...

dm_762_presentazione_pdp_bes_21_dicembre_2015

by user

on
Category: Documents
13

views

Report

Comments

Transcript

dm_762_presentazione_pdp_bes_21_dicembre_2015
CENTRO TERRITORIALE
PER L’INCLUSIONE
SCUOLA dell’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Progetto D.M. n. 762/2014
«Modalità di organizzazione e gestione delle attività formative per l’aumento
delle competenze per potenziare i processi di integrazione a favore di alunni
con disabilità e bisogni educativi speciali»
Parco Naturale Vanatori Neamt-Romania
I primi tre lupi sono deboli e malati. Loro danno
il ritmo alla camminata di tutto il branco. Se
fosse stato il contrario sarebbero rimasti
ultimi e sarebbero morti. In caso di attacco
sono i primi sacrificati. Sono seguiti da cinque
lupi forti che formano l'avanguardia, invece, al
centro, si trova la ricchezza del branco - undici
lupe. Successivamente gli altri cinque lupi
formano la retroguardia. L'ultimo, quasi isolato,
è il leader. Lui deve vedere bene tutto il gruppo
per poterlo controllare, dirigere, coordinare e
dare i comandi necessari.
OSSERVARE, INDIVIDUARE, SEGNALARE:
CONOSCERE GLI ALUNNI PER INCLUDERLI
L’osservazione per l’individuazione precoce delle difficoltà, sia nella scuola dell’infanzia
che in quella primaria
L’osservazione consente di rilevare le difficoltà, le aree critiche ed i “ritardi di
sviluppo”, individuando perciò gli aspetti su cui intervenire con attività didattiche
mirate e specifiche di potenziamento.
L’OSSERVAZIONE per PROGETTARE APPRENDIMENTO PER TUTTI
OSSERVAZIONE alla SCUOLA DELL’INFANZIA
OSSERVAZIONE alla SCUOLA PRIMARIA
OSSERVAZIONE alla SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO E SECONDO GRADO
GRIGLIE DI OSSERVAZIONE
Saper osservare è molto importante
- per conoscere i bisogni e le potenzialità di
ciascun bambino
- per porre attenzione a tutta la persona del
bambino
- per impostare, cambiare o migliorare la nostra
metodologia di lavoro
- per definire con adeguatezza gli interventi
didattici
- per verificare i cambiamenti avvenuti
- per documentare
GRIGLIE di OSSERVAZIONE
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
ABILITÀ DELLA LETTO-SCRITTURA. DEL LINGUAGGIO E DEL CALCOLO
LETTURA
SCRITTURA
ESPRESSIONE ORALE
LINGUE STRANIERE
MATEMATICA
MEMORIA
DIFFICOLTÀ NELL’AREA DEL LINGUAGGIO
DIFFICOLTÀ NELL’AREA NON VERBALE
OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO
COMPORTAMENTI ADEGUATI
COMPORTAMENTI INADEGUATI (non conformi alle regoli sociali)
COMPORTAMENTI EMOTIVI
COMPORTAMENTO INTERATTIVO NEL “LAVORO DI GRUPPO”
DIFFICOLTA’ GENERALIZZATA NEL MANTENRE IL RITMO CLASSE
ANSIA/TONO DELL’UMORE
AREA AFFETTIVA/SOCIALE
SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO
SVANTAGGIO LINGUISTICO-CULTURALE
CHECK LIST 3 ANNI (inizio/fine anno)
CHECK LIST 4 ANNI (inizio/fine anno)
CHECK LIST 5 ANNI (inizio/fine anno)
ABILITA’ COGNITIVO/RELAZIONALI
ABILITA’ LINGUISTICHE
ABILITA’ MOTORIE
OSSERVAZIONI:
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
La
Psicomotricità
Relazionale
propone
un’educazione globale attenta ai nuclei psico–affettivi e
sociali del bambino, privilegia infatti il gioco psicomotorio e
la relazione corporea, appare quindi, attività pedagogica
idonea a favorire lo sviluppo armonico della personalità.
QUANDO ADOTTARE UN PDP?
La Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e la successiva Circolare
Ministeriale n. 8 del 06/03/2013, nel ribadire per tutti gli alunni il
diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, estendono agli
studenti con BES l’accesso alle misure già previste dalla Legge
170/2010 e dal D.M. 5669/2011 per gli alunni con DSA, sulla base
della «documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base
di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico», quindi
anche in assenza di certificazione clinica.
La Direttiva assegna competenza di individuare gli alunni BES alla
responsabilità e autonomia «pedagogica» dei Consigli di classe e
dei team docenti, recuperando così la competenza «esclusiva» della
scuola in materia di istruzione ed apprendimento.
-
È bene avere cura di verbalizzare le motivazioni della decisione del Consiglio
