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Vediamoci in www.unione.tn.it

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Vediamoci in www.unione.tn.it
http://www.ucts.tn.it
Anno XVII - n. 5
http://www.ucts.tn.it
◆
c o n f c o m m e r c i o
Maggio 2003
◆
Direttore responsabile Carlo Casari. Direzione amministrazione: 38100 Trento, via Solteri 78, Sped. in a.p. -45%, art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Trento
Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.
Al Trentino occorre un terziario evoluto
Presentato il nuovo sito della nostra organizzazione: «comunicare per crescere»
Muscoli? No, cervello
Vediamoci in www.unione.tn.it
di Giovanni Profumo*
Informazioni fresche, tecniche e sindacali. Accessibili tutti i servizi
I
n Trentino commercio, turismo e servizi privati
alle imprese, al sistema e alla persona contribuiscono per oltre il 40% al prodotto interno lordo,
mentre il 20% è da ascrivere al terziario pubblico, poco meno del 30% dall’industria e il resto è distribuito tra l’agricoltura e altre voci di minore incidenza.
In futuro la crescita del nostro settore proseguirà ma
potremo avere, da un lato, un terziario più consistente
e tuttavia debole se non addirittura marginale nella
sostanza; dall’altro un terziario forte nei numeri e anche nella capacità di costituire un supporto allo sviluppo complessivo dell’economia provinciale. Il ruolo dei servizi privati diventa quindi strategico per
rendere competitiva la
nostra economia, ma il
cammino è difficile, perché presuppone una sensibile crescita nei contenuti professionali, nelle
dimensioni e nelle tecnologie di cui dispongono le aziende, accanto all’indispensabile adeguamento delle infrastrutture e delle reti. Che fare,
dunque?
Gianni Profumo
Per quanto riguarda le politiche provinciali, se da un lato non potranno prescindere dal garantire sostegno ai settori primario e
secondario, dall’altro dovranno prendere atto che
non sono più questi i comparti trainanti dell’economia, anche in termini di assorbimento di manodopera.
Per l’Unione impegnarsi per lo sviluppo del terziario significa sostenere e raccordare gli obiettivi e le
scelte delle proprie associazioni. Si tratta, innanzitutto di favorire la riqualificazione del commercio senza penalizzare le piccole dimensioni che costituiscono un presidio vitale per le valli periferiche e per
i centri storici. Occorre, poi, orientare il turismo non
tanto verso obiettivi di quantità quanto piuttosto
verso le grandi sfide della qualità, dell’accoglienza e
dell’integrazione dell’offerta (benessere, cultura, gastronomia e tutto ciò che fa identità e specificità territoriale). Dobbiamo inoltre puntare con decisione
su servizi innovativi capaci di innervare e connettere le aziende non solo trentine ma anche delle regioni
vicine. In questa direzione si sta muovendo l’Associazione attività di servizio dell’Unione, che esporterà la propria guida alle aziende, Pagineblu, in alcune province del Nordest.
Il Trentino non può certo confrontarsi con il resto del
mondo “mostrando i muscoli”: cioè con la forza dei
grandi mercati, delle tonnellate prodotte, dei capitali movimentati. Più ragionevolmente possiamo investire sulla creatività, sulla professionalità, sull’innovazione, sull’apertura e sulla capacità di fare sistema. Tutte condizioni che hanno bisogno di un
terziario evoluto, solido e capace di combinare tradizione e fantasia, realismo e capacità d’impresa,
amore per il territorio e curiosità per il mondo.
*direttore dell’Unione commercio turismo e attività
di servizio della provincia di Trento
È
stato inaugurato il 12
maggio scorso il nuovo sito internet dell’Unione commercio turismo e attività di servizio della provincia di Trento. Ad introdurre la presentazione
del portale, accessibile all’indirizzo www.unione.tn.it
ai rappresentanti delle associazioni imprenditoriali
interessate e alla stampa è
stato il presidente dell’Unione Giovanni Bort. «Ringrazio il gruppo di lavoro interno – ha detto Bort – e Invisible Site, la società di specializzata di Maurizio Passamani che ci assistito nella realizzazione del sito, per
aver messo a punto questo
strumento utile alla nostra
visibilità, alla crescita del
nostro sistema e al tempo
stesso alle nostre aziende».
«Ci sono voluti due anni di
lavoro – ha proseguito il direttore dell’Unione Giovanni Profumo – per offrire a
tutti i nostri associati e a
chiunque voglia conoscerci un’immagine chiara del
nostro “sistema” attraverso
una comunicazione rapida,
incisiva e in linea con le
nuove tecnologie. Il nuovo
sito si inserisce nel proces-
La home page del rinnovato portale dell’Unione commercio turismo e attività di servizio
so di riorganizzazione complessiva della nostra struttura e dei suoi uffici, attraverso l’offerta di servizi e
consulenze innovativi, una
maggiore presenza sul territorio, la certificazione di
qualità ISO 9000. Ci siamo
conseguentemente posti
l’obiettivo di “arrivare nelle
case” dei nostri associati
grazie all’utilizzo delle web
technologies». «Una sezione significativa del portale
– ha aggiunto il direttore –
sarà dedicata alla promozione delle aziende del terziario in collaborazione tanto con la pubblica amministrazione (Provincia Autonoma di Trento, Comuni,
ecc.) quanto con le istitu-
zioni ad essa collegate
(Trentino Spa, Camera di
Commercio, ecc). Con tutti
questi enti ci interessa, in
particolare, attivare collaborazioni per assicurare un
sistematico scambio di informazioni, documenti, link
e progettare assieme iniziaContinua a pag. 2
Dettaglio, eletta la giunta I ristoranti cinesi sono OK
a pag. 5
a pag. 18
Dettaglio, tutte le categorie Dopo i condoni, i bilanci
a pag. 6
a pag. 20
Dettaglio, le sezioni locali Pagineblu anche a Udine
a pag. 7
a pag. 22
La riconferma di Mondini Fnaarc, la nuova polizza
alle pagg. 8-9
a pag. 22
Il programma dell’ingrosso Artigianato in mostra a Cles
a pag. 11
a pag. 23
Gli alberghi in Carinzia Orario di lavoro: il decreto
a pag. 15
Mazzata sui ristoratori
a pag. 16
a pag. 24
L’opportunità Bondone
a pag. 26
L’agenzia viaggi conviene Rovereto, serve il macello
a pag. 17
a pag. 27
pag.
2
Trentino / Italia / Europa
Unione - Maggio 2003
dalla prima pagina
Unione
Mensile di informazione dell’Unione
Commercio e Turismo e Attività di
Servizio della Provincia di Trento
Autorizzazione del Tribunale di Trento
n. 424 del 23/1/1984
Direttore responsabile: Carlo Casari
Direzione, redazione e amministrazione
38100 Trento - Via Solteri, 78 - Tel. 0461/880111
Capo redattore: Antonio Girardi
A questo numero hanno collaborato:
Monica Clementi, Giampiero Lui, Alfonso Moser, Cornelio
Vettori, Raffaele Murari, Giovanni Tecilla, Mila Bertoldi,
Bruno Cesconi, TourismusTeam, Claudio Brugnara,
Lucio Chiricozzi, Giovanni Profumo, Seac, Sergio Porcelli,
Franco Camin, Paolo Mosna, Carlo Marinelli, Massimo
Caputo, Marika Giovannini (ITC)
Impaginazione e fotolito:
Curcu & Genovese Associati S.r.l. - via Ghiaie, 15
Trento - Tel. 0461/362122 - Fax 0461/362150
Concessionaria esclusiva di pubblicità:
Südtiroler Studio S.r.l. - via Ghiaie, 15
Trento - Tel. 0461/934494 - Fax 0461/935706
Stampa: S.I.E. srl - Trento - via Missioni Africane, 17
Stampato il 22 maggio 2003 - Tiratura 10.000 copie
Associato
all’Unione Stampa
Periodica Italiana
Iscritto al registro Nazionale della
Stampa al numero di repertorio
5.982 in data 8/10/97
GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO SERVIZI DEL TRENTINO
appuntamenti, incontri e attualità trentina
I NOSTRI UFFICI SONO A:
TRENTO, via Ghiaie 15
Tel. 0461.934494 - Fax 0461.935706
e-mail:[email protected]
BOLZANO, viale Europa 126/3
Tel. 0471.914776 - Fax 0471.930743
e-mail:[email protected]
ROVERETO, via Magazol 30
Tel. 0464.414404 - Fax 0464.461158
tive compartecipate. Un altro obiettivo importante da
raggiungere è quello di rendere accessibili a tutti gli
utenti (imprese, turisti, potenziali acquirenti), attraverso efficaci strumenti di
webpresence, i servizi delle imprese del terziario (ad
esempio Pagine Blu dell’Associazione Attività di
Servizio)».
E’ toccato quindi al responsabile dell’area comunicazione dell’Unione, Antonio
Girardi, evidenziare il carattere di giornale on-line
del portale che, aggiornato
da un’apposita redazione
composta dalle segreterie
delle associazioni e dai funzionari degli uffici e dei servizi, offre informazioni chiare e sintetiche permette non
solo ai soci ma a chiunque
voglia conoscere le iniziative e il punto di vista dell’organizzazione. Alla voce
ultime notizie il sito ospita
anche l’ultimo numero del
giornale mensile Unione e i
notiziari che ne sono il supplemento tecnico con l’archivio di questi ultimi e della stessa rivista e la possibilità di ricerca tematica nella banca dati.
Un’ampia illustrazione delle funzionalità del portale è
stata proposta da Alfonso
Moser, segretario dell’Unione albergatori ed esperto del settore, che ha mostrato nel dettaglio le caratteristiche innovative delle
pagine sia delle nove associazioni del sistema sia delle altre categorie aderenti.
Per ogni associazione è infatti prevista una pagina con
lo stesso formato grafico
nella quale sono raccolte le
ultime notizie selezionate
dalle segreterie, documenti utili per l’attività delle
aziende aderenti, le iniziative di rilievo e link utili a siti interessanti per la propria
attività. Tra queste pagine
spiccano quelle di presentazione dell’intero staff interno della sede di via Solteri 78 a Trento e le sezioni
del sito riguardanti collegamenti o link esterni con realtà legate al mondo imprenditoriale del terziario: dallo
scadenzario fiscale aggiornato quotidianamente da
Seac a tutti i servizi on-line. proseguito Passamani – il esperti Unione, il Giornale
«C’è la possibilità riservata sito Unione offre per ora Unione on-line (con testi
ai soci – ha spiegato Moser (ma questi numeri sono de- completi e funzioni di ri–di chiedere informazioni stinati ad aumentare) 340 cerca); la bacheca elettrotecniche e professionali ai pagine informative, 180 nica (cessione/affitto aziennostri consulenti via web schede corso, 301 sottositi de, cerco offro lavoro), i Link
con garanzia di risposta en- aziendali per le aziende dei a siti da visitare, i Notiziari
tro 48 ore dalla richiesta.
servizi (PagineBlu), 283 sca- periodici per tutti i soci e
Di grande interesse i dati fo- denze fiscali e normative e per le Categoria on-line, le
niti infine da Maurizio Pas- oltre 3.000 note informative Informative Seac, lo Scasamani, amministratore dedenziario Seac, l’Archivio e
legato di Invisible Site, che
scambio documenti, l’Arcon l’ausilio di 15 profeschivio Corsi Unione Forma
sionisti ha impostato e at(con possibilità di richiesta
tuato tecnicamente il proinformazioni e pre-icriziogetto del nuovo portale d’inne on line), le notizie e gli avtesa con il gruppo di lavoro
visi riservati agli associati, i
composto anche da Profusondaggi on line, le FAQ
mo, Moser e Girardi.
(Frequently Asked Que«Il nuovo portale Unione in
stions, domande e risposte
cifre comprende una strutfrequenti), l’area riservata
tura informativa suddivisa
con gestione profilo utenin 4 aree principali, 29 se- Giovanni Bort durante la te, iscrizione ai servizi, aczioni informative, 105 sotto- presentazione del sito
cesso ai servizi riservati. Ciasezioni e 15 aree specifiche
scuna azienda potrà disper le singole associazioni. Seac su fisco, gestione del porre, a richiesta e con coC’è poi un’infrastruttura personale, interpretazione sti competitivi di un proprio
software frutto di 20 modu- delle normative di cui 770 mini-sito (come nel caso
li interattivi per la visualiz- relative all’anno in corso, 60 delle attività di servizio inzazione e la fruizione dei avvisi informativi, 65 noti- serite in Pagineblu) che pocontenuti e degli archivi, 220 ziari, 11 numeri completi trà anche essere esteso, potrà autopromuoversi, proporre cataloghi di prodotti
e servizi, un carrello per
consentire acquisti on-line
(mediante bonifico bancario, contrassegno postale,
carta di credito). Sono offerti dal sito dell’Unione anche servizi tecnici (dominio, hosting, e-mail) e di
marketing (registrazione nei
L’intervento del direttore dell’Unione, Giovanni Profumo, alla motori, campagne promozionali).
conferenza stampa sul nuovo portale
Nel secondo semestre del
procedure software e 125 del Giornale Unione, 70 link 2004 saranno attivati tutti i
differenti archivi memoriz- suggeriti, 25 documenti dis- servizi alle aziende attualzati nel database. Quanto ai ponibili per lo scarico. La mente riservati a PagineBlu,
contenuti informativi – ha realizzazione e gestione del servizi di Newsletter temaportale ha richiesto 1.600 tiche (disponibile anche per
ore lavoro per la progetta- partner terzi), di consulenzione e la realizzazione, 57 za specialistica (a cura di
settimane dall’avvio del pro- partner terzi), la Bacheca
getto, il coinvolgimento di elettronica inter-associati14 responsabili dell’Unione va (Ascom Nord.Italia), sonaddetti all’aggiornamento daggi inter-associativi
Il 14 maggio scorso il Midelle informazioni e di due (Ascom Nord Italia) e funnistro del Welfare Roberoperatori impiegati nelle at- zionalità aziendali per il B2B
to Maroni ed il suo omotività di aggiornamento ed (listini riservati, riconoscilogo inglese Stephen
assistenza.
Timms hanno raggiunto
mento utenti, archivio orQuanto ai servizi e alle fun- dini cliente).
un accordo che prevede
zionalità più significative Agli operatori aderenti alle
la promozione della reche attraverso il portale ab- associazioni dell’Unione e
sponsabilità sociale d’imbiamo messo a disposizio- a quelli che si iscriveranno
presa. A questo argone deglui utenti – ha con- saranno forniti il codice
mento Marcello Condicluso Passamani – ricordo utente e la password per acni, consulente dell’Uniole notizie e gli avvisi del- cedere all’area riservata e
ne, dedicherà un apposil’Ufficio Stampa dell’Unio- quindi ai servizi personato approfondimento sul
ne, le notizie e gli avvisi da lizzati sia gratuiti che a paprossimo numero del noogni singola associazione, gamento di maggiore intestro giornale.
la consulenza on line degli resse.
Imprese e
responsabilità
sociale
Anche in
Internet!
www.trentinomese.it
La rivista che è tutto un programma
Trentino / Italia / Europa
Dall’Itc-Irst un programma per disabili
pag.
3
Unione - Maggio 2003
I dati diffusi dalla Camera di commercio mostrano una tendenza all’aggregazione
Negozi e barriere Più imprese, ma economia fragile
L’acceso agli edifici di Trento Calano però, nel 2002, sia commercio che turismo
U
n programma
che permette di
creare siti Internet per la ricerca di informazioni sull'accessibilità di esercizi commerciali ed edifici pubblici, utile a tutti e in special modo alle persone
disabili. Si chiama SIMBA (acronimo di SIstema Monitoraggio Barriere Architettoniche) ed è il risultato
dell’edizione 2002 del progetto WebValley, l’Internetcamp per gli studenti delle scuole superiori organizzato dall’ITC-irst in collaborazione l’IPRASE e svoltosi l’estate scorsa a Luserna. Il software è stato presentato alla stampa nei giorni scorsi, presso l’ITC-irst,
dal presidente dell’ITC-irst, Gianni Bonvicini, dalla
direttrice dell’ITC-irst, Luigia Carlucci Aiello, dalla
presidente della Cooperativa HandiCrea, Graziella
Anesi, dai ricercatori del Centro di Povo e dagli studenti che hanno lavorato al progetto. Le caratteristiche del programma sono state illustrate dalla presidente di HandiCrea, Graziella Anesi, attraverso una
dimostrazione pratica. “Un software che ha unito la
tecnologia e l’utilità sociale”, ha sottolineato Graziella
Anesi. In sostanza, grazie a SIMBA, è possibile avere
informazioni dettagliate sull’accessibilità di edifici e
luoghi di Trento (ad esempio, la presenza di gradini
o di rampe all’ingresso di bar e negozi, la dimensione delle porte di accesso agli ascensori, ecc.), sulla distanza tra due punti della città e sulla disponibilità
di parcheggi per disabili. Il software permette inoltre di effettuare ricerche rapide, consultando mappe
o elenchi di esercizi pubblici. Presenti in sala anche
molti studenti che hanno partecipato a WebValley
2002, i quali hanno descritto la loro esperienza, auspicando che in futuro il software venga utilizzato da
un numero sempre maggiore di persone. Il sito, dopo un breve periodo di sperimentazione, potrà essere consultato alla pagina web http://simba.itc.it. Attualmente è possibile accedere alle informazioni del
sito attraverso una password, che può essere richiesta scrivendo all’indirizzo e-mail [email protected].
L
a prima giornata dell’economia proposta il
5 maggio scorso a
Trento dalla Camera di commercio in sinergia con
Unioncamere, ha evidenziato alcuni dati interessanti.
Innanzitutto quello relativo
al saldo positivo nel rapporto iscrizioni (nascite) – cessazioni delle imprese nella
nostra provincia alla fine del
2002: l’incremento è stato infatti dell’1,01%, il che porta
il numero delle aziende trentine a oltre 51mila. Il tasso di
crescita è inferiore a quello
medio nazionale (1,21%) ma
più alto di quello dell’Alto
Adige (0,16%) e del Nord Est
(0,25%). L’aumento riguarda soprattutto ditte individuali, anche se cresce il nu-
mero delle società di capitali, segno del progressivo rafforzamento della struttura
organizzativa delle imprese.
E’ poi confortante notare che
fra i nuovi imprenditori, 6 su
10 sono giovani con meno di
35 anni. Fra questi le donne
sono appena il 24%, mentre
nel resto d’Italia la media è
del 30%. In questo quadro
complessivamente positivo,
occorre però notare che nel
2002 le imprese del commercio al dettaglio hanno conosciuto un tasso di crescita negativo pari a –1,19%. Anche il numero degli alberghi
e dei ristoranti l’anno scorso
è calato (-1,11%) mentre le
attività immobiliari, di informatica e di ricerca sono
cresciute appena dello
Zaninotto, Dalpez e Dellai alla giornata dell’economia
0,05%.
L’indagine mostra inoltre che
le aziende trentine nel 2002
non sono cresciute negli addetti e nelle dimensioni, ma
hanno stretto accordi strategici a livello produttivo e
commerciale entrando in
consorzi e raggruppamenti
di impresa. Ciò consente di
affrontare con successo i mutamenti imposti dal mercato perché oggi le reti sono un
modello vincente. Infine il
rapporto della Camera di
commercio segnala che nel
2001 appena il 14% dei dipendenti delle imprese del
Trentino ha seguito corsi di
formazione, cioè molti meno
rispetto all’Alto Adige e al
Nord Est. A differenza che
nel resto d’Italia, infine, le
aziende trentine assumono
soprattutto personale con un
basso profilo professionale.
Appuntamenti con le fiere in giugno
Verona martedì 3 – venerdì
6, Pulire, Mostra internazionale di attrezzature, macchine, prodotti chimici, sistemi
e servizi per la pulizia industriale; Roma, mercoledì 4 –
domenica 8, Smau Roma, reti e servizi per la società dell’informazione; Bologna, venerdì 6 – domenica 8, Cosmofarma, salone internazionale dei prodotti e dei servizi per la salute e del benessere; Milano, venerdì 6 – lunedì 9, Chibidue, salone internazionale degli articoli da
regalo, degli articoli per profumeria, della bigiotteria, degli accessori moda; Milano,
venerdì 6 – lunedì 9 Chibimart, mostra mercato della
bigiotteria in pietre dure, preziose, argento, artigianato,
articoli da regalo, 45° edizione estiva; Rimini, venerdì 6
– domenica 15, Festival del
fitness, mostra mercato nazionale del fitness, 14° edizione; Vicenza, sabato 7 – giovedì 12, Vicenzaoro 2, mostra internazionale dell’oreficeria, gioielleria, argenteria
e orologeria; Trieste, sabato
7 – domenica 15, Artigianato del Nord Est, fiera campionaria internazionale, 55°
edizione; Trento, venerdì 13
– domenica 15, Mostra nazionale dei vini del Trentino, 67° edizione; Riva del
Garda, sabato 14 – mercoledì 18, Expo Riva Schuh, mostra internazionale della calzatura, 60° edizione; Milano,
martedì 17 – venerdì 20, Allestire e comunicare, salone
nazionale dell’allestimento,
della comunicazione e dei
servizi per operatori fieristici e congressuali; Firenze,
giovedì 19 – domenica 22,
Pitti Immagine Uomo, mostra internazionale dell’abbigliamento e accessori maschili, 64° edizione; Firenze,
venerdì 27 – domenica 29,
Pitti Immagine Bimbo, mostra internazionale dell’abbigliamento e accessori per
bambini, 57° edizione; Milano, venerdì 27 – lunedì 30,
Sposaitalia, presentazione
internazionale di abiti da sposa e da cerimonia.
