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lavorare con le mappe

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lavorare con le mappe
DIDATTICA CON ALLIEVI DSA
DALLA SEMPLIFICAZIONE DEL TESTO
ALLE MAPPE
EVIDENTI DIFFICOLTA’ DI UN RAGAZZO DSA
NEI CONFRONTI DELLO STUDIO IN CLASSE ?
SEGUIRE LA SPIEGAZIONE SUL LIBRO DI TESTO
COMPRENDERE IL LINGUAGGIO DEL LIBRO DI TESTO
SEGUIRE LA SPIEGAZIONE E CONTEMPORANEAMENTE
PRENDERE APPUNTI
CONFUSIONE NEL COPIARE GLI APPUNTI DALLA
LAVAGNA
IN CONCLUSIONE SI PUO’ DIRE CHE UN GROSSO PROBLEMA E’ PROPRIO
IL LIBRO DI TESTO
DAL LIBRO DI TESTO A …
Libro di testo
Idea principale
Concetti – chiave
Elementi conosciuti e motivanti
Difficoltà del testo
Adattamento
del testo
Analisi operativa del
testo
Evidenziazione
Schematizzazione
Ristrutturazione (MAPPA o …)
Ricomposizione del testo
… ALLA COSTRUZIONE DI UN TESTO
FACILITATO
Analisi del testo
1
Testo semplificato
o ridotto e illustrato
4
5
Schema riepilogativo
delle informazioni
essenziali
Scheda di aiuto per
interrogazioni e
verifiche
2
Individuazione dei concetti
principali e di riferimenti
significativi (es. illustrazioni)
MAPPE
CONCETTUALI
Verifica
dell’apprendimento
3
6
Costruzione di schede - aiuto
Istruzioni sulle
procedure da
seguire
nell’attività
esempio
Semplificazione dei
concetti essenziali
contenuti nel
compito
MAPPA
Richiamo
continuo alle
regole strutturali
del compito
Programmi gratuiti
Per scrivere e leggere con il supporto della
sintesi vocale:
FacilitOffice
Per leggere con la sintesi i libri di testo digitali:
Clip Claxon
LeggoxTe
Jump
Per gestire in modo attivo i libri di testo digitali:
PDF Viewer
Programmi gratuiti
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Programmi gratuiti
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Programmi gratuiti
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MAPPE CONCETTUALI
Il termine MAPPA CONCETTUALE è stato coniato da
Novak e Gowin che, per la prima volta agli inizi degli
anni ’60, descrissero le strategie per sviluppare e
utilizzare questo strumento in ambito didattico.
I due studiosi americani sostennero che la
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA delle conoscenze è
un modo efficace per far emergere i significati insiti
nei materiale da apprendere in quanto costringe gli
studenti a RIFLETTERE sulla natura delle conoscenze
e sulle relazioni che vi intercorrono.
Come una MAPPA GEOGRAFICA serve per orientarsi
in un territorio, una MAPPA CONCETTUALE è uno
strumento per:
☺ INTERPRETARE
☺ RIELABORARE
☺ TRASMETTERE CONOSCENZE, INFORMAZIONI,
DATI
☺ VISUALIZZARE L’OGGETTO DELLA
COMUNICAZIONE ATTRAVERSO:
 I CONCETTI PRINCIPALI
 I LEGAMI CHE SI STABILISCONO
 IL PERCORSO DEL RAGIONAMENTO
Una MAPPA CONCETTUALE
è la rappresentazione grafica di
concetti espressi in forma sintetica
(PAROLE – CONCETTO)
all’interno di una forma geometrica (NODO)
e collegati fra loro da linee (FRECCE) che esplicitano la
relazione attraverso (PAROLE – LEGAMENTO).
Esistono però molti tipi di mappe concettuali a
seconda dello scopo con cui vengono create.
In particolare, nella didattica, è fondamentale
sottolineare la differenza tra:
MAPPE MENTALI
MAPPE STRUTTURALI
MAPPE MENTALI
Quella delle mappe mentali è una TECNICA DI RAPPRESENTAZIONE
GRAFICA DELLE CONOSCENZE. Consiste in un diagramma nel quale i
concetti vengono rappresentati in forma grafica.
