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Narrativa_files/Unità A3 Narratore punto vista pp. 38

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Narrativa_files/Unità A3 Narratore punto vista pp. 38
Narrativa – Unità A3
NARRATORE, PUNTO DI VISTA, STILE
Nome ………………………………………….. Classe ……………. Data …………………
PROVA DI RECUPERO
Unità A3 Narratore, punto di vista, stile
I.E. Babel’
Il disertore
(I.E. Babel’, Il disertore,
in L’armata a cavallo e altri
racconti, trad. di P. Poggioli,
Einaudi, Torino 1969)
1. i barbari: si
allude
probabilmente
all’invasione tedesca
durante la Prima
guerra mondiale.
2. bibliofilo: amante
e ricercatore di libri
particolarmente
belli.
3. C’est bien:
(francese) va bene.
4. Voyons:
(francese) vediamo.
5. mon capitaine:
(francese) mio
capitano.
6. mon Dieu, c’est
naturel: (francese)
mio Dio, è naturale.
7. des bons amis:
(francese) dei buoni
amici.
8. C’est la défaite.
Cela jamais:
(francese) è la disfatta. Mai una cosa
del genere.
9. mairie: (francese)
ufficio del sindaco,
municipio del paese.
Lo scrittore ucraino I.E. Babel’ (1894-1941) affida a questo racconto il proprio messaggio di
non violenza. Il tema centrale, il rifiuto della guerra, è costruito attorno alla diserzione di un
giovane soldato, che viene meno al proprio dovere di combattente perché non riesce a far
propria la logica della violenza. Egli viene punito dal suo superiore che, in nome di un distorto
senso dell’amor di patria e dell’onore, esegue arbitrariamente la sua condanna a morte. Il
narratore è onnisciente, conosce i fatti, i pensieri, le intenzioni dei personaggi e fornisce
informazioni sulla loro vita, lasciando però spazio al punto di vista dei personaggi che,
attraverso i loro discorsi, forniscono le motivazioni dei rispettivi comportamenti. La voce
narrante adotta quindi in prevalenza la focalizzazione zero, ma in alcuni passi ricorre alla
focalizzazione interna, in particolare a quello del capitano Gémier, il cui comportamento
costituisce il perno della vicenda.
Il capitano Gémier era un’eccellente persona, e per giunta anche un filosofo. Sul campo di battaglia non
conosceva esitazioni, nella vita privata era capace di perdonare delle piccole offese. Non è poco per un
uomo l’esser capace di perdonare delle piccole offese. Egli amava la Francia di un amore tenero che gli
divorava il cuore, e quindi il suo odio per i barbari1 che profanavano l’antico suolo della sua patria era
inestinguibile, implacabile, destinato a durare quanto la sua vita.
Che cosa c’è ancora da dire di Gémier? Egli amava sua moglie, aveva fatto dei suoi figli dei buoni
cittadini, era francese, patriota, bibliofilo2 parigino e amante delle cose belle.
Ed ecco che in un roseo, splendente mattino di primavera vennero a riferire al capitano Gémier che
tra le linee francesi e quelle nemiche era stato arrestato un soldato disarmato. L’intenzione di disertare
era evidente, e il soldato era stato messo agli arresti.
– Ah, sei tu, Beaugy?
– Sono io, capitano, – rispose il soldato salutando.
– Volevi approfittare dell’alba per andarti a prendere una boccata d’aria fresca?
Silenzio.
– C’est bien3. Lasciateci.
La scorta si allontanò. Gémier chiuse la porta a chiave. Il soldato aveva vent’anni.
– Tu lo sai cosa ti aspetta? Voyons4, spiegati.
Beaugy non nascose nulla. Disse che si era stancato della guerra. – Questa guerra mi ha proprio
stancato, mon capitaine5!... È la sesta notte che le granate non mi fanno dormire...
La guerra gli ripugnava. Non se n’era andato per tradire, ma per salvarsi.
Generalmente parlando, quel piccolo Beaugy si rivelò inaspettatamente eloquente. Disse che aveva
soltanto vent’anni, mon Dieu, c’est naturel6, a vent’anni si può fare uno sbaglio. Lui aveva la mamma, la
fidanzata, des bons amis7... Aveva ancora tutta la vita davanti a sé quel ragazzo di vent’anni, e avrebbe
espiato la colpa commessa nei riguardi della Francia.
– Capitano, che dirà mia madre quando verrà a sapere che mi hanno fucilato come l’ultimo dei
vigliacchi?
E il soldato cadde in ginocchio.
– Tu non m’impietosirai, Beaugy! – replicò il capitano. – I soldati ti hanno visto. Altri cinque soldati
come te e l’intera compagnia sarà intossicata. C’est la défaite. Cela jamais8. Tu morirai, Beaugy, ma io ti
salverò nell’istante estremo della tua vita. Alla mairie9 non si saprà nulla del tuo atto vergognoso. A tua
madre verrà comunicato che sei morto sul campo dell’onore. Andiamo.