Attrezzatura completa per pizzerie
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MEZZOCORONA (TN), VIA DEL TEROLDEGO, 11/13 ☎ 0461.603800
pag.
4
commercio
Unione - Maggio 2003
Rieletto all’unanimità il presidente uscente dell’Associazione commercianti al dettaglio
Zecchini: «ai negozi serve una rete»
Dobbiamo creare condizioni economiche favorevoli
Una fase della riunione elettiva del 28 aprile scorso
«F
ino ad oggi ci siamo impegnati in
una battaglia sindacale con la Provincia e i
Comuni per cercare di garantire sul piano legislativo
e amministrativo l’equilibrio
nella rete distributiva sul nostro territorio: d’ora in poi
dovremo sforzarci di lavo-
M
rare per creare le condizioni economiche affinché in
Trentino le attività commerciali al dettaglio di piccole e medie dimensioni
possano rimanere in piedi».
E’ questo il messaggio lanciato dal presidente Elio Zecchini all’assemblea del direttivo che il 28 aprile scor-
a ecco i 41 componenti del
consiglio direttivo provinciale dell’Associazione commercianti al dettaglio della provincia di Trento, con mandato di rappresentanza nel quadriennio
2003/2006.
Presidente Zecchini Elio (Pieve Di
Ledro); Vice Presidenti: Gamba Franco (Riva Del Garda) e Franco Pezzin
(Trento, presidente della cat. Orafi).
Consiglieri: Agostini Luciano (Pergine Valsugana); Casari Carlo (Trento); Detassis Corrado (Trento); Ferrario Marco (Rovereto, presidente
Cat. Amaat – commercianti arte antica); Piffer Massimo (Vigolo Vattaro); Sala Alessandro (Trento); Trentini Antonio (Villazzano, presidente
so lo ha riconfermato per acclamazione fino al 2006 alla
guida dell’Associazione
commercianti al dettaglio,
la più consistente fra le nove organizzazioni imprenditoriali aderenti all’Unione. Al suo fianco continueranno ad esservi Franco
Gamba, presidente dei dettaglianti dell’Unione nella
sezione autonoma di Riva e
Franco Pezzin, presidente
Ecco il direttivo
dell’Associazione
Cat. Fioristi); Bazzocco Gianfranco
(Campitello Di Fassa); Molinari Franco (Rovereto presidente Cat. Librai);
Baggetto Giuliano (Fiera Di Primiero); Carli Marcello (Trento); Casata
Sergio (Trento, presidente Cat. Fiva
ambulanti); Dallavo Rosa (Cles, Presidente Cat. Radioelettrici); Deanesi
Emanuele (Borgo Valsugana); Delladio Giuliano (Cavalese); Frizzera Mariano (Riva Del Garda); Gatto Armando (Dimaro, presidente Cat.
Snag); Gravante Giovanni (Trento,
presidente Cat. Abbigliamento); Lei-
dell’Unione territoriale di
Trento, entrambi rieletti vicepresidenti.
Zecchini aveva aperto la riunione davanti a 39 dei 41
componenti dell’organismo,
ringraziando il direttivo
uscente per i quattro anni di
lavoro impegnativo («e talvolta traumatico») portato
avanti insieme. «Quattro anni – ha proseguito il presidente – nei quali dopo la ri-
ta Enrico (Tuenno); Modena Mariano (Rovereto); Pedrotti Mario (Cavedine, presidente Cat. Alimentazione); Stiffan Rolando (Rovereto, presidente Cat. Macellai); Zanon Elisabetta (Madonna Di Campiglio); Bonelli Paolo (Cavalese); De Grandi
Giorgio (Trento); Mochen Teresa
(Malè); Andreis Silvano (Malè); Zini
Ettore (Tione); Carpano Luigi (Pozza Di Fassa); Fontana Ivo (Mezzano);
Violin Ermes (Cles); Campestrin Danilo (Telve Valsugana); Passerini Alberto (Levico Terme); Biasion Luciano (Rovereto); Silvestri Benito (Rovereto); Merler Sergio (Rovereto); Lurani Marco (Trento, presidente Cat.
Autoconcessionari); Cainelli Paolo
(Trento, presidente Cat. Farmacisti).
Un altro momento della serata. Molti i partecipanti
forma Bersani a livello nazionale è profondamente
cambiata l’impostazione del
commercio al dettaglio anche in Trentino. Abbiamo
dovuto tutelare gli interessi
degli operatori e quindi anche dei clienti di fronte al
difficile passaggio da una situazione protetta del settore ad una liberalizzazione di
fatto. Sul piano legislativo,
le enunciazioni rassicuranti ricevute dai politici al momento dell’approvazione
della nuova disciplina del
commercio in Trentino, sono poi state disattese in sede di regolamentazione attuativa delle norme e assisteremo quindi all’insediamento di decine di migliaia
di metri quadri di nuove
grandi e medie superfici di
vendita, destinate a rendere
durissima, se non impossibile, la vita ai negozi tradizionali. Perché – ha spiegato Zecchini – mentre l’asta
dell’Adige potrebbe forse
sopportare questa espansione, non è pensabile che
nelle valli laterali del Trentino le attività di minori dimensioni riusciranno a resi-
Il presidente Elio Zecchini
Positive Design
Show room: via Bolzano, 59/A GARDOLO (TN) - Tel. 0461.950051
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commercio
stere alla concorrenza dei
nuovi grandi centri commerciali la cui costruzione è
prevista nelle immediate vicinanze dei paesi. Come associazione abbiamo tentato
invano di contenere gli effetti negativi di questa politica provinciale, tenuto conto che il Trentino è al secondo posto fra le regioni
d’Italia nel rapporto fra offerta e domanda anche senza considerare quella turistica. A questo punto – ha
dichiarato il presidente – la
nostra linea di intervento deve spostarsi su un altro fronte: siamo chiamati a sostenere le attività del nostro settore anche dal punto di vista
finanziario e commerciale».
«Come? Facendo rete e rendendoci riconoscibili dalla
clientela come un soggetto
unico. Questo è il senso della campagna pubblicitaria
da noi recentemente avviata con gli slogan “io compro
nel negozio di valle e faccio
vivere il mio paese” e “io
compro nel negozio del mio
quartiere e faccio vivere la
mia città”. Si tratta di creare un tratto distintivo comune a tutti i punti vendita
nostri associati, notando il
quale i clienti sappiano di
potersi fidare dei prodotti
con la certezza di trovare all’interno dei negozi commercianti e collaboratori
sempre pronti ad offrire un
servizio professionale e personalizzato».
«Per realizzare questo obiettivo dobbiamo elaborare insieme una strategia che risulti davvero vincente, altrimenti il futuro per tutti noi
sarà molto difficile. Inoltre
– ha concluso Zecchini –
chiederemo alla Provincia
pag.
5
Unione - Maggio 2003
Promosso dalla categoria radioelettrici dell’Associazione dettaglianti
La Giunta esecutiva
dell’Associazione
Oltre al presidente Elio Zecchini e ai due vicepresidenti Franco Gamba e Franco Pezzin, entrano a
far parte della giunta del dettaglio Rosa Dallavo
(Cles, presidente Cat. Radioelettrici); Giorgio De
Grandi (Trento); Mariano Modena (Rovereto); Alberto Passerini (Levico Terme); Alessandro Sala
(Trento); Antonio Trentini (Villazzano, presidente
Cat. Fioristi); Ettore Zini (Tione di Trento).
incentivi economici per i piccoli dettaglianti anche al di
là dei contributi previsti dalla legge unica sull’economia,
dai cui benefici molte aziende di ridotte dimensioni restano escluse. Quel che è sicuro è che occorre voltare
pagina e lavorare al “dopo
Bersani”, per favorire il con-
solidamento e la crescita
operativa delle aziende associate».
Dopo la relazione del presidente sono iniziate le operazioni di voto per eleggere
i nove componenti della
giunta esecutiva dell’associazione, indicati nel riquadro.
Corso per antennisti
U
n corso dedicato
alle ricezioni satellitari e finanziato
dal Fondo sociale europeo
promosso dalla categoria
radioelettrici dell’Associazione commercianti al dettaglio dell’Unione. Il corso
si svolgerà presso la sede
dell’Unione in via Solteri
78 a Trento usufruendo di
una sala opportunamente
allestita con le strumentazioni necessarie a cominciare da lunedì 26 maggio
e avrà una durata di 50 ore
complessive suddivise in 7
giornate e sarà tenuto dalla SDS Scuola Digitale Sa-
tellite di Modena, con docenti specializzati nel settore specifico. Verranno fornite le opportune dispense,
materiale didattico per le
lezioni teoriche e per le prove pratiche.
I posti disponibili, riservati agli associati sono in tutto 20. Possono partecipare
eventuali dipendenti addetti alla vendita di prodotti satellitari che possono così approfondire le nozioni per lo svolgimento
delle loro funzioni. Per informazioni rivolgersi alla
Segreteria dell’Associazione commercianti al detta-
glio del Trentino (tel.
0461/880499) o a Silvano
Conci (tel. 0461-924095,
fax 0461-923282, e-mail info@concis).
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ed asciugare posate o bicchieri con risultati eccellenti.
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6
commercio
Unione - Maggio 2003
Rinnovati in aprile anche gli organi di rappresentanza dei 12 comparti del dettaglio
Tutti i direttivi di categoria
Mario Pedrotti, Alimentazione
Giovanni Gravante, Abbigliamento
Marco Ferrario, Amaat
Marco Lurani, Autoconcessionari
Antonio Trentini, Fioristi
R
iportiamo in questa
pagina la composizione di tutti i consigli direttivi di categoria dell’Associazione commercianti al dettaglio della provincia di Trento rinnovati il
mese scorso.
Consiglio Direttivo Categoria Alimentazione
vanni (Trento); Consiglieri:
Coin Vittorio (Trento); Di
Giusto Paolo (Trento); Faraguna Franco ( Trento);
Longo Cinzia (Trento); Ramonda Mario Domenico
(Trento); Zampiero Sandro
(Trento).
Consiglio Direttivo
Associazione Mercanti d’Ar-
fano (Trento).
Consiglio Direttivo Categoria Fioristi
Presidente: Trentini Antonio (Villazzano); Consiglieri: Bertoni Matteo (Rovereto); Detassis Nicola (Trento);
Fruner Roberta (Riva del
Garda); Lazzeri Laura (Mezzolombardo)
goria macellai
Presidente: Stiffan Rolando
(Rovereto); Consiglieri: Bertoldi Albino (Riva Del Garda); Casagrande Bruno (Bedollo); Cis Massimo (Bezzecca); Fontanari Flavio
(Sant’Orsola); Lenzi Roberto (Scurelle); Maistri Mauro
(Gardolo); Simonetto Stefa-
Sergio Casata, F.I.V.A.
Franco Molinari, Librai
Rolando Stiffan, macellai
Franco Pezzin, Orafi
Paolo Cainelli, Farmacisti
Presidente: Pedrotti Mario
(Cavedine); Vice-Presidente: Modena Mariano (Rovereto);
Consiglieri: Donini Luigi
(Molveno); Ferrari Paolo
(Calceranica); Floriani Fabio (Martignano); Frizzera
Mariano (Riva Del Garda);
Gasperi Gilberto ( Vigolo
Vattaro); Piffer Massimo (Vigolo Vattaro); Scoz Flavio
(Trento); Zecchini Elio (Pieve Di Ledro).
Consiglio Direttivo Categoria Abbigliamento
Presidente: Gravante Gio-
te Antica del Trentino Amaat
Presidente: Ferrario Marco
(Rovereto); Consiglieri: Binelli Dario (Malé); Gasperetti Armando (Trento); Kiniger Michele (Rovereto);
Obrelli Gianfranco (Lavis);
Zanella Maddalena (Trento)
Consiglio Direttivo Categoria Autoconcessionari
Presidente: Lurani Marco
(Trento); Vice Presidente:
Dallavalle Christian (Ravina); Consiglieri: Conta Attilio (Ravina); Franceschi Ste-
Consiglio Direttivo F.I.V.A.
Federazione Italiana Venditori Ambulanti
Presidente: Casata Sergio
(Trento); Consiglieri: Bortolotti Nicola (Polpenazze –
Brescia); Paiola Flavio (Rovereto); Tedeschi Giuseppe
(Trento)
Consiglio Direttivo Categoria Librai
Presidente: Molinari Franco (Rovereto); Consiglieri:
Antolini Piero (Tione); Benigni Pia (Trento); Imoscopi Walter (Trento).
Consiglio Direttivo Cate-
no (Castelnuovo Valsugana); Troier Hermann (Lavis); Vivaldelli Camillo (Varone).
Consiglio Direttivo categoria Orafi
Presidente: Pezzin Franco
(Trento); Consiglieri: Bonelli Paolo (Cavalese); Comper Patrizia, (Rovereto); Detoni Maurizio (Riva Del Garda); Pagnin Giampaolo
(Trento).
Consiglio Direttivo categoria Radioelettrici
Presidente: Dallavo Rosa
(Cles); Vice Presidente:
Conci Silvano (Trento); Consiglieri: Abram Vittorio (Sarnonico); Cattoni Renato
(Lomaso); Palmieri Sergio
(Commezzadura); Savoia
Giuliana (Rovereto); Tomaselli Mauro (Tesero); Trentini Renato (Trento).
S.N.A.G. - Sindacato nazionale autonomo giornalai
della provincia di Trento
Presidente: Gatto Armando
(Dimaro)
Associazione farmacisti del
Trentino
Presidente: Paolo Cainelli
(Trento)
Rosa Dallavo, Radioelettrici
Armando Gatto, A.N.A.G.
HACCP:
A CHE PUNTO SIAMO?
Correva l’anno 1996 quando il
Parlamento della Repubblica Italiana
emanava, il Decreto Legislativo n.
155 avente per titolo: Attuazione delle direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernente l’igiene dei prodotti alimentari.
Superata la fase iniziale, contraddistinta da atteggiamenti quali la diffidenza, l’indecisione, l’attesa da parte di coloro i quali erano tenuti ad adeguarsi alla nuova legge e dalla tolleranza degli organi di vigilanza, a distanza di 7 anni dalla sua emanazione, la normativa è entrata a tutti gli effetti a far parte nel palinsesto legislativo nazionale con i conseguenti vincolo che questo comporta.
Il D. Lgsl 155/97 - ovvero la normativa che regolamenta la questione
dell’ igiene alimentare, meglio conosciuta come HACCP - impone al titolare dell’impresa alimentare l’elaborazione di un piano di autocontrollo, calato sulla specifica realtà cui esso è rivolto. Il sistema di autocon-
trollo, una volta elaborato e adottato
deve venir sottoposto ad un periodico riesame, al fine di valutarne l’efficacia e se del caso essere modificato.
Un ulteriore aspetto previsto dalla normativa in questione riguarda
l’attività di formazione in materia di
igiene alimentare per tutti coloro che
sono chiamati ad intervenire nel processo alimentare (fasi di preparazione, trasformazione, fabbricazione, confezionamento, vendita o fornitura al
consumatore, di prodotti alimentari).
Dalla data di emissione del decreto 155/97, nel palinsesto normativo
territoriale, sono state poi introdotte
leggi aggiuntive attinenti che in parte modificano o meglio adattano al
contesto locale i dettami normativi
nazionali. Alcune sentenze della Cor-
te Costituzionale hanno infine chia- • la stesura del piano di autoconrito esattamente la ripartizione di comtrollo;
petenze tra Stato e Provincia Auto- • il riesame del piano di autoconnoma di Trento.
trollo esistente;
• la formazione degli addetti;
La Cet scarl azienda da anni ope- • la verifica dell’efficienza del piarante nei settori della tutela ambienno adottato mediante audit ispettale e dell’igiene alimentare nonché
tivi;
certificata UNI ISO 9001 e UNI CEI • il livello di igiene raggiunto attraEN ISO/IFC 17025 per l’esecuzione
verso controlli analitici (controlli
di analisi chimiche e microbiologiche
microbiologici delle superfici di
è in grado di fornire, un valido suplavoro, dell’aria, degli alimenti
porto tecnico e analitico per tutto quanpreparati, delle materie prime utito concerne il controllo dell’igiene
lizzate, delle contenitori utilizzati
nelle aziende e strutture del settore
per il confezionamento, delle acalimentare.
que ecc.) integrando al rapporto
In particolare, i tecnici impiegati
di prova relazioni tecniche inter(laureati e diplomati in discipline scienpretative sulla base delle norme
tifiche quali la biologica, la chimica)
legislative di settore vigenti.
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531/92, dal Ministero della Salute.
commercio
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7
Unione - Maggio 2003
Tutti i nomi dei consigli direttivi dell’Associazione commercianti al dettaglio del Trentino
Ecco le 11 sezioni comprensoriali
R
iportiamo di seguito
i componenti dei
consigli direttivi delle sezioni territoriali dell’Associazione commercianti al dettaglio eletti quest’anno.
Direttivo della sezione del
Comprensorio C 1 – Valle di
Fiemme.
Presidente: Giuliano Delladio (fioreria, Cavalese); consiglieri: Enrico Vanzetta (cartoleria, Ziano); Mauro Tomaselli (radioelettrico, Tesero); Paolo Bonelli (oreficeria, Cavalese); Maria Dezulian (abbigliamento, Cavalese).
Direttivo della sezione del
Comprensorio C2 – Valle di
Primiero
Presidente: Giuliano Baggetto (macelleria, Fiera);
consiglieri: Ivo Fontana (fioreria, Mezzano); Cristian
Crepaz (alimentari, Fiera)
Direttivo della sezione del
Comprensorio C3 – Bassa
Valsugana e Tesino
Presidente: Emanuele Deanesi (vendita e noleggio videocassette, Borgo); consiglieri: Danilo Campestrini
(alimentari, Telve); Rolando
Zambelli (ottica, Borgo); Stefano Simonetto (macelleria,
Levico
Castelnuovo); Monica Capra (macelleria, Borgo); Gabriele Ciola (Casa del Detersivo, Borgo).
Direttivo della sezione del
Comprensorio C4 – Alta Valsugana
Presidente: Luciano Agostini (articoli sportivi, Pergine); consiglieri: Alberto Passerini (cartoleria, Levico);
Gianni Beretta (calzature,
Levico); Pierluigi Frigo (alimentari, Levico); Achille Casagrande (abbigliamento e
articoli sportivi, Baselga di
Pinè; Paolo Ferrari (alimentari, Calceranica); Ferruccio
Bertoldo (oreficeria, Levico).
Direttivo della sezione del
Comprensorio C5 – Valle
dell’Adige
Presidente: Massimo Piffer
(alimentari, Trento); consiglieri: Carlo Casari (casalinghi, Trento); Corrado Detassis (elettrodomestici,
Trento); Alessandro Sala
(gioielleria, Trento); Giorgio
de Grandi (mercerie, Trento); Mario Pedrotti (alimentari, Cavedine); Marcello
Carli (confezioni adulti,
Trento)
Direttivo Sezione Comprensorio C6 – Valle di Non
Presidente: Enrico Leita (fioreria, Tuenno); consiglieri:
Ermes Violin (mobilificio,
Cles); Alberto Ossanna (ferramenta, Cles); Rosa Dallavo (radioelettrico, Cles); Carlo Taddei (abbigliamento,
Cles); Walter Dusini (calzature, Cles); Vittorio Abram
(radioelettrico, Sarnonico);
Guido Melchiori (alimentari, Cles); Luciano Aliprandi
(articoli regalo e piccoli elettrodomestici (Coredo).
Direttivo Sezione Comprensorio C7 – Valle di Sole
Presidente: Teresa Mochen
(articoli regalo, Malè); consiglieri: Silvano Andreis (motocicli e riparazioni, Malè);
Sergio Palmieri (radioelettrico, Commezzadura), Andrea Taddei (alimentari, Croviana); Edy Valentini (mo-
bilificio, Dimaro)
Direttivo Sezione Comprensorio C8 – Valli Giudicarie
Presidente: Ettore Zini (abbigliamento e confezioni,
Tione); consiglieri: Elisabetta Zanon (abbigliamento, Madonna di Campiglio);
Enzo Taffelli (abbigliamento e confezioni, Pieve di Bono); Maria Rosa Scandolari
(confezioni bambino, Tione); Stefano Girardini (cartoleria, Tione); Danilo Scalvini (elettrodomestici, Storo).
Pera e Pozza di Fassa
ria, Riva del Garda); consiglieri: Graziano Marchi (articoli fotografici, Riva del
Garda); Bruno Lunelli (alimentari, Arco); Andrea Bertamini (articoli sportivi, Torbole); Sandro Bresciani (profumeria, Torbole); Cristina
Berlanda (fioreria, Arco);
Mariano Frizzera (alimentari, Riva); Ennio Righi (ferramenta, Arco); Elio Zec-
Fiera di Primiero
Direttivo Sezione Comprensorio C9 – Alto Garda e
Ledro
Presidente: Franco Gamba
(tessuti e tappeti, Riva del
Garda); vicepresidente:
Claudio Miorelli (pellette-
chini (alimentari, Pieve di
Ledro). Consiglieri cooptati nel direttivo di questa sezione: Maurizio Bonani (calzature, Dro); Marcello Berlanda (Grandi Magazzini, Arco); Roberto Malfer (pellic-
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Direttivo Sezione Comprensorio C10 – Vallagarina
Presidente: Franco Molinari (libreria, Rovereto); consiglieri: Mariano Modena
(alimentari, Rovereto); Roberta Baldessarelli (casalinghi, Rovereto); Sergio merler
(abbigliamento, Rovereto);
Benito Silvestri (mercerie,
Rovereto); Patrizia Comper
(gioielleria, Rovereto); Giuliana Savoia (radioelettrico,Rovereto); Luciano Biasioni (abbigliamento, Rovereto).
