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Il progetto della nuova Caserma dei Carabinieri Convegno: La

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Il progetto della nuova Caserma dei Carabinieri Convegno: La
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Spedizione in A.P. 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - D.C.I. UD
In questo numero
Il progetto
della nuova
Caserma
dei Carabinieri
Convegno:
La qualità
del territorio
come risorsa per
lo sviluppo
Approvato il piano
di recupero
dell’area
Ex Piva
progetto grafico: Qui Edizioni - stampa: Trevisostampa s.r.l. - Villorba (TV)
L’acqua
del Piave per
aiutare
gli agricoltori
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Il saluto del
Sindaco
ei mesi scorsi è stata annunciata la
chiusura di due storiche aziende valdobbiadenesi, l’ACME e la Si Si. Già
da molto tempo c’era sentore di chiusura, ma si è
sperato fino all’ultimo in un ripensamento da
parte delle ditte che ne avevano acquisito il controllo; invece, entro la fine dell’anno, entrambe le
imprese chiuderanno definitivamente i battenti.
La contrattazione sindacale tuttavia è avvenuta
senza scontri sociali e nel rispetto delle regole, e si
è conclusa in modo soddisfacente per tutte le
parti, grazie al ricorso agli ammortizzatori sociali
consentiti dalla legge. In particolare ho seguito
personalmente la trattativa con le parti sindacali
e la proprietà relativamente alla ditta Si Si, che
rappresentava la situazione più delicata, sia per
l’elevato numero di dipendenti (quasi 200), sia per
la giovane età degli stessi. Si è raggiunto un
accordo che garantisce, attraverso un progetto di
formazione e riqualificazione professionale finanziato da Provincia e Regione, il reinserimento dei
dipendenti in altre realtà lavorative comunque
vicine a Valdobbiadene. Per cercare di comprendere le ragioni che hanno indotto due solide imprese
a cessare l’attività, è necessario considerare l’evoluzione intervenuta nei mercati a livello mondiale in un lasso di tempo relativamente breve.
Fino agli anni ’80 sia ACME che Si Si erano indu-
N
strie in piena salute, con prospettive di espansione nel mercato internazionale. Alla fine del decennio, l’instabilità della politica internazionale ha
influenzato l’economia globale, creando negli
investitori un clima di incertezza. Mentre si registrava una recessione economica in tutti i paesi
industrializzati, è cominciata l’ascesa dei paesi
asiatici.
Per l’ACME è iniziato un periodo di alti e bassi che
l’ha indotta a siglare un accordo con la
Lombardini, alla quale ha successivamente ceduto l’intera proprietà. Di lì a poco anche quest’ultima è stata assorbita da una multinazionale. La
spietata concorrenza di paesi come la Cina,
proiettati alla conquista del mercato mondiale, ha
determinato una guerra dei prezzi non sostenibile
dalle aziende di casa nostra. Il fenomeno della
globalizzazione dei mercati ha influenzato pesantemente anche l’economia locale, inducendo gli
imprenditori a delocalizzare la produzione in Paesi
dove il costo della manodopera è minore. Mentre
la Si Si ha scelto di trasferire la produzione nei
paesi dell’Est, in Serbia in particolare, ACME ha
optato per l’India, concludendo così, nel 60° anno
dalla sua nascita, la storia di un’azienda fondata
da un gruppo di persone straordinarie che avevano avuto un’idea precorritrice dello spirito imprenditoriale moderno e ci avevano creduto, diventan-
do artefici della storia di Valdobbiadene. La chiusura delle due più importanti aziende presenti nel
nostro territorio avrà ripercussioni non solo su
tutta l’economia, ma anche sulla storia locale.
Infatti, con la chiusura di queste due aziende,
giunge al termine l’avventura di quella classe
imprenditoriale valdobbiadenese che, garantendo
elevati livelli occupazionali, ha consentito un
miglioramento economico diffuso, divenendo l’artefice dello sviluppo e della crescita della nostra
comunità.
D’altro canto le vicende occorse a queste due
grandi aziende ci forniscono l’occasione per una
riflessione più generale sulla situazione economica attuale di Valdobbiadene, che in questi ultimi
anni è stata caratterizzata dalla propensione a
puntare quasi unicamente sul prodotto
“Prosecco”. Secondo gli esperti lo sviluppo di
un’economia mono-settoriale è altamente pericolosa per i risvolti che potrebbe assumere una
eventuale crisi del settore. Ne è testimonianza la
recente vicenda del Prosecco in lattina, promossa
da una multinazionale americana. In tal caso è
stato possibile arginare il pericolo che essa rappresentava per la nostra realtà vitivinicola, grazie
ad un gioco di squadra. È possibile, però, che in
futuro si presentino nuove minacce provenienti
dai mercati internazionali, e non vi è garanzia che
continua a pagina 4 >>
QUI EDIZIONI settembre 2007, periodicità: quadrimestrale
Progetto grafico: S.E. Servizi Editoriali s.r.l.
Via Roma, 246 - 33019 TRICESIMO (UD)
Tel. 0432.797480 - Fax 0432.797298
Direttore responsabile: Silvano Bertossi - tiratura: 4.600 copie
finito di stampare: settembre 2007
Registr. Trib. di Udine n. 9/2001 del 5-03-2001
www.quiedizioni.it E-mail: [email protected]
RESPONSABILE PUBBLICITÀ: Bruno Andriolli cell. 335 6569556
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riusciremo a farvi fronte.
È da tener presente infatti che nel mercato mondiale le nostre aziende hanno delle dimensioni
molto ridotte, e sono chiamate a confrontarsi con
Paesi quali gli Stati Uniti, il Cile e l’Australia, le
cui proprietà agricole sono estese almeno quanto
l’intera provincia di Treviso.
Per scongiurare il rischio che una crisi del settore
vitivinicolo metta in ginocchio l’intera economia
del territorio, è necessaria una progettualità tesa,
da un lato, alla salvaguardia del nome “Prosecco”
e, dall’altro lato, mirata ad una differenziazione
delle proposte economiche.
Risulta perciò indispensabile promuovere altri
settori produttivi oltre a quello vitivinicolo, in particolare i settori del turismo, dell’artigianato, del
commercio, dell’ambiente e della formazione.
In tal senso sta per essere avviato nel nostro
Comune, su iniziativa dell’amministrazione comunale e per volontà di Fondazione Cassamarca, un
importante progetto termale legato al territorio.
Nel convegno svoltosi nel giugno scorso presso
Villa dei Cedri, il presidente De Poli ha infatti ufficialmente annunciato il prossimo acquisto, da
parte di Fondazione Cassamarca, di Villa dei Lauri
nonchè di un altro importante immobile nel centro
di Valdobbiadene, e la loro successiva trasformazione in strutture ricettive termali.
In questo contesto di trasformazione e diversificazione dell’economia, è fondamentale che il mondo
della scuola sia in grado di fornire quelle figure
professionali qualificate per rendere attuabile e
funzionale, in concreto, tale progettualità, legandola al territorio e alla sua gente.
Come amministratori abbiamo perciò il dovere di
sostenere tutte le iniziative che favoriscono lo sviluppo di Valdobbiadene, anche dal punto di vista
professionale.
La chiusura delle ditte ACME e Si Si rappresenta la
fine di un momento storico ed economico caratterizzato da grandi successi, sviluppo e prosperità
per tutti i Valdobbiadenesi. Ora è necessario raccogliere nuove sfide per ridare vitalità al nostro
paese e proiettarlo verso il futuro, consapevoli
delle potenzialità che esso custodisce.
