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PE RI FE RICO BI DI RE ZIO NA LE MVS

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PE RI FE RICO BI DI RE ZIO NA LE MVS
PERIFERICO
BIDIREZIONALE MVS
UP-R2
manuale di
INSTALLAZIONE ED USO
Software: UPR224B Ver. 2.4/B
(04/05/2001)
®
spa
INDICE
Capitolo 1 - GENERALI........................................................1
1.1- FUNZIONE DEL MANUALE .................................................1
1.2- CONFORMITÀ DEL MANUALE ...........................................1
1.3- AVVISI E CONSIGLI SULLA SICUREZZA............................1
Attenzioni per l’utente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
Capitolo 2 - INTRODUZIONE E DATI TECNICI ...............2
2.1- MARCATURA .......................................................................2
2.2- SPECIFICHE TECNICHE.....................................................3
2.3- NORME DI RIFERIMENTO ..................................................3
2.4- OMOLOGAZIONE ................................................................3
Capitolo 3 - IMBALLAGGIO ED IMMAGAZZINAMENTO4
3.1- IMBALLAGGIO .....................................................................4
3.2- CONDIZIONI DI IMMAGAZZINAMENTO .............................4
3.3- SMALTIMENTO DELL’IMBALLAGGIO.................................4
3.4- SMALTIMENTO PRODOTTO...............................................4
3.5- SMALTIMENTO BATTERIE..................................................4
Capitolo 4 - DESCRIZIONE..................................................5
4.1- STRUTTURA........................................................................5
Ingressi / Uscite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
4.2- DESCRIZIONE FRONTALINO .............................................8
Pag. I
spa
Capitolo 5 - DESCRIZIONE FUNZIONALE ........................9
5.1- MODALITÀ DI TRASMISSIONE...........................................9
5.2- USCITE ATTIVATORI ...........................................................9
Uscite Standard . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Uscite Impulsive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Uscite sui Fronti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
5.3- FASCE ORARIE INSERIMENTO / DISINSERIMENTO .....12
Capitolo 6 - INTRODUZIONE RETE SRN ........................13
6.1- VANTAGGI DELLE RETE SRN RISPETTO
ALLA RETE TRADIZIONALE .............................................13
6.2- SVANTAGGI DELLE RETE SRN RISPETTO
ALLA RETE TRADIZIONALE .............................................14
6.3- ORGANIZZAZIONE............................................................14
6.4- FUNZIONAMENTO ............................................................15
6.5- PROTOCOLLI DI INSTRADAMENTO................................16
6.6- IL PROTOCOLLO SRN ......................................................16
L’autoapprendimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Capitolo 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE...............19
7.1- CONTROLLO VISIVO INTEGRITÀ ....................................19
7.2- INSTALLAZIONE................................................................19
Modalità di installazione . . .
Livello dei segnali in ricezione
Programmazione . . . . . . .
Tabelle . . . . . . . . . . . . . .
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20
20
21
36
Pag. II
Capitolo 8 - DESCRIZIONE CIRCUITI .............................38
8.1- CIRCUITO DI CONTROLLO ..............................................38
Jumper . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
Pulsanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
8.2- RICETRASMETTITORE RADIO ........................................40
Banda VHF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
Banda UHF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
8.3- ALIMENTATORE ................................................................41
Capitolo 9 - MANUTENZIONE .........................................42
9.1- RICERCA ED IDENTIFICAZIONE DEI PRINCIPALI
GUASTI O DELLE ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO ......42
Pag. III
Cap. 1 - GENERALI
UP-R2
1 - GENERALI
1.1- FUNZIONE DEL MANUALE
Il presente manuale è dedicato all’installazione, all’utilizzo ed alla manutenzione dell’apparato UP-R2. Al suo interno sono riportate e descritte le parti
che compongono il periferico, le procedure da seguire per l’installazione corretta, la sua programmazione per adeguarlo ad ogni esigenza, le cause e le
risoluzioni dei principali problemi dell’apparato.
1.2- CONFORMITÀ DEL MANUALE
Le informazioni contenute in questo manuale sono state verificate durante la
stesura del manuale stesso. Il costruttore si riserva il diritto di modificare ed
effettuare miglioramenti sul prodotto descritto in qualsiasi momento senza
alcun avvertimento.
1.3- AVVISI E CONSIGLI SULLA SICUREZZA
ATTENZIONE!
È consigliabile leggere attentamente con cura il seguente capitolo sui rischi e sulle avvertenze nell’utilizzo di questo apparato.
Attenzioni per l’utente
La diretta vicinanza al ricetrasmettitore o all’antenna, può causare una riduzione della qualità del messaggio, ma senza interruzione o disturbo nel
trasferimento dei dati.
È consigliabile non toccare l’antenna durane l’USO dell’apparato per evitare
contatti diretti con le onde radio.
NON USARE assolutamente l’apparato se l’antenna è danneggiata.
Evitare di toccare l’antenna danneggiata: può causare piccole bruciature
sulla pelle.
Pag. 1
UP-R2
Cap. 2 - INTRODUZIONE E DATI TECNICI
2 - INTRODUZIONE E DATI TECNICI
L’UP-R2 è un’Unità Periferica bidirezionale con il protocollo MVS (Multi Vectorial System) ad alta velocità, per il collegamento radio con le Centrali
Operative di Sorveglianza.
Dispone di 8 canali di ingresso che possono essere programmati sia in modo
“LOGICO” che “ANALOGICO”, di 8 uscite da utilizzare come “TELECOMANDI” e due canali di servizio dedicati allo stato della rete e della batteria. I
primi possono essere utilizzati per il collegamento di contatti elettrici o specifiche sonde per la lettura di valori analogici mentre le Uscite possono pilotare
appositi relè per l’attivazione di servizi come l’inserimento di un impianto di
sicurezza, l’accensione di caldaie, l’attivazione di circuiti di emergenza ecc.
L’unità UP-R2 è provvista inoltre di una memoria non volatile dove vengono
archiviate le ultime 32 operazioni effettuate sul canale relativo all’inserimento e disinserimento impianto.
La possibilità di espandere il periferico con l’opzione aggiuntiva di un telecomando tascabile e di un ricevitore e decodificatore dedicato tarato a
433MHz, permette di usufruire della funzione di Antirapina, che la periferica
UP-R2 invierà alla Centrale Operativa in caso di emergenza.
2.1- MARCATURA
Sul lato superiore del UP-R2, è riportata
l’etichetta adesiva che identifica i dati gen e r a l i d e l l ’ a p pa r a t o r i p o r ta n d o i l
Costruttore, il numero ed il nome dell’apparato stesso, la data di vendita, il modulo
di ricetrasmissione, la matricola di omologazione e l’utente finale.
Pag. 2
N° 000000000
spa
Data : 00/00/00
UP-R2
Modulo RTX: XX-XXXXXXXX
Omol.: XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
*UP-R2*
ART. UP-R2.000,0
Made in Italy
Cap. 2 - INTRODUZIONE E DATI TECNICI
UP-R2
2.2- SPECIFICHE TECNICHE
Alimentazione :
Assorbimento:
• 230 Vac / 13,8 Vcc
• 150 mA in stand-by
3,6 A in trasmissione con ricetrasmettitore VHF 10 W
4 A in trasmissione con ricetrasmettitore UHF 10 W
Gamma frequenze:
• VHF : 156-174 MHz
UHF : 432-470 MHz
Stabilità in freq.:
Canalizzazione:
• 2,5 ppm -10 / + 55 ºC
• UP-R2/S, UP-R2/U/S : 12,5 KHz
UP-R2, UP-R2/U: 25 KHz
Potenza Tx:
Sensibilità Rx:
Canali di ingresso:
• 10 Watt
• -113 dBm / 12 dB S/N
• 8 N.C., 100KΩ
Pull-Up/Pull-Down/High Impedance
Uscite di servizio:
Ingressi di servizio:
Condizioni ambientali di
funzionamento:
Dimensioni:
•
•
•
•
8 Open Collector, 100 mA massimi
Tamper, Blocco sensori
Ingresso Batteria Scarica remota.
H
Uscite :
da -5ºC a +65ºC
umidità da 20% a 80%
L
• 235(L) x 300(H) x 80(P) mm (esclusa antenna);
• Peso 4 Kg
P
2.3- NORME DI RIFERIMENTO
Il periferico UP-R2 è stato ideato e costruito in base alle vigenti
normative CE. Viene dichiarato pertanto conforme alle norme:
pr ETS 300 279, EN 55022, ENV 50140, ENV 50141, EN 61000-4-2,
EN 61000-4-4, EN 61000-4-5, EN 61000-4-11
in base a quanto previsto dalla direttiva C.E.E. 89 / 336 e successive modifiche a condizione che vengano rispettate le modalità di installazione riportate
nel Cap. 7.2 - Installazione a pag. 19. Copia del “Certificato di esame CE del
tipo” è disponibile presso il Costruttore.
2.4- OMOLOGAZIONE
Gli apparati della serie UP-R2, operanti in banda VHF oppure in UHF, sono
conformi alle direttive R&TTE.
Pag. 3
UP-R2
Cap. 3 - IMBALLAGGIO ED IMMAGAZZINAMENTO
3 - IMBALLAGGIO ED IMMAGAZZINAMENTO
3.1- IMBALLAGGIO
Il UP-R2 viene confezionato in un apposito imballo di cartone.
Il pacco contiene i seguenti oggetti:
- il periferico UP-R2;
- un manuale di uso e manutenzione;
- un certificato di garanzia.
3.2- CONDIZIONI DI IMMAGAZZINAMENTO
Conservare l’apparato in luogo asciutto e ventilato. Condizioni ambientali di
immagazzinamento:
- t= -20ºC ÷ +40ºC
- Umidità= 20% ÷ 80%
- Tempo massimo di immagazzinamento= 3 mesi
3.3- SMALTIMENTO DELL’IMBALLAGGIO
L’imballo di cartone è classificabile in RSU 15 01 00 e 15 01 01. Procedere
allo smaltimento secondo i criteri locali di raccolta differenziata RSU.
3.4- SMALTIMENTO PRODOTTO
Nel complesso, il UP-R2 NON è RSU, ma è costituito da schede elettroniche ed è classificabile come 160214 e 210136. Non smaltire
l'apparecchio come rifiuto urbano ma procedere con raccolta separata.
3.5- SMALTIMENTO BATTERIE
Le batterie risultano classificabili RSU 16 06 02 e, a fine vita, devono essere
smaltite a mezzo di smaltitori autorizzati.
