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accedere ai finanziamenti del Piano di Sviluppo
Umberto Maria Zannoni
Come fare per accedere
ai finanziamenti del Piano
di Sviluppo Rurale
2014/2020
Il caso dei birrifici agricoli
La pubblicazione viene realizzata grazie all’impegno di
© 2015 Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche
www.fondazionedallefabbriche.coop
Edizioni Homeless Book
wwww.homelessbook.it
ISBN: 978-88-98969-61-6 (brossura)
978-88-98969-60-9 (eBook)
Sommario
Presentazione5
Introduzione al Nuovo PSR, un po’ di cifre
7
Il PSR promuove10
Guida ai finanziamenti per l’apertura
di un birrificio agricolo
17
Competitività17
Tipi di operazioni per migliorare la competitività
delle imprese22
P2A – M4 - 4.1.01 - Investimenti in aziende agricole
in approccio individuale e di sistema
26
Costi ammissibili29
Condizioni di ammissibilità 29
Soggetti beneficiari 30
Tipo di supporto 31
P2B – M4 - 4.1.02 - Investimenti in azienda agricola
per giovani agricoltori beneficiari di premio di primo
insediamento 35
P2B – M6 – 6.1.01 – Aiuto all’avviamento d’impresa
per giovani agricoltori
43
Condizioni di ammissibilità 37
Soggetti beneficiari 38
Tipo di supporto 41
Caratteristiche del Processo
di insediamento per il tipo di operazione 6.1.01
49
Condizioni di ammissibilità 51
Soggetti beneficiari
55
Tipo di supporto 55
Principi dei criteri di selezione
56
Esempio di calcolo Standard Output per operazione 6.1.01
57
Piano di Sviluppo Aziendale – costituzione di un buon PSA
62
Ammissibilità
63
Pacchetto giovani – PRIORITÀ – tipi di operazione 4.1.02 e 6.1.01 65
Documentazione 69
P3A – M4 – 4.2.01 – Investimenti rivolti ad imprese
agroindustriali in approccio individuale e di sistema
73
Costi ammissibili74
Condizioni di ammissibilità 75
Principi dei criteri di selezione
76
Soggetti beneficiari 80
Tipo di supporto 80
Ambiente e clima81
P4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi
connessi all’agricoltura e alla silvicoltura
89
Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione
dei fertilizzanti e dei pesticidi
92
Prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione
degli stessi94
P5: Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio
a un’economia a basse emissioni di carbonioe resiliente
al clima nel settore agroalimentare e forestale
96
Favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia
rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre
materie grezze non alimentari ai fini della bio-economia
98
Ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca
prodotte dall’agricoltura100
Promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio
nel settore agricolo e forestale
102
Sviluppo del territorio105
P6: adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione
della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali
111
Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo
di piccole imprese nonché dell’occupazione
111
Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali
113
Promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
nelle zone rurali115
Appendice117
Fac-simile dei moduli cartacei per l’autenticazione delle domande
Riferimenti bibliografici
Sitografia
147
147
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
Presentazione
5
Per il settore dell’Agricoltura l’anno 2015 è un anno di importanti novità e di nuove possibilità che riguardano tutti i comparti
del settore agricolo, agro-industriale e forestale; è l’anno del tanto atteso cambio di marcia. Cambio di marcia inteso come segno
di una ripartenza, voluta e sperata, dovuta all’attuazione dei vari
bandi messi a progetto dal Nuovo Piano di Sviluppo Rurale dell’Emilia-Romagna: PSR 2014/2020.
Data l’imminente attuazione del Nuovo Piano di Sviluppo Rurale, ho pensato quindi di dedicare qualche pagina alla realizzazione di un “Come fare per...” guida ai finanziamenti del PSR.
Questa guida è nata dalla volontà di conoscere più nel dettaglio i Macro-temi che costituiscono il Piano di Sviluppo Rurale, e dalla partecipazione nella prima metà del 2015, a convegni
organizzati dalle stessa Regione e da associazioni di categoria
del settore agricolo. I Macro-temi costituenti l’ossatura del PSR
a mio parere sono di fondamentale importanza per la ripartenza
di un settore, quale quello agro-alimentare, cuore e anima della
nostra Regione ed ancora di più del nostro territorio Romagnolo
Faentino.
Questa guida inoltre, ha l’obiettivo e la nutrita speranza di divulgare l’attuazione di alcuni punti salienti di questo PSR, non solamente a chi si ritrova già in prima persona protagonista nel settore
agricolo, ma a tutti coloro che abbiano maturato idee e progetti,
relativi in particolare all’apertura di un birrificio agricolo-artigianale; progetti che fino ad ora non siano stati in grado di sviluppare
per mancanza di conoscenza della possibilità di accesso a varie tipologie di finanziamenti a fondo perduto messi a disposizione dal
Nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020.
6
Umberto
Zannoni
Il perché proprio della scelta di dedicare attenzione alla simulazione di apertura di un birrificio agricolo-artigianale, deriva
dal fatto che credo sia molto importante diversificare un’azienda
agricola per il semplice motivo che, in un mercato incerto ed altalenante come quello agro-alimentare, un imprenditore che decida
di dedicarsi alla produzione di birra, abbia maggiori possibilità di
produrre reddito. Maggiori possibilità date dalle stime e analisi di
mercato che vedono aumentare esponenzialmente in questi ultimi
cinque anni il consumo e la vendita di birra artigianale italiana non
solo in Italia, ma anche in mercati esteri.
Inoltre la costituzione di un birrificio all’interno di un’azienda
agricola comporta tutte quelle attività che comprendono la semina, la raccolta e la lavorazione dei prodotti necessari alla produzione di una propria birra artigianale; attività queste che collocano il
birrificio agricolo artigianale all’interno della cosiddetta FILIERA
CORTA. Difatti il birrificio agricolo per fregiarsi di tale denominazione, tra le varie peculiarità deve utilizzare minimo il 51% di materie prime provenienti dalla propria azienda agricola. Per di più al
suo interno può essere organizzata una vendita diretta, che abbatte
ulteriormente il prezzo finale di vendita del prodotto in quanto si
vanno ad eliminare (in parte) gli intermediari tra produttore e consumatore.
Caratteristiche queste che fanno del birrificio agricolo uno dei
più moderni esempi di integrazione tra il mondo dell’agricoltura
e lo sviluppo di nuovi mercati, dato che, a parer mio, l’agricoltura
con l’ingresso della birra agricola tra l’elenco dei propri prodotti
può conquistare una fetta di mercato dal valore non indifferente.
Per saperne di più riguardo al mondo dei birrifici agricoli-artigianali, alla loro costituzione ed a tutte le informazioni di natura
normativa, economica e pratica rimando all’articolo di prossima
pubblicazione, “Birra agricola: prodotto agricolo della Romagna
Faentina - Informazioni per la costituzione di un birrificio agricolo
artigianale”.
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
Introduzione al Nuovo PSR, un po’ di cifre
7
Il Nuovo programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 della
Regione Emilia-Romagna è stato approvato con decisione della
Commissione Europea n. 3530 del 26 maggio 2015. Su un totale
di 23 regioni, fino ad ora solamente 8 hanno ottenuto l’approvazione del PSR da parte della UE.
Questo dato può essere preoccupante, se la situazione non
tende a evolversi verso l’approvazione da parte degli organismi
accreditati dell’Unione Europea degli altri PSR delle regioni italiane che mancano “all’appello”. In quanto questi aiuti potrebbero svolgere un ruolo non marginale ma bensì assai importante
per la ripartenza economica del settore Primario italiano. Difatti
la disponibilità delle risorse destinate all’Italia per le politiche di
Sviluppo Rurale 2014/2020 ammontano a circa 10.4 miliardi di
euro. Importo che sarà raddoppiato in virtù delle quote di cofinanziamento emesse dal Ministero dell’economia e in parte da
ogni singola regione, raggiungendo così la ragguardevole cifra di
quasi 21 miliardi di euro.
In termini economici il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna in sette anni metterà a disposizione risorse
pubbliche per 1 miliardo 190 milioni di euro, che a loro volta movimenteranno un ciclo di investimenti stimato complessivamente attorno ai 2 miliardi di euro. Di seguito è evidenziato come
verranno suddivise le varie quote che compongono il totale della
somma pattuita dalla regione.
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Umberto
Zannoni
Tre sono gli obiettivi di fondo di questa programmazione,
sostenere la competitività delle nostre imprese agricole e agroalimentari; promuovere la sostenibilità ambientale e il corretto
uso delle risorse acqua, terra e suolo; accompagnare uno sviluppo
equilibrato del territorio rurale, specie nelle aree più fragili.
Inoltre questo PSR investe molto nell’ innovazione, nella ricerca e nel trasferimento tecnologico; mette al centro la montagna, intesa come ambiente strategico anche per la sicurezza del territorio.
Aspetto ancor più importante: guarda al futuro, puntando con
decisione sui giovani e il ricambio generazionale, dato che la nostra
è un “agricoltura vecchia” visto che la maggioranza delle imprese
agricole è a nome di imprenditori over 70.
Le fonti che finanzieranno i bandi relativi al PSR dell’Emilia-Romagna prevedono diverse quote: una quota FEASR (Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale), ed una quota nazionale
suddivisa a sua volta in una quota devoluta dallo Stato e una devoluta dalla Regione. Per gli importi si rimanda al grafico sottostante
che identifica le risorse nazionali suddividendole per regione.
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
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Una ulteriore quota di risorse aggiuntive è prevista per l’attuazione di 4 programmi nazionali che con oltre 2.2 miliardi di
Euro interverranno in ambiti strategici e comuni su tutto il territorio italiano.
Gli interventi in questione saranno coordinati con un Programma Operativo Nazionale (PON), e riguarderanno:
• La Gestione del Rischio (1,6 Miliardi per modernizzare il
sistema assicurativo attraverso l’istituzione di un piano
assicurativo agricolo nazionale pluriennale)
• Piano Irriguo (300 Milioni - attivato per il nord Italia con
fondi FEASR e per il sud Italia con fondi FESR) per contrastare gli eventi “estremi” come eccessi di pioggia, o periodi
siccitosi)
• Biodiversità Animale (200 Milioni per il miglioramento
della biodiversità animale)
• Rete Rurale Nazionale (100 Milioni per il supporto alle politiche di Sviluppo Rurale).
10
Umberto
Zannoni
Il PSR promuove
Il documento che costituisce il Piano di Sviluppo Rurale dell’Emilia-Romagna 2014/2020, al suo interno contiene una quantità di
informazioni riguardanti tutti gli aspetti critici e fondamentali per
lo sviluppo del settore agricolo, agro-industriale e forestale. In particolar modo pone la propria attenzione su alcune tematiche di particolare importanza come la competitività delle imprese, il lavoro,
i giovani, l’ambiente ed il territorio; tutti aspetti che, se sviluppati
in maniera corretta ed in sinergia tra di loro, garantiranno una crescita esponenziale a livello economico e occupazionale nell’intero
territorio regionale.
Per comprendere come il Piano di Sviluppo Rurale intenda affrontare tali tematiche, è bene elencare di seguito i loro contenuti
principali. Il Nuovo Piano di Sviluppo Rurale dell’Emilia-Romagna
si pone l’obiettivo di potenziare:
La competitività delle imprese, rafforzandone i servizi propri al loro supporto, appoggiando e sostenendo la capacità di introdurre innovazioni in materia di prodotto e di processo. Inoltre
favorisce i processi di adeguamento strutturale favorendone la di
diversificazione dei mercati, potenziando le filiere corte e quelle relative all’esportazione.
In questo modo il PSR vuole promuovere e agevolare un aspetto a parer mio ritenuto il cuore pulsante della nostra regione, ossia la formazione di reti d’impresa e le aggregazioni. Il modo per
mettere in pratica ciò è agevolare l’accesso al credito piuttosto che
permettere agli imprenditori di ricorrere a forme assicurative e a
fondi mutualistici privati.
Il lavoro favorendo la stabilizzazione e la qualificazione mediante corsi di formazione, stimolando la nascita di nuove imprese
e di conseguenza un aumento dell’occupazione; promuovendo in
ultimo punti importanti come la valorizzazione del lavoro e delle
risorse umane.
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
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I giovani, agendo su tematiche come l’aiuto al primo insediamento così da stimolare l’ingresso di nuovi imprenditori nel mondo agricolo. Definendo per i giovani agricoltori priorità specifiche
in numerosi punti del PSR, ed incentivando anche la nascita di nuove imprese sempre a conduzione giovanile in territori marginali
(definiti Zone D).
L’ambiente, promuovendo la sostenibilità dei processi produttivi quale elemento strategico per la valorizzazione delle produzioni, la tutela delle risorse naturali, l’adattamento e la mitigazione
dei cambiamenti climatici. Nel tema dell’ambiente prende piede un
aspetto fondamentale del Macro-tema Ambiente e clima, al quale
verranno dedicati numerosi tipi di operazioni, ossia la valorizzazione delle foreste e lo sviluppo delle “agro-energie”. La valorizzazione
e ampliamento boschivo è considerato di fondamentale importanza
per la sopravvivenza della biodiversità insita nel nostro territorio,
per questo in accordo con le direttive europee viene largamente
promossa dal Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020.
Il territorio, sostenendo interventi che vogliono portare ad un
miglioramento della qualità della vita per chi lo abita e lo custodisce,
garantendo l’accesso agli svariati servizi come banda larga, trasporti
e servizi socio assistenziali. Per attuare ciò sono messi a disposizione fondi atti a intensificare e qualificare gli interventi nelle aree a
maggiore ruralità, puntando sulla promozione delle specificità locali, sul sostentamento alle filiere corte e aumentando la diffusione
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).
Avendo ben chiare le tematiche principali del PSR e sapendo
come si intende agire per potenziarle, ora è necessario avere una
visione di insieme dell’intero piano di sviluppo. La struttura del
PSR della Regione Emilia-Romagna è suddivisa in:
• Tre Macro temi Competitività, Ambiente e Clima, Sviluppo
del Territorio
• Sei Priorità suddivise in 17 Focus area e 15 Misure
• 66 Tipi di operazioni Investimenti, Innovazione, Aiuti, Co-
12
Umberto
Zannoni
noscenza
I macro-temi evidenziati dal PSR non sono temi affini solamente a se stessi, ma interagiscono ed entrano in connessione fra
di loro mediante l’individuazione di Priorità e di Focus area per
ciascuno di essi.
Nel macro tema “Competitività”, essa è intesa come competitività sostenibile e in approccio di filiera; volta a promuovere:
• Progetti integrati di supporto che mirano a creare o rafforzare nelle filiere produttive supporti conoscitivi, logistici
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del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
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e organizzativi per la valorizzazione delle produzioni e il
miglior posizionamento sui mercati
• Progetti integrati di filiera che mirano al miglioramento
della redditività e alla più equa distribuzione del valore
aggiunto fra i soggetti coinvolti
• Progetti integrati di co-operazione che mirano a creare sinergie fra i soggetti operanti nello stesso segmento della
filiera per la condivisione di fasi del processo produttivo
e/o lo sviluppo di soluzioni organizzative comuni anche in
tema di diversificazione delle attività
• Progetti singoli mirati a specifici ambiti tematici, settoriali
e/o alla diversificazione delle attività.
Il Macro-tema che tratta l’Ambiente e clima vede coinvolte
tematiche importanti come:
• La Gestione idrica del territorio intesa come minor consumo idrico e volta al miglioramento della qualità delle acque
• Il Suolo inteso come azioni volte a contrastare fenomeni di
erosione e la gestione sostenibile dei suoli
• Il Clima che vede coinvolti interventi finalizzati alla mitigazione del cambiamento climatico
• L’Energia intesa come ricerca nello sviluppare energie rinnovabili e aumentare l’efficienza energetica
• La Biodiversità vista come tutela della biodiversità di interesse comunitario e tutela della biodiversità di interesse
agrario. Tutele che hanno lo scopo di salvaguardare, risollevare territori a rischio di abbandono.
Il Macro-tema che si occupa dello Sviluppo del territorio,
vede diverse tipologie di azioni a seconda che si tratti di territori
montani:
• Investimenti per servizi a favore della popolazione rurale,
realizzazione strutture per servizi socio-assistenziali
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Umberto
Zannoni
• Il miglioramento delle infrastrutture a servizio della popolazione rurale
• Miglioramento dell’accessibilità all’ICT
• Aiuto all’avvio di nuove imprese extra agricole e supporto
per sostenere i processi di diversificazione (solo in modalità LEADER)
Aree periurbane (territori dei delle aree urbane e periurbane e
dei comuni con più di 50.000 abitanti; per la provincia di Bologna
anche superfici agricole e forestali dei comuni limitrofi):
• Iniziative di agricoltura sociale: finalità didattiche compresa l’educazione ambientale
• Promozione delle filiere corte.
Alla base di quanto discusso fino a questo punto, emerge che
tra tutti gli elementi presenti all’interno del PSR presentato dalla
Regione Emilia-Romagna, il più importante risulta essere quello
che promuove la capacità di integrazione e di fare sistema tra le diverse filiere agroalimentari. Difatti la capacità di integrazione e di
fare sistema, propria delle filiere agroalimentari è l’elemento che
caratterizza l’Emilia-Romagna e che può determinarne la ripresa della crescita. Così se la relazione sempre più necessaria tra le
diverse componenti della filiera (produzione agricola, industria e
commercio, ma anche logistica, ricerca, sistema bancario e servizi)
diventasse collaborativa, si verrebbe a creare un vantaggio nella
competizione di importanza assai rilevante.
Dopo aver elencato brevemente i principi che costituiscono il
nuovo Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna e
aver evidenziato la sua struttura, indicandone la suddivisione in
Macro-temi, Priorità e Tipo di operazioni; è buona cosa utilizzare
una tabella che riassuma le Priorità e le Focus area raggruppate
per Macro-temi prima di andare ad affrontarli uno per uno nei capitoli successivi.
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
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Zannoni
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
Guida ai finanziamenti
per l’apertura di un birrificio agricolo
17
Competitività
Il Macro-tema d’interesse ai fini dell’apertura del birrificio
agricolo-artigianale può considerarsi quello della COMPETITIVITÀ, intesa come l’insieme di Priorità e Focus area atte a potenziare
la redditività delle aziende agricole, promuovere l’organizzazione
dell’intera filiera agro-alimentare, migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende incoraggiandone la ristrutturazione e ammodernamento in modo da essere sempre più in sintonia con l’ambiente natura di cui fanno parte.
L’aspetto peculiare di questo Macro-tema è rappresentato dal
favorire l’ingresso in agricoltura di giovani agricoltori, nonché il ricambio generazionale, qualificandoli qualora ce ne fosse la necessità
attraverso la formazione.
La strategia regionale per la promozione della Competitività del
sistema agricolo, agro-industriale e forestale, fa perno quindi sulla
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Umberto
Zannoni
promozione dell’organizzazione della filiera alimentare stimolando
la capacità dell’agro-alimentare di fare sistema e di offrire prodotti,
processi e servizi così da attrarre maggiormente investimenti. Gli
interventi riguarderanno azioni a sostegno dell’ammodernamento
dei processi produttivi, del sostegno alle produzioni di qualità e alla
diversificazione dell’attività agricola.
Quindi al fine di aumentare la Competitività del sistema agricolo, agro-industriale e forestale, si intende mettere in atto un insieme
di azioni che vanno dalla ricerca e sperimentazione, all’incremento
di modalità produttive maggiormente sostenibili, alla messa in campo di strumenti coordinati per accrescere conoscenza e professionalità, fino alla programmazione delle produzioni, al miglioramento
della qualità dei prodotti, ponendo molta attenzione all’ “ultimo stadio” della catena del settore agro-alimentare: il consumatore. Difatti il consumatore rappresenta il parametro di giudizio da tenere in
considerazione per avere, da parte dell’industria agro-alimentare,
un raffronto sulla qualità del servizio proposto e sulla qualità dei
prodotti agricoli messi in commercio.
La Competitività va perciò a favorire l’approccio dell’agricoltura al mercato locale, appoggiando un rapporto diretto col consumatore finale. È importante riprendere il concetto secondo il quale il
Macro-tema della Competitività, facendo leva su aspetti fondamentali come quelli dell’innovazione e dell’organizzazione, si pone l’obiettivo di fare sistema. La capacità dell’agroalimentare di fare sistema e di offrire prodotti, processi e servizi di alta qualità è il fattore
che può determinare maggiore attrattiva per insediamenti e investimenti da parte di operatori di altri territori, ma anche il fattore
cruciale per favorire una propensione all’esportazione. Per di più, se
la relazione necessaria tra le diverse componenti della filiera agricola economica e di ricerca diventa collaborativa, può determinarsi
un vantaggio competitivo rilevante per la Regione Emilia-Romagna.
Per quel che riguarda l’ambito degli Investimenti ed il sostegno
all’ammodernamento delle aziende agricole, il Macro-tema Competi-
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
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tività sarà orientato a finanziare investimenti da parte delle aziende,
rivolti all’introduzione dell’innovazione di processo e di prodotto, in
un’ottica di miglioramento quali-quantitativo delle produzioni. Tale
miglioramento sarà abbinato a una riduzione dei costi di produzione e a una maggior rispondenza alle problematiche della sostenibilità ambientali, all’efficientamento energetico dei sistemi produttivi.
In quest’ottica ricade a mio parere anche il discorso relativo
all’apertura di un birrificio agricolo all’interno di un’azienda agricola che voglia diversificare il suo core business. Infatti risulta necessario un investimento ingente di capitale da utilizzare per l’acquisto
di macchinari, attrezzature innovative per la produzione di una propria birra.
Come già annunciato, un altro tema rilevante proprio del Macro-tema Competitività è l’importanza che viene data all’ingresso
dei giovani in agricoltura, così da facilitare il ricambio generazionale. Giovani che vanno intesi come il futuro dell’agricoltura; oggi
come mai prima d’ora, il ricambio generazionale e la permanenza
dei giovani in questo settore è una sfida particolarmente importante
che pone al centro le istituzioni di governo della Regione. Perciò si
dovranno cercare nuove strade per supportare l’ingresso nel mondo
produttivo di giovani provenienti da altri settori, anche attraverso
azioni di tutoraggio e attivazione di servizi di supporto (accesso al
credito e alla terra) per lo start-up di nuove imprese. Infatti è di mio
auspicio che questa guida sia in grado di incuriosire alcuni di loro,
dando così anche in minima parte un aiuto all’ingresso di nuove leve
formate e competenti, in agricoltura.
A livello di azioni, per incrementare la presenza di giovani impiegati in agricoltura, si sosterrà l’assunzione della titolarità delle
imprese da parte sia di giovani già operanti nel settore agricolo, sia
di quanti provengono da altri settori. Il sistema agro-alimentare dovrà inoltre coniugare la competitività delle aziende agricole con la
sostenibilità e la promozione delle produzioni di qualità, anche attraverso il ricorso a sistemi di certificazione volontaria.
