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guerra e pace - Sfogliami.it
DOMENICA
28 FEBBRAIO 2016
Settimanale di Informazione
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1
ANNO XV - N° 09 - DOMENICA 28 FEBBRAIO 2016
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GUERRA
E PACE
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DOMENICA
28 FEBBRAIO 2016
DOMENICA
28 FEBBRAIO 2016
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L’EDITORIALE DI NANDO TROISE
GUERRA E PACE
Guerra al malaffare, all’illegalità, alle
cosche mafiose, alle bande criminali,
ai maneggioni ed ai ladroni. Guerra ai
commercianti abusivi, agli alloggi abusivi, ai mercatari insolventi e poi: Guerra alla succursale della scuola media “P.
Ludovico da Casoria”. Lunedì mattina,
sorpresa agli studenti: hanno trovato il
primo e secondo piano dell’edificio totalmente ricoperti della polvere dei tre
estintori in loro dotazione. Sospesa l’attività didattica finché la scuola non verrà
ripulita. Da segnalare e registrare che
questa Scuola, situata in via Castagna,
di fronte al Comando di P.M.,
non è provvista di un sistema di videosorveglianza né tantomeno di antifurto;
la vicepreside ci segnala che è stato denunciato il guasto dell’antifurto tre anni
fa e mai riparato.
Così da lunedì 22 febbraio agli studenti
della Scuola Media Statale “P.Ludovico
da Casoria” i cancelli della loro scuola
sono chiusi. Guerra ad una scuola che
fa della cultura e della didattica il suo
motivo di esistenza e la sua passione.
Una scuola dedicata ad un Santo che nel
1800 viveva di Carità e di Provvidenza.
Il bilancio dà
i “numeri”
Confusione super
Resa dei conti
nella Commissione
Straordinaria.
Dovrà stare chiusa.
Che brutta lezione per il corpo docente
che fa dell’insegnamento una ragione di
vita.
Nella città dei contributi a pioggia, delle società sportive e ricreative, dell’arte
contemporanea, delle migliaia di euro
per un calendario si lascia una scuola
senza neanche un antifurto.
Nel mentre si sviluppa una Guerra per
impossessarsi della sezione locale del
PD: il segretario Dr. Pasquale Amoroso sospeso per sei mesi mentre Giosuè
“petalo sano” di una vecchia margherita
appassita, lontano, nel nulla del suo Formez, finalmente ridacchia. E Tommaso,
il Riccò casoriano, ebbro di gioia, sfreccia con la sua pandana da pirata e la sua
bicicletta, godendosela tutta. Gli altri, i
suoi galoppini, tutti ad ubriacarsi per la
felicità, nelle cantine di Casoria. Gridando e cantando.
Pace, pace, pace. Pace ai palazzi dei nostri ricordi.
Guerra ai precari; guerra agli stagionali. Casoria è città borghese e clericale. La politica è solo dei moderati!
Mancano sia le destre che le sinistre.
Non ci sono a Casoria né Forza Nuova
né Alternativa Sociale né Casa Pound
né Rifondazione Comunista né, tanto
meno, i disubbidienti, i no global, i
movimenti studenteschi.
segue a pag. 4
DOMENICA
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SEGUE da pag. 3
E’ solo una gran marmellata di moderati
anzi, di una classe, la borghesia, che
difende i suoi privilegi spartendosi il
pubblico danaro, ed “un popolo misero
che un nome non ha” che inventa ogni
giorno un modo per sopravvivere.
Una Città Casoria, estranea a se stessa, dove la borghesia, aiutata anche dal
potere clericale, ha le redini del potere
esercitato non dai migliori ma dai più
avidi e prepotenti: una Città che, per
avere troppi problemi, non ne risolve
mai nessuno, dove il “problema vero è
sempre un altro, che altri dovrebbero
risolvere”, dove le regole valgono solo
per gli altri; e se arriva quello che impone ai motociclisti di portare il casco nessuno lo ascolta. Casoria è segnata dalla
storia della mancanza e debolezza di una
classe dirigente incapace di perseguire il
bene comune.
Adesso, è talmente facile demoralizzarsi, specie per chi odia imbroglioni,
ladroni, maneggioni, che si ha l’impressione che il perseguimento del bene comune non è più possibile né desiderato.
Pace a chi ha ridotto nello stato in cui si
trova via Santa Croce, dove passeggiavano le intelligenze dei nostri avi.
Pace a chi suona il pianoforte, a chi vende le sigarette di contrabbando, al gossip
politico, alle “storie e femmene”.
Pace ai redditi di cittadinanza e ai buoni
casa.
Pace a Ciccio Polizio e Tommaso Casillo ma anche a Gennaro Nocera, Salvatore Graziuso, Antonio Pugliese. Pace
all’Ambito n.6 e all’Ufficio di Piano.
Auguri ai grandi atleti nati in questa Città: Mauro Sarmiento, Enzo Picardi,
Luca Maresca, Rita Grande, Antonio
Picardi, Luigi Caffarelli, Giacomo
Zunico, Erminio Rullo.
Auguri ai tanti professionisti del mondo
dello spettacolo: Nino D’Angelo, Rosalia Polcaro, Antonio Fiorillo, Alan De
Luca, Francesco Cicchella.
E’ tornata la pace nel centro destra. Au-
guri alla intera coalizione ed ai suoi candidati.
Pace al Comune di Casoria ed alle sue
progressioni verticali ed orizzontali, salario accessorio, fondo 2016, scuolabus,
alla Commissione Trattante, alla “triplice sindacale”.
Che bel posto Piazza Trieste e Trento,
quella di Casoria, dove negli anni 50
c’era un magnifico municipio barocco.
Pace agli autoarticolati della Ferriera.
E siamo arrivati alla campagna elettorale
per il rinnovo del Consiglio Comunale.
Quante manovre e quante strategie; gli
stessi personaggi in cerca di autore che
avevano dimenticato che Casoria aveva
bisogno di un’amministrazione sana ed
efficiente.
Auguri alla D.ssa Silvana Riccio, una
donna che ha il senso dello Stato. Auguri
alla D.ssa Desirèe D’Ovidio, alla D.ssa
Luigia Sorrentino e al Dr. Francesco
Balestrieri, sovraordinato alla Pianificazione del Territorio ed ai Lavori Pubblici.
Alessia Diano
Settore “(in)Sicurezza e (im)Mobilità”
Il Settore “Sicurezza e Mobilità” del Comune di Casoria è spesso argomento di diversi articoli sul nostro giornale.
I motivi che ci portano a parlare di tale Settore riguardano, purtroppo, quasi sempre
problematiche e difficoltà che i suoi dipendenti devono affrontare.
Il paradosso vuole che proprio il Settore
che dovrebbe garantire l’incolumità dei
cittadini si ritrovi ad essere vittima di complicazioni che non solo ostacolano il lavoro dei suoi
dipendenti, ma che più volte hanno causato anche danni agli stessi.
Le strutture che ospitano gli uffici del III Settore
sono infatti inadeguate e i diversi fattori di rischio sono stati evidenziati dai rappresentati dei
lavoratori per la sicurezza suoi luoghi di lavoro
nel Documento Valutazione Rischi.
