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Corriere di Romagna - Unindustria Rimini

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Corriere di Romagna - Unindustria Rimini
UNINDUSTRIA RIMINI
Martedì, 12 gennaio 2016
UNINDUSTRIA RIMINI
Martedì, 12 gennaio 2016
Stampa Locale
12/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 2
MARIO GRADARA
«Sono finito nel mirino per la guerra al cemento»
12/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 3
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Il sindaco risale nel gradimento, ma resta in fondo alla classifica
12/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 5
MANUEL SPADAZZI
La Gemmani pronta a correre Gli azzurri: «E' il candidato...
12/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 9
12/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 11
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Residence di lusso negozi e uffici all' ex Metropol
12/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 12
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Le vasche fermeranno gli sversamenti in mare
LORENZO MUCCIOLI
«I cittadini non vanno ingannati, il sindaco non faccia false...
12/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 14
«Il Palas inghiotte tutti gli eventi della città»
12/01/2016 Corriere di Romagna Pagina 2
Minacce di morte al sindaco Gnassi disposto servizio discreto di scorta
12/01/2016 Corriere di Romagna Pagina 2
Lotta al cemento, nessun passo indietro: «Gli attacchi vigliacchi...
12/01/2016 Corriere di Romagna Pagina 2
Popolarità del primo cittadino: un riminese su due lo vota ancora
12/01/2016 Corriere di Romagna Pagina 9
Lega e Forza Italia, prove di accordo
12/01/2016 Corriere di Romagna Pagina 11
Banca Carim e gran gala della lirica: in...
12/01/2016 Corriere di Romagna Pagina 11
Mercato immobiliare vendite e trattative in...
12/01/2016 Corriere di Romagna Pagina 11
Via Diredaua, sfondamento in vista
12/01/2016 Corriere di Romagna Pagina 29
Metropol, l' ora della riqualificazione
12/01/2016 Corriere di Romagna Pagina 30
Debiti, Coriano versa 529mila euro ad Hera
12/01/2016 Corriere di Romagna Pagina 30
Nuova vasca laminazione, lavori al via
12/01/2016 Corriere di Romagna Pagina 31
Il "Lungamore"piace agli albergatori
12/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 3
Drei svetta sui sindaci romagnoli
12/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 7
Nuove minacce a Gnassi: "Ti ucciderò"
12/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 7
Il sondaggio lo consola, con il 50%
12/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 10
Soddisfatti dalle risposte di Rete ferroviaria italiana Ora continueremo a...
12/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 11
In 1.500 al Gran Gala della Lirica Per i 175 anni di Banca
12/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 12
Accordo con Hera e buco chiuso
12/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 12
Ci siamo Ristrutturazione da due milioni entro primavera
12/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 12
Depuratore Nuova vasca di laminazione interrata
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Scm fa bottino pieno all' estero E il fatturato vola a 500 milioni
12/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 13
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MARIO GRADARA
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Il Resto del Carlino (ed.
Rimini)
Stampa Locale
«Sono finito nel mirino per la guerra al cemento»
«Atti vigliacchi, non fermeranno la tutela del territorio»
«OGGI che la notizia è pubblica dico questo:
non bisogna enfatizzare ma neanche
sottovalutare.
Non mi preoccupo. E chiaramente non sono
questi atti vigliacchi a poter interrompere l'
azione dell' amministrazione comunale a tutela
del territorio». E' un passaggio della
dichiarazione del sindaco Gnassi sulle
minacce di morte ricevute nei giorni scorsi. La
terza lettera minatoria a Gnassi, dopo quelle
recapitate nella primavera 2012 e rese note un
anno fa, nel gennaio 2014. «Esattamente un
anno fa ­ ricorda il sindaco ­ decisi di rendere
pubblico uno dei miei ricordi più amari dell'
esperienza amministrativa a Rimini.
Nel 2012 ricevetti lettere anonime che
contenevano esplicite e pesanti minacce per la
battaglia contro il cemento che l'
amministrazione stava impostando. In quel
periodo eravamo nella fase di elaborazione del
Masterplan, andando a chiudere, non senza
polemiche, un lungo periodo durante il quale il
territorio veniva utilizzato quasi
esclusivamente per il suo valore quantitativo
piuttosto che qualitativo».
«IN QUEL contesto bollente ­ prosegue il sindaco ­ in cui si determinava la qualità e l' autorevolezza del
governo locale all' indomani di elezioni che avevano dato un chiarissimo mandato in tal senso, ricevetti
le pesantissime lettere di minaccia che vennero poi segnalate alle autorità».
'Ti diamo fuoco, ti bruciamo', si concludevano entrambe le prime lettere. La Procura aprì un' indagine.
Di recente il nuovo attacco.
«Poche settimane fa ­ segnala il sindaco ­ ho ricevuto un' altra lettera che, viste forma e contenuto,
sembra appartenere alla stessa mano: minacce, da prendere in considerazione alla luce di alcuni
riferimenti, per avere 'bucato' la bolla immobiliare. Ho ritenuto anche questa volta giusto e corretto
informare le autorità competenti della cosa, senza farne un manifesto pubblico». Gnassi parla di «atti
vigliacchi da non sottovalutare». E aggiunge: «Nessuna di queste minacce può determinare una
modifica delle abitudini, sia nell' attività amministrativa sia nella vita privata. Un anno fa avevo detto:
nella battaglia contro il cemento, Rimini è andata avanti, e ha vinto nelle sedi deputate, molte delle sue
battaglie contro un uso non più tollerabile del territorio. Con la schiena dritta e facendo quello che si
doveva fare a difesa della comunità». Dodici mesi dopo il sindaco spiega di «sottoscrivere quanto
affermato a distanza di un anno», e ringrazia le autorità competenti, «Procura e forze dell' ordine per
questa sensibilità e attenzione, in un rapporto corretto e senza fare allarmismi».
Mario Gradara.
MARIO GRADARA
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Il sindaco risale nel gradimento, ma resta in fondo
alla classifica
NEL GIORNO in cui viene a galla la notizia delle nuove
minacce ricevute, tutto è passato in secondo piano.
Eppure ieri inizialmente la giornata era partita con una
buona notizia per Gnassi. Secondo la tradizionale
indagine del Sole 24 ore sul gradimento dei sindaci (dei
capoluoghi), l'inquilino di palazzo Garampi a pochi mesi
dalle elezioni sta risalendo la china. Rispetto all'indagine
di un anno fa, secondo le interviste effettuate (tra il 3
novembre e il 20 dicembre) dall'istituto Ipr marketing il
gradimento per Gnassi tra i riminesi è salito di tre punti e
mezzo. Alla domanda: «Lei voterebbe l'attuale sindaco» il
50% dei riminesi ha risposto sì, contro il 46,5% del 2015.
Certo, rispetto al risultato ottenuto alle urne nel 2011
Gnassi ancora arranca (vinse il ballottaggio contro Renzi
con il 53,47% delle preferenze), e nella classifica' sul
gradimento dei sindaci stilata ieri dal Sole 24 ore resta
nelle ultime posizioni: è soltanto all'84esimo posto. Ma va
notato come il risultato ottenuto stavolta da Gnassi
nell'indagine del Sole sia tra i migliori, tra i sindaci
dell'Emilia Romagna. Praticamente solo il primo cittadino
di Bologna Virginio Merola ha fatto meglio di lui, passando
dal 44,5% del 2015 al 49,5% del 2016. Tutti gli altri, in
regione, hanno guadagnato meno o hanno registrato
particolare Fabrizio Matteucci di Ravenna (­6,5%).
DATI che confermano quelli (diffusi qualche giorno fa) del
sondaggio su Gnassi fatto dal centro studi regionale del
Pd. «Uno su due, il 50 per cento degli intervistati, sia per
l'Ipr marketing che per l'ufficio studi Pd, si dice disposto a
votarmi rileva Gnassi Per il Sole la percentuale di
consensi è in forte crescita: non è così importante visto
che considero l'indagine del quotidiano poco più di un
divertissement». Più importante, secondo Gnassi, è come
i dati del Sole «confermino la serietà del lavoro fatto
dall'ufficio studi Pd, dove il giudizio positivo su di me (il
50% si è dichiarato pronto a rivotarlo) è il frutto del buon
giudizio sul lavoro fatto dall'amministrazione (67%) e sugli
interventi che portiamo avanti ». Al di là dei numeri, e «di
chi ha ironizzato (vedi FI e M5s) sul fatto che un riminese
su due sia pronto a rivotarmi, restano e contano molto di
più i cantieri», conclude Gnassi.
A dare man forte al primo cittadino anche il segretario provinciale Pd Juri Magrini e il parlamentare
Tiziano Arlotti, che osservano come il sondaggio del Sole ricalchi i risultati già emersi in quello fatto dal
Pd.
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ma.spa.
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La Gemmani pronta a correre Gli azzurri: «E' il
candidato ideale»
Il nome avanzato da Progetto Rimini, Forza Italia pronta a sostenerla
di MANUEL SPADAZZI DIPENDERÀ molto (o
quasi tutto) dalla Lega Nord, decisa a puntare
su Marzio Pecci come l' anti­Gnassi del
centrodestra. Ma se il Carroccio farà un passo
indietro, e il centrodestra tornerà a marciare
unito e compatto, allora questa potrebbe
essere davvero la volta buona per Linda
Gemmani. L' imprenditrice, che occupa un
ruolo di primo piano nell' azienda di famiglia
Scm, era già stata tirata in ballo in occasione
delle comunali del 2011.
Poi non se ne fece nulla. Ma stavolta è diverso.
Perché la Gemmani, una 'civica', un
personaggio scelto dalla società civile e non
n e i partiti, una donna impegnata anche
socialmente, potrebbe mettere d' accordo
quasi tutte le anime del centrodestra.
