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Valutare le competenze - Istituto Comprensivo di Pisogne

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Valutare le competenze - Istituto Comprensivo di Pisogne
VALUTARE PER
COMPETENZE
Pisogne, 5 maggio 2011
Mario Martini
OSCILLAZIONI DI POLITICA
SCOLASTICA
I CAMBIAMENTI NORMATIVI ULTIMI
• ENFASI SUI VOTI, SULLA
MISURAZIONE
• DECISIONE DEL CONSIGLIO DI
CLASSE (SECONDARIA 1° GRADO)
PER L’AMMISSIONE
Mario Martini
RIFORMA MORATTI
• PERSONALIZZAZIONE
• PROCESSI (PORTFOLIO)
Mario Martini
A COSA SERVE VALUTARE?
VALUTARE SOLO O PRINCIPALMENTE
PER MISURARE-CERTIFICARE?
• VORREBBE DIRE PORRE L’ATTENZIONE
SUL SEGMENTO TERMINALE DEL
PERCORSO DI APPRENDIMENTO
• I VOTI NON FORNISCONO INFORMAZIONI
SUGLI ASPETTI CARENTI E SULLE
STRATEGIE PER MIGLIORARE
• NON SI RIUSCIREBBE A PREVEDERE PER
TEMPO UN’INTEGRAZIONE/VARIAZIONE
DEGLI INTERVENTI IN BASE ALLE
ESIGENZE INDIVIDUALI
Mario Martini
VALUTARE PER APPRENDERE
• PRESTARE ATTENZIONE AI PUNTI PARTENZA
INDIVIDUALI
• PERSONALIZZARE I PERCORSI: CONTENUTI,
METODOLOGIE, TRAGUARDI
• CONTROLLARE E MISURARE IN ITINERE E AL
TERMINE DEI PERCORSI PER VERIFICARE
RISULTATI RAGGIUNTI E (RI)PROGETTARE
PERCORSI
• COINVOLGERE GLI ALLIEVI
NE CONSEGUE
Mario Martini
GIANO BIFRONTE
CONTROLLARE
PROCESSI
IN ITINERE
MISURARE
RISULTATI
Mario Martini
RIDUZIONISMI
• ATTENZIONE SOLO A CONOSCENZE E
ABILITÀ
• ATTENZIONE SOLO ALLA PERSONA
(AFFETTIVITÀ, SOCIALIZZAZIONE,
MOTIVAZIONE…)
• ATTENZIONE SOLO AI RISULTATI
• ATTENZIONE SOLO AI PROCESSI
Mario Martini
PARADIGMA ECOLOGICOINTEGRATO
FOCUS
STRUMENTI PER
RILEVARE PROCESSI
STRUMENTI PER
RILEVARE RISULTATI
 ASPETTI QUALITATIVI
SOGGETTIVI (PROCESSI
COGNITIVI, EMOTIVOAFFETTIVI, RELAZIONALI,
DISPOSIZIONALI, VOLITIVI,
MOTIVAZIONALI,
METACOGNITIVI)
• DIARIO-NARRAZIONI
• DIALOGO
INTERPERSONALE
• MONOLOGO
INTERIORE
• DOMANDE
AUTORIFLESSIVE
• MAPPE COGNITIVE,
MAPPE DEL PENSIERO
•PROVE APERTE
TRADIZIONALI
• COMPITI SFIDANTI
 ASPETTI QUANTITATIVI
– OGGETTIVI
(PRESTAZIONI:
CONOSCENZE, ABILITÀ,
STRATEGIE…)
• GRIGLIE
SEMISTRUTTURATE
• GRIGLIE
STRUTTURATE
Mario Martini
• QUESTIONARI
• PROVE STRUTTURATE
• PROVE
SEMISTRUTTURATE
QUALITÀ DELLA VALUTAZIONE
• PLURALITÀ DEI PUNTI VISTA :
INSEGNANTE, COLLEGHI, ALUNNO,
COMPAGNI
• IMPORTANZA COINVOLGIMENTO ALUNNO
• PLURALITÀ APPROCCI: SOGGETTIVA,
OGGETTIVA
• INTERNA ALL’ISTITUTO, ESTERNA
(INVALSI, ENTI ACCREDITATI…)
ALTRI
(COMPAGNI…)
ALLIEVO
INSEGNANTE/I
PUNTO DI VISTA
SOGGETTIVO
PUNTO DI VISTA
OGGETTIVO
PROVE
STANDARDIZZATE DI
ISTITUTO
PROVE ESTERNE
(INVALSI…)
COME VALUTARE?