Direttivo Sezione Comprensorio C11 – Valle di Fassa
Presidente: Gianfranco Bazzocco (confezioni adulti,
Campitello di Fassa); consiglieri: Luigi Carpano (macelleria, Pozza di Fassa); Maria Flora Debertol (abbigliamento, Vigo di Fassa); Fabrizio Ghetta (articoli sportivi, Vigo di Fassa); Simonetta Ghetta (articoli sportivi, Vigo di Fassa); Giuseppe Pescosta (articoli per turisti, Pozza di Fassa).
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8
commercio
Unione - Maggio 2003
L’assemblea provinciale dell’associazione riconferma piena fiducia al presidente Paolo Mondini
«Oggi l’ingrosso è più forte»
«Dellai, se ci sei batti un colpo». Plauso ad Andreolli
Il tavolo dei relatori durante l’assemblea del 10 maggio all’Unione
R
iconferma scontata
per Paolo Mondini alla presidenza dell’Associazione grossisti e piccole
e medie imprese del Trentino.
L’assemblea dei soci (in tutto 863; erano 607 nel 1994,
mentre le attività commerciali all’ingrosso della nostra
provincia sono circa 1.200)
convocata il 10 maggio scorso nella sede dell’Unione, ha
infatti rinnovato all’unanimità la fiducia al presidente
uscente e candidato unico alla guida dell’associazione anche per i prossimi quattro anni. I 108 votanti, dei quali 68
presenti con deleghe, hanno
poi provveduto al rinnovo del
direttivo. Ecco i nomi, la provenienza territoriale e il settore aziendale di ciascuno dei
15 componenti dell’organismo cui partecipa d’ufficio il
presidente:
Adriano Vender (Cles, macchine agricole, primo degli
eletti, che Mondini ha confermato nel ruolo di vicepresidente nella prima riunione
del direttivo effettuata mar-
tedì 13 maggio); Luigi Togn
(Roverè della Luna, vitivinicoli);
Italo Grazioli (Trento, alimentari); Marco Cristoforetti, Cles, combustibili); Anna
no, materiali da costruzione);
Lorenzo Martinelli (Riva del
Garda, torrefazione caffè); Roberto Rossaro (Tione, materiali da costruzione).
I tre membri eletti dall’assemblea nel collegio dei probiviri dell’Associazione sono:
Franco Bancaro di Lavis, l’av-
Uno scorcio della sala gremita dai soci
Versini (Rovereto, bevande);
Roberto Zuccatti (Rovereto,
cancelleria); Giorgio Benassi
(Trento, macchine industriali); Enrico Giglioli (Gardolo,
carrelli sollevatori); Valerio
Galassi (Cles, macchine agricole); Ivan Odorizzi (Lamar
di Gardolo, ortofrutta); Ivano Slomp (Lavis, ortofrutta);
Nicoletta Torresani (Cles,
materiali da costruzione);
Franco Trentini (Romagna-
vocato Fabrizio Borga di
Trento e l’avvocato Filippo
Valcanover di Trento. Sono
stati invece nominati revisori dei conti Edgardo Moncher,
Gianfranco Tamanini e Cesare Zanotti, tutti di Trento.
Nella sua relazione introduttiva Mondini ha ricordato il
pieno riconoscimento e quindi il risultato “storico” ottenuto dai grossisti, grazie all’impegno dell’associazione,
con la legge unica sull’economia (La Lp 6/99), ma ha
anche ricordato la battaglia
ancora aperta sulla questione
delle aree inteportuali di
Trento nord, discutibilmente
assegnate al Sait dalla società Interbrennero spa, complici Comune e Provincia («di
fronte a questa logica “sovietica” di potere – ha attaccato
il presidente – dove le decisioni che riguardano tutti sono prese da pochi, già diverse aziende del terziario e del
secondario hanno spostato
fuori provincia la loro sede
legale ed altre stanno prendendo in seria considerazione quest’ipotesi»).
Quanto alla questione urbanistica e alla vicenda dell’interporto, Mondini non ha
mancato di evidenziare i nodi più delicati che da tempo
l’associazione chiede di sciogliere. «In questi ultimi dieci
anni la nostra richiesta di spazi commerciali per l’ingrosso e in particolare perché le
nostre attività abbiano accesso alle aree produttive del
secondario sia di livello provinciale che locale, è stata sostenuta e ripetuta in tutti i
Paolo Mondini
contesti e in svariate occasioni. Ci auguriamo che in fase di approvazione della variante 2000 al PUP da parte
del Consiglio Provinciale, il
declassamento delle aree produttive venga finalmente accolto.
Della romanzesca vicenda
delle are interportuali mi limito a citare alcuni flash in
quanto del problema vi ho
sempre tenuti informati. Ricordo, innanzitutto, che le
aree interportuali hanno acceso appetiti e interessi accompagnati da pressioni ed
intrecci di ordine politico ed
economico di alto livello. È
chiaro che il nostro intervento, teso a gestire direttamente o a condizionare l’asse-
gnazione delle aree dei Comparti 2, 6 e 7, alle quali era stata conferita una destinazione commerciale a seguito della nostra richiesta e del sostegno assicurato dagli Assessori comunali di allora,
Niccolini e Grasselli, non è
piaciuto né ai vertici delle società Interbrennero ed Interporto Servizi e nemmeno agli
azionisti di maggioranza, ossia Provincia e Comune.
Nei Consigli di Amministrazione prevale, infatti, la presenza di amministratori di nomina pubblica e quindi sostanzialmente esecutori della volontà politica del governo provinciale tra i quali, come già detto, due rappresentanti del SAIT molto poco disponibili nei confronti dell’imprenditoria privata.
Sull’assegnazione delle aree
del Comparto 2 al SAIT ricordo solo che l’Associazione
venne esclusa d’imperio,
mentre l’introduzione di determinati parametri mise di
fatto fuori gara anche il concorrente privato alternativo
al SAIT. Altrettanto subdola
e criticabile fu la nostra estromissione dalle aree del Com-
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commercio
parto 6, perché Interporto
Servizi, approfittando di alcune difficoltà nel definire e
gestire i soggetti interessati,
fissò strumentalmente una
tempistica di obblighi contrattuali al termine della quale dichiarò inadempiente l’Associazione dei Grossisti e decise di gestire direttamente
l’operazione, promuovendo
la realizzazione di un manufatto da cedere ad operatori
interessati. È evidente la volontà di Interporto Servizi di
gestire in proprio l’operazione dal punto di vista immobiliare e speculativo per finanziare, in particolare, la
realizzazione del Centro Direzionale interportuale.
Del problema abbiamo interessato il presidente della
Giunta provinciale, Lorenzo
Dellai, il quale dopo tre solleciti ci ha concesso udienza
il 4 novembre 2002. Il Presidente si è riservato di verificare l’andamento degli eventi e ci ha assicurato un riscontro del quale, però, nonostante ben sei mesi di attesa, non abbiamo ancora visto
nulla. Tutto ciò conferma un
comportamento che è diventato consuetudine in questi ultimi tempi. Di fronte a
questo modo di agire credo
che possiamo permetterci
ogni ragionamento, compreso quello di avanzare dubbi di
connivenza del governo provinciale nell’operazione, a
danno del nostro settore eco-
nomico. Il che dimostrerebbe l’ancora scarsa attenzione
e il poco credibile riguardo
dell’Ente pubblico per l’impresa privata e l’imprenditoria trentina in genere. Un’attenzione sulla quale prevalgono, evidentemente, altre
logiche e poteri non tanto occulti grazie ai quali il controllo
di tutto è appannaggio di pochi che condizionano il sistema e impediscono di fatto ai
cittadini, a una Categoria, a
un’Associazione di esprimere liberamente il proprio pensiero e di far valere i propri
diritti. Allignano dunque anche nel nostro piccolo Trentino metodi di stampo sovietico riconducibili ad un’esasperata burocrazia, ai privilegi riservati alla Cooperazione e all’imprenditoria proveniente da fuori Provincia. Anche nella nostra presunta
“isola felice” prevale, in definitiva, la logica dell’ «o con
me o contro di me», con tutte le conseguenze del caso.
Il guaio è che tanti si adeguano, temendo pesanti conseguenze umane ed economiche. Qualcuno reagisce, cerca di difendersi a prezzo di
ingenti sacrifici, ma esistono
già diverse aziende del terziario e del secondario che
hanno spostato la loro sede legale fuori Provincia, altre cominciano a prendere in seria
considerazione questa ipotesi o si stanno già preparando
ad andarsene.
La motivazione è ovvia: “perché devo finanziare con le mie
tasse chi da sempre non mi da
nulla o si preoccupa invece
di favorire solo le aziende provenienti da fuori Provincia?
Perché dovrei continuare ad
essere contribuente di chi
osteggia il mio lavoro con verifiche assurde e con interpretazioni di legge restrittive
rispetto a realtà aziendali di
altri Regioni a noi vicine e nostre concorrenti, obbligandoci a sostenere maggiori costi e quindi ad essere meno
competitivi?” Ritengo umiliante – penso lo condividerete – che si debba emigrare
Adriano Vender
con le nostre aziende. Scusate questo amaro sfogo ma ho
voluto denunciare questo stato di cose per evitare che diventi sistema».
Nelle successive dichiarazioni programmatiche (di cui riportiamo un’ampia sintesi a
pag. 11) il presidente ha denunciato, in particolare, una
cultura politica provinciale
che mentre insiste nel colti-
vare il mito della grande industria è insensibile alle istanze di sviluppo delle piccole e
medie imprese. Mondini ha
quindi annunciato lotta dura
contro il sistema delle forniture pubbliche e sulla società (la Consip) cui lo Stato affida la responsabilità di gestire questa funzione strategica «da cui dipende la sopravvivenza stessa di non poche attività del nostro settore. Abbiamo recentemente rilevato – ha aggiunto il presidente dei grossisti – che anche la legislazione provinciale prevede un analogo meccanismo per il proprio approvvigionamento e sarà
quindi doveroso, da parte nostra, chiedere la revisione di
quest’iniquo sistema d’impronta statalista e clientelare».
Sia sulla questione Interporto che sul problema degli acquisti della pubblica amministrazione, l’Associazione è
in attesa di risposte precise
dal presidente della Giunta
provinciale Dellai (nel primo
caso – ha protestato Mondini – «sono già trascorsi sei mesi e non abbiamo ricevuto alcun riscontro»).
Alle osservazioni del presidente dei grossisti ha risposto
con toni pacati l’assessore
provinciale al commercio e
lavoro, Remo Andreolli, che
Mondini aveva ripetutamente ringraziato per il sostegno
assicurato agli operatori di
questo settore. «L’ammini-
pag.
9
Unione - Maggio 2003
Il nuovo direttivo dell’associazione grossisti
strazione provinciale desidera creare un contesto favorevole alle piccole e medie imprese e la legge unica sull’economia lo ha dimostrato nei
confronti dell’ingrosso.
Quanto all’ipotesi di trasferire fuori del Trentino la sede legale di alcune imprese – ha
proseguito l’assessore – sono
pronto a discuterne con voi e
a valutare i problemi perché
ciò non accada».
A proposito infine «degli acquisti della pubblica amministrazione – ha concluso Andreolli – da parte della Provincia non c’è alcuna volontà di adottare meccanismi che
penalizzino le imprese trentine».
Il vicepresidente Vender ha
messo l’accento sulle politiche fieristiche perseguite dalla categoria dei commercianti
di macchine agricole, tutti associazioni all’Acma, spesso in
netto contrasto con quelle
portati avanti negli ultimi anni dal Centro Trentino Esposizioni. «Ci auguriamo – ha
aggiunto – che la situazione
cambi con Trento Expo, il
nuovo ente preposto a questo
settore di vitale importanza
per noi».
Fra gli interventi nel corso del
dibattito, da segnalare in particolare quelli di Ivan Odorizzi (Dao) contro le politiche
provinciali favorevoli all’apertura di nuove grandi strutture di vendita e di Luigi Togn
(Cantine Gaierhof), che ha
polemizzato con norme e
controlli applicati in Trentino
in termini eccessivamente
vessatori per le imprese vitivinicole diversamente da
quanto accade in altre regioni d’Italia e paesi europei. Infine Bruno Cristoforetti (dell’omonima ditta di combustibili e presidente di Assopetroli) ha lamentato la preferenza accordata dall’Università di Trento all’azienda
dei servizi municipalizzati di
Modena (la “Meta”), per il riscaldamento degli edifici,
quando le imprese trentine
dell’ingrosso in questo settore sono molto più competitive in termini di servizi.
commercio
pag.
11
Unione - Maggio 2003
Associazione grossisti: gli obiettivi programmatici proposti all’assemblea dal presidente Mondini
Per una nuova politica economica
«Lotteremo con forza per tutelare le PMI del Trentino»
Tra i partecipanti all’assemblea dei grossisti anche il consigliere
Mauro Delladio, presidente della IIa commissione legislativa
V
igilare sulle leggi e rafforzare la tutela sindacale, anche delle
singole imprese
Il compito che attende il nuovo direttivo dell’associazione
sarà essenzialmente quello di
vigilare con estrema attenzione, in vista di possibili interventi a tutela delle imprese grossiste, sulle eventuali
modifiche cui saranno sottoposti in futuro tali dispositivi
e i rispettivi regolamenti di attuazione. Particolare impegno esigerà, dopo il varo della variante al Pup il nuovo piano urbanistico provinciale alla cui definizione il governo
politico del Trentino che scaturirà dalle elezioni del novembre prossimo dovrà presumibilmente dedicarsi. Rispetto a questi scenari, chiunque assumerà responsabilità
in seno al nostro direttivo dovrà garantire il massimo sforzo nell’azione di tutela sindacale della nostra categoria,
su due versanti: in senso lato,
rappresentando gli interessi
delle aziende grossiste nel loro insieme per quanto riguarda le politiche di sviluppo, economiche ed urbanistiche; in senso stretto, rendendosi portavoce delle legittime istanze di singole imprese associate o di gruppi di
aziende nei confronti dell’ente pubblico.
La lotta al formalismo burocratico e per lo snellimento
delle procedure
A proposito invece delle iniziative di contesto che l’associazione è chiamata a portare avanti, sarà opportuno incidere soprattutto sulla sburocratizzazione per un vero
snellimento dell’apparato
pubblico, specie sotto il profilo delle procedure in funzione di un’adeguata tempistica (si pensi ad esempio alle esasperanti lentezze legate
al rilascio di permessi per la
costruzione di capannoni ed
edifici in genere, oppure alle
giornate interamente occupate dai controlli effettuati
dall’ispettorato del lavoro, con
conseguente lievitazione
esponenziale dei costi a carico delle aziende). Il nostro intento dev’essere quello di
sconfiggere la “cultura dell’insensibilità all’impresa” e
del formalismo nei sopralluoghi e nelle verifiche.
Liberare il Trentino dal mito
della grande industria
Le esigenze e le necessità delle imprese trentine sono state disattese da una politica
economica prevalentemente
orientata, dal 1984 fino ad oggi, all’utopistico progetto della creazione nel nostro territorio di un distretto industriale come pure alla realizzazione di una sorta di Silicon Valley con il supporto dell’Università e destinata a risolvere le problematiche e a
soddisfare gli appetiti delle
grandi aziende del settore secondario. Senonché la storia
dimostra che realtà trentina
non è strutturalmente compatibile con la grande industria. Nella nostra provincia
le vicende della grande industria negli ultimi due decenni sono punteggiate dai “mordi e fuggi” di imprenditori che,
attratti da allettanti prospettive di contributi pubblici,
hanno abbandonato il campo
dopo aver sfruttato il più possibile le nostre risorse umane
e finanziarie (emblematici da
questo punto di vista sono anche i recentissimi casi della
Bernabè e della Menz&Gasser).
Una politica economica per
la piccola e media impresa
E’ quindi tempo che nella politica economica della Provincia si volti definitivamente pagina, per iniziare a preoccuparsi dello sviluppo delle
piccole e medie imprese, in
particolare artigiane, grossiste
e industriali. Per questo la nostra Associazione chiederà
con grande fermezza che: 1)
le risorse finanziarie provinciali riservate all’economia
siano destinate a questa tipologia di attività e si eviti quindi ogni spreco a favore di progetti tanto faraonici quanto
estranei alle esigenze effettive delle piccole e medie imprese; 2) sia capovolta la logica perversa finora seguita, affinché gli operatori economici non debbano più subire le
inefficienze della pubblica
amministrazione, ma si obblighi quest’ultima ad adeguarsi alle legittime esigenze
delle imprese; 3) in merito a
controlli e sanzioni si adotti
anche in Trentino l’interpretazione delle norme vigente
in altre regioni, laddove la sensibilità verso chi produce ed
il buon senso prevalgono sull’intransigenza e la volontà
repressiva; 4) l’apparato pubblico (Provincia, enti funzionali e collegati, Comuni) cessi di assumere personale e riduca progressivamente gli organici, sia per arrestare l’aumento esponenziale della
spesa corrente sia per non favorire il clientelismo.
Il Trentino senza l’iniziativa
privata non produrrà più benessere
Se nulla dovesse cambiare, se
si insisterà anche domani ad
alimentare come ora la disaffezione e l’insofferenza nei
confronti dell’iniziativa privata e del lavoro autonomo, se
le attività economiche continueranno a chiudere o trasferirsi in altre regioni non potendo più sopportare l’atteggiamento vessatorio e i costi
imposti dall’ente pubblico,
una volta sterilizzata la “gallina dalle uova d’oro” rappresentata fino ad oggi dall’autonomia provinciale chi
produrrà nuova ricchezza?
Chi manterrà e consoliderà il
benessere nella nostra provincia?
E’ necessaria una svolta culturale
Perché si verifichi questa svolta è indispensabile innanzitutto abbandonare i programmi di sviluppo funzionali all’interesse di pochi “illuminati”, per corrispondere
invece alle reali necessità della popolazione e delle categorie economiche. Si tratta
perciò di superare l’aprioristica diffidenza e il sospetto
verso l’imprenditore, troppo
spesso pregiudizialmente
identificato, in quanto portatore di interessi privati, con
un nemico del bene comune,
quindi con un approfittatore
se non addirittura con un ladro o uno speculatore.
Il pregiudizio ambientalista
Da questo punto di vista uno
dei luoghi comuni più ricorrenti nella classe politica e
nella pubblica amministrazione del Trentino è che le
istanze di crescita delle imprese costituiscano in quanto tali una minaccia per l’ambiente. Rimuovendo questa
concezione sarà possibile favorire la ripresa degli investimenti e i giovani valuteranno più serenamente l’opportunità di “mettersi in proprio”
o di non abbandonare l’azienda paterna. Diversamente, ad un certo punto verranno a mancare le “braccia” per
mantenere anche le schiere
dei burocrati e degli intellettuali che popolano il Trentino e la provincia finirebbe
“colonizzata” da grandi gruppi imprenditoriali provenienti
da altre regioni e totalmente
indifferenti alla tutela del nostro territorio.
Gli altri obiettivi irrinunciabili
Un primo traguardo da perseguire e raggiungere tempestivamente per uscire dall’attuale stato di vera e propria
emergenza, è quello del potenziamento e del miglioramento dei collegamenti viabilistici fra le valli laterali e
l’asta dell’Adige, rallentati dall’insistenza sulle medesime
arterie del traffico turistico,
pendolare/residenziale e
commerciale.
Scambio di battute tra Mondini e l’assessore Andreolli
No alle società-filtro per le
forniture pubbliche
Non meno trasversale per interesse e importanza è la battaglia da noi già avviata e da
portare avanti con grande coraggio e determinazione sulle forniture pubbliche e quindi sulla società (Consip) cui
lo Stato affida la responsabilità di gestire questa funzione
strategica, da cui dipende la
sopravvivenza stessa di non
poche attività del nostro settore. Abbiamo recentemente
rilevato che anche la legislazione provinciale prevede un
analogo meccanismo per il
proprio approvvigionamento e sarà quindi doveroso, da
parte nostra, chiedere ancora insistentemente la revisione di quest’iniquo sistema
d’impronta statalista e clientelare. Peraltro, se dalle autorità nazionali e provinciali che
abbiamo già interpellato in
materia non dovessero giungerci segnali di ripensamento, passeremo evidentemente dalla fase delle lettere volte a sottolineare il problema
alla fase della denuncia pubblica vera e propria.
Informazione, Formazione e
Servizi
Il positivo riscontro ottenuto
dalle nostre 1) iniziative di informazione; 2) giornate formative; 3) convenzioni a servizio dei soci, ci convince che
è quanto mai opportuno continuare a produrre il massimo sforzo in queste direzioni
anche nel corso del prossimo
quadriennio, tenuto conto di
nuove questioni che si profilano all’orizzonte (ad esempio
Basilea per il nuovo rapporto
Banca-Impresa) perfezionando le nostre proposte sulla base delle osservazioni e
dei suggerimenti degli associati.
Per quanto riguarda invece la
formazione dei dipendenti e
dei collaboratori delle aziende del nostro settore, ritengo
inoltre necessario aprire, d’intesa con la Provincia, un confronto con il mondo della
scuola e con l’Università di
Trento, allo scopo di studiare possibili collaborazioni per
potenziare la preparazione
dei lavoratori e l’individuazione di personale idoneo ad
assumere varie responsabilità nelle imprese.
Una banca dati per reperire
manodopora extraprovinciale ed extracomunitaria
Considerata l’ormai strutturale carenza di manodopera
locale, si rivelerà decisiva per
il futuro delle aziende grossiste e quindi anche per il direttivo della nostra Associazione la ricerca di valide soluzioni alla questione del reperimento e della disponibilità di lavoratori provenienti
da fuori provincia ed extracomunitari. In tal senso credo sia proponibile la costruzione di una banca dati da
realizzare d’intesa e con il sostegno dell’Unione, attraverso la quale siano messi a disposizione delle aziende lavoratori di altre regioni del Paese ed extracomunitari (attingendo risorse umane direttamente negli Stati di origine),
specie in vista dell’ingresso
nell’UE, programmato nel
2004, delle nazioni dell’Est europeo.
