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Presentazione di PowerPoint - ASL della Provincia di Varese

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Presentazione di PowerPoint - ASL della Provincia di Varese
CORSO DI FORMAZIONE SUL CAMPO ANNO 2010
ASL della Provincia di Varese, con la collaborazione della U.O.
Ospedaliera di Medicina del Lavoro
1)
Venerdì 30.04.2010: “Criticità inerenti l’applicazione di quanto previsto
dall’art.41,comma 4, D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. in merito alla verifica di assenza di
condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti”
2)
Venerdì 28.05.2010: “Problematiche e prime indicazioni di ordine pratico nella
valutazione del rischio stress lavoro-correlato previsto dall’art.28, comma 1-bis,
D.Lgs.81/2008 e s.m.i.”
3)
Venerdì 15.10.2010: “ La reale efficacia pratica dell’azione del medico
competente conseguente all’espressione dei giudizi di idoneità alla mansione
previsti dall’art.41, comma 6, lettere b) e c), D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.” (Con
particolare riferimento anche al contributo del medico competente all’interno del
modello organizzativo aziendale e del sistema di gestione della sicurezza)
4)
Venerdì 10.12.2010: “Approfondimento delle considerazioni e delle
problematiche emerse nel corso dei precedenti incontri di formazione sul
campo”
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
In relazione al prossimo e conclusivo incontro del
Corso di Formazione sul Campo, previsto per il
10.12.2010, possono essere inviate, tramite e-mail,
proposte di argomenti da trattare o approfondire,
(anche in funzione di una eventuale riedizione del
corso nell’anno 2011) al seguente indirizzo di posta
elettronica:
[email protected]
possibilmente entro il 15.11.2010, GRAZIE!
NUMERO TOTALE DI ACCERTAMENTI SANITARI
EFFETTUATI A SEGUITO DI RICORSI ex ART.41
comma 9 D. Lgs. 81/2008 e GIUDIZI ex ART.5
L.300/70 NELL’ANNO 2009 DAL SERVIZIO IGIENE
E SICUREZZA SUL LAVORO – ASL DELLA
PROVINCIA DI VARESE:
TOTALE ACCERTAMENTI 85
di cui:
- 50 ricorsi ex Art. 41 comma 9
- 35 giudizi ex Art. 5
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
SUDDIVISIONE DEGLI ACCERTAMENTI SANITARI
PER AMBITI TERRITORIALI DI COMPETENZA SISL
U.O. TERRITORIALE NORD
31
U.O. TERRITORIALE SUD - OVEST
24
U.O. TERRITORIALE SUD - EST
19
AREA DI MALPENSA
11
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
TABELLA DATI SANITARI INERENTI I RICORSI ART. 41, COMMA 9 e GIUDIZI ART.5
ASL DI VARESE – Servizio Igiene e Sicurezza sul Lavoro – ANNO 2009
Numero totale visite effettuate a seguito di ricorsi Art.41 e
giudizi Art.5
85
Numero giudizi ex Art. 5 effettuati (su richiesta delle aziende)
35
Numero totale ricorsi Art.41, comma 9
50
(Numero ricorsi ex Art. 41, comma 9 presentati da lavoratori)
48
(Numero ricorsi ex Art. 41, comma 9 presentati dalle aziende)
2
Numero giudizi del medico competente confermati dall’ASL
15
Numero giudizi meglio circostanziati dall’ASL con prescrizioni o
limitazioni
24
Numero giudizi del medico competente non confermati dall’ASL
11
(numero di altri lavoratori non presentatisi ad accertamento
sanitario)
5
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
TIPOLOGIA DELLE MANSIONI OGGETTO DEI
RICORSI ex ART. 41 e dei GIUDIZI ex ART. 5
MANSIONE (PER GRUPPO
OMOGENEO)
NUMERO ADDETTI
OPERAIO
27
PORTALETTERE
13
OPERATORE SANITARIO
15
AUTISTA/CONDUTTORE
MACCHINE
7
COMMESSO/ADDETTO
VENDITA
6
IMPIEGATO
5
MURATORE
3
ADDETTO MENSA
2
ALTRE MANSIONI
7
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
ALCUNE OSSERVAZIONI E CONSIDERAZIONI SUGLI
ACCERTAMENTI EFFETTUATI
1. Il numero totale di accertamenti (ricorsi e richieste d’idoneità)
risulta in aumento rispetto agli anni precedenti
2. Se escludiamo i casi di ricorso ex art. 41, comma 9, in cui il
giudizio è stato confermato o è stato revocato dall’organo di
vigilanza (complessivamente 26 casi su 50), nei restanti 24 casi
(quindi quasi il 50%) gli accertamenti hanno esitato
nell’espressione di giudizi che l’ASL ha modificato
(circostanziato) con prescrizioni o limitazioni. Nella
maggioranza dei casi le specifiche hanno riguardato il limite di
peso “sostenibile” dal lavoratore nella movimentazione manuale
individuale dei carichi o il tipo di turno di lavoro. Ne consegue la
considerazione che tali casi potevano probabilmente essere risolti
in azienda
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
3. Gli elementi raccolti in anamnesi nel corso degli
accertamenti hanno evidenziato la necessità di
informare i lavoratori, e i loro rappresentanti, che il
ricorso all’organo di vigilanza è inerente il giudizio di
idoneità già espresso dal medico competente e non è
esclusivamente o automaticamente finalizzato al
cambio di mansione e/o di reparto; spesso capita che il
lavoratore abbia invece questa aspettativa e decida di
ricorrere essendo fermamente convinto che
l’accertamento effettuato dal collegio medico dell’ASL
comporti automaticamente il cambio di mansione o sia
esclusivamente finalizzato al cambio di mansione,
quindi a prescindere dal tipo di giudizio espresso dal
medico competente
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
4. Sempre nella parte di raccolta anamnestica emerge, in molti
casi [e questo sembra confermare quanto evidenziato nei punti 1)
e 2)], che il lavoratore, in realtà, concorda, nella maggioranza dei
casi, in sostanza, con il giudizio espresso dal medico competente,
ma che, di fatto, il contenuto del giudizio stesso non viene poi
