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Presentazione Biasioli

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Presentazione Biasioli
QUADRO SINTETICO
PENSIONI
Presentazione di Stefano Biasioli
e Michele Poerio
(Udine, 01.02.2016)
LA TAGLIOLA PENSIONISTICA
 Una vera tagliola si è abbattuta negli ultimi anni (20082015) su 5,5 milioni di pensionati, con danni valutabili
tra il 20-25% del valore pensionistico al 2008 (C.Sizia,
Federspev, Marzo 2015).
 Negli ultimi 4 anni (dati Spi-CGIL, Marzo 2015) 5,5
milioni di pensionati hanno avuto una perdita media di
1.779 euro/capite, con un “furto” pari a 9,7 miliardi di
euro.
 Il furto, ovviamente, è più elevato per le pensioni più
alte, over 2.000 euro/mese, ossia per una platea di circa
1,9 milioni di pensionati (996.000 da 2.000 a 2.500;
393.000 da 2.500 a 3.000; 485.000 over 3.000
euro/lordi/mese).
ABBIAMO GIA’ DATO!
A) Pensioni da 3 a > 6 volte il minimo INPS
BLOCCO TOTALE o PARZIALE PEREQUAZIONE
DECRETI
ANNI
1) 1992-1993
1) D. Lgs. 502/92; legge 438/1992
2) 1998-1999-2000
2) legge 449/1997 (art. 59, c. 13)
3) 2008
3) legge 247/2007 (art. 1, c. 19)
4) 2012-2013
4) legge 214/2011 (art. 24, c. 25) “Fornero”**
5) 2014-2015-2016
5) legge 147/2013 - 109/2015
6) 2017-2018
6) Legge 208/2015
13 ANNI DI BLOCCO
causato da 8 leggi!
**= Incostituzionale (sentenza 70/2015)
ABBIAMO GIA’ DATO!
B) Pensioni oltre 14-15 volte il minimo INPS
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÁ
ANNI
MISURA
a. 2000-2001-2002
a. 2% over 75.000 euro lordi
b. 1/8/2011-31/12/2014
b. 5% > 90.000; 10% > 150.000 (legge 111/2011)*
c. 2014-2016
c. 6-12-18% > 14-20-30 volte M.INPS (legge147/2013)
8 ANNI
di SOLIDARIETA’
*= Incostituzionale (sentenza 116/2013)
PENSIONATI RAPINATI !!!
La diapo successiva evidenzia la perdita del potere
di acquisto degli assegni superiori a tre volte il
minimo Inps, rispetto alla disciplina vigente fino al
2011, per effetto della Riforma Fornero e della legge
di stabilità n. 147/2014.
Le PERDITE mensili dei PENSIONATI/fascia
Le TASSE “NASCOSTE” sui PENSIONATI
e SOLO su LORO
Per effetto del blocco alla rivalutazione delle pensioni e dei nuovi
meccanismi rivalutativi, negli ultimi 4 anni, i pensionati over
2.000 euro/mese hanno perso molto di più:
 Classe di importo da 2.000 a 2.249 euro/mese =
1.479 euro
 Classe di importo da 2.250 a 2.499 euro/mese =
1.725 euro
 Classe di importo da 2.500 a 2.999 euro/mese =
2.037 euro
 Classe di importo da 3.000 a 4.000 euro/mese =
2.500 euro
 Classe di importo over 4.000
euro/mese
= da 3.567 in su…
Le CAUSE dei TAGLI ???
 A) PER TUTTI:
il blocco 2012-2013 dell’adeguamento delle pensioni
superiori a 3 volte il minimo INPS (1.400
euro/lordi/mese);
 B) PER MOLTI:
nel biennio 2013-2014 l’adeguamento parziale delle
pensioni over 3 volte il minimo INPS, con % decrescenti
dallo 0,95% allo 0,4%;
 C) PER TANTI ex INPDAP:
nel periodo 2012-2016 i tagli aggiuntivi delle “pensioni
ricche”, anzi di latta con % variabili 6-12-18%, da 90.000
euro/anno in su.
Altri TAGLI “NASCOSTI”, in atto e futuri:
 D) I blocchi dei CCNL post 2009;
 E) La ripresa inflattiva 2% (obiettivo BCE);
con un ulteriore DANNO pensionistico pari a 3,6 mld di euro
 F) La “Folle idea di Boeri”: il taglio delle attuali
pensioni, ricalcolando gli anni del periodo contributivo
con metodo forfettario (“Forfettone”), per trasformare le
nostre pensioni “miste” in pensioni totalmente
contributive.
