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Abbattuta baracca Ci vivevano in sette

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Abbattuta baracca Ci vivevano in sette
PROVINCIA
L’ECO DI BERGAMO
Abbattuta baracca
Ci vivevano in sette
25
IIIII IN BREVE
Spaccio di coca, arresto
a Ponte San Pietro
➔ I carabinieri della stazione di Almenno San Salvatore hanno arrestato un tunisino di 28 anni, B. A.
A. I., clandestino e senza fissa dimora, con l’accusa di detenzione di
droga finalizzata allo spaccio. L’immigrato è stato sorpreso, attorno alle 23 di venerdì a Ponte San Pietro,
in possesso di tre dosi di cocaina e
di 260 euro che, secondo i militari, sarebbero i proventi dell’attività
di spaccio. È stato portato nel carcere di via Gleno a Bergamo.
Albano, l’area ex Agip diventata rifugio di fortuna
Nella struttura fatiscente un gruppo di romeni
ALBANO SANT’ALESSANDRO Una
baracca fatiscente, non molto distante dal centro di Albano Sant’Alessandro. Un rifugio di fortuna tra
sterpi e immondizia realizzato artigianalmente in un terreno di proprietà dell’Eni, in via Tonale, che
ospitava abusivamente sette romeni: una famiglia e tre amici.
Si tratta di un’area in cui qualche tempo fa si trovava il distributore di carburante Agip: più di cinquanta metri quadrati dove, da alcuni mesi, si era stabilita la piccola comunità. Ieri la struttura è stata abbattuta su iniziativa della polizia intercomunale dei Colli.
«Nelle ultime settimane sono state numerose le segnalazioni da
parte di cittadini che notavano uno
strano via vai di persone nella baracca – ha spiegato il comandante
del Consorzio Enzo Fiocchi –. Siamo intervenuti diverse volte. La
struttura era tutta in legno e le sette persone che ci abitavano abusivamente vivevano in condizioni
igieniche precarie».
E ieri è scattato l’intervento di
ripristino: sono servite diverse ore
per abbattere la struttura e bonificare tutta la zona. I lavori sono stati svolti dall’Eni, proprietaria dell’area, che ha dovuto spendere circa 40 mila euro.
I sette romeni invece sono stati
accompagnati al comando della
polizia dei Colli. Dagli accertamenti, coordinati dal comandante Fiocchi, sono risultati tutti di
origine romena ed è stato appurato che erano in Italia da diversi anni. Tra i sette non ci sono minorenni.
Dai controlli è risultato che i tre
amici che avevano trovato alloggio nella baracca erano gli stessi
che la scorsa estate si appostavano al semaforo tra via Tonale e via
Santuario in paese per chiedere
soldi agli automobilisti di passaggio. I tre romeni distribuivano volantini per una fantomatica raccolta di fondi a favore di un bambino
malato di leucemia. Ci avevano
provato diverse volte (anche a Torre de’ Roveri), ma in entrambi i casi gli agenti del Consorzio dei Colli li avevano fermati e denunciati.
DOMENICA 24 FEBBRAIO 2008
Evade dai domiciliari
Ivoriano finisce in cella
➔ Un cittadino della Costa d’Avorio –
K. I., di 28 anni – è stato arrestato
venerdì sera dai carabinieri della
stazione di Alzano Lombardo con
l’accusa di essersi allontanato dalla propria abitazione, dove doveva
invece scontare una condanna ai
domiciliari per reati legati allo spaccio di droga. L’ivoriano, rintracciato mentre rincasava, è stato accompagnato nel carcere di Bergamo.
