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Dalla pecora al maglione: protagonista la lana

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Dalla pecora al maglione: protagonista la lana
ARTIGn13nov07
31-10-2007
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Anno LVIII - N. 13 - Novembre 2007
TAB. B - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - contiene I.R. e I.P.
Rivista mensile dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento - Confartigianato
Dalla pecora al maglione:
protagonista la lana
> La Conciliazione:
un’opportunità per le aziende
> Strade dell’Artigianato:
una partenza di successo
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sommario
Anno LVIII - N. 13 - Novembre 2007
TAB. B - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - contiene I.R. e I.P.
Rivista mensile dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento - Confartigianato
RIVISTA MENSILE
DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
E PICCOLE IMPRESE
DELLA PROVINCIA DI TRENTO
ADERENTE A
CONFARTIGIANATO
Dalla pecora al maglione:
protagonista la lana
> La Conciliazione:
un’opportunità per le aziende
> Strade dell’Artigianato:
una partenza di successo
Un momento della manifestazione “Sul fil... di lana”
che si è tenuta al Castello del Buonconsiglio
[foto Claudio Libera]
ANNO LVIII - N. 13 NOVEMBRE 2007
Editoriale
Protocollo sulle pensioni
La Confartigianato non firma
Direttore responsabile: Gianni Benedetti
Società
INVESTIMENTI
Comitato di redazione: Gianni Benedetti,
Giuseppe Bertolini, Elisa Cataldo,
Andrea Corona, Annalisa Gerola,
Giorgio Pisetta, Guido Radoani
3
4
Trafileria Punteria Ghezzi
“L’unione fa la forza”
Associazione
AREA LEGALE
6
“Riappacifichiamoci” con
la Conciliazione
Fotocomposizione e stampa:
Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana
Annalisa Gerola
AMBIENTE ED ENERGIA
Autorizzazione del Tribunale di Trento
n. 20 del 19.7.1949
8
Emas - Iso 14001
Opportunità per le aziende
Andrea Ferrari
Iscrizione all’ex Registro Nazionale
della Stampa/ROC n. 5534
ASSICURAZIONI
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In aumento l’interesse
per le polizze sanitarie
Tiratura: 14.250 copie
Walter Tamanini
Chiusura in redazione: 31 ottobre 2007
NEWS
12
Informazioni
in pillole
Direzione, redazione,
amministrazione e pubblicità:
Associazione Artigiani e Piccole Imprese
della Provincia di Trento
Via Brennero, 182 - 38100 Trento
tel. 0461.803800 - fax 0461.824315
AREA STUDI
La Finanziaria provinciale ’08
La manovra sulle entrate
14
TERZIARIO DI SVILUPPO
16
I diversi modi
di essere Open Source
Sito internet:
www.artigiani.tn.it
(la rivista è in rete dal 1° giorno di ogni mese)
Guido Brugnara
L’ANGOLO DEL LIBRO
26
«Io ho letto…»
I libri che vi consigliamo!
Posta elettronica:
[email protected]
TEMPO LIBERO
stampato su carta ecologica Gardamatt Art
prodotta dalle Cartiere del Garda
con sistema FSC - Credit Material SA-COC-1534
Le proposte
dal Gruppo Culturale
27
Enti autonomi
COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA
CEii TRENTINO
SAPI
CATEGORIE
VALLI
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29
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Rubriche
CURIOSANDO
AVVISI
SCADENZARIO
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HO CONTRIBUTI SUFFICIENTI
PER ANDARE IN PENSIONE?
QUANDO DEVO PRESENTARE
LA DOMANDA?
QUALE SARÀ L’IMPORTO CHE MI SPETTA?
SONO GIÀ PENSIONATO.
COSA SUCCEDE SE CONTINUO
A LAVORARE?
È VERO CHE POSSO AVERE UNO SCONTO
SUI CONTRIBUTI INPS?
È difficile trovare chi non ha mai avuto a che fare
con uno di questi interrogativi.
L’INAPA è il patronato che per legge assiste
gratuitamente tutti i cittadini
e in particolare gli artigiani nella compilazione
della modulistica e nello svolgimento
delle pratiche che vengono
presentate presso
gli enti previdenziali.
L’INAPA fornisce assistenza per:
> Sistemazione delle posizioni assicurative: contributi mancanti, dati anagrafici errati, riscatti, ricongiunzioni, accredito del servizio militare
> Pensioni INPS (invalidità, vecchiaia, anzianità, reversibilità,
assegno sociale)
> Pensioni INPDAP, ENPALS,ENASARCO e previdenza regionale
>Invalidità civile, assegno di accompagnamento
> Ricostituzioni e supplementi delle pensioni
> Infortuni sul lavoro e malattie professionali
> Indennità di maternità delle lavoratrici autonome
> Trattamenti di famiglia
> Versamenti volontari
Qualora dovesse necessitare, il Patronato INAPA, mette
a disposizione la consulenza di medici e avvocati.
NON ESITATE A CONTATTARE IL PATRONATO INAPA
SEDE CENTRALE E SEDI PERIFERICHE.
TROVERETE PERSONALE QUALIFICATO CHE CON
SUPPORTI INFORMATICI ALL’AVANGUARDIA È IN
GRADO DI SODDISFARE OGNI VOSTRA ESIGENZA.
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editoriale
Protocollo sulle pensioni
La Confartigianato non firma
L
a Confederazione nazionale dell’artigianato, a cui aderisce la nostra
Associazione, ha deciso di non firmare l’accordo nazionale che il Governo
ha realizzato con la Confindustria e con le organizzazioni sindacali in materia
pensionistica.
Le motivazioni sono di metodo e di sostanza.
Di metodo innanzitutto, perché spesso (come in questo caso) è più importante
della sostanza.
Il Governo infatti prima si mette d’accordo con i sindacati e con la Confindustria
su tutte le tematiche più significative che riguardano anche il lavoro autonomo
e poi ci chiede di firmare, trattandoci da pezzenti senza dignità.
È il vecchio sistema fordista, del tavolo a tre gambe, superato dalla storia e
dall’evoluzione dell’economia, che pretende di non considerare come soggetti di
pari dignità i milioni, milioni, milioni di lavoratori autonomi e di piccole imprese
che stanno tenendo in piedi questo Paese, senza bisogno dell’assistenzialismo
che viene erogato alle grandi imprese e senza bisogno delle rottamazioni che
rallegrano il cuore di Montezemolo e gli permettono di girare l’Italia a dire cose
diverse da quelle che fa.
Le stesse organizzazioni sindacali rappresentano sempre meno il lavoro
dipendente; il recente referendum in materia pensionistica ha fatto registrare
un’adesione del 15% dei lavoratori dipendenti. L’85% non ha votato. I media,
sempre teneri con i sindacati, hanno steso un pietoso velo su questo dato
inconfutabile!
Di sostanza anche, in quanto l’accordo discrimina pesantemente il lavoro
autonomo rispetto al lavoro dipendente, non solo per l’età pensionabile, per le
pensioni di anzianità e per le finestre di pensionamento, ma anche su aspetti
che sono francamente odiosi.
Ci riferiamo ai lavori cosiddetti usuranti, per i quali è previsto un benefit
pensionistico importante.
Su questo tema il Governo ha deciso, e la Confindustria con i sindacati hanno
firmato, che si applica solo al lavoro dipendente. Per cui la situazione sarà che
nella stessa azienda “usurante”, dove l’artigiano ed un suo dipendente svolgono
lo stesso lavoro, questo lavoro usurerà solo il dipendente e non l’artigiano, che
lavora mediamente di più e con maggiori preoccupazioni.
È una provocazione vergognosa del Ministro del Lavoro Damiano, che non è
affatto il ministro dell’Italia che lavora, ma il ministro fazioso ed ideologico di
una parte.
Ma come mai questo odio e questa discriminazione verso chi lavora con
sacrificio, indebitandosi, rischiando quotidianamente per sé e per la propria
famiglia e contribuisce enormemente all’economia del nostro Paese?
Perché non siamo inquadrabili politicamente con le vecchie etichette del
passato, perché siamo gente libera che dice cosa pensa, che non usa perifrasi,
abituata alla concretezza coniugata con importanti valori di fondo. Perché diamo
fastidio al vecchio apparato di potere, basato sulla grande industria e sui
sindacati, che vuol far finta che nulla in questo Paese sia cambiato e che sta
portando l’Italia alla rovina.
Ed allora bisogna battersi con maggior vigore, con rinnovato spirito sindacale e
chiedere conto ai politici dei vari schieramenti che vengono e che verranno a
chiederci voti di qual è il loro impegno reale, basato sui fatti e non su vacue
promesse, nei confronti di questo grande pianeta dell’artigianato e della piccola
impresa. I
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investimenti
Trafileria Punteria Ghezzi
“L’unione fa la forza”
Sono le imprese artigiane che danno lavoro ai disoccupati delle industrie. È successo anche in Val di
Non, dove la Trafileria Punteria Ghezzi, nata sessant’anni fa in uno scantinato, ha acquistato i
15.000 metri quadrati della Lange e, in un solo mese, ha dato avvio alla produzione.
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l’Artigianato
er un’industria che chiude c’è una
piccola impresa artigiana che
amplia i suoi spazi, aumenta la produzione, dà prospettive di lavoro
agli operai.
Sembra una fantasia e, invece, è
sempre più spesso una realtà: ad
assorbire i lavoratori rimasti senza
impiego, a seguito della chiusura di
grandi aziende, subentrano le piccole imprese.
Il caso più recente è quello della
Lange di Mollaro. L’annuncio della
chiusura dell’azienda ha scatenato
il panico occupazione, finché non
s’è fatta avanti una ditta artigiana,
la Trafileria Punteria Ghezzi di
Tuenno, certamente non un gigante industriale, ma una piccola realtà
solida, radicata sul territorio, cresciuta a piccoli passi e determinata
ad andare avanti, a cavalcare con
coraggio il mercato globale.
Partiti dallo scantinato sotto casa, i
Ghezzi sono cresciuti in sessant’anni aumentando la produzione ed
ampliando la gamma dei prodotti
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offerti. Tanti piccoli passi, valutando di volta in volta le possibilità e
le opportunità del mercato, parlandone attorno ad un tavolo con
tutti i componenti della famiglia.
«Perché la famiglia è importante
– ci dicono Lina ed Ezio Ghezzi,
i titolari. – Nell’impresa sono
impiegati anche i figli, Mauro,
nell’ambito commerciale, Matteo
nella gestione della produzione e
Marianna in amministrazione.
Alla fine di ogni giornata ci si
ritrova per tirare le somme. Ed
ancor più quando si devono
prendere decisioni importanti,
come è stata quella della Lange,
se ne parla e si decide assieme».
L’unione fa la forza. Un detto che,
varcate le porte della Trafileria Punteria Ghezzi, diventa realtà. Si respira nell’aria l’unità, la capacità di
andare oltre i personalismi per l’interesse dell’azienda. Una capacità
tramandata sicuramente dagli avi,
come l’imprenditorialità e l’intelligenza di analizzare e precorrere il
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investimenti
mercato, doti oggi indispensabili
per sopravvivere in un’economia
globalizzata.
La storia dell’azienda artigiana
Ghezzi affonda le proprie radici
negli anni a cavallo tra le due guerre mondiali, quando il fondatore,
Rodolfo Ghezzi, portò per la prima
volta in Val di Non una pionieristica macchina per battere il grano.
Nel 1948 si diede avvio all’attività
legata alla produzione di chiodi, in
una dimensione tuttavia ancora
non propriamente industriale, legata all’ambiente e alla mentalità
viva allora in Val di Non. L’intuizione tuttavia si era rivelata felice,
tanto da inaugurare un processo
virtuoso di continuo sviluppo per
la ditta Ghezzi.
Nel 1963 Mario Ghezzi e Silvio
Mendini, data la notevole richiesta
proveniente dai produttori di casse
per la frutta, diedero vita ad una
specifica linea per la realizzazione
di chiodi e filo di ferro.
Gli anni ’60 vennero segnati da una
forte espansione, legata al contestuale aumento della produzione
frutticola.
Il trend di sviluppo positivo proseguì negli ’70 e ’80, con la diversificazione dei tipi di chiodi prodotti,
sia nei materiali sia nelle dimensioni: chiodi per carpentieri e per
macchina, chiodi elicoidali e a
taglio sbieco, chiodi ringed ad aderenza migliorata per la produzione
di pallets.
Ed è proprio negli anni ’80, precisamente nel 1984, che c’è un primo
punto di svolta nella storia della
Trafileria Punteria Ghezzi: lo storico
stabilimento, sito tra Tuenno e Terres, viene trasferito nella zona artigianale di Tuenno su una superficie
di 2.000 metri quadrati.
Nuovi macchinari ad elevata efficienza andarono a sostituire i vecchi impianti, consentendo così un
notevole miglioramento sia in termini di produttività che di qualità.
La svolta permise anche l’impianto di due linee distinte di produzione, che caratterizzano anche
l’attività odierna, ovvero la trafileria e la punteria.
L’ingresso del figlio del fondatore,
Ezio Ghezzi e, nel 1984, di sua
moglie Lina Leita determinò il passaggio dell’azienda a società in nome collettivo.
Una compagine che negli anni ’90
si è allargata ulteriormente con l’ingresso dei figli Matteo, Mauro e
Marianna, i quali oggi ricoprono
un ruolo fondamentale nella gestione e nello sviluppo dell’azienda
nata tre generazioni prima.
Sempre negli anni ’90, si decise per
l’ampliamento dello stabile che arrivò ad occupare, complessivamente, una superficie di 3.700 metri
quadrati.
L’aumento delle richieste impose
successivamente un nuovo ampliamento della struttura pari a 2.000
metri quadrati.
«Il mercato dei chiodi – ci dice
Ezio – è in continua crescita. Oggi
esportiamo in tutto il mondo e
questo è indubbiamente motivo
di soddisfazione».
Ogni cambiamento è una sfida che
la famiglia Ghezzi ha saputo cogliere con intelligenza, garantendo, nel
corso degli anni, qualità del prodotto e capacità di rispondere alle esigenze della clientela.
«Lavoriamo la migliore vergella e
garantiamo un costante aggiornamento tecnologico. La nostra produzione è da sempre automatizzata e questo è un altro nostro
piccolo vanto, l’essere stati lungimiranti«.
