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Subtle Waves Template - Studio Infermieristico Cecchetto

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Subtle Waves Template - Studio Infermieristico Cecchetto
Corso ASA
Etica
professionale
A cura di Sergio Calzari
Programma
• Definizioni
– Salute
– Etica
– Etica professionale
– Bioetica
– Morale
– Deontologia e codice deontologico
• Testamento biologico
• Legge sulla privacy
• Consenso informato
• La contenzione
Salute
Stato di completo benessere fisico,
psichico e sociale, e non semplice
assenza di malattia
(definizione dell’OMS-1948)
Salute
Stato di completo benessere fisico, psichico e
sociale, e non meramente l’assenza di malattia o
infermità. E’ un fondamentale diritto umano e il
conseguimento del più alto livello possibile di
salute è il più importante obiettivo sociale del
mondo intero, la cui realizzazione richiede l’azione
di molti altri settori sociali ed economici oltre al
settore della salute
(definizione dell’OMS-1978)
Salute
Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico,
mentale e sociale, un individuo o un gruppo deve essere
capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di
soddisfare i propri bisogni, di cambiare l’ambiente
circostante o di farvi fronte.
Soggettività: il modo di
percepire la realtà influisce
sullo stato di salute
Equilibrio: la salute non è
uno stato, ma una
condizione dinamica...si
fonda sulla capacità del
soggetto di interagire
sull’ambiente
Costituzione italiana
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell'individuo e
interesse della collettività, e garantisce cure
gratuite agli indigenti.
Conferenza di Alma Ata
1978
principale obiettivo dei governi, delle
organizzazioni internazionali e dell’intera
comunità mondiale è:
“il raggiungimento per tutta la popolazione
mondiale entro il 2000 di un livello di salute che
permetta di condurre una vita socialmente e
economicamente produttiva”
Scala dei bisogni di Maslow
(psicologo statunitense)
5 differenti livelli, dai più elementari ai più complessi:
L'individuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono
essere soddisfatti in modo progressivo. Questa scala è
internazionalmente conosciuta come "La piramide di Maslow". I
livelli di bisogno concepiti sono:
Bisogni fisiologici (fame, sete, ecc.)
Bisogni di salvezza, sicurezza e protezione
Bisogni di appartenenza (affetto, identificazione)
Bisogni di stima, di prestigio, di successo
Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità e le
proprie aspettative e occupando una posizione soddisfacente nel
gruppo sociale).
Piramide di Maslow
Bisogni fisiologici: sono i bisogni di
base (aria, acqua, cibo, sesso...).
Quando questi non sono soddisfatti
possiamo sentire la malattia
Bisogni di sicurezza: sono
prevalentemente psicologici.
Abbiamo bisogno di una sede e di
una famiglia
Bisogni di apparenenza e di amore:
Desiderio di appartenere a gruppi
(associazioni, club,ecc). Desiderano
essere amati ed accettati dagli altri
Bisogni di autostima: stima da parte
di se stessi e da parte degli altri
Bisogni di autorealizzazione: è il
desiderio di diventare sempre più ciò
che uno è
L’A.S.A. e la salute
L’A.S.A. non deve usare la persona umana
come mezzo per realizzare scopi contrari al
bene della persona stessa
L’A.S.A. eroga assistenza alla persona, agisce per
il bene della stessa facendo riferimento a valori
codificati e riconosciuti dalla società
Ogni azione e decisione comporta una presa di
responsabilità
Etica
Etica…dal greco èthos che significa
“condotta”, “carattere”, “consuetudine”.
Branca della filosofia che studia i fondamenti
razionali che permettono di distinguere I
comportamenti umani come buoni, giusti o
moralmente leciti rispetto a quelli cattivi o
moralmente inappropriati
Etica
L’etica deve guidare l’A.S.A. ad agire
ponendo il paziente al centro e
riconoscendolo come individuo unico (non
Standardizzare…ogni pz è diverso).
Assistere significa riconoscere i bisogni non
soddisfatti del paziente ed adoperarsi
affinchè vengano soddisfatti
I principi etici
Cosa sono i principi etici?