Idea folle, incostituzionale, da bloccare sul nascere.
Perchè vogliono tagliare le nostre pensioni?
 Perchè, dicono, l’Inps presenta un buco di bilancio
legato/dovuto alla gestione ex-Inpdap, che - secondo
loro - erogava pensioni più alte del dovuto
 Ma, diciamo Noi, siamo certi che il buco Inps sia colpa
dell’ex-Inpdap, dell’ex Inpdai e dell’ex Cpf ?
Calma e gesso…
 I bilanci Inps non sono né trasparenti né certi. Anche
se dovrebbero essere certificati.
Tutto CHIARO ???
 SI, l’Inps è in deficit di 12,3 - 13,5 mld di
euro/anno 2013 e 7,2 nel 2014
 NO, le cifre non sono “certe” ed oscillano nei 3
diversi bilanci 2013:
• Bilancio sociale -16,7 Mld
• Bilancio per cassa -13,5 Mld
• Bilancio di competenza -8,72 Mld
E analogamente si può ragionare per il 2014.
Da rimarcare, inoltre, la commistione continua tra voci
assistenziali e voci pensionistiche “vere” (ossia legate
ai contributi versati).
I DUBBI sul BILANCIO finanziario INPS 2014
(relazione riassuntiva INPS, pag.3)
Insomma le cifre BALLANO,
Infatti le uscite finanziarie oscillano da 277,07 Mld.
a 321,2 Mld. e forse fino a 330,1 Mld.
Quindi il deficit passerebbe da 7,2 Mld. a 16,0 Mld.
Le cose sono ancora più oscure perché l’INPS
dichiara spese sociali per 57,093 Mld. Quando esse
costano 74,093 Mld. perché vanno aggiunti altri 17,0
Mld. di assegni di invalidità, non inclusi nei conteggi.
In definitiva 74,093 / 321,207 = 23,391…
Quindi almeno il 23% della spesa INPS è
assistenziale.
I DUBBI sul BILANCIO finanziario INPS 2014
(relazione riassuntiva INPS, pag.3)
Insomma la % di spesa assistenziale reale (oltre
il 23%) è ben diversa da quella ipotizzata (11,4%)
dall’INPS a pag. 5 della relazione riassuntiva
2015.
In definitiva per l’Assistenza
lo Stato dovrebbe girare annualmente all’INPS
almeno 97,5 Mld. (74,093+13,44) come minimo,
perché dovrebbe poi aggiungere i denari
assistenziali “estemporanei”
… MA LO FA REALMENTE ????
Nel dicembre 2015,
Tito Boeri – in una audizione al Parlamento – ha dichiarato che
il Ministero dell’Economia ha un “debito”
con l’INPS di circa 90 Mld.
Ma l’INPS, ha “conteggiato” questo “credito” nei suoi ultimi Bilanci
???
ANALISI della SPESA ASSISTENZIALE + AMMORTIZZATORI SOCIALI
(anno 2014 = 56,654 mld, secondo INPS)
 A) ASSISTENZA
= 25,345 mld di cui
 -invalidità civile
=
 -vitalizi/assegni sociali
=
4,850
“
 -pensioni Coldiretti ante 1989
=
2,160
“
 -pensionamenti anticipati
=
1,203
“
17, 132 mld
B) ALTRI AMMORTIZZATORI SOCIALI
= 22,6 mld
 - indennità disoccupazione
=
 - cassa integrazione
=
6,1
“
 - indennità mobilità
=
3,4
“
13,1 mld
 C) FAMIGLIA
= 8,709 mld di cui
 -maternità/congedo parentale
=
3,037 mld
 -sostegno al reddito familiare
=
5,393 “
=
0,279 “
 Anziani (0,157 mld) + attività
sociali (orfani…0,122 mld)
di cui
Se le tabelle precedenti fossero verosimili, allora i Costi
Assistenziali 2013 non sarebbero stati di 36,255 mld. (pag. 10
Bilancio Sociale INPS) ma almeno di 76,575 mld. Sarebbero
quindi sottostimati per almeno 40,3 mld.
I Costi Assistenziali 2014 non sarebbero di 57,093-56,654 mld.
(pag. 5 Relaz. Riassuntiva Inps 2014) ma almeno di 74,09 mld.
Sarebbero quindi cresciuti di circa 21 mld in 2 anni !!!
