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Ci salverà il Golf? Ci salverà il Golf?

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Ci salverà il Golf? Ci salverà il Golf?
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
www.giornalealtopiano.it
pag.10
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
N. 374 - ANNO XIV - EURO 1,50
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
SABATO 9 GIUGNO 2012
ASIAGO
GALLIO
Vivere in Altopiano
In Altopiano lo
stesso rischio
sismico
dell’Emilia
Romagna
Blocco delle
lottizzazioni: il
ricorso del
Comune è
inammissibile
Niente fondi
per il progetto
di collegamento
Melette
Val Maron
Pagina 5
Pagina 4
Pagina 16
di Monica
e Massimiliano Gnesotto
Il titolo è un po’ impegnativo certo, ma vogliamo
parlarvi della vita nel nostro territorio.
Si potrebbe filosofeggiare
per ore oppure scrivere
tomi su tomi. Ma saremo
brevi:
vogliamo
focalizzarci sulla tenacia
e sulla caparbietà che
manifesta ogni forma di
vita in un ambiente ostile
come questo.
Principalmente e’ il clima
assieme alla nostra geologia a rendere inospitale questa terra, tanto
freddo, poche fonti d’acqua, scarsi i terreni fertili. Ma qualcosa cresce lo
stesso. Anzi, cosa c’e’ di
più rigoglioso dei nostri
boschi? ...ma essi crescono così solo grazie a milioni di ife funginee e altri microrganismi che con
un delicato equilibrio di
simbiosi si scambiano nutrienti altrimenti inaccessibili tra le rocce di queste montagne.
EMERGENZA TERREMOTO
Pagina 10
Idee giovani
contro la crisi
Lo zafferano
di Asiago
TURISMO
La birra
Cimbra
Ci salverà il Golf?
Previsti tre nuovi campi ad Asiago.
Tutte le ragioni e le implicazioni
della scelta amministrativa
Il Cason delle
Meraviglie
Pagina 4
Continua a Pagina 15
CALCIO
Pagina 14 - 15
I giovanissimi
della Junior
Altopiano
campioni del
bassanese
Pagina 11
ROANA
Gli antichi lavatoi
recuperati
e restituiti al
I giovani protagonisti
ai suoieturisti
trapaese
viaggi,e studio
progetti
Grafica Altopiano
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
FOTOGRAFIA
Un’ estate all’insegna dei
concorsi - Mondo rurale
ed alpeggio i due temi
su cui sbizzarrirsi
Il Palio della Reggenza: una
grande festa per i giovani
8
Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
2
8
l’Altopiano
Sabato 9 giugno 2012
3
IMU, si avvicina la scadenza per la prima rata
Il primo versamento va fatto entro il 18 giugno. Uffici tributi, associazioni di categorie, sindacati
presi d’assalto. Per agevolare i cittadini alcuni Comuni hanno prolungato gli orari dei propri uffici
Aliquota al 4 per mille per la
prima casa e del 7,6 per mille per le attività produttive e
seconde case nella prima
rata dell’IMU. E’ quanto
hanno deciso in generale i
Comuni dell’Altopiano (tranne Asiago!) per quanto dovuto entro il 18 giugno, data
in cui deve essere versato il
50% dell’importo . Poi, con
la seconda rata prevista in
autunno, ci saranno i conguagli che per i proprietari di
seconde case significa una
rata più pesante (con aliquote che variano dal 10,6 all’8,5
per mille), mentre per i proprietari di prima casa si tratterà di un piccolo saldo se
non addirittura del rimborso
di parte o tutto di quanto versato.
Asiago invece, come già abbiamo dato notizia sul numero precedente, per la prima
casa conferma l’aliquota
del 2 x 1000 deliberata nell’aprile scorso, mentre per
quanto riguarda gli altri immobili, dovendo soggiacere a quanto previsto dal
Governo, si calcolerà la prima rata sull’aliquota base
Aliquote prima rata
ASIAGO
2x1000 prima casa
7,6x1000 seconde case
(anche quelle date in uso gratuito ai familiari)
7,6x1000 attività produttive
TUTTI GLI ALTRI COMUNI
4x1000 prima casa
7,6x1000 seconde case
7,6x1000 attività produttive
del 7,6 per mille, successivamente il saldo sarà calcolato sulle aliquote determinate dal consiglio comunale del 10,6 x 1000 per le
seconde case, il 5 per mille
per le attività produttive
(comprensivo dell’1 x 1000
chiesto dalle categorie da
destinare alla promozione
turistica) e infine l’aliquota
“speciale” per le seconde
case di residenti date in uso
gratuito ai figli o genitori
con un’aliquota del 4,6 per
mille. Anche le case di anziani che si trovano in casa
di riposo saranno considerate “prima casa”.
Per agevolare i propri cittadini alcuni Comuni hanno
provveduto a prolungare gli
orari dei propri uffici tributi
ai quali dunque ci si può rivolgere per avere informazioni. Enego sul sito comuna-
le posta dei link utili sulla nuova imposta e mette a disposizione, anche via email, il
personale comunale per ogni
chiarimento. Il Comune di
Roana, oltre ad orari straordinari dell’uffici tributi, mette a disposizione dei suoi contribuenti sul sito comunale un
programma per il calcolo dell’
IMU e, attraverso l’inserimento nel programma del
codice fiscale e mappale si
Sapor d’acqua natia
Questa Nazionale è davvero la mia Italia
Una voce fuori dal coro: “Evviva la Nazionale di
Prandelli”. Non è questione
di nazionalismo da rispettare; né tantomeno dipenderà
dal fatto che quassù, tra le
Dolomiti e il Po’, dell’italica
patria qualcuno vorrebbe farci dimenticare la maternità
a tal punto da farci provare
nostalgia di essa. E’ per il
semplice fatto che quest’anno la Nazionale rappresenta
come non mai il popolo che
ad essa s’aggrappa per fare
il tifo, gemere e piangere. E’
davvero la rappresentativa di
un popolo in cui convivono
le associazioni mafiose, le
scommesse clandestine, le
partite e i concorsi truccati,
le raccomandazioni e le differenze di trattamento, i leader che – come dice bene il
nostro portierone nazionale
– sono davvero convinti che
a volte “due feriti sono meglio che un morto”. Perché
mai sdegnarsi di fronte ad
una tale nazionale? Sarebbe
stato davvero disgustoso esserci trovati ad applaudire
una squadra di incensurati e
persone perbene, di giocatori puliti e di vincitori decretati dal campo, di trequartisti
da manovalanza e di dirigenti
dall’intuito profetico. In quel
caso davvero avremmo dovuto gridare a squarciagola:
“Questa non è la mia nazio-
nale”. A Coverciano ha fatto
irruzione la Polizia: poveri loro,
chiedevano solamente di essere avvisati prima in modo da
farsi trovare col completo addosso, col gel sui capelli e la
“fighetaggine” ad adornare il
capo. E magari avrebbero per
l’occasione pure imparato ad
usare il congiuntivo e a mettere il soggetto, il verbo e il complemento oggetto al loro posto,
come tentano ogni volta che
scendono in campo di far quadrare gli schemi di una partita.
Poco importa se negli altri
sport (il ciclismo in primis) i
controlli sono fatti a sorpresa,
gli atleti sono svegliati all’alba
o nel profondo della notte, fermati in allenamento o all’uscita dal ristorante. Poco importa perché da quando s’è fatta
l’Italia s’è fatta pure l’eccezione: che il calcio possa vivere e sorridere al di sopra delle
regole, quasi un fratello mag-
giore e predestinato che, guardando tutti dall’alto, possa ergersi a paladino di ciò che viaggia nei pensieri dei suoi protagonisti.
C’è un capitano che tenta di
salvare la sua truppa, immolando sull’altare del sacrificio
il piccolo Criscito. C’è sempre
qualcuno che – come si legge
nel Vangelo - deve pagare al
posto di tutti: “è necessario che
qualcuno muoia per il popolo”.
Proprio per questo è urgente
che tutti insieme ci organizziamo per tifare Italia, questo bel
nome che nel mondo è sinonimo di un piatto di pasta, di un
pezzo di pizza e di un pallone
da calcio, magari sgonfiato ma
sempre pallone. Abbiamo l’obbligo di incoraggiarli perché –
parole loro - “sono stufi di essere sotto il tiro”. E noi pure
con loro siamo stufi: di essere
presi in giro la domenica per
poi scoprire il lunedì che i ri-
sultati sono altri, di vederci
rappresentati anche sportivamente (non solo politicamente ed ecclesialmente) da personaggi loschi e discutibili,
d’avvertire che anche la passione e l’entusiasmo popolare devono fare i conti con
sistemi di potere lontani mille miglia da quell’alfabeto
popolare che ha fatto
dell’affiliazione sportiva la
fede più praticata dal popolo
italiano. Eppure noi tiferemo
per l’Italia, soprattutto per
Capitan Buffon: perché non
potevamo avere leader migliore di lui nel continuare a
mistificare una realtà ch’è
davanti agli occhi di tutti.
Su internet le chiamano “Le
uscite di Buffon” e fanno
concorrenza addirittura a
Geronimo Stilton: sono le sue
perle di saggezza per ammaestrare gente comune e
magistrati, colleghi e giornalisti, politici e commentatori tv. Per mostrare, fra
poco, come scommettere
altro non sia che la versione sportiva della beneficenza cristiana. Evviva la
Nazionale, soprattutto se
perderà al primo turno: passerebbe alla storia come la
rappresentativa più credibile di una nazione che è
completamente “nel pallone”.
Don Marco Pozza
otterrà la rendita catastale dei
fabbricati, il calcolo dell’imposta da versare in acconto
e la stampa del modello F24
per il relativo pagamento.
Il Comune di Conco invece
va oltre: fornirà assistenza
gratuita ai cittadini per il pagamento dell’IMU nonché i
modelli F24 già stampati e
pronti per il pagamento da
effettuare presso gli uffici
postali o le banche.
“Considerato che questa tassa è alquanto sgradita e che
molte persone potrebbero trovarsi in difficoltà nel predisporre i modelli per il pagamento l’ufficio tributi è disponibile a fornire a chi lo richiederà i modelli F24 già stampati e pronti per il pagamento – illustra il sindaco
Graziella Stefani - E’un impegno che l’Amministrazio-
ne ha ritenuto di assumere
proprio per aiutare i cittadini
a “digerire” un po’ più facilmente l’onere di questo tributo”.
Il primo cittadino ricorda
come la prima rata vada calcolata sulle aliquote base fissate dallo Stato, poi l’Amministrazione adotterà le aliquote proprie, cercando di garantire le entrate che verranno
a mancare dai trasferimenti
dello Stato, modificando solo
quelle per le seconde case e
introducendo le agevolazioni
possibili, in particolare per gli
anziani o disabili ricoverati in
strutture socio-sanitarie e per
gli immobili locati. Per favorire i contribuenti, l’Ufficio
Tributi sarà aperto anche sabato 9 e 16 giugno dalle ore
8 alle ore 12.
Gerardo Rigoni
l’Altopiano
Sabato 9 giugno 2012
L’Altopiano srl - Società unipersonale
Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi)
Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi)
Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002
presso il tribunale di Bassano del Grappa
Telefono servizio lettori: 348 - 3138606
Telefono servizio abbonati 338 -1460517
Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517
Telefono Redazione 0424-462575
E-mail: [email protected]
[email protected]
Direttore responsabile: Stefania Longhini
Segretaria di redazione: Silvana Bortoli
In redazione:
Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto,
Gerardo Rigoni, Martina Rossi,
Stefania Simi, Egidio Zampese
Hanno collaborato:
don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli,
Alessandro Siviero, Sergio Bonato, Silvia Borgo
Monica e Massimiliano Gnesotto, Giulia Rossi,
Alfredo Paiola, la classe 3^A del Liceo di Asiago,
Marco Lobbia
Responsabile grafico : Fabrizio Favaro
Impaginazione : Davide Degiampietro
Foto: Archivio Giornale
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
Edizione chiusa l’ 8 giugno alle ore 00.26
8
Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
4
Turismo, ci salveranno i campi da golf?
ASIAGO
“Il golf sta all’Altopiano
come lo sci alpino sta alla Val
Badia”. Parte da questa
equazione il ragionamento
con il quale il sindaco Andrea
Gios illustra le motivazioni
che hanno spinto l’amministrazione ad inserire nel PAT
di Asiago la possibilità di realizzare tre nuovi campi da
golf.
“Il nostro territorio, per la sua
conformazione – spiega il primo cittadino – presenta una
grandissima vocazione per
questa disciplina. E’ un settore in cui abbiamo la possibilità di diventare leader in
Italia. Abbiamo già un bellissimo campo a 18 buche, ma
non basta per costituire un richiamo a livello nazionale ed
internazionale, poiché il turista legato a questo settore
richiede la presenza di almeno 2 se non addirittura 3
campi”.
Già, i turisti del golf…oltre 25
milioni in tutto il mondo; un
numero dato in crescita anche per i prossimi anni. E che
sia un mercato sul quale investire senza ombra di dubbio sembra opinione piuttosto diffusa. Solo in Italia, secondo un articolo recente-
Sono tre quelli previsti dal nuovo PAT di Asiago. Un mercato in continua espansione che
coinvolge 25 milioni di appassionati in tutto il mondo. “Il nostro territorio, per la sua
conformazione – spiega Andrea Gios – presenta una grandissima vocazione per questa disciplina”
mente pubblicato dal Sole 24
ore, sono oltre una quarantina i campi da golf progettati
e in costruzione, ma i green
fioriscono un po’ in tutta Europa, finanche in Turchia.
“I turisti legati al golf – continua Gios – hanno statisticamente una capacità di spesa notevolmente superiore
alla media; sono disposti a
spostarsi continuamente per
praticare il loro sport preferito, fanno vacanze più prolungate rispetto al normale e
portano con sé la famiglia.
Non dimentichiamo poi che
è uno sport che può essere
praticato dal bimbo di 7 anni
fino all’anziano”.
Altro punto di forza, come riporta uno studio su turismo
e sport a cura dell’Enit, è la
facilità di associare il golf ad
altri prodotti come il turismo
culturale o quello gastronomico, risorse di cui
l’Altopiano indubbiamente
dispone.
Creare un distretto golfistico
di Asiago, se non addirittura
dell’Altopiano (se ne vorrebbe infatti realizzare qualcuno anche a Gallio) è, secondo il sindaco asiaghese, una
delle ricette per riuscire a
convertire un turismo basato
sulle seconde case in un turismo alberghiero.
Le aree destinate nel PAT a
diventare percorsi golfistici
sono sostanzialmente due:
Leiten-Ferragh, in una lunga
striscia dal piazzale degli eroi
che sale verso la zona del
Ferragh e si allarga in alto
fino a contrada Zocchi (due
campi da nove buche ciascu-
Blocco lottizzazioni: “Il ricorso
del Comune è inammissibile”
Inammissibile. Così il Consiglio di Stato, con sentenza
depositata il 5 giugno 2012,
in seguito ad udienza svoltasi il 27 marzo 2012 ha giudicato il ricorso presentato
dal Comune di Asiago contro le società IV Novembre
Srl e Villa Rossi Srl per la
riforma della sentenza dello
stesso Consiglio di Stato pronunciata il 6 ottobre 2011.
“Le deduzioni svolte dal ricorrente – riporta infatti la
sentenza – sono infondate”.
Il Comune aveva impugnato la sentenza considerandola
meritevole
di
revocazione sostenendo che
quanto in essa contenuto risultava contrastante con
quanto determinato dal precedente pronunciamento del
2008 sulla questione e che vi
fosse inoltre contenuto un
errore di fatto in relazione al
problema della viabilità. Ma
“i profili della viabilità – si
legge – sono stati considerati nelle due sentenze soltanto
al di fuori dell’oggetto di giudizio. Ne consegue la carenza di ogni contrasto tra giudicati”.
“In ogni caso – si legge ancora – la questione viabilità
e l’aspetto della sua collocazione spaziale è stato ogget-
to di aperta discussione tra
le parti e di espresso sindacato del giudice di appello
per cui è qualificabile come
“questione controversa”
sulla quale il giudicante si è
pronunziato e dunque non
può ipotizzarsi alcun errore
di fatto”.
Il Comune dovrà quindi
accollarsi le spese di giudizio, stabilite in 3 mila euro,
mentre le due società potranno ora proseguire con il
calcolo e la richiesta di risarcimento dei danni, come
stabilito dalla sentenza del
Consiglio di Stato dell’ottobre 2011
no adiacenti), e zona
Ave, con un ulteriore campo da nove
buche (come ben
mostrano le due cartine che pubblichiamo). “Si tratta di
terreni privati –
spiega il sindaco che con il Piano degli Interventi potranno essere ceduti al
Comune per la realizzazione dei campi
da golf oppure i proprietari potranno realizzare direttamente loro il campo, che
ovviamente dovrà
essere aperto al pubblico,
dopo aver stipulato idonea
convenzione con il Comune.
In entrambi i casi sono previsti degli incentivi con attribuzione di edificabilità, in
aree specificatamente individuate, con destinazione a residenza turistica. Sono incentivi che si danno in cambio di
servizi, certo da non confondere con le perequazioni
previste in altri Comuni”.
“Riguardo ai volumi previsti, sui quali ho sentito diverse obiezioni, spesso a
sproposito – spiega Gios –
mi preme chiarire che non
è previsto niente di
impattante. Per far capire
meglio la questione preferisco parlare di unità
abitative che nelle due aree
previste, in contrada Zocchi
e in contrada Ave, saranno
in totale 47 (rispettivamente 25 e 22). Per capirci ancora meglio, specifico che,
nella lottizzazione ex Colonie, che abbiamo bloccato,
sarebbero sorte 170 unità
abitative; 157 quelle previste al Lumera, 225 agli
Ebene, solo per fare degli
esempi”.
“Inoltre – conclude Gios –
ci sono dei vincoli ben precisi che riguardano la
tipologia dei nuovi edifici
che dovranno essere oggetto di un progetto unitario,
dovranno essere al massimo trifamiliari e non dovranno superare i due piani
fuori terra”.
Che ne sarà del percorso
che da Piazzale degli eroi
attraversa i prati fino a
contrada Zocchi collegandosi con l’antica Via
Tilmann, un sentiero molto
frequentato, una delle più
belle passeggiate che si
snodano nei pressi del centro di Asiago, molto cara ad
asiaghesi e turisti?
“Si continuerà a passare e
a passeggiare perché i diritti di passaggio secolari
verranno salvaguardati”.
Riguardo alla cura e manutenzione dei campi da golf
si fa spesso riferimento ad
uno spreco spropositato di
acqua che, si sa, in
Altopiano non abbonda.
“E’ un falso problema.
L’acqua dell’Altopiano non
viene mai buttata via, confluisce nei bacini naturali
della pianura. Nel caso di
Oliero poi viene riportata in
Altopiano. In
ogni caso, anche
nei campi da golf
si creano dei bacini artificiali di
raccolta come riserva per l’irrigazione”.
Non si parli poi di
inquinamento dovuto ai trattamenti
per il mantenimento del manto
erboso: c’è infatti
una grande attenzione per la salvaguardia del territorio tanto che la
Federazione Italiana Golf e le principali Associazioni ambientaliste
hanno sottoscritto pubblicamente un “Protocollo d’intesa” per lo sviluppo del
golf eco-compatibile. In linea con il programma internazionale GEO (Golf
environment organization),
a cui partecipano già diverse associazioni ecologiste
di altri Paesi, il “Protocollo” individua e condivide
innanzitutto “l’obiettivo primario di difendere il territorio, la natura e il paesaggio, come patrimonio dell’intera collettività e risorsa fondamentale anche per
l’industria del turismo”.
Da qui, una serie di impegni concreti che la FIG –
nell’ambito dei compiti e delle responsabilità di una Federazione sportiva – intende
promuovere presso i Circoli
affiliati: dalla salvaguardia
dell’assetto idro-geologico
del territorio a quella degli
aspetti paesaggistici, dalla riduzione al minimo nell’uso
dei fertilizzanti e dei
fitofarmaci alla tutela della
biodiversità, dal risparmio di
acqua a quello energetico.
Stefania Longhini
8
Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
5
Soccorsi altopianesi nelle zone del terremoto
Per quanto riguarda il rischio sismico, l’Altopiano tra le aree “soggette a scuotimenti modesti”,
come l’Emilia Romagna. Ecco le indicazioni generali da adottare in caso di scosse.
Vigili del fuoco altopianesi impegnati in operazioni di soccorso nei paesi terremotati dell’Emilia. Appena passate
le prime scosse, la macchina degli aiuti e del soccorso si
è messa in moto coinvolgendo anche i Vigili del fuoco
della caserma di Asiago che si stanno avvicendando nei
paesi colpiti dal sisma in due azioni ben precise, come
spiega l’ing. Leonardo Ribello del comando provinciale di
Vicenza.
“La prima - spiega il tecnico – riguarda la ricerca e il
controllo crolli, ancora è in fase di completamento. La
seconda, che diventa sempre più importante mano a mano
che le scosse si attutiscono, è la messa in sicurezza delle
vie d’accesso ai paesi e la verifica della staticità degli
edifici. Quest’ultima operazione è particolarmente importante perché permette alle persone di rientrare nelle proprie abitazioni ed attività”. La devastazione trovata in
quelle zone ha lasciato tutti e 4 i Vigili del fuoco di Asiago
allibiti, come conferma anche il caposquadra Angelo
Cibo per i terremotati dell’Emilia:
gli Alpini della “Monte Ortigara”
danno il via alla raccolta
Gli Alpini altopianesi a favore degli terremotati. Da qualche giorno è iniziata una raccolta di cibo che il 23 giugno
sarà consegnato alle popolazioni
terremotate
dell’Emilia. Chiunque voglia
contribuire, si rivolga al
gruppo alpini del proprio
paese. Chiaramente si
chiede soprattutto cibo
conservabile: olio, carne in
scatola, pasta, riso, latte a
lunga conservazione, ali-
menti per bambini.
“Dove c’è bisogno, gli alpini ci sono – dichiara Eder
Panozzo, alpino capo del
gruppo giovani della sezione Monte Ortigara – Siamo
consapevoli del momento di
difficoltà per tutti però chiediamo che la gente si metta
una mano sul cuore, rinunciando magari a qualche caffè, e pensi a tutta quella povera gente ancora in mezzo
a continue scosse”.
La Resurrezione di
Cristo di Lorenzo Perosi
La Schola Cantorum
S. Matteo di Asiago
invita a partecipare
alla serata di ascolto
dell’Oratorio Sacro:
“La Resurrezione di
Cristo” di Lorenzo
Perosi, in programma
lunedì 11 giugno alle
ore 20.45 nella chiesa di San Rocco ad
Asiago.
Giornata Vicariale del
Malato e dell’Anziano
Il Vicariato di Asiago e il Gruppo Unitalsi Asiago Altopiano
organizzano la Giornata Vicariale del Malato e dell’Anziano,
che si svolgerà in Duomo San Matteo ad Asiago domenica
10 giugno . L’inizio dell’accoglienza è previsto alle ore
15.00, a seguire la recita del Rosario, alle ore 16.00
concelebrazione S. Messa e solenne benedizione
eucaristica. La giornata si concluderà con il rinfresco nel
piazzale alle ore 17.00. Il Gruppo Unitalsi Asiago Altopiano
ricorda inoltre che sono aperte le iscrizioni ai Pellegrinaggi
Nazionali a Lourdes, Fatima e in Terra Santa.
Rigoni in attività a Carpi. “StiaUno dei nostri Vigili
mo verificando la staticità degli
del fuoco all’opera
edifici – racconta – Speriamo
a Carpi
sia finita perché ad ogni scossa
ci si ritrova a dover ripartire da
zero. Riscontriamo comunque
problemi soprattutto in edifici del
‘400 e ‘500 mentre in quelli recenti le disposizioni antisismiche
hanno contenuto il danno tranne per certe costruzioni recenti
dove i piloni portanti sono letteralmente saltati”.
L’Emilia Romagna è una regione che si scopre interamente a
rischio sismico senza saperlo; la
Protezione Civile, su indicazione dell’istituto geologico italiano, l’ha inserita nella zone a rischio 3, ovvero “zona soggetta
a scuotimenti modesti”, ecco
perché gli eventi sismici dell’ultimo mese hanno stupito
tutti prendendo in contropiede anche la macchina dei soccorsi.
Anche l’Altopiano è inserito in zona 3 richiedendo l’adozione da parte dei Comuni di un piano di emergenza generale, ossia da attuare a fronte di qualsiasi forma di calamità naturale, ma senza disposizioni specifiche in caso
di terremoto.
