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Sinceri Auguri di un Felice Natale

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Sinceri Auguri di un Felice Natale
BOLLETTINO PARROCCHIALE - Anno 50° - Dicembre 2012
Mistero
d’Amore
per un Mondo
Nuovo
N
atale è l’incarnazione, Gesù
figlio di Dio si fa uomo per
questa umanità, entra nella
storia umana per assumerla in tutto,
eccetto nel peccato.
Questo Dio che si fa carne ci insegna
e ci provoca a non restare mai lontani
da ciò che interessa l’uomo, per Gesù
nessuno può rimanere un estraneo.
La condizione di estraneo o emarginato diventa per Gesù motivo di rottura
con il comportamento collettivo del
suo tempo. Gesù vuole incontrare chi
è lontano o allontanato proprio perché
l’uomo è la sua missione. Ogni uomo
per Gesù è persona importante da amare.
Il Natale, ci porta a vivere dentro a
un clima di festa, poesia e incontro, ma
la vera realtà del Natale è quella di un
Dio che si fa uomo e che relaziona con
gli uomini.
È Partendo da questa realtà che troviamo la forza di trasformare la dura
situazione del nostro oggi con la solidarietà verso tutte le persone, categorie,
situazioni di sofferenza, precariato del
lavoro e solitudine.
Vivere il Natale, non è consumare
cose o regalare oggetti più o meno
preziosi ma offrire un sorriso, una vicinanza, un piccolo gesto di condivisione
con le persone svantaggiate.
È una speranza vera che spinge la
situazione pesante in cui ci troviamo,
verso uno sforzo convinto di superamento della stanchezza e dell’indifferenza
umana e religiosa.
Il Natale crea quel clima propizio a
ridestare nel cuore degli uomini uno
slancio nella relazione più umana e un
senso più vero di vicinanza al Signore
Gesù e a tutti noi.
Con l’augurio che a ricchezza di
emozioni e di calore di questo prossimo
Natale possa portare a tutti noi un mondo
di giustizia e di pace.
Grazie Gesù perché desideri essere
ospite nella tua casa che è il nostro cuore.
Don Mario
N. 3
Sinceri
Auguri
di un
Felice
Nat
ale
pagina 2
Dicembre 2012
Una voce
Che parla
da
50
anni
pagina 3
Dicembre 2012
Don Attilio
Sante Durigon
Prese a carico
la Parrocchia di Orsago
il 2 Settembre 1962.
Diede inizio per Natale
del 1962 alla stampa del
Bollettino parrocchiale.
Animò la comunità
cristiana fino al
1 Agosto 1987.
Il tempo non ha mutato lo spirito e i valori che hanno
dato origine e vita al nostro bollettino parrocchiale.
In occasione dei 50 anni dal primo numero,
pubblichiamo due estratti significativi, che ci aiutano
a recuperare la memoria storica del perché tutto è
cominciato.
Il
Segreto
di un
Sorriso
I
n un lebbrosario, un anziano malato
conservava, nonostante le sofferenze,
gli occhi sorprendentemente luminosi
e sorridenti.
Dimostrava attaccamento alla vita, non
disperazione, e dolcezza nel trattare gli altri.
Il segreto?
Ogni mattina, allo spuntare dell’alba, il
vecchietto si trascinava al recinto che
circondava il lebbrosario e raggiungeva
L’
Da "La Voce di Orsago" Dicembre 1992
Dal 1° numero de "La Voce d'Orsago" Dicembre 1962
attuale crisi di fede religiosa
e la mancanza di speranza
per il futuro,avvinghia
tutta la condotta del così detto uomo
moderno indirizzato a conservare con
il proprio egoismo, la tanto effimera
situazione economica che lo porta ad
una sempre più profonda avidità.
Gli esempi di questi stereotipi ci
vengono propinati giorno dopo giorno, notizia dopo notizia, da parte dei
media stravolgendo verità e certezze,
(programmi televisivi sempre più
martellanti ed irreali dove c’è di tutto
fuorché la sensibilità umana).
Cosi pure nel sistema commerciale,
nel mondo del lavoro e nei rapporti
sociali si manifestano sempre più
incomprensioni e continui attriti
che generano stanchezza, sfiducia e
sospetto.
In questo vuoto sociale, i soliti
gruppi cercano di massimizzare a proprio vantaggio tali situazioni, anche
a costo di danneggiare le istituzioni
utili a tutti.
Quello che succede a livello generale si ripercuote a livello individuale
logorando tutto il tessuto sociale ed
umano: famiglia, scuola, imprese ed
istituzioni tutte.
Queste sopraffazioni che ci perseguitano da sempre, le idee massimaliste e di onnipotenza manifestate ed
espresse in ogni tempo dalle varie
un posto ben preciso. Si metteva a sedere
e aspettava fino a quando, dall’altra parte
del recinto, spuntava una donna anziana
con il volto coperto di rughe finissime, ma
gli occhi pieni di dolcezza.
La donna non parlava. Lanciava solo
un messaggio silenzioso e discreto: un
sorriso.
L’uomo si illuminava a quel sorriso e rispondeva con un altro sorriso. Poi tornava
L’attuale
Crisi di Fede
e di Speranza
ideologie e da personaggi ambigui ed
inumani, e quasi mai contrastati nel
loro fare ed agire,(da nessuno, nel
rispetto della cosiddetta “Libertà
umana”), porta psicologicamente
ad una ghettizzazione sempre più
profonda della famiglia e della persona più debole ed indifesa. I più a
rischio: precari-immigrati-donne
sole-famiglie numerose-anziani
abbandonati-malati senza cure e
purtroppo giovani senza lavoro.
È
solo così che pochi e perseveranti “onnipotenti” riescono
pian-piano a manipolare ed
modificare le menti delle genti, con
le loro opere, i loro esempi, le parole
suadenti: libertà – eguaglianza – fa-
dai suoi compagni di sofferenza. Tutte le
mattine.
A Betlemme, nella notte, l’angelo annuncia ai pastori: «Io vi porto una bella
notizia che procurerà una grande gioia
a tutto il popolo: oggi è nato il salvatore
» (Lc 2,10).
« Perché una simile credenza non rende
felici tutti i suoi seguaci? Costoro dovrebbero, in effetti, possedere un segreto
meraviglioso, cui aggrapparsi anche nei
momenti di più estrema avversità »
Per i cristiani la gioia è un vero frutto, la
testimonianza reale della sua speranza.
Il suo volto sorridente è segno della sua
fede, sa di essere sempre « nelle mani
di Dio ».
Ogni giorno un sorriso donato proclama
la gioia di essere cristiani.
d. Mario
miglia- solidarietà – progresso, ecc.
Il loro progetto era ed è chiaro: ricchezza – profitto – mercato...mercato..
mercato…??????????
Di Famiglia ed Amore con l’A
maiuscola non si parla mai!!!!!
(Isaia 63,16-17.19)Perché, Signore,
ci lasci vagare lontani dalle Tue vie e
lasci indurire i nostri cuori. ritorna per
Amore dei tuoi servi, la Tua eredità.
Tu vai incontro a quelli che praticano la Giustizia.
Siamo divenuti tutti come cosa impura, tutti siamo avvizziti come foglie
e le nostre iniquità ci hannoportato via
come il vento.
Nessuno più invoca il Tuo nome,
nessuno si risveglia per stringerTi a se,
ma Signore noi tutti sappiamo che Tu
sei Nostro Padre e che tutti noi siamo
opera delle Tue mani, facci rivivere
Signore nel Tuo Amore.
Tu sei la nostra unica forza e nostra
speranza, non nasconderci più il Tuo
Volto.
NB: Già stampato, per la prima volta,
nella Voce di Orsago nel mese dicembre 1993 e anni seguenti. (non si
muove foglia se Dio non voglia, ma
intanto tutt’intatto rimarrà e nulla con
il tempo cambierà, questa è la triste
realtà).
Gianni
pagina 4
N
on me ne voglia Monica Tassoni
autrice di questo articolo (pubblicato
sulla rivista dell’A.I.F.O.* N. 10
nov. 2012) se io ne ho fatto mio una parte:
era talmente “intrigante” e in sintonia con
il mio pensiero di questi giorni che ho
ritenuto importante citarlo per condividere
e stimolare riflessioni, nella convinzione
che niente avvenga “per caso”, neanche
leggere l’articolo di un giornale.
