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NORME DI PARTECIPAZIONE 1. I Corsi di Esercizi Spirituali sono aperti a tutti i presbiteri diocesani, ai diaconi e ai vescovi. 2. I partecipanti si impegnano a seguire il Corso interamente. 3. Tutti i partecipanti sono invitati ad arrivare alla Casa la sera della domenica e non oltre le ore 9 del lunedì. I Corsi terminano con il pranzo del venerdì. 4. L’osservanza del silenzio durante gli Esercizi è ritenuta necessaria. 5. Nelle giornate degli Esercizi spirituali sono previsti tempi abbondanti per la preghiera e la riflessione personale. 6. La prenotazione è per tutti obbligatoria e va inviata esclusivamente all’Istituto Gesù Sacerdote Cell.: 347 6785212 (don Emilio) Tel.: 06/7842455; Fax: 06/786941 Mail: [email protected] 7. La retta sarà versata al termine del Corso secondo la quota richiesta dalla Casa dove si svolgono gli Esercizi. CORSI ESERCIZI SPIRITUALI PER SACERDOTI (ANNO 2016) 1 3-8 LUGLIO CAMALDOLI (AR) “Oasi Divin Maestro” - tel. 0575 556016 CORSI DI ESERCIZI SPIRITUALI PER IL CLERO ANNO 2016 Giubileo della Misericordia don VINCENZO LOPASSO Biblista, Professore di Sacra Scrittura a Gerusalemme e a Catanzaro Predicatore 2 21-26 AGOSTO CAMALDOLI (AR) “Oasi Divin Maestro” - tel. 0575 556016 don ANTONIO RIZZOLO ssp Direttore di Credere, Jesus,Vice-Direttore di Famiglia Cristiana Predicatore 3 18-23 SETTEMBRE COSTABISSARA (VI) “Villa San Carlo” - tel. 0444 971031 Mons EZIO FALAVEGNA Parroco, Prof. di Pastorale Facoltà Teol. Triveneto e Segretario Commissione Presbiterale CEI Predicatore L’associazione “Ancillae Domini”, formata da donne consacrate, è impegnata nella preghiera e nel servizio per la santificazione dei sacerdoti. Hanno programmato due Corsi di Esercizi Spirituali nel 2016: 11-15/07 a Vicenza “Casa Mater Amabilis; 1216/09 a Donigala Zenugheddu (OR). Per informazioni rivolgersi all’assistente spirituale don Furio Gauss (tel. 040/371218) o alla responsabile Amalia Usai (tel. 0782/646739). Le “Ancillae Domini” sono donne non sposate, o vedove che abbiano già assolto il loro compito educativo materno. La loro è una vocazione forte ma delicata. Devono esserci, ma apparire in primo piano il meno possibile, come la Madonna durante la vita pubblica di Gesù.Aiutano il sacerdote nelle necessità della sua persona e del suo ministero. Devono avere l’intuizione, la dedizione e la discrezione di una mamma. Pregano assiduamente e, spontaneamente, offrono la propria vita per le nuove vocazioni, per la perseveranza di quelle già riconosciute e per dare suffragio ai sacerdoti defunti. 4 6-11 NOVEMBRE ARICCIA (Roma) “Casa Divin Maestro” - tel. 06 934861 Mons ARTURO AIELLO Vescovo di Teano e Animatore Esercizi Predicatore 5 13-18 NOVEMBRE ARICCIA (Roma) “Casa Divin Maestro” - tel. 06 934861 Mons LORENZO CHIARINELLI Vescovo emerito di Viterbo e Animatore di Corsi di Esercizi Spirituali Predicatore Circonvallazione Appia 162 - 00179 Roma tel. 06.78.42.455 - fax 06.78.69.41 [email protected] - www.gesusacerdote.org ISTITUTO GESÙ SACERDOTE Siamo presbiteri incardinati in una Diocesi che, in un giorno particolare della loro esistenza di battezzati, hanno scoperto la grazia di una speciale consacrazione (Professiamo i Consigli Evangelici) all’interno della grande Famiglia Paolina (FP) fondata dal Beato Giacomo Alberione (1884-1971): prete della diocesi di Alba, chiamato dallo Spirito a dare al mondo il Vangelo con gli strumenti più moderni della comunicazione. Comprendere, amare, predicare e condividere la Parola di Dio con lo spirito apostolico di San Paolo è l’impegno fondamentale del nostro ministero pastorale. La consacrazione nel mondo tramite la professione dei consigli evangelici risponde ad una volontà esplicita di Don Alberione che voleva per la diffusione del Vangelo una famiglia di consacrati a tempo pieno. All’interno della grande FP noi portiamo il contributo di un modo di vivere il carisma con la nota caratteristica della secolarità. Per noi presbiteri diocesani consacrati la secolarità si concretizza nella dedicazione alla chiesa particolare: nello svolgere il nostro ministero diocesano portiamo con umiltà e coraggio la testimonianza di una fraternità presbiterale