Il soldato seguì il suo superiore. Quando ebbero raggiunto il margine del bosco il capitano tirò fuori
la rivoltella e la tese a Beaugy.
– Eccoti un modo per evitare il giudizio, Beaugy: ucciditi! Tornerò tra cinque minuti. Tutto
dev’essere finito.
Gémier si allontanò. Non un suono ruppe il profondo silenzio del bosco. L’ufficiale fu di ritorno.
Beaugy lo aspettava ripiegato su se stesso.
– Non posso, capitano, – sussurrò il soldato. – Me ne manca la forza...
E ricominciò la litania di prima: la madre, la fidanzata, gli amici, tutta la vita davanti...
– Ti do altri cinque minuti, Beaugy! Non farmi perdere del tempo inutilmente.
Quando il capitano fu di ritorno, il soldato singhiozzava accasciato per terra. Le sue dita, che
impugnavano la rivoltella, si contraevano debolmente.
Idee per insegnare l’italiano con B. Panebianco, A. Varani
METODI E FANTASIA – © Zanichelli 2009
38
La riproduzione tramite fotocopie è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo
nell’attività didattica degli insegnanti che hanno adottato il testo.
Narrativa – Unità A3
NARRATORE, PUNTO DI VISTA, STILE
10. voce... commossa:
il capitano non è
intenerito o impietosito,
ma la sua voce è agitata
per la tensione.
Nome ………………………………………….. Classe ……………. Data …………………
Allora Gémier sollevò il soldato e, guardandolo negli occhi, gli disse a voce bassa e commossa10:
– Beaugy, amico mio, possibile che tu non sappia come si fa?
Senza fretta prese la rivoltella dalle mani umide del giovane, arretrò di tre passi e gli trapassò il
cranio con una pallottola.
VERIFICA
Comprendere
1. Il tema centrale. Il racconto inizia con il ritratto del capitano Gémier: sono messe in evidenza l’ideologia e le
caratteristiche psicologiche e culturali, che lo fanno apparire un personaggio sostanzialmente positivo. È possibile rilevare
un contrasto fra la presentazione che ne fa il narratore e le azioni che egli compie nel corso della vicenda? In che modo
tale contrasto può collegarsi alla condanna della guerra, tema centrale del racconto?
Analizzare
2. Il narratore palese. Trascrivi le espressioni in cui il narratore rivela la sua natura palese. Spiega il motivo delle tue scelte.
3. La focalizzazione interna. Sottolinea nel testo le parti in cui il narratore adotta la focalizzazione interna, assumendo il
punto di vista del capitano Gémier. Considera con attenzione i passi in cui il narratore rivela il giudizio di Gémier sul
giovane Beaugy.
4. La struttura narrativa. Individua nel testo le diverse fasi narrative, sintetizzando il contenuto di ciascuna. Per svolgere
l’attività ricopia la tabella sul foglio protocollo.
Situazione iniziale
Esordio
Peripezie
Spannung
Scioglimento
5.I ruoli dei personaggi. Individua protagonista e antagonista, motivando la tua attribuzione dei ruoli.
6. La caratterizzazione ideologica dei personaggi. Metti a confronto le idee dei due personaggi riguardo ad alcuni temi del
racconto, riportando in una tabella le espressioni del testo relative a: guerra, diserzione, paura.
Capitano Gémier
Temi
Soldato Beaugy
Patria
Guerra
Diserzione
Paura
7. Le parole dei personaggi. Fornisci un esempio per ciascuna delle tecniche usate per riferire le parole dei personaggi
(discorso diretto, discorso indiretto, discorso indiretto libero).
8. Lo spazio. Considera i luoghi in cui si svolge la vicenda. Ritieni che essi siano descritti attentamente oppure soltanto
accennati? Quali sono, a tuo parere i motivi di tale scelta?
Produrre
9.
Modificare il narratore. Racconta brevemente la vicenda modificando la tipologia del narratore: il giovane Beaugy, nel
bosco, poco prima che il capitano ritorni per la seconda volta, narra in flashback la vicenda. L’inizio potrebbe essere:
Sono qui nel bosco, solo, con una pistola in mano. Dovrei uccidermi: è l’ordine che mi ha dato il mio capitano. Tutto è
cominciato... (continua tu...)
10. Scrittura creativa Modificare la conclusione. Il capitano ritorna dal soldato Beaugy e lo trova singhiozzante: partendo
da questo punto della storia, crea un finale diverso, in relazione al messaggio che vuoi affidare al racconto (condannare
la guerra, sottolineare la vigliaccheria di Beaugy…).
Idee per insegnare l’italiano con B. Panebianco, A. Varani
METODI E FANTASIA – © Zanichelli 2009
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La riproduzione tramite fotocopie è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo
nell’attività didattica degli insegnanti che hanno adottato il testo.
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