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commercio
pag.
13
Unione - Maggio 2003
Secondo la Cciaa in Trentino nel 2002 il saldo è stato negativo Il progetto promosso dall’Aspan e dall’Associazione dettaglianti dell’Unione
Calano i punti vendita Una Scuola per competere
Dettaglio e ingrosso vanno scorporati I bisogni delle aziende della distribuzione alimentare
A
proposito del tasso di
natalità, mortalità e
crescita delle imprese
registrato nella nostra provincia, il rapporto curato dall’Ufficio Studi della Camera
di commercio di Trento e distribuito alla giornata dell’economia il 5 maggio scorso,
mostra che nel 2002 le attività commerciali al dettaglio e
all’ingrosso sono complessivamente calate, rispetto all’anno
precedente,
dell’1,19%. Le imprese del
settore distributivo erano infatti 9.601 alla fine del 2001 e
9.567 alla fine dell’anno scorso. Nel 2002 le iscrizioni di
nuove attività commerciali
alla Camera di commercio di
Trento sono state 497 e le
cancellazioni 611, con un tasso di natalità aziendale del
5,18% e un tasso di mortalità del 6,36%. Una prima os-
servazione è che il commercio al dettaglio andrebbe distinto dall’ingrosso, perché
le imprese dei due rami della distribuzione hanno caratteristiche molto diverse.
La seconda annotazione è
che se a determinare il saldo
negativo è stato soprattutto
– com’è probabile – il dettaglio, ciò contrasterebbe con
i dati ripetutamente utilizzati dall’assessore competente
Remo Andreolli per documentare la marcata crescita
del comparto verificatasi – a
suo dire – dopo l’approvazione della riforma del settore in Trentino.
Le nuove grandi strutture
A
lcune aree dei territori afferenti ai Comuni di Andalo, Denno, Mezzolombardo e S. Michele all’ Adige potranno
accogliere l’insediamento di nuove grandi strutture di vendita. Lo ha deciso venerdì 9 maggio
la Giunta provinciale, che ha individuato in
questi Comuni altrettanti i “centri di attrazione sovracomunale” dell’ambito (contraddistinto dalla lettera G) che comprende anche
Campodenno, Cavedago, Cunevo, Faedo, Fai
della Paganella, Mezzocorona, Molveno, Roverè
della Luna, Spormaggiore, Sporminore, Ton. In
questa zona risiedono in tutto 24mila persone.
Le nuove superfici di vendita, che sorgeranno
nelle zone urbanisticamente indicate da apposite varianti ai Prg comunali, potranno commercializzare al dettaglio solo merceologie non
alimentari. La superficie complessiva per tutto l’ambito territoriale della ’zona G’ è di 5.048
metri quadrati: nello specifico, ad Andalo viene attribuita la superficie di 900 metri quadrati, a Denno ne spettano 448, a Mezzolombardo 1.850. Infine, 1.850 metri quadrati sono destinati anche a S. Michele all’Adige.
O
rmai da due anni
l’Associazione panificatori (Aspan), in
collaborazione con l’Associazione dei commercianti
al dettaglio, lavora alla creazione in Trentino di una
“Scuola di Arte Bianca e Alimentazione”. Le linee guida del progetto sono state
presentate all’amministrazione provinciale, che ha già
approvato la richiesta di due
corsi di formazione proposti
dall’Aspan e di prossima effettuazione (entro il marzo
2004). Per quanto riguarda la
sede, il progetto della Scuola è stato sottoposto all’amministrazione comunale di
Rovereto il cui Sindaco, Roberto Maffei, ha immediatamente condiviso l’idea
mettendo a disposizione un
intero piano dell’edificio dove era ospitata l’ex Cartiera
Ati. L’Aspan ha conseguentemente avviato con l’ufficio tecnico comunale una
serie di incontri in vista di
una ristrutturazione dell’immobile che sia funzionale alla formazione degli
addetti del settore e idonea
ad un bacino d’utenza non
Uno stand dell’Aspan
solo trentino ma aperto a
tutte le province del Nord
Italia.
La realizzazione della Scuola permetterà alle aziende di
fronteggiare il processo di
razionalizzazione della rete
commerciale in atto ormai
da alcuni anni, che ha moltiplicato il fabbisogno di professionalità nella distribuzione degli alimenti.
Tutto il settore alimentare è
inoltre soggetto a norme
complesse e impegnative a
tutela della salute del consumatore, che in molte situazioni mettono però in difficoltà gli operatori, obbligati a istruire il personale in
azienda.
La scuola risponderà a questa necessità in due modi:
con la formazione ricorren-
te e con la formazione di base. Nel primo caso i corsi saranno rivolti sia a titolari e
dipendenti per aggiornarli
sulle normative igienico-sanitarie sia a chi chiede una
specifica specializzazione e
quindi una crescita culturale, tecnica e professionale
che gli consenta di proporre prodotti genuino e di qualità. Nel secondo caso gli interessati saranno i giovani
fino a 29 anni in possesso
del diploma della scuola dell’obbligo, i disoccupati di
lunga durata, i lavoratori in
cassa integrazione guadagni
a zero ore e i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità. Particolare attenzione verrà riservata dalla Scuola ai lavoratori extracomunitari, che
rappresentano un’importante risorsa per i panifici e
le aziende alimentari.
Infine la Scuola d’arte bianca e alimentazione si porrà
a servizio delle regioni dell’arco alpino in un’ottica europa, per offrire alle aziende
un’occasione di confronto e
di arricchimento professionale e culturale.
Franco Camin
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Fresco in tavola con Gastrofresh:
La miglior carne dei nostri allevamenti
La presenza nel menù di un buon
piatto a base di carne è per molti
indispensabile . Lo sanno bene i
numerosi hotel, ristoranti ed
esercizi gastronomici che si
affidano a Gastrofresh, il
fornitore di freschezza.
Al giorno d’oggi la carne compare
sulla tavola quasi
quotidianamente. Essa è da tempo
considerata uno tra gli elementi
fondamentali per la nostra
alimentazione, entrata ormai a far
parte a pieno diritto della cucina
italiana. Per questo motivo la
qualità, la freschezza e la
provenienza sono importantissime.
Gastrofresh fornisce solo la
migliore qualità e lavora
esclusivamente con partner locali.
Ma non tutta la carne è uguale.
Basta guardare il ricco
assortimento di Gastrofresh: oltre
alla carne bovina, suina e di
vitello, pensata per i piatti
tradizionali, ed alla saporita carne
d’agnello, particolarmente
apprezzata nei menù pasquali,
l’offerta di Gastrofresh comprende
anche vere specialità, come la sella
ed il filetto di coniglio, la
selvaggina, la fesa di suino e la
saporita sella di bue. Sempre della
migliore qualità, quella di fornitori
di carne eccellenti come Gasser e
la Federazione Zootecnica
dell’Alto Adige, la quale controlla
la carne dei produttori e dei
fornitori locali, garantendo così la
sua buona qualità.
Per completare il ricco
assortimento di carne fresca e per
dare un tocco di gusto in più alle
pietanze, Gastrofresh ha inserito
nella propria offerta anche spezie
ed erbe aromatiche. In questo
modo si ha tutto a portata di mano.
E grazie all’intelligente logistica,
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turismo
Viaggio in Austria il 29 e 30 maggio
pag.
15
Unione - Maggio 2003
Mille lavoratori extracomunitari sono bloccati dalla burocrazia nel loro paese
Il top in 2 giorni Alberghi in crisi senza rumeni
Alla scoperta degli Hotels
Il presidente Bort sollecita l’iniziativa del governo
T
I
enetevi forte: si parte! Cosa possiamo trovare di più che farci due giorni di vacanza a 4
stelle, imparando e visitando il meglio dei
nostri competitor dell’Austria? Giovedì 29 e venerdì 30 maggio 2003 Tourismusteam, in collaborazione con l’Unione degli Albergatori del Trentino,
organizza un viaggio studio alla scoperta di alcuni
hotels di successo, con centri benessere, ottime idee
e non solo. Si partirà dunque in mattinata dalla sede di via Solteri, 78 di Trento con pullman alla volta della Carinzia. Il costo per i soci dell’Unione è di
euro 490,00 IVA compresa, incluso tutto: viaggio, alloggio, pasti, consulenza (e si riduce a euro 850,00
se partecipano 2 persone appartenenti alla stessa
struttura). Per ulteriori informazioni telefonateci
allo 0461 880446.
L’utilità di andare a vedere esempi concreti
Guarda che wellness
l presidente dell’Unione
albergatori del Trentino
Giovanni Bort ha incontrato il 14 maggio scorso il
coordinatore di Forza Italia
del Trentino Rolando Bonazza.
Al rappresentante provinciale del partito di governo
Bort ha chiesto di rendersi
interprete presso il Ministero degli Esteri del grave problema dei lavoratori extracomunitari rumeni che da
più di un mese stanno aspettando il visto di ingresso nel
nostro Paese per essere im-
piegati negli alberghi del
Trentino, dai quali sono stati ingaggiati con chiamata
nominale.
Già a Trento si registrano
difficoltà nell’espletare le
procedure per la regolarizzazione di questo personale. A ciò si aggiunge oggi anche la lista d’attesa che presso il Consolato Italiano a
Bucarest va allungandosi di
giorno in giorno.
Il presidente dell’Unione albergatori ha spiegato a Bonazza che «molti hotel trentini rischiano di non poter
Giovanni Bort
nemmeno aprire i battenti
per la prossima stagione estiva se non arriverà il personale atteso dalla Romania».
Si tratta di oltre mille lavoratori bloccati nel loro pae-
se a causa di lentezze burocratiche di cui questa volta
sono responsabili gli uffici e
le autorità locali. «A questo
punto – ha proseguito Bort
– è urgente attivare tutti i
contatti politici possibili nei
confronti della Farnesina
perché eserciti la necessaria
pressione sul Consolato italiano a Bucarest accelerando in tal modo le pratiche».
Da parte sua il coordinatore di Foza Italia ha assicurato un tempestivo intervento
a livello romano per risolvere il problema.
POSSIBILITÀ AUTOCARRO 4 POSTI
SCONTI MOLTO PARTICOLARI PER AGENTI ED ALBERGATORI
Perché un viaggio in Carinzia
P
rendersi un po’ di tempo e fermarsi ad osservare come gli altri
operano può essere spesso
di gran lunga più istruttivo
che leggere molti manuali
sull’argomento. Come affrontare determinate problematiche, come dare quel
valore aggiunto al proprio
prodotto e così via, sono cose che rimangono molto più
impresse se raccontate di persona con esempi concreti da
chi ha già fatto quell’esperienza. La famosa pratica vale più
della teoria, ancora se riportata da terzi. È per questo motivo che imparare dai propri errori è istruttivo e ascoltare
chi ci sa dare suggerimenti e consigli, delle “dritte”, perché ha già sperimentato la cosa, e magari ha già sbagliato, fa risparmiare molta fatica e può rivelarsi assai prezioso.
I Trendtours sono un’occasione creata appositamente per
questo scopo: visitare delle strutture specializzate in determinati ambiti, accompagnati dai titolari o dai loro collaboratori che hanno vissuto e che quotidianamente vivono una filosofia ben precisa, aiuta a comprendere, confrontare nonchè riportare in maniera più chiara e semplice
nella propria azienda aspetti grandi e piccoli, che magari hanno dato anche a ciascuno in passato del filo da torcere o che non si aveva mai nemmeno considerato...
In fin dei conti siete sicuri di sapere proprio tutto del Vostro albergo e di come si gestisce un centro benessere? Con
il prossimo Trendtour di fine maggio Tourismusteam vi
dà la possibilità di visitare delle strutture che hanno fatto
del wellness e della cura per l’ospite la loro filosofia aziendale. Proprio come la stessa parola comunica, si tratta di
un viaggio all’insegna dei trend, e innegabilmente il settore del benessere costituisce una delle tendenze del mercato odierno: con lo stress che quotidianamente immagazziniamo, chi non sogna di quando in quando di ritagliarsi degli attimi tutti per sé, per la cura del proprio corpo e il rilassamento della mente…
Arriveremo in pullman sino alla Carinzia, in Austria, dove ci attendono strutture della portata ad esempio del famoso hotel Almdorf Seinerzeit, dove sembra che il tempo si sia fermato in un atmosfera difficile da descrivere
quanto, come i titolari stessi affermano, “il profumo di una
rosa”, o ancora l’hotel Alpenhof con la sua “oasi della bellezza” e i suoi programmi e trattamenti. Lo stesso tragitto sarà “impegnativo”: si avrà infatti tanto la possibilità di
confrontarsi con altri colleghi albergatori, quanto l’opportunità di avvalersi delle spiegazioni dei nostri consulenti. Bene, Vi aspettiamo per accompagnarVi in questo
viaggio alla scoperta degli hotel e dei centri benessere di
successo!
Tourismusteam
Nasce un’automobile straordinaria.
Mazda presenta Mazda6, berlina e wagon.
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pag.
16
turismo
Unione - Maggio 2003
Adottato il criterio perverso del massimo sconto sui buoni pasto
Presentata la nuova società di promozione
Mazzata sui ristoratori
Ecco Trentino spa
Inevitabili aumenti delle consumazioni
Parte il confronto con gli operatori
C
L’
onsip spa, società
controllata dal Ministero dell’economia,
ha recentemente aggiudicato una gara per i buoni pasto
dei dipendenti pubblici adottando il criterio del massimo
sconto. Sui ristoratori che erogano il servizio, largamente
utilizzato anche in Trentino,
si abbatte così una vera e propria mazzata. L’incredibile richiesta degli emettitori è infatti che gli esercenti concedano uno «sconto incondizionato» variabile dal 7,5 al
9% del valore facciale del buo-
no pasto. Soluzione, questa,
assolutamente inaccettabile
per la Fipe, la Federazione
italiana dei pubblici esercizi
alla quale, in Trentino, aderiscono le associazioni dei
pubblici esercizi e dei ristoratori affiliate all’Unione, perché per le aziende significherebbe un guadagno scarsissimo se non nullo. Non potendo tuttavia rinunciare ai
buoni pasto, l’unica alternativa per i ristoratori è aumentare i prezzi di una percentuale sufficiente a coprire i maggiori costi gravanti, a
causa della convenzione, sul
bilancio dell’esercizio. Il problema è far capire ai consumatori che la causa dei rincari
è la demagogia perversa del
massimo sconto sancita dalla Consip. In caso di aumento gli operatori dovranno
inoltre evitare irregolarità formali rispetto alla normativa
sulla pubblicizzazione dei
prezzi, includendo nei listini
un’ulteriore colonna che evidenzi gli aggravi, denominata «buoni pasto dipendenti
pubblici convenzione Consip», facendo attenzione ad
Colpiti anche i bar che
servono pasti veloci
effettuare gli arrotondamenti per difetto. Per le associazioni dei ristoratori e dei pubblici esercizi del Trentino «in
questo gioco al massacro dev’essere comunque chiara la
responsabilità della pubblica amministrazione, che facendo l’interesse delle ditte
emettitrici penalizza sia le
aziende del settore sia i consumatori.
Paolo Mosna
Legge di classifica verso il via
L
unedì 19 maggio si è tenuta la riunione congiunta tra le associazioni Unat e Asat con l’assessore al turismo Marco Benedetti (nella foto) per sciogliere gli ultimi nodi sul regolamento di esecuzione della legge di classifica alberghiera. I temi portati all’attenzione dell’assessore sono
stati quelli che, in sede tecnica, non avevano trovato
una convergenza risolutiva.
Le diversità evidenziate riguardavano la flessibilità gestionale e la necessaria dina-
micità con cui gli alberghi
trentini devono poter affrontare il mercato. Sono state chieste anche ulteriori deroghe per elevare lo standard
e il livello di classifica degli
hotel esistenti e non vanificare con eccessive rigidità gli
investimenti migliorativi effettuati negli ultimi anni. Benedetti ha dichiarato la sua
disponibilità ad accogliere alcune osservazioni importan-
ti e si è impegnato a valutare
e a rispondere su altre entro
i prossimi giorni. Complessivamente si può affermare
che l’incontro è stato positivo e costruttivo. Si attende
ora di conoscere l’ultima versione recante gli aggiustamenti concordati, in seguito
alla quale potrà essere approvato il regolamento e la
legge sarà quindi resa operativa.
R.M.
8 maggio scorso la Trentino spa, la nuova società
che si occuperà della promozione turistica provinciale, si è
ufficialmente presentata alle associazioni di categoria. Per l’Unione ad ascoltare l’assessore al turismo Marco Benedetti, il direttore generale di Trentino spa Claudio Miorelli (nella foto) e i responsabili delle aree marketing e comunciazione Maurizio Rossini e Paolo Manfrini,
c’erano Giovanni Bort e i presidenti delle cinque associazioni interessate. Miorelli ha posto l’accento sul ruolo e sugli azionisti della nuova società che si occuperà di promozione, informazione e comunicazione pubblicitaria
volta alla valorizzazione del patrimonio naturalistico, artistico, storico, culturale e produttivo. Particolare attenzione
verrà riservata al lancio del nuovo marchio del Trentino,
che dovrà essere sinonimo di qualità dei prodotti, delle attività e dei servizi offerti dal nostro territorio. Il metodo di
lavoro punterà a “mettere in rete” il territorio e gli operatori attraverso un confronto su obiettivi e strategie finalizzato alla condivisione dei programmi, alla definizione
di tempi certi di realizzazione e al mercato in continua
evoluzione. «Per la promozione non vi saranno più interventi a pioggia – ha precisato Miorelli – e il confronto che
inizierà subito dovrà concludersi in luglio, per presentare
entro settombre il programma operativo 2004». I direttori di area Rossini e Manfrini hanno poi illustrato l’organizzazione interna della società, funzionale alle attività
che la Trentino spa realizzerà con una strategia unitaria
per destinazione e/o prodotto. Per quest’anno Trentino spa
si imepgnerà invece a completare il programma delle iniziative già previsto dall’Apt provinciale. Raffaele Murari
turismo
Fiavet: più servizi e vantaggi per chi viaggia
pag.
17
Unione - Maggio 2003
È riuscito il corso per operatori della somministrazione di alimenti e bevande
L’agenzia conviene Abilitazione al Rec, tutti promossi
Rispetto alle compagnie aeree Un’importante occasione di crescita professionale
«S
e credete che l’asino
voli, che il gatto e la
volpe siano amici di
Pinocchio e che lo specchietto
sia di aiuto alle allodole…..non
voltate pagina». Non c’è che dire: la formula magica che la Fiavet agenzie di viaggio del Trentino ha posto sulla copertina di un pieghevole per “stuzzicare” il lettore ad aprirlo, funziona. Nessuno può resistere
alla tentazione di curiosare dentro il depliant. Per trovare
cosa? Tutti i servizi e i vantaggi offerti da un’agenzia di viaggio, che giustificano il diritto ad un compenso. La Fiavet
Trentino vuole infatti smontare il diffuso pregiudizio che
le agenzie di viaggio siano una sorta di intruso costoso nel
rapporto fra cliente e, ad esempio, compagnie aeree. Proviamo allora a chiederci perché mai un cliente dovrebbe
trovare più conveniente rivolgersi direttamente alle compagnie aeree anziché prenotare il viaggio presso un’agenzia? La risposta evidenziata nel pieghevole della Fiavet è
che nell’agenzia di viaggio le tariffe si possono vedere e confrontare per scegliere quella migliore. Altrimenti si è costretti ad interpellare tutte le compagnie. C’è poi da dire
che queste non avvisano i clienti, come invece fanno le
agenzie, in caso di variazioni di date e orari e neanche se
il volo viene annullato. Ancora, diversamente dalle agenzie, nelle eventuali prenotazioni alternative le compagnie
non tengono conto delle esigenze del cliente. Se questi
vuole annullare la prenotazione, con la compagnia deve
recarsi in aeroporto, mentre tutto è più semplice rivolgendosi a un’agenzia. Fiavet Trentino compendia questi
e altri vantaggi nello slogan: “professionalità ed esperienza al vostro servizio per farvi viaggiare nel modo migliore
al miglior prezzo”.
T
utti promossi, con
giudizi dal buono all'ottimo, i partecipanti al primo corso di abilitazione per l'iscrizione al
REC - somministrazione al
pubblico di alimenti e bevande - tenuto dall'Unione Commercio Turismo e
Servizi di Trento, che si è
concluso nel pomeriggio
del 15 maggio scorso.
Per l' Unione si è trattato
della prima esperienza su
questa specifica formazione, che verrà certamente
ripresa anche il prossimo
anno formativo con la proposizione di nuovi corsi.
Infatti, l'Unione intende
impegnarsi su tale educazione non solo perché l'iscrizione è condizione obbligatoria per esercitare
l'attività di pubblico esercizio, ma anche perché ritiene importante valorizzare, attraverso le docenze, l'impegno degli iscritti
come un vero e proprio
momento di crescita professionale dei futuri esercenti.
E questo aspetto è stato
senz'altro colto, visto che
la Presidente della Commissione, esterna alla Organizzazione, si è complimentata con il Direttore del
corso, per il livello di pre-
I partecipanti al corso di abilitazione davanti alla sede dell’Unione
parazione e motivazione
degli allievi. Ai neo promossi Maurizio Anzelini,
Carlo Borgogno, Luigi Console, Antonio Garcea, Guerra Rojas Rogelio Alfonso,
Chiara Lazzara, Massimiliano Mascalatto, Lucia
Maule, Antonella Mottes,
Mauro Osti, Giuliano Refatti, Alessandro Valentini,
Gabriella Zoro, Loretta Ghirardini e Giovanni Curia,
gli auguri per un futuro professionale ricco di soddisfazioni.