VALUTAZIONE COME FENOMENO
CARSICO: COSTANTEMENTE
PRESENTE, ANCHE SE AFFIORA SOLO
OGNI TANTO
Mario Martini
PERCORSO
CONTROLLARE
CONOSCERE
RACCOGLIERE
INFORMAZIONI
SITUAZIONE
PARTENZA
TRAGUARDI
ATTESI
CONFRONTARE
TRAGUARDI
ATTESI
RISULTATI
TRAGUARDI
CONSEGUITI
PROCESSI
ESPRIMERE GIUDIZI
PER MIGLIORARE
INTERPRETARE
RIFLETTERE
ASPETTI
POSITIVI
ASPETTI
CRITICI
(RI)PROGETTARE
IPOTESI
MIGLIORATIVE
SUGGERIMENTI
IMPEGNI
OPERAZIONI VALUTATIVE
PERCORSO/
UNITÀ
APPRENDIMENTO
INSEGNANTE
ALLIEVO
FASE DI
PARTENZA
Dialoga e osserva gli alunni, per
cercare di conoscerli.
Tiene un diario rilevando dati riferiti
sia ai singoli soggetti che alla classe.
Predispone delle griglie con
indicatori relativi ad aspetti
cognitivi, metacognitivi, emotivoaffettivi, relazionali, volitivi…
Rileva dati per ogni alunno.
Propone agli allievi di affrontare una
competenza, sollecitandoli a riferire
su proprie esperienze, conoscenze,
abilità, strategie personali inerenti
ad essa.
Avvia brain storming.
Dialoga, conversa.
Elabora una mappa cognitiva della
classe.
Risponde alle domande, interloquisce
con compagni e insegnante.
Rievoca esperienze, conoscenze.
Descrive proprie modalità di
apprendimento, strategie di
apprendimento, di memorizzazione,
di comunicazione.
Rappresenta graficamente mappe
cognitive, diagrammi procedurali.
Partecipa ai brain storming.
Partecipa alle conversazioni.
CONOSCERE LA CLASSE E OGNI
ALLIEVO
• SITUAZIONE DI PARTENZA CLASSE
• CARATTERISTICHE SINGOLI
ALUNNI: STILE COGNITIVO (UDITIVO
VS VISIVO…), STILE ATTRIBUTIVO,
DISPOSIZIONI… OLTRE GLI
STEREOTIPI E GLI SCHEMI
CLASSIFICATORI FISSI
Mario Martini
SITUAZIONE DI PARTENZA
• SELEZIONE DELLA COMPETENZA E
DEL/DEI CAMPO/CAMPI DI
APPLICAZIONE
Mario Martini
FAR EMERGERE ESPERIENZE,
CONOSCENZE, MODALITÀ
APPRENDIMENTO PERSONALI (MAPPE
COGNITIVO-PROCEDURALI) TRAMITE:
•
•
•
•
•
DIALOGO PEDAGOGICO
BRAIN STORMING
ELABORAZIONE MAPPE COGNITIVE
ELABORAZIONE DIAGRAMMI
PENSARE AD ALTA VOCE/MONOLOGO
INTERIORE
ESPLICITAZIONE
TRAGUARDI:
- RAVVICINATI
- LONTANI
Mario Martini
TRAGUARDI PERSONALIZZATI
SITUAZIONE
PARTENZA
CONOSCENZE
ABILITÀ
STRATEGIE
POSSEDUTE
ZONA
PROSSIMALE
DI SVILUPPO
TRAGUARDI DI
SVILUPPO
ANTICIPARE I TRAGUARDI DA CONSEGUIRE
ARGOMENTO DI
STUDIO
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
COSA DEVI FARE
• INDIVIDUARE I CONCETTI CHIAVE CONTENUTI IN OGNI
CAPOVERSO, SOTTOLINEANDO LA PAROLA-CONCETTO O
SCRIVENDOLA SUL BORDO
• ELABORARE UNA SCALETTA O, SE CI RIESCI, UNA MAPPA PER
SCRITTO
• FISSARTELA NELLA MENTE E POTERLA EVOCARE A RICHIESTA
• RIPORTARE IN UNA TABELLA LE CAUSE CHE STANNO ALLA BASE
DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, LE CARATTERISTICHE DELLA
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E LE CONSEGUENZE CHE NE SONO
DERIVATE
• COSTRUIRE UNA LINEA DEL TEMPO SU CUI RIPORTARE LE VARIE
FASI DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
• ESPORRE L’ARGOMENTO A TUTTA LA CLASSE AVVALENDOTI DI
MAPPE E DIAGRAMMI
CONSIGLI
•
PUOI UTILIZZARE ANCHE DEI LIBRETTI A DISPOSIZIONE NELLA
BIBLIOTECA DELLA SCUOLA DEDICATI
ALL’INDUSTRIALIZZAZIONE
TEMPO A DISPOSIZIONE
DUE SETTIMANE
CRITERI DI
VALUTAZIONE
VERRÀ TENUTO CONTO:
Martini
- DEL LAVOROMario
PREPARATORIO
RICHIESTO
- SE TI ESPRIMI IN MODO PERSONALE
TRAGUARDI CHE MI PONGO (ALLIEVO)
TRAGUARDI
LIVELLO
LETTURA
Mi propongo, prima di mettermi a studiare, di guardare il titolo, le
immagini, le didascalie e ricavare delle ipotesi su quello ch evrrà trattato
COMPRENSIONE
Devo sapere riformulare con parole mie quanto ho appreso;
per ogni capoverso segno sul bordo il concetto-chiave.