NON A CASO il nome della Gemmani per la
candidatura a sindaco è stato fatto, in primis,
da Progetto Rimini, lo lista civica di cui l'
imprenditrice riminese fa parte praticamente
fin dalla sua fondazione.
Negli incontri che ha avuto con gli altri partiti,
Progetto Civico ha da subito disegnato l'
identikit di un candidato che andasse ben oltre i nomi dei soliti noti di questo o quello schieramento
politico. La Gemmani, dal canto suo, per il momento non intende fare alcuna dichiarazione. Ma ha già
fatto capire a chi di dovere di essere disponibile a correre come candidato sindaco a Rimini solto se
sarà appoggiata da un' ampia e compatta coalizione di centrodestra. E Forza Italia si sta muovendo
proprio in quella direzione. «Noi l' abbiamo già detto ai nostri alleati, e lo ribadiamo adesso
pubblicamente: Forza Italia non vuole affatto un candidato di Forza Italia. La Gemmani non sarebbe un
candidato di Forza Italia. Non ci interessa mettere bandierine ­ dice Giulio Mignani, coordinatore degli
azzurri ­ non è quello a cui miriamo. Anche per questo non ci è piaciuta la fuga in avanti della Lega, che
se ne è uscita fuori con il nome di Marzio Pecci». «Noi puntiamo ­ continua Mignani ­ a una figura
capace di aggregare tutto il centrodestra, liste civiche comprese». E se «riusciremo nell' intento, Linda
Gemmani ­ conclude Mignani ­ può essere, anche per Forza Italia, un ottimo candidato».
CHIARO il messaggio degli azzurri, che proveranno in queste ore a far fare un passo indietro alla Lega
e si siederanno al tavolo delle trattative cercando insieme a Progetto Rimini la convergenza sulla
Gemmani. Un nome che potrebbe spingere altre liste civiche verso il centrodestra, anche se la
situazione resta molto fluida. Restano da convincere poi la Lega e anche Fratelli d' Italia, che prima
attende il passo indietro del Carroccio. Ma la Gemmani potrebbe essere il nome capace di far cadere i
veti incrociati dei vari partiti. E in grado di rinsaldare un centrodestra che finora è andato avanti in ordine
sparso, contrariamente alle dichiarazioni d' intenti dei vari protagonisti.
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MANUEL SPADAZZI
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Scm fa bottino pieno all' estero E il fatturato vola a
500 milioni
Incassi in aumento dell' 8%, le esportazioni rilanciano il gruppo
LA CRISI, ormai, sembra definitivamente alle
spalle. E lo dicono i numeri, in casa Scm. Per l'
industria riminese del legno il 2015 si è chiuso
con un fatturato che ha superato i 500 milioni
di euro, «con un aumento ­ sottolineano i
vertici dell' azienda ­ dell' 8% rispetto al 2014,
e un consolidamento in molti mercati».
UN ANNO in cui Scm ha inaugurato tre nuove
filiali all' estero in altrettanti mercati strategici.
Ora infatti l' azienda è presente anche sulla
costa occidentale degli Stati Uniti, con la
divisione Scm group North America west
coast, a cui si aggiungono le nuove sedi a
Kuala Lumpur (la capitale della Malesia) «per
rafforzare in questo modo la presenza nell'
area del sud­est asiatico» e a Dubai. Salgono
così in tutto a 20 le filiali estere di Scm, che nel
2015 ha rafforzato le sue esportazioni. A oggi
infatti il 90% delle macchine dell' industria
riminese viene venduto fuori dall' Italia, anche
se il 'cuore' dell' azienda resta a Rimini. Che il
2015 fosse partito bene, lo si era capito subito
dal maxi ordine da 15 milioni di euro arrivato
dalla Cina (proprio il 31 dicembre 2014), il più
consistente di tutta la lunga storia di Scm. E il trend è rimasto positivo per il resto dell' anno, con ben
17mila macchine prodotte nel corso del 2015 da Scm. L' IMPRESA riminese si prepara alle nuove sfide
con un' organizzazione che si è profondamente rinnovata negli ultimi anni. Da anni l' azienda è nelle
mani di Giovanni Gemmani, presidente, e Andrea Aureli, amministratore delegato.
Insieme a loro, siedono nel consiglio di amministrazione attualmente Linda Gemmani, Alfredo Aureli e
Adriano Aureli (il presidente onorario). L' AVVIO di nuove sinergie industriali e commerciali fa guardare
al futuro con un certo ottimismo. E con la prospettiva di non dover ricorrere più come in passato a tagli e
a pesanti ricorsi alla cassa integrazione. Attualmente il gruppo Scm vanta circa 3mila dipendenti
(compresi quelli delle sedi fuori Rimini). «E' solo grazie a loro che questa azienda può raggiungere
questi risultati», sottolineano all' unisono Giovanni Gemmani e Andrea Aureli. Che, anche nel consueto
saluto degli auguri di Natale ai dipendenti, hanno ribadito: «Tutti noi di Scm formiamo una grande e
bella squadra. Il nostro impegno per il 2016 sarà quello di confermare e consolidare i buoni risultati
ottenuti e lo sviluppo del gruppo, per il quale è fondamentale il contributo di tutti i dipendenti. Siamo
convinti che il successo di Scm dipenda soprattutto dall' impegno e dallo sforzo quotidiano di ogni suo
lavoratore».
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Residence di lusso negozi e uffici all' ex Metropol
Intervento legato alla famiglia La Russa
IL COMPLESSO dell' ex Metropol, all' angolo
tra i viali Ceccarini e Virgilio, rinasce con nuovi
negozi e una lussuosa Residenza turistico
alberghiera. Sopno previsti anche uffici e, in un
secondo tempo, un bar al primo piano. Sparirà
così un altro buco nero del «salotto», che a
questo punto acquisterà maggior lustro. L'
attesissima riqualificazione del fabbricato della
società Metropol, che fa capo alla famiglia dall'
ex moglie di Geronimo La Russa, già ministro
della Difesa, e in parte dal figlio, l' avvocato
Geronimo La Russa, partirà a breve, come
concordato con gli uffici comunali. Per
procedere manca solo il placet del Genio
Civile, atteso in settimana.
L' INTERVENTO di riqualificazione, che
interessa tre piani e un sottotetto, prevede la
sistemazione delle parti esistenti, senza
alcuna aggiunta. Al pianterreno, dove tre
attività hanno dovuto trasferirsi, proprio in vista
della ristrutturazione, si prevedono solo
negozi.
Gli esistenti rimarranno al loro posto. Nei piani
superiori, sfruttando gli spazi del vecchio
albergo Metropol chiuso da oltre vent' anni, sarà realizzata la Residenza turistico alberghiera che
conterà una ventina di camere.
Corposa la ridistribuzione degli spazi al secondo piano. Non si sa ancora di quante stelle si fregerà la
Rta, ma di certo, trovandosi in viale Ceccarini, l' intervento sarà di alta qualità. AL PRIMO PIANO, dove,
si sono alternati il Kirby' s (con il tentativo di alcuni imprenditori di aprire il Casinò show), poi il centro
benessere Ateneo e il primo punto vendita monomarca Rebibbia Fashion, si pensa di riaprire un bar (ne
è già previsto l' uso), ma per procedere, visto che l' intervento sarà diluito nel tempo, si aspetta la
definizione delle normative del nuovo Rue. Per il resto sono previsti degli uffici e la ricostruzione ex
novo del tetto. L' intervento, che costerà circa due milioni di euro, verrà eseguito su progettazione dell'
architetto Andrea Matteoni, che conferma.
«L' operazione avverrà in due tranche entro il 2017. Nessuna occupazione esterna del suolo pubblico, si
lavorerà infatti all' interno senza invadere la strada».
«LA RISTRUTTURAZIONE dell' ex Metropol _ commenta il sindaco Renata Tosi _ è un tassello
importante che si aggiunge al percorso di valorizzazione e maggior decoro, intrapreso dalla nostra
amministrazione, decisa ad agevolare e fornire ogni supporto a chi intende mettere mano ai propri
immobili. Dare impulso all' edilizia privata, velocizzando gli iter delle richieste di permesso di
costruzione o ristrutturazione, significa anche semplificare le procedure e fornire gli strumenti utili a
riattivare un settore, come quello del recupero dell' esistente, al quale mirano i nostri strumenti
urbanistici, a partire dalla variante al Rue, che andremo ad approvare molto presto», conclude la Tosi.
Nives Concolino.
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Le vasche fermeranno gli sversamenti in mare
Partono i lavori all' impianto di depurazione
DOPO aver effettuato le indagini
archeologiche e aver reallizato la bonifica
bellica, sono partiti ieri i lavori di costruzione di
una grande vasca di decantazione accanto al
depuratore di Riccione. La vasca servirà a
raccogliere le acque di prima pioggia e quindi
i residui, gli oli, le polveri che si depositano
sull' asfalto a causa del traffico e dell'
inquinamento. Si tratta ovviamente di un
importante intervento che, in caso di bombe d'
acqua o comunque di temporali di particolare
intensità e durata, eviterà che il depuratore
vada in tilt per la gran quantità di acque, che
vengono riversate successivamente in mare.
Con l' inevitabile conseguenza di far scattare i
divieti di balneazione nel tratto di mare che
confina con il Marano.
IL VASCONE in cemento dunque sarà una
garanzia in più per la balneazione. Consentirà
di monitorare ogni eventuale problematica
dovuta a sovraccarico, compreso l' emissione
di cattivi odori. Il primo stralcio della vasca di
laminazione, che rientra nel piano investimenti
di Atersir (Agenzia territoriale dell' Emilia
Romagna per i Servizi idrici e i rifiuti) verrà realizzato entro l' estate dalla Società Braccianti di Rimini.
