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TRE GRANDI CLASSI

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TRE GRANDI CLASSI
ALUNNI CON B.E.S.
CHI SONO?
•
Alunni . D.V.A(diversamente abili ) presentano
disabilità derivanti da deficit o patologie che
danno luogo a situazioni di disabilità L. 104/92
• Alunni DSA presentano alcuni disturbi
evolutivi e specifici di apprendimento L. 170/2010
• Alunni per i quali non occorre alcuna
certificazione medica che rientrano nella
Direttiva Ministeriale 17/12/ 2012 e che
presentano altre situazioni di difficoltà di
apprendimento e di relazione non di carattere
clinico.
1
ALUNNI (D.V.A.) LEGGE 104/92
CON PATOLOGIE CHE POSSONO COMPROMETTERE LA
SFERA COGNITIVA Ritardi mentali( lieve -medio grave-grave)
CON PATOLOGIE GENETICHE ;
CON PATOLOGIE PSICHICHE ( autismo,. Sindrome di
Asperger ecc)
CON PATOLOGIE che rientrano nella sfera psico-emotiva
CON PATOLOGIE che determinano Disturbi del linguaggio
CoN PATOLOGIE che determinano Disturbi del
comportamento
CON PATOLOGIE che rientrano nella sfera sensoriale
(ipovisione, ipoacusia e sordità).
2
ALUNNI CON D.S.A.
e DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
PRESENTANO DISTURBI SPECIFICI , su base
neurologica compromessa , PREVISTI DALLA LEGGE
170/2010 E DAL D.M. 12.7. 2011 .
Con conseguenti difficoltà
NELL’AREA DEL LINGUAGGIO ( lettura, scrittura);
NELL’AREA del CALCOLO ;
NELL’AREA DEL COORDINAMENTO MOTORIO ;
NELL’AREA DELL’ ATTENZIONE ;
NELL’AREA DELL’ IPERATTIVITA’;
3
ALUNNI CON DSA
E DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
MANIFESTANO DIFFICOLTA’ CHE VENGONO DIAGNOSTICATE:
NELL’AREA DEL LINGUAGGIO COME :
dislessia, disgrafia, disortografia .
NELL’AREA DEL CALCOLO COME :
discalculia.
• LA DISLESSIA si costituisce come “un disturbo specifico che
determina difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare
nella decifrazione dei segni linguistici, E nella correttezza e
nella rapidità della lettura” ;
•
4
• LA DISGRAFIA come” un disturbo di scrittura
che si manifesta in difficoltà nella
realizzazione grafica”;
• LA DISORTOGRAFIA come “un disturbo di
scrittura che si manifesta in difficoltà nei
segni linguistici ortografici ;
• LA DISCALCULIA come “un disturbo che si
manifesta con difficoltà nel calcolo
numerico .
5
NELL’AREA MOTORIA COME
APRASSIA - DISPRASSIA – SCARSO COORDINAMENTO
MOTORIO ECC.
NELL’AREA COMPORTAMENTALE COME
SCARSA CAPACITA’ DI ATTENZIONE – IPERATTIVITA’
ECC.
6
ALUNNI CON SVANTAGGIO E
STRANIERI
SONO TUTTI QUEGLI ALUNNI CHE PUR NON AVENDO
ALCUN DISTURBO CLINICAMENTE DIAGNOSTICATO
AI FINI DEL SUCCESSO SCOLASTICO PARTONO DA
UNA CONDIZIONE DI SVANTAGGIO SUL PIANO
SOCIALE-CULTURALE-ECONOMICO-LINGUISTICO
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ALUNNI CON SVANTAGGIO
PRESENTANO I SEGUENTI RISCHI
SUL PIANO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
- FREQUENZA SCOLASTICA SALTUARIA
- ABBANDONO SCOLASTICO
- EMARGINAZIONE ALL’INTERNO DEL GRUPPO CLASSE
- SCARSA ATTENZIONE DEI DOCENTI
- ESPERIENZE FRUSTRANTI E NEGATIVE VISSUTE DAGLI ALUNNI
CON CONSEGUENTE PERDITA DI AUTOSTIMA.
-RAPPORTI INADEGUATI CON LE FAMIGLIE DI APPARTENENZA
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COME APPROFONDIRNE LA CONOSCENZA
DAL PUNTO DI VISTA DEL DOCENTE ?
ATTRAVERSO UN’ ATTENTA OSSERVAZIONE SISTEMATICA E MIRATA IN
GRADO DI RILEVARNE LE PECULIARITA’ CONGIUNTA A UN’ ATTENTA
LETTURA DELLA PREVISTA DOCUMENTAZIONE ( eventuali diagnosi
clinica, diagnosi funzionale , profilo dinamico funzionale, PEI -PDP,
PROGETTO didattico ecc.)
