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Fondi alle scuole paritarie Albatro promette battaglia

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Fondi alle scuole paritarie Albatro promette battaglia
Città e hinterland 23
L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 29 NOVEMBRE 2015
Le puzze dal cantiere
Fondi alle scuole paritarie Seriate aspetta
Albatro promette battaglia il responso dell’Asl
Via Piave
Seriate. La lista civica attacca la Giunta: «Troppo poche le risorse. Il Comune
spende meno che per la festa del cioccolato». Martedì tema in commissione
SERIATE
ELISA RIVA
«Le scuole paritarie
hanno bisogno di risorse per
programmazione e pianificazione, non di valutazioni anno
per anno da parte dell’amministrazione comunale che
stanzia i contributi».
La lista civica Albatro promette battaglia sui sostegni alle scuole dell’infanzia, tema
che verrà discusso martedì in
commissione. In particolare
Damiano Amaglio e Valentina
Capelli criticano la giunta per
un aumento del contributo aggiuntivo di soli 4 mila euro: «Il
Comune ha speso di più per la
festa del cioccolato». Ma l’assessore all’Istruzione Ester
Pedrini replica: «Cifre inesatte, saremmo lieti di dare di più,
ma la stessa amministrazione
deve fare i conti con i tagli del
governo».
La lista civica Albatro sottolinea i «vantaggi sociali ed
economici che portano alla
collettività» le scuole dell’infanzia paritarie, «eppure – sostiene – spesso il sostegno che
queste ricevono dalle istituzioni è poco più che verbale. A
livello comunale, si notano incoerenze e ingiustizie profonde». Secondo i numeri forniti
dai consiglieri di minoranza,
la convenzione tra Comune e
scuole del 2014 stabiliva che
per 355 bambini venissero
erogati 88 mila euro. Nel 2015
con la proroga la cifra è salita a
96 mila euro, più un contributo di 25 mila, per 370 bambini.
Secondo la proposta del nuovo
documento, che verrà votato
martedì, per il periodo 20162020 la cifra salirebbe a 100
mila euro. «Se i bambini ri-
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Il municipio di Seriate: si discute il tema dei contributi alle scuole paritarie
marranno 370, parliamo di
270 euro a bimbo all’anno – affermano Maglio e Capelli –.
Tra convenzione ad hoc e piano di diritto allo studio siamo
a meno della metà della media
provinciale. Con la firma della
nuova convenzione tra Comune e scuole, il contributo aggiuntivo sarà di soli 4 mila euro, cioè meno di quanto investito nella recente festa del
cioccolato. Trattasi di 10 euro
a bambino all’anno, a fronte di
un costo annuale per famiglia
di circa 2mila euro». E ancora:
«Come si può chiamare aumento 1 euro al mese per bambino?». E attaccano l’assessore Pedrini: «Rimandando a
una valutazione anno per anno legata agli avanzi di bilan-
BRUSAPORTO
STEZZANO
Oggi in piazza
40 bancarelle
Alle Due Torri
arrivano i Minions
È già tempo di Natale, a Brusaporto. Come è ormai tradizione,
l’amministrazione comunale, in
collaborazionecongliambulanti , propone alla comunità il
«Mercatino di Natale», un momento di festa e di incontro.
L’appuntamento è per oggi, dalle 10 alle 19, quando piazza Vittorio Veneto si vestirà a festa, fra
suoni e colori, conben40 bancarelle
Oggi al punto vendita Sportland all’interno del centro
commerciale Le Due Torri
shopping center a partire
dalle 10 presentazione e test
gratuiti della linea sci Minions Rossignol dedicata ai
bambini. Opportunità per i
più piccoli di incontrare i
simpatici personaggi Minions e posare con loro per
foto ricordo.
VILLA D’ALMÈ
SPALTO SAN MICHELE
Spaccio di droga
Arrestato 27enne
Marcia per il clima
sulle Mura venete
Lo hanno notato lungo la provinciale, a Villa d’Almè, durante
un servizio di controllo: A. G.,
barista di 27 anni di Villa d’Almè,
colto proprio mentre passava
una dose di cocaina a un amico,
è stato arrestato per detenzione
ai fini di spaccio; in auto altre 5
dosi. Ieri in direttissima ha detto: «Gli stavo facendo un favore,
erano per lui». Arresto convalidato senza misure.