“Con il piano di protezione civile redatto circa 3 anni fa
sono stati predisposti aree di accoglienza e punti operativi
– spiega l’assessore alla protezione civile di Asiago
Gianpaolo Rigoni – Per Asiago buona parte delle attività
di soccorso e di accoglienza si concentrano sull’aeroporto e sullo stadio Zotti dove sono previsti ospedali da campo, punti d’informazione, tendopoli e centro operativo”.
Per quanto riguarda le costruzioni, il progettista, al momento della consegna della fine dei lavori, deve rilasciare
una certificazione che testimonia l’osservanza delle nor-
me anti sismiche previste dalla legge
che prescrive norme tecniche in base
alle quali “un edificio debba sopportare senza gravi danni i terremoti meno
forti e senza crollare i terremoti più
forti, salvaguardando prima di tutto le
vite umane”.
E se succede, come è successo in
questi giorni, come ci si deve comportare in caso di terremoto
sull’Altopiano?
Dall’ufficio tecnico del Comune di
Asiago si segnalano i primi provvedimenti da prendere se si è all’interno
di un edificio: “cercare riparo accanto
ad un muro maestro, nel vano di una
porta inserita in un muro portante e
sotto le travi in cemento armato. Oppure sotto un tavolo o sotto un banco.
Importante è allontanarsi da vetri e da
oggetti che cadendo potrebbero ferire
e non precipitarsi verso le scale, sui terrazzi e non utilizzare gli ascensori. Infine uscire con prudenza quando la
scossa è terminata”.
Se invece si è all’aperto, cercare un grande spazio lontano da costruzioni e pali così come, se in auto, non fermarsi in prossimità di ponti, di viadotti o di terreni franosi.
In casa sarebbe opportuno tenere una cassetta di pronto
soccorso, una torcia elettrica funzionante, una radio a pile
ed un estintore. Finito il terremoto, se è possibile, prima di
uscire dall’edificio chiudi gli interruttori del gas e dell’energia elettrica e portare con sé i documenti più importanti e
le medicine abituali. Non rientrare nell’edificio che presenta lesioni una volta usciti ed evitare di usare le linee
telefoniche e le auto ma piuttosto recarsi a piedi alle zone
di raccolta. Infine aiutare chi si trova in difficoltà.
Norme generali, valide in qualsiasi angolo di mondo, che
è bene tenere ben presenti e insegnare ai bambini.
Gerardo Rigoni
Masters World Cup Asiago 2013:
dall’Austria in bici sul campo di gara
Tre riders del pedale provenienti dalla zona di
Arlberg, località austriaca
situata ad ovest del Tirolo
settentrionale, sono stati
accolti sull’Altopiano di
Asiago dal Vice Presidente del Comitato Organizzatore dei Mondiali Masters
2013, ex Presidente dell’Unione Sportiva Asiago
Sci, Sergio Vellar.
“Gli austriaci hanno
visionato il campo di gara
per l’evento sportivo dell’anno prossimo – ha dichiarato Vellar – ed hanno
effettuato un sopralluogo
per vedere la pista di riserva”.
Gli sportivi hanno, inoltre,
prenotato gli alloggi per
l’anno prossimo per una
quindicina di persone: il numeroso gruppo austriaco
scenderà appositamente
per assistere alla “Masters
World Cup” di sci nordico
che Asiago ospiterà nel
2013.
“Un segnale di interesse –
ha sottolineato Vellar –
estremamente positivo sia
per il nostro territorio che
per l’appuntamento sportivo internazionale che
Asiago e l’Altopiano dei 7
Comuni avranno l’onore di
ospitare”. Il Comitato Organizzatore sta lavorando
giorno dopo giorno per garantire la migliore riuscita
possibile dell’evento: il
prossimo appuntamento è
fissato per sabato 9 giugno
quando verrà presentato
ufficialmente, nel contesto
di una vera e propria festa
che coinvolgerà tutti i Comuni, il testimonial ufficiale della Master World Cup
Asiago 2013.
8
Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
6
ATTUALITA’
Ivan Baù: “Le mie
dimissioni basate su
motivazioni politiche
e amministrative”
“Le mie dimissioni non sono assolutamente legate ad una presunta incompatibilità da parte mia
in quanto assegnatario di un’area
Peep, come dichiarato dal sindaco, ma hanno motivazioni politiche e amministrative che nascono da profonde divergenze su
alcune scelte operate dall’amministrazione, che io non ho condiviso”. Ivan Baù, ex assessore ed
ex consigliere di Asiago, intende
fare alcune precisazioni in merito a quanto dichiarato da Andrea
Gios sul numero precedente del nostro giornale, riguardo soprattutto alla partecipazione dello stesso Baù al bando per il
Piano Peep di via Ebene. “Prima di partecipare al bando –
sottolinea Baù - mi sono informato se potessero esistere condizioni di incompatibilità, dato che allora ricoprivo sia il mio
ruolo di consigliere che di assessore. Ho trovato un parere
del comune di Trieste del 2 agosto 2010, in relazione alla
vendita di un terreno comunale al sindaco, che, citando alcune sentenze conclude: “ …pur considerando il particolare soggetto acquirente non si evidenziava alcun potenziale conflitto
di interessi tra acquirente e venditore.” Questo parere mi ha
indotto a partecipare serenamente al bando in quanto esclude ogni
ipotesi di conflitto di interesse”.
“Per ulteriore precauzione – continua Baù - mi sono astenuto
dal partecipare alla discussione e votazione da parte della
giunta comunale sia del bando di concorso (Numero 78 del
11-05-2010 avente per oggetto: APPROVAZIONE BANDO PEEP COMPARTO EBENE SUD - AMBITO IV a),
sia dell’APPROVAZIONE GRADUATORIA DEFINITIVA PIANO PEEP EBENE SUD (deliberazione Numero 165
del 05-11-2010, N.B. a quella data, inoltre, avevo già rassegnato le mie dimissioni da assessore del comune di Asiago)”.
Inoltre, sulla questione, esiste un parere dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che ha risposto in data 1502-2011 e, pur affermando che “La questione è controversa e di dubbia soluzione”, cita la sentenza della Cassazione
Civile, Sez. III, 21 agosto 1985, n. 4464 e conclude con queste parole “Questa sentenza sembra infatti dire che sono
colpiti dal divieto solo coloro che nell’esercizio di una
pubblica funzione partecipano alla procedura di alienazione del bene (ed è probabile che il Consigliere non
abbia preso parte a tale procedura).”
L’assegnazione del lotti poi non è possibile farla a giorni, dato
che la lottizzazione è ancora in corso e prima di essa viene
solitamente almeno definita l’area con un frazionamento,
senza contare che il terzo bando è ancora aperto.
Nessun consigliere comunale e nemmeno il sindaco hanno
posto al consiglio la questione della mia incompatibilità, considerando nei fatti legittimo il mio comportamento nella questione dell’assegnazione di un’area Peep”.
“Vorrei infine precisare – conclude l’ex consigliere - di non
aver recato alcun danno ad eventuali cittadini che volessero
concorrere al bando in quanto a tutt’oggi risultano non assegnati 4 lotti su 18 pur essendo l’amministrazione giunta al
terzo bando. D’altronde io sono convinto che tutti i consiglieri hanno il diritto di partecipare alle iniziative dell’amministrazione come qualsiasi altro cittadino, a meno che le disposizioni di legge non lo vietino.
Per questo motivo ho partecipato in piena trasparenza e correttezza con il nome di Ivan Baù”.
E’ ufficiale: Attilio Schneck Commissario
Straordinario della Provincia di Vicenza
La notizia finalmente è ufficiale: Attilio Schneck è il
Commissario Straordinario
che gestirà la Provincia di
Vicenza fino all’elezione
dei nuovi organi provinciali.
Il decreto, a firma del Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano, è datato 31 maggio ed è stato notificato a metà pomeriggio
dal Prefetto Melchiorre
Fallica al Segretario Generale della Provincia Angelo
Macchia.
Una pagina, sufficiente per
ricordare che il decreto Salva Italia detta una nuova
disciplina delle funzioni della Provincia e della composizione degli organi (ancora non stabiliti) e che nelle
more, visto che il mandato
dell’amministrazione
Schneck è scaduto a fine
maggio, deve comunque
essere “assicurata la continuità nella gestione delle
amministrazioni interessate
attraverso la nomina di un
commissario straordinario
da individuarsi nella stessa
figura dell’organo di vertice dell’Ente”.
Il passo da Presidente a
Commissario è stato quindi
breve. Ma porta
con sé un peso
enorme: il decreto
stabilisce infatti che
al commissario
spettano i poteri
spettanti al Consiglio Provinciale,
alla Giunta e al Presidente. Attilio
Schneck è quindi
oggi un uomo solo
al comando, tanto
che il suo primo impegno sarà proprio
la riorganizzazione
dell’Ente “per non
perdere ritmo e
consistenza nelle
nostre attività”
spiega lo stesso
Schneck.
“Gli assessori mi
hanno dato disponibilità per facilitare il
passaggio delle
consegne –prosegue il
Commissario- offrendo
gratuitamente tempo e conoscenze: un gesto che apprezzo molto e che dimostra come abbiano inteso
il loro mandato come servizio alla comunità. Ora
però è necessario che
l’Ente si riorganizzi, che il
cambiamento non abbia
influenze negative sui servizi al territorio e ai cittadini e che anzi la struttura trovi nuovi stimoli per
fare di più e meglio, in attesa della trasformazione
istituzionale a cui saranno
sottoposte le Province”.
Schneck ha accolto il decreto con la stessa serenità con cui nei giorni scorsi
attendeva c h e d a
Roma si decidesse
il destino della Provincia di Vicenza. Il
contenuto, d’altra
parte, non riserva
alcuna sorpresa, visto che il nome di
Schneck
come
Commissario Straordinario già si
dava per certo da
parecchi giorni. Nulla si sa, invece, sulla
possibilità che ad affiancarlo possano
essere due sub-commissari di nomina
prefettizia, come fa
presagire quanto già
accaduto alla Provincia di Genova.
Per ora il decreto
non dice nulla, ma
l’analogia
è
quantomai probabile.
E nulla è certo neppure in
merito alla durata di questo
commissariamento: il decreto dice “fino all’elezione dei nuovi organi provinciali”, ma una data non
c’è e non c’è neppure la
normativa che stabilisca
quali sono questi nuovi organi e come debbano essere eletti.
GLI ANZIANI DI ASIAGO “NAVIGANO”
L’Assessorato alle
Politiche Sociali del
Comune di Asiago prosegue, tra le altre iniziative, anche nel progetto di riqualificazione
del Centro Ricreativo
Anziani. Dopo aver sistemato l’esterno e
l’interno della struttura, grazie soprattutto
all’aiuto degli alpini,
sempre presenti in queste circostanze, è stata attivata una linea
telefonica con modem
per l’accesso ad internet. Con
l’acquisto poi di un computer,
di una stampante e di una
webcam, si è iniziato un corso
per istruire gli anziani del centro
all’utilizzo di questi moderni mezzi di comunicazione.
“La collaborazione della professoressa Domenica Polato – dice
l’assessore al sociale Diego
Rigoni – è stata fondamentale
per impartire agli “studenti” le
prime nozioni e introdurli alla
conoscenza del mondo di
internet”. “Ma il mio progetto
aveva un altro obiettivo – prosegue Diego Rigoni – ovvero, grazie alla webcam mettere in contatto i nostri anziani con i propri
parenti sparsi nel mondo”. Infatti dopo un po’ di lezioni gli anziani sono diventati provetti
I dispositivi Apple, tramite Safari Mobile, danno la possibilità all’utente di salvare un indirizzo web sulla home del proprio
iPhone, iPad o iPod generando in automatico un’icona con uno screenshot della pagina e un nome scelto dall’utente
1. aprire il BROWSER SAFARI - 2. digitare l'indirizzo www.cinemaluxasiago.it
3. vai su ozioni e digita Aggiungi a Home - 4 inserisci la scritta es. “Cinema Lux”
Comparirà nel vostro telefono l’icona del Cinema Lux Asiago
l’icona potrà cambiare aspetto in base al film in programmazione nelle sale
per saperne di più visita il sito www.cinemaluxasiago.it
navigatori e settimanalmente si
collegano con amici e parenti in
Australia, Brasile, America. “E’
stata per me – continua l’assessore Rigoni – una grande emozione vedere i nostri anziani commuoversi di fronte ai lontani parenti o amici che fino a ieri potevano sentire solo per telefono e
che da oggi possono vedere ed
interagire in tempo reale, scam-
CINEMA LUX
biandosi opinioni, consigli e facendosi anche qualche risata in
compagnia”.
“Un successo – conclude Diego Rigoni – condiviso da tutti i
frequentatori del Centro che a
breve sarà dotato di un secondo
computer portatile per permettere a più persone di navigare
in rete o programmare ed organizzare viaggi e gite. Un sentito ringraziamento va al mio
staff dell’ufficio Politiche Sociali che in brevissimo tempo
ha permesso la realizzazione
di tutto questo”. L’indirizzo
mail per tutti coloro, soprattutto
altopianesi in Italia e all’estero, che volessero comunicare
con il Centro ricreativo Anziani
di
Asiago
è
[email protected];
il contatto Skype è
centroanzianiasiago.
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Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
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ATTUALITA’
Assemblea della Cassa Rurale ed Artigiana di Roana
Un istituto di credito sempre con e per il territorio
Sottolineato l’importante ruolo sociale rivestito dalla banca. Il modello cooperativo e la mutua
solidarietà rappresentano un grande punto di forza specie in questo momento di crisi
Lo scorso 20 Maggio si è svolta nella prestigiosa sede
del “Palazzo Millepini” di Asiago, l’Assemblea dei
Soci che ha approvato il bilancio 2011 ed eletto il
Consiglio di Amministrazione per il triennio 2012-2015
in un clima di grande serenità, partecipazione e attenzione.
Sono stati 212 i membri della compagine sociale che
hanno partecipato all’appuntamento annuale da dove
è scaturita, pur in uno scenario economico generale
complesso, la forza del modello cooperativo e di mutua solidarietà che da sempre contraddistingue il mondo delle Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali ed Artigiane.
Dello scenario economico locale il direttore Gian Luigi
Angonese ha illustrato come anche l’Altopiano abbia
risentito delle condizioni economiche nazionali ed europee.
Dal settore turistico emergono dati dai due volti; se da una
parte il 2011 ha registrato una crescita del 1,80% degli arrivi,
le presenze sono calate del 3,7%. Così come l’altro settore
trainante dell’economia altopianese, l’edilizia, ha risentito della
crisi in maniera significativa, ricalcando di fatto quanto già
accade nella pedemontana, coinvolgendo anche le attività ad
esso collegate.
Con ottica prudenziale sono stati effettuati accantonamenti
a fronte del rischio del credito, proprio per garantire la solidità della banca e nello stesso tempo mantenere la propria
competitività variando l’offerta di prodotti e servizi, sempre
comunque con un occhio di riguardo verso il territorio, la sua
gente e le sue imprese. Una condotta che ha portato la Banca a registrare un utile lordo significativo di 1,07 milioni di
euro; risultato leggermente minore dell’anno precedente che
comunque ha garantito un netto di gestione di oltre 630 mila
euro, anche se questo non può certo farci dimenticare che si
opera in uno scenario economico che permane in
difficoltà.
Nonostante tutto la banca non ha mai tralasciato il
suo ruolo di Credito Cooperativo e, solidale con il
territorio, ha permesso ben 117 interventi (per un
totale di 168.188 euro) a sostegno di iniziative
della comunità con particolare attenzione allo
sport giovanile, alle istituzioni locali, alla scuola,
alla cultura e all’assistenza sociale e al
volontariato.
Fiore all’occhiello la creazione, in collaborazione con gli enti locali, dello sportello per l’incrocio della domanda e l’offerta delle assistenti familiari in Altopiano e ora in fase di estensione
nella zona Pedemontana. Un lavoro prezioso per
il territorio che porta lustro all’istituto bancario e ai suoi
Soci e che è valsa la riconferma in toto del Consiglio d’Amministrazione, che sarà sempre quindi presieduto da Maurizio Zovi, mentre la direzione è ancora affidata a Gian
Luigi Angonese. Avvicendamenti invece all’interno del Collegio Sindacale con il confermato Presidente Aldo
Busellato che sarà affiancato da Stefano Alzetta e Fabrizio Benetti in sostituzione di Bruno Lievore e Giampietro
Pretto.
Gerardo Rigoni
Riscontro positivo per l’iniziativa di Sportello
per il Servizio e l’assistenza domiciliare
E’ positivo il bilancio dei primi tre mesi del 2012 sull’attività dello “Sportello Servizio per il Lavoro di Cura Familiare “ promosso dalla Comunità Montana” Spettabile
Reggenza dei 7 Comuni”,
dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Roana e dai Comuni dell’Altopiano. Dal 10 gennaio al 31 marzo 2012, sono
stati ottantanove gli utenti
che si sono rivolti al servizio,
di cui sessantuno per richiesta di lavoro, otto per consulenze e venti incontri per casi
seguiti, con una media di
quattro utenti ad apertura.
La maggioranza dei cittadini
che si sono recati allo sportello, proviene dai Comuni
aderenti alla convenzione,
mentre tre richieste sono pervenute da cittadini non residenti
nei
Comuni
dell’Altopiano. Si ricorda che
lo Sportello, aperto nell’anno 2011 presso la sede della
Comunità Montana Spettabi-
le Reggenza 7 Comuni, si rivolge a tutti i cittadini residenti negli otto Comuni che sono
alla ricerca di una figura di
assistenza familiare fungendo da punto d’ascolto e d’incontro per le famiglie bisognose d’aiuto ed assistenza
ad anziani, bambini e disabili
e al contempo si presenta
come una scrupolosa fonte di
reclutamento per le candidate al delicato lavoro d’assistente. Per le famiglie, oltre
all’iniziale colloquio informativo sulle normative in vigore, lo Sportello offre la possibilità di strutturare dei preventivi di spesa delle assistenti, in base alle mansioni
scelte ed all’orario richiesto.
Esso si impegna poi, nella
scelta delle assistenti più adeguate alle situazioni precedentemente analizzate, offrendo l’ulteriore opportunità di un colloquio di conoscenza tra le famiglie e le assistenti prescelte. Una scrupo-
losa scelta viene invece attuata per quanto riguarda le
candidate al lavoro, sottoposte tramite un colloquio conoscitivo alla valutazione delle proprie conoscenze, competenze ed esperienze lavorative. La maggioranza di
coloro che si sono rivolti allo
sportello è extracomunitaria
(n° 33), ma segnaliamo che
rispetto al trimestre precedente è aumentata al 45% la
percentuale dei candidati italiani (n° 28). L’affluenza è
stata costante nei mesi di
Gennaio (n° 26 utenti) e Febbraio (n° 27 utenti), aumentando invece nel mese di
Marzo (n° 36 utenti). Per chi
volesse approfittare di questa
preziosa opportunità, lo Sportello è aperto il martedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore
18.00 e il giovedì mattina dalle
ore 9.00 alle ore 12.30, previo
appuntamento telefonico chiamando lo 0424 – 464639.
Giulia Rossi
1.
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8.
9.
Il concorso è aperto a tutti e la partecipazione è
gratuita.
2. Le fotografie partecipanti al concorso dovranno
riportare: titolo-descrizione, nome del fotogra
fo, luogo e data dello scatto.
3. Le fotografie, in formato JPG, dovranno essere
inviate esclusivamente via Internet al
l’indirizzo [email protected]
4. Ogni partecipante potrà inviare un massimo di 3
fotografie.
5. Non sono ammessi fotomontaggi, doppie espo
sizioni, solarizzazioni, filtri digitali o ritocchi digitali, salvo lievi correzioni di colore,
contrasto o esposizione.
Le foto dovranno essere inedite, e non aver partecipato ad altri concorsi fotografici.
Ogni partecipante dichiara di essere autore delle fotografie presentate in concor
so, di essere titolare dei diritti sulle stesse e responsabile del contenuto. Ogni
partecipante autorizza la pubblicazione, sia in rete sia su giornali o altri mezzi, in
occasione di particolari eventi e condivide con il Caseificio Pennar e il giornale
l’Altopiano i diritti di utilizzazione commerciale delle fotografie.
Tra le foto partecipanti, le migliori dieci, cioè quelle che, a insindacabile giudizio
del consiglio direttivo del Caseificio, oltre a presentare qualità, avranno meglio
interpretato il tema del concorso, saranno premiate e potranno con le altre esse
re mostrate in locali espositivi in via temporanea o permanente.
La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento.
Le opere dovranno pervenire entro e non oltre il 31 luglio 2012.
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Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
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Il primo “Palio della Reggenza”:
un bel momento di festa e di amicizia
ASIAGO
Il Palio della Reggenza, evento organizzato da “La Giovine
Reggenza”, associazione senza scopo di lucro, aperto a tutti gli altopianesi con giochi tradizionali, musica e stand gastronomico, ha vissuto la sua
prima edizione. Il Piazzale dello
stadio del ghiaccio, appositamente preparato con un palco
gentilmente prestato dal Comune di Asiago, il gazebo e
tutto lo stand per preparare il
cibo gentilmente prestato dal
Gruppo Base di Asiago, nonché tavoli e panchine dove
poter mangiare in tranquillità
un buon panino e ascoltare i
gruppi musicali altopianesi, ha
ospitato questa manifestazione. Ad aprire le danze alle
10.30 l’accensione della fiaccola da parte dei due tedofori
Christopher Sambugaro e
Marco Pernechele che hanno
dato il via ai giochi con sei
Gli organizzatori: “E’ stato bellissimo vedere ragazzi di tutto l’Altopiano partecipare
a questo evento perché significa che ci stiamo muovendo nella giusta direzione”
squadre partecipanti composte
circa da dieci persone l’una che si
sono sfidate durante tutto l’arco
della giornata
presso il Parco
Brigata Regina.
Tiro alla fune, corsa coi sacchi, taglio del tronco,
spazzola, il gioco
della cariola, scalpo, lancio
della leva e Robin Hood: queste le prove da superare. La
mattina dunque se ne è andata con sfide tra ogni squadra
in tutti i giochi e una prima
classifica provvisoria. A mezzogiorno hanno fatto tappa al
Palio anche i bambini e genitori della Pedalata della Comunità organizzata dalla Parrocchia di Asiago che ha gentilmente accolto il nostro invito.
Genitori contenti e bambini entusiasti hanno avuto l’occasione di prender parte ai giochi,
tanto che molti sono tornati
anche nel pomeriggio. Successivamente pausa pranzo dove
è stato lasciato spazio ai “panini onti” e patatine fritte con
il fantastico sottofondo musicale dei Blonde Brothers con
Luca e Francesco Baù. Al pomeriggio via di nuovo ai giochi
con i cosiddetti playoff: la pri-
ma squadra della classifica
provvisoria sfidava la seconda, la terza contro la quarta e
la quinta contra la sesta. Alla
fine dopo un gran finale al gioco Spazzola hanno avuto la
meglio i “Deportivo
Nogoniente” sui “Sleghel”, al
terzo posto il gruppo “Viakal”
e al quarto la squadra più giovane i “Krankarn”, al quinto
posto “Ex Harris Pub” e sesta la squadra del “Gruppo
Festa del Primo Maggio: gli “Amici di
Antonio Pertile e Sonia Sartori” ringraziano
L’associazione “Amici di
Antonio Pertile e Sonia
Sartori” desidera esprimere la propria riconoscenza a quanti hanno contribuito alla realizzazione
della festa del “Primo Maggio per solidarietà 2012”.
Questa volta abbiamo ritenuto fosse nostro dovere
nominare tutti quelli che in
questa occasione, alcuni da
molti anni, offrono i loro
prodotti. Siamo consapevoli
del fatto che lo stilare una
lista comporta anche il rischio di dimenticare qualche nome, tuttavia vogliamo
provarci. La nostra gratitudine a:
Comune di Asiago; AMAAssociazione
Musica
Altopiano Asiago ed ai gruppi musicali composti dai suoi
ragazzi; Amici del Cuore;
Ancis Aureliano ONLUS;
Pro loco Canove; Golf Club
Asiago; Gruppo di base; Ditta Rossi Roberto; Stella Mario e figli; Detersivimarket;
Rigoni di Asiago; Caseificio
Pennar; Tenuta Guida; Fantin
Bibite; Verderio frutta e verdura; Panificio Casagrande;
Panificio Plebs di Gallio; Panificio Cunico; Panificio
Topatigh di Gallio; Panificio
Voglia di Pane; Panificio Frigo Susanna di Cesuna; Pasticceria Carli; Pasticceria Gios;
Pasticceria Likketar; Pizzeria
All’alpino di Bertigo; Pizzeria
Circolo Alpino; Pizzeria Stella
d’oro; Pizzeria Da Tata;
Macelleria Carne Asiago;
Macelleria Primon; Fantin
Salumi; Le Macellerie del
gusto; Macelleria da Oscar
di Casterfranco; Macelleria
Finco di Gallio; Santo Stefano di Sandrigo; Rosa
Carni di Camposampiero;
Coriele Carni di Malo;
Italgroup prosciutti di Parma; Macelleria Ferretti Luigi di Reggio Emilia; Mariga
Giuseppe
Salumi;
Salumificio Nogara di
Sovizzo; Macelleria Pelle-
grini di Milano; Giornale L’Altopiano. Un grazie a Luca Baù, Elisa
Pilati, Maurizio Pezzi ed
ai loro collaboratori.