( CONSIDERATO CHE QUASI SEMPRE SI TRATTA DI UNA DIAGNOSI
COMPLESSA NELLA QUALE RIENTRANO DIVERSI FATTORI )
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QUALI ASPETTI ATTENZIONARE E FOCALIZZARE ?
IN RIFERIMENTO AGLI ALUNNI DISLESSICI
OCCORRE OSSERVARE E VALUTARE
• Le difficoltà pratiche che manifestano nella
discriminazione dei grafemi e nella loro
rappresentazione fonetica .
• Ciò per potere individuare un approccio
didattico mirato e finalizzato al loro
superamento .
10
IN RIFERIMENTO AGLI ALUNNI DISGRAFICI
•
•
•
•
OCCORRE OSSERVARE E VALUTARE
il comportamento motorio della mano e delle dita
la loro coordinazione oculo-motoria
l’orientamento spazio-temporale il grado di consapevolezza del proprio schema
corporeo
11
PER GLI ALUNNI CHE RIENTRANO NELL’AREA
DELLA DISCALCULIA
OCCORRE OSSERVARE:
• LE CAPACITA’ DI CORRISPONDENZA
BIUNIVOCA DI CONCETTUALIZZAZIONE E DI
SIMBOLIZZAZIONE CHE STANNO ALLA BASE
DEL CALCOLO NUMERICO E MATEMATICO .
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PER GLI ALUNNI CON SVANTAGGIO
Occorre procedere in modo da raccogliere dati
(Anamnesi) e ripercorrere il loro vissuto che
precede il loro ingresso a scuola,
analizzandone e interpretandone
correttamente le fasi vissute all’interno della
famiglia, i condizionamenti culturali, i modelli
comportamentali avuti, la lingua parlata, i
mezzi economici di supporto, le motivazioni al
successo scolastico dei genitori, ecc.
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IN RIFERIMENTO AGLI ALUNNI STRANIERI
LO SVANTAGGIO VA CONSIDERATO ALLA LUCE DI ULTERIORI
FATTORI CONDIZIONANTI CHE DIPENDONO DALL A LORO
ORIGINE ETNICA, DALLA DIFFICOLTA’ DI COMPRENDERE UNA
NUOVA LINGUA, DA RELIGIONI , TRADIZIONI E COSTUMI
DIVERSI, DA UNA CULTURA DIVERSA DALLA NOSTRA , DA
CONDIZIONI ECONOMICHE ECCESSIVAMENTE CARENTI , DA
UNA CONDIZIONE
INSTABILE
DAL
PUNTO DI VISTA
RESIDENZIALE E OCCUPAZIONALE .
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CAUSE RIFERIBILI
AGLI ALUNNI CON D.S.A.
Anche se le cause strutturali risiedono nelle
varie aree del cervello legate al linguaggio
• Si tratta di difficoltà spesso riconducibili a
una percezione inadeguata spazio-temporale
o del proprio schema corporeo;
• a capacità percettive non idonee ;
• a capacità cognitive inadeguate legate ai
loro processi di simbolizzazione e di
rappresentazione .
15
IN RIFERIMENTO AGLI ALUNNI IPERATTIVI
O CON DISTURBI NELL’AREA
DELL’ ATTENZIONE
OCCORRE:
• UNA SISTEMATICA OSSERVAZIONE IN GRADO DI
COGLIERE I LORO INTERESSI SPECIFICI E DI
PROPORRE PRESTAZIONI DI BREVE DURATA E
ATTIVITA’ CONSONE CHE POSSANO CATTURARLI
COINVOLGERLI SPONTANEAMENTE .
L’approccio didattico relazionale è fondamentale
ai fini della loro partecipazione attiva alla vita
scolastica .
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APPROCCI DIDATTICI COMUNI
• Buona accoglienza- comunicare con empatia- relazionarsi
sempre positivamente- valorizzarne le prestazioni (anche
se insufficienti)-facilitarne l’integrazione con gli altri
compagni – potenziarne l’autostima- farli sentire attivi e
partecipi- rinforzare i loro comportamenti positivi• Dispensarli da prestazioni ritenute non essenziali ,
rispettandone i tempi di realizzazione;
• Semplificarne lo svolgimento ;
• Facilitarne le sequenze operative e astratte non facendo
venir meno il proprio supporto diretto e costante;
mettere in atto una valutazione appropriata.
