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Diapositiva 1 - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Diapositiva 1 - Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Il piano di valutazione unitario (PUV)
della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
stato di avanzamento – luglio 2013
presentazione al partenariato FSE 2014-2020
D.C. Finanze patrimonio e programmazione
Servizio Pianificazione e coordinamento della finanza regionale
Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici
Udine, 16 luglio 2013
Il Piano di Valutazione Unitario: gli orientamenti del QSN
Temi e domande valutative:
(Il QSN estende l’obbligo di condurre valutazioni all’intera politica regionale,
indipendentemente dalla fonte di finanziamento. Ciò non significa che tutti gli interventi sono oggetto di
valutazione, ma che temi e domande di valutazione non trovano confini nelle diverse fonti di finanziamento)
• gli effetti congiunti di diverse azioni, anche afferenti a diversi programmi, sullo stesso
territorio e sugli effettivi servizi resi dall’azione pubblica complessivamente considerata
• domande circoscritte su argomenti controversi e rilevanti.
• valutazione ex post di interventi già realizzati e relativi a precedenti fasi di
programmazione.
• interazioni tra politiche comunitarie, nazionali, regionali esplicitando il valore aggiunto
comunitario
2
La valutazione in FVG
Per la nostra Regione FVG attività consolidata (dalla programmazione 1998 … ) la valutazione - ex ante, on going ed
ex post- dei programmi co-finanziati dall’Unione Europea, di norma sempre affidati a valutatori indipendenti da
parte di ciascuna Autorità di Gestione.
Nuova invece è l’esperienza avviata in questo periodo di programmazione 2007-2013 sulla base dell’impulso
dell’Unione Europea che incoraggia gli stati e le regioni a mettere in atto valutazioni degli effetti delle politiche
pubbliche “attuate attraverso programmi e progetti realizzati e da realizzare – finanziati da fonti diverse
(comunitarie, nazionali, regionali) inclusi i Programmi di sviluppo rurale”.
In sostanza la Commissione Europea ci spinge a valutare gli effetti di una singola politica (ad esempio quella di R&S)
prendendo in considerazione tutte le misure adottate, che siano previste dai programmi operativi cofinanziati UE
piuttosto che da fondi “regionali”, ma soprattutto a spostare l’attenzione dai risultati operativi (quanti contributi,
quanti soggetti, quanto tempo, etc.) agli effetti realizzati (è cresciuta la spesa complessiva per R&S? è aumentato il
tasso di innovazione delle imprese regionali? È migliorata la competitività delle imprese regionali? etc.).
Questa spinta sta muovendo tutte le Regioni italiane, ognuna delle quali ha scelto un proprio personale approccio a
questa nuova sfida.
3
L’approccio programmatico e la valutazione in FVG
Storicamente, in RAFVG, tradizione di visione unitaria delle politiche regionali, rappresentata dal “Piano Regionale di
Sviluppo” (LR 7/1981)
Aggiornata con l’introduzione di:
“Piano Strategico e Piano triennale” come strumenti dell’Amministrazione Regionale (Regolamento di
Organizzazione, 2004)
Documento di programmazione economico-finanziaria regionale e documenti della decisione di bilancio (LR
21/2007)
Supportata da analisi di scenario e di posizionamento del sistema economico territoriale (Compagno, Monitor,
Ambrosetti, BAK, KPMG, …)
Rinforzata da impostazione UE (QSN, DSR-DUP, 2007)
Da ridefinire per il futuro nel nuovo contesto UE/Stato: Legge di stabilità, Decisione di Finanza Pubblica,
coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione, Piano della performance, etc….)
4
Competizione - coesione
Le imprese competono; le persone competono;
anche i territori competono?
Le dinamiche economiche internazionali tendono alla concentrazione delle
attività economiche
La concentrazione lascia territori/persone ai margini dello sviluppo
La concentrazione arricchisce, la marginalità impoverisce
Ai margini potremmo esserci (o trovarci) anche noi
Sì: i territori competono per essere “attrattivi” di attività economiche
Per contrastare adeguatamente le forze che puntano alla concentrazione
serve massa critica e sinergia tra una pluralità di interventi
5
Coesione - Competizione
Il processo può essere osservato a diverse scale territoriali:
• UE vs MONDO
• IT vs UE
• FVG vs altre Regioni (IT e UE)
Tra sub-aree regionali (montagna vs città; aree agricole vs ZI-ZA, etc.)