evangelica e uno stile apostolico plasmato alla scuola di san Paolo (farsi tutto a tutti, universalità, carità pastorale), secondo anche lo stimolante magistero vissuto e inculcato da Papa Francesco (Evangelii Gaudium). Come presbiteri consacrati aggregati alla SSP condividiamo con la Famiglia Paolina la dimensione fondamentale del nostro ministero apostolico che è quello di «vivere e dare al mondo Gesù Via, Verità e Vita» come lo diede l’Apostolo Paolo. Consiste soprattutto in questa comunione vitale e profonda con il Signore, il “di più” desiderato e proposto dal Beato don Alberione per i preti diocesani: perché rende liberi e liberanti, dona la pace duratura e la fecondità apostolica. “Tanti sacerdoti diocesani sentono vivo il bisogno di una spiritualità più profonda, di una vita più impegnata nella perfezione, abbracciando i consigli evangelici. E cercano questo, pur restando al loro posto di ministero in Diocesi, per conseguire una attività apostolica più feconda, professando i Consigli evangelici e valorizzando la spiritualità paolina...”. «Vogliamo incoraggiare il folto gruppo di sacerdoti che, consacrati a Cristo nel sacerdozio ministeriale e desiderando di unirsi a Lui con ulteriore vincolo di donazione, abbracciano la professione dei consigli evangelici valorizzando il carisma di Istituti secolari… Ammiriamo in loro, ancora una volta, l’azione dello Spirito, instancabile nel suscitare l’ansia di sempre maggiore perfezione» (Beato Paolo VI). Il nostro ministero, vissuto con lo stile di Paolo di Tarso, ha al contempo un respiro locale e universale. Siamo stati ordinati presbiteri in una diocesi per il bene della Chiesa tutta. Per questo ci dedichiamo ad una Diocesi particolare senza dimenticare l’orizzonte ampio della missione cristiana. L’Apostolo delle genti è il nostro modello sia per la comunione profonda con Cristo, sia nella cura pastorale e quotidiana delle persone che ci sono affidate e sia nell’annuncio del Vangelo ai lontani, tenendo presente anche lo stile pastorale di Papa Francesco, soprattutto durante questo ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA. Don BERNARDO ANTONINI, sacerdote della diocesi di Verona (sta per concludersi l'Iter per la Beatificazione), missionario in Russia e nel Kazakistan, nel 1991, dovendo fare la professione perpetua dei Consigli Evangeli nell'Istituto Gesù Sacerdote, aggregato alla Società San Paolo, annotava quali erano le motivazioni che lo inducevano ad entrare nell’istituto fondato da don Alberione. Ragioni della professione perpetua dei Consigli Evangelici nell'IGS: 1 Per il valore intrinseco dei voti semplici di obbedienza, di castità perpetua e di povertà: * a lode della SS. Trinità; * per una consacrazione più intima col Dio Vivente, Padre. Figlio e Spirito Santo; * come dono-impegno personale di totale sequela di N. S. Gesù Cristo; * per una maggiore santificazione mia e del mio prossimo: * per tendere alla perfetta “carità pastorale” in cui si attua la santificazione del presbitero (cfr. Presbyterorum Ordinis, 1214): * per una maggiore efficacia nel ministero pastorale; per un legame più profondo di obbedienza soprannaturale e di collaborazione filiale col mio Vescovo. 2 Per una ricchezza spirituale che mi viene in vita e dopo morte con l’appartenenza alla Famiglia Paolina (sarò ricordato e suffragato in tutto il mondo dai membri dei dieci rami della fondazione di don Giacomo Alberione): Famiglia già presente nella Gerusalemme celeste e nella Chiesa pellegrina con apostoli sparsi per tutta la terra. 3 * * * Per la grandezza specifica del carisma Paolino; centralità cristologica; dimensione pnematologico-eccclesiale della spiritualità; universalità/mondialità del “cuore” di S. Paolo. 4 Per l’attualità e l’urgenza dell’apostolato paolino nel mondo d’oggi: * tutto Gesù Cristo * a tutti gli uomini * con tutti i mezzi, particolarmente con i mezzi della comunicazione sociale (= “i nuovi pulpiti” come li chiamava don Alberione). Proposito - impegno: nella mia vita chiedo a tutti il dono della preghiera e mi sforzerò di vivere, di testimoniare e di predicare le beatitudini (Mt 5,1-12) nel loro significato cristologico, ecclesiale, antropologico ed escatologico.