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Diapositiva 1 - Dipartimento di Scienze Politiche

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Diapositiva 1 - Dipartimento di Scienze Politiche
ELEZIONI E SISTEMI ELETTORALI
• Il voto democratico
• Elezioni dirette e indirette
• I sistemi elettorali
• Maggioritario a turno unico
• Maggioritario a doppio turno
• Proporzionale
• Gli effetti dei sistemi elettorali
Prof. Roberto De Rosa
Le caratteristiche del voto “democratico”
UNIVERSALE: esteso a tutti
 LIBERO: esente da costrizioni
 DIRETTO: mirato all’elezione di candidati o
all’attribuzione di seggi ai partiti
 SEGRETO: espresso al riparo da occhi indiscreti e
sanzioni
 SIGNIFICATIVO: avente effetti concreti sulla
distribuzione del potere politico

Scienza Politica
2
Prof. Roberto De Rosa
Innanzitutto, che cosa sono le elezioni?
Scienza Politica
“Le elezioni sono procedure istituzionalizzate per la scelta
dei rappresentanti selezionati per alcuni o tutti i
membri ufficialmente riconosciuti di una
organizzazione” (Rokkan 1970)
… e che cosa è un sistema elettorale?
Un sistema elettorale è la modalità con cui i voti vengono
tradotti in seggi o cariche.
3
Prof. Roberto De Rosa
1.
2.
3.
Scienza Politica
I TRE PRINCIPALI PROBLEMI
della competizione elettorale nelle democrazie
contemporanee:
FINANZIAMENTI
TELEVISIONE
ASTENSIONISMO
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Prof. Roberto De Rosa
L’elezione per la cariche monocratiche
in forma:
può avvenire
Scienza Politica
DIRETTA
Gli elettori votano ed
eleggono direttamente
il capo dell’esecutivo
INDIRETTA
Un’assemblea precostituita, ed
eletta a sua volta, elegge il
detentore della carica monocratica
5
Prof. Roberto De Rosa
L’elezione diretta del Presidente della Repubblica
può avvenire:
nei regimi PRESIDENZIALI (es. USA,
Brasile, Argentina, Cile, Venezuela, Perù,
Bolivia);
-
nei regimi SEMI-PRESIDENZIALI (es.
Francia, Finlandia, Ucraina, Bulgaria);
-
nei regimi PARLAMENTARI (es. Austria,
Irlanda e Islanda).
Scienza Politica
-
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Prof. Roberto De Rosa
Scienza Politica
Esiste una varietà di formule per l’elezione
del presidente della repubblica. Le
principali riguardano l’elezione a
maggioranza :
RELATIVA
 RELATIVA CON SOGLIA PREFISSATA
 ASSOLUTA

