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Domande frequenti

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Domande frequenti
DOMANDE FREQUENTI
TALENTI NEODIPLOMATI
Attenzione: la presente versione delle Domande frequenti (aggiornata all’11 febbraio 2016) contiene le indicazioni
per la compilazione della modulistica on-line. Si prega di leggere nuovamente le Domande Frequenti (con particolare
riferimento alle domande riguardanti la modulistica) al momento della compilazione della richiesta on-line.
La lettura delle domande frequenti non sostituisce la lettura approfondita del bando (disponibile sul sito
www.fondazionecrt.it) ma la integra.
IL BANDO 2015/2016 – INFORMAZIONI GENERALI ............................................................................................. 1
SOGGETTI AMMESSI ALLA PARTECIPAZIONE AL BANDO 2015/2016 ................................................................... 3
NUMERO DI TIROCINI PROGRAMMABILI E CIFRA RICHIEDIBILE.......................................................................... 4
STUDENTI BENEFICIARI: SELEZIONI, ESCLUSIONI, IMPEGNO RICHIESTO ............................................................. 6
I COSTI DEL PROGETTO, LE SPESE AMMISSIBILI, I COFINANZIAMENTI .............................................................. 10
FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER DOCENTI E STUDENTI (NOVITÀ BANDO 2015/16) A CURA DELLA FONDAZIONE CRT
......................................................................................................................................................................... 13
PRIMA DELLA PARTENZA: LA FORMAZIONE DEGLI STUDENTI ORGANIZZATA DALLA SCUOLA .......................... 15
ALL’ESTERO: CORSI DI LINGUA, SOGGIORNO, TIROCINI, VISITE DEI DOCENTI.................................................... 15
I PARTNER ......................................................................................................................................................... 19
LA COMPILAZIONE DEL MODULO ON-LINE – versione aggiornata dell’11 febbraio 2016 ................................. 21
LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI E LA COMUNICAZIONE DEI RISULTATI ............................................................ 28
IL BANDO 2015/2016 – INFORMAZIONI GENERALI
1. Che cos'è il progetto Talenti Neodiplomati?
Talenti Neodiplomati sostiene progetti presentati da Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado che prevedano
l’attivazione di tirocini all’estero per i propri neodiplomati. Gli Istituti scolastici che partecipano al bando dovranno
organizzare, per alcuni tra i propri neodiplomati, un soggiorno all’estero della durata minima di 12 settimane finalizzato
allo svolgimento di un’esperienza di tirocinio, da svolgersi successivamente al conseguimento del diploma.
2. Dove trovo il bando?
Il bando per l'anno scolastico 2015/2016, che contiene tutti i dettagli del progetto, è già on-line ed è disponibile sul sito
www.fondazionecrt.it
3. Come si può partecipare al bando?
Compilando l’apposita modulistica, che sarà on-line entro il 10 febbraio 2016 (sarà anch’essa accessibile dal sito
www.fondazionecrt.it). La scadenza per la compilazione della richiesta di partecipazione al bando è fissata al 29 febbraio
2016.
4. Quanti ragazzi posso mandare all’estero partecipando al bando?
Dipende dal numero di alunni delle classi quinte della scuola. In ogni caso, un numero non inferiore a 3 e non superiore
a 8. In particolare:
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• fino a 100 studenti nelle classi quinte: da 3 a 4 neodiplomati
• 101-200 studenti nelle classi quinte: da 5 a 7 neodiplomati
• oltre 200 studenti nelle classi quinte: da 6 a 8 neodiplomati
I dettagli sono contenuti nella tabella all’art. 4 del bando.
5. Talenti Neodiplomati è un progetto di formazione linguistica?
No: si tratta di un progetto che prevede principalmente l'organizzazione di tirocini formativi all'estero. L'aspetto di
formazione linguistica è presente, ma è solo uno degli elementi del progetto. Per questo motivo non è possibile presentare
proposte progettuali che prevedano una lunga formazione linguistica a scapito della durata del tirocinio. In pratica, è
possibile dedicare due settimane al massimo alla formazione linguistica full-time, ed è obbligatorio far iniziare lo stage
full-time alla terza settimana di soggiorno all'estero (si veda il bando per approfondimenti).
6. Qual è la cifra che la Fondazione CRT potrà riconoscere per il progetto?
Per ogni esperienza all’estero programmata (cioè per ogni neodiplomato che andrà all’estero), la Fondazione CRT potrà
riconoscere, direttamente all'Istituto scolastico, una cifra massima stabilita in base all’apposita tabella riportata all’art. 4
del bando. Nella tabella sono illustrati i limiti riguardanti il numero di tirocini programmabili e la cifra massima
richiedibile. La cifra eventualmente deliberata si intende onnicomprensiva: non sarà da considerarsi solo a copertura di
tutte le spese di soggiorno all'estero, ma anche delle spese del personale interno, degli eventuali viaggi dei docenti ecc.
(sono stabilite percentuali minime e massime per le varie tipologie di spesa, cfr. apposita domanda).
7. Quali sono le novità del bando 2016?
Le novità principali sono le seguenti (l’elenco seguente non è esaustivo: si veda il bando per approfondimenti e dettagli):
- il progetto cambia nome: da Master dei Talenti diventa Talenti Neodiplomati (le scuole sono pregate di utilizzare
questa nuova denominazione)
- destinazioni proponibili: confermata la limitazione all’Europa (47 Stati membri del Consiglio d’Europa, eccetto Italia,
Svizzera italiana e San Marino);
- rafforzata la descrizione delle finalità del bando, che mira all’arricchimento culturale e curriculare degli studenti
nonché alla loro crescita personale. La formazione linguistica non è un obiettivo primario; inoltre il tirocinio può
avere un alto valore formativo anche se prevede mansioni semplici e non verte sulla costruzione di specifiche
professionalità;
- il processo di selezione dei neodiplomati beneficiari del progetto dovrà avere inizio prima della presentazione del
progetto alla Fondazione CRT. Al momento della presentazione del progetto la scuola dovrà già aver raccolto
l’adesione scritta degli studenti potenzialmente interessati;
- sono esclusi dalla partecipazione gli studenti che abbiano già effettuato esperienze continuative di formazione
all’estero (di almeno 3 mesi) o che intendano iscriversi, per l’anno accademico 2016/2017, presso un ateneo estero;
- a parità di merito dovranno essere favoriti gli studenti che appartengono a famiglie caratterizzate da condizioni
socio-economiche difficili, che non abbiano mai potuto accedere ad esperienze formative all’estero di durata
significativa e che difficilmente effettuerebbero un percorso formativo all’estero;
- la Fondazione CRT organizzerà una serie di momenti formativi a partecipazione obbligatoria per docenti e studenti
(i beneficiari) delle scuole vincitrici;
- sarà valorizzata la “progettazione diretta”, senza costi di intermediazione per l’individuazione di enti/aziende che
ospiteranno i neodiplomati in tirocinio;
- viene accentuata la necessità di individuare i partner definitivi: solo in casi eccezionali e motivati sarà possibile
sostituire uno o più partner dopo l’approvazione del progetto.
8. Occorre pianificare tutti gli aspetti del progetto già in fase di presentazione della domanda, cioè entro il 29
febbraio 2016?
Sì, occorre pianificare tutti gli aspetti del progetto già in fase di presentazione della domanda. Il progetto dovrà già
apparire ipoteticamente realizzabile all'atto della sua presentazione alla Fondazione CRT. Si ricorda che occorre anche
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effettuare l’upload della documentazione aggiuntiva obbligatoriamente richiesta (ad es.: documenti di identità, lettera
di intenti/scambio di e-mail con preventivo, ecc.: l’elenco è presente sul bando, all’art.8).
9. Quali sono le destinazioni proponibili?
Come indicato a bando, potranno essere proposte solo destinazione europee. Più specificamente, il soggiorno all’estero
può svolgersi in uno dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa (eccetto Italia, Svizzera italiana e San Marino). Per
l’elenco completo degli Stati membri: http://www.coe.int/it
E’ possibile dunque scegliere un Paese extra UE, purché tale Paese sia membro del Consiglio d’Europa (un’organizzazione
internazionale più ampia rispetto all’Unione Europea).
Nel caso di Stati il cui territorio comprenda una parte non europea (Russia, Turchia, ecc.) i tirocinanti potranno essere
inviati in tutto il Paese, compresa la parte non europea.
Non saranno invece ammessi tirocini presso territori di oltremare degli Stati europei (ad esempio territori d’oltremare
del Regno Unito, Francia, Olanda ecc.).
10. Quanto deve durare il soggiorno all'estero dei neodiplomati?
Deve durare almeno 12 settimane; di queste 12 settimane almeno 10 devono comportare l’effettuazione di un tirocinio
full-time; è quindi possibile dedicare un massimo di 2 settimane alla formazione linguistica full-time.
SOGGETTI AMMESSI ALLA PARTECIPAZIONE AL BANDO 2015/2016
11. Quali sono le scuole che possono partecipare al bando?
Il bando è riservato a Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado che eroghino diplomi quinquennali, sia pubblici
che privati (purché paritari e facenti capo ad organizzazioni non profit e non costituite in forma societaria), del Piemonte
e della Valle d'Aosta.
12. Quale documentazione devono allegare gli istituti paritari alla richiesta di partecipazione?
Gli Istituti privati paritari sono tenuti ad allegare obbligatoriamente alla richiesta di partecipazione (modulo on-line)
tutti i seguenti documenti:
a. l’atto costitutivo (ad eccezione dei casi di Istituti scolastici retti da autorità ecclesiastica o da persona giuridica
ecclesiastica pubblica)
b. lo statuto (o, in mancanza, il Regolamento che norma il funzionamento dell’Istituto scolastico)
c. per le scuole cattoliche paritarie: il codice fiscale e la denominazione dell’ente responsabile dell’Istituto Scolastico
d. documentazione che chiarisca lo status giuridico dell’ente e che dimostri che l’Istituto non ha scopo di lucro e non
è costituito in forma societaria
e. documentazione che attesti il riconoscimento della parità scolastica.
In mancanza di uno o più di tali documenti (o in caso di documenti incompleti o che evidenzino la non ammissibilità
dell’ente proponente alla richiesta di contributi della Fondazione CRT), non sarà possibile per la Fondazione CRT prendere
in considerazione la richiesta.
13. Le persone fisiche (ad esempio, gli studenti) possono fare richiesta alla Fondazione CRT per partecipare al bando
Talenti Neodiplomati?
No, il bando è riservato alle scuole. Sono gli Istituti scolastici a proporre un progetto nell’ambito del bando; qualora il
progetto venisse sostenuto della Fondazione CRT, saranno gli stessi Istituti a gestirlo e a selezionare gli studenti che
effettueranno l'esperienza all'estero.
14. Che cosa deve fare un Istituto scolastico per partecipare al bando?
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Deve progettare in tutti i dettagli un'esperienza di tirocinio all'estero destinata agli alunni che si diplomeranno nel 2016,
seguendo tutte le indicazioni contenute nel bando.
Occorre:
- pianificare tutte le azioni necessarie alla realizzazione del progetto
- informare gli studenti e raccogliere le pre-adesioni ufficiali per scritto (cfr. Allegato A del bando)
- stringere accordi preliminari con i partner esteri per la gestione di tutti gli aspetti del soggiorno (tirocini, vitto,
alloggio, corsi, tutoraggio…)
- elaborare un piano economico che includa tutte le spese per la realizzazione del progetto
- perfezionare la richiesta on-line secondo quanto indicato a bando, entro il 29 febbraio 2016.
NUMERO DI TIROCINI PROGRAMMABILI E CIFRA RICHIEDIBILE
15. Che cosa deve fare la scuola per stabilire quanti tirocini e quale importo chiedere?
La scuola deve, in sintesi:
- informare approfonditamente tutti gli studenti delle classi quinte;
- raccogliere le adesioni scritte degli studenti effettivamente interessati (e delle famiglie);
- verificare quanti tirocini e quale cifra può richiedere in base alla tabella presente all’art. 4 del bando;
- calcolare realisticamente i costi totali del progetto (effettuando una programmazione puntuale, che preveda anche
l’individuazione delle mete e la firma di accordi preliminari con i partner esteri);
- decidere, sulla base di tutte le informazioni raccolte, quanti tirocini e quale cifra richiedere.
16. Come va letta la tabella (art. 4 del bando) che indica il numero minimo e massimo di tirocini richiedibili e la
cifra massima richiedibile da parte di ogni Istituto scolastico?
Il bando prevede la possibilità di richiedere fondi per l’organizzazione di un numero minimo e massimo di esperienze
all’estero (a favore di altrettanti neodiplomati) in base al numero di alunni delle classi quinte:
- le scuole che contano fino a 100 diplomandi possono organizzare l’esperienza all’estero per un numero compreso
tra 3 e 4 neodiplomati;
- le scuole con 101-200 diplomandi possono organizzare l’esperienza all’estero per un numero compreso tra 5 e 7
neodiplomati;
- le scuole con più di 200 diplomandi possono organizzare l’esperienza all’estero per un numero compreso tra 6 e 8
neodiplomati.
