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Le difficoltà che aiutano a crescere

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Le difficoltà che aiutano a crescere
TRATTO DAL NUOVO RINASCIMENTO N°428!
24 GENNAIO 2013
ZADANKAI
Le difficoltà che aiutano a crescere
Il cora!io dei Leoni
Oggi, di nuovo, ricorda di spingerti avanti con coraggio, sapendo che questo è il primo passo
per la felicità di tutta la famiglia.
Il grande poeta e giornalista argentino José Hernández (1834-86) rese omaggio all'eroico spirito di frontiera che si esprime nel coraggio di fronte al pericolo. La vita è una lotta contro le avversità e, in particolar modo quando cerchiamo di realizzare la nobile missione di kosen-rufu, siamo destinati a incontrare
ostacoli a dir poco scoraggianti. Quando ciò accade, accettiamo la sfida e cerchiamo di superarli, oppure
ci ritiriamo? La forza per superare questi ostacoli deriva dal coraggio, e la fede nel Buddismo di Nichiren
Daishonin ci permette di tirar fuori il massimo coraggio, fondamentale per la vittoria, dalle profondità
del nostro essere. Il Daishonin osserva: «È nella natura delle bestie minacciare il debole e temere il forte.
Gli studiosi contemporanei delle varie scuole si comportano come loro» (Lettera da Sado, RSND, 1, 267).
I codardi sono destinati a vivere come servi pavidi degli arroganti e prepotenti, relegati per sempre nel
mondo di Animalità. È una triste vita di sconfitta che sarà causa di eterno rimpianto. Il Daishonin dice
inoltre che, davanti agli ostacoli, «il saggio si rallegrerà, mentre lo stolto indietreggerà» (RSND, 1, 568).
La chiave per sviluppare la condizione vitale forte e invincibile del saggio, cioè di chi non si fa intimorire
da niente, consiste nel continuare ad avanzare ogni giorno e vivere con infinito coraggio.
Con audacia mettiamoci alla guida della nostra grande impresa e scriviamo una storia
di vittorie senza fine.
GRUPPO PROMONTORIO!
PAGINA 1
TRATTO DAL NUOVO RINASCIMENTO N°428!
24 GENNAIO 2013
Nell'undicesimo e nel tredicesimo capitolo del Sutra del Loto, è soltanto dopo la descrizione delle sei
azioni difficili e delle nove azioni facili (cfr. DB, 702) e dei tre potenti nemici (cfr. DB, 894), che i
Bodhisattva della Terra infine fanno la loro apparizione, nel capitolo Emergere dalla terra. In altre parole, essi balzano gioiosi sulla scena, con la piena consapevolezza di quanto sia difficile e impegnativo
propagare ampiamente la Legge nella malvagia epoca dell'Ultimo giorno. È per questo che nel Gosho
Grande male e grande bene il Daishonin afferma: «Quando accade un grande male, seguirà un grande
bene. Poiché la grande offesa alla Legge esiste già nel paese, la grande Legge corretta si diffonderà sicuramente. Che motivo avete di lamentarvi? [...] Quando il Bodhisattva Pratiche Superiori emerse dalla
terra, non lo fece forse danzando?» (RSND, 1, 992). Per noi la gioia vibrante dei Bodhisattva della Terra
è la gioia di poter propagare la Legge insieme al nostro maestro; è l'orgoglio di poterne condividere le
battaglie e le difficoltà e di lottare insieme per trasformare un grande male in un grande bene. L'essenza
dello spirito della Soka Gakkai è nella realizzazione da parte di ognuno di questa gioiosa danza di missione, per il bene supremo e la vittoria, con il coraggio della dedizione congiunta di maestro e discepolo.
Non avere paura, perché hai il cuore di un possente re leone, e l'orgoglio
di un campione di umanità.
Nichiren Daishonin insegna ai discepoli che stanno affrontando enormi ostacoli: «Ognuno di voi deve
raccogliere il coraggio di un leone e non soccombere
di fronte alle minacce di chicchessia. Il leone non
teme nessun altro animale» (Le persecuzioni che colpiscono il Santo, RSND, 1, 885). Non ci viene chiesto
di manifestare qualcosa che non possediamo già. Tutti noi che ci dedichiamo sinceramente alla causa di
kosen-rufu abbiamo già dentro di noi "il coraggio di
un leone", dobbiamo solo farlo emergere. Come
membri della Soka Gakkai, le nostre vite sono intrinsecamente grandi e degne di rispetto. Ognuno di noi
è di fatto "un re leone". Il Daishonin iscrisse il
Gohonzon perché desiderava che tutte le persone
dell'Ultimo giorno della Legge potessero ottenere
l'Illuminazione. E si impegnò in questo compito con
«la potenza dei Budda simile a un leone all'attacco»
(SDL, 287). Quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo davanti al Gohonzon, questo stesso potere si risveglia naturalmente dentro di noi e pervade tutto il nostro essere. Per questo siamo capaci di agire e
parlare con un coraggio da leoni. Per questo siamo capaci di combattere e vincere come leoni. Inoltre, è
proprio facendo così che dimostriamo la verità del Buddismo come insegnamento di vittoria ed esprimiamo la nostra gratitudine come discepoli. Il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, ripeteva sempre: «La Legge buddista è senza errori. Quando abbracciamo questa Legge, siamo
certi di vincere ogni battaglia. Niente può ostacolare o limitare l'incredibile potere della Legge mistica.
Annientate ogni ostacolo sul vostro cammino! Continuate semplicemente a lottare con perseveranza instancabile». Il Buddismo insegna che «la fragranza interna otterrà protezione esterna» (RSND, 1, 752).
Quando risvegliamo in noi la nostra natura di Budda, tutte le forze positive dell'universo verranno in nostro aiuto. Anch'io, durante la campagna di Osaka del 1956, ho pregato ardentemente che riuscissimo a
creare il maggior numero possibile di amici e sostenitori fra la gente del Kansai. Nicholas Gier, studioso
di religioni e professore di filosofia all'università americana dell'Idaho, lodando i nostri membri ha osservato che occorre un vero coraggio per riuscire a comunicare e a interagire in maniera autentica con persone di differenti culture e modi di pensare, e ha aggiunto che questo coraggio è la chiave per costruire la
pace. Le nostre coraggiose vittorie faranno ulteriormente progredire la causa della pace e della giustizia.
L'eroe navale della Rivoluzione americana, John Paul Jones (1747-92), riuscì a trasformare una situazione
senza speranza in una grande vittoria. Voglio dedicare ai nostri eroici membri in tutto il mondo il suo
leggendario grido [pronunciato rispondendo al capitano britannico che gli ingiungeva la resa, n.d.r.]:
«Non ho ancora iniziato a combattere!»
GRUPPO PROMONTORIO!
PAGINA 2
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