Ad essi vanno aggiunti
coloro che invece di prodotti offrono il proprio tempo e le proprie braccia,
dedicando così una giornata di festa alla solidarietà. La quasi insperata clemenza del tempo ed una
grande partecipazione ci
hanno permesso di realizzare l’obiettivo che ci eravamo proposti e che consolida la vocazione
‘altopianese’ della nostra associazione: la raccolta di fondi
per la realizzazione di una
nuova aula multimediale per
le scuole primarie di Foza,
paese che ci è particolarmente caro poichè ha salutato la
consegna del “Premio solidarietà 2010” proprio all’associazione “Amici di Antonio
Pertile e Sonia Sartori”.
GRAZIE A TUTTI
Scout”. Ovviamente lo
spirito di questa giornata
non era assolutamente
competitivo e
infatti ogni
squadra è
stata premiata con un cesto pieno di
prodotti gentilmente offerti dai negozi locali a cui va un gran ringraziamento. Tutti hanno giocato e
tutti si sono divertiti in una giornata alquanto speciale che ha
detta di molti partecipanti dovrebbe essere fatta più spesso. Una volta terminate le
premiazioni, spazio ai gruppi
giovanili locali: le DEA, le Five
Arrows, i Narrow e gli Free
Spirits che hanno concluso la
giornata nel migliore dei modi.
Nello stand del Cimbro sempre “Panini Onti” e Minestrone ad offerta libera. Molti i
commenti positivi e hanno fatto molto piacere le parole di alcune signore che hanno affermato: “Per fortuna ci sono questi giovani che portano avanti
queste cose perché le nostre
generazioni hanno lasciato morire quasi tutto”. Molti anche i
turisti che sono venuti a vedere quanto di bello avevamo
imbastito e alcuni curiosi si sono
fatti raccontare un po’ di storia di questa, a loro sconosciuta, Spettabile Reggenza. Oltre
un migliaio le persone presenti
nell’arco della giornata. “Stiamo riportando alla luce la nostra storia e grazie ad associazioni come la nostra e
come altre che si stanno
impegnando la gente comincia a rendersi conto, a co-
noscere e a recuperare un
senso d’identità” commentano alcuni ragazzi. Ovviamente i presupposti per migliorare ci sono tutti però
l’inizio si può considerare
buono visto che le condizioni metereologiche non erano delle migliori e visto che
era soltanto la prima edizione! I soci fondatori dell’associazione “La Giovine
Reggenza” (Bruno Carli,
Marco Lobbia, Giada Basso, Enrico Pesavento, Roberto Rigoni e Nicholas
Dellai) si dichiarano davvero soddisfatti: meglio di così
non poteva andare. Grazie
a tutte le squadre che hanno partecipato. Grazie ai
presenti. Grazie agli amici
del chiosco. Grazie agli
altopianesi. Grazie ai gruppi che hanno suonato e ai
genitori che hanno aiutato.
Grazie agli sponsor e al Comune di Asiago per la disponibilità. Ma soprattutto
grazie a chi ci si dimentica
sempre di ringraziare a cui
invece questa volta va il
grazie più grande: grazie
alle ragazze e ai ragazzi
che dalle 6 della mattina
fino alle 3 della notte hanno lavorato e hanno reso
questa giornata indimenticabile nel cuore delle persone. La forza e la determinazione di questo gruppo
è formidabile. Questi sono
i Giovani che vogliamo. Ora
il Consiglio si sta già organizzando per i prossimi
eventi e uno sguardo va ora
agli altri comuni dove se ci
sarà altrettanta collaborazione non mancherà certo
la voglia di realizzare qualcosa.
Marco Lobbia
Un grazie ai nostri giovani
I bambini, il gruppo genitori e il consiglio d’amministrazione
dell’asilo Regina Margherita intendono esprimere un caloroso ringraziamento alla squadra “Deportivo Nogoniente” per
il gesto di generosità compiuto nel donare i prodotti vinti durante il “Palio della Reggenza”. Inoltre, nel fare i complimenti a tutti i partecipanti e in particolare agli organizzatori
dell’evento, auspica una sempre maggior coesione della nostra comunità: noi a formare giovani Altopianesi, voi a portare avanti le tradizioni e la storia perché siano fieri di esserlo.
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Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
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Festa di Sant’Antonio a Sasso
un appuntamento da non perdere
SASSO
Apre il 13 giugno e animerà la frazione asiaghese per due fantastici week end di musica. Si svolge
nella struttura sportivo/ricreativa del Parco della Calà. Funzionerà anche quest’anno un bus navetta
Terzo “Memorial Colella”
Anche quest’anno ha avuto luogo il terzo “Memorial Colella”
nella palestra dell’ ITC di Asiago. Questo evento è stato diviso in tre ambiti: matematico, letterario e sportivo lo svolgimento dei quali è avvenuto in date diverse con un’unica conclusione il 28 Maggio. Nella suddetta mattinata gli studenti si
sono riuniti per le finali del torneo di pallavolo concernente la
parte sportiva; in seguito dopo un intervento di ricordo e riflessione che avuto come protagonista la classe di Alessandro, si sono svolte le premiazioni dei vincitori degli altri due
concorsi. Il momento più coinvolgente della giornata è stata
la lettura di un testo scritto dagli alunni della terza del liceo
scientifico, con il quale si è voluto ricordare il compagno
scomparso tre anni fa. “Tre anni fa scompariva Alessandro,
un amico per molti di noi; per voi, un ragazzo che non avete
avuto il tempo di conoscere e apprezzare. Scompariva. Proprio così. Dobbiamo domandarci se sia scomparso anche
dalla nostra mente oltre che dalla nostra quotidianità. Dimenticare significherebbe fare finta che non sia successo
nulla, fare finta che Alessandro non abbia lasciato un segno,
più o meno profondo, in ognuno di noi. Ecco perché sentiamo il bisogno di trasmettervi quel sentimento che ci lega tutti. Questo Memorial è stato concepito pensando alle sue
passioni, emerse a scuola. Anche se, a dirla tutta, la matematica e l’italiano non erano proprio il suo forte! Ma ad Alessandro piaceva proporre giochini di logica, data la sua grande curiosità; e cosa dire del tema di religione che ha scritto
in classe? Elogiato come uno scritto poetico, ma in realtà da
lui concepito come un’occasione per scherzare; ciò non toglie che scherzando ci ha trasmesso alcune sue idee. Vogliamo ricordare Alessandro così, non come un ragazzo
ideale,diverso da noi ma com’era veramente. Per questo
desideriamo che il Memorial prosegua negli anni comunicando il sentimento di unione e di amicizia che ci ha lasciato.”
Finita la lettura di questo sono state donate le due sculture realizzate da Filippo
Stefani alla famiglia di Alessandro. Successivamente sono stati premiati i vincitori dei tre concorsi, per i giochi matematici del biennio sono: 1°Baù Federico
2°ContriAlessandro 3°Cera Rinaldo; per
il triennio 1°Rossi Gabriele 2°Vellar Maria Grazia 3°Slaviero Giulia. I premiati
del concorso letterario-artistico sono stati:
2°Baù Martina 3° una ragazza della
4A del liceo scientifico. Per la parte
sportiva sono state premiate la classe
2B ITC e 5A ITC.
La classe 3A del liceo
scientifico di Asiago
Un evento costruito, sera
dopo sera, da una cinquantina di volontari che propone intrattenimento, per bambini, giovani e meno giovani, e le prelibatezze dello
stand gastronomico. La festa di Sant’Antonio di Sasso apre il 13 giugno, giorno
del santo patrono, e animerà la frazione asiaghese
per due fantastici week end
di musica: il 15-16-17 e il
22-23-24 giugno. Si svolgerà
nella
struttura polifunzionale sportiva/
ricreativa di quello che sarà
il Parco della Calà del Sasso che oggi dispone di due
campi da calcetto e uno
grande da calcio a otto; fra
poco ci sarà anche un parco giochi.
“L’appuntamento – spiega
Ivan Baù, della Società
Sportiva Sasso presieduta
da Simone Baù – viene organizzato unicamente al fine
di sostenere la nostra piccola frazione di quattrocento abitanti. E’ un motivo di
coinvolgimento molto forte.
Rafforziamo in questo
modo i legami sociali e le
amicizie. Molti i giovani
che, appena finite le scuole, si impegnano alla costruzione dell’evento, e questa
è una grande soddisfazione.
La finalità è anche turistica volta alla diffusione di
quello che sarà il Parco della Calà del Sasso”.
“La Calà – continua Baù è un’opera imponente che
da anni non viene valorizzata, ma è conosciuta da
centinaia di turisti che la
frequentano e la apprezzano. La situazione è molto
grave, con frane e punti da
mettere in sicurezza. Dispiace vedere che molte
delle zone che possono essere vettore turistico siano
dimenticate dalle amministrazioni, calpestando in
parte la nostra storia, anche se capiamo che oggi
mancano i soldi. È l’eterno
problema sulle priorità.
Come Associazione ci stiamo prodigando per cercare finanziamenti al fine di
arrivare ad un progetto che
almeno ripari le zone più
dissestate”.
Il programma è molto vario e ricco. I venerdì del
SassoRock sono dedicati ai
giovani con la band evento
I Rumatera (caratteristica
dei Rumatera è l’utilizzo,
quasi esclusivo, del dialetto veneziano come lingua
dei propri brani) e “I
Blonde Broders” (la nostra
famosa band di Sasso) a cui
seguirà musica con il Dj
Glam. Negli altri giorni si
prosegue con i SassoLiscio
e le maggiori orchestre del
momento:
Caramel,
Rossella Ferrari, Filadelfia,
Marco e il Clan, Meri &
Lisa. Non poteva mancare
l’esibizione di tango
argentino della scuola di
Michele Pavan e poi le giostre con lo scivolo gonfiabile
ed il jumping ed il nostro
campo in erba sintetica dove
i
bambini
possono
giocare. Per i meno grandi,
tanta musica e una cucina
con prelibatezze e birra artigianale. Il programma si
può vedere tutto al
sito www.sassodiasiago.it e
a pagina 18 del nostro giornale.
Anche quest’anno funzionerà il bus navetta, importante iniziativa per la sicurezza stradale.
“Nelle
Serate
del
SassoRock (venerdi’ 15 e
22) – conclude Ivan Baù abbiamo messo a disposizione del popolo della notte
un Bus navetta che parte
da Asiago (piazzale G.
Matteotti) ore 21.00 -Gallio
21.15-Sasso 21.30 e ritorno alle ore 2.00.
Crediamo che la sicurezza
sia importante per questo
evento e con notevole difficoltà abbiamo organizzato
prima di tutto il bus navetta e
la promozione di un cocktail
analcolico”.
Rettifica
Erice-Asiago, un gemellaggio
tra scuole rinviato al futuro
In un recente numero del
giornale dell’altopiano è stato pubblicato un articolo intitolato: “Scuola alberghiera: il
gemellaggio con Erice”. Nel
testo si fa riferimento alla
visita effettuata presso la
nostra scuola e la nostra città da una classe proveniente
dall’istituto alberghiero di
Erice e accompagnata dal
prof. Romeo, già docente
presso il nostro istituto alberghiero. Nel ringraziare tutti
coloro i quali hanno collaborato per la buona riuscita
dell’iniziativa, mi preme sottolineare quanto segue
puntualizzando alcune imprecisioni. L’esperienza, del tutto positiva sul piano
relazionale e didattico per gli
studenti partecipanti, sia di
Erice che di Asiago costituisce il primo passo verso la
realizzazione di una collaborazione più stretta se le due
istituzioni scolastiche vorranno continuare sulla stessa
strada individuando nelle sedi
opportune tempi e modalità di
attuazione
(organismi
collegiali deputati). Per quanto riguarda l’Istituto di
Asiago lo spazio temporale in
cui sarà possibile realizzare
l’attività è il prossimo anno
scolastico e in quell’anno
scolastico saranno definite le
modalità di realizzazione della restituzione della visita. Già
in passato, in occasione del
terremoto dell’Aquila, l’Istituto aveva avviato una riflessione sulla possibilità di un
gemellaggio con un omologo
istituto abruzzese, riflessione
che non si è poi concretizzata.
Spero che in questa occasione possa essere invece completato il percorso per l’Istituto considerata anche l’importanza che gli istituti alberghieri danno ai gemellaggi.
Alfredo Paiola
to appagante per i ragazzi –
commenta il preside Paiola
– Esperienza che è poi stata
condivisa con i loro compagni a scuola. Un ringrazia-
mento sentito va al comandante dei forestali altopianesi
Isidoro Furlan che ha voluto
portare con sè a Palermo i
ragazzi occupandosi di ogni
aspetto organizzativo avvicinando così la montagna al
mare, il Veneto alla Sicilia”.
Anche gli studenti di Asiago
rendono omaggio a Falcone
Una rappresentanza sulla nave della legalità grazie al Corpo Forestale
“Un gesto doveroso per trasmettere il senso dello Stato ai giovani, compito forse
primario delle istituzioni oggigiorno”.
Con questa convinzione il
comandante del coordinamento distrettuale del Corpo forestale Isidoro Furlan,
appena saputo dell’incarico di allestire uno stand informativo del Cfs sulle
ecomafie durante la manifestazione in memoria di
Giovanni Falcone, ha volu-
to con sè i ragazzi delle scuole altopianesi. Così c’era anche una rappresentanza dell’Istituto d’istruzione superiore di Asiago sulla nave della
legalità per ricordare l’anniversario dell’uccisione del
giudice Giovanni Falcone, di
sua moglie Francesca Morbillo e degli agenti della sua
scorta.
I ragazzi della scuola diretta
dal preside Alfredo Paiola
hanno accompagnato gli
agenti forestali sulla nave
della legalità a Palermo quali
rappresentati del territorio
altopianese e per testimoniare come “la legalità non ha
confini e riduce le distanze”.
I ragazzi con i Forestali hanno allestito un banchetto con
prodotti tipici altopianesi presso il quale si è soffermato per
degustare le prelibatezze e
scambiare qualche parola
con i ragazzi anche il Ministro all’Istruzione Francesco
Profumo.
“E’ stata un’esperienza mol-
Gerardo Rigoni
8
Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
10
GALLIO
L’Hoga Zait si apre al mondo e alla solidarietà
ROANA
Attraverso il Festival, il Comune di Roana promuove una raccolta fondi a favore delle zone terremotate
Obiettivo specifico: la ristrutturazione della scuola d’Infanzia Maria Montessori di San Felice
I Fanti tornano in
Val Magnaboschi
Come ogni terza domenica di
giugno anche quest’anno il
giorno 17, si terrà in località
Val Magnaboschi di Cesuna
il
Pellegrinaggio
Interregionale del Fante,
giunto alla 19a edizione. La
sera prima, sabato 16 giugno
alle ore 21.00 presso il teatro “Palladio” di Cesuna, verrà inaugurata una mostra inerente al 1° conflitto mondiale e saranno letti alcuni brani
degli Autori più noti fra la
storiografia della Grande
Guerra. Inoltre il dott. Caselli
Lapeschi terrà una breve
conferenza presentando il
secondo Quaderno inerente
al fronte sud della guerra in
Atopiano. All’evento, organizzato dal Comune di Roana,
dalla Federazione Provinciale del Fante di Vicenza, dalla
sezione Fanti “Altopiano 7
Comuni” e dal Comitato per
il recupero storico di Cesuna
saranno presenti i Sindaci
dell’ Altopiano e di altre Città d’Italia con il Gonfalone
comunale, 5 Nazioni quali la
Gran Bretagna con il Comandante della 143^ Brigata
Brigadiere Generale Mrs.
Mark Banham ed alcuni Ufficiali. La Brigata Britannica
nel 1918 sbarrò assieme alle
Brigate dì fanteria “Liguria”
e “Forlì” la strada all’esercito Imperiale Austriaco già in
vista della pianura veneta. L’
Austria sarà rappresentata
da alcune compagnie di
Shutzen appartenenti alla
Croce Nera Austriaca, organizzazione che è paragonata
ad “Onor Caduti” in Italia.
La Repubblica d’Ungheria,
oltre alla delegazione che
ogni anno partecipa alla cerimonia sarà rappresentata
da Sua Eccellenza il Console Generale proveniente da
Milano Istvàn Manno. La
Repubblica di Slovenia con
una delegazione, come saranno presenti gli Stati Uniti
d’America con i veterani.
Molte le sezioni di Fanti provenienti da tutto il nord Italia
hanno già comunicato la loro
presenza.
L’Amministrazione comunale
di Roana promuove una raccolta fondi finalizzata a sostenere il recupero e la ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto in Emilia Romagna.
Obiettivo specifico: la
ristrutturazione e il risanamento
completo, secondo le più recenti normative antisismiche,
della scuola d’Infanzia Maria
Montessori di San Felice sul
I temi del Festival
Il primo fine settimana del
festival è interamente dedicato alla Mongolia: una mostra dedicata di pittura e artigianato, conferenze e documentari, cucina mongola sono
solo alcuni degli appuntamenti cui fa capo il grande
concerto del polistrumentista
Mauro Pagani accompagnato dal quintetto femminile
Hulan, già ospite a Canove
nell’agosto del 2010. Nel fine
settimana conclusivo si ritorna invece alla tradizione
autoctona con la serata delle
Zelighen Bàiblen in località
Kostelaba, mentre l’Associazione Artemusica di
Roana curerà uno spettacolo teatrale e musicale tratto
dalle Operette Morali di G.
Leopardi. Il momento finale
Cesuna
Torna la Mostra fotografica
“Dal Corbin al Monte Lèmerle”
Si inaugura sabato 16 giugno la mostra fotografica
“Dal Corbin al M.
Lèmerle”. L’esposizione
giunge quest’anno alla 3a
edizione e si offre completamente rinnovata grazie
agli approfondimenti del
“Gruppo di lavoro” che da
mesi è impegnato nella ricerca di documenti e immagini inedite. Nell’ampia
sala del Teatro Palladio di
via Busibollo trovano spazio, oltre a numerosi pannelli, anche la ricostruzione di una baracca militare
ed una saletta dedicata alle
proiezioni di filmati d’epoca sulla Grande Guerra. Il
materiale esposto proviene
da collezionisti privati e
dall’Archivio dell’Esercito.
Tra i vari temi affrontati dai
curatori, da segnalare il materiale relativo ai Savoia e
Asburgo, ai cappellani militari,
al profugato che caratterizzò
la storia dell’Altopiano e al
corpo di Sanità presente in
zona durante il conflitto. La
mostra rientra nel programma di manifestazioni per il
Panaro. La scuola accoglie
due sezioni di bambini di 4 anni,
due sezioni di bambini di 5 anni
e il nido, che ospita 60 bambini. Attualmente la struttura è
inagibile e in gran parte danneggiata. L’iniziativa è promossa dal Comune di Roana
di concerto con l’Associazione Antonio Pertile e Sonia
Sartori Onlus, organizzazione
che da anni opera sul territo-
XIX° Pellegrinaggio dei Fanti in Val Magnaboschi, e resterà aperta al pubblico fino
al 2 settembre. Orari: feriale 16,00/19,00 – festivo
10,00/12,00, 16,00/19,00.
Inaugurazione sabato 16 giugno, ore 20,30.
G.D.F.
di Hoga Zait® 2012 sarà segnato dall’evento-tributo alla
cultura e all’identità veneta:
domenica 22 luglio andrà in
scena lo spettacolo Il Canto
dell’Anguana: scritto, realizzato e prodotto da Patrizia
Laquidara, esso ha valso alla
cantante il prestigioso Premio
Tenco nel 2011. Il Comune
di Roana si avvale della collaborazione delle Pro Loco di
Cesuna e Roana, di alcuni
volontari e della Soc. Roana
Servizi S.r.l., mentre la Regione del Veneto la Provincia di Vicenza garantiscono
il loro appoggio ideologico ed
economico.
rio con particolare attenzione
alla realtà scolastica legata all’infanzia. E’ possibile devolvere il proprio contributo con
un versamento sul conto postale nr. 35976356 intestato
all’Associazione Antonio
Pertile e Sonia Sartori
Onlus, specificando, nella
causale, “Scuola d’Infanzia
Maria Montessori”. Una forte
campagna
di
sensibilizzazione sarà abbinata festival Hoga Zait®, patrocinato dunque anche dal Comune di San Felice, del quale
è in programma, nei weekend
13, 14, 15, 20, 21 e 22 luglio, la
settima edizione. Il festival, da
quest’anno dedicato alle mino-
La scuola d'infanzia Maria Montessori
di San Felice sul Panaro prima del terremoto
Elezione di Miss
Thiene 2012:
il titolo a Denise
Frigo di Roana
La roanese Denise Frigo si è guadagnata
un’altra fascia e un altro titolo: Miss Thiene
2012. La giovane modella ha superato, a
suon di passerelle,
l’”agguerrita” concorrenza delle altre 18
aspiranti
miss.
Spettacolare la cornice
di Castello Porto
Colleoni, nel centro cittadino thienese, all’interno del quale si è
svolta la settima edizione di questo concorso
di bellezza legato a
doppio filo al titolo nazionale Miss Blumare
che avrà il suo culmine
dal 22 al 28 Ottobre
ranze linguistiche nel mondo,
si fa veicolo di una più radicale apertura culturale e umanitaria a livello internazionale e
con questa iniziativa dedicata
all’Emilia Romagna assume
dunque un significato e un’importanza ancora maggiori.
L’amministrazione di Roana
auspica anche di trasmettere
questa esigenza a tutte le altre amministrazioni comunali
altopianesi, agli Enti territoriali, alle associazioni che operano localmente nel settore turismo, sport, volontariato etc., a
tutti i cittadini e agli ospiti che
si accingono a soggiornare
sull’Altopiano di Asiago durante la stagione estiva.
prossimo quando le
delegate di ogni regione d’Italia si contenderanno l’ambita
coroncina nella finale, prevista a bordo
della nave MSC Fantasia. Sul podio, oltre
alla roanese Denis
Frigo,
Elisa
Gasparotto
di
Sarcedo, seconda,
mentre terza classificata Alice Zen di
Nove.
L’organizzazione di
Miss Blumare, nelle
sue declinazioni regionale e nazionale,
è
curata
da
Studioimmagine di
Thiene.
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Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
11
ROANA
Foto di Giovanni
Dalle Fusine
Gli antichi lavatoi di Roana riconsegnati al paese
Un pezzo di storia riconsegnata al paese. E’ un angolo
insospettato quello che si trova sotto strada, proprio alle porte
di Roana, visibile solo se ci si affaccia alla staccionata che delimita l’area della fontana degli Alpini. Proprio da lì, parte una
scalinata che scende e conduce agli antichi lavatori di Roana.
Da anni erano scomparsi sotto strati di terriccio
ed immondizie. Sono stati recuperati grazie al lavoro di un gruppo di volontari con il concorso del
Comune, della Comunità Montana e di sponsor
privati. L’idea è una di quelle nate da quattro giovani amici al bar, così, mentre si chiacchierava
nelle lunghe serate invernali. Ora i bambini potranno tornare a giocare in questo luogo, come
facevano i “boce” di tanto tempo fa, mentre le
mamme caricavano sulla schiena bigòli con secchi pieni d’acqua o mentre cantando e chiacchierando provvedevano al bucato. Non è stata
una vera e propria inaugurazione quella di domenica 3 giugno, bensì un brindisi, tanto per cominciare a riscoprire
insieme questo posto incantato da dove, intorno ad una sorgente d’acqua, si è cominciato a costruire il paese. “Ci sono ancora
delle cose da sistemare – hanno spiegato gli assessori Dario
Rebeschini e Luigi Martello – e quando tutto sarà a posto, si
spera già durante l’estate, faremo una bella cerimonia, soprattutto per ringraziare quanti hanno contribuito a questo recupero”.
I lavori sono cominciati circa due anni fa e vale proprio la pena
andare a vedere il bel risultato.