Perciò potremmo parlare di sviluppo e coesione alle diverse scale
territoriali…
6
Il PUV della Regione FVG
alcune scelte cruciali:
1. il punto di vista: l’attività valutativa, che vogliamo mettere in campo, è orientata alla ricerca delle correlazioni tra
l’evoluzione delle variabili socioeconomiche e le politiche implementate (dai programmi comunitari e più in
generale dai programmi regionali); la valutazione unitaria si occupa degli effetti e non dei risultati.
2. l’obiettivo conoscitivo: con le ricerche che faremo ci prefiggiamo sia di indagare quanto un intervento sia in grado
di raggiungere i propri obiettivi specifici sia di conoscere se e come gli effetti di ogni intervento abbiano influenzato
il raggiungimento degli obiettivi di altri interventi attraverso la scomposizione dell’effetto congiunto delle diverse
politiche nelle sue singole determinanti; la valutazione si occupa del sistema.
3. il processo partecipato: il processo, già avviato per la definizione dell’agenda dei temi valutativi, esige il
coinvolgimento sia delle autorità di gestione dei fondi comunitari che delle direzioni di linea responsabili di
programmi/azioni/interventi presi in considerazione, sia degli stakeholder esterni (gruppo di coordinamento e
gruppi di pilotaggio); la valutazione è un processo di apprendimento collettivo.
4. il metodo: le ricerche dovranno essere svolte di norma con approccio controfattuale (salvo che il tema ed il campo
di indagine non si presti) ed i risultati dovranno essere sottoposti a meta-valutazione (vaglio della comunità dei
valutatori); la valutazione è un processo aperto.
7
Dal PUV all’Agenda analitica
È il documento preliminare della valutazione unitaria, che risulta dalla raccolta e dalla sistematizzazione delle esigenze di
valutazione espresse dalle Direzioni Centrali e da altri soggetti coinvolti, sottoposto al Gruppo di coordinamento e quindi alla
Giunta Regionale per la decisione dei temi di valutazione unitaria e del loro ordine di priorità.
Le chiavi interpretative adottate:
1.
Costruire dei percorsi di ricerca e adottare degli strumenti di indagine che permettano di leggere la situazione attuale, le
dinamiche in corso e gli effetti di breve periodo nel contesto di un quadro evolutivo di medio e lungo termine;
2.
perseguire una lettura integrata dei diversi aspetti che si ritengono determinanti per la competitività presente e soprattutto
futura del sistema Friuli Venezia Giulia;
3.
focalizzare l’esercizio della valutazione unitaria sull'esperienza della programmazione dei fondi europei - strutturali e non - e
sui risultati e gli impatti conseguiti con i programmi operativi nel corso dell'ultimo decennio con l’obiettivo di avere:
•
una stima più precisa dell’aggiuntività e addizionalità dei fondi strutturali per le politiche di sviluppo regionale
•
una valutazione della coerenza d'insieme e della continuità delle azioni che ne sono conseguite;
4.
Mantenere un'attenzione particolare, nell'impostazione e nello sviluppo della valutazione unitaria, agli sviluppi del quadro
europeo di riferimento (Europa 2020, futuro delle politiche di coesione);
5.
Contribuire a costruire una “piattaforma” di conoscenza e di analisi che permetta di orientare e indirizzare al meglio i futuri
programmi relativi ai fondi europei e in generale le strategie di recupero dalla crisi e di sviluppo regionali.