Il Sindaco
Pietro Giorgio Davì
I campi bevono dal Piave
G
razie ad un accordo con il Genio
Civile, le coltivazioni agricole di
Valdobbiadene potranno – fino al
31 dicembre – essere irrigate attingendo l’acqua dal Piave presso le località Vecchia
Fornace e Settolo Alto. Gli agricoltori potranno
così far fronte ai periodi di siccità sempre più
frequenti, utilizzando i cosiddetti moduli d’acqua giornalieri, fissati in 50 mc, per irrigare le
proprie colture. L’Amministrazione comunale,
che si è fatta interprete dell’intesa con il Genio
Civile, ha predisposto un apposito regolamento per l’utilizzo dei “moduli”, che interessa
circa 130 agricoltori locali, fissando in 40 euro
la tariffa a carico dei vari utilizzatori. In questo modo l’Amministrazione comunale ha inteso dare una concreta risposta agli operatori
del settore – è già si pensa a riproporre una
analoga soluzione anche per il 2008 – e nel
contempo assicurare una adeguata tutela dell’ambiente e del territorio contro l’utilizzo selvaggio delle risorse idriche.
Spetta alla Polizia locale il compito di vigilan-
za sulle corrette modalità di attingimento e
utilizzo dell’acqua, perseguendo eventuali
abusi e illeciti.
L’esigenza del provvedimento è nata sia dalla
sempre più preoccupante scarsità di pioggia,
sia dalla necessità di ovviare ai prelievi non
autorizzati, che in passato hanno causato seri
danni alla fauna e alla flora locale.
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Inaugurazione “Malga Barbaria”
l giorno 16 giugno 2007,
alla presenza delle autorità
e di oltre duecento persone,
è stata inaugurata “Malga Barbaria”.
Nel corso degli anni i lavori di ristrutturazione dell’originario fabbricato e di
modernizzazione delle strutture interne
si sono susseguiti per garantire il progressivo adeguamento alle normative
vigenti e per assicurare la fruibilità da
parte di un crescente numero di utenti. Malga Barbaria è sinonimo di montagna per i valdobbiadenesi e per i
turisti che cercano sollievo alla calura
estiva. Il monte Barbaria è il primo
contrafforte montuoso che si presenta
davanti agli occhi di chi sale dalla
pianura ed è visibile da molto lontano.
Sulla sommità del monte si distingue
chiaramente la familiare sagoma della
Malga.
La vicinanza alle città e la facilità di
accesso ha reso questa località montana una meta ambita e molto frequentata da turisti di ogni tipo, spesso alla ricerca di prodotti tipici e
genuini.
L’opportunità di sfruttare questa favorevole serie di coincidenze non è sfuggita all’Amministrazione guidata dal
Sindaco Giorgio Davì che, a metà del
percorso del suo secondo mandato
elettorale, è riuscita a portare a termine l’ultimo stralcio relativo ai lavori di adeguamento alle norme igienico-sanitarie dei locali
destinati alla lavorazione del latte e alla conservazione dei prodotti caseari. Sono stati creati
anche nuovi spazi dedicati alla ristorazione e
commercializzazione dei prodotti della malga.
L’Amministrazione Comunale ha visto nella Malga
I
Barbaria il mezzo più idoneo per rilanciare il turismo montano. L’ospite qui può trovare la tradizione, che è idea di qualcosa che si trasporta nel
tempo, ma diventa attualità e futuro quando propone la riscoperta della genuinità e della garanzia di qualità e di origine dei prodotti, come la più
recente legislazione prescrive.
Il prodotto caseario parla e racconta come eravamo e cosa stiamo diventando. Il cibo quindi
diventa identità e si rivela come il linguaggio più
essenziale ed immediato della conoscenza del
territorio.
Da maggio a settembre, durante la stagione monticatoria, chiunque si avvicini a Malga Barbaria
può sentire i campanacci del bestiame libero al
pascolo sui prati circostanti. In appositi locali o
all’esterno della malga sarà possibile degustare
ed acquistare direttamente dal produttore il tipico formaggio di malga. La contemporanea presenza della più moderna tecnologia al servizio
della produzione casearia e delle usanze e tradizioni storiche che accompagnano da sempre questo fondamentale settore, rappresenta un punto
di forza nell’economia del nostro paese e una
garanzia fondamentale della genuinità, qualità e
origine dei prodotti a tutto vantaggio e tutela del
consumatore.
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La qualità del territorio
ualità del territorio come risorsa per lo sviluppo” è il tema della due giorni di dibattito promosso dall’Amministrazione Comunale di Valdobbiadene nell’ambito dei programmi sulla biosostenibilità delle
scelte amministrative e in particolare della gestione del territorio stesso. Intenso il programma dei lavori – il 6 e il 13 ottobre – che spazierà dall’approfondimento legislativo e tecnico
in ambito edilizio, fino allo studio delle esperienze maturate in
altre realtà nazionali e internazionali.
Il Convegno si colloca nell’ambito di una corretta promozione
del territorio avviata dall’Amministrazione comunale per la
valorizzazione dei siti locali e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
“Q
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I progetti sull’area Ex Piva
ridosso
del
centro
di
Valdobbiadene sorge il complesso industriale storico noto
come “Ex Piva”, oggetto di una iniziativa
di riqualificazione, consistente in un
attento piano di recupero che rivitalizzerà
un’area di circa 17.000 metri quadrati
situata a ridosso del centro.
Il progetto riserva una particolare attenzione alla viabilità. Nell’ambito dell’intervento è prevista infatti la realizzazione di
una bretella stradale di collegamento tra
Via Erizzo e Via della Pace e la creazione di
una nuova pista ciclabile, ciò che dovrebbe risolvere i problemi legati all’incrocio
all’altezza del bar Piave e all’aumento del
traffico previsto a seguito dell’intervento
stesso.
Accanto alle immagini dei progetti di recupero, vi presentiamo, in queste pagine, la
storia dell’area, che si intreccia con la storia di Valdobbiadene.
A
Secondo un atto datato 6 gennaio 1646,
risulta che Antonio Dal Follo, filatore e
mercante in Venezia, fu il primo ad avviare nella comunità di Valdobbiadene una
“fabrica (...) di filatoio”.
In tal documento egli chiede che gli sia
concessa la facoltà di tagliare alcune
piante per finire il suo filatoio ed i mulini
da grano. Si tratta comunque di una serie
di corpi di fabbrica disposti parallelamente e perpendicolarmente alla “strada
comunale”, di pianta rettangolare e presumibilmente con due piani fuori terra che, a
buona ragione, potrebbero essere identificati con gli originari edifici del complesso
Piva. Il complesso era posto tra il centro
del paese e la Val di Sangone, in una loca-
lità che nel Settecento era chiamata Val
Longa, lungo l’attuale Via Erizzo il cui sito
ospiterà, due secoli dopo, l’industria serica della famiglia Piva. Tra il 1650 ed il
1674 il filatoio viene più volte venduto e gli
atti di vendita testimoniano l’instabilità
del settore in questo periodo. L’avvio del
setificio di Valdobbiadene è stato quindi
piuttosto sofferto. Nei primi decenni del
Settecento il complesso serico passa nelle
mani di Giuseppe Righini che, particolarmente dotato di spirito imprenditoriale, fa
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>> sinistra Nell’immagine
della fine degli anni venti il
coplesso Piva appare
ristrutturato
>> sotto La Filanda Piva in
un’immagine del 1890 ca.
ripresa dall’attuale via
Erizzo
>> in alto a destra
Disegno del 4 maggio 1711 “disegno del palazzo et edificio
da seda con altre fabbriche
contigue et giardino davanti
già dell’eredità Collalto in Pieve
di Valdobbiadene
aggiungere al filatoio principale una quarta ruota idraulica che ne aumenta, in modo
considerevole, la produttività. Nel 1782
una nuova famiglia si inserisce nel processo produttivo valdobbiadenese: gli Alessio
di San Martino di Lupari. Nel dicembre
dello stesso anno Andrea Alessio chiede di
poter trasformare il mulino da grano in
“edificio da filatoio”.