Questa prima inaugurazione degli antichi lavatoi di Roana era
inserita nel programma della prima Festa di Primavera che ha
animato il paese sabato 2 giugno. Nonostante il tempo minaccioso per tutto il giorno,
piazza Santa Giustina
si è vestita dei colori
della primavera con gli
stand di vivaisti e i loro
fiori e con le pennellate di bambini e adulti
che hanno aderito al
concorso di pittura in
estemporanea. Bello
girare tra le varie
postazioni e vedere
nascere le opere sotto
i propri occhi. Sicuramente una bella idea, una proposta diversa
ed apprezzata, frutto della collaborazione tra Associazione
“Artemusica Cultura” e Pro Loco, con il contributo di Alpini,
Comunità San Giovanni Battista, Coro Cimbro, Coro Voci della Spelonca, Gruppo Folk “De Grutzigar”, Parrocchia di Roana
e con il patrocinio del Comune. Un momento che si spera
possa in futuro crescere e consolidarsi. Stefania Longhini
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Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
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Da Asiago un sentito “Grazie” a tutti i pompieri
Il raduno interregionale Veneto Trentino dei Vigili del
Fuoco, svoltosi ad Asiago dal 25 al 27 maggio è stato una
grande festa che ha richiamato sull’Altopiano centinaia
di ex pompieri dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale in rappresentanza delle province
venete e di Trento. Molto partecipata e accolta con calore da due folte ali di pubblico la sfilata di domenica 27
maggio, momento clou della manifestazione, partita dal
piazzale dell’Ossario, dove si è svolta la Messa, e snodatasi lungo le vie del centro fino a Piazza II Risorgimento.
Ad accompagnare il corteo c’era la banda musicale “Monte Lemerle”. Gli applausi più spontanei si sono levati al
passaggio dei “pompieri di domani” ovvero un gruppo di
bambini in divisa seguiti dai bambini delle scuole
dell’Altopiano che con i Vigili del Fuoco hanno condiviso
un bel cammino imparando cos’è la sicurezza e come bisogna comportarsi per garantirla. La parola “grazie” ha
fatto da leit motive nei saluti delle autorità che si sono
susseguite sul palco di Piazza II Risorgimento.
L’assessore Franco Sella, in rappresentanza del Comune
di Asiago, ha portato anche i saluti dell’assessore regionale Roberto Ciambetti, impossibilitato a partecipare. In
rappresentanza della Provincia di Vicenza c’era il consigliere Francesco Gattolin che ha sottolineato il significato
di questa festa: rendere omaggio e onore agli Angeli Custodi che vegliano sulle nostre vite e la nostra quotidianità.
“Una presenza – ha detto – vigile, attenta ed importante”.
“Qui – ha poi aggiunto Giuseppe Lo Moro, comandante
provinciale dei Vigili del fuoco – ci sono i Vigili del Fuoco
di ieri, di oggi e di domani. Ci si raduna ogni anno per
consolidare due principi fondamentali, i valori che animano i componenti permanenti e volontari di questo Corpo: il
rispetto per le persone e il rispetto per le regole”.
Marino Comin, della segreteria dell’Associazione Nazionale dei Vigili del fuoco ha voluto mandare in particolare
un saluto a tutti i colleghi in servizio in questi giorni nelle
zone terremotate, in Emilia, Lombardia e Basso Veneto, e
dare appuntamento al raduno nazionale dei Vigili del Fuoco in programma a L’Aquila dal 4 al 9 giugno. “Essere
Vigili del fuoco – ha poi sottolineato – diventa una malattia. Ci si innamora di questo lavoro e si resta Vigili del
Fuoco per sempre”. Il direttore Interregionale Veneto
Trentino Leonardo Denaro ha voluto sottolineare il gran-
de affetto dimostrato dalla popolazione verso i pompieri.
Alla fine soddisfatti gli organizzatori dell’appuntamento:
“Il raduno ad Asiago – ha detto Luigi Pozzato, presidente
della sezione di Vicenza – ha comportato un grande lavoro ma ne è valsa veramente la pena. La domanda che mi
sono sentito rivolgere da più parti in quei giorni sullo scopo del raduno mi ha dato modo di ricordare più volte come
quello del pompiere sia un lavoro che una persona sceglie
di fare per passione e non certo per convenienza; durante
il servizio operativo le difficoltà ed i pericoli si superano
con la coesione con gli altri colleghi e il continuo aggiornamento perché il lavoro che viene svolto non è mai a titolo individuale ma all’interno della squadra e ciò contribuisce a creare
uno spirito di collaborazione e solidarietà. Questi stessi principi
– ha concluso Pozzato - una volta terminata la vita lavorativa,
sono un patrimonio che non viene disperso ma si mette sempre
a disposizione della collettività per portare la propria esperienza
e professionalità in modo assolutamente volontario e gratuito, a
supporto del personale in servizio in occasione delle calamità,
delle iniziative all’interno delle scuole, degli incontri con anziani
e popolazione per fare conoscere e prevenire le situazioni di
rischio della vita quotidiana”.
Molto apprezzata la mostra storica
arricchita con i lavori dei nostri bambini
Nei giorni del raduno, in Comunità Montana era aperta la
nostra “Dai pompieri ai Vigili
del Fuoco”.
Attraverso i reperti esposti, si
è cercato di ricostruire un percorso cronologico della storia
dei Pompieri dal 1800 fino agli
anni “80 del secolo scorso, mostrando le tecniche di lotta contro il fuoco e il progressivo
evolversi dei materiali e degli
attrezzi richiesto per adeguarsi ai nuovi pericoli e alle nuove
sostanze infiammabili creati
dall’uomo. Ad arricchire la mostra, i bei lavori realizzati dai
bambini delle scuole elementari dell’Altopiano nell’ambito
del progetto “Io piccolo pompiere”. Tanti bellissimi disegni,
ma anche dipinti, collage e
composizioni realizzate con
vari materiali tra cui un sim-
paticissimo “gioco dell’oca”
dedicato tutto all’attività dei
pompieri, ideato dalla classe 4^
di Canove e un camion dei
pompieri in miniatura che i
bambini della scuola per l’in-
fanzia di Sasso hanno costruito usando solo lattine di coca
cola. Anche i bambini, in tanti
modi, hanno espresso il loro
grazie e la loro ammirazione
per i Vigili del Fuoco.
Al Ristorante conl’Altopiano
il Caseificio Pennar Asiago
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Sabato 9 giugno 2012
13
Il piatto “Tre Effe”:
Formaggio Fuso e Funghi
L’Albergo Vescovi, alla Piana delle Ave
Siamo ad Asiago, vicini al centro della
città ma allo stesso tempo in un luogo
tranquillo, contornato dal verde dei prati: ad ospitarci in questo nostro quindicinale appuntamento con il Caseificio
Pennar è l’Albergo Vescovi in Via Don
Viero. Qui troviamo il titolare
Domenico (Nico) Vescovi, che rammenta velocemente le principali tappe
della storia dell’albergo, aperto dai suoi
genitori durante le feste natalizie del
1971/72. Era un bravissimo chef suo
padre Giovanni, e dopo aver lavorato
prima nell’albergo di famiglia e poi in altri locali, alla fine degli
anni sessanta sostenuto dalla moglie Maria Dal Pozzo decise di
acquistare qui, ai piedi delle “Ave”, un pezzo di terreno per
edificare una struttura sua. Nel corso degli anni l’albergo viene
ampliato più volte, la prima una decina d’anni dopo l’apertura,
nel 1981 quando si contavano 19 camere. Nico e la sorella
Eleonora sono cresciuti in albergo e hanno iniziato da giovanissimi a dare una mano ai genitori nel lavoro, fino al 1998 quando,
dopo un ulteriore ampliamento, Nico ha preso in mano il tutto.
Oggi le camere sono oltre quaranta, tutte dotate di vari comfort,
alcune ideali per le famiglie perché comode e comunicanti tra
loro. Ma lo sviluppo dell’albergo ha riguardato anche l’introduzione di nuovi servizi: ci sono varie sale per gli ospiti, c’è la
taverna, una piccola sala congressi, ed ora si sta lavorando per
portare a termine uno spazio da adibire a centro benessere.
“Noi cerchiamo di apportare
migliorie anno dopo anno, per offrire un servizio sempre più qualificato – ci dice Nico Vescovi. Anche la zona circostante l’albergo, potrebbe venire valorizzata: gli spazi aperti che si trovano nei dintorni si prestano a
diversi tipi di sviluppo turistico,
come piste da fondo o come
campo da golf. Vista la vicinanza con il centro, se venissero attuate iniziative in questo senso se ne avvantaggerebbero tutti gli ospiti di Asiago, non solo
quelli che soggiornano nel mio albergo”. E’ piuttosto spiccio nell’esporre le sue idee il titolare dell’Albergo Vescovi, ma il suo
lavoro di albergatore, tramandato di padre in figlio, lo fa con
professionalità, come testimoniano anche alcune lettere di ringraziamenti di clienti che ci fa vedere. Che chi soggiorna qui
rimanga soddisfatto lo testimonia il fatto che, diversamente da
quella che è la tendenza dei nostri giorni, ci sono ospiti che si
fermano in albergo per tempi molto lunghi, anche per un paio di
mesi, tornando anno dopo anno. Al Vescovi risiedono numerosi
gruppi, siano anziani che gruppi sportivi, o altri. Tra la clientela
fidelizzata ci sono poi molte famiglie, che qui trovano il posto
ideale per passare le loro ferie. Lo spirito di conduzione dell’albergo rimane quello a livello familiare, con la collaborazione di
personale fidato.
Piatti semplici dal gusto genuino e tradizionale
Nico Vescovi con la nipote Sara
Il ristorante del Vescovi è pensato e strutturato per gli ospiti
che risiedono in albergo, ma
non manca la possibilità, su
prenotazione, di organizzare
qui una bella cena in compagnia. In cucina si districa ormai da dieci anni la fidata cuoca Imelda Simonato, che conta ben venti stagioni passate
ASIAGO PRESSATO D.O.P.
PRODOTTO DELLA MONTAGNA
in albergo. Nico Vescovi sceglie esclusivamente i formaggi
del Pennar, nella convinzione
che trattar bene la clientela voglia dire anche offrire l’eccelE’ di gran lunga il formaggio
Asiago più conosciuto .
Chiamato anche Asiago Dolce per il delicato sapore di
latte fresco. La stagionatura
varia da 30 a 60 giorni. Per
questo prodotto il Caseificio
Pennar di Asiago ha conseguito il più prestigioso riconoscimento mai ricevuto da un
caseificio e cioè la medaglia
d’oro all’ESPOSIZIONE
INTERNAZIONALE DI
PARIGI nel lontano 1930.
lenza dei prodotti locali. La cucina del Vescovi è quella tradizionale, tra le specialità troviamo gli stinchi al forno con
polenta al cucchiaio e il
gulasch. I formaggi del Pennar
vengono proposti in modo
molto semplice, i turisti apprezzano tantissimo la tosela che
viene preparata in diversi modi,
sempre molto richiesta è la selezione di formaggi misti, ma
anche il mezzano dolce da
solo, e d’estate la sera si gustano volentieri abbinamenti
semplici come la casatella con
lo speck o con il prosciutto crudo. La ricotta è usata per alcuni sfiziosi dolci, ma anche
proposta come secondo piatto, sempre in abbinamento ad
altri sapori freschi.
SERVIZIO REDAZIONALE
E’ una variante di
un piatto semplicissimo quello che ci
suggeriscono all’Albergo Vescovi, ovvero la polenta con
il formaggio fuso e i
funghi. Occorrono
delle fettine di polenta da far abbrustolire, dei funghi misti
con porcini, e del formaggio da far fondere. Di solito viene usato il fresco
dolce, ma in questo
caso suggeriamo di
differenziare questa
ricetta usando tre
tipi di formaggio, oltre al fresco dolce
anche due varianti
del Pennarone dal
gusto deciso e piuttosto invitante: il
Gallio (Pennarone
affumicato) e il
K u m m e l
(Pennarone con
semi di cumino).
Dopo averle abbrustolite, si mettono un
paio di fettine di polenta in una cocotte,
sopra ci va una bella razione di funghi
cotti in modo tradizionale, quindi lo strato con i tre tipi di formaggio, uno vicino
all’altro. Si passa il
tutto in forno caldo
per 7/8 minuti fino a
quando il formaggio
si fonde bene.
Servito fumante è
un piatto gradito da
tutti, semplicissimo
da preparare anche
all’ultimo momento
(avendo pronti la
polenta e i funghi)
che riscuote sempre
un grande successo,
soprattutto in questa
variante a più sapori.
8
Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
IDEE GIOVANI
CONTRO LA CRISI
14
Sono giovani, hanno idee, iniziative e soprattutto tanto entusiasmo. Ecco come in tempi di crisi c’è chi, guardando
al proprio futuro, attinge dalle tradizioni del passato per inventarsi un nuovo, originale lavoro. Manuele e Stefano
ci presentano la Birra Cimbra, Cristina il Cason delle Meraviglie, Monica e Massimiliano lo Zafferano di Asiago
“Nuove” coltivazioni:
C’era una volta una piccola malga...
nasce lo Zafferano di Asiago oggi è il Casòn delle Meraviglie
Monica, Massimiliano e lo
zafferano. Storie di passione.
Quella che unisce un uomo a
una donna ed entrambi alla
terra, alla natura. Monica e
Massimiliano Gnesotto, moglie e marito, lei asiaghese e
lui originario di Campese, sono
giovani e pieni di interessi e di
iniziativa. Tra diverse occupazioni e passatempi, da tre anni
hanno cominciato anche a
sperimentare la coltivazione
dello zafferano in Altopiano,
un modo per avviare una nuova attività legata soprattutto
agli studi e alla formazione di
Massimiliano, laureato in
biotecnologia agraria.
“Per quattro anni ho lavorato
in Svizzera a Zurigo, al Politecnico Federale – racconta Massimiliano – ma
poi abbiamo dovuto cedere alla grande nostalgia di
Monica per il suo
Altopiano e siamo venuti
a vivere ad Asiago”.
Sono bastati un piccolo
appezzamento di terreno
nei pressi del Ferragh e un’intuizione: “I crochi che nascono sui nostri prati – spiega il
giovane coltivatore – altro non
sono che zafferano selvatico
(non buono in cucina!), e dunque parenti stretti dello zafferano, quindi perché non provare?” Come va dunque con questa sperimentazione? “I risultati
sono ottimi. Lo zafferano prodotto è senz’altro di qualità,
niente a che fare con quello
che si acquista nei supermercati, proveniente solitamente
da Iran, Turchia e Marocco.
Pur dovendo partire dallo stesso tipo di bulbo, poiché si riproduce per via vegetativa,
sono alcuni ingredienti “segreti” a fare la differenza ovvero
il clima, il terreno e i metodi di
coltivazione”.
E’ la parte femminile del fiore
quella che si raccoglie a fine
settembre - inizio ottobre: per
ottenere un chilo di zafferano
in filamenti servono 150 mila fiori. Il valore del prodotto si aggira
sui 20 mila euro al chilo, a volte
anche di più, come nel caso di
quello prodotto a Mund in Svizzera, a quota 1200 metri, che può
essere venduto anche a 50 mila
euro al chilogrammo.
Certo finora non tutto è sempre
andato liscio. “L’inverno rappresenta un punto critico per la coltura, ma soprattutto i piccoli roditori che infestano prati e pascoli sono un problema. All’arrivo della Primavera dopo il primo anno di coltivazione abbiamo avuto una brutta sorpresa:
quasi tutti i bulbi erano scomparsi. Rimanevano i ciuffi ingialliti
delle foglie ma se si scavava, non si trovava nulla.
Non c’è voluto molto ad individuare la causa: gallerie
e nidi erano ovunque.
Grande ovviamente lo
sconforto, ma dai risultati
delle analisi lo Zafferano di
Asiago risultava essere di una
qualità eccezionale: colore, profumo e sapore erano sopra la
media di zafferani italiani
blasonati con D.O.P. o I.G.P.”.
Nasce così il marchio
“MalgAsiago” dell’azienda agricola
Bisakese
che
contraddistingue questa produzione. Le sperimentazioni di
Monica e Massimiliano proseguono. L’intenzione è quella di
ampliare via via lo zafferaneto,
cercando di ottimizzare le esigenze di questa coltura con le
peculiarità del nostro territorio
e di valorizzare con nuovi progetti un’agricoltura “nuova” o
quanto meno “diversa”: sono
nati già la tosella con lo zafferano e il miele aromatizzato.
Stefania Longhini
Al Casòn delle Meraviglie in
località Caredè a Treschè Conca ci sono arrivata per caso, in
compagnia delle mie compagne
di camminate, in un bellissimo
pomeriggio di maggio. Con l’intento di scendere in “Conca
bassa” e fare il giro
delle contrade, ci siamo addentrate in una
stradina bianca che ci
ha portato subito in
mezzo a un ambiente
magico: l’erba alta
dei prati in cui spiccavano le bellissime
tinte dei fiori di stagione, le fronde rigogliose degli alberi, la vista che spazia sui dintorni: sono bastati
questi colori meravigliosi, ai quali non ci si abitua
mai, per farci rimanere a bocca aperta! Poco
dopo, a completare questa stupenda cartolina,
ecco il Casòn: ci ha colpito subito un vecchio
ciliegio cresciuto in mezzo alla tettoia, ma ci ha
attirato pure il vicino orto, dove sono state piantate tra l’altro erbe spontanee tipiche dei nostri
monti. Siamo state fortunate: poco dopo è arrivata Cristina Panozzo, che è l’artefice di questo
posto meraviglioso, “un sogno che si è realizzato” come definisce la sua attività che in pochi
minuti ci ha illustrato con grande passione e entusiasmo, insegnandoci tra l’altro come usare in
cucina alcune erbe di stagione. “Questo è il mio
mondo, racchiuso in una fattoria didattica, aperta da circa un anno e in continua evoluzione – ci
ha detto, mentre gli occhi le si illuminavano dalla
soddisfazione – In questi spazi all’aperto è come se
aprissi le porte della mia casa e dell’azienda agricola di famiglia, raccontando la nostra storia, parlando
del mio paese e della mia terra”. Fino a tre anni fa
Cristina faceva tutt’altro: ha studiato molto (arte al
liceo, scienze sociali, arredamento d’interni), ha girato, ha approfondito le sue abilità artistiche. Ma
solo ora, a trent’anni, dopo aver messo insieme tutti
i suoi saperi e le sue passioni, è convinta di aver
imboccato la sua vera strada. Nasce molto lontano
l’idea che ha portato Cristina a concentrare la sua
vita qui, nel suo paese, tra i suoi campi, in questo
mondo che sta scoprendo di amare più di quanto
pensasse: è durante un viaggio in Australia che le
balena l’idea di creare questo spazio, da condividere con gli altri in un contatto semplice e spontaneo.
“Visitando un ranch - racconta – sono stata colpita
dal modo appassionato con cui mi è stato descritto,
associandolo a quella che era la mia realtà. E’ grazie a mio padre Luigino e alla grande passione che
ha sempre dimostrato per la sua vita e il suo lavoro
che ho imparato ad amare e rispettare tutto ciò che
è vero e genuino, la natura, gli animali, le piante, tutti
gli esseri viventi. Quando ero lontana per motivi di
studio, sentivo sempre una grande nostalgia per i
miei monti, ed essere riuscita a costruirmi qui questo lavoro, giorno dopo giorno, mi dà grande soddisfazione. A questi
posti sono legata da
un affetto profondo:
il Casòn risale a un
centinaio d’anni fa,
era una piccola
malga dove mio padre e prima ancora
mio nonno portavano
le bestie all’alpeggio.
I tre ciliegi che lo
“proteggono” sono
stati piantati quando è nato mio padre”.
L’azienda agricola Dalla Riva è poco lontano dal Casòn, e lì Luigino Panozzo, padre di Cristina, ha sempre accolto gruppi
di bambini e ragazzi per illustrare il suo
lavoro. “Inizialmente non era del tutto convinto di questa mia idea – dice Cristina –
gli sembrava strano fare, per lavoro, quel
che aveva sempre fatto spontaneamente.
Ora lo chiamo “il nonno dell’Alpe”, è lui che mi
dà una grande mano, oltre a familiari e amici.
Aprendo questo nostro mondo a tutti, bambini,
adulti, famiglie, diversamente abili, facciamo conoscere la vita contadina e tutto quel che c’è
dietro e attorno: un mondo che cerco di far conoscere partendo dalla storia di casa mia, ma anche attraverso storie e leggende dell’altopiano”.
Al Casòn ci si trova in stretto contatto con tanti
animali: cavalli, asini, vitellini, caprette, pecore, oche
cignate, faraone, anatre, germani, tacchini di razze vecchie e galline di razze particolari. E poi c’è
la semplicità e la grandezza della natura, che si
scopre entrando in questo luogo a piedi, senza
fare rumore: si sentono gli uccellini cantare, si
può scorgere una lepre, si osserva e impara anche semplicemente da una scia di formiche. C’è
tutto ciò che di bello il nostro territorio sa offrire,
da scoprire in qualsiasi stagione, perché ogni periodo ha la sua buona dose di magia, una magia
che Cristina sa arricchire con tutto il suo sapere
e il suo raccontare. Oltre a qualche semplice
brochure e al sito creato da un amico di Cristina,
è stato il passaparola a far divulgare rapidamente l’esistenza della fattoria didattica: chi ha partecipato alle attività spesso torna portando gente
nuova. Qui si possono intraprendere percorsi per
scoprire gli animali della fattoria, le emozioni del
bosco, il regno dell’Ape Regina, l’orto e le erbe
spontanee di montagna, o andare a spasso nel
tempo per scoprire i vecchi mestieri di montagna. I laboratori illustrano il ciclo del latte e insegnano a fare il burro e la tosela; si può fabbricare
il feltro dopo aver imparato il ciclo della lana; si
impara a costruire un erbario, a decorare le uova
come da tradizione, a creare cestini e bamboline
con stoppe e rametti, vengono organizzati laboratori artistici con materiali naturali e riciclati.
L’elenco di tutto ciò che offre il Casòn (che si
raggiunge dalla chiesa di Treschè Conca percorrendo via Lughi e via Sventa, e seguendo poi le
indicazioni) è ancora lungo, e si può scoprire visitando il sito www.ilcasondellemeraviglie.com.
Silvana Bortoli
IDEE GIOVANI
CONTRO LA CRISI
l’Altopiano
8
Sabato 9 giugno 2012
Spirito giovanile e tradizione: gli
ingredienti della birra Cimbra
Identificare una cultura, più che
un territorio, unendo lo spirito dei
giovani alla tradizione: nasce così
il progetto della Birra Cimbra.
Un’idea scaturita dall’intraprendenza di due amici: Manuele Dal
Sasso,
trentaquattrenne
asiaghese, e Stefano Bassan,
venticinquenne di Zanè. “In origine – raccontano – l’idea era
quella di aprire un birrificio quassù, ma il problema era la mancanza d’acqua, o comunque di
quella giusta, visto che la nostra
è piuttosto dura. Invece di desistere, abbiamo piano piano messo a punto il nostro progetto, preparando la scorsa estate la ricetta, decidendo marchio e logo, tutto
predisposto da noi. Per la produzione, iniziata ad ottobre 2011, ci
siamo appoggiati a una birreria a
conduzione familiare in Carinzia,
luogo in cui, tra l’altro, secoli fa si
sono scritte alcune pagine di storia dei cimbri. A motivarci è stato anche l’interesse crescente
per la cultura cimbra, basti pensare all’istituzione dell’anagrafe
cimbra, ai corsi di lingua cimbra,
alle canzoni, agli eventi dedicati
al cimbro. E, naturalmente, al
Museo della Tradizione Cimbra
di Roana, che ci è stato utilissimo per conoscere meglio i cimbri
e ci ha ispirati nella scelta del logo:
all’inizio pensavamo a un simbolo
che riproducesse un guerriero,
ma visitando il museo e grazie
alle spiegazioni del professor
Sergio Bonato ci è balzata all’occhio l’accetta. I cimbri infatti non
era invasori, guerrieri, ma cercavano una terra dove abitare,
disboscandola grazie appunto al-
l’accetta”. “La birra cimbra
– dice Sergio Bonato – mancava nella tradizione dei Sette Comuni. Forse per scarsità di risorse naturali: cereali,
acqua… L’altopiano è una
terra carsica, dura. Ma la birra
faceva parte della cultura
celtica, germanica, da cui proviene la tradizione cimbra dei
Sette Comuni. Tradizione
arrivata sui nostri monti più di
mille anni fa. Di quella tradizione è conservata fino ai giorni nostri un idioma con gli antichi caratteri della lingua
germanica, come si può notare
anche
nella
toponomastica che indica
molti luoghi dell’altopiano e
della montagna vicentina, veronese e trentina. Tal (valle),
Pach (torrente), Ebene (piano), Spitz (cima), Prunno (sorgente), Bisa (prato): tutti in
altopiano conoscono e usano
queste antiche parole in lingua
cimbra, una lingua portata dopo
lunghe migrazioni fatte con eroica fatica da popolazioni che avevano bisogno di terra per lavorare, per sfamarsi, per vivere”.