8
I 10 temi chiave
• Misure per la riduzione delle
emissioni di CO2 sono state
indirizzate lungo le direzioni
maggiormente efficaci
• le risorse per la produzione di energia
da fonte rinnovabile hanno contribuito
al raggiungimento degli obiettivi di
produzione di energia da fonte
rinnovabile
• Reazione del sistema economico
territoriale alla recessione
• discontinuità infra-regionali e
differenze strutturali dei diversi
sottosistemi territoriali
• esperienze di progettazione integrata
maturate o in fase di sviluppo
• efficacia delle diverse misure di aiuto
alle imprese/dei diversi strumenti
• posizionamento competitivo dei
cluster regionali
Energia e
cambiamento
climatico
Sistema delle
imprese e
sviluppo locale
1
• ruolo dell'apprendimento non formale e
informale e della sua interconnessione
con i sistemi di istruzione
• modalità di individuazione delle
competenze fondamentali e delle
modalità più efficaci per il proseguimento
della formazione e l'ingresso nel mercato
del lavoro
• partenariati tra il settore
dell'istruzione/formazione e il mondo del
lavoro e in particolare quelli collegati a
R&I in termini di inserimenti lavorativi e
qualità del lavoro
Formazione e
istruzione
6
2
• impatto incrociato delle politiche per un
mercato del lavoro più inclusivo, le
politiche economiche che dovrebbero
puntare ad un aumento della base
occupazionale e le proiezioni
demografiche
• comportamento delle imprese di fronte
alla spinta delle politiche previdenziali e
fiscali a rimanere nel mercato del lavoro,
e a quelle dell’economia globale ad
innovare, ad investire nella ricerca e
sviluppo, ad operare nella knowledgebased economy
• variazioni tendenziali e congiunturali
dell’occupazione giovanile
• sviluppo e applicazioni del concetto di
“flessicurezza”
Occupazione
7
• Ruolo della dotazione infrastrutturale
nella dinamica di sviluppo e
competitività
• effettiva integrazione della dotazione
infrastrutturale con le imprese, i
servizi, i sistemi urbani e territoriali
• ipotesi e scenari realistici sui mutati
fabbisogni infrastrutturali
• Biodiversità elemento di valutazione
per la definizione di scelte di coesione
e di sviluppo sostenibile e duraturo
Infrastrutture
3
• tendenze relative alla disuguaglianza
nella distribuzione del reddito
• l’andamento tendenziale della povertà
• dinamiche di caduta del reddito famigliare
al di sotto degli indici minimi, conseguenti
ai fenomeni combinati di cambiamento
della struttura famigliare e di
invecchiamento della popolazione
Povertà
8
• quadro conoscitivo in merito all'offerta
R&I esistente
• Ambiti di specializzazione dell’offerta
• quadro aggiornato sulla domanda di
R&I esistente
• individuare i “futuri possibili” della R&I
• Gap analysis
• Effettive funzionalità delle politiche
per migliorare procedure autorizzative
pubbliche
• migliorare i rapporti tra PA e imprese
• Migliore la collaborazione tra paimprese-ricerca (tripla helix)
Sistema della
ricerca e
innovazione
Regolazione
(semplificazione
amm.va,
liberalizzazione)
4
• qualità del lavoro femminile
• servizi atti alla conciliazione.
Pari Opportunità
5
• analisi di contesto, un quadro conoscitivo
“di base” unitario, che venga mantenuto
aggiornato nel tempo e sia supportato da
un sistema informativo-statistico
affidabile, coerente e integrato
• posizionamento del sistema regionale
rispetto ad altri sistemi “competitor”,
• sistema di indicatori, basato su fonti
informative affidabili e aggiornate, che
permetta di costruire indici e gestire le
opzioni di scenario
• Riforme organizzative della PA vs
gestione per stratgie e progetti
9
Governance e
strumenti di
gestione
10
9
L’affidamento delle ricerche valutative
Le attività di ricerca valutativa sono state ripartite in 10 lotti ed affidate a valutatori indipendenti (con gara pubblica):
1
politiche energia e cambiamento climatico
ISMERI EUROPA
2
politiche sistema economico territoriale
FONDAZIONE BRODOLINI
3
politiche sistema infrastrutture regionali
IZI
4
politiche sistema della ricerca e innovazione
5
sistema di regolazione, semplificazione amm.va e liberalizzazioni
6
politiche dell’istruzione e formazione
RTI EXPERT - ARCHIDATA
7
politiche per l’occupazione
RTI EXPERT – ARCHIDATA
8
andamento tendenziale della povertà e caduta dei redditi familiari
FONDAZIONE BRODOLINI
9
politiche di pari opportunità