Per il momento la capienza sarà di 10mila metri cubi, che verranno poi raddoppiati con il secondo
stralcio.
La spesa complessiva dell' opera di Hera ammonta a cinque milioni di euro di cui 2.800.000 destinati
alla prima parte dei lavori. Lunedì 18 alle 20,30 gli amministratori e i tecnici del Comune e della Sis
assieme ai progettisti di Hera illustreranno il progetto ai residenti nel Centro di buon vicinato di viale La
Spezia.
ni.co.
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«I cittadini non vanno ingannati, il sindaco non faccia
false promesse»
Piero Cecchini mette in guardia i candidati Gambini e Piva
«ATTENZIONE: chi aspira a diventare sindaco
deve sapere quali sono le reali possibilità. I
cittadini non vanno ingannati». A mettere in
guardia i due candidati in lizza per le primarie
d e l Partito Democratico, Corrado Piva e
Sergio Gambini, è il sindaco di Cattolica Piero
Cecchini. Il primo cittadino interviene sul tema
della disfida elettorale in programma a fine
febbraio, lanciando un appello chiaro ai
contendenti del suo partito. «Non ho ancora
letto i programmi di Piva e Gambini e ritengo
sia ancora presto per esprimere una
preferenza. Sicuramente il mio appoggio
andrà alla squadra che si dimostrerà più in
sintonia con il lavoro svolto fino a qui da
questa amministrazione. E' importante c h e i
due pretendenti sappiano quali sono i progetti
già messi in cantiere dall' attuale giunta. Non
dimentichiamoci che la futura amministrazione
si troverà a operare in condizioni diverse da
quelle che abbiamo trovato al nostro arrivo:
penso, ad esempio, al debito di palazzo
Mancini, che negli ultimi anni di legislatura si è
notevolmente ridotto. Quelli che aspettano i
comuni di tutta Italia, non solo Cattolica, saranno comunque anni duri: è bene pertanto che chi si
ritroverà al timone abbia chiare le sue reali possibilità e stabilisca insieme ai cittadini le priorità».
Parole, quelle di Cecchini, non tanto diverse da quelle espresse da Luca Ercolessi, ex capogruppo di
maggioranza in Consiglio, ora tra aderenti al 'Tavolo civico' riunito attorno a Sergio Gambini.
«Si evitino facili promesse, progetti fumosi e privi di concretezza. Il rispetto degli elettori passa da idee
e proposte realizzabili, voglia di fare ma non di strafare. Tutto ciò che promettiamo va mantenuto: ne va
della nostra dignità e della nostra credibilità». Ma Ercolessi non risparmia anche alcune critiche al
programma dell' altro candidato, Corrado Piva. «Vorrei ricordare che l' azzeramento dell' addizionale
Irpef è già stato votato e sarà già effettivo dal 2017 per scelta di questa amministrazione, non appena
terminate di pagare le rate pattuite con l' Unicredit. Il polo della sicurezza, invece, è già in cantiere e
solo un intoppo burocratico ne ha determinato lo slittamento. Sulla tassa di soggiorno, infine, è bene
essere chiari: se destinassimo solo il 10/15 % alla promozione turistica dovremmo ridurre le risorse
destinate a questo comparto che, ad oggi, sono di molto superiori».
Lorenzo Muccioli.
LORENZO MUCCIOLI
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«Il Palas inghiotte tutti gli eventi della città»
La protesta di Confesercenti: «Il Comune favorisce solamente il Centro congressi»
« I L C E N T R O congressi s t a d i v e n t a n d o
sempre più un 'buco nero' dove il Comune fa
convogliare manifestazioni, fiere ma anche
iniziative di carattere commerciale che fanno
concorrenza alle attività dell' Isola dei Platani.
Esempio eclatante di questo tipo si è avuto a
Capodanno, quando il 'salotto buono' di
Bellaria Igea Marina alla sera era praticamente
deserto, e il Palas strapieno». Parole e musica
di Gianfranco Giorgetti, coordinatore cittadino
della Confesercenti. Giorgetti fa da cassa d i
risonanza al malcontento di parecchi
commercianti ed esercenti dell' Isola, che sui
social hanno platealmente manifestato il
proprio pensiero. Molto critico. «La vocazione
del Centro congressi ­ prosegue Giorgetti ­ è,
come dice il nome, quella di... organizzare
congressi e convegni. Invece lì dentro si
organizza qualunque cosa, compresi mercatini
e iniziative con fini di lucro, checché se ne
dica, mentre il centro di Bellaria è sempre più
deserto». Nei giorni scorsi il Palacongressi è
stato affidato per due anni, con bando
comunale e un solo partecipante, a una
società di gestione (Bim Servizi, che subentra a Bellatavola, che aveva la gestione provvisoria) formata
da tutte le categorie economiche cittadine. Con esclusione di Cna (per problematiche interne a quest'
ultima, che prima era presente) e della stessa Confesercenti. Il responsabile Luca Capriotti ha
annunciato la volontà di potenziare le attività «a 360 gradi». «L' Isola dei Platani ­ prosegue Giorgetti ­
ha bisogno di essere rafforzata nelle iniziative. Occorre dare più sostanza, fare promozione, investire,
lanciare eventi, anche perché la concorrenza di centri commerciali e outlet è sempre più pressante.
Invece la nostra impressione è che l' amministrazione comunale abbia una forte attenzione per il
Palacongressi, e un' attenzione molto più debole per la propria rete commerciale».
Sul tema outlet Giorgetti tiene a una precisazione: «In ripetuti incontri pubblici gli amministratori
comunali hanno attribuito a Confesercenti quella che per loro è una 'responsabilità', accusandoci di fatto
di aver quasi sobillato i commercianti a schierarsi contro il progetto di un mega­outlet nelle campagne di
Bordonchio. Non è così. Ovviamente seguiamo con preoccupazione l' iniziativa, augurandoci che non
vada in porto, ma gli operatori si sono attivati da soli». Attivazione che ha portato alla raccolta di almeno
un centinaio di firme per chiedere di stoppare il centro commerciale». «Ormai tutto viene fatto nel
Palazzo dei congressi: Capodanno, la tombola, Santa Apollonia, devono farci vedere che il loro acquisto
funziona», scrive su Facebook l' ex consigliere Pd Giulia Silvagni, titolare del caffè La nuova stazione.
Ma c' è chi difende la scelta: «La politica di questa amminsitrazione ­ replica F.V. ­ è un turismo fatto da
famiglie con bambini. Facile capire che un Palas al coperto permette loro di seguire uno spettacolo al
caldo. A Capodanno i ragazzi sono andati a Santarcangelo».
Mario Gradara.
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Minacce di morte al sindaco Gnassi disposto servizio
discreto di scorta
La missiva: «È il giorno più felice della mia vita. Ho comprato la pistola per ucciderti» Gli
errori grammaticali fanno ipotizzare che si tratti dello stesso che ha scritto altre lettere in
passato
RIMINI. «Oggi è il giorno più bello della mia vita, perchè ho
comprato una pistola clandestina per ucciderti». È' il passaggio
più inquietante della lettera anonima recapitata poco prima
delle festività al sindaco Andrea Gnassi. Primo cittadino che da
quel momento è sottoposto a «vigilanza discreta dinamica»
(personale della Digos della questura e del Nucleo Ambientale
della polizia municipale in primis) come disposto la vigilia di
Natale dal prefetto Peg Strano Materia.
La lettera, scritta al computer, dal timbro risulta sia stata
imbucata a Bologna. A Palazzo Ga rampi, come da prassi, è
stata "intercettata" dall' ufficio Protocollo che l' ha quindi
consegnata al sindaco. Oltre alla minaccia più pesante, "l'
anonimo" fa presente a Gnassi di conoscere bene il suo stile di
vita, come si muove, le strade che "solitamente" percorre a
partire dal sotto passo della stazione. La missiva ha molte
analogie con altre già ricevute dal primo cittadino, soprattutto
per quel che concerne gli errori di ortografia. Circostanza che
lascia intravvedere una sola conclusione: chi ha scritto la
minaccia di morte è colui che ciclicamente se la prende con l'
inquilino più importante di piazza Cavour.
La Digos della Questura, che coordinata dal procuratore capo
Paolo Giovagnoli sta indagando, non esclude che l' autore delle
minacce possa essere un dipendente pubblico, un ex
dipendente, qualcuno che non abbia vinto un qualche concorso
pubblico o qualche gara di appalto lavori, oppure qualcuno che
si aspettava favori dall' amministrazione non arrivati.
Dal Comune, invece, si esclude possa essere un conoscente
del primo cittadino, nonostante l' anonimo si descriva come una
persona che il sindaco potrebbe aver conosciuto.
Enrico Chiavegatti Da sinistra a destra il sindaco Andrea
Gnassi manifesta tranquillità nella sua azione amministrativa e
non dà troppa importanza alle minacce ricevute Allo stesso
tempo continua la sua azione amministrativa in mezzo alla
gente.
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Corriere di Romagna
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Lotta al cemento, nessun passo indietro: «Gli
attacchi vigliacchi non mi fermano»
RIMINI. «Non saranno questi atti vigliacchi a
fermarmi». Il sindaco Andrea Gnassi (Pd)
aveva già denunciato le conseguenze della
sua lotta al cemento e oggi rilancia: la tutela
del territorio va avanti.
Era il cinque gennaio dell' anno scorso e il
primo cittadino raccontò di avere ricevuto due
lettere cariche di minacce. L' occasione venne
offerta da quanto capitato a Isabella Conti,
sindaco di San Lazzaro di Savena minacciato
per avere bloccato un piano di espansione
edilizia (582 appartamenti).