“ Il 20 novembre 1989 le Nazioni Unite
approvarono la Convenzione dei diritti
dell’infanzia. A distanza di ben 23 anni
(è maggiorenne da un pezzo!) molti dei
suoi articoli scritti per difendere i bambini
sono rimasti inattuali. Colpa degli adulti,
certo. Ma anche i bambini possono fare
qualcosa, informandosi e chiedendo di
parlarne a casa e a scuola. Vi proponiamo
qui un decalogo dei diritti un po’ strano,
scritto da Gianfranco Cavalloni, maestro,
dirigente scolastico, educatore alla pace ed
ecologista autentico, scomparso lo scorso
agosto. L’idea di Cavalloni era di rendere
il decalogo accessibile a tutti perché più la
conoscenza è diffusa, più si garantisce che
i diritti in questione siano rispettati. (…..)
Ecco la lista dei 10 diritti dei bambini:
1. Ildirittoall’ozio, per vivere momenti
di tempo non programmato dagli
adulti
2. Ildirittoasporcarsi, per giocare con
la sabbia, la terra, l’erba, le foglie,
l’acqua, i sassi, i rametti.
3. Il diritto agli odori, per percepire
il gusto degli odori, riconoscere i
profumi offerti dalla natura.
4. Il diritto al dialogo, per ascoltare e
poter prendere la parola, interloquire
e dialogare
5. Ildirittoall’usodellemani,a piantare
chiodi, segare e raspare legni,
scartavetrare, incollare, plasmare
la creta, legare corde, accendere un
fuoco.
6. Il diritto ad un buon inizio, per
mangiare cibi sani fin dalla nascita,
bere acqua pulita e respirare aria
pura.
7. Il diritto alla strada, per giocare in
piazza liberamente e camminare per
le strade.
8. Ildirittoalselvaggio, per costruire un
rifugio-gioco nei boschetti, ad avere
canneti in cui nascondersi, alberi su
cui arrampicarsi.
9. Il diritto al silenzio, per ascoltare il
soffio del vento, il canto degli uccelli,
il gorgogliare dell’acqua.
Ottobre 2012
ADULTI
CAPRICCIOSI
La convenzione
sui diritti dell’infanzia
va applicata
nella vita
di ogni giorno.
10. Il diritto alle sfumature, per vedere
il sorgere del sole e il suo tramonto,
ad ammirare, nella notte, la luna e
le stelle.
Ed ora vi proponiamo, insieme ai vostri
bambini, di ricopiare i dieci diritti dei
bambini sul foglio nel vostro dialetto
o nella vostra lingua, usando quanti
più colori possibili. Inserite alla fine
un undicesimo diritto, creato da voi.
Ritagliate il cartoncino e appendetelo
nell’aula della scuola, nella palestra
che frequentate, in cucina, in bagno, in
giardino, in auto, in garage o ovunque
vogliate.”
Mi è arrivato questo articolo all’indomani
di un incontro tra catechisti durante il
quale la nostra riflessione aveva viaggiato
anche nel senso del prendere atto di
situazioni difficili in cui vivono diversi
bambini/ragazzini della nostra parrocchia,
chiedendoci cosa fare per farli comunque
sentire accolti ed amati.
Il nostro pensiero esprimeva dolore
ma anche “ribellione” nel constatare la
sofferenza e il dramma di questi “piccoli”
coinvolti in realtà contorte e complesse,
senza colpa alcuna per ciò che sta accadendo
all’interno della cerchia famigliare.
Quanti diritti violati per questi bambini/
ragazzi, spesso “usati come merce di
scambio e ripicche”da parte di genitori e
famigliari vari?
Quanti bambini/ragazzini lasciati soli
o trascurati per interi pomeriggi, in
compagnia di mamma TV e papà computer,
fratelli videogiochi, sorelle playstation?…
Lontano da me giudicare le situazioni e le
scelte, perché sono convinta delle grandi
sofferenze delle famiglie in difficoltà, dei
genitori che decidono di separarsi, ma
quello che vorrei tanto non succedesse è che
figli di qualsiasi età, pagassero sulla loro
pelle le scelte degli adulti, in particolare di
coloro che sarebbero naturalmente preposti
a vegliare sulla loro crescita
Perché non metterli sempre al primo posto,
offrendo amore e sicurezza per aiutarli a
crescere sereni, felici, capaci di autostima,
di responsabilità e di buone relazioni con
gli altri?
Come Adulti è un punto d’onore occuparsi
dei più piccoli e dei più deboli: figuriamoci
come Cristiani, là dove questo modo di
essere è l’essenza stessa del messaggio
di Cristo, vissuto e testimoniato da Lui in
prima persona .
E riflettevo allora anche sul valore e
l’importanza dell’attenzione alle strutture
educative che si occupano di piccoli,
come l’asilo nido integrato e la scuola
dell’infanzia, ma anche la scuola elementare
o la scuola media: luoghi preposti ad essere
palestre di vita per crescere sani, nello stile
della responsabilità, della condivisione,
della collaborazione, dell’attenzione agli
altri, accompagnati in questo percorso
da Adulti responsabili e consapevoli del
proprio ruolo.
Pensavo a “quei diritti” che in apparenza
sembrano più negati nei paesi poveri del
Sud del Mondo, ma più ci penso e più mi
rendo conto che sono invece molto più
negati nel nostro ambiente, ricco e saturo
di superfluo.
Il diritto all’ozio…a sporcarsi…al
dialogo…all’uso delle mani…a un buon
inizio…al silenzio…alle sfumature…
:sarebbe più corretto citarli di nuovo
tutti!
Mi piacerebbe tanto che in questo Natale,
ognuno si sentisse veramente responsabili
di tutti i più piccoli, ma in particolare che i
genitori dedicassero del tempo “speciale”
ai propri figli: aiutiamoli a capire che i
regali materiali non sono poi così tanto
importanti…o forse loro (i più piccoli) lo
hanno già capito e gli Adulti ancora no?
Benvenuta crisi economica se ci fa
incamminare verso la scelta della strada
della sobrietà e della riscoperta dei veri
valori!
Smettiamola allora noi adulti di fare i
capricci e impegniamoci di più a diventare
veramente Adulti!!!
Un Santo e sereno Natale.
Daniela
*L’A.I.F.O. è l’Associazione Italiana amici
di Raoul Follereau che promuove e sostiene
in tutto il mondo progetti di solidarietà
e sviluppo a favore dei più poveri e
abbandonati, in particolare lebbrosi, ma
anche donne e bambini.
pagina 5
Dicembre 2012
No ven fià
per dir :
Dove è finita
la Madonnina
GRAZIE!
del Carmine
che veneravano
I nostri anziani?
N
ella nostra bella chiesa di San
Benedetto, a ridosso della
parete posta ad ovest sotto
l’orchestra, si trova la pala della Madonna del Carmine (cm.270x130 olio
su tela), risalente al secolo XVIII, del
pittore Egidio Dall’ Olio (1705-1784),
restaurata nel 1996.
La pala, un tempo collocata sull’attuale altare della Madonna, fu sostituita
inizialmente da un’antica statua della
Vergine del Carmelo assisa in trono e
provvista di un abito color azzurrino
(da quanto ho potuto appurare dagli
anziani); una scultura appartenente alla
tradizione dei “simulacri da vestire”:
santi e sante con vere vesti e preziosi,
legati ai riti processionali, delle feste
patronali, che si svolgono ancora oggi
in alcuni dei nostri paesi ma soprattutto
nel sud Italia e in Spagna.
Il simulacro della Vergine del Carmelo col Bambino fu sostituito dall’attuale statua della Madonna del Carmine
(opera scultorea di Mario Stuffer da
Ortesei) per iniziativa del parroco don
Oreste Orsolan, che resse la parrocchia
dal 1923 al 1944.
Purtroppo l’effige della Madonna
“vestita”, a seguito di ripetuti spostamenti dalla chiesa di San Benedetto in
altre chiesette e sacelli, irrimediabilmente si deteriorò negli abiti ed infine
ad oggi purtroppo risulta dispersa o
forse abbandonata in qualche solaio.