RTI EXPERT - ARCHIDATA
10
analisi di contesto regionale e impostazione sistema di indicatori di
scenario
FONDAZIONE BRODOLINI
FONDAZIONE BRODOLINI
T33
10
Il processo di valutazione per macro fasi
definizione delle
domande valutative e
determinazione delle
modalità e del metodo
di valutazione
Analisi desk
Svolgimento del
mandato di
valutazione
Raccolta ed
elaborazione dati
Mappatura dati
Definizione indagini
sul campo
Disegno di
valutazione
Mandato di
valutazione
Rapporto Preliminare
al gruppo di pilotaggio
e al gruppo di
coordinamento
Rapporto
preliminare
Sistematizzazione
della discussione
Revisione del
rapporto preliminare
sulla base della
discussione
Effettuazione
indagini sul campo
Analisi e valutazioni
con i metodi
individuati
Rapporto Definitivo,
alla Giunta Regionale
Presentazione al
gruppo di pilotaggio
e al gruppo di
coordinamento e
discussione
Presentazione del
rapporto definitivo
alla GR
Rapporto Finale e
sintesi non tecnica
al pubblico
Integrazione del
rapporto con
osservazioni, rilievi
e controdeduzioni
nonché indicazioni
della GR per le
politiche
Presentazione del
rapporto al pubblico
11
Supporto e accompagnamento del processo di valutazione
1. Formazione dei partecipanti
L’obiettivo è rinforzare le competenze dei partecipanti al processo di valutazione perché
possano dialogare utilmente con i valutatori indipendenti e comprendere meglio la portata
delle loro conclusioni
La formazione riguarda sia metodologia e tecniche di valutazione che le «frontiere» della
discussione tematica in corso a livello nazionale ed europeo
2. Meta valutazione e diffusione dei risultati
Gli obiettivi sono sollecitare la responsabilità dei valutatori e supportare una
discussione pubblica più informata sulle politiche e sui loro effetti
• working paper: discussione metodologica
• peer review: revisione del lavoro di ricerca e delle conclusioni
• presentazioni pubbliche
12
Indagini sul campo
Tutti i percorsi di ricerca valutativa prevedono indagini sul campo (interviste; colloqui con testimoni
privilegiati; focus group)
Interviste
Colloqui e focus
1 politiche energia e cambiamento climatico
150 imprese
2 politiche sistema economico territoriale
2500 imprese
10 colloqui – 4 focus
3 politiche sistema infrastrutture regionali
2000 imprese
80 colloqui – 4 focus
4 politiche sistema della ricerca e innovazione
3000 imprese/enti ricerca
4 colloqui - 2 focus
5 sistema di regolazione, semplificazione amm.va e liberalizzazioni
300 imprese
49 colloqui – 5 focus
6 politiche dell’istruzione e formazione
2000 imprese/cittadini
20 colloqui – 3 focus
7 politiche per l’occupazione
2000 imprese/cittadini
8 andamento tendenziale della povertà e caduta dei redditi familiari
2000 famiglie
4 colloqui – 2 focus
9 politiche di pari opportunità
250 imprese/donne
10 colloqui – 3 focus
10
analisi di contesto regionale e impostazione sistema di indicatori di 1100 imprese
scenario
1100 cittadini
Alla fine
Più di 10.000 imprese
Più di 5.000 famiglie/persone
- 4 focus
4 colloqui – 2 focus
191 colloqui – 29 focus
13
Le domande valutative per il lotto 4: innovazione & ricerca
Le domande preliminari (agenda):
1. costruire un quadro aggiornato sulla domanda di R&I esistente in regione, oltre che le basi per la realizzazione di
un sistema informativo che permetta di leggerne le evoluzioni nel tempo;
2. sviluppare un approfondimento dettagliato e sistematico sugli ambiti di specializzazione dell'offerta, partendo dal
quadro conoscitivo già acquisito da parte della Regione Friuli Venezia Giulia;
3. valutare le ipotesi di miglioramento della collaborazione tra impresa-ricerca-pubblica amministrazione;
4. costruire scenari di riferimento, che permettano di individuare i “futuri possibili” della R&I in Regione verso cui
orientare le scelte politiche, tenendo conto della domanda potenziale di R&I, individuabile presso il sistema delle
imprese della regione, al fine di facilitare l’assunzione di opportune scelte di indirizzo politico finalizzate stimolare
l'emergere di tali potenzialità;
5. effettuare una “gap analysis” sul sistema della R&I in regione Friuli Venezia Giulia e sul suo posizionamento,
quale base di riferimento critica, complementare rispetto a quanto precedentemente definito al fine di identificare
gli indirizzi da assumere a livello di scelte politiche.