L’idea principale si trova al centro dello schema, mentre le
informazioni e i dettagli di approfondimento vengono legati secondo
una geometria radiante via via verso l’esterno.
La mappa mentale possiede perciò due caratteristiche che la
contraddistinguono significativamente:
◊ Ha un solo concetto base
◊ Ha una struttura radicale che segue il modello delle
associazioni di idee e non una struttura gerarchica.
COSTRUZIONE DI UNA MAPPA
MENTALE
La costruzione di una mappa
mentale inizia a partire da
un imput esterno; ad esempio dopo
aver letto un testo e svolto una
lezione si può chiedere agli
studenti di evidenziare gli elementi
che li hanno colpiti di più, le parole
da essi ritenute centrali,
sviluppando anche le relazioni
esistenti. Importante è individuare
il concetto centrale dal quale far
poi partire tutti gli altri nodi più o
meno correlati a quello centrale.
Nella creazione di una mappa mentale è necessario
adottare alcuni accorgimenti:
•Iniziare con una IMMAGINE COLORATA AL
CENTRO
•Usare su ogni ramo SINGOLE PAROLE CHIAVE
•Usare IMMAGINI nella costruzione della mappa
•Usare i COLORI per differenziare i nodi
•AGGIUNGERE codici simbolici
•SCRIVERE i termini IN MODO CHIARO
MAPPE STRUTTURALI
Si definiscono MAPPE STRUTTURALI quelle mappe che si
propongono di rappresentare le relazioni tra i concetti
principali individuati, dal paragrafo di un testo scolastico, ma
anche da una pagina web.
Caratteristica fondamentale di queste mappe è di:
SINTETIZZARE
MOSTRARE LA STRUTTURA DELL’INFORMAZIONE
Sostituire l’UNIDIREZIONALITA’ del testo con la
MULTIDIREZIONALITA’ connettiva della
rappresentazione grafica.
La mappa strutturale permette agli studenti di:
ORGANIZZARE E MEMORIZZARE con maggior efficacia il
materiale di studio
RAFFORZARE LA COMPRENSIONE DELLE CONOSCENZE
ACQUISITE attraverso rielaborazioni personali
RAPPRESENTARE DINAMICAMENTE i processi cognitivi
La mappa strutturale può diventare per i docenti:
UNO STRUMENTO DI VALUTAZIONE E VERIFICA
FLESIBILE ED ALTERNATIVO ALLE TRADIZIONALI PROVE
SCRITTE ED ORALI
Come costruire una mappa concettuale
in classe
1 Individuazione del concetto di partenza
2 Raccolta dei concetti collegati
3 Selezione dei concetti
4 Costruzione dei legami
5 Assegnazione delle parole legame
6 Gerarchizzazione della mappa
L'individuazione del concetto di
partenza
è una scelta che andrebbe
contrattata con la classe, una prima
riflessione utile a concentrare
l'attenzione, a delineare l'argomento
e creare un territorio comune.
zolle
maremoto
vulcanico
bradisismo
Mercalli
cittadini
La raccolta di concetti
tettonico
Una volta definito il campo di
indagine segue una fase di
Richter
TERREMOTO
raccolta di concetti, che
dovrebbe essere la più larga e
movimento
scale
studio
aperta possibile; è bene infatti
ipocentro
dedicare a questa attività il
tempo necessario a far emergere
epicentro
il maggior numero di concetti che
crosta terrestre
il gruppo è in grado di esprimere.
Italia
L'ampiezza non deve spaventare,
in quanto si tratta qui di
raccogliere materiale grezzo che
poi andrà selezionato.
grafici
onde sismiche
paura
Giappone
morti
• La raccolta può essere svolta in modo più
o meno strutturato, si possono utilizzare le
metodologie di alcune fasi del
brainstorming.
Sarà l'insegnante a decidere la modalità più
opportuna in base alle conoscenze
possedute dal gruppo e alla complessità e
tipologia dell'argomento scelto e della
situazione didattica.
• Oppure può essere utile anche utilizzare
due modalità: prima una raccolta libera
che farà emergere le conoscenze disciplinari
pregresse e quelle di tipo esperenziale, da
completare con una raccolta di concetti
individuati da una veloce e mirata
consultazione di testi.