«Esattamente un anno fa ­ ricorda Gnassi ­
decisi di rendere pubblico uno dei miei ricordi
più amari dell' esperienza amministrativa. Nel
2012 ricevetti lettere anonime che
contenevano esplicite e pesanti minacce per la
battaglia contro il cemento che l'
amministrazione stava impostando.
In quel periodo eravamo nella fase di
elaborazione del Master plan, andando a
chiudere, non senza polemiche, un periodo
durante il quale il territorio veniva utilizzato
quasi esclusivamente per il suo valore
quantitativo piuttosto che qualitativo. In quel
contesto bollente, in cui si determinava la
qualità e l' autorevolezza del governo locale
all' indomani di elezioni che avevano dato un
chiarissimo mandato in tal senso, le pesantissime lettere di minaccia, che vennero segnalate alle
autorità».
Ma non era finita. «Poche settimane fa, ho ricevuto un' altra lettera che, viste forma e contenuto, sembra
appartenere alla stessa mano: minacce, da prendere in considerazione alla luce di alcuni riferimenti,
per avere bucato la bolla immobiliare. Ho ritenuto anche questa volta giusto e corretto informare le
autorità competenti della cosa, senza farne un manifesto pubblico. E oggi, che la notizia è pubblica,
dico questo: non bisogna né enfatizzare ma neanche sottovalutare.
Non mi preoccupo. E chiaramen te non sono questi atti vigliacchi a poter interrompere l' azione a tutela
del territorio. Così come nessuna di queste minacce può determinare una modifica delle abitudini, sia
nell' attività amministrativa sia nella vita privata.
Un anno fa avevo detto: nella battaglia contro il cemento, Rimini è andata avanti, e ha vinto nelle sedi
deputate, molte delle sue battaglie contro un uso non più tollerabile del territorio. Sottoscrivo tutto
questo a distanza di un anno. Ringrazio le autorità competenti, Procura e forze dell' ordine, per questa
sensibilità e attenzione, in un rapporto corretto e senza fare allarmismi».
«Apprendiamo con sgomento della lettera minatoria recapitata al sindaco Gnassi e delle minacce
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ricevute anche da altri sindaci della provincia. E' l' ennesimo atto di intimidazione, che giunge dopo
quelli subìti da altri sindaci e amministratori nelle scorse settimane». Lo affermano il presidente e il
segretario generale del l' Anci, Piero Fassino e Veronica Nicotra, che esprimono «solidarietà e
vicinanza».
«Ci auguriamo ­ concludono che gli investigatori individuino presto i responsabili di queste inaccettabili
intimidazioni, e rinnoviamo l' appello a tenere alta la guardia e a non lasciare soli i sindaci nella lotta a
qualsiasi forma di criminalità. Siamo certi dell' attenzione del governo e del ministro dell' interno
Angelino Alfa no su un tema che sta diventando sempre più urgente e da affrontare con soluzioni
adeguate».
Solidarietà anche dal capogruppo del Pdl di Rimini, Gennaro Mauro. Il segretario regionale del Pd,
Paolo Calvano, conclude.
«Voglio esprimere la piena solidarietà e la completa vicinanza a Gnassi, vittima di sconcertanti e
gravissime minacce. Auspico che le autorità competenti possano fare luce su questo episodio e
ribadisco il sostegno di tutti noi.
Andrea, tutto il Pd è con te. #tienibotta».
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LA LODE
Popolarità del primo cittadino: un riminese su due lo
vota ancora
Il sondaggio del Sole 24 Ore conferma la ricerca del Pd: più 3,5 per cento rispetto al
2015
RIMINI. Un riminese su due voterebbe Andrea
Gnassi. Un bis per il sindaco decretato dal
"Sole 24 Ore", dopo il sondaggio del Pd dei
giorni scorsi che ha prodotto lo stesso
risultato.
Il fatto. Il quotidiano economico ha misurato il
grado di popolarità dei sindaci: governance
poll, tecnicamente. La domanda: se domani ci
fossero le elezioni comunali, lei voterebbe a
favore dell' attuale sindaco? Campione di 600
elettori in ogni comune capoluogo, intervistato
dal 3 novembre al 20 dicembre. La media
degli indecisi è del 28 per cento.
Giusto pochi giorni fa anche il Pd regionale ha
diffuso una ricerca analoga che ha prodotto lo
stesso risultato: un elettore su due voterebbe
Gnassi.
I dati. Il sindaco più amato è Paolo Perrone
(Lecce) con 62,5 per cento dei consensi.
Giusto per stare dalle nostre parti, Matteo
Ricci (Pesaro) è terzo con 62 per cento.
Andrea Gnassi è 77°, ma quello che più conta
è la percentuale: 50 per cento contro il 46,5
dell' anno scorso (più 3,5), meno 3,47 rispetto
al dato del ballottaggio del 2011 e più 12,05
rispetto al primo turno. Su scala regionale
Virginio Me rola (Bologna) fa segnare il 49,5,
Fabrizio Matteucci (Ravenna) il 50, Gian Carlo
Muzzarelli (Modena) il 56,5, Tiziano Tagliani (Ferrara) il 54,5, Luca Vecchi (Reggio Emilia) 54,3,
Federico Pizzarotti (Parma) 54,3, Davide Drei (Forlì) 53,5 e Paolo Dosi (Piacenza) 52.5.
Il commento. «Come ho detto pochi giorni fa ­ scrive oggi Andrea Gnassi ­ non sono affetto da
sondaggite perché credo che, soprattutto a causa delle nuove tecnologie e del generale clima di
sfiducia nei confronti delle istituzioni, questo tipo di rilevazioni sia sempre più lontano dall' afferrare la
realtà dei fatti, peraltro sempre più mutevole. Ancor più questo discorso è valido per quello che ormai
da anni è il gioco del Sole 24 Ore, una domanda secca sul gradimento dei sindaci senza le analisi e la
completezza contestuale dei sondaggi veri e propri».
Detto questo, il sindaco non può fare a meno di segnalare la stretta analogia fra Sole 24 Ore e
sondaggio del Pd regionale di pochi giorni fa: uno su due, il 50 per cento del campione intervistato, sia
per Ipr che per l' Ufficio studi regionale del Pd, si dice disposto a votare Gnassi. «Per il Sole u na
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percentuale in forte crescita (più 3,5 per cento) rispetto allo scorso anno, ma ciò non è così importante
visto che considero quello del quotidiano economico poco più di un divertissement ­ aggiunge ­. Più
importante è la conferma della serietà del lavoro fatto dal' Ufficio studi del Pd in una rilevazione dove il
positivo risultato del sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative è il frutto del buon giudizio
sul lavoro dell' amministrazione comunale (67 per cento di gradimento), sull' alta adesione ai progetti
qualificanti (fogne, riqualificazione, stop al cemento), sulla percezione che Rimini si stia modernizzando
(66 per cento), sulla solidità del Pd (46 per cento), sulla tra sversalità del giudizio positivo nei confronti
del sindaco.
Con buona pace di chi, credo per paura mista all' incapacità di vedere il proprio vuoto di proposta
programmatica, ha ironizzato sul riminese su due che ridarebbe fiducia al sindaco uscente. Diciamo
che il gioco di oggi è un raggio di Sole che dovrebbe far vedere le cose in una prospettiva meno
strumentale anche a quelli. Poi restano e contano infinitamente di più i cantieri, le cose fatte, il senso di
una città in forte cambiamento».
La buona "prestazione" di Gnassi chiama in causa anche Tiziano Arlotti. «Lo stesso risultato ottenuto dal
sondaggio effettuato dal Pd rileva il parlamentare ­ che trova quindi una conferma e una certificazione.
Secondo il Sole, in un anno il sindaco di Rimini ha visto il proprio gradimento salire di tre punti e mezzo,
a dimostrazione che l' attività amministrativa anche in una rilevazione parziale e ludica come questa­ sta
dando frutti palesemente riconosciuti dai cittadini».
Ce n' è anche per gli avversari politici. «Ma il sondaggio conferma anche un' altra cosa: che invece di
ironizzare sui sondaggi del Pd, i Cinque Stelle meglio farebbero a concentrarsi sul gradimento in
picchiata dei loro sindaci (come quelli di Ragusa e Livorno, dove la fiducia che ha portato i grillini al
governo è chiaramente messa in discussione). L' arte del governare non si improvvisa, è difficile e
richiede capacità e competenza. Sono queste le doti che gli elettori giudicano, e che un sindaco
esprime sia nel rapporto con i cittadini, sia nel rapporto con gli altri livelli istituzionali».
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Incontro fra i vertici dei due partiti. Mignani: non accettiamo imposizioni. Morrone: noi abbiamo
voglia di correre, Pecci può riunire il centro destra
Lega e Forza Italia, prove di accordo
Gli "azzurri" lanciano la campagna elettorale, Carlo Rufo Spina coordinatore
RIMINI. «Faremo di tutto per mandare a casa
Gnassi, ma bisogna fare presto: Marzio Pecci
può riunire il centro destra».
La Lega Nord spinge la candidatura dell'
avvocato riccionese e avverte gli alleati (Foza
Italia e Fratelli d' Italia): non arriveremo all'
ultimo momento senza un nome o peggio
ancora non ce lo faremo imporre da Roma.
Gli "azzurri" intanto lanciano la campagna
elettorale e si dicono sicuri di trovare un
accordo con il Carroccio. Intanto sulla giostra
delle candidature alternative a Pecci, salgono
l' ex difensore civico di Rimini, Saverio
B a r t o l o m e i , e i l s e g r e t a r i o d e l l a Uil,
Giuseppina Mo rolli. Scende subito, anche
perchè non ci era mai salito, l' ex presidente di
Assindustria e fresco Sigismondo d' oro,
Maurizio Focchi: «Chi mi conosce sa che non
sono disponibile».