Sono i principi che guidano la ragione a
prendere una decisione su un dilemma etico
I principi etici
Quali sono i principi etici ?
Principio di autonomia: rispetto della libertà dell’altro, delle decisioni
della persona assistita (autonomia della persona assistita)
Principio di beneficenza: l’azione\l’intervento è finalizzato al bene della
persona e al non provocarle danno
Principio di giustizia: Uguaglianza delle persone, equa distribuzione dei
benefici e dei rischi, per evitare discriminazioni ed ingiustizie
Principio di integrità morale del professionista: il diritto dell’operatore ad essere
rispettato nelle convinzioni morali e di agire secondo la propria coscienza
La bioetica
Cos’è la bioetica
Bios= Vita
E’ l’etica legata alla vita
Si interessa al comportamento nei confronti dei problemi che
coinvolgono la vita umana.
Esempi di decisioni che coinvolgono la bioetica:
Aborto, Eutanasia, Trapianti d’organo, Fecondazione artificiale,
Genetica, Farmacologia, etc….
Il percorso per operare scelte
etiche
Riconoscere il problema
Raccogliere I dati sulla situazione
Identificare I valori in gioco
Confrontare il problema con le norme
Analizzare il problema in base ai principi etici
Decidere secondo coscienza
Agire
Riflettere su ciò che si è fatto
L’etica professionale
L’etica professionale è quella parte dell’etica che stabilisce
i particolari principi morali di una professione ossia i diritti e
i doveri di:
coloro che la esercitano
le istituzioni in cui esse operano
coloro che ricevono i servizi e le prestazioni
Deontologia professionale
La deontologia professionale consiste nell'insieme delle regole
comportamentali, il cosiddetto "codice etico", che si riferisce in questo
caso ad una determinata categoria professionale.
Talune attività o professioni, a causa delle loro peculiari
caratteristiche sociali, si pensi ai medici o agli avvocati,
devono rispettare un determinato codice comportamentale,
il cui scopo è impedire di ledere la dignità o la salute di chi
sia oggetto del loro operato. Ecco perché gli ordini
professionali hanno elaborato codici di deontologia di cui
sarebbero tutori mediante l'esercizio dei poteri disciplinari
Il codice deontologico degli
infermieri
Il 17 gennaio 2009 il Consiglio nazionale della Federazione
nazionale dei Collegi Ipasvi ha approvato il nuovo Codice
Dentologico degli infermieri italiani
•
Disposizioni finali
Le norme deontologiche contenute nel presente Codice
sono vincolanti; la loro inosservanza è sanzionata dal
Collegio professionale.
Esempio di come il codice deontologico
si “applica” all’etica professionale ed
alla bioetica
Il 16 Febbraio 2009 il presidente del Collegio IPASVI di
Milano-Lodi diffonde un comunicato stampa a favore degli
infermieri che hanno assistito Eluana Englaro nelle ultime
ore di vita.
“…essi hanno agito secondo la propria
coscienza professionale, la conoscenza
del caso clinico e, soprattutto, in
conformità con il loro codice
deontologico…”
Articolo 36 del nuovo codice
deontologico
L'infermiere tutela la volontà dell’assistito di porre dei limiti agli
interventi che non siano proporzionati alla sua condizione clinica e
coerenti con la concezione da lui espressa della qualità di vita.
Il presidente dell’IPASVI non ha però considerato altri articoli del nuovo
Codice Deontologico:
Articolo 38
L'infermiere non attua e non partecipa a interventi finalizzati
a provocare la morte, anche se la richiesta proviene
dall'assistito
Il consenso informato
Il consenso informato
Il fine della richiesta del consenso informato è dunque
quello di promuovere l'autonomia dell'individuo nell'ambito
delle decisioni mediche.
Il malato può decidere se vuole essere curato per una
malattia e ha il diritto/dovere di conoscere tutte le
informazioni disponibili sulla propria salute, chiedendo al
medico ciò che non è chiaro; inoltre deve avere la
possibilità di scegliere, in modo informato, se sottoporsi ad
una determinata terapia o esame diagnostico.