Sarebbe bello poterla recuperare!
Intanto ecco una probabile foto, recuperata tra gli incartamenti della nostra
parrocchia in Archivio Diocesano, che
per qualche anziano corrisponderebbe
al simulacro.
Giuseppe Posocco
A mio marito
Natalino
E
ra ieri (a dispetto del
"sembrava")... ed eccoci
al nostro, come qualcuno,
cristianamente ispirato lo definisce,
"giubileo matrimoniale" ... No! Nessuna
definizione formale ed usurata, nessuna
celebrazione rituale potrà avere la
"presunzione" di significare la nostra
vita insieme! Nessuna scadenza
temporale, con il suo naturale carico di
ricordi e di struggenti nostalgie, potrà
indurci a voltarci indietro con rimpianto
come se il passato non ci appartenesse
più. Il sentimento che, inevitabilmente,
addolcisce ogni cosa che e' stata, non
potrà far si' che questa stagione della
nostra vita assuma ai nostri occhi la
suggestione del tempo migliore. Certo,
anche noi abbiamo vissuto, ma niente e'
andato perduto, non le esperienze vicine
e lontane nel tempo, non le emozioni e
l'entusiasmo dei nostri approcci, più vivi
che mai tutti giorni. E se la speranza di
quel giorno radioso e' diventata certezza,
se la nostra casa e' davvero "fondata sulla
roccia" lo devo a te, alla tua dedizione,
al tuo amare, ad ogni tuo dono!
Tua Ornella
Ora io lo dedico a Lei, alla sua
"nuova vita". E, in occasione del Santo
Natale, lo dedico a tutte le persone che
indistintamente "amano".
Natalino
“
Maria, posela dirghe
a Sergio
e a Meno che ghe
saria le foie da cior
su… ali temp?” “Inox positu
vegner in asilo che se ha rot….”
“Piero, come pose far….” “Zio
Giet ho l’erba sul giardin davanti,
ma anche in parchegio da disecar:
positu vegner?”” Stefano, ghe domanditu a Parcianelo se insieme
podè….” “ Mario, i boce a foza
de dai, i me ha spacà el palet, o
la panchina, o el cancelet,…. Alo
temp par darghe ‘na saldada?”
“ Gjio, ghe saria le ziese da taiar…” “Dino, ho ‘na rogna, atu
temp? “Fabiola, posela vardar
ela l’asilo intant che …” E per
non parlare di tutto quello che
Andrea ha fatto in vita per questa
struttura e, ora, lui non c’è più …
La Scuola dell’Infanzia/Nido
Integrato è una realtà qualificata
e indispensabile per le giovani generazioni di Orsago e, anche, per
i loro genitori, ma senza l’aiuto
silenzioso e disinteressato di
tutte le persone che si danno da
fare gratuitamente per essa, non
potrebbe sopravvivere. Ed è per
questo che, attraverso queste
pagine, che sappiamo essere
lette da loro e non solo, vogliamo “urlare” il nostro GRAZIE e
augurare loro ciò che il Signore
pensa sia meglio in questo tempo
di Avvento. Buon Natale a tutti
coloro che disinteressatamente
vogliono bene all’asilo e alle loro
famiglie.
pagina 6
Dicembre 2012
Associazione
Anziani di Orsago
PROGRAMMA
Affiliata ANTEAS - Via XXV Aprile, n° 1 – 31010 Orsago (TV) - Tel. 0438 99122
A
nche quest’anno siamo arrivati
al Santo Natale completando con
soddisfazione il programma delle
nostre attività.
Con gioia voglio far presente che quest’
anno si sono aggiunti a Noi altri Volontari,
anche giovani, carichi di buona volontà e
orgogliosi di dare qualcosa agli altri, ciò ci
commuove e ci conforta stimolandoci ad
andare avanti per la strada intrapresa.
Il nostro appello però, è sempre rivolto
ai neo pensionati dicendo loro che possono
avvicinarsi a noi in ogni momento senza
timore, anche perché il nostra Associazione
necessita di tante persone di buona volontà per
continuare a dare servizi a tutta la comunità
sperando che in futuro anche il volontariato
sia più valorizzato per quello che fa e che farà.
Sappiamo che il nostro futuro è riposto nelle
forze più giovani e a loro noi trasmettiamo
il compito di continuare questa importante
missione anche perché il nostro tabulato è
soggetto a continue
varianti ed imprevisti, purtroppo c’è
sempre chi và, nonostante continuiamo con
entusiasmo a camminare lungo la difficile
strada intrapresa.
Ricordiamo con Grande Gioia, un altro
evento eccezionale, per la Nostra Concittadina, Carmela Della Libera per il compimento
del Suo 100° compleanno, essendo nata il
5 di novembre del 1912, per questo mitico
momento in segno di affettuosa riconoscenza
gli è stata donata una Pergamena ed un cesto
natalizio, dal Nostro Pres. Luigi Collot a nome
di tutta l’Associazione Anziani, rinnovando
l’Augurio per tanti altri Anni Sereni e Felici.
Ho il piacere, inoltre, di comunicare il
programma dell’anno 2012 che sta per finire:
iniziato
con il 29 di gennaio con la Festa del Tesseramento, il 19 di Febbraio con l’Assemblea
dei Soci e Crostolada
il 25 di Marzo con il Pranzo Sociale
della Tersa Età, il 27 di Maggio sostegno alla
Festa di Primavera presso l’Azienda agricola
Bevilacqua, l’8 di Giugno,purtroppo, è stata
sospesa la gita in programma per mancanza
di adesioni, il 5 di Luglio Magnifica serata
all’Arena di Verona per la rappresentazione
della “Carmen”,
il 31 di Luglio gita a Pieve di Cadore ed
a Lorenzago, il 26 di Agosto scampagnata
all’Azienda Bevilacqua,
il 28 di Settembre la Gita Settembrina
con visita a Villa Varda e proseguimento per
Eraclea Mare, il 21 di Ottobre festa con Castagnata degli Alpini e con la compagnia dei
giovani del “Girasole”, così eccoci arrivati
alla chiusura dell’anno con il Pranzo di Natale
che si svolgerà presso il Ristorante Primavera
di Godega S.U.
Domenica 16 di Dicembre, pranzo allargato a tutti gli “Over 60” del Comune di
Orsago, alleAutorità comunali, ecclesiastiche
e i rappresentanti delle Associazioni tutte.
Ricordiamo che a tutte le persone, le quali
impossibilitate per carenze fisiche a partecipare al Pranzo di Natale, verrà consegnato
un pacco dono all’insegna di aggregazione,
amicizia, e fratellanza.
Preghiamo i familiari di comunicarci a
mezzo telefono od a conoscenti i nominativi
dei loro Cari.
Ricordiamo anche, l’apertura del bar
associativo viene fissata per i tre pomeriggi
la settimana, Mercoledì, Giovedì e Sabato,
più mattino e pomeriggio la Domenica,
inoltre viene gestito presso la nostra Sede
uno sportello di Ascolto ed Informazione
ricevendo pure le richieste per il servizio di
trasporto alle persone bisognose, ricordiamo
che abbiamo a disposizione due pulmini,
uno dei quali dotato per il sollevamento di
carrozzine, molte volte usufruiamo le vetture
proprie dei Soci Volontari.
Comunichiamo inoltre che un gruppo di
Soci Volontari è incaricato a gestire la manutenzione esterna della Scuola Materna Maria
Bambina di Orsago.
Auguriamo di tutto Cuore un Buon Natale
ed un felice Anno Nuovo.
Il Presidente Luigi Collot
La “cuchera” del nonno Meneti (Domenico)
Una grossa noce nelle mani del nonno, piccolo di statura un po’ rotondetto ma quanti ideali,
“chi no ghe pensa in cò ghe pensa doman, la nomina le quel che conta”.
Era un ragazzo del ‘99. Aveva tante storie da raccontare, la guerra, la Croazia,i todeschi come li chiamava lui.
Un mucchio di terra nel cortile, lui ridendo “la piante questa cuca? ma la naserà quando no ghe sarò pì”. Cosa dici
nonno tu ci sarai ancora perché sei un ragazzo del ‘99.