Forza Italia domenica ha riunito un centinaio di
persone per il pranzo di avvio della campagna
elettorale. Il coordinatore regionale Massimo
Palmizio ha approfittato per comunicare un
paio di nomine: Carlo Rufo Spina diventa
responsabile per Rimini, mentre Nicola
Marcello è responsabile per gli enti locali.
Fra le assenze hanno brillato quelle di Marco
Lombardi (il papà di Forza Italia a Rimini) e
Gianni Piacenti (la mente politica). Era invece presente Giulio Mignani, coordinatore provinciale che ha
ricevuto la visita del segretario romagnolo della Lega Nord, Jacopo Morrone.
Pochi giorni fa il Carroccio ha lanciato la candidatura di Marzio Pecci alle amministrative riminesi.
«Gli ho detto che è stata una fuga in avanti ­ spiega Mignani ­: se va bene è un nome imposto, se non
va bene spacca il centro destra».
Come evolve allora la situazione? «I rapporti non sono tesi, sono previsti incontri, in poco tempo sono
convinto arriveremo a un accordo, il centro destra deve presentarsi unito: cerchiamo un candidato
civico».
Morrone però non arre tra. «Pecci penso sia un candidato che possa unire il centro destra».
I possibili alleati storcono però il naso. «Le cose sono cambiate, rispetto a quando il candidato veniva
imposto da Roma o ci si trovava a poche settimane dalla presentazione delle liste senza un nome. Noi
andiamo a vanti, c' è voglia di correre, battere il territorio porta a porta, riunire la coalizione intorno a
quel nome. Noi ci siamo, la Lega Nord è un partito strutturato, non possiamo seguire la civica che nasce
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oggi e che magari dopo il voto non c' è più.
Noi faremo di tutto per mandare a casa Gnassi».
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Celebrazioni per il 175° anniversario dell' apertura del primo sportello
Banca Carim e gran gala della lirica: in 1.500 alla
festa di compleanno
RIMINI. I l G r a n g a l a d e l l a l i r i c a , l '
appuntamento voluto da Banca Carim a
chiusura degli eventi programmati per
celebrare il 175° anniversario dell' apertura del
p r i m o sportello, h a r i s c o s s o u n o t t i m o
successo di pubblico.
Circa 1.500 persone, domenica sera, hanno
gremito la sala Anfiteatro del Palacongressi e
hanno assistito a tre ore di musica, grazie alla
presenza della Lviv Philarmonic orchestra
(una delle migliori orchestre ucraine), del Coro
lirico Amintore Galli di Rimini diretto dal
maestro Matteo Salvemini e di quattro solisti di
fama internazionale: il soprano Di mitra
Theodossiou, il baritono Giuseppe Altoma re, il
mezzosoprano riminese Anna Malavasi e il
tenore Enzo Errico.
Con l' occasione Banca Carim ha donato a
Save The Children seimila kit salvavita che
consentiranno a bimbi africani di superare le
conseguenze della malnutrizione nei
primissimi giorni di vita.
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OLTRE LA CRISI
Mercato immobiliare vendite e trattative in salita La
zona sud è la preferita
RIMINI. Il mercato immobiliare è in ripresa a
Rimini: si realizzano più compravendite e le
trattative si concludono più velocemente grazie
anche al fatto che le banche stanno erogando
mutui.
Secondo i dati diffusi da Tecnocasa la
richiesta di abitazioni si concentra soprattutto
nella zona Sud, Bellariva, Marebello, Mi
ramare e Rivazzurra. A cercare la prima casa
ci sono soprattutto giovani coppie, che optano
per tri locali di 60­80 metri di recente
costruzione su cui impiegare 130­140mila euro
per un bilocale con garage e 170­190mila per
un trilocale, spesso con il mutuo. Incide meno
il mercato turistico, dove la domanda proviene
da torinesi, milanesi e bolognesi che, con una
disponibilità di spesa di 100­150mila euro,
cercano bilocali o tri locali di 40­60 metri il più
possibile vicino al mare o almeno dotati della
vista.
Bellariva e Rivazzurra sono le zone più
apprezzate da chi cerca la prima casa perché
offrono soluzioni dotate di box e sono ben
collegate con Rimini.
La maggior parte dell' offerta è rappresentata
da palazzine di pochi appartamenti, dove un
bilocale di 40 metri quadrati costa tra 2.800 e
3mila euro al metro e un trilocale di 80 metri si
valuta 2.200­2.500 euro al metro.
Le zone dove si compravende di più a uso turistico sono Marebello e Mira mare: il primo è un quartiere
piccolo, con residence degli anni '70­80 in buona parte ristrutturati e con prezzi medi intorno a 130­
150mila euro, il secondo piace grazie alla presenza delle terme.
Il medio usato non supera 2mila euro al metro quadro, sul fronte mare si raggiungono 2.800 euro, per
scendere a 1.800 euro allontanandosi dalla prima fila. Positivo anche il settore delle locazioni,
alimentato in gran parte da lavoratori trasfertisti e giovani che stipulano contratti a canone libero: si
richiedono bilocali o trilocali già arredati, che costano 500 e 600 euro al mese. Diffuso l' utilizzo della
tassazione in regime di cedolare secca.
Per quanto riguarda gli affitti turistici si segnala la presenza di qualche russo, ma la quasi totalità delle
richieste proviene da italiani: un bilocale di quattro posti letto costa 1.500­1.800 euro a luglio e 1.800­
2.500 euro ad agosto.
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Via Diredaua, sfondamento in vista
Risparmiati nella gara d' appalto 315mila euro, saranno utilizzati per il V Peep
RIMINI. Sono stati aggiudicati nello scorso
mese di novembre i lavori per lo sfondamento
di via Diredaua, da via Ma rada e il
collegamento con via Tolemaide che prevede
anche la realizzazione di una rotatoria all'
incrocio con via Apollonia. Un intervento molto
importante nel quadro della viabilità riminese
che costerà alle casse pubbliche un
investimento di ben 3 milioni e 500mila euro.
Il Comune conta di fare fronte alle spese con
risorse proprie e (soprattutto) accendendo un
muto da 2,3 milioni di euro con la Cassa
depositi e prestiti.
In sede di aggiudicazione dei lavori, però, l'
amministrazione è riuscita a risparmiare
314mila euro grazie al ribasso d' asta che è
stato conseguito. Così questa somma è stata
destinata a due nuovi interventi. Il più corposo,
per un valore di 210mila euro, è quello che
riguarda le messa in sicurezza della
circolazione dei mezzi di soccorso e la
riqualificazione dei camminamenti sopraelevati
al V Peep Ausa. I restanti 100mila euro
verranno invece stanziati per il miglioramento
della sicurezza sulle strade della città.
L' ampliamento di via Diredaua è un intervento
che ormai si perde nella notte dei tempi, più
volte inserito nei vari Piani triennali dei lavori
pubblici da parte di Palazzo Garampi. Questa volta però pare proprio che sia la volta buona e i lavori
dovrebbero partire entro la fine di questo mese.
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Corriere di Romagna
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Apre il cantiere all' ex hotel 5 stelle che ha fatto la storia di Riccione. Via libera definitivo in
settimana, fine lavori prevista entro primavera
Metropol, l' ora della riqualificazione
Restano negozi, bar e uffici, corposi cambiamenti per residenziale e turistico alberghiero
RICCIONE. E' stato uno dei primi alberghi di
Riccione a inizio Novecento. Negli anni
Sessanta e Settanta nel locale al piano terra si
sono esibiti tutti i più famosi personaggi dell'
epoca: da Mina e Milva a Morandi, Renato e
Peppino Di Capri. Dopo varie vicissitudini la
struttura "5 stelle" è stata chiusa, poi è seguito
un valzer di aperture di varie attività, dai bar
fino ai centri benessere.
L' ex Metropol ora potrebbe risorgere alla fine
di un lungo e complicato iter burocratico
avviato circa 4 anni fa, con l' ex dirigente
comunale all' Edilizia Gilberto Facondini.
Ne dà l' annuncio il sindaco Renata Tosi. «Con
la disponibilità ormai prossima da parte della
proprietà alla ristrutturazione dell' ex Metropol
­ spiega ­ un tassello importante si aggiunge al
percorso di valorizzazione da un lato e
maggior decoro dall' altro.
Un percorso intrapreso dall' amministrazione
nell' agevolare e fornire ogni supporto a chi
intende mettere mano ai propri immobili, in un'
ottica di miglioramento del patrimonio
immobiliare della città».
Con il via libera del Ge nio civile, «che
dovrebbe arrivare in settimana», si avvicina la
ristrutturazione del complesso immobiliare d i
proprietà della società Metropol, situato all'
angolo tra viale Ceccarini e via Virgilio.
Il fabbricato, costituito da tre piani e un sottotetto, sarà riqualificato completamente. Al piano terra alcuni
locali ad uso commerciale verranno accorpati (attualmente vi si trova il monomarca Replay).
Al primo piano verrà mantenuto l' uso bar e uffici, mentre una parte della superficie sarà destinata a Rta
(Residenza turistico alberghiera), così come al secondo piano verrà eseguito un corposo intervento di
redistribuzione degli ambienti riservati ad uso residenziale e Rta.
Il tetto verrà demolito e ricostruito ex novo.
Un intervento da 2 milioni di euro che dovrebbe essere ultimato entro prima vera. «Dare impulso all'
edilizia privata velocizzando gli iter delle richieste di permesso di costruzione o ristrutturazione ­ conclu
de il sindaco Tosi ­ significa anche semplificare le procedure e fornire gli strumenti utili a riattivare un
settore, come quello del recupero dell' esistente, al quale mirano strumenti urbanistici come la variante
al Rue che presto andremo ad approvare».