ATTENZIONE!
La dispersione impropria delle Apparecchiature Elettriche ed
Elettroniche (AEE) o di parte di esse può avere effetti dannosi
sull'ambiente e sulla salute umana.
Pag. 4
Cap. 4 - DESCRIZIONE
UP-R2
4 - DESCRIZIONE
L’UP-R2 è un’Unità Periferica bidirezionale radio che consente l’appoggio di
tre unità REP per la trasmissione/ricezione dei messaggi.
Dispone di 8 canali di ingresso che possono essere programmati in modo
LOGICO o ANALOGICO, assegnando ad ognuno di questi un particolare
utilizzo per l’invio alla centrale di specifici messaggi come ad esempio
l’ALLARME, l’INSERIMENTO, il DISINSERIMENTO oppure una semplice
VARIAZIONE di STATO; dispone inoltre di 8 uscite da utilizzare come
TELECOMANDI e due canali di servizio dedicati allo stato della rete e della
batteria.
Le caratteristiche di rilievo che qualificano l’unità UP-R2 sono:
•
•
•
•
Sicurezza ed affidabilità dei messaggi mediante l’utilizzo del protocollo MVS ad alta velocità contenente elementi di ridondanza e
particolari algoritmi di cifratura contro le eventuali simulazioni.
Notevole riduzione dei tempi di trasmissione mediante l’utilizzo di un
nuovo protocollo SICEP MVS ad alta velocità 1200 / 2400 baud con
possibilità di utilizzare anche più ponti digitali come ripetitori.
Riduzione del numero delle trasmissioni di routine legate all’attività di
inserimento/disinserimento impianto mediante l’utilizzo di apposite
fasce orarie settimanali.
Test d’installazione e di verifica sul collegamento con la Centrale con
relativa visualizzazione del livello del segnale ricevuto per la ricerca
della posizione ideale.
4.1- STRUTTURA
L’apparato UP-R2 è stata studiata appositamente per essere collegata via
radio ad una Centrale Operativa. in grado di trasmettere informazioni sullo
stato, (ON/OFF o valori ANALOGICI) di 8 canali, oppure l’esecuzione di comandi di attivazione e dispone inoltre di alcuni canali di servizio dedicati alla
propria alimentazione.
L’apparato UP-R2 è costituito dai seguenti circuiti cablati in un unico contenitore per ottenere un’ottimizzazione sia dei costi che degli ingombri dei singoli
elementi, senza peraltro penalizzare la praticità di installazione:
- Ricetrasmettitore radio 10 Watt, in banda VHF (156÷174MHz) oppu re UHF (430÷470MHz), a sin te si di fre quen za con
canalizzazione a 25KHz o 12,5KHz.
Pag. 5
UP-R2
Cap. 4 - DESCRIZIONE
-
Logica di controllo gestita da microprocessore con funzioni operative
programmabili dall’installatore in loco.
Alimentatore con ingresso 230Vac 50÷60Hz, uscita 13,8Vcc stabilizzata a 600mA 4A max.
Circuito frontale con Led per la visualizzazione dello stato della periferica.
3 2 1
USCITE
Canali di INGRESSO
IN8
Vcc12
INFSB
IN7
IN6
X3
GND
IN5
IN4
GND
IN2
IN3
GND
IN1
GND
OUT8
OUT7
OUT6
OUT5
OUT4
OUT3
BS
OUT1
OUT2
STATO
TAMPER
RIFERIM.
-
TEST
P1
BATT.
Ingressi / Uscite
INGRESSI
(IN1..IN8)
+5 Vcc
Ogni singolo canale d’ingresso dell’unità periferica
UP-R2 è singolarmente programmabile per poter fun100 K
zionare in modo “LOGICO” (solo due stati ON-OFF) o
IN
in modo “ANALOGICO” (con 256 valori diversi). Nel
CONTATTO
N.C.
modo logico ogni canale può essere programmato
A RIPOSO
per tra smet te re se gna la zio ni di ALLARME,
VARIAZIONI di STATO oppure specifici eventi di
INSERIMENTO e DISINSERIMENTO dell’impianto di sicurezza.
Nel modo analogico invece ogni canale, se interrogato da centrale, è in grado di fornire il proprio valore d’ingresso e di trasmettere una segnalazione di
ALLARME in caso di superamento di soglia programmata.
Pag. 6
UP-R2
Cap. 4 - DESCRIZIONE
Per eliminare che eventuali disturbi di linea presenti nei collegamenti elettrici
anche su brevi distanze causino segnalazioni di Allarme fasulle, i canali
d’ingresso sono appositamente ritardati dal firmware di 100mS e protetti da
un’apposita rete RC. Quindi l’unità UP-R2 trasmetterà esclusivamente solo
le variazioni dei canali che superano questa temporizzazione accumulando
in un unico messaggio eventuali variazioni simultanee di più canali.
Canali di USCITA
(OUT1..OUT8)
Le 8 uscite disponibili sull’unità perife+Vcc
+
N.C.
ri ca UP-R2 sono di tipo “Open
Collector” riferite a massa e possono
USCITA
essere utilizzate per attivare 8 relè deN.O.
dicati ad operazioni locali. Sopportano
Open
Collector
un carico massimo di 100mA e quindi
non sono utilizzabili direttamente, ma
necessitano di un attivatore di potenza (relè) oppure di un collegamento con
Vcc. I canali delle uscite possono essere globalmente programmate per
operare in modo STANDARD, IMPULSIVO o SUI FRONTI (Vedi Cap. 5.2 Uscite Attivatori a pag. 9).
Note. I collegamenti effettuati sui canali USCITE non possono superare le lunghezza massima di 1 mt.
Uscita TAMPER
(TAMPER)
Lo stato del contenitore APERTO/CHIUSO viene riportato su questo morsetto in modo da poter essere abbinato ad un canale d’ingresso. L’apertura
del contenitore è segnalata dal rilascio del pulsante posto sul frontale
dell’apparato.
Uscita STATO
(STATO)
Attualmente non utilizzata.
Uscita BS
(BS)
L’uscita BS (Blocco Sensori) può essere utilizzata per inibire le eventuali appa rec chia tu re (esem pio dei ri ve la to ri vo lu me tri ci an tin tru sio ne)
eventualmente disturbati dalla radiofrequenza emessa durante la trasmissione della periferica. L’uscita, di tipo “Open Collector” riferita a massa, viene
portata sul negativo per tutta la durata delle trasmissioni e nei 6 secondi successivi.
Pag. 7
UP-R2
Cap. 4 - DESCRIZIONE
Ingresso INFSB
(INFSB)
L’INgresso FSB ha lo scopo di controllare il livello di tensione di una batteria
remota. Il circuito di controllo permette il monitoraggio di un solo livello di tensione, occorre quindi selezionare tramite il Jumper (X2) fra la batteria interna
all’apparato oppure la batteria remota collegata all’ingresso INFSB.
Uscita VCC12
(VCC12)
Su questa uscita è presente la tensione di alimentazione di 12Vcc della stessa periferica. Può essere utilizzata esclusivamente per comandi a basso
assorbimento (massima corrente 100mA).
4.2- DESCRIZIONE FRONTALINO
PRESENZA RETE
PRESENZA RETE
BATTERIA SCARICA
Se acceso informa che il periferico è alimentato
con la tensione di rete 230Vac. Se il LED è spento
significa la mancanza della tensione di rete oppure il fusibile dell’alimentatore è interrotto.
TRASMISSIONE DATI
INTERRUTTORE
TAMPER
RICEZIONE DATI
SEGNALE VALIDO
(LED Verde)
BATTERIA SCARICA (LED Rosso)
Se acceso informa che la tensione della batteria
locale oppure la fonte di alimentazione esterna, è
scesa sotto il livello di guardia di 11Vcc.
TRASMISSIONE
(LED Rosso)
Se acceso, indica che il periferico è in fase di trasmissione dati.
RICEZIONE DATI
(LED Rosso)
Se acceso, indica che il periferico è in fase di ricezione dati.
SEGNALE VALIDO
(LED Rosso)
Con funzionamento successivo ad ogni ricezione, se acceso indica che il
messaggio ricevuto dalla Centrale è stato convalidato e riconosciuto come
proprio.
Pag. 8
Cap. 5 - DESCRIZIONE FUNZIONALE
UP-R2
5 - DESCRIZIONE FUNZIONALE
5.1- MODALITÀ DI TRASMISSIONE
La trasmissione dei dati dell’unità UP-R2, viene effettuata utilizzando un
messaggio di tipo numerico contenente, oltre alle proprie informazioni, una
serie di controlli e chiavi di interpretazione. Il colloquio con la centrale è di
tipo BIDIREZIONALE completo dei relativi messaggi di hand-shake con
priorità per le trasmissioni spontanee degli allarmi.
A garantire il collegamento con la Centrale, nel caso di difficoltà di comunicazione, l’unità periferica UP-R2 adotterà una speciale procedura, basata su
più tentativi di trasmissione separati da un intervallo di tempo casuale. Il numero dei tentativi e il tempo medio d’intervallo può essere programmato a
discrezione dell’installatore.
La trasmissione dell’unità periferica può avvenire:
- ad una qualsiasi variazione di stato di uno o più canali d’ingresso
- per rispondere alle interrogazioni effettuate dalla Centrale Operativa
- per confermare la corretta ricezione di un comando di attivazione
- per anomalia o ripristino dei canali riservati alle proprie alimentazioni.
- per l’invio di una segnalazione di prova o collegamento radio
5.2- USCITE ATTIVATORI
L’unità periferica UP-R2 è dotata di 8 uscite di tipo ”Open Collector" riferite a
massa da utilizzare per pilotare altrettanti relè di attivazione. Questi relè possono essere usati per operare su illuminatori, automazione, segnalazione
acustica, ecc., e vengono comandate esclusivamente dalla Centrale Operativa.
Per eseguire dalla Centrale Operativa operazioni di telecomando occorre
conoscere un particolare “codice chiave” di attivazione, pag.[71], che dovrà
essere prima programmato sull’unità periferica. Questi canali possono essere anche interrogati dalla centrale sia in modo manuale che in modo
automatico a conferma della corretta operazione.