• E’ opportuno che il docente abbia svolto
prima il lavoro che propone alla classe, in
modo da avere già un’idea dell’estensione
dell'area concettuale in esame per poter
eventualmente porre domande e stimoli agli
studenti.
zolle
La selezione dei concetti
Con la successiva selezione dei
concetti ci si chiederà cosa di
quanto raccolto è davvero
pertinente e a quale livello di
approfondimento si dovrà giungere.
Per operare la selezione sarà
necessario discutere con la classe
alcuni criteri condivisi, quali
l'eliminazione di concetti poco
collegabili agli altri, troppo personali
o specifici, il vincolo del tempo, la
coerenza dei contenuti.
Al docente il compito di guidare la
discussione con opportune
domande, cercando di non fornire
risposte dirette, dovremmo infatti
abituarci a guidare e portare avanti il
lavoro riformulando e riproponendo i
problemi che di volta in volta si
presentano.
maremoto
vulcanico
bradisismo
Mercalli
tettonico
Richter
cittadini
TERREMOTO
movimento
scale
ipocentro
studio
epicentro
crosta terrestre
Italia
grafici
onde sismiche
paura
Giappone
morti
Vengono in questo caso eliminati i concetti che riguardano emozioni, in
quanto la mappa avrà un taglio descrittivo e scientifico
La costruzione dei collegamenti
Iniziando a costruire i collegamenti si
verificano le scelte fatte e spesso ci si accorge
di aver tralasciato qualche concetto.
Attraverso rielaborazioni successive, si arriva
gradualmente ad una mappa concettuale
che tenda ad avvicinarsi alla visione
disciplinare del problema e a diventare
condivisa all'interno del gruppo.
E’ necessario tenere presente che le prime
esperienze di costruzione di mappe mettono
in evidenza la difficoltà dei ragazzi a staccarsi
dalla forma libro, tendono cioè ad essere
lineari, con pochi collegamenti e
generalmente poco organizzate.
Compito dell’insegnante è quello di far
esplicitare i punti complessi e favorire,
attraverso processi di mediazione, nuove
acquisizioni cognitive (di concetti o di
relazioni); mettendo gli alunni in condizione di
procedere il più possibile da soli e attraverso
l'interazione con i compagni.
zolle
vulcani
margini
zone
tettonico
vulcanico
bradisismo
maremoto
costruzioni
TERREMOTO
informazione
previsto
movimento
osservazione
ipocentro
epicentro
studio
zolle
vulcani
delle
dei
zone
margini
L’esplicitazione dei
legami
riflessione metacognitiva
sulla pertinenza e
coerenza delle relazioni:
significato dei verbi, delle
congiunzioni, delle frasi
che si utilizzano come
legami.
si verifica ai
si verifica nelle
vulcanico
tettonico
bradisismo
maremoto
costruzioni di tipo
può essere
antisismico
Si previene con
TERREMOTO
È
informazione
un
può essere
movimento
si manifesta nell’
ha origine nell’
epicentro
ipocentro
ai
previsto
mediante
osservazione
posto sopra
Questo lavoro costringe quindi a prendere coscienza del
proprio percorso di pensiero, ad esplicitare il perché si
collega una parola ad un'altra e a motivarlo nel confronto
con il gruppo;
studio
cittadini
Normalmente è necessario qualche tentativo per arrivare a produrre
una mappa graficamente corretta.
Alcune convenzioni che rendono la mappa più leggibile:
•
porre i concetti di pari livello sullo stesso asse (verticale o
orizzontale)
• porre i concetti subordinati uno sotto l’altro,
• orientare le frecce nel senso della lettura del collegamento
• usare frasi concise e precise per definire i collegamenti
• nel caso che il dominio concettuale da rappresentare sia
molto ampio, valutare se è il caso di spezzarlo in “sottomappe” dipendenti dalla prima e ad essa collegate.
zolle
vulcani
delle
grafici
dei
zone
margini
si verifica ai
cioè
sismogrammi
si verifica nelle
vulcanico
tettonico
maremoto
bradisismo
che disegnano
sismografi
costruzioni di tipo antisismico
può essere
viene individuato dai
Si previene con
Mercalli
sono
TERREMOTO
S i classifica con
scale
È
informazione
un
può essere
movimento
Richter
si manifesta nell’
ha origine nell’
della
crosta terrestre
onde sismiche
registrano le
hanno origine dall’
possono essere
longitudinali
trasversali
previsto
osservazione
posto sopra
hanno origine dall’
cittadini
mediante
epicentro
ipocentro
ai
superficiali
studio
Come costruire una
mappa con
Power Point
Avviare il programma e visualizzare
la barra degli strumenti di disegno come
indicato
Impostare la pagina in formato A4,
orizzontale
Se si desidera stampare il lavoro
come lucido impostare il formato
pagina in A4, orizzontale.