Ciò significa che:
- ogni scuola deve presentare un progetto per un numero di neodiplomati da inviare all’estero compreso tra il numero
minimo e il numero massimo indicati in tabella (ad esempio, una scuola con più di 200 alunni di quinta non potrà
presentare un progetto per soli 2 neodiplomati);
- la cifra massima richiedibile è fissa per ciascuna “fascia”:
o le scuole che contano fino a 100 diplomandi non possono chiedere più di 15.000 euro sia nel caso in cui
organizzino l’esperienza per 3 neodiplomati, sia nel caso in cui la organizzino per 4 neodiplomati;
o le scuole che contano 101-200 diplomandi non possono chiedere più di 25.000 euro, sia nel caso in cui
organizzino l’esperienza per 5 neodiplomati, sia nel caso in cui la organizzino per 6 o 7 neodiplomati;
o le scuole che contano oltre 200 diplomandi non possono chiedere più di 30.000 euro, sia nel caso in cui
organizzino l’esperienza per 6 neodiplomati, sia nel caso in cui la organizzino per 7 o 8 neodiplomati.
17. Come sono da intendersi i limiti massimi di 15.000, 25.000 e 30.000 euro? Il progetto potrebbe costare di più,
ed essere coperto da cofinanziamento?
Tali limiti riguardano la cifra massima richiedibile alla Fondazione CRT: il progetto complessivo potrebbe anche avere un
costo maggiore, a condizione che la parte residuale sia coperta da cofinanziamento Attenzione:
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-
occorrerà dare indicazioni precise rispetto alla provenienza di tale cofinanziamento, che in nessun caso può provenire
dalle famiglie dei neodiplomati;
il cofinanziamento non è obbligatorio, ma costituisce uno dei criteri di valutazione dei progetti: se indicato, dovrà
necessariamente essere utilizzato e rendicontato.
18. Come va effettuato il conteggio degli alunni delle classi quinte al fine di poter leggere correttamente la tabella?
Il numero complessivo degli alunni delle classi quinte (dell’anno scolastico 2015/2016) che verrà indicato da ciascun
Istituto ai fini della presentazione del progetto dovrà comprendere tutte le sezioni e gli indirizzi di studio,
indipendentemente dall’interesse espresso dagli studenti, che non conta a questo fine.
C’è un'unica eccezione possibile: i corsi serali vanno conteggiati solo se l’Istituto ha intenzione di offrire anche ai
frequentanti di tali corsi la possibilità di accedere all’esperienza all’estero (si tratta di una scelta libera dell’Istituto, che
non produce conseguenze ai fini della valutazione del valore del progetto).
19. Il nostro istituto scolastico rientrerebbe, per numero di ragazzi di quinta, in una fascia elevata (ad esempio, ha
più di 200 studenti di quinta), per cui dovrebbe inviare all’estero un minimo prestabilito di neodiplomati (ad es.
almeno 6). Non abbiamo però abbastanza candidati per programmare tutti questi tirocini. Come possiamo
procedere?
Non è possibile derogare alla regola che stabilisce il numero minimo e massimo di tirocini richiedibili in base al numero
di ragazzi presenti nelle classi quinte. Occorre trovare, già in fase di programmazione, un numero sufficiente di candidati,
sensibilizzando le famiglie e gli studenti. Non è ipotizzabile indicare nella modulistica on-line un numero minore di
alunni di quinta (ad es. gli alunni di un solo corso di studi) al fine di poter programmare un numero minore di tirocini.
20. La scuola deve decidere subito quanti neodiplomati inviare all’estero? Non possiamo prima vedere se la
Fondazione CRT sostiene il progetto e poi decidere quanti ragazzi inviare?
E’ obbligatorio programmare già in fase di formulazione della richiesta di partecipazione il numero esatto di esperienze
all’estero che verranno offerte ai neodiplomati (quindi entro il 29 febbraio). È necessario quindi sondare subito l’interesse
concreto degli studenti: ciò permetterà di avere un bacino di studenti già seriamente interessati (con manifestazione
scritta dell’interesse tramite Allegato A) e una stima attendibile sul numero di tirocini e sull’importo da richiedere.
21. La nostra scuola non ha mai partecipato al bando: vi sono accorgimenti di cui tenere conto per programmare i
tirocini?
Occorre, oltre a verificare l’interesse concreto degli studenti, valutare le proprie capacità di gestione e la propria
esperienza in tema di esperienze di mobilità internazionale (ad esempio, un Istituto scolastico alla prima esperienza di
progetti di mobilità internazionale potrebbe valutare di organizzare un numero limitato di tirocini, pur nel rispetto del
numero minimo di tirocini proponibili).
22. Come è da interpretare il divieto di inviare più di 4 alunni presso la stessa destinazione?
Come già indicato, ciascuna scuola può programmare un numero variabile di esperienze all’estero, in base al numero di
alunni delle classi quinte. Qualora la scuola, avendo più di 100 alunni delle classi quinte, intenda proporre un numero di
tirocini maggiore di 4, sarà necessario diversificare le destinazioni. Viceversa, la diversificazione delle destinazioni è
un’opportunità ma non un obbligo.
Saranno considerate “medesima destinazione” anche città diverse tra loro ma collocate a distanza minore di 100 km
l’una dall’altra (l’efficacia e la multiculturalità dell’esperienza diminuisce quanto più viene effettuata in gruppi numerosi
costantemente in contatto). E’ invece accettabile, ai fini della regola appena indicata, la proposta di destinazioni diverse
all’interno del medesimo Paese, purché tra loro distanziate di almeno 100 km o comunque collocate in maniera tale da
non consentire contatti quotidiani e da non consentire lo svolgimento comune dell’esperienza.
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STUDENTI BENEFICIARI: SELEZIONI, ESCLUSIONI, IMPEGNO RICHIESTO
23. Cosa significa che il progetto va indirizzato a tutti i diplomandi della scuola?
Significa che non è accettabile l’esclusione a priori di alcune classi o indirizzi di studio (fanno eccezione solo i corsi serali,
per i quali l’Istituto può decidere a priori la loro inclusione o meno). In altre parole, se la scuola decide di attivare il
progetto Talenti Neodiplomati, deve analizzare l’interesse a partecipare presso tutte le classi quinte, di tutti gli indirizzi
di studio.
La raccolta delle manifestazioni di interesse presso le classi quinte va effettuata obbligatoriamente prima di sottoporre
il progetto alla Fondazione CRT: ciò permette anche di stabilire quanti tirocini richiedere.
Se venisse effettuata dopo, l’indagine potrebbe far emergere elementi in grado di rendere difficoltosa la realizzazione
del progetto stesso (ad es.: mancanza di un numero sufficiente di studenti interessati all’iniziativa e dotati delle
caratteristiche necessarie ad effettuare quel particolare tipo di esperienza).
Solo se l’interesse a partecipare riguarda esclusivamente alcuni indirizzi di studio, la programmazione delle esperienze
all’estero potrà concentrarsi su tali indirizzi.
24. Sono un docente: posso creare il progetto solo per i miei alunni?
No, non è possibile: il progetto va indirizzato a tutti gli studenti di quinta della scuola, di tutte le sezioni e indirizzi.
25. Chi seleziona gli studenti vincitori?
La scuola, applicando i criteri e le tempistiche di selezione indicati a bando.
Si specifica che non sarà possibile richiedere alla Fondazione CRT di intervenire direttamente nell’attività di selezione dei
diplomandi dei singoli Istituti scolastici: il processo di selezione rimane in ogni caso di diretta ed esclusiva responsabilità
dell’Istituto che partecipa al progetto.
26. Devo già decidere entro il 29 febbraio 2016 chi sono gli effettivi beneficiari?
No: al momento della presentazione del progetto dovrà solo essere individuato il bacino degli studenti effettivamente
interessati, all’interno del quale verranno poi selezionati gli effettivi beneficiari. Gli interessati saranno quindi
plausibilmente in numero maggiore rispetto al numero di tirocini richiesti alla Fondazione CRT.
Gli effettivi beneficiari verranno individuati solamente dopo la comunicazione dell’esito del bando (cioè quando la scuola
sarà certa di risultare tra i vincitori), ed entro aprile 2016 (la Fondazione CRT si riserva di richiedere l’indicazione dei
nomi entro una data certa del mese di aprile che verrà comunicata tempestivamente agli Istituti vincitori, al fine di poter
pianificare gli incontri formativi con gli studenti).
27. Quando e perché occorre far firmare l’Allegato A agli studenti? Devono firmare necessariamente anche i
genitori?
L’Allegato A è il documento (che si trova in calce al bando) che tutti gli studenti seriamente interessati al progetto
dovranno firmare insieme a un genitore/tutore già nei mesi di gennaio/febbraio 2016, e comunque prima della
presentazione della proposta alla Fondazione CRT. Occorre presentare il testo integrale del bando agli studenti e alle
famiglie perché possano valutare le regole del progetto e manifestare consapevolmente il proprio interesse.
La firma del genitore o del tutore è indispensabile anche se i ragazzi sono maggiorenni, in quanto garantisce l’assenso
della famiglia.
28. A che cosa serve l’Allegato A? Va inviato alla Fondazione CRT?
La sottoscrizione dell’Allegato A è un impegno preliminare, che farà entrare gli studenti sottoscrittori nel novero dei
candidati alla partenza. Nel mese di aprile 2016, quando la scuola individuerà i beneficiari effettivi, occorrerà far firmare
a tali studenti un ulteriore documento di impegno alla partecipazione (lo specimen sarà fornito dalla Fondazione CRT
nelle Linee Guida che verranno inviate a tutte le scuole vincitrici).
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Nel mese di aprile 2016 dovranno essere trasmessi alla Fondazione CRT sia l’Allegato A sia l’ulteriore documento di
impegno di ogni studente selezionato. L’Allegato A quindi non va inviato alla Fondazione al momento dell’invio del
progetto ma va conservato in vista del mese di aprile.
29. A quanti ragazzi occorre far firmare l’Allegato A?
A tutti i ragazzi seriamente interessati al progetto. Idealmente, il numero di ragazzi che sottoscrivono l’Allegato A
dovrebbe essere ben superiore al numero di posti disponibili: saranno questi ragazzi che entreranno nel processo di
selezione che porterà all’identificazione degli effettivi beneficiari.
Ovviamente, se c’è un numero molto limitato di ragazzi interessati al progetto, la scuola sottoporrà alla Fondazione CRT
una proposta proporzionata a tale numero (in ogni caso non chiederà alla Fondazione il sostegno per un numero di
tirocini superiore rispetto alle manifestazioni di effettivo interesse, e in ogni caso si atterrà al numero minimo e massimo
di tirocini richiedibili secondo l’art. 4 del bando).
30. Dovrò scegliere gli effettivi beneficiari solo tra i ragazzi che avranno firmato l’Allegato A prima della
presentazione del progetto alla Fondazione?
Sì: saranno questi ragazzi che entreranno nel processo di selezione che porterà, dopo la pubblicazione dei risultati del
bando ed entro aprile 2016, all’identificazione degli effettivi beneficiari (la Fondazione CRT si riserva di richiedere
l’indicazione entro una certa data del mese di aprile al fine di poter pianificare gli incontri formativi con gli studenti). In
casi limitati e valutati attentamente dalla scuola sarà possibile prendere in considerazione nuove candidature di studenti
dopo il 29 febbraio, ma anche a questi ragazzi andrà fatto firmare l’Allegato A.
31. Come va intesa la nuova formulazione dei criteri di selezione degli studenti beneficiari?
L’istituto scolastico sarà tenuto ad applicare – al fine di individuare gli studenti che saranno gli effettivi beneficiari del
progetto - non solo criteri di merito e affidabilità, ma anche criteri riguardanti la condizione di svantaggio nella quale
può versare il singolo studente.
In altre parole, come indicato a bando, a parità di merito occorrerà necessariamente favorire gli studenti meritevoli che
si trovino in condizioni di disagio socio-economico e che non abbiano mai potuto accedere ad esperienze formative
all’estero di durata significativa e difficilmente effettuerebbero in futuro un percorso formativo all’estero. L’intento del
progetto è infatti favorire lo sviluppo delle potenzialità dei neodiplomati.
32. In che modo va valutata la condizione socio-economica?
E’ la scuola a sceglierlo, in totale autonomia. A mero titolo esemplificativo, la condizione di ciascuno studente potrà
essere misurata mediante indicatori Isee e mediante vari elementi che segnalino una situazione di disagio familiare (ad
esempio, disoccupazione/mobilità dei genitori, famiglie monogenitoriali in difficoltà, famiglie numerose in condizione di
disagio, ecc.).
