Gestire i talenti – dal duro debutto nel business spietato
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Gestire i talenti – dal duro debutto nel business spietato
LA RIVISTA ONLINE PER CLIENTI AZIENDALI Obiettivi Gestire i talenti – dal duro debutto nel business spietato... In che modo le capacità e le competenze possono palesarsi e consolidarsi al meglio? E qual è il posto perfetto all’interno dell’azienda? O ggigiorno non basta più inviare le giovani leve a seminari di management senza una parola, e nemmeno invitarli di tanto in tanto per un caffè nell’ufficio del direttore – ancora peggio, accompagnando il tutto con una serie di buoni consigli paternalistici. ricorrere esterni? Un’efficiente strategia HR che spieghi ai giovani ciò che davvero conta risulta fondamentale per preservare la competitività dell’azienda. Sviluppare talenti non significa solo fornire ai collaboratori una valida formazione e consentire loro di raccogliere esperienze pratiche: la piena manifestazione di tutte le capacità e competenze presuppone un radicale cambio di mentalità. Nello specifico, occorre porsi i cinque interrogativi seguenti: Di quali tenze abbiamo compebisogno? - Di quali disponiamo già? - Quali di esse siamo in grado di sviluppare in autonomia? - Per quali di esse dobbiamo a collaboratori - E ancora: in che modo possiamo organizzare al meglio le nostre competenze? Talent management: un radicale cambio di mentalità Tale svolta risulta possibile grazie a una strategia di Business Coaching mirata, in altre parole: apprendimento orientato alla pratica attraverso azioni guidate. In tal modo, i talenti possono osservare in prima persona le attività professionali a livello dirigenziale ed emularle. Questa tecnica di sviluppo del personale si rivela particolarmente efficace poiché basata esclusivamente sulla pratica: contrariamente ai classici corsi di leadership e di management, il Business Coaching si concentra sugli obiettivi individuali. Parallelamente, tuttavia, si ottimizza anche l’efficienza di una PMI, poiché i progressi ottenuti sul piano personale e aziendale contribuiscono a fidelizzare ancora di più il talento alla rispettiva impresa. Preziose opportunità per la generazione Y Ecco perché i superiori dovrebbero affidare quanto prima la gestione di progetti o una rappresentanza decisionale a chiunque desiderino promuovere. Così facendo, 02 /2015 essi avrebbero la possibilità di osservare come un talento si comporta in determinate situazioni, il suo grado di autonomia e lo svolgimento di incarichi orientati all’obiettivo. Simili opportunità sono particolarmente preziose per la generazione Y: i talenti di oggi, infatti, desiderano raggiungere gli obiettivi prefissati con le proprie forze. Le strutture rigide, in cui nulla può mai cambiare, risultano ai loro occhi superate e inaccettabili. E meglio ancora, se i talenti osservano un regolamento di successione che prescriva che le posizioni dirigenziali strategiche debbano essere occupate dall’interno e non dall’esterno. Opportunità di carriera significa prospettiva – un concetto molto caro ai giovani. ... al rapido balzo in un ruolo dirigenziale Dell’efficiente gestione dei talenti possono beneficiare a lungo termine anche le stesse imprese. Noti esperti riportano le proprie esperienze. Una situazione già vissuta da tantissime PMI: un talento promettente viene scoperto, promosso, indirizzato e formato in funzione di un futuro ruolo dirigenziale – dopodiché all’improvviso abbandona l’azienda: - frustrato dall’avanzamento 02 /2015 troppo lento della carriera, ricerchiamo persone e non bagagli pieni zeppi di quali- disilluso, poiché consapevole fiche. Nella nostra azienda, i che la sua scalata ai vertici talenti crescono di pari passo non è stata sostenuta a livello con le loro mansioni». professionale o comunque con «I talenti vogliono lavorare scarsa convinzione, insieme ad altri talenti», spiega - attratto da un’altra azienda il Dr. med. Conrad E. Müller, che offre un talent management CEO dell’Ospedale pediatrico più efficace, opportunità universitario di Basilea Città formative più diversificate o e Campagna. E ai dirigenti semplicemente una gerarchia delle PMI dispensa i seguenti più trasparente e quindi più consigli: «Aiutate le giovani gradevole. leve a impegnarsi per i compiti fondamentali, sollevandoli «Talent management significa dalle mansioni amministrative mobilitare, specializzare superflue: non sono venuti da e conservare i potenziali», voi per questo»! spiega la Prof. Dr. Heike Bruch, docente di capacità di condu- In più, un’altra tecnica utile zione e Direttrice dell’Istituto è quella di creare un sano per la conduzione e la gestione clima competitivo tra i giovani, del personale dell’Università di mettendo a loro disposiSan Gallo. Eppure, sfortunata- zione uno specifico referente mente, spesso solo le prime all’interno dell’azienda e due fasi hanno successo. La facendoli familiarizzare quanto terza, ossia la trasformazione prima con le reti locali: «Così del talento in professionista, si facendo, avrete raggiunto il basa soprattutto sulla motiva- vostro obiettivo di dirigenti, zione personale ed è proprio su divenendo in prima persona questo fronte che il supporto è sostenitori delle giovani carente. leve della vostra impresa»! I talenti vogliono lavorare insieme ad altri talenti Il talent management spetta ai capi «Per conservare i talenti a lungo termine, stima e fidelizzazione sono di primaria importanza», afferma l’esperto Dr. Gery Colombo, CEO dell’azienda di tecnologie mediche zurighese Hocoma. Ciò comporta anche lo scambio e l’interazione tra tutti i livelli gerarchici: «Noi Trasformare giovani talenti in professionisti non è quindi una passeggiata per i dirigenti seri delle PMI. Il successo tanto atteso spesso arriva proprio grazie al beneficio che il talent management apporta anche ai vertici. La professoressa Heike Bruch lo riassume con una massima: «Lo sviluppo del potenziale è un compito dirigenziale di primo piano, che non solo si può, ma in genere, si deve apprendere». Josef Nyary 02 /2015