La certificazione del sistema di
qualità aziendale UNI EN ISO
9001 ED. 2000 attesta gli altissimi
standard qualitativi dei prodotti e
riconosce all’azienda la piena validità di un sistema operativo finalizzato alla realizzazione di prodotti di alto livello qualitativo,
garantito da controlli rigorosi,
selezione dei materiali, una continua ricerca volta al miglioramento
dei prodotti.
«Ci siamo ingranditi, ma la
nostra mentalità rimarrà sempre
artigiana. Siamo nella convinzione che le cose vanno sempre fatte
al meglio, che bisogna garantire
precisione e qualità, che è importante confrontarsi sempre, perché
il mercato è mutevole e capriccioso, che le sfide non devono spaventare, ma qualunque cambiamento va soppesato con estrema
attenzione».
La determinazione della famiglia
Ghezzi la si può cogliere anche
dalla vicenda Lange, un complesso
che si estende su una superficie di
15.000 metri quadrati. Acquistata il
31 luglio 2007, è stata attrezzata nel
mese di agosto con i macchinari per
una linea di chiodi per chiodatrici,
e il primo settembre, dopo l’inaugurazione, si è dato subito avvio alla
produzione.
«Per ora sono 40 le persone impiegate in totale nell’azienda, tra
l’ambito amministrativo e la produzione vera e propria. Per il futuro tutti assieme valuteremo». I
(A.G.)
Nella foto a pagina 4 in alto:
Il taglio del nastro nel nuovo stabilimento
ex Lange
Nella foto a pagina 4 in basso:
Il fondatore della Trafileria Punteria Ghezzi
Nella foto in alto:
Gli attuali titolari
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area legale
di Annalisa Gerola
“Riappacifichiamoci” con
la Conciliazione
Il conciliatore, soggetto neutrale, indipendente ed imparziale, aiuta le parti a trovare un accordo
senza andare in giudizio. I costi, comunque irrisori, sono stati azzerati dalla Camera di Commercio di
Trento fino al 31 dicembre 2008. I tempi vanno da un minimo di 20 ad un massimo di 30 giorni.
L
a conciliazione è competenza delle Camere
di Commercio ed è uno
strumento per risolvere
in modo veloce e poco
dispendioso eventuali
controversie sorte tra aziende o tra aziende e
privati consumatori.
In Trentino la conciliazione è una delle materie oggetto di delega,
da parte della Provincia autonoma
di Trento, nell’ambito dell’accordo
di programma sottoscritto il 21
luglio 2006.
La conciliazione non vuole sostituirsi ad altri strumenti, già esistenti per dirimere le controversie, ma
cerca la collaborazione delle professionalità presenti sul territorio per
offrire un’alternativa nella soluzione delle controversie.
A tal fine la Camera di Commercio
ha sottoscritto accordi con le principali categorie economiche presenti sul territorio, oltre che con l’Ordine degli Avvocati, l’Ordine dei
Dottori Commercialisti e del Collegio dei Ragionieri e Periti Commerciali e con Trenta S.p.A.
Per capire un po’ meglio come
funziona e perché è ritenuto uno
strumento vantaggioso per le aziende, abbiamo intervistato Luca
Trentinaglia [nella foto], direttore
Ufficio Affari Generali della Camera di Commercio di Trento.
In cosa consiste la conciliazione?
La conciliazione è un’opportunità,
uno strumento di risoluzione alternativa delle controversie che possono insorgere tra imprese o tra im-
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l’Artigianato
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prese e privati, intesi come consumatori.
Perché si è sentita la necessità di attivare un simile servizio?
È una strategia che il
sistema camerale sta attuando da diversi anni
per tentare di offrire delle
soluzioni alternative o
complementari rispetto
alla giustizia ordinaria. L’esperienza
internazionale della conciliazione,
soprattutto nei paesi anglosassoni,
ha dato risultati buoni e incoraggianti. Anche in Italia si è cercato di
diffondere questo strumento soprattutto a livello di cultura (da noi,
infatti, è ancora piuttosto radicata le
mentalità del contenzioso, più che
della mediazione), anche se sono
sempre più frequenti i riferimenti
sul piano normativo.
La Camera di Commercio di Trento
si sta impegnando proprio per la
diffusione della cultura conciliativa, valorizzando le qualificate collaborazioni già attivate, e per favorire
la conoscenza dei vantaggi offerti
dalla conciliazione.
In quali ambiti si applica?
Potenzialmente si applica in settori
dove ci sono rapporti fra imprese o
fra imprese e consumatori.
Importante che ci sia la volontà
congiunta di entrambe le parti.
La conciliazione è, infatti, volontaria tranne in alcuni casi. Per esempio nell’ambito della telefonia o
della subfornitura è previsto un
tentativo preventivo ed obbligatorio prima di adire a vie legali.
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area legale
La posizione
dell’Associazione
turite dalla negoziazione diventerà
anche per noi una priorità.
Ma che ne pensa l’Associazione di questa novità? Ne abbiamo parlato con
Nicola Berardi [nella foto], responsabile
dell’Area Legale dell’Associazione.
Essendoci anche la possibilità
della delega a transigere, l’Associazione si renderà disponibile a
sostituirsi ad un’azienda in sede
di conciliazione, qualora l’azienda
ne faccia richiesta?
Ormai è da anni che l’Ufficio Legale è
chiamato spesso a svolgere questo
ruolo per conto degli associati e,
quindi, è una richiesta che non ci
trova assolutamente impreparati!
Tra l’altro sottolineo il fatto che è un
servizio che non comporta oneri aggiuntivi essendo sufficiente la regolare
iscrizione all’Associazione.
Qual è la posizione dell’Associazione rispetto a questa nuova procedura?
L’Associazione crede molto nello
strumento della conciliazione, tant’è
vero che, oltre a collaborare con la
CCIAA nella divulgazione e nella
conoscenza tra le imprese di questo
sistema alternativo di risoluzione
delle controversie, ha sottoscritto nel
novembre dello scorso
anno, insieme alle altre
associazioni imprenditoriali, un protocollo d’intesa
dedicato alla promozione
della conciliazione.
Nel nostro lavoro quotidiano di consulenza ed assistenza legale agli associati
ci capita spesso di affrontare problematiche legate
al contenzioso delle aziende ed uno
degli aspetti critici lo si affronta nel
momento in cui bisogna iniziare la
procedura per arrivare in Tribunale.
Gli imprenditori, non a torto, lamentano sempre il problema dei costi e dei
tempi per ottenere giustizia e, spesso,
l’offerta di uno strumento di conciliazione che riduce notevolmente i tempi ed
azzera o quasi i costi viene preferito.
Per la verità non mancano casi in cui
resiste quella “mentalità da contenzioso”, che è un po’ tipica in chi
rivendica le proprie ragioni, ed allora
la diffusione della “cultura conciliativa” ed i vantaggi delle soluzioni scaChi è il conciliatore?
È un professionista, iscritto ad un
apposito albo, esperto in tecniche
di mediazione.
Nel 1999 la nostra Camera di Commercio ha organizzato i primi corsi
al riguardo. È stato stilato un Albo a
cui si può accedere se si sceglie,
come via risolutiva di un contenzioso, la conciliazione. Voglio ricordare
che il conciliatore deve essere al di
sopra delle parti, neutrale e terzo
rispetto alle parti e alla controversia.
Nella vostra attività, dunque, gestite direttamente
il contenzioso delle imprese associate. Come può
aiutarvi, perciò, e quale
ruolo potrebbe avere il
servizio di conciliazione
svolto dalla CCIAA?
Non dobbiamo dimenticarci
che, nel nostro lavoro, tuteliamo gli interessi degli associati e
quindi siamo ovviamente “schierati”
per una delle due parti protagoniste
del contenzioso. Non di rado però,
avendo un alto numero di imprese
iscritte alla nostra Associazione,
siamo chiamati a svolgere un ruolo di
mediazione in un contenzioso sorto
tra due associate: ecco, in questo
caso, il ruolo di terzietà nella mediazione diventa fondamentale e l’ausilio del conciliatore della Camera di
Commercio, imparziale, indipendente ed esperto in tecniche di mediazione, può essere una soluzione preferita dalle parti stesse.
Il ruolo della Camera di Commercio
è principalmente quello di “garante”
della procedura, di informazione, di
assistenza e di scelta, sentite le parti,
del conciliatore più idoneo al tipo di
controversia in atto.
Come funziona la conciliazione?
Inizia con la presentazione di una
domanda fatta da una delle due
parti o da entrambi. Può essere
volontaria o obbligata da clausole
presenti in statuti o contratti.
Successivamente la segreteria del
Servizio di conciliazione informa
per iscritto la controparte e l’invita
a rispondere entro 15 giorni.
Se la controparte accetta viene scelto il conciliatore e indicato il luogo
e il giorno dell’incontro.
Presenti all’incontro, oltre al conciliatore, i diretti interessati o, se impossibilitati, altri che li rappresentino. In
questo caso i sostituti dovranno presentare un mandato a transigere firmato dall’assente. Le parti sono inoltre libere di farsi assistere da difensori,
da rappresentanti delle associazioni
di categoria e dei consumatori o da
altre persone di fiducia.
Tutto si risolve in massimo due
incontri, perché chi accetta questa
formula è già predisposto ad una
risoluzione veloce del contendere.
Su tutto quello che viene detto si dà
garanzia di riservatezza assoluta. Altra
caratteristica della conciliazione. Va
da sé che se una delle due parti rifiuta
la conciliazione viene stilato un verbale di fallita conciliazione per mancata accettazione di una delle parti.
Quali sono i costi?
C’è il diritto di segreteria fisso di 30
euro, non dovuto quando le parti
depositano congiuntamente la domanda di conciliazione, quando una
delle parti è un consumatore o quando il tentativo di conciliazione è
obbligatorio per legge.
Vi sono poi le spese di conciliazione vere e proprie, commisurate
all’ammontare del valore presunto
della controversia, che deve essere
specificato, assieme alla descrizione dei fatti, al momento della presentazione dell’istanza.
I costi sono comunque contenuti. Per
esempio, per una controversia fino a
1000 euro ciascuna delle due parti
deve affrontare una spesa di 40 euro.
Fino a 5000 euro, i costi salgono a
100 euro. Cifre davvero contenute.
Peraltro è importante ricordare che
la Camera di Commercio di Trento,
per promuovere l’istituto della conciliazione, ha deciso di offrire all’utenza, a titolo promozionale e in
via eccezionale, l’accesso gratuito al
Servizio di conciliazione fino al 31
dicembre 2008. In effetti, quindi,
anche dal punto di vista dei costi, la
conciliazione conviene. I
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ambiente ed energia
di Andrea Ferrari
Emas - Iso 14001
Opportunità per le aziende
Le aziende interessate ad ottenere la certificazione Emas o Iso 14001 dovranno presentare
la propria candidatura entro e non oltre il 30 novembre. Opportunità per le aziende, soprattutto a
livello di immagine nel contesto economico-sociale.
l 5 ottobre scorso è stato firmato un protocollo di intesa tra
l’Associazione e la Provincia
autonoma di Trento per la promozione e la diffusione di sistemi di
gestione ambientale.
La firma del protocollo costituisce
l’ultimo atto di tutta una serie di
incontri e confronti avvenuti tra
l’Associazione e la Provincia, che
già dal 2004 sta portando avanti un
progetto per incentivare l’adozione
da parte degli enti pubblici di questi sistemi di certificazione.
I
Che cosa è la Certificazione
Iso 14001?
La sigla Iso 14001 identifica uno
standard internazionale relativo
alla gestione ambientale delle organizzazioni. Lo standard Iso 14001 è
uno standard certificabile, ovvero è
possibile ottenere, da un organismo
di certificazione accreditato che
operi entro determinate regole,
attestazioni di conformità ai requisiti in essa contenuti.
Certificarsi secondo la Iso 14001
non è obbligatorio, ma è frutto
della scelta volontaria dell’azienda/organizzazione che decide di
stabilire/attuare/mantenere attivo/migliorare un proprio sistema
di gestione ambientale. La certificazione Iso 14001 non attesta una
particolare prestazione ambientale,
né tantomeno ne dimostra un
impatto particolarmente basso;
dimostra piuttosto che l’organizzazione certificata ha un sistema di
gestione adeguato a tenere sotto
controllo gli impatti ambientali
delle proprie attività, e ne ricerchi
sistematicamente il miglioramento
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l’Artigianato
in modo coerente, efficace e sostenibile.
Che cosa è la Certificazione Emas?
La certificazione Emas (Eco-Management and Audit Scheme) è uno
strumento volontario creato dalla
Comunità Europea al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni (aziende, enti pubblici,
ecc.) per valutare e migliorare le
proprie prestazioni ambientali e
fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni sulla propria gestione ambientale.
Il sistema di gestione ambientale
richiesto dallo standard Emas è
basato sulla norma Iso 14001, di cui
sono richiamati tutti i requisiti,
mentre il dialogo aperto con il pubblico viene perseguito prescrivendo
che le organizzazioni pubblichino e
tengano aggiornata una Dichiarazione Ambientale in cui sono riportati informazioni e dati salienti dell’organizzazione in merito ai suoi
aspetti e impatti ambientali.
Cosa prevede il protocollo d’intesa?
Il protocollo di intesa Associazione-Provincia si pone l’obiettivo di
portare a certificazione Emas/Iso
14001 cinque realtà artigiane rappresentanti categorie incidenti sul
territorio provinciale dal punto di
vista sia numerico che ambientale.
Attraverso le imprese “pilota” verranno tracciate le linee guida che
possano essere da riferimento per
altre imprese artigiane che vogliano
conseguire lo stesso risultato. Nel
medesimo contesto, verrà attivato
un Tavolo Tecnico composto da
rappresentanti delle imprese sele-
ANNO LVIII I N. 13 I NOVEMBRE 2007
zionate, da rappresentanti dell’Associazione e da rappresentanti della
Provincia, con l’obiettivo di produrre proposte di semplificazione
amministrativa e/o normativa che
agevolino le aziende certificate o
registrate ambientalmente.
Le categorie individuate sono indicativamente:
• Edili
• Legno
• Carrozzerie
• Prodotti plastici/chimici
• Gestione rifiuti
Altre categorie particolari, o singole
situazioni specifiche, saranno valutate nell’ambito della fase di selezione delle adesioni inviate.
Il costo della certificazione sarà a
carico dell’Associazione su finanziamento della Provincia.