Il 7 marzo 1847 Francesco Leone vende il
setificio ad Angelo Girardi che decide di
condividerne la proprietà con Antonio
Miotto costituendo una apposita società.
Ma l’accordo non dura molto e le parti decidono di cedere l’intera proprietà a Pietro
Piva che già da un ventennio si era inserito nel settore serico locale.
Fino a quando il 14 novembre 1827 Pietro
Piva non acquista il filatoio di
Valdobbiadene intestato agli Alessio, di
questa famiglia, originaria di San Martino
di Lupari, si hanno ben poche notizie, come
oscure appaiono anche le ragioni che la
portano a trasferirsi in questa zona. Da
questo momento in poi il nome Piva sarà
costantemente e lungamente legato alla
storia di Valdobbiadene ed in particolare
alla sua industria manifatturiera.
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BILANCIO
Le novità dell’ici e dell’irpef
D
a quest’anno le scadenze per il
versamento dell’ICI sono fissate
(come per le altre imposte) al
giorno 16 dei mesi interessati ai versamenti. Dopo quella del 16 giugno (scadenza spostata automaticamente al 18 perché il 16
era sabato) la prossima scadenza per la
seconda rata ICI è il 16 dicembre (scadenza
spostata automaticamente al 17 perché il
16 è domenica). Sono confermate le modalità di versamento mediante bollettino di
conto corrente postale, ovvero mediante
modello F24.
Con la legge finanziaria 2007 è stata soppressa la comunicazione di variazione ICI e
quindi le modifiche rilevanti ai fini della
determinazione dell’imposta dovranno essere comunicate mediante dichiarazione su
apposito modello ministeriale da trasmettere nei termini previsti per la dichiarazione
dei redditi.
Si ricorda che il termine per l’iscrizione al
Catasto urbano degli immobili ex-rurali è
scaduto il 30 giugno scorso. Le posizioni non
sanate verranno prese in carico dall’Agenzia
del territorio, che provvederà d’ufficio.
L’addizionale comunale IRPEF dal 2007 è
passata dallo 0,2 allo 0,4 per cento (limite
massimo applicabile lo 0,8) a seguito dell’approvazione del regolamento da parte del
Consiglio comunale. Detto incremento si è
reso necessario per garantire il pareggio di
bilancio.
Rendiconto 2006
e norme statali in materia di
finanza pubblica impongono dei
sacrifici non solo ai bilanci
delle famiglie, ma anche a tutti gli enti
pubblici. Il nostro Comune, nonostante
rientri tra gli Enti cosiddetti virtuosi, non
sfugge alla responsabilità di concorrere al
risanamento dei conti pubblici. Questo ha
comportato lo slittamento di alcuni degli
obiettivi programmatici pluriennali previsti. Ciononostante il 2006 si chiude con un
risultato positivo sia dal punto di vista
economico che da quello politico, con
molte iniziative portate a termine e una
serie di progetti avviati. Il lungo elenco
delle attività spazia dalla palestra di
Bigolino alla Malga Barbaria, dalla sede
della Protezione civile a quella della
Banda, dall’arredo urbano di San Giovanni
al complesso ex Piva, dalla nuova caserma
dei carabinieri alla valorizzazione del
Settolo Basso.Senza trascurare gli interventi sociali, i progetti per anziani e ragazzi, le nuove tecnologie come la fibra ottica,
la sicurezza stradale e la lotta – per quan-
L
to di competenza – alle situazioni di disagio lamentate dai cittadini. Nell’elenco
non mancano le collaborazioni con i sodalizi locali per eventi e manifestazioni di
piazza, folklore e divertimento, con
migliaia di persone coinvolte.
ENTRATE 2006
Dal punto di vista finanziario, le risultanze
del 2006 sono spiegate nei grafici che
seguono. In particolare si segnalano i rilevanti risultati raggiunti in termini di spesa
di investimento, oltre il 36% del totale
delle spese.
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BILANCIO
SPESE TOTALI 2006
SPESA IN CONTO CAPITALE ANNO 2006
SPESA CORRENTE 2006
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SICUREZZA
La patente di pedone modello
i è concluso
con la cerimonia di consegna della patente di
“pedone modello” il progetto di educazione stradale che ha visto coinvolti
i bambini delle scuole
materne durante l'anno
scolastico 2006/2007. I
piccoli hanno giocato con
segnali stradali e codici
del traffico per apprendere i primi elementi della
circolazione pedonale. Un
modo per avvicinarli alla
vita quotidiana dei grandi e anche per insegnare loro come evitare i pericoli della strada grazie a un comportamento adeguato e
S
responsabile, anche nelle età più giovani.
Per tutti i bambini - e per i grandi – la giornata in Villa dei Cedri per la consegna del
diploma di pedone modello è stata l’occasione per ricordare quanto appreso, tra il
giocoso e il serio.
Progetto sicurezza 2007
P
rosegue con successo il “progetto sicurezza 2007” che si basa
sulla convenzione fra i Comuni di
Valdobbiadene, Vidor e Segusino per promuovere iniziative e progetti volti ad attuare un sistema integrato di sicurezza urbana
e territoriale, privilegiando le azioni di prevenzione.
Il progetto – finanziato in parte dalla
Regione Veneto – prevede in particolare
interventi mirati a prevenire e reprimere i
casi di guida in stato di ebbrezza alcolica
e/o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, al fine di ridurre, oltre agli incidenti stradali, anche il senso di insicurezza nei cittadini, causato dall’incremento degli episodi
della cosiddetta “microcriminalità”,
quali vandalismi e reati ai danni di
persone o cose. In questo ambito si
inserisce il servizio serale e notturno
di pattugliamento e controllo del territorio.
Oltre ai casi di disturbo e schiamazzi,
la Poliza locale è impegnata nel controllo del traffico con particolare riferimento alle situazioni che posso rappresentare un pericolo. In questo
ambito sono stati autorizzati dalla
Prefettura i controlli con l’etilometro
per individuare i casi di guida in stato di
ebbrezza.
Il progetto sicurezza prevede anche l’instal-
lazione di un nuovo sistema di videosorveglianza, che controllerà le strade dei principali accessi al territorio.
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LAVORI
La riqualificazione di San Vito e San Venanzio
arò l’impresa Rivvek di Resana (TV)
a provvedere ai lavori di rifacimento del muro del cimitero di San Vito,
nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’area e di sistemazione del parcheggio. La
Riveek si è aggiudicata l’appalto per un importo di circa 93 mila euro e il cantiere è già pron-
S
to per essere aperto. Un più articolato intervento che prevede un nuovo ingresso, un percorso
pedonale in porfido, che fungerà anche da
separatore delle due aree esterne destinate al
parcheggio auto, una con 225 posti (a ovest),
l’altra con 105 (a est), riguarderà invece il piazzale del cimitero del capoluogo.