Alla fine di un paragrafo mi preparo una scaletta.
INTERIORIZZAZIONE
Mi fisso nella mente la scaletta e me la ripeto.
UTILIZZOCOMUNICAZIONE
Ripeto ad alta voce davanti allo specchio quello che ho studiato.
ORGANIZZAZIONE
Incomincio a studiare alcuni giorni prima; devo dedicare un tempo
sufficiente per capire capoverso per capoverso; ogni giorno ripeto quello
che ho studiato precedentemente.
METACOGNIZIONE
Devo confrontare quello che ho capito con quello che c’è scritto sul libro; se
vedo che non ho capito qualcosa, devo tornare a rileggere.
MOTIVAZIONE
Se non ho voglia di studiare, devo pensare ai problemi che creerei … e, se
mi impegno, alla soddisfazione che ne trarrò; mi pongo dei piccoli
traguardi in modo da potere via via raggiungere quello finale
PERCORSO
INSEGNANTE
Tiene sotto osservazione i processi cognitivi,
IN
ITINE- emotivo-affettivi, relazionali, volitivi,
attributivi, metacognitivi.
RE
Registra dati tramite diario, griglie di
indicatori.
Fornisce feedback descrittivi.
Verifica gli effetti delle proprie azioni sui
singoli allievi e modula/ modifica i propri
interventi cercando di sintonizzarsi con gli stili
cognitivi personali.
Sollecita riflessioni sul proprio operato,
ricorrendo al dialogo interpersonale,
predisponendo e proponendo strumenti di
autoriflessione (domande metacognitive,
questionari…) e sollecita interventi integrativi
o strategie nuove.
Incoraggia, sollecita e, se necessario, aiuta.
Predispone e somministra prove strutturate,
semistrutturate, aperte.
Predispone attività personalizzate di rinforzo,
recupero, sviluppo.
Predispone compiti sfidanti.
ALLIEVO
Dialoga con l’insegnante e con i compagni.
Tiene conto dei feedback forniti
dall’insegnante e dai compagni.
Riflette sui propri processi cognitivi,
emotivo-affettivi, relazionali, volitivi,
attributivi, metacognitivi, ricorrendo agli
strumenti forniti dall’insegnante e via via
autonomamente, ricorrendo al monologo
interiore.
In base alle riflessioni effettuate, modifica,
integra le proprie azioni.
Sceglie le strategie più adeguate al
contesto.
Esegue le prove, controlla e cerca di
rivedere con cura il proprio lavoro.
Cerca di attivare e armonizzare tutte le
risorse personali, sfruttando anche quelle
disponibili nell’ambiente, tenendo conto
delle richieste dei compiti.
COINVOLGIMENTO ALLIEVO:
AUTOVALUTAZIONE
AUTOVALUTAZIONE
• IPSATIVA (PIUTTOSTO CHE NORMATIVA, CON
LIVELLI STANDARD)
• MEZZO PER APPRENDERE:
 RICHIEDE CONSAPEVOLEZZA
 ATTIVAZIONE RISORSE PERSONALI
 CAPACITÀ DI ASSUNZIONE DECISIONI
 AUTONOMIA E RESPONSABILIZZAZIONE
Mario Martini
APPROCCIO
ALL’AUTOVALUTAZIONE
• VALUTAZIONE COLLABORATIVA TRA
INSEGNANTE E ALLIEVO
 INDIVIDUAZIONE TRAGUARDI
 CONTROLLO E REGOLAZIONE PROCESSI
 CONFRONTO FRA TRAGUARDI ATTESI E
TRAGUARDI CONSEGUITI
 IDEA DI QUALITÀ
• VALUTAZIONE TRA PARI
• AUTOVALUTAZIONE
Mario Martini
STIMOLI ALLA RIFLESSIONE:
- DIALOGO PEDAGOGICO CON LA
CLASSE O CON PICCOLI GRUPPI
- DIALOGO INTERPERSONALE (CON
DOMANDE STIMOLO)
- QUESTIONARIO
- GUIDA
COME TI ORGANIZZI NELLO STUDIO?

PENSI CHE SIA IMPORTANTE STUDIARE?
- Studi solo perché sei obbligato?
- Pensi che ci sia una buona ragione per studiare?
- Pensi a quando, dopo aver fatto fatica, sarai in grado di rendere conto di quello che hai
studiato?

CREDI ESSERE IN GRADO DI STUDIARE?
- Pensi di avere le capacità di studiare?
- Incontri delle difficoltà? Quando? Per che cosa?
- Se ottieni un buon risultato da chi dipende?
- Se ottieni un brutto risultato da chi dipende?

CERCHI DELLE RAGIONI VALIDE PER STUDIARE?
- Hai sempre voglia di studiare?
- Se non hai molta voglia, cerchi di trovare delle ragioni per convincerti che vale la pena
di studiare? Come fai?

RIESCI A CONCENTRARTI?
- Scegli un ambiente tranquillo?
- Ci sono rumori che ti distraggono?