14
Le domande valutative per il lotto 4: innovazione & ricerca
• la dimensione dell’impresa: qual è la
percentuale delle PMI e delle grandi
imprese sul totale delle imprese attive? qual
è la percentuale degli addetti presenti nelle
PMI e nelle grandi imprese sul totale degli
addetti?;
• la struttura proprietaria e manageriale
dell’impresa: qual è la quota di società di
capitali sul totale delle imprese? chi detiene
la quota maggioritaria della proprietà o il
controllo diretto delle imprese? chi esercita
la gestione diretta?;
• la capacità di attrazione del sistema
economico: quante sono le unità locali di
imprese localizzate al di fuori del territorio
del Friuli Venezia Giulia? quanti sono gli
addetti impiegati?;
• la specializzazione settoriale: quali sono i
settori più rilevanti dal punto di vista delle
attività produttive e degli addetti impiegati?
qual è il grado di intensità tecnologica delle
imprese manifatturiere? qual è il grado di
conoscenza delle imprese terziarie? quali
sono i settori trainanti dal punto di vista
delle esportazioni?
• la qualità della forza lavoro presente nel
mercato del lavoro: qual è il peso dei
diplomati? e dei laureati, specie di quelli in
scienza e tecnologia? e degli occupati e
degli adulti che svolgono attività di
formazione non formale?
Il QUADRO DI
CONTESTO
LE POLITICHE
IMPLEMENTATE
LA
DETERMINAZIONE
DEGLI EFFETTI
IL
POSIZIONAMENTO
DEL FVG NEL
CONTESTO
NAZIONALE ED
INTERNAZIONALE
• Analisi controfattuale
• in che cosa sono consistiti gli interventi
implementati dalla Regione Friuli Venezia
Giulia?
• quante sono le imprese che ne hanno
beneficiato? quali sono le loro
caratteristiche? esse sono sistematicamente
differenti da quelle presenti mediamente nel
tessuto produttivo?
• ne hanno usufruito soprattutto le grandi
imprese oppure le piccole e medie imprese?
le imprese appartenenti a settori tradizionali
o piuttosto a quelli più innovativi? quelle
situate nelle aree a più elevato grado di
agglomerazione urbana o piuttosto quelle
collocate nelle aree a bassa densità
abitativa?
• quante sono le imprese che hanno
beneficiato per più di una volta dei diversi
strumenti che l'Amministrazione regionale
ha di volta in volta implementato? quali sono
le loro caratteristiche in termini di
dimensione aziendale, settore economico,
localizzazione geografica, ecc.?
• rappresentare in modo sintetico il
posizionamento strutturale della regione
Friuli Venezia Giulia rispetto ad altri territori,
oltre che evidenziarne le sue dinamiche
rispetto ad una situazione di partenza.
• questo indice sarà basato su indici di input
(condizioni strutturali per l’innovazione) e
indici di output (indicatori di performance);
15
Le domande valutative per il lotto 5: regolazione e
semplificazione
• valutare il grado di onerosità del sistema di
regolazione adottato dalle autorità europee,
nazionali e regionali/locali per la
programmazione e gestione dei fondi
comunitari e nazionali coinvolti nella politica
regionale di coesione
• L’onerosità sarà valutata sia dal lato
amministrazione che dal lato beneficiari
• Micro-analisi per buone e cattive pratiche
ONEROSITA’ DEL
SISTEMA
• Indagare le forme organizzative e collaborative
adottate dai soggetti coinvolti dalla
programmazione e implementazione dei
programmi attuativi della politica regionale di
coesione per valutare se ed in che misura si siano
indirizzate a superare l’approccio procedimentale,
prevalente nelle PPAA italiane, ed abbiano invece
saputo organizzarsi in sistemi di governance multilivello e forme parternariali più orientate per
strategie e processi progettuali.”
