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Ma non abbassate la guardia

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Ma non abbassate la guardia
LA NUOVA
Giovedì
CRONACA DI FERRARA
10 luglio 2008
FACCIA A FACCIA AL GRATTACIELO
GLI AFFITTI IN NERO
Dalle fiamme gialle
sanzioni da record
fino a 100mila euro
A sinistra il faccia a faccia coi residenti, sopra la sortita degli anarchici
«Ma non abbassate la guardia»
I residenti: ora si sta meglio
Il sindaco: non ci fermeremo
Un anno fa, poco dopo che l’Ufficio mediazione fu aperto e inaugurato dal Comune alla base del grattacielo, nei
giardini scoppiò una rissa tra extracomunitari a colpi di
spada. Ieri, dopo un anno di blitz delle forze dell’ordine,
multe e sanzioni, iniziative di mediazione culturale e interventi di bonifica sociale una rappresentanza dei residenti ha ringraziato le istituzioni con ripetuti applausi.
LE INIZIATIVE
Stasera di scena
Alfio Finetti
Nell’ambito delle iniziative per riqualificare l’area dei giardini del grattacielo, fino 20 luglio continuano giornate ricche di
appuntamenti per tutti i
gusti, nel segno della creatività e dello stare insieme. Il tutto nell’ambito della rassegna «Grattacielo
in centro», che è stata promossa dagli assessorati comunali alla Sicurezza e alla Cultura.
Ai bambini sono dedicati tutti i pomeriggi fino al
20 con con animazioni e
merende a cura del Centro di mediazione comunale e della Cooperativa Camelot, con un intermezzo
di giochi, nelle giornate
del 14 e 15 luglio dalle 16, a
cura del Ludobus del Centro per le famiglie Elefante blu.
Sul fronte degli spettacoli oggi è in programma
una serata in compagnia
delle canzoni e degli aneddoti di Alfio Finetti.
Domani alle alle 15,30 è
poi previsto un incontro
pubblico con Sergio Zavoli
in qualità di presidente
della Fondazione emiliano-romagnola Vittime dei
reati, sul tema del contributo al senso di sicurezza
e di solidarietà offerto dalla stessa Fondazione alla
comunità regionale. E domani sera «I ragazit da na
volta» presentano: «Na sira ad dialet frares e tanti
beli canzon».
Il «grazie» rivolto alla prefettura, a carabinieri, polizia
e guardia di finanza, agli amministratori ferraresi ha più
volte marcato il faccia a faccia, decisamente informale,
svoltosi nel pomeriggio tra il
palazzone e la zona verde a
un anno dall’avvio del Progetto Sicurezza. L’assessore Raffaele Atti ha ricordato che a
settembre si deciderà sulla recinzione dei giardini (un progetto da 250mila euro poco
caldeggiato però dai residenti) e ha annunciato che nel
parchetto di via Battisti sarà
potenziata l’illuminazione; attorno al grattacielo inoltre saranno posizionate altre due
telecamere. La recizione è stata contestata da una decina
C’è stato un annuncio ieri che ha fatto
molto piacere ai residenti. Un cittadino ha
infatti rivolto un ringraziamento particolare alla Guardia di Finanza perchè, mentre
gli interventi degli altri soggetti hanno migliorato in particolare la vivibilità esterna,
quello delle fiamme gialle, a suo avviso, ha
consentito di riqualificare «l’interno». Il
plauso era rivolto all’indagine sugli affitti
in nero, il canale attraverso il quale la delinquenza aveva messo le proprie mani su
decine di alloggi delle due torri. «Questo
servizio non è stato completato - ha garantito Bernabei - stiamo affibbiando batoste pesantissime». L’inchiesta, che colpisce i proprietari degli appartamenti dati in affitto
in barba a tutte le leggi, ha prodotto una
raffica di sanzioni. Alcune salatissime, come quella di 100mila euro inflitta ad un locatore pakistano. Sedici sono i proprietari
(circa 25 gli alloggi coinvolti) che si sono ritrovati a pagare multe in media di 40mila
euro. «Ora l’interno del grattacielo è più
“pulito”», ha commentato un residente. «I
risultati sono buoni - ha chiosato Giovanni
Cavicchi (Lega Nord) - ma a dare una svegliata ad autorità e istituzioni sono state le
ronde dei residenti, l’estate scorsa».
Autorità
presenti
ieri
all’incontro
fissato
al grattacielo
ad un anno
dall’avvio
del progetto
mediazione
e sicurezza
di anarchici, ospiti inattesi
dell’incontro tra amministratori, cittadini e forze dell’ordine con slogan del tipo “Recinzione criminale progetto criminale” e “Fuori i razzisti dalla città”. Ma tutti, residenti
compresi, hanno evidenziato
che dopo un anno di attività
del Comitato dell’Ordine pubblico e della sicurezza il livello di delinquenza attorno al
grattacielo è calato. «Ora non
dobbiamo abbassare la guar-
dia - ha ammonito il sindaco bisogna garantire continuità.
