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esercizi spirituali mgs 2010

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esercizi spirituali mgs 2010
Vogliamo vedere Gesù
Loro l’hanno visto!
ESERCIZI SPIRITUALI MGS IN TERRA SANTA
DAL 7 AL 21 AGOSTO 2010
«O luogo, luogo di Terra Santa, quale spazio occupi in me! Perciò non posso calpestarti con i miei passi, debbo
inginocchiarmi. E così attestare oggi che tu sei stato un luogo d'incontro. Io m'inginocchio, e metto così il mio
sigillo. Resterai qui col mio sigillo – resterai, resterai – e io ti porterò con me, ti trasformerò dentro di me in un
luogo di nuova testimonianza. Io parto come un testimone che renderà la sua testimonianza attraverso i secoli».
(K. WOJTYLA, Opere letterarie. Poesie e drammi, Libreria Editrice Vaticana 1993, p. 124).
Il desiderio di andare alle origini e di scoprire le sorgenti della nostra vita è inscritto nel DNA di
ciascuno di noi. La nostra anima anela all’incontro con Dio e vuole toccare con mano quei luoghi in
cui Dio si è fatto uomo e ha consumato la sua vita amando. Nazaret, Betlemme, Gerico, Betania,
Emmaus, Cafarnao… sono luoghi che fanno parte della geografia della nostra anima, sono luoghi
che hanno visto Dio e che portano in grembo un messaggio per ciascuno di noi. La Terra Santa non
è un grande museo perché ancora oggi vive in quelle popolazioni che cercano affannosamente la
sua presenza; le pietre gridano la bontà di Dio, di quel Dio che ogni uomo invoca e desidera.
Vivere gli Esercizi Spirituali in Terra Santa significa essere disposti a diventare “terra santa”,
luogo di incontro con Dio, terra su cui i fratelli e le sorelle possono camminare. Vivere gli Esercizi
Spirituali in Terra Santa non significa semplicemente visitare dei luoghi che hanno visto Gesù bensì
“ascoltarli”. Vivere gli Esercizi Spirituali in Terra Santa significa essere disposti alla conversione del
cuore: è un dono da invocare fin da ora, un dono che chiede la disponibilità a lasciarsi spogliare di
noi stessi.
Nei luoghi in cui la comunità cristiana è nata, lo stile di fraternità dovrà connotare le nostre
giornate di esercizi. In questi luoghi in cui ebbe inizio una nuova liturgia della Chiesa, la preghiera
ritmerà il cammino personale e comunitario. Lo stile della nostra esperienza sarà essenziale così
come è essenziale il deserto che Gesù ha frequentato per stare da solo con Dio Padre. Ma il
deserto è anche il luogo in cui il tentatore avanza ingannevole… Per questo sarà importante vivere
gli Esercizi Spirituali creando legami forti tra di noi e con il desiderio di giungere a scelte importanti
per la propria vita ad imitazione dei nostri santi. Tra questi don Rua che quest’anno ricordiamo in
modo particolare: è lui che ha avviato la presenza salesiana nella terra di Gesù
Per questi motivi l’esperienza è aperta a coloro che desiderano fare una vera e propria
esperienza di Esercizi Spirituali rispondendo così al proprio desiderio di vedere Gesù: «in questi
spazi sacri, l'incontro con il divino può essere sperimentato in modo più intenso di quanto non
avvenga abitualmente nell'immensità del cosmo» (Giovanni Paolo II, Lettera sul Pellegrinaggio legato ai
luoghi della salvezza, 29 giugno 2000, n. 2).
Il miglior modo per prepararsi ad un pellegrinaggio rimane quello della preghiera, perché
attraverso questa esperienza ciascuno di noi possa alimentare la propria amicizia col Signore, che
è l’unica che può realmente colmare una vita.
L’Équipe Terra Santa 2010
a nome dei Salesiani e Salesiane del Triveneto
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