• Casi di studio
GOVERNANCE
STRATEGICA
SEMPLIFICAZIONE
ORGANIZZAZIONE
• Valutare se le politiche poste in atto dalla
Regione FVG nei settori di azione dei
programmi abbiano incluso interventi di
semplificazione e/o di riduzione degli oneri
amministrativi, a partire dalle procedure
autorizzative, per facilitare l’accesso ai
fondi e l’attuazione degli interventi
finanziati, e quale ne sia stato l’impatto
effettivo
• L’analisi sarà condotta a partire dalle buone
e cattive pratiche
• sviluppare l’analisi degli assetti organizzativi
di tutti i soggetti implicati nella
programmazione e gestione complessiva
dei programmi, con particolare attenzione ai
livelli attuativi, per valutare, anche in
prospettiva comparata, l’adeguatezza delle
diverse soluzioni funzionali ed organizzative
implementate in termini di orientamento
all’obiettivo, efficacia ed efficienza
• Customer satisfaction
• Common Assesment Framework (CAF)
16
Le domande valutative per il lotto 6: ISTRUZIONE E
FORMAZIONE
• La riduzione dell'abbandono scolastico
contribuisce sia alla «crescita intelligente»,
migliorando i livelli di istruzione e
formazione, sia alla «crescita inclusiva»,
agendo su uno dei principali fattori del
rischio di disoccupazione, povertà ed
esclusione sociale.
• Migliorare le competenze dei giovani,
contrastare la dispersione scolastica,
prevenire il fallimento formativo e
l’esclusione sociale, sostenere la
transizione dalla scuola al lavoro sono
obiettivi che vanno raggiunti e perseguiti
attraverso una logica di programmazione
unitaria da cui derivi in fase di attuazione
sinergia e concorso di tutti gli strumenti
finan-ziari messi a disposizione dai fondi
strutturali e nazionali.
• quanto il si-stema dell’istruzione e della
formazione, attraverso le riforme e gli interventi
regionali, gli interventi finanziati dai fondi strutturali
abbia sviluppato capacità di sviluppo delle competenze dei giovani in un’ottica di possibilità di
impiego e l’incontro tra la fornitura di com-petenze
e mercato del lavoro. In quest’ottica, uno spazio
particolare di analisi sarà rivolto
• agli interventi sull’istruzione tecnica e
professionale, in quanto è in questo comparto
dell’istruzione in cui si producono a livello
nazionale le situazioni di maggiore ritardo misurate dagli indicatori.
SUCCESSO
SCOLASTICO E
FORMATIVO
QUALIFICAZIONE
DEGLI ADULTIE
QUALIFICAZIONE
DEI GIOVANI
EFFICACIA
SISTEMA
ISTRUZIONE E
FORMAZIONE PER
L’INSERIMENTO
LAVORATIVO, LA
DIFFERENZA
LINGUISTICA E LA
MOBILITA’
TRANSFRONTALIE
RA
• Gli obiettivi europei mirano a rendere
l’apprendimento permanente e la mobilità
una real-tà, a migliorare la qualità e
l’efficacia dell’istruzione e della formazione,
a promuovere l’equità, la coesione sociale
e la cittadinanza attiva, e ad incoraggiare
nel contesto dell’istruzione e della
formazione la creatività, l’innovazione e
l’imprenditorialità. L’innalzamento dell’età
pensionabile e la crescita delle classi
demografiche mature all’interno della
popolazione italiana e regionale investe in
maniera importante il sistema istruzione e
della formazione che è chiamato da una
parte ad essere responsabile “della
manutenzione delle competenze dei
lavoratori e del loro invecchiamento attivo
nel lavoro”, dall’altro a favorire processi di
innalzamento dei livelli di istruzione della
popolazione adul-ta specialmente nelle
classi di età più elevate.
• quanto lo sforzo attuato dal FVG ha
rafforzatomento la filiera dell’ Istruzione e
Formazione sProfessionale migliorandone le
funzioni di orientamento alle scelte formative
e di lavoro e dunque la capacità di
inserimento e mobilità professionale nel
mercato del lavoro regionale.