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12 gennaio 2016
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Corriere di Romagna
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Debiti, Coriano versa 529mila euro ad Hera
Il sindaco: «Eccetto i mutui contratti dalle precedenti amministrazioni, si chiude la
situazione debitoria»
CORIANO. Niente più debiti: «Il Comune ha
chiuso anche l' ultima partita pendente da
529mila euro che risale alla precedente»
gestione, spiegano dall' amministrazione
guidata dal sindaco Domenica Spinelli. «Con
la firma del protocollo di intesa con
Herambiente, proprietaria dell' impianto di
incenerimento, per l' ottenimento dell'
indennità di disagio, il Comune ha saldato il
debito contratto nel 2009».
L' impianto era rimasto fermo tra il 2008 e il
2009 per la costruzione della quarta linea e la
dismissione delle obsolete linee 1 e 2. Per le
difficoltà economiche in cui versava allora il
Comune, che comunque hanno portato al
commissariamento, è stato richiesto l' anticipo
dell' indennità di disagio attivando di fatto l'
attivazione di un ulteriore debito. «Con questa
operazione si chiude, eccetto i mutui contratti
dalle precedenti amministrazioni, la situazione
debitoria del Comune: azzerati 3.970.000 euro
di debito fuori bilancio, azzerati sette mutui per
1.078.000, che hanno ridotto l' indebitamento
per ogni cittadino del 18%, che ammontava a
1.581,78 euro ed è sceso a circa 1.300. Un
risultato eclatante tenuto conto che il Comune
ha visto ridursi drasticamente l' introito da
oneri di urbanizzazione per via della crisi
edilizia e della riduzione dei trasferimenti dello Stato, passati da 1.525.000 euro del 2011 a 529.500 del
2015, in particolare la voce del Fondo di solidarietà è passata da 1.430.000 euro del 2011 a 146.000 del
2015, una riduzione del 90%».
Dall' amministrazione affermano, «con orgoglio, che tutto ciò che abbiamo finanziato in questi tre anni
non peserà sulle generazioni future. Sarebbe stato semplice ottenere molti consensi con più asfaltature,
meno tasse, servizi gratuiti, facendo pagare domani quello che vediamo oggi, come hanno fatto certe
gestioni scellerate a qualcuno ancora molto care. Abbiamo invece agito nel bene dei cittadini come il
buon padre di famiglia».
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12 gennaio 2016
Pagina 30
Corriere di Romagna
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Il potenziamento dell' impianto servirà a evitare scarichi in mare e i divieti di balneazione alla
foce del Marano che non sono mancati anche la scorsa estate
Nuova vasca laminazione, lavori al via
L' intervento di Hera sarà realizzato dalla Cbr
RICCIONE. Sono partiti i lavori al depuratore
di via Portofino per realizzare una nuova vasca
di laminazione. «Un intervento accelerato dall'
amministrazione rispetto all' ipotesi iniziale che
ipotizzava la fine dei lavori a novembre». Il
potenziamento dell' impianto servirà a evitare
scarichi in mare: i divieti di balneazione nello
specchio d' acqua alla foce del Marano, che
non sono mancati neanche la scorsa estate,
sono un duro colpo per l' immagine turistica.
La rete fognaria riccionese già prevede la
separazione delle acque reflue tra nere e
bianche, ma gli scarichi, in caso di
precipitazioni abbondanti, seguono un
percorso di trattamento "abbreviato" rispetto al
ciclo di depurazione standard per evitare che l'
impianto di viale Portofino vada in tilt.
Dopo gli iniziali interventi di cantierizzazione,
bonifica bellica e le successive indagini
archeologiche, si procederà al primo stralcio
dei lavori.
L' intervento di Hera, che rientra nel piano
investimenti di Atersir (Agenzia territoriale dell'
Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti) e
realizzato da Cbr, sarà infatti suddiviso in due
stralci. «Verrà realizzata entro l' estate metà
della cubatura della vasca per complessivi
10mila metri cubi per poi proseguire con il
secondo stralcio. La struttura sarà in cemento armato e adibita a vasca di prima pioggia e laminazione.
L' importo complessivo dell' intervento ammonta a 5 milioni di euro di cui 2.800.000 per la realizzazione
del primo stralcio».
Per illustrare il progetto alla cittadinanza, «che consentirà di monitorare ogni eventuale problematica a
carico del depuratore nei casi di forti piogge con conseguente sovraccarico ed emissione di cattivi
odori», lune d ì 18 gennaio alle 20,30 l' amministrazione organizza un incontro con i cittadini nella sede
del buon vicinato di via La Spezia. Saranno presenti gli amministratori, i tecnici del Comune, della
società Sis e i progettisti di Hera.
Il depuratore costruito nel 1968, dopo l' intervento di due anni fa per un im porto complessivo di 4 milioni
di euro, ha una superficie di circa 60mila quadrati ed è in grado di trattare quotidianamente il carico
organico di 180mila abitanti. Sfrutta la capacità di alcuni microrganismi e batteri che vivono in presenza
di ossigeno, già presenti nel liquame. Tramite la presenza di ossigeno fornito da appositi macchinari
vivono e si riproducono nutrendosi della materia organica presente nelle acque da noi scaricate.
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Attraverso i trattamenti della linea fanghi questo materiale può essere riutilizzato come concime,
essendo ricco di sostanze nutritive come carbonio, azoto e fosforo.
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12 gennaio 2016
Pagina 31
Corriere di Romagna
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Il "Lungamore"piace agli albergatori
«La viabilità attuale è un disastro, questo progetto a misura di pedone è ok»
CATTOLICA. Il nuovo Lungamore Rasi ­
Spinelli piace agli albergatori. «La viabilità
adesso è una porcata». Resterà in eredità per
la prossima amministrazione e potrebbe
anche diventare il nuovo volto della principale
zona turistica della Regina.
E il progetto Lungamore dell' archietto
Giuseppe Dell' Aquila e di altri quattro colleghi,
che ha vinto il concorso di idee Cattolica
Promenade. Cinque progetti finalisti, esposti a
Palazzo Mancini, scelti dalla commissione ad
hoc guidata da Silvia Viviani, e votati dai
cittadini. La premiazione di quest' iniziativa,
voluta fortemente dall' assessore Giovanna
Ubalducci, e durata mesi, dovrebbe tenersi il
prossimo 4 febbraio alla Sala Snaporaz. Il filo
conduttore del progetto di Dell' Aquila è quello
di favorire la mobilità sostenibile e nuovi arredi
ecologici e riciclabili. Una pista ciclabile sul
lato mare, un' area dedicata per i pedoni, e la
sede stradale ridotta di quasi la metà rispetto
allo spazio attuale. Stop alle auto, e permessi
garantiti solo per i residenti.
In questa idea progettuale il senso unico di
marcia, anche se con un traffico che verrà
abbattuto quasi del tutto, resta quello da sud a
nord.
«Partiamo d a l l a viabilità odierna, che noi
vediamo malissimo, è una porcata ­ afferma il portavoce dell' Associazione Albergatori Massimo
Cavalieri ­ spazi stretti, la ciclabile messa lì non va bene, e si interrompe su viale Fiume. Un lungomare
a misura di pedone, come indicato in questo progetto, ci trova d' accordo. E' sicuramente di maggiore
incentivo, ad esempio, per un turista che viene da Milano, abituato allo smog, trovare una passeggiata
senza traffico e inquinamento, dove non rischia di essere investito». (t.d.
)
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IL PRIMO CITTADINO DI FORLÌ AL 57° POSTO È PRIMO IN ROMAGNA NELLA
CLASSIFICA DEL SOLE
Drei svetta sui sindaci romagnoli
Deciso calo per Fabrizio Matteucci di Ravenna che arriva 78esimo, mentre Andrea
Gnassi di Rimini è 84esimo col 50%
Sale il consenso dei sindaci in Italia, secondo il
"Sole 24 Ore" che ieri ha pubblicato la nuova
edizione del Governance poll. In media, il
54,8% degli elettori ha risposto positivamente
alla domanda posta dai ricercatori di Ipr
marketing sulla disponibilità a rivo tare chi
oggi guida la loro città, con un aumento dell'
1,4% che riporta la colonnina del consenso ai
livelli dei tempi migliori. Tuttavia, ancora una
volta, a trainare sono i nuovi arrivati, i sindaci
usciti vincitori dalle amministrative del 2015:
se si abbraccia nel calcolo solo chi era già in
sella, infatti, il gradimento medio scende dell'
1,2% rispetto all' anno scorso. Considerando l'
Emilia­Romagna, il sindaco di Bologna
Virginio Merola si classifica 85esimo su 101
colleghi totali con il 49,5% di Governance poll,
+5% sul 2015 (­1% rispetto al giorno dell'
elezione nel 2011). Restando in regione, il
primo che appare in classifica è il sindaco di
Modena Gian Carlo Muzzarelli, 27esimo, ma in
calo rispetto al 2015: 56,5% contro 60%, pari
al ­3,5% e con un ­6,6% rispetto al giorno dell'
elezione nel 2014. Il sindaco di Ferrara Tiziano
Tagliani è 48esimo col 54,5% (+1% sul 2015 e
­1,1% rispetto al giorno dell' elezione), quello
di Reggio Emilia Luca Vecchi è 49esimo col
54,3% (­4,2% e ­2,1%), quello di Parma
Federico Pizzarotti è 51esimo col 54,3% (­0,7% e ­5,9%). Paolo Dosi di Piacenza è 61esimo: 52,5% di
gradimento per lui, ­1% e ­5,3% rispetto all' elezione. In Romagna, in testa c' è quello di Forlì Davide
Drei che è 57esimo col 53,5% (+0,5% e ­0,8%). Deciso calo per Fabrizio Matteucci di Ravenna che
arriva 78esimo col 50% (­6,5% e ­5%), mentre Andrea Gnassi di Rimini è 84esimo col 50% (+3,5% e ­
3,5%).
