...

il palcoscenico della legalità - The CO2 Crisis Opportunity Onlus

by user

on
Category: Documents
24

views

Report

Comments

Transcript

il palcoscenico della legalità - The CO2 Crisis Opportunity Onlus
Un percorso formativo,
uno spettacolo itinerante,
una sinergia tra teatri,
istituti penitenziari,
scuole e società civile.
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
Gli uomini passano
le idee restano
restano le loro tensioni morali
e continueranno
a camminare sulle gambe
di altri uomini.
Giovanni Falcone
Un progetto di:
Onlus CO2 Crisis Opportunity
Fondazione POLIS
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
PREMESSA
Giulia Minoli
Emanuela Giordano
Paola Macchi
Pag.
1
2
3
INDICE
PROMOTORI
Co2 Crisis Opportunity
Fondazione POLIS
4
5
IL PROGETTO
Descrizione
Lo spettacolo
Dieci storie proprio così
Vittime
Artefici del riscatto
Nelle carceri
A chi è rivolto
Durata
Formazione/Mestieri
Nelle scuole
Nei teatri
6
7
8
9
11
12
15
20
21
IL BUDGET
22
ALLEGATI
24
Curriculum Co2
Curriculum Fondazione POLIS
C.V. Giulia Minoli
C.V. Emanuela Giordano
C.V. Paola Macchi
1
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
PREMESSA
• Giulia Minoli
Emanuela Giordano
Paola Macchi
Giulia Minoli
Ideatrice e responsabile
del Progetto
"Li chiamano muschilli, gli spacciatori in calzoncini. Per loro quale futuro? Se non
diventano consumatori di eroina, se riescono a sopravvivere è difficile che possano
imboccare altre strade che non siano quelle dell'illegalità, dello spaccio, dello scippo,
del furto." Così scriveva Giancarlo Siani sul quotidiano Il Mattino, nel suo ultimo
articolo, prima di essere ucciso. Era il 22 settembre del 1985.
Nel 2015 saranno passati trent'anni da quel giorno. Vorremmo dedicare a Giancarlo e
a tutte le vittime della criminalità questo progetto, a loro e a tutti i ragazzi che ancora
adolescenti si ritrovano coinvolti nelle maglie di una criminalità che semina solo morte
ed ignoranza.
L'esperimento è nato, nella sua prima forma di spettacolo, al Teatro San Carlo nel
2012. Per realizzarlo si sono uniti orchestra, scuola di ballo, corpo di ballo, coro delle
voci bianche, tecnici e maestranze, tutti al servizio di un racconto corale fatto di piccole
e grandi storie che costituiscono il mosaico complesso del nostro vivere civile,
minacciato da un’illegalità criminale e capillare che toglie fiato e speranze. Nelle storie
che abbiamo raccontato e racconteremo il dolore non è esposto, non è urlato, ma
l’ingiustizia e la rabbia si trasformano in coscienza civile, determinazione, impegno
quotidiano, resistenza. In nome di questa resistenza sono nate iniziative di recupero
di terre e proprietà confiscate alla criminalità organizzata e mille altre attività sociali di
fondamentale importanza.
PROMOTORI
Il Progetto è promosso e organizzato da
Onlus CO2 Crisis Opportunity
insieme alla Fondazione POLIS
l nostro progetto coinvolge carceri, scuole e teatri di tutta l'Italia. Siamo coinvinti che
il recupero dei "muschilli" parte dalla formazione e dal coinvolgimento in attività in
grado di stimolare l'orgoglio dell'apprendimento e del lavoro che ne deriva. Dalla crisi
si può e si deve uscire e tanti segnali di speranza possono rifar rinascere la fiducia
nell'avvenire di questo paese.
2
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
PREMESSA
Giulia Minoli
• Emanuela Giordano
Paola Macchi
Emanuela Giordano
Regista, autrice,
docente di scrittura scenica
Ho lavorato per tre anni in carcere, per un altro anno ho proseguito come volontaria,
da lì sono nati tre documentari, quattro spettacoli, un film per la TV ma sopratutto
una relazione, fatta di lettere, libri inviati, telefonate nei periodi di libertà vigilata, con
alcuni dei detenuti con cui ho fatto amicizia. Ho immaginato e scritto con loro tante
storie, individuato la struttura narrativa, la ragione e l'onestà dei contenuti, evitando
enfasi e assoluzioni morali.
Il concetto di responsabilità della colpa e di ragione della pena non è stato mai messo
in dubbio, quello che abbiamo cercato di immaginare semmai è come l'umanità" di
fuori" possa aiutare l'umanità "di dentro" a trovare la strada per il proprio riscatto.
Se non sono contemplati dignità e speranza il carcere diventa un lento patibolo, un
contenitore di disperazione che prima o poi esplode. Dignità e speranza non si trovano
a buon mercato, lo sappiamo tutti, ma ogni sforzo possibile va fatto, dentro e fuori.
Studio, lavoro, condivisione di obbiettivi, sono gli strumenti che riconosciamo come
indispensabili a questo riscatto. Impegnare le mie energie e la mia esperienza di autore,
di regista e di insegnante lo ritengo un dovere.
