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Inquinamento da rifiuti - Facoltà di Giurisprudenza

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Inquinamento da rifiuti - Facoltà di Giurisprudenza
INQUINAMENTO DA RIFIUTI

D.lgs.22/1997: rifiuti urbani e rifiuti speciali; rifiuti
pericolosi e rifiuti non pericolosi

Reg.CEE n.259/93: spedizioni transfrontaliere
Silvia Bertazzo
D.lgs.22/1997 – Nozioni introduttive



Campo applicativo: rifiuti in generale, rifiuti
pericolosi, imballaggi, rifiuti da imballaggi (fatte
salve discipline speciali comunitarie)
Finalità: elevata protezione dell’ambiente, controlli
efficaci (in particolare: rifiuti pericolosi)
Tutela da: rischi per acqua, aria, suolo, fauna, flora;
inconvenienti da rumori o odori; danni al paesaggio
Silvia Bertazzo
Strumenti

Responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti
coinvolti

Accordi e contratti di programma con enti pubblici,
imprese associazioni di categoria

Ordinanze contingibili ed urgenti
Silvia Bertazzo
Inquinamento da rifiuti: gerarchia

Prevenzione e riduzione della produzione e della
pericolosità (priorità)

Recupero dei rifiuti: riutilizzo, riciclaggio, recupero
(prioritari)

Smaltimento dei rifiuti (residuale)
Silvia Bertazzo
Prevenzione e riduzione







sviluppo di tecnologie pulite (risparmio risorse naturali)
promozione di strumenti economici, ecobilanci, sistemi di
ecoaudit, analisi del ciclo di vita dei prodotti
azioni di informazione e di sensibilizzazione dei
consumatori
messa a punto tecnica e l'immissione sul mercato di
prodotti “environmental friendly”
sviluppo di tecniche appropriate per l’eliminazione di
sostanze pericolose
determinazione di condizioni di appalto
promozione di accordi e contratti di programma
Silvia Bertazzo
Recupero

promozione di strumenti economici, ecobilanci, sistemi
di ecoaudit, analisi del ciclo di vita dei prodotti
determinazione di condizioni di appalto
promozione di accordi e contratti di programma

attività di gestione dei rifiuti: necessità autorizzazione


Silvia Bertazzo
Smaltimento






ricorso ad una rete integrata ed adeguata di impianti di
smaltimento
tecnologie più perfezionate a disposizione che non
comportino costi eccessivi
Obiettivi:
realizzare l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti
urbani non pericolosi in ambiti territoriali ottimali;
permettere lo smaltimento dei rifiuti in uno degli
impianti appropriati più vicini, al fine di ridurre la
movimentazione dei rifiuti stessi;
utilizzare i metodi e le tecnologie più idonei a garantire
un alto grado di protezione dell'ambiente e della salute
Silvia Bertazzo
Definizione di gestione dei rifiuti

La raccolta, il trasporto, il recupero e lo
smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di
queste operazioni, nonché il controllo delle
discariche e degli impianti di smaltimento dopo la
chiusura
Silvia Bertazzo
Definizione di rifiuto

“Sostanza od oggetto ricompresi in allegato e di cui il
detentore si disfi, o abbia deciso di disfarsi, o abbia
l’obbligo di disfarsi”
Riferimento: art. 6, d.lgs. 22/1997

Interpretazione autentica: “disfarsi”
Riferimento: d.l. 8 luglio 2002, n. 138 (convertito con l. 178/2002)

Intervento CGUE  disapplicazione della normativa
italiana in contrasto con il diritto comunitario
Silvia Bertazzo
Il contesto: il problema dei
“sottoprodotti” e dei “residui”

Fatto: sequestro di un semirimorchio che trasportava rottami
ferrosi (destinati come materia prime secondarie alle
acciaierie)

Origine materiali: demolizione di macchinari e di automezzi o
raccolta di oggetti di scarto

Natura: residuo, non più riutilizzabile in maniera certa e senza
previa trasformazione preliminare nel corso di un
medesimo processo di produzione o di utilizzazione

Ipotesi di reato: attività di gestione di rifiuti non autorizzata
Silvia Bertazzo
La qualifica di rifiuto

I rottami ferrosi sono sostanze o materiali di cui i detentori si
sono disfatti.