In generale la classifica mette in testa Paolo Perrone sindaco di Lecce, Luigi Brugnaro (Venezia) e
Matteo Ricci (Pesaro). In coda, al centesimo posto a pari merito, i sindaci di Alessandria Maria Rita
Rossa e di Crotone Peppino Vallone. Al 99esimo posto Benevento, al 97esimo Teramo e Trapani, al
95esimo Taranto e Brindisi, all' 89esimo Genova, Messina, La Spezia, Frosinone, Foggia e Catanzaro.
Ma anche lontano dagli estremi si incontrano numeri interessanti. Primo fra tutti il +7,3% realizzato in un
anno da Giuliano Pisapia, che evidentemente traduce anche in termini di consenso personale quella
"rinascita" milanese che ha spinto il capoluogo lombardo al secondo posto nazionale nella classifica
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sulla Qualità della vita pubblicata dal Sole 24 Ore del 21 dicembre: la Milano di centrosinistra, al
18esimo posto nella classifica, discute da settimane su chi sia il più titolato a raccoglierne l' eredità, e
continuerà a farlo fino alle primarie del 7 febbraio, mentre quella di centrodestra è ancora impegnata
nella ricerca del candidato. Da Milano a Roma, passando per Torino e Napoli, è poi tutto da misurare l'
effetto dei Cinque Stelle, che dopo gli equilibri politici nazionali si candidano a sconvolgere quelli locali.
Per gli attuali sindaci pentastellati, al momento, i numeri del Governance poll non sono però brillanti: a
primeggiare è l'"eretico" Pizzarotti, che nonostante l' erosione di consensi mantiene ancora la fiducia
della maggioranza dei parmigiani, mentre bisogna scendere alla casella 77 per incontrare il livornese
Nogarin, colpito dalla crisi dei rifiuti. Il ragusano Federico Piccitto, invece, occupa l' 86° posto, con una
flessione del 6%.
In questo campo, curiosamente, le notizie migliori arrivano per un centrodestra che si avvicina in
evidente affanno all' appuntamento elettorale di primavera, ma che riesce a piazzare per la prima volta
due suoi uomini ai vertici di una classifica solitamente trainata dal centrosinistra, anche perché da lì
arriva l' ampia maggioranza dei sindaci. In testa spunta Paolo Perrone, che guida Lecce dal 2007 e
negli ultimi anni aveva collezionato ottimi piazzamenti in graduatoria senza però raggiungere il podio, di
cui ora occupa il primo gradino, migliorando di due punti il risultato dello scorso anno. Appena sotto
Perrone, non ancora cinquantenne ma sindaco di lungo corso e vicepresidente dell' Anci si piazza
invece un outsider come Luigi Brugnaro, eletto sindaco di Venezia nel giugno scorso (anche grazie alle
divisioni del centrosinistra intorno alla candidatura di Felice Casson) con un curriculum giocato sull'
imprenditoria e i successi sportivi: nella prima veste è stato il fondatore dell' agenzia per il lavoro
Umana, presidente di Confindustria Venezia e membro della giunta e del direttivo nazionale dell'
associazione degli imprenditori; nella seconda ha riportato in A1 come presidente la Reyer Venezia, la
squadra di basket della città.
Sul terzo gradino si incontra Matteo Ricci, classe 1974, sindaco di Pesaro dopo un' esperienza alla
guida della Provincia, che per soli tre centesimi di punto relega ex aequo al quarto posto due figure
diverse fra loro: Paolo Calcinaro, l' avvocato lontano dai partiti che alla guida di un gruppo di liste
civiche ha travolto a giugno il concorrente del Pd nel ballottaggio di Fermo, e Piero Fassino, il
presidente dell' Anci e sindaco di Torino, che ha appena iniziato una nuova corsa elettorale per tentare
la riconferma a Palazzo di Città.
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Nuove minacce a Gnassi: "Ti ucciderò"
SOTTO SCORTA DA PRIMA DI NATALE Nella missiva, ritenuta attendibile, riferimenti
concreti alle sue abitudini
Il sindaco Andrea Gnassi è sottoposto da un
paio di settimane a una vigilanza discreta ma
attenta da parte delle forze dell' ordine a
seguito della lettera minatoria ricevuta poco
prima di Natale, nella quale un anonimo
promette di ucciderlo. "Oggi è davvero un bel
giorno, perché ho comprato una pistola
clandestina con la quale ti ucciderò", sarebbe
questa la frase choc contenuta nella missiva
ora al vaglio della Procura della Repubblica,
che ha aperto un fascicolo contro ignoti per
minacce ad un corpo politico. Nella lettera,
scritta non di pugno e recapitata in Comune
alla segreteria del sindaco a ridosso delle
festività natalizie, vengono indicati anche
alcuni dei luoghi abitualmente frequentati da
Gnassi, come il tragitto che compie
giornalmente per recarsi da casa a Palazzo
Garampi. Da questo e da altri piccoli
particolari, l' autore della missiva lascia
intendere di conoscere o aver conosciuto il
primo cittadino. Che, convocato dalla Digos,
ha però escluso di avere dei sospettati
plausibili. Chi si cela dietro quella lettera
potrebbe avercela con il sindaco perché
scontento del suo operato ­ come dallo stesso
Gnassi ipotizzato in riferimento alla battaglia
condotta in prima persona contro il cemento ­
ma non si esclude neppure possa trattarsi del gesto di uno squilibrato. Quel che è certo è che la
minaccia è stata considerata dagli investigatori attendibile e fondata, ed è per questo che il prefetto
Giuseppa Strano, così come stabilito durante un vertice in prefettura tenutosi la vigilia di Natale, ha
ritenuto opportuno sottoporre il sindaco ad una vigilanza discreta ma attenta da parte delle forze dell'
ordine in occasione di incontri ufficiali e apparizioni pubbliche.
La notizia ha fatto il giro della città in fretta, suscitando solidarietà nei confronti del primo cittadino ma
anche qualche commento fuori dal coro.
"Andrea non sei solo. Fare politica in libertà, nel bene della comunità, significa osare e andare oltre le
consuetudini e le rendite di posizione", interviene Juri Magrini, segretario provinciale Pd. Con lui anche
Paolo Calva no che a nome del Pd regionale esprime "completa vicinanza a Gnassi", auspicando che
"le autorità competenti possano fare luce su questo episodio, purtroppo non il primo. Andrea tieni botta".
"Davanti a fatti di questo genere non esistono differenze politiche e quindi esprimo la mia solidarietà
personale e a nome di tutti i militanti che rappresento. Mi auguro che il responsabile venga assicurato
alla giustizia il prima possibile", il messaggio di Giulio Mignani per conto di Forza Italia. Ma tra le fila
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dell' opposizione c' è anche chi mette in dubbio la veridicità delle minacce recapitate al primo cittadino,
arrivando ad insinuare possa trattarsi di una trovata elettorale.
Lamberto Abbati.
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GOVERNANCE POOL STESSO RISULTATO DELLA RILEVAZIONE PD. MAURO: "LA
PARTITA NON È AFFATTO CHIUSA"
Il sondaggio lo consola, con il 50%
La notizia delle minacce di morte al sindaco
Andrea Gnassi fa il giro della città subito dopo
quella del sondaggio ­ questa volta realizzato
da Rilevazione Governance Pool 'Il Sole 24
Ore', Ipr Marketing ­ che conferma un 50% di
consensi al ricandidato primo cittadino. Uno su
due tra i 600 intervistati sarebbe quindi pronto
a confermargli fiducia.
Un +3,5% rispetto al 2014, addirittura +12,05%
rispetto al primo turno delle comunali 2011
(37,95%), ­3,47% rispetto al ballottaggio
sempre del 2011 (53,47%).
"Credo che questo tipo di rilevazioni sia
sempre più lontano dall' afferrare la realtà.
Ancor più per quello che ormai da anni è il
'gioco' del Sole 24 Ore, una domanda 'secca'
sul gradimento dei sindaci senza analisi e
completezza contestuale. Ma in questo caso
non posso non notare come il risultato sia
preciso al millesimo con la rilevazione resa
pubblica nei giorni scorsi da parte del' Ufficio
Studi del Pd dell' E milia Romagna ­ rileva lui,
confermando di considerare quello del
quotidiano economico poco più di un
divertissement ­ Più importante è la conferma
della serietà del lavoro fatto dall' Ufficio Studi
del Pd in una rilevazione dove il positivo
risultato del sindaco in vista delle prossime
elezioni amministrative è il frutto del buon giudizio sul lavoro del' amministrazione comunale, sull' alta
adesione ai progetti qualificanti portati avanti (fogne, riqualificazione, stop al cemento), sulla percezione
che Rimini si stia modernizzando, sulla solidità del Pd, sulla trasversalità del giudizio positivo nei
confronti del sindaco. Con buona pace di chi, per paura mista all' incapacità di vedere il proprio vuoto di
proposta programmatica, ci ha ironizzato su". "L' arte del gover nare non si improvvisa, è difficile e
richiede capacità e competenza", lo spalleggia l' onorevole Tiziano Arlotti.
Ma la partita, per Gennaro Mauro (Pdl), è tutt' altro che chiusa: "Il sondaggio dice anche che le prossime
elezioni non saranno una passeggiata per il Pd. Nonostante la maestosa macchina propagandistica,
pochi sindaci di città capoluogo hanno fatto peggio di lui. Il che conferma che una grande coalizione di
centro destra, con l' apporto di tutte le sensibilità della società civile, può farcela, qualunque sia il suo
candidato. Non bisogna poi dimenticare che molto dipenderà dall' esito delle vicende giudiziarie in cui
Gnassi è coinvolto".