PROMOTORI
Il Progetto è promosso e organizzato da
Onlus CO2 Crisis Opportunity
insieme alla Fondazione POLIS
Ho incontrato due donne che ragionano alla mia stessa maniera, donne in grado di
fornire professionalità di alto livello, nel campo della progettazione e della organizzazione,
con passione e sensibilità. E' grazie alla loro tenacia che è iniziato questo nuovo
percorso, partito al Teatro San Carlo di Napoli: lunghi mesi di incontri con decine di
vittime di mafia, camorra, criminalità, un testo teatrale e una partitura musicale che
si sono plasmate su questa esperienza, infine il debutto, un felice debutto davanti a
venticinque mila studenti napoletani. Dopo questo primo traguardo, lo spettacolo,
replicato poi a Milano e Torino, è diventato strumento di riflessione sul come strutturare
un rapporto continuativo e di scambio benefico tra società (scuola, genitori, insegnanti)
e carcere, perchè insieme si apprenda con umiltà e coraggio un nuovo alfabeto civile.
3
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
PREMESSA
Giulia Minoli
Emanuela Giordano
• Paola Macchi
Paola Macchi
Organizzazione generale
del Progetto
Quando due amiche che stimo mi hanno proposto di entrare a far parte di questo
progetto, mi sono subito sentita parte di un dream team da cui nulla e nessuno mi
avrebbero potuto far allontanare. Le conosco da tempo e so quanta passione, amore
e serietà dedicano a progetti che innestano la cultura nel sociale senza forzature.
Da quando lavoro mi occupo di spettacolo, e mai come questa volta ho sentito che il
motore di tutto il progetto è la necessità, il sentire ciò che si organizza come un bene,
un arricchimento per chiunque vi entri in contatto, per chi lo propone e per chi ne fruisce.
Tutto nasce dal racconto delle storie dei famigliari delle vittime, storie di disperazione,
di dolore, ma anche di forza e di speranza. Prende forma uno spettacolo straordinario,
che mette in scena senza retorica la loro voce, le loro emozioni, i loro sentimenti, il
loro desiderio di riscatto. Come dice Paolo Siani ti chiedi “ma come è successo tutto
ciò? Io dov’ero quando venivano uccisi bambini, donne, ragazzi, uomini innocenti?”
Sono qui, ad occuparmi di questo progetto, con la necessità impellente di dargli ancora
più voce, corpo e spazio. E allora, insieme alle mie “compagne di viaggio”, abbiamo
pensato di coinvolgere proprio coloro che, in qualche modo, sono dall’altra parte delle
sbarre: i detenuti. Il progetto si articola nelle carceri, si arricchisce anche delle storie
dei detenuti; alla fine sono proprio loro a collaborare da dietro le quinte alla messa in
scena dello spettacolo, a fare in modo che i famigliari delle vittime possano raccontare
la loro storia, e forse a ritrovarsi in quell’abbraccio come é successo al marito di Silvia
Ruotolo quando ha incontrato un giovane detenuto di Nisida che poteva avere l’età
dell’assassino di sua moglie.
PROMOTORI
Il Progetto è promosso e organizzato da
Onlus CO2 Crisis Opportunity
insieme alla Fondazione POLIS
Nella mia professione ho sempre cercato di far dialogare tra loro artisti e istituzioni.
E’ un grande arricchimento scoprire giorno per giorno, dentro lo Stato, operatori
d’eccellenza, d’integrità e passione che, nelle forme più diverse, con intelligenza,
professionalità e discrezione, operano per la comunità. Le istituzioni a tutti i livelli e i
nei più inaspettati settori permettono incontri che fanno correggere la rotta, spostare
il punto di vista, con contributi di creatività insospettabili e preziosi.
4
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
PROMOTORI
• CO2 Crisis Opportunity
Fondazione POLIS
Gli esseri umani sono tutti
dotati delle capacità non
solo di badare a se stessi,
ma anche di contribuire
a migliorare le condizioni
del mondo.
Ad alcuni è dato in sorte
di poter esprimere questa
capacità, ma a molti
questa opportunità non
viene mai concessa
e il dono meraviglioso
con cui sono nati resta
sterile per sempre, una
perdita irreparabile
di possibilità e ancor più
per il mondo.
Muhammad Yunus
premio Nobel per la pace 2006
The Co2 Crisis Opportunity Onlus, nasce a Roma il 26 giugno 2006 dall'iniziativa di
Giulia Minoli, Paolo William Tamburella, Daniele Ciccaglioni, Rachele Bonani, Giovanna
Corsetti, Simone Haggiag e Sara Tardelli, che uniscono passioni personali ed
esperienze professionali per realizzre un progetto d'intervento in ambito sociale: Co2
un'organizzazione impegnata nel campo della comunicazione sociale.
Il nome dell'organizzazione Co2 Crisis Opportunity Onlus sottolinea l'opportunità nella
crisi, le opportunità che nascono dalle crisi. L'anidride carbonica si trasforma in
ossigeno nella fotosintesi rigenerando il pianeta. E così, noi crediamo, le sfide nella
crisi debbano trasformarsi in opportunità di progresso.
Co2, dalle origini, offre un contributo originale ai progetti di sviluppo: attiva laboratori
multimediali e piattaforme di formazione audio-video per garantire la professionalizzazione di giovani beneficiari e la visibilità delle associazioni locali con cui collabora
in Italia e all’estero. Cura percorsi e manifestazioni culturali per la rivitalizzazione e la
ricostruzione sociale del territorio. Promuove e realizza la produzione di supporti
multimediali con la partecipazione diretta dei giovani coinvolti nei progetti. Co2 è
un’associazione senza scopo di lucro (vedi allegato). A partire dal 2010 è membro
della rete italiana Euromed, Anna Lindt Foundation.