Pag. 9
UP-R2
Cap. 5 - DESCRIZIONE FUNZIONALE
Uscite Standard
Nel modo STANDARD ogni uscita, dopo essere stata attivata dalla Centrale, permane nello stato indicato sino all’intervento di un nuovo comando
oppure premendo contemporaneamente i pulsanti di RESET e di TEST per
al cu ni se con di sul la lo gi ca di con trol lo. La ve ri fi ca del la riu sci ta
dell’attivazione può essere effettuato in qualsiasi momento dalla Centrale in
modo manuale (eseguendo una comune interrogazione) oppure in automatico (riportando l’uscita su uno degli ingressi).
Comando attivazione
+ 5 Vcc
1
Comando disattivazione
0 Vcc
0
Uscite Impulsive
Per una maggiore compatibilità con altri tipi di periferiche che non utilizzano
il protocollo MVS, è stata introdotta la possibilità di rendere, per tutti i relè di
attivazione, la modalità IMPULSIVA. Nel modo IMPULSIVO, per ogni canale
richiesto dalla Centrale, l’unità UP-R2 attiverà l’uscita relativa ma solo per un
tempo predeterminato dalla programmazione. Questo modo operativo viene usato in genere per far avanzare un circuito MONOSTABILE utilizzato in
alcune centrali antifurto. Tenere presente che in questo caso non sarà possibile conoscere da Centrale lo stato del canale utilizzato perché finita la
temporizzazione questo verrà disattivato. Quindi per ottenere un controllo
sul buon esito dell’operazione è necessario riportare su un ingresso
l’informazione dell’ATTIVATORE o del circuito MONOSTABILE in maniera
tale l’attivazione sia seguita da una trasmissione alla Centrale.
Comando attivazione
+ 5 Vcc
1
0 Vcc
0
SEC. OUT.
Pag. 10
UP-R2
Cap. 5 - DESCRIZIONE FUNZIONALE
Uscite sui Fronti
Nella modalità operativa SUI FRONTI, ogni uscita lavorerà sui fronti di salita
e di discesa del canale, cioè sulle variazioni di stato da 0 a 1 e viceversa: viene quindi garantito che, entro 3 secondi dall’attivazione, l’ultimo fronte sarà
quello richiesto dal comando di attivazione (0 = discesa, 1= salita). Esempio:
Un utilizzo possibile di questa uscita è l’inserimento/disinserimento di centraline di allarme che operano proprio sui fronti.
•
•
L’attivazione dell’impianto (impostare l’uscita ad 1) significa avere per
ultimo un fronte positivo (Vedi Figura 1).
La disattivazione dell’impianto (impostare l’uscita a 0) significa, invece, avere per ultimo un fronte negativo (Vedi Figura 2).
+ 5 Vcc
USCITA ALLO
STATO BASSO (0)
1
USCITA ALLO
STATO BASSO (0)
Fronte POSITIVO
0 Vcc
+ 5 Vcc
0
USCITA ALLO
STATO ALTO (1)
0
Figura 1 - Uscita a Fronte POSITIVO
+ 5 Vcc
USCITA ALLO
STATO ALTO (1)
Fronte POSITIVO
3 Sec.
0
Comando di disattivazione
1
0 Vcc
Fronte NEGATIVO
0 Vcc
Comando di attivazione
+ 5 Vcc
1
1
Fronte NEGATIVO
0 Vcc
0
3 Sec.
Figura 2 - Uscita a Fronte NEGATIVO
Pag. 11
UP-R2
Cap. 5 - DESCRIZIONE FUNZIONALE
5.3- FASCE ORARIE INSERIMENTO / DISINSERIMENTO
L’unità UP-R2 prevede la possibilità di programmare delle particolari fasce
orarie nelle quali abitualmente si effettuano le operazioni di inserimento/disinserimento dell’impianto antifurto. La loro introduzione consente di
alleggerire il traffico sul proprio canale radio trasmettendo alla centrale solo
le operazioni di inserimento e disinserimento che avvengono fuori da queste
fasce orarie inserite. È previsto inoltre un offset di margine sull’orario in
modo da evitare anche eventuali anticipi o ritardi sul comportamento abituale dell’utilizzatore. L’unità UP-R2 permette comunque l’esclusione di questa
opzione, descritta nella pag. [75], trasmettendo ogni operazione eseguita
sul canale d’inserimento. In ogni caso è sempre comunque possibile dalla
centrale eseguire controlli atti a conoscere lo stato reale di tutti i canali utilizzati sull’unità periferica tra cui appunto il canale d’inserimento.
Rappresentazione grafica per la programmazione delle fasce orarie.
(-) OFFSET = 30 min.
(+) OFFSET = 30 min.
Impianto
INSERITO
Impianto
INSERITO
Impianto
INSERITO
07.30 08.30
14.00
20.00
Ins.
Pag. 12
12.00
Disins.
Operazione
08.00
Ins.
00.00
Disins.
Ora
23.59
Cap. 6 - INTRODUZIONE RETE SRN
UP-R2
6 - INTRODUZIONE RETE SRN
La nuova rete SRN (Smart Repeater Network = Rete di Ripetitori Intelligenti)
è gestita completamente in modo automatico dai ripetitori e dai periferici. La
sua particolare funzione è quella di auto-apprendere l’instradamento migliore per il collegamento tra periferici e Centrale Operativa. I ripetitori ed i
periferici sono costantemente in ascolto dei messaggi inviati dai REP collegati alla rete; in questo modo riescono a crearsi una tabella con riportati tutti i
ripetitori ordinati in base al livello del segnale di ricezione.
6.1- VANTAGGI DELLE RETE SRN RISPETTO
ALLA RETE TRADIZIONALE
•
L’autoapprendimento della rete SRN consente di seguire sempre il
percorso migliore dal punto di vista del rapporto S/N (segnale/rumore). Con l’abilitazione di nuovi REP e la disabilitazione di vecchi
(abbassando con un telecomando l’uscita 8) tutta la rete funzionante
in modalità di autoapprendimento effettuerà le opportune modifiche
nella propria tabella in memoria aggiornandola.
Nel caso la ricezione di un REP da parte di una periferica risulti difficoltosa essa provvedrà automaticamente a cambiare le precedenze
nelle chiamate.
•
Il numero di trasmissioni effettuate in caso di allarme è minore: la periferica od il REP che trasmette un messaggio considera come
conferma la ritrasmissione della sua segnalazione verso la centrale.
Esempio:
Con 1 REP (TRADIZIONALE 4 mess.) (SRN 3 mess.)
Con 2 REP (TRADIZIONALE 6 mess.) (SRN 4 mess.)
Con 3 REP (TRADIZIONALE 8 mess.) (SRN 5 mess.)
Il numero di instradamenti possibili per il raggiungimento di una segnalazione di allarme alla centrale è maggiore rispetto alla rete REP tradizionale:
4 per la rete SRN
a) n1 tentativi verso REP1
b) n1 tentativi verso REP2
c) n1 tentativi verso REP3
d) n1 tentativi verso REP4
2 per la rete tradizionale
a) n1 tentativi sulla tratta REPA1, REPA2,REPA3 (sulla frequenza 1)
b) n2 tentativi sulla tratta REPB1, REPB2,REPB3 (sulla frequenza 2)
Pag. 13
UP-R2
Cap. 6 - INTRODUZIONE RETE SRN
6.2- SVANTAGGI DELLE RETE SRN RISPETTO
ALLA RETE TRADIZIONALE
•
•
Con la rete tradizionale è possibile instradare la segnalazione di allarme su 2 frequenze (frequenza principale e secondaria) con la rete
SRN le segnalazioni vengono effettuate verso REP diversi ma sempre sulla stessa frequenza (frequenza principale).
La comprensione del funzionamento della rete SRN può risultare più
complicata.
6.3- ORGANIZZAZIONE
La Rete di Ripetitori Intelligenti è organizzata in modo da suddividere la superficie da coprire in 3 fasce definite in base alla “vicinanza” con la centrale.
L’espressione “vicinanza” viene riferita alla possibilità di ricevere e di trasmettere messaggi direttamente con la centrale oppure avvalendosi
dell’utilizzo di REP facenti parte della rete.
Le 3 fasce costituenti la rete sono:
- FASCIA 0: è caratterizzata dalla possibilità di poter comunicare direttamente con la Centrale Operativa. La verifica dell’appartenenza a
questa fascia si ha con un buon segnale di ricezione.
- FASCIA 1: il ripetitore all’interno di questa fascia non riesce a colloquiare direttamente con la Centrale Operativa. Lo scambio dei
messaggi avviene attraverso un REP di FASCIA 0.
- FASCIA 2: contiene i ripetitori più lontani dalla Centrale in grado soltanto di colloquiare ottimamente con gli appartenenti alla FASCIA 1.
FASCIA 0
FASCIA 1
FASCIA 2
NO
NO
SI
SI
CENTRALE
OPERATIVA
REP
SI
SI
REP
NO
PERIFERICA
Pag. 14
UP-R2
Cap. 6 - INTRODUZIONE RETE SRN
Com’è possibile notare dalla figura, la rete SRN è composta da 3 tipi di apparati: la Centrale Operativa, i REP ed i Periferici. La Centrale costituisce il
nodo principale dell’intera rete dove convergono tutte le segnalazioni dalle
periferiche e partono le attivazioni e le interrogazioni. I Ripetitori costituiscono i nodi della rete vera e propria dove transitano tutti i singoli messaggi. I
Periferici sono i veri utilizzatori della SRN, essi sfruttano le strutture dei REP
per inviare e ricevere i messaggi da e verso la Centrale.
6.4- FUNZIONAMENTO
La rete SRN imposta il suo percorso in base alle tabelle formate all’interno di
ogni periferica e di ogni ripetitore. Ogni percorso parte dalla periferica che ha
generato il messaggio ed arriva alla Centrale Operativa o viceversa. Per raggiungere il punto di arrivo, il singolo messaggio deve attraversare delle
“tratte”, cioè dei collegamenti tra Centrale-REP, Centrale-Periferica,
REP-Periferica in entrambi i versi di percorrenza.
TRATTE
PERIFERICA
MVS
RIPETITORE MVS
RIPETITORE MVS
RIPETITORE MVS
CENTRALE OPERATIVA
Il percorso completo che ogni messaggio deve effettuare è costituito
dall’insieme di tratte (massimo 4) che permettono, appunto, al messaggio di
raggiungere dal punto di generazione il punto di arrivo:
Periferica -> Centrale
Centrale -> Periferica
Pag. 15
UP-R2
Cap. 6 - INTRODUZIONE RETE SRN
6.5- PROTOCOLLI DI INSTRADAMENTO
È possibile scegliere 2 modalità di instradamento all’interno della rete:
- TRADIZIONALE: protocollo dove tutte le periferiche sono già state
impostate sul percorso da compiere fino alla centrale; attualmente implementato in tutte le periferiche.
