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2 - Hueber Verlag

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2 - Hueber Verlag
2
Vivere in città
grammatica
comunicazione
Che ne pensi?
Ci tenevo a dirlo.
Sì, sarebbe stato meglio.
Alla fine l’ho spuntata!
Der condizionale
passato
Die Pronominaladverbien ci und ne
Pronominalverben (z.B. volerci)
Die Possessivpronomem
Guardi che è vietato!
Oggi non sono in vena di discutere.
vocabolario Espresso
asilo
guinzaglio
andarsene
piantarla
spuntarla
farcela
sindaco
divieto
traffico
capoluogo
pista ciclabile
vivibile
Nuovo Espresso B1 | ISBN 978-3-19-205440-2 | © Hueber Verlag
vivere in città
1 Città
Osserva le foto. Secondo te quali potrebbero essere i problemi maggiori di una grande città?
Parlane con i compagni.
2
20
LE Z I O N E 2
Nuovo Espresso B1 | ISBN 978-3-19-205440-2 | © Hueber Verlag
vivere in città
2 Di quale città si parla?
A quali delle città indicate qui di seguito si riferiscono le seguenti affermazioni?
Alcune sono valide per più di una città ma tu scegliene solamente una.
Poi confronta con un compagno.
a
1
2
3
4
5
6
7
Torino
b
Milano
c
Venezia
d
Roma
8
è una città molto turistica
è il capoluogo del Piemonte
è la capitale d’Italia
è sede di un’importante industria
automobilistica
non ha problemi di traffico
si trova su un’isola
ha un passato arabo-normanno
e
Palermo
ospita un importante Festival del
Cinema
è il centro economico e finanziario del
Paese
ha enormi problemi di traffico
ha quasi tre milioni di abitanti
è la città della moda
9
10
11
12
Immagina di doverti trasferire per un anno in una di queste città.
Quale sceglieresti e perché? Parlane in gruppo.
3 L’angolo nascosto
C’è un “angolo nascosto” nella tua città che ti piace particolarmente? Perché?
Parlane con un compagno.
2
4 Sarebbe stato meglio!
5
Ascolta il dialogo e segna con una X l’affermazione esatta. A volte è giusta più di una risposta.
1
La donna va a fare la spesa a piedi perché
2
La donna si lamenta
3
Secondo la donna al posto di una banca avrebbero potuto costruire
4
Secondo il ragazzo nella zona manca/mancano
a
b
c
d
a
b
è più comodo.
l’autobus ha cambiato itinerario.
del rumore.
dello smog.
delle difficoltà ad attraversare la strada.
della sporcizia.
un giardino pubblico.
un parcheggio.
un asilo.
una piscina.
un cinema.
una biblioteca.
impianti sportivi.
un parco.
un teatro.
un cinema.
a
b
c
d
e
a
b
c
d
e
E 1·2
LE Z I O N E 2
Nuovo Espresso B1 | ISBN 978-3-19-205440-2 | © Hueber Verlag
21
vivere in città
Q
W
Q
W
Q
W
Q
W
Q
W
Q
W
Mi scusi! Mi darebbe una mano a portare queste buste fino al portone?
Certo, non c’è problema, dia a me!
Prima al mercato ci andavo in autobus. Era così comodo!
Dovevo fare una sola fermata, ma da quando ci sono questi lavori,
l’autobus ha cambiato giro e così mi tocca andare a piedi!
Eh, lo so, è un problema...
Mi tocca andare a piedi =
Non pensano ai cittadini quando fanno queste cose, no!
Devo andare a piedi.
Bisogna fare la gimcana per passare dall’altra parte!
Per non parlare del rumore poi... mah, speriamo finiscano presto!
Eh, sì, speriamo!
Lei per caso sa che cosa stanno costruendo?
Una banca.
Una banca? E a che ci serve un’altra banca? Ce ne sono già tre!
Me lo chiedo anch’io!