VISION
forzare il messaggio di social business attraverso i principali motori della comunicazione pubblica: televisione, radio, stampa e web.
MISSION
Il nucleo principale d’interesse di Co2 è l’attivazione, in sede locale, di creative
communities che soddisfino il fabbisogno di sviluppo sociale. Le communities
prevedono il coinvolgimento di protagonisti professionali di alto livello, anche giovanissimi,
di grandi capacità, supporter privati, interessati al social business e istituzioni.
5
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
PROMOTORI
CO2 Crisis Opportunity
• Fondazione POLIS
Un percorso formativo,
uno spettacolo itinerante,
una sinergia tra teatri,
istituti penitenziari,
scuole e società civile.
La Fondazione Polis (Politiche Integrate di Sicurezza) è il braccio operativo della Regione Campania per il sostegno alle vittime innocenti della criminalità e l'aiuto alla gestione dei beni confiscati alla camorra.
E' stata costituita il 3 giugno 2008 dalla Regione Campania ed ha dato avvio alle sue
attività il 21 marzo 2009, in occasione della XIV Giornata Nazionale della Memoria e
dell'Impegno in ricordo delle vittime di tutte le mafie, svoltasi a Napoli. La Fondazione
è stata costituita per dare attuazione a tre importanti leggi regionali di settore:
s la LR 12/03 sulle politiche integrate di sicurezza;
s la LR 23/03 sulle misure di valorizzazione dei beni confiscati alla
criminalità organizzata (sostituita dalla LR 7/12);
s la LR 11/04 sull'aiuto alle vittime innocenti della criminalità e ai loro familiari.
La vicinanza ai familiari delle vittime innocenti della criminalità è testimoniata dalla
composizione degli organismi dirigenti della Fondazione. Presidente è infatti Paolo Siani,
fratello del cronista del Mattino Giancarlo Siani ucciso dalla camorra il 23 settembre
1985.
Fanno parte del Consiglio di Amministrazione Alfredo Avella, che presiede il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, Geppino
Fiorenza e don Tonino Palmese, referenti regionali dell'associazione Libera, presieduta
a livello nazionale da don Luigi Ciotti.
Obiettivo primario della Fondazione Polis è la presa in carico delle vittime innocenti
della criminalità della Campania e dei loro familiari.
Tale obiettivo si concretizza offrendo loro sostegno psicologico, legale e fiscale, anche
attraverso il coinvolgimento dell'Ordine degli Avvocati di Napoli e l'Ordine Regionale
degli Psicologi (con i quali la Fondazione ha siglato due importanti protocolli di intesa
per l'assistenza legale e psicologica ai familiari delle vittime innocenti della criminalità).
6
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Descrizione
Un percorso formativo,
uno spettacolo itinerante,
una sinergia tra teatri,
istituti penitenziari,
scuole e società civile.
CARCERI
Il progetto si propone di dare ai detenuti la possibilità di partecipare ad un laboratorio
professionale di mestieri teatrali improntato su un lavoro di squadra, per imparare a
lavorare insieme, con disciplina di gruppo, consapevoli di un progetto comune.
Al termine del laboratorio i detenuti parteciperanno all’allestimento e alla messa in
scena dello spettacolo dal titolo “Dieci storie proprio così”.
SCUOLE
L’obiettivo è di inserire il Progetto nel piano dell’offerta formativa scolastica attraverso
un percorso di educazione alla legalità che prevede una serie di incontri tra studenti,
insegnanti, familiari delle vittime, detenuti.
TEATRO
Il Teatro recupera il suo significato originario di luogo di autocoscienza della comunità.
Attraverso la messa in scena dello spettacolo la società civile acquisisce maggiore
consapevolezza. Essere parte di un processo collettivo determina un nuovo senso di
responsabilità e una presa di posizione che l’individuo singolo non può sostenere.
TERRITORIO
In ciascuna città si darà vita ad una serie di accordi e partnership che porteranno ad
un circuito virtuoso tra ISTITUTI PENITENZIARI, ENTI LOCALI, TEATRI E SCUOLE. La
città prende in consegna il progetto che non vuole essere episodico, bensì svilupparsi
nel tempo, grazie al coinvolgimento di associazioni locali e cooperative che si
assumono la responsabilità di continuarne il percorso.
7
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Lo spettacolo
Dieci storie proprio così
Lo spettacolo nasce come opera-dibattito sulla legalità all'interno della stagione del
Teatro di San Carlo di Napoli in collaborazione con la Fondazione Polis; è poi andato
in scena al Teatro Astra di Torino e al Teatro Franco Parenti di Milano con una
straordinaria partecipazione di pubblico e un successo di critica.
Prende vita da un’idea di Giulia Minoli con la regia e drammaturgia di Emanuela Giordano;
ha coinvolto sette giovani attori un’orchestra, il coro di voci bianche, il corpo e scuola
di ballo del Teatro di San Carlo.
A Milano e Torino è stato rappresentato in versione teatrale con un quartetto d’archi.
Le storie raccontate sono arricchite di volta in volta di nuove testimonianze, raccolte,
elaborate e messe in scena nella città in cui lo spettacolo viene rappresentato.
