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Regolamento Comitato Distrettuale

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Regolamento Comitato Distrettuale
Allegato 1)
REGOLAMENTO
“COMITATO DISTRETTUALE DI MONITORAGGIO, ANALISI E
CONTROLLO DELLE ATTIVITA’ DI ASSISTENZA PRIMARIA”
- revisione settembre 2013 -
FINALITA’
Il “Comitato Distrettuale per il monitoraggio, analisi e controllo delle attività di assistenza primaria”
(di seguito “Comitato”) - finalizzato alla ottimizzazione dei rapporti tra Medici di Assistenza Primaria
(MAP), Pediatri di Famiglia (PdF), Specialisti territoriali ed ospedalieri, Operatori distrettuali per
l’erogazione dell’assistenza più appropriata al cittadino - è stato costituito presso ogni Distretto
dell’ ASL della provincia di Bergamo.
Poiché l’art. 25 e l’allegato O dell’A.C.N. 23/3/2005 per la Medicina Generale integrato con l’A.C.N.
2009 e l’art.25 dell’A.C.N. 23/12/2005 per la Pediatria di Famiglia integrato con l’A.C.N. 2009 non
hanno previsto modifiche sostanziali per la nomina dei rappresentanti dei Medici di Assistenza
Primaria e dei rappresentanti dei Pediatri di Famiglia e non vi sono state ad oggi indicazioni
Regionali per il rinnovo di tali Comitati, non vengono indette nuove elezioni e fino a diverse
indicazioni regionali restano in funzione i Comitati eletti nel 2003.
Il “Comitato” è lo strumento previsto dagli AA.CC.NN. per la gestione della partecipazione dei
Medici di Assistenza Primaria e Pediatri di Famiglia agli obiettivi di programmazione e controllo
previsti nel documento di budget di Distretto.
NORME DI FUNZIONAMENTO
Il funzionamento del Comitato è disciplinato dagli AA.CC.NN. 2005 integrati dagli AA.CC.NN. 2009
rispettivamente per la Medicina Generale e la Pediatria di Famiglia e dal presente Regolamento.
COMPOSIZIONE DEL COMITATO
In ogni Distretto il “Comitato” è composto da:
• il Direttore di Distretto;
• i Medici di Assistenza Primaria e Pediatri di Famiglia eletti e designati con delibera n. 59 del
18/3/2003;
Il “Comitato” è integrato dal Responsabile del Servizio di Farmacoeconomia per l’applicazione della
legge n. 425 dell’8 agosto 1996 e della legge n. 405 del 16 novembre 2001 “Conversione in Legge
del D.L. 18 settembre 2001 n. 347 recante interventi urgenti in materia di spesa sanitaria”, anche
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ai fini di promuovere e verificare l'effettiva osservanza delle indicazioni e limitazioni stabilite
dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Il “Comitato” è altresì integrato – su invito del Direttore di Distretto - dal Coordinatore
Amministrativo, Infermieristico, Sanitario, Sociale, dai Referenti di postazione per la Continuità
Assistenziale e da ulteriori figure professionali in relazione agli argomenti posti all’ ordine del
giorno.
Il “Comitato” è unico, ma si articola - per le attività di monitoraggio, analisi e controllo specifiche in sezioni dedicate per la Medicina Generale e per la Pediatria di Famiglia.
I MAP ed i PdF convenzionati, componenti il “Comitato”, decadono nelle seguenti fattispecie:
- emanazione di normativa che superi le attuali previsioni;
- assenze complessive dalle riunioni strutturate/equiparate superiori al 50% nel corso dell’anno;
- dimissioni dall’incarico;
- cessazione dall’incarico convenzionale.
Il componente decaduto è sostituito, con specifico atto dirigenziale da adottarsi a cura dell’ Ufficio
del Personale, dal primo dei non eletti risultante dall’elenco per Distretti, parte integrante della
delibera n. 59 del 18/3/2003.
Qualora dai verbali elettorali non risulti una graduatoria dei non eletti o tale graduatoria sia
esaurita, si procederà a nuove elezioni per quel Distretto e per quel settore. Le elezioni verranno
indette entro 60 gg. dal recepimento della decadenza.