La “cuchera” ora è grande, tra i suoi rami ci sono le tortore, le foglie crescono,ingialliscono,cadono,
come le fasi della nostra vita.
Quando le foglie si muovono io sento il nonno parlare; “mai metterghe nome doman”.
Tanti anni sono passati. La “cuchera” del nonno sussurra in primavera dolci melodie quando i suoi rami sono
carichi di foglie. Tristezza quando i suoi rami spogli si rivolgono al cielo; ricordi di una vita semplice rimasta nei
nostri cuori, in questa torre di Babele che oggi è la vita.
Grazie nonno Meneti.
Adriana
pagina 7
Dicembre 2012
CIRCOLO
ARTISTICO
“F. Pollesel”
A
ll'inizio del mese di novembre il
Circolo Artistico ha presentato
la consueta mostra autunnale di
pittura ed attività affini con una quindicina
di artisti locali che hanno esposto loro lavori inediti eseguiti nelle diverse tecniche
espressive. Il tempo meteorologico è stato
molto inclemente proprio nei due fine settimana di apertura della mostra, per cui le
presenze sono state osteggiate, ma comunque soddisfacenti.
Ciò dimostra ancora una Volta quanto la
Comunità apprezzi questa manifestazione
che si è sommata a quella organizzata, con
opere a tema diverso, in occasione della
festività pasquale scorsa.
Nella mostra di novembre erano esposte
tre eccellenti tele del defunto M° Pollesel.
Il Sig. Paolo Ceschel, coerede del pittore,
esaudendo ad una richiesta presentata a suo
tempo dal Presidente del Circolo, ha donato
alla nostra Associazione uno dei tre quadri
esposti, a scelta, quale riconoscimento per
l'intitolazione del Circolo e per l'ospitalità da
Sempre offerta a esposizioni del M° Pollesel.
Il quadro scelto è una natura morta in
olio su tela riccamente incorniciata (40X50)
intitolata "Melograni su vassoio".
In mancanza di una sede propria, si è
deciso di chiedere ospitalità, concessa, in
Municipio per cui il quadro è stato appeso
nell'Uff1cio del Sindaco, a pubblica visione.
CIRCOLO
CULTURALE
“Don Giuseppe Zago”
N
el precedente numero della
“Voce di Orsago” abbiamo
lungamente parlato della
conclusione dell’anno accademico
2011-2012 con riferimento al programma e al viaggio finale di cinque giorni
in Umbria, che ricordiamo con una foto
di alcuni nostri gitanti in visita serale
alla chiesa di San Francesco ad Assisi.
Guardiamo ora all'attuale e all'immediato futuro dell'attività del Circolo
Culturale che ha iniziato la propria
presenza nella Comunità attraverso un
susseguirsi di ben tre incontri serali
intesi ad allargare la propria presenza
per favorire le adesioni di nuovi soci in
supporto al già fornito numero iniziale
che purtroppo risente dell'età avanzata e
di prudenza contro gli inevitabili acciacchi che tendono a ridurre la frequenza.
Il numero degli iscritti si sta avviando verso le novanta unità, tuttavia
ripetiamo insistentemente di convincere
nuove forze a sostegno degli affezionati iscritti da oltre vent'anni. Intanto
l'attività sta sviluppando la prima parte
del programma che si concluderà il 13
dicembre con l'Assemblea Ordinaria dei
Soci dopo ben 19 lezioni meravigliose
per contenuti e per i valenti Relatori
che si sono succeduti.
Di fronte a timide asserzioni di non
essere all'altezza culturalmente per far
fronte alle "lezioni" del Circolo, ripetiamo ancora una volta, anche in questa
sede, che questo è un falso timore e una
insostenibile scusa, per cui l'invito è di
provare a partecipare a qualche incontro per sciogliere qualsiasi remora e
gustare lino in fondo la soddisfazione
dell'aumento delle proprie conoscenze,
della cultura, della sensibilità individuale verso ciò che è importante per
la formazione personale, per la quale
"non è mai troppo tardi"!
Dopo la pausa delle prossime fe-
Esso sarà presente, quale simbolo del Circolo, in ogni mostra che Verrà organizzata.
Il Consiglio direttivo infine, sentito anche
il parere della base, si sta orientando di
istituire dei corsi di insegnamento e di aggiornamento nelle varie tecniche rivolti non
solo ai propri Soci, ma a quanti desiderano
cimentarsi con la bella arte.
Il tutto dovrebbe svolgersi con alcuni
incontri tenuti dai nostri Soci con il compito di saggiare le predisposizioni per poi
continuare, presumibilmente nel prossimo
anno, con dei Veri corsi tenuti da docenti
qualificati
Prima difficoltà da superare è trovare
una sede opportuna perla quale verranno
interessate le istituzioni, prima che i privati,
per ovvie ragioni economiche.
Coloro che ne fossero interessati e bene
si segnalino, oltre allo scrivente, ai soci
Camatta Luigi e Teri Ferracini.
Concludendo anche il Circolo Artistico si
premura di formulare i migliori auguri per
le prossime Festività a tutta la Comunità.
Antonio Bottan, presidente
stività Natalizie, il Circolo
riprenderà la propria strada il
15 gennaio 2013 per concludersi, dopo altri 25 incontri,
nel mese di maggio con il
consueto viaggio turisticoculturale di 5 giorni la cui meta
verrà decisa dall'Assemblea
su due proposte che il Direttivo presenterà. Su ciò saremo
più espliciti nelle prossime occasioni.
Intanto gusteremo le lezioni pomeridiane del martedì e del giovedì di ogni
settimana a cui aggiungeremo altri due
incontri serali con la presenza attesa
di Padre Sirio e del Concerto vocalestrumentale per la Santa Pasqua, come
è tradizione.
Specificare tutti i temi in calendario
è impossibile in questa sede per ovvie
ragioni di spazio, tuttavia invitiamo gli
interessati a richiedere il programma
magari partecipando liberamente a
qualche incontro presso la saletta del
Cinema Cristallo, nostra sede.
Il Circolo Culturale coglie l'occasione per porgere a tutta la Comunità gli
auguri di un sereno Natale ed un più
tranquillo Anno Nuovo.
Antonio Bottan, per il Direttivo
pagina 8
he noia, devo proprio
andare a messa?». Queste parole che sembrano
adatte alla bocca di un bambino ce le troviamo ad
avere tutti, giovani e meno giovani. Come quindi
meravigliarsi di bambini che con incosciente
coraggio dichiarano che non hanno voglia di
andare in chiesa per quell’ora particolare?
Partiamo quindi da noi che per età, esperienza
di vita e di fede ci siamo fatti un’idea sul perché
andare e vivere la messa.
Iniziamo dal nome: «Su, forza, andiamo alla
cena di ringraziamento!» «Ma se sono le 9 del
mattino?!». Eppure è questa l’idea di partenza,
mensa e/di ringraziamento. Ci rende presente il
sacrificio di Gesù sulla croce, partendo dal suo
ultimo gesto di comunione terrena con i suoi
discepoli: il mangiare insieme (anche da risorto,
come in Gv 21). Allora siamo invitati insieme a
farci suoi discepoli e, tra di noi, fratelli, “figli nel
Figlio”, per ciò non dovremmo più dire “IO vado
a messa”, bensì “NOI partecipiamo alla messa e
insieme ci doneremo perché avvenga davvero
il mistero eucaristico”. Senza una comunità non
c’è Chiesa.
“Andare” e “partecipare”, una bella differenza
e, sebbene per comodità il primo termine sia più
rrivati agli sgoccioli di questo
2012 è d’obbligo, e per noi anche
piacevole, volgere lo sguardo su
quanto fatto finora.
Un anno particolarmente intenso ed impegnativo che ha visto il coro, non solo animatore
delle cerimonie e Messe della Parrocchia, ma
anche partecipante in numerosi concerti in
paese e fuori.
Il primo impegno dell’anno è stato in febbraio; invitati ad un concerto in occasione di
San Valentino patrono della chiesa di Cozzuolo
di Vittorio Veneto.
Nel periodo quaresimale abbiamo noi
organizzato un concerto, con il Patrocinio del
Comune e con il contributo della Banca della
Marca, invitando “I Cantori di S. Tomaso di
Canterbury” di Gaiarine.