Abbiamo fiducia che i risultati raggiunti qui si possono
“esportare” in altre aree della città». Gli ha fatto eco uno
dei residenti, Gabriele Villani: «Grazie ancora per quello
che avete fatto - ha detto rivolto alle autorità - ma non bisogna mollare». Il dirigente Ivano Guidetti, ha ricordato che
il Comune ha appena preso
in affitto 5 locali alla base del
13
grattacielo destinati al volontariato mentre in diversi appartamenti delle torri, in collaborazione con Acer, ha collocato «lavoratori extracomunitari con attività lavorative
e bambini». E’ stata cambiata
nel frattempo anche la gestione del condominio, «con un’azione legale». L’Ufficio di mediazione «all’inizio visto con
diffidenza dai residenti, ora
funziona bene», ha evidenziato Elena Zaccherini e l’Ufficio
mediazione conflitti svolge
una quarantina di interventi
tutti i mesi. Ma il fronte più
caldo è sempre stato quello
della lotta alla criminalità.
«Sono stati svolti decine di
servizi straordinari - hanno
precisato il questore Savina,
la rappresentante della prefettura, Niglio e il maggiore dei
carabinieri Salvo - grazie alle
pattuglie fisse durante il giorno, agli interventi congiunti
con Finanza, polizia e carabinieri, alla collaborazione con
i vigili urbani». «Il successo ha aggiunto Savina - si raggiunge solo col gioco di squadra, la città bella e riqualificata allontana i malviventi».
Applausi. Una residente ha
chiesto più «fluidità» nella
concessione dei permessi «a
chi viene qui per lavorare».
Una immigrata ha invece lamentato che «spesso gli immigrati onesti vengono guardati
con sospetto a causa degli
stranieri disonesti. E la legge
italiana è poco severa».
Il traffico
in via Baluardi
Spaccio, venti patteggiano
fino a un anno e dieci mesi
Un bambino piccolo equivaleva a un chilo di hashish,
uno grande a due chili. Era il
gergo usato dalla rete di corrieri del “fumo” che aveva il
suo quartier generale in via
Baluardi. Un’organizzazione
sgominata lo scorso 5 dicembre durante un’operazione
condotta dai carabinieri al
termine di una paziente indagine coordinata dal pm Nicola Proto. Allora il gip Criscuolo firmò una ventina di ordinanze di custodia cautelare.
Ieri 21 persone (19 marocchini e due italiani) davanti al
gip Silvia Migliori hanno patteggiato pene che oscillano
da un anno e otto mesi e un
anno e dieci mesi di carcere.
carabinieri della Compagnia
di Ferrara in due fasi: la prima, tra l’aprile e il novembre
del 2006, aveva portato a reprimere lo smercio al minuto
con otto spacciatori arrestati
in flagranza, decine di clienti
- spesso giovanissimi - segnalati alla Prefettura, 12 ordinanze di custodia cautelare
per altrettanti nordafricani e
il sequestro di mezzo chilo di
hascish e 25 grammi di eroina.
Ma è stata l’operazione
“Bulwark 2” ad alzare il tiro
mirando ai corrieri. Alle retate e agli arresti in flagranza
si sostituì una paziente attività di indagine che impegnò
gli inquirenti per diversi me-
DROGA
L’operazione «Bulwark»
Il contrasto allo spaccio di
stupefacenti della zona dei Baluardi (oggetto di numerosi
esposti e segnalazioni da parte dei residenti, anche per
danneggiamenti alle auto in
sosta e altri atti di vandalismo) era stato condotto dai
si, fino al dicembre 2007. Determinanti le intercettazioni
telefoniche per ricostruire la
rete del “fumo”. Nella serata
del 5 dicembre i carabinieri
entrarono così di nuovo in
azione nel sottomura di via
Baluardi. Nessun clamore.
Gli “obiettivi” già individuati
vennero portati in caserma,
apparentemente per normali
controlli, e qui furono notificate le ordinanze di custodia
cautelare. Alcuni degli arrestati si trovavano già in carcere: Abdesamde Fikre, 26 anni
(già in carcere) Samir Akrash, 26, già in carcere; Reddad
Er Radha, 39 anni, già in carcere; Zahir El Byari, 29 anni;
Abdelmjid El Oursani, 26 an-
ni, già in carcere; Mohamed
El Youbi, 25 anni; Francesca
Baricordi, 24 anni, nata a S,
Giovanni in Persiceto, domiciliata a Bondeno, moglie di El
Youbi; Elmahdi Fakir, 27 anni; Omar Maarouf, 37 anni;
Mostapha Annani, 24 anni;
Radouane El Hachemy, 30 anni, già in carcere; Khadija
Bakkach, donna, 22 anni;
Alex Cavallari, 20 anni, nato
a Copparo, residente a Ostellato; Rachid Maarouf; Yassin
Haddi, 19 anni; Noureddine
Haddi, 33 anni; Mounir Nakiss, 22 anni, già in carcere;
Noreddine Bentech, 21 anni;
Ahrach Nourdine, 33 anni;
Moustafa Jouari, 24 anni, già
in carcere.
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