Leggi che regolano il consenso
informato
Art. 32 della Costituzione:
nessuno può essere obbligato ad un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di legge
Art. 5 Legge 145 del 28 marzo 2001:
Un intervento nel campo della salute non può essere
effettuato se non dopo che la persona interessata abbia
dato consenso libero e informato. Questa persona riceve
innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla
natura dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi
rischi. La persona interessata può, in qualsiasi momento,
liberamente ritirare il proprio consenso.
Consenso scritto o consenso verbale
Consenso scritto: nei casi in cui l’intervento medico possa
comportare gravi conseguenze per la salute
Esempi in cui il consenso deve essere scritto:
donazione di sangue, sperimentazione di un farmaco,
test dell’HIV
Negli altri casi, soprattutto quando è consolidato il rapporto
di fiducia tra il medico e l’ammalato, il consenso può essere
solo verbale ma deve essere espresso direttamente al
medico. In ogni caso, il consenso informato dato dal malato
deve essere attuale, deve cioè riguardare una situazione
presente e non una futura (per questo, la legge non
riconosce la validità dei testamenti biologici).
Eccezioni al consenso informato
•
•
•
•
•
le situazioni nelle quali la persona malata ha espresso
esplicitamente la volontà di non essere informata;
le condizioni della persona siano talmente gravi e pericolose per
la sua vita da richiedere un immediato intervento di necessità e
urgenza indispensabile. In questi casi si parla di consenso
presunto;
i casi in cui si può parlare di consenso implicito, per esempio per
quelle cure di routine, o per quei farmaci prescritti per una
malattia nota. Si suppone, infatti, che in questo caso sia
consolidata l’informazione ed il consenso relativo;
i Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO),
le vaccinazioni obbligatorie, sono stabilite nei programmi nazionali
di salute pubblica.
Cosa dicono le professioni
Codice di deontologia medica (art. 30-34):
•
•
•
•
•
Il medico deve fornire al paziente la più idonea informazione (tenere anche conto
della cultura) sulla diagnosi, sulla prognosi, sulle prospettive e le eventuali
alternative diagnostico-terapeutiche e sulle prevedibili conseguenze delle scelte
operate;
l'informazione a terzi è ammessa solo con il consenso esplicitamente espresso dal
paziente;
in presenza di documentato rifiuto di persona capace di intendere e di volere, il
medico deve desistere dai conseguenti atti diagnostici e/o curativi, non essendo
consentito alcun trattamento medico contro la volontà della persona;
il consenso o il rifiuto del consenso può essere esercitato dal legale
rappresentante del paziente minore, interdetto o inabilitato;
il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà in caso di
grave pericolo di vita, non può non tenere conto di quanto precedentemente
manifestato dallo stesso.
l'unica eccezione ammessa è quella relativa all'assistenza d'urgenza ("Allorché
sussistano condizioni di urgenza e in caso di pericolo per la vita di una persona,
che non possa esprimere, al momento, volontà contraria, il medico deve prestare
l'assistenza e le cure indispensabili")
Cosa dicono le professioni
Codice di deontologia degli infermieri (art. 4.5):
L'Infermiere, nell'aiutare e sostenere la persona nelle scelte
terapeutiche, garantisce le informazioni relative al piano di
assistenza e adegua il livello di comunicazione alla capacità
del paziente di comprendere. Si adopera affinché la persona
disponga di informazioni globali e non solo cllniche e ne
riconosce il diritto alla scelta di non essere informato.
Privacy
Privacy: è il diritto alla riservatezza delle informazioni
personali e della propria vita privata
Convenzione europea dei diritti dell'uomo art. 8
“... non può esservi ingerenza di una autorità pubblica
nell'esercizio di tale diritto (diritto alla privacy) a meno che
tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una
misura che, in una società democratica, è necessaria per la
sicurezza nazionale, per la pubblica sicurezza, per il
benessere economico del paese, per la difesa dell'ordine e
per la prevenzione dei reati, per la protezione della salute o
della morale, o per la protezione dei diritti e delle libertà
altrui...”