- Passano persone?
- Se c’è qualcosa che ti disturba, cerchi di fare qualcosa?
 QUANDO STUDI?
- Il giorno prima?
- Alcuni giorni prima?
- Il giorno della spiegazione rivedi?
- Subito dopo pranzo?
- Dopo cena?
- Dopo esserti riposato?
  USI DEGLI STRUMENTI?
- Quando non comprendi un termine, anche ricorrendo al contesto, ricerchi sul vocabolario il suo
significato?
- Quando non ti è chiaro un contenuto cerchi su altri testi (enciclopedie…)?
- Studiando geografia utilizzi l’atlante?
- Per storia utilizzi l’atlante storico?
LETTURA
• Quando devi studiare, ti metti subito a leggere?
• Cerchi di richiamare nella tua mente quanto ha
spiegato l’insegnante?
• Leggi attentamente il titolo del capitolo e quello
dei paragrafi?
• Guardi attentamente le immagini, le cartine, i
grafici che sono eventualmente presenti nel testo?
• Cerchi di farti un’idea generale, sia pure
approssimativa, di quanto dovrai studiare? Quali
modalità usi?
COMPRENSIONE
• Ti rendi conto quando incontri una parola di cui non conosci il
significato? Cosa fai in tal caso?
• Cerchi di comprendere il significato rileggendo il pezzo, tornando
magari indietro o andando avanti un pezzettino?
• Verifichi se la tua comprensione è corretta ricercando le parole sul
vocabolario?
• Quando mancano informazioni su un personaggio o su un fatto ricorri
ad enciclopedie o ad altri strumenti ?
• Quando hai letto e riletto un capoverso, cerchi di
ripeterlo/rappresentarlo mentalmente?
• Cerchi di rielaborare quanto hai appreso, usando delle parole, delle
espressioni tue?
• Cerchi di memorizzare dei termini e delle espressioni specifiche, ma
all’interno di una costruzione personale del discorso?
• Verifichi se quanto hai rielaborato corrisponde al significato effettivo
del testo?
• Mentre studi cerchi di porti delle domande (chi, quando, dove, come,
perché…)?
RIELABORAZIONE SINTETICA
• Quando hai letto, cerchi di trovare all’interno di un
capoverso la parola o la frase più importante?
• Sottolinei le parti più importanti?
• Sul bordo del libro segni le parole o la frase che sintetizza
un capoverso?
• Elabori graficamente una scaletta o una mappa del testo
che hai studiato?
• Cerchi di verificare quanto hai appreso ponendoti delle
domande (chi, quando…) e cercando di rispondere ad
esse?
• Riassumi verbalmente quanto hai studiato?
MEMORIZZAZIONE
• Rileggi ciò che hai studiato?
• Nel ripassare quanto hai studiato, tieni conto delle
sottolineature e delle parole/frasi che hai segnato sui bordi?
• Esponi più volte quanto hai studiato, cercando di variare
l’ordine, la costruzione del discorso?
• Cerchi di associare quanto hai studiato a delle immagini
mentali o a una storia o a dei luoghi che possono aiutarti a
ricordare?
• Cerchi di fissarti nella mente una scaletta, una mappa di
quanto hai studiato?
COMUNICAZIONE
• Ti eserciti a ripetere oralmente quanto hai studiato?
• Cerchi di immaginare di essere interrogato o di dovere
relazionare alla classe e di simulare come stessi su un
palcoscenico (o davanti ad uno specchio) quanto devi
esporre, argomentare?
• Prima di comunicare ti dai il tempo di ripercorrere
mentalmente quanto devi esporre/argomentare?
• Ti eserciti a rispondere analiticamente a possibili domande
che l’insegnante o i compagni possono porti?
• Ti eserciti a rispondere sinteticamente, anche molto
sinteticamente, cogliendo l’essenziale?
GUIDA RIFLESSIVA PER L’ALLIEVO
SULLO STUDIO
CHE COSA SO
SULL’ARGOMENTO
CHE DOBBIAMO
AFFRONTARE?
CHE COSA SO FARE/
COME LO FACCIO?
QUALI TRAGUARDI
MI PONGO?
QUALI PROGRESSI HO
COMPIUTO E QUALI
DIFFICOLTÀ HO
INCONTRATO/
INCONTRO
RILEVAZIONE PROCESSI DA PARTE
DELL’INSEGNANTE:
ES. INDICATORI STUDIO
STRUMENTI
• Carta e penna (o file word e computer):
diario, descrizione, racconto, elaborazioni
grafiche;
• griglia semi-strutturata con punti di
osservazioni ritenuti significativi preindicati, ma con possibilità di annotazioni
libere;
• griglia strutturata con punti di osservazione
e ventaglio di possibili risposte pre-indicate.
