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Generi e stili - Master in critica giornalistica

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Generi e stili - Master in critica giornalistica
Generi e stili
C’è scrivere e scrivere
1
Esercizi di stile
• Lo specifico della scrittura giornalistica è l’aderenza alle
notizie, alla realtà, ai fatti. Differenza dalla letteratura,
dalla fiction, fantasia, creatività
• In questo universo, esistono però dei sottogeneri che
hanno caratteristiche diverse.
• Prima grande divisione sulla base dei contenuti: articoli
• 1-di cronaca (news)
• 2-di commento (wiews)
• E’ possibile una netta divisione?
2
Articoli di cronaca sono…
•
•
•
•
•
•
1. la notizia/breve
2. il servizio (notizia arricchita)
3. il resoconto (racconto di avvenimento)
4. l’inchiesta
5. il reportage
6. l’intervista
3
Articoli di commento sono…
•
•
•
•
•
1. editoriale/fondo
2. nota politica/pastone/analisi
3. il corsivo
4. l’opinione
5. la rubrica
• GENERI MISTI: cultura, spettacolo, sport
4
Cultura può voler dire
• Argomenti infiniti: arti, scienze, tecnologia,
archeologia, architettura, lingue, filosofia,
diritto, ideologie, storia, sociologia,
psicologia, antropologia, etnografia,
geografia…
• Industria culturale: cinema, editoria, tv,
musica…
• Avvenimenti: dibattiti, convegni, mostre,
concerti, spettacoli, meeting…
5
Gli eredi della terza pagina
• Terza pagina nasce nel 1901 sul Giornale d’Italia, con pagina intera
dedicata prima di D’annunzio.
• Esempio seguito da tutti, Corriere scrittura D’Annunzio, Pirandello,
Verga, Capuana, Deledda.
• Giornalismo aristocratico, compromesso con la letteratura, che trova
la sublimazione nell’elzeviro, carattere tipografico elegante con cui
sono composte le prime due colonne di apertura. Puro esercizio di
virtuosismo. (erede: il corsivo)
• La terza pagina “vola” sopra le miserie della cronaca. Ruolo
degli”intellettuali organici” a tutti i regimi
• Prima rivoluzione nel 56 col Giorno. Seconda nel 76 con
Repubblica, la cultura nel paginone centrale. Dibattito fino anni 90.
Nel 92 anche Corriere la abolisce
• Oggi: inserti culturali, speciali tematici, supplementi libri, con taglio
più aristocratico o più popolare.
• Le pagine culturali sono terreno privilegiato per collaboratori.
6
Scrivere in 6 regole. Ma anche…
• 1. non usare mai una metafora, una similitudine o un’altra figura
retorica che di solito vedi stampata
• 2. non usare una parola lunga se una breve funziona ugualmente
• 3. se è possibile eliminare una parola, fallo
• 4. non usare il passivo quando puoi usare l’attivo
• 5. non usare espressioni straniere, gergali o scientifiche se ce ne
sono equivalenti nella lingua comune
• 6. viola ognuna di queste regole piuttosto che dire qualsiasi cosa in
modo barbaro
•
(regole suggerite da Orwell nel 1946, Politics and the english language)
• Ma in realtà tutte le regole si possono infrangere: se si è capaci e se
siamo autorizzati (new journalism?). Spesso nei reportage, nelle
inchieste esiste una evidente contaminazione fra news e features
7
News, features, new journalism
• Altre possibili classificazioni sul tipo di scrittura
• News: è la scrittura rigorosamente legata al racconto dei fatti
• Features: articoli che informano su avvenimenti reali oltrepassando
i dati di cronaca e costruendo una storia della quale so piò cogliere
anche l’atmosfera, ed elementi in apparenza non registrabili come
emozioni, passioni, reazioni psicologiche. Escursioni nella
narrazione
• New journalism: nato negli anni 60 negli Usa, in diretta
concorrenza con la televisione, è la massima commistione fra
giornalismo e letteratura, e prevede anche l’uso di tecniche ed
