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Perché stessero con Lui…

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Perché stessero con Lui…
Per questo motivo essi non dovranno mai distrarsi, dovranno invece stare
sempre attenti, vigili, prudenti, accorti, sapienti ed intelligenti in modo da
apprendere ogni cosa da un Maestro così elevato, da essere l'unico Maestro
vero sulla nostra terra.
Perché stessero con Lui…
Ci chiediamo:
Quante volte questo deserto avrà minacciato di stancarli, come gli israeliti un tempo.
Quante volte le cose da fare gli saranno piaciute immensamente più di quello stare in
silenzio davanti a lui, senza niente sentire.
Quante volte, dopo aver sperimentato la barca vuota e il cuore devastato, saranno
tornati a fissare lo sguardo in Lui trovando nuovo senso e nuove forze. Un ripartire
continuo.
Ora siamo invitate alla riflessione personale e, quindi, a condividere, per
arricchirci reciprocamente…
In preghiera…
dalla nostra vocazione
per ogni vocazione
Febbraio 2012
Preghiera (fatta insieme)
Signore Dio nostro,
come bambini appena nati
noi ci abbandoniamo a te
e null’altro desideriamo
che di essere portati.
Verso di te i nostri occhi,
verso di te il nostro cuore,
verso di te le nostre braccia.
Tutto il nostro essere è raccolto in te.
Nutriti di amore,
in te respiriamo,
in te già riposiamo
di quel beato riposo
che concedi soltanto
a chi dimora nel tuo seno:
tenerezza infinita.
Amen.
(Anna Maria Cànopi)
Padre nostro
Preghiamo: Offrendoci il tuo Cuore, hai manifestato il desiderio che le anime
vengano a riposarsi e a ritemprare le loro forze in tua compagnia. Con quanto fervore
aspetti che veniamo a te !
Non ci chiedi di parlarti molto, ma soprattutto di accoglierti e di stare con te.
Fa' che desideriamo profondamente questa presenza silenziosa, e che cerchiamo di
approfittare di questi momenti di cuore a cuore con te per entrare sempre più nella
tua intimità e penetrarci più profondamente della tua carità.
Forma il nostro cuore alla contemplazione, dandoci il gusto di ritornare
continuamente alla tua presenza adorabile; fa' che il tempo della nostra preghiera sia
un tempo di donazione silenziosa e totale. Lungi dall'abbreviare questi momenti che
reclami da noi, fa' che ogni giorno mettiamo maggiore impegno a utilizzarli al
massimo. Anche nell'aridità, il nostro fervore non venga meno; perseverando a
rimanere presso di te, ti offriamo ancora un sacrificio più perfetto, quello della nostra
impotenza ad amarti come vorremmo!
Signore Gesù, attira nel tuo riposo divino le nostre anime ancora troppo agitate dalle
preoccupazioni di questo mondo! (J. Galot)
INTRODUZIONE
“Mi colpisce sempre più di tutto il modo in cui san Marco, nel terzo capitolo
del suo Vangelo, descrive la costituzione della comunità degli Apostoli: “Il
Signore fece i Dodici”. Egli crea qualcosa, Egli fa qualcosa, si tratta di un
atto creativo. Ed Egli li fece, “perché stessero con Lui e per mandarli”:
questa è una duplice volontà che, sotto certi aspetti, sembra
contraddittoria. “Perché stessero con Lui”: devono stare con Lui, per
arrivare a conoscerlo, per ascoltarlo, per lasciarsi plasmare da Lui;
… devono stare sempre con Lui… rimanendo sempre presso di Lui – essere
sempre di più con Lui, conoscerlo sempre di più, sempre di più non
separarsi da Lui – e portare nel cuore il desiderio di Lui”.
Papa Benedetto XVI - Incontro con i seminaristi di Freiburg im Breisgau,
sabato, 24 settembre 2011
Disponiamoci a stare con il Signore per diventare un altro Gesù e favorire
così la sequela di molti giovani per i quali preghiamo.
Mi metto alla presenza di Dio:
• facendo un segno di croce
• per lo spazio di un minuto mi pongo sotto lo sguardo del Padre
• per alcuni istanti mi guardo come lui mi guarda
• chiedo a Lui, nel nome di Gesù, di donarmi il suo Spirito d’Amore.