Prosegue nel frattempo anche l’iter per l’asfaltatura di piazzale San Venanzio destinato a parcheggio con 67 posti auto e 12 piazzole attrezzate per la sosta dei camper. L’area potrà ospitare anche il Luna park, durante l’annuale fiera
di San Gregorio.
Nuove varianti parziali al piano regolatore
Amministrazione ha inviato alla
Regione Veneto tutte le varianti
adottate chiudendo quindi tutti
gli iter amministrativi di propria competenza
entro i termini previsti dalla legge regionale
11/2004. Attualmente sono in attesa di
approvazione da parte della Regione Veneto le
seguenti varianti:
> variante urbanistica relativa alla zona
residenziale c1/3.4 di bigolino;
L’
> variante urbanistica relativa alla realizzazione nuovo tratto sp28 e ricalibrazione
zone produttive contermini;
> variante urbanistica relativa all’area
del parco del “settolo basso”;
> variante urbanistica relativa alla scheda normativa nuova area produttiva agroindustriale;
> variante urbanistica relativa all’individuazione di nuove zone residenziali.
Purtroppo tutte queste varianti urbanistiche
attendono ancora l’approvazione della
Regione.
Infatti, anche a causa delle modifiche normative conseguenti all’adozione della legge
regionale n. 11/2004, anche gli altri Comuni
veneti hanno adottato un numero elevato di
varianti ai piani regolatori, perciò si sono
allungati i tempi di approvazione delle stesse
da parte della Regione.
SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE
Servizi Socio Assistenziali Sanitari e Riabilitativi
Sede Legale e amministrativa
Via Parmesan, 2/C - VALDOBBIADENE - Tel. 0423.975686 - Fax 0423.971730 - e-mail: [email protected]
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Forum degli spumanti 2007
D
al 7 al 10 settembre si è tenuto
il “Forum spumanti d’Italia”.
L’edizione di quest’anno è stata
caratterizzata dalla realizzazione in Villa
dei Cedri degli eventi a carattere tecnico,
destinati agli operatori del settore vitivi-
nicolo. La fiera ha ospitato espositori provenienti da quasi tutte le Regioni italiane.
In piazza Marconi si sono svolte le iniziative a corollario della manifestazione
quali la mostra mercato dei prodotti tipici, la rassegna bandistica, la sfilata di
moda e alcuni spettacoli musicali.
Nell’ambito della manifestazione è stato inoltre riproposto al pubblico la mostra realizzata
dai bambini della scuola primaria sul libro, da
loro costruito, “Lino
seminatore d’acqua”
(vedi pag. 25).
Calici di stelle e di...vini
L’
Associazione Nazionale Città
del Vino e il Movimento
Turismo del Vino hanno promosso il 10 agosto l’appuntamento estivo “Calici di Stelle” per valorizzare il
ricco patrimonio enogastronomico territoriale, approfittando del connubio tra stel-
le e vino. A Valdobbiadene l’evento è
stato organizzato dal Consorzio delle Pro
Loco del Valdobbiadenese in collaborazione con l’amministrazione comunale ed
ha luogo nella suggestiva cornice del
giardino e negli interni di Villa dei Cedri.
Quest’anno i festeggiamenti sono prose-
guiti nelle due serate dell’11 e del 12
agosto con “Calici di…vini”: il Consorzio
è stato incaricato infatti dal Comitato
Organizzatore della Primavera del
Prosecco Doc di organizzare
l’evento di degustazione dei
vini vincitori del “Gran
Premio Primavera Prosecco
Doc”. È stato il Gran Finale
delle 15 mostre primaverili
svoltesi dal 3 marzo al 3 giugno in tutto il territorio
dell’Alta Marca Trevigiana.
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Festa del volontariato
S
i terrà domenica 7 ottobre l’ormai tradizionale
mostra mercato delle associazioni di volontariato e cooperative sociali. Una vera presentazione
dei gruppi che operano nel territorio e lo animano con le più
disparate attività. Nella stessa manifestazione si svolgerà
la seconda giornata del cuore: sensibilizzazione e prevenzione del rischio cardiaco con esami del sangue gratuiti.
Durante la giornata sono previsti intrattenimenti ed animazioni per bambini oltre ai laboratori avviati con le scuole primarie sul tema dell'acqua in prosecuzione del libro
"lino seminatore d’acqua" prodotto ed ideato dagli insegnati con i bambini nelle scuole, nell'anno scolastico appena concluso. Inoltre sono previste esibizioni di cori locali su
repertori della tradizione musicale veneta. Lo stesso repertorio verrà "rivisitato" da bands locali di musica rock per
creare un piacevole contrasto.
Party della terza età
l party della terza età è un
appuntamento annuale molto
attesto: sono stati infatti ben
120, compresi alcuni ospiti degli Istituti di
soggiorno per anziani San Gregorio, i partecipanti dell’edizione che si è svolta que-
I
st’anno nel parco della Villa dei Cedri, dove
i nostri anziani hanno potuto gustare la grigliata preparata dagli amici della pro loco di
Bigolino.
Il pomeriggio è stato animato dall’esibizione
di un gruppo di cabaret e del minicoro
“Nuovi orizzonti” di Valdobbiadene.
Il Party è stato anche occasione di incontro
e di conoscenza per gli anziani che a giugno
ed agosto hanno poi preso parte ai soggiorni estivi a Recoaro Terme e a Rimini, organizzati dai servizi sociali comunali.
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Mensa scolastica: non solo cibo
P
ubblico più Privato
sono stati ancora una
volta una soluzione
vincente. Gli esempi e i riscontri
ormai sono molti e confermano
come, mettere insieme sinergie e
risorse, aiuti a migliorare la qualità di un servizio.
Prima del 2004 nel nostro
Comune c’era una refezione scolastica gestita direttamente
dall’Amministrazione comunale
che, nonostante le migliori intenzioni, non sempre raccoglieva i
consensi dei ragazzi e dei loro
famigliari.
È così che, a partire dall’anno
scolastico 2004/2005, è nata
un’Associazione di Genitori, formalizzata da atto notarile, che
poi ha stipulato una convenzione
con il Comune per poter scegliere
i fornitori e gestire la refezione
scolastica della scuola primaria
dei plessi del Capoluogo, di San
Pietro, di Bigolino e della scuola
secondaria di primo grado affinché agli alunni ed agli insegnanti fosse assicurato un servizio
sempre più soddisfacente. Il servizio è rimasto a carico dell’utenza per l’85% in quanto è stato
garantito un intervento dell’amministrazione comunale pari al
15% del costo del pasto, che ha
comportato un onere complessivo
per il bilancio comunale di euro
48.143,18. L’Associazione non ha
finalità di lucro, tutte le persone
che operano all’interno sono dei
volontari con l’unico scopo di far
sì che nella scuola la qualità dei
pasti sia la migliore. Il comitato
di gestione dell’Associazione
dovrebbe essere rinnovato di
anno in anno, ma il gruppo fondatore fin’ora è stato riconfermato dall’assemblea, nelle persone:
Marina Furlan, presidente,
Evelina Menin, vicepresidente,
Lara Barriviera e Antonella
Visentin, segretarie e dall’assessore all’istruzione Bernardino
Zambon, membro di diritto in
rappresentanza dell’amministrazione comunale.