- SRN: nuovo protocollo dove il percorso può essere appreso automatica mente nell’arco della vita delle peri feri che o dei REP (tale
autoapprendimento può essere escluso forzando il percorso). Questo
nuovo protocollo permette il rilevamento automatico di nuovi ripetitori
e una riduzione del tempo di occupazione del canale radio ottenuta
grazie alla riduzione del numero di conferme mantenendo sempre affidabilità nel colloquio con la Centrale Operativa.
Note. Ogni messaggio instradato su percorso tradizionale,
può usufruire di REP impostati per la rete SRN continuando il
suo “viaggio” con protocollo tradizionale.
6.6- IL PROTOCOLLO SRN
Il protocollo SRN, come detto in precedenza, funziona a seconda delle fasce
distinte in base alla distanza dalla Centrale Operativa.
La ripetizione di un messaggio con il protocollo SRN funziona nel seguente
modo:
•
•
•
Pag. 16
il periferico invia la segnalazione di allarme verso il primo REP che si
incaricherà di instradare correttamente e velocemente il messaggio
accodandolo in un proprio archivio e gestendolo il ordine di arrivo rispetto ad altre segnalazioni pervenute;
il ripetitore ritrasmette il messaggio verso un secondo REP oppure
verso la Centrale;
il messaggio ritrasmesso è ascoltato anche dal periferico che lo interpre ta come una con fer ma e quin di ces se rà le ri pe ti zio ni del
messaggio, altrimenti continuerà le ripetizioni;
UP-R2
Cap. 6 - INTRODUZIONE RETE SRN
•
la Centrale Operativa invia una conferma al REP di fascia 0 terminando così la trasmissione.
FASCIA 0
FASCIA 1
FASCIA 2
RTX3
RTX4
REP
RTX2
Tx1
CENTRALE
OPERATIVA
CONFERMA
REP
PERIFERICA
REP
Note. Sia il periferico che i REP, una volta percepita la ripetizione del messaggio, considerano la segnalazione inviata
correttamente, annullando, così, ogni eventuale tentativo di
ritrasmissione.
Com’è possibile notare, il protocollo SRN permette una riduzione del numero di trasmissioni, e quindi di occupazione del canale radio. Consente,
inoltre, di effettuare una serie di tentativi, definiti in fase di programmazione,
verso 4 REP diversi mantenendo sempre la stessa frequenza di ricezione e
di trasmissione. I tentativi impostati, vengono arrotondati, per eccesso, al
primo intero multiplo di 8, effettuando così 2 trasmissioni per ogni REP impostato:
2 Trasmissioni -> REP1
2 Trasmissioni -> REP2
2 Trasmissioni -> REP3
2 Trasmissioni -> REP4
Al contrario, il protocollo tradizionale effettua un numero di tentativi verso 3
REP sulla frequenza principale, ed un numero di tentativi verso altrettanti
REP sulla frequenza secondaria.
Pag. 17
UP-R2
Cap. 6 - INTRODUZIONE RETE SRN
La scelta del percorso per l’instradamento del messaggio avviene tra quatto
possibilità: ogni apparato è in grado di provare la trasmissione (per il numero
di volte impostato in fase di programmazione) su uno dei 4 REP impostati internamente (in modo manuale oppure in maniera autoimparante); in caso di
fallimento, la trasmissione passerà al REP successivo. La tabella interna
con riportati gli indirizzi dei 4 ripetitori può essere generata in tre modi differenti:
- I 4 REP sono impostati manualmente in maniera fissa durante la programmazione (non verranno mai modificati dal periferico).
- Soltanto il primo REP è impostato manualmente mentre gli altri 3 sono
autoimparanti.
- I 4 REP sono autoimparanti.
L’autoapprendimento
La particolarità della nuova rete SRN è quella di poter apprendere automaticamente il mondo circostante. L’apparato crea al suo interno una tabella con
riportati i 4 migliori ripetitori ordinati in base al livello di ricezione del segnale
di fascia inferiore all’apparato in questione: viene così garantito che il primo
tentativo di connessione avverrà con il REP in posizione più favorevole per
poi passare a quelli con livello di segnale sempre peggiore. La tabella viene
continuamente aggiornata durante la vita dell’apparato con i nuovi messaggi ricevuti, in base ai nuovi REP installati ed alle eventuali variazioni dei
segnali dei ripetitori già in tabella. L’aggiornamento avviene anche cancellando REP che non funzionano più come tali e REP cui non si riesce ad
eseguire il collegamento per la trasmissione.
Pag. 18
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
UP-R2
7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
7.1- CONTROLLO VISIVO INTEGRITÀ
Effettuare un controllo esterno visivo sull’integrità del pacco a verifica di
un’eventuale malfunzionamento dell’apparato dovuto al trasporto.
7.2- INSTALLAZIONE
Per installare correttamente l’apparato UP-R2 si consiglia di seguire la seguente procedura:
- Scegliere con cura il luogo dove installare l’apparato considerando
le regole riportate nelle figure ed anche la facilità di accesso.
30 cm
NO
>1m
TROPPO IN ALTO
ED IN POSIZIONE
ORIZZONTALE
SI
POSIZIONE
CORRETTA
STRUTTURA
METALLICA
NO
TROPPO IN
BASSO
-
Svitare e togliere il coperchio di sicurezza. Fissare a muro la periferica e cablare sulla morsettiera i cavi di raccordo con i sensori od
altro, e cortocircuitare a massa gli ingressi inutilizzati.
Cablare sulla morsettiera le uscite con i dispositivi o gli attivatori di
potenza necessari per il controllo dell’impianto.
Ri por ta re la ten sio ne di rete 230Vac sul la mor set tie ra
dell’alimentatore e collegare il cavo di terra (Giallo/Verde) alla vite
di ancoraggio contraddistinta dal simbolo a lato.
Alimentarlo con la batteria interna a 12Vcc facendo attenzione alla
polarità dei cavi: rosso corrisponde al polo positivo (+) e nero al
polo negativo (-).
Procedere alla programmazione dell’apparato come descritto nel
Cap. 7.2 - Programmazione a pag. 21.
Lasciando il programmatore PR-G1 inserito, inviare una segnalazione alla Centrale Operativa. Quando il periferico riceve la
conferma, sul PR-G1 viene visualizzato il livello di segnale ricevuto: sono accettabili valori superiori a 40 Esadecimale.
Pag. 19
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
-
Se l’antenna viene collegata alla periferica attraverso un raccordo,
cercare diverse posizioni e scegliere quella con il migliore segnale di
ricezione.
Richiudere la periferica con il coperchio di sicurezza ed avvitare con le
viti tolte in precedenza.
Modalità di installazione
Per eseguire correttamente la procedura d’installazione considerare i seguenti parametri da rispettare:
- Utilizzare esclusivamente le antenne da noi fornite e quelle riportate a
catalogo.
- Non alterare il cablaggio dei cavi di collegamento tra le varie parti componenti l’apparato.
- Posizionare l’apposito trimmer del trasmettitore alla massima potenza.
- Evitare di cablare l'impianto antifurto passando con i cavi in prossimità
dell'antenna.
Note. Usare il foro praticato nella parte superiore del contenitore per l’accesso del cavo di alimentazione 230Vac,
avendo cura di ridurre al minimo la lunghezza dello stesso.
Livello dei segnali in ricezione
Ricezione
OTTIMA
80
70
40
O
MI
NIM
50
Ricezione
BUONA
60
MA
SS
IMO
30
Ricezione
CRITICA
Codice ESADECIMALE (sul PR-G1)
Il periferico UP-R2 consente di visualizzare sul PR-G1 la qualità dei segnali
in ricezione per la scelta della migliore posizione durante l’installazione.
Il livello dei segnali assume valori esadecimali compresi da un minimo di 00
ad un massimo di 80, e per una buona installazione sono accettabili valori
superiori a 40.
20
10
00
0,1
0,2
0,3
0,4
0,6
0,5
0,8 1
2
3
0,7 0,9
Livello di Ricezione del segnale in mV.
Pag. 20
4
5
6
8 10
7
9
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
UP-R2
Programmazione
La programmazione dell’unità periferica UP-R2 viene eseguita utilizzando il
programmatore Mod. PR-G1in possesso all’installatore seguendo la procedura descritta in questa sezione.
I tasti <CLR>, <ESC> e <ENT> del PR-G1 che hanno le seguenti funzioni :
- <CLR> : Cancella i dati in precedenza digitati e visibili sul display.
- <ESC> : Esce dalla programmazione salvando gli eventuali dati
immessi.
- <ENT> : Conferma la programmazione dei dati digitati e passa alla
voce successiva.
NOTE:
• Per inserire i dati correttamente è necessario immettere sempre le
cifre richieste, compresi gli eventuali zeri iniziali o successivi. (es:
per il NUM PERIF sono richieste 4 cifre, quindi un periferico numero
166 deve essere digitato come 0166).
• Se non diversamente specificato, le cifre da immettere sono in codice DECIMALE. Per eseguire le conversioni in ESADECIMALE
utilizzare la Tabella “III” - Conversione esadecimale a pag.37.
• Per la convalida della modifica del parametro, dopo aver digitato il nuovo valore, premere il tasto ENT.
• Dopo 6 minuti senza eseguire nessuna operazione, la periferica salva automaticamente i dati immessi fino a quel momento, ed
abbandona la programmazione.
• Per accedere immediatamente ad una determinata voce di una pagina della programmazione, digitare il codice della pagina seguito
dal numero della voce desiderata. Ad Esempio, per entrare direttamente nella quinta voce “ TX f2 (KHz) = xxxx ” della pagina [70],
digitare il codice [708].
• Per uscire dalla programmazione e salvare tutte le modifiche, dopo
avere convalidato con ENT l’ultimo dato, premere ripetutamente il
tasto ESC fino alla visualizzazione del messaggio “ OK ”.
Pag. 21
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
Per programmare l’unità periferica UP-R2, occorre seguire le istruzioni passo-passo descritte di seguito, ricordando che tra le virgolette “ ” vengono
riportati i messaggi di richiesta che compariranno sul display del programmatore PR-G1.
•
Inserire il connettore del programmatore PR-G1 DIN 5 poli nel connettore (P2) della scheda logica UP-R2 (vedi Cap. 8.1 - Circuito di
controllo a pag.38).