“Queste persone e questi gruppi provenienti dal nord d’Europa – continua Bonato – hanno
aperto sentieri e radure nei boschi, hanno costruito capanne e
villaggi, tagliato alberi e legname, lavorando il legno con una
produzione infinita di attrezzi.
L’accetta (“hakka” in lingua
cimbra, “menara” in lingua
veneta) era lo strumento essenziale di questo lavoro, in forme
diverse e dimensioni svariate. La
hakka è diventata il simbolo della
birra cimbra, riportato nella sua
etichetta. Un simbolo non casuale,
non folkloristico e non decorativo,
ma incisivo, intenso, carico di significato, un simbolo della forza
che ha costruito l’altopiano in
secoli e secoli di storia. Una storia fatta di fatica, di sacrificio, di
gusto della vita, di fedeltà alla tradizione, ma anche di coraggio,
creatività e invenzione, come la
Birra Cimbra, invenzione di
Manuele e Stefano, che viene a
portare nuovo sapore, nuova
energia alla voglia di stare insieme, alla vita dei nostri paesi, anche al nostro turismo”. Un contributo alla diffusione della cultura cimbra viene anche dai proverbi riportati dall’etichetta della
birra, che il progetto di Manuele
e Stefano prevede di cambiare
spesso. Ma che tipo di birra è
quella cimbra, dove si trova, e
come viene promossa? “E’ una
birra artigianale tipo Pils 5.2 gradi, non pastorizzata, ma
microfiltrata, a base bionda, ben
strutturata, con gusto e profumi
integri – dicono i due giovani soci
– Nel mettere a punto la ricetta,
abbiamo voluto creare un prodotto che potesse avere riscontro positivo sul nostro territorio,
e così è stato. Le bottiglie sono
piuttosto spartane, i cartoni che
le contengono semplicissimi: abbiamo investito più sulla qualità
che non sul discorso visivo, soprattutto inizialmente. Recentemente abbiamo predisposto due
confezioni più curate, come
il bauletto tipo valigetta
serigrafato e la cassettina in
legno con il logo. Il prezzo è
quello di una birra normale,
e il prodotto si trova in vari
negozi altopianesi, nei locali
delle strutture di maggior richiamo turistico, in alcuni rifugi, laddove il turista più
cerca i prodotti tipici. Grazie a contatti con vari distributori, oltre all’espansione
sull’altopiano e nel vicentino
ci stiamo proponendo anche
in altri luoghi dove è radicata la cultura cimbra:
Lessinia, Cansiglio, in zone
del Trentino. Per l’estate
inoltre abbiamo deciso di
spingerci fino al mare, precisamente nei negozi dei
campeggi del litorale, da
Caorle a Sottomarina. E poi
saremo presenti con un nostro
banco in alcune feste qui in
Altopiano, come già fatto in occasione del recente Palio della
Reggenza”. In collaborazione
con Bonato e l’Istituto di Cultura Cimbra, si sta predisponendo
ora un pieghevole in 4 lingue, che
illustra anche la migrazione del
popolo cimbro. Quest’estate poi,
per promozionare la loro birra
Manuele e Stefano si muoveranno a bordo di un originale
sidecar con il marchio della
“Cimbra”: un modo simpatico e
vivace per avvicinare i giovani a
una cultura antica, anche attraverso un prodotto come può essere una buona birra che può
favorire l’amicizia e il divertimento.
Silvana Bortoli
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Vivere in Altopiano
Continua da pagina 1
Boschi che ospitano da millenni centinaia di specie di insetti i quali danno da vivere
a migliaia di uccelli piccoli e
grandi, e non solo… proprio
gli uccelli, col loro verso melodioso, svegliano la primavera sotto le coltri di neve
cantando il loro amore: è il
primo segno della rinascita
dopo il lungo e difficile inverno. Proprio l’altro giorno leggevamo in un libretto del
maestro Patrizio di un episodio accaduto a suo padre:
andando per i boschi della
Fratta trovò un teschio, la
guerra era finita da poco ed
i segni del grande flagello
bellico erano ancora ben
presenti, subito rimase atterrito, poi osservandolo
meglio scoprì che all’interno una portaseca, una
cincia mora, vi aveva fatto
il nido e lì aveva i piccoli.
Questa è la nostra terra:
una sfida continua ad andare avanti, partendo da ciò
che è rimasto.
Lo stesso vale per le situazioni di crisi odierne: il clima è sempre meno regolare, la gente ha sempre
meno soldi, gli incentivi e le
pianificazioni sembrano
sempre meno del necessario. Eppure qualcosa si
muove. Giovani e non solo
sviluppano idee e progetti
partendo da quel che hanno in mano. Poco importa
se l’ambiente sociale, amministrativo, economico si
dimostra ostile nonostante
si abbiano tutte le carte in
regola a differenza di molti
altri. Come si diceva è un
tutt’uno con il territorio: tutto è ostile.
Serve collaborazione tra i
più grandi, come gli abeti,
ed i più piccoli ed
infinitesimali, come i funghi. Serve equilibrio tra ciò
che si dà al territorio e ciò
che si chiede. Serve rapporto di interdipendenza tra
tutti coloro che operano,
come sono legate le varie
forme di vita nell’ambiente
naturale.
Nel frattempo si va avanti.
Questo per spronare e rinvigorire tutti coloro che vogliono, col loro lavoro e con le
loro iniziative, mantenere le
loro radici in questa terra tanto bella quanto difficile.
Monica e Massimiliano
Gnesotto delle Guide
Altopiano
Un gustoso frutto della
“collaborazione”
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Sabato 9 giugno 2012
GALLIO
“Vergognoso ed umiliante”. Al
sindaco di Asiago Andrea
Gios non è certo passata l’arrabbiatura per la bocciatura da
parte della commissione ODI
del progetto di riqualificazione
del comprensorio sciistico delle Melette. Un progetto suddiviso in due stralci che prevedeva
prima
la
riqualificazione della stazione
sciistica delle Melette e poi il
suo prolungamento fino alla
stazione di Enego 2000. Progetto che il Comune di Asiago
aveva presentato con Gallio,
Foza ed Enego per l’assegnazione dei fondi destinati ai paesi di confine. Ed invece la
commissione preseduta da
Aldo Brancher ha detto no.
Promosso dall’amministrazione comunale di Asiago con la
collaborazione dei Comuni di
Gallio, Foza ed Enego il progetto, il cui primo stralcio prevedeva una spesa di 17 milioni di euro su 45 complessivi,
intendeva “operare una azione di rilancio e consolidamento dello sviluppo turistico ed
economico dell’Altopiano”. Il
primo stralcio immaginava
l’ammodernamento degli impianti esistenti della ski area
l’Altopiano
16
Non passa il progetto di riqualificazione
del comprensorio sciistico delle Melette
a progetti di comuni non confinanti con Bolzano. Definire
rabbiosa la reazione dei sindaci
vicentini di confine è minimizzare. Per tutti il sindaco di
Asiago Andrea Gios ha sbottato “Ancora una volta si premia chi faceva saltare i tralicci per avere privilegi; noi che
abbiamo sempre lavorato duro
per continuare a vivere in montagna, così come la Regione
Veneto che produce i 15% del
PIL nazionale, veniamo trattati come miserabili che chiedono l’elemosina”.
“Qui bisogna che lo Stato riveda i termini di autonomia finanziaria
che
contraddistinguono le provin-
ce a statuto speciale; perché
si debba concedere di trattenere il 90% delle tasse. In un
momento di crisi credo che
tutti dobbiamo tirare la cinghia
quindi riduciamo la loro autonomia fiscale al 60% distribuendo il resto su tutti i paesi
dell’arco alpino”.
Gerardo Rigoni
Dalla Confcommercio pieno sostegno ai sindaci
“Melette 2000” per poi sviluppare il comprensorio verso
l’area di Valmaron. Un progetto che avrebbe comportato la realizzazione ex novo di
una decina di piste e di 7 impianti di risalita, quasi tutte seggiovie da 6 o 8 posti. Un carosello da 19 mila persone all’ora
di portata, un ricavo di oltre 5
milioni di euro e che dovrebbe
portare 20 milioni di euro in più
nell’economia locale. I due
stralci prevedono sia impianti
di risalita più veloci e confortevoli sia l’elettrificazione di
tutta la zona e nuovi bacini di
raccolta per l’innevamento artificiale per oltre 130 mila mc
di acqua. A fine maggio è arrivata la doccia fredda. Tra i 35
progetti ammessi a finanziamento (di cui solo i primi 20 certi
causa la non erogazione per
ora di Bolzano) solo il
completamento
del
palaghiaccio di Roana è stato
accettato. Il progetto Melette
invece è stato bocciato
indecorosamente. Il motivo ufficiale? Poco completo e motivato. In più anche il progetto
roanese resta ai blocchi di partenza perché poi è subentrato
il veto del governatore di
Bolzano Luis Durnwalder di
destinare la quota spettante alla
provincia autonoma di Bolzano
Il profondo disagio e la notevole irritazione
sull’iniqua distribuzione dei finanziamenti del
Fondo per lo Sviluppo dei Comuni di Confine
(Odi) espressa da alcuni sindaci vicentini, interpreta anche lo stato d’animo degli operatori del terziario, che vivono e hanno la loro attività in quelle aree. La disparità fra le risorse
assegnate al Vicentino (appena 7,5 milioni di
euro su 160 totali) per sostenere lo sviluppo
dei 12 comuni interessati (su 31 in totale confinanti con il Trentino), rispetto a quanto assegnato ad altre zone appare infatti quanto meno
inspiegabile.
“Ai sindaci dei comuni interessati esprimo il
più totale sostegno nelle loro giuste
rivendicazioni – è il commento di Sergio
Rebecca, presidente della Confcommercio di
Vicenza -. I 160milioni di euro, se equamente
distribuiti, potevano rappresentare un formidabile volano per l’economia delle nostre zone
montane ed in particolare per quelle che sentono forte, ad esempio dal punto di vista turi-
stico, la concorrenza dei vicini trentini che
possono disporre delle maggiori risorse
destinate alle Province autonome. E’ stata
persa un’essenziale occasione non tanto per
riequilibrare la disparità esistente, che è
sotto gli occhi di tutti, ma quanto meno per
migliorare la qualità di vita di chi abita in
aree spesso disagiate ed offrire nuove opportunità di crescita per chi fa impresa”.
“La richiesta dei sindaci di vederci chiaro
sulla definizione della graduatoria di assegnazione del Fondo Odi è più che legittima
– conclude Sergio Rebecca – e fin da ora
voglio assicurare che Confcommercio
Vicenza darà il massimo sostegno a tutte
le iniziative che le amministrazioni comunali vicentine confinanti con Trento vorranno intraprendere per arrivare ad una più
equa distribuzione dei finanziamenti, restituendo ai cittadini e alle imprese di questi
territori opportunità di sviluppo attese da
anni”.
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Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
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LUSIANA
La biblioteca civica intitolata a “Mario Rigoni Stern”
La prima biblioteca civica intitolata a
“Mario Rigoni Stern” sarà inaugurata a
Lusiana sabato 16 giugno. Un profondo
legame univa lo scrittore asiaghese al
Comune di Lusiana.
Spesso il Sergente veniva a Lusiana per
vedere le due pale del Da Ponte che si
trovano nella Chiesa Arcipretale di San
Giacomo, “il suo Jacopo” come affettuosamente ricorda la famiglia. La scelta fatta
dall’Amministrazione Comunale e dal Gruppo Albatros nasce
dal desiderio di ricordare e rendere omaggio a questa grande
personalità che così tanto ha contribuito a valorizzare l’Altopiano.
La biblioteca di Lusiana è stata
recentemente spostata al piano
terra della “Casa del Segretario”,
un edificio da poco ristrutturato e
che si trova nel centro del paese.
La nuova sede offre spazi più
ampi e fruibili anche alle persone disabili in un contesto nel qua-
le sono state ricavate delle zone dedicate esclusivamente alle
letture per i bambini e ai ragazzi. L’intitolazione della biblioteca
è prevista per sabato 16 giugno alle ore 17 presso la nuova sede
in viale Europa. Per l’occasione il maestro Bepi De Marzi legge, canta e racconta Mario Rigoni Stern accompagnato dal Coro
l’ “Eco delle Valli” di Lusiana diretto da Andrea Pinaroli. Domenica 17 alle ore 10.00 sempre nella Casa del Segretario, Bepi
De Marzi legge “Il suo nome sarebbe Ferdinanda” di Cecilia
Petrosino e a seguire alle ore 11.00 la Santa Messa nella Chiesa
Arcipretale di San Giacomo con Bepi de Marzi e alcune voci
dei Crodaioli, canti liturgici e suoni.
Egidio Zampese
Con l’auto nella scarpata, salvo per miracolo Nozze d’oro per Elisabetta e Fernando
Momenti di paura a Lusiana in Via Cobbaro mentre nel campo di calcio comunale si stava
svolgendo una amichevole tra esordienti e giovanissimi del Junior Altopiano. Una mamma di
Foza aveva portato i due figli e stava assistendo alla partita in cui militava il più grandicello
dei due quando il più piccolo è salito a bordo della “Ford” e cercando forse di giocare ha
disinserito il freno a mano. La vettura è piombata nella scarpata, ha puntato il muso nella
siepaglia e si è capovolta mettendosi di traverso, a pochi
metri da un altro precipizio.
Sono accorsi diversi spettatori
che hanno chiamato l’ambulanza perché il piccolo non riusciva ad aprire la portiera per
uscire ed era leggermente ferito (contusione escoriata alla
testa). Il bambino è stato tratto
in salvo e medicato e dopo tanta paura è stato portato a casa.
La vettura è stata recuperata
il giorno successivo. E.Z.
Il 19 maggio il cav. Al merito
della Repubblica Fernando
Cantele e la moglie Elisabetta
10 anni di storia, vita, emozioni, cultura ed eventi, questo il titolo dell’evento che si terrà a Lusiana il giorno 24 giugno per
festeggiare i 10 anni del Museo Palazzon “Tradizioni della Gente di Lusiana”. Il pomeriggio sarà allestito un mercatino di oggetti
del passato ed hobbistica, ci sarà lo spettacolo “Sotto El Portego” con la Banda Brian, il gruppo Balli in Contrà e i poeti del
Graspo. Cena con prodotti tipici presso la sala consiliare del Palazzon su prenotazione entro il 15 GIUGNO.
Maino, hanno festeggiato il
50.o di matrimonio attorniati
dai figli Renato, Oriana e Loris,
le nuore Fiorella e
Sabrina, il genero
Sergio e i nipoti
Davide, Elisabetta,
Alberto, Alice, Marco e Andrea, con
l’augurio di lunga e
felice vita coniugale.
Fernando
Cantele à membro
del corpo bandistico
di Lusiana ancora
dalla fondazione
avvenuta 60 anni
orsono grazie al
maestro Bortolo
Villanova. E.Z.
Nella foto, Fernando Cantele
e la moglie Elisabetta Maino
attorniati dalla numerosa parentela
Ritorna il
mercato a Conco
Anche quest’anno l’amministrazione comunale ha istituito il mercato settimanale sperimentale a
Conco. Visto il riscontro positivo
dell’anno scorso, il mercato
viene riproposto sempre nella
mattinata di venerdì, da giugno
a settembre. Le bancarelle,
una decina, troveranno spazio
nella piazza San Marco e nel
vicino parcheggio. I prodotti
venduti variano: articoli per la
casa, abbigliamento, pelletterie, frutta e verdura, nonché
prodotti da aziende agricole.
Nei mesi di luglio e agosto, al
venerdì, ci sarà un servizio
pulman, messo a disposizione
dall’amministrazione, che dalle contrade arriverà al capoluogo per dare la possibilità
a residenti e turisti di raggiungere il mercato.
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l’Altopiano
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l’Altopiano
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SPETTACOLO
I ragazzi della Compagnia “MADE AS RAGE”
fanno sognare, in una notte di primavera
Gli studenti-attori del gruppo teatrale “MADE
AS RAGE” dell’IIS di Asiago hanno fatto sognare chi c’era, la sera del 1° giugno scorso,
firmando un “Sogno di una notte di mezz’estate” inedito e accattivante, alla guida del
trio Giulia Allodi (regista amatissima e travolgente) e delle professoresse Miretta Amort e
Silvia Borgo.
La posta in gioco era alta: mettere in scena
Shakespeare in una delle sue commedie più
visitate, senza limitarsi a subirne il fascino ipnotico della scrittura, intreccio di metafore, non
sense e allusioni a un contesto culturale per
noi perduto. Esponenziale il numero dei giovani attori, ben 17 a calcare la scena in questa
feconda stagione scolastica, tra vecchie glorie
(in piena crescita espressiva nell’arricchita
gamma dei toni, nella duttilità della mimica, nella
tenuta di un ritmo scenico brillante) e new entry,
alunni entusiasti delle classi del biennio, amalgamatisi con naturalezza nel gruppo storico degli amici-attori.
Chi c’era, sulle poltroncine rosse del Teatro “Millepini” (messo
gentilmente a disposizione dal Comune di Asiago e dall’Assessorato Turismo e Cultura), è stato proiettato nella New York
degli anni venti, tra boss e delinquenti d’avanspettacolo, nel bel
mezzo di un alterco amoroso suscitato dai filtri magici di una
compagnia di gitani. Visto dal tavolino verde del covo o dal bivacco in periferia, l’amore cambia di segno e si mostra in tutta
la sua malcerta, fallibile, disarmata essenza. Basta una goccia
stregata colata da Puck nell’occhio sbagliato ed ecco che la
ridda delle gelosie si scatena. Il destino dei mortali sembra essere dettato dalla volubilità di chi detiene il potere di imporre una
ben precisa visione del reale, gettando le anime a brancolare nel
buio, sul fondo di un abisso. Tutto immaginario, per fortuna: il
buio scende sulla sala e i personaggi si cercano, smarrita la
coscienza. Ma, una volta riaccesa la luce, il finale è lieto. Si
resta con la grata sensazione di essere stati
irretiti nelle maglie di un sogno magicamente disbrogliatesi. Eppure, è palpabile nell’aria, nella sala che va svuotandosi, dietro
le quinte cariche di ricordi, nei cuori di chi
quei personaggi ha incarnato, quel sospiro… quel guizzo che è proprio dei capolavori. Grazie, Shakespeare. Grazie a una
costumista d’eccezione, Lauretta
Magnabosco della compagnia del
“Trivelin”, che ha tagliato su misura dei
nostri attori un museo immaginario ispirato alle Avanguardie storiche. E grazie ai
nostri giovani tecnici luci e audio, agli
scenografi e tuttofare, senza i quali la luce
non sarebbe sorta su New York, una sera
di primavera sull’altipiano. Qualcuno tra
gli spettatori ci ha lasciato queste parole,
sui cartelloni posti in ingresso del teatro:
“fatti della stessa materia di cui sono fatti i
sogni” e “con voi anche gli adulti riescono ancora a sognare!”… Replica estiva? Ci stiamo organizzando e vi faremo
sapere presto! Certa la replica autunnale a Canove e poi, chissà. (È già segretamente in cantiere il lavoro per il prossimo
anno…) In occasione della replica serale del 1° giugno scorso,
il pubblico è stato generoso: sono stati raccolti 1.074,76 Euro, a
favore dei terremotati d’Emilia-Romagna. Thank you!
Silvia Borgo
LIBRI
FOTOGRAFIA
CINEMA
“Il villaggio di cartone” Foto d’autore per
il libro di Ermanno Olmi l’adunata Alpini 2006
“Il Villaggio di Cartone “ non
è il titolo soltanto dell’ultimo
film di Ermanno Olmi, è anche un piccolo, intenso libro
che raccoglie la sceneggiatura
del film. Raccoglie le vicende, le situazioni, le parole dei
diversi personaggi raccontati
nel film, carichi di verità e di
significato. Prevale la parte
del protagonista, un vecchio
prete, che fa il bilancio della
sua vita e della sua esperienza religiosa: “Per fare del
bene non serve la fede. Il
bene è più della fede”. Tra i
clandestini, i disperati che si
rifugiano nel villaggio di cartone messo insieme nella chiesa abbandonata, sentiamo il
Bardo che dice: “La sapienza è stata creata dall’uomo: il
segreto del mondo è la persona umana”. Il libro, come il film,
termina con una scritta pensosa: “O noi cambiamo il corso
della storia o sarà la storia a cambiare noi”.
Il valore delle pagine di Olmi è messo bene in evidenza dalla
introduzione del teologo Vito Mancuso, autore di pubblicazioni di grande successo. Nella situazione dei nostri giorni,
egli nota la necessità di una conversione della religione, egli
nota la fine del “Dio cristiano ed europeo”, la fine della religione utilitaristica, basata su “economia e sicurezza, concepite unicamente in funzione del tornaconto personale e per le
quali non si esita a violentare la natura e a calpestare la solidarietà”. Seguendo il pensiero di Olmi emergente nel film,
Mancuso osserva come “è passato definitivamente il tempo
della religione come risposta e deve ricominciare il tempo
della spiritualità come domanda; è passato definitivamente il
pensiero di Dio come soluzione e deve riprendere il senso
originario di Dio come interrogazione”. Confermando il significato del film, Mancuso indica nella solidarietà, nella
relazionalità, nell’unione “la legge suprema dell’essere…il
senso ultimo della vita”, questa vita umana definita come
“una passione drammatica e piena di grazia”.
Il libro di Ermanno Olmi termina con una data: “Asiago, 26
giugno 2011”. E’ bello notare che un libro così significativo è
nato ad Asiago, in una delle nostre case, nella “passione
drammatica e piena di grazia” della nostra vita tra i nostri
monti.
Sergio Bonato
Un omaggio fotografico agli Alpini, ma soprattutto una lodevole
forma di beneficienza. Sono queste le finalità che si è preposto
Roberto Conti con il suo volume
“Ortigara montagna degli alpini”.
Conti, appassionato di escursioni sull’Altopiano, da anni frequentatore e ospite dei 7 Comuni, ha rivisitato su immagini in digitale l’adunata delle penne nere
del maggio 2006. Scatti in bianco e nero, presi da angolazioni
esclusive, infine rielaborate al
computer con contrasti ed effetti
mirati, tesi a togliere ai soggetti
la loro personalità, per ridare vita
e onore alle anime di chi subì la
tragedia che su queste pietraie
si consumò nella Grande Guerra. Le foto sono accostate a toccanti frasi di Daniela Zampirollo,
piccole odi che rafforzano le sensazioni visive. Encomiabile poi la
scelta di evolvere il ricavato della vendita alla Scuola Internazionale Superiore di StudiAvanzati,
istituto triestino di ricerca e di
istruzione superiore di grado postuniversitario, istituita nel 1978 alle
dipendenze del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca, nella quale si porta a compimento una preparazione orientata alla ricerca avanzata all’insegnamento universitario. Qui gli allievi, selezionati tramite un concorso annuale, al termine di tre o quattro anni di studi
e di ricerca, possono conseguire
il titolo di Doctor Philosophiae,
equipollente al titolo di dottore di
ricerca. Al fine di approfondire
le conoscenze in vari settori, gli
allievi, i ricercatori e i docenti lavorano in stretta collaborazione
con gli staff dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)
e dell’Istituto Nazionale di Fisica della Materia (INFM), ospitati nella sede della SISSA, con
l’Abdus Salam International
Centre for Theoretical Physics
di Trieste, con il Dipartimento
di Fisica Teorica dell’Università e con l’International
Centre
for
Genetic
Engineering
and
Biotechnology di Trieste, nonché con università e altri istituti di ricerca italiani e stranieri, fra i quali l’Istituto Max
Planck di Monaco e il CERN
di Ginevra. G. Dalle Fusine
In contemporanea nei
cinema di tutto il mondo
ritornano i Blues Broters
Il Cinema Lux Asiago scelto dalla casa di produzione
Nexo Digital per ospitare l’evento il 20 e 21 giugno
Sarà proiettata via satellite l'edizione restaurata in alta
definizione cinematografica con audio digitale 7.1
Solo per due giorni, il 20 e il
21 giugno alle ore 21:00, il Cinema Lux Asiago proietterà
''The Blues Brothers'', il filmcult con John Belushi e Dan
Aykroyd. La pellicola, diretta
da John Landis e uscita nel
1980, sarà proiettata nell'edizione restaurata in alta definizione cinematografica.
Due giorni di programmazione che segnano il ritorno sul
grande schermo della storia
dei fratelli Jake ed Elwood
Blues, a 30 anni dalla prematura scomparsa di John
Belushi e in occasione della
celebrazione dei 100 anni della Universal Pictures che produsse il film.