Le aziende candidate dovranno
presentare una struttura organizzata (in questo senso potrebbe essere
utile, ma non vincolante, l’esistenza di una certificazione “modello
Iso 9001”) ed avere un reale interesse a certificarsi. Seppure totalmente finanziata, la certificazione
comporta infatti un investimento
importante in termini di tempo,
risorse umane ed un successivo
costo, a carico delle aziende, per le
fasi di manutenzione della certificazione. I
Le aziende interessate dovranno presentare la propria candidatura manifestando il proprio interesse entro e non
oltre il 30 novembre via mail o via fax.
e-mail: [email protected]
fax: 0461-42.78.26
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assicurazioni
di Walter Tamanini
In aumento l’interesse
per le polizze sanitarie
La situazione delle casse pubbliche è tale per cui in futuro una quota sempre maggiore della spesa
sanitaria graverà sulle spalle dei cittadini. Stipulare una polizza che copra gli imprevisti o le normali
spese mediche può essere una scelta oculata. Tre sono le polizze: grandi rischi, standard, complete.
U
10
l’Artigianato
no dei grandi mercati di sviluppo
per le assicurazioni, nel prossimo
futuro, sarà certamente quello delle
“polizze sanitarie”, il che suona già
meglio dell’espressione “polizze malattia” come comunemente vengono indicate.
Al di là dell’attuale dibattito-polemica sulla necessità di introdurre o
mantenere i ticket per i farmaci e le
prestazioni sanitarie, la realtà è che
la situazione delle casse pubbliche è
tale per cui in futuro una quota
sempre maggiore della spesa sanitaria graverà sulle spalle dei cittadini.
Non è però l’unico motivo. Altro
problema, infatti, è rappresentato
dai tempi di attesa sempre più spesso lunghi e, a volte, incompatibili
con il tipo di malattia.
Il rischio (concreto) di dover attendere a volte mesi costringe il cittadino a ricorrere a soluzioni alternative. Accertamenti diagnostici,
visite specialistiche ed interventi
“privati”, quindi a pagamento, sono sempre più spesso utilizzati per
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poter accorciare anche in modo
significativo i tempi di attesa.
Stipulare, quindi, una polizza che
copra gli imprevisti o le normali
spese mediche può essere una scelta oculata.
Certo, rispetto ad altri Paesi dove la
tutela privata della salute ha una tradizione già radicata, l’Italia è ancora
arretrata. Basti pensare che la percentuale di spesa sanitaria privata coperta da polizze assicurative specifiche è
per il Regno Unito dell’88%, per la
Germania del 55%, per la Francia del
41% e per l’Italia del 4%.
Si tratta, in ogni caso, di una percentuale che è presumibilmente
destinata ad aumentare in virtù
proprio della progressiva riduzione
delle finanze pubbliche e l’allungamento dei tempi di attesa.
Per questo le compagnie di assicurazione hanno aumentato l’offerta
e l’hanno migliorata, nel senso che
propongono prodotti che sono
sempre più favorevoli alle esigenze,
ed alle tasche, dei loro clienti.
Per essere sintetici possiamo dire
che in linea di massima esistono tre
grandi categorie di polizze.
Polizze grandi rischi. Coprono solo
i cosiddetti “grandi interventi” (per
esempio trapianti o interventi complessi di alta chirurgia). Una polizza
di questo tipo mette al riparo dai
possibili problemi economici che
una famiglia può incontrare a fronte di interventi particolarmente
complessi e costosi, tanto più costosi perché spesso è necessario eseguirli all’estero. Sono considerate
polizze economiche nel senso che
sono offerte ad un premio contenuto perché il rischio che l’assicurato
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assicurazioni
debba sostenere un “grande intervento” è statisticamente abbastanza
basso.
Polizze standard, quelle che coprono interventi chirurgici e ricoveri.
Polizze complete che, come dice la
parola, coprono ogni spesa comprese le visite specialistiche anche in
assenza di ricovero.
Al di là di questa schematizzazione
esistono notevoli differenze dettate
dalla varietà dell’offerta di ogni
compagnia. Fra le varie differenze
che si possono riscontrare quelle
più evidenti sono relative ai massimali.
Un’altra distinzione, infatti, delle
polizze sanitarie può essere effettuata proprio sulla base del tipo di massimale praticato, che può essere:
• per nucleo familiare e per anno
assicurativo;
• per persona e per anno assicurativo;
• per persona e per ogni evento.
Vediamo cosa significano queste
distinzioni ricorrendo a qualche
esempio.
Nel primo caso, se la somma assicurata è, supponiamo, di 100.000
euro, la medesima vale per tutto il
nucleo familiare e per un anno assicurativo. Poniamo il caso che nel
corso dell’anno un familiare sia sottoposto ad un intervento chirurgico del costo di 70.000 euro e nel
corso dello stesso periodo un altro
familiare deva subire un intervento
che costa 50.000 euro; 20.000 euro
non saranno rimborsati e rimarranno a carico della famiglia.
Nella seconda formula, ogni familiare ha a disposizione 100.000 euro
l’anno e, quindi, se un familiare si
sottopone a più interventi la polizza
li rimborserà sino ad un massimo di
100.000 euro e la somma eventualmente eccedente sarà a suo carico.
Infine nella terza combinazione,
che costituisce evidentemente la
forma di copertura più completa;
ogni familiare ha a suo carico solo
l’eventuale eccedenza di spesa
oltre i 100.000 euro per ogni singolo intervento.
In realtà c’è anche un’ulteriore
copertura ed è quella del massimale
illimitato, la quale non è molto utilizzata poiché i costi di una polizza
di questo tipo, soprattutto per per-
sone un po’ in là con gli anni, aumentano in maniera notevole.
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare le polizze sanitarie
possono rivelarsi interessanti anche
per chi non si rivolge esclusivamente a strutture private dove le spese
sono a carico del paziente. Infatti,
per esempio, un lavoratore autonomo, grazie ad una polizza privata
può incassare, nel caso di ricovero
in una struttura pubblica o privata
che sia, una diaria giornaliera che
gli consente di recuperare parte del
mancato guadagno nel periodo di
ricovero e/o convalescenza.
Esclusioni e decorrenza sono due
elementi fondamentali non solo
delle polizze sanitarie ma un po’
di tutte le polizze e riguardano
le malformazioni preesistenti, le
malattie mentali, le operazioni
estetiche.
Nel campo delle esclusioni, l’insorgere di malattie come l’alcolismo, la
tossicodipendenza o l’aids in genere determina la cessazione della
copertura assicurativa o come minimo la rinegoziazione della polizza,
ci sono, poi, restrizioni legate all’età
oltre la quale non è possibile assicurarsi (in genere si tratta di 75 anni),
le spese oculistiche sono escluse se
si tratta di interventi di correzione
della miopia o costi sostenuti per
l’acquisto di occhiali o lenti a contatto; le cure estetiche, come le cure
dentistiche, sono escluse, a meno
che non si rendano necessarie per
correggere dei danni conseguenti
ad un incidente.
Per questi ed altri motivi, prima di
sottoscrivere una polizza sanitaria
occorre rispondere alle domande
contenute in un questionario medico che mira ad appurare lo stato di
salute dell’assicurato. Non conviene
“fare i furbi” nascondendo od omettendo le informazioni che sono
richieste. Nel caso si dovesse verificare il sinistro, con ciò che ne consegue in termini di cure e operazioni,
la compagnia potrebbe legittimamente rifiutarsi di pagare se venisse
a conoscenza che al momento della
sottoscrizione del contratto l’assicurato aveva già manifestato i primi
sintomi della malattia.
Quanto sopra serve evidentemente a
scoraggiare chi si assicura sapendo di
essere già ammalato e lo fa al solo
scopo di garantirsi il pagamento di
spese che sa già con certezza di
dover sostenere e noi tutti sappiamo
che in ogni contratto assicurativo il
rischio deve essere solo potenziale.
Proprio per questo la decorrenza
della garanzia prevede un periodo
più o meno lungo di carenza, cioè
quel lasso di tempo (varia da 0 giorni per l’infortunio a 300 ed oltre
per la malattia) che intercorre fra la
firma ed il manifestarsi dei sintomi
dell’evento assicurabile, il quale
non sempre possiamo definirlo
come malattia nel senso classico
della parola.
Ci sono polizze, infatti, che coprono
anche le spese del parto, che malattia
non è, e per avere diritto al rimborso
l’assicurata non può trovarsi in stato
interessante prima di un certo periodo, normalmente 300 giorni, dalla
sottoscrizione della polizza.
Per quanto riguarda i costi, non è
possibile azzardare un premio standard per una polizza malattia: sono
troppe le variabili che lo influenzano.
La compagnia assicurativa, il tipo
ed il massimale di polizza, la “personalizzazione” delle garanzie, l’età
in quanto, com’è ovvio, i giovani
pagano meno degli anziani e non
ultimo, il sesso, in quanto i premi
pagati dagli uomini sono inferiori a
quelli pagati dalle donne anche del
10-15% ed il motivo è semplice: le
donne vivono più a lungo ed
hanno, quindi, più probabilità di
affrontare malattie talvolta anche
lunghe. I
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news
Informazioni
in pillole
Odontotecnici:
accolte le istanze della categoria
Ha avuto pieno successo l’audizione richiesta dalla
Sezione Odontotecnici alla 4ª Commissione Permanente
del Consiglio Provinciale, presieduta dal consigliere provinciale Giorgio Lunelli, per l’elaborazione del testo normativo di riforma della Disciplina dell’assistenza odontoiatrica nella provincia di Trento.
La delegazione, composta dal presidente del Direttivo
Danilo Biasior e dal consigliere Emanuele Boso, accompagnata dal dott. Nicola Berardi e dal dott. Franco
Grasselli, dell’Area Legale e dell’Area Studi dell’Associazione, è intervenuta in Commissione, spiegando ad una
platea di consiglieri molto interessata l’importanza del
ruolo dell’odontotecnico nel lavoro di supporto al medico
odontoiatra che fornisce la prestazione al paziente.
L’intervento dei nostri rappresentanti ha convinto i componenti della Commissione tanto che il presidente Lunelli ha proposto e fatto votare un emendamento al testo
del disegno di legge che obbliga la Giunta Provinciale, in
sede di attuazione della normativa per la definizione delle
tariffe, a sentire, oltre all’Ordine provinciale dei medici
chirurghi e degli odontoiatri, anche «il parere dell’associazione rappresentativa degli odontotecnici».
L’emendamento è stato accolto ed il testo è stato approvato all’unanimità.
L’apprezzamento per l’intervento viene sottolineato anche
in ciò che riporta il sito del Consiglio che definisce «una
proposta interessante ed innovativa quella venuta dall’Associazione Artigiani che ha suggerito di prevedere l’e-
di Nicola Berardi
Odontotecnici in congresso
dal 16 al 18 novembre a Vicenza
Nell’incontro, di respiro internazionale, si parlerà di “Occlusione neuromuscolare nella pratica
quotidiana, nelle sindromi ATM e posturali da
malocclusione”.
laborazione di un listino tariffario per le prestazioni dei
professionisti (odontoiatri ed odontotecnici) e di escludere i costi del materiale-manufatto protesico: sarebbe
compito dello stesso professionista ottenerne il rimborso
dalla pubblica amministrazione».
Biasior e Boso hanno definito “molto importante” l’ottenimento di questo risultato che riconosce e qualifica la
figura dell’odontotecnico anche considerando che, per la
prima volta, il legislatore provinciale «ascolta la nostra
categoria per promulgare una legge provinciale che
riguarda il nostro settore; in altri tempi, con la forza della
lobby dei medici, ciò non sarebbe successo!».
Ora, il testo del disegno di legge approderà in aula nella
seconda settimana di novembre per la discussione finale in
Consiglio Provinciale che, salvo sorprese dell’ultim’ora
(molto probabilmente da escludere vista l’approvazione
bipartisan in Commissione), promulgherà la legge.
Maggiori dettagli si possono trovare sul sito del Consiglio
della P.A.T.: consiglio.provincia.tn.it.
Convention Nazionale Donne Impresa
6 e 7 novembre
Tra le donne cresce la propensione al lavoro indipendente, in particolare nella piccola dimensione produttiva, ma
non diminuiscono i problemi delle “capitane d’impresa”:
al primo posto rimane quello di riuscire a conciliare il
lavoro e la famiglia.
Altri ostacoli da superare, almeno nelle fasi iniziali dell’attività, sono: acquisizione dei clienti, soprattutto nelle
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ANNO LVIII I N. 13 I NOVEMBRE 2007
aziende dei servizi alle persone, burocrazia, difficile reperimento di manodopera specializzata, innovazione tecnologica e accesso al credito.
Di tutto questo si parlerà nel corso della Convention
Nazionale Donne Impresa che si terrà a Roma il 6 e il 7
novembre. Fatto il punto della situazione verranno messi in
evidenza i punti sui quali è necessario ancora lavorare.
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news
L.P. 6/99
Legge unica sull’economia
Entro il mese di novembre invitiamo le aziende a rivolgersi ai nostri uffici
per valutare la possibilità di presentare la domanda (che scade il 20 dicembre)
sugli investimenti effettuati nel 2006 e 2007
in procedura automatica - fino a 150.000,00 euro.
“Sapere d’artigiano”
Un successo lusinghiero
Non manca mai il pubblico alla mostra “Sapere d’artigiano” che, inaugurata ormai quasi un anno fa, sta ultimando il giro nei comprensori del Trentino.
Prossima tappa: Palazzo De Maffeis a Lavis, dal 30
novembre al 9 dicembre, nell’ambito della Sagra dei Ciucioi.
Nella foto:
Una scolaresca di Borgo in visita alla mostra
ZTL a Trento
Permessi e relativi controlli
A partire dal mese di novembre 2007 inizieranno le operazioni di controllo da parte degli agenti della Polizia
Municipale circa l’utilizzo dei permessi rilasciati dalle
associazioni di categoria per l’accesso alla Zona a Traffico Limitato.
A tale scopo preme ricordare che:
• il permesso deve essere esposto in maniera ben visibile e accompagnato dall’indicazione del luogo dell’intervento, per consentire agevoli controlli da parte degli
agenti della Polizia Municipale;
• i permessi concedono l’accesso solo alla Zona a Traffico Limitato e non all’Area Pedonale Urbana, nella
quale possono entrare soli i veicoli adibiti al trasporto
di merci (autocarri) dalle ore 7.00 le ore 10.00 per
operazioni di carico e scarico. Si rammenta che l’Area
Pedonale Urbana è costituita dalle seguenti vie e piazze: piazza Lodron, piazza Pasi, via Diaz, via Malaga, via
delle Orne, via Oriola, via Oss Mazzurana, via Schivabriga, via del Simonino, vicolo del Teatro, vicolo dei Dall’Armi, piazzetta del Sass, passaggio San Benedetto.
