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Campionesse in passerella a Reggio Emilia

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Campionesse in passerella a Reggio Emilia
Economia
Mossini
ZOOTECNIA
Campionesse
in passerella a Reggio Emilia
Folta partecipazione alla rassegna organizzata da Araer
dopo tre anni di sospensione. Il presidente dell’associazione
Garlappi: «L’attività si va consolidando»
D
all’ultima edizione erano passati tre
anni e come sempre accade in questi
casi, le aspettative per un rinnovato
successo della rassegna erano molto
alte. Non sono state deluse. La 30a edizione della Mostra regionale delle vacche da latte, svoltasi il 24 e 25 aprile scorsi presso i padiglioni
di ReggioEmiliaFiere, organizzata quest’anno
completamente da Araer (Associazione regionale allevatori dell’Emilia-Romagna), ha confermato la sua importanza per il comparto zootecnico regionale e interregionale; in questo
secondo caso per via dell’esposizione di vacche
di razza Bruna. Oltre 200 gli esemplari in mostra, provenienti dai migliori allevamenti della
regione, in rappresentanza delle razze Frisona,
Bruna, Reggiana, Pezzata Rossa, Bianca Val Padana, Jersey.
Ottimi esemplari in gara
Tutto il bestiame in mostra si è caratterizzato
quest’anno per il livello qualitativo molto elevato, in particolar modo i soggetti di Frisona
e Bruna che hanno sfilato sul ring per contendersi il titolo di Campionessa, mettendo a dura
prova il lavoro dei giudici. Alla fine, però, il
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verdetto è arrivato puntuale: per la razza Frisona il titolo di Campionessa vacche adulte è
andato a Dirigo-Conant Pronto Roxette, che
ha ottenuto anche il riconoscimento per la “miglior mammella”; quello di Riserva, invece, è
stato appannaggio di Acqualunga Goldwin Renee Et, mentre la Menzione d’onore è toccata a Diode: tutti e tre i soggetti appartengono
all’azienda agricola Al.Be.Ro di Piacenza. Per
quanto riguarda la razza Bruna, il primo posto sul podio è andato a Loca Doriana Paysli
dell’azienda agricola Guglielmo Locatelli & C.
di Bergamo; il titolo di Riserva a Ziera dell’azienda agricola Ovidio Gamba, sempre di Bergamo, e la Menzione d’onore a Melba Poku
dell’azienda agricola Pietro Pedrini di Sondrio.
Il titolo di miglior mammella, infine, è andato
a Gitano Pan dell’azienda Antonio Maria Palmas di Parma.
«La fase riorganizzativa di Araer avvenuta in
questi ultimi due anni – ha commentato a fine
rassegna il presidente dell’associazione, Maurizio Garlappi – aveva indotto qualcuno a temere
che il legame con il territorio, così importante
per gli allevatori, venisse a mancare. La manifestazione di Reggio e la folta partecipazione
che abbiamo registrato dimostrano invece che
ANNA MOSSINI
In alto: DirigoConant Pronto
Roxette, la Frisona
eletta campionessa
alla Mostra di Reggio
Emilia. Appartiene
all’azienda agricola
Al.Be.Ro.
di Piacenza
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Economia
ZOOTECNIA
si traduce in una perdita che rientra tra i 13 e i
15 euro/quintale».
GLI ALLEVATORI PREMIATI
Un comparto solido
Molto fitto il calendario degli eventi in programma alla 30a edizione della Mostra di Reggio Emilia. A iniziare dalla gara di giudizio fra istituti tecnici agrari, ben 17, provenienti da diverse province italiane, chiamati
a esprimere una valutazione, motivata, su 4 vacche di razza Frisona e
altrettante di razza Bruna precedentemente scelte. Senza dimenticare
l’attività dei Dairy Club suddivisa in gara di giudizio a squadre, gara di
conduzione per Baby, Junior e Senior e la proclamazione dei migliori
allevatori regionali, i Master Breeder, valutati nel rispetto di determinati
parametri.