Mah, anziché costruire una banca avrebbero potuto fare un bel parco
o costruire un asilo nido...
Beh, sì, sarebbe stato meglio! In effetti gli asili mancano e non solo gli asili!
In questa zona mancano parecchie cose. Non ci sono impianti sportivi,
non c’è un cinema, non c’è una biblioteca...
5 Il condizionale passato
Nel dialogo sono presenti due verbi al condizionale passato. Trovali e scrivili qui sotto. Poi
rispondi alla domanda.
2
Il condizionale passato si forma con
il condizionale presente di essere o avere + il participio passato.
Cosa esprime il condizionale passato?
a
b
c
Un desiderio o un’azione che dovevano o potevano realizzarsi e infatti si sono realizzati.
Un desiderio o un’azione che non potevano realizzarsi.
Un desiderio o un’azione che dovevano o potevano realizzarsi ma non si sono realizzati.
6 E voi che cosa avreste fatto?
Lavora con un compagno. A turno, unite le frasi della prossima pagina usando il condizionale
passato. Seguite l’esempio.
costruire una banca / costruire un asilo nido
Anziché costruire una banca, noi avremmo costruito un asilo nido/
sarebbe stato meglio costruire un asilo nido.
E3
4·5
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LE Z I O N E 2
Nuovo Espresso B1 | ISBN 978-3-19-205440-2 | © Hueber Verlag
vivere in città
Xcostruire nuovi parcheggi / aggiungere un’altra linea della metropolitana
Xaprire un nuovo centro commerciale / ingrandire il mercato
Xaprire il centro alle macchine / mettere a disposizione delle biciclette
Xcostruire una nuova strada / costruire una pista ciclabile
Xprogettare nuovi uffici / investire nella costruzione di nuove abitazioni
Xintrodurre il sistema delle targhe alterne / migliorare i trasporti pubblici
Xchiudere il centro per gli anziani / costruirne altri due
Xaprire una clinica privata / costruire un nuovo ospedale pubblico
7 Città o campagna?
Leggi il forum e scegli il finale che ti sembra più logico, nella prossima pagina.
E 6·7
Gino
Ragazzi, mia sorella, che ha vissuto in campagna per 20 anni, la prossima settimana si trasferisce qui a Prato.
Mentre io stavo pensando di trasferirmi in campagna per cambiare vita. Che ne pensate? E cosa preferite?
Città o campagna?
Francesca
Proprio in questi giorni ci sto pensando seriamente… e ve ne parlo volentieri.
Da ragazza non vedevo l’ora di finire il liceo per scappare nella grande metropoli con la scusa dell’università.
Sono nata e cresciuta a Venezia. Senza macchine e senza smog, in una “campana di vetro”.
Ma non ci tenevo a rimanere lì! Mia madre non voleva lasciarmi andare via a 18 anni, ma io ero troppo
curiosa e l’ho spuntata, anche con l’aiuto di mia zia Carla. Lei lavorava a Milano e mi ha ospitato negli anni
dell’università. Durante la settimana studiavo e nei weekend andavo da lei in ufficio, in Via Dante, e la
aiutavo a preparare le grandi sfilate che organizzava. Guadagnavo anche qualcosa, e ci pagavo gli studi.
Amavo respirare l’aria della moda, delle passerelle, dei personaggi famosi e degli stilisti.
Insomma: ho preso tutto quello che Milano poteva darmi di buono.
Ma poi… mi sono sposata… e poi è nato Roberto. E piano piano, mentre passavano gli anni, nella mia testa
qualcosa è cambiato.
Lo scorso weekend poi siamo andati a trovare degli amici in Svizzera.
Anche loro vivevano a Milano, e anche loro sono diventati genitori, poco dopo di noi. I nostri figli sono
cresciuti insieme. Ma quando la loro Giada ha compiuto 13 anni si sono trasferiti in campagna, sul lago,
a 15 minuti da Losanna. E ora stanno lì da 3 anni.