COMPETENZE DEL COMITATO
I Direttori di Distretto si avvalgono del “Comitato” per la promozione, il monitoraggio, l’analisi ed il
controllo delle seguenti attività territoriali connesse all’Assistenza Primaria:
- formazione, informazione e revisione tra pari dei MAP e PdF,
- prestazioni aggiuntive dei MAP e PdF, comprese quelle informatiche,
- attività di ricerca epidemiologica e statistica, richieste dalla Direzione Generale e/o Sanitaria
dell’ASL;
- servizi di supporto all’attività dei MAP e PdF, di tipo strutturale, strumentale e di personale;
- riorientamento, programmazione e appropriatezza delle attività distrettuali di assistenza
domiciliare;
- progetti obiettivo nazionali, regionali ed aziendali;
- progetti e programmi di attività finalizzati al rispetto dei livelli di spesa programmata;
- sviluppo delle forme associative nelle condizioni di oggettiva difficoltà socio-geografica;
- sviluppo e potenziamento degli standard informatici dei MAP e PdF;
- sviluppo di percorsi orientati al Miglioramento Continuo di Qualità, verifica e revisione Qualità;
- produzione e diffusione di linee guida e percorsi diagnostico-terapeutici ed assistenziali;
- conferenze di consenso nell’ambito del Distretto;
- sviluppo di attività integrate Ospedale-Territorio;
- sviluppo e miglioramento di Servizi assistenziali;
- monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva da parte dei MAP e dei PdF, anche ai fini di
verificare l' osservanza delle indicazioni e limitazioni stabilite dall’AIFA, con lo scopo di
prevenire e rimuovere comportamenti anomali, ai sensi della L. 425/1996 e della L. 405/2001;
- monitoraggio delle precrizioni specialistiche e all’atto della dimissione ospedaliera e della loro
ricaduta sull' attività del MAP e dei PdF, allo scopo di prevenire e rimuovere i comportamenti
anomali, con un'appropriata attribuzione delle responsabilità;
- monitoraggio dell’organizzazione e delle attività del Servizio di Continuità Assistenziale e
valutazione delle proposte di interruzione del contratto con i MCA con incarico provvisorio
secondo i criteri definiti nel bando di incarico;
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valutazione - su richiesta del Direttore di Distretto - della documentazione relativa all’istruttoria
dei procedimenti disciplinari a carico dei Medici di Cure Primarie ai sensi degli artt. 30 degli
AA.CC.NN. per la Medicina Generale e la Pediatria di Famiglia ed espressione di parere circa le
azioni conclusive da adottarsi.
Per le aree sopra individuate il “Comitato” può farsi promotore di iniziative e proposte da
sottoporre alla Direzione Generale ed ai Dipartimenti dell’ASL, sentito il parere dei Comitati
Aziendali per quanto di competenza.
OBIETTIVI DEL COMITATO
Nell’ambito delle competenze di cui all’art. precedente, il Direttore di Distretto presenta
annualmente al Comitato gli obiettivi della Direzione Aziendale e di Distretto e concorda con gli
altri componenti del Comitato gli obiettivi dell'Organismo stesso.
La definizione degli obiettivi del Comitato sarà coerente con:
• gli obiettivi assegnati all’A.S.L. dalla Regione Lombardia;
• gli obiettivi definiti dalla Direzione Strategica dell’ASL ed assegnati ai Responsabili di I° livello
(dei Distretti e dei Dipartimenti);
• gli obiettivi che garantiscano il miglioramento continuo della qualità e la sensibilità alla
bioetica;
• le indicazioni del Comitato Aziendale, che svolgerà attività di monitoraggio per gli aspetti di
competenza, anche con accesso ai verbali di “Comitato”.
Per il raggiungimento degli obiettivi e per garantire la trasparenza all’azione del “Comitato” l’ASL
assicura la predisposizione di appropriati ed effettivi strumenti di informazione.
In particolare, ai “Comitati” verrà garantito il supporto dell’Ufficio Epidemiologico e dei Sistemi
Informativi ai fini di adempiere efficacemente al ruolo di programmazione, analisi, monitoraggio e
controllo.
SEDE ED INCONTRI DEL COMITATO – COMPENSI
Le riunioni strutturate del “Comitato” si tengono, di norma, presso la sede di Distretto.
Le riunioni strutturate del “Comitato” sono, di norma, una al mese; l’impegno orario è, di norma,
fissato in ore 2.