A TURNO UNICO
CON BALLOTTAGGIO
7
Prof. Roberto De Rosa
L’ELEZIONE DEL PARLAMENTO
In via preliminare, esistono TRE categorie di sistemi
elettorali per l’elezione dei parlamenti:
2.
3.
Scienza Politica
1.
a turno unico in collegi uninominali (plurality);
a doppio turno in collegi uninominali (majority);
di rappresentanza proporzionale.
Esistono anche i sistemi MISTI, che integrano
differenti caratteristiche dei tre precedenti sistemi
elettorali
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Prof. Roberto De Rosa
SISTEMI MAGGIORITARI A TURNO UNICO
(PLURALITY O FIRST PAST THE POST)
DESCRIZIONE
Scienza Politica
VINCE
IL
CANDIDATO
CHE
NEL
COLLEGIO
UNINOMINALE OTTIENE ANCHE SOLTANTO LA
MAGGIORANZA RELATIVA DEI VOTI ESPRESSI.
A determinate condizioni, il NUMERO DEI CANDIDATI che si
presentano nei collegi uninominali dipende essenzialmente dal
numero dei partiti esistenti nel sistema politico e dal grado di
strutturazione del sistema partitico.
Esempi: Gran Bretagna, Usa, Canada, India.
9
Il sistema plurality innesca una competizione
bipartitica quando:
la dispersione dei voti
fra i diversi collegi è
limitata, cioè esistono
poche e deboli
minoranze
geograficamente
concentrate
Scienza Politica
la strutturazione del
sistema partitico è
forte ovvero i due
maggiori partiti sono
consolidati
Prof. Roberto De Rosa
SISTEMI MAGGIORITARI A TURNO UNICO
10
MENTRE
Scienza Politica
I sostenitori del sistema plurality indicano come
pregio di questo sistema elettorale la connessione
fra sistema tendenzialmente bipartitico,
designazione (informale) del governo e
governabilità del sistema politico,
Prof. Roberto De Rosa
SISTEMI MAGGIORITARI A TURNO UNICO
i suoi critici mettono in risalto la disrappresentatività dell’esito elettorale, cioè la
possibile sottorappresentanza di partiti, anche
consistenti.
11
Descrizione
-
-
Scienza Politica
Il voto alternativo, utilizzato in Australia, richiede
che:
Prof. Roberto De Rosa
CASO AUSTRALIANO E “VOTO ALTERNATIVO”
il candidato vincente ottenga la maggioranza
ASSOLUTA dei voti espressi nel collegio
uninominale;
l’elettore indichi, pena la nullità del voto, l’ordine di
preferenza dei candidati presentatisi nel collegio.
12
Candidati
Adams
Brown
Grey
Jones
White
Totale
Prime preferenze
15.000
20.000
7.000
10.000
8.000
60.000
Poiché nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, Grey, che ha il numero più basso di voti, viene
escluso. Le sue schede sono così redistribuite fra gli altri candidati secondo le preferenze espresse:
Brown
Jones
White
1.000
–
4.000
2.000
Adams
Brown
Jones
White
16.000
20.000
14.000
10.000
La nuova situazione è:
Poiché nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, viene escluso White, che ha il minor numero di voti, e
le sue schede sono redistribuite fra i rimanenti candidati secondo le preferenze espresse:
Adams
Brown
Jones
1.500
3.000
5.500
Adams
Brown
Jones
17.500
23.000
19.500
Scienza Politica
Adams
Prof. Roberto De Rosa
Esempio di voto alternativo utilizzato in Australia
Effettuate le somme, la nuova situazione è:
È la volta dell’ultimo piazzato, Adams, a essere escluso, e le sue schede sono così redistribuite, sempre sulla base delle
preferenze espresse:
La situazione diventa:
Brown
Jones
6.000
11.500
Brown
Jones
29.000
31.000
Perciò, Jones viene eletto.
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Descrizione
-
Al primo turno vince soltanto il candidato che ha ottenuto la
maggioranza assoluta dei voti espressi
Se nessuno candidato al primo turno ottiene la maggioranza
assoluta, si prevede un secondo turno elettorale. Tale secondo
turno può essere:
APERTO
Tutti i candidati
presenti al primo
turno o addirittura
nuovi candidati
possono presentarsi
Scienza Politica
-
Prof. Roberto De Rosa
SISTEMI MAGGIORITARI A DOPPIO TURNO
(MAJORITY)
CHIUSO
Soltanto un numero predefinito,
cioè limitato, di candidati viene
ammesso al secondo turno. Nel
caso del ballottaggio, i due
candidati meglio piazzati al primo
turno
14


agevola l’introduzione di una dinamica bipolare e la formazione di
una maggioranza parlamentare;
permette agli elettori di votare “strategicamente”, anche sulla
base delle dinamiche e delle risultanze conseguenti al primo turno
elettorale.
Scienza Politica