A seguire il 7 luglio a Serravalle di Vittorio V.
per un concerto nell’ambito del “Luglio Musicale
Carmelitano” nella bellissima Chiesa di San
Giovanni Battista.
Poi il 16 settembre, in occasione della nostra
ormai classica gita annuale, si è animata la Messa
nella Chiesa di Canale d’Agordo nella ricorrenza
del centenario della nascita del nostro Papa,
Giovanni Paolo I.
Il 13 ottobre poi, abbiamo partecipato con
grande piacere, insieme al coro “Code di Bosco”,
al concerto in chiesa organizzato dal Circolo
Culturale “Don Giuseppe Zago” per l’apertura
Dicembre 2012
Desidero
proprio
vivere la
Messa!
usato, si nasconde il rischio di andare in chiesa e
di subire le sempiterne orazioni e letture e parole
e gesti che non cambiano mai.
Non dovrebbe essere così: la scansione di
parole, letture e gesti servono per ordinare il
culto, affinché possiamo presentarci a Dio con i
nostri intenti e i nostri limiti, ascoltare ciò che ci
dice con le Sue parole scritte sulla carta e dette
dal Suo Spirito, riconoscere la grandezza del Suo
Amore ed esserne partecipi fino alla comunione
con Lui. Inoltre abbiamo la possibilità di ascoltare
delle parole formanti nell’omelia, di donare noi
stessi (e non solo le nostre monetine) insieme al
pane al vino e di interpellare l’intera assemblea
Coro
Parrocchiale
“S. Benedetto
Abate”
dell’anno accademico.
E infine il 21 ottobre al Santuario della Madonna dei Miracoli di Motta si è animata la Messa
delle 10 ricevendo anche molti apprezzamenti.
Questo è ciò che abbiamo già fatto finora,
però gli impegni che il coro ha davanti non
sono da meno, infatti ci stiamo preparando
non solo per animare le Messe di Natale, come
di consueto, ma anche per un concerto natalizio
che si terrà nella nostra Chiesa la sera di sabato
22 dicembre.
Ci saremo noi ed altri due cori esterni: il coro
“Cappella Musicale S. Michele di Vittorio Veneto”
e il coro di Cozzuolo.
Noi confidiamo che la Chiesa sarà piena anche
in questa occasione e non abbiamo dubbi proprio
perché gli orsaghesi su questo sono insuperabili.
Invece la sera di Santo Stefano siamo invitati
riunita perché ci sostenga nella preghiera.
Tutto ciò rappresenta il culmine della nostra
santificazione, attraverso la glorificazione di Dio
e la grazia che ci viene profusa, soprattutto nel
corpo eucaristico. Diventa però anche la fonte
per irrobustire la nostra fede, riconfermando
anche i contenuti nel credo, la propria carità, che
nasce dall’Amore che si fa presente, e la propria
speranza, nelle fedeli promesse di Dio e nella vita.
In conclusione, se non ci rendiamo conto che
cosa implica la liturgia della celebrazione domenicale, non capiremo le fughe di tante persone:
sicuramente c’è chi non è interessato a tutte
queste cose, ma c’è anche chi non le conosce e
non sa cosa si perde e chi, consapevole della fatica
che implica il disporsi a vivere un concentrato
di grazia, amore e preghiera, rinuncia a priori
o vive il tutto “a risparmio”. A noi il compito di
riscoprire e di comunicare tutti questi doni che
riceviamo in quell’ora in cui sacrifichiamo un poco
di noi stessi, piccola cosa come la goccia che si
perde nel vino del calice pronto per il sacrificio.
Non possiamo che rendere grazie e uscire dalla
chiesa pieni di gioia, davvero “desidero proprio
vivere la messa” per vivere meglio il giorno.
Giacomo Andreetta
dal coro “La Betulla” a un concerto nel Duomo
di Aviano.
Sicuramente un periodo impegnativo, come
detto all’inizio, ma è anche piacevole l’essere
invitati cantare e collaborare con altri cori, ci
stimola ancor di più nel nostro impegno.
Non possiamo tralasciare il fatto che tutto
questo è possibile grazie alla disponibilità, la
pazienza e la capacità della nostra Direttrice
Svetlana che ci sprona costantemente nella
preparazione e si dedica a noi ormai da cinque
anni e grazie anche ad Agostina nostra accompagnatrice all’organo.
Ai coristi invece il ringraziamento più bello
arriva ogni qual’volta gli viene riservato l’apprezzamento e l’applauso, e questo, dobbiamo
riconoscerlo, fin’ora non è mai venuto meno, ne
da parte dei parrocchiani ne da parte del nostro
Parroco Don Mario, tra l’altro sempre attento ai
nostri bisogni.
E noi cogliamo questa opportunità per dire
un grande grazie a tutti.
Vogliamo ringraziare in anticipo anche chi
ha voglia e gusto di entrare a far parte del coro,
sarà sempre il benvenuto.
E la nostra presenza con i canti che eseguiremo alla Messa della Vigilia e il giorno di Natale
possano essere l’augurio più bello e sentito che
il coro porge di Buon Natale.
Lorenzo
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Dicembre 2012
Associazione
Culturale
"Orsetto d'oro"
P
rendete una cinquantina
di ragazzi dai 4 ai 15 anni
d'età, aggiungete una insegnante di musica effervescente e
tanta voglia di cantare; mescolate il
tutto e avrete L’ORSETTO D’ORO,
l’associazione che da alcuni anni promuove tra i giovani una preparazione
musicale completa attraverso vari
appuntamenti.
Innanzitutto c'è l'evento più famoso, diventato ormai un classico
per la nostra cittadina, il concorso
canoro "Orsetto d'oro" che ogni anno
dà la possibilità a giovani talenti di
esprimere la propria passione per il
canto, esibendosi sul palcoscenico.
La sfida raccoglie concorrenti provenienti da numerosi comuni di 2
province ed è sempre seguito da un
pubblico numeroso.
Un'altra importante iniziativa
dell'associazione è stata quella di
fondare “Le piccole voci dell’Orsetto d’oro”, un coro stabile per
giovani appassionati di musica. Nei
suoi tre anni di vita, il coro ha messo
a punto un ricco repertorio di brani
scelti accuratamente sia per il valore
musicale, sia per la validità del testo,
e per questo è spesso chiamato ad
esibirsi in concerti, come ad esempio
quello tradizionalmente si tiene a
Natale al cinema Cristallo.
Ultimamente si sono uniti al coro
alcuni elementi "speciali": dei coristi piccolissimi, di soli 4 e 5 anni.
I nuovi arrivati si sono amalgamati
molto bene e fanno apprezzare la
loro bravura nell'esecuzione di ogni
brano.
L’associazione poi organizza ogni
anno un corso di introduzione al
canto, rivolto a tutti coloro che
vogliono conoscere le tecniche del
canto e, nel contempo, vogliono incontrare altri bambini e ragazzi con
cui trascorrere alcune ore in un clima
amichevole e rilassato. Le lezioni
cominceranno a gennaio e avranno
cadenza settimanale. Per iscriversi
basta accedere al sito dell’Associazione: www.orsettodoro.it
M
a, per perseguire le sue
finalità di promozione
della cultura musicale,
l'associazione ha ampliato il ventaglio di proposte e quest'estate ha dato
l'occasione ad un nutrito gruppo di
coristi di assistere ad un'opera molto
famosa, l'Aida, all'Arena di Verona.
Data l'affascinante cornice, la serata
ha entusiasmato tutti i partecipanti!
L'ultima sfida in cui l'Orsetto d'oro
si è cimentato, è l'allestimento di un
musical, interpretato dai ragazzi guidati dall'entusiasmo della vulcanica
direttrice, la professoressa Simonet-
ta Mandis, con la collaborazione dei
volontari dell'Associazione e della
mano esperta di Simone Carnielli.