In sede di prima convocazione annuale del “Comitato” verrà definito il calendario delle riunioni
strutturate da realizzarsi nel corso dell’anno.
Verranno equiparate a riunioni del “Comitato”:
- eventuali riunioni di Gruppi di Lavoro per specifiche tematiche che comportino la produzione
di documenti conclusivi coerenti con gli obiettivi assegnati;
- riunioni documentate con gli specialisti territoriali di riferimento;
- riunioni allargate con i MAP ed i PdF concertate con il Direttore di Distretto;
- riunioni con Settori Aziendali ASL richieste dalla Direzione Strategica dell’ASL o dai Direttori di
Dipartimento o dai Direttori di Distretto.
Per ogni tipologia, al fine del riconoscimento come “riunione”, il Direttore di Distretto concorderà
gli obiettivi da conseguire ed il numero di riunioni necessarie (sostituibili anche con contatti
telematici opportunamente strutturati), visionerà i verbali e la documentazione prodotta.
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Il Calendario degli incontri sarà riferito alle sole riunioni strutturate; le riunioni “equiparate”
verranno fissate in relazione alle esigenze subentranti nei diversi periodi dell’anno.
Ai fini della remunerazione degli incontri, il Direttore di Distretto rendiconterà trimestralmente al
Direttore del Dipartimento CPCA i nominativi dei partecipanti (maschera del verbale) alle riunioni
strutturate e/o equiparate del “Comitato”.
Ai fini della remunerazione viene fissato il tetto di 30 riunioni l’anno (ivi comprendendo sia le
riunioni strutturate in Sede di Distretto sia quelle equiparate).
I compensi per ogni componente convenzionato del “Comitato” - in base alle indicazioni regionali sono pari a Euro 130,00 al netto dell’IVA, per un massimo di 30 riunioni all’anno per ogni
componente, convocate e/o autorizzate dal Direttore di Distretto.
SVOLGIMENTO DEGLI INCONTRI DEL COMITATO
La convocazione è effettuata dal Direttore di Distretto, o suo delegato, anche a seguito di richiesta
da parte della Direzione Strategica dell’ASL o dei Direttori di Dipartimento.
La convocazione deve contenere l’indicazione dell’ordine del giorno da trattare.
L’ O.d.G. può prevedere la trattazione di argomenti proposti dalla Direzione Strategica dell’ASL, dai
Direttori dei Dipartimenti, dal Direttore di Distretto, dai MAP e PdF afferenti al Distretto, dai
Presidenti delle Assemblee distrettuali.
In caso di assenza dei membri MAP e PdF eletti e nominati con atto n. 59 del 18/3/2003 (e
successivi a seguito di dimissioni) non sono previste sostituzioni da parte di altri MAP o PdF.
Il “Comitato” è coordinato dal Direttore di Distretto, o suo delegato.
Nel caso in cui il “Comitato” si articoli in due distinte sessioni, per la Medicina Generale e la
Pediatria di Famiglia, in relazione agli argomenti da trattare, il Direttore di Distretto può delegare
stabilmente il coordinamento di una delle due sessioni.
In ogni caso, il numero complessivo degli incontri ed attività equiparate per i MAP ed i PdF eletti
non dovrà superare il tetto dei 30 all’anno per partecipante.
I componenti si assentano dall’incontro per la durata dell’argomento trattato, qualora coinvolti in
prima persona.
Le riunioni strutturate del “Comitato” sono valide con la presenza del componente dell’ASL e due
medici convenzionati eletti (indifferentemente MAP e/o PdF).
I componenti il “Comitato” si impegnano a rispettare gli orari di inizio e chiusura delle riunioni.
Nell’eventualità di ritardo o chiusura anticipata, non giustificati, l’incontro non verrà riconosciuto
valido ai fini della corresponsione della prevista indennità.
Di ogni riunione (o incontro equiparato) a cura dei medesimi componenti il “Comitato”, a turno,
verrà tenuto sintetico verbale che sarà trasmesso, previa approvazione, trimestralmente
(unitamente alla rendicontazione delle riunioni al fine della liquidazione dei compensi) al Direttore
del Dipartimento CPCA.
Analogamente, per la documentazione prodotta da Gruppi di lavoro o assimilati.