20
Umberto
Zannoni
Un’altra azione prevista per favorire l’ingresso dei giovani, è
l’attuazione di una priorità trasversale in favore dei giovani agricoltori operanti nelle aree più marginali della regione, che concede, a
chi fosse in possesso di tali condizioni di marginalità, finanziamenti
più cospicui rispetto a chi non possiede tali caratteristiche. Si vanno
così a creare condizioni di accesso specifiche nelle zone di montagna
o con maggiori svantaggi ambientali, dove la prosecuzione dell’attività agricola riveste notevole importanza anche dal punto di vista
della salvaguardia del territorio; gli insediamenti potrebbero riguardare anche aziende caratterizzate da un maggior grado di diversificazione verso attività extra-agricole, al fine di favorire comunque la
permanenza di attività produttive in loco.
Un tema che a parer mio può entrare in contatto con il Macro-tema della Competitività, potenziandone aspetti importanti quali investimenti di ammodernamento delle aziende agricole e l’ingresso
di nuovi giovani in agricoltura, riguarda lo sviluppo della filiera corta. Di per sé la filiera corta è uno di quegli aspetti che propriamente
non fanno parte del Macro-tema della Competitività, difatti appartiene al Macro-tema Sviluppo del territorio, ma penso che si possa
ritenere interconnesso con essa; per il semplice fatto che all’interno
della Competitività ci sono Tipi di operazione che riconducono alla
possibilità di interazione tra questi aspetti, in grado di sviluppare
così la potenzialità ed efficienza di determinate tipologie di aziende agricole. Vedremo di seguito, infatti, come ci sia la possibilità da
parte di un’azienda agricola, nel nostro caso di un birrificio agricolo,
di sviluppare al suo interno una filiera di produzione e consumo dei
propri materiali al fine di produrre un proprio prodotto.
A mio parere un birrificio agricolo è la rappresentazione per antonomasia della filiera corta, difatti un azienda agricola, con annesso
birrificio, che coltiva e lavora orzo e luppolo, al fine di autoprodursi
una propria birra agricola artigianale, chiude il ciclo produttivo del
proprio prodotto in un contesto di km 0. Infatti tutte le operazioni,
(esclusa la maltazione) dalla semina di orzo e luppolo, all’essicazio-
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
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ne, alla vera e propria produzione con annesse tutte le sue fasi fino
all’etichettatura ed imbottigliamento, avvengono al suo interno.
Il sistema agroalimentare deve in ogni caso promuovere la sostenibilità e la competitività anche ricorrendo a sistemi di certificazione volontaria, e rafforzare il legame con il territorio attraverso
la valorizzazione delle produzioni a qualità regolamentata. I nostri
sistemi di qualità regolamentata dovranno stare al passo con le mutate esigenze dei consumatori e consolidare il loro buon nome, mantenendo un fondamentale ed insostituibile rapporto col territorio e
la massima attenzione ai contenuti tecnici, oltre a dimostrare nuove
capacità di governance, non ultime organizzative e commerciali, per
mantenere vitali tutte le nostre filiere
Per quel che riguarda il livello di liquidità, il Macro-tema della Competitività avrà a disposizione 515,7 milioni di euro (pari al
43,4% del totale – vedi grafico 1). Tali risorse pubbliche consentiranno di sostenere interventi per una spesa totale pubblico-privato
di oltre 972 milioni di euro. All’interno di questa dotazione finanziaria, 128 milioni di euro sono destinati ai giovani. Complessivamente
si prevede di finanziare 5mila progetti ripartiti in percentuale tra gli
ambiti (come illustrato nel grafico 2): 76% Investimenti, 15% Aiuti,
Innovazione 7%, Conoscenza 2%.
22
Umberto
Zannoni
Infine la strategia regionale per la promozione della Competitività del sistema agricolo e agro-industriale e forestale assume
quali obiettivi generali le Priorità P2 e P3 e come obiettivi specifici
le rispettive Focus Area, per dare risposta ai fabbisogni d’intervento messi in evidenza nelle tabelle riepilogative illustrate di seguito.
TIPI DI OPERAZIONI PER MIGLIORARE
LA COMPETIVITÀ DELLE IMPRESE
La strategia regionale per la promozione della Competitività
del sistema agricolo, agroindustriale e forestale concorre alle Priorità:
• P2 Potenziare la redditività delle aziende agricole e la
competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme, promuovere tecniche innovative per le aziende agricole e la
gestione sostenibile delle foreste;
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
23
• P3 Promuovere l’organizzazione della filiera alimentare,
compresa la trasformazione e commercializzazione dei
prodotti agricoli, il benessere animale e la gestione dei rischi nel settore agricolo;
All’interno delle Priorità P2 e P3 troviamo di interesse, per
quanto riguarda lo sviluppo di del nostro Business Plan, le Focus
Area P2A, P2B e P3A di seguito descritte in un estratto delle tabelle esplicative del Psr. Per quanto riguarda le Misure di nostro
interesse focalizzeremo l’attenzione sulle Misure
• M4 relativa ad Investimenti in immobilizzazioni materiali
• M6 relativa ad Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese
I tipi di Misure M4 ed M6 rientrano sia nella Focus Area P2A,
P2B che P3A. Ma la misura M6 è da considerare valida per il nostro scopo solo per la Focus Area P2B, in quanto include come Tipo
di Operazione la 6.1.01 Aiuti all’avviamento d’impresa per giovani agricoltori. Il Tipo di operazione 4.1.01 Investimenti in aziende
agricole in approccio individuale e di sistema, rientra sia nella focus
area P2A che nella P3A (trattato nella P2A), in quanto sostiene
investimenti sia con approccio singolo che di filiera.
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Umberto
Zannoni
Tabelle riepilogative di Priorità - Focus arre - Tipo di operazioni relativi alla Competitività.
Come fare per accedere ai finanziamenti
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Umberto
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P2A – M4 - 4.1.01 - Investimenti in aziende agricole
in approccio individuale e di sistema
Per la Focus Area P2A si intende Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiarne la ristrutturazione e l’ammodernamento, in particolare per aumentare la quota
di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione
delle attività.
La Misura M4 Investimenti in immobilizzazioni materiali fa
riferimento all’articolo 17 del Reg. (UE) n. 1305/2013 comma 1
lettere a), b), c), d). Questo tipo di misura prevede un sostegno adeguato agli investimenti produttivi, che da sempre rappresentano il
perno della politica comunitaria e nazionale. Di seguito può essere riassunta nella sua totalità da una tabella esplicativa contenuta
all’interno del documento PSR.
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Per poter ottenere i finanziamenti relativi alla suddetta misura, in modo da riuscire a costituire un birrificio agricolo artigianale
è necessario focalizzare la propria attenzione nella costituzione di
un’azienda agricola, ad esempio un’Azienda agricola di tipo seminativo. Il Tipo di operazione interessato allo sviluppo di un corretto PSA (Piano di Sviluppo Aziendale) è la 4.1.01 Investimenti
in aziende agricole in approccio individuale e di sistema all’interno
della Misura M4.
La Misura contribuisce a fornire una risposta diretta a molteplici fabbisogni:
• F05 “Incentivare investimenti per ammodernamento e rinnovamento e il potenziamento delle redditività delle imprese”;
• F07 “Favorire l’aggregazione, la programmazione, l’integrazione dell’offerta agricola e l’innovazione organizzativa”;
• F08 “Promuovere e rafforzare filiere competitive e sostenibili di prodotti a qualità regolamentata”;
• F13 “Gestione sostenibile, ripristino di ecosistemi forestali/agricoli, habitat naturali/seminaturali e loro colleg. ecologico”
• F15 “Contenimento delle specie invasive e sostegno agli
agricoltori per la conservazione della biodiversità”;
• F16 “Migliorare la qualità delle acque riducendo i carichi
inquinanti derivanti dalle attività agricole e zootecniche”;
• F17 “Promuovere la gestione sostenibile dei suoli”;
• F18 “Aumentare l’efficienza delle risorse idriche”;
• F19 “Promuovere sistemi ad elevata efficienza energetica in
agricoltura/agroindustria;
• F20 “Realizzazione e manutenzione di infrastrutture di viabilità e logistica”;
• F22 “Buone pratiche di gestione/investimenti per ridurre
le emissioni nei processi produttivi agricoli in particolare
zootecnici”.
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Indirettamente la misura interviene a fornire una risposta anche ai fabbisogni:
• F04 “Favorire il miglioramento della qualità imprenditoriale, stimolando il ricambio generazionale”;
• F09 “Favorire processi di certificazione di prodotto, di
processo e di etichettatura volontaria. In chiave di filiera”;
• F21 “Sviluppare le bioenergie a basse emissioni serra
anche promuovendo l’utilizzo di sottoprodotti agroindustriali”.
Il Tipo di operazione, la 4.1.01, contribuirà a fornire una risposta ai fabbisogni F05 “Incentivare investimenti per ammodernamento e rinnovamento e il potenziamento della redditività delle
imprese” ed F08 “Promuovere e rafforzare filiere competitive e sostenibili di prodotti a qualità regolamentata” impattando sulla Priorità P2 nell’ambito della Focus Area P2A”Migliorare le prestazioni
economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiarne la ristrutturazione e l’ammodernamento, in particolare per aumentare la quota
di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione
delle attività per corrispondere”.
Questo Tipo di operazione, è rivolta ad una tipologia di aziende, con una dimensione economica espressa in Standard Output
compresa tra i 20.000 euro ed i 100.000 euro, che possono essere
considerate maggiormente bisognose di interventi per svilupparsi
e migliorare le proprie posizioni.
Essa offre un sostegno adeguato agli investimenti produttivi,
che da sempre rappresentano il perno della politica agricola comunitaria e nazionale, ed agli investimenti non produttivi (investimenti materiali che non danno luogo ad alcun aumento significativo
della redditività della azienda agricola e/o forestale), apportando
un significativo valore aggiunto in quanto questi rappresentano un
complemento indispensabile dello sviluppo sostenibile dell’attività agroindustriale emiliano-romagnola.
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Costi ammissibili
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Il Tipo di operazione promuove l’ammodernamento delle
aziende per migliorarne l’efficienza economica, ambientale e sociale. Sono ammessi investimenti per:
• Costruzione e ristrutturazione di immobili produttivi,
• Miglioramenti fondiari,
• Macchinari e attrezzature per il processo innovativo,
• Impianti lavorazione/trasformazione prodotti aziendali
• Investimenti funzionali alla vendita diretta
• Acquisizione di programmi informatici e brevetti e licenze
• Il 10% della spesa per consulenze
Mentre non sono finanziabili:
• Investimenti atti ad adeguare l’azienda a normative i cui
termini di adeguamento risultino caduti
• Acquisto di diritti di produzione agricola, di diritti all’aiuto, animali, piante annuali e loro messa a dimora
Condizioni di ammissibilità
Sono previste le seguenti condizioni di ammissibilità:
• L’impresa dovrà risultare iscritta ai registri della C.C.I.A.A.;
• In caso di ditta individuale, l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c., come riportato nell’iscrizione
alla C.C.I.A.A., deve risultare quale attività primaria;
• In caso di impresa costituita in forma societaria (fatto salvo
il caso di Proprietà collettive), l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c., con riferimento all’oggetto
sociale, deve risultare in forma esclusiva;
• L’impresa dovrà impegnarsi alla conduzione dell’azienda
agricola oggetto di intervento per almeno 5 anni dalla data
dell’atto in cui viene assunta la decisione di liquidazione a
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Umberto
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saldo dell’aiuto richiesto, pena la revoca del finanziamento.
L’azienda condotta, nel periodo di impegno, non dovrà subire modifiche volontarie nella sua consistenza tali da vanificare la rispondenza degli investimenti realizzati agli obiettivi prefissati. A tal fine modifiche significative dovranno
essere preventivamente comunicate all’Ente competente ed
autorizzate. Sono fatti salvi i casi di causa di forza maggiore;
• La dimensione economica aziendale dovrà risultare superiore a 15.000 euro di Standard Output in zone con vincoli
naturali o altri vincoli specifici e 20.000 euro di Standard
Output negli altri ambiti territoriali regionali;
• Il punteggio di merito conseguito dal PI dovrà risultare superiore ad una soglia minima fissata dall’avviso pubblico.
• Gli investimenti dovranno essere ubicati sul territorio regionale.
Soggetti beneficiari
I beneficiari dei sostegni economici sono sia le imprese agricole che presentano un Piano di investimenti (Pi) coerente con
le finalità del tipo di operazione, anche costituenti “comunioni a
scopo di godimento” per investimenti di interesse comune, sia le
proprietà collettive, limitatamente a investimenti realizzati per la
gestione diretta dei terreni non sottoposti ad assegnazione.
• Imprese condotte da giovani agricoltori, [Reg. 1305/2013
art. 2(n)] che presentino la domanda di aiuto entro i 5 anni
dal primo insediamento; a tal fine si precisa che non potranno accedere alla presente operazione le imprese aventi titolo a presentare domanda sulla operazione 4.1.02.
• Imprese aderenti direttamente o indirettamente ad Organizzazioni di Produttori e Organizzazioni Interprofessionali relativamente agli interventi da realizzare nel proprio
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ambito di intervento;
• Imprese operanti in zone con vincoli naturali o altri vincoli specifici.
Tipo di supporto
Il contributo in conto capitale può essere spiegato come il classico contributo a fondo perduto, calcolato in % sul totale dell’investimento, inoltre non prevede alcuna restituzione di capitale o pagamento di interessi. Il contributo in conto capitale calcolato sulla spesa
ammissibile è pari al 50% per le imprese condotte da giovani agricoltori e/o in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici (escluso
gli investimenti dedicati alla trasformazione e commercializzazione
dei prodotti); al 40% negli altri casi e per tutti gli investimenti dedicati alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti.
La spesa ammissibile, per il Piano d’investimenti (Pi), calcolata a scaglioni riferendosi alla dimensione aziendale (tab. sottostante), varia da un minimo di 10.000 euro (in zona con vincoli naturali
o altri vincoli specifici) e 20.000 euro (in altri ambiti territoriali
regionali) a un massimo di 3.500.000 euro.
Cercando di rendere di più facile comprensione la tabella riepilogativa della spesa ammesse in rapporto alle dimensioni aziendali, per
quanto riguarda il Tipo di operazione 4.1.01, è utile introdurre il concetto di Standard Output quale valore a cui riferirsi per semplificare la
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quantificazione del reddito aziendale. Lo Standard Output (SO) dell’azienda agricola è determinato in relazione alle tipologie colturali delle
superfici e/o alle tipologie di allevamento dell’azienda, e fa riferimento
ad un criterio economico individuato nella produzione standard. Per
ogni (Pi) il tetto di spesa ammissibile è determinato attribuendo:
• 5.000 euro di spesa ammissibile ogni 1.000 euro di dimensione aziendale espressa in standard output per i primi
100.000 euro di dimensione economica;
• 3.000 euro di spesa ammissibile ogni 1.000 euro di dimensione aziendale per la parte di standard output eccedente i
100.000 euro e fino a 500.000 euro;
• 2.000 euro di spesa ammissibile ogni 1.000 euro di dimensione aziendale per la parte di standard output eccedente
i 500.000 euro, fino ad un massimo assoluto di 3.500.000
euro di spesa ammissibile.
Ai fini del suddetto calcolo la dimensione economica aziendale è
quantificata con arrotondamento al migliaio.
L’importo importo massimo di 3.500.000 euro è da considerarsi anche quale tetto di spesa finanziabile nella programmazione 2014-2020
ad una impresa nell’ambito della sottomisura 4.1 (indipendentemente
dal numero di PI finanziati e dalle tipologie di operazione cui ha aderito,
fatta eccezione per i progetti presentati sull’operazione 4.1.03 - invasi
interaziendali e 4.1.04 - riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra).
Il Tipo di operazione 4.1.01 è trattato nell’ambito della presente Focus area ma contribuisce anche al perseguimento degli obiettivi della Focus area P3A. Un consiglio: non occorre disperarsi o
darsi per vinti se non si è riusciti a presentare domanda in tempo
per l’uscita di un bando, in quanto le possibilità di partecipare con il
proprio Piano di Sviluppo Aziendale per concorrere all’assegnazione dei contributi erogati nell’ambito del Tipo di operazione 4.1.01
sono molteplici, poiché non si limitano solamente all’anno in corso
ma verranno distribuite nell’arco dell’intero Piano di Sviluppo Rurale
per l’Emilia-Romagna, come evidenziato nella tabella sottostante.
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P2B – M4 - 4.1.02 - Investimenti in azienda
agricola per giovani agricoltori beneficiari
di premio di primo insediamento
Tra le Priorità che ci interessano per poter accedere ai finanziamenti per l’apertura del nostro birrificio agricolo artigianale
troviamo all’interno della Priorità P2 la Focus Area P2B, con la
quale si intende “Favorire l’ingresso di agricoltori adeguatamente
qualificati nel settore agricolo e, in particolare, il ricambio generazionale”.
Questa Focus Area è molto importante nell’ambito del PSR
14/20 in quanto concerne finanziamenti svolti a favorire il ricambio generazionale, così da responsabilizzare e dare possibilità alla nuova generazione di partire e mettere in campo le proprie abilità e conoscenze.
Il Tipo di operazione 4.1.02 “Investimenti in azienda agricola per giovani agricoltori beneficiari di premio di primo insediamento”, contenuta all’interno della Misura M4, interviene in maniera complementare, cioè può essere collegata presentandola
in associazione nel Piano di Sviluppo Aziendale, assieme al Tipo
di operazione 6.1.01 “Aiuto all’avviamento d’impresa per giovani
agricoltori”, a supporto delle imprese di nuova costituzione dei
giovani, favorendone lo sviluppo e, ove ne ricorra il caso, rispondendo alle esigenze di conformarsi a normative comunitarie cogenti - incluse quelle sulla sicurezza sul lavoro - a condizione che
i relativi investimenti siano realizzati nei primi 24 mesi successivi all’insediamento.
Il Tipo di operazione risponde in tal modo all’obiettivo della
Focus area P2B “Agevolare il rinnovo generazionale delle imprese
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Umberto
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agricole regionali e l’ingresso di giovani professionalizzati nel settore agricolo” e pertanto al fabbisogno (F4) “Favorire il miglioramento della qualità imprenditoriale, stimolando il ricambio generazionale”, nonché al fabbisogno (F5) “Incentivare investimenti
per ammodernamento e rinnovamento e il potenziamento della
redditività delle imprese”.
Per quanto riguarda i finanziamenti stanziati dalla Regione
Emilia-Romagna per il Tipo di operazione 4.1.02 si deve rendere
conto a quanto detto in seguito alla delibera emessa dalla giunta
regionale in data 6 Luglio 2015 N.864, facente parte dell’atto n.163
del 10.07.2015 (Parte Seconda). Si è deciso quindi di destinare al
presente bando unico regionale, in relazione all’attuazione per il
Tipo di operazione 4.1.02 risorse pari a 18.828.640,00 €.
Costi ammissibili
All’interno di questo Tipo di operazione sono ammissibili
come contributi le spese sostenute per investimenti come:
• Costruzione/ristrutturazione immobili produttivi
• Miglioramenti fondiari
• Macchinari, attrezzature funzionali al processo innovativo aziendale
• Impianti lavorazione /trasformazione dei prodotti
aziendali
• Investimenti funzionali alla vendita diretta delle produzioni aziendali
• Investimenti immateriali connessi alle precedenti voci
di spesa quali onorari di professionisti/consulenti e studi di fattibilità, entro il limite massimo del 10 % delle
stesse
• Investimenti immateriali quali: acquisizione/sviluppo
programmi informatici, acquisizione di brevetti/licenze
Un aspetto importante è quello relativo al fatto che tutti gli
investimenti contenuti nel Piano di Investimenti (PI) dovranno
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essere stati previsti nel Piano di Sviluppo Aziendale (PSA) presentato ai sensi di quest’ultima.
Condizioni di ammissibilità
Sono previste le seguenti condizioni specifiche:
• Progetti presentati da beneficiari del Tipo di operazione 6.1.01 in modalità integrata al Piano di Sviluppo Aziendale rispondenti alle Priorità di intervento dei
settori. Nell’ambito del presente tipo di operazione il
sostegno può essere concesso anche per investimenti
effettuati al fine di rispettare i requisiti dell’Unione che
si applicano alla produzione agricola, inclusa la sicurezza sul lavoro, a condizione che tale sostegno venga
fornito per un periodo massimo di 24 mesi dalla data di
insediamento. In questo caso, la prima tranche di pagamento del premio dovrà essere successiva a tale termine e sarà subordinata al positivo riscontro del rispetto
dello stesso
• Il tipo di operazione è applicabile all’intero territorio
della regione Emilia-Romagna, per cui gli investimenti
dovranno essere ubicati all’interno del territorio regionale
• Le imprese agricole dei giovani agricoltori che all’atto
della domanda di premio, di cui al Tipo di operazione
6.1.01, chiedono di attivarla in modalità integrata devono presentare un piano di investimento (PI) collegato al (PSA)
Per risultare ammissibile il piano di investimento (Pi) dovrà risultare superiore ad una soglia minima:
• Avere un importo minimo di spesa ammissibile pari a
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10.000 Euro in zona con vincoli naturali o altri vincoli
specifici e Euro 20.000 nelle altre zone
• Prevedere investimenti definiti prioritari per il settore
cui sono riferiti (sulla base di apposita tabella in misura
non inferiore al 10% della spesa risultante ammissibile a
seguito dell’istruttoria al netto della voce spese generali)
• Conseguire un punteggio di merito pari o superiore ad
una soglia minima, sulla base dei criteri di priorità, questa
soglia minima è fissata per il presente bando in 5 punti
• Dove il (Pi) preveda la realizzazione di impianti di irrigazione, questo tipo di investimenti saranno assoggettati alle condizioni specifiche di ammissibilità già individuate nell’ambito del Tipo di operazione 4.1.01, alla
quale si rimanda
Soggetti beneficiari
Sono le imprese agricole condotte da giovani agricoltori a
cui è attribuibile il primo insediamento in agricoltura (beneficiari del Tipo di operazione 6.1.01).