Nel triennio in cui è stato attivo
questo servizio c’è stato un
incremento del 6,33% degli
alunni iscritti nelle scuole interessate ed un aumento delle adesioni alla mensa scolastica pari
al 38,18% arrivando nell’anno
scolastico 2006/2007 a somministrare più di 37.000 pasti.
Un risultato insperato e gratificante per tutte le persone che
volontariamente gestiscono, sia
dal punto di vista amministrativo che operativo, il servizio.
Ricordiamo che la gestione non
riguarda solo il rapporto cliente
fornitore, che comunque è stato
finora molto proficuo, ma anche
una rete di controlli sulla qualità
del pasto effettuato sia da genitori che dall’amministrazione
comunale.
Visti i risultati l’amministrazione
comunale ha deciso di rinnovare
l’incarico per altri tre anni scolastici.
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Promossa la gesione della Montenuoto
U
n anno fa il Comune di
Valdobbiadene ha stipulato una
convenzione biennale, per la concessione in uso delle palestre comunali in
orario extrascolastico, con la società
Montenuoto a r.l., che da anni gestisce la
piscina comunale.
Fino al primo semestre 2006 la gestione
degli impianti sportivi era esercitata, con
grandissime difficoltà, direttamente dal
Comune. La carenza di personale, l’esiguità
delle risorse finanziarie e l’inconciliabilità
degli orari di utilizzo delle palestre con quelli del personale dell’ente, richiedevano un
grandissimo dispendio di tempo ed energie.
Nonostante l’impegno e la buona volontà, lo
sforzo risultava comunque inadeguato, rendendo problematici i rapporti con le società
sportive. L’Amministrazione comunale ha
quindi deciso di affidare la totale gestione
delle tre palestre alla società Montenuoto,
della quale sono note la capacità gestionale, l’efficienza e la competenza, dimostrate
nei molti anni di gestione della piscina
comunale. Dalla stagione sportiva
2006/2007 la Montenuoto si è assunta l’onere di gestione degli impianti sportivi, riorganizzando il lavoro di custodia, controllo,
manutenzione giornaliera e pulizia della
palestra della Scuola Media “E. Reatto”, di
quella di nuova costruzione della Scuola
Elementare “Fiume Piave” di Bigolino e del
palazzetto dell’I.S.I.S.S. “G. Verdi”, quest’ultimo di proprietà della Provincia. Con un
lavoro meticoloso ed accurato, la
Montenuoto, operando in sintonia con le
direttive comunali, ha verificato in primo
luogo lo stato in cui versavano gli edifici e
ha richiesto alcuni importanti interventi
migliorativi da parte del Comune e della
Provincia. La palestra della Scuola Media “E.
Reatto ” è stata radicalmente ripulita e tinteggiata, con particolare attenzione ai locali
di servizio. Un intervento più incisivo si è
reso necessario alla palestra dell’I.S.I.S.S.
dove, su istanza del Sindaco dr. Davì, la
Provincia di Treviso ha eseguito lavori che
hanno cambiato aspetto all’impianto sportivo: tinteggiatura interna, levigatura e lucidatura del pavimento in legno, posa di
nuova segnaletica dei campi di gioco, sistemazione delle tribune con sostituzione di
tutta la gomma dei gradini e collocazione
dei sedili per il pubblico, sostituzione di un
tabellone per la pallacanestro e rifacimento
del pavimento in gomma nei due corridoi di
accesso. La consistenza e l’accuratezza del
lavoro ha soddisfatto sia la Scuola che le
società sportive. Le società sportive, dal
canto loro, si erano dimostrate diffidenti,
opponendosi soprattutto all’aumento delle
tariffe orarie. Alla fine di questo primo anno
di gestione Montenuoto, però, la soddisfazio-
ne è stata generale. Si sono dimostrate soddisfatte le società sportive, che hanno avuto
un interlocutore sempre disponibile, efficiente, pronto ad ascoltare le singole esigenze e, nel limite del possibile, a soddisfarle.
Gli insegnanti hanno potuto operare in
ambienti puliti con attrezzature a norma,
correttamente conservate e ordinatamente
riposte. Per Dirigenti scolastici e
Amministratori comunali è stato finalmente
un anno di buoni rapporti, i primi non più
arrabbiati per i danni subiti dalle “loro”
palestre, gli altri non più bersagli di proteste
delle società sportive e degli insegnanti per
la scarsa pulizia o la rottura di qualche
attrezzatura. La Montenuoto ha operato nel
migliore dei modi eseguendo ogni forma di
controllo, custodia e sorveglianza degli
impianti ed attrezzature affidatele, garantendo la pulizia e l’igiene dei locali, occupandosi delle piccole manutenzioni e sollecitando gli interventi di maggiore entità.
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Come accedere ai servizi sociali
È
un regolamento che disciplina e determina
i principi e i criteri di erogazione degli interventi e
dei servizi socio assistenziali del Comune. Al centro vi è la valorizzazione
del privato sociale nel
rispetto e principio di
sussidiarietà, nell’intendo di rimuovere le cause
di ordine economico,
sociale e psicologico che
possono generare situazioni di bisogno o fenomeni di emarginazione negli ambienti di vita, di studio e di
lavoro. In questo contesto il Comune si
impegna a garantire l’accesso ai servizi
sociali a tutti i cittadini che, in possesso
dei requisiti previsti dal Regolamento, ne
facciano richiesta. Varie sono le modalità
previste per l’erogazione di servizi e agevo-
lazioni alle famiglie e ai singoli, con limiti che vanno dal
reddito all’effettivo stato di
necessità, dal disagio legato
dall’emergenza, all’età...
Per ogni tipologia di intervento pubblico sono previste delle
regole di accesso. Le modalità attuative per l'accesso alle
prestazioni e ai servizi sociali
ed i criteri per stabilirne l'ammissibilità sono definiti dalla
valutazione dell’indicatore
della situazione economica
equivalente (ISEE, che valuta
oltre al reddito, il patrimonio dei soggetti
richiedenti), nonchè dall’istruttoria del servizio sociale comunale anche in collaborazione con gli altri servizi del territorio.
Regolamento per la disciplina degli interventi e dei servizi socio-assistenziali
Gli interventi socio-assistenziali sono tutti erogati in base alla dichiarazione ISEE :
Servizio domiciliare
Gratuità ISEE < € 5.200,00
Fornitura pasti caldi
Non è prevista gratuità
Servizio di trasporto
Soggiorni ricreativi climatici
Gratuità ISEE < € 5.200,00
Non è prevista gratuità
Assistenza economica continuativa e temporanea
Affidamento familiare di minore: contribuzione economica
famiglia d’origine
Integrazione retta per asilo nido e scuola materna
ISEE = o< € 5.200,00
Gratuità ISEE < € 5.200,00
Interventi economici straordinari
Contributi a titolo di anticipazione
Integrazione rette di ricovero in strutture protette
Supporto sociale ed educativo
ISEE = o< € 5.200,00
ISEE = o< € 5.200,00
ISEE = o< € 5.200,00 + ISEE c.o.