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Gli originali dei verbali, sottoscritti dai partecipanti, verranno tenuti agli atti della Segreteria di
Distretto, unitamente alla documentazione prodotta.
Al fine della corretta retribuzione economica i verbali dovranno contenere la registrazione degli
orari di effettiva presenza dei singoli componenti il Comitato. I compensi verranno liquidati
semestralmente.
APPLICAZIONI SANZIONI Legge 425/1996
Per l’applicazione delle sanzioni previste dalle norme di cui all’art. 1, comma 4, del D.L. 20 giugno
1996, n. 323, convertito con modificazioni nella L. 8 agosto 1996, n. 425, che ha stabilito per le
prescrizioni farmaceutiche l’obbligo, da parte di tutti i medici, del rispetto delle condizioni e
limitazioni previste dai provvedimenti dell’Agenzia Italiana del Farmaco e la segnalazione di
eventuali infrazioni all’Ordine Professionale di iscrizione e al Ministero della Salute, nonché l’obbligo
per il medico di rimborsare il farmaco indebitamente prescritto, si applicano esclusivamente i
principi e le graduazioni previsti dagli Accordi Regionali, per la Medicina Generale – D.G.R. 4
novembre 1996 n.19950 recepiti rispettivamente D.G.R.. n. VIII/004723 del 16/5/2007 – e per la
Pediatria – D.G.R. 15 luglio 1997 n. 6/ 29830
D.G.R. n.VIII/004798 del 30 maggio 2007 e
successivi accordi, vigenti in tema di responsabilità convenzionali e violazioni.
Qualora vengano rilevati comportamenti prescrittivi non conformi alle norme sopra evidenziate, il
caso viene sottoposto alla “Commissione Aziendale”, istituita per l’applicazione della L. 425/1996.
Costituzione della “Commissione Aziendale”:
La Commissione Aziendale istituita per l’applicazione della L.425/96 è costituita da:
- Direttore Sanitario o suo delegato, che ne assume la Presidenza;
- Direttore del Dipartimento Cure Primarie e Continuità Assistenziale o suo delegato;
- Direttore del Servizio Farmaceutico Territoriale o suo delegato;
- Direttore del Distretto di competenza o suo delegato;
- 2 rappresentanti dei Medici di Assistenza Primaria, nominati dal Comitato Aziendale Permanente
per la Medicina Generale;
- 1 rappresentante dei Pediatri di Famiglia, nominati dal Comitato Aziendale Permanente per la
Pediatria di Libera Scelta;
- Segreteria del Dipartimento Cure Primarie
Iter procedurale:
Il “Comitato Distrettuale” esamina il caso entro 30 giorni dalla segnalazione, tenendo conto dei
seguenti principi:
a) la ipotesi di irregolarità deve essere contestata al medico per iscritto entro gli ulteriori 15
giorni, assegnandogli un termine non inferiore a 15 giorni per le eventuali controdeduzioni e/o
la richiesta di essere ascoltato;
b) il risultato dell’accertamento, esaminate le eventuali controdeduzioni e/o udito il medico
interessato, è comunicato, da parte del Direttore di Distretto, alla Commissione Aziendale
istituita per l’applicazione della L.425/96 per i provvedimenti di competenza ed al medico
interessato;
c) titolare del contraddittorio con il medico interessato è la Commissione Aziendale;
d) la Commissione Aziendale valuta la documentazione presentata dal Direttore di Distretto e
dispone in via definitiva circa l'applicabilità o meno del “recupero” delle somme;
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e) il Presidente della Commissione Aziendale dispone l’eventuale recupero del credito nei confronti
del medico utilizzando il modello Allegato A);
f) nei confronti del medico viene applicato un "recupero" di somme e non comminata una
sanzione amministrativa;
g) il medico, se lo ritiene opportuno, può impugnare il provvedimento di recupero, rivolgendo
istanza al Direttore Generale dell’ASL di Bergamo, entro 30 giorni dal ricevimento della
sanzione.