Appena arrivata ho chiesto alla mia amica: “È stata dura per una come te abituata a vivere in città, venire
a vivere in campagna?”
Lei mi ha risposto che per abituarsi ci ha messo un anno e mezzo, ma che ora non tornerebbe più indietro.
Mentre ero lì guardavo Roberto giocare con Giada a contatto con la natura… inseguire le lucertole…
cercare con gli occhi le volpi che giravano lì intorno…
L’ho abbracciato e gli ho chiesto se era felice.
Lo era, tanto.
“Ti piacerebbe andare a vivere in campagna?”, gli ho chiesto.
Guadagnavo anche qualcosa, e ci (= con i soldi guadagnati) pagavo gli studi.
Che ne (= di quello che ho scritto) pensate?
Ve ne (= di città o campagna) parlo volentieri.
LE Z I O N E 2
Nuovo Espresso B1 | ISBN 978-3-19-205440-2 | © Hueber Verlag
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2
vivere in città
1
Gli si sono illuminati gli occhi e mi ha buttato le braccia al collo urlando: “Sììì!”
Poi ho parlato con mio marito e mi ha detto: “Francesca, è meglio che la pianti
con i sogni!”. Io però ormai non riesco a pensare ad altro. Che devo fare?
2
Mi ha guardato dritto negli occhi e dopo qualche istante mi ha risposto:
“No. Qui va bene per un fine settimana. Guarda Giada: sta sempre sola, poverina”.
Quel giorno ho capito che siamo nati cittadini, e cittadini moriremo.
2
Confrontati con un compagno. Avete scelto lo stesso finale?
Trova nel testo, insieme allo stesso compagno, tutti gli elementi che ti hanno fatto scegliere il finale.
Poi confrontate i risultati in plenum con il resto della classe.
8 Alcuni verbi pronominali
Trova nel testo del punto 7 le tre espressioni verbali e abbinale al loro significato.
1
2
3
24
l’ho spuntata ĺ spuntarla
la pianti con ĺ piantarla (con)
ci tenevo a ĺ tenerci (a)
a
b
c
finire di fare qualcosa
volere / desiderare
vincere
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vivere in città
9 La risposta
Scrivi la risposta a Francesca. Devi usare almeno quattro dei verbi pronominali della lista.
andarsene
farcela
spuntarla
metterci
piantarla (con)
tenerci (a)
E 8·9
volerci
10 Guardi che è vietato!
Prova a ricostruire il dialogo completandolo con le seguenti frasi come nell'esempio.
4
5
6
7
W
Q
1
2
3
Guardi, non vorrei sembrarLe scortese, ma perché non si fa gli affari Suoi?
Perché è vietato, scusi? Veramente io non vedo nessun segnale di divieto.
Niente ma, se non è d’accordo chiami un vigile e se lui mi dice
che me ne devo andare, allora me ne vado!
No, non si è spiegato. E poi, scusi, potrei sapere per chi è riservato?
E Lei chi è? Un vigile?
Senta, io oggi non sono proprio in vena di discutere. Mi è successo di tutto,
quindi è meglio se mi lascia parcheggiare in pace! Va bene?
Sì, è mia, perché?
E 10
11·12
È Sua questa Punto rossa?
Sì, è mia.
Scusi, signora, è Sua questa Punto rossa?
7 - Sì, è mia, perché?
__________________________________________________________________
W
Guardi che lì non può parcheggiare, è vietato!
__________________________________________________________________
Sì, ma glielo dico io che è vietato.
__________________________________________________________________
No, sono il portiere di questo stabile.
__________________________________________________________________
Guardi che io lo dico per Lei. Quel posto è riservato e se lascia la macchina lì...
insomma, non so se mi sono spiegato.
__________________________________________________________________
Per l’avvocato Meucci.
__________________________________________________________________
Sì, ma...
Q
__________________________________________________________________
W
Q
W
Q
W
Q
W
Q
W
Q
Adesso ascolta e verifica.