Rifiuti abbandonati nell’area dell’ex Agip
Il giaciglio nella baracca abitata dai romeni
Ponte Nossa L’edificio, degli anni Trenta, dichiarato inagibile. Sfollati quattro residenti
Crepe pericolose, evacuata una casa
La casa evacuata in via
De Angeli (foto Fronzi)
Villongo, preso con l’hashish
dopo il dibattito sulle devianze
VILLONGO Predicava forse bene, ma
razzolava, pare, decisamente male: è
proprio il caso di dirlo, e a dimostrarlo, prove alla mano, questa volta ci
hanno pensato direttamente i carabinieri di Sarnico. Che il loro «colpevole» di turno sono andati a cercarlo
proprio nel luogo meno probabile e
pensabile: venerdì pomeriggio fuori
dalla biblioteca comunale di Villongo dove, per Progetto Giovani, si era
svolto un convegno mirato contro le
«devianze giovanili». Talmente mirato, vien da pensare, che l’Arma ha
fatto un centro pieno: uno dei giovanissimi partecipanti all’incontro è
finito in manette per detenzione ai fini di spaccio di droga. Segno forse di
una «devianza», la droga cosiddetta
«leggera», che ormai è considerata
normalità da tanti giovani?
IIE CISER ANOM
GETTA DROGA IN UN’AUTO
MAROCCHINO IN MANETTE
Alla vista dei carabinieri di Zingonia, in
via Monaco a Ciserano, avrebbe gettato
un involucro di hashish nell’auto dell’acquirente, per poi vederselo subito rilanciare ai piedi: manovre che non sono sfuggite ai militari, tanto che alla fine in manette, accusato di detenzione di droga, è
finito M. G., marocchino di 26 anni. I carabinieri, ai suoi piedi, hanno trovato 38
grammi di hashish, e un grammo in tasca.
«Stavo comprando della droga, quella a
terra non era mia» si è difeso l’uomo ieri in direttissima. L’arresto è stato convalidato senza misure, il marocchino ha patteggiato un anno con pena sospesa.
➔ Quattro interrogazioni presentate
dalla minoranza «Insieme per cambiare Curno» saranno al centro del
Consiglio comunale convocato per
martedì 26 alle 19. Tra queste una
dedicata alla Giornata della memoria e un’altra centrata sul nuovo edificio della scuola primaria. Inoltre
l’assemblea discuterà dell’Imposta
comunale sugli immobili (Ici) e delle detrazioni per il 2008.
PONTE NOSSA Un edificio è stato dichia- ufficio tecnico – illustra il sindaco Capelli
rato inagibile, e quattro persone che vi abi- – è emerso che circa 25 anni fa il Comune
tano stabilmente sono state evacuate per si- si era occupato di quella casa, disponendo
curezza. È accaduto ieri a Ponte Nossa. L’e- che venisse sistemato per problemi di stadificio in questione, di quattro piani, ri- bilità».
Problemi che oggi sono prepotentemensalente agli anni Trenta, si trova in via Erte riaffiorati e che hanno imponesto De Angeli 2/A. Conta una
sto lo sgombero immediato per
decina di unità abitative, ma i
motivi di sicurezza e la dichiaresidenti sono solo quattro, perIl caseggiato,
razione di inagibilità dello staché il resto è costituito da apin via Ernesto
bile. «Nei prossimi giorni – ag- ➔ Sono stati eletti i componenti del
partamenti di villeggiatura. SoDe Angeli, è
giunge il sindaco Capelli – sano stati proprio i residenti, iecoordinamento di Circolo del Parranno effettuate delle perizie
ri, a chiamare i vigili del fuoco,
tito democratico di Solza-Medolacostituito in
che dovranno stabilire la natudopo aver notato paurose crepe
go. Sono: Francesco Amato, Assunmaggioranza da
ra e l’entità degli interventi da
nell’edificio.
ta Bolognini e Lorenzo Boschini di
realizzare, affinché la struttura
In via Ernesto De Angeli soMedolago; Miriam Ficco, Valentina
appartamenti
possa tornare ad essere agibile».
no intervenuti i vigili del fuoFilopanti e Alessandro Pozzi di Soldi villeggianti
Nel frattempo per i quattro reco di Bergamo e del distaccaza. Di diritto entrano a far parte del
sidenti sfollati d’urgenza è stamento di Clusone, che dopo le
coordinamento di Circolo anche gli
ta predisposta la sistemazione
verifiche del caso hanno dichiaamministratori comunali che hanrato inagibile il caseggiato, per via delle cre- in un albergo della zona. Al momento non
no ritirato il 27 gennaio l’attestato
pe. Il Comune ha poi emesso un’ordinan- è chiaro quanto potrà durare la loro è perdi fondatore del Partito democratiza di sgombero dei residenti, per motivi di manenza fuori casa. Quel che sembra ineco: il sindaco di Solza Maria Carsicurezza. Sul posto è intervenuto anche il vitabile, è un intervento strutturale di mesla Rocca e gli assessori Stefano Masa in sicurezza dell’edificio. Va precisato
sindaco di Ponte Nossa, Angelo Capelli.