Consente agli elettori di valutare il radicamento, la forza, la
consistenza concreta dei candidati e dei loro partiti;
Prof. Roberto De Rosa
MERITI DEL DOPPIO TURNO
CRITICHE
La critica più frequente è la stessa rivolta ai sistemi plurality,
riferita alla possibile sottorappresentanza parlamentare di partiti
piccoli o mediamente consistenti.
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Prof. Roberto De Rosa
SISTEMI DI RAPPRESENTANZA PROPORZIANALE
Scienza Politica
Tutte le varianti del sistema proporzionale sono
accomunate da una relazione di
PROPORZIONALITÀ fra voti ottenuti e seggi
attribuiti.
Le formule proporzionali vengono applicate soltanto
all’interno di collegi plurinominali, nei quali si
elegge più di un candidato.
16
la dimensione della circoscrizione, ovvero il
numero dei seggi che si attribuiscono in una
specifica circoscrizione;
2)
la presenza di clausole o soglie di accesso alla
distribuzione dei seggi;
3)
il numero complessivo di parlamentari da
eleggere.
Scienza Politica
1)
Prof. Roberto De Rosa
Gli elementi che incidono sulla “proporzionalità” di
tali sistemi elettorali e sulla frammentazione del
sistema partitico sono tre:
17
la formula SAINTE-LAGUË MODIFICATA (Svezia,
Norvegia, Danimarca)
-
la formula D’HONDT (Spagna, Belgio, Olanda)
-
la formula HARE (Germania dal 1987)
Scienza Politica
-
Prof. Roberto De Rosa
Anche le formule matematiche di traduzione di voti in
seggi influiscono sulla rappresentanza parlamentare
dei partiti. Le formule più utilizzate sono:
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Scienza Politica
Il sistema elettorale utilizzato nella Repubblica di
Irlanda è considerato una delle migliori varianti
di rappresentanza proporzionale, poiché
garantisce una eccellente proporzionalità
dell’esito (anche in piccole circoscrizioni) e allo
stesso tempo consente all’elettore di valutare i
singoli candidati.
Prof. Roberto De Rosa
CASO IRLANDESE: IL VOTO SINGOLO TRASFERIBILE
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Esempio di applicazione del voto singolo trasferibile
Quoziente = [48.572 / (5+1)] + 1 = 8.096
Candidato
e partito
Conteggi
2
3
4
5
6
7
(a)
(b)
(c)
(d)
(e)
(f)
(g)
Molloy (FF)
9.545*
–1.449
Donnellan (FG)6.105
38
51
30
2.181
6.143
6.194
6.224
8.405*
129
715
214
554
2.970
5.847
6.562
6.776
7.330
10.300*
–2.204
352
99
294
97
379
431
6.371
6.470
6.764
6.861
7.240
7.671*
475
47
1.716
87
221
196
4.614
4.661
6.377
6.464
6.685
6.881*
198
35
242
29
212
145
5.822
5.857
6.099
6.128
6.340
6.485
24
38
41
1.014
3.976
4.014
4.055
5.069**
47
145
105
3.793
3.938
4.043**
171
33
2.684
2.717**
Higgins (Lab)
Fahey (FF)
Geoghegan (FF)
Killilea (FF)
McCormack (FG)
Coogan (FG)
O’Connor (FF)
Brick (Sfwp)
5.718
6.019
4.139
5.624
3.952
3.746
2.513
1.211
Scienza Politica
1
Prof. Roberto De Rosa
Circoscrizione di Galway West (5 seggi). Voti validi 48.572
15
1.226**
20
permettono di “FOTOGRAFARE” la configurazione
di un sistema partitico
-
consentono la rappresentanza anche alle minoranze
-
favoriscono la creazione e il mantenimento di un
sistema multipartitico
-
“in proporzione alla propria non proporzionalità”
(Sartori) comprimono la frammentazione
Scienza Politica
-
Prof. Roberto De Rosa
EFFETTI DEI SISTEMI ELETTORALI
PROPORZIONALI
21
Forte
(strutturato)
Debole
(non strutturato)
Debole
Effetto riduttivo del
sistema elettorale
Effetto bloccantecontrobilanciante del
sistema partitico
Effetto riduttivobloccante a livello di
collegio
Nessun
effetto
Scienza Politica
Sistema partitico
Forte
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Sistema elettorale
22
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