All'incredibile successo del
film hanno contribuito anche
l'indimenticabile e travolgente colonna sonora, che nel
2004 un sondaggio della BBC
ha dichiarato la più bella di
tutta la storia del cinema, e un
cast d'eccezione. Si alterna-
no infatti nei 133 minuti della
commedia cult: James
Brown (il reverendo
Cleophus), Ray Charles (il
proprietario del negozio di
strumenti), Aretha Franklin,
Matt Murphy, Steve
Cropper, Tom Malone, Lou
Marini, John Lee Hooker, la
bellissima Twiggy Lawson,
l'irruenta Carrie Fisher... e
persino Steven Spielberg nel
ruolo dell'impiegato delle imposte cui i Blues Brothers
consegnano i soldi per salvare l'orfanotrofio.
E' così che i Blues Brothers
sono diventati un simbolo:
dall'abbigliamento impeccabile , con camicia bianca in
contrasto con giacca, cravatta e pantaloni neri, agli
occhiali scuri; dal cappello
borsalino, accessorio maschile per eccellenza, alla
portentosa Bluesmobile.
La proiezione avverrà via
satellite in contemporanea
nei cinema di tutto il mondo.
8
Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
20
Appuntamento imperdibile sabato 9 giugno con l’inaugurazione della Mostra:
“I Capolavori dell’Arte” al museo Le Carceri
In esposizione ad Asiago, fino al 25 novembre, le opere di Rembrandt, Dalì, Picasso, Chagall, Ligabue e i veneti Ciardi, Dall’Oca Bianca, Borsato e Vedova
Grande appuntamento da non perdere sabato 9 Giugno al Museo Le Carceri dove,
alle 18.00, avrà luogo l’inaugurazione dell’interessante mostra dal titolo: “I Capolavori dell’Arte”, aperta fino al 25 Novembre
prossimo. Voluta e supportata dal Comune
di Asiago in collaborazione con la Regione
Veneto, la Pro Loco Asiago & Sasso, il Consorzio Turistico 7 Comuni, l’Associazione
Accademia (Milano) e l’Associazione
Beppe Morino, l’iniziativa si presenta come
un evento di estrema eccellenza ed importanza per la cittadina.
“Una grande opportunità per il pubblico d’esperti,
per i giovani, per gli appassionati e per tutte le altre
categorie di utenze di vedere riunite, in un’unica mostra negli stupendi locali del Museo Le Carceri, le più
significative firme dell’Arte in un percorso di oltre cinque secoli di evoluzione tecnica e di pensiero”, come
sottolinea il sindaco di Asiago Andrea Gios. L’esigenza
di un nuovo concetto di musealità, spiega la scelta di una
mostra variegata ed interattiva, che permetta al fruitore
di soffermarsi a suo piacimento su periodi ed espressioni
differenti, tralasciando la noia che subentra difronte all’overdose di opere a tendenza monotematica. La seconda motivazione consiste nel raccontare attraverso il lavoro di un Rembrandt, di un Willaerts, di un Siberects o di
un Adrianssen la “rivoluzione” artigianale, o
“techne”, operata dai pittori dell’area fiamminga
e dai loro osservatori, l’influsso da questi esercitato sulla “koiné”, o linguaggio, dei suoi successori, illustrando al contempo la “poiesis”, o poetica, che dal XIX secolo, grazie alla revisione
quattrocinquecentesca, ha permesso all’arte in
generale di raggiungere vette espressive più diverse ed entusiasmanti. Come ricorda l’Assessore alla Cultura, Roberto Rigoni: “Un appuntamento collaudato che ogni anno attrae, in
sinergia con le altre manifestazioni, migliaia
e migliaia di visitatori e che va a chiudersi
con un omaggio a due importanti artisti che hanno
reso onore alla nostra amata regione, quali Virgilio
Guidi e Luigi Spazzapan”.
Un viaggio, quindi a ritroso nelle epoche significative dell’arte accompagnerà la curiosità dei visitatori in un percorso personale di assaggio di capolavori d’eccellenza internazionali.
Giulia Rossi
Un concorso fotografico per i 44
comuni della Montagna Vicentina
Musei Altovicentino:
debutta la nuova immagine
Organizzato dal Gal per promuovere gli aspetti ambientali e storici del territorio
Presentato a Malo il nuovo nome, con logo e sito internet dedicati ai musei provinciali
L’obiettivo è potenziare la cooperazione tra i musei del territorio
Il
Gal
Montagna
Vi c e n t i n a ,
nella
prestigiosa cornice del
Meltar Boutique Hotel di
Asiago, ha presentato il
concorso fotografico “Il
mondo rurale dell’Alto
Vi c e n t i n o : s g u a r d i e d
emozioni” sul tema “Montagna Vicentina, un territorio in movimento”, dedicato al territorio Leader
che comprende 44 comuni dell’Alto Vicentino.
L’iniziativa è stata illustrata da Dino Panozzo e
da Enzo Benetti, rispettivamente presidente e consigliere del Gal, che hanno ricordato che il concorso è finalizzato a promuovere il nostro territorio e a stimolare, attraverso la forza comunicativa
della fotografia, le peculiarità ambientali, storicoculturali e tradizionali. Il
Gal ha creduto utile fare
un piccolo sforzo economico, mettendo in palio
ben 3 Canon Powershot
G1X, fotocamere compatte che possiedono caratteristiche di altissimo livello,
con potenzialità e controlli
paragonabili a quelli degli
apparecchi professionali.
Inoltre, le 27 foto (9 per categoria) giudicate più significative saranno esposte dal
23 al 28 agosto 2012 nella
Sala della Reggenza della
Comunità Montana di
Asiago (con apertura dalle
ore 9,30 alle 12,30 e dalle
16 alle 19). Infine, le più
belle immagini scelte tra
quelle che parteciperanno
al concorso saranno utilizzate in occasione di eventi
e per realizzare pubblicazioni del GAL Montagna
Vicentina nell’ambito del
PSR 2007/2013 - Asse Leader.
Il concorso è aperto a tutti
gli appassionati di fotografia. Non è necessario possedere attrezzature professionali ma è sufficiente una
buona dose di curiosità e di
gusto personale per scoprire interessanti particolari
del nostro territorio. Infatti, saranno ammesse al concorso solo fotografie realizzate nel territorio dei comuni appartenenti all’area
GAL Montagna Vicentina.
Tre le categorie previste,
tutte per foto a colori o in
bianco e nero: l’ambiente
rurale (patrimonio storico,
artistico, etnoculturale,
naturale e sociale); il turismo (manifestazioni ed
eventi); gli antichi mestieri (attività legate alla tradizione rurale). La
premiazione dei vincitori
avverrà il giorno sabato
25 agosto 2012 alle ore
11,30 sempre nella sala
della Reggenza della Comunità Montana di
Asiago. Con l’occasione il
presidente Dino Panozzo
ha voluto ricordare l’imminente presentazione di
alcune misure economiche
in favore delle aziende e
delle amministrazioni del
territorio, attraverso la
ribanditura di alcune azioni del progetto Leader
che metteranno in campo
fondi economici per circa
un milione di Euro.
Informazioni per la partecipazione al concorso disponibili
su
www.montagnavicentina.com
e alla pagina FaceBook
w w w. f a c e b o o k . c o m /
SguardiEdEmozioni
Nuova immagine, con nome,
logo e sito internet per la rete
dei musei di una larga parte
del territorio provinciale, che
da oggi si chiameranno semplicemente
Musei
Altovicentino. La scelta di rinnovare il nome e l’immagine
parte da un’analisi dell’identità e dal desiderio di affermare
il valore e la progettualità dell’iniziativa, pensando in prospettiva agli obiettivi e agli sviluppi futuri che l’aggregazione dei musei potrà avere. Oltre 10 anni fa nasceva la rete
museale che mette in relazione oggi i musei di 15 Amministrazioni Comunali del
Vicentino, molte di queste son
o presenti sull’Altopiano dei 7
Comuni, dedicate a storia, cultura e tradizioni locali. Una
realtà che rappresenta un caso
unico in Italia per le sue caratteristiche e che ha vissuto una
lunga evoluzione, vedendo il
proprio ruolo diventare sempre più centrale nella gestione
dei musei, e nella collaborazione con gli altri soggetti che
operano sul territorio, in ambito culturale e turistico. La nuova immagine riflette questa
progettualità e la ridefinizione
del ruolo dei Musei
Altovicentino. Alla presentazione sono intervenuti il Sindaco di Malo, Antonio Antoniazzi
e Andrea Tonello, Presidente
di “Musei Altovicentino” e altri rappresentanti della rete
museale. «La nostra è una
rete territoriale che riunisce
soggetti anche molto diversi tra di loro, musei e collezioni pubblici e privati - afferma Andrea Tonello - mettendo in relazione le Amministrazioni di un’area molto
ampia. Un caso di cooperazione tra Comuni e di partecipazione che nel tempo
ha saputo far emergere una
potenzialità del territorio
per uno sviluppo sostenibile delle attività legate ai
musei. Un modello che si è
affermato con successo nel
tempo, sperimentando i
vantaggi e le criticità di
una cooperazione allargata, e che oggi è sufficientemente maturo per essere
proposto a livello più ampio, come esempio da mutuare anche in altri contesti o in aree diverse dalla
nostra.» Lo studio del nome
è partito da un questionario,
sottoposto agli amministratori e agli operatori, da cui sono
emerse la percezione attuale e la visione futura della rete
museale. Il nome scelto punta
alla semplificazione dei termini, per avvicinare la struttura
al suo pubblico. Questo nuovo
Lusiana Museo Palazzon - Villaggio Preistorico Del Monte
Corgnon - Giardino alpino del Monte Corno - Area labioli
sulle attività del bosco - Valle dei Mulini - Parco del Sojo Arte e Natura
Roana- Museo Storico della Grande Guerra 1915-1918
Graffiti della Val d’Assa - Collezione Rovini - Museo dei
Cuchi - Museo della Tradizione Cimbra - Museo Storico
Militare Forte di Punta Corbin
Rotzo - Museo Archeologico di Rotzo - Parco Archeologico
del Bostel
ruolo che si attribuisce alla rete
di musei mantiene una decisa
continuità con il passato: l’edificio unico racchiude i colori
delle realtà museali diversificate, elemento che rimanda
alle trame colorate della rete
nel logo precedente. Il sito
www.museialtovicentino.it
mette a disposizione del visitatore tutte le informazioni relative al territorio di interesse
di ciascun museo. I musei
sono organizzati per
tematica, individuate in Arte,
Archeologia e Storia, Natura e Scienza, Patrimonio Industriale, Etnografia. Si accede anche dalla mappa della provincia, per scoprire
quali musei sono presenti
nella zona. Accanto alle notizie in evidenza, le proposte
si suddividono in base al pubblico di riferimento. Oltre all’identificazione di Eventi e
Itinerari, sono indicate le proposte per la Scuola, per le
Famiglie, e le idee riservate
ai giovani, i soggetti a cui al
momento si intende far riferimento. Articolato e ricco di
spazi per contenuti tematici,
il sito ha le potenzialità per
diventare strumento di collaborazione tra soggetti diversi, e un importante riferimento per la vita culturale del
territorio.
G.D.F.
8
Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
21
Pagine della nostra storia
“Mamma, varda che pallida
che ti si, bianca come el muro”
di Giorgio Spiller
Negli ultimi tempi mi sono dedicato alla ricerca e alla documentazione dei “Piccoli Maestri” vicentini e altopianesi, culminata
nel bell’incontro al cinema Lux di Asiago del 27 aprile.
I vicentini Dante Caneva e Renzo Ghiotto, imprenditori di successo, si sono ritirati da qualche anno dal lavoro e vivono
all’ombra delle loro imprese
industriali; gli altopianesi Bepi
Zanella e Cino Slaviero invece, anch’essi in pensione,
si può dire che vivano all’ombra delle loro legnaie,
accuditi affettuosamente da
numerosi figli e nipoti.
Proprio in questi giorni sono
andato a Canove a trovare Cino, che mi aspettava
nell’orto; ci siamo riparati
sotto la legnaia a chiacchierare, mentre il genero, tra un piovasco e l’altro, stava zappando.
Era raggiante nel vedermi, aveva da comunicarmi una bella novità.
Mentre è all’ospedale in attesa per una visita di controllo, si
accorge che il vicino continua a guardarlo, finché Cino cercando di capire chi fosse gli chiede: “De dove sito ti?” “Mi son
dei Stellar” dice lui. “Dove xe i Stellar?” domanda la moglie
di Cino. “La oltra i Zocchi” dice lui.
Allora finalmente si intendono. “Ti te ghe da essar uno de
quei do partigiani che me mama ga salvà 68 anni fa” gli
dice il vicino.
Cino, nel raccontarmi l’episodio, riportato in queste pagine il 28
aprile, aveva confuso la contrada Zocchi con gli Stellar, poco
lontana, rendendo vane le mie ricerche nel trovare la sua salvatrice. Lasciatolo, sono andato subito agli Stellar. Cino si era
scordato di chiedergli il nome, sapevo solo che era del 1927.
Nella piccola contrada dentro il confine di Gallio è stato facile
trovarlo; Domenico Stella, detto Lilio, era intento a riparare la
TUTTI A MALGA
FOSSETTA
Domenica 10 giugno si prevede che più di 200 persone
saliranno a malga Fossetta e
a cima Isidoro a commemorare il centenario della nascita
di Toni Giuriolo. Il raduno, organizzato dall’Istrevi, Istituto
Storico della Resistenza di
Vicenza, sarà coordinato da
Paola Lugo, autrice di “Montagne Ribelli” ed il teatro la
Piccionaia I Carrara con l’attore Presotto. Il 1° giugno
scorso, sempre attorno al centenario di Capitan Toni, il comune di Vicenza ha concesso una onorificenza ai tre “giovani Piccoli Maestri” vicentini
viventi: Mirri, Caneva e Ghiotto, che con lui condivisero la
lotta di Resistenza. La cerimonia si è svolta nella sala degli
stucchi di Palazzo Trissino, traboccante di gente. L’assessore Francesca Lazzari ha consegnato ai tre un vassoio d’argento con lo stemma di
Vicenza, città decorata di
medaglia d’oro per i fatti della
Resistenza, ricordando che fu
decorata anche per l’eroica insurrezione risorgimentale che
precedette l’Unità d’Italia.
legnaia, “Fiol d’un can d’un tempo, el me ga fato bagnar
‘na camixa! El legnaro xe sta in piè, ma el me ga scoverto
tute le legne”.
Abita in una casetta vecchio stile rivolta al sole, con stipiti di
pietra e balconi di legno come se ne vedono sempre di meno.
Capito il motivo della visita, mi guarda intensamente socchiudendo gli occhi.
“La jera coraggiosa me
mama, no la gaveva paLuigia Speri “Bi
ura de nissun; dopo la
ja” e
Dom eni co Ste
lla “Li llio ”
ga ciapà anca parole
dai vicini de casa,
parché i podea bruxare
tuta la contrada par
rapresaglia.
Ma mia mamma mi diceva
sempre che a far ben no
se fa mai male. Co go leto
l’articolo, a voleva ‘ndar
zo mi al giornale a
contarghela la storia; la
go anca scrita pi de venti
ani fa, co gavevo el distributore de benzina la verso
el Bertigo e gavevo poco
da fare”.
Domenico seguiva alla radio
la trasmissione “La mia guerra” per chi aveva storie di guerra da raccontare; ricorda ancora
l’indirizzo a memoria: via Achille Papa 00195 Roma.
Nel 1990 spedì il racconto, ma non ebbe risposta.
La madre Luigia Speri, detta Bija, (1903) di Negrar di
Valpolicella. “Me pupà xe ‘ndà torsela in campagna, anca
mi son ‘ndà zo a tormela, nojaltri gierimo poareti, ‘na volta, se no te gavevi campi, no te trovavi mojer quassù”.
Ora Domenico vive solo; negli ultimi due anni la sua vita è stata
molto segnata dalla cattiva sorte, ha perso prima la moglie e poi
il figlio l’autunno scorso, una figlia sta a Padova e la sorella in
Australia. Ma Domenico si è sempre saputo dare forza e reagire. All’età di cinquant’anni, dopo aver lavorato alle dipendenze
di varie falegnamerie della zona, ha preso la licenza media per
poi gestire un distributore di benzina. Recentemente ha frequen-
L’ANPI DI MAGRE’ E DI ASIAGO
7 COMUNI A PORTA MANAZZO
Il 2 giugno scorso l’ANPI di Asiago 7 Comuni ha accolto una delegazione dell’ANPI di Magrè
a Porta Manazzo per la commemorazione del rastrellamento del 20 giugno 1944. Il rastrellamento, proveniente dalle Vezzene e dalla Val Sella, in Valsugana, sorprese e scompaginò le
nascente formazione garibaldina della brigata Garemi, procurando dei morti da entrambe le
parti. Uno di questi, il partigiano diciottenne Ferruccio Bergozza 1926 di Schio, che si trovava in
cattive condizioni fisiche, cadde in una radura in prossimità della malga Dosso e venne assistito,
negli ultimi concitati istanti, da Pierin Scaggiari “Regolo”. I fatti ci sono stati raccontati da
M.Grazia Rigoni. Lei e il marito Tino Marchetti accudiscono e sovrintendono da quarantanni le
lapidi e i cippi delle guerre sparsi tra le nostre montagne. Dopo aver deposto un mazzo di fiori
sotto la croce di legno, il gruppo si è sdraiato nella radura cosparsa di genziane e sono stati letti
brani tratti da “Guerriglia a Nord Est” di Orfeo Vangelista Aramin e “Parla uno della Garemi”
di Augusto Slaviero Blasco; i due commissari politici si salvarono tra i precipizi della Valsugana,
sotto cima Larici, e furono tra i primi a raccontarne i fatti.
“Lillio” di fronte
all’edificio teatro
del racconto
tato i corsi di intaglio del legno, mi fa vedere qualche scultura,
“Varda ti - mi dice - mai pensava che una sarìa finia in man
del governatore de Melbourne”. Quando si recò in Australia
dalla sorella, portò con sè un bassorilievo che riproduceva il
monumento all’emigrante di Asiago.
Entriamo in casa e mi fa vedere il bloc notes; in due pagine di
bella ed ordinata calligrafia ha descritto gli avvenimenti drammatici che potevano costare molto cari alla coraggiosa madre
ed essere fatali ai due partigiani in fuga. Prendo in mano il notes
e comincio a leggere ad alta voce, lui mi guarda contento e
gratificato; finalmente qualcuno ascolta la sua piccola storia,
non morirà senza averla divulgata.
Gallio 29/03/90
Mio padre nel 1940 andò in Germania; come operaio lavorava in un cantiere navale nella città di Kiel, sulla costa
del Mare Baltico, continuo bersaglio degli americani, più
volte bombardata quasi distrutta. Venne a casa un paio di
volte nell’arco di due anni e poi finito il conflitto mondiale
il 25 luglio 1945. Avevo anche due zii in Russia nella ritirata del Don di cui non si seppe più nulla.
In quel tempo eravamo senza mangiare, pochi vestiti, spogli di tutto. Ma quando venne a casa mio padre, il nucleo
famigliare era di nuovo unito dopo tante angosce sopportate per lunghi anni; nella nostra casa era tornata la tranquillità.
Nel giugno 1944 alcune pattuglie di partigiani da nord di
Asiago si trasferirono a sud; durante il percorso qualche
spia avrà dato l’allarme, nel giro di mezzora la zona era
tutta sotto controllo dei repubblichini che setacciavano in
ogni luogo. Noi stavamo in casa, mia madre uscì e si vide
davanti due partigiani con pesante zaino in spalla e armati
fino ai denti, che le chiesero un bicchiere d’acqua; «Si,
entrate pure» lei disse. Fecero appena in tempo a bere un
sorso, in quell’istante entrò una ragazzina, dicendo che le
case erano circondate dai repubblichini. Mia madre rimase un attimo stupita, che fare? Mandare fuori quei due
poveracci era come mandarli alla morte. Non esitò un istante
e le venne un’idea fulminea; disse ai due partigiani: «Seguitemi» e li accompagnò in una soffitta oscura e li nascose tra gli stracci e della paglia, poi ritornò sui suoi passi.
Come la vidi le dissi:
«Mamma non vedi che pallida che sei?»
Presa dal panico si diede una massaggiatura e il suo viso ,
ritornò come prima. Un attimo dopo si presentarono sull’uscio dei repubblichini dicendo: «Signora abbiamo l’ordine di perlustrare tutta la casa», e lei con disinvoltura
rispose «C’erano qui altri vostri commilitoni, ma se volete
entrate pure». Il comandante era un sergente maggiore,
visto il semplice comportamento di mia madre ci credette,
fece un cenno con la mano e disse ai suoi soldati «Andiamo, guardare un’altra volta e tempo invano», la salutarono e proseguirono per altri luoghi. Così si concluse questa
vicenda che poteva tramutarsi in una vera strage. Alla sera
quando tutto era tranquillo, approfittando dell’oscurità, i
due presero la via della montagna. Prima di partire ci salutarono e abbracciarono mia madre; uno di essi con le lacrime agli occhi disse: «Signora se siamo ancora qui è per
merito suo certamente pochi avrebbero fatto quello che ha
fatto lei». Detto questo se ne andarono per il proprio destino. Li accompagnai per una cinquantina di metri, l’ombra
si fece sempre più fioca e sparirono nelle tenebre. Sebbene
siano trascorsi ormai 46 anni il mio pensiero vola a quel
lontano giugno 1944. «É proprio vero quel detto «Fare del
bene non è mai male». Non sono scrittore e nemmeno giornalista perciò scusatemi infinitamente se non ho proprio
scritto bene e se ho fatto qualche errore, ma il contenuto di
questo racconto è nient’altro che verità.
8
l’Altopiano
Sabato 9 giugno 2012
22
Calcio – Categoria Giovanissimi
La stagione trionfale della Junior Altopiano
La formazione che riunisce i ragazzi di Asiago, Gallio, Lusiana e Conco (anni 97 e 98) ha vinto il titolo
distrettuale di Bassano acquisendo il diritto a disputare, l’anno prossimo, il campionato regionale
E, alla fine, ha vinto la miglior
seconda. E’ con questo “merito” che la squadra giovanissimi Junior Altopiano ha infatti potuto accedere alle finali per
il titolo distrettuale di Bassano,
andando a completare la
quaterna con le tre prime classificate in Campionato nei rispettivi gironi ovvero
FootballValbrenta, L.S. La
Loggia e Eagles Pedemontana. In campionato, negli incontri valevoli per la classifica ufficiale, la Junior
Altopiano ha perso solo due
partite con la capoclassifica
Football Valbrenta. E nella
finalissima, ironia della sorte,
ha dovuto scontrarsi proprio
con la bestia nera della stagione sovvertendo però ogni facile pronostico. La partita giocata lo scorso 3 giugno sul
campo di Rossano Veneto, partita che vale la promozione nel
campionato regionale, è stata
a dir poco entusiasmante, di
grande spettacolo e, sul finale, non ha fatto mancare neppure la suspance, ingrediente
che ha fatto gustare ancor di
più la meritata vittoria. 4 a 2 il
risultato finale a favore della
squadra altopianese che, in
vantaggio per 3 reti a zero, ha
visto il Valbrenta portarsi paurosamente sul 3 a 2 a cinque
minuti dal fischio finale. Per
fortuna i ragazzi di mister
Bertacco non hanno perso fiducia e concentrazione andando a segno per il definitivo
4 a 2.
Un’esplosione di gioia, abbracci, sorrisi, medaglie tra i denti,
braccia in alto per alzare la
coppa e pure una bella doccia
finale sul campo con lo spumante: sono gli indimenticabili
flash conclusivi di un’annata
da incorniciare.
Junior Altopiano Giovanissimi
AFFO HANZIME AMADOU - MATTIA BOSCARDIN - LUCA CRESTANI - MICHAEL CISCATO - GIANMARCO
DALLE NOGARE - ALEXANDRU DUMA - SIMONE MIGLIORETTO - KARIM RACHID - OMAR RACHID
ALESSANDRO VILLANOVA - DANIELE BASSO - JACOPO BAU’ - KRISTIAN BAU’ - CHRISTIAN CORA’
GIACOMO COSTA - ALESSANDRO FRACARO - GIOVANNI FRACARO - FEDERICO GIRARDI - GIAN LUCA
MUNARI - FEDERICO PESAVENTO - ELIA RIGONI - NICOLA ZINI
ALLENATORI: Fabio Bertacco - Luciano Longhini - Giandomenico Pertile
“I ragazzi sono stati magnifici
– è stato il commento unanime di responsabili e allenatori
della Junior Altopiano - hanno
interpretato la partita in modo
perfetto, restando calmi e tranquilli, sapendo che il Valbrenta
era la squadra favorita e loro
non avevano niente da perdere. Sono stati uniti e precisi
come mai era successo in questo campionato, hanno pressato la squadra avversaria per
tutta la partita senza mai farla
giocare come sapeva. La difesa è stata impeccabile, i
centrocampisti si sono battuti
come leoni, e quando c’e’ stata la possibilità hanno lanciato
gli attaccanti con deliziosi passaggi in profondità, mettendoli
in condizioni di fare i gol che
poi ci hanno permesso di vincere la partita ed il titolo provinciale. Questo è un gruppo
fenomenale, e siamo sicuri che
ci darà ancora molte soddisfazioni”.