Mario Martini
COMPRENSIONE
ALLIEVO:
PROCESSI
 INFERENZE
• COMPRENDE IL LESSICO INFERENDOLO DAL
CONTESTO
• RILEVA INFORMAZIONI IMPLICITE
• COGLIE L’IDEA CENTRALE
• ELABORA AGGIUNTE PERSONALI
• IPOTIZZA SVILUPPI DEL TESTO (PREDICE)
 INTERROGA IL TESTO
• SI PONE DOMANDE MECCANICHE PER LA
COMPRENSIONE
• SI PONE DOMANDE ESPLICATIVE (CHI, DOVE,
QUANDO, COME, PERCHÉ?)
• RILEVA NODI PROBLEMATICI
• FORMULA IPOTESI
• METTE ALLA PROVA LE IPOTESI
 PARAFRASI
• TRASFORMA LE PAROLE/ TROVA I COREFERENTI
• RAGGRUPPA LE PAROLE (IPERONIMI, IPONIMI)
• TRASFORMA LE FRASI MUTANDO PAROLE,
ORDINE, STRUTTURA
• RIFORMULA IL TESTO EVIDENZIANDO LEGAMI
CAUSALI, LOGICI…
OTTO
BRE
NO
VEM
BRE
DI
CEM
BRE
GENN
AIO
FEB
BRAI
O
MAR
ZO
APRI
LE
MAG
GIO
LETTURA ORIENTATIVA
ALLIEVO
BIANCHI L.
ROSSI M.
CONTI R.
TIENE
CONTO DEI
TITOLI
PAROLE IN
GRASSETTO
IMMAGINI E
DIDASCALIE
INIZIO/
TERMINE
COMPIE
PREVISIONI/
IPOTESI
COMPRENSIONE ANALITICA
ALLIEVO
SUDDIVIDE/
AFFRONTA
TESTO PER
UNITÀ
COMPIE
PROCESSI
INFERENZIA
LI
INTERROGA IL PROBLETESTO (CON
MATIZZA
DOMANDE
TESTO
MECCANICHE,
ESPLICATIVE)
COMPIE
PARAFRASI
RIELABORAZIONE SINTETICA
ALLIEVO
RILEGGE
TESTO
SOTTOLINEA/
SEGNA
INTITOLA
CAPOVER
SI
PRENDE
APPUNTI
SINTETIZ
ZA
TRAMITE
SCALETTA
SINTETIZ
ZA
TRAMITE
MAPPA
SINTETIZ
ZA
TRAMITE
RIASSUNTO
FEEDBACK
• SONO IMPORTANTI SOPRATTUTTO
PER GLI ALLIEVI CHE SONO INSICURI
• IN FORMA ORALE (IMPORTANZA
DELLO STUDIO A SCUOLA; GIRARE
TRA I BANCHI)
• IN ITINERE
• DI CARATTERE COGNITIVO MA
ANCHE EMOTIVO-AFFETTIVO
(INCORAGGIAMENTO)
Mario Martini
PERCORSO
INSEGNANTE
ALLIEVO
AL TERMINE
Sollecita ad attivare tutte le risorse
interne ed esterne disponibili.
Predispone prove sommative e
compiti sfidanti.
Sollecita, soprattutto i più deboli, a
controllare e a rivedere il proprio
lavoro.
Sollecita ad individuare, alla luce
dei risultati, delle riflessioni
personali, della valutazioni espresse
dall’insegnante, sui punti di forza e
di debolezza.
Sollecita a ricostruire/raccontare
tutto il percorso compiuto. Sollecita
una revisione/integrazione delle
mappe cognitive personali
Sollecita ad individuare campi,
contesti in cui si potranno
riutilizzare le competenze
acquisite/costruite.
Cerca di mettere a frutto tutte le
risorse interne ed esterne disponibili.
Controlla e rivede il proprio lavoro.
Ripercorre tutto il tragitto compiuto.
Integra e modifica, se necessario, le
proprie mappe cognitive.
Generalizza, elabora teorie
complessive.
Analizza il proprio operato (processi
e risultati), individuando punti di
forza e punti di debolezza.
Elabora un progetto di miglioramento
tenendo conto dei suggerimenti
dell’insegnante.
Prefigura capi in cui può riutilizzare
quanto ha appreso (conoscenze,
abilità, strategie, disposizioni…).
VALUTAZIONE RISULTATI
PROVE DI VERIFICA
• strutturate: test oggettivi con domande e
risposte (tipo sì/no o multiple) tra cui
scegliere;
• semi-strutturate: si tratta di prove basate
su stimoli chiusi e risposte aperte (ad es.
domande strutturate, saggio breve);
• aperte: vi rientrano, ad esempio, le
interrogazioni orali, i temi, i problemi.