Tra i protagonisti di queste storie ci sono eroi conosciuti come, per esempio, Don
Giuseppe Diana e Giancarlo Siani ma anche sconosciuti come Annalisa Durante,
Federico del Prete e Silvia Ruotolo. Sono storie di dolore e di riscatto, raccontate dai
parenti delle vittime. Per ogni storia tragica ce n'è sempre un'altra di speranza che
racconta la realtà delle associazioni, del volontariato, di persone che senza paura si
attivano per creare delle alternative vere alla criminalità organizzata come la storia di
Radio Siani, una web radio dentro un bene confiscato alla camorra, o l'iniziativa
"Facciamo un pacco alla camorra" frutto del lavoro di cooperative che si occupano di
coltivare e trasformare i prodotti delle terre confiscate alle mafie.
Viaggiando di città in città, questo progetto di teatro civile si arricchisce di nuove
testimonianze che aiutano a credere nel cambiamento.
Ogni laboratorio di scrittura produrrà una pagina nuova, realizzata insieme, che andrà
ad aggiungersi alle altre.
Il testo teatrale, a fine laboratorio, sarà pubblicato con tutti i nuovi contributi.
8
AMMINISTRATORI IMPEGNATI
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Lo spettacolo
Storie di VITTIME
che hanno ispirato
Dieci storie proprio così
Pasquale Cappuccio: consigliere comunale di Ottaviano, fu ucciso il 13 settembre
1978 per aver denunciato la collusione della malavita con la politica in merito ad appalti
e speculazioni edilizie volute dal boss Cutolo;
Mimmo Beneventano: consigliere comunale di Ottaviano, fu ucciso dai cutoliani il 7
novembre 1980 per aver denunciato le speculazioni edilizie della camorra;
Marcello Torre: sindaco di Pagani, fu ucciso dalla camorra l'11 dicembre 1980 per
essersi opposto alle infiltrazioni dei clan negli appalti per la rimozione delle macerie
post-terremoto;
BAMBINI
Fabio De Pandi: bambino di 11 anni, fu ucciso il 21 luglio 1991 al Rione Traiano da
un proiettile vagante a seguito di una sparatoria tra clan rivali;
Annalisa Durante: uccisa a 14 anni a Forcella il 27 marzo 2004 in un conflitto a fuoco;
COMMERCIANTI SOGGETTI AL RACKET
Federico Del Prete: sindacalista dei commercianti ambulanti, fu ucciso il 18 febbraio
2002 a Casal di Principe per aver denunciato il racket nei mercati della province di
Caserta e Napoli;
VITTIME COLPITE PER SCAMBIO DI PERSONA
Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio, Salvatore De Falco: uccisi il 20 luglio 1998
perchè scambiati per appartenenti ad un clan rivale a quello dei killer;
MADRI
Teresa Buonocore: uccisa il 20 settembre 2010 al Ponte dei Francesi per aver
testimoniato in processo contro l'orco che aveva abusato di alcune bambine, tra cui
sua figlia;
Silvia Ruotolo: uccisa a Salita Arenella l'11 giugno 1997 da un proiettile vagante nel
mezzo di uno scontro a fuoco tra clan.
VITTIME DI CRIMINALITÀ COMUNE
Paolino Avella: ucciso a San Sebastiano al Vesuvio il 5 aprile 2003 a seguito di
tentativo di rapina del suo motorino.
UOMINI IMPEGNATI NELL'ANTIMAFIA SOCIALE
don Peppe Diana: parroco di Casal di Principe, pagò con la vita la sua esposizione
contro la camorra. Il suo scritto “Per amore del mio popolo non tacerò” è tuttora uno
dei riferimenti culturali più significativi dell'antimafia sociale;
GIORNALISTI
Giancarlo Siani: giornalista de “Il Mattino” ucciso dalla camorra per aver denunciato
le attività criminali della malavita e le sue infiltrazioni nella politica a Torre Annunziata.
9
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Lo spettacolo
Storie di ARTEFICI
DEL RISCATTO
che hanno ispirato
Dieci storie proprio così
COOPERATIVA AGROPOLI formata nel 1999 da un gruppo di giovani di San Cipriano
d'Aversa e dai genitori di ragazzi disabili, ha avuto in comodato d'uso una villa confiscata al boss Pasquale Spierto a San Cipriano d'Aversa, per la realizzazione di un
Gruppo di convivenza per persone affette da disagio psichico. L'attività più significativa
della cooperativa è rappresentata dalla Trattoria NCO, Nuova Cucina Organizzata, poiché i ragazzi disabili di “Agropoli lavorano nella trattoria, occupandosi sia del servizio
in tavola che della preparazione dei cibi, realizzati utilizzando prodotti provenienti dalle
terre confiscate alle mafie.
LA STORIA DEL GIORNALISTA MINACCIATO Arnaldo Capezzuto: giornalista napoletano
che segue da vicino la storia di Annalisa Durante. Vine minacciato dalla camorra ma
continua con le indagini e le denunce. Capezzuto scrivere ancora oggi su questi temi
COORDINAMENTO DEI GIORNALISTI PRECARI DELLA CAMPANIA Dopo innumerevoli
vicissitudini, dovute all'ambiente ostile in cui è ubicato il bene confiscato al boss Ciro
Mariano a Napoli, nel marzo 2011 il Coordinamento dei Giornalisti precari della
Campania ha avuto affidato l'appartamento per la realizzazione della “Casa dei
giornalisti”.