ALLE NOSTRE FONTI
Canto: Riempici di te, Padre creatore,
riempici di te, Figlio salvatore,
riempici di te, Spirito d’amore
riempici di te.… (o altro canto allo Spirito)
IN ASCOLTO DELLA PAROLA
Dal vangelo secondo Marco
3,13-19
Gesù salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da
lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per
mandarli a predicare con il potere di scacciare i demoni. Costituì dunque i
Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di
Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di
Boanèrghes, cioè "figli del tuono"; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo,
Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda
Iscariota, il quale poi lo tradì.
Gesù sul monte insegna che la prima cosa importante è stare con Lui.
I dodici ascoltano e cercano di assimilare quanto egli dice in un clima di
intimità e di amicizia. Lo realizzano come comunità, appena costituita e
costruita dal maestro e alla quale hanno generosamente aderito.
Gesù chiama all’amicizia con lui, prima che a lavorare per lui.
Risonanza biblica
Rit. Rimani in me, riconoscerò la tua fedeltà.
Ascolta, figlio, e accetta il mio pensiero,
Sir 6,23
e non rifiutare il mio consiglio.
Ascolta volentieri ogni discorso su Dio
e le massime sagge non ti sfuggano.
Sir 6,24 Rit.
Figlio mio, fa’ attenzione alla mia sapienza
e porgi l’orecchio alla mia intelligenza,
perché tu possa conservare le mie riflessioni
e le tue labbra custodiscano la scienza. Prov 5,1 Rit.
Ascolta, Giacobbe mio servo, Israele che ho eletto. Is 44,1
Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole
e custodirai in te i miei precetti
troverai la conoscenza di Dio. Prov 2,2 Rit.
In verità in verità io vi dico:
chi ascolta la mia parola
e crede a colui che mi ha mandato,
ha la vita eterna. Gv5,24
Rit.
Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio.
Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Gv 6,45 Rit.
Breve pausa
Dagli scritti di Elisabetta Vendramini
Orando ebbi una chiarissima luce che così mi ammaestrò: Chi segue Gesù
non lasciando tutto, tutto, dà a vedere che non crede esservi in Gesù la
ricchezza, bene o piacere che si ritiene in seguirlo. Fu sì penetrante e
diffusiva in scuola e feconda in fede tal luce che assolutamente seguir
voglio Gesù solo, nuda di volontà, di beni e desideri. D994
Qualora Dio solo sarà il centro dei tuoi affetti, la pace dell’anima tua sarà
piena e l’Amato sarà sempre in tuo aiuto e difesa in ogni tuo cimento,
tentazione. E359
Grande Iddio, io ti veggo il mio bene in mille modi. Io ti conosco, mio
centro unico. Io ti veggo, io viepiù ti scopro… Onnipotenza sapientissima,
amorosissima, rinnovellatemi perché esser voglio vostra eternamente,
perché operante chiedo essere per la vostra gloria nel tempo. Altro non
voglio, Dio mio, che amarvi servirvi… D542
Questa mattina a letto sì viva era al mio spirito la presenza di Dio Padre
che oso dire era da lui introdotta per sua delizia. Così parlo, pel modo che
mi teneva presso lui. Vedeva lui autore dell'esser mio, ed il più tenero
affetto mel faceva che glielo mostrassi vero suo dono. E qui, piena di
celesti beni, gli ripeteva che non si poteva non amare in modi sì marcati un
sì buon Padre. Lui sentiva mio centro ed in questo un paradiso provava. Sì
viva era ancora la mia filiale confidenza che gli parlava come un
appassionato figlio parla del suo amore al caro suo genitore con una
soddisfazione reciproca, e la piena di beni che godeva li vedo amorosi getti
segreti nel mio seno da tal Padre. Mi fu sì marcata tal presenza e tal
familiarità che ripeto: Tu sei il solo Paradiso dell'anima, o mio Dio. D1469
Per riflettere… (da leggere con pause che aiutino l’interiorizzazione)
I Dodici sono stati costruiti perché stessero con Lui. Loro domani dovranno
vivere tutta la missione di Gesù.
Per questo essi dovranno conoscere ogni cosa del loro Maestro e Signore:
parole, opere, interventi, modalità, relazioni, insegnamento, risposte, dialoghi,
atteggiamenti.
È come se loro si dovessero impregnare di Gesù Signore, in modo da essere
"immagine" perfetta di Lui nel mondo.
La frequentazione con Gesù dona loro lo spessore giusto, quando domani
dovranno essere loro a svolgere la sua missione sullo stesso suo modello ed
esempio.
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