Una immagine di soldato che non ho mai dimenticato. Più tardi, verso sera, il vocìo ed il frastuono di un autocarro
sul quale giovani che urlavano, piangevano, cantavano, sventolavano bandiere che a me sembrarono immense, bandiere bianche, rosse,
tricolori. Per ore avanti e indietro per la sola strada principale di quel paese. Mia nonna infine si arrese e mi lasciò solo sulla porta di
casa. Non mi resi conto bene e subito che cosa fosse successo, ma dai volti di quei giovanotti ho visto la felicità, sicuramente il valore
della libertà: anche se bambino capii che la guerra era finita. In quei giorni di fine aprile avevo sei anni e mezzo.
Lorenzo Baresani
Anagrafe parrocchiale
I NUOVI BATTEZZATI
Deorsi Vittoria - Amaechi Chiona - Amaechi
Kelli - Amaechi Allen - Enogieru Uyigue Stella
- Omodei Leonardo - Goi Filippo - Lovero Maria
- Camozzi Viola - Angher Alessandro - Silvestri
Ilan.
HANNO CELEBRATO IL SACRAMENTO DEL
MATRIMONIO
Rivieccio Fabio con Cocco Elisa - Pulpito
Giuseppe con Esposti Chiara - Pigoli Andrea con
Amadei Cecilia.
I NOSTRI FRATELLI DEFUNTI
Luzzara Luigi (anni 87) – Favalli Bruno (anni 67)
– Triachini Lucia ved. Rubessi (anni 74) – Sarzi
Sartori Giulio (anni 72) – Zanoni Pierina ved.
Zinetti (anni 85) – Corini Daniela in Cantarelli
(anni 59) – Gabbi Giuseppe (anni 91) – Gilberti
Virginio (anni 87) – Rustici Caterina ved.
Filippini (anni 88) – Pagliari Vittoria ved. Azzini
(anni 96) – Rocca Roberto (anni 67) – Peron
Igino (anni 102) – Catona Maria Grazia ved.
Ferrari (anni 82) – Ziliani Lidia ved. Raimondi
(anni 94) – Mascagni Virginia in Arrigoni (anni
75) – Caprioli Laura in Deorsi (anni 66) – Piva
Velia ved. Ziliani (anni 89) – Pancera Elio (anni
90) - Magnani Giuseppe (anni 92).
LAUREE
Il giorno 17 Marzo 2015
Deborah Seniga
ha conseguito presso l'Università degli
Studi di Parma la
Laurea in Servizi Sociali.
I genitori, il fratello con la nipotina
Linda, Andrea, i nonni, gli zii, gli amici
e i parenti tutti si congratulano con la
neo Dottoressa augurandole un felice e
brillante futuro.
Il giorno 28 Aprile 2015
Greta Boschi
ha brillantemente conseguito presso
l'Università Cattolica del
Sacro Cuore di Cremona la
Laurea in Economia Aziendale.
La mamma, il papà, la sorella, Riccardo, i
nonni, gli zii e i cugini si congratulano con
la neo Dottoressa e le augurano tutto il
bene ed il meglio che la vita le potrà offrire.
NECROLOGI
Il 31 luglio ricorre il quinto anniversario della
morte di Massimiliano Zecchina. “Sei sempre
nei nostri cuori”. Teresa, Alessandra, Chiara e
Beatrice
La moglie e il figlio Claudio ricordano il loro caro
Miglioli Giovanni, il cui ottavo anniversario
della morte ricorrerà il prossimo 24 ottobre.
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