17
Le domande valutative per il lotto 7: OCCUPAZIONE
•
•
•
•
•
Che relazione c’è tra politiche che puntano ad un mercato del lavoro maggiormente inclusivo (sia dal punto di vista
della maggiore permanenza dei lavoratori anziani, sia nell’inserimento delle donne, dei giovani, dei gruppi a rischio di
esclusione sociale); politiche economiche che dovrebbero puntare ad un aumento della base occupazionale;
proiezioni demografiche.
Qual è l’andamento occupazionale nel contesto delle politiche dell’invecchiamento attivo
Qual è il comportamento delle imprese regionali nei confronti da un lato alla spinta delle politiche previdenziali e fiscali
a rimanere nel mercato del lavoro, e dall’altra a quelle dell’economia globale ad innovare, ad investire nella ricerca e
sviluppo, ad operare nella knowledge-based economy.
Comprendere meglio le variazioni tendenziali e congiunturali dell’occupazione giovanile ed in particolare valutare la
tipologia di occupazione trovata (settori di eccellenza della regione, settori dell’economia della conoscenza o
tradizionali ….) e le modalità di inserimento (contratti di apprendistato, tempi determinati, contratti a progetto) ed il tipo
di formazione perseguito.
Valutare lo sviluppo e le applicazioni del concetto di “flessicurezza” in regione, analisi della regolamentazione
"intelligente", di modelli di lavoro in evoluzione (orari, lavoratori distaccati, ecc.), della flessibilità geografica e
professionale e dei nuovi rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro
18
Le domande valutative per il lotto 8: POVERTA’
• Valutare le tendenze relative alla disuguaglianza nella distribuzione del reddito tra le diverse categorie della
popolazione (per livelli di istruzione, per classi di età, per categorie …) e tra le diverse aree della regione (valutazione
del livello di “coesione interna” del sistema regionale).
• Valutare l’andamento tendenziale della povertà degli individui (povertà relativa), che mostra un aumento dal 2007 con
cambio delle tendenze precedenti ed in particolare studiare le nuove forme di povertà, anche degli occupati, anche in
relazione con gli interventi posti in atto dalla Regione FVG.
• Studiare le dinamiche di caduta del reddito famigliare al di sotto degli indici minimi, conseguenti ai fenomeni combinati
di cambiamento della struttura famigliare e di invecchiamento della popolazione.
Analisi del bisogno
Offerta di servizi di contrasto alla povertà
adeguatezza degli strumenti regionali
di contrasto alla povertà rispetto ai bisogni
identificati, anche in un’ottica di fornire
indicazioni sulla nuova programmazione.
19
Le domande valutative per il lotto 9: PARI OPPORTUNITA’
Promozione dell’ottica di genere (gender mainstreaming) nell’ambito delle politiche regionali
di coesione finanziate dai fondi strutturali e regionali
Promozione della partecipazione paritaria di donne e uomini al mercato del lavoro e
avanzamento della qualità dell’occupazione femminile
Lavoro e conciliazione dei tempi di vita
Sostenibilità delle pratiche sperimentate e quindi capitalizzazione delle esperienze
Le domande valutative per il lotto 10: ANALISI DI CONTESTO /1
a) sviluppare un quadro conoscitivo di base tramite
una robusta analisi di contesto della realtà regionale
La costruzione del quadro di contesto risponde ai propositi della
valutazione unitaria in ordine alla finalità conoscitiva, di sostegno
alle decisioni e di trasparenza, prevista dal QSN. Il quadro
conoscitivo è articolato secondo una serie di elaborazioni di dati e
di indicatori specifici, necessari alla conoscenza capillare dei
fenomeni. La messa a punto del quadro di contesto riflette
l’attenzione ai fenomeni strutturali e agli aspetti critici che
caratterizzano il processo di governance legato alla
programmazione e alla gestione delle politiche regionali,
indipendentemente dalla fonte di finanziamento. In tal modo sarà
possibile fornire un quadro esaustivo della realtà regionale dove
gli aspetti non attinenti alle fonti di finanziamento riconducibili ai
fondi strutturali vengono trattati in modo complementare ai temi
affrontati dai Programmi operativi regionali, in accordo con
l’obiettivo di fornire alla politica regionale una base conoscitiva
unitaria.
b) costruire un sistema statistico-informativo, articolato secondo i
domini delle politiche di coesione, in grado di fondare le scelte di
orientamento politico su un quadro fattuale solido e attendibile
La costruzione del quadro di contesto regionale si basa su un sistema statistico
informativo composto da una selezione di indicatori specifici per ciascun dominio
delle politiche di coesione. L’analisi di contesto si fonda inoltre su dati acquisiti
dalle fonti statistiche regionali e territoriali, nazionali e sovranazionali disponibili.