33. Come va inteso il criterio legato allo “sviluppo delle potenzialità” degli studenti beneficiari?
Il progetto raggiunge la propria massima efficacia quando consente di effettuare l’esperienza a ragazzi meritevoli ma
con minori mezzi economici, o a ragazzi provenienti da una condizione familiare che non consentirebbe il migliore
sviluppo delle potenzialità. L’esperienza internazionale in questi casi può essere infatti particolarmente incisiva - e in
alcuni casi rappresentare un’occasione unica - nell’aprire allo studente nuovi orizzonti, contribuendo a orientare o a riorientare il proprio percorso di studi e di carriera futura.
Il vantaggio a studenti di condizione socio-economica più difficile va tuttavia attribuito a parità di merito con studenti
in condizioni economiche più favorevoli.
34. Ci sono degli studenti che non possono partecipare al progetto?
Sì. Sono esclusi dalla partecipazione gli studenti (anche se già selezionati) che:
- abbiano effettuato o effettuino un periodo di studio all’estero di almeno 3 mesi continuativi (ad es. esperienze
Intercultura) nel periodo compreso tra gennaio 2013 ed il 15 giugno 2016;
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-
si iscrivano presso un’università estera per l’anno accademico 2016/2017;
non forniscano piena disponibilità ad effettuare l’esperienza sino al suo termine;
non firmino i documenti che attestino l’impegno a partecipare al progetto (o le cui famiglie non firmino tali
documenti);
- rifiutino di partecipare alle attività formative obbligatorie pre-partenza;
- non conseguano effettivamente il diploma.
Attenzione: non sarà accettabile la partenza di studenti che non rispettino le condizioni di cui sopra (ad es. che dichiari
all’ultimo momento la propria iscrizione presso un ateneo estero o che voglia abbreviare l’esperienza, ecc.) Tali studenti
perderanno il diritto a partecipare al progetto anche se già selezionati e dovranno essere sostituiti da beneficiari idonei.
In ogni caso l’Istituto scolastico potrà decidere di escludere studenti il cui comportamento sia incompatibile con le regole
del progetto.
35. E' possibile, magari in mancanza di candidati delle quinte, inviare all'estero gli alunni del quarto anno?
No. I beneficiari del tirocinio potranno essere esclusivamente gli alunni che ottengano il diploma quinquennale durante
l'anno scolastico di riferimento del bando (in questo caso, dell’anno scolastico 2015/2016).
36. Come posso valutare che i ragazzi effettivamente siano disponibili a portare a termine l’esperienza?
Innanzitutto, illustrando in maniera approfondita il progetto. Inoltre occorre:
- già al momento della pre-selezione degli studenti, richiedere esplicitamente notizie in merito ai possibili impegni
(test, frequenza universitaria) che si possano sovrapporre all’esperienza e indicare loro che non sarà possibile
abbreviare l’esperienza Talenti Neodiplomati per impegni già prevedibili che siano incompatibili con la durata di 12
settimane;
- esplicitare nuovamente la questione al momento dell’individuazione ufficiale degli effettivi beneficiari (aprile 2016);
- successivamente rimanere aggiornati su tali possibili impegni, in modo da effettuare opportune sostituzioni in caso
di impegni sopravvenuti incompatibili con il progetto.
37. Quali azioni si possono porre in essere per agevolare – tra test universitari, frequenze obbligatorie e altre
circostanze - il rispetto della permanenza all’estero per almeno 12 settimane?
Si suggerisce di:
- informare gli studenti e richiedere loro indicazioni in base a quanto riportato alla domanda precedente;
- consigliare e assistere gli studenti nel contattare l’università per verificare se esistano le condizioni per ottenere la
giustificazione dall’assenza nel primo periodo di frequenza se obbligatoria o per verificare se i test possano essere
effettuati in modalità che consentano di non abbreviare l’esperienza. La Fondazione CRT non assicura tuttavia che
l’ateneo consideri il soggiorno all’estero nell’ambito del progetto Talenti Neodiplomati valida giustificazione per le
assenze o per facilitazioni riguardanti i test;
- collocare la data di partenza dei ragazzi in data piuttosto anticipata, possibilmente subito dopo l'esame di maturità, se
questo ad esempio comporta una minore perdita di lezioni universitarie a frequenza obbligatoria. In alcuni casi, l’Istituto
può valutare se sia possibile che i diplomandi in partenza affrontino per primi l'orale della maturità;
- in alternativa (o in aggiunta) programmare le date di partenza e rientro in modo che i ragazzi effettuino test e/o si
iscrivano all'università prima della partenza o dopo il rientro;
- programmare sin dall'inizio la durata del soggiorno all'estero in modo da consentire il recupero dei giorni persi nel caso
si preveda per un singolo studente più di test di ammissione. Ad esempio, si può programmare l'andata e il ritorno a
distanza di circa tredici settimane l'una dall'altro, in modo che la perdita di cinque-sei giorni non faccia scendere la
durata complessiva sotto le dodici settimane effettive.
38. Abbiamo uno o più alunni meritevoli e interessati, che però accetterebbero di partecipare a condizione di poter
abbreviare l’esperienza a 10 o 11 settimane (ad esempio per via del futuro obbligo di frequenza universitaria o
per i test universitari). Che cosa si può fare?
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Se per qualunque motivo non sono disponibili, non possono accedere all’esperienza. Occorre infatti favorire i diplomati
che possano garantire di portare a termine il soggiorno all’estero di almeno 12 settimane: qualora, in qualunque
momento (anche dopo l’individuazione ufficiale degli studenti beneficiari), uno o più studenti manifestino l’impossibilità
di garantire di portare a termine l’impegno (richiedendo ad esempio di poterlo abbreviare), essi vanno sostituiti.
Ovviamente prima di effettuare la sostituzione, la scuola può consigliare e assistere gli studenti nel contattare l’università
per verificare se esistano le condizioni per ottenere la giustificazione dall’assenza nel primo periodo di frequenza o, se la
problematica riguarda i test di accesso, per verificare se questi possano essere effettuati in modalità che consentano di
non abbreviare l’esperienza Talenti Neodiplomati (cfr. anche le domande sui rientri per i test universitari). Non sarà
comunque accettabile:
- né la selezione di studenti che sin dall’inizio manifestino, per qualunque motivo, l’impossibilità di garantire l’impegno
per le 12 settimane;
- né la successiva decisione di abbreviare l’esperienza per motivazioni riguardanti gli impegni universitari.
Qualora si verifichino abbreviazioni del periodo di 12 settimane, ciò potrà essere considerato indice di gestione non
appropriata delle selezioni da parte della scuola.
39. Che cosa sono i “momenti formativi organizzati dalla Fondazione CRT” citati alla pagina 7 del bando?
Sono momenti formativi organizzati direttamente dalla Fondazione CRT (si tratta di una novità del bando 2015/2016).
La partecipazione è obbligatoria per gli studenti selezionati per la partenza. Per gli approfondimenti, si veda l’apposita
sezione di Domande Frequenti.
40. Quando dovranno partire i ragazzi?
Subito dopo l'esame di maturità, e preferibilmente entro il mese di settembre 2016. La scelta del giorno di partenza è
lasciata all'Istituto, anche in virtù del calendario degli esami di maturità. Occorrerà inserire all'interno del progetto che
verrà presentato alla Fondazione CRT una data indicativa di partenza e una data di rientro. Naturalmente sarà possibile
effettuare delle modifiche in virtù delle esigenze che si manifesteranno in sede di attuazione del progetto, purché venga
rispettata la durata complessiva del soggiorno all'estero.
41. Sarà possibile permettere ai ragazzi di tornare temporaneamente in Italia per visitare le proprie famiglie?
No. Non solo tale tipologia di spesa non potrà in alcun modo rientrare nel budget del progetto (neanche se finanziata
dalla scuola), ma è anche necessario vietare esplicitamente ai ragazzi tale tipo di rientro in Italia (anche quando sia
effettuato a spese del borsista) se non dettato da serie motivazioni, in quanto l'interruzione del soggiorno potrebbe
pregiudicarne l'efficacia. L'unica tipologia di rientro possibile è quella motivata dalla necessità di sostenere i test
universitari: si tratta in ogni caso di una possibilità sottoposta ad alcune specifiche condizioni regolate nel bando.
42. Sarà possibile far rientrare i ragazzi per sostenere i test universitari?
Sì. Si tratta dell'unica eccezione possibile - oltre ai casi legati a gravi problemi di salute o di famiglia - al divieto di rientro
in Italia durate il soggiorno. Le spese relative al viaggio di rientro (uno solo per studente) non potranno essere comprese
nel budget e saranno a carico della famiglia del neodiplomato.
E’ comunque necessario porre in essere tutte le attività e le verifiche necessarie a minimizzare le necessità di rientro al
fine di non interrompere inutilmente, o interrompere per il minor tempo possibile, l’esperienza all’estero.
43. Come va intesa la regola in base alla quale il rientro per i test universitari deve limitarsi a tre giorni?
Il ritorno per i test universitari dovrà essere permesso solo se inevitabile e per il tempo strettamente necessario
all’effettuazione dei medesimi (per non compromettere l’efficacia dell’esperienza all’estero). La sospensione
dell’esperienza all’estero finalizzata a sostenere i test universitari non dovrà superare, se non per esigenze di carattere
eccezionale ed esplicitamente motivate, i tre giorni di calendario. Importante: nei tre giorni vanno conteggiati anche i
sabati e le domeniche e i giorni non lavorativi (in altre parole, anche i giorni non lavorativi di permanenza all’estero sono
ritenuti rilevanti, al fine dell’esperienza, quanto i giorni lavorativi e non possono essere utilizzati come “jolly” per
prolungare i tre giorni massimi di rientro, ad esempio per trascorrere più tempo con le famiglie).
9
Nel caso di rientro per più di tre giorni (casi eccezionali, motivati e preventivamente concordati per scritto attraverso
l’e-mail [email protected] con la Fondazione CRT), le date di partenza iniziale e rientro definitivo
dovranno essere programmate fin dall’inizio in modo da consentire il rispetto della durata programmata del tirocinio –
come indicato all’art 5 del bando – o, se ciò non sia stato possibile in fase di programmazione, la durata del soggiorno
all’estero dovrà essere prorogata almeno di un periodo pari ai giorni di soggiorno persi.
44. Se i test universitari fossero a ridosso della data di rientro definitivo dei ragazzi in Italia, è possibile abbreviare
la durata dell’esperienza all’estero per i neodiplomati che hanno necessità di effettuarli, per evitare un ritorno
all’estero per pochi giorni dopo il test?
No, non è accettabile. E’ necessario programmare le date di avvio e termine dell’esperienza all’estero in modo che esse
non si collochino vicino alle date del rientro per sostenere i test. Qualora si verifichino abbreviazioni del periodo di 12
settimane, ciò potrà essere considerato indice di gestione non appropriata delle selezioni da parte della scuola.
45. Alcuni alunni delle classi quinte non sono cittadini comunitari. Se partecipassero al progetto potrebbero
incorrere in problemi riguardanti il visto per il soggiorno nel paese estero in cui dovrà svolgersi il tirocinio?
Sì: in passato alcuni Istituti scolastici hanno riscontrato problemi in questo senso, ad esempio nel Regno Unito. Per questo
motivo è necessario verificare nel più breve tempo possibile (ad esempio contattando consolati e ambasciate dei Paesi di
destinazione) quali siano le procedure di ingresso e di permanenza per l'effettuazione di un tirocinio nel paese o nei
paesi di destinazione dei propri alunni. Inoltre le spese necessarie per ottenere i visti dovranno essere inserite all'interno
del budget del progetto; gli alunni che avranno la necessità di ottenere un visto dovranno essere tenuti indenni da tali
costi (in altre parole, l'Istituto scolastico li rimborserà, inserendo tali costi tra le spese del progetto).
La Fondazione CRT ricorda che il progetto Talenti Neodiplomati deve garantire parità di trattamento. Non saranno
pertanto accettabili progetti che escludano gli alunni non dotati di cittadinanza comunitaria dal novero dei possibili
beneficiari.
I COSTI DEL PROGETTO, LE SPESE AMMISSIBILI, I COFINANZIAMENTI
46. Quali sono le spese inseribili nel budget del progetto?
Si possono includere nel piano finanziario preventivo del progetto:
- spese di personale interno dell'Istituto (ore lavorative, comprese le ore di lavoro effettuate per i corsi pre-partenza
per gli alunni). Attenzione, la programmazione e la rendicontazione potranno comprendere ore lavorative così
classificate: per i docenti “ore aggiuntive di insegnamento” per l’erogazione dei corsi pre-partenza e “ore aggiuntive
di non insegnamento” per le ore dedicate alla programmazione, alla realizzazione del progetto, al tutoraggio, ecc;
per il personale amministrativo e per il dirigente, potranno essere conteggiate le prestazioni aggiuntive all'orario
d'obbligo;
- spese per eventuali viaggi di accompagnamento o di controllo da parte dei docenti;
- spese direttamente necessarie al soggiorno dei beneficiari all’estero (un viaggio a/r per ciascuno dei neodiplomati,
vitto, alloggio, corsi di lingua all’estero, trasporti locali, costo del servizio del partner estero);
- in misura ridotta, spese generali della scuola (telefono, fotocopie, ecc).