Dopo i diversi infortuni sulla scala d’ingresso
della struttura di via Castagna, sprovvista di strisce antiscivolo e di passamano, si è provveduto
finalmente alla messa in ordine della pericolosa gradinata, quindi gli spiacevoli episodi che
si sono verificati in passato resteranno solo un brutto ricordo.
Se le condizioni esterne dell’edificio sono state migliorate, c’è
da dire, però, che per quelle interne bisogna ancora lavorare.
La zona critica è in particolare il seminterrato dell’edificio,
luogo in cui si trova l’archivio dell’ufficio contravvenzioni,
che conserva verbali dell’ultimo decennio, e il deposito segnaletica. L’accesso al seminterrato, colpito da diversi allagamenti, alcuni anche di considerevole entità, a seguito di una denun-
cia dei rappresentanti dei lavoratori del III
Settore, presentata lo scorso 26 Ottobre ai
soggetti competenti, è stato interdetto.
Il Dirigente del Settore, Giovanni Cresci,
in una nota del 29 Ottobre, ha predisposto
l’interdizione temporanea del locale a causa delle condizioni insoddisfacenti per l’utilizzo della struttura.
Ciò che più ci sbigottisce, e allo stesso tempo ci amareggia, è che in quello stesso deposito,
le cui condizioni strutturali hanno creato danni
all’archivio dei verbali di contravvenzione e
agli attrezzi dell’Ufficio Tecnico del Traffico,
vengono custodite circa dieci moto destinate
agli agenti di polizia urbana mai utilizzati e due
bicilette elettriche, comprate per la “modica”
cifra di ottomila euro e mai messe in funzione.
Un paradosso nel paradosso.
Non solo gli uffici del Settore “Sicurezza e Mobilità” si ritrovano ad essere un luogo tutt’altro
che sicuro, ma quasi per beffa, i soldi destinati
a tale Settore sono stati investiti nell’acquisto di
materiale che è stato lasciato a marcire.
Più che mobilità dovremmo parlare di immobilità!
Il mancato utilizzo di quelle moto e di quelle bici rappresentano il fallimento della vecchia amministrazione casoriana ed
il suo lascito.
Metaforicamente parlando, in quel materiale dal potenziale inespresso possiamo rivedere la stessa Casoria, città che
avrebbe tanto da dire e da raccontare, ma che invece lentamente va morendo.
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CARMEN PALUMBO
LAVORI
IN PIAZZA
SANTA
CROCE:
IL CENTRO
STORICO
DI CASORIA
INACCESSIBILE
I lavori di riqualificazione di Piazza
Santa Croce continuano, creando non
pochi problemi tra i
residenti della zona
e in generale per
tutti noi cittadini casoriani. Sono mesi
ormai che la Piazza
è chiusa al traffico
automobilistico, ed
è passato più di un
anno da quando sono iniziati i lavori in Via Santa Croce, ancora oggi inaccessibile. Insomma intorno al centro storico si è creato ormai un recinto, che
impedisce qualsiasi tipo di transito che non sia pedonale. Da qualche settimana
infatti anche Piazza Cirillo è delimitata da transenne e strisce di recinzione, che
consentono la percorribilità della strada, in un solo senso di marcia. È possibile
infatti andare da Piazza Cirillo a Via Marco Rocco ma non viceversa. Tutto
questo naturalmente crea disagi gravissimi all’intera cittadina, che è movimentata costantemente dal traffico e dal caos totale tra gli automobilisti. I lavori di
ristrutturazione del centro storico sembrano quindi aver creato, fino a questo
momento, solo danni e nulla di positivo. A partire dai commercianti della zona,
che proprio in settimana, hanno espresso il loro disappunto per la poca attenzione con cui si stanno realizzando questi lavori. Molti di questi negozianti sono
nel centro storico da anni e con fatica sono riusciti a sopravvivere, nonostante la
crisi e adesso vedono i loro interessi minacciati, a causa della chiusura di quasi
tutte le strade che conducono al centro. Anche Via Nuova Padre Ludovico, come
già abbiamo raccontato, è chiusa al traffico a causa di un edificio in pericolo di
crollo. Insomma del centro storico casoriano resta ben poco, tutto sta crollando
sotto il progetto di riqualificazione territoriale, che appare più come distruzione
territoriale al momento. Per quanto riguarda i residenti, ormai accedere alle
proprie abitazioni è diventata un’impresa, per non parlare della sosta o del parcheggio completamente banditi a causa dei lavori. Tra le strade maggiormente
disagiate c’è quella di Via Cavour, che è diventata ormai un vicolo cieco, priva
di uscite che non abbiano intoppi e ostacoli. Chiunque si immetta su Via Cavour,
sarà poi costretto a fare il giro completo di Casoria per poter tornare indietro,
questo perché sia Via Santa Croce, che Piazza Cirillo sono inaccessibili. Dopo
un primo momento di traffico e blocco assoluto delle automobili, adesso la situazione sembra essersi ribaltata,Via Cavour è completamente deserta, perché
tutti si guardano bene dal percorrerla. Una situazione stradale dunque davvero
tragica e tutto questo semplicemente per l’inefficienza e la poca professionalità
con la quale vengono condotti questi lavori. Il tutto appare davvero senza criterio, non è possibile che dopo mesi, in alcuni casi addirittura anni, questi interventi stradali non giungano ancora a compimento. I lavori sono iniziati, ma non
si vede e non si immagina assolutamente una fine e con essi è aumentato ancora
di più lo scetticismo e la disperazione di tutti noi cittadini.
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PAOLA CONSOLETTI
ATTI IGNOBILI PRESSO L’ISTITUTO COMPRENSIVO
PADRE LUDOVICO DA CASORIA
Atti purtroppo, totalmente ignobili realizzati da adolescenti che non riescono a
comprendere la pericolosità e l’inciviltà
del loro comportamento. A tal proposito è importante sottolineare la necessità
impellente di un piano di tutela e di videosorveglianza, che manca , come anche il sistema di allarme di cui la scuola
è sprovvista da ben tre anni , nonostante
sia stata fatta richiesta al Comune di
Casoria.
La scuola è un bene comune, non dimentichiamolo, non emarginiamo questo istituto solo perchè si trova nella
zona periferica della città di Casoria,
cerchiamo di agire.
La Scuola Media Statale Padre Ludovico da Casoria sita in Via Castagna, è
una scuola che presenta una molteplice
platea di adolescenti, i quali risiedono
nelle zone limitrofe.
L’ambiente è molto vario, ed è giusto
che sia così in quanto i ragazzi di oggi
devono potersi confrontare con tutti,
senza ombra di classismo, dove però
gli atti vandalici non sono ammessi e
non devono accadere nè in ambito scolastico nè tantomeno nella vita di tutti
i giorni, anche perchè poi a pagarne le
conseguenze sono i ragazzi intenzionati
a studiare e a raggiungere i propri obiettivi.
Gli atti vandalici si sono infatti presentati nei giorni scorsi, nello stesso Istituto comprensivo e le attività didattiche
sono state sospese, evidentemente questi atti ignobili sono avvenuti durante la
notte, in quanto in mattinata all’apertura della scuola, i dirigenti hanno trovato
i primi due piani dell’istituto sommersi
dalla polvere degli estintori, di cui la
scuola è dotata per la sicurezza.
Questa bravata è stata messa, sicuramente in atto, da alcuni ragazzini , probabilmente alcuni degli scapestrati che
frequentano la stessa scuola, anche perchè sono stati svuotati, contemporaneamente, di monetine, i distributori che si
trovano all’interno dello stesso plesso.