La lettura del contesto è articolata secondo una serie di ambiti, coincidenti con i
domini delle politiche di coesione; ciascun ambito è a sua volta articolato in sottotemi la cui analisi non è necessariamente esaurita all’interno del corrispondente
dominio, ma può comparire in altri domini con diversi livelli di approfondimento.
Gli ambiti di analisi sono riportati di seguito.
1. Quadro macroeconomico
2. Quadro demografico
3. Istruzione e formazione
4. Condizioni economiche delle famiglie
5. Welfare
6. Sistema produttivo.
7. Lavoro.
8. Dotazione infrastrutturale.
9. Territorio, tutela ambientale e sviluppo sostenibile.
Le domande valutative per il lotto 10: ANALISI DI CONTESTO /2
c) sviluppare il sistema informativo in modo da assicurare la visione chiara ed aggiornata del posizionamento regionale
rispetto ad altri sistemi competitors;
La lettura degli indicatori e delle evidenze statistiche, condotta in modo congiunto tra i diversi domini delle politiche di coesione e in chiave
comparata con i territori contermini, consente l’individuazione del posizionamento competitivo della Regione rispetto ai sistemi competitors. In
particolare la ricostruzione analitica di un simile quadro di contesto è prodromica allo sviluppo di una lettura critica di ricostruzione del quadro
normativo dal livello comunitario a quello nazionale e a quello regionale, consentendo di verificare se gli adattamenti operati siano funzionali alle
specificità e alle priorità regionali. L’analisi si doterà di una adeguata strumentazione che permetta di individuare cluster regionali o sub-regionali che
identifichino il posizionamento competitivo della Regione. Il quadro descrittivo del contesto regionale sarà pertanto arricchito da una lettura unitaria
degli indicatori, ricorrendo sia alla selezione di specifici indicatori chiave, sia ad operazioni di sintesi della grande mole di informazione disponibile,
tramite le opportune strumentazioni analitiche.
d) disegnare, costruire e impostare una struttura gestionale che permetta di mantenere nel tempo un sistema di
indicatori
La mappatura degli indicatori prevede l’analisi dei programmi operativi delle due tornate di programmazione 2000-2006 e 2007-2013. L’operazione è
condotta con finalità di sviluppo del benchmarking territoriale, privilegiando gli indicatori che consentono il confronto della Regione e delle province
con territori contermini e che garantiscono una profondità delle serie storiche in grado di evidenziare anche tendenze di medio e lungo periodo, al
fine di cogliere gli elementi strutturali del contesto regionale. L’analisi di benchmarking territoriale è condotta in modo da definire, parallelamente alla
definizione del quadro di contesto, una procedura di produzione del sistema informativo, proponendo un’analisi critica delle fonti statistiche
analizzate in termini di capacità informativa, tempestività e comparabilità temporale e spaziale del dato prodotto: ciò consente all’Amministrazione di
replicare, aggiornare ed estendere, dove necessario, la base informativa.
Le domande valutative per il lotto 10: ANALISI DI CONTESTO /3
e) contribuire, attraverso la formulazione di raccomandazioni e indicazioni strategiche e operative, alla funzionalità del
sistema in termini di supporto alle decisioni di orientamento e di indirizzo politico
Parallelamente alla definizione e all’analisi dei quadro di contesto saranno discussi con l’Amministrazione i fondamenti di un possibile percorso
strategico finalizzato a promuovere processi di governance maggiormente supportati da evidenze empiriche. In particolare i modelli di governance in special modo quelli caratterizzati da più livelli, comunitario, nazionale, regionale, territoriale - necessitano di un adeguato apparato di monitoraggio
e valutazione delle politiche. Ciò consente di garantire maggiori livelli di trasparenza dell’attività normativa, basata su robuste evidenze empiriche
degli ambiti oggetto di riforma, su processi strutturati di reporting statistico e sulla valutazione sistematica degli interventi.
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