I coristi hanno accolto con entusiasmo la proposta di vestire i panni
di Mary Poppins e degli altri suoi
bizzarri amici di uno dei musical
più amati di sempre; hanno così
potuto cimentarsi in una prova non
certo facile, che ha richiesto molto
impegno e un pizzico di coraggio,
ma che ha permesso loro di misurarsi
con un genere musicale originale,
che si è trasformato in un gioco
divertente. L'opera non è stata
scelta a caso. Infatti, le avventure
della bizzarra famiglia offrono uno
spaccato attuale, in cui ognuno di
noi, in fondo, può ritrovarsi: genitori
e figli, amici e parenti prima lontani
e distratti, poi uniti da un filo magico
fatto di calore e di ascolto reciproco
con un poco di zucchero
Con questa brillante prova si
conclude un altro anno di attività
dell'Orsetto d'oro, nella speranza
di poter riservare nuove interessanti
sorprese in futuro e con l'augurio
che le prossime Feste possano portare nella vita di tutti noi, grandi e
piccini, un po' di zucchero in più!
Associazione Culturale
Orsetto d'Oro
pagina 10
Dicembre 2012
d’autunno
IMPRESSIONI
È
Cresime 2012
C
on la Santa Cresima, Signore, ti abbiamo detto il nostro
sì esprimendo il desiderio
sincero di provare davvero a vivere
con te.
Sai Signore, durante il nostro cammino, abbiamo vissuto esperienze di
vita diverse fra loro, ma che ci hanno
veramente dato tanto. Proprio per questo, ora, vorremo ringraziare di cuore:
La comunità “Il Girasole”- “Le suore
della Casa Mater Dei- la comunità “Il
piccolo rifugio”- Le monache di clausura- I padri missionari della Consolata
e quella mamma che ci ha raccontato
l’esperienza del figlio entrato nel tunnel
della droga.
Un grazie speciale va ai nostri genitori che ci sono sempre stati vicini e dei
quali non potremmo mai fare a meno.
Ai nostri nonni sempre disponibili.
Ai nostri padrini e madrine che si sono
impegnati ad essere il nostro braccio
destro sia nella vita cristiana che in
quella di tutti i giorni.
Al vescovo che ha celebrato il sa-
cramento.
A don Mario che ci ha sempre incoraggiati.
Alla comunità tutta che ha voluto oggi
stringerci con la preghiera attorno a noi.
Al coro che ha accompagnato la
celebrazione. E a tutte quelle brave
persone che si sono rese disponibili
offrendo il loro aiuto.
Ma il ringraziamento più grande va
a loro, le nostre catechiste Stefania,
Alberta e Nazarena, che ci hanno accompagnati tenendoci per mano per ben
sette anni con il cuore sempre pieno
di amore, gioia, coraggio, pazienza,
come un vero cristiano sa fare. Non
si sono mai stancate di ascoltarci e di
consigliarci. Sono state e saranno per
noi delle persone preziose e Signore ti
ringraziamo di aver scelto loro per il
nostro cammino di fede.
Non vi dimenticheremo mai e nei
nostri cuori un posto sarà riservato a voi.
Grazie a tutti.
I ragazzi della cresima.
una serena giornata
d’autunno.
Il sole è un po’
pallido e con i suoi raggi scalda
l’aria ed illumina il bosco.
Percorro un sentiero di sassi
coperto da foglie secche, entro
nel bosco e lì vedo uno scoiattolo che salta da un albero
all’altro.
Osservo le foglie degli alberi, sono colorate di marrone
bruciato, rosso vivo, giallo
zafferano ed arancione.
Nel silenzio che mi avvolge,
sento gli uccellini cantare ed il
fruscio delle foglie che, appena mosse dal vento, cadono e
stendono un tappeto colorato.
Sento il profumo della
resina, dei funghi che trovo
spostando un mucchietto di
foglie umide, marce.
La corteccia del tronco
degli alberi è scura, ruvida e
coperta di muschio; le gocce
di resina, appena uscite dagli
alberi, sono appiccicose come
il miele.
Nell’aria s’odora il profumo dolce delle bacche e
quello amarognolo delle noci
selvatiche.
L’autunno è meraviglioso
perché mi regala una sensazione di pace e tranquillità.
Angelica Z.
e Marco Giovanni B.
4A
pagina 11
Dicembre 2012
Giubilei di
Matrimonio 2012
A
nche quest’anno la nostra comunità parrocchiale, come
ormai vuole la tradizione, ha voluto ricordare in due
momenti le coppie che festeggiavano i propri giubilei di
matrimoni: quello primaverile per le coppie dai 5 ai 25 anni e quello
autunnale per quelle “over” 30. Sono state due celebrazioni sentite e
partecipate, ricche di presenza e di emozionanti momenti sia per chi
ha partecipato che per chi ha organizzato; la sincera testimonianza
di tutti queste coppie unite da tanti anni di matrimonio, con gioie e
difficoltà sempre superate insieme, deve essere positivamente messa
in rilievo ed essere certamente di esempio e speranza per le giovani
coppie che si trovano ad iniziare un percorso di vita nell’unione
cristiana. Nel successivo momento di condivisione festosa inoltre è
sempre bello vedere che tutti si ritrovano con gusto a parlare, scherzare
e condividere le proprie esperienze: anche questa una bella lezione
di vita che si può apprezzare solo vivendola!
E’ per questo che come Gruppo Famiglia cercheremo di impegnarci affinché si possa portare avanti questa bella ricorrenza che,
grazie all’indispensabile presenza e generosità delle coppie di sposi
e del loro entusiasmo a qualsiasi età, ci arricchisce continuamente e
ci stimola nel nostro cammino.
Ringraziando pertanto tutti coloro che hanno partecipato e che in
qualsiasi modo ci hanno aiutato vogliamo fin d’ora invitare le coppie
ad aderire numerose agli appuntamenti per il 2013 previsti per la
prima domenica di Maggio e di Ottobre.
Il Gruppo Famiglia
Primavera 2012
Autunno 2012
I 100 Anni di Nonna Carmela
Della Libera Speranza
L’
unica matriarca rimasta, testimone della famiglia
Speranza, è nonna Carmela Della Libera, che il
giorno 5 novembre ha compiuto la bella età di
100 anni essendo nata a Bibano nel 1912.
Il giorno del compleanno ha ricevuto a casa la visita del
vicesindaco Marcello Botteon, rappresentante dall’amministrazione comunale, oltre al parroco, Mons. Mario Casagrande,
e ai rappresentanti dell’Associazione Anziani locale, ricevendo
da ognuno doni con un omaggio floreale e degli attestati.
Siamo andati anche noi nipoti quel giorno a trovarla e
l’abbiamo vista seduta tranquilla, con quella pace e serenità
sul volto che da sempre la contraddistingue, fin da quando
vivevamo assieme in seno alla numerosa famiglia patriarcale.
Zia Carmela reca testimonianza di tanti bei ricordi di vita
trascorsa: la gioia per la nascita dei figli, le feste, attorniata
dai famigliari e far filò la sera nella pace famigliare, pur se
c’era la fatica della vita quotidiana poichè il lavoro nei campi
si compiva con la sola forza delle braccia.
Ha conosciuto le tribolazioni delle due guerre, la prima
vissuta nell’infanzia e la seconda da madre e sposa, quando
Nonna Carmela con i figli, le nuore e il genero
con la tristezza nell’animo gli uomini della famiglia partirono
per il fronte.
Ha vissuto ancora momenti di tristezza in seguito alle
malattie e al dolore della perdita di persone care, come il
marito Mario deceduto poco più che sessantenne.
Mario e Carmela si erano sposati il 23 gennaio del 1937
a Bibano dove l’aveva conosciuta, lui ventisettenne, lei due
anni più giovane.
Ed infine ora la gioia del giusto riposo e della festa che si
è celebrata domenica 11 novembre con la Santa messa e con
il pranzo durante il quale figli, nipoti e parenti tutti si sono
stretti attorno a lei.
pagina 12
Dicembre 2012
NOVITà IN
PARROCCHIA
S
ta nascendo il nuovo
gruppo liturgia, un gruppo
che non servirà solo per la messa,
ma per il senso liturgico più ampio, dando
molta importanza alla comunicazione tra i
gruppi, perché tutto cooperi alla crescita,
dapprima personale e poi comunitaria.
Infatti verrà curato molto l'arricchimento
personale dei partecipanti, in modo tale
che in tutto ciò che facciano, dalle azioni
quotidiane all'aiuto in parrocchia, ci sia un
certo stile, una certa motivazione.