I materiali in questione perdono la qualifica di rifiuto solo a
partire dalla loro trasformazione in prodotti siderurgici
poiché, da tale momento, essi non possono più essere distinti
da altri prodotti siderurgici scaturiti da materie prime primarie
Riferimento: causa C-457/02, sentenza 11 novembre 2004
Silvia Bertazzo
Riutilizzazione economica

La nozione di rifiuto non deve essere intesa nel senso di
escludere le sostanze e gli oggetti suscettibili di riutilizzazione
economica

Tale nozione comprende anche le sostanze che hanno valore
commerciale e sono oggetto di negozi giuridici
Riferimento: CGCE, 25 giugno 1997

Destinazione naturale dell’abbandono
Riferimento: Cass. Pen., sez. III 8 marzo 2005, n. 8844
Silvia Bertazzo
Un caso concreto: le autovetture

Autovettura parzialmente demolita e priva di targa

La volontà di mantenere il veicolo per sfruttarlo a fini diversi
dalla circolazione (nella specie come pezzi di ricambio,
deposito di attrezzi, ecc...) non basta a escludere che il
proprietario si sia “disfatto” del bene

Il fatto integra gli estremi dell’abbandono incontrollato di
rifiuti (punito dall’art. 50 d.lg. 5 febbraio 1997 n. 22)
Riferimento: Cass. Civ., sez. I, 27 gennaio 2005, n. 1703
Silvia Bertazzo
CLASSIFICAZIONI: ORIGINE

Rifiuti urbani: domestici; non pericolosi assimilati agli urbani
per qualità e quantità; provenienti dallo spazzamento delle strade;
giacenti su strade e aree pubbliche (o private ad uso pubblico), su
spiagge e rive dei corsi d'acqua; vegetali provenienti da aree
verdi; provenienti da attività cimiteriale

Rifiuti speciali: da attività agricole e agroindustriali; derivanti da
attività di demolizione, costruzione, scavo; da lavorazioni
industriali e artigianali; da attività commerciali; da attività di
servizio; derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di
rifiuti, e fanghi prodotti da trattamenti delle acque e dalla
depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi;
derivanti da attività sanitarie; macchinari e apparecchiature
obsoleti; veicoli a motore e loro parti
Silvia Bertazzo
CLASSIFICAZIONI:
PERICOLOSITA’

Rifiuti pericolosi: i rifiuti non
espressamente elencati in allegato D
Elencazione tassativa
domestici
Riferimento: Cass. Pen., sez. III, 28 ottobre 1997, n. 9617

Rifiuti non pericolosi: rifiuti domestici e rifiuti non
espressamente indicati come tali

Rilevanza a fini sanzionatori (sanzioni maggiori)
Silvia Bertazzo
ESCLUSIONI







Rifiuti radioattivi
Rifiuti da attività minerari
Acque di scarico (esclusi i rifiuti allo stato liquido)
Materiali esplosivi in disuso
Carogne di animali
Terre e rocce da scavo destinate all'effettivo utilizzo per
reinterri e riempimenti (esclusi materiali provenienti da
siti inquinati
Materiali vegetali non contaminati da inquinanti
provenienti da alvei di scolo ed irrigui, utilizzabili tal quale
come prodotto
Silvia Bertazzo
Oneri del detentore di rifiuti

Oneri dell’attività di smaltimento a carico del
detentore (dei precedenti detentori o del
produttore dei rifiuti): consegna dei rifiuti ad un
raccoglitore autorizzato

Esclusione della responsabilità del detentore:
conferimento dei rifiuti al servizio pubblico di
raccolta; conferimento dei rifiuti a soggetti
autorizzati alle attività di recupero o di
smaltimento (previo ottenimento del formulario)
Silvia Bertazzo
Oneri del produttore di rifiuti (speciali)