Gratuità ISEE < € 5.200,00, contribuzione a % ISEE
> € 5.200,00
Contribuzione al 50% ISEE
< € 5.200,00
Contribuzione a % ISEE
> € 5.200,00
Contribuzione a % ISEE
> € 5.200,00
Contribuzione a Km
Contribuzione a % ISEE
da € 5.200,00
Contribuzione al 20% ISEE
fino a € 6.500,00
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Di corsa su un panorama mozzafiato
a terza edizione della
Prealpi bike run
marathon è stato un
evento che ha unito Mel
(Belluno) e Valdobbiadene
(Treviso) in una due giorni dedicata
alla mountain bike e del podismo. Il 18 e 19
agosto, sono stati due giorni all’insegna della
fatica, ma anche del divertimento e della scoperta di panorami mozzafiato, quelli cioè offerti dall’ambiente delle Prealpi bellunesi-trevigiane. Il
sabato gli atleti sono stati impegnati su una
corsa di 60 km in mountain bike con partenza da
Mel e arrivo a Valdobbiadene, mentre la domenica da Valdobbiadene a Mel con una corsa podistica di 30 km. Accanto a queste due iniziative
L
principali, ci sono stati due eventi: il
duathlon giovanile (17 e 18 agosto) e il nordic walking (19 agosto), consistente in una camminata di 10 km con l’ausilio dei
bastoncini sul modello del passo
alternato dello sci a fondo.
La Prealpi bike run marathon ha rappresentato
un’occasione per dare continuazione a tutte
quelle iniziative di promozione del territorio che
riguardano la Sinistra Piave e, più in generale la
zona pedemontana.
Le Prealpi venete sono l’ideale per ospitare un
evento capace di attrarre, allo stesso tempo, l’atletica più esigente e il turista appassionato di
escursionismo.
Un gran fondo per il prosecco
utti pronti al prossimo appuntamento della 4^ edizione della Gran
Fondo del Prosecco Charmat
Classic programmato per domenica 30 settembre 2007. Circa 1400 saranno gli atleti
ciclisti che affronteranno i vari percorsi proposti dall’organizzazione:
> Gran Fondo: Percorso di 140 km con un
T
dislivello di 2.632 m.
> Medio fondo: percorso di 80 km con un
dislivello di 852 m.
> Mini fondo: pedalata promozionale riservata ai ragazzi dai 6 ai 12 anni per le vie di
Valdobbiadene.
> Slobike: pedalata di 25 km tra le colline
del prosecco alla ricerca del gusto e della sto-
ria locale.
La gara ciclistica internazionale Gran fondo
del Prosecco Charmat Classic, affiliata
U.D.A.C.E., ha l’obiettivo della promozione del
territorio sotto tutti i suoi aspetti: i prodotti
tipici, l’ospitalità, la cultura locale e l’ambiente naturalistico di sfondo.
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Settima festa della montagna
stata un successo la settima edizione della Festa della Montagna
che ha visto turisti e appassionati riunirsi a Pianezze il 21 e 22 luglio per una
due giorni all’insegna dei prodotti tipici e
della cultura.
Durante la manifestazione è stato possibile
degustare i formaggi di malga e venire a contatto con il lavoro montagna attraverso le
esposizioni dell’artigianato rurale e tradizionale e quelle, di attrezzature agricole, boschi-
È
ve e forestali. In particolare ha destato interesse la rievocazione della tradizione della
fienagione “La Meda” e già si pensa al prossimo anno con la conferma dell’asta del fieno
tagliato.
Anche gli animali sono diventati protagonisti
attraverso le esposizioni di bovini e cavalli,
con dimostrazioni pratiche del lavoro in montagna. Una camminata guidata lungo i sentieri di montagna ha poi condotto alla visita
delle malghe tra Pianezze e la cima del Monte
Cesen. Non sono mancati interessanti convegni tenuti da esperti e responsabili del settore che hanno offerto momenti di dibattito e
confronto per cercare nuove strategie di valorizzazione della cultura e della tradizione,
sempre nell'ottica di un turismo sostenibile.
Mostra artisti locali
I
n occasione della tradizionale
“Festa della montagna”, nei
giorni 21 e 22 luglio a Pianezze di
Valdobbiadene è stata ospitata nei locali del
nuovo residence “Stella Alpina” la mostra
“Valdobbiadene Arte 2007”, significativa
rassegna biennale che si propone di portare
allo scoperto e allo stesso tempo rendere
omaggio a 10 artisti originari di Valdobbiadene, che esprimono tutto quel patrimonio
di cultura e di tradizioni di cui la nostra zona
>> Bernardi Adriano
è depositaria.
chiesetta di Valdobbiadene
La mostra è stata allestita dal sig.
Pasqualetto Michele, artista, che ha dimo- Dal Din Fabio – acrilico per la vita contadina
strato bravura e buon gusto nell’armonizzare e olio per scene di guerra;
spazi, scenografie ed opere nei locali messi a Mazzero Amerina e Zorzato Giusi – un
disposizione dalla famiglia Spagnol, sensibile decoupage di fiori e nature morte;
all’iniziativa.
Menegazzo Liliana – olio su tela per cavalli e
Gli artisti partecipanti a tale manifestazione fiori di Pianezze;
hanno presentato alcune delle loro opere, ese- Pasqualetto Michele – olio per “pausa” di
guite con tecniche e materiali diversi:
vita odierna;
Bernardi Adriano – olio su tela e su legno per Piva Maria Raffaella – acrilico su tela per
panorami e chiesette storiche
di paesaggi di montagna;
Valdobbiadene;
Spagnol Giuseppe – olio per immagini d’auCanello Laura – acquerello e olio su tela per tunno e natura morta su legno;
paesaggi e fiori;
Sorprendente l’affluenza di visitatori, che
Capretta Gino – sculture su legno;
hanno gradito con entusiasmo questa iniziati-
>> Canello Laura - Girasoli
>> Piva Maria - tempio del donatore
va culturale inserita in un ambiente montano.
L’appuntamento prossimo sarà fra due anni,
per ritrovarsi sempre con la stessa curiosità e
per apprezzare la fresca bellezza dell’arte.
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Festa dell’infanzia a Pianezze
L’
amministrazione comunale, assessorato alle politiche sociali,
ha organizzato, con la
collaborazione della consulta del volontariato ed
il patrocinio dei comuni
di Vidor, Segusino,
Cornuda e Crocetta del
Montello, domenica 1
luglio in località Pianezze presso il tempio
internazionale del donatore, la prima edizione della festa dell’infanzia.
L’iniziativa ha avuto come obiettivo l’attuazione di una giornata rivolta ai bambini e alle loro famiglie nella quale, attraverso la forma ludica, si è promossa la
sensibilizzazione al tema del dono.
Per l’iniziativa sono state coinvolte associazioni locali che lavorano con e per l’infanzia, Lega Ambiente, Comitato Cernobyl,
Telefono Azzurro, Servizio affidi dell’ULSS
8, Scout, cooperative sociali locali.
Sono stati allestiti degli spazi espositivi
con l’obiettivo di far conoscere quanto
nelle nostre comunità vi siano persone,
enti e associazioni che dedicano il loro
tempo al benessere dei bambini e delle
loro famiglie.
La giornata è stata inserita anche nei programmi dei centri estivi dei vari comuni, in
quanto vuole essere soprattutto un
momento di festa a contatto con la natura.
Progetto “Quota 1570”
n occasione della “7° Festa
della montagna” è stato presentato il progetto “Quota
1570”, che consiste nella realizzazione di
una cartografia di un’area naturalistica di
pregio nel massiccio del Monte Cesen, ed
all’interno della stessa, la produzione di
un dettagliato e preciso impianto sportivo
per la corsa di orientamento, prodotto
secondo le norme della Federazione
Internazionale Orientamento.
