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carcinoma del rene - CircolodegliUniversitari

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carcinoma del rene - CircolodegliUniversitari
II Università degli Studi di Napoli
Sede di Caserta – A.A. 2007-2008
Carcinoma Renale
Epidemiologia
Massima incidenza tra la V e VII decade con progressivo
incremento a partire dai 35 anni
2M:1 F
Incidenza maggiore nel Nord Europa e negli Stati Uniti
Incidenza minore in India, Cina e Giappone
Aree urbane > aree rurali
Eziologia e fattori di rischio
Forme sporadiche
Piombo, Cadmio
Thorotrast, Idrocarburi
Amine aromatiche,
Fenacetina, Asbesto, Petrolio
Tabacco
Ipertensione
Obesità
Insufficienza renale cronica,
Dialisi (cisti renali multiple)
Forme familiari
Carcinoma renale a cellule
chiare ereditario (HCRC)
Carcinoma papillare
ereditario (HPRC)
S. von Hippel-Lindau
(delezione nella r. 13p c. 11)
1. Istopatologia
Carcinoma renale a cellule chiare
Carcinoma renale papillare
Carcinoma renale cromofobo
Carcinoma renale uroteliale solido, non papillare
2. Istopatologia
L’istotipo più frequente è l’adenocarcinoma ed origina
dall’epitelio dei tubuli contorti prossimali.
Si può distinguere un pattern di crescita
- acinare
- papillare
- tubulare
- alveolare
Si riconoscono 3 tipi cellulari
- a cellule chiare
- a cellule granulose
- a cellule sarcomatose
Carcinoma renale a cellule chiare
Origina dalle cellule del tubulo prossimale. Nel 50% dei casi ha pattern di crescita omgeneo di
tipo solido o acinare, in altri casi possono coesistere aree di tipo cistico, sarcomatoide, tubulare o
pesudopapillare. Le cellule sono cuboidi o poligonali nella maggior parte dei casi coesistono
cellule con ampio citoplasma chiaro e basso grading, e cellule con citoplasma granulare-eosinofilo
Carcinoma renale a cellule chiare (ingrandimento 40X)
Carcinoma renale papillare
Cellule cubidi o colonnari formano strutture papillari con
asse fibrovascolare comunemente infiltrato da macrofagi
Carcinoma renale cromofobo
Ha architettura di tipo solido. Le cellule probabilmente da quelle intercalate dei
dotti collettori,hanno membrane prominenti, citoplasma finemente reticolato e un
alone perinucleare. E’ positiva la colorazione con ferro colloidale.
Quadro Clinico
Sintomi e segni locali
Sintomi e segni generali
Ematuria (50-60%)
Astenia e perdita di peso
Dolore
Febbre
Massa palpabile
Anemia
Varicocele acuto (trombosi
vena spermatica)
Ipertensione
Eritrocitosi
Ipercalcemia
Esami Diagnostici
RX addome diretto
Ecografia + ecodoppler
TAC addome-pelvi
RMN addome-pelvi
Urografia
Arteriografia renale
Scintigrafia renale dinamica con DTPA
NO AGOBIOPSIA
solo in caso di metastasi
a distanza extrapolmonari
•Diffusione
Estensione diretta (tessuti limitrofi e vena renale, con
estensione possibile fino alla cava)
Diffusione linfatica (lnf. ilari e lomboaortici)
Diffusone ematogena (polmoni, osso, fegato, surreni,
rene, encefalo)
Esami di Stadiazione
TAC total body con e senza mdc
Scintigrafia ossea
Classificazione clinica - UICC 2002
T
TX
T0
T1
Tumore Primitivo
Tumore primitivo non definibile
Tumore primitivo non evidenziabile
Tumore della dimensione massima di 7,0 cm, confinato al rene
T1a Tumore ≤ 4cm
T1b Tumore > 4cm e ≤ 7cm
T2
T3
Tumore della dimensione massima oltre i 7,0 cm, confinato al rene
Tumore che invade le grosse vene o la ghiandola surrenale o i tessuti perirenali, ma non
oltre la fascia di Gerota
T3a Tumore che invade la ghiandola surrenale o il tessuto perirenale(1) ma che non va oltre la fascia di Gerota
T3b Tumore che invade macroscopicamente la(e) vena(e) renale(i)(2) o la vena cava al di sotto del diaframma
T3c Tumore che invade macroscopicamente la vena cava al di sopra del diaframma
T4
Tumore che invade oltre la fascia di Gerota
N
NX
N0
N1
N2
Linfonodi regionali
Linfonodi regionali non valutabili
Linfonodi regionali liberi da metastasi
Metastasi in un singolo linfonodo regionale
Metastasi in più linfonodi regionali
M
MX
M0
M1
Metastasi a distanza
Metastasi a distanza non accertabili
Metastasi a distanza assenti
Metastasi a distanza presenti
(1) Include il grasso del seno renale (peripelvico)
(2) Include i rami segmentari (contenenti muscolatura)
T1a - Tumore confinato al rene ≤ 4 cm
T1b -
Tumore confinato al rene > 4 cm e ≤ 7 cm
T2 - Tumore > 7,0 cm, confinato al rene
T3a - Tumore che invade il surrene
T3a - Tumore che invade il tessuto perirenale
T3b - Tumore che invade la(e) vena(e) renale(i) o la
vena cava al di sotto del diaframma
T3c - Tumore che invade la vena cava al di sopra del diaframma
T4 - Tumore che invade oltre la fascia di Gerota
N1 - Metastasi in un singolo linfonodo regionale
N2 - Metastasi in più linfonodi regionali
M0 - Metastasi a distanza assenti
M1 - Metastasi a distanza presenti
Chirurgia
Nefrectomia segmentale
Nefrectomia radicale con separazione dei vasi ilari
Trombo neoplastico con estensione della vena cava
Dissezione linfonodale di carcinoma renale
Malattia adiuvante
Allo stato non esiste un trattamento standard adiuvante per il
carcinoma renale
Alcuni studi clinici hanno impiegato l’INFα come terapia
adiuvante in pazienti sottoposti a nefrectomia radicale. I
risultati di tali studi non hanno dimostrato alcun vantaggio
in termini di DFS e di OS
Pertanto l’uso dell’ INFα in adiuvante dopo nefrectomia
radicale non sembra essere indicato
Malattia metastatica
Chemioterapia
i farmaci più attivi sono la vinblastina, il CCNU,
l’ifosfamide ed il 5-fluorouracile
Immunoterapia
INF-α
Il-2
INFα + Il-2
INFα + Il-2 + 5-fluorouracile
Terapia biologica
Bevacizumab
Sorafenib
Sutent
Mutazione VHL
HIF1/HIF2a
VEGF
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