Si scende più nel dettaglio andando a elencare alcune caratteristiche qualificanti dei beneficiari e dei progetti, che questo tipo di operazione prende in considerazione attribuendo di
fatto fattori di priorità alle seguenti situazioni:
Beneficiari
• Imprese operanti in zona con vincoli naturali o altri
vincoli specifici
• Imprese aderenti direttamente o indirettamente ad Organizzazioni di Produttori e Organizzazioni Interprofessionali relativamente agli interventi da realizzare
nel proprio ambito di intervento
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Progetti
• Rispondenza a fabbisogni specifici riferiti ai singoli settori quali individuati nella tabella inserita nel paragrafo
8.2.4.2 (a cui si rimanda a fine elenco)
• Investimenti dedicati a produzioni integrate, al settore
biologico e/o a prodotti a qualità regolamentata
• Progetti e-skill (acquisto sw in modalità integrata con
misure 1 e 2)
• Investimenti effettuati al fine di rispettare i requisiti
dell’Unione che si applicano alla produzione agricola,
inclusa la sicurezza sul lavoro
• Priorità per PI fino a 250.000 Euro, innalzati a 400.000
Euro se PI totalmente destinati a impianti di trasformazione dei prodotti aziendali o afferenti ai settori zootecnici bovini e suini
• Progetti che prevedono la riduzione delle superfici
impermeabilizzate o comunque tendenti ad un “saldo
zero” relativamente al consumo di suolo nel caso prevedano la realizzazione di strutture
• Valenza ambientale del progetto (es. bio-edilizia, mitigazione dell’impatto ambientale, interventi di efficientamento energetico, etc.
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Tipo di supporto
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Il sostegno sarà erogato sotto forma di contributo in conto
capitale calcolato sulla spesa ammissibile e pari al 50% per le imprese condotte da giovani agricoltori e/o in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici (escluso gli investimenti dedicati alla
trasformazione e commercializzazione dei prodotti); al 40% negli
altri casi e per tutti gli investimenti dedicati alla trasformazione e
commercializzazione dei prodotti.
La spesa ammissibile, per il Piano d’investimenti (Pi), calcolata a scaglioni riferendosi alla dimensione aziendale (tab. sottostante), varia da un minimo di 10.000 euro (in zona con vincoli naturali
o altri vincoli specifici) e 20.000 euro (in altri ambiti territoriali
regionali) a un massimo di 3.500.000 euro.
Cercando di rendere di più facile comprensione la tabella riepilogativa della spesa ammesse in rapporto alle dimensioni
aziendali, per quanto riguarda il Tipo di operazione 4.1.02, è sempre buona cosa al fine di memorizzare, re-introdurre il concetto
di Standard Output quale valore a cui riferirsi per semplificare la
quantificazione del reddito aziendale. Lo Standard Output (SO)
dell’azienda agricola è determinato in relazione alle tipologie colturali delle superfici e/o alle tipologie di allevamento dell’azienda,
e fa riferimento ad un criterio economico individuato nella produzione standard.
Umberto
Zannoni
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Il singolo (PI) sarà soggetto ad un tetto di spesa ammissibile
determinato attribuendo:
5.000 euro di spesa ammissibile ogni 1.000 euro di dimensione aziendale espressa in standard output per i primi 100.000 euro
di dimensione economica;
3.000 euro di spesa ammissibile ogni 1.000 euro di dimensione aziendale per la parte di standard output eccedente i 100.000
euro e fino a 250.000 euro.
È facoltà dell’impresa di presentare un (PI) di importo superiore al massimale di spesa ammissibile, fermo restando che l’importo verrà ricondotto al massimale riducendo in misura proporzionale la spesa ammissibile di ogni singolo investimento previsto.
L’aiuto sarà quantificato nella misura del 40% della spesa ammissibile nel caso di investimenti finalizzati alla:
Lavorazione
Trasformazione
Commercializzazione
Prodotti aziendali
Negli altri casi sarà quantificato al 50% della spesa ammissibile.
Per il crono programma dell’uscita dei bandi si rimanda al
prossimo paragrafo dato che è prevista la possibilità di abbinare
la domanda di premio per l’operazione 6.1.01 a una domanda di
contributo inerente il Tipo di operazione 4.1.02.
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P2B – M6 – 6.1.01 – Aiuto all’avviamento
d’impresa per giovani agricoltori
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La Misura M6 Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese per quanto riguarda la base giuridica fa riferimento agli articoli 19 e 45 del Reg. (UE) n.1305/2013. Nel descrivere questa
misura si mette in evidenza come tra le criticità delle aziende
agricole della Regione ci sia una presenza di conduttori di età
inferiore a 40 anni inferiore alla media nazionale, ed anche un’altissima percentuale di imprese agricole senza un successore.
Ma nonostante tutto, tra le potenzialità delle aziende agricole regionali esiste la propensione a diversificare la propria attività. In questa ottica, coerentemente alle criticità/potenzialità
identificate dall’analisi di contesto il “ricambio generazionale e
la diversificazione delle attività aziendali” sono le due linee di intervento principali su cui la Misura M6 darà il suo contributo.
La misura potrà perciò contribuire a mantenere o riportare in
attività aziende agricole vitali o potenzialmente produttive, favorendone lo sviluppo grazie all’ingresso di imprenditori giovani
e professionalizzati, che è statisticamente dimostrato, possiedono una maggiore propensione all’innovazione tecnologica. In
tale logica trovano giustificazione gli elementi della misura tesi a
favorire gli insediamenti in zona svantaggiata, caratterizzata da
una maggiore propensione alla riduzione/abbandono dell’attività agricola.
Considerando le due linee di intervento principali su cui si
basa la distribuzione dei contributi della Misura M6, mi pare corretto poter affermare che questo tipo di misura è la misura giusta
su cui poter puntare per la costituzione di un birrificio agricolo
artigianale. In quanto, in qualità di diversificazione dell’attività
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Umberto
Zannoni
aziendale vi è una concreta possibilità di raggiungere il massimo
punteggio attribuitole.
Il presente Tipo di operazione è quindi finalizzato a favorire
il rinnovo generazionale degli imprenditori agricoli contribuendo in tal modo al perseguimento delle finalità della Focus area
P2B “Favorire l’ingresso di agricoltori adeguatamente qualificati
nel settore agricolo e, in particolare, il ricambio generazionale” e
trasversalmente quelle della P2A “Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiarne la ristrutturazione e l’ammodernamento, in particolare per aumentare la quota
di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione
delle attività”.
Di seguito la Misura M6 può essere riassunta nella sua totalità da una tabella esplicativa contenuta all’interno del documento PSR redatto dalla Regione Emilia-Romagna.
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La Misura contribuisce a fornire una risposta diretta a molteplici fabbisogni:
• F4 “Favorire il miglioramento della qualità imprenditoriale, stimolando il ricambio generazionale”
• F5 “Incentivare investimenti per l’ammodernamento, il
rinnovamento ed il potenziamento della redditività delle
imprese”
• F6 “Favorire la diversificazione delle attività agricole e
agroindustriali”
• F10 “Rafforzare le forme aggregative per l’accesso al credito e introdurre strumenti finanziari”
• F21 “Sviluppare le bioenergie a basse emissione serra anche promuovendo l’utilizzo di sottoprodotti agro-alimentari”
• F25 “Favorire occasioni di lavoro e nascita di nuove imprese, multifunzionalità e diversificazione delle attività”.
In particolare alla Focus area P2B sono destinate il 60,1%
delle risorse complessive della Priorità P2. Essa contribuisce a
soddisfarei fabbisogni: “F4 Favorire il miglioramento della qualità
imprenditoriale, stimolando il ricambio generazionale”; F5 “Incentivare investimenti per l’ammodernamento, il rinnovamento ed il
potenziamento della redditività delle imprese”; F10 “Rafforzare le
forme aggregative per l’accesso al credito e introdurre strumenti
finanziari”.
Gli interventi finanziati andranno a sostenere l’ingresso in
agricoltura di giovani imprenditori al fine di agevolare il ricambio
generazionale. I nuovi insediamenti potranno essere integrati con
azioni di ammodernamento delle aziende agricole e forestali. Trasversalmente opereranno le misure per la formazione e la consulenza e saranno sostenuti incontri interaziendali al fine di migliorare la rete di relazioni tra aziende.
Per capire in modo ottimale il tipo di operazione collegato a
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Umberto
Zannoni
questa misura è bene ricordare alcune definizioni, utili non solo
dal punto di vista legislativo ma anche pratico per non incorrere
in errori di valutazione spesso dovuti alla male interpretazione di
alcuni significati.
Per imprenditore agricolo si intende chi esercita una delle
seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di
animali e attività connesse. Si considerano imprenditori agricoli le
cooperative di imprenditori agricoli ed i loro consorzi quando utilizzano per lo svolgimento delle attività di cui all’articolo 2135 del
codice civile prevalentemente prodotti dei soci.
Per giovane agricoltore si intende (Fonte: Reg. UE 1305/2013,
art. 2, lett. n) Una persona fisica di età non superiore a 40 anni
alla data della presentazione della domanda di aiuto, che possiede
adeguate qualifiche e competenze professionali e che si insedia per
la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda.
Per agricoltore in attività (Fonte: DM MIPAAF prot. 6513 del
18 novembre 2014). Sono considerati agricoltori in attività i soggetti che, al momento della presentazione della domanda UNICA, dimostrano uno dei seguenti requisiti:
a) iscrizione all’INPS come coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali, coloni o mezzadri;
b) possesso della partita IVA attiva in campo agricolo e, a partire dal 2016, con dichiarazione annuale IVA relativa all’anno precedente la presentazione della domanda UNICA. Per le aziende con superfici agricole ubicate, in misura maggiore al cinquanta per cento,
in zone montane e/o svantaggiate ai sensi del regolamento (CE) n.
1257/1999 è sufficiente il possesso della partita IVA in campo agricolo.
Per micro impresa: (Fonte: Allegato 1 al Reg. UE 702/2014).
Un’impresa che occupa meno di 10 persone e 380 realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni
di EUR.
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Per piccola impresa: (Fonte: Allegato 1 al Reg. UE 702/2014).
Un’impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato
annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di
EUR. (Vedi All. 1) al Reg. UE 702/2014);
Il Tipo di operazione 6.1.01 “Aiuto all’avviamento d’impresa
per giovani agricoltori”, è un’altra delle operazioni che possono essere incluse nello sviluppo del PSA (Piano di Sviluppo Aziendale)
per l’apertura di un birrificio artigianale. A mio parere è una delle
operazioni più complete, dato che si prevede la possibilità di abbinare la domanda di premio a una domanda di contributo inerente
il Tipo di operazione 4.1.02 “Investimenti in azienda agricola per
giovani agricoltori beneficiari di premio di primo insediamento”.
Il Tipo di operazione potrà inoltre essere attivato in sinergia
con i tipi di operazione 1.1.01, 1.3.01, 2.1.01.
In considerazione della finalità del tipo di operazione, si dovrà dimostrare come l’attività lavorativa del giovane, nel periodo
di impegno alla conduzione aziendale, dovrà risultare esercitata in
maniera prevalente nella propria azienda agricola.
Per quanto riguarda i finanziamenti stanziati dalla Regione
Emilia-Romagna per il Tipo di operazione 6.1.01 si deve far riferimento a quanto detto in seguito alla delibera emessa dalla giunta
regionale in data 6 Luglio 2015 N.864, facente parte dell’atto n.163
del 10.07.2015 (Parte Seconda). Si è deciso quindi di destinare al
presente bando unico regionale, in relazione all’attuazione per il
Tipo di operazione 6.1.01 risorse pari a 19.057.328,00 €.
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Caratteristiche del Processo
di insediamento per il tipo di operazione 6.1.01
Per riuscire a formulare correttamente il Processo di insediamento, occorre che chi decida di concorrere per il Tipo di operazione 6.1.01 abbia ben chiaro se procedere con l’apertura di una
Ditta individuale, oppure se decida di prendere parte ad una Società
preesistente. Questi due aspetti costituiscono un punto di fondamentale importanza nella scelta da parte di un giovane che decide
di entrare a far parte del mondo agricolo, in quanto in virtù della
scelta di costituire una Ditta individuale, l’apertura di una Partita
IVA identifica il Processo di insediamento. Mediante l’apertura della partita IVA come ditta individuale, il giovane agricoltore acquisisce la titolarità dell’impresa agricola. Mentre se si adotta la scelta di
prendere parte ad una Società preesistente è la modifica societaria
che identifica il Processo di insediamento. Per quanto riguarda le
Società Semplici (s.s.) e Società in nome collettivo (s.n.c.) il giovane:
• Deve essere necessariamente «AMMINISTRATORE della
SOCIETÀ»
• Avere la «MAGGIORANZA di RIPARTIZIONE delle QUOTE
DEGLI UTILI»
• Nonché la «MAGGIORANZA delle QUOTE SOCIALI» qualora la responsabilità di ‘amministrazione’ sia ricondotta
alle ‘medesime’.
Mentre per quel che riguarda il prendere parte ad una Società
in Accomandita Semplice (s.a.s.):
• Deve essere necessariamente «SOCIO ACCOMANDATARIO» e di conseguenza esercitare l’ufficio di ‘amministratore’ avendo la maggioranza di capitale, nonché di quote di
ripartizione degli utili.
50
Umberto
Zannoni
In relazione ad una Società a responsabilità limitata (s.r.l.):
• Deve essere necessariamente essere «SOCIO DI MAGGIORANZA»
• Avere affidata dallo statuto l «AMMINISTRAZIONE» [in
maniera disgiunta ove si sia in presenza di un CdA]
• Avere la «RAPPRESENTANZA della SOCIETA’»
Nel caso di una Società per azioni (s.p.a.):
• Deve essere necessariamente «AMMINISTRATORE»
• Avere la «RAPPRESENTANZA della SOCIETA’» per l’intero periodo di vincolo
• In caso di CdA il ‘giovane agricoltore’ dovrà rappresentare la «MAGGIORANZA» degli amministratori in carica
Nel caso di una Società Cooperativa:
• Deve essere necessariamente «SOCIO»
• Avere affidata dallo statuto l’«AMMINISTRAZIONE»
• Avere la «RAPPRESENTANZA della SOCIETA’» per l’intero periodo di vincolo
• In caso di CdA il ‘giovane agricoltore’ dovrà rappresentare la «MAGGIORANZA» degli amministratori in carica
Se si tratta di una Società in accomandita per azioni:
• Deve essere necessariamente «SOCIO ACCOMANDATARIO» ed esercitare l’ufficio di «AMMINISTRATORE» sia
per le attività ordinarie che straordinarie per l’intero
periodo di vincolo alla conduzione aziendale
• In caso di CdA il ‘giovane accomandatario’ dovrà rappresentare la «MAGGIORANZA» degli amministratori in
carica.
La responsabilità amministrativa del giovane agricoltore
non potrà risultare limitata da ulteriori previsioni statutarie
che riconducano in capo ad altri soci specifiche responsabilità
in ordine ad ambiti gestionali/operativi dell’impresa.
Tutto ciò deve avvenire inderogabilmente entro 12 mesi
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
51
antecedenti la presentazione della domanda di aiuto.
Le fasi principali del Processo di insediamento, relative a
questo tipo di operazione le possiamo riassumere nella tabella
illustrata di seguito. Verranno poi spiegate in maniera specifica nel paragrafo sottostante, così da non tralasciare alcun dettaglio per poter in seguito svolgere una corretta compilazione
della domanda di aiuto.
Condizioni di ammissibilità
Il giovane deve:
• Avere una età inferiore a 40 anni al momento della presentazione della domanda di aiuto;
• Possedere la cittadinanza di uno degli Stati membri
dell’U.E. o status parificato;
• Presentare un Piano di Sviluppo aziendale (PSA) di durata massima triennale;
• Risultare regolarmente iscritto all’INPS – gestione agricola, anche con riserva, entro la conclusione del PSA;
• Possedere adeguate qualifiche e competenze professionali. Il giovane che al momento di presentazione della
domanda di premio non possieda le sufficienti qualifiche e competenze professionali, quali sotto definite,
potrà dimostrarne il raggiungimento entro il termine
previsto per la conclusione del PSA; il termine così definito non potrà comunque risultare superiore a 36 mesi
52
Umberto
Zannoni
decorrenti dalla data della decisione di concessione del
sostegno, in accordo all’art. 2(3) del Regolamento Delegato sullo Sviluppo rurale n. 807/2014;
• Impegnarsi a rispondere alla definizione di “Agricoltore in attività” come da definizione nel paragrafo “Descrizione generale della misura, compresi la sua logica
d’intervento e il contributo agli aspetti specifici e agli
obiettivi trasversali” entro 18 mesi dalla data di insediamento;
• Essere impegnato in maniera prevalente nell’azienda
agricola oggetto dell’insediamento: tale condizione
sarà ritenuta verificata qualora le attività lavorative extra–aziendali forniscano un reddito annuo lordo complessivo non superiore a 6.500 Euro per gli insediati in
zone con vincoli naturali o altri vincoli specifici, non superiore a 5.000 Euro negli altri ambiti territoriali;
• Impegnarsi a condurre l’azienda oggetto dell’insediamento per almeno 6 anni decorrenti dal momento
dell’insediamento.
L’impresa deve:
• Risultare iscritta ai registri della C.C.I.A.A.;
• In caso di ditta individuale, l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c., come riportato nell’iscrizione alla C.C.I.A.A., deve risultare quale attività primaria;
• In caso di impresa costituita in forma societaria l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c., con
riferimento all’oggetto sociale, deve risultare in forma
esclusiva.
Inoltre l’azienda agricola oggetto dell’insediamento deve
soddisfare i requisiti dimensionali per risultare ammissibile ai
sensi dell’art. 19 (par. 1 comma i del Reg. (UE) 1305/2013), al
Come fare per accedere ai finanziamenti
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53
momento della presentazione della domanda di premio, dovrà
risultare di dimensione economica, espressa in termini di Standard Output, non inferiore ad Euro 12.000 nelle zone con vincoli naturali o altri vincoli specifici e ad Euro 15.000 nelle altre
aree. Detta dimensione economica non potrà risultare altresì
superiore ad Euro 250.000. Qualora più giovani si insedino contestualmente nella medesima azienda, detta dimensione minima
è da considerarsi relativa ad ogni singolo insediato.
Il PSA deve dimostrare che:
• Il premio sarà integralmente utilizzato per lo sviluppo
dell’azienda;
• Al termine del periodo di implementazione del PSA
sarà conseguito un aumento dello Standard output
aziendale
Il punteggio di merito conseguito dal PSA dovrà risultare
superiore ad una soglia minima.
Aspetto molto importante da non trascurare, nel caso si voglia presentare la domanda basata su questo tipo di operazione,
è il fatto che bisogna essere ben consci del tipo di impresa si ha
in mente; dato che il sostegno è limitato agli insediati in imprese che rientrano nella definizione di micro impresa o di piccola
impresa. [vd. Reg. 1305/2013, art.19(4)].
Ai sensi dell’art. 19(4) del Reg. n. 1305/2013, l’attuazione
del Piano di Sviluppo aziendale dovrà iniziare entro 9 mesi dalla data di decisione iniziale di concessione dell’aiuto.
Per rendere ancora più chiare le condizioni di ammissibilità adottate da questo tipo di operazione, riporto una tabella
estratta dalla rivista “Supplementi di agricoltura n°59” della Regione Emilia-Romagna.
54
Umberto
Zannoni
Il PSA dovrà inoltre dimostrare che i premi saranno integralmente utilizzati per lo sviluppo dell’azienda, nonché il conseguimento di un aumento dello Standard output aziendale al termine
del periodo di implementazione.
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
55
Soggetti beneficiari
I soggetti che possono godere dei contributi erogati da questo
tipo di operazione sono i giovani agricoltori, così come da definizione: maggiorenni al momento di presentazione della domanda di
sostegno che rispettano le condizioni di ammissibilità sopra elencate e che assumono per la prima volta la responsabilità civile e
fiscale di una impresa agricola e presentano un Piano di Sviluppo
Aziendale (PSA). Potranno essere ammessi al premio anche soggetti che non si insediano quale unico capo dell’azienda, a condizione che il grado di responsabilità assunto nell’impresa sia tale
da non consentire a soggetti non giovani agricoltori di bloccare le
loro decisioni.
1) Assumono per la prima volta
la responsabilità civile e fiscale
dell’azienda
2) Presentano una domanda di
primo insediamento con allegato un PSA relativo all’azienda
agricola
Tipo di supporto
Il supporto sarà corrisposto nella forma del premio unico, il
cui valore è fissato in euro 50.000 per gli insediamenti in zone con
vincoli naturali o altri vincoli specifici ed Euro 30.000 nelle altre
zone. L’erogazione avrà luogo in 2 tranches, pari rispettivamente
al 40% ed al 60% dell’importo totale concesso. Il pagamento finale sarà subordinato alla verifica della completa e corretta realizzazione del PSA entro i termini fissati: in caso di inadempienza,
il premio sarà revocato e l’importo già liquidato sarà soggetto a
recupero. Anche in caso di revisioni/varianti al PSA, dovrà essere
verificato il mantenimento dei requisiti di ammissibilità/priorità e
conseguentemente delle condizioni che avevano consentito la concessione dell’aiuto.
56
Umberto
Zannoni
Principi dei criteri di selezione
Per ottenere il massimo punteggio nel presentare il nostro
piano di sviluppo aziendale è bene prestare attenzione ai principi
concernenti la fissazione dei criteri di selezione dettati da questo
tipo di operazione, che tendono a favorire, e di conseguenza ad assegnare punteggi maggiori, ad alcuni aspetti rispetto ad altri.
• Favorire gli insediamenti in zone con vincoli naturali o altri
vincoli specifici;
• Favorire i PSA maggiormente rispondenti a criteri di sostenibilità energetica, ambientale
• Obiettivi qualificanti (benessere animale, qualità delle produzioni, diversificazione delle attività); a tale proposito si
precisa che, dove le operazioni prevedano interventi che
rischiano di avere effetti negativi sull’ambiente, detti interventi dovranno risultare realizzati nel rispetto delle procedure di valutazione di impatto ambientale, conformemente
alla normativa specifica per il tipo di intervento previsto;
• Favorire i PSA in relazione al miglior livello di incremento
dello Standard Output;
• Favorire i progetti che prevedono l’accesso combinato al
Tipo di operazione 4.1.02 “Investimenti approccio individuale giovani agricoltori beneficiari del premio di primo insediamento”;
• Favorire i soggetti in possesso di titolo di studio ad indirizzo agricolo ed in subordine quelli con titolo di studio più
elevato;
• Favorire i beneficiari aderenti alla misura 1 o 2 per formazione/consulenza/ scambi interaziendali e visite alle aziende agricole e forestali aggiuntive rispetto al raggiungimento
delle adeguate qualifiche e competenze professionali.
A parità degli altri fattori, sarà riconosciuto un elemento di priorità
alle iniziative delle imprese a prevalente partecipazione femminile ed in
Come fare per accedere ai finanziamenti
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57
subordine al beneficiario di età inferiore. Di seguito è mostrata la tabella
del cronoprogramma uscita bandi, a cui si riferiscono gli anni relativi
alla possibilità di presentare domanda per il seguente tipo di operazione ed anche per l’operazione 4.1.02 “Investimenti approccio individuale
giovani agricoltori beneficiari del premio di primo insediamento”.