• la sosta da parte dei veicoli autorizzati va effettuata nel
rispetto della norme che regolano la circolazione stra-
dale (pertanto, per esempio, non sugli spazi invalidi o
sui marciapiedi, nel rispetto dei divieti di sosta e nel
rispetto di eventuale segnaletica provvisoria posizionata in occasione dei lavori stradali, manifestazioni o
altro);
• non è consentita la sosta prolungata sugli spazi a carico e scarico, sui quali è consentito sostare appunto per
tempi brevi necessari ad effettuare le operazioni in
parola;
• la sosta irregolare comporta l’applicazione delle sanzioni previste dal Codice della strada. Per esempio la
mancata esposizione del contrassegno comporta una
sanzione di euro 106,00, la mancata indicazione del
luogo d’intervento comporta una sanzione di euro
36,00 e la circolazione in Zona a Traffico Limitato fuori
dalle fasce orarie previste dall’autorizzazione comporta
l’applicazione di una sanzione di euro 70,00.
L’Ufficio Comprensoriale di Trento dell’Associazione, nel
raccomandare il rispetto delle citate prescrizioni, è a
disposizione per qualunque chiarimento.
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area studi
La Finanziaria provinciale ’08
La manovra sulle entrate
La Giunta provinciale ha presentato le linee generali della Finanziaria 2008 alle rappresentanze
degli imprenditori, ai sindacati e ai comuni. La Finanziaria 2008 si assesta su 4.250 milioni di euro,
quindi con un aumento del 5,3% delle risorse rispetto al 2007.
L
a proposta di bilancio preventivo
che ogni anno la Provincia prepara
per l’approvazione a dicembre viene
chiamata comunemente “Finanziaria” perché (come quella dello Stato)
contiene le manovre finanziarie in
termini di entrate e di spese, atte a
raggiungere il pareggio di bilancio.
Nello scorso mese di ottobre la
Giunta provinciale ha presentato le
linee generali della Finanziaria
2008 alle rappresentanze degli
imprenditori, ai sindacati e ai
comuni. La Finanziaria 2008 si assesta su 4.250 milioni di euro, quindi
con un aumento del 5,3% delle
risorse rispetto al 2007. Nella tabella 1) si evidenzia l’evoluzione delle
risorse provinciali negli ultimi otto
anni: dai 3.115 milioni di euro del
bilancio 2000 si è arrivati ai 4.250
milioni del 2008, con un aumento
del 36%.
Il grafico della tabella evidenzia
inoltre come dal 2004 sia terminata
la crescita ininterrotta delle disponibilità del bilancio provinciale,
tanto che nel 2005, per la prima
volta nella storia della autonomia
provinciale, si è registrato un calo
del 2,1% delle risorse di bilancio.
Quindi all’interno di questo trend
di crescita attualmente rallentato,
l’aumento delle risorse del 5,3% per
il prossimo esercizio finanziario
viene certamente salutato con molta soddisfazione.
Occorre tuttavia precisare che l’aumento del 5,3% è espresso in termini monetari; nella tabella 2) si
riporta l’andamento in termini reali
(cioè al netto dell’inflazione) con il
risultato che si passa da aumenti
reali altissimi nelle prime tre legislature, fino all’11,6% del 19982003 con la prima legislatura del
TABELLA 1
Le risorse di bilancio 2000-2008
4.500
4.250,0
4.300
+5,3%
stanziamenti in milioni di euro
4.100
+0,8%
+1,1%
-2,1%
+2,1%
3.997,7
3.900
3.955,7
+7,5%
3.700
3.914,9
3.679,8
+5,3%
3.500
4.035,0
3.996,8
3.495,7
+12,2%
3.300
3.100
3.115,6
2.900
2000
Nella foto a pagina 15:
Lorenzo Dellai
[KLR foto]
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2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
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area studi
Governatore Dellai per arrivare ad
un decremento reale medio del
2,2% nella attuale legislatura 20032008.
nazionali, laddove politiche fiscali
restrittive (cioè alta pressione fiscale sui redditi di famiglie ed imprese)
assicurano rigogliosi bilanci provin-
TABELLA 2
L’evoluzione delle entrate provinciali in 5 legislature (1983-2008)
Legislatura
Da
A
(milioni di euro)
(milioni di euro)
Variazione
monetaria
Variazione
reale
1983-1988
657
1.244
89,3%
35,4%
1988-1993
1.244
2.215
78,1%
34,7%
1993-1998
2.215
3.157
42,5%
21,0%
1998-2003
3.157
3.956
25,3%
11,6%
2003-2008
3.956
4.250
7,4%
-2,2%
Ma da cosa sono composte le risorse provinciali? Mediamente circa
l’85% del bilancio PAT è costituito
dalle imposte riscosse in Trentino
dalle famiglie e dalle imprese,
imposte che per il 90% vengono
stornate dallo Stato alla Provincia.
Il rimanente 15% circa deriva dal
gettito di tributi locali propri della
PAT, in principal modo l’IRAP, la
ciali, mentre politiche fiscali leggere tendono paradossalmente ad
impoverire le risorse finanziarie
della Provincia autonoma; e viceversa.
Prendiamo ad esempio le recenti
disposizioni fiscali nazionali a
favore delle famiglie (riduzione ICI
per i soggetti con reddito inferiore
ai 50.000 euro) e a favore delle
TABELLA 3
Andamento gettito dei principali tributi erariali
(Base anno 1999 = 100)
140
127,1
130
127,9
122,6
119,6
120
106,4
110
100
100,0
90
117,1
101,4
100,5
105,9
105,1
102,4
93,6
92,6
91,8
80
78,6
121,3
108,2
115,8
114,2
113,9
110,0
106,9
103,5
96,5
89,1
91,1
86,5
81,7
70
60
1999
redditi da capitale
accise
monopoli
2000
2001
2002
2003
irpef
totale
iva / irpeg
tassa automobilistica, l’addizionale
regionale IRPEF.
Queste percentuali, nonché il grafico della tabella 3), dimostrano che
l’andamento del bilancio provinciale dipende essenzialmente da
due fattori: il primo è costituito
dalla tenuta del sistema economico,
con il gettito di imposte sui redditi
di lavoro e di impresa.
Il secondo fattore è costuito dalla
politica fiscale adottata dai Governi
imprese (riduzione aliquota IRES
per il 2008 dal 33 al 27,5%; riduzione aliquota IRAP per il 2008 dal
4,25 al 3,9%; riduzione IRAP agricola per il 2007 all’1,9%; il regime
speciale per i contribuenti marginali). Queste disposizioni comporteranno circa 54 milioni di euro
di minori entrate per il bilancio
provinciale, che però saranno largamente compensate dall’extra
gettito derivante dal boom delle
entrate tributarie, più volte riviste
al rialzo dal Governo.
La Giunta provinciale nella proposta di manovra finanziaria 2008
conferma grosso modo la politica
fiscale che le è propria: la conferma delle tariffe in vigore, le riduzioni dell’1% dell’aliquota IRAP
per le imprese di nuova costituzione, le imprese operanti in aree
svantaggiate, le imprese del settore agricolo. Le novità sono costituite dalla esenzione IRAP per le
ONLUS e per le Aziende pubbliche
di servizi alla persona (le ex IPAB);
nonché dalla preannunciata riduzione di mezzo punto percentuale
dell’aliquota IRAP per tutte le
imprese. L’impatto di tale riduzione di imposta sulle imprese dell’artigianato può essere in prima
approssimazione valutato in 3-3,5
milioni di euro.
Un ultimo rilevante aspetto del
bilancio provinciale è rappresentato dal meccanismo di partecipazione della PAT al risanamento della
finanza statale, partita ancora
aperta ma già impostata secondo
un’intesa che non comporterà
tagli di entrate per le Province
autonome di Trento e di Bolzano,
ma l’assunzione di nuove competenze amministrative attualmente
gestite dallo Stato. I
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terziario di sviluppo
di Guido Brugnara
I diversi modi
di essere Open Source
Open Source è una rivoluzione: un modo nuovo di concepire la creazione e la distribuzione del
software. Due i modelli di aziende: quelli basati sull’OSS e quelli basati su Linux o altri
sistemi operativi OS.
U
16
l’Artigianato
n numero sempre più crescente di
aziende e organizzazioni pubbliche
si sta orientando verso soluzioni
Open Source.
Il processo di “contaminazione” del
mercato I.T. da parte di soluzioni
Open Source ha ormai raggiunto un
livello tale che non è più possibile
parlare di fenomeno limitato, “di
nicchia”, ma di un reale fenomeno
di massa che coinvolge l’intera
Società dell’Informazione.
Un ruolo fondamentale in questo
processo di “contaminazione” è svolto dalle aziende che integrano nei
propri modelli di business diversificate modalità Open Source che
vanno dal semplice utilizzo interno a
modelli di produzione del software
rivoluzionari e dirompenti rispetto
alle logiche tradizionali. I diversi
modi di essere Open Source nelle
aziende determinano svariate modalità di business che disorienta le stesse aziende, ma soprattutto non trova
preparati i potenziali committenti.
La sfida passa quindi attraverso lo
sviluppo dell’offerta di software e di
servizi con il vantaggio, rispetto ai
vecchi modelli, di essere sufficientemente indipendente dalla dimensione degli attori che ne fanno
parte, purché vi sia trasparenza e
comprensione reciproca.
L’ecosistema dell’OSS (Open Source
Software) è sostenibile solo se tutti
gli attori coinvolti, quindi compresi i committenti, sono a loro volta
consapevoli e attivi partecipanti
della Comunità O.S. Dopo questa
doverosa premessa dobbiamo quindi fornire delle indicazioni di massima, dei modelli che descrivano
sinteticamente i diversi modi di
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essere Open Source delle aziende
per fornire un valido strumento di
valutazione con il quale i committenti possano valutare l’Offerta del
mercato.
Possiamo suddividere i modelli in
due macro-categorie:
• Modelli di business basati sull’OSS quali lo sviluppo su commessa di progetti rilasciati con
licenze OS, il mantenimento di
OSS disponibile sul WEB, la partecipazione attiva dell’azienda in
comunità OSS, ecc.
• Modelli di business basati su Linux
o altri sistemi operativi Open Source come ad esempio NetBSD quali
la formazione e la divulgazione, la
consulenza, la fornitura di soluzioni a valore aggiunto per VAD e VAR
(non necessariamente OSS), fornitura di hardware con firmware
OSS, ecc.
Nella realtà le aziende che adottano
il primo modello, quasi sempre per
ovvi motivi di complementarità,
traggono valore aggiunto applicando i modelli di business della seconda categoria, mentre il contrario
non è scontato.
L’investimento affrontato nelle
aziende che contribuiscono alla
produzione di OSS ha ricadute nel
medio termine mentre coloro che si
cimentano nell’offrire servizi basati
su OSS sviluppato da terzi ne trae
un beneficio più diretto, ma traggono minor benefici in termini di
visibilità e notorietà.
Modelli di business basati sull’OSS
A questa categoria appartengono le
aziende che sviluppano software
Open Source, ossia che rilasciano ai
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terziario di sviluppo
propri committenti, o meglio ancora pubblicamente, il proprio codice;
sia come contributo originale che
come opera derivata.
È assolutamente importante che
l’azienda fornisca preventivamente le modalità di trasferimento dei
diritti d’autore adottati, richiamando espressamente la licenza applicata per ogni “prodotto” software
offerto chiarendo al potenziale committente la provenienza di ciascun
contributo e la relativa licenza d’uso.
L’adozione di licenze universalmente riconosciute non è obbligatoria ma mette al riparo da sempre
possibili brutte sorprese nel caso di
dubbie interpretazioni di clausole
contenute in licenze “fai da te”.
È sempre possibile per un’azienda
“appropriarsi” di un progetto OSS e
farlo proprio apportando delle variazioni minime al fine di “farsi belli”
nell’ecosistema dell’OSS, ma la stessa
natura aperta di questi progetti permette a chiunque di valutare il reale
apporto di ciascun attore e di conseguenza valutare bene pro e contro e
farsi una opinione personale sulla
bontà complessiva dell’offerente.
Per questo è necessario che i committenti siano parte attiva del
modello; coscienti dei diritti e doveri
delle parti, così come si chiede alla
Comunità Open Source locale di
vigilare sulla veridicità delle offerte
segnalate dalle aziende in quanto
trattandosi di un ecosistema non c’è
modo di eleggere degli arbitri che
possano vantare il diritto di etichettare le aziende, i singoli progetti o
anche le tecnologie adottate.
Modelli di business basati su Linux
o altri sistemi operativi OS
In questa categoria possiamo elencare tutte le aziende che offrono
servizi di consulenza, formazione,
supporto, hardware, ecc. tali da permettere ai propri committenti di
utilizzare del Software Libero.
Non necessariamente tutta l’offerta
di software è Open Source; anzi
spesso vengono offerte soluzioni
ibride, giuridicamente impeccabili,
che nella sostanza sono comunque
soluzioni “chiuse”. È onere del
committente indagare sui vantaggi,
spesso di natura prettamente economica, che inducono l’adozione
di soluzioni commerciali che si
sostengono su “gambe O.S.” (tipico
è il software gestionale, proprietario, offerto sempre più spesso
installato su server Linux con Database Open Source).
Anche in questo caso il committente deve valutare con accuratezza il
grado di trasparenza con cui l’azienda prospetta i servizi Open Source
valutando quali tecnologie sono alla
base dell’offerta e valutando a priori
chi effettivamente garantisce il servizio. La Comunità Open Source è
aperta e le competenze di ciascun
attore coinvolto sono valutabili
anche dalla partecipazione collettiva
che di fatto documenta anche la preparazione tecnica.
Se un committente vuole avvicinarsi al mercato O.S. senza il riferimento di un’azienda di fiducia, frequentando le mail-list specializzate nel
WEB può con relativa facilità rendersi conto quali soggetti sono più
attivi su un determinato insieme di
tecnologie e quindi può orientarsi
nella scelta dei possibili interlocutori.