“ TERMINAL ver. 1.x ”
•
Digitare il codice della pagina di programmazione:
Pagina
Descrizione
70
Configurazione radio
71
Configurazione del periferico
72
Configurazione dei canali d’ingresso
73
Configurazione REP MVS
74
Configurazione dei canali d’uscita
75
Inserimento fasce orarie per controllo impianto
76
Configurazione STANDARD
80
Visualizzazione e rimessa orario
81
Visualizzazione archivio storico
82
Programmazione Remota
CONFIGURAZIONE RADIO
Pagina [ 70 ]
“RADIO: 1-E”
[1] “ TX f1 KHz = xxxxxx ”
Default 165800
Digitare il valore di (6 cifre) della frequenza PRINCIPALE di trasmissione. Vedi note.
[2] “ RX f1 KHz = xxxxxx ”
Default 165800
Digitare il valore di (6 cifre) della frequenza PRINCIPALE di ricezione. Vedi note.
Note. Nella programmazione di frequenze a 12,5 KHz che
necessitano di numeri frazionati, selezionare il valore intero
approssimato per eccesso.
Esempio : 162.512,5 Hz ——> 162513
Pag. 22
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
[3] “ SUBTONO f1 = xx ”
Default 01
Di gi ta re il co di ce del Sub to no (com po sto da 2 ci fre in
ESADECIMALE - vedi Tabella “I” - Subtono a pag. 36) relativo
alla frequenza principale.
[4] “ TAP f1 = xx ”
Default 0A
Digitare il valore del Tempo Apertura Ponte (2 cifre in ESADECIMALE) della frequenza principale. Se impostato a 00, il valore
minimo del T.A.P. è 10mSec.
Per ottenere il valore del T.A.P. svolgere il seguente calcolo:
T . A. P . =
Tempo (mSec )
−1
10 (mSec )
per poi convertire il risultato in ESADECIMALE.
Esempio:
Per impostare un periodo pari a 650mSec calcolare il T.A.P.
come segue:
650mSec
= 65
10mSec
65 − 1 = 64
64 DEC = 40 HEX
Quindi il valore da inserire con il PR-G1 è 40.
[5] “ TCP f1 = xx ”
Default 00
Digitare il valore del Tempo Chiusura Ponte (2 cifre in ESADECIMALE) della frequenza principale. Se impostato a 00, il valore
minimo del T.C.P. è 10 mSec.
Per il calcolo del valore da inserire, consultare la formula e la
procedura utilizzata per il T.A.P. della Frequenza Principale F1.
[6] “ FREQ. TRASP. f1 = xx “
Default 00
Scelta del TONO (frequenza della decodifica presente nel Trasponder utilizzato), da specificare solo se l’unità utilizza un
Trasponder con queste caratteristiche. Digitare 2 cifre in
ESADECIMALE relativa al settore PRINCIPALE (vedi Tabella
“II” - Trasponder a pag. 36).
Pag. 23
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
[7] “ TEMPO TRASP. f1 = xx “
Default 00
Durata del TONO (X 10 mS) relativo alla frequenza del Trasponder, digitare 2 cifre in ESADECIMALE.
Note. Per disabilitare la frequenza del Trasponder, occorre
impostare i parametri [6] e [7] = [00].
[8] “ TX f2 KHz = xxxxxx ”
Default 165800
Digitare il valore di (6 cifre) della frequenza SECONDARIA di
trasmissione. Vedi note.
[9] “ RX f2 KHz = xxxxxx ”
Default 165800
Digitare il valore di (6 cifre) della frequenza SECONDARIA di ricezione. Vedi note.
Note. Nella programmazione di frequenze a 12,5 KHz che
necessitano di numeri frazionati, selezionare il valore intero
approssimato per eccesso.
Esempio: 162.512,5 Hz ——> 162513
[A] “ SUBTONO f2 = xx ”
Default 00
Di gi ta re il co di ce del Sub to no (com po sto da 2 ci fre in
ESADECIMALE - vedi Tabella “I” - Subtono a pag. 36) relativo
alla frequenza SECONDARIA.
[B] “ TAP f2 = xx ”
Default 0A
Digitare il valore del Tempo Apertura Ponte (2 cifre in ESADECIMALE) della frequenza SECONDARIA. Se impostato a 00, il
valore minimo del T.A.P. è 10mSec.
Per il calcolo del valore da inserire, consultare la formula e la
procedura utilizzata per il T.A.P. della Frequenza Principale F1.
[C] “ TCP f2 = xx ”
Default 00
Digitare il valore del Tempo Chiusura Ponte (2 cifre in ESADECIMALE) della frequenza SECONDARIA. Se impostato a 00, il
valore minimo del T.C.P. è 10 mSec.
Per il calcolo del valore da inserire, consultare la formula e la
procedura utilizzata per il T.A.P. della Frequenza Principale F1.
Pag. 24
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
[D] “ FREQ. TRASP. f2 = “
UP-R2
Default 00
Scelta del TONO (frequenza della decodifica presente nel Trasponder utilizzato), da specificare solo se l’unità utilizza un
Trasponder con queste caratteristiche. Digitare 2 cifre in
ESADECIMALE relativa al settore SECONDARIO (vedi Tabella
“II” - Trasponder a pag. 36).
[E] “ TEMPO TRASP. f2 = xx “
Default 00
Durata del TONO (frequenza del Trasponder), digitare 2 cifre in
ESADECIMALE.
Note. Anche in questo caso per disabilitare la frequenza del
Trasponder, occorre impostare i parametri [D] e [E] = 00.
CONFIGURAZIONE DEL PERIFERICO
Pagina [ 71 ]
“ PERIF: 1-B ”
[1] “ Num. Perifer. = xxxx ”
Default 0100
Digitare il codice d’identificazione dell’unità periferica corrente
(composto da 4 cifre).
[2] “ Ripet f1 = xx ”
Default 03
Digitare il numero (2 cifre in ESADECIMALE) massimo di tentativi di trasmissione da effettuare sulla frequenza PRINCIPALE. Il
valore 00 imposta il numero di tentativi ad 1.
[3] “ Ripet f2 = xx ”
Default 00
Digitare il numero (2 cifre in ESADECIMALE) massimo di tentat i v i d i t r a s m i s s i o n e d a e f f e t tu a r e s u l l a f r e q u e n z a
SECONDARIA. Il valore 00 disabilita ogni tentativo di trasmissione sulla frequenza SECONDARIA.
[4] “ Cod. att. = xx ”
Default 18
Di gi ta re il co di ce chia ve (2 ci fre in ESADECIMALE)
d’identificazione per consentire l’attivazione delle 8 uscite da
parte della centrale operativa. Questo codice dovrà essere di
conseguenza comunicato al responsabile della centrale.
[5] “ TMR = xx ”
Default 00
Digitare il Tempo Minimo Ripetizioni (in secondi) relativo alla pausa tra i vari tentativi di trasmissione (2 cifre in ESADECIMALE).
I valori possibili da inserire possono variare da 00 per ottenere
un tempo pari a circa 2 secondi, fino ad un massimo di 09.
Pag. 25
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
[6] “ REPA 1 = xx”
Default 00
[7] “ REPA 2 = xx”
Default 00
[8] “ REPA 3 = xx”
Default 00
Digitare i codici dei 3 eventuali Ripetitori Digitali impostati sulla
frequenza PRINCIPALE della propria rete radio(2 cifre in ESADECIMALE) che l’unità UP-R2 sfrutta per collegarsi con la
Centrale.
[9] “ REPB 1 = xx”
Default 00
[A] “ REPB 2 = xx”
Default 00
[B] “ REPB 3 = xx”
Default 00
Digitare i codici dei 3 eventuali Ripetitori Digitali impostati sulla
frequenza SECONDARIA della propria rete radio(2 cifre in ESADECIMALE) che l’unità UP-R2 sfrutta per collegarsi con la
Centrale.
CONFIGURAZIONE DEGLI INGRESSI
Pagina [ 72 ]
“CAN: 1- 9”
[1] “ Ins - Dis/RAP = Xx ”
Default 10
Digitare il numero (1^ cifra = Ins/Disins , 2^ cifra = Antirapina)
dei ca na li d’ingresso da as so cia re alle se gna la zio ni
d’Inserimento/Disinserimento dell’impianto e Rapina.
Il valore 0 disabilita la corrispettiva funzione.
ATTENZIONE!
Il canale dedicato alla Rapina deve essere cortocircuitato a
massa.
Esempi:
00: disabilita entrambe le funzioni;
26: dedica alle segnalazioni Ins/Dis il canale 2
e all’allarme rapina il canale 6.
Note. L’invio delle segnalazioni d’Inserimento/Disinserimento è legato alla programmazione di Pag. [75] - Fasce
orarie di controllo.
Pag. 26
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
[2] “ cod.pul. Xxxxxxxxxx “
UP-R2
Default 0000000000
Digitare il codice (10 cifre in BINARIO) del Telecomando tascabile opzionale per attivare la funzione antirapina della periferica.
Per la programmazione di questa voce, consultare il manuale
allegato al telecomando.
Note. Programmando un codice uguale a 0000000000,
l’apparato ignorerà qualsiasi comando dal Telecomando.
[3] “ Batteria / Rete = xx ”
Default 11
Digitare la modalità di allarme per mancanza rete. La 1^ CIFRA
è dedicata al controllo della batteria, la 2^ invece è relativa alla
presenza rete. Per ogni cifra sono possibili le seguenti programmazioni:
0
1
2
Disabilita la segnalazione
Invia i messaggi di ALLARME e di RIPRISTINO
Invia solo i messaggi di ALLARME
Esempi:
00: disabilita entrambe le funzioni;
12: imposta a variazione (ALLARME e RIPRISTINO)
il controllo della batteria scarica, e solo ad ALLARME
il canale di presenza rete.
[4] “ Tempo All. Rete = xx ”
Default 04
Digitare il tempo (in minuti) che il periferico deve attendere prima di generare l’allarme mancanza Rete. Inserire un valore
ESADECIMALE. Con tempo uguale a 00 l’allarme è istantaneo.
[5] “ Soglia An = xx “
Default 80
Digitare il valore di soglia che determina la trasmissione di
ALLARME dei CANALI ANALOGICI (2 cifre ESADECIMALI tra
00 e FF). Questo valore è strettamente legato al livello di tensione fornito dai trasduttori ANALOGICI e di conseguenza occorre
indicare una propria soglia di guardia.