Non sono ammissibili spese per acquisto di attrezzature (es.: computer, fotocamere, altra attrezzatura informatica, ecc)
né tipologie di spesa non esplicitamente ammesse dal bando.
Si ricorda che le singole tipologie di spesa devono rispettare determinate percentuali rispetto al budget totale (cfr.
apposite domande frequenti).
47. Come è da interpretare la regola che impone una ripartizione percentuale tra le varie tipologie di spesa?
Il piano economico del progetto (che ne evidenzia il costo complessivo) dovrà rispettare, sia nella fase di progettazione
sia in sede di realizzazione del progetto e di rendicontazione, le seguenti proporzioni:
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- almeno il 70% del costo complessivo del progetto deve essere destinato alle spese necessarie al soggiorno estero
dei neodiplomati, dal momento della partenza al momento del rientro in Italia. Sono da comprendersi in tale
percentuale: un solo viaggio di andata e ritorno dei neodiplomati per raggiungere la destinazione all’estero; vitto,
alloggio, trasporti locali dei neodiplomati; corsi di lingua all’estero (non i corsi pre-partenza erogati in Italia, che
vengono imputati alle spese di personale interno della scuola); eventuali compensi ai partner esteri per i servizi resi
per la collocazione in famiglia, per la collocazione in tirocinio ecc.;
- le spese per le ore lavorative del personale dell’Istituto non possono superare il 24% del costo complessivo del
progetto (rientrano in questa percentuale tutti i costi di personale: ore dedicate alla progettazione, ai corsi prepartenza, al tutoraggio, attività amministrativa, ecc.). Attenzione, la programmazione e la rendicontazione potranno
comprendere ore lavorative così classificate:
o per i docenti “ore aggiuntive di insegnamento” effettuate per l’erogazione dei corsi pre-partenza e “ore
aggiuntive di non insegnamento” per le ore dedicate alla programmazione, alla realizzazione del progetto,
al tutoraggio, ecc;
o per il personale amministrativo e per il dirigente, potranno essere conteggiate le prestazioni aggiuntive
all'orario d'obbligo;
non sono da conteggiarsi qui i costi per eventuali viaggi di accompagnamento e controllo effettuati dai docenti;
- le spese per i viaggi effettuati dai docenti non potranno superare il 5% del costo complessivo del progetto (si
tratta di eventuali visite preparatorie per nuove partnership, di accompagnamento o di controllo);
- spese generali dell’Istituto scolastico: le spese vive per cancelleria, telefono, ecc. non potranno superare l’1%
del costo complessivo del progetto.
E’ necessario sottolineare come il 70% sia indicato come percentuale minima, mentre le altre sono percentuali massime:
eventuali minori importi programmati su altre voci potranno pertanto incrementare l’importo finalizzato a sostenere le
spese per il soggiorno estero dei neodiplomati.
48. Le percentuali indicate alla domanda precedente riguardano il costo complessivo del progetto? O solo la parte
che verrebbe sostenuta dalla Fondazione CRT?
Queste percentuali riguardano il costo complessivo del progetto, e non solo la parte dei costi che verrebbe sostenuta
dalla Fondazione CRT. Quindi, anche se è presente un cofinanziamento, la ripartizione dei costi rimane valida.
Si prenda ad esempio un progetto del costo totale di 20.000 euro, dei quali 15.000 coperti dalla Fondazione CRT e 5.000
euro coperti da un cofinanziamento. Le spese di personale potranno ammontare al massimo ad euro 4.800 (cioè al 24%
di 20.000 euro). Non si potrà affermare, ad esempio, di voler attribuire 8.600 euro dei costi complessivi alle spese di
personale, suddividendo la cifra in: 3.600 euro di spese di personale da attribuire al contributo di 15.000 euro della
Fondazione (rispettando quindi il massimo del 24% sulla copertura da essa messa a disposizione) più 5.000 euro di spese
di personale da attribuirsi interamente al cofinanziamento (per un totale del 43% di costi di personale sul totale dei costi
del progetto, percentuale non il linea con le regole del bando).
49. E’ obbligatoria una percentuale minima di cofinanziamento ?
Un cofinanziamento sarà positivamente considerato in sede di valutazione dei progetti. Il cofinanziamento costituirà
dunque un criterio di valutazione dei progetti, ma la sua assenza non comporta l'esclusione.
Attenzione:
- occorrerà dare indicazioni precise rispetto alla provenienza di tale cofinanziamento, che in nessun caso può provenire
dalle famiglie dei neodiplomati;
- il cofinanziamento non è obbligatorio, ma costituisce uno dei criteri di valutazione dei progetti: se indicato, dovrà
necessariamente essere utilizzato e rendicontato;
- il cofinanziamento dovrà essere utilizzato coerentemente con le regole del progetto (ad es. non sarà accettabile
come cofinanziamento una cifra a copertura di spese che per il progetto siano considerabili non ammissibili o che
sforino i limiti massimi di ripartizione percentuale tra le varie tipologie di spesa, ecc.).
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50. E’ possibile chiedere alle famiglie di accompagnare i ragazzi all’aeroporto/stazione di partenza al fine di ottenere
un risparmio di spesa sui costi del progetto?
Sì, è possibile: ciò non viene considerato un cofinanziamento da parte delle famiglie alle spese del progetto.
51. Quali spese possono essere coperte dal progetto a favore dei ragazzi all’estero?
Il bando (pag. 12 e seguenti) prevede diverse categorie di spesa:
a)
Spese dalle quali i borsisti vanno tenuti indenni (le spese indispensabili)
b)
Spese totalmente a carico dei borsisti (spese per test universitari, spese voluttuarie, eccessive, non essenziali o
personali…), che la scuola non può rimborsare
c)
Spese che la scuola può decidere di rimborsare (visite culturali) ma solo se i fondi a disposizione lo permettono
(devono essere state coperte tutte le spese essenziali).
52. Quali spese possono essere coperte dal progetto per le spese di personale e di materiale della scuola?
Nei costi di personale possono rientrare le ore dedicate alla progettazione, alla selezione dei partecipanti, alle attività di
tutoraggio in vista della partenza, agli eventuali corsi di rafforzamento linguistico pre-partenza, tutoraggio, attività
amministrativa, ecc. La percentuale di questi costi non può superare il 24% del costo complessivo del progetto (sono da
conteggiarsi a parte i costi per le spese vive per eventuali viaggi dei docenti). Sono ammissibili solo costi riguardanti il
personale della scuola (non sono ammissibili ad esempio costi di consulenze esterne). I costi di materiale (ad es.
cancelleria) non possono superare l’1% dei costi complessivi, non possono essere calcolati a forfait e devono essere
coerenti con il progetto.
53. Quali spese possono essere coperte dal progetto per i viaggi all’estero effettuati dal personale della scuola?
Le visite all’estero da parte dei docenti complessivamente non devono incidere più del il 5% sul costo complessivo del
progetto. Anche entro questi limiti, le spese devono limitarsi allo stretto necessario per realizzare un viaggio che preveda
attività a favore degli studenti (si ricorda che le visite dei docenti, in sede di rendicontazione del progetto, dovranno
essere documentate mediante un diario puntuale che indichi quali sono state le attività di accompagnamento e
monitoraggio svolte a favore dei ragazzi).
La Fondazione CRT si riserva di non riconoscere (anche se si tratta di spese entro il limite del 5%):
- spese eccessive;
- spese non coerenti con le necessità del progetto (non sono imputabili al progetto eventuali visite culturali effettuate
dal docente);
- viaggi di durata eccessiva rispetto alle effettive attività di accompagnamento, incontro con i partner esteri e
monitoraggio (ad esempio non sono accettabili viaggi che prevedano interi giorni o comunque ampie parti del
soggiorno per le visite personali e culturali del docente);
- visite effettuate dai docenti insieme a persone non incaricate nell’ambito del bando: il viaggio del docente è un
viaggio di lavoro e vanno evitate modalità di programmazione che interferiscano con questa finalità.
Ulteriori indicazioni potranno essere contenute nelle Linee Guida.
54. Come va interpretata la regola in base alla quale la retribuzione relativa alle ore prestate dai docenti per la
realizzazione del progetto Talenti Neodiplomati potrà essere sostituita in tutto o in parte da un periodo di
formazione all’estero?
Qualora l’Istituto scolastico e il docente/altro dipendente della scuola lo ritengano utile, la retribuzione relativa alle ore
prestate per la realizzazione del progetto Talenti Neodiplomati potrà essere sostituita in tutto o in parte da un periodo
di formazione all’estero. Si tratta di una possibilità:
- del tutto facoltativa, che il docente/altro dipendente impiegato sul progetto può concordare con la scuola;
- sostitutiva, in parte o in tutto, del pagamento delle ore di lavoro svolte;
- che non costituisce un compenso aggiuntivo rispetto alla retribuzione delle ore lavorative effettivamente svolte per
il progetto Talenti Neodiplomati;
12
-
indipendente dai viaggi di accompagnamento e di controllo: il docente non può prorogare la durata di questo tipo
di visita (il cui limite è fissato a 5 giorni), per svolgere la propria formazione, neanche a proprie spese (anche perché
i docenti non devono essere presenti per lunghi periodi nel luogo di destinazione dei ragazzi).
Le cifre spese per tali periodi di formazione all’estero dei docenti:
- rientrano nelle spese di personale: dovranno essere imputate al 24% massimo del budget utilizzabile per tutti i
pagamenti a favore del personale della scuola;
- non potranno essere imputate, neanche in parte, ad altre voci di spesa (ad es. non potranno rientrare nel 5% delle
spese di viaggio dei docenti);
- in ogni caso qualora il costo della formazione all’estero ecceda la cifra dovuta al docente per la retribuzione lorda delle
ore prestate per il progetto, il costo residuo non potrà essere attribuito al progetto Talenti Neodiplomati.
FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER DOCENTI E STUDENTI (NOVITÀ BANDO 2015/16) A CURA
DELLA FONDAZIONE CRT
55. Che cosa sono i “momenti formativi organizzati dalla Fondazione CRT” citati a pag. 7 del bando?
Sono attività di formazione, introdotte per la prima volta con il bando 2015/2016, direttamente organizzate dalla
Fondazione CRT per mezzo di suoi qualificati partner, a supporto degli Istituti Scolastici e a sostegno degli studenti in
partenza. Si tratta di momenti di formazione, utili alla gestione dell’esperienza all’estero, a frequenza obbligatoria sia
per gli studenti sia per i docenti.
Agli Istituti assegnatari del contributo verranno forniti tutti i dettagli relativi allo svolgimento delle attività sopra
indicate.
56. Quali saranno gli argomenti trattati?
Ai docenti verranno forniti elementi di educazione e competenza interculturale; verranno analizzati gli aspetti di
“Informazione e Orientamento”, “Piano di Apprendimento” e “Tutoraggio” nella gestione dei progetti di mobilità
internazionale.
Agli studenti verranno forniti: chiarimenti sugli obiettivi formativi degli stage Talenti Neodiplomati in prospettiva
interculturale; elementi formativi sul tema “affrontare l'esperienza all'estero” (consapevolezza della propria identità, il
valore della differenza culturale, adattamento e comunicazione).
57. Quando e come si svolgeranno i momenti formativi per i docenti?
• Un docente per ogni scuola (un responsabile del progetto, oppure un tutor) dovrà prendere parte a un seminario in
presenza di due giorni, nella primavera 2016. L’impegno previsto (in un weekend ancora da identificarsi) sarà
continuativo, con partenza in autobus da Torino centro venerdì ore 14.00 e rientro la domenica ore 14.00; il
seminario si svolgerà infatti fuori dal Piemonte. Il trasporto da Torino centro alla destinazione e le spese di
residenzialità e formazione saranno direttamente sostenute dalla Fondazione CRT. Non sarà possibile arrivare dopo,
partire prima, prendere parte solo ad alcune delle attività previste.
• Tutti i responsabili e i tutor che non abbiano partecipato al seminario residenziale in presenza dovranno prendere
parte a un Web Seminar (le presenze e la partecipazione verranno rilevate in maniera puntuale).
58. Non c’è la possibilità di essere esonerati da questa formazione? Ad esempio per le scuole che gestiscono da anni
scambi internazionali?
No, la partecipazione è indispensabile: la Fondazione CRT potrà decidere di escludere la scuola dal novero dei vincitori
del progetto qualora i docenti non ottemperino agli impegni sopra indicati.
59. Quali sono gli obblighi formativi per gli studenti?
Per gli studenti (si intendono gli studenti ufficialmente selezionati) si prevede:
13
•
un incontro in presenza prima della partenza, indicativamente ad aprile-maggio 2016 (organizzato su base
provinciale, preferibilmente presso uno degli Istituti scolastici assegnatari del contributo);
• 3 Web Seminar (webinar) sempre prima della partenza a titolo di follow-up dell’incontro in presenza.