Per costruire una presentazione o
un prodotto ipermediale lasciare
Presetazione su schermo.
Vediamo in dettaglio gli strumenti che ci servono:
ellisse
colori per:
sfondo, linee, caratteri
grandezza e tipologia delle linee:
Intera, tratteggiata….
casella di testo
connettori
consentono di “ancorare “
la freccia all’ellisse
E ora proviamo…
Preparare l’ellisse:
• Selezionare l’ellisse dalla barra del
menù e portarsi con il mouse sul
foglio di lavoro
• Cliccare e trascinare il mouse per
disegnare l’ellisse della grandezza
voluta
• Portarsi sull’ellisse e cliccare con il
tasto destro , scegliere il comando
aggiungi testo
• Scrivere il primo concetto
• Selezionare l’ellisse per: scegliere il
carattere, aumentare lo spessore di
linea e definire i colori utilizzando i
comandi della barra di disegno
Copiare le ellissi per inserire gli altri concetti:
• Selezionare l’ellisse pronto e usare il
comando MODIFICA COPIA, INCOLLA
( i comandi veloci da tastiera sono: CTRL
C - CTRL V) fino ad ottenere il numero
di ellissi necessarie
• Entrare in ciascuna e sostituire il testo
con i concetti
• posizionare le ellissi nello spazio della
pagina
• Per controllare la disposizione utilizzare
la visualizzazione a schermo intero, posta
alla base dello spazio di lavoro
Costruire i collegamenti
• Selezionare FORME, CONNETTORI dalla
barra del menù e scegliere il connettore più
appropriato
• Portarsi sul bordo della prima ellisse da
collegare, cliccare e trascinare il mouse
fino al margine del secondo ellisse
• Selezionare il connettore per aumentare
lo pessore di linea e definire il colore i
utilizzando i comandi della barra di disegno
A questo punto il connettore è ancorato alle
due ellissi e si sposta con esse, questo
rende molto più semplice la distribuzione
del lavoro nello spazio pagina
• Tracciare gli altri connettori o copiarli per
completare i collegamenti della mappa
Inserire le parole legame
• Selezionare CASLLA DI TESTO
• tracciare con il mouse la casella sul foglio di lavoro e inserire il testo
• ripetere l’operazione per inserire tutti i collegamenti
Ecco il risultato:
Rocce
sedimentarie
erosione
di
Rocce
presenti nelle
cementificazione
derivano da
di
frammenti
cioè
clasti
Immersi
nella
sono
formate da
matrice
Si dividono in
clastiche
organogene
sono
formate da
Classificate in
sedimentazione
chimiche
dovute all’
azione
dell’
di
resti
conglomerati
arenarie
argille
di
che scioglie i
sali
Per una stampa leggibile e per sfruttare
pienamente lo spazio pagina è opportuno
tenere la grandezza del carattere del concetto
principale intorno al 20, quella degli altri
concetti dal 12 al 16.
Si depositano sul
animali
fondo
di
Bacini
chiusi
Dalla mappa all’ipertresto
Si possono “appoggiare” dei bottoni trasparenti su un concetto o un’area della
mappa, costruendo un link che conduce ad una pagina di approfondimento, con
spiegazioni, schemi ed immagini:
Clicca sul bottone
per consultare la
classificazione
Si dividono in
clastiche
organogene
chimiche
Le rocce sedimentarie si possono classificare in tre tipi:
Clastiche
Derivano
dall’erosione
e successiva
cementazione
di rocce
preesistenti.
Chimiche
Organogene
Derivano
dal deposito
dei sali presenti
in rocce preesistenti e
dal loro successivo
deposito
sul fondo di bacini.
Derivano dalla
sedimentazione
di resti di
organismi.
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