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DOMENICA
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LA Città in…Pillole
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Il giorno 28 febbraio al Teatro Eduardo De Filippo
di Arzano: concerto di Raffaele De Bellis “Ammore
senza tiempo”. Inizio alle ore 20.30
Made in Sud è anche al TAM di Napoli (Piazza
Amedeo); tutti i giovedì, tranne il 3 marzo. Inizio
alle 20.50.
Errata Corrige….
L’articolo pubblicato domenica 21 febbraio a pag. 5
dal titolo LO SPARTIACQUE PER IL BUON GOVERNO DELLA CITTA’ DI CASORIA è di Emilio
Polizio.
La pagella del …. Pirata
Valutazioni strettamente personali su curiosità, fatti,
personaggi, storie: qualche volta ironiche, spesso
serie, sempre rispettose.
Voto 10. A Papa Francesco: per l’umiltà che ebbe
di chiedere perdono al mondo per i peccati della
Chiesa. Dai soprusi delle crociate all’ostilità verso
gli ebrei, passando per i metodi coattivi dell’inquisizione tra scomuniche e roghi. Duemila anni di errori
e di orrori. Un evento straordinario, indubbiamente
storico!
Voto 8. Alle donne. Che ci sia una forte domanda
di potere reale e di responsabilità. Le Istituzioni non
sono al passo con il protagonismo sociale femminile.
Voto 5. Allo spettacolo indecoroso che stanno proponendo da giorni i democrat. La sospensione del
Dr. Amoroso, le battute al veleno tra Casillo, Fuccio, Laezza, con la partecipazione di Carpentieri,
Tartaglione e Ciaramella: un balletto tragicomico
con continui colpi di scena tra accuse, veti, vecchi
rancori e nuove voglie.
Attività didattica alla Ludovico da Casoria succursale
Dopo la sorpresa di lunedì mattina, la dirigenza
del Circolo Comprensivo Mitilini subito si è messa
all’opera. Martedì la squadra delle pulizie del Comune, i collaboratori della scuola e la squadra di ex
LSU ha tutto pulito. Solo le sedie dell’anfiteatro…..
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FLORIANA ALAIA
Rientra in servizio
la Comandante Bellobuono
Dopo le dimissioni da
Comandante dei vigili
urbani del Comune di Salerno protocollate in data
17 novembre 2015 forse
per motivi personali, forse
perché sentitasi scavalcata
nel ricoprire il proprio ruolo, Anna Bellobuono rientrerà in servizio a Casoria
in qualità di Dirigente della Polizia Municipale del 3° settore “Sicurezza e mobilità”.
Dopo che le erano stati concessi sei mesi di aspettativa per motivi familiari a decorrere dal 17/12/15 al 16/06/16, in seguito alla notizia che il
Comandante Luigi Maiello ha manifestato la necessità di lasciare l’incarico a partire dal 01/03, la Bellobuono è stata richiamata in servizio, mostrando la propria disponibilità a cessare il proprio periodo di aspettativa.
La notizia è ufficiale, pervenuta tramite determinazione n°33 del
22/02/2016, firmata dal Dirigente del 1°settore Salvatore Pallara.
In data 24 febbraio è avvenuto un incontro tra il Commissario prefettizio Riccio, la Comandante Bellobuono e il Comandante Maiello, un
incontro per conoscersi, confrontarsi e discutere del cambio di consegna.
DOMENICA
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ANTONIO BOTTA
Monica Di Sante è una criminologa di
notevole e qualificata professionalità e
per questo ha ricoperto e continua ad ottenere incarichi di rilievo in varie parti
d’Italia. Uno fra tanti: nel Marzo 2015
è stata docente formatore di addetti alla
sicurezza di Expò Milano sull’aspetto
della “Vigilanza e Controllo delle strutture sensibili a particolare esposizione e
rischio o minaccia”. Dal Gennaio 2013
è entrata a far parte della tabella docenti
dell’Associazione Interregionale Polizia
locale per le materie di Criminalistica,
Sopralluogo, Scena del Crimine, Minori, Tecniche del colloquio di polizia.
Relatrice e docente in convegni e seminari sulle materie poc’anzi citate e su
Infortunistica ed Educazione stradale, è
stata anche a Casoria nel 2014, dove, in
un Seminario organizzato dall’Associazione Nazionale Polizia locale d’Italia,
ha sviluppato il tema delle “Tecniche del
Colloquio di Polizia: La testimonianza
nell’infortunistica stradale”. Esperta in
psicologia comportamentale, ha condotto attività di studio e ricerca sul Mobbing, Stalking, Bullismo e
sul linguaggio aggressivo
non verbale.
Oggi indubbiamente è diffusa una maggiore consapevolezza della necessità di
garantire i diritti umani a
tutti, ed è cresciuta, in particolar modo, la sensibilità
verso i disabili e le cosiddette “minoranze”. Al contempo, però, come ci
mostra impietosamente la cronaca
giornalistica, gli stessi diritti sono sistematicamente calpestati e violati.
Si potrebbe definire la nostra società
“schizofrenica”. Cosa ne pensa?
“La risposta, e la conseguente spiegazione, trova significato nel sistema dei
valori attuale: più incentrato sul bisogno individuale di veder riconosciuti
quelli che si ritengono essere, a volte
erroneamente, dei propri diritti, anche a
scapito di quelli altrui, che non l’effettiva attenzione alle criticità e difficoltà di
una categoria o un individuo “disagiato”. Da una parte la società “fintamente” interessata (perché singolarmente
gli uomini, che compongono la società,
comunque rimangono incentrati su loro
stessi) e dall’altra un individuo che impone le proprie esigenze facendo leva
sull’esistenza di una precisa categoria
di discriminati. Su questa premessa si
regge l’osservazione circa la verità sulle
reali necessità sottese a richieste di ogni
genere. A cosa mi riferisco? Prendiamo il dibattito attuale sull’adozione da
parte delle coppie omosessuali: rispet-
Intervista alla criminologa
Monica Di Sante
scelta di altri, in quella condizione il cui
senso futuro, in positivo o negativo che
sia, oggi non è ancora noto!
“Incredibili le violenze efferate che si
consumano fra le pareti domestiche,
a danno delle donne e anche dei bambini. Cosa prevale di più in tali forme
di pulsioni distruttive a cui, non poche
volte, si aggiungono quelle autodistruttive: la natura predisponente o i
fattori sociali e ambientali?
“Riallacciandomi a quanto detto
poc’anzi, va da sé che lo sviluppo in senso “narcisistico” degli individui abbia
poi un analogo riflesso in tutti gli ambiti di vita quotidiana. Questo bisogno di
autoaffermazione, perpetrato a discapito degli altri, realizza l’instaurarsi di
rapporti incentrati su comportamenti
devianti (devianti e non criminali perché
non tutti gli atti possono essere considerati crimini se non esiste una precisa
fattispecie penale che li contempli, come
avviene per il mobbing o per il bullismo
che non sono di per sé reati).