(es. Intercettazioni telefoniche, internet point, giornalismo, ecc.)
Privacy e legislazione italiana
Attualmente in vigore il Decreto Legislativo n°196 (Tutela delle
persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali)
del 30 giugno 2003, che ha abrogato la legge sulla privacy 675
del 1996
Chi vigila che la legge sulla privacy venga applicata?
Garante per la protezione dei dati personali" è un’autorità
amministrativa indipendente istituita dalla c.d. legge sulla privacy,
la n. 675 del 31 dicembre 1996, per assicurare la tutela dei diritti e
delle libertà fondamentali ed il rispetto della dignità nel trattamento
dei dati personali
Compiti del Garante
•
•
•
•
•
•
•
controllare che i trattamenti siano effettuati nel rispetto delle norme di
legge
promuovere la sottoscrizione di codici di deontologia e buona condotta di
determinati settori
segnalare al Governo e al Parlamento l'opportunità di provvedimenti
normativi richiesti dall'evoluzione del settore
denunciare i fatti configurabili come reati perseguibili d'ufficio conosciuti
nell'esercizio delle sue funzioni
predisporre una relazione annuale sull'attività svolta da presentare al
Governo e al Parlamento
essere consultato da Governo o Ministri quando questi predispongono
norme che incidono sulla materia
cooperare con le altre Autorità Indipendenti
Esempio di informativa sulla
privacy
•
.
D.L. 196 del 2003
Titolo 5
“Trattamento dei dati personali in
ambito sanitario”
art.76
Gli esercenti le professioni sanitarie e gli organismi sanitari pubblici, anche
nell'àmbito di un'attività di rilevante interesse pubblico ai sensi dell'articolo 85,
trattano i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute:
a) con il consenso dell'interessato e anche senza l'autorizzazione del
Garante, se il trattamento riguarda dati e operazioni indispensabili per
perseguire una finalità di tutela della salute o dell'incolumità fisica
dell'interessato;
b) anche senza il consenso dell'interessato e previa autorizzazione del
Garante, se la finalità di cui alla lettera a) riguarda un terzo o la collettività.
Chi è il responsabile dei dati sanitari di
un paziente?
Art. 84 Comunicazione di dati all'interessato.
1. I dati personali idonei a rivelare lo stato di salute possono essere resi
noti all'interessato o ai soggetti di cui all'articolo 82, comma 2, lettera a),
da parte di esercenti le professioni sanitarie ed organismi sanitari, solo
per il tramite di un medico designato dall'interessato o dal titolare...
2. Il titolare o il responsabile possono autorizzare per iscritto esercenti le
professioni sanitarie diversi dai medici, che nell'esercizio dei propri compiti
intrattengono rapporti diretti con i pazienti e sono incaricati di trattare dati
personali idonei a rivelare lo stato di salute, a rendere noti i medesimi dati
all'interessato …
Casi particolari...HIV
sottoporsi al test Hiv è un atto volontario e per la sua esecuzione è
necessario il consenso esplicito della persona interessata, che deve
preliminarmente essere informata sul significato dell'esame e dell'eventuale
esito
- il ricovero in ospedale non autorizza gli operatori sanitari a sottoporre a
screening i pazienti
- le persone che si sottopongono al test hanno diritto all'anonimato
- il risultato dell'esame deve essere comunicato esclusivamente al diretto
interessato evitando la comunicazione dell'esito per telefono o lettera
- in caso di minori l'autorizzazione all'esecuzione dell'esame deve essere
data dai genitori o da chi esercita la patria potestà
- anche in carcere, il test Hiv non può essere effettuato senza
l'autorizzazione dell'interessato
- al lavoratore o alla persona che effettua una selezione per l'assunzione non
può essere chiesto di sottoporsi all'esecuzione del test Hiv
- non si possono effettuare test Hiv durante la visita di leva o il servizio
militare.
(Fonte: Ministero della Salute - Manuale di informazioni pro-positive)
Casi particolari...prognosi infausta
.