Tale progetto, realizzato dal Centro sportivo del Corpo Forestale Dello Stato in collaborazione con il Comune di Valdobbiadene e
finanziato anche dalla Provincia di Treviso,
intende offrire agli atleti interessati un valido
campo di prova per gli allenamenti sia atleti-
I
ci che tecnici.
Nell’area interessata al progetto sono segnalati numerosi itinerari turistici percorribili sia
a piedi che a cavallo o in bicicletta, preferibilmente durante il periodo estivo ed autun-
nale e parzialmente per il resto dell’anno, considerando le eventuali nevicate. Inoltre, la possibilità di disporre
di un supporto cartografico digitalizzato, è un’ottima base di partenza per
studi e ricerche da parte di studiosi,
studenti ed appassionati.
Questo progetto rappresenta un importante strumento per lo sviluppo turistico delle aree coinvolte e offre l’opportunità a tutti di scoprire o riscoprire angoli nascosti, a volte dimenticati,
di un ambiente familiare, ma riservato, che si
lascia scoprire soltanto da attenti osservatori, che ne sappiano cogliere, provando un briciolo di emozione, segnali, suoni, colori e profumi.
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Settimo Palio delle Contrade
a contrada di San
Giovanni si è aggiudicato, con 97 punti,
il settimo palio delle contrade.
La graduatoria ha registrato un
pari merito per San Pietro e
Ponte con 83 punti, quindi Ron
con 81, Guia con 67, Funer con
66, La Pieve con 64, Santo
Stefano, San Vito e SaccolVillanova con 60, infine >> “La contrada di San Giovanni, vincitrice del Palio”
Bigolino con 39.
La frazione di San Giovanni, per la seconda vino, inserendo due nuove sfide: il
volta da quando è nata la manifestazione, si gioco del parassita e quello delle
è aggiudicato il podio più alto.
botti.
Il palio ha mantenuto la formula di uno Nelle due serate i concorrenti si sono
spettacolo ludico sportivo con l’obiettivo sfidati, cimentandosi in otto giodella riscoperta delle origini e la promozione chi/gare con diversi gradi di difficoldelle tradizioni locali. Anche quest'anno il tà, sempre con uno spirito altamenPalio è stato incentrato sul tema della colti- te sportivo.
vazione della vite e della produzione del
>> “La contrada di Santo Stefano”
L
Trasferito l’ecosportello
a Savno, società che gestisce il
servizio di raccolta differenziata dei rifiuti nel territorio di
Valdobbiadene, informa che il proprio sportello a disposizione degli utenti è stato trasferito da piazza Marconi a:
via Foro Boario 19 int. 4 (primo piano),
con le stesse modalità e orari di apertura
al pubblico:
lunedì
9,00 - 13,00;
martedì
14,15 - 18,15;
L
venerdì
9,00 - 13,00
Telefono 0423/971052
La Savno desidera mettere in guardia gli
utenti da falsi operatori nell’ambito dei
servizi di Igiene Ambientale.
A questo proposito Savno ritiene opportuno
avvisare i cittadini che nessun operatore
ha avuto l’incarico dall’Azienda di verificare le aree tariffabili, né tantomeno di
incassare soldi, rimborsare spese e neppure proporre sconti.
STAMPI E MINUTERIE - SPECIALIZZATI NELLA LAVORAZIONE DEL TITANIO
Via Prà Fontana, 99 - Z.I. - 31049 Valdobbiadene (TV)
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Centri estivi
“Sport: gioco e fantasia”
U
n mese di divertimento e di gioco,
quello di luglio, per i ragazzi che
hanno partecipato ai centri estivi.
Il tema prescelto come filo conduttore delle
iniziative è stato basato sullo sport. I bambini
sono stati suddivisi in quattro squadre, di
circa venti componenti ciascuna, che si sono
sfidate in giochi e tornei di vario genere. La
sede principale delle attività è stata la scuola
media “Efrem Reatto”, sita in posizione centrale rispetto ai vari impianti sportivi del capoluogo (palestra, campo sportivo, pista di atletica, piscina). Molte attività si sono svolte
anche presso “Villa dei Cedri”, con entusiasmo
da parte dei bambini e degli animatori. Non
sono mancati i laboratori, seguiti con entusiasmo e interesse, a cominciare da quello sulla
cucina (sono stati realizzati piatti freddi e
piatti caldi, cotti nel forno messo a disposizione presso la mensa delle medie), lettura animata, creatività. Si è lasciato spazio alla libera immaginazione e creatività dei bambini
che, manipolando materiali diversi, hanno
dato forma a piccoli capolavori artistici, affinando capacità e abilità manuali e creative.
In collaborazione con la Cooperativa S. Grego-
rio, è stato allestito un laboratorio di pittura su
tessuto nei giorni 11/13/20/25 luglio, per far
sperimentare ai bambini nuove tecniche di pittura, attraverso la riproduzione di disegni su tshirt con immagini legate al tema dello sport.
Sono state proposte quattro gite di una giornata ciascuna, alle quali l’affluenza è stata
medio alta. Sono state, inoltre, effettuate alcune uscite di mezza giornata nel territorio.
Apprezzata è stata la visita guidata la Parco
Archeologico Didattico del Livelet di Revine
Lago, dove i ragazzi hanno vissuto un’avventura immersi nel mondo della preistoria, assistendo ad una lezione teorica di come viveva
l’uomo in una palafitta,
sulla lavorazione della selce,
la produzione della ceramica, la tessitura e la metallurgia. Alla Cal Maor in località Monfumo, invece, i bambini sono stati guidati alla
scoperta dell’importanza del
bosco, che offre all’uomo i
suoi prodotti (legna, funghi,
erbe e piccoli frutti), un
ambiente per il rilassamento
e per l’attività fisica, produce ossigeno e “cattura” anidride carbonica, trattiene i versanti, regima le
acque e ospita comunità di animali. In collaborazione con gli organizzatori della 7° Festa
della montagna e con il Corpo Forestale dello
Stato del Comune di Valdobbiadene i bambini
hanno trascorso una giornata in località
Pianezze assistendo alla presentazione della
flora e della fauna del comprensorio del Monte
Cesen e hanno svolto attività di orienteering,
alla scoperta del patrimonio naturalistico di
Pianezze.
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Una comunità di lettori
intrappolata nella rete
A
nche quest’anno il
modello di cooperazione
intrapreso – ormai dal
2005 – da un vivace gruppo di
Biblioteche dell’Area di Montebelluna
(la BAM), si è dimostrato vincente.