Le presenze e la partecipazione verranno rilevate in maniera puntuale dalla Fondazione CRT.
60. Che cosa succede se gli studenti non partecipano alla formazione obbligatoria?
La Fondazione CRT si riserva di richiedere all’Istituto le motivazioni relative alla mancata partecipazione, e – a meno di
motivi seri e documentabili, che verranno valutati a insindacabile giudizio della Fondazione stessa – di richiedere
l’esclusione degli studenti, anche già selezionati, dal progetto. Non saranno considerate giustificabili in alcun caso le
assenze dovute a motivi di studio.
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PRIMA DELLA PARTENZA: LA FORMAZIONE DEGLI STUDENTI ORGANIZZATA DALLA SCUOLA
61. E’ obbligatorio organizzare corsi pre-partenza per i neodiplomati?
Non vi sono corsi sono strettamente obbligatori, specie se l’Istituto motiva tale scelta (ad esempio con la strutturazione
di corsi extracurriculari di lingua nell’ambito di iniziative diverse dal progetto Talenti Neodiplomati attivate nell’anno
scolastico). Occorre però che i neodiplomati in partenza vengano opportunamente seguiti dal tutor e informati su tutti
gli aspetti utili alla preparazione dell’esperienza e alla gestione del tirocinio.
62. I corsi pre-partenza potranno essere tenuti solo da personale interno della scuola?
Sì, nell’ambito della presente edizione solo il personale interno della scuola potrà essere incaricato per l’erogazione di
corsi pre-partenza attivati ad hoc per i diplomandi. Non saranno accettabili, pertanto – sia in sede di presentazione del
progetto sia in sede di rendicontazione - voci di spesa riguardanti incarichi a soggetti terzi. Potranno invece essere
conteggiate nelle voci di spesa le ore di lavoro del personale interno per l’erogazione di tali corsi.
63. Dato che quest’anno è prevista una formazione pre-partenza a cura della Fondazione CRT, quali corsi potrebbe
tenere la scuola per preparare i ragazzi alla partenza?
• preparazione linguistica: ciascuna scuola si occuperà di rafforzare le competenze linguistiche degli studenti in
partenza in base alle effettive necessità;
• preparazione culturale e al lavoro: molte delle nozioni generali di preparazione culturale verranno erogate
nell’ambito dei momenti formativi organizzati dalla Fondazione CRT con Intercultura. L’istituto scolastico – al fine
di evitare sovrapposizioni con tali momenti formativi – dovrà occuparsi soltanto della preparazione specifica
riguardante il Paese di destinazione ed eventualmente delle nozioni tecniche riguardanti il comportamento sul posto
di lavoro;
• specifiche indicazioni riguardanti il progetto Talenti Neodiplomati: rimane onere dell’Istituto scolastico illustrare agli
studenti le finalità e le regole del progetto, nonché richiedere la loro collaborazione e partecipazione ad attività ed
eventi organizzati nell’ambito del progetto dalla scuola e dalla Fondazione CRT.
ALL’ESTERO: CORSI DI LINGUA, SOGGIORNO, TIROCINI, VISITE DEI DOCENTI
64. I corsi di lingua all’estero full-time di due settimane sono obbligatori?
I corsi di lingua all’estero non sono obbligatori, specie se l’Istituto motiva tale scelta (ad esempio con la strutturazione
di corsi particolarmente intensivi prima della partenza, o con l’effettuazione di ore di rafforzamento linguistico in
concomitanza con il tirocinio). Inoltre, è possibile scegliere di limitare a una settimana il corso di lingua.
65. Quante ore settimanali di formazione linguistica devono essere erogate all'estero durante le settimane dedicate
ai soli corsi di lingua?
Nelle settimane dedicate alla sola formazione linguistica le ore non potranno essere inferiori a 25 (ore di 60 minuti) per
ciascuna settimana. Se si sceglie di erogare alcune ore di formazione linguistica durante il periodo di tirocinio full-time,
esse non devono intaccare tale strutturazione oraria del tirocinio (ad esempio, potrà trattarsi di quattro-cinque ore
settimanali).
66. Devo inviare necessariamente i neodiplomati in Paesi dove si parla la lingua che hanno studiato?
No: saranno infatti considerate positivamente anche le proposte che prevedano soggiorni in luoghi ove la lingua studiata
e conosciuta dai neodiplomati sia utilizzata come lingua veicolare ma non sia la lingua ufficiale del paese ospitante (si
intende per lingua “veicolare” la lingua utilizzata per la comunicazione tra persone di lingua madre diversa, ad esempio
15
in ambiente lavorativo internazionale). In questi casi i progetti offriranno destinazioni meno “consuete” ma più incisive,
ad esempio, per la minor presenza di connazionali, per l’incontro con dimensioni culturali meno conosciute, ecc.
67. A che cosa serve mandare uno studente in un Paese in cui non si parla come lingua principale l’inglese, o il
francese, o una lingua che lui/lei ha studiato?
Il valore interculturale e di crescita personale del progetto non dipende dalla lingua parlata. Molti progetti di mobilità
internazionale prevedono il soggiorno in Paesi nei quali si parlano lingue diverse da quelle apprese durante gli studi.
L’importante è accertarsi che i ragazzi siano in grado di comunicare sul posto di lavoro per mezzo di una lingua veicolare.
Si ricorda che Talenti Neodiplomati non è un progetto specificamente mirato all’apprendimento di una lingua.
68. Se i ragazzi vanno in Paesi dove la lingua che hanno studiato non è l’idioma ufficiale, quale corso di lingua
devono seguire?
Nel periodo di permanenza all’estero i tirocinanti potranno usufruire di corsi di approfondimento linguistico secondo i
seguenti criteri e tipologie:
• soggiorno in Paesi la cui lingua ufficiale è quella già conosciuta dai neodiplomati: si può ipotizzare un corso di
approfondimento di tale lingua (ad es. soggiorno nel Regno Unito per neodiplomati che abbiano studiato
l’inglese: corso di inglese);
• soggiorno in Paesi la cui lingua ufficiale non è quella conosciuta dai neodiplomati: il corso di lingua potrà
riguardare la lingua veicolare e/o la lingua ufficiale di tale Paese (ad es. soggiorno in Polonia per neodiplomati
che utilizzino l’inglese come lingua veicolare: corso di inglese e/o di polacco). Apprendere i rudimenti della lingua
locale, anche se diversa dalla lingua veicolare, potrà infatti aiutare i borsisti a muoversi più agevolmente nel
nuovo ambiente e a comprendere la cultura del luogo.
69. Se scegliamo un corso che impartisca le nozioni base della lingua del Paese (che non sia una lingua come
l’inglese o il francese, o una lingua “utile”, o comunque una lingua già studiata dal neodiplomato), possiamo
limitare il numero di ore settimanali?
Se vengono effettuati nelle settimane (al massimo 2) dedicate alla sola formazione linguistica, tutti i corsi devono seguire
le stesse regole; non è quindi ipotizzabile un impegno inferiore alle 25 ore di attività settimanali di 60 minuti. Volendo,
si può programmare un corso di lingua del Paese accanto a un corso di lingua veicolare, per un totale comunque non
inferiore alle 25 ore da 60 minuti settimanali.
Se invece il corso di lingua viene effettuato mentre si effettua anche il tirocinio full-time, allora il corso deve impegnare
un numero limitato di ore.
E’ possibile, limitatamente a un massimo di due settimane, iniziare il tirocinio part-time e dedicare le altre ore della
giornata alla formazione linguistica.
16
70. Ci sono dei criteri da seguire per selezionare la destinazione estera dei neodiplomati?
Occorre scegliere le mete che garantiscano la maggiore efficacia possibile del progetto e che offrano un buon rapporto
costo complessivo, destinazione e complessità del progetto.
Saranno valorizzate le mete che garantiscano la multiculturalità dell’esperienza (anche evitando che essa sia vissuta in
luoghi o secondo modalità che implichino il continuo contatto con coetanei italiani); inoltre verranno valorizzati i
progetti che presentino la maggiore diversificazione delle mete per i tirocinanti di uno stesso Istituto.
71. Che tipo di tirocini occorre organizzare?
La scelta della tipologia di tirocinio è libera: è possibile organizzare tirocini presso enti pubblici e privati, profit o non
profit (dalle associazioni alle biblioteche, dalle aziende agli alberghi, ecc). Per gli Istituti Tecnici e Professionali può
risultare più semplice organizzare un tirocinio che sia coerente con le conoscenze tecniche acquisite nel corso degli studi
dai propri neodiplomati; tuttavia anche nel caso dei Licei è senz'altro possibile organizzare stage di ottima qualità, che
offrano non solo la possibilità di effettuare un approfondimento linguistico e culturale, ma offrano anche l'occasione di
un primo contatto con il mondo del lavoro, nonché di un utile orientamento in vista della successiva scelta lavorativa o
universitaria.
72. Che cosa succede se i tirocini non sono totalmente coerenti con gli studi e professionalizzanti? Ad esempio, è
difficile trovare un tirocinio coerente con gli studi per uno studente del liceo.
I contenuti formativi dei tirocini potranno essere considerati in maniera positiva anche qualora, pur non presentando
una specifica coerenza con gli studi, abbiano un evidente valore formativo, di orientamento e di sostegno della crescita
personale. Le mansioni affidate ai ragazzi potranno anche essere semplici.
73. E' possibile organizzare un soggiorno all'estero che non preveda tirocini presso enti o aziende ma solo un
qualificato corso di lingua e/o un corso di perfezionamento tecnico in una scuola?
No. Il soggiorno dovrà prevedere prevalentemente un'attività di stage in azienda/ente. Talenti Neodiplomati, infatti, non
è un progetto dedicato esclusivamente alla formazione linguistica o all’effettuazione di corsi di formazione in aula.
74. Nel bando si parla di tirocini e di stage, che differenza c'è?
I due termini vengono utilizzati come sinonimi.
75. Quante ore settimanali di tirocinio si devono programmare?
Il tirocinio deve essere full-time, con orario non inferiore alle trentacinque ore settimanali. Fanno eccezione le prime due
settimane di permanenza all'estero, durante le quali è possibile non effettuare lo stage oppure effettuarlo con modalità
part-time. Durante questa prima parte di soggiorno all'estero, infatti, potranno essere erogati i corsi di lingua.
76. I ragazzi possono essere retribuiti per effettuare i tirocini?
No: non deve essere prevista alcuna retribuzione per l’esperienza che deve essere intrapresa dai ragazzi esclusivamente
per il suo valore formativo; i ragazzi sono infatti già tenuti indenni da tutte le spese essenziali per effettuare l’esperienza
dalla Fondazione CRT e dall’istituto scolastico.
Inoltre dovrà essere chiarito che il rimborso spese non viene effettuato a titolo di “retribuzione” per l’esperienza
effettuata.
Qualora l’azienda/ente ospitante usi retribuire i tirocinanti, occorrerà richiedere che tali risorse vengano invece destinate
non al tirocinante ma in modo diretto al cofinanziamento del progetto (la cifra dovrà comparire nella rendicontazione).
77. Come va organizzato l’alloggio?
I neodiplomati dovranno essere collocati presso famiglie locali, in residence, in camere presso campus universitari, ecc. È
vietata la collocazione dei neodiplomati in hotel, ad eccezione dei casi in cui i borsisti effettuino il tirocinio presso l’hotel
stesso. L’alloggio deve essere organizzato, al fine di rendere efficace l’esperienza, in maniera da non collocare i borsisti
presso famiglie o residenze nei quali sia presente un numero consistente di altri studenti italiani.
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78. Come va organizzato il vitto?
Occorre limitare al massimo (e se possibile, escludere) la consumazione dei pasti quotidiani presso ristoranti liberamente
scelti dai borsisti. Occorrerà prevedere la consumazione dei pasti presso mense, esercizi convenzionati, famiglia (se il
soggiorno si svolge in famiglia), self-catering (se l’alloggio avviene presso residence/campus o strutture che consentano
l’uso della cucina). Ciò contribuirà a responsabilizzare i ragazzi nella gestione del budget, li avvicinerà alla realtà locale
e comunque contribuirà a contenere i costi del soggiorno all’estero.
79. I tirocinanti possono consumare i pasti secondo modalità diverse da quelle indicate dalla scuola?
No: i borsisti non potranno scegliere liberamente se usufruire o meno delle modalità indicate dall’istituto scolastico e/o
dai tutor locali: qualora siano previsti per loro pasti in famiglia, self catering, mense, ecc., non potranno chiedere il
rimborso per i pasti consumati altrove (ad es. presso ristoranti) salvo eccezioni opportunamente valutate dalla scuola.
80. Quali sono le regole da seguire per organizzare le eventuali visite dei docenti all’estero (visite preparatorie, di
accompagnamento ecc.)?