Pag. 27
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
[6] “ log 1-4 = xxxx “
Default 0000
Inverte la logica di allarme del canale di ingresso corrispondente: la 1ª cifra è riferita al canale 1, ..., la 4ª al canale 4. Se
impostato il valore 1, l’ingresso viene allarmato con lo stato logico basso; se 0, l’ingresso funziona normalmente ed è allarmato
ad apertura.
Esempio:
1101:
significa che i canali di ingresso 1,2 e 4 sono
allarmabili con lo stato logico basso; mentre il
canale 3 viene allarmato con lo stato alto
[7] “ log 5-8 = xxxx “
Default 0000
Come il precedente parametro ma riferito ai canali di ingresso
da 5 a 8.
[8] “ Test radio = xx “
Default 00
Se installata la scheda opzionale di ricezione del telecomando,
permette di effettuare il test radio per verificare la portata del telecomando stesso. Con questa funzione abilitata 01, premere il
pulsante per verificare il collegamento; l’apparato confermerà la
ricezione attivando l’uscita BS. Per effettuare il test, collegare
tra il morsetto BS e VCC un Buzzer piezoelettrico rispettivamente con i pin - e +.
(Per ulteriori informazioni, consultare il manuale fornito con la
scheda opzionale.)
[9] “ Tipo can 1 = xx “
“ Tipo can 2 = xx “
“ Tipo can 3 = xx “
“ Tipo can 4 = xx “
“ Tipo can 5 = xx “
“ Tipo can 6 = xx “
“ Tipo can 7 = xx “
“ Tipo can 8 = xx “
Default 01
Default 04
Default 04
Default 04
Default 04
Default 04
Default 04
Default 04
Con un valore che va da 00 a 0A è possibile impostare il funzionamento dei canali presenti sull’unità periferica UP-R2.
Pag. 28
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
UP-R2
La successiva tabella riassume tutti i possibili funzionamenti di
ogni singolo canale tenendo presente che lo stato ON indica il
canale APERTO e lo stato OFF indica il canale CHIUSO.
Funzionamento
Canale
Messaggio generato
LOGICO
DISABILITATO
NON GENERA MESSAGGI
LOGICO
PER (ON) E (OFF)
02
LOGICO
SOLO PER (ON)
03
LOGICO
SOLO PER (OFF)
04
LOGICO
PER (ON) E (OFF)
05
LOGICO
SOLO PER (ON)
06
LOGICO
SOLO PER (OFF)
07
ANALOGICO
PER SUPERAMENTO
SOGLIA (+) E (-)
08
ANALOGICO
PER SUPERAMENTO
SOGLIA (+)
09
ANALOGICO
PER SUPERAMENTO
SOGLIA (-)
0A
ANALOGICO
DISABILITATO
Val.
Tipo Canale
00
01
MESSAGGIO DI ALLARME
INGRESSI
MESSAGGIO DI VARIAZIONE
INGRESSI
MESSAGGIO DI ALLARME
ANALOGICI
NON GENERA MESSAGGI
ATTENZIONE!
Non è possibile impostare il funzionamento sul canale programmato come Inserimento/Disinserimento.
CONFIGURAZIONE REP MVS
Pagina [ 73 ]
“ REP. MVS: 1-5 ”
[1] “ TIPO REP = 0x “
Default 00
Imposta la modalità di funzionamento del ripetitore MVS (Vedi
Cap. 6 - Introduzione alla rete SRN a pag. 13):
00
01
02
03
Protocollo standard
Protocollo SRN con REP preimpostati
Protocollo SRN con un REP preimpostato e 3
autoimparanti
Protocollo SRN con tutti i REP autoimparanti
Note. Anche con l’utilizzo della rete REP SRN, i messaggi
trasmessi con il protocollo standard continueranno il percorso nel vecchio modo.
Pag. 29
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
[2] “ REP 1 = XX ”
Default 00
Stabilisce il codice del primo REP su cui appoggiarsi durante la
trasmissione di un messaggio.
Note. La programmazione dei codici REP è permessa solo a
quelli impostati come “Fissi”; negli altri casi è possibile soltanto visualizzarli.
[3] “ REP 2 = XX ”
Default 00
Stabilisce il codice del secondo REP su cui appoggiarsi durante
la trasmissione di un messaggio.
[4] “ REP 3 = XX ”
Default 00
Stabilisce il codice del terzo REP su cui appoggiarsi durante l
trasmissione di un messaggio.
[5] “ REP 4 = XX ”
Default 00
Stabilisce il codice del quarto REP su cui appoggiarsi durante la
trasmissione di un messaggio.
CONFIGURAZIONE DELLE USCITE
Pagina [ 74 ]
“ Conf. Uscite: 1-9 ”
[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]
[7]
[8]
“ OUT 1 = 0x ”
“ OUT 2 = 0x ”
“ OUT 3 = 0x ”
“ OUT 4 = 0x ”
“ OUT 5 = 0x ”
“ OUT 6 = 0x ”
“ OUT 7 = 0x ”
“ OUT 8 = 0x ”
Default 00
Default 00
Default 00
Default 00
Default 00
Default 00
Default 00
Default 00
Con un valore che può essere 00, 01 o 02 è possibile impostare
il funzionamento di TUTTI I CANALI delle USCITE presenti
sull’unità periferica UP-R2. Questi canali possono essere configurati come:
00 = USCITE STATICHE (MODO STANDARD)
Dopo un’attivazione da centrale lo stato logico delle
uscite permane nello stesso stato fino all’intervento di
una nuova attivazione da centrale oppure fino all’esecuz i o n e d i u n ’ o p e r a z i o n e d i R E S E T e f f e t tu a ta
manualmente dall’installatore.
Pag. 30
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
UP-R2
01 = USCITE IMPULSIVE (MODO MONOSTABILE)
L’uscita di tipo impulsiva, rimane nello stato logico (relè
attratto) per la durata del tempo programmato (voce [9]).
Allo scadere di questo tempo l’uscita interessata ritorna
nello stato precedente (relè disattivato).
02 = USCITE SUI FRONTI
Uscita a carattere impulsivo che lavora sui fronti di salita e
di discesa del livello logico: garantisce che, entro 3 secondi, l’ultimo fronte è quello desiderato (vedi Cap. 5.2 Uscite attivatori a pag. 9).
[9]
[2] “ Sec. out = XX “
Default 00
Definisce un intervallo di tempo (in secondi - 2 cifre ESADECIMALI), utilizzato per temporizzare le USCITE in modalità
IMPULSIVA. Il valore 00 corrisponde ad un tempo di 1 secondo.
Note. Considerare che una nuova operazione di telecomando da parte della centrale prima dello scadere del tempo
dell’impulso, inizializzerà nuovamente la temporizzazione
stessa.
IMPOSTAZIONE DELLE FASCE ORARIE Pagina [ 75 ]
“ Orari : 1- E ”
Questa pagina contiene gli orari relativi all’operazione di INSERIMENTO/DISINSERIMENTO riportate su uno specifica canale.
Digitare l’orario degli Inserimenti e dei Disinserimenti (massimo 2 quotidiani)
relativi ai giorni di tipo FERiali, PREFEStivi o FESTivi. Inserire le prime 2 cifre
(OO) riferite all’ora dell’operazione e le seconde 2 (MM) per i minuti.
[1] “ I Fer. 1: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del primo INSERIMENTO relativo ai giorni FERIALI.
[2] “ D Fer. 1: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del primo DISINSERIMENTO relativo ai giorni FERIALI.
[3] “ I Fer. 2: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del secondo INSERIMENTO relativo ai giorni FERIALI.
Pag. 31
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
[4] “ D Fer. 2: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del secondo DISINSERIMENTO relativo ai giorni
FERIALI.
[5] “ I Prefes. 1: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del primo INSERIMENTO relativo ai giorni PREFESTIVI.
[6] “ D Prefes. 1: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del primo DISINSERIMENTO relativo ai giorni
PREFESTIVI.
[7] “ I Prefes. 2: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del secondo INSERIMENTO relativo ai giorni
PREFESTIVI.
[8] “ D Prefes. 2: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del secondo DISINSERIMENTO relativo ai giorni
PREFESTIVI.
[9] “ I Fest. 1: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del primo INSERIMENTO relativo ai giorni FESTIVI.
[A] “ D Fest 1: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del primo DISINSERIMENTO relativo ai giorni FESTIVI.
[B] “ I Fest. 2: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del secondo INSERIMENTO relativo ai giorni FESTIVI.
[C] “ D Fest. 2: oomm ”
Default 0000
Digitare l’ora del secondo DISINSERIMENTO relativo ai giorni
FESTIVI.
[D] “ Offset m. = xx ”
Default 00
Digitare il tempo in minuti (2 cifre DECIMALI) relativo ad un margine di tolleranza per gli orari di inserimento e disinserimento
dichiarati in precedenza.
Pag. 32
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
[E] “ tx stato (a/s) = XX “
UP-R2
Default 00
Questa funzione viene utilizzata per comunicare alla Centrale il
mancato inserimento (o disinserimento) dell’impianto di allarme
all’interno della fascia oraria. Inserire 2 cifre in cui la 1^ può essere 0 o 1, dove 1 corrisponde all’abilitazione della trasmissione
dello stato del canale d’inserimento/disinserimento fuori dalle
fasce orarie; la 2^ cifra può assumere i valori:
0
1
2
Trasmette solo se alla fine delle fasce orarie di
inserimento il canale d’ins/disins si trova allo stato
basso (disinserito)
Trasmette solo se alla fine delle fasce orarie di
disinserimento il canale d’ins/disins si trova allo stato
alto (inserito)
Trasmette sempre indipendentemente dallo stato del
canale.
CONFIGURAZIONE STANDARD
Pagina [ 76 ]
“ Cf. Standard <ENT> , <ESC> ”
Digitare ENT per configurare il periferico in modo standard, ESC per uscire
dalla pagina.
Questa funzione risulta particolarmente utile quando si manifestano dei malfunzionamenti del periferico dovuti alla programmazione. Tutti i parametri,
vengono impostati con i valori di default riportati in precedenza durante la
spiegazione dei parametri stessi.
La configurazione standard annulla tutta la configurazione corrente.
RIMESSA GIORNO/ORA
Pagina [ 80 ]
Consente la visualizzazione e la modifica del giorno e dell’ora correnti dell’unità UP-R2. Il timer del periferico viene comunque tenuto aggiornato
periodicamente dalla Centrale Operativa.
L’esatta impostazione di questi parametri è condizione necessaria per il corretto funzionamento del controllo delle fasce orarie nelle operazioni di
inserimento / disinserimento.