espedienti della fiction: dialoghi, descrizioni realistiche, montaggio di
scena dopo scena, alternanza dei punti di vista dei diversi
protagonisti, tutto pur di coinvolgere il lettore
8
Cominciamo dalle notizie
• Concepite come un triangolo:
•
(lo sviluppo dipende dallo spazio a disposizione)
• -apice: chi, quando,dove,cosa,perché,
come
• -corpo centrale: ampliamento con dettagli
ulteriori
• -base: precedenti, contesto, conseguenze
eccetera
• Verifica esercitazione
9
Lo stile dei titoli
• Il titolo deve veicolare il massimo di informazione nel
minimo spazio
• Deve:
A- consentire una lettura “rapida” del
giornale
B- orientare il lettore verso gli argomenti preferiti
In linea di massima distinzione fra due generi di titoli:
enunciativi o paradigmatici, caldi o freddi, informativi o
emotivi. Titoli che raccontano, o titoli che evocano ecc
(cfr Papuzzi 192; esempi dai giornali)
10
Sembra facile, in teoria…
• - gli elementi base classici: l’occhiello che esplicita
l’argomento di cui ci si occupa; il titolo vero e proprio che
deve contenere l’essenza della notizia; il sommario che
deve “sommariamente” riassumere gli elementi principali
contenuti ed eventualmente un catenaccio, quasi un
secondo titolo che mette in luce un aspetto collaterale
connesso a quello principale
• - talvolta ci sono anche elementi accessori, come frasi in
carattere grande, brevi dichiarazioni, che completano la
presentazione in sintesi del servizio.
• - si sta andando in realtà verso una grande libertà, e lo
schema classico viene usato sempre meno (verifica)
11
COLPA E DOLO
Accuse: i titoli non rispondono all’articolo
• - difficoltà professionali colpose: poco tempo,
chi fa il titolo non ha scritto l’articolo o ignora la
materia, o semplicemente sbaglia in buona fede
• - ma talvolta anche uso doloso dei titoli, che
arrivano perfino ad essere in netta
contraddizione col testo dell’articolo. Oppure
esaltano un aspetto secondario.
• Anche questo modo per manipolare le notizie
•
esercitazione: fare titolo
12
Provare per credere
• E’ notte. In un quartiere periferico di una grande città.
Scarsa illuminazione, immondizia, ambiente degradato,
un quartiere di cui si parla con sospetto e prevenzione.
Una ragazza, sola, sta rincasando. E’ stata a una festa,
indossa un abito scollato, minigonna, procace, truccata
appariscente. Un gruppo di persone esce dal buio e la
aggredisce. Nei giorni precedenti nel quartiere era stata
vista aggirarsi una macchina sconosciuta targata Milano.
• Trasformare gli elementi in notizia e fare occhiello, titolo,
sommario.
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Mi faccia il resoconto
• Il giornalista è il testimone che funge da occhio e
orecchio per i lettori.
• E’ un genere molto frequente anche nelle pagine
di spettacoli e cultura: presentazioni, anteprime,
premi letterari eccetera. Al resoconto di
cronaca, (cosa è successo, chi c’era, cosa
hanno detto) possono essere abbinati
commenti di esperti. E’ un tipico caso in cui
cronaca e commento possono avere confini
definiti
14
Resoconto della lezione odierna
15
Il reportage
• E’ il prodotto tipico dell’inviato.
un genere nel quale vale ancora la
capacità di scrivere. Grandi reportage di
guerra, terremoti, catastrofi varie. Il pezzo
è ancorato alla cronaca, ma deve anche
restituire il clima dell’avvenimento, i
personaggi, i dettagli che compongono il
quadro d’insieme. Nel reportage il
giornalista è coinvolto, racconta fatti ma
anche emozioni personali
16
L’inchiesta
• L’inchiesta: forse il genere più nobile –ma anche più
compleso- del giornalismo. Il giornalista-eroe di romanzi,
fiction, film, è un giornalista che cerca, indaga,
ricostruisce, svela.