M.C.
Un corso per Bed & Breakfast
T
ourismusteam e
Unione Albergatori
propongono un
corso di formazione per
gli operatori di Bed &
Breakfast dal titolo “Comunicazione e Marketing” mercoledì 4 giugno
2002, dalle 9.00 alle 17.00
presso l’Hotel al Ponte di
Pergine. Il relatore del corso è Hannes Illmer che,
con la sua qualificata
esperienza nel campo turistico, offrirà vari spunti
e suggerimenti sulle più
innovative tecniche di comunicazione con i clien-
ti. L’accento sarà posto
sulle nuove tendenze e
sulla tipologia specifica di
questa formula di ospitalità.
Saranno illustrate esperienze concrete e idee per
nuovi mercati.
Il corso evidenzierà anche
le esigenze dei turisti che
scelgono il Bed & Breakfast e come soddisfarle
con piccoli investimenti
e un adeguato piano di
marketing. Per maggiori
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pag.
18
turismo
Unione - Maggio 2003
Buffet per fugare la psicosi della Sars offerto ad autorità e giornalisti insieme all’Unione
Ristoranti cinesi? Sì grazie
Ok l’operazione immagine. Ora si attendono gli effetti
Da sinistra Bort, Moresco, Pacher e i ristoratori cinesi
A
utorità comunali,
provinciali, operatori economici del turismo e dell’enogastronomia insieme ai rappresentanti del mondo dell’informazione, hanno affollato il
14 maggio scorso il ristorante La Grande Cina di Via
Prepositura a Trento, per
manifestare solidarietà e fiducia a questo e agli altri 29
locali gestiti da cinesi sul nostro territorio, messi in crisi
dalla psicosi causata dal
bombardamento di notizie
allarmanti sull’epidemia della Sars, che hanno sensibilmente ridotto il numero dei
clienti.
Per riconquistare la fiducia
dei consumatori, 19 titolari
e gestori di ristoranti cinesi
attivi a Trento e in altri centri della provincia hanno organizzato, con l’aiuto dell’Associazione ristoratori e
dell’Unione commercio e turismo, una degustazione di
alcuni pietanze invitando la
stampa e gli esponenti del-
le istituzioni a testimoniare
con la loro presenza che chi
frequenta questi locali non
ha nulla da temere.
La risposta è stata confortante. Al buffet hanno partecipato infatti il Sindaco di
Trento Alberto Pacher, il Sindaco di Pergine Renzo Anderle, il segretario generale
della presidenza della Giunta provinciale Paolo Duiella (essendo Dellai impegnato in consiglio regionale a
Bolzano insieme agli assessori Andreolli e Benedetti), i
funzionari della Polizia amministrativa della Provincia
Dallabrida e Comperini, il
presidente della Circoscrizione Trento Centro Melchiore Redolfi, il responsabile dei servizi mense dell’Azienda sanitaria provinciale, dott.ssa Malagò, i presidenti delle associazioni di
categoria del settore turismo
dell’Unione, Giovanni Bort
(albergatori) insieme al direttore dell’Unione Giovanni Profumo, Danilo More-
Buratti sui lavoratori extracomunitari
sco (ristoratori) con il segretario della categoria Paolo Mosna, Giorgio Buratti
(pubblici esercizi) e Carlo
Fiaschetti (agenzie di viaggio) e il principale fonitore
dei prodotti alimentari di cui
si servono i ristoranti cinesi
del Trentino, Grazioli, titolare del C+C Italmarket.
Ad accogliere gli ospiti a nome dei 29 ristoranti cinesi
del Trentino (19 dei quali
hanno contribuito all’iniziativa) è stato Xiarong Li,
ideatore dell’iniziativa. «Due
– ha detto – sono le ragioni
che rendono del tutto ingiustificato il timore di poter contrarre la Sars nei nostri ristoranti cinesi del Trentino: la prima è che titolari
e personale di questi locali
non hanno più avuto alcun
contatto, se non telefonico,
con il nostro Paese, fin da
prima dell’esplosione della
malattia; la seconda è che i
prodotti utilizzati per preparare i piatti della nostra
tradizione sono quasi tutti
trentini. Danilo Moresco,
presidente dell’Associazione ristoratori alla quale i locali cinesi del Trentino ade-
riscono, ha invitato i consumatori a superare questo
momento di panico comprensibile ma irrazionale e
ad andare tranquillamente a
pranzo e a cena nei ristoranti cinesi del Trentino, che
costituiscono una nicchia di
cucina etnica importante nel
panorama dell’offerta enogastronomica della nostra
provincia.
«Sono qui per esprimere la
vicinanza e la solidarietà del
Comune a questi nostri concittadini – ha detto il Sindaco di Trento Alberto Pacher
– che oggi subiscono ingiustamente le conseguenze di
una paura immotivata». Giovanni Bort, presidente dell’Unione albergatori e dell’Unione commercio turismo ha evidenziato la provenienza locale dei prodotti utilizzati per realizzare ricette cinesi «che non trasfriscono il morbo. Il lavoro di
questi colleghi ristoratori
merita di essere apprezzato
– ha aggiunto Bort – perché
costituisce un servizio anche al turismo del Trentino».
Autorità e giornalisti hanno
poi potuto assaggiare alcu-
Corso di tecnica e pratica per pizzaioli
Il sindaco Pacher mentre gusta i piatti della ristorazione cinese
ni piatti preparati dai ristoratori cinesi, espressione di
una cucina etnica di qualità e totalmente estranea al
fenomeno Sars.
Ma ecco in ordine alfabetico l’elenco completo dei 19
ristoranti cinesi che in collaborazione con l’Associazione ristoratori del Trentino e l’Unione hanno promosso l’incontro: China
Town in via Brennero 260/C
Trento, d’Oriente in via Zanella 3 a Trento, Drago d’Oro in piazza Malfatti 12 a Rovereto, Giardino di Giada in
via Roma 22 a Pergine, Hua
Xing in corso Mazzini 81 a
Mezzolombardo, Il Castello
in via San Bernardino 4 ad
Arco, Il Mandarino in via
Suffragio 23 a Trento, La
Giada in Corso Dolomiti 18
a Predazzo, La Grande Cina
in Via Prepositura 15 a Trento,
ristorante Fiore d’Oriente
in via S. Maria 131 a Rovereto, Shangai in Corso 3 novembre 29 a Trento, Shangai in via Battisti 22 a Levico, pizzaltaglio Ni Hao in
via Grazioli 68 a Trento, Cinese di Cles in via Trento 80
a Cles, ristorante Lago d’Oro in via Fiume 38/10 a Riva del Garda, rosticceria cinese in via Roma 19 a Trento, rosticceria Hong Kong
in via Maioliche 64 a Rovereto, rosticceria La Perla
d’Oriente in Largo Nazario
Sauro 12 a Trento, rosticceria Pechino in Viale Venezia 7 a Pergine.
Agenzie viaggi: corso e manuale di fisco
Più formazione Sartori docet Studi di settore
I
l vicepresidente nazionale della Fipe Giorgio Buratti (nella foto) è intervenuto nei giorni scorsi ad un
convegno promosso a Jesolo
sul rapporto fra la Legge Bossi-Fini, le esigenze del mondo
produttivo e della sicurezza
dei cittadini”. Buratti ha ri-
cordato la vitale necessità per
i pubblici esercizi italiani di
poter disporre di questi lavoratori extracomunitari, evidenziando però l’esigenza di
assicurare a queste persone
un’adeguata formazione professionale, per agevolarne l’integrazione non solo nell’azienda ma anche umana e sociale. «L’obiettivo da perseguire – ha insistito Buratti – è
a nostro avviso quello di una
gestione delle assunzioni direttamente nei paesi di origine, per scoraggiare i “viaggi
della speranza” che alimentano il fiorente mercato dell’illegalità».
L’
Associazione
Ristoratori
del Trentino
in collaborazione con
Unione Forma ha
proposto un corso di
aggiornamento professionale e riqualificazione per pizzaioli Gli «allievi» pizzaioli. Al centro
Maurizo Sartori
che si è tenuto dal 5 al
21 maggio, per un totale di 39 ore di cui 24 ore in aula per la tecnica professionale e 15 ore presso la Pizzeria Alla Stella di Roncegno per la tecnica pratica.
Soddisfazione ed estremo interesse sono stati espressi dai partecipanti che hanno potuto apprezzare ancora una volta le capacità del relatore Maurizio Sartori, responsabile del Gruppo Pizzerie dell’Associazione Ristoratori del Trentino.
Paolo Mosna
M
olto apprezzato
dalle Agenzie di
Viaggio l’incontro
di agiornamento del 9 maggio scorso sugli Studi di Settore, promosso dallo Studio
Sintesi tramite Franco Chesani, commercialista e consulente di Fiavet Trentino e
di Atena srl. Folta la partecipazione degli addetti all’amministrazione delle
Agenzie di Viaggi trentine.
Al termine della giornata ai
partecipanti, dopo un breve “open forum”, è stato distribuito gratuitamente il
manuale Fisco Pratico –
Agenzie di Viaggio 2003, re-
datto da Claudio Clementel,
Stefano Angheben, Franco
Chesani e Lorenzo Molinari, che riassume la normativa fiscale, contabile, contrattuale e illustra argomenti specifici come l’organizzazione in regime art. 74-ter,
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e vendita al “netto” di servizi singoli e novità quali appunto gli Studi di Settore e il
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pag.
20
la pagina di
Unione - Maggio 2003
Ora occorre pensare ad una nuova scadenza: quella della dichiarazione dei redditi
Dopo il condono è tempo di bilanci
Magazzino, immobilizzazioni e verifiche sui conti economici
C
on il 16 maggio l’operazione condono può
considerarsi conclusa
salvo riaperture dei termini,
proroghe o quant’altro potrà uscire dal magico cappello del legislatore. Certamente le dichiarazioni integrative formate sulla metodologia del concordato di
massa (art. 7 L. 289/2002) saranno presentate entro il 20
giugno prossimo, ma è logico considerare che il lavoro
preparatorio costituito dalla
analisi comparativa dei costi
e dei benefici connessi con le
varie modalità offerte sia
concluso, restando solo da
completare la fase di stampa
dei modelli. Si può senza
dubbio affermare che l’operazione condono/concordato/sanatorie ha impegnato
molto consulenti, commercialisti, società di servizi e
CAF Imprese in quanto è bene ricordare che le regole e
le relative istruzioni ministeriali sono state modificate in itinere ed hanno costretto più volte a rivedere
scelte già operate.
Peraltro il panorama degli
adempimenti fiscali è tale e
talmente denso che appena
voltata la pagina dei condoni ecco subito un’altra scadenza di grandissimo impegno rappresentata dalla dichiarazione dei redditi. A tale riguardo siano consentite
due riflessioni propedeutiche. Eccole.
La compilazione del modello di dichiarazione dei redditi
è momento di sintesi quantitativa di una serie di fatti,
comportamenti e accadimenti visti alla luce della normativa fiscale. Se le norme
sono complesse, difficili, intrecciate e perennemente in
movimento anche il modello di sintesi non potrà che
essere altrettanto complesso.
Per le imprese, in particola-
re, il momento di sintesi propedeutico alla dichiarazione dei redditi è costituito dalla formazione del bilancio di
esercizio sul quale, quindi,
devono concentrarsi le attenzioni da parte dell’imprenditore coadiuvato, se del
caso, da consulenti e specialisti.
Appare subito evidente che
nella formazione del bilancio
di esercizio occorre confrontarsi con norme di carattere civilistico le quali possono anche differire da parallele norme fiscali. In tali casi si creano immediatamente quelle interferenze fiscali
sul bilancio di esercizio che
da sempre rappresentano un
notevole ostacolo ed un percorso irto di difficoltà tecniche.
E’ peraltro altrettanto innegabile che la grande maggioranza delle imprese italiane siano di piccole dimensioni (se non addirittura micro imprese) per le quali l’unico complesso normativo di riferimento è costituito dalle leggi fiscali. In ogni
caso, comunque, nella redazione del bilancio di esercizio sia esso formato nella
classica forma prevista dal
codice civile oppure in un
più semplice rendiconto improntato a norme di carattere fiscale, è bene svolgere
una serie di indagini, controlli e verifiche che gli specialisti hanno condensato in
complesse check-list. Esse
sono particolarmente utili in
quanto consentono di condurre un controllo globale
sul contenuto dei conti economici, patrimoniali e finanziari evitando, spesso, errori anche consistenti.
Traendo spunto da tali produzioni editoriali è utile richiamare alcune riflessioni
sui punti di più rilevante impatto.
RIMANENZE DI
MAGAZZINO
Sul punto le piccole imprese non sempre evidenziano
chiarezza di conoscenze e
precisione nell’adottare le
scelte di carattere valutativo.
Al riguardo va ribadito quanto segue: le rimanenze di magazzino devono risultare da
analitica inventariazione;
l’inventario deve essere redatto attraverso una ricognizione dei beni giacenti
operando in funzione della
natura, qualità e quantità dei
beni stessi; alle quantità inventariate devono essere attribuiti dei valori definiti in
base a modalità e criteri alternativi noti (LIFO, FIFO,
LIFO a scatti, costo medio
ponderato, costo specifico);
qualora siano adottati criteri diversi da quelli indicati
all’art. 59 del TUIR la valutazione non può risultare inferiore a quella attribuibile
tà per i beni in transito a cavallo dell’esercizio.
IMMOBILIZZAZIONI
MATERIALI
E’ noto che sotto tale voce
di bilancio sono raggruppati beni, diversi da quelli destinati alla rivendita, aventi
utilità ripetuta e con partecipazione alla formazione
del risultato di più esercizi.
La voce raggruppa fabbricati, impianti, macchinari, automezzi, arredamenti, attrezzature ed altri beni. E’ da
ricordare che un bene potrà
cambiare la propria destinazione economica all’interno dell’impresa e nel tempo. Così un bene inizialmente classificato fra le immobilizzazioni materiali potrà essere ad esempio trasferito in apposita voce intestata ai beni oggetto dell’attività di vendita. In tal caso gli ammortamenti saranno interrotti e la valutazione
Occorre inventariare le rimanenze di magazzino
con il metodo del LIFO a
scatti; l’inventariazione analitica corredata dei valori attribuiti deve essere riportata a libro inventari oppure,
per i soggetti in regime di
contabilità semplificata, a libro IVA degli acquisti; la procedura di inventariazione e
valorizzazione delle rimanenze non riguarda solo
merci e prodotti finiti ma anche materie prime, materiale di consumo, prodotti in
corso di lavorazione; ai fini
della competenza economica particolare attenzione è
da dedicare al momento di
trasferimento della proprie-
dovrà essere effettuata al minore fra il costo residuo ed il
valore di presumibile realizzo.
Fra le operazioni di verifica
e controllo da effettuare con
riferimento alle immobilizzazioni tecniche è bene ricordare: capitalizzazioni per
spese incrementative e corretta imputazione ai cespiti
per afferenza; verifica dei disinvestimenti per cessione di
beni strumentali e controllo
delle correlate plusvalenze
o minusvalenze patrimoniali; verifica delle condizioni imposte dalle norme di
agevolazione tributaria di cui
Bruno Cesconi
alla L. 383/01 (Tremonti bis)
con particolare riferimento
alla permanenza in azienda
per il tempo minimo previsto dalla legge stessa; verifica della riduzione fiscale delle aliquote di ammortamento con rilevazione di eventuali quote perse non più deducibili; verifica ed evidenza delle eventuali rivalutazioni monetarie eseguite in
forza di leggi speciali; riconciliazione dei dati di bilancio
con il registro dei beni ammortizzabili. Al riguardo è
noto che detto registro non
è più tra i libri fiscali obbligatori ma è di tutta evidenza che lo stesso non possa
essere soppresso consideratane la grande utilità amministrativa; per le aziende date in affitto è di basilare importanza la verifica circa la
legittimazione alla deduzione delle quote di ammortamento in base a disposto dell’art. 2561 C.C. e contratto di
affitto; imputazione di eventuali contributi.
ALTRE VERIFICHE SU
CONTI ECONOMICI
E’ abbastanza evidente che
per ognuna delle voci di bilancio può essere sviluppata una lista di controlli e verifiche lunga ed esaustiva.
Peraltro considerato che già
di è detto della presenza di
egregi lavori editoriali in materia è comunque utile ricordare alcune delle verifiche necessarie con riferimento ai conti economici.
- Costi per materie prime e
merci: Essenziale il con-
trollo delle merci ricevute
entro la data di chiusura
dell’esercizio o se viaggianti alla stessa data con
trasferimento della proprietà già pattuito contrattualmente; Valorizzazione di merci presso terzi in deposito; Rilevazione
di premi da fornitori tenendo presente i principi
della certezza e della oggettiva determinabilità;
Note di accredito da ricevere per abbuoni sconti
ecc.
- Costi per servizi: Competenza economica per talune spese di pubblicità ad
utilità ripartibile su più
esercizi; Competenza economica, con eventuale rilevazione di ratei e risconti, relativa ad assicurazioni; Verifica di natura fiscale sull’entità delle manutenzioni su beni propri e
su beni di terzi con controllo delle clausole contrattuali; Verifica della
competenza economica
legata alle varie utenze per
energia elettrica, telefono,
gas, acqua, ecc.
- Costi per il personale: Oltre alla puntuale rilevazione di retribuzioni e contributi è da segnalare il corretto calcolo per: Trattamento di fine rapporto,
Costi per ferie e permessi
maturati e non goduti, Presenza di eventuali fondi di
previdenza integrativa.
La panoramica proposta risente evidentemente della
brevità degli spazi e della necessità di richiamare semplicemente l’attenzione sulla estrema importanza delle
varie fasi attraverso le quali
si giunge a determinare il risultato economico di esercizio. Esso non può che essere la sintesi di una nutrita
serie di fatti amministrativi,
di scelte operate, di strategie aziendali tutte passate
sotto la verifica della loro
compatibilità con norme di
carattere civilistico e fiscale.
Bruno Cesconi
scadenzario / mercatino / varie
pag.
Unione - Maggio 2003
Questo mese…
Le principali date da ricordare dal 30 maggio al 20 giugno
■
Maggio
30 venerdì
TABELLA PREZZI ALBERGHI: scade il termine per la presentazione da parte degli alberghi all’assessorato provinciale al turismo delle tabelle dei prezzi massimi validi per il periodo 1° dicembre 2003 – 30 aprile 2004.
AFFITTASI
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telefonare
0461/619136.
VENDESI
■
Giugno
16 lunedì
VERSAMENTO UNITARIO: scade il termine per il versamento
delle imposte (Iva, ritenute, Irpef ) e dei contributi dovuti all’Inps e Enpals relativi al mese precedente.
20 venerdì
DICHIARAZIONE MENSILE CONAI: tutti i soggetti che effettuano la prima cessione di imballaggi pieni o vuoti sul territorio nazionale, produttori e importatori di imballaggi vuoti o pieni (che si sono autodichiarati
in classe D), devono inviare al Conai la dichiarazione mensile entro il ventesimo giorno del mese di riferimento utilizzando la modulistica prevista dal consorzio.
SALDO DICHIARAZIONE ANNUALE REDDITI: scade il termine per il pagamento del saldo delle imposte 2002 e prima rata dell’acconto 2003
senza alcuna maggiorazione.
CONCORDATO: scade il termine per il versamento del concordato fiscale
articolo 7/289.
RECUPERO DELLA CARBON TAX PER L’ANNO 2002 - Termine ultimo
per la presentazione della dichiarazione che consente agli autotrasportatori con licenza in conto terzi e conto proprio, per veicoli di massa
massima complessiva maggiore o uguale a 11,5 tonnellate, il recupero
dell’aumento dell’accisa sul gasolio introdotta in base alla nuova tassazione contro le emissioni inquinanti (carbon tax). La misura del recupero della Carbon Tax per l’anno 2002 è pari ad Euro 0,017/litro (lire 33,26/litro, come per il 2001) su ogni litro di gasolio acquistato nel periodo 1°
gennaio–31 dicembre 2002 ed utilizzato per l’autotrazione di veicoli di
massa complessiva non inferiore a 11,5 tonnellate.
Convegno del Gruppo Giovani Imprenditori del terziario dell’Unione
Mart, cosa resta da fare
I
l Gruppo Giovani Imprenditori del terziario (Git) aderente all’Unione commercio turismo e attività di servizio del Trentino, invita tutti
gli organi di informazione locali al convegno previsto in programma
presso il Mart di Rovereto sabato 24 maggio alle 10.30.
L’incontro ha per tema “Cultura e imprenditoria: realtà e opportunità per
le giovani imprese del territorio……e la folla avanza”, titolo che rieccheggia quello della tavola rotonda “Folla al Mart” promoso nel febbraio
del 2002 con il quale il nuovo polo culturale e museale di Rovereto aprì
per la prima volta le porte al pubblico quando ancora i lavori della struttura non erano ultimati.
L’obiettivo del convegno è quello di valutare cos’è cambiato dall’inaugurazione del Mart ad oggi per l’economia non solo della Vallagarina ma
dell’intera provincia e soprattutto cosa potrebbe e dovrebbe cambiare
ancora e cosa occorre quindi porre in essere per valorizzare fino in fondo questa risorsa.