di classe o del team docenti
-
Si suggerisce che il Collegio dei docenti stabilisca criteri generali per
l’individuazione di alunni con Bisogni Educativi Speciali
-
La validità dei PDP per alunni non certificati è comunque circoscritta all’anno
scolastico di riferimento
-
Si verbalizza la motivazione del PDP:
-
a. se clinica – cioè con diagnosi;
-
b. psico-pedagogica e didattica; su autonoma
-
valutazione dei docenti interessati;
-
c. se d’ordine sociale, su segnalazione degli operatori
-
dei servizi sociali.
La nota min. 22 nov. 2013 elimina l’automatismo tra richiesta dei genitori,
diagnosi e PDP; e non cita i servizi sociali. È il Consiglio di classe o il team docenti
ad avere l’ultima parola sulla necessità di percorsi personalizzati e di eventuali
misure dispensative o compensative.
GIURISPRUDENZA BES
Tra queste la sentenza n. 9261 del 1° settembre 2014 con la quale Tar
Lazio ha annullato la non ammissione di un alunno dal terzo anno al
quarto della scuola primaria; nel ricorso presentato è eccepita la
mancata considerazione nella valutazione finale del disagio della
situazione familiare del bambino (figlio di una cittadina peruviana e di
padre italiano, con notevoli difficoltà economiche). La scuola non aveva
messo in relazione le evidenti difficoltà espressive del minore con la
sua complessiva situazione familiare.
GIURISPRUDENZA BES
Il medesimo orientamento si ritrova nella sentenza Tar Lazio n.
7024 del 2 luglio 2014. Anche in questo caso i giudici hanno rilevato
che il minore proveniva da un contesto sociale e familiare
particolarmente disagiato e versava pertanto in una situazione di
marginalità, anche culturale, acuita da una condizione di precarietà
psico-fisica che avrebbe dovuto indurre l’istituzione scolastica ad
attivare percorsi didattici personalizzati, tenuto conto della
particolare valenza educativa e formativa dell’istruzione di I grado.
GIURISPRUDENZA BES
Sentenza del Tar Toscana n. 529 del 18 marzo 2014: secondo i giudici «anche a
voler ammettere che si sia raggiunta la prova in ordine alla effettiva
applicazione degli ausili deliberati dal Cons./classe (e, a questo fine, le
dichiarazioni scritte rilasciate dai singoli docenti hanno al più valore indiziario),
il giudizio conclusivo di non ammissione non reca traccia del loro impiego, così
come non reca traccia di considerazione della condizione patologica dell’alunno,
sebbene lo stesso Cons/classe se ne fosse espressamente fatto carico. Ed è
proprio nella violazione dell’autovincolo assunto dal Cons./classe che risiede
l’illegittimità del provvedimento: infatti, una volta riconosciuta la condizione
dello studente come alunno con bisogni educativi speciali, ancorché in presenza
di una certificazione sanitaria non rispondente ai requisiti indicati dalla legge, il
Cons./classe avrebbe dovuto coerentemente orientare le proprie valutazioni».
Il riso e le bacchette – Fiaba cinese
«Un mandarino cinese, venuto a morte, mentre s’avviava al paradiso, ebbe voglia
di visitare l’inferno. Fu accontentato e condotto al soggiorno dei dannati. Si
trovò così in un’aula immensa, con tavole imbandite, su cui fumava, profumando
l’aria, il cibo nazionale in enormi vassoi: il riso, il diletto e benedetto riso.
Attorno alle tavole sedevano innumerevoli persone, ciascuna munita di bacchette
di bambù per portare il riso alla bocca. Ogni bacchetta era lunga due metri e
doveva essere impugnata a una estremità. Ma, data la lunghezza della
bacchetta, i commensali, per quanto si affannassero, non riuscivano a portare il
cibo alla bocca.
Colpito da quello spettacolo di fame nell’abbondanza, il mandarino proseguì il suo
cammino verso il soggiorno dei beati. Ma quale non fu la sua sorpresa nel
constatare che il paradiso si presentava identico all’inferno: un ampio locale con
tavole imbandite, vassoi enormi di riso fumante, da mangiarsi con bacchette di
bambù lunghe due metri, impugnate a una estremità. L’unica differenza stava nel
fatto che ciascun commensale, anziché imboccare se stesso, dava da mangiare al
commensale di fronte, dimodoché tutti avevano modo di nutrirsi con piena
soddisfazione e serenità.»
GRAZIE
E
BUON LAVORO
Fly UP