Esempio di calcolo Standard Output per operazione 6.1.01
Per quanto riguarda la misura 6.1.01 l’azienda agricola oggetto dell’insediamento deve soddisfare i requisiti dimensionali
per risultare ammissibile ai sensi dell’art. 19 (par. 1 comma i del
Reg. (UE) 1305/2013), al momento della presentazione della domanda di premio. Dovrà inoltre risultare di dimensione economica, espressa in termini di Standard Output, non inferiore ad Euro
12.000 nelle zone con vincoli naturali o altri vincoli specifici e ad
Euro 15.000 nelle altre aree. Detta dimensione economica non potrà risultare altresì superiore ad Euro 250.000.
Il bando prevede che il Piano di Coltivazione e la consistenza
media zootecnica da prendere a riferimento siano quelli dell’annata agraria in corso, che tradizionalmente va dall’11 novembre al
10 novembre dell’anno successivo. Il sistema in AGREA regionale
prevede che fino alla data del 10 novembre è possibile presentare
un Piano di Coltivazione per l’anno 2015. Pertanto se si presenta la
richiesta ante 11 Novembre le colture dichiarate dovranno essere
quelle effettivamente presenti nell’annata agraria 2014-2015, anche nel caso siano state realizzate da un precedente possessore.
Per ovviare a questo tipo di inconvenienti che possono generare degli errori, pena la non ammissibilità del bando, la “determina” n. 11566 del Direttore Generale «Regione Emilia Romagna»
sancisce che il piano di coltivazione da utilizzare pertinente, anche
per domande presentate dopo l’11 novembre, è quello di competenza dell’anno di emissione del bando.
Umberto
Zannoni
58
Per poter calcolare l’effettiva dimensione economica, espressa
in standard output, di un’azienda agricola ci si deve basare oltre che
sull’estensione della stessa anche sulla tipologia di impiego che viene fatta del fondo. Questo perché ad ogni singola attività produttiva
realizzata in azienda è stato attribuito un numero ed assegnato un
valore in termini monetari in €/ha. Sulla base di questo valore assegnato si calcolerà lo standard output della nostra azienda agricola e
si determinerà così l’ammissibilità o meno di questa ai fondi assegnati dal bando. Tali valori sono reperibili nella tabella sottostante “
CRA-INEA Produzioni Standard (PS) - 2010 EMILIA ROMAGNA “.
Questo tipo di operazione presenta alcuni punti deboli dal
punto di vista dell’ammissibilità al bando, se si considera la forma
della maggior parte delle aziende agricole presenti del nostro territorio. Punti deboli che risiedono nelle dimensioni e nella attività
produttiva dell’azienda. Ad esempio:
Tipo azienda
Attività produttiva
Descrizione
€/Ha
Ammissibilità
5 Ha
D01 /Frumento tenero
1.386
NO
30 Ha
G01A /Frutta fresca
10.403
NO
Quindi nel primo caso si ha una dimensione economica,
espressa in termini di Standard Output, inferiore a quella richiesta
(12.000/15.000 €), mentre nel secondo caso si ha una dimensione
economica superiore a quella richiesta ad (250.000 €). Per ovviare a
questo problema nel primo caso la soluzione più semplice consisterebbe nell’ampliare l’azienda agricola affittando altri ettari di fondo destinandoli ad altre attività produttive che facciano superare la
soglia minima. Nel secondo caso il problema è più complesso e può
portare a spunti di riflessione per quel che riguarda l’effettiva fattibilità di questo Tipo di operazione per aziende di queste dimensioni.
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
59
CRA-INEA Produzioni Standard (PS) - 2010 EMILIA ROMAGNA
Rubrica
Descrizione
UM
euro
D01
Frumento tenero
Ha
1.386
D02
Frumento duro
Ha
1.721
D03
Segale
Ha
558
D04
Orzo
Ha
988
D05
Avena
Ha
697
D06
Mais
Ha
1.597
D07
Riso
Ha
2.149
D08
Altri cereali da granella (sorgo, miglio, panico, farro, ecc.)
Ha
996
D09
Legumi secchi (fava, favette, cece, fagiolo, lenticchia, ecc.)
Ha
1.533
D9A
Piselli, fave, favette e lupini dolci
Ha
1.644
D9B
Legumi diversi da piselli, fave, favette e lupini dolci
Ha
1.422
D10
Patate (comprese le patate primaticce e da semina)
Ha
12.083
D11
Barbabietola da zucchero (escluse le sementi)
Ha
3.262
D12
Sarchiate da foraggio (bietola da foraggio, ecc.)
Ha
1.728
D23
Tabacco
Ha
6.341
D24
Luppolo
Ha
13.600
D26
Colza e ravizzone
Ha
716
D27
Girasole
Ha
721
D28
Soia
Ha
942
D29
Semi di lino (per olio di lino)
Ha
2.047
D30
Altre oleaginose erbacee
Ha
2.832
D31
Lino
Ha
1.135
D32
Canapa
Ha
739
D33
Altre colture tessili
Ha
1.135
D34
Piante aromatiche, medicinali e spezie
Ha
20.000
D35
Altre piante industriali
Ha
1.200
D14A
Ortaggi freschi in pieno campo
Ha
16.572
D14B
Ortaggi freschi in orto industriale
Ha
19.005
D15
Ortaggi freschi in serra
Ha
47.463
D16
Fiori e piante ornamentali in piena campo
Ha
40.500
D17
Fiori e piante ornamentali in serra
Ha
137.200
D18A
Prati avvicendati (medica, sulla, trifoglio, lupinella, ecc.)
Ha
1.013
D18C
Erbaio di mais da foraggio
Ha
1.186
D18D
Erbaio di leguminose da foraggio
Ha
905
D18B
Erbai di altri cereali da foraggio diversi da mais da foraggio
Ha
1.000
D19
Sementi e piantine per seminativi (sementi da prato, ecc.)
Ha
6.000
D20
Altri colture per seminativi (compresi affitti sotto l’anno)
Ha
1.217
D21
Terreni a riposo senza aiuto
Ha
0
F01
Prati permanenti e pascoli
Ha
901
60
Umberto
Zannoni
F02
Pascoli magri
Ha
221
G01A
Frutta fresca di origine temperata
Ha
10.403
G01B
Frutta di origine subtropicale
Ha
10.415
G01D
Piccoli frutti
Ha
13.248
G01C
Frutta per frutta a guscio
Ha
5.293
G02
Agrumeti
Ha
3.098
G03A
Oliveti per olive da tavola
Ha
2.099
G03B
Oliveti per olive da olio
Ha
2.356
G04A
Vigneti per uva da vino di qualità (DOP e IGP)
Ha
14.341
G04B
Vigneti per uva da vino comune
Ha
7.301
G04C
Vigneti per uva da tavola
Ha
7.063
G04D
Vigneti per uva passita
Ha
10.500
G05
Vivai (semenzai e piantonai)
Ha
38.928
G06
Altre colture permanenti
Ha
1.524
G07
Colture permanenti in serra (frutteti sotto serra, ecc.)
Ha
27.000
I02
Funghi coltivati sotto copertura (superficie di base)
100 mq
4.808
J01
Equini in complesso (di tutte le età)
Nr capi
817
J02
Bovini maschi e femmine meno di 1 anno
Nr capi
832
J03
Bovini maschi da 1 a meno di 2 anni
Nr capi
854
J04
Bovini femmine da 1 a meno di 2 anni
Nr capi
718
J05
Bovini maschi di 2 anni e più
Nr capi
317
J06
Giovenche di 2 anni e più
Nr capi
516
J07
Vacche lattifere
Nr capi
2.176
J08
Altre vacche (vacche nutrici, vacche da riforma)
Nr capi
776
J09A
Pecore
Nr capi
242
J09B
Altri ovini (arieti, agnelli)
Nr capi
213
J10A
Capre
Nr capi
262
J10B
Altri caprini
Nr capi
85
J11
Lattonzoli < 20 Kg
Nr capi
295
J12
Scrofe da riproduzione > 50 Kg
Nr capi
1.645
J13
Altri suini (verri e suini da ingrasso > 20 Kg)
Nr capi
J14
Polli da carne – broilers
centinaia capi
1.729
J15
Galline ovaiole
centinaia capi
3.445
J16A
Tacchini
centinaia capi
4.942
J16B
Anatre
centinaia capi
1.678
J16B
Oche
centinaia capi
1.678
J16C
Struzzi
centinaia capi
945
J16D
Altro pollame (faraone, ecc.)
centinaia capi
945
J17
Coniglie fattrici
Nr capi
58
J18
Api
Nr Alveari
44
594
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
61
Punti deboli:
In riferimento ai punti deboli che si possono individuare in
una operazione di questo tipo, uno di essi riferito alla dimensione
economica tipica delle aziende agricole del nostro territorio (5 Ha a
frumento / 30 Ha frutta) è rappresentato dalla richiesta di aumento
dello S.O. aziendale, come condizione di ammissibilità a tale tipo di
operazione.
Infatti, PSA dovrà dimostrare che i premi dell’operazione
6.1.01 saranno integralmente utilizzati per lo sviluppo dell’azienda,
ciò implica il conseguimento di un aumento dello Standard output
aziendale al termine del periodo di implementazione.
Per avere più chiaro il problema, prendiamo il nostro caso di
apertura di un birrificio agricolo in un azienda con dimora a frumento, di estensione (media) di 5 Ha e proviamo a sottoporre tale
richiesta di aumento dello S.O. e ad analizzarne gli effetti.
Nel caso di apertura di un birrificio agricolo, l’imprenditore per
sottostare a tale richiesta di ammissibilità, si troverebbe di fronte ad
un problema di base, ossia pur avendo una azienda con dimensione
economica adeguata ai criteri di ammissibilità, si trova vincolato a
dover aumentare lo Standard Output. Ciò implica quindi che l’agricoltore affronti scelte quali: l’acquisto/affitto di terreni o il cambio di
colture. Questi tipi di scelta rappresentano un ostacolo per l’agricoltore che da un lato si trova costretto ad esporsi economicamente per
l’ampliamento dell’azienda agricola, e dall’altro è costretto ad una
revisione del piano colturale dato che l’orzo (materiale essenziale
per la produzione della birra) ha un valore per ettaro nettamente
inferiore ad altre colture, e che quindi non sarebbe in grado data
l’estensione aziendale di raggiungere l’aumento di standard output
richiesto per soddisfare i criteri di ammissibilità (riferimenti in tabella CRA-INEA Produzioni Standard (PS) - 2010 EMILIA ROMAGNA).
A mio parere questa situazione è limitante, nel caso di costituzione di un birrificio agricolo, perché scegliendo di mettere colture come l’orzo, che di per sé diminuiscono lo S.O., l’imprenditore
62
Umberto
Zannoni
agricolo entrerebbe nel discorso di “filiera corta”, lavorerebbe il suo
prodotto e ne attuerebbe egli stesso anche la vendita diretta. Tutti
aspetti questi che porterebbero il suo effettivo guadagno ben al di
sopra dello Standard Output richiesto dalle condizioni di ammissibilità previste per questo tipo di operazione.
Tale considerazione mette in evidenza alcuni aspetti critici contenuti in questo tipo di operazione, che potrebbero essere oggetto di
discussione nell’approvazione dei bandi futuri.
Piano di Sviluppo Aziendale – costituzione di un buon PSA
Partiamo con una premessa, qualora il giovane preveda l’accesso integrato al Tipo di operazione 4.1.02 “Investimenti in azienda
agricola di giovani agricoltori beneficiari del premio di primo insediamento” in sede di domanda di aiuto dovranno essere fornite
tutte le informazioni necessarie a verificare il soddisfacimento delle
condizioni di ammissibilità alla stessa. La decadenza della domanda
sul Tipo di operazione 6.1.01 costituirà motivo dell’inammissibilità
della domanda correlata sul Tipo di operazione 4.1.02 e della revoca del contributo eventualmente già concesso. Resta inteso che non
saranno ammissibili (Pi) nei quali meno del 10% della spesa prevista risulti coerente con i fabbisogni prioritari settoriali.
Come fare per accedere ai finanziamenti
del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020
63
Ammissibilità
Per risultare ammissibile il PSA dovrà essere presentato
contestualmente alla domanda di premio di primo insediamento. Dovrà inoltre necessariamente risultare avviato in data successiva a quella di presentazione della domanda di aiuto, ma
entro 9 mesi decorrenti dalla data di assunzione della decisione
individuale di concessione del premio.
Altri criteri validi per l’ammissibilità sono:
• Nel caso di azioni volte ad espandere l’azienda agricola
si fa riferimento alla data di stipula dei contratti giustificativi del possesso dei «nuovi» terreni [data stipula contratti giustificativi]
• Nel caso di acquisto di terreni e/o fabbricati produttivi
[data della proposta formale di acquisto];
• Nel caso di previsione di frequenza di corsi di formazione aggiuntivi a quelli necessari per il raggiungimento
della sufficiente capacità professionale [data di avviso
degli stessi];
64
Umberto
Zannoni
• Nel caso di acquisto di beni/servizi diversi da quelli già
elencati [data del documento di trasporto(DDT)];
• Nel caso di previsione di costruzione/ristrutturazione di
beni immobili produttivi [data di inizio attività comunicata al comune competente].
Questo tipo di operazione prevede delle limitazioni all’ammissibilità. Nel caso si venga a verificare il mancato rispetto anche
solo di una tra le suddette condizioni, si giunge all’inammissibilità
del PSA nel suo complesso e di conseguenza si ha la decadenza
della domanda di premio, nonché di quella di contributo che eventualmente è collegata in modalità “pacchetto Giovani”.
Nel PSA deve indicarsi anche la Situazione aziendale di partenza che comprende al suo interno aspetti come
• Il mercato di riferimento
• Strategia commerciale
• L’integrazione con il territorio
• L’organizzazione del ciclo produttivo aziendale
Bisogna inoltre includere il Progetto imprenditoriale per lo
sviluppo dell’azienda, definendo le varie tappe, e specificare i
particolari delle azioni inerenti al miglioramento della sostenibilità ambientale e all’efficienza delle risorse occorrenti per lo
sviluppo della propria azienda. Alcuni esempi di azioni previste
possono essere rappresentati da:
• Bisogno di formazione e consulenza, capacità professionale da inserire nel PSA (nei casi di carenza formativa)
• Investimenti previsti: programma analitico degli investimenti comprensivo del crono-programma.
• Previsioni economico-finanziarie atte ad evidenziare la
sostenibilità economico finanziaria delle azioni previste.
• Ogni altra azione che si pensa sia necessaria per lo sviluppo aziendale
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65
Per risultare ammissibile il PSA dovrà inoltre:
• Dimostrare che il premio/i premi saranno integralmente utilizzati per lo sviluppo dell’azienda
• Dimostrare il conseguimento di un incremento di dimensione economica aziendale al termine del PSA
• Prevedere che il ‘giovane’ si conformi alla definizione di
«agricoltore in attività» di cui all’articolo 9 del regolamento (CE) N. 1307/2013 entro 18 mesi
• Conseguire un punteggio di merito, sulla base di criteri
di priorità descritti nell’apposita tabella non inferiore a
4 punti.
Inoltre nella redazione del PSA ogni investimento potrà concorrere ad un solo obiettivo, non saranno attribuiti punteggi per
azioni cui non sia correlata alcuna spesa tra quelle previste nel PSA,
in ultimo l’ipotesi di «standard output» conseguibile al termine del
PSA dovrà essere verificabile sulla base delle colture/consistenza zootecnica effettivamente costituenti il «piano di coltivazione»
aziendale nell’ultimo anno di attuazione considerato del PSA.
Il PSA dovrà svilupparsi in un arco temporale della durata
di 12, 24 o 36 mesi, decorrenti dalla data di concessione del premio. Il termine massimo di 36 mesi risulta comunque improrogabile. In sede di presentazione del PSA, il beneficiario definisce
la durata prevista sulla base delle azioni da intraprendere e dei
requisiti da soddisfare.
Pacchetto giovani – PRIORITÀ- tipi di operazione 4.1.02 e 6.1.01
Nell’ambito della richiesta di finanziamenti relativi al pacchetto
giovani si individuano «quattro» categorie di Priorità così suddivise:
66
Umberto
Zannoni
Due individuali
Beneficiario 6.1.01
Beneficiario 4.1.02
16.1 del bando
25.1 del bando
Due legate al
progetto
Progetto 6.1.01
Progetto 4.1.02
16.2 tabella PSA
25.2 tabella PI
Per ognuna di queste quattro categorie nelle tabelle sottostanti è riportato un riassunto che ha lo scopo di evidenziare brevemente, gli obiettivi e le azioni principali alle quali vengono assegnati i
punteggi necessari per ottenere il finanziamento.
Queste tabelle si riferiscono ai bandi emessi dalla regione in
seguito all’approvazione dei Tipi di operazione 6.1.01 e 4.1.02. La
1° e la 2° categoria si riferiscono alla possibilità di concorrere ai
tipi di operazione individualmente, mentre la 3° e la 4° categoria si
riferiscono alla possibilità di presentare progetti legati rispettivamente al Piano di Sviluppo Aziendale (PSA) ed al Piano di Investimenti (PI) in associazione ad altre misure.
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1° categoria – beneficiario 6.1.01 – 16.1 bando regionale:
Obiettivo
Azione
A
Insediamento in zona
con vincoli naturali o
altri vincoli specifici
Specificazioni
30
Diploma triennale b1
3
Diploma quinquennale b2
5
Laurea di primo livello b3
7
Laurea magistrale (o3+2) b4
9
Per formazione non collegata al conseguimento della sufficiente capacità
professionale
2
Titolo di studio ad
indirizzo agricolo
B
Adesione misura 1
del PSR 2014-2020
C
Punti
attribuiti
2° categoria – beneficiario 4.1.02 – 25.1 bando regionale:
Obiettivo
Azione
A
Imprese operanti in zona
con vincoli naturali o altri
vincoli specifici
B
Imprese aderenti
direttamente o
indirettamente ad OP
e OI
Specificazioni
Punti attribuiti
1
Spese in relazione al prodotto
conferito 20-50%
Spese in relazione al prodotto
conferito 51-80%
Spese in relazione al prodotto
conferito 81-100%
1.5
3
5
Umberto
Zannoni
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3° categoria – Progetto 6.1.01 – 16.2 tabella regionale (PSA):
Obiettivo
Azione
Specificazioni
Cod.
Azione
Punti
Attribuiti
D
Sostenibilità
energetica
Produzione per
autoconsumo di energia
da fonti rinnovabili
(No colture
dedicate)
d
2
2
E
Sostenibilità
ambientale
Efficienza impianti irrigui
e1
0,5 p.ti 5%
efficienza per
impianti
9
Bioedilizia
e2
F Qualità
delle
produzioni
Interventi riferibili ad
adesioni/potenziamento
produzioni afferenti
a sistemi qualità
regolamentati
6
Biologico
f2
4
DOP, IGP,
f3
3
7
VQPRD
4° categoria – Progetto 4.1.02 – 25.2 tabella regionale (PI)
Obiettivo
Azione
Punti
attribuiti
A
Rispondenza ai fabbisogni specifici e prioritari riferiti ai singoli settori individuati
nella tabella. Il punteggio è attribuito in funzione del rapporto esistente tra
[spesa riferita agli investimenti prioritari per settore] / [spesa totale ammissibili
PI] espresso in % al netto della voce «spese generali»
*
B
Investimenti dedicati a produzioni integrate, al settore biologico e/o prodotti a
qualità regolamentata
**
C
Progetto e-skill (acquisto sw in modalità integrata M1)
1
D
Investimenti effettuati al fine di rispettare i requisiti dell’Unione che si applicano
alla produzione agricola, inclusa la sicurezza sul lavoro (deve essere presente
nel PSA)
2 punti
spesa
dedicata
> 20%
E
Priorità per PI con spesa ammissibile fino a 250.000 euro innalzata a 400.000
euro se PI totalmente destinato a impianto di trasformazione dei prodotti
aziendali o afferente a settore zootecnico bovino/suinicolo
3 punti
F
Progetti che prevedono la riduzione delle superfici impermeabilizzate o
comunque tendenti ad un «saldo zero» relativamente al consumo di suolo nel
caso prevedano la realizzazione di strutture:
***
G
Valenza ambientale del progetto (es. bio-edilizia, mitigazione dell’impatto
ambientale, interventi di efficientamento energetico, etc.) attribuibile solo in
caso di assegnazione del relativo punteggio sul PSA e se incidenza spesa con
valenza ambientale rispetto al totale del progetto > 80%
2 punti
H
Realizzazione di invasi aziendali la cui realizzazione non comporta incremento
della superficie irrigua limitatamente a quelli realizzati in zona collinare o
montana che non insistono su superfici occupate da habitat ad alta valenza
naturalistica (rete natura 2000) e paesaggistica (PTPR)
2 punti
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Legenda 4° Categoria
*
1 punto se la spesa per investimenti prioritari
è compresa tra 30-50% del (PI)
3 punti - 51-80%
5 punti - 81-100%
**
2 punti se la spesa per investimenti qualità
è compresa tra 20-50% del (PI)
4 punti – 51-80%
6 punti 81-100%
***
5 punti demolizione totale e ricostruzione su sedime già edificato con riduzione (min.
20%) della superficie impermeabilizzata
3 punti demolizione totale e ricostruzione su sedime già edificato senza riduzione superficie impermeabilizzata («saldo zero»)
1 punto demolizione totale e ricostruzione su sedime già edificato con aumento della
superficie precedentemente impermeabilizzata
(«saldo zero»)
Documentazione
Una nuova avventura inizia sempre con una buona organizzazione. Una delle azioni che risulta più difficile nel momento in cui si
decide di avviare un’impresa e di richiedere finanziamenti relativi
alla sua costituzione, riguarda il riuscire a reperire tutto il materiale cartaceo necessario. La difficoltà difatti risiede oltre che nel riuscire a recuperare tutta la documentazione richiesta, anche nella
quantità di tempo necessaria che bisogna dedicare alla sua ricerca.
Perciò di seguito verrà evidenziato un breve elenco di tutto ciò
che è necessario presentare per formulare la domanda di richiesta
fondi in modo corretto, così da evitare delusioni e brutte sorprese.
Di prosieguo, oltre ai fac-simile dei moduli cartacei che sono necessari per l’autenticazione delle domande relative ai vari Tipi di
operazione per i quali si vuole concorrere (vedi sezione Appendice
in fondo al libro), viene descritta anche tutta la modulistica da richiedere presso i vari enti.