Al dibattito, al termine del quale ai partecipanti sarà offerto un pranzo
a buffet,dopo il saluto portato dal presidente della Regione Carlo Andreotti,
dall’assessore provinciale al turismo Marco Benedetti, dal presidente provinciale dell’Unione commercio turismo e attività di servizio Giovanni
Bort, interverranno la presidente del Git Anna Versini, il presidente dell’Unione commercio turismo di Rovereto Marco Ferrario, il presidente
nazionale dei Giovani della Confcommercio Manlio Romanelli, il presidente dell’Agenzia per lo sviluppo del Trentino Corrado Fedrizzi, il Rettore dell’Università di Trento Massimo Egidi, l’ex direttore di Caritro Lucio Chiricozzi, l’assessore alle attività economiche e al turismo d
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MUD – Dichiarazione annuale
rifiuti entro il 27 giugno 2003
Il termine ultimo per la presentazione del «MUD 2003» è slittato al 27
giugno prossimo.
Ricordiamo agli operatori interessati che la comunicazione annuale dei
rifiuti prodotti e smaltiti nel corso del 2002 va effettuata utilizzando il
Modello Unico di Dichiarazione (M.U.D.) previsto dall’art. 6 della legge
25 gennaio 1994, n. 70 (rif. Notiziario Unione n. 8 del 25 marzo scorso).
Il M.U.D. uno per ogni unità locale, va inviato o presentato alla Camera
di Commercio previo versamento di un diritto di Segreteria sul c/c postale n. 282384 a favore della CCIAA – Via Calepina, 13 – 38100 TRENTO.
Il M.U.D. può essere presentato su modello cartaceo o su supporto magnetico.
Come lo scorso anno l’Unione ha istituito un apposito servizio di assistenza alle aziende associate per la predisposizione della dichiarazione
annuale dei rifiuti. Per informazioni e prenotazione dell’appuntamento telefonare al numero 0461/880413.
Terziario: ecco la piattaforma
per il rinnovo del contratto
È stata presentata alla Confcommercio da parte delle Organizzazioni
sindacali la piattaforma per il rinnovo del CCNL del Terziario scaduto,
sia per la parte economica che per quella normativa, il 31 dicembre scorso.
Molte sono le richieste contenute in piattaforma. Fra queste segnaliamo l’inserimento del calendario annuo delle aperture domenicali e festive fra le materie oggetto di contrattazione territoriale, la previsione di
un congedo retribuito di tre giorni per il padre in occasione della nascita di un figlio, una regolamentazione delle collaborazioni occasionali e
coordinate-continuative che definisca garanzie di diritti e tutela per queste tipologie di lavoratori, stabilendo per questi anche un minimo retributivo corrispondente e non inferiore al costo complessivo stabilito dai
contratti collettivi applicati all’interno dell’azienda utilizzatrice.
In tema di apprendistato si chiede la conferma anticipata a metà del periodo, l’adeguamento dell’indennità economica di malattia a quanto
previsto per i lavoratori qualificati, l’aumento delle percentuali di retribuzione attualmente prevista.
In materia di previdenza e assistenza integrativa viene richiesto l’incremento all’1% della quota a carico delle imprese nonché l’inserimento
degli apprendisti per la previdenza e la costituzione di un apposito fondo per la generalità dei lavoratori per l’assistenza sanitaria. Per i Quadri
le richieste riguardano l’innalzamento dell’indennità di funzione e l’incremento della quota a carico delle aziende per Quas e Quadrifor.
Infine per quanto riguarda l’incremento retributivo la richiesta è di _ 107,00
mensili lordi, a regime per il 4° livello. Al riguardo si ricorda che per la
parte economia la durata dell’accordo sarà biennale.
pag.
22
servizi
Unione - Maggio 2003
Incontro all’Unione fra l’Associazione guidata da Mario Oss e una delegazione friulana
Pagineblu anche a Udine
Strategia del Nordest per la guida alle attività di servizio
Da sinistra Mario Oss, Vincenzo Circosta e Pietro Cosatti (UD)
S
arà pubblicata in versione locale anche a
Udine Pagineblu, la
guida alle imprese e agli operatori del terziario innovativo realizzata dall’Associazione attività di servizio dell’Unione commercio turismo
della provincia di Trento e
giunta alla terza edizione. E’
quanto emerso dal confronto avvenuto il 7 maggio scorso nella sede dell’Unione con
una delegazione dell’Associazione attività di servizio
di Udine guidata dal presidente, Pietro Cosatti, accompagnato dalla segretaria
di settore, Barbara Campana. Ad invitare i friulani è stato Vincenzo Circosta, vicepresidente dell’organizzazione di categoria afferente
all’Ascom di Udine e vicepresidente con delega per
Pagineblu dell’Associazione
attività di servizio del Trentino.
Cosatti ha dimostrato un forte interesse e raccolto numerose informazioni a proposito di Pagineblu, facendo tesoro delle motivazioni
e dei dati relativi alla creazione e alla diffusione di questo strumento, forniti dal presidente dell’Associazione
Mario Oss, da Circosta e dal
direttore dell’Unione Giovanni Profumo, affiancati
dal consigliere responsabile
marketing e relazioni esterne Stefano Chelodi, dal segretario Giancarlo Baldi e
dall’amministratore delegato di Invisible Site Maurizio
Da Tecilla alcuni consigli utili per i negozi
Passamani.
«Dopo le prime due edizioni che hanno avuto un ottimo riscontro in termini di
interesse fra le aziende associate, con 190 inserzioni la
prima e 204 la seconda – ha
ricordato Oss – con la prossima prevediamo di consolidare il successo ottenuto
incrementando e superando ampiamente il numero
degli inserzionisti delle passate edizioni. Oltre che in tutti gli enti pubblici del Trentino – ha proseguito il presidente dell’Associazione attività di servizio – grazie a
Seac, società molto accreditata nel circuito della Confcommercio, siamo riusciti a
distribuire la nostra guida,
di cui sono state stampate
6.000 copie, anche in tutte le
Ascom d’Italia». Altro particolare non secondario sot-
tolineato da Oss, i costi del
manuale sono stati completamente coperti dalla Camera di commercio, da Unicredit Banca Caritro e soprattutto dalle aziende e dagli operatori che hanno scelto di fare pubblicità su queste pagine. «Il nostro obiettivo – ha concluso Oss – è ora
quello di riuscire a creare Pagineblu regionali con la nostra associazione gemella
dell’Alto Adige, che nel prossimo futuro, essendo collegata con gli operatori del settore che in Tirolo fanno capo alla Camera di commercio di Innsbruck, potrà aiutarci a raggiungere un obiettivo ancora più ambizioso:
quello di estendere Pagineblu anche oltre frontiera. Poi
interpelleremo l’Ascom di
Trieste per creare un tavolo
di lavoro del Nordest, fun-
La delegazione di Udine con i vertici dell’associazione trentina e Bort
zionale alla valorizzazione
dell’immagine dei servizi attraverso la pubblicazione di
questa guida contrassegnata dallo stesso marchio. Per
questo nei prossimi giorni
torneremo ad incontrarci
con i colleghi della provincia
di Bolzano». «Raramente uno
strumento riassume in sé
tanti vantaggi – ha spiegato
Profumo – dalla continuità
della promozione nei confronti dei clienti al fatto di
alimentare il senso di appartenenza all’associazione,
dalla possibilità di contattare altre aziende del settore a
quella di mostrare alle istituzioni la consistenza della
categoria». «C’è poi l’opportunità per chi entra in Pagineblu di avere un’apposito
spazio web riservato nel sito
dell’Unione – ha aggiunto
Passamani – con vari servizi
aggiuntivi accessibili a canoni competitivi».
È stata predisposta dall’Enasarco ed è in vigore dal 1 gennaio al 31 dicembre 2003
Cosa vuole il cliente? Fnaarc, nuova polizza assicurativa
Assortimento e innovazione Può essere estesa anche ai familiari per grandi interventi
L
a stasi complessiva delle vendite al dettaglio nasconde in realtà situazioni diverse: alcuni dettaglianti, quelli in grado di assecondare rapidamente le preferenze dei consumatori, sono in crescita mentre altri sono in calo con logica conseguenza,
a medio termine, di chiusura. Parallelamente l’analisi sui consumatori evidenzia una crescita dei consumi nei prodotti/servizi innovativi. Intervistando i dettaglianti “vincenti” si nota che le variabili di marketing che fanno la differenza per il punto vendita sono:
lo spazio, il traffico-clienti e l’assortimento. Occorre
innanzitutto porsi alcune domande: conosco il fatturato, i margini, le rotazioni e lo spazio occupato di
ogni categoria esposta? conosco in dettaglio l’offerta
dei miei concorrenti diretti? conosco in modo approfondito cosa vogliono i consumatori-obiettivo? Se l’imprenditore riesce a rispondere a queste domande vuole dire che è sulla strada giusta per attuare una strategia ed una politica di assortimento, con l’obiettivo
di massimizzare il profitto ed il fatturato per metro quadro. Per questo la domanda è: occorrono tante o poche merceologie e tante o poche referenze per merceologia?
Per i negozi medio/piccoli, a mio avviso, la strada da
seguire è quella della specializzazione con un assortimento profondo e poco ampio. Si tratta di realizzare un processo di innovazione continua che miri alla
varietà degli assortimenti. Innovazione e varietà sono il binomio vincente per soddisfare, attraverso i prodotti, i diversi bisogni dei consumatori. Per innovare
non occorre essere dei Leonardo da Vinci ma essere
dei bravi ed attenti osservatori del mercato cogliendo
anche i segnali più deboli che ci giungono dai consumatori e contemporaneamente velocizzare (le piccole imprese sono avvantaggiate) le decisioni in merito
agli assortimenti. L’impresa eccellente coglie prima di
altri questi fattori di differenzazione e li trasforma in
vantaggio competitivo. Giovanni Tecilla
Per confrontarsi su questi temi, prenotare l’appuntamento con il dott. Tecilla, consulente dello Sportello Consulenza Marketing telefonare allo 0461-880532 (referente signora Giuliana Antoniolli).
C
ome comunicato dalla nostra Fondazione
ENASARCO, è stata
stipulata la nuova polizza
cumulativa di assicurazione
a favore degli agenti di commercio. Tale polizza ha vigenza dal 1° gennaio al 31 dicembre 2003. Riteniamo opportuno evidenziare i contenuti più importanti, fermo restando che la nostra
segreteria (dott. Baldi Giancarlo 0461/880416) è disponibile per assistere, consigliare e inoltrare le pratiche.
Precisiamo che anche questa assistenza è gratuita rientrando tra i servizi compresi nella quota associativa.
La polizza è articolata su due
punti A) e B):
A) valida per gli iscritti in caso di infortunio in pendenza di rapporto di
agenzia e nello svolgimento delle attività professionali principali e secondarie e di ogni altra attività che non abbia carattere professionale salvo alcune eccezioni elencate nel documento. L’assicurazione è operante
per tutti gli agenti titolari
di conti FIRR individuali
ed è prestata anche per il
ricovero in ospedali e cliniche (pubbliche e private) per malattia, infortunio e relativi accertamenti diagnostici;
B) in aggiunta alle prestazioni di cui al precedente
punto A) vengono erogate ulteriori prestazioni
non riconosciute peraltro
agli agenti di commercio
che abbiano superato il
75° anno di età al
31.12.2002. Il diritto sorge allorquando l’agente
abbia al 31.12.2002 un’anzianità contributiva di almeno 5 anni e che abbia
al 31.12.2001 un conto
previdenziale non inferiore ad euro 2.582,28 purché esistano versamenti
negli anni dal 1999 al
2001. Non sono assicurabili le persone affette da
gravi e particolari patologie.
Gli assicurati sono esonerati dal denunciare alla Società l’esistenza o la successiva stipulazione di altre assicurazioni riguardanti lo
stesso rischio. Rientrano
nelle garanzie della polizza
anche gli infortuni derivanti dalla guida di motoveico-
Sergio Porcelli
li, dai viaggi aerei, da pratiche sportive escluse quelle
precisate nel testo della po-
lizza., da aggressioni o atti
violenti aventi movente politico. Le due polizze prevedono il riconoscimento della diaria da ricovero e/o degenza domiciliare ove specificatamente prescritta ed
in casi particolari elencati.
Sono previste inoltre, per
ambedue le polizze, garanzie in caso di morte o invalidità permanente a seguito
di infortunio.
La polizza B) garantisce inoltre, in caso di infortunio e/o
malattia e fino alla concorrenza di euro 40.000, per persona e per anno assicurativo, i grandi interventi chirurgici. In tal caso verranno
rimborsate le spese sostenute in caso di ricovero in
istituto di cura, privato e/o
pubblico, e per 90 giorni prima e dopo il ricovero.
Bisogna tener presente che
i risarcimenti sono soggetti ad applicazione di uno
scoperto del 10% con un minimo di euro 1.500.
La garanzia per i grandi interventi chirurgici può essere estesa ai famigliari, fiscalmente a carico, ad adesione volontaria, con onere
a carico dell’iscritto previa
corresponsione per ogni
componente nucleo famigliare di un premio annuo
pari a euro 35.00.
La polizza elenca i grandi interventi chirurgici per i quali vengono riconosciuti i risarcimenti previsti.
Se l’infortunio ha per conseguenza una invalidità permanente che si verifichi entro due anni dal giorno nel
quale questo è avvenuto,
semprechè l’assicurato abbia interrotto i termini di
prescrizione, la società liquida, per tale titolo una in-
dennità calcolata sulla somma assicurata per invalidità
permanente assoluta in base alle percentuali indicate
nella tabella INAIL.
Gli assicurati devono denunciare e documentare al
Contraente il sinistro con lettera raccomandata con avviso di ricevimento o con
raccomandata a mano presentata presso le sedi della
Contraente, entro un anno
dal verificarsi dell’evento,
pena la prescrizione del diritto al risarcimento.
Tutte le comunicazioni tra
le parti Contraenti, gli Assicurati e gli aventi diritto devono essere fatte, perché siano valide, con lettera raccomandata con avviso di ricevimento, telegramma, telefax o telex.
UAT - Unione Artigiani Trentini
Agevolazioni per lo sviluppo del Bondone
pag.
23
Unione - Maggio 2003
Dal 4 al 7 di settembre: promuove l’iniziativa l’Uat con il sostegno del Comune
Attenti al Patto Cles, artigianato in mostra
Sostegno agli investimenti Rensi: «una vetrina importante per la valle di Non»
I
l Patto Territoriale del
Monte Bondone, che
interessa i comuni di
Garniga Terme, Lasino (in
parte), Trento (SardagnaBondone-Ravina Romagnano), Cimone, Calavino
(in parte), Cavedine (in parte), prevede interventi a favore delle imprese artigiane a) per sostenere investi- Massimo Caputo
menti finalizzati a ricollocare le aziende verso aree più idonee all’attività produttiva, b) per creare e sviluppare nuove attività economiche ecocompatibili, c) per ottenere servizi di
consulenza esterna allo scopo di acquisire sistemi e
certificazioni di qualità e piani di marketing, studi e
ricerche di mercato, piani di sviluppo commerciale.
Le imprese potranno anche dotarsi di sistemi informativi ed informatici con i contributi provinciali previsti dalla legge sull’economia (L.P. 6/99) e sostenere
gli interventi per il controllo dell’inquinamento attraverso l’acquisizione di sistemi di certificazione ambientale e con l’accreditamento EMAS ed ISO 14001.
Sono ammessi ad intervento gli investimenti delle imprese boschive sia singole che associate. Non saranno considerati ai fini delle agevolazioni i programmi
di spesa inferiori a 25.000 euro. Le imprese artigiane
interessate a progetti di investimento nell’ambito del
Patto, devono presentare la domanda di agevolazione entro il 31 Gennaio 2004. Per informazioni i soci
possono telefonare alla segreteria dell’Unione Artigiani (tel. 0461-880424). Nelle zone interessate al Patto è possibile presentare variazioni di destinazione
urbanistica e modifiche relative al PRG di Trento coerenti con gli obiettivi di urbanizzazione turistica del
Bondone. Le proposte e progetti dovranno essere presentati entro il 31 maggio prossimo all’apposito ufficio del Patto Territoriale del Monte Bondone in Via Diaz
15 a Trento, tel 0461/884371 (e-mail: [email protected]). Per la predisposizione
delle domande, l’indicazione degli interventi fissi ammissibili ad agevolazione e per le misure dei contributi, i soci possono rivolgersi alla segreteria dell’Unione
artigiani (tel. 0461-880424).
S
in dal momento della
sua costituzione, nel dicembre del 2002, l’Unione artigiani del Trentino si
era data, fra gli obiettivi prioritari da attuare nel primo anno di attività, anche quello
della realizzazione di una mostra dell’artigianato trentino.
L’occasione si è presentata
quando la manifestazione,
che da anni si è sempre tenuta a Cles nel mese di settembre, è stata trasferita in
un altro comune della bassa
valle di Non, da molti considerato inadatto ad attirare
tutti gli operatori interessati.
L’amministrazione comunale di Cles si è quindi rivolta al
Consiglio direttivo dell’Uat
per sondare la disponibilità
dell’Unione artigiani ad organizzare ancora la mostra
nel capoluogo della valle.
L’accordo è stato raggiunto
ed il periodo prescelto andrà
dal 4 al 7 settembre di quest’anno. Gli spazi espositivi
saranno collocati, come già
negli anni passati, presso il
centro che ospita anche le
mostre sul tempo libero e l’agricoltura.
Alla manifestazione, aperta a
tutte le imprese artigiane della provincia, saranno ammessi non più di 30 espositori
selezionati dal comitato organizzatore della mostra.
La mostra si propone di valorizzare l’artigianato trentino e di far conoscere in particolare i prodotti ed i servizi
più significativi dell’artigianato artistico e tradizionale
e di quello di produzione, ad
esclusione del comparto alimentare.
«Abbiamo scelto Cles perché
qui la mostra si svolge da più
di un decennio – dichiara il
presidente dell’Uat Claudio
Rensi – ed è quindi diventata un appuntamento tradizionale per l’artigianato noneso e solandro. Inoltre il capoluogo della valle è uno snodo strategico nei collegamenti
e permette di soddisfare le
esigenze di visibilità ed incontro degli operatori. Alla
manifestazione l’assessore alle attività economiche e vi-
Claudio Rensi
cesindaco Salvatore Ghirardini, ha garantito il patrocinio
del Comune di Cles. Da parte nostra abbiamo già raccolto 15 adesione e contiamo
entro l’inizio dell’estate di occupare i 30 posti disponibili.
E’ importante segnalare –
prosegue il presidente dell’Uat, Rensi – che accanto agli
espositori artigiani vi saranno anche ditte che offrono loro servizi convenzionati ad
hoc, come ad esempio Medicina 2000. Inoltre la sera del
giorno dell’inaugurazione
siamo intenzionati a promuovere un dibattito sui te-
mi “caldi” per l’artigianato
della zona: da quello della viabilità a quello dell’apprendistato. Non c’è dubbio che una
mostra del genere possa costituire un appuntamento importante se teniamo conto
dell’esistenza in valle di circa 2.500 aziende artigiane».
All’esposizione potranno partecipare tutti gli artigiani e le
piccole imprese, anche non
iscritti all’Unione artigiani del
Trentino, operanti nel settore dell’artigianato artistico e
tradizionale ed in quello di
produzione, ad esclusione
delle imprese alimentari. Per
informazioni sugli stand disponibili, costi di iscrizione e
altri particolari organizzativi, rivolgersi alla segreteria
dell’Unione artigiani del
Trentino (Uat) presso l’Unione commercio turismo e
attività di servizio, in via Solteri 78 a Trento (tel.
0461/880424, dott. Massimo
Caputo) o al coordinatore
della manifestazione, Vinceno Allotti, via Smarano 20,
Sfruz (tel. 0463-536357).
Patto del Chiese, scadenza il 31 maggio
S
cade il 31 maggio prossimo il
termine per presentare le domande di finanziamento dei
progetti che anche gli artigiani possono presentare nell’ambito del Patto territoriale della Valle del Chiese.
Gli operatori interessati sono quelli
dei Comuni di Bersone, Bondo, Bondone, Brione, Castel Condino, Cimego, Condino, Daone, Lardaro, Pie-
ve di Bono, Praso, Prezzo, Roncone,
Storo. Gli investimenti devono riguardare la promozione dell’imprenditoria locale, la crescita dell’occupazione femminile, l’innalzamento delle competenze professionali, il trasferimento delle aziende
artigiane in aree produttive, la realizzazione e l’ampliamento di immobili per potenziare l’attività, pro-
L’Autobrennero vuole estendere fino a Modena il divieto di sorpasso per i camion
«Trasporti in A22, ridurre i pedaggi»
getti innovativi di prodotto e di processo (specie certificazioni di qualità e ambientali), aggregazioni di imprese attraverso consorzi o altre forme collaborative. Per predisporre le
domande in funzione degli interventi
ammissibili e per le misure dei contributi, i soci possono rivolgersi alla
segreteria dell’Unione artigiani (tel.
0461/880424).
L’Autobrennero intenzionata
ad estendere il divieto di
sorpasso per i camion
Loner: «Si tratta di compensare il disagio arrecato alle aziende»
S
i è svolto martedì’ 6
maggio presso la sede
della Società Autostrada del Brennero S.p.A., un incontro dedicato all’estensione fino a Modena del divieto
di sorpasso per i veicoli di
massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, adibiti
al trasporto cose.
L’appuntamento è stato organizzato dall’Autostrada del
Brennero S.p.A., presente con
il Presidente Ferdinand Willeit e con il Direttore Generale, Massimo Occello, che ha
fortemente voluto un tavolo di
discussione con i rappresentanti delle più importanti associazioni di categoria del
mondo dell’autotrasporto, segnatamente con il Presidente
della sezione Autotrasporto
merci di Assindustria, Giancarlo Lapiana, quello della Fai
– Conftrasporto regionale
Giorgio Loner e quello degli
autotrasportatori artigiani,
Dario Denicolò. Willeit ha evidenziato che l’estensione del
divieto di sorpasso non è una
misura incidente in senso negativo sulle velocità medie di
percorrenza dei veicoli pesanti
e, conseguentemente, sulla
produttività delle aziende.