Cosa interessa a noi?
A.S.A. e O.S.S. vengono a conoscenza di informazioni sensibili che
riguardano la salute dei pazienti. Tali operatori sono tenuti al segreto
professionale in quanto le informazioni avvengono all’interno di un
rapporto fiduciario.
Ricordarsi che ASA e OSS non sono autorizzati a dare informazioni sullo
stato di salute dei pazienti ad altre persone (demandare al medico o
all’infermiere)
ASA, OSS ed operatori sanitari non sono autorizzati a dare informazioni
sensibili (origine razziale, etnica, convinzioni religiose, convinzioni
politiche, ecc.) dei pazienti ad altre persone
Cosa interessa a noi?...le consegne
Il passaggio delle consegne è un momento fondamentale dell’assistenza
Durante le consegne gli operatori sanitari vengono a conoscenza delle
condizioni cliniche dei malati al fine di garantirne l’assistenza
Tutto quello che viene detto durante il passaggio di consegna è coperto
da segreto
La contenzione
Uso di mezzi contenitivi soprattutto nei reparti psichiatrici e
geriatrici ma anche in pronto soccorso, reparti di medicina e
chirurgie.
Da uno studio dell’ospedale S.Raffaele di Milano si evince
che l’80% degli infermieri intervistati ha dovuto, almeno una
volta, applicare mezzi di contenzione fisica (29% spondine
per letto intere, 22% cintura per sedia, 15% bracciali a polsi o
caviglie).
I motivi della contenzione fisica sono: disorientamento
nel tempo e nello spazio (31%), alla prevenzione delle cadute
accidentali (27%), al trasporto in barella (24%)
La contenzione
-Aspetti giuridicil’art. 60 del R.D. n° 615 del 1909: “Nei manicomi
debbono essere aboliti o ridotti ai casi assolutamente
eccezionali i mezzi di coercizione degli infermi e non possono
essere usati se non con l’autorizzazione scritta del
direttore o di un medico dell’Istituto. Tale autorizzazione
deve indicare la natura del mezzo di coercizione (...)”.
La contenzione
-Aspetti giuridiciarticolo 32 della Costituzione, che recita: “La
Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure
gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un
determinato trattamento sanitario se non per disposizione
di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti
imposti dal rispetto della persona umana”
La contenzione
-Aspetti giuridiciLa contenzione fisica della persona assistita, che si configura
come atto coercitivo e quindi in contrasto con la
libertà della persona, è ammessa solo nei casi nei quali
essa possa configurarsi come provvedimento di vigilanza, di
custodia, di prevenzione o di cura, quindi solamente
allo scopo di tutelare la vita o la salute della persona a
fronte di una condizione di incapacità di intendere e di
volere
La contenzione
Qualora la contenzione fosse ingiustificata perché
sostenuta da motivazioni di carattere disciplinare o per
sopperire a carenze organizzative o, ancora, per convenienza
del personale sanitario, si possono configurare I reati di
sequestro di persona (art. 605 c.p.), violenza privata (art.
610) e maltrattamenti (art. 572).
La contenzione
-aspetti deontologiciCodice deontologico degli infermieri
“…L’infermiere si adopera affinché il ricorso alla contenzione fisica
e farmacologica sia evento straordinario e motivato, e non
metodica abituale di accudimento.