COOPERATIVA AL DI LA' DEI SOGNI Gestisce, in un bene confiscato al boss Antonio
Moccia a Sessa Aurunca, un Centro di prima accoglienza per l'inserimento lavorativo
attraverso la coltivazione dei terreni e un canile per la pet – therapy.
ASSOCIAZIONE FIGLI IN FAMIGLIA L'associazione Figli in Famiglia ha avuto in
affidamento un appartamento confiscato al clan Mazzarella a San Giovanni a Teduccio,
periferia orientale di Napoli, per la realizzazione di un Centro di aggregazione minorile.
Oltre ad attività di doposcuola vengono organizzati laboratori teatrali, musicali, di
ginnastica.. L'associazione gestisce anche una palestra ed organizza cerimonie.
Salvatore è un ragazzo che partecipa alle attività dell'associazione “Figli in Famiglia”
ed è un adolescente problematico. La sua storia è raccontata dalla regista come altra
storia di riscatto. Salvatore oggi fa parte del gruppo teatrale di “Dieci storie proprio
così”
FONDAZIONE SILVIA RUOTOLO ONLUS si prefigge di contrastare la devianza della
sub-cultura mafiosa partendo dall'infanzia, dall'amara constatazione che chi quel
giorno ha sparato, giovane, così inspiegabilmente giovane, aveva fatto della criminalità
scelta di vita e assurda opportunità per il futuro.
10
MARANO RAGAZZI SPOT FESTIVAL, nasce per garantire ai ragazzi di un territorio di
periferia un’identità positiva e premia i migliori spot di pubblicità sociale pensati e
realizzati dai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori italiane. Il Festival
realizza anche progetti educativi in collaborazione con gli Istituti Penali della Regione
ed in particolare con l'Istituto Penale di Nisida
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Lo spettacolo
Storie di ARTEFICI
DEL RISCATTO
che hanno ispirato
Dieci storie proprio così
COOPERATIVA LE TERRE DI DON PEPPE DIANA costituita tramite bando pubblico nel
2010, ha avuto in affidamento la tenuta agricola appartenuta al boss Michele Zaza a
Castel Volturno per la realizzazione di una fattoria didattica e del caseificio che produce
la “Mozzarella della Legalità”, primo prodotto campano realizzato sui terreni confiscati
alla camorra.
RADIO SIANI Il 16 marzo 2009 è stata inaugurata in un bene confiscato al boss
Giovanni Birra ad Ercolano. E’ una web radio nata dall'esperienza di Radio Onda Pazza
del Circolo Arci "Peppino Impastato" di San Giovanni a Teduccio. La prima diretta è
stata dedicata alla memoria di Giancarlo Siani in occasione del Corteo Anticamorra
che ha sfilato per le strade della città vesuviana.
11
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Nelle carceri
A chi è rivolto
I beneficiari sono i detenuti che la Direzione dell’Istituto Penitenziario ritiene possano
avere i permessi necessari per partecipare a tutte le fasi del progetto, compresa quella
finale di allestimento e messa in scena dello spettacolo, che avrà luogo nel Teatro della
città.
I detenuti saranno seguiti da quattro tra operatori culturali e tecnici specializzati ed un
coordinatore.
Attraverso il percorso di formazione professionale i partecipanti verranno coinvolti
nella costruzione drammaturgica e tecnica dello spettacolo. In ambito tecnico,
l’obiettivo è di insegnare loro un mestiere, che gli permetterà di trovare un’occupazione
già all’interno del carcere (la conduzione e manutenzione delle apparecchiature elettriche,
le piccole riparazioni, gli interventi di falegnameria). Queste figure, infatti, potranno
essere impiegate nei centri servizi del MOF (Manutenzione Ordinaria Fabbricati).
12
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Nelle carceri
Durata
La durata totale è di circa cinque mesi per un totale di 212 ore di laboratorio
professionale.
La prima parte della formazione avverrà all’interno del carcere, una seconda parte,
di tirocinio pratico, si svolgerà direttamente in teatro seguendo l’allestimento e le
repliche.
PRIMO MESE:
FASE PRELIMINARE, COGNITIVA E INFORMATIVA.
Si svolge all’interno dell’Istituto attraverso la selezione dei partecipanti sulla base delle
indicazioni della direzione dell’Istituto e di colloqui attitudinali. Si programma un
incontro a settimana di quattro ore con un approccio conoscitivo dei diversi possibili
linguaggi per comunicare, esprimersi correttamente e per saper condividere con gli altri
esperienze, speranze, necessità. Si apprendono inoltre i linguaggi di scena: dalla
scrittura all’interpretazione, dalla scelta della scenografia all’uso della luce come forma
di linguaggio visivo, all’impiego dei suoni e delle musiche di scena. Si individua, quindi,
chi tra i partecipanti può esprimere maggior attitudine manuale (scenotecnica), chi
può orientarsi verso le applicazioni del suono, della luce, delle immagini e chi può
sviluppare uno specifico interesse per la comunicazione, la scrittura e l’interpretazione,
raccogliendo e utilizzando anche il materiale espresso dai propri compagni.
SECONDO, TERZO E QUARTO MESE:
APPROFONDIMENTO TEORICO E PRATICO DELLE ARTI E MESTIERI
DEL PALCOSCENICO.
Si svolgono TRE incontri a settimana di QUATTRO ore con individuazione delle attitudini
individuali e relativo approccio specifico.