Per concludere elenco alcuni fattori
che consiglio di valutare per farsi
una personale opinione sulla qualità delle proposte:
• Le aziende che hanno sposato il
modello Open Source sono fortemente presenti in rete Internet;
non solo rappresentate dal nome
aziendale ma, soprattutto nel
caso della Piccola Impresa, dagli
stessi titolari e/o collaboratori che
animano gli spazi virtuali. La consultazione tramite un motore di
ricerca può fornire una indicazione sulla presenza di taluni soggetti e quindi essere un’utile indicatore (ma evitate i confronti).
• Anche in rete potete valutare se è
“solo fumo ma niente arrosto”
quanto vi propongono! Se la presenza in Rete non è qualificata da
effettivi contributi, sia sotto forma
di software pubblicato, di articoli
che illustrano tecnologie e/o programmi, traduzioni e partecipazione costruttiva nelle mail-list, il
livello dell’esser Open Source del
vostro potenziale interlocutore
potrebbe essere valutato con una
luce diversa.
• Se deve essere il committente a
dover chiedere al fornitore quale
licenza Open Source viene proposta da quest’ultimo... fate molta
attenzione!
• L’offerta mista Open Source / Proprietario non è un fattore negativo. Negativa è la mancanza di
chiarezza; lo spacciare Open Source ciò che non lo è.
• I progetti OS sono spesso costituiti
da tanti tasselli che implementano
le varie tecnologie. Se un’azienda
espone con chiarezza la struttura
della proposta mettendo in evidenza le soluzioni tecnologiche adottate ed il grado di interoperabilità,
va senz’altro premiata.
Esistono spesso molte soluzioni per
lo stesso problema con infinite differenze nei particolari, nel grado di affidabilità, nella capacità del proponente di apporvi modifiche, nel trovare
“sulla piazza” un fornitore alternativo, nel TCO. La scelta non è facile
nemmeno per gli “addetti ai lavori”,
ma se venite messi al corrente o
meglio partecipate alla scelta, avrete
un grado in più per poter giudicare.
La soluzione migliore non sempre è
la più economica, ma non sempre
la soluzione più costosa è la soluzione migliore per la vostra organizzazione. Quindi? Un suggerimento: determinate un budget di
spesa che pensate sia ragionevole
per gli obiettivi che vi prefiggete e
poi valutate quale soluzione vi fornisce più vantaggi a fronte del budget a disposizione.
Ricordate che l’essere Open Source
non è una qualità dell’azienda fornitrice, ma soprattutto dell’azienda/ente committente. Valutate le
proposte in termini di partnership e
non di mero rapporto cliente-fornitore. I
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l’Artigianato
17
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cooperativa artigiana di garanzia
Sensibile crescita dei tassi
Tassi massimi praticabili su operazioni garantite
dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia al 10 ottobre 2007
Operazioni garantite
Prestito/mutuo
durata max
84 mesi
Fido per accredito
effetti sbf
durata 18 mesi
Rinnovabile
Anticipo su fatture
durata 18 mesi
Rinnovabile
5,30
5,30
1 ottobre 2007
6,802
5,802
6,052
1 ottobre 2007
5,802
6,052
5,502
5,552
1 ottobre 2007
6,00
5,25
4,50
4,75
1 ottobre 2007
Cassa Risparmio Bolzano
5,75
6,55
5,70
5,70
1 ottobre 2007
Intesa - San Paolo
6,25
7,25
5,25
5,75
1 ottobre 2007
Euribor 6 mesi
+ spread
da 4 a 6
da 4 a 5,50
da 4,25 a 5,75
15 gennaio 2004
UBI - Banco di Brescia
6,35
6,35
6,35
6,35
1 ottobre 2007
Banca Popolare Alto Adige
6,125
6,625
5,675
5,675
1 ottobre 2007
Banca Popolare Sondrio
5,902
6,302
5,802
5,802
1 ottobre 2007
Banca Valsabbina
6,00
6,70
5,80
5,80
1 ottobre 2007
C.R. Nova Levante
5,75
5,75
5,75
5,75
1 ottobre 2007
Artigiancassa
5,836
-
-
-
1 ottobre 2007
Eurobanca del Trentino
6,302
6,802
5,902
5,902
1 ottobre 2007
Banca Pop. Verona/S. Gimignano
6,052
7,302
5,802
6,952
1 ottobre 2007
Bipop Carire
5,40
6,20
5,25
5,25
1 ottobre 2007
Casse Rurali
Apertura di credito
in c/c
max 52.000 €
durata 18 mesi
Rinnovabile
5,55
6,25
Aggiornamento
senza C.M.S.
Unicredit Banca
5,75
Banca di Trento e Bolzano
Banca Sella-Calderari
Banca Nazionale del Lavoro
L’
senza C.M.S.
L’importo massimo dell’affidamento garantibile varia in base alla percentuale della garanzia concessa (dal 20% all’80%).
I tassi indicati sono riferiti alla garanzia connessa nella misura dell’80%.
La Cooperativa sul territorio
La Cooperativa sarà presente su tutto il territorio provinciale
con i propri funzionari anche nel corso dell’anno 2007.
Le date dei recapiti dell’anno sono consultabili sulle pagine
web della Cooperativa all’indirizzo internet:
www.confidiartigiani.tn.it
Le pagine web della Cooperativa, recentemente revisionate,
contengono informazioni utili, e tutto il materiale informativo
riferito ai servizi di concessione di garanzia e di gestione
delle pratiche di agevolazioni pubbliche per il comparto dell’Artigianato.
Informazioni sui servizi forniti possono essere richiesti
inviando un messaggio di posta elettronica all’indirizzo:
coop. [email protected].
18
l’Artigianato
ANNO LVIII I N. 13 I NOVEMBRE 2007
Massimali di intervento
La Cooperativa può concedere ai propri soci la garanzia sussidiaria su operazioni creditizie fino ad un importo massimo
pari all’80% del finanziamento concesso dall’istituto di credito.
L’importo massimo di garanzia concedibile a ciascun socio
è pari a 124.000 Euro.
Le principali operazioni finanziarie assistite dalla garanzia
sussidiaria della Cooperativa sono le seguenti:
Tipologia operazione
Importo massimo
concedibile
garanzia
Prestito/mutuo
155.000 Euro
Apertura credito in c/c 52.000 Euro
C/c smobilizzo
155.000 Euro
crediti commerciali
N.B.: garanzia all’80%
durata massima
84 mesi
18 mesi
18 mesi
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11:51
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ARTIGn13nov07
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Pagina 20
ceii
Toscana e Trentino a confronto
sulla promozione dell’artigianato
Una delegazione guidata dall’Assessore all’Artigianato,
Cooperazione e Trasporti Franco Panizza ha incontrato
il suo omologo della Regione Toscana, Ambrogio Brenna,
in un momento informale di scambio di idee, progetti e
politiche di incentivo per la promozione dell’artigianato.
i cresce anche confrontandosi, scambiandosi idee ed
esperienze, allacciando rapporti stretti con coloro
che stanno compiendo la medesima strada in altre
parti d’Italia. Con questo spirito una delegazione composta
dall’Assessore provinciale all’Artigianato, alla Cooperazione e
ai Trasporti Franco Panizza, accompagnato dal presidente del
CEii Trentino (Centro Europeo d’impresa e innovazione) Ilos
Parisi e dal responsabile rapporti con le aziende Massimo
Zorzi, dal responsabile dell’Area Studi dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese del Trentino Franco Grasselli, ha compiuto il giorno 4 ottobre scorso una visita a Firenze, dove si è
incontrata con Ambrogio Angelo Brenna, Assessore regionale
alle Attività produttive, all’Artigianato, alla Piccola e media
impresa, all’Industria e alla Cooperazione, con il direttore di
Artex Angelo Ricceri e con la responsabile del settore Ricerca
e Sviluppo di Artex Elisa Guidi, il Centro per la promozione
dell’artigianato artistico tradizionale toscano. L’incontro con i
colleghi fiorentini e con i responsabili di Artex si è rivelato non
solo positivo, ma anche immediatamente costruttivo. È stato
S
un momento importante di scambio delle rispettive esperienze, di confronto sulle legislazioni applicate nella Regione
Toscana, sui regolamenti e progetti volti alla promozione e
valorizzazione dell’artigianato sulle politiche di integrazione
del settore artigiano con quello turistico.
La visita a Firenze voleva essere non solo un momento di
confronto e scambio di esperienze ma anche un incontro
dove fossero presentate iniziative di scambio e collaborazione a breve termine. Il prossimo anno, infatti, una selezione di
artigiani trentini sarà ospite d’onore, dal 25 aprile al 4 maggio 2008, alla grande Mostra internazionale dell’Artigianato
2008, un evento espositivo che richiama visitatori da tutto il
mondo, mentre i toscani restituiranno la visita, partecipando
a fine giugno 2008 con alcuni loro operatori artigiani alle
prossime Feste Vigiliane.
E se la delegazione trentina ha potuto toccar con mano le
cifre di un artigianato che, in Toscana, ha grandi tradizioni e
riesce a raggiungere qualità e quantità per certi versi inarrivabili, i toscani si sono dimostrati incuriositi e seriamente interessati a saperne di più sui progetti promossi dal Fondo per
la valorizzazione delle attività artigiane, come “Tirocini DOC”
per l’inserimento dei laureati nelle imprese artigiane, per l’iniziativa “Il legno dà vita” sull’utilizzo dell’abete di risonanza
nella liuteria e sulle iniziative di promozione dell’artigianato
avviate in seno al progetto ST.ART.
Premio ArtiGIANO Quarta Edizione
Metti in campo la tua creatività
La Provincia autonoma di Trento ha istituito la quarta edizione del Premio ArtiGIANO
e ne ha affidato a CEii Trentino la gestione.
Possono partecipare al bando le aziende che, nel biennio 2006/2007, si sono distinte per prodotti o servizi, anche realizzati in unico esemplare caratterizzati da:
a) Elementi di originalità e novità rispetto all’offerta del territorio, anche comprendenti il recupero di tecniche, lavorazioni, materie prime, legate alla tradizione
oppure
b) Rilevanza artistica.
Le imprese partecipanti devono essere iscritte all’Albo delle Imprese Artigiane della Provincia autonoma di Trento.
L’azienda può presentare una sola domanda per un solo prodotto/servizio e concorrere per una sola tipologia di premio.
Non possono presentare candidature le imprese che abbiano vinto la precedente edizione.
Sono previsti 4 premi da Euro 6.000 lordi ciascuno per complessivi Euro 24.000.
Il regolamento e la documentazione richiesta per la partecipazione sono disponibili sul sito web della
Provincia autonoma di Trento
http://www.informa.provincia.tn.it/scadenze_avvisi/pagina80.html
Le domande di partecipazione devono essere inviate entro il 15 gennaio 2008 a:
CEii Trentino
Via del Commercio 30 - 38100 Trento (TN) - tel. 0461.420530 - fax 0461.428842 - e-mail: [email protected]
20
l’Artigianato
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ceii
Presentato ST.Art - Strade dell’Artigianato:
una partenza di successo
per il progetto lanciato da CEii Trentino
n Mart fresco di vernissage – da poche ore infatti erano
state inaugurate quattro nuove mostre tra cui una dedicata all’artista trentino Depero – ha fatto da illustre e
affascinante cornice, nella mattinata di sabato 13 ottobre, alla
presentazione del Progetto ST.Art - Strade dell’Artigianato, voluto dall’Assessorato all’Artigianato, Cooperazione e Trasporti della
Provincia di Trento, curato da CEii Trentino e che rappresenta
un’esperienza unica di sinergia tra i due settori cardine dell’economia trentina, l’artigianato e il turismo. Binomio questo, protagonista di tutti gli interventi presentati presso la Sala Conferenze del Museo roveretano, partecipati con vivo interesso da un
numerosissimo pubblico, più di cento persone tra aziende trentine, addetti ai lavori, rappresentanti delle istituzioni, venuti
anche da fuori provincia. I lavori si sono aperti con gli indirizzi di
saluto del Presidente di CEii Trentino, Ilos Parisi, del Presidente
Comprensoriale Vallagarina dell’Associazione Artigiani e Piccole
Imprese della Provincia, Andrea Benoni, e dell’Assessore alle
Finanze, Industria, e Artigianato del Comune di Rovereto, Paolo
Farinati. Si è entrati quindi nel vivo della presentazione con l’intervento del Direttore di CEii Trentino, Renata Diazzi che ha illustrato nel dettaglio il Progetto, volto da una parte a definire
un’offerta di prodotti e servizi dell’artigianato da proporre agli
ospiti del territorio, dall’altra a rendere l’artigianato a sua volta
impegnato a promuovere gli eventi e le iniziative locali. Sono
intervenuti quindi Claudio Filippi dell’Area Studi dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia e i partners del
progetto, ovvero le APT d’ambito, rappresentate in questa occasione da Alessandro Benedetti dell’APT di Rovereto e della Vallagarina e la Strada del Vino e dei Sapori della Vallagarina con
il suo presidente, Sergio Valentini. L’incontro si è rivelato anche
l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte dell’Artigianato
trentino e sull’attuale scenario politico di riferimento. Questo
infatti è stato l’argomento proposto nei contributi dell’Assessore
provinciale all’Agricoltura, Commercio e Turismo, Tiziano Mellarini e dell’Assessore provinciale all’Artigianato, Cooperazione e
Trasporti, Franco Panizza. Nel suo intervento, l’assessore Mellarini ha sottolineato come nell’ambito della promozione del Tren-
U
Aziende Vallagarina
COFAR S.N.C.
di Rizzi Corrado & C.
Via Per Marco, 20 - 38065 Mori
www.rizzionline.it
Lavorazione artistica dei metalli
LA BOTTEGA DELLA PASTA
di Cuel Lucia
Via Rialto, 56 - 38068 Rovereto
Pasta fresca e gastronomia
tino sia doveroso favorire un’azione univoca e sinergica tra tutte
le componenti economiche del nostro territorio. Da parte sua, il
tessuto artigianale trentino è fortemente legittimato, visti anche
gli sviluppi fatti negli ultimi anni, ad agire da vero protagonista in
quest’azione. Il futuro però, sempre in quest’ottica, deve necessariamente vedere la concretizzazione degli intenti, al di là degli
impegni a parole. Ormai è una certezza che la frammentazione
non paga e tanto più per una realtà come il Trentino dove questo risulta essere un imperativo per imboccare la strada giusta
del risultato. L’Assessore Panizza dal canto suo ha puntato l’obiettivo sulla strada che negli ultimi anni ha visto far uscire l’Artigianato dall’oscurità delle botteghe e proiettarsi verso scenari
illuminati dell’innovazione e dell’alta tecnologia, contribuendo
così in maniera concreta alle politiche di marketing territoriale.