Inoltre impostando a 4 il tipo di giorno, si disabilita completamente tale controllo e s’impone all’unità UP-R2 di NON trasmettere le segnalazioni di
inserimento / disinserimento e di non memorizzarle nell’archivio storico.
Pag. 33
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
Dopo essere entrati nella pagina 80, sul display comparirà una scritta simile
a questa:
“ TIME t # g oo:mm ”
Dove:
• Il tipo di giorno T:
0 = Fascia oraria disabilitata,
trasmissione Ins/Disins ATTIVA;
1 = giorno feriale;
2 = giorno prefestivo;
3 = giorno festivo;
4 = Fascia oraria disabilitata,
trasmissione Ins/Disins DISATTIVATA.
• Il giorno della settimana G:
1 = Lunedì
2 = Martedì
3 = Mercoledì
4 = Giovedì
5 = Venerdì
6 = Sabato
7 = Domenica
Le ore ed i minuti OO:MM del timer del periferico (definiti in cifre DECIMALI
con intervalli rispettivamente da 00 a 23, e da 00 a 59).
Note. Ad ogni trasmissione di segnalazione di allarme o altro
collegamento radio con la centrale, il giorno G e l’orario
OO:MM dell’apparato saranno aggiornati con quelli impostati nella Centrale Operativa. Solo su specifica richiesta della
Centrale, viene impostato il tipo di giorni T.
Viene inviata automaticamente una Richiesta Timer ad ogni
operazione di RESET se l’UP-R2 era stato precedentemente
in funzione per almeno 15 minuti.
Inserire i nuovi dati (5 cifre) nel formato TGOOMM, e premere <ENT> per
confermare oppure <ESC> per uscire senza modifiche.
Pag. 34
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
ARCHIVIO STORICO INS / DISINS
Pagina [ 81 ]
La periferica UP-R2 è dotata di una memoria non volatile sulla quale vengono ar chi via te le ul ti me 32 ope ra zio ni di in se ri men to/di sin se ri men to
dell’impianto antifurto, effettuate all’interno degli orari consentiti. Ad ogni
operazione viene associato un numero progressivo, il tipo di giorno, l’ora
dell’operazione e lo stato fisico relativo al canale di ingresso utilizzato per
l’INSERIMENTO.
Se sono pre sen ti nel lo sto ri co ope ra zio ni di INSERIMENTO o
DISINSERIMENTO verrà visualizzata immediatamente la prima in ordine di
orario.
Sul display del programmatore compare la seguente scritta:
“ 01 1 13:00 Stato = 0 ”
L’operazione è così descritta:
01 =
numero progressivo dell’operazione
1=
tipo del giorno
(1= feriale, 2= prefestivo, 3= festivo)
13:00 =
ora in cui è stata eseguita l’operazione
0=
stato fisico del canale.
Premere ENT per visualizzare l’evento successivo, ESC per uscire.
“ 02 1 08:30 Stato = 1 ”
•
•
•
“ 32 1 00:00 Stato = 0 ”
PROGRAMMAZIONE REMOTA
Pagina [ 82 ]
“ prg.rem(0=no 1=si) = X “
La programmazione remota permette di modificare tutti i parametri compresi
nelle pagine 70, 71, 72, 73, 74 e 75 direttamente dalla Centrale Operativa
MVS Versione 1.45 o successive.
L’abilitazione di questa funzione sulla periferica si ottiene inserendo 1 in questa pagina di programmazione. Altrimenti inserire 0 per disabilitarla.
ATTENZIONE!
La modifica dei parametri radio può causare un’interruzione
istantanea delle comunicazioni tra la periferica e la Centrale. In
questo caso, ripristinarle in loco utilizzando il PR-G1.
Pag. 35
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
Tabelle
Tabella “I” : Subtono
Frequenza
( Hz )
CODICE
Frequenza
( Hz )
CODICE
Frequenza
( Hz )
CODICE
67,0
01
107,2
0F
173,8
1D
69,3
02
110,9
10
179,9
1E
71,9
03
114,8
11
186,2
1F
74,4
04
118,8
12
192,8
20
77,0
05
123,0
13
203,5
21
79,7
06
127,3
14
206,5
22
82,5
07
131,8
15
210,7
23
85,4
08
136,5
16
218,1
24
88,5
09
141,3
17
225,7
25
91,5
0A
146,2
18
233,6
26
94,8
0B
151,4
19
241,8
27
97,4
0C
156,7
1A
250,3
28
100,0
0D
162,2
1B
103,5
0E
167,9
1C
Tabella “II” : Frequenza Trasponder
Pag. 36
Val. HEX
Frequenza
00
1200 Hz
Descrizione
non utilizzato
01
2300 Hz
TRASPONDER 01
02
2400 Hz
TRASPONDER 02
03
2500 Hz
TRASPONDER 03
04
2600 Hz
TRASPONDER 04
05
2700 Hz
TRASPONDER 05
06
2800 Hz
TRASPONDER 06
07
2900 Hz
TRASPONDER 07
08
3000 Hz
TRASPONDER 08
09
1040 Hz
TX VIDEOSICEP (CENTRALE)
0A
1270 Hz
PROTOCOLLO COMPATIBILE (CENTRALE)
0B
1950 Hz
PROTOCOLLO SICEP STANDARD
0C
2225 Hz
PROTOCOLLO COMPATIBILE (PERIFERICHE)
0D
3200 Hz
TX VIDEO SICEP (PERIFERICA)
0E
Freq. Libera
non utilizzato
0F
Freq. Libera
non utilizzato
UP-R2
Cap. 7 - CONTROLLO E INSTALLAZIONE
Tabella “III”: Conversione Esadecimale
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
A
B
C
D
E
F
0
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
1
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
2
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
3
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
4
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
5
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
6
96
97
98
99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111
7
112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127
8
128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143
9
144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159
A 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175
B 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191
C 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207
D 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223
E
224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239
F
240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255
UTILIZZO DELLA TABELLA:
•
•
Selezionare il valore decimale da inserire in fase di programmazione
Ricavare le due cifre ESADECIMALI corrispondenti alle coordinate
della cella prescelta (prima quella verticale, poi quella orizzontale):
Esempio:
Nell’esempio riportato in tabella, il numero decimale 195 corrisponde
alla cifra ESADECIMALE C3.
Pag. 37
UP-R2
Cap. 8 - DESCRIZIONE CIRCUITI
8 - DESCRIZIONE CIRCUITI
X9
X7
CORN.
X6
PRG1
RESET
R65
FSB
X2
X4
1 2 3
1 23
P4
P2
P31
VOLUME
SUBTONO
X12
DEVIAZIONE
FUSE 5 A.
P3
X8
8.1- CIRCUITO DI CONTROLLO
3 2 1
USCITE
Vcc12
IN8
INFSB
IN7
X3
GND
IN6
IN5
GND
IN4
GND
IN2
IN3
IN1
GND
OUT8
OUT7
OUT6
OUT5
OUT4
OUT2
OUT3
BS
OUT1
STATO
TAMPER
RIFERIM.
+
-
TEST
BATT.
X5
P1
INGRESSI
Circuito di controllo UP-R2
P1
P4
P3
P31
P2
BATT.
X2
X3
X6
X5
R65
X12
Pag. 38
: connettore 16 poli per apparato radio
: connettore 8 poli per circuito frontale
: connettore DIN 5 poli per cornetta telefonica
: connettore 5 poli per alimentazione
: connettore DIN 5 poli per programmatore PR-G1
: cavetti per batteria di sopravvivenza
: Jumper selezione FSB
INTERNA (pin 1-2) / ESTERNA (pin 2-3)
: Jumper selezione RIFERIMENTO dei canali di Ingresso
+5 Vcc (pin 1-2) / GND (pin 2-3)
: pulsante RESET
: pulsante TEST
: trimmer regolazione VOLUME SUBTONO
: fusibile protezione batteria 5 A (F5A 250V L)
UP-R2
Cap. 8 - DESCRIZIONE CIRCUITI
Jumper
Jumper FSB (X2)
Questo Jumper determina su quale batteria dev’essere effettuato il controllo
di BATTERIA SCARICA:
pin 1-2
pin 2-3
= batteria interna del periferico UP-R2
= batteria collegata all’ingresso INFSB
+5 Vcc
Jumper RIFERIMENTO (X3)
Questo Jumper determina il riferimento dei canali di ingresso:
IN
pin 1-2
pin 2-3
= riferimento a + 5 Vcc
= riferimento a GND
IN
Pulsanti
Pulsante TEST (X5)
Il pulsante di Test possiede doppia funzione:
• Se premuto per un tempo inferiore a 3 Sec., il periferico UP-R2 invia
una trasmissione di prova radio. Con PR-G1 collegato, alla ricezione della conferma da parte della Centrale, il programmatore
visualizzerà sul proprio display il livello del segnale ricevuto (vedi
Cap. 7.2- Livello dei segnali in ricezione a pag. 20).
• Se premuto per un tempo superiore a 3 Sec., ha inizio una trasmissione ciclica di stringhe di 80 caratteri fino al rilascio del pulsante.
Pulsante RESET (X6)
La pressione del pulsante permette di inizializzare il periferico senza cancellare né i parametri programmati, né le operazioni di Ins/Disins memorizzate
nell’archivio storico.
Note. Automaticamente, viene inviato un messaggio di richiesta Timer solo se era stato precedentemente in funzione
per almeno 15 minuti.
Mantenendo premuti contemporaneamente il pulsante di RESET e quello di
TEST per qualche secondo, si otterrà l’inizializzazione di tutte le uscite della
periferica.
Pag. 39
UP-R2
Cap. 8 - DESCRIZIONE CIRCUITI
8.2- RICETRASMETTITORE RADIO
Banda VHF
+
M4
SQL
R53
M3
M2
R51
+
ANT
X5
M1
R52
+
VOL.TX
R51: trimmer potenza TX
ANT: torrette (all’antenna)
R52: trimmer deviazione TX
M4: torretta tensione di controllo
R53: trimmer squeltch RX
M1: connettore 16poli (al circuito di controllo)
Banda UHF
R43
+
R41
X1
+
X12
X7
1
ANT.