Ne deriva che in ogni sfera sociale, da
quello lavorativo, scolastico
o relazionale, taluni individui
manifestino pulsioni aggressive, il cui senso di frustrazione ne è sorgente, in base
alle quali più è alto il senso
di frustrazione e conseguente
rabbia e più si abbassano le
soglie di inibizione arrivando anche a commmettere i più efferati
crimini. I più inclini a forme di risposta
violenta, proprio per una maggiore incapacità a gestire gli impulsi, sono proprio
gli adolescenti.
Ma gli adulti non sono da meno, quando determinate personalità si incrociano sul mondo del lavoro o relazionale
“affettivo”. Infatti, sia Il mobbing che
il bullismo, nonostante siano fenomeni
circoscritti a due individui (il mobber/
bullo e la vittima) si prestano ad essere
interpretati l’espressione di una società
in cui, di fatto, sono dominanti i valori
della sopraffazione, e dell’arbitrio, del
più forte sul più debole, in cui i modelli
vincenti spesso veicolati anche attraverso i mass media, e sono quelli dell’arroganza e del non rispetto per l’altro.
In questa accezione anche lo stalking
sarebbe il risultato di un modo di non
concepire l’esistenza dell’altro in quanto entità diversa e titolare di diritti ma,
al contrario, la relazione “affettiva” viene imposta a prescindere dal desiderio e
dalla volontà dell’altro di voler permanere in quell’ambito di vita relazionale
con quella determinata persona”.
Molti giovani sono paragonabili a
“SUPERARE L’IO
NARCISISTICO PER
VINCERE L’INDIFFERENZA”
to a quanto detto sopra, qual è il reale
bisogno di chi si sente discriminato rispetto alla volontà di un bambino che,
invece, non sarà mai posto in condizioni
di scegliere le proprie condizioni di vita
futura? Chiaramente, non mi riferisco
alla giustezza o meno della possibilità di
adozione da parte di coppie dello stesso
sesso, ma della negata espressione di volontà da parte di altri esseri umani. Questo è il punto centrale della questione, la
radice di quella che fa sorgere l’idea di
una società “schizofrenica”: un proprio
diritto, che dovrebbe essere fondato su un
valore di assoluta democraticità e rispetto anche dei valori di libertà individuali altrui, di fatto termina in un bisogno
egocentrico! In tutto questo discorso è
chiaro che l’orientamento sessuale poco
c’entra invece la scelta di vita imposta
ad un minore che, per ovvie ragioni, è
indifeso rispetto alla condizione in cui
sarà proiettato, ovvero una vita familiare singolare rispetto alla “normalità” in
senso statistico, lì dove sarà stato qualcun altro a scegliere, in un contesto in
cui la scelta viene operata per soddisfare
dei bisogni individuali di maternità o paternità che sia, a discapito della volontà
di un altro essere di trovarsi, per siffatta
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mine vaganti pronte ad esplodere clamorosamente alla prima occasione.
Emblematico il caso recentissimo di
Salerno, dove un sedicenne ha accoltellato all’interno della scuola un suo
coetaneo. Spesso non si riesce a dare
una spiegazione logica di tanta violenza. Qual è la sua personale chiave di
lettura del fenomeno?
Premettiamo che anche il contrasto può
essere una fonte di arricchimento personale, ovviamente se non si arriva alle
mani, se si riesce a scambiare i pareri
divergenti in senso civile. In quest’ottica, il conflitto può essere considerato un
altro fattore di sviluppo cognitivo perché
impone il confronto con un altro modo
di veder le cose, con un altro punto di
vista, che costringe al confronto con le
opinioni altrui: il conflitto mette in crisi e la crisi è un importante momento di
crescita e di cambiamento. Nei giovani,
purtroppo, si assiste ad una progressiva
incapacità a tollerare le frustrazioni, a
gestire i conflitti, ad accettare le opinioni
altrui. Il guaio è che un conflitto risolto
unicamente in termini aggressivi, può
avere maggiori probabilità di riemergere e di riproporsi come tecnica di risoluzione stessa dei conflitti, soprattutto
se risulta efficace sul piano della soddisfazione egocentrica. In altre parole, apprendendo che la soluzione del conflitto,
mediante il ricorso alla violenza sia la
strategia migliore, può accadere che
questa diventi un comportamento abitudinario ogni qualvolta si presenti uno
scontro.
Questa è una delle possibili spiegazioni
al ricorso a comportamenti aggressivi
da parte dei giovani, ovvero che essi siano frutto di modelli di apprendimento,
come di personalità che si sono sviluppate in senso antisociale, per le ragioni
sopra espresse. Esiste un solo IO autoreferenzialista! E lo sviluppo delle consociazioni anonime, ovvero di aggregati
sociali dove l’altro è considerato sempre più una non-persona, e dove regna
l’indifferenza e la mancanza di empatia, non fa che semplificare il ricorso a
questi modelli. Oggi, si è visto che non
11
è comune rivolgersi allo sconosciuto per
prestargli soccorso, mostrandoci come
è fattibile oltrepassare con noncuranza
su una persona ferita sul marciapiede,
scavalcandola addirittura e procedendo
oltre.
Bullismo e cyberbullismo. Che fare?
Chi è il bullo innanzitutto. Si caratterizza
per un individuo dalla personalità egocentrica, dominante, con caratteristiche
di personalità antisociale, poiché non è
incline ad accettare le regole ed i divieti.
Normalmente non agisce da solo: gli atti
di bullismo vengono perpetrati di solito
in gruppo, lì dove si instaura fra i componenti una sorta di gerarchia in cui è
possibile distinguere un “capo” e i suoi
“gregari”, che solitamente svolgono un
ruolo di rinforzo e sostegno. Le vittime in
estrema sintesi sono persone solitamente
insicure, tendenzialmente ansiose, timide e con bassi livelli di autostima, che
spesso presentano alcune caratteristiche fisiche che i bulli prendono di mira
nel crudele gioco degli insulti. Ma chi è
quel masochista che molesterebbe mai
un soggetto modello pugile Mike Tyson?
Purtroppo, le conseguenze del bullismo
sono notevoli, a volte purtroppo irreparabili: il danno per l’autostima della
vittima si mantiene nel tempo e induce
la persona a perdere fiducia nelle istituzioni e nella famiglia, a sentirsi solo e a
pensare al vuoto assoluto dell’esistenza,
quest’ultima estesa solo a sentimenti negativi.
Oggi, ancor di più, l’ausilio degli strumenti tecnologici ed informatici, come
massimi sistemi di divulgazione di massa, i potenziali offensivi dei bulli si sono
amplificati: “cyberbullying” o “bullismo digitale” che vede i bulli filmare
e mettere in rete le loro “imprese”, in
modo da infliggere un’ulteriore umiliazione alla vittima e, allo stesso tempo, la
violenza esibita e sfoggiata sui siti web
diventa uno strumento per confermare il
proprio potere ed affermare la propria
supremazia.
Quale rimedio? La prevenzione è l’unico
strumento efficace, una prevenzione che
deve partire dall’educare gli individui al
rispetto dei valori fondamentali che contraddistinguono l’essere umano in quanto tale, una educazione inculcata fin dai
primissimi anni di vita ed incentrato sul
sistema delle regole.
Oggi, le famiglie sono pressoché assenti
o demandanti, ed il tran tran quotidiano
non aiuta di certo ma è indispensabile
che le identità vengano forgiate mediante impegno, presenza ed esempio da parte delle famiglie. Un ruolo importante
nel bullismo lo hanno tutte quelle persone che assistono passive agli eventi come
se non li riguardasse. Questo è ciò che
in primis va risolto: l’indifferenza nei riguardi dell’altro! Quell’altro che, a bene
vedere, potrebbe anche essere ognuno di
noi!