«Piuttosto – ha continuato
Willeit – un raffronto del tasso di incidentalità relativo all’anno 2002 tra il tratto Brennero - Ala (divieto sorpasso in
vigore) e Ala - Modena (divieto di sorpasso non in vigore)
mostra un’incidentalità totale del 58% superiore per il percorso senza divieto di sorpas-
so. A corollario del dato sopra
esposto, i danni alle persone
(feriti o morti) nei due tratti ha
dato come risultato un tasso
doppio nel percorso su cui
non è previsto alcun vincolo
al sorpasso dei mezzi pesanti. In base a questo dossier –
ha terminato Willeit – l’A22 ha
indicato nel prossimo mese
di luglio la data più probabile ed opportuna per l’adozione del provvedimento.
Il presidente della sezione Industriali del sindacato Anita
di Trento, Giancarlo Lapiana,
ha ribattuto a tali conclusioni con la considerazione del
fatto che alle evidenze numeriche esposte da Welleit manchi lo scorporo del dato relativo all’incidentalità causata
direttamente dai mezzi pesanti. «Inoltre – ha detto Lapiana – l’estensione del divieto di sorpasso potrebbe arrecare grave pregiudizio psicologico al già gravoso compito
dell’autista, che rischierebbe
di trovarsi in coda al medesimo automezzo che lo precede per l’intero tratto autostradale percorso». Lapiana
ha concluso auspicando la
possibilità di rendere più flessibile l’introduzione del di-
vieto con previsione di zone in
cui è vigente il divieto di sorpasso (circa 70-80 Km), intervallate da tratti più brevi (10
Km circa) in cui il divieto viene interrotto. Dal canto suo il
presidente Regionale di FAIConftrasporto, Giorgio Loner,
ha fatto presente come la
complessiva diminuzione di
incidentalità sulla A22 tra l’anno 2001 e l’anno 2002 (-7,3%
di incidenti) è dovuta anche ad
altri interventi strutturali che
hanno interessato l’autostrada: asfalto drenante fonoassorbente, cartellonistica più
chiara, aumento sostanziale
delle aree di sosta. Loner ha
inoltre evidenziato che nel
dossier manca il dato relativo
alla quota di incidenti accaduti di domenica, quando i
mezzi pesanti non viaggiano.
Tali osservazioni, tendenti a rifiutare l’ancoraggio del tasso
di incidentalità alla sola possibilità di sorpasso per i veicoli
pesanti, dovrebbero portare
a riconsiderare i modi di attuazione dell’estensione del
divieto di sorpasso. In particolare, Loner ha auspicato la
via della riduzione dei pedaggi autostradali per le aziende
di autotrasporto, che compensi il disagio arrecato dall’estensione del divieto di sorpasso. «Altrimenti – ha concluso Loner – il rischio è che
l’estensione del divieto garantisca maggior fluidità ai
mezzi leggeri (trasporto privato) e danno alle aziende di
autotrasporto.
Massimo Caputo
pag.
24
notiziario
Unione - Maggio 2003
Sono stati festeggiati a Bolzano i 25 anni
Le opere dell’ingegno ora sono protette da tecnologia e informazioni elettroniche
Emva, una forza Più tutelato il diritto d’autore
Con l’Unione in Trentino
Le novità contenute in un recente decreto legislativo
F
L
esta grande all’Unione di Bolzano per il
25° di Emva, la cooperativa nata per agevolare l’accesso ai servizi sanitari
degli imprenditori e dei lavoratori autonomi. Da un
anno questa garanzia integrativa di cui usufruiscono
5100 operatori economici in Herbert Weis
Alto Adige, è a disposizione
anche dei soci dell’Unione del Trentino. Nel suo intervento al “compleanno” di Emva, il presidente della cooperativa Herbert Weis ha ricordato che con soli 4 dipendenti l’ente eroga circa 15000 assegni di rimborso
all’anno arrivando ad evadere fino a 40000 domande.
“Con la nostra Assistenza di Base – ha aggiunto Weis –
tutte le prestazioni in campo sanitario vengono garantite ad un prezzo che non ha paragoni. Con le garanzie
aggiuntive – Mancato Guadagno, Prevenzione Rischio
e Copertura Ospedaliera – siamo in grado di assicurare anche situazioni ad alto rischio. Abbiamo ormai un
pacchetto previdenziale completo per gli imprenditori
e con il nostro partner ITAS, la prima Società di Assicurazioni d’Italia, abbiamo sviluppato soluzioni su misura ed offriamo un servizio articolato e competente”.
a legge n. 633/1941 che
tutela il diritto d’autore è stata recentemente modificata dal decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 68
che ha dato attuazione in Italia alla direttiva 29/2001/CE
sull’armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione.
Le novità normative introdotte dal decreto riguardano,
tra l’altro, le misure tecnologiche di protezione delle opere dell’ingegno e la disciplina
della riproduzione privata di
opere audio e video ad uso
personale.
In base all’articolo 102 quater
della legge citata i titolari di diritti d’autore possono apporre sulle opere o sui materiali
protetti misure tecnologiche
di protezione efficaci che
comprendono tutte le tecno-
logie, i dispositivi e i componenti che, nel normale corso
del loro funzionamento, sono destinati ad impedire o limitare atti non autorizzati dai
titolari dei diritti. Si tratta, in
altre parole, di quei meccanismi, già conosciuti dal mercato, che inibiscono la realizzazione di copie in modo
diretto o indiretto. L’uso dell’opera quindi può essere
controllato dall’autore attraverso l’applicazione di un dispositivo di accesso o di un
procedimento di protezione
(per esempio la cifratura), ma
può essere anche limitato mediante un meccanismo di
controllo delle copie che realizzi l’obiettivo di protezione.
I titolari di diritti d’autore possono inoltre inserire sulle
opere «informazioni elettroniche» sul regime dei diritti,
che identificano l’opera, l’autore e ogni altro titolare dei diritti. Tali informazioni possono altresì contenere indicazioni circa i termini o le
condizioni d’uso dell’opera,
nonché qualunque numero
o codice che rappresenta le
informazioni stesse o altri elementi di identificazione.
Per quanto riguarda la disciplina della copia di opere audio e video, l’articolo 71 sexies
della legge consente la riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi su
qualsiasi supporto, effettuata da persona fisica per uso
esclusivamente personale
purchè senza scopo di lucro
e senza fini direttamente o
indirettamente commerciali, nel rispetto delle misure
tecnologiche di protezione.
Per la riproduzione privata
delle loro opere gli autori hanno diritto ad un compenso,
che sarà determinato con decreto ministeriale. Le modifiche introdotte dal decreto
68/2003 riguardano anche
l’impianto sanzionatorio della legge con un inasprimento delle sanzioni previste per
le violazioni alle norme sul
diritto d’autore, allo scopo di
contrastare l’ormai diffusa
pratica della “pirateria”, delle copie abusive delle opere
protette e della contraffazione dei supporti.
Mila Bertoldi
La nuova disciplina dell’orario di lavoro
È
sei o a dodici dalla contrattazione collettiva.
Nel senso richiesto dalla
Confcommercio vanno anche le due deroghe decise in
merito all’orario settimanale per il personale dipendente
che lavora negli impianti di
distribuzione di carburante
non autostradale, che in base al contratto del terziario
praticano un orario settimanale di 45 ore, nonché all’orario settimanale per il personale non impiegatizio degli stabilimenti balneari, che
pratica un orario settimanale di 44 ore.
Di rilievo per i nostri settori
è pure l’inserimento del richiamo delle attività indicate dalla Legge Bersani sulle
aperture domenicali negli
esercizi di vendita al dettaglio e nei comuni ad economia prevalentemente turistica e città d’arte. Con riferimento al riposo settimanale, che il decreto riconferma
alla domenica in relazione
anche ad alcune radicate tradizioni del nostro Paese, è da
sottolineare la possibilità demandata alla contrattazione
collettiva di stabilirne in via
generalizzata il godimento in
giornata diversa. Una delle
maggiori innovazioni consiste poi nel fatto che tutte le
precedenti ipotesi di deroga
alla coincidenza con la domenica del giorno di riposo
non risultano più sottoposte
alla procedura che investiva
stata finalmente recepita con decreto legislativo entrato in vigore il 29 aprile scorso la direttiva comunitaria in materia di
orario di lavoro. Anche l’Italia, buona ultima, si è così
adeguata alle regole europee
in materia di organizzazione
dell’orario di lavoro, a conclusione di una vicenda che
si trascinava ormai da anni.
Il provvedimento fissa in 40
ore settimanali l’orario normale di lavoro e in 48 ore,
straordinari compresi, il tetto massimo della durata media dell’orario settimanale,
stabilisce la durata del riposo giornaliero e l’obbligo della concessione di una pausa
nel caso di un orario giorna-
liero superiore alle 6 ore,
mantiene, di regola, la domenica come giorno festivo
della settimana, ferme restando alcune eccezioni e deroghe in relazione all’attività svolta e alle previsioni contrattuali.
Anche se il metodo del dialogo sociale, indicato dal Libro Bianco quale via maestra
per la trasposizione delle direttive comunitarie in materia di lavoro, è fallito, il Governo nell’elaborazione del
provvedimento ha comunque tenuto conto di alcune
importanti richieste della
Confcommercio, la prima riguarda l’attenuazione degli
obblighi concernenti il riposo giornaliero che il decreto
N
Il diritto alla pensione è possibile anche con la somma di contributi di enti diversi
el lessico previdenziale il termine “totalizzazione” serve
ad indicare quell’operazione che permette di sommare figurativamente i contributi che si possono far valere in diverse gestioni pensionistiche, allo scopo di
perfezionare la contribuzione minima richiesta per
ottenere separatamente le
prestazioni da ciascuna delle gestioni pensionistiche
interessate.
Il principio della totalizzazione è alla base degli accordi che regolano i rapporti in materia pensionistica
fra l’Italia e gli atri paesi
membri della C.E.E. e delle
convenzioni bilaterali fra l’Italia e le altre nazioni. Da
sempre infatti gli enti previdenziali di ciascuno degli
stabilisce in un periodo minimo di 11 ore consecutive:
è stato infatti previsto che la
consecutività possa venir meno per quelle attività che sono caratterizzate da periodi
di lavoro che si frazionano
durante la giornata. Inoltre,
d’ora in poi, la comunicazione da effettuare in caso di
lavoro straordinario va fatta
ogni quattro mesi, elevabili a
il sindaco della facoltà di autorizzare lo spostamento del
giorno di riposo settimanale
di legge sentite le organizzazioni sindacali dei lavoratori. Ciò determina una notevole semplificazione degli
adempimenti burocratici ed
elimina una fase di confronto sindacale che talvolta è stato di ostacolo alle esigenze
di flessibilità delle aziende
dei nostri settori.
Infine, per quanto riguarda il
lavoro notturno, le nuove disposizioni sono ora più in linea con lo spirito della direttiva europea che si pone,
innanzitutto, l’obiettivo di
tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Carlo Marinelli
Con la «totalizzazione» si può
La totalizzazione: un modo per
evitare ulteriori versamenti
stati convenzionati provvedono a liquidare la prestazione di propria competenza una volta accertato il perfezionamento del diritto
considerando i contributi
versati all’ente previdenziale dell’altro stato.
Da poco tempo il “principio
della totalizzazione” è stata
esteso anche ai soggetti che
hanno lavorato solo in Italia,
ma hanno versato contributi in fondi previdenziali
diversi.
La norma in oggetto è stata
introdotta per i versamenti
fatti solamente in Italia in
più enti previdenziali con
leggi del 1997 e del 2000 e
regolamentata dal recente
Decreto Ministeriale n. 57
del 7 febbraio 2003, entrato
in vigore il 20 aprile scorso.
La facoltà della totalizzazione dei contributi assicurativi è riconosciuta ai soggetti
iscritti a più forme di assicurazione obbligatoria per
invalidità, vecchiaia e superstiti comprese quelle dei
pubblici dipendenti, quelle
degli enti previdenziali privatizzati e quelle gestite dagli enti previdenziali dei liberi professionisti.
La facoltà della totalizzazione è ammessa alle seguenti
condizioni:
• il soggetto interessato o i
suoi superstiti non maturano in nessuna delle for-
me assicurative il diritto
ad una pensione autonoma di vecchiaia, di invalidità o ai superstiti;
• dal cumulo dei contributi rimangono esclusi i periodi assicurati coincidenti;
• almeno una quota del trattamento pensionistico richiesto deve essere liquidabile con il sistema retributivo;
• la totalizzazione deve riguardare tutti e per intero
i periodi assicurati vantati dall’interessato.
La domanda di totalizzazio-
ne deve essere presentata
all’Ente gestore della forma
assicurativa di ultima iscrizione.
Le quote di pensione, relative alle posizioni assicurative costituite nelle singole
gestioni previdenziali, sono
calcolate ciascuna con le
norme vigenti in materia
presso le gestioni medesime, in proporzione alle singole anzianità contributive,
e sono poste a carico delle
singole gestioni interessate.
Cornelio Vettori
varie
Accordo tra Asat, Unat e società di teleprenotazione
pag.
25
Unione - Maggio 2003
Manuale dedicato al tributo comunale, che non sempre è facile da interpretare
TrentinoTIS, si parte Dalla Seac una guida all’ICI
Gratuito il servizio per il 2003
Istruzioni per compilare correttamente modelli e bollettini
I
C
l 12 maggio scorso i presidenti dell’Unione Albergatori Giovanni Bort e Natale Rigotti dell’Asat hanno sottoscritto l’accordo quadro con la società TrentinoTIS. Ecco in sintesi i principali contenuti.
1. TrentinoTIS S.p.A. si impegna a produrre alle Associazioni, prima della riunione dell’assemblea dei soci,
il piano aziendale triennale (business plan) che informi sull’evoluzione dell’azienda, sul suo funzionamento attuale, sugli obiettivi futuri. 2. Le Associazioni, tramite una società ad esse collegata, metteranno a disposizione i content attualmente presenti per ogni struttura ricettiva all’interno del portali Trentino Welcome
e Trentino Booking, al fine di aprire tanti pacchetti professional light quante sono le strutture stesse. 3. TrentinoTIS S.p.A. fornirà alle Associazioni login e password
per aggiornare listino prezzi e disponibilità camere libere, per le strutture disponibili ad essere prenotabili
online sul sistema Tiscover. 4. Le strutture di cui al precedente punto 2. saranno visibili con il pacchetto professional light sul sistema Tiscover fino alla data del
31.12.2003. Se, entro tale data, tali strutture non avranno acquistato uno dei pacchetti offerti da TrentinoTIS
S.p.A. per la visibilità sul sistema Tiscover, a fare data
dal 01.01.2004 sarà ripristinata loro la visibilità standard
garantita a tutta la ricettività trentina. 5. TrentinoTIS
S.p.A. si impegna a praticare alle strutture che intendono acquistare i propri servizi/prodotti le seguenti
condizioni: gratuità del canone a posto letto per l’anno 2003, sconto del 50% del canone a posto letto per il
2004 e del 30% del canone a posto letto per il 2005, rispetto al listino base di Tiscover, per tutti i prodotti
disponibili. 6. Le Associazioni costituiranno una società che si occuperà di garantire in via esclusiva, a
TrentinoTIS S.p.A. i servizi di formazione, inserimento dati inziaili, help desk, booking center, commercializzazione e vendita dei servizi/prodotti proposti da
TrentinoTIS. 7. TrentinoTIS S.p.A. si impegna formalmente a farsi parte diligente nei confronti di Tiscover
nel superare i problemi di flessibilità dimostrati in questa prima fase da parte di Tiscover per eventuali integrazioni ed espansioni del sistema che le parti ritenessero utili.
Alfonso Moser
ompletamente rivisitato dal punto di
vista strutturale, il
testo si propone come utile guida alla disciplina dell’ICI, tributo comunale di
non sempre agevole determinazione.
Aggiornato alle più recenti interpretazioni ministeriali, il testo propone una
divisione in Sezioni, di pratica consultazione.
Il volume apre con l’analisi dei presupposti impositivi dell’ICI (soggettività
passiva, immobili soggetti
o esclusi dall’imposta);
successivamente, per ogni
tipologia di immobile, viene descritto il procedimento di determinazione
della base imponibile e le
regole di calcolo dell’imposta, considerando le numerose agevolazioni pre-
viste dal legislatore; alle
modalità di versamento
dell’ICI è dedicata un’apposita Sezione nella quale
trova ampio spazio il Modello F24 ICI, nuovo strumento di pagamento dell’ICI in costante diffusione. A completamento delle nozioni teoriche, il testo
propone 16 esempi integrali di determinazione e
calcolo dell’imposta per i
vari tipi di immobili, che si
concludono con l’illustrazione delle modalità di
compilazione del bollettino di versamento e del Modello F24 ICI. Tra gli aspetti trattati nel testo, si segnala inoltre il nuovo Modello di dichiarazione ICI
per l’anno 2002, il profilo
sanzionatorio dell’imposta, l’istituto del ravvedimento operoso, il proces-
so di liquidazione e accertamento e le ipotesi di rimborso. Di rilievo sono anche i capitoli conclusivi del
testo, nella Sezione “Appendice”, contenenti numerosi argomenti di sicuro interesse per il lettore,
tra i quali si citano, a titolo esemplificativo la potestà regolamentare dei Comuni in materia di ICI, le
modalità di determinazione della rendita catastale,
la revisione delle tariffe d’estimo operata dal legislatore nel 2002 in 268 Comuni italiani.
In conclusione, pur avendo in oggetto un’imposta
dall’articolata disciplina, il
testo si propone come
un’agevole manuale, completo nella trattazione ed
arricchito di schemi, esempi pratici e analisi degli
aspetti di sicuro interesse
per gli addetti ai lavori.
Prezzo euro 19,00. (Altri testi di prossima uscita: Contributi IVS – Contributi
ENASARCO - Prezzo euro
18,00; Il contributo previdenziale del 10%-14% Prezzo euro 18,00; I.R.A.P.
– Imposta regionale sulle
Attività Produttive - Prezzo
euro 22,00).
Turismo e benessere: primo convegno nazionale
T
ourismusteam, organizza il primo convegno nazionale per
il turismo del benessere il
3 giugno a Riva del Garda
presso l’Hotel Du Lac e Du
Parc. Tra i relatori, oltre all’assessore provinciale al
turismo Marco Benedetti,
interverrà anche il noto editore Danilo Maggi, della rivista “Viaggi in Benessere”.
Negli ultimi anni l’interesse per le vacanze all’insegna del benessere, del wellness, del fitness, del movimento e della ricerca dell’equilibrio fisico e mentale ha caratterizzato il mercato turistico coinvolgendo
una percentuale sempre
più elevata di turisti. Un
mondo, quello del turismo
del benessere, che rappre-
senta un’importante possibilità di sviluppo per l’offerta nazionale ma che per
il momento può contare su
pochi operatori capaci di
proporre questo tipo di
prodotto. In Italia infatti le
molteplici potenzialità legate al turismo del benessere si sono palesate solo
in parte a differenza di altri paesi come l’Austria. Per
cogliere le opportunità di
crescita racchiuse in questa
tendenza il convegno punterà ad evidenziarne le caratteristiche, i livelli qualitativi e le competenze necessarie. Il Convegno, rivolto soprattutto agli albergatori, offrirà quindi
una panoramica completa
sulla nuova filosofia dello
star bene.
Ecco le tre proposte di Alleanza Nazionale a tutela del piccolo commercio trentino
Un albo delle Botteghe storiche
De Bertoldi: «no a nuove grandi strutture di vendita»
I
n occasione di un convegno “no ai nuovi centri commercioali – sì alla tutela delle nostre botteghe”, promosso il 23 maggio a Cles da Alleanza Nazionale, cui è intervenuto anche il presidente della commissione affari regionali della Camera Riccardo Migliori, Andrea De Bertoldi, dirigente nazionale del partito e
consulente del Ministro del
commercio estero, ha auspicato immediate forme di
tutela per i piccoli negozi
della nostra provincia, che
offrono un servizio primario soprattutto nelle località
più periferiche. La chiusura
delle botteghe dei paesi e dei
centri storici favorisce un
progressivo spopolamento
delle montagne e danneggia
l’intera economia turistica
del Trentino». Alleanza Na-
Andrea De Bertoldi
zionale attende ancora di essere ricevuta dal presidente
della Giunta provinciale Lorenzo Dellai, al quale nel novembre scorso erano state
consegnate migliaia di firme raccolte in tutto il Trentino contro l’insediamento
di nuovi grandi centri commerciali. Se questo atteggiamento dovesse protrarsi
ulteriormente «non esiteremo ad attuare forme anche
eclatanti di protesta».
Ma quali sono le proposte di
Alleanza nazionale per il
commercio in Trentino? Sostanzialmente tre. Eccole. 1.
Blocco della situazione esistente; il che significa impedire l’apertura di nuovi centri
commerciali utilizzando gli
strumenti commerciali ed
urbanistici, così come è stato attuato in Alto Adige. 2.
Incentivi, tutele ed agevolazioni per le piccole imprese; si devono prevedere
degli sgravi fiscali e delle specifiche forme di agevolazione per quelle imprese che
operano in condizioni disagiate, nei territori montani, nei centri storici, ed in
quei settori merceologici
(vedi alimentare) particolarmente meritevoli di tutela per valenza sociale e per
condizioni di mercato.