Elenco (in ordine di priorità)
autosmaltimento;
conferimento a terzi autorizzati;
conferimento ai soggetti che gestiscono il
servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani,
previa convenzione;
esportazione
Silvia Bertazzo
Beni durevoli


Categorie: frigoriferi, surgelatori e congelatori;
televisori; computer; lavatrici e lavastoviglie;
condizionatori d’aria
Consegna a un rivenditore contestualmente
all'acquisto di un bene durevole di tipologia
equivalente ovvero devono essere conferiti alle
imprese pubbliche o private che gestiscono la
raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani o agli
appositi centri di raccolta, a cura del detentore
Silvia Bertazzo
Veicoli a motore e rimorchi (avviati alla
demolizione) – decreto Ronchi

Consegna al concessionario o ad un centro di
raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il
recupero dei materiali e la rottamazione
(autorizzato!)
 cancellazione dal P.R.A. e denuncia

Possibilità di acquisto delle parti
Certificato (esenzione da responsabilità)

Silvia Bertazzo
Veicoli fuori uso – d.lgs. 209/2003







Campo applicativo: veicoli M1, N1, a tre ruote, con
esclusione dei tricicli a motore
il veicolo "fuori uso“:
con la consegna ad un centro di raccolta
anche prima della consegna al centro di raccolta, qualora il
veicolo sia stato ufficialmente privato delle targhe di
immatricolazione, (salvo il caso di esclusivo utilizzo in aree
private)
veicoli a motore rinvenuti da organi pubblici e non
reclamati
a seguito di specifico provvedimento dell'autorita'
amministrativa o giudiziaria
in ogni altro caso in cui il veicolo, ancorche' giacente in area
privata, risulta in evidente stato di abbandono
Silvia Bertazzo
Controllo di veicoli abbandonati su area
pubblica da parte degli organi pubblici





Riferimento: d.m. 22 ottobre 1999, n. 460
Campo applicativo: veicoli a motore o rimorchi
rinvenuti da organi pubblici o non reclamati dai
proprietari e quelli acquisiti per occupazione (non
rifiuti!!!)
Nozione di veicolo abbandonato:
Presunzione di abbandono
Stato di abbandono formalizzato
Silvia Bertazzo
Presunzione di abbandono

Rinvenuto sulla strada dagli organi di polizia strada

Privo della targa di immatricolazione o del
contrassegno di identificazione

Privo di parti essenziali per l'uso o la sua
conservazione
Silvia Bertazzo
Veicolo formalmente abbandonato




Quando, la sua presenza sulla strada è idonea a
configurare:
una delle violazioni alle norme sulla sosta dei veicoli
il non avvenuto pagamento dell’eventuale tariffa
prevista per la sosta a pagamento
La sosta illecita sull’area pubblica si protrae per un
periodo superiore a sessanta giorni dal primo atto
degli atti di accertamento
Silvia Bertazzo
Veicolo a motore, stargato o in apparente
stato di abbandono






constatare lo stato di presunto abbandono
accertare eventuali violazioni C.d.S.
accertare l’eventuale pendenza di denuncia per furto
notifica al proprietario il verbale di constatazione e
conferimento del veicolo in uno dei centri di raccolta
autorizzati
dopo 60 giorni, senza che il veicolo sia stato reclamato dagli
aventi diritto, lo stesso si considera cosa abbandonata
il centro di raccolta procede alla demolizione e al recupero
dei materiali, previa cancellazione dal pubblico registro
automobilistico (P.R.A.)
Silvia Bertazzo
Sosta protatta







accertare le eventuali violazioni al c.d.s. inerenti la sosta
appurare la protrazione della sosta di oltre sessanta giorni
accertare eventuale pendenza di denuncia per furto
conferire il veicolo in uno dei centri di raccolta autorizzati
(temporanea custodia)
riferire al sindaco delle circostanze del ritrovamento e
dell'avvenuto conferimento
notifica dell’invito a ritirare il veicolo entro un anno
il centro di raccolta procede alla rottamazione (salvo
vendita) e alla cancellazione
Silvia Bertazzo
Sistema di monitoraggio: il Catasto

Riorganizzazione del Catasto dei rifiuti: sezione
nazionale, sezioni regionali

Comunicazione al Catasto delle quantità e caratteristiche
dei rifiuti raccolti, trasportati, recuperati, smaltiti (anche
prodotti, se rifiuti pericolosi)  M.U.D.

