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articolo de l`Adige su OVERDOSE

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articolo de l`Adige su OVERDOSE
Trento
l'Adige
La tragedia
Il corpo è stato
visto intorno alle
13, ma la morte
risalirebbe, per i
sanitari, a circa
dodici ore prima
mercoledì
14 luglio 2004
21
Il mezzo trasportava legname. Traffico ripristinato dopo circa tre ore
Gasolio sulla strada: gran lavoro per i vigili del fuoco. Conducente illeso
Cadine, camion si rovescia sulla curva
Ospedaletto, autocisterna ribaltata
Il camion, che trasportava tronchi,
stava marciando in direzione Cadine
quando, in corrispondenza della curva poco prima del centro abitato, si è
ribaltato. Nessuna conseguenza per il
conducente. L’incidente, del quale non
sono ancora note le cause e l’esatta dinamica, è avvenuto intorno alle 6 del
mattino di ieri ed ha causato non pochi
problemi al traffico, deviato e poi ripristinato dopo circa tre ore. Sul posto,
oltre alle forze dell’ordine per i rilievi
dell’incidente, sono giunti i vigili del
fuoco permanenti di Trento ed i volontari di Cadine.
Per il conducente solo un grosso spavento, ma i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare parecchio per pulire la
strada dal gasolio che vi si era riversato. Ieri pomeriggio, poco dopo le 17,
un’autocisterna si è rovesciata sulla strada per Grigno, in corrispondenza dell’abitato di Ospedaletto, nelle vicinanze del ristorante «Mulino». Il mezzo, da
cui il conducente è uscito illeso, ha cominciato subito a perdere gasolio, che
finiva sulla strada. Per questo, oltre alle forze dell’ordine per i rilievi di rito,
sono stati avvertiti immediatamente i
vigili del fuoco.
Il camion
(foto Roberto Franceschini)
L’incidente
(foto Fedrizzi Borgo)
Ucciso da un’overdose nel parco
La vittima è Mariluccio Fontana, 48 anni,
trovato esanime ai giardini di via San Marco
Qui accanto una recente
immagine di Mariluccio Fontana; a
sinistra i giardini di via San Marco,
dove è avvenuto il ritrovamento
Nessuno l’ha cercato. Per
tutta la notte nessuno si è accorto che non aveva fatto ritorno a casa. I primi a vedere
il corpo, nascosto dai cespugli, sono stati i giardinieri impegnati nel taglio del prato, ai giardini di via San Marco. Mariluccio Fontana era lì,
nel luogo appartato che aveva cercato per non essere visto mentre si iniettava l’ultima fatale dose di eroina.
Il ritrovamento è stato effettuato intorno all’una di ieri; ma la morte, stando ai primi accertamenti, risalirebbe
a dodici ore prima. Sul posto
è arrivata la polizia, insieme
ai sanitari del «118», che non
hanno potuto far altro se non
constatare il decesso dell’uomo. 48 anni, roveretano,
Mariluccio Fontana era personaggio piuttosto conosciuto nella Città della Quercia. Lo si vedeva spesso in giro, a cavallo della sua bicicletta; era facilmente riconoscibile per la chioma riccia,
negli ultimi tempi un po’ brizzolata a causa di evidenti ragioni di età.
L’uomo conduceva una vita solitaria, inevitabilmente
segnata dalla dipendenza, dal
bisogno dell’eroina; non aveva figli, non era sposato. Da
volta, ha ucciso senza lasciare possibilità di scampo. Probabile che Mariluccio Fontana, nella notte fra lunedì e
martedì, si fosse appartato
fra i cespugli in modo da non
essere visto da nessuno mentre si iniettava l’ultima dose.
Subito dopo, verosimilmente, si è sentito male, ma nessuno ha potuto soccorrerlo.
È morto.