Canove Calcio “E’ presto per pensare al futuro”
“Il calcio è sì risultato, ma è soprattutto gruppo. E quest’anno, nonostante i risultati, il gruppo c’è stato e lo ha dimostrato fino all’ultimo
minuto”.
Parola di Thomas Baù, capitano del Canove
Calcio. E’ stato un campionato difficile per i
gialloblu del presidente Fabio Rebeschini. Vuoi
per la partenza di alcuni ingranaggi fondamentali della macchina gialloblu, vuoi per un ringiovanimento della rosa, vuoi anche per un
fato non certo benevole, il campionato del
Canove è stato caratterizzato più da delusioni
che da gioie.
“E’ vero – commenta Baù – Ci metterei an- Thomas Baù,
del
che i nostri limiti, inutile nasconderci dietro a capitano
Canove Calcio
scuse.
Con il senno di poi forse non eravamo attrezzati ad affrontare una prima
categoria, ma a posteriori tutto è facile. Diciamo piuttosto che questo campionato ha sicuramente forgiato un gruppo saldo, unito, che sicuramente
farà bene in seconda. Anzi, se fossi avversario sarei intimidito da questo
gruppo che auspico resterà anche il prossimo anno”.
Lunedì 14 maggio, il Canove già retrocesso da un mese, pareggia al 90’
conquistando il suo quarto punto del girone di ritorno.
“E’ proprio questo che dico; abbiamo lottato fino
alla fine. Lottato per noi, per orgoglio, perché siamo
un gruppo. Nei momenti più bui il gruppo non è mai
mancato, non si è disunita. Questo sicuramente grazie alla società che ci è rimasta sempre vicina ma
anche perché l’amicizia e la lealtà non sono mai mancati. Per quanto riguarda i soli 4 punti conquistati
nel girone di ritorno ci sono tanti fattori; soprattutto
abbiamo perso i primi 5 partite anche per una serie
di infortuni che hanno condizionato la squadra. Poi
la lunga serie di sconfitte, spesso determinate da
episodi, ci ha chiaramente buttato giù. Dopo abbiamo faticato a riprenderci ed è forse qui dove l’inesperienza si è fatta vedere. Però ad ogni sconfitta ci
tiravamo su a vicenda pronti per una nuova sfida”.
Sul futuro si parte dalla seconda e dal capitano Baù.
“Smaltiamo la stanchezza di questo campionato intanto. E’ presto per
fare conti e proiezioni. Ammetto che il lavoro mi impegna molto e inizio ad
essere stanco. Dall’altra parte mi diverto con i ragazzi che sono oramai,
come il calcio, parte di me”.
G.R.
Al di là delle due sconfitte subite ad opera del Valbrenta,
quella della Junior Altopiano è
stata una lunga trionfale cavalcata: 16 partite vinte su 18, ben
96 le reti segnate, 17 quelle subite, con Federico Girardi miglior marcatore autore di ben
52 goal.
Grandissima la soddisfazione
del presidente della Junior
Altopiano Nereo Ronzani:
“Vorrei innanzitutto ringraziare i ragazzi per l’impegno, la
costanza e la correttezza dimostrate durante tutto l’arco
del campionato. Un plauso particolare va agli allenatori Fabio Bertacco, Luciano
Longhini e Giandomenico
Pertile che hanno saputo creare un gruppo forte e affiatato,
e portare la squadra al massimo della preparazione atletica
nel momento cruciale. La finale disputata il 3 giugno a
Rossano Veneto rappresenta
il culmine di una stagione fantastica, piena di soddisfazioni,
grazie ai ragazzi che nella partita più importante hanno saputo dare il massimo giocando il miglior incontro dell’anno. Questo prestigioso trofeo
rappresenta il coronamento del
progetto iniziato 4 anni fa attraverso la collaborazione delle società A.S.D. Junior Altopiano,
Asiago Calcio eA.C. Gallio, con
l’obbiettivo di unire, valorizzare
e potenziare il settore giovanile
del calcio altopianese. Un altro
doveroso ringraziamento va a tutti
i dirigenti che hanno seguito la
squadra, a partire dal responsabile Danilo Pozza, ai collaboratori Gianni dalle Nogare, Morgan
Ciscato, Graziano Baù, e tutti
quelli che hanno dato il loro appoggio, compresi i genitori, che
con il loro entusiasmo hanno spinto i ragazzi a dare il massimo”.
Torneo di
bowling a coppie
Il Bowling Rendola organizza per venerdì 22 giugno il
primo “Trofeo Rendola a
Coppie”. La chiusura delle
iscrizioni è prevista per le
20.15. Alle 20.30 inizierà il
primo round. Alla fine
buffet di pizza e bicchierata finale. Per iscrizioni telefonare al 0424.464372
oppure al
347.4568300.
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l’Altopiano
Sabato 9 giugno 2012
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Sleghe Lauf: ai nastri di partenza!
SPORT
Sabato 9 va in scena la gara podistica sui 10 mila metri per le strade del centro di Asiago:
quattro giri del tracciato da due chilometri e mezzo. Lo spettacolo è assicurato
Sono molti e di qualità i pretendenti al successo nella
terza edizione della Sleghe Lauf – Città di Asiago
in programma sabato 9 giugno nel capoluogo
dell’Altopiano. Fra gli oltre duecento nominativi già
presenti nelle liste di partenza, almeno una decina
possono aspirare al successo disponendo di credenziali tecniche e temperamentali “giuste”. Il lavoro
degli organizzatori del Gsa Asiago, dei volontari resisi disponibili supportato dal patrocinio di Regione
del Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Asiago
e della Comunità Montana “Spettabile Reggenza
dei 7 Comuni” e dai preziosi sponsor avviato ormai
molti mesi fa è in dirittura d’arrivo. I frutti sinora raccolti in
termini di adesioni sono tangibili segno che le scelte adottate
andavano nella direzione giusta.
“Nomi come quelli di Alberico De Cecco, Rachid Kisri,
Hamed Nosef, Giuliano Batocletti, Antonio Toninelli, Danilo
Goffi, Morzena Michalska, Elisa Stefani, Laila Saufyane, solo
per citarne alcuni – sottolinea Fabrizio Dalle Ave presidente
del Gsa Asiago - rappresentano una garanzia sul contenuto
tecnico dei “diecimila” che proponiamo lungo le strade del
centro di Asiago. Del resto nelle due precedenti edizioni i
vincitori, sia al maschile come al femminile, hanno dimostra-
to come il percorso possieda caratteristiche tecniche tali da
garantire ordini d’arrivo in grado di rispettare le gerarchie dei
valori in campo”.
Molto difficile e, forse, inutile pronosticare l’esito finale anche perché al via della Sleghe Lauf – Città di Asiago terza
edizione potrebbero schierarsi ancora altri nomi di valore fermo
restando che sui quattro giri da due chilometri e mezzo del
tracciato l’esperienza precedente ha già indicato l’identikit
del vincitore. Dovrà corrispondere ad un runner veloce, in
grado di rispondere subito agli attacchi, dotato di buon finale
perché l’ultimo giro pesa parecchio nell’economia dell’intera
gara.La Sleghe Lauf – Città di asiago fa
parte, quale terza prova su un totale di
sei, di Vicentia Running. Si tratta di un
circuito di gare su strada ricadenti nella
provincia berica anche se la prova
asiaghese ha carattere nazionale. Nelle
due già disputate, Puro 10.000 di Zanè e
10 Miglia delle Rose a Rosà, sono emersi il nome della padovana Giovanna Ricotta (SalCus) vincitrice in entrambe le
occasioni e quelli di Diego Gaspari (Gobbi Bo) primo a Zanè mentre a Rosà ad
imporsi è stato Said Boudalia. Al termine dei sei prove in
calendario il Vicentia Running premierà sia la fedeltà degli
atleti classificati in cinque prove sue sei, le società più numerose mentre la Sleghe Lauf – Città di Asiago mette in palio,
fra gli altri riconoscimenti, anche uno Skipass Sciare
l’Altopiano di Asiago inverno 2012-13 al 300° classificato
nella graduatoria generale della gara stessa. Partenza alle 18
dalla centralissima Piazza IV Novembre: spettacolo tecnico
assicurato, pubblico partecipe, cornice ambientale del tutto
consona ad un evento con tutte le carte in regola per ripetere
il successo delle due precedenti edizioni.
Volley Asiago Altopiano
Stagione chiusa in grande stile
e già si pensa al prossimo anno
Con la festa di chiusura del 26 Maggio scorso si è conclusa la stagione
agonistica 2011-2012 e si apre per il sodalizio asiaghese il capitolo 2012-2013
Doveva essere il coronamento di una stagione straordinaria, e il risultato non ha di certo tradito le attese. La festa di
chiusura delle attività agonistiche del Volley Asiago
Altopiano, tenutasi sabato 26
maggio, prima in palestra e poi
al ristorante, è stata un grande successo con la partecipazione di tutti gli atleti del Volley
Asiago, dal Baby Volley alla
squadra di 3a DIV FIPAV, e
dei genitori venuti prima in
palestra a vedere i propri figli
e poi a deliziarsi con le
squisitezze del Kubelek nella
cena sociale. Il presidente del
Volley Asiago, Adriano Rigoni,
nel discorso di chiusura ha
evidenziato quanto sia importante per una societa’ in crescita, come il Volley Asiago
Altopiano, il supporto dei genitori e di tutti coloro che, sotto varie vesti, allenatori,
segnapunti, arbitri, dirigenti...
gratuitamente, spendono molto
del loro tempo in palestra o fuori per portare avanti un progetto che sta dando, alla luce
di quattro anni trascorsi dal suo
concretizzarsi, dei risultati
quantitativamente
e
qualitativamente, straordinari!
Parole intense, quelle di
Rigoni, che trasudavano gioia
nel vedere più di 150 persone
riunite tutte per il Volley
Asiago, alla presenza anche
dell’assessore Franco Sella
che, gentilmente e con grande partecipazione e disponibilità, ha partecipato sia alla festa in palestra che alla cena
sociale. Autentiche e sincere
anche le parole dell’assessore
che ha individuato nel Volley
Asiago dei valori importanti
per la realtà del Comune di
Asiago, importanti sia sul piano sociale (dalle parole testuali
dell’Assessore “anche un solo
euro speso nello sport è un
euro speso nel sociale”) che
del merito sportivo, un equilibrio che non sempre si riesce
ad ottenere ma sul quale bisogna costantemente puntare.
Ruolo importante in questo
equilibrio è quello degli allenatori che devono saper gestire
gruppi in molti casi
disomogenei ma dei quali tutti
i componenti hanno diritto allo
sport, a divertirsi a giocare e a
gioire. Per questo motivo il
Volley Asiago approfitta di questo mezzo di comunicazione (e
ringrazia cortesemente la direttrice per lo spazio che ha
sempre concesso sia sul giornale cartaceo che nelle news
on-line) per ringraziare ancora una volta tutti gli allenatori
indicandoli per nome: Ulisse
Munari che ha seguito la squadra di 3a DIV finche’ gli impegni di lavoro non lo hanno
costretto a cedere il testimone; Luca Cafaro, che ha raccolto il testimone dedicandosi
così a due squadre, l’Under 18
(3a class.) e la 3a DIV; Lucio
Plebs che ha guidato l’Under
14 al suo esordio in Federazione con l’aiuto di Ilenia Basso; Loris Lovato che ha guidato l’Under 13 (3a class.)
con il preziosissimo supporto di
Roberto Rigoni e Laura Basso; e infine, la squadra degli allenatori Mini Volley composta
da Alessandro Siviero,
Deborah Rigoni, Massimo
Basso e Stefania Bogotto.
Chiuso un capitolo, se ne apre
subito un altro. Il direttivo del
Volley Asiago sta infatti già lavorando per la prossima stagione, e il lavoro di certo non
manca dati i numeri con cui
l’Asiago ha chiuso la stagione
appena trascorsa: 97 atleti
tesserati tra AICS e FIPAV!
E di questi numeri ne abbiamo
parlato con Alessandro
Siviero, dirigente e responsabile Mini Volley del Volley
Asiago che ci illustra le linee
che la società intende definire
nei prossimi mesi: “Sono numeri che impongono delle
valutazioni molto attente; in
genere ogni 10/12 atleti
(quindi una squadra) ci vuole almeno un allenatore che
li possa seguire. In questo
momento
noi
siamo
sottocampionati, nel senso
che siamo circa un allenatore ogni 15/16 atleti, quindi al di sotto della richiesta.
Purtroppo quest’anno la
FIPAV non farà il corso allievi e quindi non potremo
formare nuovi allenatori federali, ma cercheremo di
ovviare al problema facendo un corso interno al pari
di quelli che già facciamo
per i segnapunti. Tutto è
ancora da definire, ma abbiamo individuato alcuni
genitori, ex atleti di
pallavolo o che comunque
hanno un background in
sport di squadra, da istruire con una serie di lezioni,
sia teoriche che in palestra,
per fare almeno da aiuto
allenatore nelle categorie
dove il gioco è più semplice, ad esempio nel Mini
Volley o in Under 12/13. E
questa e’ la prima mossa,”
continua Siviero “la seconda
invece è di riuscire a capire
entro, al massimo, la fine di
Luglio quanti atleti della stagione appena trascorsa intenderanno confermare la
loro presenza al Volley
Asiago. Per fare questo met-
teremo una pagina web sul
nostro sito in cui si potrà
fare una pre-iscrizione, assolutamente NON vincolante e in attesa di conferma a
Settembre, ma che serve a
noi per avere almeno un stima di cosa potremmo aspettarci per la prossima stagione e quindi quali categorie
iscrivere ai vari campionati. Ripeto, non è una vera e
propria iscrizione, non si
deve pagare nulla e non é
nemmeno obbligatorio con-
fermarla a Settembre se poi
uno ci ripensa. Naturalmente questa pagina non è diretta solo a tutti gli atleti
tesserati della scorsa stagione ma anche a coloro che
vogliono iscriversi al Volley
Asiago per la prima volta.”
Dunque un’estate calda, quella
che si profila per il Volley
Asiago, ma anche un’estate di
riposo e di ricarica delle pile
per affrontare, se possibile
ancora più da protagonisti,
l’avventura 2012-2013.
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Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
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RALLY
Bilancio positivo per il 26° Rally Città di Schio “Trofeo
Rally 7 Comuni”, vinto dallo scledense Andrea Smiderle
Cesko Pozza conquista il 9°posto in classifica assoluta, e il 2° di classe in R3. - Bene anche gli altri equipaggi
altopianesi:vittoria di classe in A7 per Remigio Baù e 3° posto di classe in N3 per Maurizio Rossetto
Cesco Pozza e Justin Bardin
La vettura del vincitore
Andrea Smiderle
Nonostante le bizzarrie del tempo, il 26° Rally Città di Schio
“Trofeo Rally 7 Comuni” svoltosi il 25 e 26 maggio, si è rivelato gara avvincente, con l’esaltante vittoria del pilota scledense
Andrea Smiderle, che ha centrato così i suoi due obiettivi: “sistemare” il conto in sospeso dall’anno scorso con la dea bendata (dovette fermarsi per una “toccata”) e andare alla ricerca del
tris di allori dopo i successi del
2008 e 2009. Smiderle, navigato
da Gianni Marchi, alla guida della Peugeot 207 S2000 del team
Friulmotor ha preso il comando
della gara dalla terza prova speciale, dopo aver assistito ad una
partenza bruciante diAndrea Dal
Ponte (Peugeot 207 S2000),
uscito poi di strada. Da quel momento, con il meteo che creava
notevole apprensione ed anche
difficoltà nelle scelte delle gomme, il portacolori della Motor in
Motion ha cercato sia l’allungo
che comunque di contenere gli
Cesco Pozza e Justin Bardin al momento delle premiazioni
attacchi che arrivavano da dietro, andando a vincere con merito. La lotta per il resto del podio è stata avvincente e tirata,
anche
con
diversi
avvicendamenti.Alla fine, con la
strada che è andata ad asciugarsi, le vetture a due ruote motrici hanno reagito con forza,
come dimostra la seconda posizione assoluta del vicentino di
Trissino Massimo Dal Ben, uno
che in questa gara nel recente
passato ha spesso mostrato il
proprio valore. Alla guida della
Renault Clio R3, affiancato da
Chiara Corso, è riuscito a salire
sino al secondo posto dall’iniziale settima piazza del primo giorno, arrivando anche ad aggiudicarsi il miglior tempo assoluto sulla sesta prova. Dal Ben è risultato quindi anche il migliore tra
le vetture a due ruote motrici. Il
podio è stato completato dal
trentino Daniele Tabarelli, con la
Mitsubishi Lancer Evo IX convertita secondo le regole del
Gruppo R.. Il Rally Città di Schio
ha così mandato in archivio una
nuova edizione di spessore, gratificata dagli ampi consensi
Remigio Baù e Silvano Cerato
espressi dai concorrenti circa la
novità del percorso e della
logistica, che ha fatto tornare
l’evento “alle origini”, dove era
nato oltre tre lustri fa. “La nostra soddisfazione sull’esito
della due giorni – commenta
l’organizzazione – è totale, in
primis per il benvenuto che
abbiamo ricevuto da tutti, per
questo ringraziamo le amministrazioni comunali che ci
hanno accolto nuovamente in
Altopiano, ma anche i piloti
che hanno partecipato così
numerosi in tempi economici
difficili. Il nostro grazie va anche al pubblico e a tutti coloro che hanno collaborato in
qualsiasi modo per la buona
riuscita del rally. Ci ha fatto
inoltre piacere constatare
come in tanti si ricordino della gara su terra che qui si
svolgeva, pensiamo che nel
suo genere fosse la più bella
d’Italia, tanto che tra piloti e
pubblico sono in molti ad
auspicare un suo ritorno”.
Grande è stato il tifo per i tre
equipaggi altopianesi (Pozza –
Bardin; Baù – Cerato; Rosset-
to- Rigoni) sia lungo il percorso
che al momento delle premiazioni
sul palco. Cesko Pozza, navigato da Justin Bardin, ha conquistato oltre al secondo posto di
classe, il 9° posto assoluto. “Il
cambio di categoria – commenta il giovane pilota di Canove
- da gruppo N3 a R3, a cui
pensavo da un po’, si è rivelato positivo. E’ stata una bella esperienza passare a una
vera e propria macchina da
corsa e nonostante le condizioni meteo poco favorevoli,
sono riuscito a capire bene la
vettura. Molto utile è stata
l’esperienza nei rally di Justin
Bardin, che si mi si è seduto a
fianco come navigatore per la
prima volta e con il quale si è
instaurato subito un buon
feeling. La gara è stata molto
impegnativa soprattutto per i
continui cambiamenti del tempo: le strade bagnate e il fondo scivoloso con la conseguente scelta delle gomme ci
hanno impegnato parecchio.
Ma grande è stata la soddisfazione di correre quassù, di
vedere tanto pubblico locale
e tanta gente da fuori arrivata in Altopiano per il rally. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto e festeggiato a
lungo per tutta la sera: la scuderia Hack Racing Club, i
familiari, gli amici e gli sponsor. L’appuntamento ora è per
settembre, a Bassano”. Anche
Remigio Baù, nel commentare
positivamente il Città di Schio,
guarda già alla prossima gara,
dando l’arrivederci al Rally di
Bassano.
Silvana Bortoli
CLASSIFICA ASSOLUTA (top ten)
1. SMIDERLE-MARCHI (PEUGEOT 207 - S2000)
in
2. DAL BEN-CORSO (RENAULT CLIO R3)
3. TABARELLI-MARCHIORI (MITSUBISHI LAN. EVO IX)
4. GENTILINI-GASTALDELLO (PEUGEOT 207 - S2000)
5. ORIELLA-TOMMASINI (RENAULT CLIO WILLIAMS)
6. TACCHELLA-ZULLO (RENAULT CLIO - S 1600)
7. PONTIN-BOGO (RENAULT CLIO WILLIAMS)
8. VINCO-TOSI (RENAULT CLIO)
9. POZZA-BARDINI (RENAULT NEW CLIO R3)
10. RIGHETTI-STIZZOLI (PEUGEOT 207 - S2000)
46’53.3;
a 23.2
a 32.6
a 40.5
a 1’05.1
a 1’30.1
a 1’41.2
a 1’57.1
a 2’06.4
a 2’27.1
Karate in vacanza ma … prima del riposo
gli altopianesi si distinguono ancora
Ultime gare prima del meritato riposo
estivo e ultimi risultati importanti portati sull’altopiano nelle ultime trasferte
dagli atleti dell’A.S.D. Fuji-Yama
Karate Sette Comuni.
Intenso week end al Palazzetto dell’Istituto Professionale di Stato
“CORNARO” di Jesolo, che ha ospitato sabato 19 maggio la 5^ tappa del
Gran Premio Giovanile (riservata ai
ragazzi dai 5 ai 11 anni) e domenica 20
la 3^ tappa del Trofeo Interregionale
Libertas (per gli atleti dai 12 anni in su
fino ai 36), manifestazioni che hanno
fatto registrare ancora una volta ottimi
riscontri dei portacolori altopianesi.
Sabato 19 sono arrivati l’oro di Matteo
Frigo nella prova del combattimento,
cl. ragazzi cinture verdi-marroni, l’argento di Michele Rubbo, stessa classe ma cinture da bianca ad arancione e Nicolò Gemmellaro,
cl. fanciulli cinture vedi- marroni nel kata (forme) ed il bronzo
di Riccardo De Bortoli, cl. bambini nella prova tecnica del
palloncino e di Martina Gemmellaro, cl. fanciulli sempre
nella prova del palloncino.
Domenica il sodalizio diretto da Marino Rossi era presente
con 4 atleti, tutti saliti sui gradini più alti
del podio: agli Assoluti Nicola Rossi si
è infatti meritato l’oro nei meno 84 kg
di kumite (combattimento) in una finale
tutta altopianese, visto che si è trovato
di fronte ed ha battuto il compagno di
squadra Claudio Pozza che ha dunque
meritato la medaglia d’argento; ancora
oro per Davide Bedin nei meno 65 kg
e per Lisa Crestani, stavolta nella classe Esordienti/A nei meno 47 kg.
Sempre domenica 20 giugno, ma stavolta ad Ostia Lido, si sono svolti i Campionati Italiani FIJLKAM che vedevano protagoniste anche Lara Pozza e
Francesca Ronzani; visibilmente emozionate, le due karateka altopianesi non
sono riuscite nell’intento di portar a casa
qualche medaglia ma hanno ben figurato superando entrambe 2 turni sui 6
previsti per arrivare alla finalissima.
Infine domenica 27 maggio, presso il Palazzetto dello Sport
“Playholl” di Riccione, si è svolto il Campionato Nazionale
Libertas, con cinque atleti schierati a rappresentare il karate
altopianese. Quattro le medaglie conquistate, tutte di bronzo,
decisamente un buon bottino anche se hanno lasciato l’amaro
in bocca per aver mancato i gradini più alti del podio; le medaglie sono arrivate da Lisa Crestani (cl. Esordienti/A nei meno
50 kg), Lara Pozza (cl. Esordienti/B nei meno 62 kg), Davide
Bedin (cl. Seniores nei meno 65 kg) e Nicola Rossi (inserito
erroneamente in una categoria di peso non sua, i 76 kg).
Adesso l’A S.D. Fuji-Yama va in vacanza; l’appuntamento è a
settembre per una nuova, intensa stagione. Cesare Pivotto
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Sabato 9 giugno 2012
Spesso ci si può stupire del fatto
che una donna di più di sessant’anni impari ancora le lingue
straniere. L’unico scopo è quello di rimanere in contatto con le
persone o di mantenere le relazioni esistenti. Ho imparato l’italiano per incontrarla, Mario, anche attraverso i suoi racconti; il
russo per leggere Gorki; ma per
ora per esserle vicina in una riflessione sull’amicizia tra i popoli. Amo assaporare i passi dei
suoi libri come quello in cui Lei
racconta come in quel giorno di
l’Altopiano
Empatia con Mario Rigoni Stern
guerra e di fame, qualcuno la accolse nella sua casa di nemico
armato, ma le offrì come ad un
amico un piatto di minestra 1;
oppure ancora nel lager di
Masurie 2 lo stretto legame tra
Lei e i prigionieri russi ed italiani
alla vigilia di Natale quando Lei
canticchiava
“Amabile
Katuscia”; mi viene altresì alla
mente quando Anatolij
Simonciev, un personaggio di un
Suo racconto, Le offrì una cartolina di Natale con una montagna da lui disegnata e con la scritta approssimativa di “ buon natale” nel suo incerto italiano. E
ancora il Magico kolobok sulle
orme di Michail Michailovitch
che Lei ha a lungo seguito.