Visto che il gruppo si sta formando or
ora, chiunque fosse interessato o volesse
approfondire, chi già agisce o agirà in
parrocchia e vuole qualcosa in più basta
chiedere informazioni a Gianni Ros
(0438.992244 ) o al diacono Luigi Pavan
(0438.992344 ).
I
n occasione del nostro anniversario di matrimonio,
celebrato il 14 ottobre
scorso, vogliamo ringraziare Don
Mario per la sua accoglienza, il
gruppo Famiglia Giovani che
con il loro impegno, ogni anno,
organizza i Giubilei ed il coro S.
Benedetto che ha allietato con le
sue voci armoniose la S. Messa.
M. R. C.
Sono
disponibili
i volumi della raccolta
dal 1962 al 1995
de " LA VOCE DI ORSAGO".
Chi fosse interessato può
ricolgersi in canonica o in
sacrestia dopo le messe.
Gli articoli scritti
al computer possono essere
inviati direttamente a
[email protected]
indicando la data.
LA VOCE
DI ORSAGO
S
empre più solo il parroco sull’altare?
Non credo, o comunque spero di no,
grazie a questi “simpatici ministranti”
(così ringraziati dal vescovo Corrado) che ogni
anno crescono, grazie a voi tutti. In molti si chiedono cosa comporti l’essere chierichetto. Solo
pochi incontri per rinfrescare i gesti e soprattutto
la presenza, ovvero cercare di partecipare alla
messa e di servire all’altare. Quindi, se sei un
bambino/a, non esitare a parlarne con i tuoi
genitori, con le catechiste o con don Mario, se
sei un adulto che leggi, non esitare a parlarne
con i tuoi figli/e, con le catechiste o con don
Mario: le porte sono aperte, le vestine numerose.
Giacomo
Bollettino parrocchiale trimestrale
Fondato nel 1962
Editore: Parrocchia
di San Benedetto Abate
Redazione
Piazza Caduti per la Libertà, 3
31010 Orsago Tel. 0438/990328
[email protected]
Direttore responsabile:
Giovanni Dan
Gruppo redazionale:
Paola Pollesel,
Maria Cristina Piantadosi,
Mauro Feltrin
Impaginazione:
Gianluca Bonaldo
Iscritto al Registro Stampa del Tribunale
di Treviso N . 751 del 18.4.1989
Distribuzione gratuita
Dicembre 2012
E
ra una signorina di buona famiglia: suo
padre, geometra, era capo ufficio del catasto di Monaco di Baviera. Era istruita:
aveva studiato in un collegio internazionale retto
da suore, le Englisher Fraulein e le sue compagne
erano, oltre che germaniche, francesi, inglesi,
spagnole e italiane.
Nei programmi di studio dovevano parlare
due giorni la settimana tedesco, due francese e
due inglese. La domenica ognuna parlava la sua
lingua ed era come la torre di Babele.
Poi c’erano le altre materie (lei eccelleva in
chimica) oltre galateo, canto, ballo, nuoto, ecc.
Nella divisa di gala avevano i colori della
casa regnante il cui reggente (zio di quel famoso
Ludwig dei castelli) visitava il collegio una volta
l’anno.
Delle sue compagne di classe lei era incuriosita soprattuto dalle due italiane perché più
delle altre straniere soffrivano della nostalgia
di casa. Cosa sarà mai quest’Italia, si chiedeva.
Uscita di collegio frequentò una scuola di
cucina e governo della casa.
In seguito andò a lezioni di italiano. La sua
insegnante procurava, a famiglie italiane, le
istitutrici tedesche per i figli.
Dopo poche lezioni le propose di partire per
l’Italia perché si era ammalata la signorina che
doveva venire a Venezia.
Lei accettò, da quel tipo intraprendente che
era, anche se non sapeva ancora che poche parole
della lingua e, dopo aver fatto tutti i documenti,
annunciò ai suoi genitori esterrefatti che veniva
in Italia. Era figlia unica!
Arrivò in Italia nel 1923 a casa di un professore
dove insegnava il tedesco a tre bambini.
Successivamente si trasferì a Mestre e insegnò
ai figli, Anita e Bruno, del dottor Guido Bergamo,
pneumologo e radiologo, ex deputato repubblicano, avventiniano, antifascista. Famiglia con la
quale è rimasta sempre in amicizia e nonostante
abbia avuto, nella sua lunga vita, molti allievi,
Anita restò sempre la sua scolara del cuore.
Quando il dottore, con la famiglia, per motivi
politici, andò in esilio in Egitto, lei si trasferì a
Treviso dai conti Frova.
Una sua compagna di collegio venne a lavorare al consolato germanico a Venezia e così una
domenica la Sophie veniva a Treviso e l’altra lei
andava a Venezia.
ui era figlio del fattore dei Tami. Nacque ad
Orsago, in quella casa bassa adiacente la
villa, primo di sette sorelle e due fratelli.
Non era istruito, ma era colto. Aveva continuato
a frequentare il suo maestro Giacinto Scarabellotto, che venerò fino alla morte. Leggeva molto,
soprattutto i classici a sfondo sociale: Tolstoi,
Victor Hugo. Sul suo comodino quando mancò
c’era “E le stelle stanno a guardare” di Cronin.
Amava la poesia e la musica: frequentava la
Scala, l’Arena e la Fenice. Aveva cominciato come
falegname alla Cooperativa (con intervallo da
L
Storia d’amore
d’altri tempi
1914 al 1919 da militare) e disegnava anche i
mobili che produceva. Aveva anima di artista.
Era socialista: con il suo amico Italo Zanin
(repubblicano) faceva kilometri in bicicletta, la
sera dopo il lavoro, per sentire comizi politici.
Con l’avvento del fascismo, per non iscriversi
al partito cambiò lavoro: fece il rappresentante
di vari articoli ed infine di calzature.
Visitava mostre d’arte. Di Venezia era innamorato e ne conosceva ogni pietra e ogni palazzo.
Ci andava spesso la domenica e così passava
a salutare la sorella alla quale era più legato,
diventata suora infermiera.
Una domenica pomeriggio nell’autunno 1927
lei era seduta da tempo nello scompartimento
del treno a Venezia quando arrivarono trafelati
due signori che cominciarono subito a parlare
di politica.
Uno di loro chiese il parere alla signorina che
rispose: “Sono straniera e non me ne intendo” e
alle altre domande stava molto sulle sue.
Cominciò poi, per tempo, a prepararsi per
scendere a Treviso e allora lui (che era andato a
trovare la sorella e poi con l’amico in giro per la
città) le chiese l’indirizzo.
Lei ovviamente rifiutò, mo qui subentrò
l’amico che disse: “Ma lei non è l’istitutrice della
contessa Frova?”
“Lei come lo sa?” - “Io ho quel negozio di
scarpe in centro dove lei è venuta talvolta con
la sua scolara”.
Lui allora disse: “Va bene, allora indirizzerò alla
Signorina Istitutrice presso conti Frova, Treviso”.
Non potendo ricevere posta indirizzata a quel
modo, lei giocoforza gli dette l’indirizzo.
Lui visitava per lavoro ogni giorno alcuni paesi.
In ognuno comprava una cartolina e la sera in
albergo le scriveva, le metteva in una busta e
gliele spediva. Dopo alcuni mesi senza ricevere
risposta osò chiederle di vederla una domenica
Dicembre 2012
ANAGRAFE PARROCCHIALE
e ricevette finalmente un biglietto:
gregio signore, mi dispiace di non
poter godere per la domenica
prossima la Sua compagnia. Sono
occupata, perché la mia scolara probabilmente
parte per Cortina lunedì perciò non oso di domandare la giornata libera. La ringrazio per il
perenne ricordo che mi mostra colle Sue gentile
cartoline. Il giorno che potrò muovermi mi per
metto di avvertirla e distintamente La saluto.
Lona Burger” 9.II.28.
La invitò poi a un concerto in chiesa, musica
di Lorenzo Perosi. Lei andò due ore prima per
comperarsi il biglietto a scanso di equivoci.
Ma il ghiaccio era rotto e si rividero.