In particolare chiediamo
che, individuate le categorie meritevoli di –protezione, si prevedano: delle migliori e specifiche condizioni per
accedere ai contributi provinciali; tali contributi non
dovranno essere –a pioggiama piuttosto conformati al
rafforzamento delle strutture imprenditoriali per il conseguimento della capacità
concorrenziale anche nella
piccole imprese periferiche;
degli sgravi fiscali consistenti, stante l’attuale normativa tributaria, nella riduzione dell’ ICI alla misura minima, mentre quest’anno il Comune di Trento ha applicato la misura
massima (!), nella riduzione
dell’Irap per quanto rientrante nelle competenze provinciali, nella riduzione del-
Gli ipermercati causeranno la sparizione dei piccoli negozi
la Tassa sui rifiuti e dell’imposta sulla pubblicità; delle
facilitazioni per garantire
maggiore competitività sul
mercato e migliori condizioni di acquisto; ciò potrebbe avvenire favorendo
la comunicazione tra imprese e promuovendo la nascita di consorzi per gli approvvigionamenti. In tal modo anche le piccole imprese
potrebbero acquisire maggiore competitività; 3. Individuazione delle Botteghe
storiche e turistiche, creando un albo degli esercizi
commerciali, dei pubblici
esercizi e delle imprese artigianali che hanno svolto per
almeno trenta o quaranta
anni nello stesso locale la
propria attività, oppure che
presentano elementi di particolare pregio architettonico o degli arredi e di particolare interesse culturale e
storico. Tali realtà sono degne di considerazione anche per l’importante attrattiva che possono esercitare
sul mondo turistico. Si può
quindi prevedere: la tenuta
di un albo delle botteghe storiche a cura dei Comuni; la
predisposizione di specifiche misure di agevolazione
(vedi sopra) e di promozione in un contesto di “sistema-trentino” da pubblicizzare all’interno e all’estero
quale risorsa della specificità di un territorio e quale risposta all’appiattimento socio-culturale dei centri commerciali.
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26
Unione - Maggio 2003
Trento e Valle dell’Adige
Già in programma un’altra edizione in ottobre
Grasselli: «Sono finanziabili molti progetti di sviluppo per commercio e turismo»
La Lotteria raddoppia Monte Bondone, occasione unica
In palio Opel e 500 buoni da 35 euro Ad offrirla è il Patto territoriale. Ecco le due scadenze
È
A
in programma il 31 maggio
prossimo l’estrazione del
vincitore della Opel Corsa
messa in palio dalla Grande Lotteria del centro, la sfida alla fortuna riproposta dagli operatori
economici aderenti al Consorzio
Trento Iniziative sull’onda dei successi passati. La novità è che per festeggiare il 25° anniversario del Cti, l’edizione 2003 raddoppia ed è proposta sia in primavera sia nell’ottobre prossimo. Quest’anno la Lotteria del
Centro è infatti eccezionalmente scattata il 29 aprile
scorso e ci accompagnerà fino al 29 maggio. La conclusione è prevista appunto fra le 17 e le 19 del 31 maggio nella tensostruttura allestita in Piazza Battisti per
le manifestazioni enogastronomiche de “La Città in
Giardino”. La cartolina, distribuita a chi effettua acquisti
o consumazione nei punti vendita del centro storico
(riconoscibili perché espongono la locandina della
manifestazione), oltre a dare la possibilità di partecipare all’estrazione finale, offre anche con il Gratta e Vinci l’opportunità di ottenere subito buoni acquisto da
35 euro ciascuno (nascosti sotto il sottilissimo velo ne
sono stati messi in circolazione 500). Naturalmente si
candida a diventare proprietario della Opel Corsa chi,
una volta compilata ogni cartolina ricevuta, l’avrà imbucata nelle apposite urne sigillate che si trovano (oltre naturalmente che nella sede del Consorzio Trento
Iniziative al numero 5 di via Manci) anche presso i Supermercati Trentini di corso 3 Novembre, Piazza Lodron, Piazza General Cantore e Via Grazioli; il Caffè Rossini in Via Suffragio; il Bar Ristorante Al Vò in Vicolo
del Vò; la Casa del Caffè in Via San Pietro; il Caffè Blue
Moon in Largo Carducci; la Pasticceria Bertelli in Via
Oriola; il Bar Pasi in Piazza Pasi; il Caffè Mazzini in Via
Mazzini; il Ristorante Forst in Via Oss Mazzurana; il Self
2 Giganti di Via Simonino; il Bar Al Parco di Via Pozzo;
il negozio Vaccari Sport in Via Manci; il Tabacchino Corradini di Piazza Battisti.
nche agli operatori del
commercio e del turismo il Patto territoriale del Monte Bondone offre
una straordinaria opportunità di accesso a contributi per
progetti di crescita, di rilancio e di investimento, che va
però colta subito, perché in
futuro non si ripresenterà più.
Parola di Franco Grasselli, assessore allo sviluppo del Comune di Trento, che il 5 maggio scorso, accompagnato dal
consulente Giorgio Rigo e accolto nella sede di via Solteri
dal presidente Bort e dal direttore Profumo, ha incontrato i soci potenzialmente interessati dell’Unione commercio turismo e servizi per
sollecitarli ad approfittare di
questa occasione. Di che si
tratta? In buona sostanza, il
Patto territoriale del Monte
Bondone – che riguarda i Comuni di Garniga Terme, Lasino (in parte), Trento (Sardagna-Bondone-Ravina Romagnano), Cimone, Calavino (in
parte), Cavedine (in parte) –
non consente solo di accelerare la realizzazione di opere
pubbliche, ma assicura un forte sostegno all’iniziativa dei
privati, imprenditori e cittadini, purché sia funzionale agli
obiettivi di riqualificazione
dell’area individuati dal tavolo di concertazione.
Alla luce del Patto, due sono
In occasione di «Armi antiche e militaria»
Sono stati festeggiati con un vivace dibattito al Castello i 25 anni di Trento Iniziative
gli indirizzi di sviluppo verso
i quali i progetti, per essere finanziati dall’ente pubblico
(con interventi a fondo perduto pari al 40% degli investimnti), devono essere decisamente orientati: il consolidamento e l’ulteriore valorizzazione della vocazione turistica del Monte Bondone e,
intrecciata con ciò, la tutela
della risorsa ambientale. “Se
le proposte degli operatori
economici si inseriranno in
quest’alveo – ha spiegato l’assessore, coordinatore del Patto – avranno buone possibilità di trasformarsi in realtà”.
Quello di Grasselli è stato un
vero e proprio appello agli
operatori del turismo e del
commercio aderenti all’Unione perché inventino, ripeschino dalla memoria o tolgano dal cassetto sogni, idee
e progetti di miglioramento,
riqualificazione o ampliamento della propria attività
che, grazie al Patto territoriale, potrebbero materializzarsi.
“Intendiamoci, non partiamo
da zero – ha precisato – perché alcune domande con relativi progetti sono già state
presentate: vi saranno ad
esempio la ristrutturazione di
un albergo con ristorante a
Lagolo e quella di un negozio
a Sopramonte, dove sorgeranno anche le terme del fie-
Franco Grasseli e Giorgio Rigo durante l’incontro all’Unione
no e c’è chi ha chiesto di poter costruire un nuovo albergo. A Cadine aprirà un garnì,
a Candriai sarà concesso l’utilizzo di un malgone che potrà ospitare un ristorante. A
Vaneze è stata avviata la ristrutturazione di un albergo e
al Vason c’è la possibilità che
ne venga costruito uno e ne
siano sistemati altri. Ma per
rilanciare il Bondone occorrono, insomma, persone che
scelgano di vivere e lavorare in
quest’area alla quale manca
soprattutto stabilità.
Due sono le scadenze da tener
presenti. La prima è molto ravvicinata perché entro il 31
maggio prossimo (ma qualche giorno di ritardo – ha promesso l’assessore – sarà tollerato) tutti gli operatori economici interessati a proporre
modifiche alla Variante al Prg
come cambiamento di destinazioni d’uso dei terreni per
la realizzazione di determinati progetti compatibili con
gli obiettivi del Patto territo-
riale del Monte Bondone, devono inoltrare un’apposita domanda all’ufficio competente, dove ha sede la segreteria
del Patto Territoriale del
Monte Bondone, in via Diaz
15 a Trento, tel. 0461/884371
(e-mail: [email protected]). Lo
stesso ufficio fornirà anche
tutte le informazioni necessarie. La seconda scadenza,
un po’ più lontana ma di grande importanza da tener presente è quella del 31 gennaio
2004, data entro la quale dovranno essere presentati tutti i progetti dei privati con la
relativa domanda di accesso ai
contributi del Patto territoriale. Anche in questo caso
valgono gli indirizzi di cui sopra. Dal canto suo Giorgio Rigo, rappresentante di Euris,
la società padovana consulente del Patto, si è offerto di
assistere gli operatori nell’elaborazione dei progetti. E lo
stesso farà naturalmente l’Unione.
Antonio Girardi
Casa D’Aste, un successo Città cresciuta, grazie al Consorzio
Professionalità alla Von Moremberg Occorrono però molti più parcheggi vicino al centro
N
ata da pochi mesi la Casa d’Aste von Morenberg di Trento (ingresso via Malpaga 11
o via del Simonino 12) ha già ottenuto un
ottimo risultato con “Armi antiche e militaria” il 10
maggio scorso. Un successo sancito dalla presenza
di un pubblico
competente, che
ha apprezzato la
professionalità dell’offerta e soprattutto la valutazione equilibrata degli oggetti. I lotti rimasti invenduti soLa presentazione della Casa d’aste
no a disposizione
Von Morenberg
dei nostri clienti
ancora per poche settimane, essendo molto richiesti.
Per vedere i pezzi ancora acquistabili la Casa d’Aste von Morenberg è aperta al pubblico dal lunedì
al venerdì, con orario 9-12.30 e 15-18.30. E’ anche
possibile telefonare nello stesso orario allo
0461/263555, inviare un fax allo 0461/263532, o
consultare la lista il sito www.vonmorenberg.com.
La prossima asta avrà per oggetto il più classico
mondo del collezionismo, legato all’antiquariato di
mobili, all’arte, ai gioielli, alle cornici, agli orologi,
agli argenti e agli oggetti dotati di un valore storico-culturale e, perché no, anche economico.
U
na serata di festa e
riflessioni sul commercio in città, ambientata il 17 maggio scorso
al Buonconsiglio, ha degnamente sottolineato il 25° anniversario di “Trento Iniziative”, il consorzio degli ope-
Giorgio De Grandi
ratori economici del centro
storico. Presenti molti dei
300 soci, autorità cittadine e
provinciali ed esponenti del
mondo imprenditoriale, la
tavola rotonda animata da
Giovanna Collauto e giocata sulla domanda “Come è
cambiato il commercio in
questi 25 anni e cosa resta
ancora da cambiare?” ha
messo a confronto il presidente del Cti Giorgio De
Grandi, l’assessore provinciale al commercio Remo
Andreolli, il presidente dell’Unione Giovanni Bort, il
Sindaco di Trento Alberto
Pacher, l’assessore allo sviluppo economico Franco
Grasselli, l’ex direttore dell’Alto Adige (e oggi importante firma del “Trentino”)
Franco De Battaglia e il direttore de “l’Adige” Paolo
Ghezzi.
Per arricchire il dibattito la
Collauto ha dapprima dato
voce ad alcuni noti commercianti e operatori del turismo, da Zanella a Faraguna, da Gecele a Nicolini, da
Zorzini al direttore dell’Apt
Maraschin, dal presidente
delle agenzie di viaggio Fiaschetti alla rappresentante
delle guide turistiche Anto-
nina Filosa. Quanto ai cambiamenti avvenuti, ne è uscito un quadro largamente positivo, non solo in considerazione dell’arredo urbano
che ha reso più gradevole frequentare il centro storico rispetto a 25 anni fa, ma anche
per le manifestazioni e la
mentalità degli operatori, og-
cielo aperto”. Circa le cose
che restano da fare, corale è
stata la richiesta rivolta agli
amministratori di una migliore segnaletica, di più parcheggi attorno al centro e di
potenziare il trasporto pubblico. Necessario sarà però
– si è detto – puntare anche
alla specializzazione e al-
Il tavolo dei relatori al dibattito del 17 maggio
gi più aperta alla collaborazione. Merito del Consorzio
– hanno detto i relatori – che
è riuscito ad affermare l’idea
del “centro commerciale a
l’eccellenza degli esercizi, come pure a maggiori sinergie
attraverso la società di promozione che dovrà sostituire l’Apt cittadina.
ag
Rovereto e Vallagarina
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Unione - Maggio 2003
Richiesta rinnovata dalla categoria all’amministrazione e al servizio veterinario della Vallagarina
Stiffan: «Il Macello è una necessità»
Progetto finanziato dalla Provincia all’ex Baldo di Mori stazione
I
n un apposito incontro
convocato l’altra sera da
Rolando Stiffan, presidente dei Macellai aderenti all’Unione Commercio
Turismo e Attività di Servizio di Rovereto e Vallagarina, la categoria ha ribadito l’impellente necessità di
un macello al servizio delle aziende del settore, ribadendo l’urgenza di un
intervento da parte dell’ente pubblico per riattivare un servizio che manca a Rovereto ormai da
troppi anni.
I macellai hanno espresso
questa forte richiesta al cospetto della dott.ssa Marisa Prezzi, dirigente del Comune di Rovereto, del dott.
Marco Zoller, responsabile del Servizio Veterinario
del Distretto della Vallagarina e di Riccardo Dossi,
presidente del Comprensorio della Vallagarina. Le
sollecitazioni giunte da più
parti negli ultimi tempi
hanno fatto seguito alla disponibilità espressa dalla
Provincia autonoma di
Trento di concedere un finanziamento di circa 2 milioni di euro per completa-
re la messa a norma e l’installazione degli impianti
necessari per l’attivazione
del macello ex-Baldo di
Mori Stazione, la soluzione che era stata a suo tempo individuata per sostituire il vecchio e “storico”
macello sito nell’omonima
via a San Giorgio.
“Sicuramente dal punto di
vista dei macellai questa
struttura è una necessità –
ha ribadito Rolando Stiffan
-, poiché è vero che in questo particolare momento si
macella di meno, ma questo fatto è una conseguen-
za diretta dell’assenza da
troppo tempo di una struttura funzionante a Rovereto, al servizio di tutta la Vallagarina. E’ dal lontano
1984 che parliamo del nuovo macello, ma ancora non
siamo arrivati ad una soluzione di questo problema.
La nostra categoria chiede
che un macello venga realizzato al più presto, senza
ulteriori tentennamenti”.
La dott.ssa Prezzi ha ribadito la volontà dell’Amministrazione comunale di
giungere al completamento del macello ex Baldo di
Mori Stazione, grazie al finanziamento promesso
dalla Provincia sulla base
del progetto realizzato dall’arch. Nardi, a patto però
che prima venga individuato un gestore al quale
sarebbero affidati realizzazione delle opere e funzionamento della struttura per
un certo numero di anni;
priorità indicata dall’Amministrazione, inoltre, è
l’ottenimento del bollo Cee
che darebbe un valore aggiunto alla nuova struttura
di macellazione. Il dott. Zoller ha evidenziato vantag-
Rolando Stiffan
gi e svantaggi della struttura di Mori Stazione, ribadendo le problematiche riscontrate, soprattutto dal
punto di vista operativo ed
igienico-sanitario, che costituiscono un grosso punto interrogativo sull’effettiva funzionalità del macello-ex Baldo, una volta
completata con tutti gli interventi necessari.
Pienamente riuscita l’iniziativa che ha coinvolto 15 ristoranti della Vallagarina
Baldo, fiori ed erbe...a tavola
Un premio a chi avrà mangiato in tre o più locali
Una panoramica del monte Baldo
S
ta proseguendo con
soddisfazione e si
chiuderà domenica
25 maggio la settima edizione della manifestazione enogastronomica “Fiori del Baldo ed erbe di campo”, promossa dall’Associazione Ristoratori della
Vallagarina dell’Unione
Commercio e Turismo di
Rovereto. “I riscontri che
abbiamo potuto registrare
finora sono positivi – ricorda Sergio Valentini,
rappresentante di categoria -. Credo che anche i colleghi abbiamo le stesse sensazioni, anche perché con
i 7 ristoratori del Monte Baldo aderenti abbiamo valorizzato appieno quella che
è la peculiarità principale
dell’iniziativa”.
“Ci ha fatto molto piacere,
inoltre, l’elevato gradimento riscontrato dal momento promozionale che
come Associazione Ristoratori abbiamo organizzato in piazza delle Erbe domenica 11 maggio, proponendo assaggini di sfiziosità a turisti e visitatori di
Rovereto. Risultato? Tutti
spariti in pochi minuti con
tanti apprezzamenti che ci
spingono a programmare
per il prossimo anno un
evento ancor più articola-
to”.
Ricordiamo che tutti i piatti sono abbinati ai migliori vini della Vallagarina ed
alle grappe aromatizzate
alle erbe.
Anche quest’anno verranno premiati quei clienti che
decideranno di provare più
ristoranti. Con tre pasti si riceverà in omaggio una confezione di grappa alle erbe
(da ritirare presso l’Apt di
Rovereto in corso Rosmini), con sei una bottiglia di
Marzemino alla Casa del
Sergio Valentini
Vino della Vallagarina e con
nove il catalogo “Le stanze
del Mart” da ritirare al Mart.
Questi i ristoratori aderen-
ti: Ristorante Al Borgo, San
Colombano, Osteria del
Pettirosso, Trattoria Scala
della Torre e Ristorante Tre
Pini a Rovereto, Trattoria
La Luna Piena ad Ala, Locanda delle tre Chiavi ad
Isera, Locanda D&D Maso
Sasso a Nogaredo, Ristorante Maso Palù, Rifugio
Campei, Ristorante Lo Sfizio, Malga Mortigola, Ristorante Hotel San Giacomo, Rifugio Monte Baldo e
Pizzeria Pineta sull’Altopiano di Brentonico.
Folgaria, segreteria dell’Unat a servizio degli albergatori
I
l Direttivo di Folgaria
dell’Unione Albergatori del Trentino (Unat) e
l’Unione Commercio Turismo e Attività di Servizio di
Rovereto e Vallagarina intendono valorizzare al massimo l’Ufficio dell’Unione
in via Roma a Folgaria, facendolo diventare un importante punto di riferimento per la nostra cate-
Andrea Matassoni
goria. Proprio per questo
s’intende fin da subito organizzare un servizio di coordinamento in merito alle chiusure degli alberghi
della comunità folgaretana nei periodi di bassa stagione. “Lo scopo principale è di quello di fornire la garanzia di strutture alberghiere aperte al pubblico a
chi sceglie Folgaria per un
soggiorno, anche nei mesi
di maggio e giugno 2003 –
ricordano il rappresentante Unat di Folgaria Gabriele Canalia ed il direttore
dell’Unione Andrea Matassoni -. Ecco perché abbiamo chiesto a tutti gli alberghi di completare ed inviarci l’apposito modulo
per una preziosa raccolta
dati che ci permetterà di
poter elaborare una tabella completa degli alberghi
aperti in questi due mesi,
che invieremo a tutti gli albergatori con preghiera di
esporla in maniera visibile,
in modo che fin da subito
l’ospite dell’Altopiano possa individuare l’alternativa
più vicina nel caso quel determinato esercizio sia
chiuso in quelle determi-
nate giornate. Solo in questo modo saremo in grado
di trasmettere all’esterno
un servizio efficiente che
sarà senz’altro apprezzato
dai nostri clienti”. Si tratta
del primo passo, altre iniziative seguiranno, per sviluppare un rapporto sempre più stretto tra gli albergatori di tutto l’Altopiano di
Folgaria.
Chiude dopo 20 anni il negozio di Mariano Modena
Q
uella di sabato 3
maggio ha rappresentato una giornata speciale e densa di emozioni per Mariano Modena,
poiché è stato l’ultimo giorno di apertura del negozio
di generi alimentari di via
Garibaldi 5, nel centro storico di Rovereto, che per quasi vent’anni lo ha visto sempre presente, per vivere tut-
te le fasi del commercio cittadino fino ai giorni nostri.
L’apertura delle “Specialità
alimentari Modena & Piccoli“ di via Garibaldi risale, infatti, al 1984, grazie all’impegno ed alla passione di
Mariano Modena e di Sergio Piccoli, noto personaggio cittadino (vicepresidente dell’Unione commercio e
turismo), prematuramente
scomparso nel 1992. Da quel
momento in poi a Sergio
subentrò nell’attività l’ancora giovanissimo figlio
Mauro Piccoli, che per tutti
questi anni è stato socio di
Mariano Modena, occupandosi in prima persona del
negozio di alimentari di via
Paoli. “Sono stati anni di passione e di forte impegno professionale”, ricorda non sen-
za commozione Mariano
Modena. “Abbiamo trascorso in questa bottega i periodi belli e quelli brutti, sempre a diretto contatto con la
clientela ed in stretto rapporto con i colleghi commercianti del centro storico. Comunque non mi fermo
di certo, resterò dietro il banco nel negozio di via Paoli,
con l’amico e socio Mauro
Piccoli, che ha raccolto l’eredità del padre Sergio, primo compagno di avventura”. Proprio per suggellare
nel migliore dei modi questo
rapporto di amicizia che ha
contrassegnato quasi quattro lustri di attività commerciale, l’ultimo giorno di
apertura, il 3 maggio scorso,
Mariano Modena con la moglie ed i più stretti collabo-
Mariano Modena
ratori hanno brindato con
clienti, colleghi commercianti ed a tutta la cittadinanza in un apprezzato momento di allegria e di festa in
compagnia.
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