Gli allevatori di mucche Frisone sono stati suddivisi tra chi produce per
Parmigiano-Reggiano, per Grana Padano e per il latte alimentare. I
premi sono andati rispettivamente all’azienda agricola Giuseppe Zanichelli di Reggio Emilia; a Villa Maria di Emanuele Merlini di Carpaneto
Piacentino (Pc) e a Claudio Pinotti e Liliana Pedrazzoli di San Felice
sul Panaro (Mo). Per la Bruna il principale riconoscimento è andato
all’azienda agricola Corrado Barella di Fidenza (Pr). A seguire, la società agricola Manara di Medicina (Bo) si è aggiudicata il titolo per la
Pezzata Rossa; la Ferrarini Spa di Reggio Emilia per la Jersey, l’azienda
agricola Renato Zanelli di Quattro Castella (Re) per la Reggiana e per
la Bianca Val Padana il titolo di miglior allevatore è andato all’azienda
agricola Adriano Borghi di Spilamberto (Mo).
Mossini
La premiazione
di Loca Doriana
Paysli, campionessa
della razza Bruna
la nostra attività continua e anzi si consolida
ulteriormente». «Le sezioni provinciali di razza
– ha proseguito – continuano proficuamente
il loro lavoro, le iniziative dedicate ai giovani
allevatori si moltiplicano, la comunicazione è
stata riorganizzata e i servizi commerciali offerti agli associati prevedono una gamma di
proposte innovative, ampia e diversificata,
per rispondere alle esigenze di ciascun azienda. Tutti fattori importanti, soprattutto in un
momento tanto delicato come quello che gli
allevatori stanno vivendo, caratterizzato da un
prezzo del latte che non copre neppure i costi
di produzione e che, se vogliamo monetizzare,
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Un quadro complicato, nel quale però la presenza di giovani allevatori, particolarmente
massiccia alla Mostra di Reggio Emilia, si inserisce come un elemento che contrasta positivamente con le difficoltà del periodo. «È a
loro che va rivolto un grande ringraziamento
per la partecipazione che abbiamo registrato
alla rassegna reggiana – afferma il direttore di
Araer, Claudio Bovo – perché la loro presenza
ci stimola a continuare e a lavorare per imporre il nostro ruolo di riferimento tecnico della
zootecnia regionale. Il successo della Mostra
regionale dimostra quanto sia fondamentale
il nostro compito nel supportare gli allevatori
impegnati a ottenere una produzione di latte
ai massimi livelli qualitativi». Da inizio anno a
oggi le nuove iscrizioni ad Araer ammontano
a una sessantina. Un numero cospicuo, che si
traduce in circa 10mila vacche, destinato molto
probabilmente a crescere da qui a fine 2015.
Nel pomeriggio delle premiazioni delle campionesse di Frisona e Bruna è intervenuto anche Davide Barchi, responsabile del Servizio
sviluppo economica ittica e produzioni animali
della Regione Emilia-Romagna. Positivo il suo
giudizio sulla rassegna: «A parte la grande affluenza di pubblico – ha precisato – credo sia
importante sottolineare l’impegno degli allevatori che hanno voluto presenziare a questo
appuntamento pur vivendo un momento di
estrema criticità. Questo dimostra che il tessuto produttivo dell’Emilia-Romagna è radicato
e il mondo allevatoriale è solido e solidale. La
Regione non è certo insensibile a questi aspetti
e con il Programma di sviluppo rurale di imminente approvazione da parte di Bruxelles, che
individua nella zootecnia da latte e nella trasformazione casearia alcune delle filiere più importanti, si individueranno risorse e strumenti
per incentivare le iniziative strategicamente più
efficaci a sostegno del settore, partendo da innovazione e aggregazione».
La kermesse reggiana ha anche proposto una
vasta esposizione di macchine e attrezzature
agricole, oltre a un’ampia offerta di prodotti per l’allevamento. Calato il sipario su questa 30a edizione, Araer guarda già al prossimo
anno. E se date e luogo non sono ancora stati
fissati, si sa che la Mostra regionale delle vacche
da latte sicuramente si rifarà.
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