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Soddisfatti dalle risposte di Rete ferroviaria italiana
Ora continueremo a vigilare per la mobilità
sostenibile
ASSOCIAZIONE PEDALANDO E CAMMINANDO L' anno scorso sollevato il problema
del sottopasso lato sud e degli ascensori che attualmente non servono tutti i binari
utilizzati dai passeggeri
F i a b Rimini / P e d a l a n d o e C a m m i n a n d o
auspica per il mondo delle due ruote e della
mobilità sostenibile un 2016 all' insegna della
positività. Continua l' attività dell' Associazione
che lo scorso anno si è attivata per varie
iniziative come quella dell' abbattimento delle
barriere architettoniche nella stazione di
Rimini. Così si legge sul sito di Pedalando e
camminando: RFI ha detto che "Entro il 2016
prolungheremo il sottopassaggio lato sud per
consentire l' accesso, anche con ascensore, a
tutte le banchine di partenza ed arrivo dei
treni"; ringraziamo il Difensore civico della
Regione Emilia­Romagna e tutti quelli che ci
hanno aiutato a mettere in moto le Ferrovie e
..noi continueremo a vigilare per affermare la
mobilità sostenibile". Sarebbe davvero positivo
se in concomitanza della prossima stagione
estiva si potesse collegare al sottopasso sud il
marciapiede che serve il 4° e il 5° binario.
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MUSICA E SOLIDARIETÀ
In 1.500 al Gran Gala della Lirica Per i 175 anni di
Banca Carim
In 1.500 domenica al Gran Gala della Lirica, l'
appuntamento con cui Banca C a r i m h a
concluso gli eventi programmati per celebrare
il 175° anniversario dall' apertura del primo
sportello. N e l l a s a l a A n f i t e a t r o d e l
palacongressi tre ore di grande musica con la
presenza della Lviv Philarmonic Orchestra ­
una delle migliori orchestre ucraine ­, del Coro
Lirico Amintore Galli di Rimini diretto dal
Maestro Matteo Salvemini e di quattro solisti di
fama internazionale: il soprano Dimitra
Theodossiou, il baritono Giu seppe Altomare, il
mezzosoprano riminese Anna Malavasi e il
tenore Enzo Er rico. In programma le arie più
celebri di Giuseppe Verdi, Georges Bizet,
Giacomo Puccini, Pietro Mascagni e Vincenzo
Bellini.
Con l' occasione Banca Carim ha donato a
Save The Children seimila kit salvavita che
consentiranno a bimbi africani di superare le
conseguenze della malnutrizione.
"Si è concluso con una grande serata dedicata
alla musica ­ commenta il pre sidente di Banca
Carim Sido Bonfatti ­ il programma di eventi
culturali che Banca Carim ha voluto e pensato
per valorizzare i talenti e le realtà del territorio
del quale la Banca fa parte e a favore del
quale quotidianamente opera.
Gli oltre venti appuntamenti organizzati hanno visto protagonisti il vero motore della Banca, i nostri Soci
e Clienti, che restano centrali nelle strategie del nuovo Piano Industriale di Carim e con i quali vogliamo
condividere una nuova stagione di sviluppo e prosperità".
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CORIANO IL SINDACO SPINELLI: "CON QUESTI 529.000 EURO AZZERATI 4 MILIONI DI
DEBITO FUORI BILANCIO"
Accordo con Hera e buco chiuso
CORIANO "Con la firma del Protocollo di
Intesa tra Comune ed Herambiente p e r l '
ottenimento dell' indennità di Disagio, Coriano
ha saldato il debito contratto nel 2009 dalla
precedente amministrazione con la
proprietaria dell' impianto di incenerimento dei
rifiuti di Raibano e chiuso il buco di bilancio".
Lo annuncia soddisfatta il sindaco Mimma
Spinelli, spiegando: "Poiché l' impianto era
rimasto fermo tra il 2008 e il 2009 per la
costruzione della 4ª linea, la contestuale
dismissione delle obsolete 1ª e 2ª linea e lo
spegnimento della 3ª, l' ammontare dell'
Indennità spettante per quegli anni era molto
ridotta se non azzerata. Per questo e per le
difficoltà economiche del Comune che
comunque hanno portato al
Commissariamento, è stata richiesta l' anticipo
dell' indennità di Disagio e di fatto l' attivazione
di un ulteriore debito in carico al Comune. In
questo modo ci liberiamo della situazione
debitoria con Herambiente, diamo seguito agli
accordi con i Comuni a cui in applicazione alla
Legge Regionale spetta parte dell' indennità di
Disagio e ottieniamo risorse per attuare i
propri Progetti. Con questa operazione si
chiude quindi eccetto i mutui contratti dalle
precedenti amministrazioni ­ la nostra
situazione debitoria: 3.970.000 di debito fuori bilancio azzerati e 529.000 di debito con Herambiente
azzerati" Il primo cittadino fa quindi una panoramica del lavoro svolto: "7 mutui per 1.078.000 chiusi che
hanno ridotto del 18 % l' indebitamento per ogni cittadino di Coriano, che ammontava a 1581,78 ed è
ora a circa 1300 . Risultati eclatanti tenuto conto che il Comune ha visto ridursi drasticamente l' introito
da Oneri di Urbanizzazione per via della crisi edilizia e della riduzione dei trasferimenti dello Stato
passati da 1.525.000 del 2011 a 529.500 del 2015 e in par ticolare la voce del Fondo di Solidarietà
passato da 1.430.000 del 2011 a 146.000 del 2015 una riduzione del 90% Possiamo affermare con
orgoglio che tutto ciò che abbiamo finanziato in questi tre anni non peserà sulle generazioni future.
Sarebbe infatti stato molto semplice ottenere molti consensi con più asfaltature, meno tasse, servizi
gratuiti, facendo pagare domani quello che vediamo oggi, come hanno fatto certe gestioni scellerate a
qualcuno ancora molto care. Abbiamo invece agito nel bene dei cittadini come il buon padre di famiglia,
con responsabilità e rispetto delle regole"
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EX METROPOL
Ci siamo Ristrutturazione da due milioni entro
primavera
RICCIONE "La riqualificazione e il decoro
procedono a passo spedito attraverso una
stretta sinergia tra pubblico e privato. Con la
disponibilità ormai prossima da parte della
proprietà alla ristrutturazione dell' ex
Metropol". E' soddisfatto il sindaco Renata
Tosi nell' annunciare "un tassello importante
che si aggiunge al percorso di valorizzazione
da un lato e maggior decoro dall' altro,
intrapreso da questa amministrazione nell'
agevolare e fornire ogni supporto a chi intenda
mettere mano ai propri immobili in un' ottica di
miglioramento del patrimonio immobiliare
della città". Con il via libera del Genio Civile
che dovrebbe arrivare in settimana, si avvicina
la ristrutturazione del complesso immobiliare
di proprietà della società Metropol, situato all'
angolo tra viale Ceccarini e via Virgilio. Il
fabbricato costituito da tre piani e un sottotetto
sarà oggetto di una riqualificazione
complessiva. Al piano terra alcuni locali a uso
commerciali verranno accorpati. Al primo
piano verrà mantenuto l' uso di un bar, uffici e
una parte della superficie sarà destinata a
RTA (Residenza Turistico Alberghiera) cosi
come al secondo piano verrà eseguito un
corposo intervento di re distribuzione degli
ambienti riservati ad uso residenziale e RTA. Il
tetto verrà demolito e ricostruito ex novo. Un intervento da due milioni di euro. "Dare impulso all' edilizia
privata velocizzando gli iter delle richieste di permesso di costruzione o ristrutturazione ­ conclude Tosi
­ significa anche semplificare le procedure e fornire strumenti utili a riattivare un settore, come quello
del recupero dell' esistente, al quale mirano strumenti urbanistici quali la variante al Rue che presto
andremo ad approvare".
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RICCIONE
Depuratore Nuova vasca di laminazione interrata
R I C C I O N E S o n o partiti i e r i i lavori
propedeutici per la realizzazione della vasca
interrata di laminazione all' impianto di
depurazione di via La Spezia. Dopo gli iniziali
interventi di cantierizzazione, di bonifica
bellica e le successive indagini archeologiche,
si procederà al primo stralcio. Un intervento
accelerato dall' amministrazione comunale
rispetto all' ipotesi iniziale che ipotizzava la
f i n e d e i lavori i l p r o s s i m o n o v e m b r e . L '
intervento di Hera, c h e r i e n t r a n e l piano
investimenti di Atersir (Agenzia Territoriale
dell' Emilia Romagna per i Servizi Idrici e i
Rifiuti) con l' aggiudicazione dei lavori alla
Società Braccianti d i Rimini, sarà infatti
suddiviso in due stralci. "Verrà realizzata entro
l' estate metà della cubatura della vasca per
complessivi 10.000 metri cubi per poi
proseguire con il secondo stralcio. La struttura
sarà in cemento armato e adibita a vasca di
p r i m a p i o g g i a e l a m i n a z i o n e . L ' importo
complessivo dell' intervento ammonta a 5
milioni di euro di cui 2.800.000 per la
realizzazione del primo stralcio" spiega il
Comune, annunciando che "per illustrare alla
cittadinanza il progetto, che consentirà di
monitorare ogni eventuale problematica a
carico del depuratore nei casi di forti piogge
con conseguente sovraccarico ed emissione di cattivi odori, lunedì 18 gennaio alle 20.30 i cittadini sono
invitati a partecipare all' incontro nellaa sede del buon vicinato di via La Spezia. Saranno presenti gli
amministratori, i tecnici del Comune di Riccione, la società Sis e i progettisti di Hera".
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