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Diapositiva 1 - Viaggio Adriatico

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Diapositiva 1 - Viaggio Adriatico
Dal Piccolo Principe di A. de Saint
Exupery
“La Geografia, disse il geografo sono i libri
più preziosi fra tutti i libri. Non passano
mai di moda. E’ molto raro che una
montagna cambi posto o che un Oceano
si prosciughi. Noi descriviamo delle cose
eterne”.
http://www.aiig.it/
La geografia economica (1)
 Secondo Toschi “la geografia economica ha per
oggetto i fenomeni economici in quanto questi si
riscontrano sulla superficie della Terra
variamente differenziati a seconda dei luoghi in
ragione della varietà delle condizioni ambientali
e in regime d’interdipendenza con queste, e in
modo da caratterizzare tratti della superficie
terrestre distinti da questo speciale punto di
vista”. TOSCHI U., Appunti di geografia politica
ed economica, Cremonese, Roma, 1964.
La geografia economica (2)
La geografia economica studia i fattori
geografici che influiscono sull’economia e
le conseguenze geografiche della
condotta politica ed economica.
PRESCOTT J.R., Political Geography,
Methuen, Londra, 1972.
Secondo la National Geographic Society
e la Travel Industry Association of
America del 2001
 la Geografia del turismo studia: “Come
preservare le caratteristiche geografiche delle
destinazioni turistiche, considerando insieme gli
aspetti naturali e antropici che rendono un luogo
diverso da un altro. Si osservano quindi le
relazioni tra cultura, ambiente e turismo, come
pure l’impatto locale del turismo sulle comunità e
le loro singole economie e stili di vita.
La geografia del turismo 1
 Studia gli aspetti territoriali del fenomeno
turistico (cioè la circolazione turistica, il viaggio
dalle residenze alle mete). Di queste ultime
cerca di individuare i motivi di attrazione e i
servizi offerti ai visitatori.
 Si guarda all’insieme delle attrattive e dei servizi
che caratterizzano la fisionomia del centro, della
zona o della regione turistica.
 Il turismo nasce quando il viaggio non è più
un’attività necessaria guidata da interessi
fondamentali per la sopravvivenza dei popoli e
di individui, come le guerre, i pellegrinaggi, ecc.
I fattori dell’offerta di TOSCHI (effetto
moltiplicatore)
 Nel momento della ricezione, l’offerta effettiva scaturisce
da un insieme di condizioni originarie (naturali o
antropiche) alle quali si somma l’organizzazione
dell’offerta che riguardano le attrezzature ricettive,
pararicettive, complementari. Si possono elencare i
seguenti fattori dell’offerta che determinano il grado di
accessibilità:
 presenza di attrattive
 immagine
 costo della vita
 politiche di sviluppo
 stabilità politica e militare
La geografia del turismo 2
 Viaggiatore = ogni persona che si sposta per recarsi in
una località in cui non risiede abitualmente.
 Visitatore = chiunque si rechi in località diverse da quelle
di residenza abituale, per qualunque motivo che non sia
quello di intraprendervi attività remunerate.
 Escursionista = visitatore temporaneo che soggiorna
meno di 24 ore.
 Turista = visitatore che soggiorna più di 24 ore (motivo
del viaggio possono essere: svago, vacanze, affari,
famiglia). L’escursionista ha un impatto minore del turista.
Occorre considerare la capacità di carico di un territorio
e il fatto che l’escursionista rimane sempre un estraneo.
I DIVERSI TIPI DI TURISMO
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1) In base alla posizione geografica della meta rispetto al luogo di
residenza (a scala internazionale e/o intercontinentale, nuove tratte,
nuovi accordi per voli chatter, medicina del turismo in aree a rischio);
2) In base ai mezzi di trasporto utilizzati (terrestre, marittimo, per via
d’acqua interna, aereo);
3) In base alle modalità (individuale, in gruppo, privato, a corto
raggio, a lungo raggio);
4) In base alla attrattive ( naturalistico, balneare, montano, culturale,
religioso, enogastronomico, sportivo, rurale);
5) In base alla attrezzature ricettive, alberghiere, extralberghiere;
6) In base alla motivazione (effettuato per diporto, improprio: salute,
studio, congressuale, famiglia);
7) In base ai flussi movimentati (di massa, di nicchia-destinato a
poche persone)
La pianificazione integrata del turismo
 La pianificazione integrata del turismo per la fruizione e la gestione
delle risorse culturali e ambientali è prevista in Italia dalla seguente
norma:
 Legge 135 del 29/03/2001 che prevede a livello
regionale l’istituzione di un STL (Sistema
turistico locale).
 “Si definiscono sistemi turistici locali i contesti
turistici omogenei, comprendenti ambiti
territoriali caratterizzati dall’offerta integrata delle
risorse turistiche”.(G.U., 2001)
La progettualità di sistema
 Migliorare la qualità di contesto
 Potenziare l’identità locale
 Potenziare la cultura dell’ospitalità
 Incrementare la qualità dei prodotti e dei servizi
e la competitività
 Valorizzare l’immagine del territorio
 Attrarre flussi turistici
 Motivare gli investitori interni ed esterni all’area
La pianificazione turistica
Il settore pubblico pianifica, crea
infrastrutture e servizi adeguati,
salvaguarda e valorizza l’ambiente e i beni
culturali, vigila sulla sicurezza dei cittadini
e degli ospiti;
Il settore privato investe per migliorare
l’offerta ricettiva;
La selezione dei progetti avviene tramite
bandi regionali;
Logica della diffusione dei progetti sul
territorio.
Il territorio
Riferimento al territorio segnato da confini
amministrativi (labile);
Riferimento al territorio progettando
itinerari per tipologia di bene (poco usata);
Riferimento al territorio seguendo
soprattutto le caratteristiche storicoculturali o morfologiche del territorio.
Gli strumenti per la pianificazione turistica
integrata
PIS:progetti integrati settoriali (Ministero
dell’Economia e della Finanza)
PIT:progetti integrati territoriali
(Regione Puglia: STL = PIT)
PIF:progetti integrati di filiera
PIR:progetti integrati regionali
PISU:progetti integrati di sviluppo urbano
Mission dei progetti integrati
Mission legata a itinerari tematici, orientati
al recupero delle strutture, al restauro dei
porticcioli, ad interventi in distretti e sistemi
produttivi per la valorizzazione delle
vocazioni e delle tradizioni locali.
Elementi chiave intorno ai quali definire
una strategia
L’ambiente naturale
Il patrimonio dei beni artistico-culturali;
La presenza di un artigianato artistico;
I prodotti agroalimentari;
Le sagre e le manifestazioni;
La cultura dell’ospitalità.
Forma migliore di gestione
Convenzione o consorzio pubblico-privato;
Unioni e associazioni di comuni (per la
gestione comune di servizi e di iniziative).
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