Chi garantisce che il contributo statale “teorico” (99,076-97,533
mld.) sia totalmente erogato e sufficiente a coprire “le ulteriori
spese assistenziali”: 80 euro al mese; esodati; immigrati; contratti
a tutele crescenti ma con taglio dei contributi ...???
…… più altre regalie quali il reddito di sopravvivenza ecc…
Ma ancora una volta i dati ISTAT
NON CONCORDANO
con quelli INPS
(relazione al Bilancio annuale 2014)
Vedi successiva…..
Spesa ISTAT = 277,07
Verso Spesa INPS = 316,06
I DUBBI sul BILANCIO finanziario INPS 2014
(relazione riassuntiva, pag.3)
Insomma le cifre BALLANO,
Infatti le uscite finanziarie oscillano da 277,07 Mld.
a 321,2 Mld. e forse fino a 330,1 Mld.
Quindi il deficit passerebbe da 7,2 Mld. a 16,0 Mld.
Le cose sono ancora più oscure perché l’INPS
dichiara spese sociali per 57,093 Mld. Quando esse
costano 74,093 Mld. perché vanno aggiunti altri 17,0
Mld. di assegni di invalidità, non inclusi nei conteggi.
In definitiva 74,093 / 321,207 = 23,391…
Quindi almeno il 23% della spesa INPS è
assistenziale.
I DUBBI sul BILANCIO finanziario INPS 2014
(relazione riassuntiva, pag.3)
Insomma la % di spesa assistenziale reale (oltre
il 23%) è ben diversa da quella ipotizzata (11,4%)
dall’INPS a pag. 5 della relazione riassuntiva
2015.
In definitiva per l’Assistenza
lo Stato dovrebbe girare annualmente all’INPS
almeno 97,5 Mld. (74,093+13,44) come minimo,
perché dovrebbe poi aggiungere i denari
assistenziali “estemporanei”
… MA LO FA REALMENTE ????
… visto che Boeri reclama 90 Mld.
da Padoan e C. ?
L’idea di Boeri di ricalcolare le
Pensioni di tipo misto o di tipo
retributivo con il metodo
“contributivo” colpirebbe “pochi” ma
in modo “sostanzioso”….
Infatti…
DOPO LA SENTENZA DELLA CONSULTA
(n° 70/2015)
• La sentenza (decisa il 10/03/15) è stata depositata in
data 30/04/15.
• Essa - provocata dai dubbi sollevati dal Tribunale di
Palermo e dalle Corti dei Conti di E.Romagna e Liguria
- ha dichiarato la “illegittimità costituzionale dell’art.24,
c.25 del decreto legge 217/2011, convertito nella legge
214/2011”.
• È il comma che “in considerazione della contingente
situazione finanziaria, riconosceva – per gli anni
2012-2013la
rivalutazione
dei
trattamenti
pensionistici solo ai trattamenti di importo
complessivo fino a 3 volte il minimo INPS, nella
misura del 100%”.
• Quindi erano escluse dalla rivalutazione le pensioni
superiori a 1.405,05 euro lordi/mese nel 2012 e quelle
superiori a 1.441,56 euro lordi/mese, nel 2013.
LA SENTENZA
• Secondo la Consulta, nella norma censurata,
risultano: “intaccati i diritti fondamentali connessi
al
rapporto
previdenziale,
fondati
su
inequivocabili
parametri costituzionali: la
proporzionalità del trattamento di quiescenza,
inteso come retribuzione differita (art.36, primo
comma, Costit.) e l’adeguatezza (art.36, secondo
comma, Costituz). Quest’ultimo è da intendersi
quale espressione certa, anche se non esplicita,
del principio di solidarietà di cui all’art. 2
Costituz. ed al contempo attuazione del
principio di eguaglianza sostanziale di cui
all’art.3, secondo comma, Costituz.”
I numeri delle precedenti sentenze
 La sentenza in esame si pone in netta
continuità con una serie di 7 precedenti
sentenze della Consulta:
 26/1980
 226/1993
 30/2004
 316/2010
 223/2012
 116/2013
 208/2014
La sentenza n° 70/2015 censura
esplicitamente il fatto che “non è stato
ascoltato il monito” anzidetto.
• Vista la chiarezza delle norme, c’è da chiedersi perchè la
Fornero si sia accanita a non indicizzare, per il 2012-2013, le
pensioni superiori a 3 volte il minimo INPS.