• Organizzata in una serie di pezzi, anche a più mani,mira
a scoprire verità nascoste. Non a caso temine mutuato
dal lessico giuridico, inchiesta=indagine. Non per
emettere sentenza ma per spiegare la complessità
degli eventi nella loro interezza
• E’ andare oltre la cronaca
• Richiede grande competenza professionale, tempo,
risorse economiche, supporto tecnologico.
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Investigativa o conoscitiva
• A- Watergate, casi giudiziari, scandali finanziari,
traffici illegali… Forse più difficile e talvolta
anche pericolosa
• B- Fenomeni sociali: i grandi cambiamenti
sociali, di costume, popolazione, economia. Ma
anche consumi culturali (cinema, teatro, musica,
danza, radio, televisione, internet, mode, moda
eccetera)
18
Costruire una inchiesta
• 1. sviscerare il fatto di cronaca da cui normalmente parte
l’inchiesta: ci sono punti oscuri da chiarire? Cosa
approfondire?
• 2. raccolta materiale, studio, selezione, attraverso tutte
le fonti. Centralità degli archivi
• 3. individuazione dei soggetti, pubblici e privati,
interessati e con cui parlare. Identificare persone/a da
intervistare
• 4. focalizzare il corpus centrale e gli aspetti collaterali
• 5. trovare materiale illustrativo e di documentazione
• 6. stendere piano di lavoro con chiara ripartizione dei
compiti
19
Facciamo la scaletta dell’inchiesta
20
OCCHIO ALL’INTERVISTA
• Sembra facile. Abusata e svilita a riempitivo: “mi
dica qualcosa per riempire spazio” oppure:
come si sente…” o peggio: “cosa prova…”.
L’intervista non nell’interesse dei lettori, ma
dell’intervistato
• Invece genere importante che deve essere
rivalutato
• E’ il frutto di un dialogo fra due interlocutori alla
pari, fondato sulla buona fede: rispondere a
qualunque domanda senza reticenze; riportare
fedelmente le risposte
21
La scelta dell’intervistato
.
• Se è centrata sull’argomento di cui una persona è
esperta o è stata testimone, che si presume abbia
notizie riservate da rendere di dominio pubblico) si parla
di intervista tematica.
• Se il focus è il personaggio stesso, la sua vita, la sua
storia, i ricordi, si parla di intervista personale
• Nel primo caso normalmente l’approccio è dialettico (di
indagine, contrapposizione, ricerca di notizie: incalzare),
nello sport di parlerebbe di avversario;
• nel secondo l’approccio è dialogico (stimolo,
suggerimento, collaborativo: lasciar parlare), nello sport
il ruolo dell’allenatore
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La preparazione
• E’ la fase all’apparenza più semplice. Ma una gran parte
del risultato dipende dalla preparazione. L’archivio è il
grande alleato del giornalista, anche se il fatto è di
attualità perché l’intervistato su quell’argomento può
essersi già espresso, perché si sono espressi altri e
spesso con posizioni divergenti.Verificare tutte le
interviste già rilasciate sull’argomento
• Si devono conoscere i temi e i termini tecnici, i
protagonisti. Non si possono fare interviste serie su
argomenti che non si conoscono
• Se è una intervista personale, si devono conoscere vita
morte e miracoli, gusti, valori dell’intervistato
• Presentarsi con una serie di domande scritte che
seguano un ordine logico
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Né soggezione né censure
• L’intervistatore rappresenta i lettori, l’opinione
pubblica, e non deve farsi intimorire né da titoli
altisonanti (lei non sa chi sono io) né da
atteggiamenti aggressivi (come si permette!)