Considera la contenzione una scelta condivisibile quando vi
si configuri l’interesse della persona e inaccettabile quando
sia una implicita risposta alle necessità istituzionali…”
La contenzione
-aspetti deontologiciL’adozione di un trattamento che contempli una pratica
di contenzione deve essere correttamente motivata e
documentata
La contenzione
-linee guidaAPETTI NORMATIVI SULLA CONTENZIONE FISICA
Principio di inviolabilità della libertà personale (art. 13 Costituzione italiana)
Consenso all’atto terapeutico (art. 32 Costituzione italiana)
Chiunque abusa di mezzi di contenzione o di disciplina in danno di una
persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione,
cura o vigilanza, ovvero per l’esercizio di una professione, è punibile, se dal
Fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o nella mente (…)” (art. 571
Codice penale)
Difesa della libertà e della dignità della persona (art. 2 Codice deontologico
dell’infermiere, art. 5 Codice deontologico del medico)
“L’infermiere si adopera affinché il ricorso alla contenzione fisica e
farmacologica sia evento straordinario e motivato, e non metodica
abituale di accudimento. Considera la contenzione una scelta condivisibile
quando vi si configuri l’interesse della persona e inaccettabile quando sia
una implicita risposta alle necessità istituzionali” (art. 4.10 Codice
La contenzione
-linee guidaAPETTI NORMATIVI SULLA CONTENZIONE FISICA
“L’uso non giustificato dei mezzi di contenzione potrebbe anche tradursi in
accusa di aggressione e violenza” (art. 610 Codice penale)
“Va dall’altro canto ricordato che se ricorrono gli estremi dello stato di necessità
(art. 54 Codice penale), la misura di contenzione (sempre proporzionale al
pericolo attuale di un danno grave non altrimenti evitabile) non solo può, ma
deve essere applicata se non si vuole incorrere nel reato di abbandono di
incapaci” (art. 591 Codice penale)
Azioni
Identificazione delle persone che
necessitano di contenzione per
l’adesione al trattamento:
raccolta dati all’ingresso
per ogni persona assistita;
valutazione dello stato di coscienza della
persona che deve essere sottoposta a
terapia;
valutazione del grado di collaborazione del
paziente tramite colloquio;
valutazione d’équipe sulla reale necessità
dell’utilizzo del mezzo di contenzione.
Risorse
Infermiere
Scheda di
valutazione
infermieristica
Diario
infermieristico
Destinatari
Pazienti affetti da:
malattie a carico del
S.N.C. (malattia di
Alzheimer, demenze,
Morbo di Parkinson,
ecc.);
cirrosi epatica;
stato confusionale
(nel paziente anziano);
sindromi tossico
carenziali (alcool
o sostanze
stupefacenti);
malattie psichiatriche.
Azioni
Risorse
Informazione al paziente ed ai suoi
familiari:
- spiegare l’importanza e la necessità
dell’esecuzione della terapia;
- rassicurare il paziente (tranquillizzarlo,
stargli vicino), informandolo che la
contenzione verrà rimossa al termine della
terapia.
Infermiere
Ratifica dell’uso del mezzo di contenzione
nella documentazione clinica
della persona assistita:
- prescrizione medica sul diario clinico;
- annotazione sul diario infermieristico;
- compilazione della scheda infermieristica
- Medico;
- infermiere;
-scheda di
Valutazione
infermieristica
- diario
infermieristico
.
Destinatari
Azioni
Utilizzo del mezzo di contenzione:
- scelta del mezzo di contenzione
adeguato:
- bracciale di contenzione;
- spondine per il letto.
Posizionamento del mezzo di
contenzione:
- bracciale: avvolgere il bracciale al
polso del paziente in modo che
non sia troppo stretto, fissandolo
al letto così che il paziente abbia
un limitato grado di movimento;
-spondine: applicarle al letto,
Assicurandosi che siano fissate
correttamente.
Controllo ogni trenta min
Risorse
- Infermiere;
mezzi di
contenzione.
- Infermiere;
- OTA;
-mezzi di
contenzione
Destinatari
Azioni
Risorse
Controllo ogni trenta minuti del corretto
posizionamento del mezzo di
contenzione.
Infermiere;
-OTA.
Al termine del trattamento, rimozione
del mezzo di contenzione
- Infermiere;
- OTA.
Destinatari
La contenzione
-le complicanzeTraumi meccanici
Malattie funzionali
e organiche
Sindromi della
sfera psicosociale
Arrossamento
Cianosi
Abrasioni
Ematomi
Decondizionament
o psico-fisico
Incontinenza
Lesioni da decubito
Diminuzione della
massa e del tono
muscolare
Aumento
dell’osteoporosi
Stress
Umiliazione
Depressione
Paura e sconforto
Fly UP