L’articolo 5 del bando, alla voce “visite all’estero dei docenti” chiarisce che (qui sono sintetizzati solo i punti principali
dell’articolo, che occorre leggere attentamente):
- le visite all’estero da parte dei docenti complessivamente non devono incidere più del il 5% sul costo complessivo
del progetto;
- le visite preparatorie sono possibili solo per nuove partnership;
- le visite di accompagnamento o di controllo sono tra loro alternative;
- le destinazioni sono considerate tra loro distinte se sono collocate in Paesi diversi, o se sono collocate nello stesso
Paese ma a distanza maggiore di 100 km l’una dall’altra;
- sono vietate altre tipologie di visita (ad esclusione di quelle di emergenza);
- nessuna visita potrà durare più di 5 giorni (le giornate di viaggio possono non essere annoverate nel conteggio dei
5 giorni, se il viaggio occupa l’intera giornata di andata/ritorno).
81. In che modo devono essere documentate le visite all’estero dei docenti?
Le visite dei docenti, in sede di rendicontazione del progetto, dovranno essere documentate sia mediante i giustificativi
di spesa e i documenti di viaggio, da conservare presso l’Istituto scolastico, sia mediante un diario puntuale che indichi
quali sono state le attività di accompagnamento e monitoraggio svolte a favore dei ragazzi, i cui contenuti dovranno
essere indicati nella relazione finale.
La finalità dei viaggi deve infatti essere esclusivamente di accompagnamento e monitoraggio nonché di incontro con i
partner del progetto. Viaggi che non assolvano chiaramente e in tutta la loro strutturazione a questo compito potranno
non essere rimborsati.
82. Ci sono particolari accorgimenti da seguire per ciò che riguarda le spese relative a tali visite all’estero?
Sì: tutte le informazioni sono contenute, oltre che sul bando, nella sezione delle Domande Frequenti denominata “I costi
del progetto, le spese ammissibili, i cofinanziamenti”. In ogni caso si ricorda che la Fondazione CRT si riserva di non
riconoscere (anche se si tratta di spese entro il limite del 5%) spese eccessive o non coerenti con le necessità del progetto
(non sono imputabili al progetto eventuali visite culturali personali del docente) e/o spese per viaggi che prevedano
ampie parti del soggiorno dedicate a visite personali e culturali del docente. Le visite all’estero non potranno essere
effettuate insieme a persone non incaricate nell’ambito del bando.
83. Quando un docente va a visitare i ragazzi all’estero, può portarli ad effettuare delle visite culturali?
Solo se questo non comporta cambiamenti di programma nello svolgimento della formazione linguistica o del tirocinio:
imposizioni da parte del docente che comportino la perdita di ore di tirocinio o di formazione linguistica saranno
considerate improprie e incoerenti con le finalità del bando. Non sarà quindi possibile in alcun caso modificare i piani di
lavoro dei ragazzi: le visite culturali potranno essere eventualmente pianificate per il fine settimana o comunque per
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momenti non lavorativi. Si ricorda che le visite culturali sono imputabili al progetto solo in maniera subordinata rispetto
alle spese fondamentali.
I PARTNER
84. Per quale motivo l'Istituto scolastico deve ricercare uno o più partner esteri?
L'Istituto dovrà pianificare ogni aspetto del soggiorno dei neodiplomati. Per farlo, avrà necessità di appoggiarsi a uno o
più soggetti che operino direttamente sul luogo. Non potrà invece farsi supportare da alcun soggetto italiano che operi
nel settore dell'organizzazione della mobilità internazionale degli studenti. Il bando ha infatti tra i suoi obiettivi quello
di promuovere la vocazione internazionale degli Istituti partecipanti. Quindi le spese per "intermediari" italiani non
saranno accettabili, neanche se rientranti nella quota di cofinanziamento.
85. E’ meglio delegare tutta l’organizzazione a un partner estero oppure è meglio curare più direttamente tutti gli
aspetti del soggiorno all’estero?
L'Istituto è libero di scegliere alternativamente di appoggiarsi a un soggetto specializzato nel campo della mobilità
internazionale, delegando ad esso la pianificazione di tutti gli aspetti del soggiorno dei ragazzi all’estero, oppure di
procedere a un’organizzazione più diretta dei vari aspetti del soggiorno. Sarà maggiormente valorizzata, in fase di
valutazione la “progettazione diretta” (senza costi di intermediazione per la collocazione in tirocinio, cfr. le domande
frequenti che seguono).
86. Che cos’è la “progettazione diretta”?
Si possono definire tali due tipi di progettazione, che hanno in comune l’assenza di costi di intermediazione per la
collocazione in tirocinio:
- il contatto diretto (senza intermediari) sin dalla fase di programmazione e per tutte le fasi del progetto, con i soggetti
(enti/aziende) che ospiteranno i neodiplomati in tirocinio;
- la partnership con enti senza scopo di lucro (operanti nel luogo di destinazione dei ragazzi) che svolgono, senza
richiedere un costo per il servizio reso, il ruolo di intermediari per l’individuazione di enti/aziende che ospiteranno i
neodiplomati in tirocinio. In questo caso l’individuazione delle specifiche aziende può non avvenire già in fase di
programmazione.
Se invece l’intermediario ha natura di soggetto a scopo di lucro, la progettazione non può essere considerata diretta.
Al momento della presentazione della proposta progettuale alla Fondazione CRT dovranno essere già presenti espliciti
accordi con i soggetti esteri (lettere di intenti/partnership come indicato a bando pag. 10 e segg.).
87. Nella progettazione diretta anche gli enti presso i quali i ragazzi svolgeranno il tirocinio devono essere senza
scopo di lucro?
No, i soggetti che ospitano presso la loro sede un ragazzo in tirocinio possono essere sia senza scopo di lucro sia aziende,
quindi soggetti a scopo di lucro.
Occorre infatti distinguere i due casi:
- se la progettazione diretta è intesa come contatto senza intermediari con l’azienda ospitante, non è rilevante se il
soggetto che ospita i tirocinanti è a scopo di lucro o meno;
- se invece la progettazione avviene avvalendosi di un intermediario, essa sarà definibile come “diretta” solo se
l’intermediario è senza scopo di lucro (e ovviamente non richiede costi di intermediazione)
88. Posso chiamare “progettazione diretta” quella che prevede un intermediario che per natura non ha scopo di
lucro, ma che chiede il pagamento di un costo per il servizio di collocamento dei tirocinanti in azienda?
No, non sarà considerata “progettazione diretta” quella che prevede, per il collocamento in tirocinio presso enti/aziende,
l’utilizzo di partner a scopo di lucro o comunque di partner che richiedano un corrispettivo per i servizi forniti. Solo nel
caso in cui da un partner non a scopo di lucro venisse richiesta una cifra minima e a titolo di rimborso spese vive (tale
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da non poter far ritenere tale cifra un corrispettivo a fronte di un servizio reso), la Fondazione CRT a suo insindacabile
giudizio potrà decidere se considerare tale situazione come progettazione diretta o meno.
89. Posso presentare un progetto affermando che sarà a “progettazione diretta” anche se non ho ancora contattato
il partner che gestisca o ospiti i tirocinanti? Se la Fondazione CRT offrirà il suo supporto, infatti, l’Istituto
scolastico si impegnerà a trovare uno o più partner.
No: al momento della presentazione della proposta progettuale alla Fondazione CRT dovranno essere già presenti espliciti
accordi con i soggetti esteri (lettere di intenti/partnership come indicato a bando pag. 10 e segg.).
90. E’ ancora ammesso l’utilizzo di partner esteri che gestiscano gli studenti e trovino la collocazione in tirocinio
dietro il pagamento di un costo per i servizi resi?
Sì, è ancora ammesso (solo, in questo caso non si può definire la progettazione come “diretta”).
91. Posso affermare che la mia progettazione è “diretta” se utilizzo un partner che lavora con la scuola da anni, e
con il quale ormai ho un rapporto di fiducia personale?
Se tale partner che svolge l’attività di intermediario nella collocazione in tirocinio è a scopo di lucro, la progettazione
non è diretta. Per definire “diretta” la progettazione rimangono infatti valide tutte le regole sopra indicate,
indipendentemente dal rapporto di fiducia che si è stabilito negli anni con i partner esteri.
92. Se scelgo la progettazione diretta, devo farlo per tutte le destinazioni dei miei studenti? Oppure per alcuni Paesi
posso scegliere la progettazione diretta e per altri quella non diretta?
Si può optare per un sistema “misto”: pera alcune mete la progettazione sarà diretta, per altre no. Qualora siano previste
più destinazioni, la valorizzazione del progetto in fase di valutazione sarà maggiore quante più saranno le destinazioni
gestite in progettazione diretta. Ovviamente si terrà conto anche del numero di tirocinanti da gestire.
93. E’ considerabile “progettazione diretta” anche quella che prevede l’organizzazione di altri aspetti, quali vitto,
alloggio, ecc., senza costi di intermediazione?
La progettazione “diretta” propriamente detta è quella che non prevede costi di intermediazione per la collocazione in
tirocinio.
Se soltanto vitto e alloggio sono gestiti senza costi di intermediazione, ma i tirocini sono gestiti da intermediari a fini di
lucro, non si potrà parlare di progettazione diretta, ma comunque verrà valorizzata la capacità di ridurre i costi.
94. L’azienda che ospita il tirocinante può essere pagata per farlo?
No. Gli unici costi che possono essere rimborsati all’azienda ospitante (rimborso delle mere spese vive), previo accordo
scritto, solo quelli riguardanti:
- il tutoraggio nelle ore extra lavorative (costo ore uomo della persona che rimane a disposizione dei ragazzi come tutor
anche nelle ore extra lavorative; non possono invece essere retribuiti i tutoraggi limitati alle mere mansioni di
tutoraggio aziendale);
- la messa a disposizione di alloggio (ad es. foresteria) e di vitto (ad es. mensa a prezzo convenzionato) e di altri servizi
non riguardanti il tirocinio, quali i corsi di lingua.
95. Quale tipo di accordo si deve raggiungere con ciascun partner straniero per poter presentare la richiesta di
partecipazione al bando?
Al momento della presentazione della proposta progettuale dovranno essere allegati gli accordi (lettere di
intenti/preventivi) con i soggetti partner, completi delle specifiche indicazioni relative ai servizi e al ruolo svolto da
ciascun partner, con preventivi di spesa ove richiesto (cfr. le tabelle riportate a bando, pag. 10 e segg.). Tali accordi
dovranno essere formulati in relazione a ciascuna delle destinazioni previste, e per ogni destinazione gli accordi dovranno
regolare tutti gli aspetti dell’esperienza dei neodiplomati.
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96. L'Istituto scolastico può servirsi, almeno per alcuni aspetti, di un soggetto italiano che organizzi il soggiorno
all'estero?
No. Il bando ha infatti, tra i suoi obiettivi, quello di promuovere la vocazione internazionale degli Istituti partecipanti.
Quindi le spese per soggetti "intermediari" italiani non saranno accettabili, neanche se rientranti nella quota di
cofinanziamento. Ovviamente è possibile contattare un'agenzia di viaggi italiana per l'acquisto dei voli.
97. Il partner straniero può essere una persona fisica?
No, salvo si tratti di un professionista del settore di comprovata esperienza (non sono ammesse partnership con persone
fisiche che svolgano l’attività di organizzazione di soggiorni esteri in maniera non professionale o saltuariamente).
98. Posso indicare alcuni partner “provvisori” e poi sostituirli con calma con quelli definitivi, per avere maggior
tempo per programmare le attività?
No: i partner indicati dall’Istituto scolastico nel progetto sottoposto alla Fondazione CRT in risposta al presente bando
verranno intesi quali partner definitivi, con i quali l’Istituto intende attuare il progetto. Solo in casi eccezionali e motivati
la Fondazione CRT potrà prendere in considerazione, a suo insindacabile giudizio, una sostituzione del partner.
L’impossibilità di attivare il progetto o parte del progetto con il partner presentato in sede di proposta progettuale potrà
essere considerata dalla Fondazione CRT indice di insufficiente capacità di realizzazione del progetto di mobilità.
99. E' possibile - anche per facilitare l'organizzazione del progetto - lasciare ai ragazzi la completa gestione di alcuni
aspetti del soggiorno estero, come l'acquisto dei voli, il reperimento di un alloggio o di altra soluzione abitativa,
la ricerca del tirocinio, ecc.?
No. L'Istituto scolastico dovrà organizzare il soggiorno all'estero come un "pacchetto completo" a disposizione dei ragazzi.
Non è possibile lasciare alla loro autogestione i principali aspetti del soggiorno.