Comunicazione da parte di Comuni o aziende speciali
relativamente a rifiuti urbani
Silvia Bertazzo
Sistema di monitoraggio: la
documentazione





Registri di carico e scarico: annotazione di informazioni sulle caratteristiche
qualitative e quantitative dei rifiuti, da utilizzare ai fini della comunicazione annuale
al Catasto
Fogli numerati e vidimati
Cadenza settimanale
Tenuta quinquennale (o a tempo indeterminato)
Attività di autodemolizione e concessionari d’auto
Riferimento: d.m. 1 aprile 1998, n. 148 (modelli)

Formulario di identificazione del trasporto dei rifiuti (salvo quantità limitate, o
rifiuti urbani)
Silvia Bertazzo
Autorizzazioni

Autorizzazione alla realizzazione degli impianti di
smaltimento e di recupero dei rifiuti (oltre a VIA, se
richiesta)

Autorizzazione all’esercizio delle operazioni di
smaltimento e recupero (anche contestuale
all’autorizzazione all’impianto)

Autorizzazione di impianti di ricerca
sperimentazione (termini e durata ridotti)
Silvia Bertazzo
e
di
Iscrizione obbligatoria



Albo nazionale delle imprese gestione di rifiuti
sostituisce l’autorizzazione all’esercizio delle attività di
raccolta, di trasporto, di commercio e di
intermediazione dei rifiuti (per le altre attività
l'iscrizione abilita alla gestione degli impianti il cui
esercizio sia stato autorizzato)
Obbligati anche chi esercita la raccolta e il trasporto
dei propri rifiuti non pericolosi in quantità che non
eccedano i 30 chilogrammi e i 30 litri al giorno
Riferimento: CGCE, Sez.III, 9 giugno 2005, Causa C-270/03
Silvia Bertazzo
Procedure semplificate




autosmaltimento di rifiuti non pericolosi
operazioni di recupero dei rifiuti
decorsi 90 giorni dalla semplice denuncia di inizio
attività alla Provincia competente per territorio
rispetto condizioni (iscrizione all’Albo)
Silvia Bertazzo
Attività vietate






Divieto di realizzare e gestire nuovi impianti di incenerimento
senza misure di recupero energetico
Divieto di smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni
diverse da quelle di produzione (salvo deroghe)
Divieto di smaltire in discarica rifiuti diversi da quelli inerti o da
quelli espressamente individuati (salvo deroghe)
Divieto di miscelare categorie diverse di rifiuti pericolosi o
rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi
Divieto di abbandono e deposito incontrollati di rifiuti sul
suolo
Divieto di l’immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato
solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee
Silvia Bertazzo
Concetto di abbandono e deposito
incontrollato





Abbandono: condotta di chi si disfi definitivamente di rifiuti
depositandoli sul suolo
quantità limitate
condotta occasionale e non sistematica
Deposito incontrollato: continuità e quantità nell’accumulo
di rifiuti, provvisorietà
Sanzioni amministrative (riduzione in caso di rifiuti non
pericolosi e non ingombranti) o penali (soggetti titolari di
imprese o enti)
Silvia Bertazzo
Rimozione e ripristino

Obbligati: autore della violazione, in solido con il
proprietario e con i titolari di diritti reali di
godimento

Ordinanza del Sindaco
ripristino
in caso di inottemperanza  sanzione penale


Silvia Bertazzo
Responsabilità proprietario (e assimilati)

Imputabilità del fatto a titolo di dolo o colpa

Ordinanza di sgombero illegittima se priva di
motivazione e di adeguata attività accertamento
sotto il profilo soggettivo
Riferimento: T.A.R. SICILIA, Sez. II, 22 giugno 2005, n. 1041