• E non deve autocensurarsi di fronte a
domande imbarazzanti o scabrose, da rivolgere
comunque con rispetto e come fatto oggettivo:
insistere, ripetere le domande con altre formule,
al lite prendere atto che non si vuol rispondere,
ma mai mollare l’osso. In ogni intervista deve
esserci una ragione per cui è importante, deve
venire fuori
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Blocchetto e registratore
• Mai fidarsi della memoria! Presentarsi all’intervista
armati di blocchetto per annotare impressioni, fissare i
punti salienti, ma col registratore (esibito e in vista) per
riportare fedelmente concetti e modalità espressive
dell’intervistato. Riascoltare il testo consente anche di
evitare ripetizioni e facilita la selezione della trascrizione
sempre sovrabbondante rispetto allo spazio disponibile
che deve essere chiaramente definito. Rispettando i
concetti, si possono sintetizzare o “volgarizzare” risposte
troppo prolisse o infarcite di tecnicismi. La registrazione
é anche una garanzia per il giornalista in caso di
contestazioni (non ho detto, sono stato frainteso…)
• Anche le interviste telefoniche dovrebbero essere
registrate e l’intervistato deve esserne consapevole
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Domande e risposte
• La forma classica dell’intervista è con domande e risposte. Le
domande devono essere brevi e centrare l’interrogativo, non il
pretesto per esibire la cultura dell’intervistatore.
• Le domande possono essere aperte, indicano il tema ma lasciano
ampi margini all’intervistato; oppure chiuse, concentrate su fatti,
circostanze: è vero o non è vero, si o no?
• Se la risposta è troppo lunga si possono inserire brevi domande a
posteriori ( cioè? vuol dire che…)
• Le domande devono essere preparate in funzione del tipo di
intervista, più aggressive o più distese, più o meno serrate, in modo
da rendere lo spirito dell’interviste stessa. Il modo di fare domande
costituisce spesso la “cifra” del giornalista (Lorenzetto, il Giornale)
Vale specie in tv, dove l’atteggiamento fisico è un tutt’uno col testo
(Fazio, Minoli, Biagi, Bignardi, Gruber…)
• Talvolta l’intervista può diventare “colloquio con”, con testo del
giornalista inframmezzato da frasi fra virgolette sui punti più delicati.
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I diritti dell’intervistato
• Il diritto fondamentale è di non vedersi attribuire
cose non dette, o nascoste o manipolate le cose
invece dette.
• Se concordato col giornalista ha il diritto di
controllare il testo prima della pubblicazione
specie in caso di sintesi
• Ha il diritto di non trovare, mischiate con le sue
risposte, valutazione negative del giornalista.
• Può chiedere di dire alcune cose “off the record”,
ma è una richiesta a suo rischio e pericolo.
Dipende…
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Cosa chiederei a…
•
•
•
•
Ipotizzare 10 domande a:
Fellini
Verdi
Arbore
28
Fondo, nota, corsivo…
• Sono gli articoli che esprimono il punto di vista,
dichiaratamente interpretativi: wiews, non news
• 1. fondo: esprime la posizione, il giudizio del giornale. Lo
scrive la direzione o collaboratori qualificati che si
identificano col giornale stesso. Stile aulico, autorevole,
scritto talvolta in prima persona plurale
• 2. nota/pastone: analisi soprattutto politica, o somma
delle dichiarazioni e degli avvenimenti, tirandone una
conclusione, una interpretazione
• 3. corsivo: ironia, scrittura anche caustica, giudizi
taglienti su fatti di costume o notizie che riguardano
personaggi pubblici, quindi posizione dichiaratamente di
parte
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Opinioni, commenti, rubriche
• E’ il terreno del giornalismo soggettivo,
interpretativo. Le notizie sono sullo sfondo,
servono da aggancio. I fatti sono filtrati dalla
cultura, dai credo politici, religiosi, dalle stesse
esperienze del giornalista che scrive.
• Opinioni: spazio del giornale offerto a
disposizione di punti di vista diversi
• Commenti: quasi dei fondi, il giornale ne assume
quasi la paternità
• Rubriche: esperti esterni di materie più
specialistiche; o spazi ricorrenti per interni
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In ogni caso l’attacco è quasi tutto
• Le prime righe di un pezzo (lead)
invogliano alla lettura o respingono.
• Deve essere scritto in modo diverso a
seconda della natura del pezzo (notizia
breve, articolo, reportage) e dello spazio
disponibile
• Più fattuali, 5w, per notizie brevi, pezzi di
cronaca più coinvolgenti emotivamente
per pezzi più lunghi, reportage, inchieste
31
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