L’Artigianato trentino infatti sta dimostrando di avere tutte le
carte in regola per essere protagonista nell’azione generale di
promozione del Trentino: ha una storia, una forte tradizione, è
saldamente radicato sul territorio, è capace di guardare avanti
con il suo aspetto innovativo. Ha inoltre le risorse umane in
grado di interpretare al meglio queste peculiarità. Senza dimenticare che l’Artigianato è il primo settore produttivo in Trentino e
sta dimostrando la capacità di far fronte al problema occupazionale che attualmente interessa altri settori. Certamente la promozione è un’azione coraggiosa, che presuppone un forte impegno da parte delle aziende per trasmettere conoscenza ma
anche per mettersi in gioco e confrontarsi. È quello che grazie
anche alla guida di CEii Trentino, hanno fatto in questo importante progetto circa 30 aziende trentine della Valle di Fiemme e
della Vallagarina, siglando un patto di collaborazione fra aziende
artigiane, APT e altri operatori impegnati sul fronte della promozione come la Strada del Vino e dei Sapori della Vallagarina. Agli
interventi degli Assessori provinciali è seguita la cerimonia formale della sottoscrizione degli impegni da parte delle aziende
artigiane lagarine. A conclusione, è stato offerto un momento
conviviale significativo, visto che è stata data l’opportunità alle
aziende stesse di presentarsi ad un vasto pubblico grazie ad una
ricca degustazione di prodotti trentini.
GABBANA PAOLO
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38060 Ronzo Chienis
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e folcloristici
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www.artistico.artigiani.tn.it
ANNO LVIII I N. 13 I NOVEMBRE 2007
l’Artigianato
>
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ceii
>
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di Deflorian e Pallaver
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Via Garibaldi, 7 - 38037 Predazzo
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Piazza Chiesa, 9/A - 38038 Panchià
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Via Verdi, 3 - 38037 Predazzo
Sculture in legno, in bronzo
e oggetti scolpiti
Tirocini Doc: II edizione
Un’altra opportunità per cinque aziende artigiane
Ai laureati la borsa di 12.000 Euro
rasferire conoscenze dall’Università alle imprese artigiane
attraverso l’impegno di giovani laureati su specifici progetti aziendali: questo è l’obiettivo di Tirocini Doc, progetto promosso dall’Assessorato all’Artigianato, Cooperazione e
Trasporti della Provincia autonoma di Trento e realizzato da CEii
Trentino in collaborazione con la Fondazione Trentino Università.
Dopo la presentazione dei risultati della ricerca sull’impatto della
presenza dei laureati nelle imprese artigiane avvenuta nel febbraio scorso, sono stati presentati il 21 settembre presso la
Facoltà di Economia dell’Università di Trento i risultati operativi
del progetto di cinque progetti innovativi di imprese artigiane
svolti insieme ad altrettanti laureati dell’Università di Trento.
Alla luce della prima edizione del progetto Tirocini Doc che ha
registrato un notevole successo sia in termini di richieste, sia in
termini di qualità dei progetti presentati, sia in relazioni ai risultati finali degli stage compiuti in azienda, si continua con la
seconda edizione di Tirocini Doc su una strada di circolo virtuoso di connessione fra università e aziende artigiane, al fine di
stimolare e di favorire il trasferimento tecnologico e lo sviluppo
produttivo utilizzando competenze metodologiche e tecnicoscientifiche dell’Università di Trento. Si tratta di una forma di
“dottorato light”, della durata di un anno, in cui un neolaureato
si occuperà dello sviluppo di un progetto aziendale con la
supervisione di un tutor accademico per fornire degli strumenti
operativi in grado di tradurre le idee imprenditoriali in progetti e
dare risposte a problematiche specifiche.
Nella nuova edizione di Tirocini Doc è previsto l’inserimento di
un neolaureato, ciascuno con una borsa di 12.000 Euro, in
cinque imprese artigiane con lo scopo di facilitare l’introduzione di nuove competenze ed accrescere le conoscenze
scientifiche e metodologiche dell’impresa. Le imprese che
verranno selezionate, come nella prima edizione del progetto
Tirocini Doc, avranno la possibilità di sviluppare il proprio progetto di ricerca innovativo attraverso l’utilizzo di risorse professionali tecnologicamente qualificate (il tutor) e motivate (il
neolaureato, che trova una collocazione lavorativa su un progetto sicuramente stimolante).
T
22
l’Artigianato
ANNO LVIII I N. 13 I NOVEMBRE 2007
Le aziende interessate devono presentare domanda entro il
15 dicembre 2007.
Il bando e la documentazione necessaria per la presentazione
della domanda possono essere scaricati dal sito www.ceii.it.
I CINQUE PROGETTI DI INNOVAZIONE
AMMESSI NELLA 1ª EDIZIONE DI TIROCINI DOC
Azienda
Laureati
Settore
Progetti
Biomat
Fabiana
Casagrande
Engineering e
trattamenti
superficiali
di articoli
per uso
diagnostico e
biomedicale
Sviluppo di
metodiche di
trattamento
superficiale con
l’impiego del
reattore al plasma
per applicazioni
su articoli
biomedicali
Legno
Analisi strategica
del consorzio per
impostare nuove
attività di gruppo
(Ingegneria per
l’Ambiente e
il Territorio)
Prodotti
e servizi per il
monitoraggio
delle qualità
delle acque
Ingegnerizzazione
di un prototipo
per il
monitoraggio
delle acque
Gian Paolo
Mazzola
Computer
grafica
Realizzazione
di una serie
di cartoni
animati con fini
divulgativi
Software
Sviluppo di un
nuovo prodotto
a partire da
un progetto di
trasferimento
tecnologico
(Fisica
Applicata)
Gruppo
Dedalo
NT Ambiente
Pixel Cartoon
Mustapha Azil
(Master Internazionalizzazione e
Comunicazione del
sistema produttivo
nei paesi dell’area
del Mediterraneo)
Piergiuseppe
Villotti
(Ingegneria delle
Telecomunicazioni)
Technoservice
Chiara Venzo
(Economia e
Gestione
Aziendale)
ARTIGn13nov07
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Pagina 23
ARTIGn13nov07
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11:51
Pagina 24
sapi
Marcatura CE
dei serramenti
Scopo del seminario: dare alle imprese artigiane il quadro degli adempimenti per marcare CE i
serramenti secondo quanto indicato dalla norma UNI EN 14351-1 “Finestre e porte”, entro il termine
previsto del 1° febbraio 2009.
i è svolto sabato 27 ottobre
il seminario tecnico sul
tema scottante della marcatura CE dei serramenti.
Organizzato da SAPI in collaborazione con Associazione Artigiani, CEii
Trentino e l’Istituto di prove IVALSA,
il seminario ha preso avvio con il
saluto di Franco Panizza, assessore
provinciale all’Artigianato, Cooperazione e Trasporti il quale ha sottolineato l’importanza della marcatura
CE dei serramenti al fine di valorizzare al meglio il serramento trentino, del quale è stato anche richiesto
il riconoscimento quale “prodotto
tipico trentino”.
Sono intervenuti negli aspetti tecnici
relativi alla direttiva 89/106/CEE e
alle prove di laboratorio il prof. Jan
Willen van de Kuilen [nella foto], la
dott.ssa Nadia Gaeti e il p.i. Mauro
Passer del laboratorio IVALSA,
mentre la dott.ssa Valentina Friziero di SAPI ha presentato gli aspetti
legati al sistema per il controllo
della produzione (FPC).
Scopo del seminario è stato quello
di dare alle imprese artigiane il quadro degli adempimenti necessari
per poter marcare CE i serramenti
secondo quanto indicato dalla
norma armonizzata di riferimento
UNI EN 14351-1 “Finestre e porte”,
entro il termine previsto del 1°
febbraio 2009.
Gli interventi hanno evidenziato
l’importanza di procedere in tempi
brevi all’introduzione del sistema
del controllo in produzione per il
quale è stato predisposto da SAPI, in
collaborazione con CEii Trentino e il
sostegno dell’Assessorato all’Artigianato, apposito manuale personalizza-
S
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l’Artigianato
bile che recepisce gli obblighi procedurali richiesti dalla UNI EN 14351-1.
La distribuzione del manuale, prevista già a partire dal mese corrente,
avverrà tramite le sedi territoriali dell’Associazione Artigiani.
Inoltre le imprese che intendono
procedere alla marcatura CE dovranno definire, con il supporto
tecnico di IVALSA e di SAPI, le tipologie di serramento da sottoporre
a prove di laboratorio attualmente
ANNO LVIII I N. 13 I NOVEMBRE 2007
in obbligo (calcolo della trasmittanza termica del serramento e permeabilità all’aria).
È importante ricordare che, qualora
si intenda procedere alla richiesta
di finanziamento a valere sulla L.P.
17/93 e s.m., SAPI predispone la
domanda che deve essere inoltrata
alla PAT prima di effettuare gli adempimenti richiesti. Si fa presente che
nel caso si voglia procedere all’integrazione della marcatura CE dei
serramenti con quella delle chiusure oscuranti (UNI EN 13659), la
scadenza per richiedere i contributi provinciali per entrambe le marcature sarà il 31 marzo 2008, come
previsto dalle modifiche alla L.P.
17/93 e s.m. in fase di approvazione
dalla Giunta provinciale.
Il dibattito finale ha consentito di
chiarire un aspetto importante riguardante il calcolo della trasmittanza termica che, ai fini dell’agevolazione fiscale del 55%, può
essere effettuato dal produttore
stesso del serramento, mentre per
poter marcare CE i serramenti il calcolo deve essere necessariamente
eseguito da un laboratorio notificato. A tale proposito IVALSA e SAPI,
in un’ottica di stretta collaborazione, stanno mettendo a punto anche
lo studio di un semplice sistema di
calcolo della trasmittanza termica
che potrà essere proposto alle
imprese interessate non appena
disponibile attraverso una specifica
comunicazione.
Per maggiori informazioni si prega di contattare l’Ufficio Qualità
e Marcatura CE di SAPI:
tel. 0461/427819 - Sara D’Agostini, Valentina Friziero. I
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l’angolo del libro
“Io ho letto...”
I libri che vi consigliamo!
Sandro Veronesi
CAOS CALMO
Bompiani - euro 17,50
La vita di Pietro Palladini, manager di successo, si intreccia improvvisamente con il
lutto per la prematura scomparsa della
moglie.
Per cercare di far sentire la sua vicinanza ed
il suo affetto alla figlia Claudia, decide di stazionare per sempre presso la scuola della
piccola, accompagnandola in automobile al
mattino ed attendendola fino all’uscita pomeridiana. Parenti, amici e
colleghi di lavoro che si recano a fargli visita con morbosa curiosità
Tito Boeri - Vincenzo Galasso
CONTRO I GIOVANI. COME L’ITALIA STA
TRADENDO LE NUOVE GENERAZIONI
Mondadori - euro 15,00
Un libro che, con un obiettivo ambizioso, si rivolge ad un pubblico di
età molto diverse che non necessariamente deve conoscere il linguaggio degli economisti.
Nei suoi cinque capitoli cerca di documentare come, dove e perché
l’Italia sta tradendo le nuove generazioni. Il testo, impostato come
momento di riflessione e confronto e scritto con stile giornalistico,
evidenzia affermazioni che seppur possano sembrare apodittiche, in
realtà si basano su una letteratura molto vasta e una grande mole
di dati. Nelle 158 pagine di confronto emerge come gli italiani sono,
fra i paesi sviluppati, il popolo che più sta agendo contro i giovani. In
poco più di 10 anni abbiamo raddoppiato il nostro debito pubblico e
promesso pensioni molto generose nonostante il calo della fertilità e
l’allungamento della vita.
Su ogni giovane italiano oggi gravano 80.000 euro di debito pubblico e 250.000 euro di debito pensionistico. Debiti costruiti negli anni
Irène Némirovsky
COME LE MOSCHE
D’AUTUNNO
Piccola Biblioteca Adelphi
euro 9,00
Un racconto fatato di una scrittrice francese, Irène Némirovsky, ci riporta alla vita felice della sua nobile famiglia nella Russia di
prima della Rivoluzione. Il racconto attraverso le parole della memoria della vecchia
nutrice Tat’jana Ivanovna. Della vecchia
nutrice che prepara i bagagli di Jurij e di
Kirill, i ragazzi che partono per la guerra; che traccia il segno della
croce sopra la slitta che li porterà via nella notte gelata. Sarà ancora lei a rimanere di guardia alla grande tenuta dei Karin allorché la
famiglia dovrà, come tanti, rifugiarsi a Odessa e ad accogliere Jurij
quando tornerà, sfinito, braccato. Né si perderà d’animo, la vecchia
“njanja”, quando dovrà camminare tre mesi per raggiungere i padroni e consegnare loro i diamanti che ha cucito a uno a uno nell’orlo
della gonna. Grazie a quelli potranno pagarsi il viaggio fino a Marsi-
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rimangono stupiti da un uomo che, nonostante tutto e tutti, continua a condurre una vita tranquilla e normale.
Ed ecco che allora, con un paradossale rovesciamento di fronte, Pietro
diventa il confessore per eccellenza e la sua ammiraglia è presa d’assalto da dirigenti frustrati e amici delusi dalla vita, come in un ideale e
improvvisato muro del pianto.
Un libro originale e gradevole, narrato da Veronesi in maniera abile
e sicura. Il microcosmo di personaggi che si incrociano nel romanzo,
con le loro fragilità ed i loro lati oscuri, ci ricorda che tutti noi corriamo il rischio di essere messi alla sbarra, nudi, inerti e indifesi, da un
“caos calmo” destabilizzante.
Vincitore del Premio Strega 2006.
Letto e consigliato da: Lorenzo Lunelli
non tanto per costruire infrastrutture,
migliorare la qualità dell’istruzione o della
vita, quanto piuttosto per pagare pensioni
di invalidità a volte di indubbia assegnazione, creare posti pubblici spesso inefficienti, concedere baby pensioni e generose
pensioni di anzianità o cedere alle pressioni di rappresentanze di interessi specifici e
di breve respiro.