Questa mattina, a partire
dalle 10, è in programma la
marcia internazionale per il
clima, in concomitanza con
l’inizio del vertice mondiale
di Parigi. Il ritrovo è allo
spalto di San Michele, presso
porta Sant’Agostino. La marcia è promossa da diverse
associazioni cittadine. Gli
organizzatori invitano a indossare qualcosa di giallo.
cio, mostra di non comprendere che alle scuole non serve
elemosina ma certezza di risorse strutturali, che consentano pianificazione e progettazione. Soli 270 euro all’anno
per bambino sono uno sforzo
insufficiente, basti pensare
che Bergamo ne mette 650». E
rispetto a questa proposta Albatro conclude: «Se sarà confermata, noi non la voteremo».
L’assessore, tuttavia, puntualizza: «Le cose non stanno
del tutto così. Nel 2014 abbiamo erogato 88 mila euro, ma in
questa cifra sarebbe dovuta
rientrare la cooperativa Universis, subentrata nella gestione dell’asilo Carla Levati.
La quota sarebbe dovuta re-
stare la stessa, ma con una
scuola in più. Invece avevamo
già incrementato, portandola
a 96 mila euro. Pertanto l’aumento non sarà di soli 4mila
euro».
Inoltre, rispetto alla firma
della nuova convenzione, annuncia la presenza di un articolo «che permetterà di erogare contribuiti straordinari».
Ma, comunque, l’amministrazione deve fare i conti con le
casse comunali: «Non ci sono
dubbi che le scuole paritarie
siano importanti – conclude
Ester Pedrini – e se ci fossero
le condizioni le sosterremmo
ancora di più. Ma la stessa amministrazione deve avere certezze di non vedersi tagliare le
risorse».
Lavori fermi in un edificio
dismesso. Il sindaco: «Sono
fiducioso». La causa forse un
detergente usato in passato
«Mercoledì mattina si
sentiva una puzza pazzesca. A
volte è intensissima, a volte meno. Non sappiamo cosa sia, il
cantiere è chiuso. Vorremmo sapere se sia nociva e quando finirà». Così lo sfogo di una residente in via Piave. Sopra i tetti si erge
come un monumento un possente immobile dalla struttura
tipica degli edifici industriali. È
dismesso da tempo, sulle sue ceneri è prevista la realizzazione di
palazzine. Ma i lavori, cominciati un paio di mesi fa, ben presto
sono stati fermati per l’esalazione di una forte puzza. «All’inizio
– continua la residente – pensavamo che la puzza venisse dai
macchinari in azione per demolire e scavare, ma siccome non finiva ci siamo allarmati. Ancora
di più quando abbiamo visto che
il cantiere era chiuso e i lavori sospesi».
«In effetti è stato così – riferisce il sindaco Cristian Vezzoli –
al momento delle prime esalazioni è stata fatta intervenire subito l’Asl che ha eseguito i rilievi
mentre il cantiere veniva chiuso. Ora siamo in attesa del referto delle analisi. Se l’Asl da un paio
di settimane non è intervenuta,
sono personalmente fiducioso
che non ci sia nulla di nocivo per
la salute pubblica. Da prime indiscrezioni sembra che sia odore di creolina, un detergente che
poteva essere stato utilizzato
nell’attività di deposito di prodotti di drogheria».
Negli ultimi tempi l’edificio
era utilizzato come deposito di
un operatore di drogheria di
Bergamo, poi l’attività è stata
trasferita in altra area. Rimasto
lì come un cucù stonato, unico
impianto industriale in un contesto di villette, è pervenuta al
Comune la richiesta di convertire l’immobile in edifici civili: 2
palazzine da 5 appartamenti cadauna, 2 piani fuori terra e un
sottotetto per un totale di 9,70
metri di altezza in sottogronda,
meno di quella dell’immobile
attuale. Ci saranno marciapiedi
e parcheggi «per una vera riqualificazione architettonica e ambientale dell’area», aggiunge il
sindaco. Che completa: «Mercoledì scorso ho parlato col dirigente comunale all’ambiente e
all’edilizia ed è emerso che gli
esiti dell’Asl ci verranno comunicati settimana prossima. Se ci
saranno motivi di preoccupazione per la salute dei cittadini
metteremo subito in atto i provvedimenti del caso, ma, credo e
spero che non ce ne sia bisogno.
Certo rimarrà in carico all’impresa, peraltro seria e attenta
anche alle questioni ambientali,
il lavoro di bonifica dell’area per
evitare fastidiosi odori».
Il Piano attuativo di via Piave
risale al 2011 con approvazione
da parte del Consiglio comunale
di costruire 4.000 metri cubi inferiori alla legittima possibilità
di realizzarne 4.900. «Sarà
un’edilizia innovativa, con edifici di prestigio e qualità, massima
classe di risparmio energetico e
rispetto dell’ambiente».
Emanuele Casali
L’area di via Piave
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