70
Umberto
Zannoni
Tutti coloro che desiderano presentare domanda per l’assegnazione dei contributi relativi alle operazioni riguardanti il “Pacchetto Giovani” devono allegare quanto descritto di seguito.
• Dichiarazione relativa a titoli di priorità:
- titolo di studio posseduto
- adesione alla misura 1 (M1)
- progetto relativo ad eventuali azioni giustificative dei punteggi legati all’obiettivo E: Sostenibilità ambientale
• Preventivi di spesa per l’acquisto di dotazioni e relativo
quadro di raffronto, nonché documentazione idonea a dimostrare la ricerca di mercato attuata (documentazione
che dimostri la richiesta da parte del beneficiario dei tre
preventivi). La presentazione di meno di tre preventivi
deve essere argomentata. Nel caso di acquisto di macchinari, strutture particolari, attrezzature ed impianti si dovranno necessariamente allegare almeno i tre preventivi
di altrettante ditte fornitrici specializzate, con quadro di
raffronto che giustifichi la scelta effettuata.
• Copia dei mappali catastali riferite alle particelle su cui si
intende eseguire le opere.
• Copia della cartografia C.T.R. (carta tecnica regionale).
• Computo metrico estimativo delle opere edili conforme al
vigente prezziario regionale per le opere ed interventi in
agricoltura.
• Computo metrico estimativo per le opere di miglioramento fondiario conforme al vigente prezziario regionale per
le opere ed interventi in agricoltura.
• Disegni progettuali ed eventuali layout.
• Autorizzazioni necessarie all’esecuzione dei lavori in progetto / dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante con esplicitazione degli elementi indispensabili. Qualora ancora non risulti presente tra le indicazioni anche la
data di protocollo della richiesta effettuata.
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• Per le tipologie che lo necessitano, Denuncia di inizio attività [DIA].
• Per le tipologie che lo necessitano, Dichiarazione sostitutiva relativa all’antimafia (contributo richiesto pari o superiore € 150.000,00).
• Prospetto contenente i seguenti dati:
- Matricola INPS e INAIL
- Indirizzo sede operativa se differente dalla sede legale
- Tipologia di CCNL applicata al personale
- Dichiarazione relativa alla condizione di essere micro impresa o piccola impresa.
In relazione alla Focus area P2B di seguito viene mostrata la
tabella che indica il cronoprogramma con l’attuazione, suddivisa
per anni, dei tipi di operazione che la compongono.
72
Umberto
Zannoni
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P3A – M4 – 4.2.01 – Investimenti rivolti
ad imprese agroindustriali in approccio
individuale e di sistema
73
Il presente tipo di operazione favorisce l’integrazione tra i
comparti agricolo e agroindustriale sostenendo le attività di trasformazione, commercializzazione e sviluppo di nuove produzioni che valorizzano le materie prime agricole. Questo tipo di
operazione si colloca nell’ambito della Misura M4 come azione
fondamentale per sostenere e sviluppare il sistema agricolo regionale nel suo insieme. Afferisce alla Priorità P3 “Promuovere
l’organizzazione della filiera alimentare, compresa la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere animale e la gestione dei rischi nel settore agricolo”, nell’ambito Focus
area P3A “Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di
qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli,
la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali”.
Il Tipo di operazione risponde in modo diretto ai fabbisogni:
• F05 “Incentivare investimenti per ammodernamento e rinnovamento e il potenziamento della redditività delle imprese”;
• F07 “Favorire l’aggregazione, la programmazione, l’integrazione dell’offerta agricola e l’innovazione organizzativa”;
• F08 “Promuovere e rafforzare filiere competitive e sostenibili di prodotti a qualità regolamentata”;
• F19 “Promuovere sistemi ad elevata efficienza energetica in
agricoltura/agroindustria”.
Umberto
Zannoni
74
Il Tipo di operazione 4.2.01 costituisce un cardine di fondamentale importanza per combinare/aggregare tipi di operazioni
differenti, offrendo ulteriori possibilità di accrescere e migliorare
la metodologia con cui i progetti vengono presentati.
Costi ammissibili
• Sono ammissibili a sostegno le spese per investimenti materiali di tipo immobiliare e mobiliare quali:
• Realizzazione, ristrutturazione, ammodernamento di impianti di condizionamento, trasformazione, commercializzazione dei prodotti della filiera agroindustriale;
• Introduzione di tecnologie innovative finalizzate a rispondere a nuove opportunità di mercato;
• Tecnologie e procedure finalizzate a sviluppare nuovi o
maggiori prodotti di qualità o aprire nuovi mercati;
• Impianti e tecnologie funzionali alla razionalizzazione del
ciclo produttivo ed alla qualificazione delle produzioni anche sotto l’aspetto della sicurezza alimentare;
• Realizzazione e/o ammodernamento di strutture di raccolta, ricevimento, stoccaggio, condizionamento, cernita,
imballaggio;
• Ottenimento di livelli di tutela ambientale e sicurezza del
lavoro superiori ai minimi indicati dalla normativa vigente;
• Opere connesse ad ottenere una maggiore efficienza energetica dell’impianto quali: isolamento termico degli edifici,
razionalizzazione, e/o sostituzione di sistemi di riscaldamento, condizionamento, alimentazione elettrica ed illuminazione, installazione di impianti ed attrezzature funzionali
al contenimento dei consumi energetici nei cicli di lavorazione e/o erogazione di servizi. Tali interventi potranno es-
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75
sere ammessi solo se comportano un risparmio energetico
maggiore o pari al 20% rispetto alla situazione di partenza;
• Installazione, per la sola finalità di autoconsumo, di impianti per il recupero e la distribuzione di energia termica
all’interno dell’unità produttiva, ovvero per il recupero del
calore prodotto da impianti produttivi.
Condizioni di ammissibilità
Il Tipo di operazione 4.2.01 è applicabile all›intero territorio
della regione Emilia-Romagna, per cui gli investimenti dovranno
essere ubicati all’interno di detto territorio. I criteri di correttezza
per presentare i progetti, sono chiari e riguardano l’essere coerenti
con la Priorità P3 cui il tipo di operazione stessa concorre, con la
Focus area P3A in cui si colloca e mirare al soddisfacimento dei
fabbisogni specifici e/o trasversali(F05-F07-F08-F19).
Le azioni devono inoltre essere riconducibili a quelle individuate nell’ambito dell’operazione M4. Le azioni riguardanti investimenti in impianti e macchinari devono essere finalizzate ad una
oggettiva innovazione tecnologica del ciclo produttivo.
I singoli progetti devono rientrare in una dimensione minima
di investimento.
La valutazione di merito di un progetto dovrà risultare superiore ad una soglia minima.
Non sono inoltre ammissibili gli acquisti riguardanti macchinari e attrezzature generiche.
I beneficiari dovranno rispettare le seguenti condizioni:
• Dimostrare di avere rapporti contrattuali in essere (conferimento/acquisto) diretti o indiretti coi produttori agricoli di base;
• Dimostrare l’esistenza di concreti sbocchi di mercato per i
prodotti finiti cui l’investimento è rivolto;
76
Umberto
Zannoni
• Dimostrare la fattibilità del progetto sotto l’aspetto tecnico relativamente alle tipologie autorizzative a cui le opere
sono subordinate;
• Dimostrare la fattibilità del progetto sotto l’aspetto della
sostenibilità finanziaria.
Principi dei criteri di selezione
Per ottenere il massimo punteggio nel presentare il nostro
piano di sviluppo aziendale (PSA) è bene prestare attenzione ai
principi concernenti la fissazione dei criteri di selezione dettati da
questo tipo di operazione,che tendono a favorire, e di conseguenza
ad assegnare punteggi maggiori, ad alcuni aspetti rispetto ad altri.
Di seguito vengono elencati quelli a mio avviso più facilmente realizzabili:
• Garanzie ambientali quali certificazioni, bio edilizia, interventi volontari di mitigazione;
• Certificazioni di processo/prodotto, energetiche, etiche
già in possesso dell’impresa richiedente al momento della
presentazione del progetto;
• Consolidamento e sviluppo di produzioni di qualità regolamentata;
• Interventi funzionali a migliorare l’efficienza energetica;
• Interventi in impianti e macchinari dedicati ad una oggettiva innovazione tecnologica del ciclo produttivo;
• Interventi ubicati in area montana svantaggiata ai sensi
della Direttiva 75/268/CEE e successive modifiche ed integrazioni.
Nel caso il tipo di operazione venga attuato in combinazione
con il Tipo di operazione 4.1.01 ed altre, la valutazione farà riferimento alle Priorità settoriali indicate nelle tabelle relative alla misura M4 elencate di seguito.
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Umberto
Zannoni
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In relazione alla Focus area P3A, per quel che riguarda le tempistiche di uscita dei bandi, di seguito viene mostrata la tabella che
indica il cronoprogramma con l’attuazione, suddivisa per anni, dei
tipi di operazione che la compongono.
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Umberto
Zannoni
Soggetti beneficiari
L’aiuto viene accordato alle imprese che svolgono attività di
commercializzazione e/o trasformazione di prodotti agricoli sia in
entrata che in uscita, esclusi i prodotti della pesca. L’attività di commercializzazione e/o trasformazione deve avere ad oggetto materie
prime acquistate/conferite prevalentemente da soggetti terzi.
Tipo di supporto
L’aiuto può essere concesso sotto forma di contributo in conto
capitale, l’intensità dell’aiuto è fissata nella misura del 40% della spesa ammissibile di progetto. L’importo del singolo progetto è definito:
• Minimo euro 250.000,00 e massimo euro 5.000.000,00
per investimenti attuati in approccio individuale;
• Minimo euro 100.000,00 e massimo euro 3.000.000,00
per investimenti attuati in approccio di sistema (combinazione di più operazioni);
• Minimo euro 50.000,00 e massimo euro 250.000,00 per
progetti gestiti dai GAL in area Leader.
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Ambiente e clima
81
L’Emilia Romagna per sua conformazione si caratterizza per
alti livelli di biodiversità e numerose aree tutelate che interessano il 15% della superficie regionale. Al suo interno troviamo i “Siti
Natura 2000”: terreni soggetti alla tutela del territorio, in particolare alla tutela degli habitat (foreste, praterie, ambienti rocciosi,
zone umide) e delle specie animali e vegetali rari e minacciati. I”
Siti Natura 2000” coprono il 12,2% del territorio regionale; al loro
interno prevalgono i boschi, che con una percentuale del (23,2%)
sono concentrati nella zona montana. I boschi residui di pianura
e le aree a pascolo naturale e praterie d’alta quota, sono inclusi in
Natura 2000 rispettivamente per oltre l’80% e il 77%, mentre le
superfici agricole in Natura 2000 sono il 6% della SAU regionale.
Per poter comprendere come l’ambiente naturale che ci circonda e l’agricoltura siano effettivamente interconnessi tra loro, e
come sia sbagliato e grave considerare quest’ultima come un orga-
82
Umberto
Zannoni
nismo a sé stante esclusivamente esposto alle pressioni esercitate
dal sistema produttivo, è utile sapere che il nostro territorio è caratterizzato da numerosi habitat di interesse Comunitario dipendenti
dalle attività agricole. Nella regione sono segnalati, infatti, ben 68
habitat di interesse comunitario di cui 15 prioritari in Europa; 11
appartengono alle “Formazioni erbose naturali e semi-naturali”,
per una superficie di oltre 24.000 ha. Dei 68 tipi di habitat presenti
in Emilia-Romagna, ben 24 (35%), di cui 6 prioritari, possono essere ritenuti completamente (7 tipi di habitat) o parzialmente (17
tipi di habitat) dipendenti dalle attività agricole.
Il PSR 14/20 quindi intende seguire e potenziare la linea del
PSR precedente 2007/2013 la quale ha sostenuto e migliorato,
grazie all’indennità compensativa e agli impegni agroambientali
forniti, il 34% della SAU in “Rete Natura 2000”.
La strategia proposta dalla Regione Emilia-Romagna per la
promozione della sostenibilità e del contrasto ai cambiamenti climatici punta a promuovere il ruolo dell’agricoltura nella produzione e tutela di beni pubblici come: biodiversità, paesaggi agricoli,
aria, suolo, acqua. Nelle misure varate dal PSR 14/20 si rafforza la
componente ambientale aggiungendo un aspetto fondamentale: il
greening. Di particolare rilievo sono le azioni volte alla salvaguardia della qualità delle acque, attraverso la promozione di tecniche
produttive che riducano la pressione sull’ambiente, il contrasto ai
fenomeni erosivi presenti nelle aree collinari e montane, e il miglioramento della qualità fisica del suolo, preservando la sostanza
organica. Proseguirà l’impegno della Regione per la salvaguardia
della biodiversità, prioritariamente per quella di interesse comunitario, con investimenti e azioni mirate e selettive volte a valorizzare il ruolo attivo degli agricoltori per la tutela e il presidio dei
territori. Tale impegno sarà rivolto in particolare ad affrontare le
specificità, delle aree Natura 2000, anche ricorrendo all’attivazione
di indennità specifiche per aree soggette a vincoli normativi e naturali. Per quel che riguarda il fronte della mitigazione e dell’adat-
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83
tamento ai mutamenti climatici si interverrà su tutto il territorio
regionale con azioni di adattamento, promuovendo l’uso razionale
delle risorse idriche, lo sviluppo delle bioenergie attraverso l’utilizzo di sottoprodotti agricoli e agro-industriali. Le azioni di mitigazione saranno finalizzate alla riduzione delle emissioni generate
dalle attività agro-industriali e dai processi produttivi agricoli e
zootecnici, e all’incremento del sequestro del carbonio, attraverso
la salvaguardia del patrimonio forestale e alla promozione di nuovi
impianti per produzioni legnose.
Il Macro-tema Ambiente e Clima prevede di finanziare 1.000
progetti di investimento, destinando complessivamente a tale macro tema 509.297.994,00 milioni di euro (pari al 42,8% del totale
delle risorse del PSR- vedi grafico 1). Le risorse saranno ripartite
tra i diversi ambiti nella percentuale del 74% per gli Aiuti, 18% per
gli Investimenti, 5% all’Innovazione, 3% alla Conoscenza, (come
illustrato nel grafico 3). Saranno realizzate buone pratiche ambientali su 230mila ettari, rafforzando il biologico e la produzione
integrata. Sono inoltre previsti interventi su oltre 6mila ettari di
superficie forestale.
84
Umberto
Zannoni
La strategia regionale per la promozione della sostenibilità e
del contrasto ai cambiamenti climatici assume le Priorità dello sviluppo rurale P4 e P5 quali obiettivi generali e le relative focus area
quali obiettivi specifici del PSR per dare risposta ai fabbisogni d’intervento messi in evidenza nella tabella “Riepilogo dei fabbisogni di
intervento affrontati nell’ambito delle Priorità P4 e P5”.
Le Priorità e le relative Focus area evidenziate dalla strategia regionale, metteranno in atto un sistema che consentirà alla
promozione della sostenibilità delle produzioni e alla salvaguardia delle risorse naturali di conseguire una sostenibilità globale
e duratura nel tempo. Inoltre le Priorità e le relative Focus area
promuoveranno la produzione e la salvaguardia di beni pubblici
sostenendo il ruolo attivo degli agricoltori nella gestione del territorio. Particolare rilievo assumono nel contesto regionale le azioni
volte alla salvaguardia della qualità delle acque (F16), attraverso
la promozione di tecniche produttive che riducano la pressione
sull’ambiente, il contrasto ai fenomeni erosivi presenti nelle aree
collinari e montane e il miglioramento della qualità fisica del suolo
preservandone la sostanza organica nei suoli (F17).
Come fare per accedere ai finanziamenti
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85
In linea generale la strategia del programma intende mantenere costante il grado di copertura delle superfici in Rete Natura
2000 sopra il 30%. Proseguirà inoltre l’impegno della Regione per
la salvaguardia della biodiversità, prioritariamente per quella di
interesse comunitario, con investimenti e azioni mirate e selettive per consolidare gli interventi realizzati dai due precedenti PSR.
Impegno assunto anche per promuovere la gestione sostenibile
degli ecosistemi e la salvaguardia, delle specie e degli habitat (F13,
F15) con particolare riferimento alle specificità delle aree Natura
2000. Le misure adottate serviranno anche a valorizzare il ruolo
attivo degli agricoltori per la tutela e il presidio dei territori anche
ricorrendo all’attivazione di indennità specifiche per aree soggette
a vincoli normativi e naturali (F13), per preservare la biodiversità di interesse agricolo, tutelando le specie e razze minacciate di
estinzione. (F14).
Un altro obiettivo principale che va a costituire una parte
importante di questo Macro-tema è rappresentato dalle azioni di
contrasto ai cambiamenti climatici, che stanno flagellando sempre
di più i nostri territori urbani e sub-urbani. Per perseguire questo
obiettivo è necessario, in particolare in alcune aree (es. Rete Natura 2000), potenziare le fasi concertative a scala locale. I cambiamenti climatici stanno determinando effetti fortemente impattanti
per la tutela del territorio, delle risorse idriche e non ultima della
biodiversità. La mitigazione e l’adattamento ai mutamenti climatici risultano essere elementi centrali nella strategia regionale che
prevede di intervenire su tutto il territorio regionale con azioni di
adattamento.
I danni provocati dai cambiamenti climatici possono essere
contrastati promuovendo i seguenti fabbisogni:
• Uso razionale delle risorse idriche (F18)
• Azioni di mitigazione con lo sviluppo delle bioenergie a
basse emissioni di inquinanti e promuovendo l’utilizzo di
sottoprodotti agricoli e agro-industriali (F21),
86
Umberto
Zannoni
• Diminuzioni delle emissioni generate dalle attività agroindustriali e dai processi produttivi agricoli e zootecnici,
(F16, F22) incremento del sequestro del carbonio attraverso la salvaguardia del patrimonio forestale,
• La promozione di nuovi impianti per produzioni legnose,
in particolare in pianura (F17, F23).
Gli interventi relativi alla produzione di energia da fonti rinnovabili saranno realizzati in coerenza con il Piano Aria Integrato
Regionale (PAIR) e con le disposizioni regionali in materia riduzione delle emissioni in atmosfera. All’obiettivo di adattamento ai
cambiamenti climatici concorrono anche gli interventi previsti dal
Piano nazionale sulle infrastrutture irrigue.
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Riepilogo dei fabbisogni di intervento affrontati nell’ambito
delle Priorità P4 e P5
La strategia regionale per PSR 2014-2020 individua, per l’ambito del Macro-tema “Ambiente e clima”, nella sostenibilità ambientale dei processi produttivi l’elemento chiave per la valorizzazione
delle produzioni, la tutela delle risorse naturali, l’adattamento e la
mitigazione dei cambiamenti climatici, nonché per la valorizzazione delle foreste e lo sviluppo delle agro-energie. Rientrano in tale
macro ambito i Tipi di operazione elencati nella tabella relativa agli
“ambiti di intervento specifici per ambiente e clima”, di cui saranno
fornite le informazioni generali di seguito. Il codice colore, il quale si rifà al (grafico 3), riportato precedentemente, indica l’ambito
che caratterizza i diversi tipi di operazione.
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Umberto
Zannoni
Per quel che riguarda le tempistiche di uscita dei bandi relativi
alle varie Focus area, di seguito vengono riportate le tabelle che indicano, per ciascuna di esse, gli anni di attuazione dal 2015 fino al termine
del Piano di Sviluppo Rurale varato dalla Regione Emilia-Romagna.
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Per ciascuna Focus area, inoltre, le tabelle mostrano anche i Tipi
di operazione e gli ambiti relativi ad ognuna di esse. In aggiunta, per
far capire meglio di che cosa si tratta, seguirà una breve descrizione
delle principali caratteristiche che contraddistinguono le varie Focus
area ed i loro fabbisogni.
P4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura
Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità,
compresi nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell’agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell’assetto paesaggistico dell’Europa.
90
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Zannoni
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Con questo obiettivo che può contare sul 45,2% delle risorse
complessive della rispettiva Priorità saranno perseguite iniziative ed
interventi per la salvaguardia, il ripristino ed il miglioramento della
biodiversità regionale. Le Misure implementate andranno a contribuire al soddisfacimento dei fabbisogni: F13 Gestione sostenibile, ripristino di ecosistemi forestali/agricoli, habitat naturali/semi-naturali e
loro collegamento ecologico; F14 Espansione di produzioni a minore
pressione sull’ambiente e mantenimento di razze e varietà autoctone agricole; F15 Contenimento delle specie invasive e sostegno agli
agricoltori per la conservazione della biodiversità. F23 Salvaguardare
il patrimonio forestale e promuovere piantagioni per produzioni legnose in particolare in pianura. Le operazioni in quest’ambito riguarderanno gli investimenti per imboschimenti permanenti dei terreni.
Interventi specifici saranno incentrati nelle zone Natura 2000 e
nelle zone soggette a vincoli naturali/ specifici, nelle aree agricole ad
alto valore naturalistico anche per salvaguardare l’assetto paesaggistico dei territori. A tal fine tramite le misure e le operazioni previste
dall’obiettivo verranno finanziati investimenti in immobilizzazioni
materiali e saranno erogati i pagamenti agro-climatico-ambientali, le
indennità per i siti Natura 2000 e a favore delle zone soggette a vincoli naturali. Sarà incentivato il ritiro dei seminativi a scopi ambientali,
l’incremento della biodiversità vegetale e animale. Sempre in questo
ambito sarà sostenuto il ripristino di ecosistemi, la prevenzione dei
danni da fauna. Gli interventi potranno prevedere l’approccio singolo
o per progetti co-operazione. Trasversalmente opereranno gli interventi di formazione ed informazione e le iniziative dei GOI.
“Gruppi operativi per l’innovazione” (GOI): (Fonte art.56 Reg.
(UE) 1305/2013). I Gruppi operativi sono costituiti da soggetti interessati come agricoltori, ricercatori, consulenti e imprenditori del settore
agroalimentare, pertinenti ai fini del conseguimento degli obiettivi del
PEI. In particolare i Gruppi Operativi cercano soluzioni attraverso l’innovazione e la verifica di nuove tecnologie/processi produttivi o attraverso l’applicazione di nuove modalità organizzative.”
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Umberto
Zannoni
Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione
dei fertilizzanti e dei pesticidi
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Per questa Focus area vengono destinati il 51,7% delle risorse
della Priorità, al fine di migliorare la gestione delle risorse idriche.
In particolare si interverrà promuovendo tecniche produttive a minore impiego di fertilizzanti e dei pesticidi attualmente utilizzati.
Le misure attivate rispondono pertanto al fabbisogno F16
Miglioramento della qualità delle acque riducendo i carichi inquinanti di origine agricola e zootecnica. Le azioni attivate mirano al
sostegno delle tecniche di produzione integrata e biologica, anche
con approccio collettivo, e alla realizzazione di infrastrutture ecologiche con la funzione di ridurre gli impatti sulla qualità delle acque dovuto all’impiego di fertilizzanti e fitofarmaci.