Il corpo è rimasto fra i cespugli fino al mattino. Nessuno dei numerosi passanti che
hanno attraversato il parco
ieri mattina ha avuto modo di
notarlo. Comunque nessuno
ha chiamato le forze dell’ordine fino all’ora di pranzo,
quando i giardinieri, occupati nel taglio del prato, hanno
notato qualcosa di strano fra
i cespugli. Si sono avvicinati,
hanno visto che si trattava di
un corpo, hanno chiamato la
polizia. Gli agenti sono giunti sul posto, a pochi minuti di
distanza dalla chiamata, insieme ai sanitari del «118». Ma
per Mariluccio Fontana, spirato probabilmente dodici
ore prima del ritrovamento,
non c’era più nulla da fare. I
sanitari hanno constatato il
decesso, mentre gli agenti
procedevano ai rilievi di rito.
E.A.M.
LE ALTRE MORTI PER DROGA
Purtroppo quello di Mariluccio Fontana non è il primo caso di overdose del 2004 in Trentino. Prima di lui, sempre in
città, è morto a maggio Paolo Moser, 48 anni anche lui, trovato nel bagno di casa, a Centochiavi, dove viveva con la
compagna. Paolo Moser non aveva precedenti, non era uno
spacciatore, non era conosciuto alle forze dell’ordine. A giugno è morto invece, a Secondigliano (in provincia di Napoli) Isacco Manica, 25 anni, roveretano. Il giovane di Sacco
si era allontanato dalla Vallagarina, con la quale manteneva sporadici contatti. Poco prima, in aprile, era morto di
overdose Marco Polla, nativo di Tione ma residente a Caderzone. Si è iniettato la dose fatale nella toilette di un treno diretto a Bassano. Il corpo è stato scoperto dal macchinista.
molti anni dipendeva fisicamente dalla sostanza che ieri lo ha ucciso. Molte volte
aveva tentato di uscire dal
tunnel, ma non ci era mai riuscito. Chi l’ha conosciuto lo
ricorda come «un bravo ragazzo, una persona buona».
Non aveva un impiego fisso,
negli ultimi tempi aveva lavorato, per brevi periodi, in
alcune cooperative sociali.
Tossicodipendente da molti
anni, era conosciuto alle forze dell’ordine di Trento e Rovereto perché aveva piccoli
precedenti, per furto e spaccio. Ma attualmente aveva saldato tutti i suoi debiti con la
giustizia. La morte lo ha colto dopo l’ultima iniezione. La
droga, subdola ancora una
Seminario alle Viote sui casi avvenuti in Inghilterra Fermato dai carabinieri È stato riportato sano e salvo al parco di Gocciadoro
Cea, studi sui tassi Hashish Catturato il riccio
Per combattere la tbc bovina
I tassi sono tra gli animali che diffondono la tbc bovina
Lo studio dell’ecologia delle malattie trasmissibili nella
fauna selvatica e l’individuazione dei meccanismi che ne
favoriscono la diffusione e
l’impatto sulle diverse specie
animali, rappresenta una delle principali linee di ricerca
del Centro di Ecologia Alpina
delle Viote. In Bondonese n’è
parlato recentemente in un
un seminario dal titolo «Epidemiologia ed ecopatologia
della tubercolosi bovina nelle popolazioni di tasso. Casi
ed esperienze in Inghilterra».
La tubercolosi bovina, attualmente non presente in
Trentino, è malattia infettiva,
forse fra le più antiche conosciute, in grado di determinare ingenti danni economici in termini di operatività
aziendale, di sanità pubblica
veterinaria e, non ultimo, in
termini di sanità umana in
quanto zoonosi.