gni e Pierangelo Manzoni. I compo«Si tratta di un edificio degli anni Tren- che la casa si trova isolata, al di là del fiunenti del Circolo Pd di Solza-Medota – ha spiegato il primo cittadino – che già me Serio, distante dalle altre abitazioni di
lago hanno poi eletto come proprio
in passato ha avuto simili problemi. Dai Ponte Nossa.
portavoce Pierangelo Manzoni.
controlli effettuati negli archivi del nostro
V. A.
Nominati i referenti del Pd
a Solza e Medolago
Monica Armeli
Droga fuori da un convegno
sulle devianze a Villongo
Ici e interrogazioni
in Consiglio a Curno
FOLLA SOSPETTA AL PARCHEGGIO
Fatto sta che Z. C., marocchino ventenne residente a Castelli Calepio, incensurato e ben integrato in paese fin
da bambino, dopo aver partecipato
all’incontro è stato arrestato: nel parcheggio i carabinieri lo hanno visto
attorniato di giovani, un po’ troppi
per credere ad un semplice scambio
di pareri sulla «devianza giovanile»,
e sufficienti a giustificare un controllo. A terra, vicino al ventenne, hanno
trovato dell’hashish, e un’altra decina di dosi le aveva ancora addosso:
quanto basta per far scattare le manette. «Quella droga era solo per me, e
accanto a me non c’era nessuno», ha
spiegato Z. C. al giudice Stefano Storto. Salvo poi, un po’ a mezza voce e
un po’ fuori dal processo, ammettere
un uso dell’hashish quasi di gruppo
e saltuario con gli amici. Dimenticando però che, forse, anche l’uso di droga, e non solo lo spaccio, con la lotta alle «devianze giovanili» poco ci
azzecca. Per il ventenne la vicenda,
si spera, si è chiusa ieri: ammesso lo
sbaglio, ha patteggiato otto mesi, con
pena sospesa e ramanzina finale dei
carabinieri.
IIE MAR TINENGOM
VIOLENZA SESSUALE
A UNA DONNA
INDIANO IN CELLA
Un cittadino di nazionalità
indiana – A. K., di 46 anni –,
clandestino e nullafacente,
di fatto domiciliato a Martinengo, è stato arrestato dai
carabinieri della locale stazione con l’accusa di violenza sessuale. L’episodio che
gli è contestato risale alle 19
di venerdì. L’indiano – secondo l’accusa – avrebbe seguito una donna di 37 anni,
che vive a Martinengo, che
stava camminando lungo
una strada del paese: una
volta raggiunta, l’immigrato
avrebbe allungato le mani,
toccandola nelle parti intime.
La donna ha reagito, mettendosi a urlare, ma l’indiano
l’avrebbe strattonata e costretta a seguirlo fino dietro
una siepe di un vicino parcheggio. Qui l’indiano avrebbe cercato di violentare la
trentasettenne. Ma la donna
fortunatamente è riuscita a
ribellarsi e a sfuggire al suo
aguzzino: raggiunta la strada, ha chiesto aiuto a dei
passanti e chiamato il 112,
mentre l’indiano si è dileguato a piedi, facendo perdere le proprie tracce. Terrorizzata, la donna ha raccontato l’episodio ai carabinieri: sul posto è arrivata
una pattuglia di militari della locale stazione.
I carabinieri hanno raccolto
la descrizione dell’indiano e
lo hanno bloccato poco distante. È stato arrestato e accompagnato nel carcere di
via Gleno a Bergamo: domattina verrà probabilmente
ascoltato dal giudice delle
indagini preliminari.
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