Entrando nel dettaglio, si scoprirà il significato di ogni terminologia teatrale e si
apprenderanno le tecniche di ciascuna dei mestieri teatrali, seguendo programmi
diversi per ciascun settore.
13
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Nelle carceri
Durata
Parallelamente ad un approccio storico, teorico e pratico, sull’evoluzione delle tecniche
e delle forme sceniche (uso e interrelazione dei vari linguaggi che compongono la
scena) si appronterà una prima fase di esame del linguaggio, partendo da un ricordo,
un’emozione individuale da “regalare” al gruppo come strumento di studio. Si lavorerà
sulla sintassi, l’uso di verbi, avverbi, analisi logica e grammaticale, incisi e punteggiatura, pronuncia, vettori narrativi, incipit, prologo, epilogo e sopratutto definizione del
concetto di onestà narrativa, ovvero individuazione degli elementi non coerenti alla
necessità e ragione del raccontare/comunicare (espedienti enfatici, retorici, strumentali,
ripetitivi, autorefenziali, solipsistici etc.). Il percorso naturalmente è pensato e
declinato per tappe di approfondimento che danno possibilità a tutti di apprendere, al
di là della conoscenza e istruzione di base.
Per chi dimostrasse una particolare predisposizione alla scrittura e alla necessità di
esperienze legate al linguaggio, è possibile, e già validamente sperimentato, prevedere
un percorso laboratoriale specifico, indirizzato alla consapevolezza del racconto,
all’analisi del linguaggio scritto e parlato, alla formulazione di sintesi, sinossi, riassunti,
presentazioni, comunicati stampa, racconti scenici.
Durante questi tre mesi sono previsti incontri collettivi con figure professionali esterne,
ospiti straordinari, che con la loro presenza e il loro know-how, arricchiscono il
bagaglio di conoscenza dei partecipanti.
QUINTO MESE
MESSA IN PRATICA DI QUANTO SI È APPRESO.
Si prevede la presenza di tutti i partecipanti in teatro, durante i giorni necessari
all’allestimento (4 giorni), per un minimo di cinque ore al giorno.
14
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Nelle carceri
Durata
I detenuti partecipano, ciascuno secondo la propria specializzazione, all’allestimento
e messa in scena dello spettacolo:
• costruzione o messa in opera dell’impianto scenotecnico;
• montaggio dell’impianto di illuminazione scenica,
puntamenti e memorizzazione delle scene luminose;
• montaggio e taratura dell’impianto di amplificazione, prove tecniche e soundcheck;
• prove di recitazione e musicali, prova generale.
Durante le giornate di replica dello spettacolo, il palcoscenico sarà a disposizione per
continuare il tirocinio professionale, permettendo ai partecipanti al progetto di
verificare direttamente il livello delle conoscenze acquisite.
Al termine di questo periodo i partecipanti sosterranno una sorta di esame pratico,
e verrà rilasciato un attestato che dichiara il livello di competenze acquisite.
RIEPILOGO
• Primo mese:
un incontro a settimana di 4 ore per un totale mensile di 16 ore
• Secondo, terzo e quarto mese:
tre incontri a settimana di 4 ore per 144 ore complessive per i tre mesi
• Quinto mese:
52 ore, così ripartite:
20 ore per allestimento spettacolo in Teatro + 24 ore durante le repliche + 8 ore di tirocinio/esame
TOTALE = 212 ORE
Ogni partecipante al progetto svolgerà 212 ore di laboratorio formativo e di tirocinio
15
SCENOGRAFIA ED ATTREZZERIA:
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Nelle carceri
Formazione/Mestieri
consente di cimentarsi nella costruzione e nella decorazione delle scene, nella creazione e composizione degli altri oggetti piccoli e grandi che completano la scenografia
di uno spettacolo, il “trovarobato”, dando così la possibilità di apprendere il mestiere
del macchinista costruttore, falegname o fabbro o pittore, ma anche del tecnico specializzato nel montaggio e smontaggio delle scenografie, importante palestra questa per
la risoluzione di qualsiasi problematica si presenti nella vita quotidiana.
Sono state individuate
cinque aree
di specializzazione
professionale per
la formazione di mestieri
legati al mondo
dello spettacolo,
ma che possono
anche essere svolti
in qualsiasi ambito
della vita:
ILLUMINOTECNICA:
di primaria importanza nella costruzione di uno spettacolo dal vivo, per creare atmosfere ed ambientazioni reali e fantastiche o per sottolineare particolari situazioni drammaturgiche, necessita di una accurata formazione tecnica per l’utilizzo di impianti ed
apparecchiature
teatrali
derivante dall’apprendimento degli elementi basilari, teorici e pratici, di elettrotecnica
ed impiantistica propri del mestiere dell’elettricista civile.
FONICA:
altra componente tecnica dello spettacolo, sia come supporto drammaturgico alla regia
che
come
mero
espediente
per
la
sua
fruibilità,
che
assume importanza fondamentale in caso di concerti con strumentazioni elettroacustiche.
VIDEO/INFORMATICA:
proiezioni, immagini o scene precedentemente registrate rappresentano un’ulteriore
componente dello spettacolo, resa possibile dallo sviluppo di una tecnologia relativamente semplice (i software di grafica computerizzata e di montaggio) con l’ausilio
di apparecchiature digitali di ripresa e proiezione sempre più potenti e maneggevoli,
cui deve affiancarsi una formazione tecnica adeguata a partire dagli elementi
fondamentali e basilari dell’informatica.