2
6
Il parcheggio è una cosa molto importante nelle grandi città italiane.
Vai su www.alma.tv e cerca il divertentissimo cortometraggio che
parla di questo tema nella rubrica L’italiano con il cinema.
Sotto casa
CERCA
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25
vivere in città
11 Vietato...
Quali di questi divieti pensi abbiano senso e quali invece no?
Perché? Parlane in gruppo.
Divieto di
Xfumare nei luoghi pubblici
Xusare il cellulare nei luoghi pubblici
Xfotografare nei musei
Xportare a spasso il cane senza guinzaglio
Xentrare con un cane in un locale pubblico
2
Xportare il cane in spiaggia
Xentrare in una chiesa con i pantaloncini
Xascoltare la musica in cuffia su un mezzo
pubblico
Xsuonare il clacson
Xaltro: ____________________________
12 Niente cani nei locali!
In coppia scegliete un ruolo e fate un dialogo.
Se volete potete usare anche le espressioni del riquadro.
A
B
Stai tranquillamente mangiando qualcosa
in un bar. Improvvisamente ti accorgi della
presenza di un grosso cane (tu non ami per
niente i cani) che guarda insistentemente il
tuo panino. La cosa ti disturba.
Fai presente all’altra persona che è vietato
entrare con animali nei luoghi pubblici.
Dopo una faticosissima giornata entri
in un bar con il tuo cane. Stai prendendo un
caffè quando un cliente ti fa notare che è
vietato portare animali nei locali pubblici.
LE Z I O N E 2
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26
Non vorrei sembrarLe scortese, ma...
Perché non si fa gli affari Suoi?
Non so se mi sono spiegato.
(Non) sono in vena di discutere.
E 13
vivere in città
13 Un’altra città è possibile!
Lavora con un compagno. A copre con un foglio la parte B e legge i primi due paragrafi
del testo mentre B copre con un foglio la parte A e legge il terzo e il quarto.
Poi si scambiano le informazioni. Quindi rileggono i propri paragrafi.
Dopo un ulteriore scambio di informazioni, possono leggere il testo completo.
E 14·15
A
1
C’è una città della Sicilia che, grazie alla felice intuizione di una coppia di professionisti,
oggi è conosciuta dagli amanti dell’arte contemporanea di tutto il mondo: loro sono
Florinda Saieva e Antonio Bartoli e la città è Favara, 32.000 abitanti in provincia di
Agrigento.
2
Florinda, avvocato, e Andrea, notaio, sono nati e cresciuti in Sicilia, ma hanno deciso di
non lamentarsi di ciò che non va e di diventare essi stessi protagonisti del cambiamento.
Il loro piccolo miracolo nasce nel 2010, si chiama “Farm Cultural Park” e si trova nel
centro storico di Favara: è un luogo incantato, quasi magico, fatto di sette cortili, tutti
collegati tra loro e circondati da palazzi bianchi, che nascondono giardini di ispirazione
araba. Il bianco delle case contrasta con le coloratissime opere d’arte che escono da
muri, finestre e balconi.
B
2
3
Il programma artisticoculturale è da non credere:
mostre di vario genere,
incontri con artisti e
creativi di tutto il mondo,
presentazioni di libri,
corsi di architettura, serate
musicali e spettacoli di ogni
tipo. Il FCP è uno spazio
gratuito e aperto a tutti –
non solo agli artisti – dove
si possono assaggiare anche
vini e prodotti tipici e
comprare oggetti d’arte e di design, vintage e libri.
4
Oggi Favara è stata collocata al sesto posto al mondo tra le dieci mete turistiche
imperdibili da chi ama l’arte contemporanea – preceduta solo da Firenze, Parigi,
Bilbao, Basilea e New York. La loro decisione di non trasferirsi all’estero e restare in
Sicilia per trasformare Favara in un vero e proprio museo e restituire alle loro due figlie
“un piccolo pezzo di mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto” è stata vincente.