Nell’esercizio della sua professione c’è
stato qualche caso che l’ha particolarmente scossa tanto da lasciarsi coinvolgere sul piano emotivo?
Sicuramente ricordo il caso del piccolo
Tommy che ho seguito sul piano dell’interesse criminologico: tale efferato crimine ha in me suscitato una riprovazione mai esperita per come un individuo,
definibile della razza umana per alcuni
costrutti biologici di base, abbia potuto esercitare un’incommensurabile tale
crudeltà: l’agire con violenza sul volto
di un bambino angelico.
Il volto di un bambino, a ben vedere attraverso l’osservazione del linguaggio
del corpo, è strutturato dalla natura
stessa in modo da sollecitare ed ottenere il senso di attaccamento per l’accudimento. Gli occhi grandi e tondi, lo
sguardo profondo e curioso, la bocca
spesso incurvata all’espressione di sorpresa o sorriso, sollecita l’adulto alla
naturale predisposizione alla cura e salvaguardia dell’esistenza. E quando l’uomo supera queste naturali inibizioni alla
cura di un piccolo essere, bypassando le
strutture chimico-biologiche e psicologiche-di-empatia, l’uomo, andando contro
il significato ontologico di umanità, riesce a manifestare, tirando fuori il peggio
e per i più futili motivi, l’unica finalità:
soddisfare sè stesso!
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DOMENICA
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NAPOLITANO
Programma europeo di cooperazione
territoriale URBACT III
Il gruppo di lavoro della città di Casoria ha partecipato al meeting conclusivo
della prima fase del programma URBACT III, tenutosi a Vienna il 17 e 18
febbraio. Nella due giorni sono stati illustrati i temi delle città (Baia Mare, Brno,
Oslo, Stoccarda) che hanno avanzato
richiesta di essere inserite nel network
coordinato da Anversa, mentre quelle
del gruppo che ha avviato le attività fin
da settembre 2015, tra le quali Casoria,
hanno raccontato il lavoro finora svolto,
le esperienze più significative, gli approfondimenti in corso e le proposte dei
Piani di Azione Locale da attivare nella
seconda fase. In particolare i Piani di
Azione Locale, sintetizzati in due pannelli per ogni città sono stati esposti in
uno spazio comune a formare un luogo di
discussione in cui tutti i partecipati hanno potuto condividere le varie esperienze
e capire le peculiarità delle problematiche di sviluppo urbano affrontate. Nella
seconda giornata, i rappresentanti della
città di Anversa, (Isabelle Verhaert, Marteen Van Tuijl) come sintesi delle visite
effettuate da settembre a dicembre 2015
alle città del network, hanno delineato le
peculiarità dei temi urbani e delle attività
in corso. Sempre nella seconda giornata,
le città hanno cominciato ad impostare le
azioni che saranno messe in campo nella seconda fase, le proposte e le ipotesi
sono state discusse e condivise, preliminarmente alla definizione che avverrà nei
prossimi mesi. Nel pomeriggio di giovedì
18 febbraio, esperti della città di Vienna
hanno dapprima illustrato uno studio sugli aspetti psicologici delle attività di par-
tecipazione della cittadinanza (Cornelia
Ehmayer), e successivamente, Michael
Klein ha ripercorso la storia dei complessi di edilizia residenziale pubblica,
dall’inizio del secolo scorso a Vienna, e
le implicazioni rispetto al tessuto urbano
della capitale austriaca.
Particolare attenzione è stata posta agli
aspetti comunicativi delle attività svolte
dal Programma Urbact, discussi sia con
la città leader, che con la rappresentante del Segretariato UE per il programma
Urbact, Simina Lazar, che ha sottolineato
l’importanza di incrementare la divulgazione delle azioni svolte secondo modalità semplici ed efficaci in modo da raggiungere i cittadini che sono interessati ai
temi dello sviluppo urbano sostenibile,
raccomandando l’utilizzo dei social media.
Il programma della città di Casoria, imperniato sulla realizzazione dei due parchi di via Boccaccio e via Michelangelo è
stato illustrato e discusso, ripercorrendo
le attività svolte e delineando le future
azioni, che nella seconda fase, laddove
la città di Casoria fosse confermata nel
network, verranno ampliate, con l’inclusione di programmi di riqualificazione e rigenerazione delle aree dismesse
presenti nel territorio comunale; tale
evoluzione era già stata ipotizzata fina
dalla prima definizione del programma
locale.
Sia il lead partner (Anversa) che il rappresentante del Segretariato UE, Simina Lazar hanno avuto parole di plauso
e condivisione per il lavoro svolto dalla
città di Casoria, sottolineando gli aspetti
operativi e dinamici, ed incoraggiando
a proseguire nelle attività programmate.
Con la conclusione della prima fase del
programma URBACT III, il lead partner,
insieme al Segretariato UE procederanno alle valutazioni e verifiche dei piani
di azione locale delle città del network,
ed entro il 3 maggio 2016 saranno diffusi
gli esiti con l’indicazione delle città ammesse alla seconda fase del programma
URBACT III.
Il gruppo di lavoro:
Salvatore Napolitano – local coordinator
Francesca Avitabile
Ermelinda Clarino
Pietro Salomone
Bianca Senese
Pasquale Volpe
Con Enrico Formato
(responsabile scientifico del PUC)
Annie Attademo
Francesco Frulio.
DOMENICA
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ANTONIO VALENTI
L’Ospedale del Mare
che non bagna Napoli
Nel freddo linguaggio
burocratico, se cerchi su
Wilkipedia, è “il flusso
di fondi in uscita per la
compensazione di prestazioni erogate ai propri assistiti al di fuori dal territorio di
competenza in virtù di leggi o trattati”.
Tecnicamente si chiama “mobilità passiva sanitaria”.
Nella realtà di ogni giorno, in Campania
ma in generale in tutto il Sud, è quando ti
colpisce una malattia e, poi, ti “colpisce”
proprio chi ti dovrebbe soccorrere e curare, quell’Istituzione che, quando lo fa,
interviene in modo tardivo e inadeguato
e allora cerchi lontano quello che dovresti
trovare vicino.
La Rizzoli di Bologna, il Gaslini di Genova o, a Milano e Provincia, l’ IEO, l’Istituto di Veronesi, l’Humanitas: sono tra
le mete più gettonate principalmente per
l’oncologia o l’ortopedia, proprio le branche ove, per le terapie e la rieducazione i
costi sono più elevati.
In ballo l’ammalato e la sua famiglia presi
in un vortice senza fine, con viaggi lunghi e spossanti che rendono, se possibile,
ancora più pesanti momenti drammatici.
Poi c’è l’aspetto economico: pagano tutti.
Pagano le Regioni, siamo sui 5.000 euro
al giorno in media per un giorno di ricovero per assicurare un servizio che dovrebbero assicurare loro e, al di là di tutte
le chiacchiere, non ci riescono e pagano,
con i nostri soldi, altre strutture fuori regione.