L’approccio di intervento potrà essere singolo o in forma di
co-operazione. Trasversalmente opereranno gli interventi di formazione e informazione e le iniziative GOI. Le misure oltre che a
miglioramento della qualità delle acque, avranno effetti rilevanti sulla qualità dei suoli, sulla biodiversità e sulla mitigazione dei
cambiamenti climatici riducendo le emissioni di GHG (emissioni
di gas serra).
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Umberto
Zannoni
Prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi
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Per questa focus area saranno stanziati fondi pari al 3,1% del
totale Priorità, finalizzati a prevenzione dell’erosione dei suoli e
per la migliore gestione degli stessi. Le misure implementate andranno pertanto a soddisfare i fabbisogni: F16 Migliorare la qualità delle acque riducendo i carichi inquinanti di origine agricola
e zootecnica; F17 Promozione della gestione sostenibile dei suoli.
L’operazione prevista è quella dell’erogazione di pagamenti
agro-climatici e ambientali. Il contributo sarà incentrato per interventi mirati a incrementare la sostanza organica nei suoli e l’agricoltura conservativa.
A questi interventi seguiranno le misure trasversali previste
per la formazione e per la consulenza alle pratiche sostenibili, nonché azioni di messa a punto d’innovazione. Tali interventi andranno a configurarsi come funzionali nel più ampio obiettivo di contrastare i cambiamenti climatici e tutelare le risorse e l’ambiente.
Umberto
Zannoni
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P5: Incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a
un’economia a basse emissioni di carbonioe resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale
Rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura
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Con questa focus area, che utilizza il 24,5% delle risorse della
Priorità, s’intende favorire un utilizzo più efficiente dell’acqua attraverso l’implementazione d’impianti irrigui e di raccolta.
Le Misure attivate per questa focus area rispondono al fabbisogno: F18 Aumentare l’efficienza delle risorse idriche, pertanto
contribuiranno al fabbisogno di tutela ambientale e delle risorse
idriche e come risposta diretta all’adattamento ai cambiamenti
climatici in corso che hanno portato a un aumento dei fenomeni
metereologici estremi e al verificarsi di frequenti crisi idriche nelle
stagioni più critiche per processi produttivi di grande di pregio.
Gli interventi quindi mirano a limitare i prelievi da fonti superficiali e sotterrane, diminuendo i rischi di riduzione del deflusso minimo vitale dei corsi d’acqua minori, riducendo i prelievi da
falda, contrastando i fenomeni di subsidenza delle aree di pianura.
A tal scopo saranno realizzati sia invasi e reti di distribuzione collettiva sia interventi per la razionalizzazione dell’uso dell’acqua a
livello aziendale.
Trasversalmente saranno attivate iniziative di formazione
e acquisizione di conoscenze e saranno realizzate attività dimostrative e azioni d’informazione, mentre attraverso i GOI saranno
avviati progetti pilota e iniziative per innovazioni di processo. Le
azioni saranno realizzate in modo sinergico con le iniziative programmate nell’ambito del PON nazionale. PON (programma operativo nazionale).
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Umberto
Zannoni
Favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di fonti di energia
rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre
materie grezze non alimentari ai fini della bio-economia
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Per questa focus area saranno stanziati fondi pari al 27,2%
del totale relativo alla Priorità, al fine di migliorare e rendere più
efficiente l’utilizzo dell’energia sia in agricoltura sia nell’industria
agroalimentare.
Le misure rispondono al fabbisogno F21 Sviluppare le bioenergie a basse emissioni di inquinanti anche promuovendo l’utilizzo di sottoprodotti agro-industriali e andranno a contribuire alla
mitigazione dei cambiamenti climatici, grazie alla realizzazione
di sistemi a elevata efficienza energetica in agricoltura/agroindustria, che consentiranno di ridurre consumi e inquinamento.
In modo trasversale saranno attivate iniziative di formazione
e acquisizione di conoscenze e saranno implementate attività dimostrative e azioni d’informazione. Sono inoltre previsti progetti
pilota per supportare innovazioni in merito al tema del risparmio
energetico.
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Umberto
Zannoni
Ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di ammoniaca
prodotte dall’agricoltura
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Attraverso la Focus area che dispone di fondi pari al 20,6 %
del totale delle risorse relative a tale Priorità, si intendono effettuare investimenti per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e la diminuzione delle emissioni di ammoniaca prodotte
dall’agricoltura.
I fabbisogni soddisfatti dalle Misure adottate sono: F22 Buone pratiche di gestione e investimenti per ridurre le emissioni nei
processi produttivi agricoli, in particolare zootecnici e F16 Miglioramento della qualità delle acque riducendo i carichi inquinanti di
origine agricola e zootecnica. Gli investimenti saranno concentrati
nei processi produttivi per la gestione dei reflui zootecnici riducendo le emissioni di gas effetto serra e contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria.
In modo trasversale saranno operate iniziative per la formazione e l’acquisizione di conoscenze, saranno realizzate attività
dimostrative e azioni di informazione. Per la consulenza, gli interventi andranno dalla formazione dei consulenti alla fornitura dei
servizi di consulenza veri e propria. I GOI interverranno tramite
progetti pilota, sostegno ad iniziative per le innovazioni di processo di prodotto e con approcci collettivi per la riduzione dei GHG. Gli
interventi relativi a tale focus area verranno realizzati in coerenza
e in modo complementare con eventuali progetti LIFE approvati a
livello regionale sul tema della riduzione delle emissioni in atmosfera.
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Umberto
Zannoni
Promuovere la conservazione e il sequestro del carbonio nel
settore agricolo e forestale
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Le risorse per questa focus area ammontano al 27,7% del totale delle risorse di tale Priorità e mirano a promuovere il sequestro del carbonio nel settore agricolo e forestale.
Il contributo di queste misure incontra i fabbisogni: F17 Promuovere la gestione sostenibile dei suoli, contribuendo così al
contrasto dei cambiamenti climatici aumentando lo stoccaggio del
carbonio in forma stabile con iniziative di salvaguardia del patrimonio forestale e la realizzazione di nuovi impianti forestali; F23
Salvaguardare il patrimonio forestale e promuovere piantagioni
per produzioni legnose in particolare in pianura. Le operazioni in
quest’ambito spazieranno dagli investimenti per imboschimenti permanenti dei terreni agricoli e non agricoli, a quelli destinati
all’arboricoltura da legno. Saranno inoltre finanziati interventi per
la conservazione e il miglioramento dei boschi e per il potenziamento dei servizi ecosistemici dei boschi.
In modo trasversale opereranno le azioni per la formazione e
acquisizione di conoscenze, accompagnate da attività dimostrative
e azioni d’informazione, mentre i GOI opereranno con progetti pilota, innovazioni di processo di prodotto e realizzazione di piani di
gestione forestali
104
Umberto
Zannoni
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Sviluppo del territorio
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Lo sviluppo equilibrato dei territori a maggior grado di ruralità
sarà perseguito dal presente Piano di Sviluppo Rurale, con interventi
dedicati sia a livello regionale sia locale. Questi interventi sono programmati in modo tale da andare a agire in primo piano sulle fragilità specifiche dei singoli territori, per rafforzarne la tenuta economica e sociale. L’azione diretta a livello regionale per il consolidamento
dell’occupazione, sosterrà l’avvio di nuove imprese extra-agricole. Sul
tema della qualità della vita si agirà sul sostegno a investimenti per
servizi pubblici a favore della popolazione rurale destinati ad attività
culturali e alla realizzazione di strutture per la fornitura di servizi socio-assistenziali.
La riduzione del digital divide sull’intero territorio rappresenta
per la Regione un elemento strategico per la competitività, pertanto
saranno previsti interventi atti a potenziare le infrastrutture di base,
migliorando l’accessibilità all’ICT e sostenendo l’adeguamento tecnologico di scuole e biblioteche nelle aree più marginali. Gli interventi
106
Umberto
Zannoni
saranno realizzati in modo sinergico con tutti i fondi SIE e con le iniziative nazionali dell’Agenda nazionale per la Crescita Digitale al fine di
raggiungere gli obiettivi europei per il 2020, ovvero la copertura totale
per la disponibilità di servizi di connettività ad una velocità di almeno
30Mbps sull’intero territorio regionale e 50 per cento delle famiglie
collegate con accessi a 100Mbps.
Attraverso l’approccio LEADER (grande protagonista di questa
macro-area) si intende concentrare l’azione nelle aree a maggior rischio di depauperamento o degrado di risorse umane, economico-sociali e ambientali. L’approccio LEADER garantirà una risposta concreta
a fabbisogni specifici locali valorizzando, nei luoghi in cui opera, risorse ambientali, economiche e sociali. Per lo sviluppo del territorio
le risorse ammontano a 139.783.145,00 milioni di euro (11,7% del
totale- vedi grafico 1). La ripartizione dei fondi tra i diversi ambiti di
intervento è illustrata nel (grafico 4), ed è così suddivisa: 49% Investimenti, 47% Leader, 2% Innovazione, 1% Conoscenza, 1% Aiuti. In
particolare all’approccio Leader gestito dai GAL sono assegnati 66,4
milioni di euro. Le aree rurali e appenniniche potranno contare, inoltre, su 51,5 milioni di euro destinati all’implementazione della banda
larga e ultra-larga (di cui 49,5 milioni per la fibra ottica e la rete, e 2
milioni per la creazione di servizi).
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107
La strategia regionale nell’ambito della Priorità 6 (P6) prevede che l’azione del PSR si articoli su tre livelli: regionale, approccio
LEADER e contributo alla Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI).
La strategia regionale per lo sviluppo equilibrato dei territori assume la Priorità dello sviluppo rurale P6 quale obiettivo generale e le relative Focus area quali obiettivi specifici del PSR per
dare risposta ai fabbisogni d’intervento messi in evidenza nella tabella sottostante “Riepilogo dei fabbisogni di intervento affrontati
nell’ambito della Priorità P6”.
In tali territori, caratterizzati da fenomeni negativi che spaziano dall’abbandono del paese d’origine, al conseguente calo della
natalità e al fallimento imprenditoriale, la strategia regionale intende porre rimedio indirizzando aiuti economici relativamente al
soddisfacimento dei fabbisogni (F24, F26, F28).
L’insieme delle iniziative specifiche previste per le zone rurali
contribuisce al rafforzamento della strategia più complessiva prevista dall’Accordo di Partenariato per le Strategia Nazionale Aree
Interne (SNAI), assumendo che nell’ambito del PSR tali zone, coincidano con le aree rurali con problemi di sviluppo e aree rurali intermedie assicurando un sostegno finanziario pari ad almeno 3,7
milioni di euro nell’area prototipo.
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Umberto
Zannoni
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Riepilogo dei fabbisogni di intervento affrontati nell’ambito
della Priorità P6
Rientrano in tale Macro-tema i Tipi di operazione elencati nella tabella relativa ai “tipi di operazioni per lo sviluppo del territorio”,
di cui saranno fornite le informazioni generali di seguito. Il codice
colore, il quale si rifà al (grafico 4), riportato precedentemente, indica l’ambito che caratterizza i diversi tipi di operazione.
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Umberto
Zannoni
Per quel che riguarda le tempistiche di uscita dei bandi relativi alle varie Focus area, di seguito vengono riportate le tabelle
che indicano, per ciascuna di esse, gli anni di attuazione dal 2015
fino al termine del Piano di Sviluppo Rurale varato dalla Regione
Emilia-Romagna.
Per ciascuna Focus area, inoltre le tabelle mostrano anche i
Tipi di operazione e gli ambiti relativi ad ognuna di esse. In aggiunta, per far capire meglio di che cosa si tratta, seguirà una breve
descrizione delle principali caratteristiche che contraddistinguono
le varie Focus area ed i loro fabbisogni.
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P6: adoperarsi per l’inclusione sociale,
la riduzione della povertà e lo sviluppo
economico nelle zone rurali
111
Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo
di piccole imprese nonché dell’occupazione
L’obiettivo prevede una disponibilità di risorse pari al
1,2% del totale delle risorse della Priorità.
Le misure andranno pertanto a operare nell’ambito del
fabbisogno finalizzato a favorire nuove occasioni di lavoro e
anche la nascita di nuove imprese, (F25) in rispondenza alla
Priorità P6 - Focus area P6A, nonché trasversalmente alla Priorità generale di favorire l’innovazione. Si prevede di sostenere
l’avvio di nuove imprese extra agricole al fine di incentivare
l’ingresso di nuovi imprenditori che consentano di preservare
le funzioni produttive sul territorio.
Il Tipo di operazione sostiene l’avviamento da parte di singole persone fisiche di microimprese in zone D, favorendo in
tal modo la creazione di nuovi posti di lavoro, la diversificazione produttiva e il mantenimento di un tessuto sociale in aree
potenzialmente soggette ad abbandono. Sarà incentivata così
la creazione di piccole attività economiche in settori imprendi-
112
Umberto
Zannoni
toriali, nei comuni montani potrebbe aumentare le possibilità
occupazionali e l’attrattività per la popolazione giovane.
Perciò tale operazione sarà strettamente riservata a persone fisiche residenti o che acquisiscono la residenza entro il
termine previsto per il completamento del Piano di sviluppo
aziendale (Psa) in zone D. L’aiuto economico sarà corrisposto
nella forma di un premio unico di 15.000 euro. L’erogazione
avrà luogo in 2 tranches, pari rispettivamente al 40% ed al
60% dell’importo totale concesso. Il pagamento finale sarà
subordinato alla verifica della completa e corretta realizzazione del PSA entro i termini fissati: in caso di inadempienza, il
premio sarà revocato e l’importo già liquidato sarà soggetto a
recupero.
I principi di selezione saranno definiti tenendo in considerazione le caratteristiche del beneficiario, favorendo l’accesso
in base al possesso di una o più delle seguenti caratteristiche:
• Soggetti giovani
• Soggetti che abbiano conseguito un titolo di studio di
scuola media superiore o universitario da meno di tre
anni
• Soggetti in condizione di sotto-occupazione o disoccupazione di lunga durata, o con anzianità nelle liste di
mobilità
• Il minor reddito del beneficiario.
Inoltre si terrà conto anche delle caratteristiche del Psa con
riguardo particolare alla rispondenza a criteri di sostenibilità
energetica e ambientale degli interventi, alle ricadute positive
in termini di occupazione, al settore di attività e con particolare attenzione al livello di innovatività del progetto.
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Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali
113
114
Umberto
Zannoni
L’obiettivo avrà a disposizione il 61% delle risorse di Priorità
e andrà a stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali attraverso
diverse operazioni, in parte attivate dal livello regionale e in parte
nell’ambito delle strategie di sviluppo locale dei GAL (F24, F25 e
F26).
Gli interventi programmati a livello regionale consentiranno
di agire sulla qualità di vita per fronteggiare i mutamenti demografici (F24) nelle aree a maggiore grado di ruralità e a promuovere
un’azione coordinata di valorizzazione e promozione del territorio
(F26). Si interverrà con investimenti finalizzati a sostenere alcuni
servizi base per la realizzazione d’immobili polifunzionali a scopo socio assistenziale sanitario, il recupero e la ristrutturazione
di fabbricati pubblici per servizi pubblici e investimenti, per infrastrutture ricreative pubbliche e su piccola scala e informazioni
turistiche.
Inoltre, aspetto molto interessante e di estrema attualità, con
questa misura si interverrà nell’ambito del fabbisogno (F21) Sviluppo bioenergie a basse emissioni inquinanti, promuovendo l’utilizzo di sottoprodotti agro-industriali. In questa focus area rientrano le strategie di sviluppo locale dei GAL. Per le azioni trasversali si
interverrà con azioni di formazione e acquisizione di conoscenze e
progetti a carattere collettivo.
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115
Promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali
116
Umberto
Zannoni
Questo obiettivo avrà a disposizione circa il 37,8% delle risorse complessive di Priorità. La finalità degli interventi sarà quella
di promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali attraverso l’implementazione delle infrastrutture per la banda larga.
Sono previsti inoltri interventi a favore di servizi, scuole e biblioteche.
Le Misure opereranno nell’ambito del fabbisogno F28 Implementazione dell’infrastruttura telematica e digitale (banda larga e
ultra-larga), promozione e diffusione dei servizi ICT, in particolare
nei comuni minori.
Per quanto riguarda il Tipo di operazione in riferimento alla
banda larga, esso andrà a estendere la rete in fibra nelle aree infrastrutturate nella programmazione precedente, assicurando al
territorio la disponibilità di accesso a internet.
Il beneficiario del Tipo di operazione è la Regione Emilia-Romagna. Le zone interessate dall’erogazione di tale tipo di contributi comprendono gli interventi realizzati nelle aree rurali con problemi di sviluppo (zone D) e nelle aree rurali intermedie (zone C)
a fallimento di mercato.
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117
Appendice
Fac-simile dei moduli cartacei
per l’autenticazione delle domande
PIANO DI SVILUPPO AZIENDALE (PSA)
a) insediamento
Data insediamento:____________ Insediamento in ditta esistente (SI/NO) _________
a) Richiedente/richiedenti
1) - NOME __________________________ COGNOME ______________________
Data di nascita
_______
Comune di nascita
Comune di residenza ______________________
Indirizzo
_____________________
Prov.
_________
____________________________________
___________________________________________________________________________________________
2) - NOME __________________________ COGNOME ______________________
Data di nascita
_______
Comune di nascita
Comune di residenza ______________________
Indirizzo
_____________________
Prov.
_________
____________________________________
Dati impresa
CUAA ___________________________________
P.IVA attiva in campo agricolo (requisito necessario per la condizione di Agricoltore in attività)
___________________________________________________________________________________________
Denominazione ____________________________________
Indirizzo _________________________________
Comune _________________________________
Provincia ________________________________
Disposizioni per la redazione del P.S.A.
Il P.S.A dovrà sviluppare i seguenti punti:
1. la situazione aziendale di partenza da cui si rilevino gli elementi cardine specifici inclusi il mercato di riferimento , la strategia
commerciale e l'integrazione con il territorio, l'organizzazione del ciclo produttivo e del ciclo aziendale nel suo complesso
2. il progetto imprenditoriale per lo sviluppo dell'azienda con la definizione delle tappe essenziali e degli obiettivi di sviluppo
3. i particolari di ogni azione necessaria per lo sviluppo aziendale, incluse quelle inerenti al miglioramento della sostenibilità ambientale
e dell'efficienza delle risorse, con particolare riferimento a:
-
fabbisogno di formazione/consulenza del giovane imprenditore Nei casi di carenza formativa in funzione del requisito
della sufficiente capacità professionale, il P.S.A. dovrà obbligatoriamente contenere la previsione della formazione
necessaria al raggiungimento di detta capacità, fermo restando che la stessa non concorre all'attribuzione del punteggio
di merito per adesione alla Misura 1
-
investimenti previsti (programma analitico degli investimenti comprensivo di crono programma indicativo)
-
acquisizione nuove superfici
4. previsioni economico-finanziarie idonee a dimostrare:
-
la sostenibilità economico-finanziaria delle azioni previste;
che il/i premio/i sarà/saranno integralmente utilizzato/i per lo sviluppo dell'azienda;
il conseguimento di un aumento dello standard output a seguito della conclusione del PSA.
5. Eventuale documentazione tecnica a supporto degli investimenti del PSA.
Indice dei contenuti
sezione 1. SITUAZIONE AZIENDALE DI PARTENZA
sezione 2. PROGETTO IMPRENDITORIALE
sezione 3. DETTAGLIO AZIONI PREVISTE (incluse quelle inerenti il miglioramento della sostenibilità ambientale e
l'efficienza delle risorse)
sezione 4. FABBISOGNO ATTIVITA' FORMATIVA E CONSULENZA
sezione 5. PROGRAMMA ANALITICO DEGLI INVESTIMENTI (comprensivo di crono programma)
sezione 6. SOSTENIBILITA' ECONOMICO FINANZIARIA DELLE AZIONI PREVISTE
Note per la compilazione
Il piano di sviluppo aziendale proposto si suddivide in parti descrittive e parti alfa numeriche nelle quali vengono tradotte le caratteristiche del
piano stesso. E’ sia uno strumento gestionale che un documento di presentazione e di formalizzazione dell’idea progettuale.
Sezione 1. SITUAZIONE AZIENDALE DI PARTENZA
b) ubicazione azienda: zona normale/soggetta a vincoli naturali o da altri vincoli specifici (art. 32, Reg. 1305/2013 ):
N.B.: si riconoscerà lo status di insediamento in area svantaggiata quando il centro aziendale ed almeno il 50% della SAU aziendale
ricadono all’interno dell’area soggetta vincoli naturali o da altri vincoli specifici. (vedi punto 13. dell'avviso pubblico
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
c) caratteristiche fisiche prevalenti (giacitura, esposizione, altimetria, ecc.):
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
d) caratteristiche pedo climatiche (composizione terreno, granulometria, clima, ecc.):
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
e) presenza di sistemi di irrigazione: si/no ; se "si” indicare modalità di prelievo dell’acqua e tecniche irrigue in uso:
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
f) Mercato, strategia commerciale, integrazione col territorio
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
g) Organizzazione del ciclo produttivo
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
h) Organizzazione del ciclo aziendale
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
i) dotazione fabbricati
Tipologia fabbricato
Anno di realizzazione/manutenzione
straordinaria
Stato di adeguatezza (valutazione Note
qualitativa:SCARSO-MEDIOCREBUONO)
l) dotazione macchine (compilare la tabella seguente oppure allegare il prospetto macchine UMA)
Tipologia
macchine/attrezzo Anno di immatricolazione
(indicare la potenza in Kw)
Stato
di
conservazione note
(valutazione
qualitativa:
SCARSO-MEDIOCRE-BUONO)
m) piano delle assunzioni
Tipologia addetti
Numero addetti
note
impiegati
Impiegati in cfl
operai
Operai in cfl
stagionali
TOTALE
Sezione 2. PROGETTO IMPRENDITORIALE (evidenziare le TAPPE ESSENZIALI e gli OBIETTIVI DI SVILUPPO)
__________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
N.B.: In caso di insediamento contestuale di più giovani richiedenti il premio, dovrà essere chiaramente indicato l’apporto di ognuno.
Il progetto imprenditoriale deve trovare riscontro in toto con il crono-programma degli investimenti e la dimostrazione della sostenibilità
economico-finanziaria.