Mario Martini
PROVE DI ISTITUTO
• VALUTAZIONE SETTORIALE (AD ESEMPIO
COMPRENSIONE DEI TESTI)
• PREDISPOSIZIONE (O UTILIZZZO) PROVE
STANDARD
• RACCOLTA E INTERPRETAZIONE
RISULTATI
• PIANI DI MIGLIORAMENTO
COMPITI SFIDANTI
RAGIONI
• SAPERE AFFRONTARE
SITUAZIONI PROBLEMATICHE
APERTE COME ACCADE NELLA VITA
• ESERCITARSI A MOBILITARE GLOBALMENTE E AD
ARMONIZZARE LE RISORSE ACQUISITE, IN SITUAZIONI
PROBLEMATICHE APERTE
• RICERCARE SOLUZIONI PERSONALI, ADATTANDOMODIFICANDO-RICREANDO CONOSCENZE, ABILITÀ,
STRATEGIE ACQUISITE (PENSIERO PRODUTTIVO)
• VALUTARE PRESTAZIONI SU COMPITI INTELLETTUALI
SIGNIFICATIVI E SFIDANTI
• FARE RIFERIMENTO ALLE MIGLIORI PRATICHE DI
APPRENDIMENTO-INSEGNAMENTO
PRIMARIA
COMPETENZA: ASCOLTARE
IL MAGO DI OZ ascolto della lettura del libro
·
ASCOLTA GLI INSEGNANTI CHE TI LEGGONO, A TAPPE, IL
LIBRO “IL MAGO DI OZ”, PER SETTE GIORNI.
·
PARTECIPA ATTIVAMENTE ALLE CONVERSAZIONI CHE SI
SVOLGERANNO ALLA CONCLUSIONE DI OGNI TAPPPA
·
PER IL GIORNO DI OZ (fra sette giorni):
1.
2.
3.
4.
5.
Procurati almeno un elemento caratteristico di ognuno dei personaggi
principali.
Realizza un manufatto che rappresenti un personaggio o un elemento della
storia.
Predisponi una tabella dove inserirai personaggi, luoghi e tempi della storia.
Disegna, secondo la sua descrizione nella storia, il personaggio nel quale ti
riconosci meglio
Componi una poesia adatta alla situazione vissuta da Doroty.
STORIA LOCALE : Ricavare informazioni da una fonte
PREPARATE UNA RELAZIONE A CARATTERE
STORICO DA ESPORRE E
UTILIZZARE, IN OCCASIONE DEL 25 APRILE,
QUANDO FARETE DA “GUIDA”
AGLI ALUNNI DELLE ALTRE CLASSI E/O AD ALTRI
ADULTI
Mario Martini
MATEMATICA:
RISOLVERE PROBLEMI
SI DEVE REALIZZARE UN ORTO, NEL
GIARDINO DELLA SCUOLA, PER LE
SEMINA E PIANTUMAZIONE DI 4
ORTAGGI/FRUTTI PER OSSERVAZIONI A
CARATTERE SCIENTIFICO E PER UN
EVENTUALE PRANZO DI FINE ANNO CON
GLI ALUNNI DELLE CLASSI COINVOLTE.
Mario Martini
Come fase conclusiva di un’unità di lavoro sulla misura sviluppata
interdisciplinariamente, si propone il seguente compito autentico
“COSTRUIRE UN MODELLINO DI BANCO IDEALE, CONSIDERANDO LE
DIVERSE ESIGENZE DEGLI ALUNNI RISPETTO ALLA LORO ALTEZZA”
CONSEGNA OPERATIVA
In base alle misurazioni effettuate sui vostri banchi di scuola e alle
riflessioni che abbiamo ricavato assieme, quali sono secondo voi le
misure di un banco che possa andar bene per alunni di altezza
diversa?
Dopo aver condiviso con il gruppo le misure adeguate, avete
l’opportunità di progettare/costruire il vostro modellino di banco
ideale.
Al termine del lavoro ogni gruppo presenterà il suo prodotto
illustrandolo anche con il relativo progetto.
Mario Martini
STUDIO
• IN VISTA DELLA PARTECIPAZIONE ALLA VISITA
DI UNA MOSTRA DI CARATTERE STORICO, DEVI
CERCARE SU LIBRI E SU INTERNET DELLE
INFORMAZIONI, RIELABORARLE I MODO
PERSONALE E ORGANIZZARLE IN MODO DA
POTERE PRESENTARE UNA RELAZIONE AI TUOI
COMPAGNI DI CLASSE (PUOI USARE POWER
POINT)
Mario Martini
COMPETENZA: STUDIO
· Leggi il testo” il tirannosauro e gli altri”
· dividi il testo “il tirannosauro e gli altri” in capoversi
· Dai un titolo ad ogni capoverso e costruisci una mappa con le informazioni essenziali
· Cerca libri ed altri materiali che parlino dei dinosauri e utilizzali per ricavare le informazioni
· Fai un elenco di nomi, aggettivi e azioni relativi ai dinosauri
· Riproduci con materiali e modi diversi il dinosauro preferito
· Scrivi un testo scegliendo tra testi argomentativi, storie fantastiche, testi letterari (poesie , filastrocche, limerik,
acrostici…)
·
Relaziona oralmente ai compagni ponendo e rispondendo a domande
· Prepara un cartellone riassuntivo dove siano visibili:
le zone del planisfero dove vivevano i dinosauri
la classificazione scientifica tra ornitischi e saurischi
gli ambienti di vita
l’alimentazione
la riproduzione
TEMPO ASSEGNATO: dieci giorni.
