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Valutazione della presenza di pericolosità sociale psichiatrica

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Valutazione della presenza di pericolosità sociale psichiatrica
PSICHIATRIA FORE NSE
DALLA PE RICOLOSITA’ SOCIALE
AL BISOGNO DI CURE
Dott. Claudio Camilleri
Dipartimento Salute Mentale
Centro Salute Mentale
ASP2 Caltanissetta
Caltanissetta - 28 settembre 2010
Psichiatria forense
Ambiti elettivi

Civile
- interdizione ed inabilitazione
- amministratore di sostegno
- adozione e affidamento di minori
- capacità di disporre per
testamento o per donazione
- vizi di consenso
- danno psichico
- invalidità matrimonio
- annullamento di contratti
- responsabilità professionale
Psichiatria forense
Ambiti elettivi

Canonico
- Valutazione capacità decisionale nel
contrarre matrimonio

Penale
- capacità partecipare coscientemente
al processo
- imputabilità
- pericolosità sociale
Veder l’ingiuria sua scritta nel monte l’accese sì, ch’in lui
non restò dramma che non fosse odio, rabbia, ira e
furore...
Di crescer non cessò la pena acerba, che fuor del senno
al fin l’ebbe condotto...
E poi si squarciò i panni, e mostrò ignudo l’ispido ventre e
tutto ‘l petto e ‘l tergo;
e cominciò la gran follia…
L’Orlando Furioso
Ludovico Ariosto
Orlando Furioso
Il codice penale
Art. 42 - Responsabilità
“nessuno può essere punito per un’azione
od omissione previsti dalla legge come
reato se non l’ha commessa con coscienza
e volontà”
Il codice penale
Art. 85 - Imputabilita’
“perché un soggetto sia imputabile e, quindi
punibile, occorre che sia in possesso delle
capacità di intendere e di volere”
Il codice penale
Art. 88 – Vizio totale di mente
“non è imputabile chi, nel momento in cui
ha commesso il fatto, era, per infermità, in
tale stato di mente da escludere la capacità
di intendere o di volere”
Il codice penale
Art. 89 – Vizio parziale di mente
“chi nel momento in cui ha commesso il fatto
era, per infermità, in tale stato di mente da
scemare grandemente, senza escluderla, la
capacità di intendere o di volere, risponde del
reato commesso, ma la pena è diminuita”
Il codice penale
Art. 203 – Pericolosità sociale
“è socialmente pericolosa la persona, anche
se non imputabile o non punibile, la quale
ha commesso taluno dei fatti previsti come
reati, quando è probabile che commetta
nuovi fatti previsti dalla legge come reati”
Patologia psichiatrica e pericolosità
sociale psichiatrica




La patologia psichiatrica è scarsamente
presente tra gli autori di reati in generale.
Non esistono rapporti di equivalenza tra
disturbi mentali e pericolosità sociale.
Il 10% dei pazienti schizofrenici compie atti
violenti, contro il 25% degli alcolisti, il 35% dei
tossicodipendenti e oltre l’80% dei soggetti
con disturbo antisociale di personalità.
Circa il 50% dei pazienti con disturbo
borderline di personalità ha nella storia
anamnestica un episodio di comportamento
violento.
Valutazione della presenza di pericolosità
sociale psichiatrica


Nella valutazione clinica del paziente deve
avvalersi di una griglia di analisi in cui
vengono
esaminati
gli
elementi
psicopatologici
che
sottendono
al
comportamento violento.
Tra le variabili in esame meritano
attenzione i dati obiettivi anamnestici, i
fattori situazionali, i fattori dinamici e i fattori
ambientali.
Valutazione della presenza di
pericolosità sociale psichiatrica
INDICATORI INTERNI:





Presenza e persistenza di sintomatologia psicotica
florida, presenza di comorbidità o doppia diagnosi;
Insufficiente o assente consapevolezza di malattia
(insight);
Scarsa o assente aderenza alle prescrizioni sanitarie
(adherence);
Mancata o inadeguata risposta alle terapie praticate,
purchè adeguate sotto il profilo qualitativo e al range
terapeutico e realmente somministrate (compliance);
Presenza di segni di disorganizzazione cognitiva ed
impoverimento ideo-motorio e psico-motorio.
(Fornari e Coda)
Valutazione della presenza di
pericolosità sociale psichiatrica
INDICATORI ESTERNI:





Caratteristiche dell’ambiente sociale e familiare di
appartenenza (accettazione, rifiuto, indifferenza);
Presenza ed efficienza dei servizi psichiatrici territoriali
con capacità e possibilità di formulare adeguati progetti
terapeutici da parte degli stessi;
Possibilità di (re)inserimento lavorativo o soluzioni
alternative;
Tipo, livello, e grado di accettazione del rientro del
soggetto nell’ambiente di origine;
Opportunità alternative di sistemazione logistica
(Fornari e Coda)
Valutazione della presenza di pericolosità
sociale psichiatrica
Il perito non deve conferire peso
determinante o esclusivo ai soli indicatori
interni
o
esterni
singolarmente
e
separatamente considerati; deve invece
tenere conto di tutti gli indicatori per
formulare un valido il giudizio prognostico.
Valutazione della presenza di
pericolosità sociale psichiatrica



A norma del codice penale in vigore
l’accertamento
della
pericolosità
sociale
psichiatrica è compito del perito.
Caduta ogni presunzione, si è affermato il
principio (art. 31 leg. 663/1986) secondo il quale
la pericolosità sociale deve essere sempre
accertata.
Il riconoscimento della pericolosità sociale,
attenuata o elevata, comporta l’applicazione
delle misure di sicurezza.
Conseguenze dell’accertamento
sull’imputabilità e sulla pericolosità sociale
VIZIO PARZIALE DI MENTE + PERICOLOSITA’ SOCIALE ASSENTE
Pena ridotta di un terzo e nessuna applicazione della
misura di sicurezza psichiatrica
Conseguenze dell’accertamento
sull’imputabilità e sulla pericolosità sociale
VIZIO PARZIALE DI MENTE + PERICOLOSITA’ SOCIALE ATTENUATA
libertà vigilata
Conseguenze dell’accertamento
sull’imputabilità e sulla pericolosità sociale
VIZIO PARZIALE DI MENTE + PERICOLOSITA’ SOCIALE ELEVATA
pena diminuita di un terzo, cui segue l’internamento in
casa di cura e custodia (sezione differenziata
dell’OPG)
Conseguenze dell’accertamento
sull’imputabilità e sulla pericolosità sociale
VIZIO TOTALE DI MENTE + PERICOLOSITA’ SOCIALE ASSENTE
proscioglimento ed archiviazione del caso; se il
prosciolto era sottoposto a misura cautelare, ne viene
ordinata la cessazione
Conseguenze dell’accertamento
sull’imputabilità e sulla pericolosità sociale
VIZIO TOTALE DI MENTE + PERICOLOSITA’ SOCIALE ATTENUATA
libertà vigilata
Conseguenze dell’accertamento
sull’imputabilità e sulla pericolosità sociale
VIZIO TOTALE DI MENTE + PERICOLOSITA’ SOCIALE ELEVATA
proscioglimento ed internamento in OPG
Ospedali psichiatrici giudiziari

Sono sei le strutture: Castiglione delle Stiviere,
Montelupo Fiorentino, Reggio Emilia, Napoli,
Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto

Capienza nominale 200 posti

Presenze 1390
dati forniti dal DAP-2007
Ospedali psichiatrici giudiziari
Diagnosi all’ingresso:
Schizofrenia:
Disturbi deliranti:
Disturbi gravi di personalità:
Disturbi psicorganici:
Disturbi affettivi tipo bipolare:
In osservazione:
53%
12%
17%
8%
4%
6%
dati forniti dal DAP-2007
Ospedali psichiatrici giudiziari
Reati commessi:
Omicidio:
Tentato omicidio:
Lesioni:
Reati contro la persona:
Reati contro il patrimonio:
Contro la forza pubblica:
Altro:
42%
12%
6%
13%
18%
4%
2%
dati forniti dal DAP-2007
Misure di sicurezza
LA LIBERTA’ VIGILATA
Oggi è possibile, quale alternativa all’O.P.G, il
ricorso alla misura di sicurezza non detentiva.
La sentenza della Corte Cost. n°253 del 2003 ha
stabilito che l’autore di reato malato di mente,
prosciolto e socialmente pericoloso, non può più
solo essere internato in un O.P.G., ma può
godere di un altro provvedimento la “libertà
vigilata”, definita misura terapeutica più efficace
per garantire al malato di mente prosciolto il
diritto alla salute ( art. 32 della Costituzione).
Misure di sicurezza
LA LIBERTA’ VIGILATA
La libertà vigilata è una misura disciplinata
dall’art. 228 del c.p. (II comma) che prevede
come “alla persona in stato di libertà vigilata
siano imposte dal giudice prescrizioni idonee
ad evitare le occasioni di nuovi reati”, per la
durata in non meno di un anno.
Misure di sicurezza
LA LIBERTA’ VIGILATA
Il riesame della situazione clinica del
soggetto in cura permetterà, in accordo con i
servizi del territorio, la valutazione della
presenza o meno della pericolosità sociale
psichiatrica e la conseguente emissione di
nuovi provvedimenti da parte del Magistrato
di Sorveglianza quali proroga o revoca della
misura di sicurezza.
Misure di sicurezza
LA LIBERTA’ VIGILATA
Se durante la libertà vigilata il paziente si
rilevasse nuovamente pericoloso-violando le
prescrizioni, commettendo un reato o
presentando elevato rischio di realizzarlo- si
applicherà la misura di sicurezza detentiva
psichiatrica del ricovero in Casa di Cura e
Custodia (art. 232 c. p.,III comma).
Misure di sicurezza
Una “pericolosità sociale condizionata” alle
cure, per giungere ad un progetto terapeutico
personalizzato, concreto, specifico, in grado
di soddisfare un ambizioso e rischioso
duplice obiettivo:
EVITARE LA RECIDIVA DELITTUOSA E
CURARE.
La cura del paziente autore di reato
Inviante è l’Autorità Giudiziaria.


Sono spesso pazienti non conosciuti dai
servizi e se conosciuti vi giungono con invio
deciso da altri, con un programma già scritto
da realizzare.
E’ opportuno che perito e servizi
interagiscano prima che la perizia sia
depositata
e
che
sia
assunto
il
provvedimento del Giudice.
La cura del paziente autore di reato


E’ importante che l’equipe del CSM trasformi
il confronto con il perito in un progetto scritto,
che contenga obiettivi e proposizioni che il
perito farà proprie nell’elaborato scritto.
Appare evidente la necessità che il paziente
abbia un colloquio preliminare con gli
operatori della CTA prescelta per il progetto
riabilitativo.
La cura del paziente autore di reato
Contesto

Luogo di cura privilegiato del paziente
socialmente pericoloso è la Comunità
Terapeutica Assistita, dove è consentito
coniugare il momento della cura con quello
del contenimento.
La cura del paziente autore di reato
Contesto

Nelle CTA si curano cosi due tipologie di
pazienti, con obblighi diversificati e con
difficoltà di gestione interna, si pensi alle
prescrizioni che limitano l’incontro con i
familiari o all’imposizione dei limiti di uscita.
La cura del paziente autore di reato
Contesto

Le CTA non sono state pensate per
accogliere “pazienti socialmente pericolosi” a
cui assicurare terapie e anche “controllo”. Di
fatto si crea una ripartizione fra diverse
tipologie di pazienti anti-terapeutica che
sicuramente va ripensata anche sul piano
organizzativo.
La cura del paziente autore di reato
Contesto di cura è anche il Centro Salute
Mentale. Sarà cura dell’equipe referente
relazionare trimestralmente all’UEPE circa
l’andamento del programma terapeuticoriabilitativo.
L’UEPE svolge compiti di coordinamento e
controllo
sull’esecuzione
delle
misure
alternative alla detenzione. Si coordina sia
con il C.S.M. ma anche con i servizi sociali
del territorio in una prospettiva integrata
d’intervento.
La cura del paziente autore di reato
Le Finalità
Al contenimento del rischio di recidiva
delittuosa devono aggiungersi, la necessità di
cura e la possibilità per il paziente di
reinserimento in famiglia o nel contesto
sociale, il recupero di abilità lavorative e
sociali e/o la valorizzazione delle
risorse
adattative residue.
conclusioni
Risulta necessario una nuova prassi di invio e
che la soluzione indicata dal perito sia
compatibile con le reali possibilità dei servizi
territoriali o della struttura comunitaria che
accoglierà il paziente.
conclusioni
E’ auspicabile che psichiatria clinica e
psichiatria forense comprendano di non poter
vivere in contesti separati; è necessaria una
loro integrazione affinché alle nuove ed
impegnative domande corrispondano risposte
efficaci.
Grazie per l’Attenzione
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