Viene messa in evidenza la forte contrapposizione esistente fra la radicata protezione che in Italia esiste nei confronti dei propri figli e l’assenza di attenzione ai figli degli altri ossia ai giovani in
quanto tali.
Questa combinazione di “altruismo privato” e di “egoismo pubblico”
è diventata un freno molto forte alla crescita del paese rappresentando una pesante ipoteca sul nostro futuro.
La soluzione che Boeri e Galasso individuano è data dal coraggio dei
quarantenni di oggi di prendere delle loro posizioni forti.
Letto e consigliato da: Andrea Corona
glia, e proseguire poi per Parigi dove lei, Tat’jana, osserva i Karin
girare in tondo, dalla mattina alla sera, come fanno le mosche in
autunno quando, finita la gran luce dell’estate, «volano a fatica,
stanche e irritate, sbattendo contro i vetri e trascinando le ali morte».
Lei, che è stata testimone del loro splendore, che li ha visti crescere, che li ha curati e amati per due generazioni con fedeltà inesausta, li vedrà adesso vendere le posate, i pizzi, perfino le icone che
hanno portato con sé; così come vedrà Kirill farsi mantenere da
un’attrice e Lulù andare a letto con il suo fidanzato sul divano di
casa. Sembra che nessuno di loro voglia ricordare ciò che è stato;
solo lei, Tat’jana Ivanovna, ricorda: e le manca quel mondo che è
andato a fuoco sotto i suoi occhi, le mancano gli inverni russi, il
fiume ghiacciato, la casa. Così una notte, quella della vigilia di Natale, mentre tutti sono fuori a festeggiare, si avvia da sola, avvolta nel
suo scialle, verso la Senna. Che racconti della Francia degli anni
Trenta o della Russia come lei stessa l’ha conosciuta da bambina,
Irène Némirovsky non delude mai: anche qui il lettore si troverà
risucchiato e travolto dalla forza incantatoria della sua scrittura e,
dalla compassionevole fermezza del suo sguardo.
Letto e consigliato da: Ennio Bordato
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Le proposte
dal Gruppo Culturale
gennaio...
tutti al mare!
DAL 4 AL 12 GENNAIO 2008
BRASILE - PORTO SEGURO... IL MARE COME NON L’AVETE MAI VISTO!
Prezzo in esclusiva per i soci dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Trento
Porto Seguro, situato nella regione di Bahia, è una località delle
più affascinanti del litorale brasiliano: il mare, la natura selvaggia e,
per chi vuole, l’intensa vita notturna, rendono la destinazione assolutamente speciale!
Porto Seguro è anche una ridente città storica, è una destinazione che
ha fatto storia nelle ferie dei turisti americani. Un’esperienza unica per coloro che desiderano conoscere il relax, il divertimento ed avere il contatto con i ritmi, le musiche e la gente del Brasile.
Il Villaggio La Torre**** sorge su un terreno fronte mare di 5.000 metri, e dista 13 km dall’aeroporto internazionale di Porto
Seguro e a 10 minuti dal centro cittadino. Ogni camera del Villaggio La Torre è stata concepita e realizzata per offrire il massimo confort agli ospiti. Le 128 camere, incluse 6 suites, con vista mare, giardino e piscina sono modernamente arredate utilizzando materiali ecologici. Tutte le stanze sono dotate di aria condizionata, frigobar, tv satellitare (Sky), telefono, cassaforte.
Una ricca programmazione di animazione renderà il soggiorno divertente con lezioni di portoghese, esibizioni di capoeira, musica
al vivo e con DJ, giochi in spiaggia e piscina.
LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE È DI
euro 1.200,00 QUOTA BASE IN STANZA DOPPIA
euro
110,00 SUPPLEMENTO SINGOLA
euro
400,00 SETTIMANA SUPPLEMENTARE
euro
825,00 BAMBINO DA 2 A 5 ANNI
euro 1.040,00 BAMBINO DA 5 A 12 ANNI
euro
55,00 TASSE DI IMBARCO
euro
50,00 ASSICURAZIONE
LA QUOTA COMPRENDE:
• volo aereo con Livingstone
da Milano
• trasferimenti da e per il villaggio
• trattamento all inclusive - pensione
completa con bevande nazionali
alcoliche e analcoliche a volontà
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10 GIORNI ALLE TERME DI ROGASKA...
CAPODANNO DI SALUTE, RELAX E BELLEZZA
EURO 820,00
8 DICEMBRE
I MERCATINI NATALIZI A SALISBURGO
... e il mondo di cristallo Swarovski
EURO 75,00
Partenza in comodo pullman fino a Rogaska, la località termale più famosa della Slovenia, già ai tempi dei Romani. La
sistemazione è prevista presso il Grand Hotel Donat****, un
4 stelle superior dotato di tutti i confort, centro termale, piscina termale, palestra, ristorante a buffet. Il trattamento è di
pensione completa e il menù può essere anche dietetico. Le
acque sono indicate per la cura di tutte le malattie gastrointestinali, lo stress, il diabete, le malattie cardio-circolatorie
e, unite ai fanghi, i problemi reumatici. Ma non solo: a disposizione il centro benessere con massaggi, sauna e bagno
turco, trattamenti estetici a prezzi eccezionali. Le serate sono
allietate sempre da musica e animazione e, durante il giorno,
numerose attività sportive, passeggiate ed escursioni. Perché
non volersi un po’ di bene e regalarsi questa vacanza…
Partenza dalle località previste in autopullman GranTurismo
per Innsbruck e Wattens. Visita a “I mondi di Cristallo Swarovski”, luogo delle meraviglie in cui le stupefacenti caratteristiche del cristallo si fanno vive nell’arte. Proseguimento per Salisburgo, patria di Mozart, incantevole città d’arte
adagiata sulle rive della Salzach e dominata dalla poderosa fortezza Hohensalzburg. Pranzo in ristorante tipico. Nel
primo pomeriggio una visita guidata del centro e dei principali monumenti: la Cattedrale, simbolo della città per le
sue alte torri e la cupola; la Residentplatz e la chiesa di
San Peter, la casa natale di Mozart. Successivamente si
potrà “gustare” la città immersa in piena atmosfera natalizia e per fare acquisti tra le numerosissime bancarelle del
mercatino allestito nella Piazza Duomo. In serata partenza
per il rientro nelle località di provenienza.
Approfondimenti delle proposte
e prenotazioni al n. 0461.803855
LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE E COMPRENDE:
Viaggio in autopullman GT; Pranzo in ristorante; Guida per
le visite in programma; Accompagnatore; Assicurazione.
Organizzazione tecnica: Agenzia Viaggi Bolgia Trento
- Polizza di assicurazione R.C.D. - Mondial Assistance n. 166770.
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17-18 novembre - Anche gli orafi artigiani alla
VII Mostra mercato del Gruppo Mineralogico
Saranno presenti anche dieci orafi artigiani alla VII edizione della Mostra mercato del Gruppo Mineralogico Paleontologico “G. A. Scopoli” di Trento.
Come ogni anno, per gli artigiani, è un’occasione per mettersi alla prova e
per far conoscere la creatività ed unicità del proprio lavoro.
A tutti verrà fornita la stessa pietra, identico materiale, dimensione e
forma. Al maestro artigiano il compito di realizzare un oggetto originale ed
esclusivo.
Una bella sfida che, ogni due anni, mette alla prova le doti di inventiva dei
nostri imprenditori.
La Mostra, che vanta nell’esposizione minerali provenienti da tutto il mondo,
ogni anno registra un boom di presenze. Per l’edizione 2005 sono state ben
6.000. Per l’edizione 2007 si spera di bissare.
A tutti i ragazzi verrà donata una pietra burattata o un fossile, oltre ad un
depliant con i fossili del Trentino.
Nell’ambito dell’esposizione, quest’anno sarà allestita un’area dedicata agli
ultimi fossili ritrovati sulle montagne del basso Trentino.
La Mostra, ospitata nel Padiglione Trento Fiere via Bomporto a Trento, sarà visitabile: sabato 17 novembre dalle 9.00 alle 19.00 e domenica 18 novembre dalle 9.00 alle 18.00.
“All Levels” Officina Meccanica Monzani,
ossia quando l’arte si esalta tra bulloni e cacciaviti
Accade a volte che il contesto all’interno del quale si svolge un
evento, qualsiasi esso sia, enfatizzi e renda unico lo stesso. Questo
è ciò che si è verificato lo scorso 22 e 23 settembre all’interno dell’Officina Meccanica Monzani di Via Ragazzi del ’99 a Trento in
occasione dell’esposizione “All Levels”. Germano Wolf e Elena
Negriolli si sono resi artefici, grazie alla disponibilità e collaborazione di Augusto Monzani, dell’organizzazione di una mostra di arte
contemporanea, più precisamente video-fotografica, alla quale
hanno partecipato, oltre al duo Gwenornothing composto appunto
da Wolf e Negriolli, gli artisti trentini Matteo De Stefano, Jacopo
Mazzonelli e Tiziana Poli. In poche ore, tenendo ovviamente in considerazione gli orari di lavoro dell’officina, gli organizzatori e gli artisti sono riusciti a collocare opere fotografiche di diverse dimensioni nonché video e monitor al di sopra di splendidi e imponenti
macchinari di acciaio che, inevitabilmente, hanno visto mutato in modo radicale il proprio aspetto. La coesione fra i vari
media e la struttura ha dato origine ad un approccio estetico che rendeva quasi l’idea di una correlazione fra i macchinari e le opere che, timidamente, chiedevano un po’ di spazio alle austere masse di acciaio. L’audio dei video e delle esibizioni dei vari artisti sembrava provenire dai macchinari stessi che, quasi posseduti da queste presenze aliene, mutavano la
loro voce per omaggiare i graditi ospiti. In tale situazione l’opera artigiana svolta nell’officina si trova ad avere di nuovo una
connotazione di espressione d’arte similare a quella dei fabbri che, in tempi antichi, forgiavano e impreziosivano con il loro
lavoro spade e armature. Non più dunque un’occupazione finalizzata esclusivamente al sostentamento personale, bensì
un’occasione per esprimere al meglio la disciplina e la perizia di un mestiere antico. Da questa iniziativa si può trarre un
ottimo esempio di lungimiranza e apertura mentale portato alla città di Trento dagli organizzatori ma soprattutto dal proprietario dell’Officina Meccanica Monzani, il quale ha messo a disposizione di giovani artisti i propri spazi, credendo fermamente in un’idea che i più avrebbero considerato priva di senno. Inoltre la massiccia partecipazione di pubblico ha evidenziato l’interesse per questo tipo di proposta che, al di fuori degli ambiti tradizionali, cerca di stabilire nuovi concetti di
esposizione, in particolar modo per ciò che concerne l’arte contemporanea. Per ora già si parla di una possibile seconda
edizione di “All Levels”, ovviamente nel 2008...
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Termoidraulici: continua con successo
la collaborazione con l’Enaip di Borgo
a consolidata collaborazione tra la
sezione Termoidraulici dell’Associazione e l’istituto professionale Enaip di Borgo
continua con soddisfazione da entrambe
le parti. Per i ragazzi, questo sodalizio è
un’occasione di crescita e rappresenta
anche l’opportunità di prepararsi in linea
con le reali esigenze del mercato, per le
L
aziende è un’occasione per attingere ad
un vivaio altamente professionalizzato e
preparato. Proprio con l’intento di favorire
la preparazione dei giovani, Claudio Bonvecchio, presidente della sezione Termoidraulici, ha proposto per la classe quarta
– corso “tecnico impianti termici” – un
corso di aggiornamento sulla termorego-
lazione, tenuto da Massimo Basili, della
Coster Tecnologie Elettroniche. Soddisfatti docenti e alunni che hanno voluto ringraziare formalmente, con una lettera, il
presidente Bonvecchio, sempre prodigo di
iniziative a sostegno della formazione e
della professionalizzazione dei futuri lavoratori.
Termoidraulici:
seminario di aggiornamento tecnico
i è tenuto nella Sala riunioni del
Museo Caproni, all’Aeroporto di
Mattarello, un seminario di aggiornamento tecnico per la sezione Termoidraulici
dal titolo “Tecnologia solare e sistema
AQUA”. L’evento è stato organizzato in collaborazione con la ditta Paradigma Srl di
Darzo di Storo. Dopo il saluto introduttivo,
il presidente provinciale di sezione Clau-
S
dio Bonvecchio, che si è dichiarato particolarmente soddisfatto della partecipazione, ha invitato le aziende presenti, che
non l’avessero già fatto, ad aderire all’iniziativa per la raccolta firme a favore delle
piccole imprese che operano nel settore
del post-contatore. Imprese in difficoltà
dopo l’abolizione, voluta dal Governo, del
Decreto Marzano. Il presidente provinciale dell’Associazione Dario Denicolò, che
non ha voluto mancare all’incontro, nel
suo intervento ha tracciato una panora-
mica dell’attuale situazione dell’artigianato nella provincia. Successivamente ha
poi preso la parola Andrea Marini del
Servizio Formazione della Paradigma Srl,
azienda leader nella produzione di
impianti di riscaldamento ecologico, ed è
entrato nel vivo della serata illustrando le
caratteristiche della tecnologia solare.
Erano presenti: Giuliano Tomasi, presidente della sezione Manutentori Bruciatoristi dell’Associazione, ed Angelo Fondriest, funzionario dell’Ufficio Categorie.
Tariffe revisione veicoli a motore
Aumento a partire dal 20 ottobre 2007
a tariffa revisione, congelata dal lontano 1998, è stata incrementata di
20 euro. Grazie all’operativo e positivo
supporto di Anara e grazie alle continue
nostre sensibilizzazioni, abbiamo potuto
ottenere questo risultato che attribuisce
all’intero comparto quel minimo adeguamento economico necessario per sopperire ai sempre maggiori costi di gestione
che i nostri centri di revisione devono
L
quotidianamente sostenere. Il Regolamento di fissazione a 45 euro della tariffa relativa alle operazioni di revisione dei
veicoli a motore e dei loro rimorchi è stato
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5
ottobre u.s. Le disposizioni contenute in
Gazzetta potranno essere applicate a partire dal 20 ottobre 2007. Ai 45 euro, che
costituiscono la tariffa per le revisioni eseguite dai Funzionari della Motorizzazione
Civile, i centri privati dovranno aggiungere
il 20% di IVA, pari a 9 euro, i diritti da versare alla Motorizzazione per l’annotazione
dell’esito della revisione sulla carta di circolazione, pari a 9 euro ed il costo del
bollettino di c/c per il suddetto versamento, pari a 1,70 euro; il costo finale per il
proprietario del veicolo per la revisione
eseguita presso le imprese autorizzate
sarà di 64,70 euro. (A. de M.)