Compartecipazione anche soltanto colposa di
mancata vigilanza
Silvia Bertazzo
Grado di diligenza

Il dovere di diligenza che fa carico al titolare del fondo
non può arrivare al punto di richiedere una costante
vigilanza, da esercitarsi giorno e notte, per impedire ad
estranei di invadere l’area e di abbandonarvi dei rifiuti
Riferimento: CdS, sez. V, sentenza 8 marzo 2005, n. 935
Silvia Bertazzo
Deposito temporaneo








Raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta,
nel luogo in cui sono prodotti
Condizioni di realizzazione
Limiti temporali
Irregolarità: deposito incontrollato o stoccaggio non
autorizzato – discarica (dopo 1 anno)
Obblighi:
Tenuta registro carico/scarico
Divieto di miscelazione
Non è necessaria l’autorizzazione (non è attività di gestione)
Silvia Bertazzo
Giurisprudenza




Il deposito temporaneo è tale quando:
realizzato dal produttore dei rifiuti (non rifiuti
“terzi”)
realizzato nel luogo di produzione (NO in caso di
trasferimento in una sede distaccata)
vengono rispettati i limiti quantitativi e le
prescrizioni ex lege
Silvia Bertazzo
Concetto di stoccaggio





fase iniziale della gestione dei rifiuti
deposito preliminare di rifiuti finalizzato all’e
operazioni di smaltimento
la messa in riserva di materiali finalizzata alle attività
di recupero
Autorizzazione o comunicazione
Stoccaggio (a fini smaltimento) dopo 1 anno:
discarica
Silvia Bertazzo
Attività di gestione non autorizzata

Sanzioni distinte a seconda che si tratti di attività
riguardanti rifiuti pericolosi e non pericolosi
(quantità della pena, possibilità di oblazione,
sospensione condizionale)

Reato di pericolo presunto

Inosservanza delle prescrizioni: pene originarie
(ridotte della metà)
Silvia Bertazzo
Attività di gestione non autorizzata: ipotesi

abbandono di rifiuti provenienti dall'attività di
demolizione e ristrutturazione di un immobile, che non
abbia carattere di occasionalità, ma sia caratterizzato
dalla ripetitività della condotta
Riferimento: Cass. pen., sentenza 10 novembre 2000, n. 133

attività di prelievo e trasporto di stracci per puliture
industriali noleggiati da una ditta
Riferimento: Cass. pen., sentenza 17 aprile 1998, n. 6289

raccolta e smaltimento senza autorizzazione di carcasse
di veicoli e altri rifiuti, speciali e pericolosi (di proprietà
di terzi), rinvenuti su un’area, attigua all’abitazione
Riferimento: Cass. pen., sez. III, 1 febbraio 2005, n. 3333
Silvia Bertazzo
Attività di gestione non autorizzata:
soggetti responsabili



Autore materiale
Chi è investito di una posizione di garanzia (obbligo
giuridico di impedire un determinato evento)
il titolare di una concessione edilizia per la cui
realizzazione era necessaria la demolizione di fabbricati
preesistenti era da considerare investito di una posizione di
garanzia rispetto al corretto smaltimento dei rifiuti costituiti
dal materiale di risulta di detta demolizione, e quindi
corresponsabile, a titolo di concorso con il titolare
dell'impresa appaltatrice
Riferimento: Cass. pen., sez. III, sentenza del 21 aprile 2000, n.
4957
Silvia Bertazzo
Discarica

Chiunque realizzi o gestisca una discarica non
autorizzata

Sanzioni differenti a seconda che si tratti di rifiuti
pericolosi o meno

confisca obbligatoria “ex lege”, se area di proprietà
dell'autore o del compartecipe del reato, salvo obbligo
di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi
Silvia Bertazzo
Realizzazione di discarica non autorizzata

destinazione e allestimento a discarica di un’area,
con il compimento delle opere occorrenti a tal
fine:

spianamento del terreno
apertura dei relativi accessi
opere di perimetrazione o recinzione


