Il Chierese: una rilettura del territorio per uno sviluppo equilibrato

Il Chierese: una rilettura del territorio per uno sviluppo
equilibrato
IDEE E AZIONI PER GOVERNARE IL
CONSUMO DI SUOLO
Il Chierese: una rilettura del territorio per uno sviluppo
equilibrato
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IMMAGINI DEL CONSUMO DI SUOLO o IMMAGINE DI SVILUPPO
DI UN TERRITORIO ?
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equilibrato
L'INCREMENTO DI TERRENO LIBERO OCCUPATO PER
L'EDIFICAZIONE DIFFUSA È STATO ESPONENZIALE E
MOLTO SPESSO, UNA PIANIFICAZIONE CHIUSA ENTRO
I
PROPRI CONFINI AMMINISTRATIVI HA COMPORTATO
UN'OFFERTA SOVRADIMENSIONATA CHE INVECE DI
AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ DEI PREZZI HA SOLO
DETERMINATO UNA FRAMMENTAZIONE E UNA
DISSEMINAZIONE DI AREE DI ESPANSIONE (PRODUTTIVE,
ARTIGIANALI, RESIDENZIALI, ECC.) CON COSTI DI
GESTIONE ALTISSIMI
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equilibrato
IN QUESTO PANORAMA
IN UN PIEMONTE DEFINITO DA ALCUNI “DELLE VILLETTE E DEI
CAPANNONI”
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IL PTCP 2 DELLA PROVINCIA DI TORINO : ART. 15 Consumo di
suolo non urbanizzato. Contenimento della crescita incrementale del
Consumo di suolo non urbanizzato
IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE 2011: ART. 31 Contenimento
del consumo di suolo. Indicazioni per una pianificazione provinciale e
comunale attenta al contenimento del consumo di suolo.
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UN PO' DI DATI...
IL CONSUMO DI SUOLO PIEMONTESE = 7.20 %
PER LE AREE DI PIANURA ABBIAMO PERO' UN VALORE CHE SI
ATTESTA ATTORNO AL 15% CON PUNTE AL 20%
CONSUMO DI SUOLO COMPLESSIVO PROVINCIA TORINO = 9,10%
CONSUMO DI SUOLO COMPL. COMUNE CHIERI = 16,20 %
CONSUMO DI SUOLO COMPL. COMUNE CARMAGNOLA = 11,50 %
CONSUMO DI SUOLO COMPL. COMUNE SANTENA = 21,00 %
CONSUMO DI SUOLO COMPL. COMUNE DI PINO T.SE = 16,40 %
CONSUMO DI SUOLO COMPL. COMUNE POIRINO = 6,50 %
CONSUMO DI SUOLO COMPL. COMUNE GRUGLIASCO = 47,50 %
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IL CONSUMO DI SUOLO ECCESSIVO DETERMINA QUINDI
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UN AUMENTO DELL'IMPRONTA ECOLOGICA
UN AUMENTO DEI COSTI CONNESSI ALL'ASSURDITA' DI UN
TERRITORIO FRAMMENTATO
LA FRAMMENTAZIONE AMMINISTRATIVA
E IN UNO SCENARIO PARTICOLARE COMINCIANO AD
AFFERAMARSI CONCETTI QUALI
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DENSIFICAZIONE
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AREE DI PREGIO
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PEREQUAZIONE URBANISTICA E TERRITORIALE
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BIODIVERSITA'
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Se quindi...
la pianificazione non la si subordina più all'espansione edilizia
diventa il primo strumento per linee di sviluppo generali per
orientare, sensibilizzare, valorizzare gli investimenti su un
territorio da percepire come risorsa con variegate potenzialità
che devono essere integrate...
Tra agricoltura e biodiversità
Tra la conservazione dei beni architettonici e culturali e la loro
possibilità di utilizzo
Tra la valorizzazione del paesaggio e la sua
infrastrutturazione
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IL TERRITORIO NON E SOLO PIU' VALUTATO SULLA BASE
DELLA SUA POSSIBILE TRASFORMAZIONE
MA ANCHE SULLA BASE DEL SUO VALORE INTRINSECO....
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IL GOVERNO DEL CONSUMO DI SUOLO E UNA PIANIFICAZIONE
PEREQUATIVA SONO LE BASI PER UNO SVILUPPO EQUILIBRATO
IL PROBLEMA SONO LE AZIONI DA METTERE IN CAMPO PER
RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO...
INTANTO OCCORRE PARTIRE DA UN CONCETTO, CHE IL GOVERNO
DEL TERRITORIO NON È PIÙ SOSTENIBILE IN TERMINI DI
CONFINI AMMINISTRATIVI
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E INOLTRE L'EVENTUALE CONSUMO DI SUOLO DEVE ESSERE
PEREQUATIVO,
OCCORRE POI PIANIFICARE LO SVILUPPO E LA
REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE VERDI
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PICCOLE AZIONI CHE ABBIAMO PROVATO AD AVVIARE SONO:
RETROCESSIONE DELLE AREE EDIFICABILI
STUDIO
DELLE
POTENZIALITA'
AGRONOMICHE
E
CLASSIFICAZIONE DEI TERRENI PUBBLICI
STUDIO FINALIZZATO ALL'INDIVIDUAZIONE DELLA RETE DEI
CORRIDOI ECOLOGICI E DELLE INFRASTRUTTURE VERDI
STUDIO PER LA REALIZZAZIONE DEL BICIPLAN E DELLA RETE DI
PERCORSI FRUITIVI
INSERIMENTO DEL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA
EX DE TOMASI NELL'AMBITO DEL PIANO DI REALIZZAZIONE
CORONA VERDE 2,
PROMOZIONE DI UN PIANO DI VALORIZZAZIONE DEL CHIERESE
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SICURAMENTE LA SFIDA CHE CI ATTENDE E QUELLA DI VALORIZZARE
IL NOSTRO TERRITORIO IN TUTTE LE SUE COMPONENTI E
POTENZIALITA'
RICONOSCENDONE LE PECULIARITA' E I LIMITI
PER RILEGGERE LA STORIA, LA CULTURA, LA GEOGRAFIA,
L'ARCHITETTURA, ECC.
NELL'INTENTO
DI
ACQUISIRE
UN'IDENTITA'
TERRITORIALE
FONDAMENTALE PER POTER ESSERE SINIRGICI
PERCHE' IL GOVERNO DEL TERRITORIO NON DEVE ESSERE PIU'
SINTETIZZATO IN FRASI COME QUESTE...
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“...BISOGNEREBBE DARE NOMI NUOVI ANCHE AI NUOVI
AGGREGATI URBANISTICI CHE SI VENGONO A CREARE.IL MIO
PAESE SI CHIAMA BISACCIA, MA LA GENTE ABITA QUASI
TUTTA IN UN PAESE A DUE CHILOMETRI CHE DA SEMPRE TUTTI
CHIAMANO PIANO REGOLATORE.”
DA Terracarne – Arminio, Mondadori, 2011
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GRAZIE PER L'ATTENZIONE!
Massimo Ceppi
Assessore Urbanistica
Comune di Chieri