Visita la pagina Facebook del Farm Cultural Park. Leggi i post, guarda le foto, scopri gli eventi in programma.
Farm Cultural Park: www.farm-culturalpark.com -
farmculturalpark
LE Z I O N E 2
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27
vivere in città
14 Il sindaco
Cosa faresti come sindaco della città dove vivi?
Parlane con un piccolo gruppo di compagni.
15 La mia regione preferita
7
Qui di seguito trovi alcuni aggettivi usati per descrivere una regione.
Ascolta le interviste e segna con una X quelli nominati.
montuosa
affascinante
misteriosa
tipica
vivibile
pianeggiante
sensuale
romantica
industriale
E 16·17
Riascolta e completa la tabella, dove possibile.
Gianni
Qual è la sua regione
preferita?
Teresa
Trentino
Ci sono altre regioni che
gli/le piacciono? Perché?
2
Di dov’è?
Che cosa pensa della sua
regione?
In quale regione gli/le
piacerebbe vivere?
16 Una regione
In coppia pensate a una regione italiana che conoscete. Descrivetene la posizione e le caratteristiche
più importanti. Gli altri dovranno indovinare di quale regione si tratta.
È una regione molto piccola e montuosa. Si trova al nord (nell’Italia del nord)...
Si trova
28
a nord
a sud
a est
a ovest
sul mare
sulla costa
all’interno
LE Z I O N E 2
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Confina con...
comunicazione e grammatica
Per comunicare
Scusi, mi darebbe una mano a...?
Certo, non c’è problema, dia a me.
Adesso mi tocca andare a piedi.
Anziché costruire una banca, avrebbero potuto
costruire una scuola!
Sì, sarebbe stato meglio.
Per non parlare del/ della…!
È tuo/ Suo/ Vostro? Sì, è mio/ nostro.
Guardi che è vietato!
Senta, non sono in vena di (+ infinito).
Senta, non vorrei sembrarLe scortese, ma perché non si
fa gli affari Suoi?
Grammatica
Condizionale passato
Sarebbe stato meglio costruire un
parco (ma non l’hanno costruito).
Avrebbero potuto aprire una clinica
privata (ma non l’hanno aperta).
Der condizionale passato wird mit den Formen des condizionale presente
von essere oder avere + dem Partizip Perfekt des Hauptverbs gebildet. In
einem Hauptsatz drückt der condizionale passato Folgendes aus: einen in der
Vergangenheit unerfüllten Wunsch, eine(n) Handlung/Vorgang, die/der hätte
stattfinden sollen oder können, aber nicht realisiert wurde.
Formen: Siehe Grammatikanhang auf S. 239.
Die Pronominaladverbien ci und ne
Ci kann Ergänzungen mit con (con qualcuno / con qualcosa) ersetzen.
Guadagnavo anche qualcosa, e ci
(= con i soldi guadagnati) pagavo gli
studi.
Che ne (= di qualcosa che ho detto) Ne gibt in Ausdrücken wie pensarne, parlarne, dirne, averne voglia etc. ein
Thema an.
pensate?
Q Andiamo al cinema?
W No, grazie, non ne ho voglia.
Einige Pronominalverben
Ci tengo a laurearmi quest’anno!
Per fare questo lavoro ci vuole molta
esperienza.
La Roma l’ha spuntata con un gol
all’ultimo minuto.
Finiscila! Sono stanco!
Einige Verben, die fest mit einem unveränderlichen Pronomen (la, ci etc.)
verbunden sind, ändern ihre Bedeutung. Zum Beispiel:
tenerci ĺ desiderare; volerci ĺ essere necessario; spuntarla ĺ vincere;
piantarla, finirla ĺ finire di fare qualcosa.
Die Possessivpronomen
È Sua questa Punto rossa? Sì, è mia. È mio, è nostro, è vostro usw. bezeichnet einen Besitz und bedeutet »es gehört
Di chi è quest’ombrello? È mio.
mir, uns, euch ...« usw.
