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Associazione Italiana Radioterapia Oncologica Lazio Abruzzo

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Associazione Italiana Radioterapia Oncologica Lazio Abruzzo
Associazione Italiana Radioterapia Oncologica
Lazio Abruzzo Molise
Newsletter
Anno 2014 Numero 1
Notizie dal CD Regionale
- Il 27 febbraio 2014 si è tenuta al policlinico San Camillo di Roma la 2° riunione del Consiglio
direttivo (verbale disponibile sul sito AIRO -Gruppi Regionali). Il prossimo incontro si terrà presso il
Policlinico Gemelli con data da definire tra il 17-20 Marzo 2014.
- Nella riunione del comitato scientifico AIRO Nazionale sono stati definiti i Topics (sotto Elencati) del
Congresso Nazionale AIRO che si terrà a Padova 8-11 Novembre 2014 (programma disponibile sul
sito)
Argomenti degli abstracts (da inviare entro il 31/05/2014)
1. Volumi clinici nell'irradiazione della patologia mammaria 2.Volumi clinici in Radioterapia
Oncoematologica 3. Volumi clinici nell'irradiazione dei sarcomi delle parti molli 4. Gliomi a basso
grado dell'etàpediatrica 5. Neoplasie del rinofaringe 6. Carcinoma della mammella: il trattamento delle
stazioni linfonodali in relazione allo status del linfonodo sentinella 7. Trattamenti locali nel NSCLC
metastatico 8. La malattia metastatica epatica 9.Trattamenti sistemici e radioterapia nel carcinoma
prostatico 10. Trattamento delle metastasi ossee 11. La re-irradiazione nei tumori del Sistema
Nervoso Centrale 12. La re-irradiazione in ginecologia oncologica 13. Microambiente e modulazione
della risposta alla radioterapia 14. Mutazioni sensibilizzanti, nuovi target, e moderni trattamenti
oncologici 15. Adroterapia: evidenze ed appropriatezza
AIRO Giovani
1. Impatto dell'Imaging nel planning radioterapico
2.Trattamenti focali versus irradiazione panencefalica nei pazienti affetti da metastasi cerebrali
Convegni e Congressi
programmati
Convegni già svolti
12 marzo 2014: Congresso “Neoplasia della prostata: End Results e Modelli Organizzativi”
Isola Tiberina- Roma
17-21 marzo 2014 : 24° Corso Residenziale di Aggiornamento “Moderna radioterapia, nuove
tecnologie, ipofrazionamento della dose” Università Cattolica S. Cuore Roma
21-22 marzo 2014: 1° Convegno AIRO Campania “La radioterapia in Campania: dalla pratica
clinica alla innovazione tecnologica”
4 aprile 2014: Congresso “Iort e carcinoma mammario: chirurghi, radioterapisti e fisici insieme
per migliorare i risultati” Treviso
S.Camillo – Roma 27/28 Febbraio 2014
Re-irradiazione nella pratica clinica
Al Convegno , svoltosi nell’Aula Magna dello Spallanzani e diretto dal Prof Vittorio Donato, hanno
partecipato circa 100 radioterapisti, soprattutto giovani. Contributi importanti sono arrivati da illustri
ospiti come Prof C Nieder ed il prof V. Khoo, cosi come da tutti gli altri relatori che hanno fatto il
punto della situazione in un campo, come quello della re-irradiazione ancora oggetto di studio ed
investigazione sia radiobiologico che clinico.
News….. e curiosità
Articolo Scientifico:
recensione a cura di
Maria Claudia Fares
Radioterapia
Ospedale “ S.Camillo de
Lellis “ di Rieti
Responsabilità medica (da interpretare in rapporto alla disciplina)
“ Colpevole il primario che si 'disinteressa' dei pazienti degli altri medici del reparto”. Avere affidato
la paziente a un altro medico non esclude la colpa per imperizia né la responsabilità del
primario, che è tenuto a supervisionare l’operato degli altri medici del reparto”. Per questo la
Cassazione ha giudicato il primario colpevole di “disinteresse” nei confronti della paziente .
La sentenza della Cassazione (in allegato)
“Use of bone scan during initial prostate cancer workup , downstream procedures, and associated
medicare costs”
Falchook AD, Salloum RG, Hendrix LH, Chen RC.
Int J Radiat Oncol Biol Phys. 2013 Dec 7. [Epub ahead of print]
Introduzione:
Negli Stati Uniti nel 2013 sono stati registrati più di 238 000 casi di tumore della prostata, la cui
gestione ha portato all’ aumentato utilizzo di tecnologie di imaging complesse con elevati costi per il
sistema sanitario.
Lo scopo dello studio è stato quello di valutare la prevalenza nell’ uso della scintigrafia ossea nelle
diverse classi di rischio definite da D’ Amico (basso rischio: T1-T2a, Gleason Score < 6 e PSA > 10
mg/ml, rischio intermedio T2b, Gleason score 7 o PSA 10-20, alto rischio: T2c, T3a PSA >10,
Gleason score>8), quantificare l’uso di tecniche d’imaging addizionali (TAC, RM, Rx) e quantificare i
costi. Inoltre è stata valutata la percentuale di pazienti realmente metastatici nelle diverse classi di
rischio per determinare in che misura le varie metodiche hanno dato informazioni clinicamente utili.
Materiali e Metodi:
Lo studio è stato eseguito utilizzando un database SEER (Survelliance, Epidemiology, and End
Results). Sono stati selezionati 47,224 pazienti stratificati per classi di rischio con data della diagnosi
dal 2004 al 2007.
La scintigrafia ossea è stata eseguita entro i 180 giorni dalla diagnosi o entro la data di inizio del
trattamento mentre le procedure addizionali (TC, RM, RX, biopsia ossea) sono state effettuate entro i
90 giorni dalla scintigrafia ossea. I costi sono stati valutati analizzando i dati del 2012.
Risultati:
Il 31% ed il 48% dei pazienti rispettivamente con rischio basso ed intermedio sono stati sottoposti a
scintigrafia ossea; di questi il 21% ha eseguito RX, il 7% TC, il 3% RM. Le biopsie ossee sono state
rare.
La malattia metastatica è stata riscontrata in meno dell’ 1% dei pazienti a rischio basso ed intermedio.
Il costo complessivo è stato di $ 11,300,000 per queste classi di rischio.
Al contrario, nel gruppo di pazienti con malattia ad alto rischio solo il 62% è stato sottoposto a
scintigrafia ossea e di questo il 14% è risultato metastatico.
Conclusioni:
Lo studio ha dimostrato un eccessivo uso della scintigrafia ossea nelle classi a rischio basso ed
intermedio ed conseguente aumento dei costi. Nei pazienti ad alto rischio è stato registrato un
sottoutilizzo di tale metodica.
Considerazioni:
Tale analisi invita ad un’ attenta valutazione della gestione delle indagini diagnostiche nella
stadiazione dei pazienti affetti da neoplasia prostatica e ad una maggior adesione alla linee guida
esistenti. Nel gruppo a rischio intermedio l’esecuzione della scintigrafia ossea andrebbe riservata a
sottogruppi di pazienti selezionati.
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