Sezione 3. AZIONI INERENTI ALLA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE ED EFFICIENZA DELLE RISORSE
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________
Sezione 4. FABBISOGNO Attività FORMATIVA /CONSULENZA
oggetto del corso
/attività di consulenza
a)
istruzione
formazione
materie
Note (*)
e
b)consulenza
aziendale
TOTALE ORE
funzionale al raggiungimento del requisito
della capacità professionale
SI □
NO □
durata (ore)
durata (ore)
A) EDILIZIA
a)codice azione
(vedi tab 5b).
Stalle per bovini da latte
Stalle per altri bovini
Stalle per equini
Porcilaie
Ovili
Ricoveri per animali-Tettoie
Ricoveri per animali-Gabbie
Ricoveri per animali-Cuccette
Ricoveri per animali-Altri ricoveri
Serre
tunnel
Ricovero per macchine ed attrezzi
Fienili
Silos per stoccaggio cereali e foraggi
Cantine
Essiccatoi
Vasche liquami
Altri fabbricati agricoli
Altri fabbricati agricoli
Fabbricati adibiti alla macellazione
b) voci di investimento/altre spese
Tab. 5.a) cronoprogramma investimenti/altre spese connesse alle azioni di sviluppo del PSA
c) importo 1° d) importo e) importo f) Importo totale
anno
2° anno
3° anno
(c+d+e)
mq.
mq.
mq.
mq.
mq.
mq.
mq.
mq.
mq.
mq.
mc.
mq.
mq.
mc.
mq.
mq.
mq.
mc.
mq.
mq.
g) unità di
misura
/quantità
h) adeguamento a
norme comunitarie
con termini scaduti
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
BENI DI INVESTIMENTO, indicare anche le relative caratteristiche tecniche
Sezione 5- PROGRAMMA ANALITICO DEGLI INVESTIMENTI COMPRENSIVO DI CRONOPROGRAMMA
Ala gocciolante con erogatori aventi coefficiente di variazione della portata
<5%
Irrigazione a goccia con erogatori aventi coefficiente di variazione della
portata < 5%
Pivot o Ranger attrezzati con calata per avvicinare l’ erogatore alla coltura,
funzionanti con pressioni < a 3 bar, dotati di sistema di controllo dei volumi e
della velocità di avanzamento
manometro sulla macchina e sull’ irrigatore, centralina elettronica di
controllo della velocità e della pluviometria
Pivot o Ranger con irrigatori attrezzati sia con irrigatore sopra o sotto
trave,funzionanti con pressioni < a 3 bar, dotati di sistema di controllo dei
volumi e della velocità di avanzamento
Rotolone con barra nebulizzatrice a bassa pressione (<3,5 atmosfere) dotato di
Spruzzatori sotto chioma con erogatori aventi coefficiente di variazione* della
portata <10%
Locali per la trasformazione dei prodotti aziendali
Fabbricati adibiti alla commercializzazione
Fabbricati per stoccaggio e conservazione prodotti NON ortofrutticoli
Locali per la ristorazione (agriturismo)
Locali per il pernottamento (agriturismo)
Altri fabbricati ad uso agrituristico
A) TOTALE EDILIZIA
B) MIGLIORAMENTI FONDIARI
Opere-Laghetto aziendale con capacità uguale o superiore a 5.000 metri cubi e
inferiore a 250.000 mc.
Opere-Vasche di raccolta acqua piovana e/o di irrigazione
Opere di drenaggio con sistemi di recupero acque non in relazione a nuovi
impianti arborei
Opere di drenaggio con sistemi di recupero acque, preparatorie di nuovi impianti
arborei
Opere-Drenaggio con sistemi di recupero acque drenate
Opere-Realizzazione/pulizia canali di scolo
Opere-Rete scolante
Opere-Contenimento terreni instabili
Opere-Smaltimento acque sotterranee
Spruzzatori sovra chioma con erogatori aventi coefficiente di variazione*
della portata < 10%
Opere-impianto di irrigazione utili per punteggio PSA
mc
mc
mq.
mq.
mq.
mq.
mq.
mq.
C) PIANTAGIONI AGRICOLE
Nuovi Impianti Arborei (escluse SRF)
Impianti per Short Rotation Forestry
Infittimento Impianti già esistenti
impianti antigrandine
Impianti di alberi da frutta
Impianti di alberi non fruttiferi per Short Rotation Forestry
Impianti con specie non arboree aventi carattere pluriennale
Impianti antibrina non assimilabile ad impianto irriguo
impianti antipioggia
Impianti con reti antinsetto
C) TOTALE PIANTAGIONI AGRICOLE
D) ATTREZZATURE ED EQUIPAGGIAMENTI
Trattrici
Macchine per lavorazione terreno
Macchine di precisione per gestione e distribuzione fertilizzanti chimici
Macchine NON di precisione per gestione e distribuzione fertilizzanti chimici
Macchine di precisione per gestione e distribuzione concimi organici
Macchine NON di precisione per gestione e distribuzione concimi organici
Macchine di precisione per gestione e distribuzione antiparassitari
Macchine NON di precisione per gestione e distribuzione antiparassitari
Macchine trapiantatrici di precisione
Macchine trapiantatrici NON di precisione
Macchine seminatrici di precisione
Macchine seminatrici NON di precisione
Macchine per la potatura
Macchine di precisione per il diserbo
Macchine NON di precisione per il diserbo
Macchine per il diserbo fisico (pirodiserbo)
Macchine automatiche, semiautomatiche, portate, trainate, semoventi per la
raccolta delle colture orticole
Macchine semoventi per la raccolta delle colture frutticole
Macchine per la raccolta NO ortofrutta ma compresi carri raccolta traina
Macchine automatiche, semiautomatiche per la messa in opera e la raccolta dei
film plastici, la raccolta delle manichette d'irrigazione delle colture orticole
Altri impianti irrigui
Realizzazione aree per preparazione mangimi bestiame
Altri miglioramenti fondiari
B) TOTALE MIGLIORAMENTI FONDIARI
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
ha
ha
ha
ha
ha
ha
ha
ha
ha
ha
Macchine per altre operazioni colturali
Macchine per la fienagione
Macchine movimentazione, trasporto e stoccaggio foraggio
Macchine per la vendemmia meccanica
Macchine per le operazioni di taglio,allestimento,esbosco
Macchine cippatrici
Altre macchine
Attrezz. per serre: materiale di copertura
Attrezz. per serre: impiantistica automatizzata per l'illuminazione
Attrezz. per serre: impiantistica automatizzata per oscuramento/ombreggiamento
Attrezz. per serre: impiantistica automatizzata per riscaldamento/raffrescamento
Attrezz. per serre: impiantistica automatizzata per distribuzione CO2
Attrezz. per serre: impiantistica automatizzata per irrigazione/fertirrigazione
Attrezz. per serre: strutture per coltivazione fuori suolo (es.: moduli di
coltivazione, supporti, bancali, vasche, pannelli galleggianti, ecc.)
Attrezz. varie per strutture mobili di difesa
Attrezz. varie per tunnel o altro per colture protette: materiale di copertura
Attrezz. varie per tunnel e altro colture protette: impianto automatizzato di
apertura laterale
Attrezz. varie per pulizia foraggio
pompe per l'acqua (solo adduzione)
pompe per l'acqua (NO adduzione)
Attrezz. per l'irrigazione: sonde umidometriche
Attrezz. per l'irrigazione: tensiometri
Attrezz. per l'irrigazione: evaporimetri
Attrezz. per l'irrigazione: centraline di gestione/controllo impianto irrigazione
Attrezz. per l'irrigazione: filtri
Attrezz. per l'irrigazione: altre tipologie di durata poliennale
Attrezz. varie per fertirrigazione
Attrezz. varie per opere di bonifica idraulica
Attrezz. varie per recinzioni, paddock ed impermeabilizz.
Attrezz. varie per preparazione mangime del bestiame
Attrezz. varie componenti per impianti ricoveri animali
Attrezz. varie componenti per sistemi riduzione insetti
Attrezz. varie componenti per sistemi stoccaggio reflui
Attrezz. varie per riscaldamento e recupero calore
Attrezz. varie per le operazioni forestali
Altre Attrezzature
D) TOTALE ATTREZZATURE ED EQUIPAGGIAMENTI
E) IMPIANTI PER LA PRODUZIONE E VENDITA PRODOTTI AZIENDALI
Macchinari e attrezz. - per caseificio
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
F) IMPIANTI PER L'ENERGIA
Pannelli solari termici
Impianti fotovoltaici
Impianti eolici
Centrali termiche a biogas
Centrali termiche a biomassa (cippato, pellets ecc.)
Centrali per co-trigenerazione a biogas
Centrali per co-trigenerazione a biomassa (cippato, pellets ecc.
F) TOTALE IMPIANTI PER L'ENERGIA
G) INVESTIMENTI IMMATERIALI
Programmi informatici per la gestione aziendale
Sistemi informatici per gestione e controllo macchine e attrezzature
Creazione siti internet
Acquisto brevetti e licenze
Consulenze
Formazione aggiuntiva
Acquisto diritti di reimpianto
spese connesse a adesione a Sistemi volontari
Spese connesse a Sistemi qualità regolamentati
G) TOTALE INVESTIMENTI IMMATERIALI
H) SPESE GENERALI
Spese Generali per trasformazione prodotti az.
Spese Generali NON per trasformazione
E) TOTALE IMPIANTI PER LA PRODUZIONE E VENDITA PRODOTTI AZIENDALI
Macchinari e attrezz. - per cantina
Macchinari e attrezz. - per produzione olio
Attrezzature per lavorazione e confezionamento dei prodotti NON ortofrutticoli
Attrezzature tecnologicamente avanzate relative alle fasi di lavorazione in aziende
dei prodotti ortofrutticoli
Attrezzature tecnologicamente avanzate relative alle fasi di confezionamento in
aziende dei prodotti ortofrutticoli
Attrezzature tecnologicamente avanzate relative alle fasi di conservazione in
aziende dei prodotti ortofrutticoli
Capannine meteo
Macchinari e attrezz. - per vendita diretta della frutta
Macchinari e attrezz. - per molini
Macchinari e attrezz. - per la preparazione di mangimi
Macchinari e attrezz. - per lavorazione e confezion. uova
Macchinari e attrezz. - altri prodotti
Programmi informatici per funzionamento macchinari ed attrezzi
mq.
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
n°
Bestiame prima dotazione (solo riproduttori)
Incremento riproduttori
I) TOTALE BESTIAME
H) TOTALE SPESE GENERALI
specificare nell’apposito spazio (colonna i) gli investimenti finalizzati ad adeguare l’azienda a norme comunitarie i cui termini sono scaduti;
Indicare nella colonna “a” la eventuale corrispondenza tra l'investimento e gli obiettivi/le azioni qualificanti ai fini del punteggio (vedi tab. 5.b) inserendovi il corrispondente codice
azione (tab.5b colonna d);
−
N.B. In caso di mutui/affitti indicare solo i ratei (quota capitale +interesse)/canoni pagati negli anni di vigenza del PSA. ;
(*) alla voce L) indicare solo importi relativi all' acquisto/affitto di terreni/immobili aggiuntivi alla dotazione di partenza evidenziata nella Sezione 1. lettera i)
N.B. gli investimenti finalizzati all'adeguamento a norme comunitarie scadute, qualora inseriti anche nel PI collegato, dovranno essere realizzati, improrogabilmente, entro 24 mesi
dall'insediamento, pena la decadenza del PSA stesso
indicare l'importo delle singole voci di spesa previste, al netto dell'IVA, nella colonna relativa all'anno di realizzazione dell'investimento (colonne “d” o “e” o, “f”)
−
n°capi
n°capi
−
NOTE ALLA COMPILAZIONE DELLA TABELLA 5A) CRONOPROGRAMMA INVESTIMENTI:
TOTALE SPESE/INVESTIMENTI (A+B+C+D+E+F+G+H+I+L)
L) ALTRE SPESE (*)
acquisto di nuovi terreni, fabbricati produttivi
affitto di nuovi terreni, fabbricati produttivi
L) TOTALE ALTRE SPESE
)BESTIAME
Tab. 5.b) Quadro riepilogativo delle voci utili al calcolo del punteggio del PSA
a) OBIETTIVO
Sostenibilità
energetica
b)azione
c) specificazioni
produzione per
autoconsumo
(NO colture dedicate)
di energia da
fonti
rinnovabili
efficienza impianti irrigui (*)
utilizzo di materiali certificati
d)cod.
azione
p.ti
attribuibili
p.ti max.
richiedibili
d
2
2
e1
9
9
□
produzione per autoconsumo di
energia da fonti rinnovabili
□
riscaldamento acqua mediante
pannelli solari
□
il punteggio è
attribuito in
ragione di:
sistemi frangivento/frangisole
(filari alberi/siepi,tettoie)□
bioedilizia
sistemi per una corretta
ventilazione natural e
2 punti per 34 elementi
□
sistemi per la cattura (es. Serre) /
accumulo (es. materiali pesanti)
□
radiazione solare
e2
4 punti per 5-6
elementi
6
6 punti per 7
più elementi
sistemi di coibentazione e tenuta
aria
□
sistemi di recupero/riutilizzo acqua
□
/calore
Sostenibilità
ambientale
riduzione dell’inquinamento
elettromagnetico indoor
□
realizzazione fasce tampone
□
e3
creazione aree umide/bacini di
□
fitodepurazione
e4
quinte di verde per mascherare
nuovi edifici (oltre eventuali limiti
di legge)
□
Mitigazione
impatto
ambientale
interventi atti a diminuire la
dispersione di prodotti fitosanitari:
piazzole di lavaggio con raccolta
acque, acquisto di macchinari con
□
dispositivi antideriva, ecc.
realizzazione interventi per
aumentare la capacità di stoccaggio
dei reflui zootecnici oltre i limiti
di legge, con copertura per limitare
□
le emissioni in atmosfera
e5
4
3
1
5
e6
e7
4
5
P.ti
richiesti
in caso di realizzazione di drenaggi
sotterranei: realizzazione di
interventi su sup. pari a quella
recuperata (impianti arborei o siepi
su terreno agricolo, sistemi di
recupero e riutilizzo acque
nell'ambito dell'azienda) □
Introduzione in azienda di
agricoltura di precisione per
diminuire impiego fertil./prod.fito
– attrezz. idonee agricoltura
conservativa ("a. Blu")
□
Qualità delle
produzioni
Acquisizione
ex novo di
certificazioni
riferite
a
sistemi
di
certificazione
volontari:
Interventi
riferibili
ad
adesione/poten
ziamento
produzioni
afferenti
a
sistemi qualità
regolamentati
significativa
diversificazion
e
dell'orientamen
to produttivo
(**)
Diversificazione
attività
introduzione
ex novo di
attività
connesse
prima non
esercitate
Benessere
animale
rintracciabilità di filiera (ISO
22005); carbon footprint di
prodotto (CFP) ISO/TS 14067;
Valutazione ciclo di vita ( LCA)
UNI EN ISO 14040:2006 e
14044:2006; environmental
footprint (PEF) secondo la
metodologia di cui alla
Raccomandazione 2013/179/UE
del 9 aprile 2013.
Biologico
DOP, IGP; VQPRD
e8
3
e9
2
f1
1
7
f2
f3
4
3
2
SQNPI; SQNZ; QC
f4
introduzione nuova
coltura/allevamento con rif.
all'ordinamento produttivo di
partenza, con incidenza minima
del 15% rispetto incidenza
g1
3
introduzione agriturismo
g2
1
introduzione fattorie didattiche
g3
1
produzione e vendita energia da
fonti rinnovabili (NO colture
dedicate)
g4
2
trasformazione prodotti aziendali
g5
3
lavorazione/confezionamento/vend
ita diretta prodotti aziendali
g6
5
1
cambio sistema di allevamento / di stabulazione +
estensivo
h1
6
aumento superfici stabulazione/capo rispetto minimi
di legge
h2
4
miglioramento zone di mungitura/parto (ovicaprini)
o pavimenti (suini)
h3
4
Introduzione attrezzature (spazzole, tappetini,
impianti ventilazione/condizionamento, sistemi di
alimentazione/monitoraggio salute automatizzati)
3
6
h4
2
Livello incremento Standard Output (***)
Note alla tabella5b):
i
1-30% = 1;
2
> 30% = 2;
TOTALE PUNTI RICHIESTI PSA (Condizione ammissibilità: minimo punti 4)
(*) calcolo efficienza impianti irrigui : 0,5 p.ti / 5% efficienza. solo per per impianti Alta Efficienza (vedi Tabella M 4.1.01.)
(**) significativa diversificazione dell'orientamento produttivo : esempio modalità di calcolo:
S.O. iniziale = 100 Euro, a seguito dell'attuazione del PSA devo avere almeno 15 EURO apportati dalla nuova coltura/specie
zoot., senza eliminare quelle iniziali,
(***) calcolo livello incremento SO:
incremento SO = (S.O. Finale - S.O. Iniziale) / (S.O. iniziale)
Tab. 5.c) Criteri di priorità riferibili al PI
Criterio priorità
specificazioni
p.ti
richiedibili
Rispondenza
fabbisogni 30-50%
specifici prioritari (vedi tab..
51-80%
M 4.1.02)
81-100%
1
Investimenti
dedicati
a 20-50%
produzioni integrate, settore
51-80%
biologico e/o prodotti a
81-100%
qualità regolamentata
2
Progetti e-skill
1
Investimenti finalizzati al rispetto dei requisiti UE che si applicano alla produzione agricola: se
rapporto spesa investimenti / spesa totale ammissibile (al netto delle spese generali) > 20%
2
Spesa ammissibile PI fino a 250.000 € (400.000 se PI totalmente dedicato a impianto di
trasformazione dei prodotti aziendali o afferente al settore zootecnico bovino/suinicolo)
3
Progetti con riduzione delle Demolizione tot. e ricostruzione su sedime edificato con
superfici impermeabilizzate o riduzione superfici impermeabilizzate min. 20%
comunque con consumo del
Demolizione tot. e ricostruzione su sedime edificato senza
suolo tendente a saldo zero
riduzione superfici impermeabilizzate
5
Demolizione tot. e ricostruzione su sedime edificato con
aumento delle superfici precedentemente impermeabilizzate
1
Attribuibile solo in caso di assegnazione del relativo punteggio
del PSA e se la spesa > 80% della spesa totale
2
Realizzazione
di
invasi Solo per invasi in zona collinare o ,montana che non insistono
aziendali senza incremento su superfici occupate da habitat ad alta valenza naturalistica o
della superficie irrigua
paesaggistica
2
Valenza ambientale
3
5
4
6
3
TOTALE PUNTEGGIO RICHIESTO PER PI
PUNTEGGIO UTILE AI FINI DELLA GRADUATORIA
Punteggio conseguito sulla base dei criteri di priorità per l'operazione 6.1.01 riferiti al beneficiario
Punteggio conseguito sulla base dei criteri di priorità per l'operazione 4.1.02 riferiti al beneficiario
Punteggio conseguito sulla base dei criteri di priorità per l'operazione 6.1.01 riferiti al PSA
1/3 del punteggio conseguito sulla base dei criteri di priorità per l'operazione 4.1.02 riferiti al PI
Totale
p.ti
richiesti
Sezione 6. PREVISIONI ECONOMICO-FINANZIARIE
A) calcolo standard output (SO)
situazione
Ex-ante
a)
tipologiacoltura/allevamento
Ex-post
Ex-ante
0
0
0
Ex-post
Ex-ante
c) S.O. Unitario (€ /ha ,
€/n°capi)
b) ha/.n°capi
0
0
0
0
0
Ex-post
0
0
0
0
0
Standard Output ex-ante
SO (€ =b x c)
0
0
0
0
0
0
Standard Output ex- post
0
condizione di ammissibilità: SO EX POST > SO EX ANTE
FONTE DEI DATI______________________________________________
B) dimostrazione della SOSTENIBILITA' ECONOMICO FINANZIARIA DELLE AZIONI PREVISTE
allegare specifica relazione debitamente sviluppata dalla quale si evince come le prospettive reddituali aziendali conseguenti
all'attuazione del PSA consentiranno di coprire i costi annuali di gestione previsti inclusi i pagamenti dei mutui eventualmente
contratti per la realizzazione degli investimenti
Luogo e data di compilazione ____________________
Firma del beneficiario_____________________
_____________________
GESTIONE DEI FLUSSI FINANZIARI E MODALITÀ DI PAGAMENTO
Al fine di rendere trasparenti e documentabili tutte le operazioni finanziarie connesse alla
realizzazione degli interventi, per sostenere le spese inerenti un progetto approvato, potranno
essere utilizzati esclusivamente conti bancari o postali intestati al soggetto beneficiario. Non
sono ammissibili pagamenti provenienti da conti correnti intestati a terzi soggetti neppure nel caso
in cui il beneficiario abbia la delega ad operare su di essi.
Con riferimento alle spese sostenute oggetto di contributo sul tipo di operazione 4.1.02, Nell’ambito
del controllo amministrativo saranno verificate le fatture originali detenute dal beneficiario e/o la
documentazione contabile e bancaria equivalente e collegata. Sulle fatture è necessario apporre un
timbro che riporti il riferimento al PSR 2014-2020, al tipo di operazione ed al Codice Unico di
Progetto (CUP) della specifica operazione finanziata.
Per effettuare i pagamenti potranno essere utilizzate esclusivamente le seguenti modalità:
1) Bonifico o ricevuta bancaria (Riba). Il beneficiario deve produrre la documentazione attestante
l’effettuazione del bonifico o il pagamento della Riba, con riferimento a ciascuna fattura
rendicontata. Tale documentazione, rilasciata dall’istituto di credito anche nelle forme previste per
le operazioni effettuate in modalità “home banking”, dalla quale tra l’altro risulti la data ed il
numero della transazione eseguita, deve essere chiaramente riconducibile alla pertinente fattura i cui
riferimenti devono comparire nella causale.
L’estratto conto rilasciato dall’istituto di credito di appoggio, ove sono elencate le scritture contabili
eseguite, dovrà comunque essere messo a disposizione nel corso dei controlli amministrativi.
Qualora l’ordine di pagamento preveda una data di esecuzione differita, il momento del pagamento
è individuato nella data di esecuzione dell’ordine.
2) Carta di credito e/o bancomat. Fermo restando quanto sopra indicato circa l’intestazione del
conto di appoggio e la data di esecuzione del pagamento, tale modalità può essere accettata, purché
il beneficiario produca documentazione idonea a ricondurre inequivocabilmente il pagamento alla
pertinente fattura. Non sono comunque ammessi pagamenti tramite carte prepagate.