LA COMPILAZIONE DEL MODULO ON-LINE – versione aggiornata dell’11 febbraio 2016
100. Come si invia la domanda di partecipazione al bando Talenti Neodiplomati?
Occorre completare entro le ore 23:59 del 29 febbraio 2016 la compilazione dell'apposito modulo on-line disponibile sul
sito della Fondazione CRT, alla pagina dedicata al progetto Talenti Neodiplomati. L’accesso alla modulistica Rol (Richieste
on-line) avviene mediante username e password (al primo accesso occorre quindi registrarsi e conservare username e
password; se in passato sono già state presentate richieste di contributo alla Fondazione CRT, si effettuerà l’accesso con
username e password utilizzati in tali occasioni).
Una volta aperta la richiesta on-line, i passaggi da effettuare sono:
1. inserimento di tutti i dati richiesti nella modulistica Rol (schede “Istituto richiedente”, “Sintesi progetto”, Parte
economica”):
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2. upload di tutti i documenti richiesti (scheda “Allegati”), compresa l’ultima pagina firmata del Questionario (per il
Questionario cfr. apposite domande frequenti):
3. chiusura della modulistica Rol completata mediante il comando 'stampa e invia', con il quale viene prodotto un
documento pdf finale denominato “Richieste Talenti Neodiplomati 2015/2016-ricevuta di compilazione richiesta”.
Dopo il comando “stampa e invia” il modulo Rol non sarà più modificabile.
4. stampa del pdf finale “Richieste Talenti Neodiplomati 2015/2016-ricevuta di compilazione richiesta”, che deve essere
sottoscritto, interamente scannerizzato e caricato, sempre mediante upload, al fine di perfezionare la candidatura.
L’upload finale viene effettuato mediante il pulsante sotto riprodotto, dopo aver selezionato la richiesta (cliccando
sulla freccia a sinistra della riga della richiesta appena chiusa).
101. Entro quale scadenza devo effettuare queste operazioni?
La scadenza per il perfezionamento della domanda di partecipazione è fissata al 29 febbraio 2016: tutte le operazioni
sopra indicate devono essere effettuate entro le 23:59 di tale data.
102. Sarà possibile compilare il modulo Rol in più sessioni?
Sì, per questo occorre conservare username e password. Il modulo consentirà di salvare i dati immessi e di proseguire
nella compilazione in un secondo tempo (ovviamente entro la scadenza del 29 febbraio 2016). Solo quando si clicca su
"stampa e invia" il modulo viene chiuso in maniera definitiva e può essere stampato e perfezionato mediante upload.
103. E’ possibile effettuare una stampa di prova/controllo da conservare come promemoria?
Sì, cliccando su “stampa di controllo” si ottiene un file con i dati inseriti nella modulistica on-line. Questo file è ad uso
interno dell’Istituto scolastico (è un promemoria) e non deve essere inviato alla Fondazione CRT. Un altro promemoria
che l’istituto conserverà è il “Questionario”, che deve essere scaricato, compilato e allegato al modulo Rol.
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104. Che cos’è il “Questionario” che occorre compilare e caricare con upload?
Si tratta di un Questionario (in pdf) che contiene le domande relative ai dettagli del progetto e delle esperienze all’estero.
E’ scaricabile, durante la compilazione del modulo Rol, alla fine della scheda “sintesi progetto”. Il Questionario:
1- deve essere scaricato, compilato, inviato – non ancora firmato né scannerizzato - in formato elettronico
mediante il pulsante “Invia il Questionario” (che si trova al termine del Questionario stesso)
2- solo dopo l’invio elettronico, deve essere stampato (limitatamente all’ultima pagina), firmato, scannerizzato e
caricato mediante upload alla sezione “allegati” della modulistica Rol.
Attenzione: dopo il perfezionamento del Questionario e l’upload della sua ultima pagina firmata tra gli allegati del
modulo Rol, si dovrà terminare la compilazione degli altri dati sul modulo rol stesso e per perfezionare la richiesta.
Qui sotto è visibile l’area del modulo Rol nella quale si trova il Questionario.
105. Come devo compilare e inviare il Questionario?
Occorre:
- prima di effettuare qualsiasi altra operazione, salvare il pdf che contiene il Questionario sul proprio computer,
dando al file un nome riconducibile all’Istituto Scolastico (es: istitutomariorossi.pdf);
- compilare integralmente il Questionario con un pc (non a mano);
- al termine della compilazione, occorre effettuare il salvataggio dei dati immessi ed effettuare entrambe queste
operazioni:
1- cliccare sul pulsante “Invia il Questionario” che si trova nell’ultima pagina dello stesso. In questo modo si avvia
un’operazione di invio automatico dei dati elettronici alla Fondazione CRT: occorre ovviamente avere, al
momento dell’invio, una connessione internet attiva; il sistema chiederà, aprendo una finestra, di scegliere da
quale casella di posta elettronica inviare i dati alla Fondazione; occorrerà inviare l’e-mail che verrà proposta
senza modificarla). In questa fase il modulo non riporterà ancora alcuna firma, e sarà ancora in formato pdf;
2- solo dopo aver effettuato tale operazione di invio elettronico, occorre stampare l’ultima pagina del Questionario
(“Questionario compilato – dichiarazioni finali”), raccogliere la firma autografa del Legale Rappresentante,
scannerizzare il documento e caricarlo all’apposita voce della sezione “Allegati” del modulo di richiesta on-line.
Attenzione: a questo punto le operazioni non sono terminate; al fine di perfezionare la richiesta di partecipazione al
progetto Talenti Neodiplomati 2015/2016 (probabilmente mancherà la compilazione della parte economica, il
caricamento degli altri allegati, la produzione e il caricamento del pdf finale). Occorrerà portare a completamento la
compilazione della modulistica on-line entro il 29 febbraio 2016.
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106. Non riesco a compilare il Questionario, che cosa posso fare?
Per poter compilare il pdf potrebbe essere necessario scaricare una versione aggiornata del programma gratuito Acrobat
Reader (https://get.adobe.com/it/reader/).
Non saranno accettati Questionari compilati a mano.
107. Che cos’è l’identificativo Rol (richieste on–line) che devo indicare nel Questionario?
Si tratta di un numero identificativo della richiesta on-line che compare all’inizio della modulistica (qui sotto è visibile
la zona della modulistica Rol nella quale è visibile l’identificativo, che in questo esempio è il numero 508):
108. E’ obbligatorio compilare tutte le parti del Questionario?
E’ obbligatorio compilare le sezioni dalla 1 alla 5 e, nella sezione 6, tante tabelle quante sono le esperienze all’estero (in
altre parole, tante tabelle quanti sono i ragazzi che andranno all’estero).
E’ possibile compilare una sola tabella per descrivere più esperienze solo quando queste sono identiche per più ragazzi:
stessa destinazione, stessa azienda ospitante oppure (se l’ente/azienda ospitante non è ancora stato identificato) stesso
partner che collocherà in azienda, stessa tipologia di alloggio, stessa gestione del denaro, del vitto, ecc.
Se invece due o più ragazzi andranno nella stessa destinazione ma la loro esperienza si diversificherà in alcuni particolari
(ad esempio, la tipologia di alloggio, l’azienda ospitante già individuata ecc.) occorrerà compilare due diverse tabelle. Ciò
consentirà la valutazione delle singole esperienze da parte della Fondazione CRT.
109. Devo compilare, alla sezione 6, due diverse tabelle anche nel caso di due (o più) esperienze che al momento
appaiono identiche in quanto l’ente/azienda che ospiterà il tirocinio non è ancora stata individuato e il partner
è un intermediario che reperirà in un secondo tempo il luogo del tirocinio? Le due esperienze potrebbero infatti
diventare differenti l’una dall’altra se i ragazzi lavoreranno in aziende diverse.
Si può compilare una sola tabella se le due esperienze sono identiche sia per gli altri particolari (destinazione, gestione
vitto, alloggio, ecc.) sia per il partner intermediario di riferimento, il quale si occuperà di reperire il tirocinio per entrambi
i ragazzi. Il partner intermediario potrà infatti inviarli, quando avrà identificato le sedi di tirocinio, in aziende diverse,
ma ciò che conta è che al momento della presentazione del progetto alla Fondazione CRT la programmazione
dell’esperienza sia identica.
Se invece le aziende/enti di svolgimento del tirocinio sono già conosciuti e certi al momento della presentazione del
progetto alla Fondazione CRT, e sono diversi per i due ragazzi, occorre compilare due tabelle diverse.
110. Sto compilando una delle tabelle riguardanti la sezione 6 (esperienza all’estero), e sto descrivendo
un’esperienza che vale per due o più persone: quando viene richiesta l’indicazione di una cifra (ad esempio,
costo del viaggio), occorre indicare il costo complessivo per due persone o per una persona?
Occorre inserire i costi per una persona.
111. Qual è il miglior modo di compilare il Questionario? Vanno bene informazioni molto brevi oppure occorre
scendere nei particolari?
Si consiglia di essere sintetici ma non telegrafici, e di fornire alla Fondazione CRT tutti gli elementi che consentano di
comprendere come è avvenuta la progettazione. Occorre ricordare che i dettagli che non vengono indicati non possono
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essere dati per scontati dalla Fondazione CRT in sede di valutazione del progetto, e che uno dei criteri di valutazione dei
progetti è la “chiarezza e completezza del progetto nel suo complesso”. Occorre infine notar che alcuni campi permettono
una compilazione più ampia, altri più sintetica.
112. Non riesco a compilare alcuni campi del Questionario, perché?
Alcuni campi prevedono necessariamente l’inserimento di numeri, e non accettano caratteri diversi.
111. Alcuni campi del Questionario tagliano il testo che inserisco, perché?
Alcuni campi consentono una compilazione limitata (alcuni a circa 300 caratteri, altri a 500, altri a 900) in base alla
domanda posta. E’ quindi normale che in alcuni casi non si possa inserire un testo eccessivamente lungo. Si consiglia di
riformulare la risposta in modo più sintetico. Occorre ricordare che andare a capo può far diminuire lo spazio di
compilazione disponibile.
113. Ho terminato di compilare il Questionario, che cosa devo fare?
Occorre controllare accuratamente di aver compilato tutti campi e di aver salvato tutte le informazioni immesse.
Solo quando si è sicuri di averlo fatto, si può procedere a cliccare sul pulsante “Invia il Questionario”
114. Se clicco sul pulsante “Invia il Questionario” non succede nulla: che cosa devo fare?
- Controllare di avere, al momento dell’invio, una connessione internet attiva, in quanto il sistema dovrà inviare i dati
in formato elettronico alla Fondazione
- Occorre accedere dal proprio pc a una propria casella e-mail: il sistema chiederà infatti di scegliere da quale casella
di posta elettronica inviare i dati alla Fondazione (mediante un sistema tipo Outlook o direttamente mediante la
webmail, ad es. Gmail, Yahoo, ecc.), aprirà la casella di posta elettronica e proporrà l’invio di una e-mail, che dovrà
essere inviata senza modifiche.
- Attenzione: il Questionario non deve essere già stato scannerizzato in questa fase, altrimenti il pulsante “Invia il
Questionario” non può funzionare!
115. Devo inviarvi con una e-mail il Questionario scannerizzato?
- Attenzione: l’invio del Questionario in forma elettronica deve avvenire necessariamente in questo modo: una volta
compilato, prima della scannerizzazione e dell’apposizione della firma, il Questionario va inviato cliccando sul
pulsante “Invia il Questionario” che si trova nell’ultima pagina dello stesso. Occorre ovviamente avere, al momento
dell’invio, una connessione internet attiva; il sistema chiederà, aprendo una finestra, di scegliere da quale casella di
posta elettronica inviare i dati alla Fondazione CRT. Scelta la casella di poste elettronica da utilizzare, il sistema
proporrà l’invio di una e-mail alla Fondazione. Sarà sufficiente inviare tale e-mail senza modificarla.
- Solo dopo questa operazione occorrerà stampare l’ultima pagina del Questionario (“Questionario compilato –
dichiarazioni finali”), raccogliere le firme autografe del Legale Rappresentante, scannerizzare il documento e
caricarlo all’apposita voce della sezione “Allegati” del modulo di richiesta on-line.
- Se non si riesce a utilizzare il pulsante “Invia il Questionario”, leggere l’apposita domanda frequente ed
eventualmente
scrivere
(necessariamente
prima
della
scadenza
del
29
febbraio)
a:
[email protected]. Non inviare via e-mail il modulo scannerizzato: è un’operazione che non
rende possibile alla Fondazione lavorare correttamente i dati ivi inseriti.
116. Dopo aver effettuato l’operazione “Invia il Questionario” devo stampare, scannerizzare e caricare on-line
tutto il Questionario? O è sufficiente l’ultima pagina?
E’ sufficiente caricare, alla voce “Questionario compilato” della scheda “Allegati”, l’ultima pagina del Questionario (quella
contenente le dichiarazioni finali) compilata, firmata, scannerizzata.
117.
Cosa devo fare dopo aver caricato il Questionario sul modulo Rol? Ho terminato la richiesta?