16
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Nelle carceri
Sono state individuate
cinque aree
di specializzazione
professionale
Formazione/Mestieri
SCRITTURA E INTERPRETAZIONE DI SCENA:
vede coinvolti tutti i partecipanti al laboratorio, crediamo infatti che la capacità di
esprimersi correttamente, con strutture lessicali appropriate, sia certamente fonte di
recupero della propria dignità personale, a prescindere dal mestiere che si vuole o si
può intraprendere. Verrà, per questa ragione, realizzato un percorso di approfondimento dell’analisi del linguaggio, mirato a sviluppare capacità di comunicazione scritta
e verbale, a restituire consapevolezza della propria identità, attraverso il racconto di
sé, stimolando contemporaneamente la sensibilità di ascolto alla storia altrui. Il proprio
racconto diventa così strumento di tutti, patrimonio comune di studio linguistico e di
analisi sociale.
L’obiettivo è quindi: imparare a parlare correttamente, esprimendo concetti chiari,
sviluppando capacità di ascolto degli altri, rispettando punti di vista diversi, realizzando
forme di comunicazione dell’esperienza collettiva.
Personale Docente
Tutor
4 RESPONSABILI TECNICI
illuminotecnica, fonica, video-informatica, scenotecnica.
1 RESPONSABILE DELLA FORMAZIONE
al linguaggio scritto e parlato e della raccolta ed elaborazione
delle storie a partire dalla memoria individuale.
Sono previsti inoltre incontri con esperti di materie di base (elettrotecnica, ottica,
informatica, acustica), professionisti teatrali delle varie discipline (scenografi, direttori
della fotografia, ingegneri del suono), esperti per la sicurezza e la salute sul posto di
lavoro.
17
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Nelle carceri
Formazione/Mestieri
Un teatro in DOTAZIONE
PERMANENTE all’Istituto
di pena
All’interno dell’Istituto penitenziario va individuato uno spazio che diventerà lo spazio
scenico: elemento importante nel processo formativo, il luogo dove mettersi in gioco e
sperimentarsi, dove sviluppare ed elaborare le competenze acquisite, dove la creatività
del mestiere ha l’opportunità di essere messa in pratica nel quotidiano.
Questo spazio sarà allestito come un vero e proprio “teatro” e resterà in dotazione
all’Istituto, con una pedana-palcoscenico in legno ed una struttura superiore in
travatura reticolare d’alluminio che simulerà il graticcio dei teatri per l’appendimento
degli scenari e degli impianti di cui sarà dotato:
-
Impianto di illuminazione con corpi illuminanti dalle varie
caratteristiche (a fascio di luce fisso, a fascio regolabile con lente pianoconvessa
o lente fresnell, a fascio sagomabile, diffusori
asimmetrici per illuminare fondali), apparecchi di regolazione
e memorizzazione (console e dimmer), accessori e materiali di consumo (stativi,
cavi, filtri di colore, lampade di scorta).
-
Impianto di amplificazione con diffusori acustici (per le frequenze medio-alte
e per le basse frequenze, monitor), apparecchiature
di controllo e missaggio (equalizzatori, processori, generatori
d’effetti, CD player, mixer), microfoni dalle varie caratteristiche
(dinamici, a condensatore, radiomicrofoni), accessori (stativi, aste).
-
Impianto di videoproiezione (schermo, videoproiettore, BluRay
player, PC portatile, matrice video).
I partecipanti concorreranno al montaggio delle strutture e degli impianti, affiancando
in questo i fornitori delle attrezzature già all’inizio del loro percorso formativo, e
potranno costruire essi stessi alcuni degli elementi fissi del “teatro”, per esempio la
pedana-palcoscenico, le quinte, i fondali.
18
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Nelle carceri
Programma formativo e
didattico
SCENOTECNICA
-
Formazione/Mestieri
-
Il lavoro del macchinista, le sue mansioni, le sue responsabilità la sua attrezzatura.
L'attrezzatura del palcoscenico.
La graticcia.
Le corde, le legature, i nodi.
I tiri (semplici, contrappesati, all’inglese, in botte), stangoni e centine, americane
e bilancini.
I praticabili, i fianchi, gli spezzati, le scale.
I fondali, le quinte, i soffitti.
Il sipario, i movimenti di scena durante lo spettacolo.
Elementi di scenografia: costruzioni in legno, ferro, alluminio; dipinti su tela, carta;
sculture in cartapesta, vetroresina, polistirolo.
Le scenografie complesse: i motori, i girevoli, gli elevatori, i tappeti rotanti, i carri,
le coulisse.
L’attrezzeria e il trovarobato.
Utilizzo di macchinari ed attrezzature di laboratorio.
ILLUMINOTECNICA:
-
Caratteristiche della luce.
Ottica geometrica: riflessione, rifrazione, assorbimento; specchi e lenti.
Prestazioni visive: acuità, percezione, contrasto, abbagliamento, rilievo.
Elementi di fotografia, cinematografia, televisione.
Elementi di elettrotecnica
L’impianto elettrico di uno spettacolo: americane, torri, luci di sala, luci da terra.
I vari tipi di luce e di illuminazione di una scena.
Lampade ad incandescenza al tungsteno, alogene, a flusso convogliato, a scarica
nei gas, a led. Dispositivi di controllo.
Gli apparecchi e le lampade a bassa tensione.
Apparecchi di illuminazione: riflettori, rifrattori, proiettori.