Pag. 40
+
X3
C52
R41: trimmer potenza TX
R42: trimmer deviazione TX
R43: trimmer squeltch RX
C52: regolazione frequenza
3
2
X2
P1
R42
ANT: torrette (all’antenna)
X3 : torretta tensione di controllo
P1 : connettore 16poli
(al circuito di controllo)
Cap. 8 - DESCRIZIONE CIRCUITI
UP-R2
8.3- ALIMENTATORE
FUSIBILE:Fusibile 4A F4A 250V L
MORSETTIERA ALIMENTAZIONE CIRCUITO DI CONTROLLO:
Pag. 41
UP-R2
Cap. 9 - MANUTENZIONE
9 - MANUTENZIONE
9.1- RICERCA ED IDENTIFICAZIONE DEI PRINCIPALI
GUASTI O DELLE ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO
La non corretta utilizzazione dell’apparato può portare a problemi sul funzionamento. Le principali anomalie possono essere risolte ricercando nella
seguente tabella il problema stesso ed eseguendo la risoluzione come descritto.
PROBLEMA
POSSIBILE CAUSA
RISOLUZIONE
Il LED presenza rete è
spento.
Mancanza di alimentazione
Controllare che il fusibile sulla scheda di
Controllo non sia bruciato.
Controllare che la spina di alimentazione
sia ben infilata nella presa
Uno dei fusibili si è bruciato
——-
Per la sostituzione dei fusibili,
interrompere l'alimentazione primaria
all'apparecchio utilizzando un dispositivo
di selezionamento onnipolare con
apertura dei contatti di almeno 3mm
nell'impianto dell'edificio
Il ricetrasmettitore ha poca
potenza
Batteria scarica
Controllare il corretto posizionamento del
Jumper FSB
Cambiare batteria
Non si riesce a comunicare
con la Centrale
Programmazione sbagliata
Controllare la programmazione delle
frequenze di TX e RX, il TAP e gli
eventuali codici dei REP collegati alla rete
radio.
Il periferico non trasmette le
segnalazioni di Ins/Disins
impianto
Programmazione sbagliata
Controllare che alla Pag. [80] non sia stato
impostato come tipo di giorno 4. Verificare
anche che sia stato attribuito un canale a
tale operazione.
Durante la programmazione
dei canali, non vengono
accettate le modifiche sul
funzionamento
Canale Ins/Disins
Il canale in questione è stato
precedentemente programmato come
Ins/Disins e pertanto accetta soltanto
l’impostazione 01 nella programmazione.
Fusibile bruciato
Controllare che il fusibile del Circuito di
Controllo non sia bruciato.
Il display del PR-G1 non si
accende
L’apparato non trasmette
Pag. 42
spa
DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
Apparecchiatura radio
Identificazione del prodotto:
- Tipo
- Modello
- Nome commerciale
: Teleallarme
: UP-R2/S (VHF)
: UP-R2/S
Dichiara, sotto la propria responsabilità, che il prodotto è conforme alle seguenti normative
applicabili (in particolare alla direttiva 1999/5/CE):
Articolo 3.1 a : (protezione della salute e della sicurezza dell’utente)
EN 60950
Articolo 3.1 b : (requisiti di protezione per quanto riguarda la compatibilità elettromagnetica)
prETS 300 279
Articolo 3.2 : (utilizzo dello spettro radioelettrico evitando le interferenze dannose)
ETS 300 113
A questo scopo, dichiara che tutte le serie di prove radio sono state effettuare e superate.
Identificazione dell’organismo di notifica:
- Nome
: A.R.T. (Agence de Régualtion des Télécommunications)
- Numero d’identificazione : 0165
- Procedura di valutazione : Allegato IV
Data 24/01/2001
SICEP S.p.A.
Roberto Carmine Iodice
SICEP Società per Azioni
Capitale lire 600.000.000 int. versato
Sede e Direzione Generale:
Via Caduti di Cefalonia, 96
50127 Firenze - ITALY
Tel. 055 432 776 - 055 419 913
055 431 795
Fax 055 412 615
Stabilimento e Produzione:
Via Calabria
50052 Certaldo (FI) - ITALY
Tel. 0571 664 166 r.a.
Fax 0571 652 285
Assistenza 0571 651 245
http://www.sicep.it
e-mail: [email protected]
Uffici di Roma:
Via Mar della Cina, 304
00144 Roma - ITALY
Tel. 06 529 2890
Fax 06 520 3529
Codice Fiscale e Partita IVA 04552390488
C.C.I.A.A. N.460895 FI
Iscrizione tribunale Firenze n. 10356
Pag. 43
spa
DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
Apparecchiatura radio
Identificazione del prodotto:
- Tipo
- Modello
- Nome commerciale
: Teleallarme
: UP-R2/U (UHF)
: UP-R2/U
Dichiara, sotto la propria responsabilità, che il prodotto è conforme alle seguenti normative
applicabili (in particolare alla direttiva 1999/5/CE):
Articolo 3.1 a : (protezione della salute e della sicurezza dell’utente)
EN 60950
Articolo 3.1 b : (requisiti di protezione per quanto riguarda la compatibilità elettromagnetica)
prETS 300 279
Articolo 3.2 : (utilizzo dello spettro radioelettrico evitando le interferenze dannose)
ETS 300 113
A questo scopo, dichiara che tutte le serie di prove radio sono state effettuare e superate.
Identificazione dell’organismo di notifica:
- Nome
: A.R.T. (Agence de Régualtion des Télécommunications)
- Numero d’identificazione : 0165
- Procedura di valutazione : Allegato IV
Data 24/01/2001
SICEP S.p.A.
Roberto Carmine Iodice
SICEP Società per Azioni
Capitale lire 600.000.000 int. versato
Sede e Direzione Generale:
Via Caduti di Cefalonia, 96
50127 Firenze - ITALY
Tel. 055 432 776 - 055 419 913
055 431 795
Fax 055 412 615
Pag. 44
Stabilimento e Produzione:
Via Calabria
50052 Certaldo (FI) - ITALY
Tel. 0571 664 166 r.a.
Fax 0571 652 285
Assistenza 0571 651 245
http://www.sicep.it
e-mail: [email protected]
Uffici di Roma:
Via Mar della Cina, 304
00144 Roma - ITALY
Tel. 06 529 2890
Fax 06 520 3529
Codice Fiscale e Partita IVA 04552390488
C.C.I.A.A. N.460895 FI
Iscrizione tribunale Firenze n. 10356
spa
DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
Apparecchiatura radio
Identificazione del prodotto:
- Tipo
- Modello
- Nome commerciale
: Teleallarme
: UP-R2/U/S (UHF)
: UP-R2/U/S
Dichiara, sotto la propria responsabilità, che il prodotto è conforme alle seguenti normative
applicabili (in particolare alla direttiva 1999/5/CE):
Articolo 3.1 a : (protezione della salute e della sicurezza dell’utente)
EN 60950
Articolo 3.1 b : (requisiti di protezione per quanto riguarda la compatibilità elettromagnetica)
prETS 300 279
Articolo 3.2 : (utilizzo dello spettro radioelettrico evitando le interferenze dannose)
ETS 300 113
A questo scopo, dichiara che tutte le serie di prove radio sono state effettuare e superate.
Identificazione dell’organismo di notifica:
- Nome
: A.R.T. (Agence de Régualtion des Télécommunications)
- Numero d’identificazione : 0165
- Procedura di valutazione : Allegato IV
Data 24/01/2001
SICEP S.p.A.
Roberto Carmine Iodice
SICEP Società per Azioni
Capitale lire 600.000.000 int. versato
Sede e Direzione Generale:
Via Caduti di Cefalonia, 96
50127 Firenze - ITALY
Tel. 055 432 776 - 055 419 913
055 431 795
Fax 055 412 615
Stabilimento e Produzione:
Via Calabria
50052 Certaldo (FI) - ITALY
Tel. 0571 664 166 r.a.
Fax 0571 652 285
Assistenza 0571 651 245
http://www.sicep.it
e-mail: [email protected]
Uffici di Roma:
Via Mar della Cina, 304
00144 Roma - ITALY
Tel. 06 529 2890
Fax 06 520 3529
Codice Fiscale e Partita IVA 04552390488
C.C.I.A.A. N.460895 FI
Iscrizione tribunale Firenze n. 10356
Pag. 45
®
spa
http://www.sicep.it
e-mail: [email protected]
Via Calabria, 14/16
50052 Certaldo (FI) - ITALY
Tel. 0571 664 166 r.a.
Fax 0571 652 285
AZIENDA CERTIFICATA
UNI EN ISO 9001:2000
TOSCANA I-II LIVELLO
10373 Rev. A
CONFIGURAZIONE PERIFERICA UP-R2
Pag. 70 - Configurazione Radio
Tipo CAN 5:
TX f1 kHz:
Tipo CAN 6:
RX F1 KHZ:
Tipo CAN 7:
SUBTONO F1:
Tipo CAN 8:
TAP F1:
TCP F1:
Pag. 73 - Configurazione REP MVS
Freq. TRASP. F1:
Tipo REP:
Tempo TRASP. F1:
REP 1:
TX f2 kHz:
REP 2:
RX F2 KHZ:
REP 3:
SUBtono F2:
REP 4:
TAP F2:
TCP F2:
Pag. 74 - Configurazione Uscite
Frequenza. TRASP F2:
OUT 1:
Tempo TRASP F2:
OUT 2:
OUT 3:
Pag. 71 - Configurazione Periferica
OUT 4:
Num. perifer.:
OUT 5:
RIPET F1:
OUT 6:
RIPET F2:
OUT 7:
COD. ATT:
OUT 8:
TMR:
SEC.OUT:
REPA1:
REPA2:
Pag. 75 - Fasce Orarie
REPA3:
I FER 1:
REPB1:
D FER 2:
REPB2:
I FER 2:
REPB3:
D FER 2:
I PREFES 1:
Pag. 72 - Configurazione Ingressi
D PREFES 1:
INS-DIS/RAP:
I PREFES 2:
Cod. Pul.:
D PREFES 2:
BATTeria/RETE:
I FEST 1:
TEM. ALL.RETE:
D FEST 1:
SOGLIA AN:
I FEST 2:
Log 1-4:
D FEST 2:
Log 5-8:
OFFSET M.:
Test Radio:
TX STATO (A/S):
Tipo CAN 1:
Tipo CAN 2:
Tipo CAN 3:
Tipo CAN 4:
Pag. 82 - Programmazione remota
I FER 1prg. Rem (0=no 1=SI):
®
spa
http://www.sicep.it
e-mail: [email protected]
Via Calabria, 14/16
50052 Certaldo (FI) - ITALY
Tel. 0571 664 166 r.a.
Fax 0571 652 285
AZIENDA CERTIFICATA
UNI EN ISO 9001:2000
TOSCANA I-II LIVELLO
10373 Rev. A
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