In estate però lei gli annunciò che considerava finita la sua esperienza italiana e tornò
a casa. Si scrissero, finché lei capì che i suoi
sentimenti erano uguali a quelli di lui e gli
comunicò che sarebbe tornata.
Lui rispose: “Alle porte d’Italia sarò ad
attenderla”.
Al Brennero, sporgendosi dal finestrino lo vide.
Si giurarono eterno amore.
Sull’agenda di lui il 5 settembre 1928 si legge:
Conegliano, Brennero.
Il giorno nove, domenica, la portò a Venezia a
conoscere la sorella suora e poi si fotografarono
a vicenda in Piazza San Marco.
Arrivò ad Orsago a conoscere la famiglia. La
mamma di lui non fu molto accogliente: avrebbe
voluto tenere tutti i figli accanto a sé.
A Natale le regalò l’anello con le rose rosse
e un biglietto: “Lona accetta il simbolo del mio
amore e conservalo, unito i più istinti auguri per
il nuovo anno, tuo Giuseppe” (ci sono ancora,
quelle rose, seppure secche).
Sull’agenda di lui: 24.12.28 spesa anello L.
500,0.
Durante il fidanzamento lui le scrisse quasi
tutte le sere: lettere bellissime, sentimenti e
principii fra i più nobili e rispettosi delle idee di lei.
Lui voleva solo il matrimonio civile: aveva perso
la stima per l’apparato ecclesiastico. Lei ne parlò in
confessione ribadendo però che l’uomo era buono,
nobile e generoso e lei lo amava. Il sacerdote le
disse: “Lo sposi e svolga la sua missione”.
Si sposarono il 21 marzo 1929 e partirono verso
Monaco a conoscere i genitori di lei che avevano
riservato loro una stanza in albergo perché “gli
sposi devono rimanere soli”, disse il padre.
A Conegliano, dove cominciarono la loro vita
coniugale, io nacqui il 23 settembre1929: testimoni mio nonno Piero di Orsago e mio nonno
Karl di Monaco.
A seguire arrivò mia sorella Carla nel 1935,
il 5 di ottobre.
Negli anni a venire lei scoprì in quell’agenda
che lui spese tutti quei soldi per l’anello e pianse:
Altri tempi, altre donne!
A.G.
“E
NUOVI FIGLI
DI DIO
15 Aprile 2012
Piccin Samuele
n. 05.11.2011
Benedet Noemi
n. 12.06.2011
Benedetti Anna
n. 17.08.2011
Gava Asia
n. 29.08.2011
Rosolen Nathan
n. 11.09.2011
Altinier Francesco
n. 09.10.2011
Da Ros Erika
n. 05.12.2011
03 Giugno 2012
Zago Alvise
n. 10.08.2011
Coletti Ginevra
n. 24.09.2011
Bottan Matilde
n. 27.09.2011
Cadorin Elisa.Anny
n. 16.01.2012
Cadorin Angelica.
Anny n. 16.01.2012
Paro Paolo
n. 23.01.2012
Palù Melissa
n. 03.02.2012
06 Ottobre 2012
Battistuzzi Agata
n. 10.05.2012
25 Novembre 2012
Rossi Amelìe
n.15.03.2012
Lavina Alice
n. 18.03.2012
Ghirardo Giovanni
n. 13.04.2012
Pessotto Ginevra
Sofia n. 17.04.2012
NUOVE FAMIGLIE
24 Marzo – Roder Michele e Belloni Alessia
16 Giugno – Rosolen
Giuliano e Polese Laura
30 Giugno – Pin Massimo e Minel Paola
07 Luglio – Casetta Lorenzo e Battistuzzi Laura
07 Luglio – Igne Marco e
Pavan Valentina
21 Luglio – Verolla Alessandro e Collodel Alessia
26 Agosto - Andreetta
Alberto e Battistuzzi
Enrica
01 Settembre – Paletto
Marco e Michielin Sara
RITORNATI ALLA
CASA DEL PADRE
Dicembre 2011
Ianotto Silvano
Brunetta Giannina
Roder Domenico
2012
Scagnol Caterina Ida
Brunetta Ida
Farallo Susanna
Tassan Silvana
Susana Romana Maria
Della Valentina Maria
Roder Elena
Pin Zaira
Rosolen Roberta
Favret Elisa
Zanin Cipriano
Curtolo Luigia
Cossu Maria
Rui Mario
Favaro Marcella
Buttignol Elisa
Agnolon Angelo
Da Ros Antonio
Folegot Clarina
Gava Emilio
Michielin Bruno
Michielin Andrea
Fontana Francesco
Pasquot Angelo
Basso Angelo
Pavan Rina
Maso Maria
Chiarini Lino
Manfè Maria
Zanin Teodora
Ruoso Maria Augusta
Benedet Augusta
Rui Lorenzo
Zanin Maria
Ros Oreste
Breda Anna
Milanese Giovanni
Gava Umberto
Urbani Ornella
Modolo Dino
Tomè Antonio
Benedet Bruno
Camerin Livio
Colombera Ada
Buttignol Assunta
Tavian Teresa
Dal Bo Dolores
Zanette Maria
Area "Pace"
Si è compiuta il 19 novembre u.s. con la firma, la cessione
dell’ “area Pace” da parte del Parrocchia al comune di Orsago.
Il comune si impegna ad utilizzare l’immobile per “finalità collettive di carattere sociale allo scopo di una positiva
ricaduta sulla locale comunità di persone”, “senza interventi
di tipo speculativo e lucrativo mediante divisioni e cessioni
frazionate anche future”.
Si impegna inoltre a rispettare negli interventi edilizi “la
sensibilità dell’area e degli edifici per la particolare posizione
ed il contesto storico circostante”.
IL PRIMO INCONTRO
CON GESU’
NELL’EUCARESTIA
Altinier Marco
Barman margherita
Basso Gaia
Battistuzzi Nicola
Battistuzzi serena
Biz Alice
Biz Paola
Bortolotto Lorenzo
Botteon Chiara
Botteon Martina
Burato Filippo
Buscema Sofia
Buttignol Elena
Ciciliot Cristian
Dal Cin Elena
Dal Cin Eros
Del Puppo Alessia
Grando Marco
Igwe James
Longo Marco
Lucero Annabella
Maset thomas
Maser Giorgia
Modolo Luca
Morello Filippo
Pagotto Cristian
Pagotto Elena
Pavan Anna
Petrone Virgina
Piazza Camilla
Poli Flavio
Salvador Moreno
Sasso Roberto
Scarabellotto Luca
Soravia Alberto
Vettorel Katia
Zandonà Federico
Zanin Enrico
SACRAMENTO DELLA
CONFERMAZIONE
Agnolet Greta
Benedet Nella
Bet Nicola
Bolzan Irene
Bortolotto Gloria
Bortolotto Stefano
Botteon Enrico
Burato Sebastiano
Buriola Elena
Buriola Lorenzo
Buriola Monica
Buttignol Elena
Ceccato Tommaso
Dal Cin Lisa
Della Libera Martina
Janotto Lisa
Janotto Marco
Meneghetti Licia
Nadal Luca
Pagotto Enrico
Pagotto Lorenzo
Pasut Alberto
Pessotto Giulia
Petrone Penelope
Pollesel Simone
Ronchese Maddalena
Santoni Giorgia
Silvestrini Martina
Soravia Matteo
Tommasini Laura
Tonon Riccardo
Vendrame Alberto
Vettorel Andrea
Zarro Francesco
L’esborso comunale è di centocinquanta mila euro. Gli
aspetti economici sono quelli illustrati già nel dicembre 2011
su questo periodico e che riportiamo:Il “Debito finanziario
(contratto con la banca per l’asilo nido n.d..r.) sarà ulteriormente abbattuto da un consistente contributo da anni messo a
disposizione da Banca della Marca ed erogabile all’atto della
vendita dell’Oratorio Pace: ciò anche in considerazione che
l’Istituto di Credito e l’Asilo sono coetanei e fondati dallo
stesso Padre: don Antonio Possamai e che esistono a tutt’oggi
solidi legami tra questi due Enti.”
Il rispetto di tutti gli accordi è affidato a tutta la comunità
ed è un impegno per i consigli pastorali e consigli per gli affari
economici.
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