A fine anno si fa il saldo tra le Regioni
e la nostra “mobilità passiva” per le Regioni del Nord diventa “mobilità attiva”,
cioè soldi incassati che aumentano il gap
differenziale di ricchezza e di assistenza
medica tra il Nord e il Sud, a livello calcistico si definirebbe un’autorete.
Pagano gli ammalati: viaggi, vitto e alloggi hanno un costo non indifferente, oltre
visite private, spesso viatico essenziale
per accedere alle strutture; questo, ovviamente produce un indotto non indifferente se si pensa che, per esempio a Rozzano,
alle porte di Milano dove si trova la struttura convenzionata Humanitas, fioccano
alberghi e bad & breakfast e pure dal lunedì al venerdì, ma spesso anche il sabato
e la domenica, non si trova una camera
disponibile e, in qualche caso, c’è la lista
di attesa.
Pagano, poi, tutti gli assistiti, volenti o
nolenti, in quanto la “mobilità passiva”,
ovviamente, incide pesantemente sul
badget regionale per la Sanità, già scarso
per altri motivi.
Questo costo è una concause, non secondaria, del “tutto esaurito” che, ormai da
anni, costituisce il ben tornati dalle ferie
per i cittadini campani, dei fondi e conseguenziale blocco dell’assistenza diretta
che, per i meno abbienti, significa stop a
qualsiasi possibilità di prevenzione e connesso aumento della morbilità.
Il blocco determina la lievitazione dei ricoveri ed è concausa del fenomeno delle
“barelle” nei corridoi che, unitamente alla
“monnezza”, dopo la pizza, la camorra e
gli scippi, costituisce una delle “attrattive” per cui siamo famosi nel mondo.
In pratica un gatto che si morde la coda
e da cui non si riesce ad uscire fuori, una cancrena che si nutre di tante
chiacchiere e pochi, molto pochi, fatti.
Caldoro mena vanto di aver ridotto il deficit e migliorato i conti, molta “finanza” e
poca politica nella sua gestione con i cittadini che hanno visto tutto di negativo e
niente di positivo.
L’altra faccia della medaglia dell’aumento indiscriminato dei costi non è stato,
come sarebbe stato logico attendersi, un
miglioramento in termini qualitativi e/o
quantitativi del servizio ma un peggioramento continuo: tempi di attesa allungati, attività di pronto soccorso ridotta
all’osso, risposta, ospedali che, in attesa
dell’ipotetica riforma non sono né carne
né pesce e si limitano a ridurre reparti e
prestazioni che semplicemente scompaiono, miraggio è poi l’Ospedale del
Mare con l’inaugurazione
virtuale di Caldoro e il
continuo count down di De
Luca entro dicembre, entro gennaio, entro
febbraio , entro …boh.
Entro la… stessa data spariranno anche le
barelle dai corridoi e tutti saremo felici e
contenti, è che ancora non si riesce a capire se ci governa il Mago Silvan o Gianni
Rodari.
In tutto questo bailamme la Campania e
il Sud continuano maledettamente a soffrire, i nomi sono inventati ma le persone
vere con il loro dolore e storie drammatiche.
C’è Carmela che grida “Arrivammo pure
a Melano”, Carmela è una maestra siciliana di quasi novant’anni che all’alba ha
preso l’aereo per stare vicino al figlio che
vive con lei ed è ricoverato nel reparto
oncologico: sarà operato pochi giorni e
Carmela vicina al figlio restò…
Poi c’è Giovanni, meccanico di Locri:
ogni giovedì notte, settimana dopo settimana, percorre 150 chilometri guidando
la sua auto per poi prendere l’aereo e poi
il taxi e giusto in tempo per fare una chemio, mica una flebo, e poi giù per l’Italia con il percorso inverso per rientrare a
casa il venerdì notte. Giovanni faceva la
terapia il giovedì, poi l’ha fatta spostare
al venerdì perché, al rientro doveva anche
aprire l’officina che il sabato resta chiusa
e può riposare.
In sala attesa poi c’è Luca, un ragazzo di
Ischia che accompagna la madre e, tra le
lacrime, recita come un rosario l’elenco
degli ospedali che non hanno dato risposta, che ancora aspetta, al suo dramma.
L’argomento è tosto e l’abbiamo solo
esposto, sarà riproposto coinvolgendo gli
“addetti ai lavori” e seguendo l’evolversi della situazione politica sanitaria cifre
alla mano.
Al momento una cosa è certa: l’Ospedale
del Mare, proprio come quello di Anna
Maria Ortesi, non bagna Napoli.
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IDA PICCOLO
Un traguardo importantissimo per Emiliana Cantone dopo il featuring con la
dj rapper La Pina nella cover “Ragione
e Sentimento” finalmente approda all’
Auchan di Giugliano (Na) per il suo
primo Firmacopia, con tante presenze
in fila per strappare un bacio e complimentarsi con L’artista, infinite foto
che hanno immortalato quell’intenso
pomeriggio tenutosi domenica 20 febbraio.
Emiliana pensi che questa sia la svolta giusta e migliore?
“Me lo auguro, sicuramente un grande inizio e allo stesso tempo mi auguro
una consacrazione”.
Tanti stimatori e fans, tanti dischi
venduti presso lo store “Giunti al
Punto” e tante firme, quale canzone
pensi che ti abbia portato notorietà?
“E’ una Maledizione è stata scelta dal
pubblico, ci fu un’anticipazione per
scherzo ma divenne un boom mediatico
tanto è vero che l’ho scelta come singolo e in realtà oggi compie un mese
dall’uscita ed ha registrato mezzo
milione di visualizzazioni, e per me è
motivo di grande soddisfazione, perché
se facessi un bilancio dei miei risultati,
è sicuramente un primato che detengo
per adesso”.
Molto vicina al tuo pubblico cosa
vuoi dimostrargli?
“Sono molto affettuosa e molto ricono-
EMILIANA
CANTONE
E LE SUE
“MILLE LUNE”
scente a queste persone, si instaura tra
me è loro un rapporto che va al di là
del rapporto tra fan e cantante, so che
per me fanno molti sacrifici ed io ne
sono grata e apprezzo ogni loro gesto
con ulteriori motivazioni di regalargli
sempre più emozioni nelle mie canzoni”.
Credi di aver realizzato un album
forte?
“Si credo che le tracce possano essere
tutte dei singoli, ringrazio Checco D’Alessio, che ha sposato il mio progetto e
la mia persona, per cui ci sono tante
responsabilità e mi auguro per quanto
il pubblico mi stia facendo capire, che
effettivamente ci stia riuscendo a ripiegare l’impegno svolto e il tempo che
hanno speso insieme a me tutti per la
realizzazione del disco”.
Zeus Record l’etichetta discografica
che ti lega da tanti anni, qualche novità?
“Ringrazio loro perché quest’anno
insieme abbiamo deciso di fare un’edizione limitata del disco, mi fa molto
“Star” questa cosa -sorridendo- è un
di più che abbiamo dato al pubblico
più affezionato che fa prima ad acquistarlo”.
E’ stato un pomeriggio strabiliante ,
ci saranno altre tappe?
“Certo, ci saranno , in questa ci sono
più attenzioni perché essendo la prima
ed essendomi data la possibilità dopo
tantissimi nomi che mi hanno preceduto, mi rendo conto che è un privilegio
oltre che una responsabilità, però mi
fa piacere aggiornare tutti in tempo
reale grazie alla mia pagina ufficiale “Emiliana Cantone” e il mio sito
www.emilianacantone.com e da lì possono entrare in tutti i miei social”.