Risalgo di nuovo la Val d’Assa
che riesco a conoscere sempre
Ricordo di Claudio Pertile
Non nascondiamo la commozione nel ricordare un caro
amico troppo presto scomparso. Per Claudio provavamo una profonda stima ed un
vero affetto, che l’impegno
e gli interessi condivisi per lo
sport, avevano via via rafforzato. Apprezzavamo in lui la
schiettezza, la cordialità, la
generosità, il senso pratico
ma soprattutto la grande disponibilità sempre dimostrata nelle molteplici occasioni.
Amava fare le cose bene, con
entusiasmo. Assessore allo
sport del Comune di Gallio,
delegato alla Pro Loco, abbiamo avuto il modo di frequentarci con assiduità in
occasione delle manifestazioni sportive quali le gare di
salto al Packstall e durante
l’organizzazione dei mondiali Juniores. Quella valle era
parte integrante della sua
vita, non poteva non andarci,
magari solo per guardare.
Azioni concrete e lavoro at-
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meglio grazie alle Sue indicazioni e percorro la strada che porta
all’Osteria Termine.
Vengo a salutarLa dove ora riposa come se la morte non si
fosse fatta sentire tra di noi;
come la prima volta con i giovani alunni della mia scuola media.
Vengo a visitarLa ai piedi della
croce di suo nonno dove, immagino, riposi dalle fatiche della vita.
Vengo ad abbracciarLa al termine della grande Rogazione,
momento in cui si ringrazia per
essere arrivati fino alla conclusione del percorso. Un momento di memoria collettiva che segna un periodo di rinascita.
Tra qualche giorno verrò a
ritrovarLa; l’ultima volta che ci
siamo salutati è stato proprio nel
mese di giugno di quattro anno
fa. Ora è diventato più di un rito.
Un comportamento che mi impegna a mantenere sempre vivo
il dialogo in lingua italiana con la
rilettura dei Suoi brani, con l’incontro dei Suoi concittadini
dell’Altopiano e poi di tutti gli altri
che incontro in treno e sulle strade d’Italia. Un comportamento
che mi induce a trasmettere un
messaggio profondo, il Suo: considerare l’altro un suo amico, o
un futuro amico e non avere paura di lui “.
Lungo il percorso, passo da
Roana a Camporovere, da
Camporovere ad Asiago e da
Asiago m’incammino sui sentieri
che sono, nei suoi scritti, sempre
più erti, molto erti ma non inaccessibili: un modo di vivere insieme. Viene di nuovo il ricordo
dell’ isba russa…”In quell’isba
si era creata tra me e i soldati
russi, e le donne e i bambini
un’armonia che non era un armistizio. Era qualcosa di più del
rispetto che gli animali della foresta hanno l’uno per l’altro…
Se questo è successo una volta
potrà ritornare; potrà accadere
a innumerevoli altri uomini e diventare una buona abitudine, un
modo di vivere”. Mettiamoci subito di impegno!
Élisabeth Groelly
Nessuno muore sulla terra finchè
vive nel cuore di chi resta
traverso doti organizzative e
logica di intervento, in questo sempre costante e mai
stanco. “Bisogna fare e fare
bene” diceva spesso anche
attraverso sacrifici continui e
costanti. La nostra collaborazione è sempre stata istintiva e gratificante. Episodi
potremmo citarne molti, ma
sarebbe inopportuno perchè
rischieremmo di dimenticarci i più significativi, quelli che
attraverso il tempo ci faran-
no ricordare la persona
“Claudio Fatutto” instancabile e appassionato del proprio
lavoro, dell’aiutare gli altri,
sempre pronto, con un grande spirito di servizio volto a
promuovere valori positivi, a
cui profondamente credeva.
Ora è felice e anche noi dobbiamo esserlo, ma ci mancherà tantissimo.
Gli amici che ti hanno voluto bene
ENIO ROSSI
di anni 84
Ti salutano i figli Laura
con Gilberto, Desio con
Marilena, Donatella, i
nipoti, i pronipoti e
parenti tutti.
ASIAGO
31 Maggio 2012
PASQUALINA
STRAZZABOSCO
di anni 72
Lascia nel dolore i fratelli
Mario e Rosetta,
il cognato, i nipoti
e parenti tutti.
Gallio, 31 Maggio 2012
MARIO RIGONI
(SCOI)
di anni 86
ASIAGO,
29 Maggio 2012
“Grazie papà per il tuo esempio”
È strano entrare dalla porta di casa e non sentire più
la tua voce e la tua domanda di rito: ciao come xela
andà uncò? El lavoro? Tuto
ben? Nonostante la tua lunga malattia dovevamo essere preparati a questo triste evento, ma...non si è
mai pronti di fronte alla
morte.
Caro papà, sei sempre stato di poche parole con noi
ma le cose indispensabili
non ci sono mai mancate:
un piatto di pasta e un paio
di sci a casa nostra c’erano sempre, per noi e anche
per gli altri ragazzi della
contrada. Durante l’inverno casa nostra sembrava
un albergo perché non negavi a nessuno la tua ospitalità. E quante volte ti abbiamo sentito dire che praticare sport prepara un ragazzo a essere uomo. Ci hai
trasmesso le tue passioni
quali il lavoro, lo sport e la
montagna ma soprattutto
quella di vivere e di diver-
tirsi e ci hai insegnato che
senza sacrificio e fatica non
si ottiene nulla. Quante volte poi ci hai ripetuto che per
fare le cose bene o farle
male ci vuole lo stesso tempo quindi meglio farle
bene...
Tu e la mamma ci avete insegnato cos’è il vero amore, il senso della famiglia e
il sacrificio per tenerla unita, che l’amore viene dal
cuore e dai segni di affetto
non dalle cose che si possono comprare. Anche se
la vita non è stata facile per
te sei sempre andato avanti sempre a modo tuo... anche quando è morto Antonio il tuo silenzio esprimeva il vuoto che di lì a poco
avrebbe avvolto le nostre
vite, preannunciava la tristezza nel proseguire senza una persona tanto amata e la tua rabbia nel vivere
un’esperienza così innaturale come sopravvivere al
proprio figlio. Ma sei andato avanti anche senza quel
pezzo di cuore che lasciasti in mezzo alla neve in una
sera di marzo, con una corazza ancora più dura perché non volevi spezzarti
sotto le avversità della vita.
Dovevi andare avanti per
chi restava, ti sei rialzato e
hai proseguito il tuo cammino.
Nemmeno durante la lunga
malattia ti sei abbattuto e
hai sempre lottato e, anche
quando le cose sembravano volgere al peggio, avevi
sempre una parola di conforto per tutti ed eri tu a
sostenerci quando sarebbe
dovuto essere il contrario.
Caro papà ci hai dato veramente un esempio di forza, coraggio e generosità
non facile da dimenticare.
Ci mancherà quella marcia
in più che ci davi quando,
con la tua schiettezza, ci
dicevi le cose ed esprimevi
le tue idee. Sappiamo però
che il rivederci è solo questione di tempo e questo ci
consola.
I tuoi figli
TERESA
MUNARI
Ved. DAL POZZO
Lascia nel dolore i nipoti,
i pronipoti e quanti le
vollero bene
CASTELLETTO
di ROTZO,
4 Giugno 2012
ELISA MARIA
RIGONI
Ved. DALL’OGLIO
di anni 69
Lascia nel dolore i figli
Daniela, Paolo,
Andrea con Serena e
Alessandro con Emanuela,
le adorate nipotine Giorgia,
Giulia e Maria e parenti tutti.
ASIAGO, 1 Giugno 2012.
MARIA
DALLE AVE
HERLE
(Maria Mora)
di anni 84
Lasciano nel dolore le figlie
Lella con Carlo, Patty con
Giorgio, gli adorati nipoti
Daniel, Stefano con Paola,
Giulia e Marco, i fratelli, le
sorelle, i cognati, le cognate, i nipoti e parenti tutti.
ASIAGO,
31 Maggio 2012.
STOICO
dr. ANTONIO
di anni 63
Lascia nel dolore la moglie
Donatella, la sorella
Giovanna, i fratelli Raffaele
e Nicandro. Rita, le
cognate, i cognati, i suoceri,
i nipoti e parenti tutti
Treschè Conca
7 Giugno 2012
Antonio Pozza
(Tony Lataro)
nell’anniversario della morte
Lusiana - 7 giugno 2011
Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure
tramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite)
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Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
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Hockey Inline
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 9 a venerdì 22 giugno
Il 9 giugno è il 161º giorno del calendario gregoriano. Mancano 205 giorni alla fine dell’anno
Sabato 9 S. Efrem
Domenica 10 S. Faustina
Lunedì 11 S. Barnaba
Martedì 12 S. Onofrio
Mercoledì 13 S. Antonio da Padova
Giovedì 14 S. Eliseo
Venerdì 15 Sacro Cuore di Gesù
Sabato 16 S. Aureliano
Domenica 17 S. Ranieri
Lunedì 18 S. Gregorio
Martedì 19 S. Romualdo
Mercoledì 20 S. Ettore
Giovedì 21 S. Luigi Gonzaga (dipinto)
Venerdì 22 S. Paolino da Nola
Proverbio del mese: “Chi cammina solo può partire oggi, ma
chi viaggia in compagnia deve attendere finché l’altro non sia
pronto” (Henri David Thoreau)
In giugno il Sole attraversa il segno del Toro e il 21 entra nei
Gemelli. Proprio il 21 giugno il Sole transita sopra il Tropico del
Cancro segnando il solstizio d’estate, giorno più lungo dell’anno
con la durata di 15 ore e 15 minuti. Fino al solstizio guadagneremo ancora 14 minuti di luce, mentre a fine mese le giornate
inizieranno lentamente a diminuire, perdendo già 3 minuti a fine mese. Venere: la bella
Venere continuerà a rimanere dietro al Sole
fino a settembre, quindi invisibile dalla Terra; fra l’8 e il 9 giugno la bella Afrodite sarà
eclissata dal Sole (fenomeno non osservabile)
e si troverà alla massima distanza da noi, a
260 milioni di km. Uscita dalle corna del Toro,
il 18 giugno entrerà nel segno dei Gemelli.
Giugno, denominato anche Mese del Sole, è
il sesto mese dell’anno secondo il calendario
gregoriano, ed è il primo mese dell’estate
nell’emisfero boreale e il primo dell’inverno
nell’emisfero australe; consta di 30 giorni e
si colloca nella prima metà di un anno civile.
Il nome deriva dalla dea Giunone, moglie di
Giove. La traduzione inglese del nome, June,
viene usata come nome proprio femminile.
Usavano dire i nostri avi: “Giugno la falce in
pugno”,è un proverbio popolare a sfondo laico, dato che si occupa delle abitudini indotte dalle esigenze dell’agricoltura, considerando che giugno è il mese delle messi.
Il proverbio ricorda che questo può essere il mese della mietitura, che però potrebbe avvenire anche all’inizio di luglio, a seconda del clima e della latitudine. Il grano poi andava anche
battuto, quindi il lavoro per il contadino si concludeva nell’aia.
Un santo per volta. La chiesa il 9 giugno festeggia S.
Efrem Siro. Sappiamo pochissimo sulla sua vita. Nasce a Nisibi,
nella Mesopotamia probabilmente nel 306. Essendo suo padre
sacerdote pagano, Efrem è cacciato di casa. Trova nel vescovo
Giacomo non solo un padre nella fede, ma anche il promotore
dei suoi studi. A 18 anni Efrem riceve il battesimo e vive del
proprio lavoro, a Edessa, come inserviente in un bagno pubblico. Efrem, divenuto diacono, nel 365 si stabilisce definitivamente
a Edessa, dove dirige una scuola teologica. Vi muore il 9 giugno
373. La tradizione lo ricorda come uomo austero. Egli è l’interprete genuino della dottrina cristiana antica.
C’è poi San Luigi Gonzaga, che si festeggia giovedì 21 giugno. Ma la sagra per la frazione roanese di Treschè Conca è
fissata per il fine settimana successivo, cioè il 23 - 24 giugno
2012. Come di consueto la festa impegnerà l’intero weekend, a
Dalle ore 8.45 di sabato 9
alle ore 8.45 di sabato 16 giugno
CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo
Bosio – Via Roma, 33/a
ENEGO: Farmacia della dr.ssa Giovanna
Gabrieli – Piazza del Popolo, 16
Dalle ore 8.45 di sabato 16
alle ore 8.45 di sabato 23 giugno
ASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sas del
dr. Vittorino Ballici Molini
partire dalla mattinata di sabato per poi concludersi domenica
sera con la lotteria e le premiazioni del Torneo di Calcetto. La
sagra, organizzata dai volontari della Pro Loco di Treschè Conca, attira sempre i residenti, ma anche molte persone provenienti da tutti i Comuni dell’Altopiano e da vari Paesi della Pianura Vicentina. Sono in programma giochi ed intrattenimenti
per bambini, la lotteria con tanti bei premi, varie manifestazioni
rivolte alle famiglie e un torneo di calcetto con premi in denaro
che vede affrontarsi ogni anno formazioni di buon livello. La
sagra prevede per la sua intera durata la presenza di un ricco
stand gastronomico con degustazioni di prodotti tipici locali.
Succedeva 400 anni fa. Il 16 giugno 1612 nasceva un grande condottiero. Probabilmente il più grande dopo Solimano il
Magnifico. Murad IV, figlio di Ahmed I e di Kosem Mahpeyker,
salì al potere che aveva undici anni. Durante la minore età il
Governo dell’Impero fu retto però dalla madre che, secondo la
consuetudine, fin da piccolo lo aveva affidato alle nutrici nella
Gabbia. Questa (in turco Kafes) consisteva in una costruzione
di due piani chiusa dietro un alto muro nel cuore del Gran
Serraglio, di fronte agli appartamenti della prima sultana. Aveva
cortili e giardini ma non esistevano finestre. Quelle poche, al
piano superiore, guardavano solo verso il mare. Per due secoli
gli eredi al trono vennero “murati” qui, a volte addirittura dall’età di due anni, fino a quando erano chiamati alla guida del
Paese. Ma potevano passare anche trenta o quarant’anni e quando uscivano erano completamente usciti di senno a meno
che, nel frattempo, non si fossero tolti la
vita con un laccio di seta. Unici compagni
dei sordomuti e le odalische destinate a condividere la sorte del loro padrone. Murad
fu non solo un abile amministratore dello
Stato ma soprattutto un formidabile
condottiero sempre in prima fila sui campi
di battaglia. Invase la Mesopotania, soffocò con il sangue le ribellioni nel sud-est
anatolico (20 mila le esecuzioni sommarie), fece rafforzare i confini settentrionali
da eventuali invasioni polacche, riconquistò
Baghdad. Morì di cirrosi nel 1640. Prima
di spirare comandò di eliminare il fratello
Ibrahim I, suo successore, solo perché voleva passare alla storia come l’ultimo grande sultano della stirpe di Osman I. L’ordine però non venne
eseguito perché ci si mise di mezzo la sultana madre Kosem la
quale poi gli fece recapitare un messaggio nel quale si confermava che Ibrahim era stato strangolato. Pare che in quella circostanza Murad sogghignasse in modo orribile e spettrale, quindi chiudesse gli occhi. Aveva 28 anni.
Che tempo avremo nei prossimi giorni? Tra martedì 12 e
sabato16 giugno (attendibilità media 50%). Fase stabile e
soleggiata dal clima estivo che continuerà anche per i giorni
successivi alla metà di giugno, ancora qualche rovescio o temporale al Nord dove transiteranno perturbazioni di origine atlantica. Dovrebbe quindi arrivare il caldo con oltre 30 °C sulle
pianure, specie del Centrosud, tra le isole maggiori, poi sulla Val
Padana centro-orientale. Non si escludono picchi di oltre 35 °C
nelle ore centrali del giorno. Per quanto riguarda le precipitazioni: asciutto pressoché ovunque sulla nostra penisola, salvo rovesci o temporali tra Alpi e Prealpi e su Nord Appennino. Fenomeni che a tratti potrebbero sconfinare fin sulle medie e alte
pianure del Nord e del Centro tirrenico. Nella settimana compresa tra il 17 e 23 giugno ancora locali rovesci o brevi temporali tra Alpi e Prealpi, occasionalmente sulle alte pianure del
Nord.
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Domenica 10 giugno
GALLIO: ERG – Via Camona
ARIETE
Se vi sentite un po’ stanchi e demotivati non
temete: qualcosa di insolito e di divertente è
in arrivo. Concedete qualche attenzione al
fisico, magari con uno sport o anche solo
con una passeggiata in un luogo sano. E’ quasi d’obbligo se
volete superare agevolmente un momento di indecisione o di
perplessità dovuta ai troppi stimoli che il destino vi presenta.
TORO
Sapete divertire amici e parenti con il vostro spirito critico e le
vostre pensate geniali. Il che vi mette al centro dell’attenzione
generale, dandovi la sensazione, sbagliata, di essere
insostituibili. Nell’amore non prendete sul serio una proposta
azzardata, anche se vi attira. La prudenza è la vostra carta vincente, se non volete correre rischi.
GEMELLI
Tenete conto della presenza di Plutone nel vostro segno, che si
fa sentire soprattutto nelle questioni sentimentali ed economiche. L’importante è cercare di individuare gli ostacoli prima di
affrontarli, assumendo l’atteggiamento che ritenete giusto, anche se non è quello che gli altri si aspettano da voi. Un’occasione preziosa per fare chiarezza non va sprecata.
CANCRO
Volendo cambiare qualcosa, potreste osservare con occhio critico quello che vi soddisfa e cominciare a fare progetti. Ma la
fretta è una cattiva consigliera, quindi prima di passare ai fatti
esaminate ogni dettaglio della situazione. Se si tratta dell’amore, siate permissivi e generosi con un partner che potrebbe
avere qualche problema.
LEONE
Organizzatevi per sfruttare al meglio tutti gli aspetti positivi di
un momento di difficoltà dovuto all’opposizione di Giove e di
Venere, i quali mettono alla prova i sentimenti, ma possono
favorire l’evoluzione positiva di un rapporto in crisi. Nelle questioni di lavoro e di immagine è opportuno muoversi con prudenza, senza eccedere nelle confidenze.
VERGINE
Se siete un po’ provati dall’impegno recente, è il momento giusto per recuperare. Saturno consiglia di analizzare senza pregiudizi ogni situazione, anche quelle sentimentali, se non vi
sentite compresi fino in fondo. Non date ascolto ai consigli
interessati di chi vorrebbe farvi fare quello che non vi aggrada
e prendete una posizione decisa.
BILANCIA
La vostra capacità di distinguere nei dettagli ogni situazione
per quanto complessa, vi vale l’ammirazione di amici e
parenti,che apprezzano la vostra intelligenza. Non usatela però
per ferire chi non ha le vostre qualità. In amore, se ciò che avete
non vi basta, guardatevi attorno con maggiore disponibilità
alle novità: chissà che non si in arrivo un piacevole imprevisto.
SCORPIONE
Date più spazio al partner e ai suoi problemi per avere la possibilità di valutare con precisione il tono del rapporto e migliorarlo, se davvero ci tenete. In caso contrario, questo è il momento
più adatto per fare chiarezza, anzitutto con voi stessi, esaminando in profondità i vostri bisogni, e poi quelli del partner.
SAGITTARIO
La cura del corpo e la soddisfazione dei sogni più intimi che per
forza di cose siete costretti a trascurare nella vita di ogni giorno, vi aiutano ora a recuperare energia e buonumore. Allentate
l’impegno quotidiano e dedicatevi senza rimorsi a quello che vi
piace. Nell’amore sono possibili momenti di intensa gioia, ma
anche qualche incomprensione: non drammatizzate.
CAPRICORNO
Concedetevi una pausa da dedicare a quello che ultimamente
avete trascurato, evitando però inutili discussioni. Non dimenticate i vostri progetti più impegnativi, ma sappiate che è giunto il momento del recupero fisico, con lo sport, il contatto con
la natura e con gli amici a quattro zampe, che sanno dare tanto
in cambio di pochissimo.
ACQUARIO
Dedicatevi pure alle vostre passioni più profonde: la musica,
l’arte e la bellezza della natura, che potreste godervi nella compagnia più adatta, cioè con chi condivide i vostri gusti. Con il
favore di Giove e di Venere vi sono ottime prospettive di successo, specie se sapete agire con il consueto tatto e offrire una
conferma a chi si attende da voi un gesto significativo.
PESCI
Siete perfettamente in grado di rendervi bene accetti in famiglia
e tra gli amici, ma avete la forte tentazione di fare di testa vostra,
come se foste soli al mondo. Per fortuna Urano nel segno non
vi permette di agire contro il destino, che vi offre un imprevisto
da non trascurare. Se c’è l’amore in prima linea nei vostri interessi, prendete pure una iniziativa spericolata.
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modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto.
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Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
A Treschè Conca una panchina lunga 26
metri ricavata da un unico tronco di larice
Basta per far accomodare i passeggeri di un intero pullman la lunga panchina ricavata da un unico tronco di larice che si può ammirare a Treschè Conca, in via Fondi,
nell’area verde dove viene allestito il palatenda per le manifestazioni estive. L’idea dei componenti della Pro Loco
era quella di superare in lunghezza
una panchina simile che si trova a
Folgaria (lunga
poco più di 23 metri) e l’opportunità
è venuta quando si
sono tagliati gli alberi attorno all’ex
Colonia Rossi. Grazie
al lavoro dei boscaioli
Claudio Panozzo e
Luca Stella (zio e nipote) dalla scorsa
estate il paese può
27
Antonietta Martello e Giuseppe Zanella
hanno festeggiato 65 anni di matrimonio.
Gli sono vicini con gioia i figli e tutti
i numerosi nipoti, che augurano altri memorabili
momenti di felicità. Vi vogliamo bene!
vantare questa panchina da record, la cui lunghezza, senza
aggiunta alcuna, arriva a ben 26 metri! Dietro alla panchina
si può anche ammirare un’altra opera ricavata dal legno: la
sommità di un tronco rovesciato, con i suoi rami, dove lo
scultore di Piovene Rocchette Adriano Gasparini ha scolpito
una bellissima Madonna con bambino.
S.B.
La cicogna a Stoccareddo
Lepri, rari caprioli e
qualche gallo forcello
ricordiamo di averli visti da ragazzi, negli
anni ’50 e ’60, nel nostro altopiano in un
ambiente coltivato a
patate, avena, orzo e
frumento dai nostri
genitori e nonni, anche
nei luoghi più scomodi. L’ambiente montano e i boschi erano
completamente diversi
da adesso. Ora i pascoli più alti sono invasi
dal mugo, più in basso
sono invasi da sterpaglie o
dalla rosa canina se non
dai boschi, al più
incontrollati, che “stringono d’assedio” i nostri paesi e contrade.
Un lato positivo c’è comunque ossia l’ambiente
montano attuale facilita la
permanenza di specie animali
una
volta
inimmaginabili quali: il
cervo, i camosci, i mufloni
ed anche l’orso; anche se
di quest’ultimo, personalmente, non ho traccia se
non le foto di Giul fatte in
Alto Adige.
Comunque sia nei giorni
scorsi, incredibilmente, è
arrivata a Stoccareddo
una cicogna che sembra
aver trovato “casa” fra la
chiesa e le abitazioni cir-
costanti. Naturalmente
in paese non si parla
d’altro anche perché,
gustando un caffè al
Bar Col del Rosso si
può ammirare la cicogna che fa toilette sul
tetto della chiesa.
Adesso possiamo spiegare ai bambini che la
cicogna esiste davvero
ed è arrivata proprio il
giorno, il 1° giugno,
della nascita dei
gemellini di Alessia ed
Eder Baù: Achille ed
Amedeo.
Quest’anno
2012, anno bisestile, per
molti versi non troppo fortunato per la nostra Italia,
da noi altopianesi sarà ricordato per l’arrivo di “un
ospite” mai visto da queste parti a memoria d’uomo; così ci ha confermato il
più vecchio del paese el Toni
Titon.
Amerigo Baù
Andrea con mamma e papà fanno tanti auguri a Tommaso e Riccardo che il prossimo
11 giugno compiono 2 anni. Si aggiungono la “banda del presepe”, gli estimatori
della birra artigianale “Gloder”, “quei dei bagigi” e tutti i “boce” del gruppo mamme
Ad Alessandro Rossi tanti auguri per i suoi 18 anni dai famigliari e da tutti gli amici
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Sabato 9 giugno 2012
l’Altopiano
girardi
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Fly UP