La prescrizione farmaceutica è valutata tenendo conto dei seguenti elementi:
- sia oggetto di occasionale e non ripetuta inosservanza delle norme prescrittive dovuta ad
errore giustificabile;
- sia stata determinata da un eccezionale stato di necessità attuale al momento della
prescrizione, con pericolo di danno grave alla vita o all’integrità della persona, non evitabile con
il ricorso alle competenti strutture o Servizi del S.S.N.;
- sia stata determinata dalla novità del farmaco prescritto e/o dalla novità della nota AIFA, o di
altra legittima norma, e – comunque – per un periodo non superiore a 30 giorni dalla
immissione alla vendita o dall’emanazione ufficiale della nota AIFA o di altra legittima norma.
L’attività sarà rivolta in primo luogo alla verifica delle situazioni di rilevante scostamento dalle
medie prescrittive, avendo come obiettivo la rimozione delle anomalie di maggiore rilievo,
evitando, di norma, interventi di verifica burocratica sui medici di cui sia evidente il corretto profilo
prescrittivo.
Approfondimenti verranno effettuati anche su quei medici che reiteratamente e senza
giustificazione non abbiano partecipato agli incontri collegiali.
Normativa:
ACN per la Medicina Generale del 23/3/2005 integrato con l’A.C.N. 2009
ACN per la Pediatria di Famiglia del 23/12/2005 integrato con l’A.C.N. 2009
Accordo Regionale per la Medicina Generale recepito con D.G.R. n. VIII/004723 del 16/5/2007
Accordo Regionale per la Pediatria di Famiglia recepito DGR VIII/004798 del 30 maggio 2007
Legge n. 425/1996
Legge n. 405/2001
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Allegato A)
DOCUMENTO COPERTO DA PRIVACY
Raccomandata A.R.
Gentile Dott.
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e, p. c. Area Economico-Finanziaria
Settore Entrate
SEDE
OGGETTO:
Controlli sulle prescrizioni del medicinale ___________________________________
Richiesta di rimborso.
La Commissione Aziendale per l’applicazione della Legge 425-1996, dopo aver esaminato e
valutato la documentazione agli atti, ha ritenuto che la S.V. abbia prescritto, in modo non
appropriato, il medicinale indicato in oggetto.
Ai sensi dell’art. 1, comma 4, del D.L. 20/06/1996 n. 323, convertito in L. 8/8/1996 n. 425,
la indebita prescrizione di medicinali rimborsabili a carico del Servizio Sanitario Regionale obbliga il
medico prescrittore a rimborsare al Servizio Sanitario Nazionale il farmaco indebitamente
prescritto.
Con la presente si chiede alla S.V. di rimborsare alla scrivente ASL la somma pari ad Euro
_____________ relativa ad indebite prescrizioni a carico del SSN effettuate nel periodo
_____________________ del principio attivo ____________________________, soggetto a nota
limitativa AIFA n° ____.
Si invita, pertanto, la S.V. a voler versare l’importo sopraindicato, entro 10 giorni dal
ricevimento della presente comunicazione, mediante una delle seguenti modalità:
•
Versamento sul conto corrente postale n. 10959245 intestato a:
ASL provincia di Bergamo - Ragioneria.
•
Bonifico sul conto corrente bancario n. 100000300018
IBAN: IT98 B030 6911 1001 0000 0300 018
Intesa San Paolo - Sede di Bergamo - via Camozzi, 27
Indicando sempre la causale del versamento:
RIMBORSO PER PRESCRIZIONE FARMACO __________________________________
nota AIFA n. _____ del periodo ________________.
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L’importo potrà anche essere detratto dalle prossime competenze e sarà rateizzato nella
misura massima di 1/5 dello stipendio fino ad esaurimento del totale da recuperare.
Nel caso optasse per questa forma di pagamento la S.V. è pregata di darne comunicazione scritta
allo scrivente Ufficio, che provvederà ad inoltrarla all’Ufficio Convenzioni e Prestazioni di Bergamo.
La presente richiesta costituisce a tutti gli effetti atto interruttivo della
prescrizione, ai sensi dell’art. 2943 del codice civile.
Si fa presente che nel caso la S.V. non provveda spontaneamente a risarcire il danno nei
modi e nei termini sopra specificati, l'ASL di Bergamo dovrà segnalare il fatto alla competente
Procura presso la sezione giurisdizionale regionale della Corte dei Conti, affinché eserciti l’azione di
responsabilità amministrativa prevista dalla vigente normativa.
A disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, si porgono distinti saluti.
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AZIENDALE
per l’applicazione della Legge 425/96
Dott. _____________________
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