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DOMENICA
28 FEBBRAIO 2016
16
CIRO TROISE
Le parole di Sarri su Grassi restringono
il novero delle alternative a centrocampo,
il Napoli ha “bucato” il mercato di gennaio
Nessun dramma, per carità. Il Napoli è ancora in corsa in Europa League e in campionato sta andando oltre le più rosee aspettative. Le previsioni estive non contemplavano
gli azzurri in lotta con la Juventus per lo
scudetto e con un vantaggio ancora sostanzioso in chiave secondo posto. Nessuno può
riAdurre la portata dell’ottimo campionato
degli azzurri ma accontentarsi dell’effimero
sapore delle soddisfazioni è da provinciali,
da società che deve ancora crescere per affermarsi tra le realtà d’èlite del calcio europeo,
quelle abituate a competere su più fronti per
le vittorie.
L’era Benitez si è conclusa in modo deludente, l’ostinazione tattica, la gestione approssimativa degli ultimi mesi hanno sottratto al
Napoli le risorse relative alla qualificazione in Champions League
e, quindi, linfa vitale per crescere ma ha regalato al Napoli un concetto essenziale per il proprio percorso. “Bisogna attrezzarsi per
arrivare bene alla spiaggia”, diceva l’allenatore spagnolo con cui
il Napoli è riuscito a competere su più fronti senza scegliere la
competizione da privilegiare. Non c’è da scegliere il campionato
o l’Europa League ma da gestire le energie con intelligenza per
ritrovare l’entusiasmo delle vittorie, la carica positiva per superare
gli ostacoli. Nel calcio moderno si vince con la profondità della
rosa, lo insegna la Juventus che viaggia ad alti livelli nonostante
l’infermeria stracolma. Lo straordinario lavoro dello staff medico
del Napoli fa in modo che gli azzurri siano esenti da problemi di
qualsiasi natura ma proviamo ad immaginare come avrebbe rimediato il club di De Laurentiis ad una sequenza di problemi come
quelli dei bianconeri?
Il Napoli produce un gioco bellissimo ma dispendioso, corale non
solo nella proposta ma nell’organizzazione complessiva, per reggerlo bisogna esprimersi a livelli molto alti d’intensità soprattutto
se ormai la strategia degli avversari è bloccare le linee di passaggio, difendersi con nove o dieci uomini dietro la linea della palla e sperare nelle ripartenze. L’anima della “macchina perfetta”
costruita da Sarri è nella mediana, nel lavoro compiuto da Allan,
Jorginho e Hamsik, coloro che mettono in comunicazione le due
fasi, il recupero palla con la proposta offensiva. Il calo è in mezzo
al campo, dove il Napoli fa fatica a tenere i ritmi alti. La flessione è
evidente nel modo in cui Hamsik arranca nel cambiare passo, nelle
palle perse da Jorginho, nella “rinuncia” di Allan ad inserirsi senza
Lucidità e intensità
nei ruoli-chiave,
il “buco” di gennaio
ha lasciato il segno
palla nell’area avversaria.
David Lopez, Valdifiori e Chalobah sono
al momento le alternative a disposizione di
Maurizio Sarri che in conferenza stampa ha
nuovamente sottolineato che non può essere Grassi la risorsa per “spostare” gli equilibri sulla mediana. “Non mi sembra corretto
appesantire di responsabilità un giocatore
che otto mesi fa era ancora in Primavera,
ha solo dodici presenze in Serie A, sta recuperando la migliore condizione fisica e poi
potrà tirar fuori le sue qualità in prospettiva. Non dimentichiamoci che venticinque
giorni fa ha subito un’operazione”, così si
è espresso l’allenatore del Napoli riguardo
all’innesto più importante del mercato di
gennaio condotto dal direttore sportivo Cri-
stiano Giuntoli.
Il compito di Maurizio Sarri non è assolutamente semplice, nel
momento decisivo della stagione deve impostare un lavoro complessivo per tenere tutta la rosa al livello di forma più alto possibile.
“Alcuni giocatori decisivi non sono al 101%, è fisiologico che non
possano essere tutti al top per tutta la stagione ma per cercare di
riportarli al massimo devo dare loro fiducia quando sono al 90%”,
così si esprimeva Sarri che ieri ha provato a dare un’anima diversa
alla squadra con gli inserimenti di Gabbiadini ed El Kaddouri.
Sarri è costretto ad inventarsi nuove soluzioni perché il Napoli ha
“bucato” il mercato di gennaio. L’acquisto di Grassi è un ottimo
innesto in prospettiva, che nel corso degli anni può crescere in
maglia azzurra elevando il suo valore ma nella sessione invernale
serviva un centrocampista in grado di dare subito un contributo di
spessore. Occorreva un rinforzo che avesse la personalità e le caratteristiche per integrarsi subito nei meccanismi tattici del gioco
di Sarri. “Il mercato di gennaio dimostra che non sono cambiati
gli obiettivi d’inizio stagione, è un anno di crescita”, sono queste
le parole di Maurizio Sarri d’inizio febbraio. Non è stato il mercato di un club che coglie un’occasione storica, che si fa trascinare
dall’entusiasmo generato dal cammino della squadra e soprattutto
dalle dinamiche di una stagione tutta ancora da scrivere, con tante
pretendenti per la qualificazione in Champions League e un percorso europeo da salvaguardare. A Sarri va il compito di proteggere il “giocattolo” di una squadra che ieri contro il Milan è tornata a
produrre sette-otto palle-gol a partita, ritrovando la lucidità giusta
per essere incisivi.
DOMENICA
28 FEBBRAIO 2016
COMUNICATO STAMPA
LEGALITA’, DOMENICA 28/02
MEDICI CATTOLICI
NAPOLI A CONVEGNO
Domenica prossima 28 febbraio 2016 (ore 11) in Napoli, nella
sede dei medici cattolici (Amci) nell’Istituto dei ‘Rogazionisti’
(viale dei Pini, 53 ai Colli Aminei), incontro-dibattito dal titolo:
“La cultura della legalità per una società ‘sicura e libera’”.
Relatore: prof. Antonio Iodice, presidente Istituto di studi politici San Pio V (Roma). Modera: prof. Aldo Bova, presidente Forum nazionale sociosanitario di ispirazione cristiana. Presiede:
la dr.ssa Giuseppina Ricciardi, presidente Amci Napoli.
L’incontro, come sempre, è preceduto dalla Santa Messa (ore
10), celebrata da padre Domenico Marafioti S.J, assistente ecclesiale Amci Napoli.
“Nel vivere quotidiano c’è tanta sete di giustizia, legalità e regole. Tali valori, talvolta, sono purtroppo disattesi nella vita lavorativa sociale e relazionale con enormi ricadute negative specialmente per i più deboli - dichiarano in una nota congiunta la
dr.ssa Ricciardi e il prof. Bova - . E’ necessario adoperarsi per
diffondere la cultura della legalità, affiancando la scuola, che è
la prima agenzia educativa insieme alla famiglia, ma soprattutto
lavorando nel nostro mondo, quello della salute, dove, in molti
casi, il mancato rispetto delle regole genera conseguenze non
trascurabili per la spesa sanitaria, con danni per tutti i cittadini,
soprattutto quelli delle fasce più deboli”
17
DOMENICO BORRIELLO
DIVERSI ODG DISCUSSI
IN ASSEMBLEA PER LA P.M.