Apparecchiature speciali: proiettori motorizzati, proiettori a led, cambiacolori, etc..
Gli apparecchi e le lampade a bassa tensione.
La cabina elettrica: le unità di potenza, il quadro spinamenti.
I sistemi di regolazione: consolle manuali e memorizzabili, regolatori computerizzati.
19
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Nelle carceri
Formazione/Mestieri
Programma formativo e
didattico
AMPLIFICAZIONE E SONORIZZAZIONE:
-
Elementi di acustica.
La sonorizzazione, l’equalizzazione, la spazializzazione.
Le sorgenti sonore: microfoni, riproduttori a nastro o digitali.
I sistemi di elaborazione.
I sistemi di miscelazione e preamplificazione.
I sistemi di potenza.
VIDEOPROIEZIONE ED INFORMATICA:
-
Elementi di informatica.
Attrezzature digitali di ripresa (videocamere)
e di registrazione ed immagazzinamento dati.
Attrezzature di videoproiezione (DLP, LCD).
Programmi di video grafica, montaggio video.
Programmi 3D di simulazione sceniche ed illuminotecniche.
Si terranno inoltre alcune lezioni comuni su argomenti relativi alle Normative di
Sicurezza.
NORMATIVE DI SICUREZZA:
-
Analisi degli impianti presenti in un edificio Teatrale e relative normative.
La sicurezza sul lavoro.
La sicurezza dei locali di pubblico spettacolo.
Elementi di Primo soccorso.
Elementi di Servizio antincendio
20
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Nelle scuole
Interventi di coinvolgimento
Educazione
alla legalità
Gli studenti coinvolti nel progetto appartengono alla fascia di età che va dai 10 ai 18
anni. Prima della partecipazione allo spettacolo, sono previsti una serie di incontri
condivisi con un professore della classe, propedeutici ad un approfondimento graduale
del concetto di legalità, analizzata con esempi concreti di buona pratica.
Viene evidenziato il ritorno positivo di un comportamento rispettoso dei principi etici,
in termini di crescita economica e di sviluppo sociale. Gli aspetti drammatici che hanno
caratterizzato e caratterizzano la lotta alla criminalità organizzata, di qualsiasi matrice
si tratti, vengono confrontati con gli esempi di successi ottenuti in termini di impresa,
di reazione, di riorganizzazione economica e sociale di un territorio. Vengono analizzate
con gli studenti cause ed effetti, ipotesi e obiettivi per riabilitare la
collettività minacciata e contaminata da sempre più forti poteri criminali.
Oltre al coinvolgimento in aula, grazie alla Fondazione Polis, dei famigliari delle vittime
di mafia, camorra e ‘ndrangheta sono invitati a partecipare anche i giovani che hanno
iniziato un processo di recupero di spazi e beni confiscati alle mafie, realizzando attività
commerciali, sociali e culturali di grande importanza.
21
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
IL PROGETTO
Nei teatri
Lo spettacolo sarà
rappresentato
nei maggiori
teatri italiani
Il culmine del progetto si avrà nei.....
(Paola sistema il testo di questa pagina)
La prima rappresentazione sarà aperta a tutti, al pubblico cittadino e alle Istituzioni.
Saranno poi programmate altre repliche per le Scuole sia a livello cittadino che
regionale.
L’ufficio stampa e l’ufficio promozione lavoreranno per mesi a stretto contatto con i
responsabili del progetto per garantire la più ampia partecipazione di pubblico e
critica.
Durante il periodo di allestimento, repliche e smontaggio, le maestranze e i tecnici del
palcoscenico metteranno a disposizione la loro esperienza e il loro sapere per
insegnare e trasmettere il mestiere ai detenuti.
22
COSTI DEL PROGETTO FORMATIVO IN CARCERE
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
BUDGET
Costo
del PROGETTO FORMATIVO
in carcere
Allestimento spazio scenico e dotazioni tecniche
ring, fonica, luci, consolle digitali, materiali
incluse spese di trasporto, montaggio/smontaggio
€ 40.000,00
Materiali di studio
(fotocopie, testi, schede, preparazione slide, ecc..)
€ 2.500,00
Compensi per docenti/tutors
€ 25.000,00
Responsabile progetto, organizzazione generale,
amministrazione
€ 25.000,00
Viaggi, spese di vitto e alloggio
€ 15.000,00
Contributo all’Associazione che lavora
in carcere per continuare il progetto e arrivare
al conseguimento degli obiettivi di formazione
previsti
€ 10.000,00
TOTALE costo progetto formativo nelle carceri
€117.500,00
al lordo di IVA
23
COMPENSI E DIARIE, COMPRENSIVI DI ONERI
PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI RIFERITI A
PERSONALE ARTISTICO E TECNICO:
IL PALCOSCENICO DELLA LEGALITÀ
BUDGET
Costo
delle rappresentazioni
in TEATRO
Allestimento e repliche
€ 18.000,00
Viaggi e trasporti
€ 1.500,00
Scheda tecnica e personale
€ 3.000,00
TOTALE costo spettacolo per 5 repliche
€ 22.500,00
al lordo di IVA
Costo per gli interventi di
Educazione alla Legalità
nelle SCUOLE
Promozione
Materiali di comunicazione
Materiali per le scuole
Spese vive
TOTALE
€ 10.000,00
al lordo di IVA
Costo complessivo
Totale
per ogni modulo territoriale
€150.000,00
Fly UP