Prestami la tua bicicletta. La mia
(bicicletta) si è rotta.
Il mio corso è molto interessante.
Anche il tuo (corso)?
Das Possessivpronomen in pronominalem Gebrauch ersetzt das Substantiv. Es
wird also verwendet, um die Wiederholung eines Substantivs zu vermeiden.
Dabei wird der bestimmte Artikel hinzugefügt.
Ma perché non si fa gli affari Suoi?
Oh, mamma mia!
Die Possessivpronomen in adjektivischem Gebrauch (Possessivbegleiter) stehen
in der Regel vor dem Substantiv mit Ausnahme von einigen festen Wendungen
oder bei Ausrufen.
G R A M M AT I C A 2
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29
2
videocorso
1 Prima di guardare il video, abbina le frasi ai fotogrammi. Poi guarda l’episodio e verifica.
l’auto in panne
1
a
b
c
2
3
Eh, non va più.
Francesco, non abbiamo fretta, perché vai così veloce?
Pronto, buongiorno. Ho la macchina che…
RICORDA
2 Indica se le frasi sono vere o false.
vero falso
1
2
3
4
2
5
6
7
Francesco va troppo veloce.
Francesco si ferma per riposare.
Francesco ha portato la macchina
dal meccanico prima di partire.
Monica e Francesco vorrebbero
vivere in campagna.
Francesco chiama il soccorso stradale.
Monica riesce a riparare il motore.
Monica non sa guidare.
“Chi va
Monica dice a Francesco:
È un famoso
piano, va sano e va lontano”.
quando
proverbio italiano che si usa
are troppo
invitiamo qualcuno a non and
o proverbi in
veloce. Spesso però ci son
i, un altro
contrasto tra di loro. Infatt
arriva, male
proverbio dice: “Chi tardi
o vogliamo
alloggia”, e lo usiamo quand
arrivati.
evitare di essere gli ultimi
rci o andare
Ma allora, dobbiamo sbriga
piano?
3 Completa le frasi con l’opzione giusta.
1
E dai, ____________!
Parli come mia madre!
a
b
c
2
a
b
c
30
saresti dovuto
avresti dovuto
avevi dovuto
Forse _________________ portarla
dal meccanico prima del viaggio,
come ti avevo anche detto!
VIDEOCORSO 2
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smettila
finisci
ferma
videocorso
4 Completa le frasi con le parole della lista.
casolare
1
2
3
4
5
soccorso stradale
cofano
occhiata
limite
Sì, ma qui il __________ è di 90 all’ora.
Qual è il numero del __________…?
Però guarda che meraviglia qui… E quel __________, laggiù…!
Do un’__________, posso?
Visto? Dai, chiudi il _____________!
caffè culturale
Città “emblematiche”
Nell’immaginario collettivo alcune città italiane sono spesso associate a specifiche usanze e tradizioni,
caratteristiche storiche, artistiche, ecc. o luoghi ed eventi celebri. Leggi le brevi descrizioni e abbinale alle
città della lista.
Napoli
Torino
Firenze
1
Milano
Roma
2
La “città eterna” ospita le principali
istituzioni dello Stato, fra cui
Montecitorio, la sede del Parlamento
(nella foto).
4
3
Il capoluogo lombardo è il centro
dell’alta finanza: qui si trova infatti
Piazza Affari (nella foto), la sede della
Borsa dove si scambiano titoli e azioni.
5
È la città del Rinascimento. Qui
hanno vissuto e lavorato tre geni
assoluti dell’arte universale: Leonardo
da Vinci, Michelangelo Buonarroti
(suo il David nella foto) e Raffaello
Sanzio.
Nell’ex capitale italiana si trovano
alcune importanti aziende italiane,
come la Lavazza e la FIAT, principale
costruttore automobilistico del Paese
(nella foto: l’ex sede della Fiat, il
Lingotto, oggi centro polifunzionale).