•Leggi il testo “i ghiacciai”
•Cerca tutti i capoversi e contrassegnali con diversi colori
•Prepara una tabella organizzando le informazioni che ritieni importanti
•Predisponi uno schema logico su cause e conseguenze del ritiro dei ghiacciai
•Realizza lo schema adatto per produrre un testo sul ritiro dei ghiacciai
•Individua e colora sulla cartina dell’Italia le zone dove si trovano i ghiacciai
•Cerca in biblioteca, su riviste scientifiche o su Internet articoli che trattano
dell’argomento e utilizzali per aumentare le tue conoscenze in materia
•Riferisci ai compagni le informazioni nuove che hai trovato
Questi materiali ti serviranno per:
•predisporre una relazione scientifica sull’argomento
•realizzare un cartellone che documenti, con disegni, fotografie, immagini, quanto
conosci sull’argomento e quanto hai verificato durante le uscite didattiche
•studiare e preparare la relazione orale per presentare la tua relazione.
TEMPO ASSEGNATO: dieci giorni.
SECONDARIA 1° grado
COMPETENZA: RISOLVERE PROBLEMI
GEOMETRICI
Gli alunni e l’insegnante di Educazione artistica intendono decorare con un mosaico la
superficie di un muro posto davanti all’entrata dell’edificio scolastico, ricavando le
tessere da piastrelle colorate.
Si pongono il problema di realizzare l’opera e conoscerne il costo.
Consegna:
misura le dimensioni del muro e rappresentalo in scala opportuna;
esegui il disegno del mosaico sulla riduzione in scala ed individua i colori che vorrai
utilizzare;
calcola la superficie delle piastrelle di ciascun colore che serviranno per l’esecuzione, prima
nel bozzetto e poi nella realtà;
informati sul costo delle piastrelle;
calcola quante piastrelle di ciascun colore verranno ordinate, prevedendo uno scarto
opportuno (puoi chiedere il parere dell’insegnante);
informati sulla quantità e sul costo di altri materiali necessari alla realizzazione del mosaico
(stucchi, leganti, …);
rappresenta le quantità dei materiali ed i loro costi in una tabella e calcola il costo totale;
prevedi le ore necessarie alla realizzazione, in base al numero di persone impegnate.
COMPRENSIONE TESTI SCRITTI
Organizzare un incontro serale al fine di presentare ai genitori un tema o un problema (uno
per gruppo) compreso partendo dall’analisi di vari testi e successivamente rielaborato. Gli
alunni utilizzeranno il materiale prodotto nel percorso di comprensione eventualmente
trasferito in power point.
Esempi di tematiche/problemi condivisi con gli alunni:
•il fenomeno del bullismo: caratteri generali;
•relazioni nel gruppo dei pari;
•l’origine della vita (scienza e filosofia);
•diritti e doveri dei cittadini e del bambino;
•la televisione: buona e cattiva maestra.
PERCORSO
CONTROLLARE
CONOSCERE
RACCOGLIERE
INFORMAZIONI
SITUAZIONE
PARTENZA
TRAGUARDI
ATTESI
CONFRONTARE
TRAGUARDI
ATTESI
RISULTATI
TRAGUARDI
CONSEGUITI
PROCESSI
ESPRIMERE GIUDIZI
PER MIGLIORARE
INTERPRETARE
RIFLETTERE
ASPETTI
POSITIVI
ASPETTI
CRITICI
(RI)PROGETTARE
IPOTESI
MIGLIORATIVE
SUGGERIMENTI
IMPEGNI
CONFRONTO TRA
TRAGUARDI ATTESI E
TRAGUARDI RAGGIUNTI
Mario Martini
TRAGUARDI ATTESI E
TRAGUARDI CONEGUITI
• CONFRONTO LIVELLI DI
PADRONANZA ATTESI CON LIVELLI
RAGGIUNTI
• UTILIZZO RUBRICHE VALUTATIVE
• TRIANGOLAZIONE
Mario Martini
ATTIVITA’ SVOLTE NEL
COMPITO DI PRESTAZIONE
LIVELLO RAGGIUNTO
Ho diviso il brano in capoversi
Pieno
Adeguato
parziale
Ho costruito schemi ( mappa,
tabelle, schemi logici,
diagrammi…)
Pieno
Adeguato
parziale
Ho compilato le tabelle
Pieno
Adeguato
parziale
Ho ricercato altro materiale
Pieno
Adeguato
parziale
Ho realizzato il prodotto finale (
cartellone, ricerca, testo…)
Pieno
Adeguato
parziale
Ho relazionato l’argomento
Pieno
Adeguato
parziale
DIMENSIONI
CAPACITA’ DI COMPRENSIONE
DEL BRANO LETTO
CAPACITA’ DI INTERIORIZZARE
LE INFORMAZIONI STUDIATE
CAPACITA’ DI UTILIZZARE
QUANTO STUDIATO
CAPACITA’ DI CONOSCERE E DI
CONTROLLARE LE
CONOSCENZE E LE STRATEGIE
CAPACITA’ DI ORGANIZZARE
L’ATTIVITA’ DELLO STUDIO
CAPACITA’ DI MOTIVARE IL
LAVORO DA FARE
TRAGUARDO
ATTESO
TRAGUARDO
CONSEGUITO
PERCORSO
CONTROLLARE
CONOSCERE
RACCOGLIERE
INFORMAZIONI
SITUAZIONE
PARTENZA
TRAGUARDI
ATTESI
CONFRONTARE
TRAGUARDI
ATTESI
RISULTATI
TRAGUARDI
CONSEGUITI
PROCESSI
ESPRIMERE GIUDIZI
PER MIGLIORARE
INTERPRETARE
RIFLETTERE
ASPETTI
POSITIVI
ASPETTI
CRITICI
(RI)PROGETTARE
IPOTESI
MIGLIORATIVE
SUGGERIMENTI
IMPEGNI
TRIANGOLAZIONE
RUBRICA VALUTATIVA GENERALE INCROCIATA:
Considerato come strumento di registrazione delle
valutazioni espresse dai tre soggetti.