Innanzitutto, sono salite a 15 le
biblioteche coinvolte, che insistono
su un bacino di oltre 140.000 persone. Si tratta - oltre che di
Montebelluna, comune capofila - dei
comuni di Altivole, Caerano di San
Marco, Cornuda, Crocetta del
Montello, Giavera del Montello,
Istrana, Paese, Pederobba, Resana,
Trevignano,
Segusino,
Valdobbiadene, Vidor e Volpago del
Montello. Poi, il fitto calendario di
“ESTATE IN BIBLIOTECA 2007” parla
da solo: sono ormai 74 le proposte
della decennale rassegna estiva
delle biblioteche del territorio. Si spazia dalle attività teatrali di vario
genere, ai moduli di promozione della
creatività, piuttosto che alle letture
ad alta voce. Il tutto pensato per un
target che va dai piccolissimi fino ai
ragazzi della scuola secondaria inferiore. Collante e perla del programma
è senz’altro l’idea del “network”, del
cooperare appunto nell’ambito di
una rete di sinergie che va ben oltre
la semplice somma di quanto avrebbe potuto realizzare ogni singola
biblioteca per sé. Forte del radicamento di ciascuna biblioteca in tessuti socio-culturali locali, la rete nel
tempo ha saputo dimostrarsi ricettiva verso le altre proposte del territorio e proporre un’offerta sempre
nuova, integrandosi senza sovrapporsi alle iniziative di centri estivi,
gruppi parrocchiali, associazioni,
ecc. Balzano agli occhi nomi importanti tra le collaborazioni: Scenari,
Gioca e Crea, Maga Camaja, Chiara
Carminati e La linea armonica,
Rossella Giaon, ma anche Paolo
Papparotto e Alberto De Bastiani, per
citarne alcuni, senza dimenticare gli
stranieri come Brane
Solce. Quest’anno va
segnalato anche il supporto per le letture di
gruppi di lettura locali,
nati da volontari che si
sono formati nelle tecniche di lettura ad alta
voce con corsi organizzati negli ultimi anni e
che stanno ad indicare
come intorno alla promozione della lettura si
possano davvero attivare importanti sinergie.
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Lino seminatore d’acqua
Scuola primaria San Venanzio, edizioni Maraga, 2007
ell’ambito dell’iniziativa “La settimana dell’ambiente”, alcune settimane fa,
è stato presentato alla cittadinanza il libro “Lino seminatore d’acqua”, frutto del progetto “Fare un libro per bambini è
un gioco da ragazzi” voluto
dalla biblioteca comunale e
dalle insegnanti e bambini
della scuola primaria San
Venanzio Fortunato di Valdobbiadene durante gli anni scolastici
2005/2006
e
2006/2007.
Protagonista della storia è
Lino, un bambino che l’acqua
seminò e rincorrendola un
posto magico trovò.
Era il Piave, con il parco del
Settolo Basso, un piccolo
paradiso, che Lino iniziò ad
N
amare, a voler proteggere e
salvaguardare. Coordinatore
ed ideatore del progetto è
stato Dino Maraga, noto autore, illustratore e cantautore di
storie e canzoni per bambini.
Proprietaria dei diritti dell’opera è la scuola primaria San
Venanzio, che ha dedicato l’opera a Lino Gai, ambientalista
nato, ideatore e difensore del
parco del Settolo Basso (area
lungo il fiume Piave in località
Bigolino), che ha incontrato
gli alunni per raccontare loro
la sua vita, con gli usi e costumi, e li ha accompagnati a
visitare il suo “paradiso”
ambientalistico.
Il libro è stato selezionato dal
gruppo di lavoro della rete di
biblioteche area Montebelluna
tra le novità editoriali 2007
per i consigli di lettura estivi,
ed inserito nella bibliografia
“Storie con le maniche corte
2” pubblicizzata e promossa
nei territori comunali della
rete.
Il libro si trova in vendita nelle
librerie di Valdobbiadene e nel
sito internet www.maraga.it
Nel mese di settembre le
immagini del libro, realizzate
con tecniche miste (sfondi in
acquarello e personaggi in
rilievo con tecnica a strappo o
ritaglio di materiali vari), sono
state ospitate in formato
copia nei pubblici esercizi del
centro di Valdobbiadene mentre gli originali nella sala al
piano primo della Galleria
d’arte da Valerio, per una
mostra che ha raccolto l’entusiasmo di molti visitatori.
Prossimi appuntamenti in biblioteca
L
a biblioteca comunale sta organizzando per il tardo autunno le
seguenti iniziative:
> Corso di dizione ed uso della voce
III modulo del Mini master in letteratura italiana. Il corso si propone di insegnare ad utilizzare al meglio la voce e la respirazione diaframmatica, oltre alle regole base della dizione italiana neutra moderna, attraverso esercitazioni
per il raggiungimento di una buona articolazione del parlare in pubblico;
> Visite guidate alle mostre:
• “Gengis Khan e il tesoro dei Mongoli” a
Treviso, Ca’ dei Carraresi (mostra che si inserisce nel quadro delle grandi mostre “La via
della seta e la civiltà cinese”)
• “Tiziano. L’ultimo atto” a Belluno, Palazzo
Crepadona, e Pieve di Cadore, Palazzo della
Magnifica Comunità di Cadore
• “Natale in biblioteca”, laboratori e letture
animate sui temi natalizi per bambini e ragazzi.
La biblioteca sta inoltre collaborando con le
scuole del Comune per la realizzazione del progetto di educazione civica e alla legalità intitolato “Uomo, comunità, stato”.
PER INFORMAZIONI rivolgersi alla biblioteca
comunale negli orari di apertura al pubblico
(lunedì, martedì, giovedì, venerdì 14.30 –
18.30; sabato 9.30 – 12.30), oppure telefonando al n. 0423 973082 o per posta elettronica, scrivendo a [email protected].
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Al via i lavori della Caserma
dei Carabinieri
P
artiranno a settembre i lavori per la realizzazione della
nuova caserma dei Carabinieri e degli alloggi di servizio di
Valdobbiadene ed entro due anni l’Arma potrà finalmente
contare su una struttura efficiente e di nuova concezione. L’Ater di
Treviso ha infatti concluso l’iter preliminare dell’appalto aggiudicando
l’esecuzione dell’opera
all’impresa Pasinato
Vittorio srl di Bassano
del Grappa. Il costo
complessivo si aggira
attorno al milione e
mezzo di euro e il termine di esecuzione dei
lavori è stato fissato in 540 giorni dalla data di consegna dei lavori.
Nella primavera del 2009, salvo intoppi, dovrebbe essere programmata
l’inaugurazione della nuova sede, completando un’opera fortemente
voluta dalla comunità locale per una sempre migliore operatività delle
forze dell’ordine.
La banda ha una nuova sede
omenica 15 luglio
2007, nelle ex
scuole elementari
di San Giovanni, la storica
Banda Cittadina di Valdobbiadene “Sergio Dal Fabbro”
ha inaugurato la sua nuova
sede.
La Banda Cittadina di
Valdobbiadene ha origini
antichissime. Una voce tramandata da una generazione
di suonatori all’altra, vuole
che nel lontano 1767 un piccolo gruppo di appassionati
musicisti volle omaggiare la nuova torre campanaria della “Chiesa di Valdobbiadene”,
sorta con gli auspici della Luminaria, le comuni offerte e l’opera del popolo”.
La tradizione continua, affermando che successivamente altri appassionati di musica rin-
D
forzarono il piccolo gruppo iniziale, contribuendo così alla formazione di una cultura
musicale che si è tramandata fino ai nostri
giorni. Oggi la Banda Cittadina può contare su
una quarantina di suonatori, in maggioranza
giovani.
Giovane e dinamico è
anche
il
maestro
Zandegiacomo
Dario,
diplomato presso il
Conservatorio di Castelfranco in clarinetto con il
massimo dei voti, in
Direzione e Strumentazione e da 13 anni direttore del corpo bandistico.
Il programma musicale
spazia dal genere classico
melodico al genere moderno, ormai esigenza per
tutti i complessi.
Accanto all’attività concertistica è attivo un
corso di preparazione musicale ad indirizzo
bandistico completamente gratuito e aperto a
tutte le età, tenuto dallo stesso maestro Dario
Zandegiacomo.
Valdobbiadene7-sett07
11-10-2007
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