Grafici ed Immagine:
Bernardinatti nuovo presidente
ambio al vertice della categoria
Grafica ed Immagine. Roberto
Bernardinatti, 54 anni, di Trento, fotografo, socio della AgfBernardinatti
C
Foto, subentra a Graziano Marchi,
presidente del direttivo dal 2005 al
2007. Nel complesso le aziende della
categoria che fanno capo all’Associa-
zione sono 204
e raggruppano:
grafici, fotografi
e videoperatori.
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Dalla pecora al maglione:
protagonista la lana
ome nasce un capo in lana? Cosa
significa cardatura, e come avviene la tintura o la filatura?
A queste domande ha cercato di dare una
risposta l’evento “Sul fil… di lana”, che si
è tenuto al Castello del Buonconsiglio.
La manifestazione [foto Claudio Libera], ideata da Marilena Caliari presidente della
categoria Abbigliamento dell’Associazione,
si inserisce nel progetto comunitario “Alpi-
C
net Gheep” che è sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento e coinvolge, oltre
alla nostra Associazione, anche l’Associazione Allevatori Ovicaprini Trentini.
L’idea alla base dell’evento era quella di
valorizzare la lana come prodotto tipico
territoriale legato alla storia dei nostri
castelli trentini – se ne contano 50 in
condizioni più o meno buone di conservazione – in particolare attraverso le antiche arti e gli antichi mestieri di un
tempo, rievocando la vita di corte, rivalutando così anche gli antichi manieri.
«L’obiettivo di APOC e dell’Associazione all’interno del progetto comunitario Alpinet Gheep – ci ha spiegato Marilena Caliari – è stato da
subito quello di un laboratorio-evento per far conoscere a tutti l’affascinante storia della lana.
Una storia che parte dell’animale, la
pecora, dal suo allevamento, per arrivare alla tosatura, alla lavatura della
lana, anticamente fatta nelle fontane
di paese, alla cardatura con pettini o
macchinari di legno e infine alla filatura con mulinello o con il fuso».
Un viaggio dal passato al presente, alla
riscoperta di uno dei prodotti tipici del
nostro territorio, la lana.
Il visitatore, gironzolando per i giardini
del Castello del Buonconsiglio, ha
potuto assistere alla ricostruzione delle
diverse fasi di lavorazione e comprendere quale importanza ha avuto ieri, ed
ha anche oggi, la lana, peculiarità del
nostro territorio.
E dato che della pecora non si ricava
solo la lana, ma anche il latte per realizzare tanti prodotti tipici, l’evento è
stato un’occasione per far conoscere
anche quelli. E dunque, tra cardatori e
fusi, i numerosi ospiti hanno potuto
degustare pietanze realizzate con il
latte e derivati e deliziare il palato con
piatti tipici della nostra tradizione.
L’evento si è ben inserito nel contesto
della mostra in corso, “Ori dei cavalieri
delle steppe”, nella quale sono stati
affrontati temi quali, per esempio, lo
sviluppo della pastorizia come risorsa
economica e come segno di prestigio
presso i nomadi delle steppe.
Certificazione PEFC:
due nostre aziende certificate
alla foresta, alle aziende, al prodotto
finito: il percorso ora è garantito
dalla certificazione PEFC. Due aziende
trentine nostre associate sono ora certificate per la catena di custodia secondo lo
schema del sistema PEFC. Articoli e
manufatti realizzati utilizzando legno che
proviene da foreste certificate garantiscono provenienza del legname e quindi rintracciabilità. La Serramenti Polo di Polo
Guido e figli snc di Ziano di Fiemme e la
Ciech Servizi di Ciech Lorenzo & C. snc
di Folgaria sono le prime aziende artigiane trentine certificate dall’AQA. Un attestato che è stato consegnato lo scorso
20 settembre 2007 presso la sede dei
Comuni Trentini a Trento dal Presidente
dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige Giovanni Gius assieme al presidente
D
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del Consorzio dei Comuni Trentini Renzo
Anderle, il presidente della Sezione
Legno dell’Associazione Antonio Corazzolla e il presidente della Sezione Legno
dell’Associazione Industriali Andrea Bonvecchio. Il Progetto di implementazione
di certificazioni della catena di custodia
nell’ambito della filiera foresta è gestito
dal Consorzio dei Comuni Trentini quale
Associazione regionale PEFC, ed è stato
avviato congiuntamente con la nostra
Associazione e l’Associazione Industriali
della Provincia di Trento. Durante la conferenza stampa il presidente Corazzolla
ha sottolineato la positività del percorso
di certificazione per le aziende artigiane in
quanto ritiene che la qualità e la certificazione PEFC sono indispensabili per lavorare sul mercato. La certificazione rappre-
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senta, secondo Corazzolla, un valore
aggiunto per le nostre aziende, e quindi si
ringrazia il Consorzio dei Comuni per
essere stato promotore del progetto di
certificazione. La nostra soddisfazione è
maggiore in quanto due nostre aziende
hanno conseguito, al termine del progetto pilota, la certificazione PEFC. Per il
futuro siamo convinti, conclude il Presidente, che il Consorzio dei Comuni sia
indispensabile per la continuazione di
quanto fatto finora con percorsi di certificazione a prezzi competitivi. (G. C.)
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valli
Donne Impresa
incontra l’assessore Dalmaso
C.10
ell’ambito della manifestazione “Panorama Monte Baldo”,
che si svolge annualmente a Brentonico nei primi giorni d’autunno, il
Comune e gli organizzatori hanno
deciso di dedicare uno spazio al
gruppo Donne Impresa del Comprensorio della Vallagarina.
L’incontro si inseriva negli appuntamenti, voluti dall’amministrazione,
per riflettere sulle prospettive economiche dell’altipiano.
Il gruppo Donne Impresa dell’Associazione, guidato dalla presidente Maria
Rosaria D’Agostino, ha deciso di invitare l’assessore provinciale alle Politiche Sociali Marta Dalmaso, che si è
confrontata con le presenti sul tema
N
“Vita privata e vita professionale: armonia e conciliazione, il ruolo della
donna nel contesto socio-economico
attuale”.
Folto il pubblico, non solo di donne, che
non ha voluto mancare all’incontro.
«È stata un’occasione – ci ha detto la presidente D’Agostino – per
avviare un dialogo e promuovere,
attraverso questo tipo d’incontri,
momenti d’informazione e riflessione sulle tematiche riguardanti
la famiglia, l’impresa e il lavoro.
Riteniamo questi appuntamenti
utili per stimolare dibattiti, incentivare e favorire soluzioni per migliorare le condizioni di vita privata e professionale della donna e
perciò della famiglia».
L’assessore ha presentato il Piano Famiglia della Provincia ed ha commentato i
dati del Rapporto sul lavoro in Trentino.
Soddisfatte le presenti che hanno
ascoltato la relazione con interesse.
Patto Territoriale Valli del Leno
Prorogata la scadenza del bando al 30 novembre
C.10
Con una delibera datata 28 settembre, la Giunta Provnciale
ha prorogato al 30 novembre 2007
il termine di scadenza del bando per il Patto Territoriale delle Valli del Leno,
di cui abbiamo diffusamente parlato nel numero di settembre della rivista
Le acconciature futuriste
alla 37ª Mostra mercato in Val di Gresta
C.10
uccesso per “Vestiti d’altri tempi e
acconciature futuriste”, l’evento
organizzato della acconciatrici artigiane
della Vallagarina nell’ambito della 37ª
Mostra mercato della Valle di Gresta. Ispirandosi agli abiti storici, le acconciatrici
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l’Artigianato
hanno voluto creare uno stacco netto
realizzando pettinature futuriste con gli
ortaggi tipici della zona. Il lavoro ha suscitato interesse e curiosità nei numerosi
visitatori della Mostra mercato che si
sono fermati a seguire le varie fasi di lavorazione. Il risultato è stato un successo.
Soddisfatti gli organizzatori e il pubblico
che non ha mancato di applaudire e di
sottolineare il proprio apprezzamento per
l’iniziativa. Nella Mostra mercato, che si
tiene i primi due weekend d’inizio autunno, hanno trovato spazio anche alcune
aziende artigiane della zona che fanno
parte di St.Art, per loro è stata allestita la
“Fiera dello sviluppo locale”.
ANNO LVIII I N. 13 I NOVEMBRE 2007
Nelle foto:
Alcuni costumi dell’evento
“Vestiti d’altri tempi e acconciature
futuriste” delle acconciatrici
artigiane della Vallagarina
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curiosando
di Giorgio Pisetta
Di tanto in tanto si leggono o si ascoltano le opinioni di cittadini che lamentano la poca rispondenza
di qualche politico eletto sul rispetto delle promesse elettorali. Di solito la frase finale rispecchia questo motto: «Ed io, per vendicarmi, non vado più a votare!».
È bene, su questo argomento, fare qualche riflessione: è molto probabile che il cattivo politico (quello che si interessa più alla sua sedia che al bene della comunità) sia colui che più esce soddisfatto
per questa scelta da parte degli elettori scontenti.
Se un certo numero di elettori, che potrebbero avere atteggiamento altalenante tra gli schieramenti, resta a casa e non vota ci saranno molto meno problemi di riuscita per coloro che già dispongono di una “claque” organizzata benché di ridotta qualità. Il più grande dispetto invece verso il
politico mendace o inetto, da parte di coloro che vorrebbero non votare, sarebbe quello di andare a votare per un concorrente. Votare per un candidato che sia sopportato a malapena nella lista
o per un candidato di una lista concorrente: allora sì che sarebbe un voto di disturbo che lascia
qualche segno! In qualsiasi schieramento esistono persone serie e ben disposte a compiere il
loro lavoro di rappresentanza politica che sono costrette per “ordini interni” a rassegnarsi solo
a far numero e con la garanzia certa di non riuscire mai ad emergere o primeggiare. Sarà cura,
di chi intendeva non votare per punire “i politici”, informarsi dettagliatamente: seguire le cronache politiche che abbondano sulla stampa, approfondire i pro ed i contro di decisioni prese
durante la legislatura, sentire pareri “da bar” che spesso sviscerano i problemi all’origine per
scovare chi possa rispecchiare meglio l’azione di “disturbo” per voler essere soggetti attivi. Se
un politico che riteniamo poco utile si circonda di candidati lodanti, allora votiamo per quelli
che non lodano o che, al colmo, ne siano contrari. Certo il dispetto per la riuscita di candidati non voluti dal potere è cosa che fa sentire meglio il suo peso di una sterile rinuncia al voto.
E non è nemmeno proponibile la semplificazione «è inutile, sono tutti uguali», il lavoro non è
semplice, ma se usiamo la memoria, occhi ed orecchi troveremo certamente, nei fatti del passato, qualche persona che possa meritare una nostra fiducia, anche se parziale. Ricordiamoci
che il motto “la politica è una cosa sporca” viene portato avanti soprattutto da coloro che non
vogliono controlli democratici, da coloro che ritengono la democrazia un disturbo alle loro
smanie di potere. Anche le grandi ledership si possono ridimensionare: non certo però rinunciando al voto! Non si può cambiare il mondo rinunciando alla propria espressione. A conti fatti
il non votare, pur ammantato di spirito di protesta, è operazione sterile di rinuncia e di sudditanza a chi vive e vegeta in politica grazie alle corti di utilizzatori di prebende, grazie alle poltrone
devolute a pagamento della fedeltà di collaboratori, portaborse e “leccatori” vari. Non votare, in
effetti, rende più potenti coloro che già sono potenti: chi non vota compie una protesta che si ritorce contro chi la esprime!
Nelle bettole è nota la figura del “marito che si taglia i c... per far dispetto alla moglie”.
Peccato che i parlamentari della legislatura scorsa hanno provveduto, con l’approvazione di una
legge elettorale definita ormai universalmente “una porcata”, a far sì che anche la scelta dei candidati da eleggere sia esclusiva del partito: questa però è la prova provata che hanno paura delle scelte degli elettori. Paura delle scelte e non delle “non scelte”, che sia chiaro! Non ci rimane che meditare, meditare con attenzione, e votare di conseguenza con un minimo di indagine personale sulle
possibilità di non sprecare il voto: l’unica cosa che ci può distinguere da coloro che, ingenuamente,
scelgono di non votare per protesta.
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l’Artigianato
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Cap ....................... Città ..............................................................................................
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scadenzario
Dicembre 2007
17 lunedì
Termine ultimo per il versamento dei seguenti tributi/contributi:
IRPEF ritenute alla fonte sui redditi da lavoro dipendente e assimilati
IRPEF ritenute alla fonte sui redditi da lavoro autonomo
IRPEF ritenute alla fonte sui redditi relativi a:
• provvigioni inerenti rapporti di commissione-agenzia, ecc.
• associazioni in partecipazione
IVA
• liquidazione mensile mese di novembre 2007
• comunicazione telematica dati dichiarazioni d’intento
(mese di novembre 2007)
Addiz. regionale comunale Irpef versamento trattenute su redditi di lavoro dipendente (novembre 2007)
INPS
• versamento del contributo previdenziale (gestione separata) su compensi corrisposti nel mese precedente
(novembre 2007)
• versamento con modello unificato F24 dei contributi
previdenziali dei dipendenti relativi alle retribuzioni
maturate nel periodo di paga di novembre 2007 e presentazione della denuncia contributiva a mezzo Mod.
DM 10/02 (modello cartaceo)
Rivalutazione TFR versamento acconto dell’imposta
sostitutiva sulla rivalutazione del fondo TFR (codice
1712)
ICI versamento saldo imposta per l’anno 2007
20 giovedì
IVA COMUNITARIA presentazione elenchi Intrastat mensili
(novembre 2007)
27 giovedì
IVA versamento acconto IVA 2007 (codice tributo 6013
per mensili, 6035 per trimestrali)
CASSA EDILE termine ultimo per le imprese del settore
edile per il versamento dei contributi alla Cassa Edile
31 lunedì
REGIME DI TRASPARENZA OPZIONE termine comunicazione telematica Agenzia Entrate opzione tassazione
per trasparenza (triennio 2007-2009 - solo società di
capitali)
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Fly UP