Con un comunicato del
15 febbraio 2016 indirizzato a Riccio e D’Ovidio, figure di vertice
del Comune di Casoria
da quando quest’ultimo è stato sottoposto al
provvedimento di commissariamento, al comandante della Polizia Municipale, il dott. Luigi Maiello,
e chiaramente a tutto il personale della Polizia Municipale,
la funzione pubblica della CGIL ha convocato in Assemblea il Settore della Polizia Municipale per il 19 febbraio
2016, quindi qualche giorno fa. La riunione, che si è svolta
nella data citata poco prima dalle 10 alle 12 nei locali della
Caserma di Via Castagna, con la partecipazione del Coordinatore Provinciale AA. LL. Antonio Fascia, ha preso
in esame i seguenti ordini del giorno: la mancata liquidazione dell’articolo 17 per quanto riguarda l’anno 2015, la
mancata predisposizione di atti per la liquidazione della
produttività per l’anno 2015 e la mancata erogazione dei
ticket in favore degli operatori di vigilanza e delle guardie
giurate a partire dal mese di gennaio dell’anno in corso.
Tutti odg che palesano lo stato di agitazione del personale
della Polizia Municipale e, pertanto, hanno reso necessaria
una riunione per arrivare a delle risposte concrete.
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DOMENICA
28 FEBBRAIO 2016
DOMENICA
28 FEBBRAIO 2016
GIUSEPPE NAPPA
Ciro Scialó, un ragazzo di 26 anni
di Ponticelli, provincia di Napoli,
diplomato “Grafico pubblicitario
e perito tessile”
La sua passione per
il disegno nasce da
piccolo. Si è ispirato per le caricature
a Giorgio Forattini,
un disegnatore italiano tra i più famosi. Le prime opere
realizzate sono state
di familiari e suoi
amici. Ha realizzato
alcune caricature per
Fabio Brescia, Tina
Piccolo, Biagio Izzo,
Sal Da Vinci, attori di Made in Sud,
Rosario Toscano, il
giornalista Antonio
D’Addio e Giuseppe Nappa. Ha voluto
anche lui omaggiare con la sua arte il
grande cantante Pino
Daniele,
un’icona
non solo per Napoli ma per tutta Italia, venuto a mancare pochi giorni
fa. Alcuni personaggi a cui vorrebbe consegnare la sua
caricatura sono Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, alla
conduttrice e attrice Barbara D’Urso, mentre come artista
sportivo Patrizio Oliva. Un suo sogno nel cassetto è aprire
un’agenzia pubblicitaria. I personaggi famosi da lui disegnati sono: Michael Jackson, Adriano Celentano, John
Travolta, Mario Salieri e tanti altri…non solo ha fatto diversi disegni anche di cartoni animati come La Bella e La
Bestia e Lilly e il Vagabondo. Il suo Consiglio ai giovani:
” Metteteci, studio, passione e carica in tutto ció che fate.
Ispirarsi per creare un vostro
Stile, questo è anche il mio motto”. È un ragazzo che ha
tanta sete di conoscenza e per questo non si fermerà mai.
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DANIELA ABBATE
Insieme verso il futuro.
La nuova proposta
formativa dell’Istituto
Sacro Cuore
Sono aperte le iscrizioni per
l’anno scolastico 2016/2017
presso il Sacro Cuore di Casoria. L’istituto accoglierà gli
interessati alle iscrizioni alla
scuola dell’infanzia, alla primaria e alla secondaria di I grado
dal lunedì al venerdì, dalle 8.00
alle 16.00, presentando il nuovo
piano dell’offerta formativa basato sull’approfondimento delle
abilità informatiche, attraverso
l’uso delle nuove tecnologie
didattiche e sul potenziamento
della lingua inglese con l’avvio
della metodologia di apprendimento CLIL, ovvero lo studio
di materie curricolari in lingua
inglese, con i laboratori Trinity, di cui la scuola è centro d’esami e
con l’English camp, l’esclusivo campo estivo guidato da docenti e
animatori anglofoni. A completare la proposta educativa non mancheranno laboratori teatrali, musicali, sportivi e gastronomici, nonché l’avviamento allo studio della lingua latina, rivolto ai ragazzi
della terza classe della scuola media.
L’attività formativa del Sacro Cuore si avvarrà, come sempre, della
collaborazione dei genitori, necessaria alla costruzione di un percorso condiviso verso il successo educativo.
www.casoriadue.it
DOMENICA
28 FEBBRAIO 2016
20
Perché perdersi il piacere di ascoltare bene
e senza problemi?
Una lieve perdita uditiva può
progressivamente danneggiare la vita
sociale, e diventare un serio problema
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DOMENICA
28 FEBBRAIO 2016
ROSA DAVIDE
Chiederselo è doveroso, dopo gli ultimi
avvenimenti riguardanti la politica casoriana. E’ recente la notizia della chiusura
della storica sede, sita in via Genova, di
Rifondazione Comunista prima e di Sinistra Critica poi. I ragazzi, che l’hanno
tenuta in vita per tutti questi anni, hanno
deciso di non presentarsi neanche alle
elezioni, spiegando che al momento non
ci sarebbero le condizioni.
Nel panorama sempre più caotico delle
prossime amministrative, c’è una sfilza
di nomi, ma ce ne sarà uno davvero di
sinistra?
Al momento, tra i soliti noti, probabilmente no. In uno scenario nazionale
dove le larghe intese hanno occupato il
PD e uno scenario locale così complicato e disorganizzato, a parlare di sinistra
si ha quasi paura. Un quadro diverso da
quello che ci si sarebbe aspettati, ma la
sinistra a Casoria non è mica morta. Il
più grande partito casoriano è di quelli
che non ci credono più, che sono delusi, disillusi ed anche sospettosi. Guai a
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ESISTE ANCORA
UNA SINISTRA
A CASORIA?
credere però che l’astensionismo si configuri come una mancata voglia di partecipazione. C’è un tessuto sociale molto
fitto che si sta organizzando, attraverso
movimenti nuovi e dinamici, al di fuori
degli schemi della politica tradizionale.
C’è ancora chi non si arrende al pensiero che la sinistra per rinnovarsi debba
fare cose di destra. C’è chi continua a
pensare che ci sia un altro modo di fare
politica. Un modo un po’ più orizzontale magari, che riesca a scuotere le coscienze e a partire veramente dal basso.
Esempio concreto è dato dalle associazioni che hanno l’obiettivo di operare
concretamente sul territorio, per migliorarlo e renderlo più vivibile. Altro esempio è dato da quella che è la bellissima
realtà di Terranostra. In questo caso la
politica dovrebbe dire grazie e non dare
ordinanza di sgombero, perché quei ragazzi stanno liberando Casoria. Stanno
liberando la città. Casoria ha ancora dei
giovani in cui sperare, a prescindere dagli esiti della prossima tornata elettorale.
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Autorizzazione del Tribunale di Napoli
n. Reg. 5116 del 28/02/2000
Editore CASORIA DUE s.a.s
Direttore Responsabile: Ferdinando Troise
Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA
Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita.
Questo numero è stato chiuso il 25 FEBBRAIO 2016
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