Nel caso particolare di pagamento tramite finanziaria, la spesa si considera sostenuta
direttamente dal beneficiario, ancorché l'importo non transiti sul suo conto corrente, ma sia
direttamente trasmesso dall'istituto che eroga il prestito al fornitore del bene oggetto del contributo,
esclusivamente qualora si riscontrino almeno le seguenti condizioni nel contratto con il quale il
beneficiario si impegna a rimborsare il prestito in rate posticipate a mezzo di "Cambiali Agrarie"
calcolate in base al tasso d'interesse pattuito:
• l'ordine di pagamento nei confronti del fornitore è dato dal beneficiario stesso alla banca
erogatrice del prestito,
• il bene risulta di proprietà del beneficiario e nessun privilegio speciale ex art. 46 viene
istituito sul bene medesimo oggetto dell'acquisto cui è espressamente finalizzato il prestito,
ma unicamente il privilegio legale (ex art. 44 del dlgs 385/93) sui beni aziendali.
I beni acquistati devono essere nuovi e privi di vincoli o ipoteche.
Sulle relative fatture deve essere indicato con chiarezza l’oggetto dell’acquisto e, in funzione della
tipologia del bene, il numero seriale o di matricola.
Non sono in ogni caso riconoscibili spese per l’acquisizione di beni mediante contratti di “locazione
finanziaria” o leasing.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA AI FINI DELLA RICHIESTA ALLA PREFETTURA
COMPETENTE DI INFORMAZIONE ANTIMAFIA
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DEL CERTIFICATO DI ISCRIZIONE ALLA CAMERA DI
COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA
(resa ai sensi dell’art. 46 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di
documentazione amministrativa n. 445/2000)
Il/La sottoscritt__
nato/a_ a
il
residente a
in via
nella sua qualità di
dell’impresa
DICHIARA
che l’Impresa è iscritta nel Registro delle Imprese di
con il numero Repertorio Economico Amministrativo
Denominazione:
Forma giuridica:
Sede:
Codice Fiscale:
Data di costituzione: ____________________________________________
OGGETTO SOCIALE
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
SEDI SECONDARIE E UNITA’ LOCALI
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Numero componenti in carica:
COLLEGIO SINDACALE
Numero sindaci effettivi:
Numero sindaci supplenti
TITOLARI DI CARICHE O QUALIFICHE
Cognome
Nome
Luogo di nascita
Carica
DIRETTORI TECNICI (OVE PREVISTI)
Cognome
Nome
Luogo di nascita
Carica
SOCI E TITOLARI DI DIRITTI SU QUOTE E AZIONI/PROPRIETARI
Cognome
Nome
Luogo di nascita
Carica
COMPONENTI ORGANISMO DI VIGILANZA, art. 6 comma 1, lett. b) del D.Lgs 231/2001
(OVE PREVISTO)
Cognome
Nome
Luogo di nascita
Carica
Dichiara, altresì, che l’impresa gode del pieno e libero esercizio dei propri diritti, non è in stato di
liquidazione, fallimento o concordato preventivo, non ha in corso alcuna procedura dalla legge
fallimentare e tali procedure non si sono verificate nel quinquennio antecedente la data odierna.
_________________, il________________
IL TITOLARE/LEGALE RAPPRESENTANATE
________________________________________
Allegare copia documento di identità del dichiarante in corso di validità
Variazioni degli organi societari - I legali rappresentanti degli organismi societari, nel termine di
trenta giorni dall'intervenuta modificazione dell'assetto societario o gestionale dell'impresa, hanno
l'obbligo di trasmettere al prefetto che ha rilasciato l'informazione antimafia, copia degli atti dai quali
risulta l'intervenuta modificazione relativamente ai soggetti destinatari delle verifiche antimafia. La
violazione di tale obbligo è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria (da 20.000 a 60.000 Euro)
di cui all'art. 86, comma 4 del D. Lgs. 159/2011.
Dichiarazione sostitutiva di certificazione
(D.P.R. n. 445 del 28.12.2000)
Compilare in formato word o a stampatello
_l_ sottoscritt_ (nome e cognome) _____________________________________________________
nat_
a
__________________________
Prov.
________
il
________________
residente
a________________________via/piazza_____________________________________n._______
Codice Fiscale________________________________________________________________
In qualità di________________________________________________________________
della società________________________________________________________________
consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni false e della conseguente decadenza dai
benefici eventualmente conseguiti (ai sensi degli artt. 75 e 76 D.P.R. 445/2000) sotto la propria
responsabilità
DICHIARA
ai sensi dellʼ art. 85, comma 3 del D.Lgs 159/2011 di avere i seguenti familiari conviventi di maggiore età **:
Nome___________________________________Cognome_________________________________
Luogo e data di nascita_______________________________________________________
Nome___________________________________Cognome_________________________________
Luogo e data di nascita_______________________________________________________
Nome___________________________________Cognome_________________________________
Luogo e data di nascita_______________________________________________________
Nome___________________________________Cognome_________________________________
Luogo e data di nascita_______________________________________________________
Il/la sottoscritto/a dichiara inoltre di essere informato/a, ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003 (codice in
materia di protezione di dati personali) che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con
strumenti informatici, esclusivamente nellʼambito del procedimento per il quale la presente
dichiarazione viene resa.
______________________________
data
_____________________________
firma leggibile del dichiarante(*)
n.B.: La presente dichiarazione deve essere compilata esclusivamente in formato Word o a stampatello
Occorre allegare copia documento di identità del dichiarante in corso di validità.
la presente dichiarazione non necessita dell’autenticazione della firma e sostituisce a tutti gli effetti le normali
certificazioni richieste o destinate ad una pubblica amministrazione nonché ai gestori di pubblici servizi e ai privati che
vi consentono.
L’Amministrazione si riserva di effettuare controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni (art. 71,
comma 1, D.P.R. 445/2000).
In caso di dichiarazione falsa il cittadino sarà denunciato all’autorità giudiziaria.
(*) La dichiarazione sostitutiva va redatta da tutti i soggetti di cui all’art. 85 del D.Lgs 159/2011.
(**) Per “familiari conviventi” si intendono “chiunque conviva” con i soggetti di cui all’art. 85 del D.Lgs 159/2011,
purché maggiorenni.
A seguito dei nuovi controlli antimafia introdotti dal D.Lgs. n. 159/2011 e successive modifiche
e correzioni (D.Lgs. 218/2012) si elencano di seguito i soggetti da sottoporre a controllo, con
riferimento ai tipi di società e che dovranno presentare le singole autocertificazioni.
Art. 85 del D.Lgs. 159/2011
Impresa individuale
Associazioni
Società di capitali o cooperative
1.
2.
3.
1.
2.
Titolare dell’impresa
direttore tecnico (se previsto)
familiari conviventi dei soggetti di cui ai punti 1 e 2
Legali rappresentanti
membri del collegio dei revisori dei conti o sindacale
(se previsti)
3. familiari conviventi dei soggetti di cui al punto 1 e 2
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Società semplice e in nome collettivo
Società in accomandita semplice
Società estere con sede secondaria in Italia
1.
2.
3.
4.
1.
2.
3.
4.
1.
2.
3.
4.
Legale rappresentante
Amministratori
direttore tecnico (se previsto)
membri del collegio sindacale
socio di maggioranza (nelle società con un numero di
soci pari o inferiore a 4)
socio ( in caso di società unipersonale)
membri del collegio sindacale o, nei casi contemplati
dall’ art. 2477 del codice civile, al sindaco, nonché ai
soggetti che svolgono i compiti di vigilanza di cui
all’art. 6, comma 1, lettera b) del D.Lgs 231/2001;
familiari conviventi dei soggetti di cui ai punti 1-2-3-45-6-7
tutti i soci
direttore tecnico (se previsto)
membri del collegio sindacale (se previsti)
familiari conviventi dei soggetti di cui ai punti 1,2 e 3
soci accomandatari
direttore tecnico (se previsto)
membri del collegio sindacale (se previsti)
familiari conviventi dei soggetti di cui ai punti 1,2 e 3
coloro che le rappresentano stabilmente in Italia
direttore tecnico (se previsto)
membri del collegio sindacale (se previsti)
familiari conviventi dei soggetti di cui ai punti 1, 2 e 3
Società estere prive di sede secondaria con
rappresentanza stabile in Italia
1. Coloro che esercitano poteri di amministrazione,
rappresentanza o direzione dell’ impresa
2. membri del collegio sindacale (se previsto)
3. familiari conviventi dei soggetti di cui al punto 1 e 2
Società personali (oltre a quanto
espressamente previsto per le società in
nome collettivo e accomandita semplice)
1. Soci persone fisiche delle società personali o di capitali
che sono socie della società personale esaminata
2. Direttore tecnico (se previsto)
3. membri del collegio sindacale (se previsti)
4. familiari conviventi dei soggetti di cui ai punti 1,2 e 3
1. legale rappresentante
2. componenti organo di amministrazione
3. direttore tecnico (se previsto)
4. membri del collegio sindacale (se previsti)
5. ciascuno dei consorziati che nei consorzi e nelle società
consortili detenga una partecipazione superiore al 10 %
oppure detenga una partecipazione inferiore al 10 % e
che abbia stipulato un patto parasociale riferibile a una
Società di capitali anche consortili, per le
società cooperative di consorzi cooperativi,
per i consorzi con attività esterna
6.
Consorzi ex art. 2602 c.c. non aventi attività
esterna e per i gruppi europei di interesse
economico
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Raggruppamenti temporanei di imprese
1.
2.
3.
4.
partecipazione pari o superiore al 10 %, ed ai soci o
consorziati per conto dei quali le società consortili o i
consorzi operino in modo esclusivo nei confronti della
pubblica amministrazione;
familiari conviventi dei soggetti di cui ai punti 1,2,3,4 e
5
legale rappresentante
eventuali componenti dell’ organo di amministrazione
direttore tecnico (se previsto)
imprenditori e società consorziate ( e relativi legale
rappresentante ed eventuali componenti dell’ organo di
amministrazione)
membri del collegio sindacale (se previsti)
familiari conviventi dei soggetti di cui ai punti 1,2,3,4 e
5
tutte le imprese costituenti il Raggruppamento anche se
aventi sede all’ estero, nonché le persone fisiche
presenti al loro interno, come individuate per ciascuna
tipologia di imprese e società
direttore tecnico (se previsto)
membri del collegio sindacale (se previsti)
familiari conviventi dei soggetti di cui ai punti 1, 2 e 3
TABELLE DI RIDUZIONE DELL'AIUTO IN CASO DI MANCATO RISPETTO DEGLI
IMPEGNI
Di seguito si riportano per ogni tipo di operazione analizzato gli schemi relativi alle singole
fattispecie di possibili inadempienze individuate e le corrispondenti percentuali di riduzione
direttamente applicabili
Descrizione impegno:
1) Impiego lavorativo
dell'insediamento:
in
misura
prevalente
nell'azienda
agricola
oggetto
FATTISPECIE
PERCENTUALE DI
RIDUZIONE
a) attività extra aziendale che produce un reddito annuo > 5.000 € 3%
(6.500 nelle zone soggette a vincoli) ma <10% reddito totale da
lavoro del beneficiario per 1 anno nel periodo
b) attività extra aziendale che produce un reddito annuo lordo > 5.000 10%
€ (6.500 nelle zone soggette a vincoli) e compreso tra il 10% e il 30
% del reddito totale da lavoro del beneficiario per 1 anno, oppure <10
% per 2 anni
c) attività extra aziendale che produce un reddito annuo lordo > 5.000 20%
€ (6.500 nelle zone soggette a vincoli) e >30% del reddito totale da
lavoro del beneficiario per 1 anno o più o tra il 10 e il 30 % per 2 anni
o più o < 10 % per 3 anni o più
Condizioni:
Impegno dal primo anno solare completo successivo a quello di presentazione della domanda e
fino al termine dell’impegno alla conduzione aziendale.
Lo svolgimento di attività lavorative extra – aziendali che produce un reddito annuo lordo ad
un livello superiore al 50% del reddito totale da lavoro del beneficiario, anche per un solo
anno, prima del termine del periodo di impegno, comporta la revoca totale del premio in
applicazione dell’art. 18 della L.R. n. 15/1997.
Modalità di rilevazione: risultati dei controlli in situ, ex post e documentali.
Parametri di valutazione: verifica della effettuazione di attività lavorative extra aziendali con
riferimento al peso economico delle stesse in rapporto al reddito totale da lavoro del
beneficiario.
Descrizione impegno:
2) Impegno a condurre l’azienda oggetto dell’insediamento per almeno 6 anni, decorrenti dal
momento dell’insediamento medesimo:
FATTISPECIE
PERCENTUALE
RIDUZIONE
Prosegue l’attività agricola in complesso aziendale diverso ma 3%
idoneo (Standard output) - o modifica il complesso aziendale in
cui si è insediato - con incidenza sugli obiettivi del PSA
vanificando gli investimenti realizzati/obiettivi perseguiti in
misura inferiore al 20% (in valore degli investimenti realizzati)
Prosegue l’attività agricola in complesso aziendale diverso ma 10%
idoneo (Standard output) - o modifica il complesso aziendale in
cui si è insediato - con incidenza sugli obiettivi del PSA
vanificando gli investimenti realizzati/obiettivi perseguiti tra il 20
ed il 50% (in valore degli investimenti realizzati)
prosegue l’attività agricola in complesso aziendale diverso ma 20%
idoneo (Standard output) - o modifica il complesso aziendale in
cui si è insediato - con incidenza sugli obiettivi del PSA
vanificando gli investimenti realizzati/obiettivi perseguiti in
misura superiore al 50% (in valore degli investimenti realizzati)
DI
Condizioni:
Impegno dall’insediamento e fino al termine dell’impegno alla conduzione aziendale
La cessazione dell’attività agricola – o il proseguimento dell’attività agricola in un
complesso aziendale diverso da quella di insediamento o comunque non idoneo per
Dimensione economica (Standard output) - prima del termine del periodo di impegno
comporta la revoca totale del premio in applicazione dell’art. 18 della L.R. n.
15/1997.
Modalità di rilevazione: risultato dei controlli documentali ed ex post.
Parametri di valutazione: caratteristiche aziendali, incidenza delle modifiche aziendali sugli
obiettivi perseguiti dal PSA e sugli investimenti realizzati in tale ambito.
Descrizione impegno:
3) Vincolo di destinazione su beni mobili ed immobili
FATTISPECIE
Dismissione/cambio
destinazione
d’uso
del
bene/porzione di bene finanziato nel corso del periodo
vincolativo
PERCENTUALE DI RIDUZIONE
Proporzionale al periodo di
mancato rispetto del vincolo
Condizioni:
Impegno dal pagamento finale al termine del periodo vincolativo
Modalità di rilevazione: risultato dei controlli in situ, ex post e documentali
Parametri di valutazione: momento di interruzione vincolo di destinazione e entità del
premio e del contributo.
ELENCO COMUNI SVANTAGGIATI (PRE E POST FUSIONE DI COMUNI 01/01/2014)
COD
ISTAT
Denominazione Comune
33004
33005
33009
33015
33016
33017
33019
33020
33025
33026
33028
33029
33030
33031
33033
33034
33038
33043
33044
33047
34001
34002
34003
34004
34005
34006
34008
34011
34012
34013
34017
34018
34019
34022
34024
34026
34028
34031
34035
BETTOLA
BOBBIO
CAMINATA
CERIGNALE
COLI
CORTE BRUGNATELLA
FARINI D'OLMO
FERRIERE
GROPPARELLO
LUGAGNANO VAL D'ARDA
MORFASSO
NIBBIANO
OTTONE
PECORARA
PIANELLO VAL TIDONE
PIOZZANO
RIVERGARO
TRAVO
VERNASCA
ZERBA
ALBARETO
BARDI
BEDONIA
BERCETO
BORE
BORGO VAL DI TARO
CALESTANO
COMPIANO
CORNIGLIO
FELINO
FORNOVO DI TARO
LANGHIRANO
LESIGNANO DE BAGNI
MONCHIO DELLE CORTI
NEVIANO DEGLI ARDUINI
PALANZANO
PELLEGRINO PARMENSE
SALA BAGANZA
SOLIGNANO
PROV
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PC
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
PR
Reg(UE)1305/2013
art.3 Dir 268/75/CEE
§ 3 - montano;
§ 4 - svantaggiato;
§ 5 assimilato
svantaggiato
delimitazione
T= totale;
P= parziale
par.3
par.3
par.4
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.4
par.4
par.3
par.4
par.3
par.4
par.4
par.4
par.3
par.3
par.4
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
P
P
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
P
P
P
P
T
T
T
T
P
T
Note
34038
34039
34040
34044
34045
34046
35003
35007
35011
35013
35016
35018
35019
35025
35031
35041
35042
35043
35044
35045
36011
36014
36016
36017
36018
36020
36024
36025
36026
36029
36030
36031
36032
36033
36035
36042
36043
36047
37006
37007
37010
37012
37013
37014
37015
37018
TERENZO
TIZZANO VAL PARMA
TORNOLO
VALMOZZOLA
VARANO DE MELEGARI
VARSI
BAISO
BUSANA
CARPINETI
CASINA
CASTELNUOVO NE MONTI
CANOSSA
COLLAGNA
LIGONCHIO
RAMISETO
TOANO
VETTO
VEZZANO SUL CROSTOLO
VIANO
VILLA MINOZZO
FANANO
FIUMALBO
FRASSINORO
GUIGLIA
LAMA MOCOGNO
MARANO SUL PANARO
MONTECRETO
MONTEFIORINO
MONTESE
PALAGANO
PAVULLO
PIEVEPELAGO
POLINAGO
PRIGNANO SULLA SECCHIA
RIOLUNATO
SERRAMAZZONI
SESTOLA
ZOCCA
BOLOGNA
BORGO TOSSIGNANO
CAMUGNANO
CASALFIUMANESE
CASTEL D'AIANO
CASTEL DEL RIO
CASTEL DI CASIO
CASTELLO DI SERRAVALLE
PR
PR
PR
PR
PR
PR
RE
RE
RE
RE
RE
RE
RE
RE
RE
RE
RE
RE
RE
RE
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
MO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
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par.3
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T
T
T
T
T
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T
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T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
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P
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
P
T
T
T
T
T
T
T
confluito nel
comune di
Valsamoggia
37020
37022
37026
37027
37029
37031
37033
37034
37036
37040
37041
37042
CASTEL S. PIETRO TERME
CASTIGLIONE DEI PEPOLI
FONTANELICE
GAGGIO MONTANO
GRANAGLIONE
GRIZZANA
LIZZANO IN BELVEDERE
LOIANO
MARZABOTTO
MONGHIDORO
MONTERENZIO
MONTE S.PIETRO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.4
P
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
37043
37044
37046
37047
37049
37051
37054
37057
37058
37059
MONTEVEGLIO
MONZUNO
OZZANO
PIANORO
PORRETTA TERME
S.BENEDETTO VAL DI SAM
S.LAZZARO DI SAVENA
SASSO MARCONI
SAVIGNO
VERGATO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
BO
par.4
par.3
par.3
par.4
par.3
par.3
par.3
par.4
par.3
par.3
P
T
P
P
T
T
P
T
T
T
37061
38002
38005
38006
38014
38020
38025
39004
39005
40001
40007
40009
40011
40014
40019
VALSAMOGGIA
BERRA
CODIGORO
COMACCHIO
MESOLA
RO
GORO
BRISIGHELLA
CASOLA VALSENIO
BAGNO DI ROMAGNA
CESENA
CIVITELLA DI ROMAGNA
DOVADOLA
GALEATA
MELDOLA
BO
FE
FE
FE
FE
FE
FE
RA
RA
FO
FO
FO
FO
FO
FO
par 3, par 4
par 5
par 5
par 5
par 5
par 5
par 5
par.3
par.3
par.3
par.3
par.4
par.4
par.3
par.3
P
T
T
P
T
T
T
P
T
T
P
T
T
T
P
confluito nel
comune di
Valsamoggia
nuovo comune da
fusione di Bazzano,
Castello di
Serravalle,
Crespellano,
Monteveglio e
Savigno
40020
40022
40031
40032
40033
40036
40037
40043
40044
40046
40049
40050
99004
99006
99008
99009
99010
99015
MERCATO SARACENO
MODIGLIANA
PORTICO
PREDAPPIO
PREMILCUORE
ROCCA S.CASCIANO
RONCOFREDDO
S.SOFIA
SARSINA
SOGLIANO AL RUBICONE
TREDOZIO
VERGHERETO
GEMMANO
MONDAINO
MONTEFIORE CONCA
MONTE GRIDOLFO
MONTESCUDO
SALUDECIO
FO
FO
FO
FO
FO
FO
FO
FO
FO
FO
FO
FO
RN
RN
RN
RN
RN
RN
par.3
par.4
par.3
par.3
par.3
par.3
par.4
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.4
par.4
par.4
par.4
par.4
par.4
T
T
T
P
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
T
99019
99020
99021
99022
99023
99024
99025
99026
99027
TORRIANA
VERUCCHIO
CASTELDELCI
MAIOLO
NOVAFELTRIA
PENNABILLI
SAN LEO
SANT'AGATA FELTRIA
TALAMELLO
RN
RN
RN
RN
RN
RN
RN
RN
RN
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
par.3
P
P
T
T
P
T
T
T
P
confluito nel
comune di Poggio
Torriana
nuovo comune da
fusione di Poggio
Berni e Torriana
99028
POGGIO TORRIANA
RN
par.3
P
Dal 01/01/2014 sono stati istituiti 4 nuovi comuni (Sissa Trecasali, Valsamoggia, Fiscaglia, Poggio Torriana),
nati dalla fusione di comuni preesistenti. Di questi Valsamoggia e Poggio Torriana comprendono zone
svantaggiate, pertanto si rimanda alla delimitazione precedente la fusione.
Riferimenti bibliografici
“Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna Struttura, finanziamenti, bandi”. Distribuzione Redazione
“Agricoltura” - Viale della Fiera, 8 - 40127 Bologna Tel. 051.5274289 5274701 - Fax 051.5274577; E-mail: [email protected]
“Agriturismo: nuove prospettive e opportunità di sviluppo”. Distribuzione Redazione “Agricoltura” - Viale della Fiera, 8 - 40127 Bologna
Tel. 051.5274289 - 5274701 - Fax 051.5274577; E-mail: agricoltura@
regione.emilia-romagna.it
“Bando regionale Tipo di operazione 6.1.01 ‘Insediamento dei giovani agricoltori Tipo di operazione 4.1.02 Ammodernamento di aziende agricole dei giovani agricoltori”. Dal Reg. (UE) del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 1305/2013
Sitografia
Il Nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione-Emilia-Romagna
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr-2014-2020
I Nuovi Piani di Sviluppo Rurale 2014-2020 nell’ambito dell’agenda Europa 2020
http://www.slideshare.net/RobertoGigante/psr-2014-2020-nellambito-dellagenda-europa-2020-il-caso-dellemiliaromagna
Documento strategico verso il Programma di Sviluppo Rurale
2014-2020
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/notizie/2014/gennaio/DocStr_23gen14def.pdf
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