Docenti
allievo
compagni
COMMENTI
Mario Martini
COMMENTO DELL’ALUNNO:
1. Questo percorso mi è servito per imparare a studiare?
Sì
no
in parte
2. Quale parte del lavoro mi è risultata più facile?
……………………………………………………………………………
……………………………………..………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
………………………………………………….
3. Quale parte mi è risultata più difficile? Perché?
……………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
……………………………………………..
SVILUPPI
Mario Martini
PIANO DI MIGLIORAMENTO: AUTOPROPOSTA
ALLIEVO:
COMPETENZE/
OBIETTIVI ATTESI
COSA HO IMPARATO
PUNTI POSITIVI
PUNTI CRITICI
COSA POSSO FARE PER
MIGLIORARE
PIANO DI MIGLIORAMENTO: PROPOSTA INSEGNANTE
ALLIEVO:
COMPETENZE/
OBIETTIVI ATTESI
COSA HAI IMPARATO
PUNTI POSITIVI
PUNTI CRITICI
COSA PUOI FARE PER
MIGLIORARE
RUBRICA VALUTATIVA SPECIFICA PROATTIVA INCROCIATA
Considerato come strumento di riflessione rispetto alla rubrica incrociata
(commenti), alle proposte di valorizzazione (suggerimenti) e agli aspetti da
potenziare (impegni).
SOGGETTI
COINVOLTI
DOCENTI
ALUNNI
COMMENTI
SPECIFICI
SUGGERIMENTI
IMPEGNI
IN QUALI OCCASIONI POSSIAMO/O RIUTILIZZARE
LE CONOSCENZE E LE ABILITA’/STRATEGIE
APPRESE?
-PER ORGANIZZARE UN
VIAGGIO DI ISTRUZIONE
- PER IMPARARE AD
USARE UN NUOVO
SOFTWARE
- ……
Mario Martini
SINTESI
FUNZIONI
FORMATIVA
• TENERE CONTROLLATI I
PROCESSI NON SOLO
COGNITIVI
• COINVOLGERE
L’ALUNNO
• PRENDERE DECISIONI
IN BASE ALLE
NECESSITÀ
SOMMATIVA
• MISURARE I
RISULTATI
• VERIFICARE
EFFICACIA PERCORSI
• CONFRONTARE
TRAGUARDI ATTESI E
TRAGUARDI
RAGGIUNTI
ASPETTATIVE CONNESSE ALLA
VALUTAZIONE
• ORIENTAMENTO ALLA
PADRONANZA (SVILUPPO
APPRENDIMENTO)
• ORIENTAMENTO ALLA PRESTAZIONE
(ASPIRAZIONE AL BEL VOTO)
• ATTEGGIAMENTO DI IMPOTENZA
APPRESA
Mario Martini
CIRCOLO VIRTUOSO O VIZIOSO
VOTO POSITIVO/
NEGATIVO
SENSO DI
AUTEFFICACIA
FORTE/DEBOLE
AUMENTO
IMPEGNO/
DISIMPEGNO
AUMENTO
MOTIVAZIONE/
DEMOTIVAZIONE
RISVOLTO ETICO DELLA
VALUTAZIONE
Mario Martini
METAFORA DON MILANI
e PAG 82:
“Noi per i casi estremi si adopra anche la frusta.
Non faccia la schizzinosa… ma butti giù la penna
dal registro.
La sua penna lascia il segno per un anno. La frusta
il giorno dopo non si conosce più.
Gianni per quella sua penna “moderna” e
perbenino non leggerà mai un libro in vita sua.
Non saprà mai scrivere una lettera decente”.
“… Lottereste per il bambino che ha più bisogno…
Vi svegliereste la notte col pensiero fisso su di lui a
cercare un modo nuovo di far scuola, tagliato su
misura sua”.
“… io i miei figlioli li amo, che ho perso la testa per loro, che
non vivo che per farli crescere, per farli aprire, per farli
sbocciare, per farli fruttare”.
BIBLIOGRAFIA
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