applicato dall’azienda. E’ da ricordare a tal proposito, in
particolare, che il datore di lavoro ed il dirigente alla luce di
quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 art. 18, comma 1, lettera c),
devono tener conto, nell’affidare i compiti al lavoratore, delle
capacità e delle condizioni dello stesso in rapporto alla sua
salute e alla sua sicurezza; è opportuno informare i lavoratori
che per tali situazioni la prassi del ricorso ex art. 41, comma 9,
non è corretta, ma, piuttosto, è pertinente una segnalazione
all’organo di vigilanza circa il fatto che non è stato tenuto conto
di quanto determinato dal medico competente nel giudizio
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
5. Nell’espressione del giudizio di idoneità alla mansione è
opportuno considerare esclusivamente la possibilità che il
lavoratore possa svolgere la mansione affidata considerando lo
stato di salute in relazione ai rischi a cui è esposto. Il
collocamento all’interno dell’organizzazione aziendale spetta al
datore di lavoro e non al medico competente. L’espressione di
un giudizio di non idoneità può comportare automaticamente il
licenziamento del lavoratore
6. In occasione degli accertamenti sono stati più volte acquisiti il
programma di sorveglianza sanitaria ed il documento di
valutazione dei rischi; in parecchi casi si è notata una evidente
difformità tra i rischi individuati e gli accertamenti sanitari
eseguiti, senza che in merito risultasse, formalmente, alcuno
scambio di informazioni tra medico competente e datore di
lavoro. Gli accertamenti sanitari devono essere mirati al rischio.
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
Modello Organizzativo Aziendale, Sistema di Gestione della Salute e della
Sicurezza e Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR)
Questione: “Le leggi e le norme sono un problema o possono essere una
risorsa per il medico competente?”
nella disciplina del D.Lgs. 231/01 (responsabilità amministrativa dell’azienda)
l’ambito della salute e sicurezza sul luogo di lavoro è ampiamente normato e le
aziende dovrebbero aver già adottato una serie di disposizioni organizzative
(deleghe, organigrammi, procedure, programmi di audit, programmi di
formazione etc.) per adempiere a tali disposizioni normative (ed in questo
modo agevolare anche l’attività del medico competente)
art.30 D.Lgs. 81/2008 (modelli di organizzazione e di gestione) Il modello di
organizzazione e di gestione (…)
- deve essere adottato ed efficacemente attuato (…)
- deve prevedere idonei sistemi di registrazione di attività (…)
- deve prevedere un’articolazione di funzioni ed un sistema disciplinare (…)
- deve prevedere un idoneo sistema di controllo (…)
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
È da ricordare anche all’articolo 25 del D.Lgs 81/2008:… il medico competente
collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di
“promozione della salute”, secondo i principi della responsabilità sociale
…partecipando agli interventi per il miglioramento delle condizioni ambientali
ed ergonomiche, per la migliore organizzazione del lavoro e la gestione delle
risorse umane, al fine di migliorare il benessere organizzativo ed il clima
aziendale
(Santantonio, Casciani, Bartolucci – AIDII - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro e Ergonomia
–2008)
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
Alcuni possibili riferimenti per una concreta applicazione
- Norme UNI-INAIL 2001
- Linee Guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul
lavoro (SGSL) – (Guida operativa INAIL,Ottobre 2003)
- British Standard OHSAS 18001:2007, (SGSS): il medico non solo deve
“svolgere un ruolo in base agli obblighi normativi, ma può portare valore
aggiunto ai processi di miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute
nei luoghi di lavoro”,
…ad esempio nell’individuazione dei DPI più opportuni negli specifici casi e
nella gestione delle problematiche correlate
…ad esempio nel concorso alla progettazione ergonomica delle postazioni e
degli ambienti di lavoro
- ISPESL – Linea Guida SGSL, punto E.5 : COMUNICAZIONE, FLUSSO
INFORMATIVO E COOPERAZIONE
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
Ma, in realtà, cosa pensano i diretti interessati, ovvero i
medici competenti e “gli altri”, sulle competenze del
medico competente?
In assenza di dati statistici italiani….
un esempio che può rendere l’idea è lo studio realizzato
da HSE - Health & Safety Executive e University of
Glasgow (2004)
e che potremmo “riassumere”, e liberamente tradurre,
come
Le Competenze del Medico Competente
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
Studio HSE – Health & Safety Executive e University of Glasgow – 2004
“Le Competenze del Medico Competente”
[LAW] conoscenza degli aspetti normativi
[HAZARDS] partecipazione alla valutazione dei rischi
[FITNESS] gestione della idoneità al lavoro
[COMUNICATION] capacità di comunicazione
[EXPOSURES] conoscenza dei fattori di esposizione ai rischi
[RESERCH] attività ricerca
[PROMOTION] interventi ed azioni di promozione
[MANAGEMENT] capacità di gestione di risorse e di situazioni
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
Studio HSE – Health & Safety Executive e University of Glasgow - 2004
Dr. Pierluigi Turtura
SISL – Unità Operativa Coordinamento della Prevenzione e Sorveglianza Sanitaria Territoriale
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
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