2
La pizza Margherita è nata in
Campania. La creò nel 1889 il cuoco
Raffaele Esposito per rappresentare la
bandiera italiana e onorare la Regina
Margherita di Savoia. Ancora oggi
si dice che la pizza migliore è quella
napoletana.
Quali sono le città
“emblematiche” nel tuo Paese? A
quale luogo, caratteristica, evento
o personalità sono associate?
VIDEOCORSO 2 / CAFFÈ CULTURALE 2
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Nuovo Espresso 3 basiert auf Espresso 3 von Maria Balì und
Luciana Ziglio sowie auf Espresso 3 – Erweiterte Ausgabe von
Maria Balì und Luciana Ziglio (unter Mitarbeit von Ciro Massimo
Naddeo, Euridice Orlandino und Chiara Sandri).
Die neuen Inhalte dieser Ausgabe von Nuovo Espresso 3 wurden
von Marco Dominici, Carlo Guastalla und Ciro Massimo Naddeo in
Zusammenarbeit mit Paolo Torresan erarbeitet.
Ein besonderer Dank geht an Maria Balì, Anna Colella und Giovanna Rizzo
für die wertvolle Beratung.
Die Aktivität 4 der Lektion 9 auf Seite 116 ist The Minimax Teacher
von Jon Taylor entnommen (Delta, Peaslake, 51).
Das Werk und seine Teile sind urheberrechtlich geschützt.
Jede Verwertung in anderen als den gesetzlich zugelassenen
Fällen bedarf deshalb der vorherigen schriftlichen Einwilligung
des Verlags.
Hinweis zu § 52a UrhG: Weder das Werk noch seine Teile dürfen
ohne eine solche Einwilligung überspielt, gespeichert und in ein
Netzwerk eingespielt werden. Dies gilt auch für Intranets von
Firmen, Schulen und sonstigen Bildungseinrichtungen.
3. 2. 1.
Die letzten Ziffern
2020 19 18 17 16
bezeichnen Zahl und Jahr des Druckes.
Alle Drucke dieser Auflage können, da unverändert,
nebeneinander benutzt werden.
1. Auflage
© 2016 Hueber Verlag GmbH & Co. KG, München, Deutschland
Zeichnungen: LYONN.com
Verlagsredaktion: Giovanna Rizzo, Anna Colella, Hueber Verlag, München
Umschlaggestaltung und Layout: Lucia Cesarone, Alma Edizioni, Florenz
.6IO.>:K:@>C<X<:CIJG;lG&DBBJC>@6I>DC
(lC8=:CJC9:GA>C
Alle Abbildungen: © Alma Edizioni, Florenz; S. 11 und S. 90 Abb. 1 und 2
© Alexander Keller, München; S. 64 Abb.1 © Giangiacomo Feltrinelli Editore/Gina Vasquez,
Abb. 2 und 3 © Sellerio editore Palermo; S. 90 Abb. 3 © www.romaturismo.it, Abb. 5 © laif/
Celentano, Abb. 6 © ROPI/Aresu/Fotogramma; S. 199 © iStock/Sjoerd van der Wal
Druck und Bindung: Firmengruppe APPL, aprinta druck gmbh, Wemding
Printed in Germany
ISBN 978–3–19–205440–2
280
l
IMPRESSUM
Nuovo Espresso B1 | ISBN 978-3-19-205440-2 © Hueber Verlag
Art. 530_19828_001_01
Eingetragene Warenzeichen oder Marken sind Eigentum des
jeweiligen Zeichen- bzw. Markeninhabers, auch dann, wenn
diese nicht gekennzeichnet sind. Es ist jedoch zu beachten,
dass weder das Vorhandensein noch das Fehlen derartiger
Kennzeichnungen die Rechtslage hinsichtlich dieser
gewerblichen Schutzrechte berührt.
Fly UP