Contro la forfora del barbone shampoo, zolfo e ciclosporina

C3SOCIETÀ E COSTUME
IL CAFFÈ 27 novembre 2011
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STEFANO BOLTRI
Buongiorno dottore,
le scrivo per sottoporre alla sua
attenzione il caso del mio cane,
un barbone gigante, maschio di
4 anni. Da qualche mese ho notato una perdita di pelo simmetrica che pare dalla testa e col
tempo si è diffusa a collo e torace. La cute è secca con scaglie
giganti tipo forfora. È stato curato in modo approssimativo per
dermatite ma con risultati pessimi. Un suo collega mi ha proposto come diagnosi l’adenite
sebacea che sembra tipica di tale
razza. Però mi è stata anche proposta una biopsia cutanea per
confermare la diagnosi. Quale è
il suo parere?
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Potete scrivergli anche entrando
direttamente nella pagina web
del sito www.caffe.ch cliccando
sulla rubrica “Qua la zampa”
Decisamente siamo di fronte ad
una malattia non comune che
può colpire il cane ma anche altri animali, uomo compreso. La
caratteristica di tale malattia è
una infiltrazione infiammatoria,
associata a distruzione delle
ghiandole sebacee. Ghiandole
deputate a secernere il sebo che
va a formare, insieme al sudore,
una emulsione superficiale che
si diffonde sulla superficie corporea. La funzioni di tale emulsione è quella di mantenere la
cute morbida e flessibile e permettere una corretta idratazione. Inoltre agisce come barriera fisico-chimica contro gli
agenti patogeni.
Le razze più colpite sono i bar-
HO DETTO
DI NO!
Cocktail
Quattrozampe
a spasso
per il web
Si manifesta
soprattutto in cani
giovani e di media
età, non importa se
maschi o femmine
boni, l’akita-inu e il pastore tedesco. Dal punto di vista della
clinica, essa si manifesta soprattutto in cani giovani e di media
età e non c’è una predisposizione di sesso.
La caratteristica principale di
tale patologia è rappresentata da
una forfora bianca e desquamazioni che aderiscono ai fusti dei
peli (cilindri follicolari). Nel barbone, la malattia inizia tipicamente sulla parte dorsale del
muso per poi diffondersi a collo
e torace; negli akita-inu si presenta invece come alopecia sim-
IL CRICETO
PIÙ VELOCE
Sistemica
È basata sull’uso di
corticosteroidi e anche
della ciclosporina
metrica che va ad interessare padiglioni auricolari e coda. Il decorso clinico può presentare fasi
altalenanti di miglioramenti e
peggioramenti non legati alla
stagionalità. La diagnosi può essere fatta in base al tipo di razza,
all’anamnesi e all’esame fisico.
Tuttavia è d’obbligo effettuare
diagnosi differenziali con altre
patologie dermatologiche tipo
seborrea primaria, dermatite seborroica, dermatite ed ittiosi che
rispondono alla vitamina A, demodicosi e dermatofitosi. Per la
diagnosi definitiva è necessario
Cresciamoli
così
MONICA PIFFARETTI
Non spingiamoli sulle orme di papà
Michelle Hunziker
Dopo la pornostar
La furba mossa
corteggia il bel Bova Mario torna da Raffy di Blasi e Totti
Mario Balotelli (22) e Raffaella
Fico (24) di nuovo insieme. Il calciatore, sorpreso da un tabloid
inglese con una pornostar, vola a
Napoli dalla sua compagna e la
pace scoppia sotto gli occhi della
madre della showgirl. “Non mi ha
tradita, ma ero spaventata e arrabbiata”, cinguetta ingenua
Raffy. E ancora. “Lui è un ragazzo
profondo e ama leggere”. Ma va?
I prodotti specifici sono
a base di zolfo
e acido salicilico
Le terapie
I vipcosì
fanno
Uniti dall’amore nero. Michelle
Hunziker (34) e Raoul Bova (40),
insieme per il cortometraggio
“Amore Nero”. Lui è il produttore e
regista e lei la protagonista. Il ricavato andrà all’Associazione Doppia Difesa, che si occupa di donne
maltrattate. E Michelle ne approfitta per “corteggiare” il bel Raoul:
“I suoi occhi sono pieni di sensibilità perciò fa impazzire le donne”.
quanto le è stato consigliato e
cioè un esame istologico.
Per la terapia, si deve premettere
che tale malattia è priva di effetti
sulla salute dell’animale ed il
trattamento deve essere indirizzato verso una facilità di gestione per il proprietario. Il protocollo terapeutico si basa sulla
shampoo terapia con prodotti
specifici a base di zolfo e acido
salicilico. La terapia sistemica è
basata sull’uso di corticosteridi e
soprattutto sull’uso della ciclosporina risultata molto efficace.
Shampoo
Voci di tensioni nella coppia d’Italia. Ilary Blasi (30) e Francesco
Totti (35) sarebbero in crisi. Lui
vorrebbe un altro figlio, lei rimanda. E parte da sola per un
viaggio da single a Tel Aviv, nuova
capitale del divertimento e delle
notti folli. E di ritorno all’aeroporto
il suo Francesco non c’era. Ci sa
tanto che è l’ennesima mossa per
far parlare di loro. Furbetti!
Ma guarda quanto è cresciuto! È
qualche anno che non lo vedo. Ora
è uno spilungone di quelli che
pensi siano spuntati in una notte.
Avendolo conosciuto da ragazzino
ancora intravedo i suoi tratti di
bambino. Gli occhioni da birichino sono ancora quelli. Mi vede
anche lui e mi saluta. Ora frequenta la seconda liceo. Gli chiedo
come va. “Male”, mi risponde
senza girarci troppo attorno con
un vocione roco. Non si trova, probabilmente boccerà e non vuole
fare niente per impedirlo. Alza le
spalle. Gli chiedo se non c’è qualcos’altro che vorrebbe fare. Mi risponde di sì, che ha un paio di
idee. Oltre che incidere qualche
disco con il suo gruppo musicale,
non gli dispiacerebbe fare qualcosa di più pratico. Niente uffici,
niente computer. Qualcosa in
esterno: magari giardiniere, perché no? Non è una cattiva idea,
Ti-Press
LA DOMANDA
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Contro la forfora del barbone
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Curiamoli
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anzi. Non chiedo altro perché vedo
una certa irrequietezza farsi
strada, come se l’argomento non
fosse più tanto gradito e anche
perché proprio in quel momento
arriva un altro ‘armadio’ di sedicidiciassette anni suo amico. D’altronde non lo conosco così bene.
Altra scena qualche settimana
dopo. In un grande magazzino
incrocio proprio sua madre. È lei
che mi dice che suo figlio va bene,
che sta facendo il liceo, che all’inizio faticava ma che adesso ha
trovato il ritmo giusto. Solo in tedesco fa un po’ fatica, ma è colpa
del docente che non ha metodo,
in estate andrà in Germania.
“Pensa –aggiunge per completare
il quadretto – che già sta pensando a cosa farà dopo avere in
tasca la maturità. Magari qualcosa nella direzione di suo padre,
ingegnere civile o giù di lì. La matematica adesso gli piace. E poi
vede suo fratello che fa il politecnico e che fra due anni avrà finito
fisica”. Io avrei voluto dirle che
l’avevo visto che era davvero un
gran bel ragazzo, che mi ricordavo di quando urlava che non
voleva andare in brandina e di
scarpe portava il 28, ma preferisco glissare e non dirle che probabilmente sarebbe un bravissimo (e felicissimo) giardiniere.
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