• Cosa succederà adesso? Cercheranno di aggirare la sentenza
in vari modi (dilazione dei rimborsi, decreto legge…). Se non lo
faranno, automaticamente dovrebbe rivivere per il 2012-2013 il
meccanismo di adeguamento pensionistico all’inflazione (2,7%
nel 2012, 3% nel 2013).
Pertanto l’importo delle PENSIONI BLOCCATE, secondo
la Consulta dovrebbe essere rivalutato:
• al 100% fino a 3 volte il minimo INPS;
• al 90% per le fasce da 3 a 5 volte il m. INPS;
• del 75% per le fasce eccedenti.
N.B.) Perdita = Valore medio per ciascun anno (2012+2013)
La CORRETTA applicazione della SENTENZA
• Porterebbe nelle tasche di 485.000 pensionati con
assegno >3.000 euro/mese, dai 5.000 ai 10.000
euro di arretrati, comprendendo:
• interessi
• rivalutazione.
• Non solo ma la rivalutazione, ora per allora,
accrescerebbe anche la base su cui calcolare la
indicizzazione degli anni 2014-2015-2016 etc.
MA COSI’ NON E’ STATO PER IL FURTO DI “R.”
Cosa ha fatto, invece, il
GOVERNO Renzi?
•
Ha emanato il decreto legge n° 65/2015 –convertito poi nella
legge 109/2015 (G.U.166 del 20/07/15) che vanifica totalmente
la sentenza n° 70/2015 della Consulta. Infatti l’art. 1 del decreto
(che sostituisce il c.25 della legge 214/2011 ed inserisce i c. 25
bis e ter):
1. Salva le pensioni fino a 3 volte il minimo INPS -1.500 euro
lordi/mese - (valorizzate-rivalutate al 100% Istat, per l’intero
quadriennio)
2. Massacra quelle 6 volte superiori al minimo INPS (“ per il 20122013, l’aumento di rivalutazione è attribuito fino a concorrenza del
predetto limite di 6 volte”…)…per il biennio successivo, si veda
sotto (comma 25 bis)……..il testo finale è migliorativo rispetto
al decreto legge (0% aumento…)!!!!!
3.
Taglia massicciamente quelle da 3 a 4 volte il minimo INPS
- 2012/2013 = rivalutazione del 40% dell’indice Istat;
- 2014/2015 = rivalutazione del 20%;
- dal 2016 = rivalutazione del 50%.
4. Taglia pesantemente quelle da 4 a 5 volte il minimo INPS
(rivalutazione del 20% dell’indice ISTAT per il 2012-2013, analoga
a quella sopra, poi)
5. Sminuzza quelle da 5 a 6 volte il minimo INPS
- 2012/2013 = rivalutazione del 10% dell’indice Istat;
- 2014/2015 = rivalutazione del 20%;
- dal 2016 = rivalutazione del 50%
Riassunto per i distratti…… ;-)
Riassunto per i distratti…… ;-)
Quindi il nuovo “PRELIEVO”
di 3.913 euro/anno si
aggiungerebbe alle “RAPINE”
già in atto, valutabili tra i 3.000
e 6.000 euro/anno.
Vi sintetizzo la “Rapina…per la solidarietà”
INSOMMA, NON FINISCE QUI !!!!!!
NEI FATTI:
1. Abbiamo inviato una diffida a Boeri perché rispettasse
integralmente la Sentenza 70/15 della Consulta, senza
ottenere risposta;
2. Siamo in attesa che la Consulta deliberi in merito ai
nostri esposti 2014-2015 alle Corti dei Conti regionali;
3. Abbiamo impugnato la legge 109/2015 (i 300 di Leonida +
Federspev + Confedir);
4. Abbiamo inviato 600 esposti alle Procure regionali della
Corte dei Conti per la mancata divisione tra assistenza e
previdenza nei bilanci INPS;
5. Impugneremo a breve la legge 208/2015 (stabilità);
6. In caso di risposte negative della Consulta andremo a
Strasburgo (ricorso alla CEDU).
([email protected] - [email protected] ).
LOTTA DURA, SENZA PAURA !
I Pensionati NON sono PECORE
da TOSARE !!!
Noi PENSIONATI garantiamo il
PRESENTE a figli e nipoti !
AIUTATECI AD
AIUTARVI !
Mettete la Vostra firma alle azioni
legali in atto !
FederspeV – Confedir – Dirstat – Dirigenti Scuola – I 300 di Leonida etc…
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