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APPROCCI DIDATTICI SPECIFICI E
PERSONALIZZATI
• INTERVENIRE INDIVIDUALMENTE PER POTENZIARE LE
VARIE AREE DELLA PERSONALITA’ COMPROMESSE IN
SENSO COMPENSATIVO E RAFFORZATIVO
• METTERE i REALI INTERESSI E BISOGNI DI CIASCUNO
AL CENTRO DELL’ATTENZIONE
• UTILIZZARE STRUMENTI DIDATTICI TECNOLOGICI
EFFICACI IN GRADO DI FACILITARNE LE PRESTAZIONI
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 per gli alunni dislessici ad esempio il sintetizzatore vocale
 per gli alunni disgrafici ad esempio il registratore che li
dispensa dal dovere necessariamente scrivere
 per gli alunni disortografici ad esempio appositi
programmi video di scrittura che prevedono il correttore
ortografico
 per la discalcalculia potrebbe essere utilizzata la
calcolatrice per facilitare le operazioni di calcolo.
 per gli alunni stranieri coinvolgere tutto il gruppo classe
sollecitandone lo spirito di solidarietà .
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STRATEGIE E VALUTAZIONI PERSONALIZZATE VALIDE
ANCHE IN SEDE DI ESAMI CONCLUSIVI DEI CICLI
• Programmare e concordare con l’alunno le verifiche
• Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte
(soprattutto per la lingua straniera)
• Valutare più attentamente le conoscenze e le competenze di
analisi, sintesi e collegamento piuttosto che la correttezza
formale
• Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte
sia orali (mappe concettuali, mappe cognitive)
• Introdurre prove informatizzate
• Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
• Pianificare prove di valutazione formativa.
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COSA E’ L’AUTISMO
UN DISTURBO CEREBRALE COMPLESSO
LE CUI CAUSE SONO ANCORA POCO
CHIARE E CHE NON CONSENTE AL
SOGGETTO INTERESSATO UNA CORRETTA
UTILIZZAZZIONE DELLE INFORMAZIONI
ESTERNE E UNA CORRETTA RELAZIONE
CON GLI ALTRI .
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DETERMINA DIFFICOLTA’ SIA NELL’AREA COGNITIVA , SIA IN
QUELLA RELAZIONALE E COMPORTAMENTALE
NON CONSENTENDO :
• UNA CORRETTA DISCRIMINAZIONE DELLA REALTA’;
• UNA CORRETTA COMPRENSIONE
• UNA CORRETTA CODIFICAZIONE
• UNA CORRETTA COMUNICAZIONE
• UNA CORRETTA UTILIZZAZIONE DELLA LINGUA VERBALE
• UN’ ADEGUATA PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLA VITA DI
GRUPPO• UN’ADEGUATA RELAZIONE CON GLI ALTRI E CON SE’
STESSO • UN’ ADEGUATA EMOTIVITA’.
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SU QUALI PUNTI DEBOLI MIRARE IL PIANO
EDUCATIVO PERSONALIZZATO
• SULLA NON ATTENZIONE ( CONTATTO OCULARE )• SULLA NON VERBALIZZAZIONE DEI BISOGNI
• SUI COMPORTAMENTI INADEGUATI PRESENTI SULLA
TENDENZA A ISOLARSI
• SULLA TENDENZA A RIPETERE IN MANIERA MECCANICISTICA
• SUL RIFIUTO DI PARTECIPARE ALLA VITA DI GRUPPO
• SULL’ ACCETTAZIONE E SENSO DI SOLIDARIETA’ DI TUTTO IL
GRUPPO DEI COMPAGNI –
• SULL’ AMBIENTE SCOLASTICO .
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STRATEGIE DA ADOTTARE
 STRUTTURARE L’AMBIENTE SCOLASTICO SUI
BISOGNI DELL’ALUNNO COINVOLGERE TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA
E IL GUPPO CLASSE ASSUMERE SEMPRE ATTEGGIAMENTI DISPONIBILI,
TRANQUILLI, ADEGUATI  CERCARE E OTTENERE IN PRIMO LUOGO LO
SGUARDO E L’ATTENZIONE VERBALIZZARE LE RICHIESTE IN MANIERA CHIARA.
PACATA, SEMPLICE RIVERBALIZZARE CIO’ CHE VIENE COMPIUTO E
INDURRE L’ALUNNO A FARE LO STESSO24
 FACILITARE I COMPITI E FARLI REALIZZARE IN
AUTONOMIA AFFIDARE UN RUOLO A CIASCUN COMPAGNO –
 SFRUTTARE L’IMITAZIONE DEI COMPORTAMENTI
DEI COMPAGNI PRESI A MODELLI –
 NON FARE RICHIESTE CHE VANNO OLTRE LE
REALI CAPACITA’ DI CIASCUNO  PREMIARE L’ ATTENZIONE DATA , LE PRESTAZIONI
EFFETTUATE , LE VERBALIZZAZIONI OTTENUTETUTTI I COMPORTAMENTI ADEGUATI 25
Fly UP