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No: a questo punto le operazioni non sono terminate. Occorre terminare la compilazione del modulo Rol. Probabilmente
mancherà la compilazione della parte economica, il caricamento degli altri allegati, la produzione e il caricamento del
pdf finale. Tutte queste operazioni vanno terminate entro il 29 febbraio 2016.
118. Non riesco ad effettuare, nel modulo Rol, l’upload dei documenti richiesti. Come posso fare?
Per il caricamento di un allegato mediante procedura elettronica è sufficiente andare alla sezione “Allegati” del modulo
di richiesta e fare click sull'apposita icona
presente in ogni riga della tabella degli allegati.
Questa operazione aprirà una apposita finestra di caricamento file, basterà seguire le indicazioni riportate per potere
effettuare l'upload.
E’ possibile che il caricamento degli allegati sia problematico in virtù:
- del formato degli allegati: il sistema consente di allegare solo documenti in formato .pdf. Non sono quindi
ammessi i seguenti formati: .doc, .docx, .xls, .xlsx, .jpg e .zip.
- del peso degli allegati: ciascun allegato deve avere dimensione non superiore a 5MB. Occorre avere l’accortezza
di impostare la scannerizzazione su una risoluzione (o punti per pollice, in sigla DPI, dall’inglese dot per inch) che –
pur conservando una buona leggibilità del documento - ne limiti il peso. Inoltre, si ricorda che i file in bianco e nero
sono meno pesanti di quelli a colori;
- del fatto che per ciascuna tipologia di documento non si può caricare più di un file pdf (è necessario quindi
scansionare in un unico file tutti i documenti dello stesso tipo, ad es. tutte le lettere di intenti, ottenendo un
pdf multipagina). Attenzione, occorre aver cura di controllare che il documento uploadato contenga tutte le pagine
necessarie (cosa che il sistema non è in grado di verificare), che esse siano leggibili, e che il documento sia della
tipologia corretta.
Qualora il documento da trasmettere non origini da un formato digitale e non si disponga di uno scanner, o se si hanno
difficoltà ad ottenere pdf di peso limitato, si ricorda che le copisterie e molte tabaccherie realizzano file .pdf a partire
da originali cartacei.
Prima di apprestarsi al caricamento degli allegati si consiglia di averli raccolti tutti: in ogni caso è possibile caricare un
documento, quindi salvare e riaprire successivamente per un ulteriore inserimento (naturalmente prima della scadenza
del bando).
Il mancato inserimento degli allegati – compreso l’upload finale del pdf che si produce al termine della compilazione impedisce la chiusura corretta della domanda. Il caricamento di allegati non corretti, di pagine bianche o illeggibili può
comportare l’impossibilità di valutare il progetto.
119. Posso effettuare un upload parziale – ad esempio per chiudere in tempo la modulistica on-line - e poi
inviarvi un’integrazione?
E’ possibile caricare i documenti in più sessioni (comunque entro il 29 febbraio) finché non si è ancora provveduto a
chiudere in via definitiva il modulo on-line. Non è invece possibile inviare integrazioni di alcun tipo dopo la scadenza,
né è possibile inviare integrazioni cartacee o via e-mail (né a bando aperto, né dopo la scadenza). La Fondazione CRT
prenderà in considerazione solamente la modulistica elettronica e i documenti in formato elettronico caricati mediante
upload durante la compilazione di tale richiesta on-line.
Il caricamento di documenti bianchi, illeggibili, incompleti o non coerenti potrà comportare l’impossibilità di prendere
in considerazione la richiesta.
Occorre infatti aver cura di controllare (cosa che il sistema non è in grado di fare) che ciascun documento caricato sia
quello richiesto, che contenga tutte le pagine necessarie, e che tali pagine siano leggibili.
120. Il modulo pdf finale denominato “Richieste Talenti Neodiplomati 2015/2016-ricevuta di compilazione
richiesta” non contiene tutti i dati inseriti nella modulistica on-line: è corretto?
E’ normale: il pdf finale non contiene tutti i dati inseriti nel modulo on-line ma contiene alcune dichiarazioni da
sottoscrivere (il modulo va firmato, scannerizzato in tutte le sue pagine e caricato mediante upload al fine di perfezionare
la richiesta).
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Se si desidera un promemoria dei dati inseriti, si può produrre la stampa di controllo; un altro promemoria che l’istituto
conserverà è il Questionario
121. Al fine di presentare validamente la domanda occorre inviare la richiesta cartacea?
No: il modulo prodotto al termine della compilazione on-line va stampato, firmato, scannerizzato e caricato mediante
upload. Questa operazione, l’ultima che verrà richiesta dal modulo on-line, è indispensabile ai fini della validità della
richiesta. La stampa cartacea firmata in originale va però conservata, perché verrà richiesta in un secondo momento ai
tutti gli Istituti assegnatari di un contributo.
122. Al fine di presentare validamente la domanda occorre necessariamente effettuare l’upload del modulo pdf
finale (“Richieste Talenti Neodiplomati 2015/2016-ricevuta di compilazione richiesta”)?
Sì: questa operazione, l’ultima che verrà richiesta dal modulo on-line, è indispensabile ai fini della validità della richiesta.
La stampa cartacea firmata in originale va conservata, perché verrà richiesta in un secondo momento ai tutti gli Istituti
assegnatari di un contributo.
123. E’ possibile inviare integrazioni via e-mail o mediante documentazione cartacea, in caso di dimenticanze?
No, non saranno accettate integrazioni di alcun tipo, né durante il periodo di apertura del bando né dopo la scadenza
per la presentazione delle proposte progettuali alla Fondazione CRT. La Fondazione prenderà in considerazione solamente
la modulistica elettronica e i documenti in formato elettronico caricati mediante upload durante la compilazione della
richiesta on-line.
124. Alla fine del processo di caricamento della richiesta mi verrà inviata una e-mail di conferma?
Sì: una volta effettuato l’upload del pdf finale (“Richieste Talenti Neodiplomati 2015/2016-ricevuta di compilazione
richiesta”), il sistema invierà un avviso di conferma dell’avvenuta chiusura della modulistica. Attenzione: l’e-mail verrà
inviata all’indirizzo del titolare dell’account, cioè all’indirizzo e-mail con il quale l’utente si registra.
Ovviamente occorre aver cura di controllare che il documento uploadato contenga tutte le pagine necessarie (cosa che
il sistema non è in grado di verificare): si ricorda infatti che per ogni tipologia di documento potrà essere caricato un
solo file pdf, che potrà essere multipagina.
125. Come faccio a controllare di aver caricato il pdf finale?
Il sistema invierà una mail di conferma all’indirizzo del titolare dell’account (cioè all’indirizzo e-mail con il quale l’utente
si registra). In ogni caso si può controllare il caricamento del modulo finale in questa maniera:
- aprire la scheda contenente le richieste dell’utente, selezionare la riga della richiesta chiusa (tra i “Moduli già inviati”)
mediante la freccia sulla sinistra della riga (1) e accedere al suo contenuto mediante l’icona “visualizza” (2)
27
-
una volta aperto il modulo, alla sezione “allegati” si potrà visualizzare nell’ultima riga la presenza del modulo
PDF firmato (si può anche visualizzare il modulo stesso cliccando sull’icona
):
LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI E LA COMUNICAZIONE DEI RISULTATI
126. In base a quali criteri verranno valutati i progetti proposti dagli Istituti scolastici?
I criteri per la valutazione delle proposte progettuali sono elencati all’articolo 7 del bando.
Si consiglia, a questo fine di leggere non solo l’intero articolo 7, ma anche l’articolo 9 riguardante le inammissibilità (in
ogni caso si ricorda che la lettura approfondita dell’intero bando renderà più semplice avanzare una proposta progettuale
in linea con il progetto Talenti Neodiplomati).
127. Quando verranno comunicati i risultati del bando 2015/2016?
L’elenco degli Istituti assegnatari sarà pubblicato sul sito www.fondazionecrt.it entro il 6 aprile 2016 alla sezione dedicata
al progetto Talenti Neodiplomati. La pubblicazione dell'elenco sul sito sarà da considerarsi come comunicazione ufficiale
dell'avvenuta selezione. Successivamente ogni Istituto vincitore riceverà via e-mail (non con lettera cartacea) la
comunicazione dell'avvenuta selezione da parte della Fondazione contenente tutti i dettagli dell'assegnazione. Si
consiglia di leggere l’articolo 10 del bando.
128. Qualora il progetto di una scuola venisse valutato positivamente dalla Fondazione CRT, potrebbe essere
riconosciuto un importo minore rispetto a quello richiesto, oppure potrebbero essere approvati meno tirocini di
quanti proposti?
Come indicato a bando, la selezione delle proposte progettuali sarà effettuata ad insindacabile giudizio dalla Fondazione
CRT, la quale potrà:
­ assegnare un importo e un numero di tirocini minore rispetto a quanto richiesto (sarà onere dell’Istituto destinatario
del contributo la valutazione dell’accettazione del contributo di minor importo per la realizzazione del progetto);
­ uniformare gli importi massimi erogabili in base alla destinazione;
­ attuare ulteriori correttivi all’attribuzione delle risorse, che consentano una più efficiente ed efficace assegnazione
delle medesime;
­ approvare parzialmente o con riserva alcuni progetti, anche richiedendo l’apposizione di modifiche alla strutturazione
dei medesimi.
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129. Qualora la Fondazione approvi il progetto ma non metta a disposizione il 100% della cifra richiesta
dall’Istituto scolastico, si potrà diminuire il numero di tirocini per poter realizzare agevolmente il progetto?
No, questo non è possibile. La Fondazione CRT, qualora decida di sostenere un progetto, approverà una cifra massima
erogabile unitamente al numero di esperienze all'estero/tirocini che dovranno essere attivati con tale cifra: ovviamente
terrà conto delle esigenze manifestate dall’Istituto scolastico nell’ipotesi progettuale, ma non è possibile garantire
l’approvazione dell’intera cifra richiesta.
Successivamente alla comunicazione del contributo, l'Istituto avrà occasione di valutare se porre in essere o meno il
progetto. Infatti verrà richiesta l'accettazione ufficiale (sottoscritta dal Dirigente Scolastico) del contributo
deliberato: qualora l'Istituto scolastico ritenga non realizzabile il progetto con le risorse messe a disposizione, come
indicato a bando potrà valutare di non accettare il contributo stesso.
Non sarà possibile richiedere di attivare un numero minore di tirocini al fine di ri-distribuire la cifra totale a favore dei
tirocini rimanenti.
Attenzione: si ricorda che qualora l'istituto decida autonomamente di ridurre il numero di tirocini, pur avendo
formalmente accettato il contributo, la Fondazione CRT potrà ridurre proporzionalmente la cifra erogabile (a titolo di
esempio, qualora la Fondazione deliberasse € 20.000 a copertura di 5 tirocini e ne venissero attivati solo 4, verrebbero
erogati i 4/5 della cifra deliberata, cioè € 16.000). In ogni caso non sarà possibile richiedere un cofinanziamento alle
famiglie a copertura delle risorse eventualmente non ricomprese nel contributo della Fondazione.
Sono ovviamente esclusi dalla regola sopra descritta i casi di mancata attivazione di uno o più tirocini per cause di forza
maggiore, o comunque per cause non dipendenti dalla volontà dell’Istituto scolastico (ad es., la mancata partenza per
infortunio di un ragazzo già selezionato e non sostituibile), a fronte dei quali la Fondazione CRT (che dovrà essere
tempestivamente avvisata e consultata) potrà decidere di effettuare una riduzione minore dell’importo erogabile, al fine
di coprire le spese già effettuate per lo studente non partito.
130. Che cosa sono le Linee Guida del progetto?
In caso di accoglimento della richiesta, gli istituti beneficiari dovranno sottoscrivere apposito modulo di accettazione e
disciplinare di gestione e rendicontazione allegati alla lettera di comunicazione dell’assegnazione inviata esclusivamente
via e-mail. Tale modulo prevedrà la contestuale accettazione delle regole contenute nel documento “Linee Guida
2015/2016”, contenente le indicazioni per lo sviluppo e la rendicontazione del progetto. Le Linee Guida verranno inviate
solo agli Istituti vincitori parallelamente alla lettera di comunicazione (ma con mail separata).
131. Come posso contattare la Fondazione CRT?
Gli Istituti scolastici, i Dirigenti e i docenti dovranno utilizzare, per contattare la Fondazione CRT l’e-mail
[email protected]. Si prega di non inviare comunicazioni ad altri indirizzi (salvo specifiche indicazioni
da parte della Fondazione stessa): richieste di qualsiasi genere inviate ad altri indirizzi, anche facenti capo alla Fondazione
CRT, non saranno prese in considerazione, in quanto non validamente inviate.
132. Ho un dubbio che non viene risolto dalle Domande Frequenti. Cosa posso fare?
Innanzitutto, si consiglia di leggere attentamente il bando. Qualora non si trovasse la risposta al proprio quesito, è
possibile scrivere all'indirizzo di posta elettronica [email protected]
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