Silvia Bertazzo
Gestione di discarica abusiva






organizzazione, anche se rudimentale, di persone e cose
diretta al funzionamento della discarica
ripetitivo accumulo nello stesso luogo eterogeneità
dell’ammasso dei materiali
definitività dell’abbandono
degrado, anche solo tendenziale, dello stato dei luoghi
non assume rilevanza il dato che il quantitativo di rifiuti
presenti in loco non risulti di particolare entità
anche delle condotte isolate possono integrare l’ipotesi di
reato in esame nel caso in cui le azioni siano idonee a
trasformare il luogo in sito destinato alla ricezione ed al
conferimento definitivo di rifiuti, con pericolo per
l’ambiente circostante
Silvia Bertazzo
Responsabilità penale del Sindaco




Il reato di realizzazione e di gestione di discarica abusiva è
configurabile anche nei confronti del Sindaco,
rappresentante legale dell’ente locale in caso di discariche
comunali prive di autorizzazione regionale
Ripartizione delle funzioni tra organi di governo e organi di
gestione
esonera il sindaco da responsabilità inerenti a inosservanza
delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni o da
responsabilità inerenti alle soluzioni operative adottate nel
servizio di raccolta differenziata (dirigenti)
non libera il sindaco dalla sua responsabilità per aver
realizzato una discarica di rifiuti non autorizzata
Silvia Bertazzo
Trasporto di rifiuti





Obbligo di formulazione di identificazione (modello)
Esenzioni:
trasporti “minori”
trasporto di rifiuti urbani effettuato dal soggetto che
gestisce il servizio pubblico
ad ogni viaggio percorso da ciascun detentore a ciascun
destinatario deve corrispondere un unico formulario di
identificazione
Silvia Bertazzo
Controllo su strada con riscontro
incrociato





Viaggio dal detentore al destinatario:
verificare se il trasportatore reca con sé nel veicolo, tre
copie controfirmate dal produttore/detentore;
verificare con controllo a distanza se esiste c/o il
produttore/detentore la prima copia del formulario
trattenuta e controfirmata dal trasportatore;
Viaggio di ritorno:
verificare se presso il destinatario esiste regolarmente la
seconda copia del formulario trattenuta e controfirmata dal
produttore e dal destinatario
Silvia Bertazzo
Traffico illecito di rifiuti










Fattispecie: spedizione di rifiuti
effettuata senza che la notifica sia stata inviata a tutte le autorità
competenti interessate
effettuata senza il consenso delle autorità competenti
effettuata con il consenso delle autorità competenti interessate
mediante falsificazioni, false dichiarazioni o frode
non concretamente specificata nel documento di
accompagnamento
che comporti uno smaltimento o un recupero in violazione delle
norme comunitarie o
Internazionali
contraria ai divieti di importazione ed esportazione di rifiuti
Sanzioni penali (aumento per rifiuti pericolosi)
Confisca del mezzo di trasporto
Silvia Bertazzo
Traffico illecito di rifiuti

Chiunque, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con piu'
operazioni e attraverso l'allestimento di mezzi e attivita'
continuative organizzate, cede, riceve, trasporta, esporta,
importa, o comunque gestisce abusivamente ingenti
quantitativi di rifiuti

Elementi:
ingiusto profitto (ovvero l’elemento patrimoniale)
attività continuativa ed organizzata
gestione di un ingente quantitativo di rifiuti



Silvia Bertazzo
Raccolta differenziata e privacy



Condotte lesive della privacy:
obbligo di utilizzare sacchetti trasparenti con etichette
nominative
ispezioni da parte del personale incaricato al fine di trovare
elementi al fine di identificare il conferente  limitate solo
se non vi è altro modo di identificare il cittadino
 Condotte lecite:
 identificare sacchetti con microchip, codice a barre,
etichette intelligenti
 registrazione, da parte dei gestori delle ecopiazzole, dei
nominativi, del tipo e del quantitativo approssimativo di
rifiuti
Silvia Bertazzo
Fly UP