È uno dei casi più noti in cui
una malattia venga diffusa da
animali domestici ad animali selvatici con conseguenze
molto gravi per la sanità pubblica. I tassi vengono infettati da feci di bovini malati e
successivamente trasmettono il batterio ad altri individui che così diffondono la malattia, anche a bovini sani. Al
Cea sono stati anche presentati i risultati di studi metodologici avanzati per la valutazione della consistenza e dinamica di popolazione in
mammiferi appartenenti a varie specie (cervi, daini, volpi,
mustelidi).
in auto
I carabinieri hanno effettuato un arresto per detenzione di
sostanza stupefacente ai fini di
spaccio; il fatto è avvenuto lunedì sera a San Michele all’Adige. Doveva essere un normale controllo, di quelli che le
forze dell’ordine effettuano
spesso sulle strade, specialmente in orario serale e su tratti particolarmente trafficati. Ma
i carabinieri, dopo averlo fermato, si sono subito accorti che
Francesco Isernio, 38 anni, manifestava un eccessivo nervosismo, un’eccessiva insofferenza nel vederli al lavoro. Di
fronte alla reazione dell’uomo,
evidentemente ritenuta anormale, i militari hanno quindi
pensato di controllare con particolare cura l’auto a bordo della quale viaggiava il solo conducente.
In macchina i carabinieri
hanno in poco tempo trovato,
nascosti, 200 grammi di hashish. In seguito all’accertamento
l’uomo, che è residente a Tassullo ed ha al proprio carico alcuni precedenti, è stato quindi
arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di
spaccio. Il controllo che ha portato all’arresto è avvenuto alle 20.30 di lunedì sera; è stato
effettuato dalla pattuglia di Lavis, che si trovava in quel momento in perlustrazione sulla
statale del Brennero, in corrispondenza dell’abitato di san
Michele all’Adige.
Scorrazzava libero per l’ospedale
G in Breve
Clandestino
arrestato
Lunedì mattina, poco
dopo le 9, i carabinieri di
Trento hanno tratto in arresto un giovane di origine serba per inadempienza del decreto di espulsione emesso nello scorso mese di marzo dalla
questura di Verona. Il ragazzo, Dirie Darko, ha 24
anni; è stato fermato dai
militari e portato al carcere di Trento.
Vigo di Ton,
scontro frontale
Sulla statale, in corri-
Il tasso appena recuperato davanti all’entrata dell’ospedale
Curioso quanto apprezzato l’intervento effettuato ieri dall’agente in servizio al
posto di polizia presso l’ospedale S.Chiara. Il sovrintendente Claudio Osti è stato chiamato di buon mattino,
per "soccorrere" un riccio
che voleva entrare ad ogni
costo nel nosocomio cittadino, utilizzando l’ingresso
principale di Largo Medaglie
d’Oro.
Le "indagini", immediatamente scattate, non hanno
appurato come vi sia giunto,
ma il grazioso animaletto selvatico non ha mancato d’attirare l’attenzione, non fosse
altro per quel suo aspetto
simpaticissimo e per quel suo
caratteristico appallottolar-
si quando fiuta un pericolo. I
ricci sono notoriamente degli animali solitari, insettivori pur non disdegnando lumache, lombrichi o giovani
topolini. Gran camminatore
può percorrere anche 10 km
in una notte e si adatta molto bene alla vita domestica.
Ad ogni buon conto, come
tutte le favole dal lieto finale, una volta accertate le sue
buone condizioni fisiche, il
riccio è stato preso in consegna dal personale dell’ospedale e portato al sicuro
nel vicino parco di Gocciadoro. Libero di scorazzare nel
sottobosco del parco cittadino, lontano dai pericoli del
traffico che è una delle principali cause della loro morte.
spondenza del bivio per
Vigo di Ton, un pullman si
era fermato a lato strada.
L’auto che lo seguiva, a
bordo della quale si trovavano tre extracomunitari che viaggiavano verso Cles, ha deciso di sorpassarlo, centrando frontalmente un’altra auto,
guidata da un frate di San
Romedio, che procedeva
in direzione opposta, verso Mezzolombardo. L’incidente è avvenuto verso
le 15. Sul posto sono giunti immediatamente i vigili del fuoco di Ton, i carabinieri e i sanitari del
«118», che hanno trasportato le quattro persone
coinvolte al Santa Chiara.
Non ci sono state, fortunatamente, conseguenze
gravi, visto che entrambi
i veicoli viaggiavano a velocità moderata.
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